ConBerlusconispreada1200 - Movimento 5 Stelle Fano

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ConBerlusconispreada1200 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/08/12-N:RIBATTUTA
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7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00
Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00
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Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma
ANNO 134 - N˚ 218
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IL GIORNALE DEL MATTINO
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 - S. DOMENICO DI GUZMAN
Italia in recessione
Polemica per le dichiarazioni al Wall Street Journal. E il governo va sotto alla Camera
LAVERITÀ
DIETRO
INUMERI
DELLA CRISI
«Con Berlusconi spread a 1200»
di OSCAR GIANNINO
L
A recessione italiana
si fa più dura, accelera
in velocità e colpisce dove
fa più male. Non è solo il
dato del secondo trimestre in quanto tale a preoccupare, con una caduta
del Pil dello 0,7% congiunturale e del 2,5% su base
tendenziale, cioè proiettata sull’anno. Il fatto più
preoccupante è che a giugno la caduta si fa più
intensa nella produzione
industriale, che registra
un -7% cumulato su base
semestrale 2011 e un meno 8,2% su base annuale
2012.
Per un mercato come
quello italiano, che realizza gran parte della sua crescita potenziale grazie all’export manifatturiero
dopo più di un decennio
di asfissia del mercato domestico, che pure vale il
75% del Pil, la caduta dei
volumi manifatturieri implica fatica crescente anche sui mercati esteri, dove i valori realizzati dalle
imprese italiane erano superiori al 2007 malgrado
ormai 30 punti di volumi
industriali in meno. Si tratta di numeri che dovrebbero far riflettere molto a
fondo la politica italiana,
che ieri invece è stata di
nuovo attraversata da una
ventata di eccessi in reazione alla dichiarazione attribuita dal Wall Street
Journal a al premier Mario Monti, per cui senza il
governo tecnico lo spread
italiano sarebbe a quota
1200 punti.
Lo stato delle cose dovrebbe bandire sparate di
ogni tipo e reazioni pavloviane a eccessi mediatici.
Al contrario, le fibrillazioni da avvicinamento delle
elezioni politiche portano
in direzione opposta, e per
quanto fisiologico e comprensibile sia ciò di sicuro
non fa bene all’Italia. Due
sono i maggiori aspetti sui
quali l’agenda nazionale
dovrebbe rimanere ben
salda e convergente nelle
priorità. C’è un primo
grande problema, che riguarda il breve termine.
CONTINUA A PAG. 12
Frase di Monti provoca l’ira del Pdl. Poi telefonata di chiarimento all’ex premier
OLIMPIADI
Doping, prove in un filmato
Schwazer dal dottor Ferrari
ROMA K «Lo spread sarebbe a 1200 se il
precedente governo fosse ancora in carica».
Questa dichiarazione di Mario Monti al Wall
Street Journal ha provocato l’ira del Pdl e
costretto il premier a telefonare a Silvio
Berlusconi per dirsi «dispiaciuto». Questo
non è bastato, però, ad ammorbidire l’urto
provocato dalle parole del premier. Tanto che
subito dopo il governo va sotto alla Camera su
un ordine del giorno sulla Spending review.
L’INTERVISTA
D’Alema: fermare in Europa
la deriva della tecnocrazia
di STEFANO CAPPELLINI
«B
E la situazione sui mercati dovesse
precipitare, chi negozia il memorandum? È questo il problema che hanno
i tre partiti della «strana maggioranza». Silvio Berlusconi ieri sera non
aveva dubbi: «Serve un governo politico».
ASTA tecnocrazia in Europa e in Italia alleanze
dopo il voto». In un’intervista al Messaggero
Massimo D’Alema sostiene l’esistenza di un duplice
rischio: «Restare stretti nella morsa tra tecnocrazia e
populismo. Le decisioni reali sono demandate a livello
europeo e lì vengono prese senza effettivo controllo
democratico, con una deriva tecnocratica sempre più
accentuata. La politica invece si svolge a livello nazionale,
ma quando la facoltà di prendere decisioni reali è inibita si
scivola verso il populismo». In tema di alleanze il presidente del Copasir dice no a una riedizione della grande
coalizione: «Il Pd sarà il pilastro del prossimo governo.
Asse con Udc e Sel ma si torni a votare per i partiti».
Continua a pag. 3
L’intervista a pag. 9
LE OMBRE DEL VOTO
di MARCO CONTI
S
FUSI, NICOTRA E STANGANELLI ALLE PAG. 2 E 3
Le misure anti-sprechi sono legge: tutte le novità dagli ospedali al fisco
Statali e sanità, ecco i tagli
Calo record del Pil: in un anno -2,5%. Mai così male dal 2009
Alex Schwazer in lacrime durante l’intervista esclusiva al Tg1
dal nostro inviato
CARLO SANTI
N
Londra
ON ha fatto tutto da solo
ma (finora) ha perso tutto solo
lui. Alex Schwazer ha chiesto
aiuto per diventare ancora più
forte e mettere in atto quell’idea
folle - la scorciatoia che si chiama Epo - che aveva in testa. «Ho
lavorato dieci mesi con allenamenti pazzeschi e tre settimane
mi hanno distrutto», ha detto
piangendo il marciatore nella
sua prima confessione in tivù.
Esistono certezze sugli aiuti ricevuti per doparsi: Alex è stato
fotografato dai carabinieri che
lo hanno seguito in diverse occasioni, l’ultima volta sull’autostrada in uscita da Bolzano mentre saliva sul camper del dottor
Michele Ferrari. La Procura di
Padova da tempo indagava sull’azzurro e sul medico ferrarese.
Continua a pag. 24
Vanessa è solo quarta:
derubata dai giudici
Idem, finale a 48 anni
CIRILLO, DE LUCA, DE MIN, LAVA E MEI DA PAG. 24 A PAG. 29
ROMA K Il decreto sulle
misure anti-sprechi, la cosiddetta spending review,
è stato approvato alla Camera. Vengono introdotti
risparmi per 4,5 miliardi
quest’anno, 10,5 il prossimo e 11 nel 2014. Il testo,
dopo aver ottenuto il via
libera del Senato, è stato
varato dall’assemblea di
Montecitorio con 371 voti
a favore, 86 contrari e 22
astensioni. Tante le novità
tra statali, sanità e fisco.
Intanto continua e si aggrava il calo del prodotto interno lordo italiano. Nel secondo trimestre del 2012,
il Pil è diminuito dell'0,7%
rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto al
secondo trimestre 2011.
Mai così male dal 2009.
ARMELLINI, CORRAO,
DI BRANCO E TERRACINA
DA PAG. 4 A PAG. 7
Il Riesame conferma il sequestro ma per il risanamento
«Ilva,nonspegneregliimpianti»
TARANTO K Il Tribunale del
Riesame di Taranto ha confermato il sequestro dell’Ilva, senza tuttavia ordinare la chiusura
dell’impianto. E ha confermato gli arresti domiciliari per il patron
dell’azienda, Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino
al maggio 2010, per
suo figlio Nicola
che gli era succeduto fino al 10 luglio
scorso e per l'ex direttore dello
stabilimento, Luigi Capogrosso, che si era dimesso poche
settimane fa. Tornano invece
in libertà i cinque capiarea che
erano stati raggiunti dalla stessa ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Sequestro
confermato e impianti aperti,
dunque. Sembra un controsenso, ma la sentenza
lo supera sostenendo che il funzionamento dell’acciaieria dovrà essere finalizzato al risanamento dello stabilimento siderurgico.
Intanto il decreto
legge sull’Ilva sarà presumibilmente presentato oggi in Parlamento. Sono confermati i 336
milioni di euro stanziati per il
risanamento ambientale dell’area.
MARTINELLI E MERCURI A PAG. 13
LA STORIA
Scuola, l’annuncio di Profumo: decreto per 21 mila posti
Quattro amici in viaggio sull’Aurelia
il Sorpasso mezzo secolo dopo
Sì alle assunzioni dei prof
ROMA K Via libera a
21 mila assunzioni di
professori della scuola.
«Siamo in fase di firma
del decreto», annuncia
il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.
I nuovi prof si aggiungeranno ai 67mila che sono stati immessi lo scorso anno. L’estate prossimal’ultima tranche. Così verranno coperti i posti degli insegnanti andati in pensione e si ridurrà l’esercito dei precari, circa 200 mila. Gli
assunti saliranno in cattedra conl’incarico assegnato fin dai primi giorni di settembre. Soddisfatti i sindacati.
LATINAK Maxi-rissa a Ponza per Belen.
Ma alla fine ad essere
denunciata insieme
al fidanzato Stefano
De Martino è stata
proprio la show girl.
E l’accusa è pesante:
rapina in concorso. I
carabinieri li hanno
denunciati al termine di una giornata
passatatra liti, aggressionie macchine fotografiche strappate ai
«paparazzi».
Massi a pag. 14
Del Giaccio a pag. 15
Maxi-rissa
a Ponza
per Belen
di GLORIA SATTA
Q
UATTRO giovani,
sulle tracce di Gassman e Trintignant, hanno deciso di ripercorrere
in spider l’Aurelia in
onore del Sorpasso, il mitico film di Dino Risi
che compie ora cinquant’anni. Ieri era protagonista l’Italia ubriacata dal boom, oggi ci ritroviamo in ostaggio dello
spread. Cambia lo scenario ma la forza di quel
film rimane intatta. Il
Sorpasso è stato, oltre
che un capolavoro della commedia nazionale,l’affresco di un’epoca.
Continua a pag. 16
IlsegnodelCancro
siscoprevincente
B
UONGIORNO, Cancro!Ultimamente avete un po’ tradito voi stessi,
nascondendo anche alle
persone che amate di più
quella componente di dolcezza e tenerezza che è da
sempre la vostra arma vincente in amore. La vita
burrascosa è dipesa da
Marte e Saturno in postazione non facile nemmeno
per la famiglia, aspetto che
proseguirà fino al 23 agosto. Ma adesso avete con
voi Venere, stella della fortuna. Si può ricominciare
in tutto e con tutto, anzi si
deve riprendere la magnifica guerra con l’altro sesso.
Auguri.
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CASTAGNI A PAG. 16
L’oroscopo a pag. 15
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 08/08/12-N:
2
PRIMO
PIANO
LA POLITICA
IL MESSAGGERO
LE QUESTIONI APERTE
MERCOLEDÌ
8 AGOSTO 2012
LA POLEMICA
Intervista del capo dell’esecutivo al Wall Street Journal
«Con Berlusconi spread a 1200»
AffondodiMonti,poilescuse
Telefonata del premier: dispiaciuto, frase estrapolata
ROMA - «Se il precedente governo fosse ancora in carica,
ora lo spread italiano sarebbe a
1200 o qualcosa di simile».
Dalla messa on line dell’intervista concessa da Mario Monti
al Wall Street Journal all’ondata di reazioni furiose della pattuglia berlusconiana, trascorrono pochi secondi malgrado
qualche agenzia tenti di ammorbidire l’urto raccontando
che «fonti di palazzo Chigi
precisano che non c’è alcuna
intenzione polemica nei confronti del passato esecutivo e
che la stima di
uno spread a
1200 viene da
una proiezione
degli effetti della
speculazione sul
nostro paese se
non sifossero dati
segni
di
discontinuità
con il passato».
Non basta però
la fonte ufficiosa
ad ammorbidire
l’urto provocato
dalle parole del
presidente del
Consiglio che impiega qualche
ora ancora prima di far sapere
di aver avuto «un colloquio
telefonico con il presidente Silvio Berlusconi» e di essere «dispiaciuto che una banale e
astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread,
che era contenuta in un colloquio di ampio respiro con il
WSJ, sia stata colta come una
considerazione di carattere politico, il che non rientrava per
nulla nelle sue intenzioni».
Incidente rientrato, o quasi, anche perché Berlusconi nei
corso degli anni passati a palazzo Chigi ha avuto non pochi
incidenti simili.
Eppure il presidente del
Consiglio aveva sviluppato
con Wsj un ragionamento ancora più ampio sostenendo
che «gli spread sono ancora
alti perché il nostro debito è
oggettivamente molto alto e i
mercati hanno cominciato a
Lo spread
Differenziali con i rendimenti del Bund decennale
1.200
1.150
1.100
1.050
1.000
950
A
Sono convinto
che abbiamo
salvato
la situazione
1.200
Luglio 2011
lo spread si impenna;
una prima manovra
del governo Berlusconi
è subito approvata
dalle Camere
Novembre 2011
Berlusconi
si dimette; Napolitano
chiama Monti
alla guida
di un governo tecnico
Ipotesi di spread
con il governo
Berlusconi secondo
il premier Monti
900
850
800
750
700
650
600
552
550
500
Vorrei cambiare
la mentalità
degli italiani
non tedeschizzarli
B
450
400
250
Ieri
449
340
300
250
200
150
100
Silvio Berlusconi e Mario Monti
148
50
2012
2011
0
Mag
Giu
Lug
Ago Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr Mag
Giu
Lug
Ago
ANSA-CENTIMETRI
realizzare un modo drammatico che la governance della zona euro è debole». Non solo,
Monti nota come «la Francia
ha fatto molte meno riforme di
noi e tuttavia i suoi spread
sono più bassi. Credo che la
ragione sia che la gente crede
che la Germania non lascerà
mai andare la Francia». Anche
se a palazzo Chigi precisano
che l’intervista è di un mese fa,
la sostanza è molto attuale anche nella valutazione dello
scarso impegno dei francesi a
contenere la durezza tedesca.
Monti dice di sapere che il suo
La pagina web del Wall Street
Journal con l’intervista
a Mario Monti
governo non sarà riconosciuto
«come salvatore della Patria.
Ma sono convinto che abbiamo salvato la situazione e so
che stiamo parlando con Merkel, Obama e Hollande su
come andare avanti invece di
essere a Roma a ospitare la
troika».
Tra le speranze Monti ha
anche quella di riuscire a cambiare «la mentalità degli italia-
ni. Questo non significa che
voglia sostituire la mentalità
italiana con quella tedesca.
Ma ci sono certi aspetti del
comportamento italiano, come la solidarietà spinta al livello della collusione, che sono
alla radice di fenomeni come
l’evasione fiscale, che il mio
governo sta combattendo con
strumenti senza precedenti e
impegno». L’aspirazione di
Monti «non è essere amato,
ma che il mio governo sia rispettato ecredibile. Il mio lavoro è consistito nel trasformare
la mia popolarità che è partita
dal 72% circa ed è adesso attorno al 40%, in impopolarità,
attraverso misure necessarie».
M.C.
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I PERSONAGGI
di FABRIZIO NICOTRA
ROMA - Due leader agli antipodi, Mario Monti e Silvio
Berlusconi. Quanto è sobrio e
riservato il professore, tanto il
Cavaliere è estroverso ed esuberante. I due si conoscono
bene,sisonoavvicinatieallontanati continuamente negli ultimi diciotto anni. Si sono cercati anche, ma non si fidano
l’uno dell’altro. Non si sono
risparmiati apprezzamenti
pubblici, ma soprattutto frecciate reciproche.
La storia comincia nel
1994. Quando il primo governo Berlusconi indica Monti
commissario europeo al Mercato interno e l’allora premier
racconta: «Gli ho fatto la corte
perlungotempo.Abbiamofatto bene ad attendere perché il
professore, finalmente, ha dato la sua disponibilità. E’ il
meglio che si possa trovare nel
settore degli studi monetari ed
economici». Il Cavaliere va in
pressingsuMontiancheall’inizio del 2001, quando, sicuro di
tornare a maggio a palazzo
Chigi, lo vuole a tutti i costi
alla Farnesina: «Venga a fare il
Silvio e Mario così diversi
un rapporto sempre in altalena
LA NOMINA IN EUROPA
LA STAFFETTA A PALAZZO CHIGI
Il primo governo Berlusconi indica
nel 1994 Mario Monti commissario
europeo al Mercato interno
A novembre dell’anno scorso Berlusconi
lascia palazzo Chigi e Napolitano affida a Monti
l’incarico di formare il nuovo governo
ministro degli Esteri nel mio
governo». Il professore, che
nel frattempo è di nuovo commissario a Bruxelles (indicato
nel ’99 dal governo di Massimo D’Alema) declina con cortese fermezza: «Ho preso un
impegno con l’Unione europea e intendo portarlo a termine». Il Cavaliere, alla fine, sceglierà Renato Ruggiero.
Gli anni del secondo esecutivo Berlusconi sono però segnatidadiversiduellitrapalazzo Chigi e Monti il quale, da
europeista convinto, mal sopporta le sortite del premier (e
del ministro dell’Economia
Giulio Tremonti) di un governoatrazioneleghista:«Smettetela di speculare sull’euro -
sbotta il professore a febbraio
del 2004 da Bruxelles - non è
ammissibile che ci siano posizioni eterogenee, spesso manifestate in maniera pittoresca,
all’internodelgoverno». Pochi
mesi dopo però,
in seguito alle dimissioni di Tremonti dal Tesoro (e in una delle
fasipiùcaldedello scontro internonellaCasadelle libertà), il Cavaliere, anche
per le insistenze del capo dello
Stato Carlo Azeglio Ciampi,
considera l’ipotesi di portare
Monti a via XX settembre. In
quell’estate del 2004 i colloqui
Dalla designazione
alla commissione Ue
alla successione
concordata
tra i due protagonisti sono serrati (si vedono anche nella villa di Macherio), Monti resiste
alle pressioni di palazzo Chigi,
rinuncia al ministero dell’Economia,elaraccontacosì:«Credo che Berlusconi abbia capito
che ci sono diversi modi per
servire l’interesse pubblico e
che a me piace farlo in Europa». Già, perché il Professore
aspira a un terzo mandato nella commissione Barroso che si
sta formando. Ma così non
sarà. Berlusconi, per ragioni di
equilibri interni in una coalizione che va sfaldandosi, decide diversamente. Monti, avvertito dal Cavaliere al telefono, commenta gelido: «Avevo
confermato la mia disponibilità.Sarei statolietodicontinuare a impegnarmi con determinazioneperun’economiaeuropea più libera e competitiva».
Una ferita che forse brucia
ancora.
Il resto è cronaca di questi
mesi. A novembre Berlusconi,
travolto dall’emorragia dei deputati del Pdl e da una crisi
economica alla quale la sua
squadra non sa dare più rispo-
ste, cede il passo proprio a
Monti e, pur definendo il governo tecnico «fuori dai canoni della democrazia», vota la
fiducia e concede un’apertura
di credito al nuovo esecutivo.
Tra i due non mancano i duelli
e,atratti,itonisialzanopericolosamente. Come quando, primadiNatale,ilCavaliereattacca: «Il premier è disperato,
non è detto che duri». Il presidente del Consiglio rintuzza
ogni affondo e non ha paura, a
volte, di picchiare per primo.
Quando per esempio racconta, perfidamente, «di quella
pressione sgradevolissima,
prossimaall’umiliazione,acui
fusottoposto alG20 di Cannes
l’allora premier Silvio Berlusconi». Il riferimento è alla
famosa risata tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy.
Fino a ieri, in ogni caso, la
tensione non ha mai portato a
ritorsioni devastanti da parte
del Pdl e del resto lo stesso
Cavaliere ha più volte ribadito: «Non ho nessun interesse a
staccare la spina a questo governo».
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MA LA ROAD MAP
NON È CAMBIATA
Spread a 1200 significa default, fallimento di fatto di un Paese. Per Mario Monti
sarebbe stato questo il destino dell’Italia drammaticamente simile a quello della
Grecia strapazzata dai mercati e ancora
pencolante sul confine della possibile
uscita dall’euro - se a palazzo Chigi fosse
rimasto Berlusconi. Giudizio abrasivo
verso il Pdl che, comprensibilmente, ha
reagito con veemenza. Accreditando anche la tesi secondo cui il premier cerca
l’incidente per arrivare al voto anticipato, e magari restare dov’è una volta chiuse le urne. Monti è corso ai ripari parlando di frasi estrapolate e valutazioni meramente tecniche: il tutto in una telefonata
con il Cavaliere.
Partecipare alla ridda di presunte motivazioni che possono aver indotto il
capo del governo a usare termini così
netti rappresenta un esercizio tanto intrigante quanto fatuo. Il punto politico è
uno: capire quanto ci sia di vero nelle
congetture avanzate dal partito berlusconiano. Diradato il polverone di accuse e
sospetti, due sono gli elementi da analizzare. Il primo riguarda le controrepliche
politiche, speculari e ovviamente di segno opposto a quelle del Pdl, avanzate da
centristi e Pd. Che giustificano il premier
ricordando che il precedente governo
aveva portato l’Italia in un tunnel di
sfiducia e discredito di cui l’esplosione
dello spread rappresentava l’elemento
più preoccupante ma non certo l’unico.
E’ il discrimine su cui si è fondata l’azione
del Quirinale per nominare Monti prima
senatore a vita e poi affidandogli l’incarico di fare il governo.
L’altro elemento attiene alla mission
che il Professore ha evidenziato entrando
a palazzo Chigi. L’ha illustrata bene allo
Spiegel: «Il mio compito è salvare l’Italia». Per farlo, il Professore si è mosso in
due direzioni: all’interno, varando una
serie di misure impopolari per mettere in
sicurezza i conti pubblici che i partiti soprattutto i maggiori - avrebbero fatto
fatica a intestarsi; all’esterno, usando il
suo prestigio e la sua autorevolezza per
indirizzare l’azione della Ue su una rotta
meno incentrata sugli interessi dei Paesi
più forti. Anche a costo, come sta avvenendo, di creare frizioni con Berlino. Il
premier è convinto di muoversi con coerenza su entrambi i fronti. Può capitare
che per spiegarlo usi espressioni poco
inclini al galateo politico fino al punto di
risultare improvvide. Ma chiedergli di
rovesciare i suoi convincimenti è un non
senso. Il traguardo ufficiale resta il 2013.
Poi toccherà agli elettori giudicare.
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-MSGR - 20 CITTA - 3 - 08/08/12-N:
IL MESSAGGERO
LA POLITICA
MERCOLEDÌ
LE QUESTIONI APERTE
8 AGOSTO 2012
3
PRIMO 3
PIANO 3
LE REAZIONI Contromossa alla Camera, in Senato fanno mancare il numero legale
Il Pdl insorge: passato il limite
E manda sotto il governo
Vertice d’urgenza a palazzo Grazioli: potremmo staccare la spina
di MARIO STANGANELLI
ROMA - Le dichiarazioni di
Mario Monti sullo spread alle
stelle se Berlusconi fosse rimasto a palazzo Chigi bruciano più
della spugna imbevuta d’aceto
sulle ferite del costato di Cristo.
E nel Pdl parte l’ordine per la
controffensiva. Sia con dichiarazioni a palle incatenate di
colonnelli e peones azzurri, sia
mandando, nelle ultime ore di
apertura delle Camere prima
della pausa estiva, segnali inequivocabili di presa di distanze
dal governo, battuto a Montecitorio su un ordine del giorno
sulla spending review.
Ilquadrato adifesadel Cavaliere ha visto schierato l’intero
vertice del Pdl. L’invettiva di
Angelino Alfano è forse la più
dura: «Le parole di Monti sono
politicamente insensate e scientificamente inspiegabili per un
economista comelui: un’ipotetica dell’irrealtà che sorregge un
giudizio politico irreale. Tutto
questo per noi è inaccettabile.
Se ci riesce, provi al più presto a
spiegarsi». Ma prima del segretario avevano già parlato capigruppoparlamentari ed exministri azzurri. Per Fabrizio Cicchitto, quella di Monti è «una
provocazione tanto inutile
quanto stupida che rinviamo al
mittente, comprese le giustificazioni di palazzo Chigi». La dichiarazione di Maurizio Gasparri ha il sapore di un ultimatum: «Mentre il Parlamento vota fiducie a raffica sarebbe bene
che il comportamento di Monti
fosse piùrispettoso. Ci si potrebbe stufare prima o poi», dice il
presidente dei senatori pdl osservando che, «per essere un
tecnico, un professore, Monti si
sta rivelando più politico dei
peggiori politici». «Parole scorrette,fuori controllo enon dimostrabili», quelle del premier secondo Altero Matteoli, che così
sintetizza il suo sdegno: «A tutto c’è un limite, e Monti mi pare
l’abbia sorpassato». «Un colpo
di sole», dice lapidario Renato
Brunetta che, «da professore a
professore» chiede al premier il
metodo usato nella proiezione
per calcolare lo spread a 1.200:
«Spannometrica, metaforica o
napoletana?».
Il disagio nelle file pidielline
si manifesta poi al momento del
voto di fiducia che passa con il
più alto numero di assenze tra i
deputati azzurri (il 40 per cento
del totale) che, in un modo o
nell’altro, si sottraggono dal dare
il proprio sì al governo: 54 sono gli
assenti, tra cui
Berlusconie Alfano, 16 gli astenuti, 14 i contrari,
tra questi Alessandra Mussolini e Guido Crosetto. Ed è di quest’ultimounapesante considerazione tutta a carico dei suoi
colleghi di partito: «Non mi
stupisco delle provocazioni e
del disprezzo di Monti per partiti e Parlamento: è giustificato
dalla stanchezza, dall’età, dal
caldo, dal nervosismo per gli
schiaffi presi in Europa. E’ inve-
Palazzo
Madama dopo
le assenze si aggiorna
asettembre
ce umiliante vedere che autorevoli esponenti del Pdl corrono
in sua difesa sui quotidiani, e
per i quali è difficile trovare una
giustificazione coniugabile con
un futuro politico che non sia di
sudditanza per il Pdl».
Meno amareggiato Crosetto
quando il Pdl decide di dare un
calcio negli stinchi al premier
mandando sotto il governo su
un ordine del giorno della spending review. «Lo abbiamo fatto
apposta per protestare contro le
parole di Monti su Berlusconi»,
ammette candidamente Pietro
Laffranco. E al Senato, impegnato nell’ultima sessione
pre-estiva, la protesta del Pdl
prende corpo facendo mancare
ripetutamente il numero legale
fino alla chiusura della seduta, e
costringendo la vicepresidente
Emma Bonino a rinviare la discussione a settembre.
Il succedersi degli avvenimenti sembra poi dare carattere d’urgenza al vertice del Pdl
tenuto ieri sera a palazzo Grazioli.Destinato araccogliere tutti gli umori circolanti nel partito: da quelli di chi vorrebbe
staccare subito la spina al governo, a chi - tra i quali pare esserci
lo stesso Berlusconi - pensa che,
al momento, si tratti di un puro,
pericoloso azzardo.
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L’INTERVISTA
Sacconi: valutazioni insostenibili
e tecnicamente senza fondamento
ROMA - Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro, boccia senza appello
le giustificazioni tecniche addotte dal
premier Monti sullo spread a 1200 se
fosse rimasto Berlusconi a palazzo
Chigi. «Aver tutti riconosciuto, a partire dal governatore della Banca d’Italia, che almeno 200 punti di spread
dipendono dal grado di più complessiva fiducia dei mercati nell’Europa spiega - vuol dire che tutti condividiamo essere significativa la dimensione
sovranazionale del problema. La verità è che quello di Monti è un esercizio
impossibile,
una vera e propria assurdità.
Ed è proprio
l’assoluta infondatezza tecnica della sua
affermazione
cheinduce a sospetto».
Infondata e
tecnicamente assurda
perché,senatore?
«Monti sa
benediaver
daMaurizio Sacconi
todavvero inumeri senza la
minima indicazione metodologica. E
poi,una banale considerazione: nessuno può fare la controprova. Nessuno
può divinare ciò che sarebbe stato se
Berlusconi fosse rimasto a palazzo
Chigi».
Però è vero che Monti fin dall’inizio
ha detto: rischiavamo la fine della
Grecia. Non ha dunque toccato un
nervo scoperto, ossia il rischio default evitato per un pelo?
«L’unico elemento oggettivo sta
nel fatto che la nascita del governo
Monti ha certamente rappresentato
la fine di quella suicida guerra civile
che l’opposizione di sinistra aveva
promosso e condotto nei riguardi del
governo Berlusconi, utilizzando lo
spread come una clava e alimentando
anche presso gli ambienti internazionali controinteressati la polemica sulla affidabilità dell’Italia. Il governo
Monti, ed è questa la ragione per cui lo
abbiamo appoggiato, ha consentito di
superare quell’assurda condizione
per cui una parte consistente del nostro Paesearrivava al punto di partecipare al discredito dell’Italia. Questo
era l’oggettiva ragione di difficoltà
della situazione precedente. Ma vorrei ricordare che invece dal punto di
vista dei provvedimenti, e questo
Monti lo sa bene, le azioni correttive
di finanza pubblica, in un arco temporale di tre anni e mezzo, sono state
assai più consistenti. Al contrario, sia
per quel che riguarda la crescita che
l’occupazione le cose in questi mesi
sono peggiorate. Ma noi non faremmo mai l’esercizio di dire come andrebbero occupazione e crescita se al
governo ci fossimo ancora noi, perché
sono comunque esercizi impossibili».
Lei dice che quelle di Monti sono
affermazioni che alimentano un sospetto politico. Quale,
esattamente?
«Io non voglio partecipare ai sospetti.
Tuttavia è indubbio che con
le sue parole il
premier legittima le tesi di coloro che possono pensare che
voglia coltivare la prospettiva del voto anticipato».
Urne anticipate? E con quale scopo?
Peraltro manca ancora la riforma
elettorale...
«Voto anticipato con l’obiettivo
della continuità. La sua, a palazzo
Chigi. E quanto alla riforma elettorale, può essere approvata entro settembre».
Insomma Monti provoca per far
precipitare la situazione.
«Non è mio questo pensiero. Però
in alcuni osservatori questa possibilità risulta giustificata dall’aver avanzato valutazioni che, ripeto, sono sembrate provocazioni del tutto prive di
motivazioni tecniche».
Per ora, comunque, il Pdl continua a
sostenere Monti. Pur lamentando
insufficienze a volte gravi. Quali?
«Come ha detto il Governatore
Visco, si devono accelerare i percorsi
rivolti alla stabilità e alla crescita: a
nostro avviso, la vera spending review attraverso il federalismo fiscale
con i costi e fabbisogni standard in
materia di sanità e di finanza locale e
con la conseguente minore pressione
fiscale locale, una regulation review
in favore dell’impresa, l’abbattimentodel debito mediante la valorizzazione in un fondo di beni mobili e
immobili pubblici. C'è molto da fare
prima di votare».
Con queste parole
legittima i sospetti
che voglia
staccare la spina
B
C.Fu.
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L’aula del Senato deserta
con i banchi del Pdl vuoti
IL RETROSCENA
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
di MARCO CONTI
«Quello attuale - dice - ha esaurito la sua spinta». Più o meno
è il ragionamento che, seppur
da prospettive differenti, fanno anche Pd e Udc. Negoziare
il memorandum, previsto dal
Consiglio europeo di fine giugno, significa
trattare con
la Commissione Europea, la Bce e
probabilmente anche con
il Fondo Monetario, le riforme e i tagli
che sidovranno fare per
avere gli aiuti che serviranno
all’Italia per finanziare la sua
possente moledi debitopubblico.
Monti per ora ha escluso che
l’Italia abbia bisogno di quell’aiuto che però a Francoforte
c’è chi dà per certo, «prima o
poi». I partiti cercano quindi
di non farsi trovare impreparati e cercano in tutti i modi di
accelerare il varo della nuova
legge elettorale per tentare il
voto anticipato prima della fine dell’anno. Una prospettiva
sulla carta possibile e che ieri
sera il Cavaliere, facendo il
punto con i suoi sulla trattativa in corso, ha reso più concreta dandosi disponibile alla rinuncia delle preferenze in cambio di una più consistente quota di sbarramento e di un premio di maggioranza che andrebbe al primo partito e non
alla prima coalizione.
Tutto ciò nulla ha a che fare
con lo scontro di ieri tra Monti
e il Pdl. Berlusconi ha accettato la precisazione telefonica
del Professore e con i suoi ha
minimizzato la portata dell’esternazione del premier, anche se in mattinata si era infuriato non poco spingendo il
segretario Alfano a chiedere
un chiarimento allo stesso
Monti. Il timore dell’ex pre-
le.
Più che lo spread la preoccupazione maggiore del Cavaliere
sta tutta nel vorticoso calo dei
consumi e della prodotto interno lordo. «Il Paese è fermo!
Impaurito e ingessato», sostieneda giorni ricevendo ad Arcore una lunga serie di telefonate
di imprenditori a lui vicini che
gli fanno quadri da brivido
sulle rispettive aziende e
sulla voglia di
molti di «trasferirsi
all’estero». Il
Cavaliere è
convinto che
il peggio debba ancora venire e che ora
lo spread stia scendendo solo
per la sostanziale richiesta
d’aiuto già avviata dalla Spagna e che, una volta chiusa
l’intesa con Madrid, tocchi all’Italia che nel frattempo si
sarà dovuta svenare ancora
per aiutare gli spagnoli.
Nello scenario che definisce
«da brivido», Berlusconi individua la Germania come principale responsabile della pesante crisi finanziaria dell’eurozona anche perché poco si è
illuso sul comportamento dellaFrancia che continuaa preferire, malgrado il cambio di
coloro all’Eliseo, lasponda mitteleuropea a quella mediterranea.
Spuntare una legge elettorale
di stampo proporzionale resta
l’obiettivo principale dell’ex
premier che punta senza mezzi termini a raggiungere una
percentuale di eletti in grado
di partecipare ad un governo
di unità nazionale partendo
dal presupposti che comunque
il centrosinistra, in versione
Pd e Udc, non riesca dopo il
voto ad avere i numeri sufficienti per governare. Ciò che
più terrorizza ora il Cavaliere è
l’alta percentuale di elettori
delvecchio centrodestra disposti a prendere in considerazione la lista-Grillo.
Il Cavaliere ormai vede le urne
«Il professore ci remerà contro»
mier è che le esternazione del
professore, un po’ per gioco un
po’ per caso, abbiano lo scopo
non di anticipare le urne, ma
possano continuare anche in
campagna elettorale e trasformare Monti nell’interlocutore
«serio e affidabile» di parte
dell’elettorato del centrodestra che chiede riforme e rigore
in stretta salsa europea. E’ anche per questo che Berlusconi
non intende mollare la presa
sul governo e permettere che il
Pdl lo consegni alla sinistra
lasciando briglia sciolta alla
pattuglia di falchi alla Crosetto
e Napoli. Resta il fatto che tra i
più stretti collaboratori del Cavaliere, il sospetto nei confronti del professore resta alto e
acuito dalle parole del centri-
sta Casini che ieri ha sostenuto
che Monti «ha detto ciò che
tutti noi pensiamo».
Malgrado ne abbia poca voglia
e non abbia ancora sciolto la
riserva sulla
sua candidaDEPUTATI
tura a premier - che comunque
i
suoi danno
percerta-Berlusconi ha orIl Pdl è tutt’ora il gruppo
mai acceso i
più numeroso alla Camera
motori della
con i suoi alleati di Popolo
campagna
elettoralepree territorio arriva a 230 deputati
parando
i
suoialla «possibilità più che concreta» che
si possa votare qualche mese
prima della scadenza elettora-
209
E « Oggi» si chiede: dove sono i capelli?
Silvio Berlusconi su Oggi
ROMA - Un giallo o uno scoop? Il
settimanale Oggi pubblica le foto di
Silvio Berlusconi che scende dall’aereo visibilmente stempiato rispetto
alle foto usuali. Nei giorni scorsi il
Cavaliere è stato in Russia ospite di
Vladimir Putin, ma dell’incontro i
media russi, contrariamente al solito,
non hanno fornito alcuna immagine,
accreditando le voci di un giallo.
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-MSGR - 20 CITTA - 4 - 08/08/12-N:RCITTA'
4
PRIMO
PIANO
I NODI DELL’ECONOMIA
IL MESSAGGERO
LA CRISI
MERCOLEDÌ
8 AGOSTO 2012
LA CRESCITA Per l’anno in corso già acquisito un calo dell’1,9%. Il governo stimava - 1,2%
Il Pil precipita del 2,5%
dal 2009 mai così male
I risultati del secondo trimestre confermano la recessione
di MICHELE DI BRANCO
ROMA - Una recessione senza
fine. Continua e si aggrava il
calo del prodotto interno lordo
italiano. Nel secondo trimestre del 2012, il Pil è diminuito
dell'0,7% rispetto al trimestre
precedente e del 2,5% rispetto
al secondo trimestre 2011. In
parole povere, su base annua,
il Paese sta vedendo andare in
fumocirca40miliardi di euro di
crescita. E per
trovare un dato
così negativo, è
necessario fare
un passo indietrodi oltretre anni. Per tornare
così all’annus
horribilis per definizione.
Quel 2009 nel quale l’Italia,
contagiata dalla crisi americana, perse il 5% del suo Pil. Un
pessimo record, tutt’ora imbattuto.
Nellastima preliminare diffusa ieri (i dati definitivi saranno resi noti in autunno), l’Istat
ha sottolineato che, nel primo
semestre dell’anno, il Pil è calato dell'1,6% rispetto al secondo semestre del 2011. Il dato
acquisito per il 2012 (che si
otterrebbe in presenza di una
variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri) è pari
a -1,9%. La variazione congiunturale negativa è la quarta, dopo quelle registrate a partire dal terzo trimestre 2011
(-0,2%) e proseguite nel quarto
trimestre 2011 (-0,7%) e nel
primo trimestre 2012 (-0,8%).
Tecnicamente si tratta dell’abbondante conferma che siamo
in recessione, considerato che
due variazioni congiunturali
consecutive negative sarebbero già sufficienti per pronunciare l’odiosa parola. Il risultato tendenziale è il peggiore dal
quarto trimestre 2009 (-3,5%)
e il terzo calo consecutivo iniziato nel quarto trimestre del
2011. Il calo congiunturale,
spiega l'Istat, è la sintesi di una
diminuzione delvalore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti che compongono l’attività
economica: agricoltura, industria e servizi. E non può certo
consolare la circostanza che,
nel secondo trimestre del
Il confronto
Variazioni % Pil nel II trimestre 2012
su I trimestre 2012
su II trimestre 2011
+2,2
+0,4
-0,7
Segno positivo
negliStati Uniti
con+ 2,2%
intermini tendenziali
-0,7
-0,8
-2,5
ITALIA
Stati
Uniti
Regno
Unito
ANSA-CENTIMETRI
2012, ci sono state ha due
giornate lavorative in meno
rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in
meno rispetto al secondo trimestre del 2011.
Puntando i fari fuori dai
confini nazionali, l’istituto di
statistica certifica che Pil è
aumentato dello0,4%congiunturale negli Stati Uniti ed è
diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, invece il Pil è aumentato
del 2,2% negli stati Uniti ed è
diminuito dello 0,8% nel Regno Unito. Il dato dell’Istat sul
calo della crescita in proiezione annuale (-2,5%) è la sostanziale conferma rispetto alle stime formulate da Bankitalia,
Confcommercio e Confindustria, che parlano di una riduzione del Pil compresa tra il 2 e
il 2,4%. Sembra così tramontato il relativo ottimismo del
governo. Che nel Documento
di economia e finanza di metà
aprile aveva previsto un calo
delle crescita limitato al-
l’1,2%. Un risultato ormai non
più a portata di mano. A meno
di una ripresa economica che,
a questo punto, appare davvero improbabile.
I dati dell’Istat «peggiori
delle previsioni che già non
erano buone» ha annotato Luigi Angeletti, hanno offerto al
leader della Uil l’occasione per
tornare a criticare le scelte di
politica fiscale del governo
«che hanno reso la crisi in
Italia più acuta rispetto a quella degli altri Paesi». Più ampio
il ragionamento di Pierluigi
Bersani. Il leader del Pd ha
auspiscato l’arrivo, dall’Europa, di decisioni importanti.
«Altrimenti – ha ammonito –
continueremo a ballare, ma
non solo ad agosto, anche a
settembre. Mi aspetto che alla
ripresa qualcosa succeda». Dura la Confcommercio secondo
la quale, per far ripartire l’economia, resta prioritaria una
riforma fiscale capace di ridurre i costi degli adempimenti
facendoemergere base imponibile in modo da tagliare le
tasse. Sul versante dei consumatori, il Codacons chiede al
governo un decreto per salvaguardare il potere d’acquisto
dei cittadini, eroso dalla recessione.
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Si ferma anche l’agricoltura dopo
la buona performance dei primi tre mesi
I servizi fanno registrare una flessione
dello 0,2%: colpiti trasporti e spettacoli
Affondano tutti i settori
l’industria peggio degli altri
ROMA - Se si ferma pure l’agricoltura, anche se pesa solo per il
5% del Pil nazionale, vuol dire
chela situazioneèdavvero complessa.Quelli dellaCia, la confederazione di settore, confermano che, dopo il brillante +4,9%
messo a segno nel primo trimestre dell’anno (l’unico comparto a progredire in mezzo a un
pianto generale), nel secondo
trimestre c’è stato un calo. Non
marcatissimo. Ma comunque
capace di bruciare buona parte
di quanto raccolto a inizio
2012. Colpa del caro petrolio
che ha fatto impennare i costi
di produzione. E delle tasse
imposte dal governo, si lamentano gli agricoltori. A cominciare dalla Imu. Dunque, ora an-
Male auto, costruzioni
ed elettrodomestici
Pesa il terremoto
in Emilia
che l’agricoltura si unisce agli
altri spezzoni dell’economiaitaliana in ritirata. A cominciare
dai servizi. Pesano per il 65%
sulla ricchezza italiana. Rappresentano il nucleo numericamente più corposo, anche perché comprendono il lavoro della Pubblica amministrazione.
E, di solito, resistono alle difficoltà imposte dalle oscillazioni
dei cicli economici. Stavolta,
invece, hanno lasciato sul campo lo 0,2% in questo secondo
trimestre nel quale l’economia
nazionale ha complessivamente perduto lo 0,7. Trasporti,
spettacoli, servizi telefonici di
regola reggono dal punto di
vista dei consumi e degli investimenti. Anche nelle situazioni più difficili. Tra aprile e
giugno, gli italiani hanno tagliato pure su questi capitoli. Ovviamente,resta l’industria quella che paga il prezzo più salato.
Si calcola un calo della crescita
dello 0,3%. Moltissimo, se si
considera che il settore, anche
se è il più importante in termini
di fatturato, rappresenta il 20%
dell’economia.Male l’auto, male la produzione pesante. In
Andamento del Pil
Variazioni % del Pil reale (dati corretti per giorni lavorativi)
Su stesso periodo dell’anno precedente (tendenziale)
+2
1,1
1,8
1,9
2,3
1,3
1,0
0
0,4
-2
-0,5
-4
-1,4
-6
-2,5
Su trimestre precedente (congiunturale)
+1
1,0
0
0,6
0,4
0,2
0,1
recessione
tecnica
0,3
-0,2
-1
-0,7 -0,8
-2
-3
Media
annua
-0,7
+1,4
2010
Fonte: Istat - stima preliminare per II trim. 2012
+0,5
2011
*variazione acquisita
-1,9*
2012
discesa gli elettrodomestici. In
questo spezzone d’anno ci si è
messo pure il terremoto emiliano a contribuire ad affondare
fatturati e ordinativo. Infine il
caso costruzioni. Vale a dire il
comparto che garantisce il 9%
del Pil italiano. Qui gli indicatori di fiducia registrati da Confindustria, che non erano stati
così negativi a inizio anno, avevano fiutato da qualche mese
un’aria pesante. E infatti le prime stime parlano di una riduzione del 10% del giro d’affari
complessivo nel secondo trimestre. Con ricadute occupazionaliparticolarmente durenel mezzogiorno e in molte aree del
nord est.
M. DB.
ANSA-CENTIMETRI
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I MERCATI
di ALVISE ARMELLINI
BRUXELLES - I mercati ci
hanno ripensato: l’euro, forse,
non è da buttare. Superato il
panico di giovedì, con le Borse
a terra e gli spread alle stelle
dopo il rinvio della Banca centrale europea sugli aiuti a Spagna e Italia, gli investitori hanno riacquistato fiducia. Milano,ieriha raggranellato il terzo
rialzo consecutivo, chiudendo a
+2,18%, mentre
il differenziale
di rischio Italia-Germania
sui titoli di stato
a 10 anni è sceso
sotto i 450 punti,
con il rendimento dei Btp al 5,97%. Il tutto
malgrado l'Istat avesse annunciato che l'economia italiana
resta in recessione: dal primo
al secondo trimestre il pil è
calato dello 0,7%, mentre da
maggio a giugno la produzione
industriale ha lasciato sul terreno l'1,4%. Perfino la locomoti-
Standard&Poor’sribassal’outlookdellaGrecia
Il giudizio passa da stabile a negativo. Prosegue la corsa delle Borse, spread giù
Junker: «Gestibile
ma non auspicabile
l’uscita di Atene
dall’euro»
va europea ha mostrato segni
dicedimento: a giugno gli ordinativi industriali della Germania sono scesi dell’1,7%.
Ma Piazza Affari ha guardato oltre ed ha guidato i rialzi
del Vecchio Continente. In
Spagna, l'altra sorvegliata speciale della zona euro, la Borsa
ha guadagnato quasi il 2%,
mentre lo spread è calato a 529
punti. Positive anche Parigi e
Francoforte. Secondo il capo
economista dell’Ocse, Pier
Carlo Padoan, i mercati hanno
capitoche l'impegno del numero uno della Bce Mario Draghi
non è da sottovalutare. «Si
aspettavano una cosa impossibile: un intervento immediato. Poi hanno letto meglio» ha
detto a Radio Anch’io. Sulla
stessa linea il numero uno dell’Abi Giuseppe Mussari. «Gli
interventi delle banche centralivanno valutati nel lungo periodo» ha dichiarato nella stessa
trasmissione. Draghi è disposto ad acquistare bond per ridurre gli spread spagnoli e italiani, ma solo se Madrid e
Roma chiederanno ai fondi
salva-Stati EFSF e ESM di fare
lo stesso, accettando in cambio nuovi vincoli europei su
deficit e riforme economiche.
Così, ha commentato Padoan,
l’ex governatore di Bankitalia
hastabilito «un rapporto preciso fra quello che la banca cen-
trale può e deve fare e quello
che devono fare i governi». Ma
secondo Mussari l’Italia non
ha bisogno di aiuti perché «i
compiti a casa li abbiamo abbondantemente fatti», mentre
la Spagna esita ad alzare la
mano, temendo il commissariamento.
Sul piano salva-euro pesano altre incognite. Il 12 settembre la Corte costituzionale tedesca deve pronunciarsi sull’ESM: se bocciasse il nuovo fondo, l’eurozona si ritroverebbe
con armi spuntate. Sul fronte
Bce, si temono bastoni fra le
ruote della Bundesbank agli
acquisti di bond, ancora tutti
da definire a livello tecnico. In
un'intervista al Wall Street
Journal, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha detto di
«non avere dubbi» sul fatto
che l'Eurotower «farà tutto il
necessario» per salvare l'euro,
ma si è chiesto se non fosse il
caso di agire «un pochino prima» di arrivare sull'orlo del
precipizio. Il paese più a rischio rimane la Grecia: parlando alla tv tedesca WDR, il
capo
dell'Eurogruppo
Jean-Claude Juncker ha definito «gestibile, anche se non auspicabile» la sua
uscita dalla zona
euro. Mentre la
Commissione
europeaha escluso che la Bce possa venire incontroagli ellenici rinunciando a parte dei soldi che
gli ha prestato:
ad invocare il sacrificio, secondoil Wall Street Journal, sarebbe il Fondo monetario internazionale. Ma nuove nubi si addensano: l’agenzia Standard &
Poor's ha rivisto al ribasso le
prospettive della Grecia a «negative» da «stabili».
PiazzaAffari
guadagnail2,18%
differenziale coni bund
sottoquota450
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-MSGR - 20 CITTA - 5 - 08/08/12-N:RCITTA'
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
MERCOLEDÌ
5
PRIMO 5
PIANO 5
LA CRISI
8 AGOSTO 2012
L’INDUSTRIA Discesa dei beni intermedi e di consumo. Segno contrario delle attività estrattive
Produzione, a giugno
decimo calo consecutivo
L’Istat: diminuzione dell’1,4% (-8,2% su base annua)
ROMA - A giugno discesa della
produzione
industriale
dell'1,4% rispetto a maggio e
dell'8,2%rispettoagiugno2011.
Lo comunica l'Istat precisando
cheildatocongiunturaleèdestagionalizzato mentre quello tendenziale è corretto per gli effetti
di calendario. Dallo scorso agosto, ultima rilevazione positiva,
l’indice si è mosso in discesa del
9,8% all’82,6%.
Le rilevazioni del complesso
delle attività svolte per trasformare le materie prime ed energie in beni di consumo, corretti
perglieffettidicalendariosegnano, a metà anno, variazioni tendenziali negative in tutti i comparti. La diminuzione più rilevante- comunica ancoral'Istituto di statistica - riguarda il raggruppamento dei beni intermedi (-10,2%), ma diminuzioni significative si segnalano anche
per i beni di consumo (-8,0%) e
Ancora brutte
motizie
sul fronte
della
produzione
industriale
per i beni strumentali (-7,5%).
Scende meno l'energia (-2,1%).
Nelconfrontotendenziale,l'unico settore in crescita è quello
dell'attività estrattiva (+1,0%).
Le diminuzioni più ampie si
registranoperisettoridelleindustrie tessili, abbigliamento, pelli
eaccessori(-14,6%),dellafabbricazione di articoli in gomma e
materie plastiche, altri prodotti
della lavorazione di minerali
non metalliferi (-13,1%) e della
fabbricazione di coke e prodotti
petroliferi (-12,9%).
Nella media dei primi sei
mesidell’annoincorsolaproduzione dell’industria è diminuita
del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre nel
trimestre aprile-giugno il calo
tendenziale è stato dell'1,7%.
E’ il decimo calo consecutivosubasetendenziale.Perritrovare un indicatore in crescita,
sull'anno,bisognarisalireadago-
sto 2011 (+4,8%). Su base congiunturale, invece, nel mese di
maggio c'era stata una crescita
(+1%)ma,secondol'Istat,sitratta di oscillazioni legate a fattori
non significativi. Dati peggiori
rispetto a giugno erano stati segnalatiadaprile sia su base
congiunturale
(-2%)siasubase tendenziale
(-9,3%).
A metà annolaproduzione di autoveicoli, al netto
degli effetti di
calendario, è
calata del 22,5% rispetto a maggio 2011 (-20,9%). Nei primi sei
mesidell'annolaproduzionedel
settoreèscesa del20,1%rispetto
allo stesso periodo del 2011
(-19,5% nei primi 5 mesi).
I dati sul pil e sulla produzio-
Codacons: ci vuole
dl salva-famiglie
Confindustria, a luglio
guù dello 0,4%
La produzione industriale
Indice corretto (21 giorni lavorativi a giugno 2011 e 2012)
Indice grezzo
110
-8,2%
100
90
-8,2%
80
Unioncamere: la disoccupazione colpirà di più il Sud
ROMA - «L'allarme occupazione suona più
forte al Sud» con 42 mila posti in meno nel
2012, un terzo dei 130 mila che andranno
persi in Italia. Secondo le rilevazioni dei
sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, su 70 province nelle quali il
calo dell'occupazione andrà al di sotto della
media (-1,1%), 35 sono del Meridione, a
partire da Enna, Ragusa e Siracusa (intorno
al -3%). Napoli è in controtendenza con tagli
che non dovrebbero scendere oltre il -0,8%. Il
presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, parla di «un' ulteriore difficoltà del
Paese e soprattutto delle più deboli economie meridionali», aggiungendo che «occorre
un'iniezione di fiducia alle nostre imprese
che, in questo contesto così turbolento, non
possono che dimostrarsi caute nell'assumere
impegni contrattuali nuovi». Il saldo tra
entrate e uscite è di -130.510 unità, sempre
negativo ma meno marcato di quelli del
2009-2010 (-213 mila e -178 mila).
L’OSSERVATORIO
Allarme lavoro della Cgil:
in Cig 525 mila lavoratori
ROMA - Nuovi pesanti incrementi nel ricorso alla cassa
integrazione a luglio, «segnale
inequivocabile di come si stia
tornando ai livelli più pesanti
mai toccati dalla crisi produttiva,con la recessione che consolida l'aumento negativo della
cig». Lo segnala la Cgil osservando come nei primi sette
mesi del 2012 il totale di ore di
cassa richiesta è di 640 milioni
per un +8,76%sullo stesso periodo dello scorso anno, mentre
a zero ore ci sono oltre 525
mila lavoratori per un taglio
del reddito di oltre 2,4 miliardi
di euro, circa 4.700 euro per
ogni singolo lavoratore. I dati
emergono dalle elaborazioni
delle rilevazioni Inps da parte
dell'OsservatorioCig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto
di luglio.
Dati che confermano, osserva il segretario confederale
della Cgil, Elena Lattuada, «come la crisi si stia stabilizzando
a livelli decisamente negativi,
peggiori e più elevati rispetto a
quelli dello scorso anno, con
un trend che andrà ben oltre il
miliardo di ore di cassaintegrazione anche per il 2012».
C'èquindibisogno di politiche industriali: «Troppe crisi
industriali, sul tavolo del Governo, aperte da mesi ed anni,
senza prospettiva e in un continuo logoramento che prefigura solo chiusure definitive. Il
sistema produttivo - avverte la
Taglio del reddito
di 4.700 euro
per ogni
dipendente
dirigente sindacale - ha bisogno di risorse e di scelte sulla
politica industriale, in grado
di difendere e rilanciare la capacità manifatturiera del paese».
Il ricorso alla cassa registra
incrementi per tutte le tipologie, ordinaria, straordinaria e
in deroga, mettendo a segno
un aumento complessivo, segnala l'analisi della Cgil, «che
non si registrava da ottobre
2010 (il più alto degli ultimi 21
mesi)». Se da inizio anno il
totaledi ore di cassa integrazione è stato pari a 639.490.295
(+8,76%), per il solo mese di
luglio la cig ha totalizzato
115.729.889 di ore, in forte
aumento sul mese precedente
(+21,32%) e ancora più marcato (+44,20%) rispetto a luglio
2011.
Nel dettaglio dell'analisi
della Cgil, infatti, si rileva come la cassa integrazione ordinaria (cigo) totalizzi a luglio un
monte ore pari a
34.526.520 per
un +11,56% sul
mese precedente. Da inizio anno la cigo registra
invece
201.162.312 di
ore per un deciso
+45,25% sui primi sette mesi del
2011. La richiesta di ore per la
cassa integrazione straordinaria
(cigs), sempre a luglio, è stata
di 44.614.924, in aumento sul
mese precedente del +19,59%,
mentre il dato da inizio 2012,
pari a 229.676.783 ore autorizzate, segna un 9,60% (con riduzione in frenata) sullo stesso
periodo dello scorso anno.
Infine la cassa integrazione
in deroga (cigd) ha segnato lo
scorso mese un deciso aumento
del
+34,84%
con
36.588.445 ore richieste. Da
inizio anno sono state autorizzate 208.651.830 di ore di cigd, in aumento del +6,76% sul
periodo gennaio-luglio del
2011.
70
2006
2007
2008
2009
2010
2011
giu ’11
giu ’12
L’ULTIMO ANNO MESE PER MESE (dati destagionalizzati)
92
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
88
-1,4%
86
84
82
ne industriale dimostrano che
«tutte le previsioni sul prodotto
interno lordo, per quanto drammatiche,eranopersinoottimistiche», spiega il Codacons in una
nota. «È evidente che quanto
fatto finora dal Governo per
aiutare le imprese - sottolinea
l'associazione di consumatori nonèservitoanulla.Dareincentivi per assumere serve a poco,
insomma, dal momento che le
imprese stanno semmai licenziando. Fino a che il ceto medio
è strangolato dalle manovre e
dalle tasse, i consumi continuerannoascenderee,conseguentemente, la produzione ed il Pil
crolleranno».
Per questo il Codacons invita Monti a «concentrare le poche risorse disponibile in un Dl
salva famiglie che aiuti il ceto
medio a salvaguardare la sua
capacità di acquisto, spostando
la tassazione verso chi se lo può
permettere, ad esempio ripristinando il contributo di solidarietàimmaginatodaTremontinella manovra di agosto 2011: 5%
per chi dichiara più di 90.000
euro e 10% sopra i 150.000 euro».
Il Centro studi della Confindustriastimainluglio una discesa della produzione industriale
dello 0,4% rispetto a giugno,
quandosièregistrataunacontrazione dell'1,4% su maggio. Per il
terzo trimestre la variazione acquisita è, in luglio, del -1,0%, in
gran parte ereditata dal periodo
precedente.
r. dim.
giu
lug
ago
Fonte: Istat (Indice; base: 2005 = 100)
set
ott
nov
2011
dic
gen
feb
2012
mar
apr
mag
giu
ANSA-CENTIMETRI
-MSGR - 20 CITTA - 6 - 08/08/12-N:
6
PRIMO
PIANO
I NODI DELL’ECONOMIA
LA RIFORME
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
8 AGOSTO 2012
LA FIDUCIA Via libera definitivo della Camera. Anche Bersani chiede modifiche
La spending review è legge
ma la maggioranza si sfalda
Molte assenze nel Pdl, governo battuto su un ordine del giorno
di CLAUDIA TERRACINA
ROMAK L’ultimo atto della
Camera dei deputati, prima
delle vacanze estive, è l’approvazione della spending review. Il decreto che mette a
dieta lo Stato, congelando l'aumento dell'Iva e introducendo
risparmi per 4,5miliardi quest'
anno, 10,5 il prossimo e 11 nel
2014, ha ottenuto il via libera
definitivodella Camera,
senza modifiche rispetto
al testo, che
anzi «è uscito
arricchito»,
sottolinea il
ministro della Salute Balduzzi. Il testo,
dopo
aver ottenuto il via libera del
Senato, è stato varato dall’assemblea di Montecitorio con
371 voti a favore, 86 contrari e
22 astensioni. Su 479 deputati
presenti, hanno infatti votato
in 457. Assenti, clamorosamente, Berlusconi e il segretario pidiellino Alfano. Una non
partecipazione che, sommata
ai voti contrari, la dice lunga
sul disagio che cova tra i partiti
della maggioranza. In particolare, nel Pdl, che si è preso la
soddisfazione di far andare sotto il governo su un ordine del
giorno per marcare la propria
insoddisfazionerispetto alleultime esternazioni di Monti.
Comunque, il premier riesce a incassare la sua tren-
Fini invita
i parlamentari
ad essere reperibili
durante la pausa estiva
taquattresima fiducia e a varare la legge sulla spending review. Ma il testo potrebbe ancora essere corretto. Questo
almeno è l’auspicio del leader
del Pd, Pierluigi, Bersani, il
quale non manca di sottolineare che «qualche imperfezione
c’è» e si augura che «alcune
cose vengano riviste sul fronte
della spesa sociale». L’occasione per possibili revisioni, spiega il segretario democratico, al
termine di un incontro con il
segretario socialista Riccardo
Il presidente
della
Camera
Gianfranco
Fini
Nencini, potrebbe essere in autunno, con la legge di stabilità.
«Chiederemo che vengano fatte delle correzioni, perché va
bene tagliare gli sprechi, ma
non la spesa sociale», annuncia. E Giorgio Merlo, sempre
del Pd, invita «a vigilare affinché i servizi di base non vengano messi in discussione. Il servizio sanitario dovrà rimanere
universale. Dopo di che i tagli
sono tanti, ma sui servizi alla
persona, garantiremo la tutela
dei diritti».
Tuttavia, il ministro Balduzzi, pur apprezzando «la serietàdella maggioranza, consapevole «della difficoltà del momento», sottolinea che è già lo
stesso decreto che «in molti
punti invita a tornarci sopra, a
certe condizioni e senza variare i saldi». La partita, insomma, è rimandata a settembre,
quando dovrebbero arrivare
anche nuovi provvedimenti di
revisione della spesa (dagli incentivi alle imprese alle agevolazioni fiscali, passando per il
taglio ai finanziamenti ai partiti e ai distacchi sindacali, oltre
a un secondo intervento sulla
spesa degli enti locali, che sta
studiando Enrico Bondi).
E la Camera già si prepara.
La prima riunione è fissata per
il 5 settembre, «fatte salve
emergenze che richiedano una
convocazione durante la pausa estiva». Per questo, i parlamentari sono stati invitati «a
tenersi a disposizione».
Intanto, contro la spending
review, cresce la mobilitazione degli enti locali, a cominciare dalle province in vista dell'
accorpamento, e dei sindacati,
soprattutto per i tagli al pubblico impiego. Cgil e Uil hanno
già protestato ieri davanti a
Montecitorio, e torneranno in
piazza il 28 settembre con lo
sciopero generale. Mentre sale
l'agitazione anche dei medici,
che per ottobre hanno in programma una manifestazione
contro i tagli alla sanità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In deciso calo le liti con il fisco
ROMA - Meno liti con il fisco: il
rapporto sull'andamento del contenzioso tributario del Dipartimento delle Finanze relativo ad aprile-giugno
2012,evidenzia infatti una tendenziale riduzione, nel secondo trimestre
2012, dei flussi dei ricorsi fiscali presentati alle commissioni tributarie rispetto agli analoghi periodi degli anni
2010 e 2011. Il raffronto tra i primi
due trimestri del 2012 rileva che le
controversie instaurate contro gli enti
impositori, con importi fino a 20.000
euro, si riducono di circa 5.300 ricorsi, pari al 10% dei ricorsi di tali
importi. Complessivamente nel 2010
risultavano pervenuti nel secondo trimestre 69.702 ricorsi, 75.617 nel
2011 e 64.607 nel 2012. Tra i dati il
Dipartimento segnala poi che rispetto
al primo trimestre dell'anno in corso,
nel secondo trimestre 2012 si rileva
un incremento del numero delle decisioni sulle istanze di sospensione.
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 08/08/12-N:
I NODI DELL’ECONOMIA
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
7
PRIMO 7
PIANO 7
LE RIFORME
8 AGOSTO 2012
La manovra servirà a rinviare
l’aumento dell’Iva. Soldi
per i terremotati e gli esodati
Tagli per statali e sanità
giro di vite sugli acquisti
Salgono tasse universitarie e addizionali regionali Irpef
di BARBARA CORRAO
ROMA K Con saldi invariati e
modifiche, anche significative, in corso d’opera, la spending review è diventata legge.
Gli obiettivi sono importanti:
fare risparmiare 26 miliardi in
tre anni, con un beneficio di
4,5 miliardi quest’anno. Per
raggiungere questi obiettivi si è
intervenuti su tutta la pubblica
amministrazione: nuovi tagli
di spesa sono stati chiesti ai
ministeri (1,5 miliardi l’anno),
agli enti locali, alla sanità, alla
scuola, all’Università. L’inten-
PUBBLICO IMPIEGO
Nuove piante organiche
in 24.000 a rischio esubero
Potrebbe arrivare a 24.000 il conto degli esuberi
nella pubblica amministrazione: 11.000 nei ministeri ed enti pubblici non economici e 13.000 negli
enti locali. Il numero preciso nessuno lo sa e sarà
oggetto di una verifica entro il 31
ottobre. Di sicuro le piante organiche andranno riviste con una riduzione del 20% dei dirigenti e del
10 per cento dei dipendenti. Al
termine, alcune amministrazioni
avranno bisogno di personale, altre dovranno liberarsene. Chi risulta in soprannumero potrà andare in pensione, se avrà raggiunto i requisiti di età
e contributi previsti prima della riforma Fornero.
Chi invece non vi rientra, verrà messo in «disponibilità» (l’equivalente della mobilità per i privati)
con l’80% dello stipendio per 24 mesi che potranno
diventare 48 se ciò accompagna il dipendente alla
pensione.
TASSE/1
SANITÀ
zione del governo è stata di
ridurre le inefficienze enormi
della Pubblica amministrazione. Non sempre ci si è riusciti,
anche per ragioni di tempo,
premiando i più virtuosi e penalizzando i più spendaccioni.
Molte le proteste.
Uno sforzo gigantesco che
consentirà, intanto, di evitare
l’aumento di due punti percentuali dell’Iva, rinviato al luglio
2013. Ma anche di destinare 6
miliardi alle popolazioni dell’Emilia colpite dal sisma e di
trovarela copertura per ulteriori 55.000 esodati (in aggiunta
ai 65.000 già garantiti) che
altrimenti si sarebbero trovati
senza stipendio né pensione
per effetto della riforma previdenziale di fine 2011.
La spending review è un
cantiere, hanno detto più volte
Mario Monti e Piero Giarda, e
questo è solo l’avvio di un
percorso cheproseguirà a settembre con la «fase
2», concentrata
sugli enti locali
(ai quali si chiederà conto di 10
miliardi di spese
inefficienti), la
revisione delle
agevolazioni fiscali a famiglie e
imprese e il riordino dei trasferimenti alle aziende. Lo spettro dell’Iva infatti non è scongiurato e nel 2013 costerà 6,5
miliardi.
Alcuni errori sono stati rimediati: come la chiusura del
Centro sperimentale di cine-
Enti soppressi: salvi
Centro sperimentale
e Cineteca nazionale
Fondi per laricerca
SCUOLA
Posti letto, cura dimagrante Arrivano pagelle elettroniche
farmaci, più spazio ai generici
iscrizioni e voti online
Entro il 30 novembre Regioni e Asl dovranno
riorganizzare la loro offerta ospedaliera: al massimo 3,7 posti letto ogni mille abitanti (anziché 4,2).
Il tasso di ospedalizzazione dovrà scendere da 180
a 160 per mille abitanti. Il 40% di
questi tagli dovranno arrivare dagli ospedali pubblici con «la soppressione di unità operative complesse». Chiuderanno dunque reparti là dove sarà necessario e non
necessariamente nei piccoli ospedali. Il ministero della Salute ha
quantificato circa 7.000 posti letto in meno nel 2013 ma l’offerta sanitaria si
sposterà dai ricoveri ai day hospital e dall’assistenza diurna a quella ambulatoriale. Forti risparmi di
spesa sui farmaci con l’aumento degli sconti a
carico di farmacie e aziende. Attenuate le norme
che imponevano il farmaco generico, il medico
sceglierà se prescrivere quelli di marca in casi
specifici.
Salta il taglio di 30 milioni, che tante proteste
aveva scatenato, agli enti di ricerca e università.
Restano invece le novità per la scuola: dall’anno
scolastico 2012-2013 le iscrizioni nelle scuole pubbliche (per l’anno successivo) potranno essere fatte solo on line.
Inoltre, le pagelle saranno in formato elettronico e così pure tutte
le comunicazioni a studenti e famiglie arriveranno per posta elettronica o attraverso i siti Internet
delle istituzioni scolastiche. Gli
stessi professori sostituiranno i
registri cartacei con registri elettronici. L’articolo
14 della nuova legge prevede infine, tra i risparmi
di spesa per il personale, anche nuove misure di
riorganizzazione i docenti: stretta sul contingente
estero, limiti al pagamento delle ferie non godute,
supplenze.
SPA PUBBLICHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROVINCE
Il riordino le dimezzerà
riorganizzate le prefetture
Eliminata «la soppressione», scatta invece «il riordino» delle Province. Il risultato voluto dal governo potrebbe essere lo stesso cioè circa il dimezzamento delle province attuali. Lo si vedrà in autunno. Infatti ogni provincia, per
sopravvivere, dovrà rispettare
due requisiti: avere almeno
350.000 abitanti e una superficie
superiore a 2.500 chilometri quadrati. Sarà il consiglio delle autonomie, regione per regione, a presentare un’ipotesi di riordino in
70 giorni. La regione avrà altri 20
giorni per inviarlo al governo che deciderà con una
legge. L’intenzione del governo è di far partire il
riassetto con il 1˚ gennaio 2013. Ciò comporterà
una profonda riorganizzazione delle prefetture e
degli uffici periferici dell’amministrazione: saranno accorpati nel nuovo ufficio territoriale di governo (Utg) sulla base delle nuove macroaree.
TASSE/2
Aumenti per l’università
i fuori corso pagano di più
Le modifiche che hanno reso più generosa, in
parlamento, la spending review sono state compensate con aumenti di imposte. Aumentano le tasse
universitarie per gli studenti fuori corso e potranno
raddoppiare nel caso di ragazzi
con un reddito familiare (Isee)
superiore a 150.000 euro. Aumenti fino al 50% sono possibili quando il reddito familiare va da 90 a
150.000 euro, mentre sotto i
90.000 euro non si potrà superare
il 25% della retta ordinaria. L’ultima modifica del decreto al senato
ha però introdotto una possibilità di aggravio delle
tasse universitarie anche per gli studenti in linea
con gli esami per i tre anni a decorrere dall’anno
accademico 2013-2014. Per gli studenti con Isee
inferiore a 40.000 euro ai quali sarà applicabile
solo l’adeguamento Istat all’inflazione.
matografia o della Cineteca
nazionale che resteranno in
vita; o come il taglio di 30
milioni nei trasferimenti alla
ricerca che includeva centri di
eccellenza internazionale, come l’Istituto di fisica nucleare.
Altri sono stati aggiunti dal
Parlamento: come l’alleggerimento del vincolo di accorpamento delle Province che, si
farà lo stesso, ma rischia di
diventare ben più tortuoso e
tormentato.
Stangata addizionali Irpef
nelle Regioni meno virtuose
E’ paradossale che un provvedimento finalizzato a
ridurre le spese, finisca per prevedere un incremento delle imposte. Tuttavia, le pressioni delle Regioni sottoposte a piani di rientro sanitario, cioè
quelle meno virtuose, sono riuscitead ottenere in parlamentol’anticipo al 2013 della facoltà di aumentare dallo 0,5 all’1,1% l’addizionale Irpef.
Si tratta di 8 regioni: Lazio,
Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Piemonte.
Secondo calcoli elaborati dalla
Confesercenti la misura costerebbe complessivamente 1,9 miliardi di prelievo in più ai cittadini
delle regioni interessate, tenendo conto dell’aumento massimo dell’aliquota (0,6%). Un conto
salato, tenuto conto degli altri aumenti già decisi
nel corso del 2011 e del 2012 a beneficio anche dei
Comuni.
Giro di vite in arrivo per i posti letto degli ospedali
ENTI LOCALI
BENI E SERVIZI
SICUREZZA
Manager, tetto a 300.000 euro Forte stretta dei trasferimenti Gli acquisti tramite Consip Ridimensionato il turn over
giro di vite sulle auto blu
ecco 10 città metropolitane deroga per chi risparmia di più
per le forze dell’ordine
La cura dimagrante colpisce anche gli stipendi dei
manager pubblici. La spending review ha infatti
esteso anche ai manager di società partecipate
dallo Stato non quotate il tetto di 300.000 euro già
previsto per i grand commis di
Stato. E’ il valore dello stipendio
del primo presidente di Cassazione. La stretta entrerà in vigore con
la nominadei nuovi consigli d’amministrazione e per la Rai riguarderà il prossimo Cda. La stretta
alle spese riguarderà anche le auto
blu: tutte le amministrazioni,
compresa la Banca d’Italia, dovranno ridurre le
spese del 50%. Inoltre per Sace, Fintecna, e Simest
è previsto il passaggio entro fine anno alla Cassa
depositi e prestiti con una riduzione del debito
pubblico di 10 miliardi. I Monopoli saranno accorpati nell’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia del Terri-
I minori trasferimenti dallo Stato agli enti locali
(regioni, province e comuni) saranno di 2,3 miliardi nel 2012, 5,2 miliardi nel 2013 e 5,5 miliardi dal
2014. Il conto più salato, per ora, lo pagano le
Regioni che perdono 1,3 miliardi
quest’anno, 2,2 il prossimo e 2,5
nel 2014. I Comuni dovranno
rinunciare a 500 milioni quest’anno e 2 miliardi dal 2013 ma recupereranno (solo nel 2012) 800
milioni. Una parte, pari a 300
milioni gli sarà versata dalle Regioni, gli altri 500 milioni arriveranno dal fondo per i rimborsi
fiscali destinati alle aziende.
Tra le altre novità, dal primo gennaio 2014 è
prevista l’istituzione di 10 città metropolitane:
Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Assumeranno le
funzioni delle Province nella propria area.
Tutte le pubbliche amministrazioni dovranno ridurre le spese per gli acquisti di beni e servizi.
Risparmi per 480 milioni nel 2013, 960 nel 2014 e
1.600 dal 2015. Quest’anno tolti 5 milioni in più
per le intercettazioni telefoniche
nell’ambito delle inchieste giudiziarie. Gli acquisti dovranno infatti essere realizzati, là dove le
categorie merceologiche lo consentono, attraverso la piattaforma elettronica della Consip. Questo obbligo riguarderà le amministrazioni pubbliche e le società
incluse nell’elenco Istat a totale partecipazione
pubblica, diretta o indiretta. Da qui dovranno
passare le spese per energia, gas, telefonia fissa e
mobile, carburanti. Potrà acquistare al di fuori
della Consip soltanto chi riuscirà a dimostrare di
ottenere prezzi inferiori a quelli indicati dalla
E’ un capitolo controverso. Le norme sul taglio del
20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti non si
applicano al comparto della sicurezza (Polizia,
Carabinieri), Vigili del Fuoco al personale amministrativo presso gli uffici giudiziari. In compenso, la riduzione delle
spese di personale riguarderà anche loro sebbene in misura ridotta. Infatti, è previsto un ricambio
del turn over nella misura del 20%
per il triennio 2012-2014, del
50% nel 2015 e il pieno reintegro
del personale cessato dal 2016. La
norma riduce i tetti precedentemente in vigore e ha
provocato le proteste del corpo degli agenti di
custodia penitenziaria (Osapp) che quantifica una
riduzione di personale di 5.000 unità con una
carenza del 35% degli organici a fine 2014. Protesta il Cocer dei Carabinieri: «L’Arma non è in
-MSGR - 14 PESARO - 33 - 08/08/12-N:
R E A L I Z Z I A M O
L E
T U E
I D E E
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012
REDAZIONE: Via Marsala, 15
Tel. 0721/370934-24-26
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E-mail: [email protected]
w w w. v i t a l i a r r e d a m e n t i . n e t
Tel. 0721.22523 - PESARO
IL SOLE:
Sorge
Tramonta
6,04
20,24
LA LUNA:
Sorge
Cala
23,09
13,50
San Domenico di Guzman
Nato nel 1170 a Caleruega, vicino a Burgos, in Spagna, si distinse fin da giovane
percarità epovertà. Convinto chebisognasse riportare il clero a quella austerità di vita
che era alla base dell'eresia degli Albigesi e
dei Valdesi, fondò a Tolosa l'Ordine dei Frati
Predicatori. Muore nel 1221 a Bologna.
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Questura/Prefettura
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PUBBLICITA’:
Piemme: Via Marsala, 15
Tel. 0721/377399
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0721/38611 V.le Repubblica
0721/3871 Stazione
0721/387800 FANO
0721/42371 Carabinieri
118
112
113
115
117
0721/22405 Polizia
800464809 Polstrada
0721/3611 Vigili del fuoco
Vigili urbani
0721/31430 Comune
0721/34053 Guardia medica
0721/34780 Ospedale
0721/31111 Taxi
Stazione
0721/814700 URBINO
0721/83351
0721/863891
0721/860110
0721/887715
0721/8871
0721/882261
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0722/30111
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OGGI
ANCONA
Macerata
Macerata
DOMANI
Fermo
Fermo
Ascoli P.
Ascoli P.
Terza grossa rottura della conduttura ieri mattina ma Marche Multiservizi non prevede risarcimenti
Pesaro senz’acqua per due giorni Aspettando il Rof
Duro colpo al turismo e a Santa Veneranda un fiume di fango sotto con i gadget
E’ stata un’altra giornata all’asciutto per Pesaro. L’acqua
in città è mancata anche ieri:
rubinetti a secco negli hotel,
nei ristoranti, negli esercizi
commerciali e soprattutto nelle case di quasi 100 mila persone. Nonostante gli auspici del
sindaco Luca Ceriscioli, infatti, il servizio idrico è andato
nuovamente ko. Il terzo guasto all’acquedotto, questa volta in via Bonini zona Santa
Veneranda, si è verificato intorno alle 6.30 di mattina. E
dire che erano passate appena
due ore dall’intervento di Marche Multiservizi per riparare
la rottura delle tubature a Calcinelli e l’acqua aveva appena
ripreso leggermente a uscire
dai rubinetti delle case. E invece l’incubo dei pesaresi è subito ripartito. La città è stata
senz’acqua per cucinare, lavarsi e bere praticamente per altre
24 ore, dopo i problemi di
lunedì.
Fabbri, Delbianco, Di Palma,
Benelli, Sacchi e Spagnoli
a pag. 37 e 38
Fano mai a secco
Ma nitrati e depositi
negano la potabilità
di OSVALDO SCATASSI
FANO - L'emergenza idrica a Fano dovrebbe concludersi nella giornata odierna. L'impianto per potabilizzare l'acqua,
a Saltara, aveva infatti ricominciato a
pompare circa 150 litri al secondo già
nella tarda mattinata di ieri, ma il ritorno
alla normalità ha subito un contrattempo. Nelle tubature si è infiltrata una
quantità di terra e il fenomeno dell'acqua
sporca è durato fino all'ora di pranzo. La
revoca dell'ordinanza che vieta il consumo alimentare, emessa l'altro ieri pomeriggio dal sindaco Stefano Aguzzi, è comunque attesa nella mattinata di oggi.
La zona fanese ha subito disagi minori
rispetto al Pesarese. Dai rubinetti è continuata a uscire la consueta quantità di
acqua, che Aset spa, la locale società
multiservizi, ha garantito con il prelievo
dai pozzi comunali di riserva.
I residenti di Santa Veneranda alle prese con un fiume di fango
Continua a pag.37
(Foto TONI)
Gadget rossiniani
Agosto, il mese del Rof, il mese di Rossini. Ecco allora mostre e nuovi gadget a
ricordare a tutti che Pesaro è la città della
musica. Nella casa del maestro sono
diverse le novità. Domenica alle 17.30,
inaugura l'esposizione Rossini Opera
Stampa a cura del Centro Internazionale
per l'Incisione Artistica Kaus di Urbino.
Benelli a pag. 46
La mancanza di incentivi fa fallire il progetto, il problema per il Comune ora si fa serio
CARTOCETO
A
Ambienta un giallo
nella sua scuola
polemiche e scuse Va deserta la gara per la copertura fotovoltaica dell’Adriatic Arena
Astronave, addio tetto nuovo
di GIUSEPPE BINOTTI
MONDOLFO K «Per un sorso di
Cristal», il secondo libro giallo scritto
dalla fanese Marzia Francesconi, ha
alimentato più d’una polemica che la
scrittrice ha inteso subito mettere a
tacere. Presentato a Villa Valentina, su
iniziativa del presidente del Circolo
Culturale Marotta Ersilia Riccardi, il
giallo ambientato a Mondolfo ha come
luogo del delitto la scuola elementare
Moretti dopo che il suo primo libro,
«La spiaggia si tinge di rosso», sempre
con il detective Caputo, aveva avuto come
sfondo le spiagge di
Marotta e località di
Fano,Pesaro eSenigallia.
Nei riguardi della
scrittrice che, oltre a
scrivere libri gialli e di
didattica, insegna anche alla scuola elementare Moretti, si sarebbero fatte pressioni Marzia Francesconi
presso la direttrice della stessa scuola in
quanto l’ambientazione dell’omicidio
avrebbe urtato la sensibilità di qualcuno. Di qui la decisione della Francesconi di precisare quanto segue: «Scrivendo non ho minimamente pensato che,
essendo la scuola primaria un'istituzione che salvaguarda ed educa minori, il
fatto di averla citata potesse urtare la
sensibilità di qualche genitore, insegnante o collaboratore scolastico. Se
nelCodice Da Vinci, romanzo di tiratura e portata internazionali, si citano il
Vaticano, il Papa e l'Opus Dei, il fatto
di nominare come luogo di un fatto
criminoso di pura invenzione, la scuola di Mondolfo, non credo costituisca
alcun problema. Tuttavia ora mi sento
in dovere di porgere delle scuse a tutti
quelli che leggendo il libro, possono
avere avuto una visione distorta della
scuola, che comunque nel giallo non
viene fornita, visto che è il mio luogo di
lavoro da più di vent’anni e che apprezzo il mio ruolo di insegnante».
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Nuovo tetto dell’Adriatic Arena, la gara va deserta. «Non ci
sono più gli incentivi», motivano dal Comune. E ora il progettodella copertura in fotovoltaico rischia di saltare.
L’apertura delle buste, ieri
mattina all’Ufficio delle Nuove Opere, è durata il tempo di
un amen. Le previsioni pessimistiche della vigilia sono state confermate. Nessun privato
ha azzardato un’offerta per
mettere un mucchio di risorse
in un’operazione onerosa (3
milioni e 300 mila euro circa),
che rischiava di non avere un
adeguato ritorno economico.
In Comune non hanno certo
accolto con piacere la notizia
che il bando è andato deserto,
ma se lo aspettavano. Il sindaco, in primis, si era impegnato
per arrivare in tempi brevi alla
sostituzione dell’ormai vecchia e logora copertura dell’Adriatic Arena.
BAIA FLAMINIA
IL CASO
Marcello Fois
Fois, finalista dello Strega
presenta il suo romanzo
Genzano a pag. 46
I
La spiaggia di Baia Flaminia
Il mare adesso è ok
alla foce del Foglia
torna la balneabilità
CONCERTI
Giuseppe Ghirlanda
Il ragazzo disperso
chiama e rassicura
la famiglia: «Sto bene»
A pag. 36
L’organista Hans Uwe Hielescher
Organisti antichi e moderni
nelmercoledìdellamusica
A pag. 46
A pag. 36
A pag. 36
LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO
MAROTTA
Si respira un po’, ma preoccupa la siccità
Ecco i bus notturni
per visitare i castelli
di MASSIMILIANO FAZZINI
Finalmente «Nerone» ha dato il meglio di
sé, e il peggio sembra essere passato. Le
correnti settentrionali che gradualmente
sisviluppano all’interno del campo anticiclonico tendono a rigettare verso ovest
l’asse principale dell’alta africana che andrà ad arroventare la penisola iberica.
Logico di conseguenza attendersi un graduale ridimensionamento del campo termico che sulla nostra regione si farà più
sensibile nel prossimo fine settimana
quando i valori scenderanno di qualche
grado sotto le medie climatiche. Il tempo
rimarrà stabile e soleggiato e già da oggi la
pur debole ventosità settentrionale pulirà
dalla caligine i nostri cieli. Il mare sarà
generalmente mosso nel pomeriggio. Domani la tramontana si farà moderata e
determinerà un decremento delle temperature e dell’umidità più evidente, regalandoci una giornata gradevolissima.
Scarsi e locali saranno i passaggi nuvolosi
di tipo alto-stratificato. Le temperature
odierne saranno comprese tra 26 e 34˚C;
le minime della prossima notte oscilleranno tra 11 e 21˚C.
Secondo la Coldiretti, che ha elaborato i dati dell'Osservatorio agro-climatico
del ministero delle Politiche agricole,
l'estate marchigiana è quella che in Italia
ha fatto registrare l'aumento di temperatura massimo rispetto al passato, con il
termometro che tra giugno e luglio ha
segnato 3,8 gradi in più nel confronto con
la media storica di riferimento. A giugno
il termometro è arrivato a 28,7 gradi,
quattro in più rispetto alla media; a luglio
ha raggiunto quota 31,3, cioè 3,7 gradi in
più della norma. Uno scarto climatico che
colloca la regione al primo posto tra quelle
più «calde» rispetto al passato, con una
media di 3,85 gradi di aumento della
colonnina di mercurio, davanti a Umbria
e Basilicata. Una situazione che si sta
facendo sentire nelle campagne, con cali
consistenti nella produzione di girasole e
mais, e il rischio di pesanti ripercussioni
dello «stress idrico» anche su vite e olivo.
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MAROTTA K Nel cuore dell’estate, per tutti
i villeggianti non solo di Torrette-Pontessasso
e Marotta torna domani «Andar per Castelli»,
corsa bus speciale notturna per Mondolfo
(gratis) oppure Mondavio, con partenza da
Marotta piazza Roma alle 21 e rientro a
mezzanotte. Due itinerari alternativi ma
egualmente accattivanti quelli proposti da
Adriabus, col concorso di enti ed associazioni, che prevedono domani sera (ma si replicherà il 23 agosto) le visite al Castello di Mondolfo o alla Rocca di Mondavio, due gioielli di
Francesco di Giorgio Martini. Mondavio proporrà la rievocazione storica della «Caccia al
Cinghiale», Mondolfo i «Musei d’estate sotto
le stelle» (visite gratis, spettacoli e mercatini).
-MSGR - 14 PESARO - 36 - 08/08/12-N:
36
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
PESARO
8 AGOSTO 2012
Confermateleprevisioni dellavigilia:senzapiùincentivigovernativinessunorispondeall’appellodel Comune Progetto sanità, il sindaco fiducioso
Astronave, ora il tetto rischia grosso
Ospedale Marche Nord
«Ottobre sarà decisivo
La gara va deserta, in forse il progetto per la copertura fotovoltaica per risorse e alienazioni»
Nuovo tetto dell’Adriatic Arena, la gara va deserta. «Non ci
sono più gli incentivi», motivano dal Comune. E ora il progetto della copertura in fotovoltaico rischia di saltare.
L’apertura delle buste, ieri
mattina all’Ufficio delle Nuove
Opere, è durata il tempo di
URBINO
un amen. Le
previsionipessimistichedella vigilia sono
state confermate. Nessun
privato ha azzardato un’offerta per metSimone Paganini, docente
tere un mucdi Storia di Israele e di Esechio di risorse
gesi neotestamentaria alin un’operal’Università di Innsbruck
zione onerosa
(Austria), guiderà il secon(3 milioni e
do seminario dell’Istituto
300 mila euro
superiore di scienze religiocirca), che rise«Italo Mancini» dell’Unischiava
di
versità di Urbino (oggi alle
non avere un
17,30 a Palazzo Petrangoliadeguatoritorni in piazza Rinascimento a
no economiUrbino). Il giovane e afferco. In Comumato biblista presenterà i
ne non hanno
risultati della sua ricerca,
certo accolto
pubblicati anche nel volucon piacere la
me «Qumran le rovine della
notizia che il
luna. Il monastero e gli Essebando è andani. Una certezza o un’ipoteto deserto, ma
si?» (Edizioni Edb, Bologna
se lo aspetta2011). L’incontro rientra
vano. Il sindanelle iniziative di formazioco, in primis,
ne e aggiornamento dei dosi era impecenti riconosciute dall’Amgnato per arriministrazione scolastica.
vare in tempi
brevi alla sostituzione dell’ormai vecchia e con pannelli fotovoltaici. Sareblogora copertura dell’Adriatic bero due i motivi, secondo l’amArena, soggetta a infiltrazioni ministrazione comunale, alla
piovose, demandando all’Uffi- base dell’assenza di offerte pricio Nuove Opere lo studio per vate: il dimezzamento del botrovare una soluzione. E dopo nus per il Conto Energia. E il
una serie di valutazioni, è spun- quasi esaurimento del budget
tata l’ipotesi della copertura complessivo per il fotovoltaico,
CONVEGNO
Imprenditori cattolici
nell’annodella fede
Si svolgerà oggi alle 18 nel cortile di Palazzo
Mazzolari Mosca un convegno promosso dall'
Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) con il patrocinio del Comune di Pesaro sul
tema «E' ancora possibile credere? Interrogativi intorno all'anno della fede». Riprendendo
dal pensiero di papa Benedetto XVI, che «ormai non di rado i cristiani si danno maggior
preoccupazione per le conseguenze sociali,
culturali e politiche del loro impegno, lasciando la fede come presupposto», dall'11 ottobre
2012 al 24 novembre 2013, è stato proclamato
«l'Anno della fede». Il convegno vuole riflettere su questo tema. Dopo i saluti dell'assessore
Gerardo Coraducci e di Leonardo Giorgi presidente dell'Ucid, i lavori saranno introdotti da
unarelazione di don Bernardo Estrada, Ordinario di Scienze bilbliche della Pontificia Università Santa Croce di Roma. Seguirà una relazione di Roberto Bertinetti ordinario d Letteratura inglese Università di Trieste. Moderatore
Paolo Boni, Direttore Istituto Superiore Scienze religiose di Pesaro.
Al seminario
di Scienze religiose
si parla di Qumran
L’Adriatic
Arena
che non avrebbe permesso, ai
potenziali investitori, di ottenere nemmeno un centesimo, tra
qualche mese, al termine dei
lavori sopra l’astronave. In pratica, la scelta del governo di non
rinnovare gli incentivi sul fotovoltaico, avrebbe allontanato
qualsiasi possibile interessamento ad investire sul palas.
Ma ora la sostituzione della copertura all’ex Bpa, diventa un
problema serio. Due le strade
perseguibili da parte dell’amministrazione: il rifacimento di un
nuovobando, oppureunatratta-
tiva privata. Ma entrambi i percorsi rischiano di diventare vani, se gli incentivi sul fotovoltaico resteranno al palo. E allora
c’è una terza via, che in Comune non escludono affatto: rivedere tutto il progetto, con l’addio all’operazione fotovoltaico.
Ma a quel punto, se non verranno trovate risorse pubbliche, e
senza una formula di gestione
dell’impianto (in mano all’Aspes), ci si chiede in che modo il
privato potrà avere un ritorno
economico dall’investimento
sul tetto dell’Adriatic Arena.
T.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Ospedale Marche Nord, a ot- di destinare la quota alla realiztobre si dovrebbero conoscere zazione delle infrastrutture nealmeno due elementi fonda- cessarie». Ma non basta. L’aliementali». Il sindaco Luca Ceri- nazione dei terreni non sarà
scioli è fiducioso e vuole sgom- sufficiente a coprire tutto il
brare il campo da un certo costo. «Per il resto - spiega scetticismo
chealeggianegli ambienti
politici, ma
anche sanitari. «Il primo
elemento precisa - è la
definizione
certa del contributoproveniente dallo
Stato. Certamente nonsarà la cifra pattuita in precedenza con il Il sindaco Luca Ceriscioli
terzo stralcio,
subentrerà il project financioè 120 milioni di euro. Forse
cing. Chesi limiterà ovviamensaranno 60-70 ma sarebbe già
una indicazione attendibile e te ai servizi non sanitari. D’alpermetterebbe dimettere il pri- tronde con questo sistema somo mattoncino sul nuovo no stati organizzati più di dieci
ospedale unico,su cui poi inse- ospedali in Italia. Quasi nessurire il secondo elemento, quel- no è riuscito a costruire autofilo dell’accordo tra Comune e nanziandosi». «Questo progetRegione sul piano di valorizza- to di Marche Nord - sottolinea
zione dei beni». Cioè sulla defi- Ceriscioli - fino ad oggi è stato
nizione del valore delle attuali condiviso anche con il Pdl faaree sanitarie. E sarebbero nese. Solo così siamo riusciti
quattro i luoghi interessati al- ad andare avanti». E i consil’alienazione: il terreno di Mu- glieri di opposizione hanno
raglia, dell’ex San Benedetto e permesso, con la loro presendi un fazzoletto a Casa Brucia- za, di approvare la delibera più
te di proprietà dell’azienda importante. «Per quello che
ospedale, oltre ovviamente al- poi riguarderà il futuro delle
l’area incui insiste il San Salva- attuali aree - conclude il sindatore. «Questo tipo di accordo - co - i previsti cambi di destinacontinua Ceriscioli - prevede zione permetteranno comunche il 15 per cento del valore que di mantenere presidi della
rimanga nelle mani dell’ente salute per gestire i codici bianlocale. E questo ci permetterà chi e i casi cronici».
BAIA FLAMINIA
L’EX ASSESSORE
INIZIATIVE
Dai mercatini serali
ai giochi per i bimbi
la musica e i balli
Pieri andrà alle primarie Torna balneabile il mare
«Ma non siano pilotate» alla foce del fiume Foglia
«Problemi solo con i vertici del
Pd, non con la base. Parteciperò alle primarie, purchè non
siano pilotate». Luca Pieri torna a parlare. Ad una settimana
dal licenziamento in tronco
per mano del sindaco Ceriscioli, l’ex assessore all’Urbanistica,inun’intervista rilasciata al Nuovo
Amico rimarca i «veri motivi», politici
e non amministrativi, legatiallacandidatura a sindaco
del
2014,
che
avrebbero
portato al suo
siluramento
dalla giunta.
E chiede trasparenza al
Pd in vista
delle primarie da sindaco, alle quali
vuole partecipare. «La diLuca Pieri
versità - esordisce Pieri riferendosi alle differenze tra lui
e il sindaco - è nella lettura
della società, questi non si rendono conto che il mondo oggi è
cambiato, occorre pragmatismo, scelte veloci. Facciamo
un esempio: ora le ditte chiudono per ferie, ma a settembre in
quanti riapriranno? Bisogna
dare risposte alle esigenze della
gente e non perdersi in diatribe
sterili sui nomi e sui posti».
L’exassessore allaPianificazione esce dalla giunta, ma ribadisce di voler restare nel Pd. «Nei
giorni scorsi (venerdì mattina,
ndr), ho tenuto una conferenza
stampa nella sede del Pd, proprio per rimarcare il fatto che
mi sento all’interno del partito.
Non lascerò la politica, ma por-
terò avanti il mio progetto, anche nello scontro. Voglio tornare ad essere Luca Pieri (e non
un numero) libero di dire quello che penso». Sulla possibilità
che la sua permanenza nel partito possa essere complicata e
piena di ostacoli, l’ex assessore
dice di non essersi «posto il
problema,
ma in questi
giorni ho ricevuto centinaia di telefonate. I miei problemi sono
con i vertici
del partito,
non con la base. Da giovane mi misi
contro Giovanelli e Lorenzo Rossi: sostenevo vigorosamente la
bretella fra la
Montelabbateseedilcasello dell’autostrada; in sostanza l’Interquartieri. I
fatti mi hanno dato ragione. Si
devono dire le cose nel merito,
così vuole la gente che mi stima». Un bersaglio, quello che
Pieri si è messo addosso candidandosi a sindaco, che non
cambia, a suo parere, la sostanza politica delle cose: la decisione di tagliarlo fuori per la corsa
a sindaco era già stata presa.
«E’ vero, ho messo il bersaglio
perché mi avevano messo una
croceaddosso per esserecancellato. A questo punto è meglio
essere chiari. Parteciperò alle
primarie del centrosinistra per
la candidatura a sindaco, purché siano una cosa seria e non
siano votazioni pilotate».
Torna balneabile il tratto di mare
antistante viale Berna, a Baia Flaminia. Dopo anni di divieto ai tuffi, ieri
mattina, infatti il Comune di Pesaro,
conun’apposita ordinanza, ha riaperto alla balneazione lo specchio di
mare antistante viale Berna per un
tratto di 265 metri a nord della foce
del fiume Foglia. «E' un grande successo - commenta soddisfatto l'assessore all'Ambiente, Giancarlo Parasecoli - risultato degli esiti positivi della
campagna degli allacci fognari e delle
azioni migliorative portate avanti
dal Comune, ma anche frutto del
nostro impegno nei confronti della
Regione Marche. Se oggi abbiamo la
balneazione completa a Baia Flaminia è proprio perché ci siamo attivati
con la Regione e ora tutta la costa
pesarese, esclusa la zona portuale, è
balneabile». Era stato un prelievo
sfavorevole effettuato dall’Arpam a
fine aprile in concomitanza con i
lavori alla foce del Foglia per rimuo-
Dichiarato balneabile
il tratto di mare alla foce
del Foglia a Baia Flaminia
IL CASO
Il ragazzo disperso rassicura la famiglia: «Sto bene»
T.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
vere i detriti, a mettere a rischio la
riapertura alla balneazione. Con una
richiesta formale, lo scorso aprile il
Comune di Pesaro aveva chiesto alla
Regione Marche di poter togliere il
divieto temporaneo di balneazione
in quella specifica zona di Baia Flaminia, allegando alla richiesta gli
interventi effettuati negli ultimi anni. E questo per rispondere a quanto
richiesto dal decreto ministeriale del
marzo 2012 (riguardante le acque
idonee e non idonee alla balneazione
per la stagione balneare 2012). Il 30
luglio scorso, la Regione ha emesso
un decreto in cui si dichiara «nuovamente idonea alla balneazione l'acqua marino costiera balneare denominata Viale Berna per la stagione
balneare in corso». In seguito a questo provvedimento della Regione,
ieri mattina il sindaco Luca Ceriscioli ha firmato l'ordinanza che restituisce la balneabilità anche a quel tratto
di mare. In questo modo, ora tutta
Baia Flaminia è tornata balneabile.
Giuseppe Ghirlanda
L’apprensione per la scomparsa finalmente incrinata dalla tanto attesa scintilla di speranza. Vittoria Ghirlanda,
mamma di Giuseppe, lo studente pesarese di 21 anni sparito nel nulla da 16
giorni, ha parlato ieri attraverso il gruppo Facebook «Aiutateci a trovare Giuseppe»: «Ciao a tutti – si è così rivolta la
signora Vittoria ai 2.123 utenti che
hanno aderito al gruppo online di sostegno alla ricerca da lei stessa creato – Vi
volevo dire che Giuseppe si è messo in
contatto con noi e ci ha detto che sta
bene.Vi ringraziamo per tutto ilsupporto che ci date, condivideremo con voi
ulteriori notizie». Messaggio scarno,
ma sufficiente a scrollare molte delle
ansiesulla vicenda e scatenare altrettanti attestati di sollievo del popolo del
web. Perché se ancora non si dipana per
intero il velo di mistero sulla vicenda, la
famiglia Ghirlanda ha ricevuto quella
che riteneva prioritaria fra le rassicurazioni: «abbiamo capito che si tratta di
un allontanamento volontario – aveva
detto papà Stefano nei giorni scorsi –
quello che ci interessa più d’ogni altra
cosa è sapere che stia bene». Qualche
schiarita sulla vicenda si era giàregistrata lunedì, quando lo studente di Chiaravalle Silvano Pierini - con cui Giuseppe
Ghirlanda aveva condiviso una vacanza-studio in Irlanda nel 2007 - aveva
scritto sullo stesso gruppo Facebook di
aver visto Giuseppe a Trieste lunedì 30
luglio:«avevamo parlato qualche minuto e posso dire che stava benissimo. Ha
detto che sarebbe rimasto a Trieste per
vedere l’università per un eventuale
interessamento alla laurea specialistica. Non immaginavo che non desse
notizie di sé dal 21 luglio».
D.S.
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Impossibile annoiarsi per turisti e per
pesaresi in ferie grazie alle tante proposte
del programma di accoglienza «Tutta
l'estate che vuoi» promosso dall'assessorato allo Sviluppo economico, turismo,
sport e gioco del Comune di Pesaro.
Come tutti i mercoledì oggi l'appuntamento è alle 17.30 in piazzale della Libertà per il girobike una pedalata con gli
animatori di Pesaro Village. Dalle 18 alle
23 in via Nazario Sauro si svolgerà invece
il mercatino artigianale al mare e alle 21
nella zona scacchiera di viale Trieste
(angolo viale Pola) sono proposti i laboratori artistici di Creabilandia. Sempre stasera alle 21.15 nel cortile di Palazzo Ricci
di via Sabbatini si esibirà con un concerto
di musica argentina il trio El Diablito, il
nucleo, il cuore pulsante del gruppo Del
Barrio.
Nell'ambito delle iniziative estive proposte dal quartiere 7 Montegranaro-Muraglia, stasera alle 21.15 in piazza Redi,
intrattenimento per bambini con Pesaro
Village: giochi con trattorini a pedale e
laboratori creativi.
Anche domani sarà un’altra giornata
ricca di proposte. Alle 17.30 torna il
girobike con partenza da piazzale della
Libertà mentre sempre alle 17.30 ai giardini di viale Zara Elementare Uòtson pomeriggio miniclub (anche venerdì pomeriggio). Alle 21.30 si terrà invece l'ultimo appuntamento della rassegna «L'Angolo della poesia. Alla scoperta del Loro»
di Giuseppe Saponara: questa settimana
omaggio a Salvatore Quasimodo, introduce Alessandro Quasimodo. Al mare danza e musica: saranno gli Arabesque, infatti, i protagonisti di viale Fiume, con il loro
particolare spettacolo che unisce la musica alla danza. A grande richiesta, ritorna
la Zumba con Center Stage in viale Zara
dalle 22 alle 23, preceduta da una piccola
novità: la zumbatomic, una lezione di
Zumba dedicata ai più piccolini (dai 4 ai
14 anni) dalle 21 alle 21.30. Face painting, palloncini e bolle di sapone itineranti. Ad affiancare l’evento anche le due
importanti associazioni di volontariato
l’Ant giovani e Avis giovani, insieme alle
ragazze di Atelier (negozio di artigianato
del centro storico di Pesaro) che hanno
realizzato dei simpatici gadget a favore
della raccolta fondi.
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 08/08/12-N:
37
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
PESARO 37
8 AGOSTO 2012
LE CONSEGUENZE
Anche ieri dislocate
per la città le autobotti
per il rifornimento di acqua
Dentisti in difficoltà, ospedale con le cisterne
L’autonomia idrica garantita al San Salvatore per 24 ore, dopo la situazione diventerebbe critica
di LUCA FABBRI
di SIMONA SPAGNOLI
MarcheMultiservizi èfinita sotto accusa per i guasti all’acquedotto, che hanno lasciato la città senza acqua per quasi due
giorni. L’ad dell’azienda Mauro
Tiviroli ha trascorso l’ultima
notte a Calcinelli per seguire i
lavori dei suoi tecnici, intenti a
riparare il secondo guasto.
E poi cosa è successo?
«E’ successo che dopo aver riparato il secondo guasto alle 4.30,
oggi (ieri ndr) intorno alle 6.30
si è verificato un’altra rottura
all’acquedotto. Tre rotture in
24 ore non mi erano mai capitate: è difficile gestirne due, la
terza è stata devastante».
Ma come mai tanti problemi?
Ieri mattina i pazienti dell'ospedale San Salvatore si sono svegliati con ...l'acqua che scorreva,
anche se molto flebilmente, dai rubinetti. Nessun mistero, perchè l'interruzione di fornitura
di acqua potabile causata dalla catena di guasti
all'acquedotto cittadino è stata temporaneamente tamponata con le scorte delle cisterne di
cui è dotata sia la sede centrale ospedaliera, sia
il presidio di Muraglia. Decisamente più nervosi, e scocciati, gli operatori che sono andati a
lavorare senza doccia. E senza nemmeno un
caffè, visto che la macchina del bar interno era
fuori uso. La Direzione medica, a scopo precauzionale, ha organizzato sin nelle prime ore del
mattino un'unità di crisi per garantire ulteriori
«La siccità: il terreno diventa
secco, si restringe e non esercita
più l’adeguata pressione sui tubi dell’acquedotto che sono in
fibrocemento. Le giunture cedono e possono verificarsi delle
rotture».
Parla di siccità ma veniamo
da una nevicata record...
«C’è stata una nevicata importante, che però è arrivata dopo
un periodo di
siccità e che,
a sua volta, è
stata seguita
da mesi con
pochissime
precipitazioni».
Forse sipotrebbeinvestire maggiormente
inmanutenzione dell’acquedotto...
«Il problema
non è di manutenzione
ma è strutturale. Abbiamo davanti a
noi tre soluzioni e una di
queste è quella di tenersi
l’acquedotto
così com’è e
intervenire
ogni qualvolta si verifichi
un guasto: in
condizioni
normali non abbiamo mai avuto grossi problemi».
Oppure?
«Oppure sostituiamo le condutture in fibrocemento con tubature in acciaio: per 27 chilometri di acquedotto si tratta di un
investimento di 13/14 milioni
di euro. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rinforzare dall’interno le condutture
rifornimenti forniti dalla Protezione Civile per
le esigenze ospedaliere: in particolare una priorità è il servizio di Dialisi, comunque già
supportato da una riserva autonoma di circa 17
metri cubi di acqua potabile. Lo stop forzato
dell'acqua non ha dunque generato interruzioni o rallentamenti delle attività ospedaliere,
almeno fino al tardo pomeriggio di ieri. I
problemi si potrebbero presentare solo nella
malaugurata ipotesi che l'acquedotto non torni
subito a regime: pare infatti che le cisterne
abbiano una riserva con una autonomia di
circa 24 ore.
E' stata un giornata decisamente più difficile per i medici dentisti e gli specialisti odontoiatri, la cui attività necessita di una notevole
quantità d'acqua. I pochi ancora al lavoro
L’EMERGENZA L’amministratore di Marche Multiservizi sui 27 chilometri di condutture in fibrocemento
«Acquedotto, si sostituisce con 14 milioni»
Tiviroli: tre guasti di seguito, mai capitati. Colpa della siccità, cedono le giunture
CRISI
INTERVENTI SOLO DAL 2014
Oggi vertice
in Provincia
con i tecnici
In questi otto mesi già 13 rotture
Di emergenza in emergenza. Oggi il vertice per decidere come affrontare la carenza d’acqua in provincia.
L’incontro è fissato questa
mattina in Provincia tra Aato, protezione civile e i tecnici dell’Ente di via Gramsci.
Le portate dei fiumi si sono
ridotto a 700 metri cubi al
secondo e ogni giorno c’è un
disavanzo di 20 mila metri
cubi. In pratica dieci giorni
di riserve e poi il sistema
potrebbe andare in tilt se
non pioverà.
ci. Cosa si sente di dire loro?
Santa Veneranda nel luogo della rottura dell’acquedotto
con tubi in polietilene: costo sui
10 milioni di euro ma l’operazione è più complessa».
Insomma lei sarebbe più propenso a rifare l’acquedotto?
«Io credo che se si facesse una
programmazione a lungo termine, da qui al 2050, potremmo
ragionare su un rifacimento dell’acquedotto. E’ chiaro che gli
investimenti andrebbero programmati gradualmente ed implementati per step. L’Aato ha
fatto però un Piano quinquennale dunque solo nel breve periodo».
Nel frattempo aumentereste
le bollette...
«Non spetta a noi deciderlo, ma
in base alla nuove normative
all’Autorità nazionale. E’ evidente che il sistema italiano
non incentiva gli investimenti.
Chiariamo una cosa però: in
bolletta non si paga l’acqua come materia prima ma i costi da
sostenere per realizzare le infrastrutture idriche».
L’emergenza idrica ha creato
numerosi disagi ai cittadini,
rendendo ancora più difficile
la vita agli operatori economi-
«Mi rendo conto dei disagi, ma
chiedo comprensione. Non è
che il tubo si rompe perché la
Multiservizi non fa manutenzione. O si decide insieme agli
altri soggetti istituzionali di sistemare l’acquedotto oppure ce
lo teniamo così com’è. Stiamo
facendo il massimo, ci sono 14
dipendenti ogni turno che da
domenica notte lavorano ininterrottamente assistiti da una
decina di mezzi. Più di così non
si poteva fare».
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L’Aato: «Ogni anno spesi 275 mila euro per la manutenzione»
di LUIGI BENELLI
L’acquedotto è datato fine anni ’70. Ma interventi strutturali immediati alla conduttura
principalePesaro-Fano non sono all’orizzonte. Ogni anno si
interviene per tamponare, ma
mai in maniera sistematica.
«Dal 2007 ad oggi abbiamo
speso 275 mila euro l’anno per
la manutenzione della conduttura principale Pesaro-Fano –
spiega il direttore Aato Marco
Toni – parliamo di 27 km di
rete che serve circa 12 comuni.
Qui abbiamo una media di
7-10 rotture l’anno, un numero importante. Ma in questo
2012 siamo già a 13». I tecnici
dicono che sono dovute alla
terra secca che si riduce e lascia
delle falle. E i tubi si rompono.
Resta il fatto che rispetto alla
media quest’anno sono già tante, segno di un acquedotto a
cui non basta la manutenzione
ordinaria. E poi queste sono le
più serie, ma ogni anni ce ne
sono tantissime. Si stima che
nei 4300 chilometri provinciali di linea di acquedotto in un
anno ci siano circa 5000 rotture. E non è un caso che la cifra
stanziata per la manutenzione
straordinaria sia altissima, circa 2,5 milioni di euro l’anno.
Al momento però si continuerà a vista. «Abbiamo in programmadi sostituire la condot-
DALLA PRIMA
Nella falda è però presente una
quantità di nitrati in eccesso,
di conseguenza il sindaco ha
dovuto proibirel’uso alimentare. Più attenuati anche i disagi
provocati dai danni strutturali. L’acquedottogestito da Marche Multiservizi è stato messo
in crisi da una successione di
tre crack nell’arco di nemmeno 48 ore, ma solo due degli
eventi (a Rosciano prima e a
Calcinelli poi) hanno riguardato la linea che rifornisce Fano.
Il terzo episodio in ordine di
tempo, ieri mattina a Santa
Veneranda, è infatti tutto spostato verso Pesaro. Fin dall’altro ieri, comunque, il Comune
di Fano ha predisposto un servizio di autobotti con l’acqua
potabile in via Fanella (località Le Fontanelle) e nel piazzale
di Torrette. Ieri mattina il sindaco è intervenuto di nuovo
con toni tranquillizzanti, rivolgendosi sia ai residenti sia ai
turisti: «A Fano l’acqua non
manca e non mancherà per
tutti quei servizi erogati dall’acquedottocomunale. Racco-
Il cedimento del terreno
anche lungo il cantiere
dell’Autostrada
ta principale Pesaro-Fano –
continua Marco Toni – ma
non è possibile farlo in estate
quando la pressione è alta. Ne
parleremo presto, ma non è in
programma neppure per il
2013, quando interverremo
con la pulizia dell’invaso di
San Lazzaro. Credo che potremo lavorare sulla conduttura
principale ormai nel 2014. Bisogna procedere a stralci per
garantire la continuità del funzionamento, non è un lavoro
che si programma in poco tempo. Ma occorrerà ripensare an-
che ai serbatoi. Oggi ci garantiscono 16-18 ore di autonomia,
poi si va in tilt. Dobbiamo
potenziarli».
I soldi ci
sono, l’Aato
ha un programma di investimenti
2011-2016 da
70 milioni e il
presidente
Alighiero
Omicioli spiega che «ben
28 sono impegnatiperlapotabilizzazione e le nuove
opere, tra cui
la sostituzione delle tubature dell’acquedotto.
Ogni giorno ci sono interventi
dai più piccoli ai più grandi,
spesso non ce ne accorgiamo
per questo ogni anno ci sono
2,5 milioni per la manutenzione». Gli altri 42 milioni sono
per la depurazione e l’approvvigionamento idrico, la ricerca di nuove falde. In ogni caso
per chi teme che questa rottura
ci costerà caro in bolletta, non
sarà così. «La nostra è una
tariffa, ovvero tutti i costi sono
ripartiti fra i cittadini, ma gli
interventidi manutenzione sono già compresi per cui non ci
saranno aumenti».
I DISAGI
Fano mai a secco, ma nitrati
e depositi negano la potabilità
di OSVALDO SCATASSI
prima della pausa estiva hanno dovuto fare i
salti mortali per tenere aperto. «Lunedì sono
riuscita a lavorare fino alle 15. Poi, senz'acqua,
è stato impossibile e ho chiuso lo studio,
spostando gli appuntamenti al giorno dopo racconta DanielaSanchi, presidente della sezione pesarese dell'Andi - Oggi ho fatto una bella
scorta di bottiglie di acqua minerale e spero di
poter terminare i lavori in sospeso prima di
andare in ferie. Se si tratta di terminare un
impianto, o di montare una corona, basta
sciacquare la bocca con un bicchier d'acqua.
Cosa diversa sarebbe intervenire per un'urgenza, una otturazione o un'estrazione dentale: in
questocaso, sarei costretta a chiedere la collaborazione dei colleghi di Fano. Lì almeno l'acqua
ce l'hanno».
mando a tutti la massima attenzione nell’utilizzo di una
risorsa così preziosa. Bisogna
evitare di sprecarla, perché le
previsioni
meteorologiche
non prevedono piogge per le
prossimesettimane». Il prolungarsi della siccità ha un effetto
evidente: la portata sempre
più limitata del fiume Metauro e le conseguenti difficoltà
dell’acquedotto, che oggi dovrebbero essere superate dall’apertura del pozzo del Burano. C’è poi un effetto subdolo,
non visibile e che si manifesta
solo quando è ormai troppo
tardi, come nel caso delle tre
rotture in serie dalla serata di
domenica scorsa alla mattinata di ieri. Il problema sono gli
assestamenti del terreno riarso, che provocano fratture e
cedimenti delle tubazioni. Le
rotture dell’acquedotto sono
dunque un fenomeno più frequente durante le estati molto
secche, ma tre crack così ravvicinati l’uno all’altro alimentano qualche perplessità e la richiesta di maggiori investimenti.
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Giornata surreale, turismo piegato
Santa Veneranda, i residenti
attrezzati per fronteggiare il fango
Malumori negli alberghi, niente caffè, chiusi gelaterie e parrucchieri
di DANIELE SACCHI
«Se qualcosa può andar male…sicuramente lo farà» recitava la proverbiale Legge di Murphy. Un inno alla più pessimistica delle previsioni che pare
cucito su misura all’agosto dell’indottoturistico pesarese. Perché non bastava un’estate già
inquietantemente erosa del suo
abituale volume di presenze e
affari a causa della crisi. Ci si
sono pure messe due giornate
senz’acqua a trasformare quello che doveva essere il top della
stagione nell’avvilente flop del
volano promozionale. Due giornate a secco sono state infatti
una doppia coltellata per alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti, bar e gran parte di ogni
servizio risultato monco a causa dell’«acque-rotto».
«Un disagio gravissimo in
un’estate già molto problematica – spiega il vicepresidente
degli albergatori pesaresi Roberto Signorini – Molti hotel si
sono arrabattati con le cisterne
che hanno in dotazione, usate
per le emergenze». Pozzi secon-
cause di forza maggiore, ma
purtroppo è successo anche
l’anno scorso». Un autogol reiterato che andrà infatti conteggiato in una valutazione dei
danni da calcolare a posteriori
su un sistema turistico che si
avvale di un’importante fetta
di clienti abituali e fidelizzati.
Surreale la giornata trascorsa sulle spiagge: mezza dozzina
di chilometri di litorale e altrettanti di docce ininterrottamente fuori uso da Ponente a Sottomonte. Dove centinaia di badari posseduti però soloda alcuni: vale a dire meno del 50%.
Tradotto: più di metà della popolazione turistica senza docce, uso del wc e gran parte dei
servizi minimi. Per salvare il
salvabile si è allora innescato
uno spirito di cooperazione fra
hotel che hanno ospitato clienti-extra dalle diverse strutture a
seccoelargendo colazioni, pranzi e cene per mettere una toppa
ai disagi. «Nessuno punta il
dito – dice Signorini – Ci rendiamo conto che si tratta di
gnanti si sono accalcati sui timidi schizzi che gocciolavano dalle fontanelle. Attorno alle quali
non si parlava d’altro: «Che
disastro. Che casino. Che vergogna» i commenti che scivolavano dai bagnanti ai bagnini. Con
questi ultimi che hanno passato la giornata a dare spiegazioni, a fornire scuse e ad allargare
le braccia sugli orari di ripristino: «Ci hanno detto nel pomeriggio. Speriamo». E il pomeriggio diventerà la sera. Con l’aggravante che, in molte spiagge,
Vendemmiea rischio,l’allarme
di Confagricoltura, Cia e Copagri
«Di questo passo la vendemmia è a rischio: i nostri
agricoltori stanno annaffiando la vigna come si fa per un
vaso di fiori». Denis Bernabucci, direttore provinciale di
Confagricoltura, Gianfranco Santi, presidente provinciale di Cia e Claudio Nasoni, presidente provinciale di
Copagri, lanciano l’allarme siccità in vista dell’ormai
prossima raccolta delle uve che quest’anno inizierà ancora prima a causa della forte maturazione di alcuni vitigni.
il disservizio era cominciato
già prima della rottura dell’acquedotto. Già da sabato scorso
alcuni cali di pressione avevano infatti elargito acqua a intermittenza sugli stabilimenti di
Sottomonte.
Dai bar ai ristoranti, ieri
invece è stata messa al bando
ogni formalità: pile di piatti
sporchi inbella mostra per lavastoviglie off-limits e ampio ricorso ai bicchieri di plastica per
i pochi in grado di fare un caffè,
essendo gran parte dei macchinari direttamente allacciati alle
condotte idrauliche. Così c’era
chifaceva bella mostra di cartelli come «Qui si fanno caffè
espresso» sottolineando la normalità quotidiana in un giorno
anormale. Ma c’è chi non ha
aperto neppure: «Chiuso: niente acqua, niente produzione» il
cartello che campeggiava sulla
gelateria Juri nel pomeriggio.
Categoria, quella dei gelatai
quasi totalmente costretta a ferie forzate. Serrande giù anche
per la maggior parte dei parrucchieri: pochissimi ieri erano in
grado di lavare le teste.
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-MSGR - 14 PESARO - 38 - 08/08/12-N:
38
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
PESARO
8 AGOSTO 2012
Il Comune e la gestione dell’emergenza
Guasti frequenti
manca un piano
di THOMAS DELBIANCO
Santa Veneranda invasa ieri dal fango
(Fotoservizio TONI)
L’EMERGENZA
Alle 6.30 un guasto in via Bonini
In serata il lento ritorno alla normalità
Terza rottura, la beffa più amara
altra giornata a secco per la città
Marche Multiservizi: «Nessun risarcimento nelle bollette»
E’ stata un’altra giornata all’asciutto per Pesaro. L’acqua
in città è mancata anche ieri:
rubinetti a secco negli hotel, nei
ristoranti, negli esercizi commerciali e soprattutto nelle case
di quasi 100 mila persone. Nonostante gli auspici del sindaco
Luca Ceriscioli, infatti, il servizio idrico è andato nuovamente
ko. Il terzo guasto all’acquedotto, questa volta in via Bonini
zona Santa Veneranda, si è verificato intorno alle 6.30 di mattina. E dire che erano passate
appena due ore dall’intervento
di Marche Multiservizi per riparare la rottura delle tubature a
Calcinelli e l’acqua aveva appena ripreso leggermente a uscire
dai rubinetti delle case. E invece l’incubo dei pesaresi è subito
ripartito. La città è stata senz’acqua per cucinare, lavarsi e bere
praticamente per altre 24 ore,
dopo i problemi di lunedì. Per
tutta la giornata di ieri l’unica
fonte di approvvigionamento
idrico infatti sono state le autobotti a Muraglia, Baia Flaminia e al
Campus. Insieme al serviziodi distribuzione di buste
d’acqua alla
PalladiPomodoro e in via
Del Monaco e
alle fontanelle
di via Gagarin e via Paganini.
Ma è andata peggio ai residenti di Santa Veneranda: la
spaccatura della conduttura di
via Bonini ha provocato una
fuoriuscita di acqua nei pressi
dei cantieri della terza corsia,
che ha causato il riversamento
di terriccio e detriti lungo le
«Una tanica pagata sei euro e mezzo»
In fila, con un po’ di sarcasmo, rassegnazione e rabbia. Tutti a riempire la propria
tanica d’acqua in piazza Alfieri a Muraglia. E qualcuno parla anche di sciacallaggio sui contenitori.
Il camion con 250 mila litri d’acqua
ha tre tubi. Si formano altrettante file. Il
tutto mentre i tecnici Marche Multiservizi effettuano controlli sulla quantità di
cloro. L’acqua è potabile, arriva dal pozzo del Burano, a 237 metri di profondità.
Ne bastano già 40 di profondità per
evitare nitrati. Ecco che il tecnico prendo
un campione, inserisce una pasticca: se
l’acqua diventa rosa significa che c’è
anche il cloro. Rimane limpida, il tecnico
se ne va scrivendo 0,000.
Le voci di chi fa provviste sono tante.
C’è chi punta il dito sui venditori: «Una
tanica da 20 litri costa 6,50 una da 30 ben
8 euro. Sono prezzi gonfiati, da sciacalli».
E chi abbozza: «Chissà quando riavremo
l’acqua, ci prendono in giro». Ma anche
chi pensa: «Una volta era così, ora siamo
abituati bene».
Lu.Ben.
Taniche e bottiglie per raccogliere acqua
Altre immagini
di Santa
Veneranda
tra fango
e allagamenti
per la rottura
della
conduttura
Santa Veneranda
invasa dal fango
di uno smottamento
del cantiere sull’A14
strade del quartiere. «A causa di
una rottura delle tubature del
sistema idrico in via Bonini nei
pressi dei cantieri della terza
corsia, un fiume di fango ha
sommerso le strade del quartiere impedendo il transito dei
veicoli e perfino dei pedoni e
causando allagamenti diffusi -
spiega Alessandro Panaroni di
Sel - Fortunatamente, grazie
aglioperatori, l’emergenza è stata contenuta nel giro di qualche
ora. Chiedo al sindaco di intervenire presto». Intorno alle 16 il
guasto in via Bonini è stato
riparato, poi sono iniziate le
operazioni di riempimento del
serbatoio di San Gaetano. «In
questo intervento - spiega in
una nota Marche Multiservizi siè provveduto, come nei precedenti, alla sostituzione di circa
15 metri di tubazione infibrocemento con altrettanti in acciaio
rivestito, più resistente e sicuro». Il sindaco Ceriscioli aveva
annunciato per le 19 il ripristino del servizio idrico ma alle 20
ancora gran parte della città era
senza acqua. E qualcuno su Facebook chiedeva se fossero stati
previstidei risarcimenti per l’interruzione del servizio. Un po’
come ha fatto Enel per l’emer-
genza neve. Ma ci ha pensato
l’ad della Multiservizi Mauro
Tiviroli a mettere le cose in
chiaro. «Risarcimenti? Non ci
saranno - spiega - Nel momento
in cui non portiamo l’acqua
nelle case non forniamo un servizio e in bolletta non viene
addebitato il costo».
Lu.Fa.
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«Nessun ritardo, ma si può fare ancora meglio. D’ora in
poi macchina dell’approvvigionamento idrico e della
comunicazione ai cittadini pronta a partire appena si
rompe l’acquedotto». Dopo il piano neve, ora arriva anche
il piano-acqua, varato ieri mattina nella riunione di giunta
(la prima senza l’ex assessore Luca Pieri). «Siamo partiti da
un’analisi della tempistica su come è stata gestita in questi
giorni la situazione della comunicazione e approvvigionamento idrico durante le tre rotture dell’acquedotto afferma l’assessore alle Partecipate Antonello Delle Noci non ci sono stati ritardi, ma si può fare ancora di più».
La filosofia di base, sulla scia delle dinamiche studiate
in caso di neve, prevede un piano organizzativo che scatti
nel momento in cui si verifica il crac dell’acquedotto.
«Comune, con il personale suddiviso nei vari ruoli, e
Protezione Civile, devono sapere, senza bisogno di nuove
disposizioni, come comportarsi - continua Delle Noci Dobbiamo ridurre al minimo i tempi della comunicazione
ai cittadini, attraverso Facebook e il sito istituzionale, oltre
alle auto con gli altoparlanti. E
gestire rapidamente l’approvvigionamento idrico, con il posizionamento di autobotti, punti
di distribuzione dei sacchetti
con l’acqua e l’attivazione delle
fontanelle. Tutto questo dovrà
avvenire a partire dalla prossima emergenza acqua, anche se
auspichiamo che non si verifichino in futuro situazioni simili». Un piano che non comprende gli interventi alle condotte,
per le quali «è competente Marche Multiservizi, anche se noi
come Comune, collaboriamo inviando la Protezione Civile. Le
rotture che si sono verificate in
questi giorni non dipendono da
problemi di manutenzione,
quanto dal fatto che la siccità
provoca movimenti franosi del
terreno, i quali causano i danneggiamenti ai tubi», è convinto Delle Noci.
Ma su questo aspetto, il consigliere del Pdl Massimiliano
Nardelli ha tutta un’altra opinione e sostiene che bisognerebbe
risolvere alla radice la questione Residenti puliscono dal fango
legata agli interventi di sistemazione dell’acquedotto. «Ho sentito parlare sindaco e assessori di sfortuna sulla rottura
dell'acquedotto - esordisce - Mi si permetta di dire che qui
la sfortuna c'entra ben poco. Oggi i cittadini ed i turisti
sono costretti a subire le politiche fumose dell'amministrazione comunale che preferisce, per questioni di visibilità,
continuare a realizzare ed inaugurare rotatorie e bretelle
piuttosto che investire su un problema storico della nostra
città, che è la tenuta dell'acquedotto. Ci chiediamo ora chi
risarcirà i nostri cittadini dei disagi subiti, gli albergatori, i
ristoratori ed i bagnini da questa pessima figura che questa
Giunta ha fatto fare all'intera città». Nardelli si chiede
ancora «quanto tempo dovrà passare per vedere finalmente stanziati soldi per sistemare una volta per tutte il nostro
acquedotto? I nostri amministratori continuano a pensare
e progettare investimenti inutili e cattedrali nel deserto
come il parcheggio di viale Trieste e la costruzione del
nuovo stadio quando le priorità dei bisogni dei cittadini
sono proprio quelle relative ai bisogni primari come
l'erogazione regolare dell'acqua». Per il consigliere Pdl non
c’è tempo da perdere: «Da questa esperienza negativa ci
aspettiamo finalmente che l'Amministrazione comunale
traggale dovute conseguenze e che già nel bilancio preventivo dell'anno prossimo vengano destinate risorse adeguate
per porre fine una volta per tutte a situazioni, come quella
dell'acquedotto, che negli anni Duemila appaiono assolutamente paradossali per una città che si vanta di essere
moderna ed europea».
Il Pdl: «Problema
da risolvere una volta
per tutte, la sfortuna
non c’entra niente»
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SANTA VENERANDA
Il quartiere sommerso dal fango
e i residenti imbracciano le pale
di DANIELE DI PALMA
«E' un disastro. Io sono nata qui, ho 48 anni ma
in vita mia non ho mai visto una cosa del
genere». E' questo il ritornello di molti residenti
del quartiere di Santa Veneranda, invasi da
acqua e fango fin dalle prime luci del mattino a
causa della terza rottura nell’acquedotto.
«Hanno chiuso la strada - afferma la titolare
del negozio di alimentari - da stamattina sono
entrati pochissimi clienti. E' difficile perfino
camminare per strada». In effetti, la situazione
fino a tarda mattinata è critica: circa quindici i
centimetri di fango, strada bloccata e residenti
armati di pale per liberare garage e pianterreni
dalla melma. «Un evento eccezionale - sottolinea Umberto, residente di via Zanchi - abbiamo dovuto stoppare noi i tombini. Ci siamo
rimboccati le maniche, armandoci di pale e
tanta buona volontà. Il Comune è intervenuto
solo in tarda mattinata. I disagi sono tanti:
senz’acqua siamo costretti a riempire le taniche
alla fontanella pubblica per lavarci». «E’ la
seconda volta che succede nel giro di un mese dice un altro residente - Oggi manca lacollaborazione, non tutti aiutano a ripulire. Molti si
lamentano e basta. Non esiste più lo spirito di
solidarietà di un tempo». Grande il lavoro dei
vigili del fuoco e degli uomini di Marche
Multiservizi per liberare le strade dal fango: in
azione dalla tarda mattinata alcuni piccoli bobcat e un’escavatrice. La polizia municipale ha
bloccato le vie d’accesso e deviato il traffico
fuori dall’abitato. «Alle 6.15 - racconta il titolare della macelleria Massimo - ho visto un
grande getto d’acqua che correva per la strada.
E’ stato impressionante. Da stamattina è entrata una sola persona in negozio, non si riesce
nemmeno a camminare per strada. Dovrebbero cercare di togliere la melma, pulendo con
l’acqua. Altrimenti la situazione rimarrà critica
per giorni». «La gente è esasperata - sottolinea
don Michele Rossini, parroco di Santa Veneranda - tutti sono stanchi».
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COMUNE DI FERMIGNANO
PROVINCIA DI PESARO E URBINO
UFFICIO DI SEGRETERIA
AVVISO DI DEPOSITO
DELLA
11° VARIANTE AL PIANO REGOLATORE COMUNALE
Il Consiglio Comunale nella seduta del 02/08/2012 ha adottato la seguente deliberazione:
- n. 34 ad oggetto “PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI
IMMOBILIARI DI CUI ALL'ART. 58 DELLA L. 133/2008 - ADOZIONE
11° VARIANTE AL PRG DI CUI ALL'ART. 26 TER DELLA LR
34/1992.”;
Ai sensi dell'art. 26-ter della L.R. n. 5 agosto 1992, n. 34, così come aggiunto dall’art. 1, della L. R. 21 gennaio 2011, n. 2, i relativi atti, unitamente agli elaborati, resteranno depositati nella Segreteria Comunale
presso la Sede Comunale di Via Mazzini, 3, per 15 giorni interi e consecutivi, affinché chiunque ne abbia interesse possa prenderne visione.
Chiunque può presentare osservazioni, alla variante dello strumento urbanistico in argomento, producendole in duplice esemplare, indirizzate
al Comune di Fermignano - Ufficio Segreteria - entro il termine perentorio
di 15 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello del presente avviso. Le osservazioni presentate, anche sotto forma di istanze, proposte
o contributi, dopo tale termine, saranno considerate irricevibili. Il presente
avviso viene pubblicato all'Albo Pretorio Comunale per 15 giorni, affisso
nei principali luoghi pubblici a ciò destinati, inserito nella rete civica al
sito www.comune.fermignano.pu.it e pubblicato sulle pagine locali di un
giornale quotidiano di diffusione regionale.
Fermignano, lì 8 agosto 2012
IL SEGRETARIO COMUNALE - F.to (Dott. Pietro PISTELLI)
AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO
PROCEDURA ESECUTIVA N. 50/2009 R.G.E.
La sottoscritta Barbara Campagna, Dottore Commercialista, con
studio in Urbino, Via Cà Biancone sn, nominata delegata alle operazioni di vendita dal Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Urbino, ai
sensi degli artt. 569 e ss. e 591 bis c.p.c., con ordinanza emessa in
data 01/03/2010 e depositata in data 02/03/2010,
- AVVISA che il giorno 25 SETTEMBRE 2012, alle ore 9:00, presso i locali al
piano seminterrato del Palazzo di Giustizia di Urbino, sito Via Raffaello
n.28, si procederà alla vendita senza incanto dei sotto descritti immobili oggetto di pignoramento:
LOTTO N.1 – Intera e piena proprietà
FABBRICATO DESTINATO A LABORATORIO ARTIGIANALE DI MQ . 600, con
annessi due uffici e servizi, ubicato nel Comune di Borgo Pace,
zona artigianale Felcino, dotato di SCOPERTO ESCLUSIVO DI MQ . 2.600.
PREZZO BASE: in Euro 135.000,00 (centotrentacinquemila/00) ed
offerte in aumento non inferiori ad Euro 1.000,00 (mille/00)
LOTTO N.2 – Intera e piena proprietà
FABBRICATO AD USO CIVILE ABITAZIONE, sito nel Comune di Borgo
Pace,in Via del Castellaccio, composto da:
terra, con ingresso indipendente, di mq. 115,
costituito da: un ingresso, una cucina, un soggiorno, tre camere, due
bagni e un ripostiglio;
GARAGE, piano seminterrato, di mq. 54;
SCOPERTO, piano terra,di circa mq. 270.
APPARTAMENTO,piano
PREZZO BASE: in Euro 99.000,00(novantanovemila/00) ed offerte in
aumento non inferiori ad Euro 1.000,00 (mille/00)
LOTTO N.3 – Intera e piena proprietà
Fabbricato ad uso civile abitazione, sito nel Comune di Borgo
Pace,in Via Meta n.44, composto da:
primo, con ingresso indipendente, di mq. 76,
costituito da: un ingresso, una cucina, un soggiorno, due camere, un
bagno e un ripostiglio;
GARAGE, piano seminterrato, di mq. 55;
SCOPERTO, piano terra,di circa mq. 200.
APPARTAMENTO,piano
PREZZO BASE: in Euro 70.000,00(settantamila/00)
aumento non inferiori ad Euro 700,00 (800/00)
ed
offerte
in
Consultando il sito internet www.tribunalediurbino.com sarà
possibile:
=> esaminare la “Relazione di stima”;
=> prendere visione delle modalità di effettuazione della vendita;
=> disporre delle istruzioni su come presentare la propria offerta
di acquisto.
Per maggiori informazioni contattare la Dott.ssa Barbara
Campagna, con studio in:
Urbino, Via Cà Biancone sn, tel 0722/328785, fax 0722/325353,
cell. 3331535046
e-mail [email protected].
Urbino, li 25luglio 2012
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 08/08/12-N:
FANO
e-mail: [email protected]
IL CASO
fax: 0721 370931
ESTREMO SALUTO A CORSALETTI
Artisti, colleghi e amici: gran folla per l’addio a Toto
Polverone
sulla paventata
chiusura
del Palazzo
di Giustizia
di MARCO GIOVENCO
di OSVALDO SCATASSI
FANO - Il sistema economico
della città reagisce in modo diverso al rischio di chiusura che
incombe sulla sede distaccata
del Tribunale. Nelle associazioni di categoria si teme la perdita
di una comodità e di una risorsa
per baristi o ristoratori del
centro storico
a Fano. Confcommercio
affronta
la
questione senza scomporsi:
«Se emergenza deve essere, emergenza
sia per tutti»".
Paolo Montanari, il segretario di Ali Claai,
parte invece dai grandi principi, per poi calarsi nei risolti
locali. «La giustizia - afferma - è
un servizio
pubblico essenziale e lo
Stato non può
abbandonarlo. Non ha
senso unificare gli uffici
giudiziari di
FanoalTribunale di Pesaro, perché la
situazione sarebbe ingestibile. Sarebbe
ancor peggio,
se l'accorpamento fosse
con Urbino.
Spero che la
scelta sia stata cestinata. La riforma del governo prevede alcune eccezioni, a mio giudizio sarebbe il
caso di Fano e sostengo le giuste
proteste dell'Ordine avvocati.
C'è il rischio di denegata giustizia». Secondo Pier Stefano Fiorelli, presidente di Confesercenti, la sede distacca è un tassello
di «un centro storico vivo, attivo, interessante per il piccolo
commercio e il piccolo artigia-
Vittorio «Toto» Corsaletti
FANO - L'omaggio dei carristi storici per
l'ultimo saluto a Vittorio «Toto» Corsaletti, tra i più grandi artisti e carristi della
storia del Carnevale fanese, scomparso
sabato scorso a 87 anni in una clinica di
Mondavio. Una miscellanea di emozioni, ricordi e dolore ha segnato la celebrazione delle esequie, ieri mattina alle 10,
nella chiesa della Gran Madre di Dio.
Sulla bara c'erano i suoi «ferri del mestiere»: il suo cappello di paglia, la tavolozza
dei colori e gli immancabili pennelli con
cui, per una vita, ha saputo regalare
emozioni e sogni. Accanto al feretro i figli
Andrea e Matteo, la sorella e gli amici che
ne hanno sempre seguito con ammirazione l'attività artistica. Tante anche le
personalità cittadine che hanno voluto
rendergli un ultimo saluto.
Tra loro il presidente del consiglio
comunale Francesco Cavalieri, l'ex sindaco Aldo Enzo Darvini, gli storici Franco Battistelli e Alberto Berardi, i vertici
della Carnevalesca, con Luciano Cecchini, Giorgio Tonelli e Paolo Vicini, consiglieri comunali e poi i suoi colleghi di
lavoro, tanti artisti e carristi che con lui
hanno condiviso la fatica della modellazione della cartapesta, ma anche la soddi-
sfazione di creare qualcosa di speciale:
tra loro i carristi Giovanni Sorcinelli,
Giorgio Pacassoni, Hermes Valentini,
gli artisti Corrado Cascioli, Walter Gambelli, Pierluigi Piccinetti, Giancarlo Pucci, Paolo Vitali, Sergio Carboni, Massimo Basagni e il giornalista Silvano Clappis che, nel 2008, insieme a Raffaella
Manna, ha curato il volume «Vittorio
Corsaletti, i volti dell'arte». Un libro che
rappresenta uno straordinario documento sulla poliedrica vita di questo artista.
Al termine, la salma è stata tumulata
nella tomba di famiglia al cimitero centrale.
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Si allarga la protesta per il tribunale
Artigiani e commercianti si uniscono al coro, il sindaco scrive ai parlamentari
CONSIGLIO COMUNALE
Il sindaco ha scritto
ai parlamentari
nel tentativo di salvare
il tribunale di Fano
Sciolti i dubbi, Fanesi subentra a Valentini
FANO - Il sostituto di Federico Valentini
sarà Cristian Fanesi, l'attuale segretario del
Pd locale. Nella giornata di ieri bocche
chiuse negli uffici del Municipio e lo stesso
presidente consiliare, Francesco Cavalieri,
evitava di sbilanciarsi, però la nomina è
ormai di dominio pubblico e nella giornata
odierna è attesa la conferma ufficiale. Sarebbe la comunicazione che invita Fanesi al
prossimo consiglio comunale, il primo utile
secondo la normativa in materia, per ricevere l'investitura ufficiale. Fanesi era in predicato di subentrare già nell'estate 2009, quando sembrava che Federico Valentini fosse
intenzionato a ritirarsi dopo la sconfitta
elettorale. L'ex candidato sindaco del centro-
nato. Lo vogliamo così, ma questa stessa prospettiva diventa
impossibile, se si continua a
spogliarlo di servizi. La chiusura degli uffici giudiziari produrrebbe una perdita di funzionalità e di comodità per le imprese,
sia fanesi sia dell'entroterra.
Causerebbe anche una perdita
economica a danno di tutta la
città». «Non è la prima volta interviene Andrea Giuliani di
Confartigianato - che Fano è
minacciata dal taglio dei servizi
sinistra ha tenuto duro per tre anni e l'altro
ieri ha ufficializzato la propria rinuncia,
comunicando le dimissioni con un messaggio di posta elettronica certificata. Nel frattempo si era creato qualche dubbio sul
sostituto, da individuare in tutta la coalizione (trattandosi del candidato sindaco) e non
nel solo Pd. I complessi calcoli matematici
avrebbero però confermato che il successore
è Fanesi, il quale a sua volta attende
l'ufficialità della nomina prima di commentare il nuovo ruolo. Entra in gioco nell'ultimo anno e mezzo del mandato, in campagna
elettorale quasi conclamata e in una fase
decisiva per le speranze del turbolento Pd
locale.
principali. Solo in tempi recenti
ricordo la soppressione di tante
fermate di treni. La tendenza a
centralizzare è generale, ma nel
caso di Fano sembra quasi accanimento. Rivolgo il mio appello
a fare in modo che gli uffici
giudiziari rimangano, non siamo mica un paesino. La loro
perdita sarebbe un danno gravissimo anche per il sistema
economico». Francesco Mezzotero, di Confcommercio, pre-
mette di non essere a favore
della soppressione, aggiungendo che l'attuale drammatica crisi deve essere affrontata con
senso di responsabilità: «Sono
poco avvezzo alla demagogia e
dico che il governo sta impostando una politica di sobrietà,
dopo essere stati sull'orlo del
fallimento. Meno costi e maggiori risparmi, non dobbiamo
finire come Grecia o Spagna e
in questo caso direi che siamo
Christian Fanesi
tutti d'accordo. Quando però si
tratta di passare dalle idee ai
fatti concreti, cominciano distinguo e ribellioni». Ieri mattina il sindaco Stefano Aguzzi ha
inviato una nota ai parlamentari eletti nelle Marche, ricordando che la sede distaccata di
Fano (circa 4.700 cause all'anno e un bacino di 125.000 abitanti) deve essere salvata dalla
soppressioneper garantire criteri di «efficienza e risparmio».
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QUALITÀ DEL MARE
Una goletta piena di polemiche
I grillini ironizzano
«Una bandiera blu
parecchio sbiadita»
FANO - La Goletta Verde stanga la qualità del nostro mare,
valutandolo tra i più inquinati
in Italia, e per i grillini la Bandiera Blu assegnata a Fano sta
stingendo nell'azzurrino pallido. Il culmine dell'estate 2012
non è ciò che si dice un tripudio
di colori per la riviera locale:
per il sindaco Stefano Aguzzi è
il momento di reagire. «Le analisi di Goletta Verde - sostiene sono state effettuate alla foce di
Aguzzi furioso: «Controllata l’acqua solo alla foce dell’Arzilla»
Polemiche sulla qualità del mare fanese
un corso d'acqua ed è noto che
in simili zone si possono trovare inquinanti di vario tipo, provenienti anche dall'entroterra.
Alla foce del fiume Metauro,
per esempio, vale un divieto
permanente di balneazione.
L'acqua del nostro mare è controllata in modo costante e rispetta i limiti di legge. Non a
caso tutti e 22 i chilometri di
costa fanese hanno ottenuto la
Bandiera Blu. Poche città come la nostra vantano il 99 per
cento delle acque reflue allacciate alla rete fognaria e alla
depurazione, ci tengo quindi a
tranquillizzare fanesi e turisti
sulla qualità del nostro mare».
Lungo la costa fanese sono istituiti 40 punti di prelievo per
controllare la qualità del mare.
Il Comune imputa a Goletta
Verde di avere preso campioni
d'acquasolo alla foce del torrente Arzilla. La riviera della Bandiera Blu, sostengono invece i
grillini della lista civica Fano a
5 stelle, hanno il loro punto
debole nelle spiagge libere. «Le
criticità ormai decennali sono
gli accessi all'arenile e i bagni
pubblici. Un eufemismo chiamare sottopassi gli scoli per
l'acqua piovana, sotto i binari.
Pesaro ha costruito i propri
accessi, non Fano e la scusa è
sempre la stessa: il patto di
stabilità. Ma per quale motivo
Pesaro ce l'ha fatta, invece?
Aveva progetti pronti e ha col-
to l'occasione di sfruttare finanziamenti europei e nazionali.
A Fano neanche i progetti. E i
bagni pubblici? Chiusi fino a
giugno i servizi vicini al laboratorio di Biologia marina e all'ex
marmifera Tecchi, sono stati
riaperti a luglio a spese degli
esercizi circostanti, stanchi di
ricevere gente che chiedeva di
andare al bagno. E la nostra
sarebbe una città ospitale?»
Vicenda biogas
Il comitato
anti centrali
spera
nell’autotutela
FANO – Parte dal comitato fanese l’imbeccata di
una proposta che il consigliere Moreno Pieroni (Psi)
si accinge a consegnare alla
Regioneper bloccare lecentrali a biogas autorizzate in
tutte le Marche, oltre una
ventina,ed eventualirichieste in essere. Serviranno 22
voti per approvare l’iniziativa ed è del tutto evidente
che si tratta di una prova
del nove. I comitati marchigiani aspettano l’esito del
voto, che dovrebbe essere
in calendario tra l’11 e il 25
settembre prossimi, per valutare chi è davvero dalla
loro parte e chi non lo è. Se
il consenso dovesse mancare, infatti, le responsabilità
avrebbero nomi e cognomi. La proposta di Pieroni
tende ad attivare la cosiddetta «autotutela amministrativa», che permetterebbe di sospendere tutto, anche l’avvio delle due centrali autorizzate dalla Regione
nel territorio fanese,nell’attesa che si pronunci la Corte costituzionale. Il governo nazionale ha infatti impugnato
per
incostituzionalità la legge
regionale del 26 marzo
2012, relativa agli impianti
da fonti energetiche rinnovabili come il biogas. Nel
frattempo, però, l’entemarchigiano è andato avanti
come se nulla fosse successo e adesso corre il rischio
di sostenere un contenzioso di portata senza precedenti, con una possibile ricaduta di responsabilità su
funzionari, giunta e consiglio regionali. L’adozione
dell’autotutela permetterebbe invece di bloccare i
procedimenti in essere o
già autorizzati, come a
Tombacciae Monteschiantello di Fano, valutando i
progetti alla luce dell’impatto ambientale, un criterio disattivato dalla legge
regionale numero 3, che
proprio per questo motivo
èstataimpugnata dalgoverno centrale davanti alla Suprema Corte. Lo schema
della proposta è stato elaborato dal comitato fanese
per la tutela del territorio e
integrato dal coordinamento provinciale contro gli impianti impattanti. L’altro
ieri lo stesso gruppo fanese
è stato impegnato in due
diverse riunioni nell’Anconetano. Uno a Camerata
Picena, cui ha partecipato
il segretario Paolo Reginelli, e l’altro a Chiaravalle,
dov’è intervenuto il portavoce Floriano Rondina.
O.S.
O.S.
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AMARE FANO
FANO - Esposto alla Soprintendenza dei beni architettonici delle Marche di Ancona
per chiedere una tutela diretta e indiretta dei beni di interesse storico e artistico del
centro storico di Fano. Ed è
stata avviata anche una raccolta di firme per coinvolgere
i cittadini attorno al sogno di
una città più vivibile e rispettata. Dopo un anno di continue sensibilizzazioni, l'associazione Amare Fano passa
dalle parole ai fatti. Il presidente Carlino Bertini e la vice-presidenteRosalba Tonucci hanno firmato l'esposto per
chiedere che le leggi e le ordinanze in vigore, dedicate al
Opere trascurate, c’è l’esposto
Polemiche sui monumenti
rispetto e alla tutela del patrimonio culturale e del decoro
pubblico siano osservate con
puntualità. «Ciò che chiediamo è la tutela dei beni di
interesse storico e artistico
del centro storico di Fano»
hanno sottolineato ieri una
decina degli oltre cinquanta
cittadini e intellettuali che
hanno aderito all'associazione. Tra loro Alberto Berardi,
Virginio Rossi e Lupo Bracci
che è anche vice-presidente
nazionale dell'associazione
Dimore storiche. Nel centro
cittadino fanese, che vanta
una serie pregevole di monumenti che vanno dall'epoca
romana fino al XX secolo,
«risulta trascurata la tutela
indiretta della cosiddetta cor-
nice ambientale - hanno evidenziato - che per legge e per
costante giurisprudenza deve
assicurare il decoro, la dignità
e la gradevolezza delle aree e
degli edifici che circondano i
beni storici, monumentali e
architettonici, in funzione
della loro conservazione e valorizzazione e se vogliamo anche della fruizione visiva e
delle riprese cinefotografiche
da parte di studiosi, cittadini
e turisti». Gli aderenti hanno
ricordato che la tutela indiret-
ta è disciplinata dal decreto
legislativo 42/2004 e in conclusione della lettera è stata
sollecitata la Soprintendenza
«alla tempestiva, cortese adozione a norma di legge di
misure atte ad assicurare il
rispetto della cornice ambientale e del decoro dei monumenti architettonici del centro storico, che rappresentano il principale comune patrimonio della comunità fanese
e che vanno preservati dalle
offese della trascuratezza e
della volgarità dilagante».
M.G.
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SEZIONE DISTACCATA DI FANO
AVVISI DI VENDITA (PER ESTRATTO)
L’Avv. Eugenio Gabbianelli, con studio in Fano (PU), Via della Giustizia 10/B, Tel.
0721/807337, Fax 0721/867461, in qualità di delegato alla vendita nella procedura esecutiva n.3083/12 R.G.E. presso il Tribunale di Pesaro, Sezione Distaccata di Fano, giusta provvedimento di nomina del G.E. Dott. Davide Storti del 21/06/12, comunica dandone pubblico
avviso, che il giorno 26 Settembre 2012, alle ore 11,00, presso i locali del Tribunale in
Fano, Via Arco d’Augusto n. 82, procederà alla vendita con modalità “senza incanto”, dei
seguenti beni immobili: “Lotto Unico – Intera Proprietà di appartamento al piano terra con
relativa autorimessa, sito in Comune di San Costanzo (PU), Via Strade Torrette n.61/C,
costituito da ampio soggiorno con balcone, cucina con piccolo ripostiglio, uno studio, due
camere da letto, un bagno ed un corridoio, per una superficie totale lorda di mq.133,90,
oltre a locale adibito a tavernetta nel piano seminterrato con piccolo servizio igienico ed
antibagno, ripostiglio sottoscala ed ampio locale adibito ad autorimessa, per una superficie
totale lorda di mq.107,21, oltre a scoperto comune adibito parte a giardino e parte a piazzale, categoria a/2, Classe 1, consistenza 7,5 vani, rendita catastale Euro 581,01. Avvisa
altresì che in caso di mancata aggiudicazione si procederà a replica con la modalità “con
incanto” e allo stesso prezzo il giorno 31 Ottobre 2012, ore 11,00.
Per le condizioni dettagliate di vendita, le modalità di presentazione delle offerte e di svolgimento delle operazioni di vendita, nonché per ogni notizia sullo stato di fatto e di diritto
dellʼimmobile, si rinvia espressamente alla versione integrale del presente avviso ed alla
relativa perizia di stima, consultabili sul sito www.tribunalepesaro.com e www.asteimmobili.it. Maggiori informazioni anche relative alle generalità del debitore possono essere
fornite dalla cancelleria del Tribunale a chiunque vi abbia interesse.
-MSGR - 14 PESARO - 45 - 08/08/12-N:
45
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
SPORT 45
8 AGOSTO 2012
LA SQUADRA
Per Varese prova generale a Montegiorgio
Il direttore
sportivo Paolo
De Matteis
e il nuovo
difensore
bianconero
Luca Ricci
ieri mattina
in sede durante
la
presentazione
Slitta a domani l’amichevole con la Jesina, Mazzola recupera dopo l’infortunio
(Foto SPOT)
Calcio Serie B
Il difensore: «Comotto, Guana
e Lauro mi hanno parlato bene
Il mio derby sarà con il Cesena»
ASCOLI - Subito in campo e
ha svolto l'intera seduta col
gruppo. Luca Ricci non ha
perso tempo e, dopo aver firmato il contratto che lo legava
alla società bianconera, ha cercato immediatamente di mettersi al pari con i suoi nuovi
compagni. Il nuovo difensore, che ha scelto la maglia
numero tredici, ha sostenuto
la seduta pomeridiana di Carpineto e non è escluso che
possa scendere subito in campo nell'amichevole con la Jesina. Amichevole che era stata
programmata per stasera alle
20,30 ma è stata spostata a
domani ed anticipata di trenta minuti (ore 20). La Jesina
ha anche comunicato il prez-
zo dei biglietti: per accedere al
settore ospite, che interessa i
tifosi bianconeri, si pagheranno sette euro. Intanto il programma delle amichevoli dell'
Ascoli si infittisce di un altro
appuntamento, peraltro assai
importante. La squadra di mister Silva farà le prove generali in vista dell'esordio in campionato di Varese affrontan-
do mercoledì 22 agosto allo
stadio Comunale di Montegiorgio la squadra locale. Test
che si svolgerà davanti ad uno
dei feudi storici del tifo bianconero, quello del circondario di Montegiorgio appunto,
che non farà mancare il solito
passionale calore. Intanto
l'Ascoli ha ripreso gli allenamenti dopo due giorni di ripo-
M.Nor.
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Luca Ricci mostra la maglia
numero 13 che ha scelto
Il difensore arriva con grande
entusiasmo: gli ex bianconeri
Comotto, Guana, Lauro gli
hanno parlato bene di Ascoli
(Foto SPOT)
Ricci: «L’Ascoli miaffascina
Pronto a dare il mio contributo»
di BRUNO FERRETTI
ASCOLI K «Sono contentissimo, non vedo l'ora di iniziare».
Sono le prime parole pronunciate da Luca Ricci, il nuovo
difensore dell'Ascoli, presentato ieri mattina in sede dal direttore sportivo Paolo De Matteis
e
dall'addetto
stampa Valeria
Lolli. «Un mese
fa mi avevano
detto che c'era
per me la possibilità di passare all'
Ascoli, poi non
ho saputo più
niente -rivela il
difensore- Inquestoperiodo mi sono allenato a Cesena con altri giocatori fuori rosa
come Mutu, Comotto, Marco
Rossi e Ceccarelli. Venerdì scorsoil mio procuratore mi ha detto
che la trattativa
era in chiusura e sono stato ben
felice di accettare l'Ascoli. Arrivo in una squadra importante
con grande entusiasmo e voglia
di far bene, pronto a dare il mio
contributo».
«Nonconosco ancoradi persona mister Silva e i nuovi
compagni ma qualcuno l'ho affrontato da avversario come
Scalise -aggiunge Ricci- Per il
capitano Di Donato, Faisca,
Peccarisi, Guarna parla la carriera. So che nell'Ascoli c'è un
grande gruppo che è stato alla
base della salvezza conquistata
nell'ultimo campionato e spero
di inserirmi al meglio. Di Ascoli e del'Ascoli mi hanno parlato
benissimo Comotto, Lauro e
Guana che erano con me a
Cesena. Ma anche mister
Giampaolo che mi ha dato la
soddisfazione di esordire in serie A: lo stimo come tecnico e
come uomo».
«Tutti mi hanno detto che
qui c'è grande passione per il
calcio e una tifoseria passionale
che sa spingere come poche
altre la squadra, questo sarà per
me uno stimolo in più. Quella
di Ascoli è una piazza che mette
in mostra i calciatori -prosegue
il neo bianconero Ricci- Arrivo
dal Cesena in prestito secco e
questo un po' mi dispiace perché vorrei sentirmi maggiormente legato all'Ascoli. Ma questo è un discorso che potremo
affrontare più avanti».
«L'obiettivo del campionato? Prima di tutto la salvezza,
poi strada facendo vedremo.
CALCIOSCOMMESSE, SLITTANO I CALENDARI?
Caso Conte, Micolucci in Procura
di MAURIZIO NORCINI
Vittorio Micolucci, il primo pentito
di Calciopoli, assieme
all’avvocato Daniela Pigotti
ASCOLI - Il calcioscommesse continua
ad imperversare sulla serie B, adesso a
livello di calendari. E' probabile, infatti,
che vengano rinviate le partite che vedranno in campo Lecce e Grosseto. E' lo stesso
presidente della Figc, Giancarlo Abete, ad
ammetterlo: «Valuteremo il da farsi in
relazione alle sentenze di primo grado e
agli eventuali ricorsi». Lo slittamento è
dato per scontato qualora già in primo
grado i giudici della Commissione Disciplinare dovessero sentenziare la retrocessione dei due club in Lega Pro in attesa del
secondo grado ed eventualmente della
Cassazione calcistica.
Ma, toh chi si rivede, rispunta anche,
so. Assenti solo Giallombardo e Scalise. Il primo continua ad essere alle prese con un
affaticamento muscolare, il
secondo con un risentimento
al ginocchio. Si è comunque
trattato di uno stop precauzionaletanto che entrambi i terzini esterni dovrebbero tornare
in campo al più presto. Magari già oggi, giornata che prevede una doppia seduta: al mattino al Città di Ascoli (ore
9,30),il pomeriggio a Carpineto (ore 17,15). In progresso
invece Mazzola che potrebbe
scendere in campo già contro
la Jesina e dimostrare che la
fiducia riposta in lui da Silva è
meritata.
ed ancora una volta, Vittorio Micolucci
che è stato interrogato ieri a Bari. «Ma
solo come persona informata sui fatti, non
come indagato», ci tiene a chiarire la sua
legale Daniela Pigotti. Stavolta Micolucci
è stato chiamato in causa quale ex giocatore del Bari e per il fax inviato al procuratore federale Palazzi con il quale fa riferimento a tre presunte partite concordate
dal Bari guidato da Antonio Conte a
cavallo fra gli anni 2007 e 2009. Micolucci
è stato interrogato per circa un'ora dai
procuratori baresi. «Ma il riferimento a
Conte è stato solo temporale e cronologico
-spiega l'avvocato Pigotti- Micolucci ha
voluto dire tutto quello che sapeva, anche
quello di cui era venuto a conoscenza per
voci di corridoio. Lui di fatto non sapeva
nulla anche perchè quello che aveva vissuto direttamente l'ha già detto e per questo
è stato squalificato. Ha riportato solo
appunti, informazioni, visto che per anni
ha giocato nel Bari e conosceva l'ambiente, parlando con la gente e con le persone
con cui ha avuto rapporti anche al di fuori
del calcio». Secondo l'avvocato Pigotti
quindi Micolucci avrebbe riferito di quelle presunte combine «nell'ottica del collaboratore. Se siamo arrivati al calcio scommesse è per merito di Micolucci che è
stato il primo che a svelare tutti i meccanismi, dagli zingari a Gervasoni fino alla
catena che adesso è conosciuta da tutti».
SECONDA DIVISIONE
Vedo che in squadra ci sono
tanti giovani di valore e il loro
entusiasmopotrà dare una spinta in più. Il mio ruolo? Sono un
difensore centrale che può giocare nella difesa a tre come ho
fatto nel Pergocrema e a Cesena con Bisoli, ma anche a quattro. Mi adatto e pur di giocare
andrei anche in porta se non ci
fossero Guarna e Maurantonio».
Luca Ricci, 23 anni, ha scelto la maglia numero 13 con la
speranza che possa portargli
fortuna. Nel girone di ritorno
del passato campionato ha giocato A con lo Spezia che ritroverà da avversario ma la partita
che aspetta di più è quella con il
Cesena. «Calcisticamente sono
cresciuto a Cesena dove sono
stato bene e conservo un ottimo rapporto con i compagni e i
tifosi -rivela il difensore- Ma
sono sincero e devo dire che
con la dirigenza ho avuto qualche problema e non sono andato via... benissimo. Nessun rancore da parte mia, ma sul calendario ho cerchiato la data del
25 settembre quando affronteremo il Cesena. Sarà quello il
mio derby».
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BASKET SERIE A
Sutor, Cannella in Procura
respingeogni addebito
Addio alle maxi trasferte dell’anno scorso, tornano i quasi derby con Rimini e Forlì In prova il play Lorenzo Panzini
Il Fano esulta per il ritorno nel girone nord
di ANDREA AMADUZZI
FANO – Geografia e buon senso riportano l’Alma al nord, da
dove non avrebbe mai traslocato se, l’anno scorso, non fosse
finita vittima dei calcoli altrui
e delle debolezze proprie. Stavolta a subire un piccolo sopruso è il Borgo a Buggiano. Un
po’ più a nord anche di Fano,
ma per essere accorpata con le
tre corregionali infilata nelgirone B. Niente toscane e nemmeno il Foligno, allora, ma in
compenso le quattro romagnolee la Giacomense, le due venete e le cinque lombarde, la
ligure e le due piemontesi, il Vallée
d’Aoste (che però
giocherà in Piemonte) e una siciliana.
Sistemato nel girone A per via dei collegamenti aerei più
funzionali, il Milazzo avrebbe potuto
guastare i piani, ma
così non è stato. Anche perché il Consiglio Federale ha ripescatoin Prima solo l’Entella, salvo
poi aggiornarsiasettembre per la riforma (campa cavallo). Tolta la puntata nell’isola,
al nord ovest le trasferte più
stressanti, ma niente di paragonabile all’infernale peregrinare
del campionato passato. I ventimila chilometri sono stati praticamente dimezzati e questo
farà bene anche al portafoglio.
«Stimiamo un risparmio di circa 40.000 euro» osserva compiaciuto il dg granata Piccoli.
Il dg Piccoli
sprizza entusiasmo
«Risparmio stimato
di circa 40mila euro»
Il direttore generale
del Fano Piccoli
esulta per il ritorno dei granata
nel girone settentrionale
Già perché l’anno scorso in
certi posti si arrivava solo con
l’aereooppure partendo in pullman il venerdì, mentre per la
Romagna si va via la domenica
mattina e con un torneo a diciotto di viaggi se ne fanno tre
in meno. «Torniamo a giocare
il tipo di campionato cui eravamo abituati. Era quello che
volevamo» aggiunge Piccoli
per conto di una società che
dopo la mancata riforma, per
qualche giorno s’era assuefatta
ECCELLENZA
Tolentino, doppio colpo
Arrivano i difensori
Di Bari e Federico Ruggeri
TOLENTINO- Continua la campagna acquisti del Tolentino,
in attesa degli sviluppi sulla questione ripescaggio in serie D.
Francesco di Bari e Federico Ruggeri sono gli ultimi due arrivi
in casa crèmisi - ufficializzati dalla società tolentinate nella
mattinata di ieri - pedine che vanno a completare il reparto
difensivo. Il primo è un difensore centrale (classe 80') di
assoluta esperienza: arriva dall'Atessa Val di Sangro, la sua
carriera vanta oltre 200 presenze fra i professionisti (con le
maglie di Fidelis Andria, Chieti, Manfredonia, Sangiovannese
e Noicattaro) e conosce già il calcio marchigiano avendo giocato
con la Fermana e la Sangiustese. Il secondo (classe 84') è un
esterno basso già allenato da mister Luigi Zaini a Grottammare
nella scorsa stagione, spesso impiegato sul binario di sinistra. Il
suo curriculum sottolinea l'ampia conoscenza del calcio regionale: Maceratese, Truentina, Fermana, Biagio Nazzaro e Belvederese sono solo alcune delle squadre in cui ha militato.
Sistemato il reparto difensivo con la giusta dose di esperienza,
la società crèmisi deve ora completare l'organico negli altri due
settori. La dirigenza tolentinate è alla ricerca di un elemento a
centrocampo (in prova il nigeriano classe 92'Aifuwa
Ikponmwosa), di una punta e di un esterno offensivo.
M.Cenc.
all’idea di restare al sud, salvo
accorgersi appena in tempo di
avere una serie di validissime
ragioni per sollecitare una sua
più naturale ricollocazione.
Quanto al riferimento ad avversari familiari, viene spontaneo. Rimini e Forlì, per cominciare, mentre Venezia, Mantova e Monza riportano ai fasti
della C1 di vent’anni fa. Con
Alessandria e Pro Patria precedenti ancora più datati, mentre
ad Aosta, Castiglione delle Stiviere e Renate non si era ancora mai stati. Per una valutazione tecnica è ancora presto, tuttavia con l’aria che tira a tutte
le latitudini viene difficile scorgere carri armati. Il Venezia
dei russi e il Bassano del signor
Diesel potrebbero partire in
prima fila, con Rimini, Pro
Patria e Alessandria di rincalzo, ma con tanti giovani da
scoprire, lo sono per forza anche le squadre. Oggi Alma a
Gubbioper ilMemorial Mancini. Alle 20 con il Foligno, una o
due ore dopo contro i rossoblù
di casa. Domani calendario.
Seconda
Divisione
2012/2013 – Girone A: Alessandria, Bassano, Bellaria, Casale, Castiglione, A.J. Fano,
Forlì, Giacomense, Mantova,
Milazzo, Monza, Pro Patria,
Renate, Rimini, Santarcangelo, Savona, Vallée d'Aoste, Venezia.
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MONTEGRANARO - Mar- canotta del Barcellona Pozzo
co Cannella ieri è stato ascol- di Gotto. «Sono molto contato dal procuratore federale, tento - dice il playmaker - di
l'avvocato Roberto Alabisio, aggregarmi alla Sutor. Rinnell'ambito dell'esposto pre- grazio, per l'opportunità che
sentato dall'Olimpia Milano mi è stata data, la società, il
in merito a telefonate sospet- gm Alessandro Santoro e coate tra gli ex vertici degli arbi- ch Carlo Recalcati, che ha
dato ilsuo assentri e il presidenso. Ritengo che
tedellaMensSaquesta sia per
na Siena. L'ad
me un'esperiendella Sutor, in
za molto imporqualità di persotante, nella quana informata
le dare e prendesui fatti, «ha core il meglio, a
sì avuto modo
prescindere da
di chiarire - inquello che sarà il
forma il club futuro». Così il
tutti gli aspetti
gm Santoro: «E'
della vicenda
un piacere ritroche lo riguardavare dopo due
no escludendo
anni,
seppur
qualsiasi coincon questa forvolgimento nel- Cannella, ad della Sutor
mula di sperile questioni ogmentazione,
getto delleattenzioni della Procura federale». Panzini. Un buon giocatore a
Cannella e laSutor sono estra- cui sono particolarmente lenei alla vicenda. Intanto gato perché uno degli artefici
Montegranaro comunica che della promozione in seria A
il playmaker Lorenzo Panzi- di Barcellona Pozzo di Gotni si aggregherà (in prova) to. Lorenzo rappresenta un
alla squadra per il raduno pre pezzo importante della pallacampionato fissato per il 16 canestro anconetana. Ancoagosto. Nato ad Ancona il 13 na per la Sutor è una grande
gennaio 1990, Panzini ha di- opportunità e con Panzini il
sputato l'ultima stagione con legame con questa piazza che
il Ferentino Basket, neo pro- ci sta a cuore si rafforza ancomossa in Legadue. Nel ra di più».
2010-2011 ha indossato la
Fa.Pa.
-MSGR - 14 PESARO - 46 - 08/08/12-N:
46
GIORNO
E NOTTE
IL MESSAGGERO
MERCOLEDÌ
8 AGOSTO 2012
di DANIELE DI PALMA
GABICCE MAREK Una grande festa dello
sport e non solo. Dopo il successo del prestigioso
World Press Cycling Championship e il passaggio della carovana del Giro d'Italia, Gabicce
Mare si appresta ad ospitare oggi «Ciclismo
sotto le stelle», 10˚ Gran Premio Città di Gabicce
Mare Memorial Elio Clementi, divenuto in poco
tempo un appuntamento fisso per gli amanti del
pedale. La tradizionale gara Tipo Pista che ogni
anno va in scena nella zona artigianale di Case
Badioli su un circuito di 1.000 metri chiuso al
traffico vedrà quest'anno oltre 500 atleti provenienti da ogni angolo d'Italia sfidarsi dalle 16
fino a tarda sera quando saranno le stelle del
monte San Bartolo ad illuminare il circuito. Una
kermesse, organizzata grazie alla passione della
Gabicce, fuochi d’artificio
per la grande festa delle bici
Fuochi
d’artificio
a Gabicce
Asd Nuovo Gruppo Ciclistico di Gabicce e del
suo presidente Carlo Messersi, che ha il pregio di
far confluire nel piccolo comune a cavallo tra
Marche e Romagna atleti di ogni regione italiana, con quattordici gare disputate in rapida
successione altamente spettacolari tra sprint e
gare di velocità.
Oltre a questo lato sportivo gli organizzatori
hanno puntato tantissimo sul fattore ospitalità:
durante la corsa, infatti, saranno offerte ai numerosi appassionati delle due ruote cozze a volontà,
buffet di frutta con pesche nettarine di Romagna, dolciumi e bevande. Gran finale, a tarda
serata, con lo spettacolo pirotecnico e le gare più
attese dei dilettanti elite e degli Under 23. La
manifestazione è realizzata grazie al prezioso
contributo dell'amministrazione comunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA4•Ä
Olodanza nel bosco del Nerone
e visiteai tesori diCantiano
CAGLI K Stasera nell’ambito della rassegna «Teatro Libero
del Monte Nerone», ideata dal pianista Mario Mariani nella
Pineta di Fosto a Cagli, appuntamento con l’olodanza, una
forma globale di danzaterapia e di evoluzione personale
attraverso il movimento e la consapevolezza. L’incontro sarà
tenuto da Chiara Lodovici. Seguirà «Strange face in the
mirror», esperienza cognitivo sensoriale con lo psicologo
Giovanni Caputo dell’Università di Urbino. La serata inizierà alle ore 18.30 con una seduta di yoga tenuta da Francesca
Sgreccia, cui seguirà una cena al sacco conviviale. Info: cell.
328.3292515; www.mariomariani.com. A Cantiano, invece,
alle 21, per la rassegna «Estate a Cantiano», passeggiata
storico - artistica guidata da don Fausto Panfili e Maurizio
Tanfulli, autori del libro «Cantiano tra fede e storia».
PESARO Conto alla rovescia per il Festival, anche la casa natale del Cigno è pronta
La città diventa tutta rossiniana
tramostre,libri enuovigadget
Non solo statuette, il merchandising quest’anno si rinnova
di LUIGI BENELLI
PESARO K Agosto, il mese del
Rof, il mese di Rossini. Ecco
allora mostre e nuovi gadget a
ricordare a tutti che Pesaro è la
città della musica. Nella casa
del maestro sonodiverse le novità.Domenica alle17.30, inaugura l'esposizione Rossini Opera
Stampa a cura del Centro Internazionale per l'Incisione Artistica Kaus di Urbino. In mostra i
cartelloni d'opera di sei artisti
incisori - Andrzej Marian Bartczak, Egidijus Rudinskas, Gus
Mazzocca, Kestutis Vasiliunas,
Joseph Johannes Visser, Giovanni Piccini - che hanno interpretato l’opera del compositore
variando forma, colore e ritmo
musicale, in forma, colore e ritmo grafico. Le tecniche sono
quelle calcografiche con matrici di metallo, legno o linoleum,
ideate e incise a mano dagli
autori stessi. La direzione artistica di Cecilia Giampaoli e Giuliano Santini. Il lavoro degli
artisti è presentato in mostra da
un video di Giulia Gioacchini
ed Elettra Paolinelli e da fotografie di Giuliana Cerabona, Lorenzo Marra, Sara Meloni.
L'evento durerà fino al 30 settembre durante l'orario di apertura di Casa Rossini che dal 12
al 23 agosto, in occasione del
Rof, sarà anche dalle 21 alle 23.
«Vogliamo offrire ai visitatori e
ai cittadini qualcosa in più - ha
spiegato l’assessore alla Cultura
Gloriana Gambini - e abbiamo
pensato anche a un merchandising nuovo in modo che tutti
possano avere il proprio ricordo
del maestro e della città». Ecco
allora magliette, block notes
con pentagramma, gomme, ma-
tite, spille, magneti e statuette
fatte a mano e le mug dalla
fonderia Bucci. Non è tutto perché a casa Rossini è tornato un
grande protagonista. Si tratta
del fortepiano collocato nella
stanza al primo piano dedicata
alla musica. Fresco di restauro,
è uno strumento a tastiera in
legno di noce realizzato da Luigi Heffer a Venezia nel 1809. È
vocecondivisa che lo stesso Rossini si sia esercitato su questo
strumento.
Di mostra in mostra: oggi
alle 18, sempre a Casa Rossini si
aprirà anche la mostra «Rossini
Plas» che proporrà i lavori degli
allievi del liceo artistico Mengaroni (classi III B e C, sezione
Moda) aconclusione del progetto «Crescendo per Rossini». Gli
elaborati, che verranno esposti
Gadget
rossiniani
per tutti i gusti
nello Spazio Input di via Rossini41, comprendono quattro busti di Rossini e di alcuni personaggi della farsa «Il signor Bruschino» (realizzati dalla III C
sotto la guida delle insegnanti
Eugenia Lepore e Francesca Cesarini), alcune tavole grafico -
pittoriche sul costume della prima e seconda metà dell’800 ed
un prototipo di abito, in scala e
stile fine settecento, realizzato
dalla III B sotto la guida delle
insegnanti Cinzia Paccaroni,
Maria Massa e Francesca Berti.
Eper l’ascolto ecco Rossineide in biblioteca. Domani l’ultimo incontro alle 18, con Gianfranco Mariotti, Sovrintendente del Rof. Presenterà il volume
edito da Ricordi «Divagazioni
rossiniane», un taccuino di studio e di passione di Alberto
Zedda, direttore artistico del
Rof.
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CARTOCETO
CARTOCETO K La storia di
un uomo e della sua rinascita,
della vita che esplode e travolge. E una Sardegna nitida, in
cui i paesaggi sono vivi come i
personaggi che li
abitano, tratteggiata dalla penna
sensibile e genialediMarcello Fois, è il luogo dove
si snoda la rinascita di VincenzoChironi, il protagonista. Questa la vicenda
narrata in «Nel tempo di mezzo» di Fois, finalista al premio
Strega di quest’anno, che verrà
presentato venerdì alle 21.15 a
Palazzo Marcolini di Cartoceto. L’iniziativa rientra nella serie di eventi «Tra mare e crinale», una serie di reading, video,
musica e scrittura organizzati
dai Comuni di Fano, Cartoceto, San Costanzo e Mombaroccio e dalla Provincia di Pesaro
e Urbino.
Marcello Fois, vincitore di
precisione. Lo sguardo e lo stupore continuo della natura, che
osserva impassibile gli amori
degli uomini e le loro sconfitte,
fa da cornice e punto di riferimento a quelle
storie che appartengono a ciascuno di noi.
Oggi, intanto, un altro appuntamento letterario in provincia. A Carpegna
«Che fai tu luna in ciel? Giacomo Leopardi tra melodie notturne e paesaggi lunari» è il
titolo della serata di oggi a «Il
Giardino di Mezzanotte» per
«Cultura d’estate. Festival di
musica, immagini e parole».
Regia di Daniela Mariotti, voci
recitanti di Paride Dobloni, LuciaCaselli, Paola Corbucci,Luigina Marconi; alla fisarmonica, Matteo Faggiani, al flauto
Antonio Deleo.
Fois, finalista del premio Strega
presenta il suo ultimo romanzo
numerosi premi letterari, narratore e sceneggiatore televisivo («Distretto di polizia», «l'
Ultima frontiera») e cinematografico («Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni»), scrive in questo romanzo, edito da Einaudi,
di un uomo che non dovrebbe
neppure esistere, che ricomincia a vivere, diventa se stesso,
s'innamora dell'unica donna a
luiproibita.Tutto scorre e prende forma, finché il tempo e gli
eventi non incrineranno le vite
di tutti, senza crudeltà e con
Marcello
Fois
Lu.Ge.
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CONCERTI
Organisti antichi e moderni
nelmercoledìdellamusica
PESARO K L’appeal della musica
classica è sempre più forte. Tre
concerti a tema a Pesaro, Urbino e
Fano, tutti di classica. Ma anche
musica argentina. Stasera alle
21,15 nella chiesa di Cristo Re,
concerto dell’organista Hans Uwe
Hielescher nell’ambito della rassegna Vespri d’organo. Originario di
Delmond (Germania), l'artista è attualmente organista della Cattedrale di Wiesbaden e organista municipale al Kurhaus della stessa città.
Hielscher ha tenuto oltre 3000 concerti in tutto il mondo. Il programma della serata prevede musiche di
Groom, Guilmant, Lindberg,
Claussmann, Ketelbey, Goemanne, Suppè. L'ingresso è libero. Per
info: 072133038-www.vespridorgano.it.
A Urbino alle 21, nell’oratorio
della grotta, un concerto dedicato al
principale compositore di musica
d'organodel primo Ottocento italiano. Nato a Pergola, Giovanni Morandi è noto alle cronache rossiniane per avere introdotto nella carriera teatrale il giovane Rossini, a
Venezia nel 1810, che appunto grazie all'intervento di Giovanni Morandi e della moglie Rosa, cantante,
ricevette la commissione della prima opera, La cambiale di matrimonio. Fra i brani, anche «di Urbino»,
composto per Urbino: si tratta di
un pezzodai forti caratteri drammatici e di notevole impegno esecuti-
Hans Uwe Hielescher
vo. Stasera la Fondazione Cassa di
Risparmio di Fano celebra la ricorrenza della festa di San Domenico
attraverso un concerto nella Pinacoteca San Domenico. E’ collegato
anche alla mostra «Fano per Simone Cantarini - Genio ribelle», e si
terrà alle ore 21 con l’intervento del
Coro Polifonico Malatestiano di
Fano diretto dal maestro Francesco
Santini. Risuoneranno le musiche
immortali di Mozart, Rachmaninov e di tanti altri. Alle 21.15 nel
cortile di Palazzo Ricci divia Sabbatini il concerto di musica argentina
il trio El Diablito, il nucleo, il cuore
pulsante del gruppo Del Barrio.
Lu.Ben.
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PRIMO PIANO
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012
RIAPERTE LE VECCHIE FONTANELLE
DI VIA GAGARIN E VIA PAGANINI
AUTOBOTTI AL MARE E NEI QUARTIERI
Terza rottura, acquedotto in ginocchio
Pellegrinaggio a fontanelle e autobotti
La tubatura fa crack a Santa Veneranda, città senz’acqua per trenta ore
di ROBERTO DAMIANI
Le proteste:
«Centomila
persone lasciate
senz’acqua:
si dimetta
un responsabile»
ED ECCO le proteste. Le
tante arrivate in redazione.
Davide Ippaso, della Confcommercio: «Capiremmo
se fossimo nel Sahara o in
quelle zone dove la siccità è
decennale, dove non si vede
la pioggia da tempi immemori, ma non è così. Ogni anno
è la stessa storia. Anche se abbiamo avuto un inverno con
tonnellate di neve, ci ritroviamo sempre allo stesso livello
di crisi idrica. E’ ora che si
faccia qualcosa. Non ci risulta che siano stati fatti investimenti seri, e con programmazione a medio/lungo termine, per evitare in futuro il
problema del razionamento
dell’acqua o, peggio, dei rubinetti a secco. Certe poltrone
di dirigenti, lautamente pagati, fanno acqua da tutte le parti».
I PESARESI hanno vissuto ieri
una giornata degna della ritirata
dei tedeschi, dopo il fronte. Gente
con le taniche d’acqua da portare faticosamente in casa, file alle autobotti, anziani soccorsi da parenti o
volontari per il fornimento di acqua, cisterne in vari quartieri, buste d’acqua distribuite nelle vie,
bar e ristoranti semichiusi perché
impossibilitati a lavorare, alberghi
in tilt. Tutto perché l’acquedotto
di Pesaro è una gruviera. Metti una
pezza a nord, si apre a sud. Corri lì
e si spacca a ovest, inondando di
fango un quartiere come Santa Veneranda. Le squadre di tecnici di
Marche Multiservizi hanno fatto il
massimo ma dopo 30 ore di lavoro i
rubinetti erano ancora a secco.
L’acqua è tornata che era già notte.
Sporca e a bassa pressione ma almeno è tornata. Grazie ad una nuova
pezza che, si spera, duri per anni.
IN FILA Per l’acqua distribuita dalle autobotti al campus. In alto le fontanelle di via Gagarin
ANNUNCI INTEMPESTIVI
Il sindaco: «L’acqua sta
tornando». Ma è arrivata
solo quattro ore dopo
mando via Bonini, via Zanchi e via
Bonini in case accerchiate dal fango. Alle 16.30 di ieri, il sindaco Ceriscioli ha annunciato sul suo profilo facebook che la riparazione era
ultimata e che si stava immettendo
di nuovo acqua. Sul sito di Marche
Multiservizi invece gli aggiornamenti erano rimasti fermi a mezzo-
giorno, mentre su quello del Comune ha tenuto banco come prima notizia per buona parte della mattina
il progetto della nuova bocciofila
della Concordia, alla Celletta. Poi
qualcuno deve essersi accorto che
mancava l’acqua nei bagni ed ha deciso di scrivere anche della sospensione idrica. L’acqua a Pesaro è tornata dopo le 20,30. Perché così tardi? Perché ci si è accorti che era entrato fango nel serbatoio di Monte
Illuminato a Fano. E allora giù a
svuotare di nuovo la condotta (migliaia di metri cubi d’acqua sprecati) per poi ricaricarla da capo. Ope-
••
VECCHIE ABITUDINI
UNA GIORNATA A SECCO
LA CONSTATAZIONE di molti
lettori, che ieri hanno telefonato in
redazione, è che ogni anno aumentano le tariffe ma l’acquedotto invecchia e con esso le sue condotte
di cemento e amianto che dalla centrale di pompaggio di Ponte degli
Alberi e dal potabilizzatore di Saltara porta acqua alle case dei pesaresi. Tre le rotture che hanno piegato
le sicurezze dei dirigenti di Marche
Multiservizi e quelli del Comune
di Pesaro: il crack di Rosciano e a
seguire quello di Calcinelli e ieri
mattina quello di Santa Veneranda, tutti sulla adduttrice principale. Fango come marmellata ha invaso strade, cantine, vie del quartiere
a ridosso dell’autostrada trasfor-
3
razione che ha richiesto altre ore. A
Pesaro ieri alle 20 il serbatoio di
San Gaetano (15.000 metri cubi)
era ancora al 10 per cento.
INTANTO in strada, alcune auto
dei vigili urbani hanno diffuso con
altoparlanti l’elenco dei punti di distribuzione dell’acqua con effetti
pressocché nulli. Meglio sarebbe
stato passare con un autocisterna e
chiamare i cittadini al rifornimento. C’è stato anche chi ha sempre
avuto un filo d’acqua: gli inquilini
di alcuni appartamenti a piano terra. Quando si dice «tenere i piedi
per terra».
IL LETTORE Alberto Lanfernini: «A seguito delle ripetute rotture dell’acquedotto
di Pesaro, vorrei esprimere il
mio disappunto per l’incapacità gestionale di Marche
Multisevizi (unitamente a
quella delle amministrazioni
locali, degne compagne di negligenza) e per la malagestione della cosa pubblica. Sono
cosciente che gli operai di
Marche Multiservizi si attivino con solerzia per le riparazioni, e che la situazione non
è voluta da nessuno, ma evidentemente 3 rotture in 24
ore e 100mila persone senza
acqua dovrebbero avere un
responsabile, che, se avesse
dignità, si dimetterebbe; nel
caso non vi sia un reponsabile diretto, si dimetta pure il
tizio che ne porta il titolo (e
conseguentemente lo stipendio), insieme ovviamente
all’assessore di competenza».
UN TERZO, Marco Burani: «Si parla di siccità, di caldo anomalo. Ma non leggo
mai che cosa fa e cosa ha fatto chi ha la gestione delle acque per affrontare il problema, salvo qualche scavo tampone degli invasi e molte
danze della pioggia. Un grande invaso potrebbe metterci
al sicuro per il futuro e la sua
costruzione dare alla provincia lavoro, tanto lavoro. Molti anni fa si era vicini ad un
invaso in zona Rio Salso;
non si potrebbe riparlarne?».
Anna Maria Mencoboni si
chiede: «l’acquedotto di Pesaro è di carta stagnola?».
••
12
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012
SINDACO LETTERA PER SALVARE IL TRIBUNALE
IL SINDACO Stefano Aguzzi ha spedito una lettera al presidente
del consiglio dei Ministri e per conoscenza ai parlamentari eletti
nel nostro territorio per il mantenimento della sede del
tribunale di Fano. Nella missiva Aguzzi sottolinea l’importanza
che il tribunale ha non solo per il numero dei procedimenti
giudiziari svolti, ma anche per il bacino demografico di
riferimento che conta oltre 120.000 abitanti. Il rischio per Fano,
oltre alla chiusura, è quello di un accorpamento con Urbino.
IERI IL FUNERALE
Corsaletti, addio
con i pennelli
sulla sua bara
I vigili urbani sono
intervenuti per sbloccare
la situazione al night club
Bolero
LITE IN NEGOZIO PROPRIETARIO SIGILLA I LOCALI CON DIPENDENTE DENTRO
«Murato» vivo e poi liberato
L’amministratore: «Sfondata una parete per farlo uscire»
SONO dovuti intervenire i vigili urbani
e gli agenti del Commissariato per liberare un uomo che era stato chiuso dentro il
night club Bolero.
Quello che si è verificato nella tarda mattina di ieri in via Alcide de Gasperi è solo
la punta di un iceberg di una vicenda che
vede contrapposti l’amministratore del
locale, Giovanni Ciaschini ed il proprietario dell’immobile, Mario Monteleone.
«Il proprietario sapeva benissimo che
dentro il night c’era un mio dipendente
— racconta Ciaschini — ma lui ha ugualmente sigillato gli ingressi con la fiamma
ossidrica. Quando sono arrivati i vigili urbani e gli hanno fatto capire che rischiava una denuncia per sequestro di persona, ha buttato giù una parete in cartongesso e lo ha fatto uscire. Quello che è
successo stamattina è una cosa inaudita
LA REPLICA DEL PROPRIETARIO
«Affitto non pagato regolarmente
Non sapevo che dentro ci fosse una
persona che poteva però uscire»
perché io sono in possesso di contratto di
affitto, che pago regolarmente, ed ho tutto il diritto di accedere al locale. Non solo, dentro ci ho messo anche dei miei beni personali che al momento non sono
stato in grado di recuperare. Andrò fino
in fondo a questa vicenda e sporgerò tutte le denunce del caso».
MARIO Monteleone però fornisce una
differente ricostruzione dei fatti. «Ho sigillato gli ingressi del locale per tutelare
il mio immobile in quanto l’affitto non
mi è stato pagato regolarmente. Non sapevo che dentro ci fosse una persona altrimenti non avrei chiuso gli accessi. Quando mi è stato detto che un uomo era rimasto all’interno, l’ho fatto uscire aprendo
una porta. Comunque questa persona poteva uscire dalla porta di sicurezza che si
trova lato mare e che si può aprire solamente dall’interno. Evidentemente c’era
anche una volontà di crearmi una difficoltà».
SUL POSTO sono intervenuti gli agenti della polizia municipale ed anche una
volante del Commissariato anche se della ricostruzione della vicenda se ne stanno occupando i vigili urbani. In passato
il night club Bolero era stato oggetto di
un incendio doloso mentre Giovanni Ciaschini era riuscito a sfuggire ad un rapimento da parte di un finto carabiniere.
UN CAPPELLO di paglia, una tavolozza
e i pennelli sulla bara, intorno i figli
Andrea e Matteo, la sorella, i parenti e i
suoi tanti amici: così si è svolto ieri
mattina nella chiesa della Gran Madre di
Dio l’ultimo saluto a «Toto» Corsaletti,
l’artista fanese morto sabato scorso all’età
di 88 anni. Soprattutto tante personalità
cittadine della cultura e della società
civile, tra gli altri il presidente del
consiglio comunale Francesco Cavalieri,
l’esponente Pd Oretta Ciancamerla, l’ex
sindaco Aldo Enzo Darvini, lo storico
Franco Battistelli, il critico d’arte Alberto
Berardi, il presidente della Carnevalesca
Luciano Cecchini con Giorgio Tonelli e
Paolo Vicini, i carristi Giovanni
Sorcinelli, Giorgio Pacassoni, Hermes
Valentini e gli artisti Corrado Cascioli,
Walter Gambelli, Pierluigi Piccinetti,
Giancarlo Pucci, Paolo Vitali, Sergio
Carboni, Massimo Basagni non hanno
voluto mancare nel rendere omaggio a un
artista che ha dato molto alla città. Non
sono mancati neppure occhi lucidi e
momenti di commozione durante la messa
officiata da don Marco Polverari. Nessun
amministratore pubblico del settore
cultura. La salma è stata tumulata nella
tomba di famiglia al cimitero centrale.
FANO 13
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012
••
PROTESTA COMITATO IN DIFESA DEL SUOLO PUBBLICO SI MOBILITA E CHIAMA LA CITTA’
Firme contro la lottizzazione
Esposto alla Soprintendenza per denunciare gli abusi quotidiani
Piazza Andrea Costa
durante un evento
«IN GIR PER FAN»
Ecco il menù
nel cuore
della gente
UNA manifestazione benefica che riesce a coniugare
l’enogastronomia alle bellezze monumentali della città.
«In gir per fan» torna
quest’anno dopo la felice
esperienza del 2011 quando
venne ideata da Daniele Tonelli con l’obiettivo di raccogliere fondi per la Croce Rossa Italiana. Quest’anno l’organizzazione è passata nelle
mani di Gente di Quinta,
sempre con la collaborazione dell’assessorato al Turismo, ma lo scopo è rimasto
lo stesso: fare beneficenza,
nel caso specifico al Centro
Itaca. L’evento è in programma sabato 11 agosto con partenza e arrivo in piazza XX
Settembre. A partire dalle
19,30, pagando un biglietto
di 15 euro, si avrà diritto ad
un menù enogastronomico
che sarà distribuito in vari
angoli del centro storico. Ad
ogni tappa si riceverà un piatto ed un bicchiere di vino.
Dopo piazza XX settembre,
dove è previsto l’aperitivo, si
procederà per piazza Andrea
Costa (piada con salumi e pecorino), Giardini Amiani
(antipasto rustico), piazza
Clemente VIII-Duomo (insalata di farro), Pincio (chitarrine al pesce), Chiostro di Santa Teresa (acqua e sanbuco),
Rocca Malatestiana (fritto),
Chiostro di San Domenico
(sorbetto), Piazza Avveduti
(fagioli con salsiccia), Giardini Leopardi (pannocciato,
crostata), piazza XX Settembre (caffè). «Dobbiamo ringraziare il Comune perché ci
ha dato una grossa mano —
ha detto Gino Bartolucci di
Gente di Quinta — ma anche le varie associazioni che
si sono fatte carico di gestire
i punti di ristoro. Il loro contributo è stato fondamentale».
co.mo.
«BASTA alla lottizzazione del
suolo pubblico». Questo il significato del manifesto d’intenti sottoscritto da uomini e donne della società civile contro l’uso distorto di
spazi pubblici. Manifesto con il
quale i promotori (Carlino Bertini, Alberto Berardi, Luciano Filippo Bracci vice presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane, Valeria Purcaro docente
dell’Università di Urbino, Claudio Pacifici, Maria Teresa Macchi,
Carla Tomassoni, Leandro Castellani) vogliono raccogliere centinaia di adesione, l’obiettivo è quello
di raggiungere le 400 firme, per aumentare la loro «forza contrattuale». «Semplici cittadini che amano
la città, così si definiscono gli autori del manifesto, consapevoli della
storia millenaria di Fano che vogliono difenderla dagli ignoranti e
dai vandali, tutelata nella sua storia, valorizzata nei beni artistici e
culturali, apprezzata per le sue tradizioni, percorribile in sicurezza a
piedi ed in bici. Che chiedono le
nuove generazioni siano educate
nelle scuole al rispetto dei beni
pubblici, che gli schiamazzi e i rumori molesti siano combattuti e
Tavoli in piazza per la «Notte dei Saldi»; il comitato lancia un
appello all’amministrazione per una migliore gestione della città
CARLINO BERTINI
«Giardino del Lido in degrado
e il sottopassaggio adesso
è ridotto a bagno pubblico»
vinti. Che ai mezzi a motore sia
consentita la percorrenza e la sosta
esclusivamente in luoghi e tempi
prestabiliti». Critico Carlino Bertini, verso alcune strutture che han-
no “occupato” parti importanti di
città, privandola del “sapore” di
un tempo. Nel mirino di questo
gruppo di cittadini finiscono diversi angoli del centro storico, soprattutto là dove gli spazi pubblici, nel corso degli anni, sono stati
occupati da gazebo, chioschi, tavolini e sedie: l’ex Luigi Rossi, Porta
Giulia, piazza Andrea Costa, via
Giorgi, piazza Marcolini e le mura
romane che «con i loro 2 mila anni
di storia fanno da guardia ai bidoni della spazzatura». «A chi ci risponde “La gente deve lavorare….”, noi replichiamo — fa presente Bertini — che “ci deve essere coincidenza tra il bene comune
e l’utile del singolo”. Non diciamo
di togliere le strutture esistenti
chiediamo, però, di curarne l’estetica e di rispettare le regole». E ancora: «All’assessore Maria Antonia Cucuzza che ricorda che “Fano è una città turistica”, noi replichiamo che il centro storico è votato ad un turismo culturale e quindi sarebbe utile concentrarsi
sull’apertura di musei, pinacoteche e cortili dei palazzi storici. Il
turismo balneare lasciamolo al Lido che, però, sembra essersi trasformato in una succursale di
Monteschiantello, con giardini abbandonati e il sottopassaggio trasformato in un bagno pubblico».
Un esposto, con documentazione
allegata, è stato inviato alla Soprintendenza delle Marche, per denunciare come molte disposizioni a tutela del patrimonio storico e artistico della città siano quotidianamente disattese.
Anna Marchetti
AMBIENTE LO RIVELANO LE ANALISI EFFETTUATE DALL’ARPAM DOPO LA DENUNCIA DELLA GOLETTA VERDE
Foce dell’Arzilla inquinata, ma il mare antistante è ancora sano
LA FOCE dell’Arzilla ha acque pessime, ma il mare antistante è abbastanza «sano» e la balneazione è
salva. A dimostrarlo sono le analisi dell’Arpam, che
il giorno dopo la denucia di Goletta verde, intervengono a tranquillizzare i bagnanti. «Le acque limitrofe alla foce sono da anni monitorate in 2 stazioni di
prelievo — riferisce la dottoressa Ercolessi dell’Arpam — una a 30 metri a nord della foce ed una più
a sud. Ogni punto di controllo è previsto dove c’è il
maggior afflusso di bagnanti o dove il rischio inquinamento è più elevato. Nei controlli del 2012, non
ci sono mai stati superamenti del valore limite, anzi,
a parte maggio, i livelli di contaminazione sono piuttosto bassi e spesso prossimi allo zero. I dati raccolti e
le valutazioni della Regione negli ultimi 4 anni permettono di individuare una classe eccellente dell’acqua antistante, grazie alla buona capacità di autodepurazione del mare. Comunque — conclude l’Ercolessi — i risultati dei controlli sono rintracciabili in
tempo reale su: www.arpa.marche.it» Sull’argomento interviene anche il sindaco Aguzzi: «Le analisi di Goletta Verde sono state effettuate alla foce —
afferma Aguzzi — ed è noto che nelle foci possono
esservi inquinanti di vario tipo provenienti anche
dall’entroterra, tant’è che alla foce del Metauro c’è
un ordinanza fissa di divieto di balneazione. Ma
l’acqua del mare antistante Fano è costantemente
controllata e rispetta ampiamente i limiti di legge.
Non a caso su tutti i 22 km di costa fanese, è stata
ottenuta anche quest’anno la bandiera blu. Poche
città come la nostra, possono vantare un allaccio alla rete fognaria e quindi alla depurazione del 99%
delle acque reflue, quindi non c’è acqua prodotta nel
nostro territorio che, prima di entrare in mare, non
passi attraverso la rete gestita dall’ Aset».
fra.pe.
OLIMPIADI
CONFERENZA PAPAGNI
C’è un po’ di Fano
nell’oro di Jessica
Quando le ceramiche
possono raccontare
NELL’ORO olimpico conquistato da Jessica Rossi nel trap femminile c’è anche un po’ di Fano. L’atleta azzurra prima di volare a Londra si è infatti allenata nell’impianto di Monteschiantello. Tra
l’altro la squadra fanese che utilizza lo stesso impianto, ha vinto per
il secondo anno consecutivo i
campionati italiani della Federcaccia di categoria specialità fossa
olimpica svoltisi a Todi. A sottolineare questi risultati è stato il consigliere comunale de La Tua Fano Giacomo Mattioli che ha così
voluto replicare ad alcune critiche dell’opposizione. «Avevano
messo in dubbio la scelta dell’Amministrazione Comunale di aver
messo a bilancio le risorse finanziarie per rimodernare e mettere a
«L’ARTE delle meraviglie tra fede, visione e interpretazione» è il
tiolo della conferenza che Giuseppe Papagni terrà il 23 agosto alle
ore 21 nella chiesa della Confraternita del Suffragio. Gli argomenti
si annunciano davvero interessanti perché Papagni accompagnerà
il pubblico in un viaggi che partirà dalle testimonianze storiche
nelle ceramiche rinascimentali,
ma che parlerà anche, tra le altre
cose, dei segreti dei Della Rovere,
Peter Blum l’artista preveggente,
il numero 72 nella Gioconda di
Leonardo, ipnosi, medianismo e
metapsichica nelle terapie di Mesmer, l’annuncio di un diluvio
nella pittura veneziana rinascimentale e tanto altro ancora.
norma l’impianto comunale di tiro a volo, realizzando spogliatoi e
servizi igienici a norma e senza
barriere architettoniche. Una delle condizioni necessarie per riuscire a far crescere atleti preparati e
portarli ad alti livelli è sicuramente quella di avere, oltre a bravi tecnici, anche strutture sportive
all’avanguardia: ecco perché investire sull’impianto di tiro a volo
di Monteschiantello non solo è
giusto dal punto di vista
dell’agibilità e dell’eliminazione
delle barriere architettoniche, ma
è anche il modo migliore per far
conoscere Fano attraverso i nostri
atleti».
••
14 FANO E VAL CESANO
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012
MONDAVIO SVALIGIATA ANCHE LA CASA DEL VICESINDACO
Valcesano, assedio di ladri
Venti colpi in pochi giorni
Si sveglia nella notte e scopre un uomo sulla grondaia
Giuseppe Mariotti (Confagricoltura), Claudio Nasoni (Copagri)
e Gianfranco Santi (Cia) lanciano l’allarme per gli agricoltori
CONFAGRICOLTURA, CIA E COPAGRI
Il sindaco di Mondavio Federico
Talè lancia l’allarme: «Tra la
gente cresce la paura»
VALCESANO sotto l’assedio dei
delinquenti. Non passa giorno, e
soprattutto notte, senza furti nelle abitazioni: solo a Mondavio negli ultimi giorni si sono verificati
almeno venti episodi. Addirittura
sei in località Santa Maria, fra il
capoluogo e la frazione di San Michele al Fiume, dove sotto le grinfie dei «topi» d’appartamento è finito anche il vicesindaco Frattini.
La sua casa, come quelle dei suoi
vicini, nottetempo è stato ripulita
di denaro contante, oro e altri preziosi per diverse centinaia di euro. Ulteriori quattro colpi sono
stati messi a segno in via Buzzo e
tre in viale Della Vittoria, mentre
in zona Sant’Isidoro il «bollettino
di guerra» parla di due blitz ladreschi riusciti e di uno sventato per
un soffio: il padrone di casa svegliato nel cuore della notte da dei
rumori sospetti si è affacciato dal
terrazzo e ha visto un energumeno che si stava arrampicando verso il primo piano aggrappato alla
grondaia. In questo caso le urla
dell’uomo hanno indotto il malvivente alla fuga, ma il più delle volte, purtroppo, le irruzioni riesco-
no. «Questa escalation di criminalità sta seminando un clima di crescente paura ed esasperazione —
sottolinea preoccupato il sindaco
Federico Talè — bisogna mettere
in campo delle contromisure efficaci perché la gente non ne può
più. In tanti mi fermano per strada dicendomi: “faccia qualcosa,
così non si può andare avanti” ed
hanno ragione. I carabinieri stanno lavorando molto e bene, tant’è
TRE GIORNI DI FESTA
Via alle prenotazioni
per il «Ripalta tour»
DA venerdì il borgo di
Ripalta, vicino a
Cartoceto, sarà in festa.
Chi vuole effettuare visite
didattiche nelle fattorie
della zona può prenotarsi
fin d’ora al 339 1795976.
Per tutti gli altri ci saranno
anche cannelloni, coniglio
in porchetta, giochi e
musica.
che sono riusciti ad arrestare diversi delinquenti, ma il fenomeno
è talmente dilagante che da soli
non ce la possono fare e non ce la
fanno neanche i comuni con i vigili urbani, pochi e impegnati in
un mare di attività amministrative. Ho sentito che per combattere
il malcostume delle bici contromano scenderà in campo l’esercito. Ebbene, io dico: mandateli da
noi i militari; impieghiamoli per
presidiare l’entroterra, soprattutto di notte, in modo da restituire
un po’ di vivibilità a queste zone.
Il terrore è così grande che in alcune vie del nostro comune i capifamiglia stanno svegli a turno per fare la “guardia”. C’è poi un altro
aspetto da considerare: in un clima simile esiste il rischio concreto di reazioni esagerate e un furto
si può trasformare in tragedia. So
di persone che dormono con il fucile da caccia di fianco al letto e
non voglio neanche immaginare
a quello che potrebbe succedere
se in quella camera entrasse un
malvivente. La situazione è di
straordinaria emergenza — conclude Talè — e servono misure
straordinarie».
Sandro Franceschetti
«Vendemmia a rischio:
si annaffiano le vigne
come vasi di fiori»
«DI QUESTO passo la vendemmia è a rischio: i nostri
agricoltori stanno annaffiando
la vigna come si fa per un vaso
di fiori». Denis Bernabucci, direttore
provinciale
di
Confagricoltura, Gianfranco
Santi, presidente provinciale di
Cia e Claudio Nasoni, presidente provinciale di Copagri, lanciano l’allarme siccità in vista
dell’ormai prossima raccolta
delle uve che quest’anno inizierà ancora prima a causa della
forte maturazione di alcuni vitigni: «Le scarse precipitazioni
stanno provocando danni gravissimi alle varietà di vitigni
più precoci, in grande sofferenza per la mancanza di acqua.
Chi ha l’impianto di irrigazione si sta salvando, gli altri sono
alle prese con una situazione al
limite della sopportazione. Ci
restano pochi giorni per salvare la vendemmia. Se non pioverà nel modo giusto, e cioè senza
temporali ma dolcemente, l’intero raccolto delle uve sarà compromesso. È un’emergenza che
non interessa la qualità
dell’uva ma la quantità: i danni
economici che ne conseguireb-
bero saranno rilevanti nel tempo. Per ora — sottolineano le
tre associazioni degli agricoltori — si stanno salvando le varietà più tardive che sopportano
abbastanza bene la carenza di
acqua, ma se non piove anche
le uve rosse avranno problemi
gravi. Inoltre le nuove richieste
burocratiche che derivano dai
ALLARME
«Ancora pochi giorni
e il raccolto va all’aria
E Valoritalia preme...»
controlli di Valoritalia stanno
facendo perdere tempo preziosi ai nostri agricoltori, già alle
prese con il problema della siccità. Servirebbe un sistema più
semplice con un po’ di buonsenso verso una categoria che
ormai fatica a sostenere le spese, figurarsi a ricavare guadagni adeguati alle enormi fatiche e ai grandi rischi che corre,
come quello della scarsa pioggia e dell’imprevedibilità del
tempo».
co.mo.
MONDOLFO DOMANI SERATA DEDICATA ALL’ARTE E ALLA STORIA
SAN GIORGIO DI PESARO VENTO DELL’EST
Scoprite il museo civico sotto le stelle
Gemellaggio con l’Ucraina
UNA GRANDE serata dedicata all’arte, alla storia ed
alla cultura quella promossa domani a Mondolfo con
«Musei d’estate sotto le stelle». Dalle ore 21 alle 23 sarà
possibile visitare, gratuitamente, alcuni dei più importanti
beni culturali della Città a Balcone sul Mare. L’apertura
eccezionale è volta ad offrire una opportunità in più per i
turisti della riviera, ma soprattutto per continuare quel rapporto privilegiato tra il Museo ed il territorio, già iniziato
con successo grazie alle ultime manifestazioni culturali, e
che vede la gente riappropriarsi dell’arte e dei luoghi fisici
e simbolici della topografia e della storia di Mondolfo. Sarà dunque possibile conoscere il Museo Civico con l’excursus nella storia, nella cultura e nell’arte da esso proposta,
SOFFIA il vento dell’est su San Giorgio di Pesaro. In questi giorni una
delegazione di Trypillya, in Ucraina, ha ricambiato la visita che il Comune metaurense gli aveva fatto lo scorso anno. Il gruppo straniero,
composto tra gli altri dal sindaco Anatolli Degtia, dalla moglie Victoria
e dal vicesindaco, insieme agli amministratori sangiorgesi ha portato
avanti il discorso che era iniziato nel 2011 a Trypillya e che è stato poi
approfondito negli ultimi mesi grazie ad un’intensa corrispondenza telematica. I lavori si sono conclusi con una cerimonia in sala consiliare
durante la quale, alla presenza di tutte le associazioni del paese, è stato
sottoscritto un accordo di collaborazione, propedeutico al perfezionamento di un patto di gemellaggio vero e proprio. «C’è l’impegno da ambo le parti — evidenzia il primo cittadino Roberto Landini — nonostante la crisi, a continuare il percorso intrapreso».
la sala della Memoria della Fisarmonica, parte viva della
storia mondolfese, e sarà anche visitabile in notturna la
chiesa monumentale di Sant’Agostino, un contenitore con
le opere più pregevoli del cinque-seicento marchigiano.
Nella serata, con ritrovo alle ore 21,15 allo sferisterio comunale, pure la visita gratuita al Castello di Mondolfo, a
quella città murata racchiusa dalla duplice cortina a cui
lavorò anche Francesco di Giorgio Martini, senza tralasciare il Bastione di Sant’Anna. Anche in questo giovedì
d’agosto, collegamento bus speciale Adriabus da TorrettePontessasso e Marotta per Mondolfo, con partenza da
Marotta da piazza Roma (fontana) alle ore 21 e rientro
alle 23.50. Info: 0721 9391.
PESARO SPORT
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 il Resto del Carlino
LEGA PRO
I granata ritrovano le romagnole e si spingono
fino in Valle d’Aosta ma devono fare anche una
13
•••
puntata in Sicilia. Amichevoli: stasera al
«Barbetti» triangolare con Gubbio e Foligno
Fano al nord, che bella sorpresa
Mercato dilettanti Real aggrega Rondina
Piobbico, due allenatori
La Vadese su Biagini
SODDISFATTI
Il direttore
sportivo del
Fano Giuseppe
Pompilio
insieme al
presidente
Gabellini. I
granata in
questa stagione
prendono la
direzione nord
· Fano
ALLA FINE ha prevalso il buon senso.
Nessuno se lo aspettava, solo qualche
timida indiscrezione filtrata l’altro ieri dava l’Alma inserita nel girone settentrionale della Seconda divisione, e
così è stato. Fano dunque finisce nel
girone A con Alessandria, Bassano,
Bellaria, Casale, Castiglione, Forlì,
Giacomense, Mantova, Milazzo, Monza, Pro Patria, Renate, Rimini, Santarcangelo, Savona, Vallée d’Aoste, Unione Venezia. Traduzione: meno difficoltà tecniche, logistiche ed ambientali (ma sempre sulla carta), forse più incassi e meno spese (in almeno 4 trasferte romagnole si potrà persino partire la mattina evitando alberghi e pernottamenti), anche se purtroppo tutto
o quasi sembra invariato per quanto
concerne chilometri e distanze. Con il
Milazzo (siciliana) inserita all’ultimo
a sorpresa tra i nordisti, almeno un
viaggio in aereo il Fano se lo dovrà
sobbarcare, come non sarà una passeggiata recarsi in Val d’Aosta o in Piemonte. Ma si può fare.
MEGLIO un girone nuovo e stimolante come questo che l’altro difficilissimo, anche alla luce dei derby che il Fano ritroverà contro gli avversari di un
tempo, vedi Forlì, Rimini e Bellaria.
Questo ha deciso ieri il Consiglio federale, lasciando un po’ tutti disorientati. Anche se negli ultimi giorni il presi-
· Pesaro
Il diesse Pompilio
«Dopo l’enorme dispendio
della scorsa stagione
ci tocca un girone più umano»
dente Macalli aveva rimarcato il concetto che avrebbero prevalso criteri diversi come quello geografico e regionale, La Lega ha miscelato il tutto senza
scrupolo, tanto da creare malumori.
LE 18 FORMAZIONI rappresentano 8
regioni (5 lombarde, 5 emiliano-romagnole, 2 venete, 2 piemontesi, poi una
per Marche, Sicilia, Liguria e Val
d’Aosta). Ora sotto con il calendario,
che sarà compilato e diramato domani a Firenze. Primo commento a caldo del diesse Giuseppe Pompilio: «Siamo soddisfatti per essere stati inseriti
nel girone nord — spiega sereno — in
fondo avevamo pagato lo scorso hanno il peso di un girone sudista a 21
squadre, dispendioso mentalmente, fisicamente ed economicamente. Avevamo anche fatto presente questa situazione in Lega e alla fine possiamo
dire che tutto è andato nel migliore
dei modi. Ora ci tocca un girone più
umano, che cercheremo di disputare
al meglio». Intanto l’Alma in ritiro a
Frontone continua a prepararsi e stasera si confronterà con due belle realtà di Lega Pro come Gubbio e Foli-
gno, partecipando dalle 20 in poi al
triangolare Memorial Mancini in
quel di Gubbio. Si inizia alle 20 con
Fano-Foligno, allo stadio Barbetti.
Roberto Farabini
---------------------------------------------· GLI ALTRI GIRONI di Lega Pro.
1ª Divisione A (17 squadre): AlbinoLeffe, Carpi, Como, Cremonese, Cuneo, FeralpiSalò, Lumezzane, Pavia,
Portogruaro, Reggiana, San Marino,
SudTirol, Trapani, Treviso, Tritium,
VIcenza; Virtus Entella.
1ª Divisione B (16): Andria, Avellino, Barletta, Benevento, Carrarese, Catanzaro, Frosinone, Gubbio, Latina,
Nocerina, Paganese, Perugia, Pisa,
Prato, Sorrento; Viareggio.
2ª Divisione B (18): Aprilia, Arzanese, Aversa Normanna, Borgo a Buggiano, Campobasso, Chieti, Foligno,
Fondi, Gavorrano, HinterReggio,
L’Aquila, Martina Franca, Melfi, Poggibonsi, Pontedera, Salernitana, Teramo; Vigor Lamezia.
DUE ALLENATORI per l’Audax Piobbico. «Sì, sono
Gianfranco Ceccarani (ex Pieve di Cagna) e Giovanni Stocchi di Piobbico (ex calciatore dell’Audax) —
dice il riconfermato diesse Roberto Aluigi — ora contatteremo i giocatori». Non farà più parte della rosa
Anedda che ha dato addio al calcio. Riconfermati alla
presidenza Patrizio Silvi e Renato Martinelli.
La Vadese che sta cercando un attaccante, ha in prova un giocatore di nazionalità rumena, l’interesse è però tutto per il durantino Simone
Biagini (classe ’83, ex Cagliese e
Montegranaro) che in questi giorni
è aggregato in preparazione con l’Atletico River Urbinelli. La Viridissima Apecchio riparte con la riconferma in panchina di Edmondo Mochi; due i neo presidenti: Giancarlo
Marini (tifernate ed ex giocatore vissino negli anni ’80) e l’apecchiese
Massimo Galeotti. Il dirigente del
Mondolfo Alberto Sorcinelli comunica che la società ha fatto spesa, sono infatti arrivati,
dal Marotta, i giocatori Matteo Gabbianelli e Gianluca Donati (centrocampista ’85); dall’Ostra: Luca Travaglini (difensore ’91); dal Della Rovere: Mattia Martarelli (attaccante ‘86). Confermato l’allenatore Massimiliano Galassi.
Il Valfoglia (ex Rio Salso) ha lasciato libero l’esterno
di centrocampo Mattia Arduini (’85), ex Urbino e Misano. Il Real Montecchio è alla ricerca di un attaccante. Il centrocampista Alex Cennerilli (’92) dal Real
Metauro si è accasato al Marotta. Il Real Metauro ha
aggregato in preparazione l’attaccante Alberto Rondina (foto, ex Monturano), il centrale difensivo Piccinetti (ex Pergolese) e l’esterno di sinistra Budini
(’93), ultime due stagioni al Cattolica. L’ex trainer
dell’Olympia Cuccurano Lamberto Damiani è stato
contattato da una società romagnola.
· AMICHEVOLI DI OGGI. A Rio Salso Rio, ore 17: Valfoglia-Fossombrone. A Urbania, ore 16,30: UrbaniaVismara. A Borgo Santa Maria, ore 16,30: Atletico River Urbinelli- Atletico Gallo Colbordolo.
Amedeo Pisciolini
Vis Pesaro I due under a Manchester. Torellino saluta Balotelli
Fra Torino e Chatillon Visita allo stadio e soggiorno nel ritiro
E Vagnini marcò Adebayor
Juve Club, trasferta memorabile
· Pesaro
· Pesaro
SUPERSONIC. Esperienza
supersonica. Per dirla come
i fratelli Gallagher, che del
City sono supertifosi. «Ma
senza illudersi», per dirla alla Leonardi, uno degli artefici del sogno che stanno vivendo Giorgio Vagnini (foto) e Alberto Torelli, i golden boy vissini che ieri hanno svolto il primo allenamento all’Academy del City.
Non un semplice stage: si sono allenati con la squadra «riserve» (dove per riserve trovate gente come Adebajor).
«Come stanno? Da Dio... Ecco l’sms che Vagnini mi ha
spedito alle 18.30 (di ieri,
ndr): Abbiamo finito il primo allenamento. E’ veramente un sogno, tutto fansta-
stico, ci alleniamo con la
squadra riserve ma i campioni si allenano nel campo fianco a noi. Grazie Vis».
Vagnini potrà raccontare di
aver marcato proprio Emmanuel Adebayor («Mi ha fatto
solo un gol»), Torellino si è
«accontentato» del saluto di
super Mario Balotelli. «Possi-
bilità che il City li prenda in
considerazione? 5-10 su
100», spiega Leonardi.
Scherzando, possiamo allora
dire che è più facile che Vagnini e Torelli restino al City che uno sceicco scelga di
investire su una Vis che,
senz’acqua, ieri si è lavata
con bottiglie di minerale rimandando per la serata (nelle rispettive abitazioni) la
doccia. Oggi, intanto, alle
17, si giocherà a Forlì (campo attiguo allo stadio) contro
il Forlì (2ª Divisione) del ds
Sandro Cangini. Vicini torna disponibile dopo l’influenza ma al suo posto potrebbe partire Torelli senior.
Per il resto, formazione tipo
con Ridolfi regista.
Gianluca Murgia
E’ COMINCIATA anche per
lo Juventus Club Pesaro
«Amico della Juve» la nuova stagione calcistica. I soci
del Club hanno voluto far
sentire la loro presenza ai
propri beniamini dal vivo,
nel ritiro di Chatillon e
con l’occasione hanno visitato lo Juventus Stadium e
il Museo recentemente
inaugurato. Stupore ha suscitato la visita alla casa Juventus (foto), con le sale
adibite a convegni, ristoranti e salottini all’interno
dello stadop. La visita al
museo ha procurato grandi
emozioni nel rivedere le foto, le maglie, i palloni, i trofei, tutto quello che ha fat-
to la storia della Juve. Tanto entusiasmo ha accompagnato i soci nel ritiro valdostano grazie alla disponibilità dimostrata dai giocatori e dallo staff tecnico: non
sono mancati gli autografi
e le foto di rito con i giocatori. Lo Juventus Club rende noto a soci e simpatiz-
zanti che tra non molto sarà presente sul web un sito
dove tutti potranno seguire gli eventi e le manifestazioni proposti. E’ già aperta la campagna tesseramento soci, per informazioni:
0721 415541 (Sebastiano)
oppure 0721 639430 (Gabri).
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB - AN - “Taxe Perçu”
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Corriere Adriatico + sezione nazionale del Messaggero a € 1.00
Anno 152 Nº 218
Mercoledì 8 agosto 2012
€ 1.00
PESARO e FANO
www.corriereadriatico.it
Emergenza per il turismo
PRIMO PIANO
Due giorni senz’acqua: calo d’affari e locali chiusi. Tre le rotture
.......................................................................................
Pesaro
Quasi due giorni senza acqua: Pesaro è in ginocchio mentre il settore
del turismo ha subito forti danni. Il
servizio idrico è stato ripristinato nel
capoluogo di provincia solamente
nella serata di ieri, dopo la terza rottura della condotta in due giorni avvenuta alle 6,30 di ieri a Santa Veneranda, con allagamento di via Bo-
nini e invasione di fango anche nelle
abitazioni. Marche Multiservizi ha
completato la terza riparazione alle
16 ma sono state necessarie molte
ore prima che il servizio tornasse a
regime, anche per evitare che un’immissione in rete con troppa potenza
favorisse altre rotture. Nelle zone
della città in cui l’acqua è mancata
dal primo pomeriggio di lunedì si è
sfiorata l’emergenza igienico sanita-
ria visto che i residenti non hanno
avuto a disposizione acqua neanche
per i servizi igienici e per lavarsi, ol..........................................
L’ultimo guasto
a S.Veneranda
ha causato
invasione di fango
e allagamenti
RUSPA IN STRADA
..........................................
tre che per cucinare. Per il turismo
oltre al disagio dei vacanzieri si parla
di danni economici perché tutti i bar
e i ristoranti che non si sono organizzati hanno visto calare il giro d’affari non potendo servire neanche i
caffè o lavare le stoviglie. Alcuni ristoranti ieri hanno chiuso. Disagi
pure in spiaggia. Qualcuno ora pensa di chiedere i danni.
Senesi-Falcioni In cronaca di Pesaro
Bindi e Fini dopo il sì della Camera ai tagli
μ
Via libera alla spending review
I tagli a statali
e Province
diventano legge
μ
Appuntamento clou del Summer Jamboree: una lunga notte in spiaggia al ritmo di rock and roll
A Senigallia come alle Hawaii
L’EVENTO
............................................................................
Senigallia
...............................................................................................................
Roma
La spending review è legge. Il decreto mette a
dieta lo Stato, congelando l’Iva, accorpando le
Province e introducendo subito risparmi per
4,5 miliardi, 10,5 nel 2013 e 11 il successivo.
Gasparetto A pagina 3
μ
Monti poi si scusa: un disguido
“Con Berlusconi
spread a 1.200”
A Senigallia impazza il Summer Jamboree
Gonnellino di paglia e ghirlanda di fiori al collo perché oggi è
il giorno del Big Hawaiian Party. Dopo la riuscita gita in collina a Corinaldo con un lunedì
che il paese gorettiano ricorderà a lungo per il grande coinvolgimento che la rassegna ha
creato è tutto pronto per fare
baldoria in spiaggia fino alle 4
del mattino in uno degli appuntamenti più attesi del popolo
che ama e si è ormai affezionato
a questa rassegna. Dopo i disagi
dei giorni scorsi ripristinati i
bus navetta.
Marinelli
OLIMPIADI 2012
μ
La campionessa in lacrime accusa
Vanessa Ferrari
“Mi hanno derubato”
In Cronaca e negli Spettacoli
Appello anti-degrado
Esposto alla Soprintendenza di Amare Fano
..............................................................................
Fano
Mario Monti e Silvio Berlusconi
................................................................................................................
Roma
“Se il precedente governo fosse ancora in carica lo spread sarebbe a 1.200”. La frase di
Monti, estrapolata da un’intervista, fa esplodere l’ira del Pdl. Il premier telefona a Berlusconi, spiega e si scusa: “Sono dispiaciuto”.
Garimberti A pagina 4
μ
Il movimento di opinione Amare Fano ha inviato un esposto alla Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici e paesaggistici delle Marche contro episodi di degrado, incuria e disamore nei confronti del patrimonio monumentale e i beni pubblici della città. Il dito è puntato
contro la maleducazione dei cittadini soprattutto per la sosta
selvaggia e l’indiscriminata occupazione di suolo pubblico da
parte degli esercizi commerciali
autorizzata dal Comune.
Falcioni In cronaca di Fano
I mancati allacci del gas in Provincia
“Marche Multiservizi
deve restituire i soldi”
L’INTERROGAZIONE
............................................................................
Fossombrone
Una vicenda da chiarire. Riguarda il progetto di metanizzazione delle frazioni di San
Lazzaro e Calmazzo a Fossombrone. Il consigliere provinciale
Renzo Savelli (Rc) ha inoltrato
un’interrogazione al presidente
Matteo Ricci perché nessuno risponde ai cittadini ai quali non
sono stati restituiti i versamenti
per i mancati allacci. Scrive Savelli: “E’trascorso oltre un anno
da quando un nutrito gruppo di
cittadini di San Lazzaro e di Calmazzo, frazioni del Comune di
Fossombrone, ha scritto a Mauro Tiviroli, amministratore delegato di Marche Multiservizi,
chiedendo indietro gli 864 euro
versati per gli allacci del gas, visto che gli allacci non sono stati
eseguiti e per essi si chiedono
altre somme”.
In cronaca di Pesaro
IL CASO ILVA
Economia e salute
GIUSEPPE BERTA
........................................................................................................
I
l caso dell’Ilva rappresenta una risposta
da manuale a tutti coloro che si dichiarano contrari alla politica industriale perché la ritengono inutile. Sembra proprio,
invece, che sia uno strumento di cui l’Italia
oggi non può fare a meno, se vuole tentare
di uscire dalle contraddizioni che...
Continua a pagina 11
L’espressione triste di Vanessa Ferrari dopo il quarto posto
.....................................................................
Londra
“Mi sono sbattuta per poter
arrivare a medaglia e per tre
decimi in meno una ti frega il
podio. Per me è un’altra medaglia di legno”. Non regge
alla delusione Vanessa Ferrari e al termine della finale
del corpo libero di ieri è scoppiata in lacrime. Pianto di
rabbia per aver perso il bronzo totalizzando lo stesso
punteggio della russa Mustafina. E attacca: “Regole
assurde”.
Errico Nello Sport
μ
μ Ottima
performance
Canoa, Idem
vola in finale
Nello Sport
μ Schwazer
e il doping
Il papà di Alex
“E’ colpa mia”
Nello Sport
Micolucci ieri di nuovo sotto torchio a Bari
Calcioscommesse
In arrivo le sentenze
Martello Nello Sport
Mercoledì 8 agosto 2012
9
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Per guasti e siccità da Pesaro ad Ascoli si resta a secco
.............................................................................
Pesaro
Quasi due giornate senz’acqua.
È Pesaro, tra le città delle Marche, quella costretta a pagare il
prezzo più alto in quest’estate
rovente. Da lunedì pomeriggio
l’acquedotto è andato in tilt ben
tre volte: dopo le due rotture di
lunedì alla condotta principale,
a Rosciano e Calcinelli, riparate
in 10 ore da Marche Multiservizi, ieri all’alba nuovo guasto alla condotta in via Bonini con le
inevitabili proteste di albergatori e ristoratori. E, nonostante le
rassicurazioni, Pesaro è rimasta
a secco fino a ieri sera. Così per
far fronte alla nuova emergenza, la terza, sono state nuovamente collocate tre autobotti di
acqua potabile a Muraglia (piazza Alfieri), Baia Flaminia (Campo di Marte) e nel parcheggio
del Campus scolastico. Tra le 9 e
le 10 è stato attivato alla Palla di
Pomodoro e in via Mario Del
Monaco il servizio di distribu-
zione dell’acqua nelle buste da
un litro, e tra le 11 e le 12 a Villa
Ceccolini e a Borgo Santa Maria
sono stati distribuiti quattro
bancali di acqua minerale. E ancora: l’acqua è stata distribuita
di nuovo in via Del Monaco, alla
Palla di Pomodoro e nella piazza
di Candelara. In serata, con diverse ore di ritardo rispetto a
quanto annunciato, Pesaro è
tornata alla normalità.
La mancanza d’acqua non ha
risparmiato Fano dove ieri c’è
stato l’assalto all’acqua minerale nei supermercati a causa della presenza dei nitrati nella rete
idrica per l’immissione in rete
dell’acqua dei vecchi pozzi. A
Matelica, invece, la Multiservizi
ha allertato la popolazione af...................................
Nella città di Rossini
da lunedì pomeriggio
l’acquedotto è andato
in tilt ben tre volte
...................................
finché faccia scorte d’acqua: in
questo caso è la siccità a far scattare l’allarme.
E molti Comuni dell’Ascolano si preparano a restare a rubinetti chiusi. Tutta colpa della
scarsa portata dell’acqua in sorgente, della crescente domanda
idrica, di un’estate troppo rovente e di una serie di emergenze localizzate sia di condotte
principali sia di impianti. Morale: per la Ciip, l’azienda che gestisce i servizi idrici, è impossi-
bile garantire un’equa distribuzione della risorsa disponibile e
quindi si provvederà a chiudere,
a partire da domani e fino a nuovo avviso nelle ore notturne dalle 23 alle 6.30, i serbatoi. Con un
avvertimento: questa chiusura
rappresenta la prima fase di
possibili altri interventi che potranno essere attivati in relazione all’andamento delle portate
delle sorgente, all’andamento
climatico e alla domanda idrica
da parte delle utenze.
Aumento delle temperature, il primato è qui
Tra giugno e luglio 3,8 gradi in più nel confronto con la media storica. La Coldiretti: colture a rischio
IL CLIMA
ROVENTE
............................................................................
Ancona
Le Marche non rinunciano al
record, anche se in questo caso
è di quelli che sciolgono. L’estate marchigiana è quella che in
Italia ha fatto registrare l’aumento di temperatura massimo rispetto al passato, con il
termometro che tra giugno e luglio ha segnato ben 3,8 gradi in
più nel confronto con la media
storica di riferimento. A posizionare la barra su questa stagione rovente è la Coldiretti regionale, sulla base di un’analisi
sui dati dell’Osservatorio agro
climatico del ministero delle
Politiche agricole. Dopo che nel
mese di giugno il termometro è
arrivato a 28,7 gradi, quattro
μ
Annuncio Anpas
gradi in più rispetto alla media,
a luglio ha raggiunto quota 31,3,
3,7 gradi in più del solito. Uno
scarto climatico che, sottolinea
Coldiretti, colloca la nostra regione al primo posto tra quelle
più “calde” rispetto al passato,
con una media di 3,85 gradi di
aumento della colonnina di
mercurio, davanti a Umbria e
Basilicata. E con Nerone si rischia di battere ulteriori record.
Una situazione che, sottolinea la Coldiretti Marche, sta penalizzando soprattutto le campagne. Per il girasole, una delle
colture più presenti nella nostra
regione con una superficie di
40 mila ettari e una produzione
di oltre 900 mila quintali, si stima un calo produttivo certo del
20 per cento, che può arrivare
però anche al 90 per cento per
chi ha seminato tardi, con le
piante in fase di crescita che
hanno sofferto da subito lo
stress idrico. Il sole picchia duro
e non risparmia. Così nella lista
nera della siccità finisce anche il
μ
Il termometro si impenna e l’estate marchigiana è quella
che in Italia ha fatto registrare l’aumento di temperatura massimo
Sul turismo i dati della Confcommercio
“Fermeremo Le presenze in calo dell’8%
le nostre
Ma le Marche resistono
ambulanze” Ancona
............................................................................
.......................................................................
Ancona
Le 48 associazioni Anpas delle Marche, l’associazione nazionale pubbliche assistenze,
passano all’attacco: “La Regione - annunciano - fermerà
le ambulanze delle associazioni di volontariato. E dopo
anni di inadempienze oggi
qualcuno vorrà pure farci
credere che la colpa è della
spending review”. E ancora:
“Continua l’immobilità dei
politici regionali che continuano a non applicare le norme di legge da essi stessi emanate, e a non rispettare gli impegni presi: di conseguenza le
associazioni di volontariato
ormai non riescono più a pagare il carburante, l’assicurazione e la manutenzione dei
mezzi destinati all’emergenza e al trasporto sanitario, e
sono quindi costrette a fermare i propri mezzi”. Così i
presidenti delle Pubbliche
Assistenze
marchigiane,
“considerata anche l’ennesima assenza di qualsiasi cenno
di riscontro da parte della Regione in ordine alla convocazione urgente di un tavolo
tecnico richiesta lo scorso luglio”, hanno confermato di
procedere alla sospensione
dei servizi e delle loro attività
dal prossimo 1° ottobre.
“L’epilogo - concludono - di
un tragico percorso che dura
da oltre undici anni”.
I mesi di giugno e luglio hanno
visto un calo dell’8% di presenze di turisti nelle Marche, mentre per agosto la previsione è attorno al -5%. I dati della Confcommercio regionale tuttavia
sono “solo apparentemente negativi - afferma il direttore Massimiliano Polacco, segretario
generale Federalberghi Marche - in quanto quest’anno si è
registrata una forte diminuzione del numero di italiani in vacanza (-6 milioni), e le Marche
sono meta in prevalenza di connazionali”.
Con il crollo “tricolore”, documentato dai dati della Federalberghi nazionale (-21,5% di
turisti a giugno; -13% a luglio e
-29,5% ad agosto) ci si aspettava
una flessione molto più marcata, anche fino al -20%, come è
avvenuto in altre zone d’Italia
che hanno subito crolli anche
del 30%. Invece le Marche hanno limitato i danni, e in autunno
Confcommercio e la Regione
daranno vita a una serie di iniziative per attrarre turisti in la
primavera, specie dal Nord Europa.
“Considerando la storia del
turismo marchigiano, legato a
quello italiano (tra il 78 e l'86%
del totale, ndr) - ha detto Polac...................................
“Con 6 milioni di italiani
in meno che vanno
in vacanza il dato
non è poi dei peggiori”
...................................
Per il mese di agosto invece
la previsione è attorno al -5%
co - è andata bene. La diminuzione di connazionali è stata
controbilanciata dall’arrivo di
viaggiatori stranieri”. Oltre
l’estate c’è di più: in autunno la
Confcommercio punterà soprattutto sulla Svezia, anche
grazie al collegamento aereo
dall’aeroporto di Falconara.
A subire di più un rallentamento di prenotazioni e presenze sono state le località del
Nord della regione. Sono andate meglio Senigallia e il Sud delle Marche. Alcune zone però,
come per esempio Frasassi,
hanno strappato un +5%, grazie a personale impegnato solo
nella ricerca di turismo straniero. In tanti segni meno un’altra
nota positiva: il trend di presenze di turisti olandesi (+20%) anche se il numero di arrivi non è
ancora altissimo.
mais. Secondo la Coldiretti chi
ha la possibilità di irrigare dovrebbe contenere il calo entro i
limiti del 20 per cento, a patto
però di un consistente aggravio
dei costi produttivi. Per chi non
può irrigare si rischia di perdere
fino all’80 per cento del raccolto.
Oltre ad aggravare la siccità
nei campi, il caldo ha fatto crollare la produzione di latte nelle
stalle, con gli allevatori costretti
a studiare diete specifiche per le
mucche o a piazzare ventilatori
in stalla. A causa delle alte temperature gli animali mangiano
poco, bevono molto e producono meno latte, con un calo medio che nella nostra regione va
dal 20 al 50 per cento. Ma, denuncia ancora la Coldiretti, “lo
stress idrico inizia a farsi sentire
anche su altre colture, a partire
dalla vite e dall’olivo, per i quali
saranno decisive le prossime
settimane”. Le Marche non rinunciano al record, ma in questo caso sono costrette a pagare
pegno.
Danni ai raccolti
C’è chi propone
di sospendere l’Imu
L’EMERGENZA
...............................................................................
Ancona
Valutare ogni iniziativa per
attenuare il danno economico a
causa della siccità e che metterà
in ginocchio migliaia di imprese
agricole. Lo chiede il presidente
della Commissione agricoltura
del Senato Paolo Scarpa
Bonazza Buora proponendo
“una sospensione degli oneri
tributari, a iniziare dall’Imu,
oltre che altre provvidenze
connesse allo stato di calamità”.
Le produzioni di mais e soia sono
azzerate”dice Scarpa secondo il
quale “è altrettanto urgente che
Stato e Regioni attuino con
velocità un programma serio
per completare un piano irriguo
convincente”.
Mercoledì 8 agosto 2012
COMPRO ORO
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Pesaro in ginocchio, poi l’acqua torna
Quasi due giorni a secco, gravissimi disagi domestici e danni al turismo. Terza rottura a Santa Veneranda
EMERGENZA
IDRICA
LUCA SENESI
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Pesaro
La fine dell’incubo è avvenuta
solo nella serata di ieri. Quasi
due giorni senz’acqua hanno
messo Pesaro in ginocchio e
danneggiato il settore della ricettività turistica.
Ieri dopo le 19.30 i rubinetti
sono tornati a far sgorgare acqua, lentamente e in zone sparse
della città. Nei piani alti del centro storico il servizio è stato ripristinato alle 23.
Alle rotture della condotta
prima all'altezza di Rosciano di
Fano alle 20.30 di domenica e
poi a Calcinelli di Saltara lunedì
alle 15, ieri mattina alle 6,30 si è
aggiunta quella di Santa Veneranda proprio a ridosso delle
abitazioni, con i maggiori disagi.
Oltre al danno economico col
passare delle ore si è sfiorata
l’emergenza igienico sanitaria.
Oltre che per cucinare da lunedì
a migliaia di pesaresi l’acqua è
mancata anche per lavarsi e per
usare i servizi igienici.
Appena un sollievo c’è stato
ieri dalle 5 e le 7 quando il servizio dopo la riparazione della
seconda rottura era stato ripristinato. Poi alle 6.30 il terzo guasto, questa volta a Santa Veneranda, in via Bonini.
La via è stata allagata dall’acqua che fuoriusciva con la pressione alta dalla condotta e la zoμ
na è stata invasa da fango e detriti. Inevitabili i problemi alla
circolazione, non solo quella dei
veicoli che è stata interdetta, ma
anche quella dei pedoni. Alle
11.30 il personale di Marche
Multiservizi ha iniziato a rimuovere le tubature danneggiate
con la conseguente sostituzione
con quelle nuove. L'operazione
ha richiesto un intervento durato fino alle 16. In seguito si è provveduto a riempire il serbatoio di
San Gaetano, operazione che ha
richiesto poco più di due ore a cui
si sono aggiunte altre ore per la
distribuzione dell'acqua in tutta
la città.
La macchina dell'emergenza
per la distribuzione di acqua potabile aveva ripreso il suo lavoro
sin dalla mattina di ieri dopo i
primi interventi di lunedì. Tra le
9 e le 10 è stata attivata alla Palla
di Pomodoro e in via Mario del
Monaco la distribuzione di acqua nelle buste da un litro.
Come se non bastasse la macchina imbustatrice alla Palla si è
rotta e le buste sono state sostituite da bottiglie. Inoltre intorno
a mezzogiorno a Villa Ceccolini e
vicino alla chiesa di Borgo Santa
Maria sono stati distribuiti quattro bancali di acqua minerale.
Non sono mancate le critiche
durante l'emergenza come d'altra parte era accaduto con le nevicate di febbraio, anche perché
risolto il problema delle tre rotture resta l’allarme della scarsità
delle risorse idriche per il Metauro in secca, per il quale sta...................................
Il quartiere inondato
di fango ieri alle 6.30
Il servizio ripristinato
in serata, in centro alle 23
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Cancellieri
bloccherà
l’erogazione
di notte
IL VERTICE
EUGENIO GULINI
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Fermignano
Via Bonini a Santa Veneranda invasa dal fango ieri dopo la terza rottura dell’acquedotto in due giorni
mattina si svolge un vertice in
Provincia. Alcuni disagi, nonostante tutto, si potevano evitare
o meglio prevenire. D'altra parte
ogni volta che l'acqua viene ripristinata il flusso deve essere
controllato perché la pressione
se troppo forte tende a spaccare
le tubature vecchie di anni realizzate in fibrocemento, un materiale esposto alle rotture.
A Santa Veneranda inoltre il
fiume di fango non è certo una
novità. Alessandro Panaroni,
consigliere del quartiere e espo-
nente pesarese di Sel, ricorda come poco più di un mese fa lo stesso rione, a seguito di un forte acquazzone, fu investito dal fango
proveniente dai cantieri autostradali della terza corsia. “Oggi
la storia si ripete - protesta -. Il
fiume di fango è ritornato e ha
fatto di peggio. Esiste un serio
problema idrogeologico che interessa tutto il quartiere e pertanto chiedo al sindaco di far
fronte a questa situazione per
prevenire simili inondazioni".
Critiche di stampo più pretta-
mente politico vengono dal Pdl
con l'intervento di Massimiliano
Nardelli. “Ho sentito parlare sindaco e assessori di sfortuna sulla
rottura dell'acquedotto - afferma il consigliere comunale -. Mi
si permetta di dire che qui la sfortuna c'entra ben poco. L'amministrazione comunale preferisce
realizzare rotatorie e bretelle
piuttosto che investire su un problema storico come la tenuta
dell'acquedotto. Ora chi risarcirà cittadini, albergatori e ristoratori dei danni subiti?”.
Respinta la clientela, la maggior parte dei bar non ha servito caffè. All’alba rubinetti attivi solo per due ore
Ristoranti chiusi, operatori arrabbiati
SILVIA FALCIONI
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Pesaro
Ristoranti chiusi a Pesaro in piena stagione turistica. “Senza acqua è impossibile lavorare” dicono i titolari dei locali duramente colpiti dall’“acquerotto”,
con la terza rottura della condotta idrica ieri mattina in via Bonini a Santa Veneranda.
E' un coro desolante che ieri
trasmetteva rassegnazione e
impotenza, di fronte ad un'emergenza che purtroppo capita
quando in città c'è grande fermento turistico e le temperature
toccano il picco stagionale. A Pesaro è forte il malcontento per la
mancanza di acqua nelle abitazioni per quasi due giorni, che ha
reso impossibile farsi la doccia e
usare i servizi igienici, ma ha impedito anche gesti quotidiani
molto semplici come lavare le
verdure o i piatti.
Ma durante colpito è stato il
turismo, con gravissimi disagi
per chi è in vacanza ed è alloggiato in quelle strutture che non
hanno autonome cisterne con
scorte idriche come è nelle disponibilità dei grandi alberghi.
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Tutto il litorale resta senza
le docce, i bagnanti
rassegnati. Ma la triplice
rottura suscita proteste
...................................
Praticamente sono stati due
giorni da incubo.
Disagi per i bar, molti di essi
da lunedì pomeriggio si sono ritrovati nell'assoluta impossibilità di fare caffè e cappuccini.
Qualcuno ieri, come il Caffè ducale in piazza del Popolo, si è organizzato rifornendo la macchina del caffè con acqua minerale.
A vivere l'emergenza più rilevante sono stati i ristoranti, costretti a tenere chiusi i battenti,
incapaci di garantire il servizio.
“Siamo obbligati a chiudere, dato che non possiamo mandare la
gente in bagno - spiega Donatella del ristorante Commodoro ma ci risulta che anche gli altri
locali non se la passino bene.
Vengono da noi persone che ci
chiedono dove poter andare a
mangiare”. Al Gazebo invece dicono: “Così non si può lavorare,
se manca l'acqua manca tutto”.
In pochi si sono organizzati come La Guercia in centro storico,
il cui titolare Angelo sostiene:
“Qualche disagio c'è stato, ma
siamo riusciti ugualmente ad
ospitare i clienti dato che abbiamo l’autoclave in cantina con
una riserva di 10 quintali d'acqua che basta per far fronte all'emergenza. Mentre per i cibi,
andiamo a fare rifornimento alle fontanelle”.
Infatti, mentre Marche Multiservizi lavorava alla riparazio-
Rifornimenti all’autobotte
ne dei danni, le fontanelle di via
Gagarin e via Paganini restavano le uniche con acqua potabile.
La preziosa risorsa era attesa come la panacea di tutti i mali. Al
ristorante L'Angolo di Mario ci
si è organizzati con bicchieri e
piatti di plastica data l'impossibilità di lavare le stoviglie. Inoltre il locale dispone di una riserva d'acqua potabile custodita in
recipienti e raccolta quando ancora la risorsa era disponibile. A
dare un po' di respiro all'emer-
genza era stato il breve momento di tregua avuto nelle prime
ore del mattino, dalle 5 alle 7,
quando alcuni locali, come il Nerocaffè in piazza del Popolo, erano riusciti a lavare cumuli di bicchieri e tazzine lasciati la sera
precedente al momento della
chiusura.
Grossa emergenza anche al
Ristorante Bristolino in piazzale
della Libertà il cui titolare dice:
“Già lunedì c'erano grosse difficoltà, ma martedì è stato proprio impossibile lavorare. Abbiamo mandato via gente e perso l'incasso della giornata. Si doveva provvedere prima a una
maggiore manutenzione, piuttosto che trovarci in piena stagione con questi disagi”.
Non è andata meglio sulle
spiagge, dove è stato impossibile
farsi la doccia su tutto il litorale
pesarese. “L'unica acqua che
abbiamo a disposizione è quella
del mare - dice Luca dei Bagni
Mario -. Per fortuna le lamentele
sono contenute e i bagnanti sono comprensivi, dal momento
che la situazione è la stessa anche nelle case e negli alberghi”.
Stessa carenza idrica anche a
Sottomonte, ai Bagni Helios, dove Fabio aggiunge: “Con il mio
socio stiamo pensando di fare
una denuncia per i mancati incassi. Valuteremo le azioni da intraprendere, una rottura ci sta
ma due giorni sono troppi”.
Ippaso: “Occorre
programmazione”
IL DISSERVIZIO
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Pesaro
“Inizia il grido di allarme per la
siccità nei nostri invasi. Un
grido pesante avvallato da una
situazione tremenda dove si
nota la quasi totale assenza di
un elemento primario,
fondamentale per l'uomo,
come l'acqua”. E’quanto
osserva Davide Ippaso,
segretario della
Confcommercio di Pesaro.
“Ogni anno è la stessa storia osserva Ippaso -. Anche se
abbiamo avuto un inverno
copioso come mai era successo
prima (con metri e metri, anzi
tonnellate di neve ovunque) ci
ritroviamo sempre allo stesso
livello di crisi idrica. E' ora che si
faccia qualcosa. Ci vuole
organizzazione, sistema,
progetti a medio-lungo
termine e la creazioni di
“fonti”o riserve alternative o
aggiuntive (vedi costruzione di
nuovi invasi) ovvero di una
profonda ristrutturazione di
tutto l'acquedotto (non quello
romano che funziona
egregiamente)”.
“Fermignano parteciperà alla riunione di questa mattina
in Provincia con Protezione
Civile, Aato e sindaci
sull’emergenza idrica”. Così
assicura il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri. si
tratta del vertice che va oltre
l’emergenza dell’“acquerotto” di Pesaro per affrontare
l’allarme della scarsità di acqua a causa della siccità nel
fiume Metauro e nei suoi affluenti, scarsità che tra beve
asseterà gran parte dei residenti della provincia. Si valuterà se ricorrere alle riserve
del pozzo Burano il cui uso
però allarma gli ambientalisti nel timore di compromettere i delicati equilibri idrografici ipogei.
“Non vorrei arrivarci mai,
ma la situazione è drammatica –avverte Cancellieri –. La
portata di acqua dal fiume al
nostro depuratore sta calando a vista d’occhio. Noi non
abbiamo i problemi di Urbania dove i depuratori non funzionano e il fiume è inquinato. Una delle cause dell’avanzante morte biologica dell’alto Metauro è data da quello
che sversano i depuratori e
cioè sostanze inquinanti (per
lo più provenienti da scarichi
domestici) con concentrazioni al di sopra dei limiti di legge. Va fatta l’eccezione per il
depuratore di Fermignano
che rispetta tali limiti. Una
condizione perchè i depuratori delle acque di scarico
funzionino è quella che devono essere mantenuti in piena
efficienza. Non a caso quello
di Fermignano è stato oggetto di recente manutenzione
straordinaria e per questo
funziona bene”.
Il consigliere provinciale
del Gruppo Lega Nord, Daniele Lunghi attacca senza tirare indietro il dito: “Non ci si
può celare dietro la mancanza di risorse. Urbania in 20
anni ha pagato circa 3,3 milioni di euro per la depurazione di acque reflue, che però
non funziona; MarcheMultiservizi ha chiuso il 2011 con
un utile netto di ben 3 milioni
e 710 mila euro, perché non si
investe sulla filtrazione? e
perché si deve sempre arrivare a situazioni di emergenza? Basta vedere la scomparsa del pesce in quello che era
uno dei fiumi più pescosi del
centro Italia; basta analizzare le carcasse dei pesci; basta
vedere la quantità di alghe, il
colore e odore dell’acqua per
rendersi conto che il fiume è
una vera e propria fogna a
cielo aperto. Cosa intende fare il Presidente Ricci per evitare l’eutrofizzazione dei nostri fiumi? Intende intervenire presso l’Aato e presso Marche Multiservizi? ”
Mercoledì 8 agosto 2012
FANO
T: 0721 31633
μ
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III
F: 0721 67984
Il sindaco replica alle analisi di Goletta Verde che hanno rilevato un punto “fortemente inquinato” alla foce dell’Arzilla
“Depurato il 99 per cento degli scarichi di Fano”
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Fano
“Fortemente inquinato” è il perentorio suggello che la Goletta
Verde ha posto anche sul tratto
di costa, prossimo a via del Moletto, dove sfocia il torrente Arzilla. Qui le analisi effettuate dagli ambientalisti hanno riscontrato una concentrazione di
batteri superiore alla norma.
Certo che i campionamenti so-
no stati eseguiti in un punto
particolarmente sensibile dove
era molto probabile il risultato
ottenuto. Per fortuna di tali
punti, nella riviera fanese ne
esistono solo due: uno all’Arzilla e uno alla foce del Metauro,
ma una dichiarazione simile, effettuata in piena stagione turistica rischia di macchiare il contrassegno ambientale principe
per eccellenza, qual è la Bandie-
ra Blu, consegnata proprio domenica scorsa dal delegato della Fee Roberto Piccinini al sindaco di Fano Stefano Aguzzi.
Pronta è stata, a questo proposito, la reazione del primo cittadino alle iniziative della Goletta Verde. “Le analisi di Goletta Verde sono state effettuate
– precisa Aguzzi - alla foce di un
fiume ed è noto che nelle foci
possono esservi degli inquinan-
ti di vario tipo provenienti anche dall'entroterra tant'è che
alla foce del fiume Metauro c'è
un’ordinanza fissa di divieto di
balneazione”. I sindaco ha precisato che l'acqua del mare antistante la città di Fano è costantemente controllata e rispetta
ampiamente i limiti di legge.
“Poche città come la nostra continua il sindaco - possono
vantare un allaccio alla rete fo-
gnaria e quindi alla depurazione del 99 per cento delle acque
reflue di tutto il territorio comunale, quindi non c'è acqua
prodotta nel nostro territorio
...................................
“Lì c’è un fiume che porta
reflui anche dall’entroterra
ma il mare è controllato
e nei limiti di legge”
...................................
che, prima di entrare in mare,
non passi attraverso la rete gestita dalla società Aset spa che
da sempre svolge un lavoro eccellente in questo campo.
“Ci tenevo – conclude il sindaco Aguzzi - a tranquillizzare i
fanesi e tutti i turisti presenti in
questo momento nel nostro territorio sulla qualità delle nostre
acque”.
m.f.
Esercizi impreparati: caffè ai nitrati
Alcuni baristi non sono informati dell’acqua non potabile. Aset: i filtri solitamente inadeguati
EMERGENZA
PER I SERVIZI
MASSIMO FOGHETTI
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Fano
Resterà in vigore qualche giorno
l’ordinanza del sindaco Stefano
Aguzzi che vieta di utilizzare
l’acqua erogata dal pubblico acquedotto per scopi alimentari e
per cucinare i cibi.
I guasti alla rete idrica rilevati
in territorio fanese, sono stati riparati, ma per revocare l’ordinanza occorre acquisire i risultati delle analisi effettuati
dall’Asur che attestino i requisiti
di legge idonei a ripristinare la
condizione di potabilità. Questa
mattina sarà anche l’Aset spa,
con i suoi laboratori interni ad
eseguire le analisi, ma queste
non sono in grado formalmente
a ristabilire la normalità.
In realtà Fano ha sofferto meno rispetto alla città di Pesaro,
dove l’erogazione idrica è stata
addirittura interrotta, mentre la
città della Fortuna dispone sempre del “serbatoio” di riserva costituito da un’abbondante falda
idrica, utilizzabile almeno per
usi igienici perché purtroppo è
ricca di nitrati e perciò non potabile.
μ
L’acqua quindi non è mancata ieri dai rubinetti della città, solo che era un’acqua ricca di nitrati e perciò imbevibile.
Non tutti i cittadini hanno potuto prendere visione dell’ordinanza, quindi se lo facevano prima anche prima hanno continuato a bere l’acqua del rubinetto.
L’informazione a questo riguardo è stata considerata carente e poco tempestiva, richiedendo diversamente da quanto
fatto e come si faceva un tempo
(e si è tornato a fare in questa
occasione a Pesaro) l’impiego di
auto munite di altoparlante.
“Più che l’esigenza di tutelare
la salute dei cittadini – è stato il
contenuto di una protesta – ha
prevalso lo scrupolo di non allarmare i turisti presenti nella
nostra città, rischiando un fuggi
fuggi generale”.
Ma come se la cavano i bar, i
ristoranti, tutti quegli esercizi
che hanno bisogno di acqua potabile per servire i propri clienti
caffè e cappuccini e per cuocere
la pasta? Da un rapido sondaggio compiuto nella giornata di
ieri è risultato che molti non erano a conoscenza dell’ordinanza;
soprattutto le commesse hanno
confessato di non aver ricevuto
particolari disposizioni dai propri datori di lavoro. Altri si sono
sentiti al sicuro perché in possesso di filtri.
Ma come confermato anche
dal presidente di Aset Spa Gio-
Lettera al governo
con le ragioni
a tutela del Tribunale
LA DELIBERA
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Fano
L’autobotte che distribuisce acqua potabile in via Fanella, quella del rubinetto non si può bere
vanni Mattioli in genere si tratta
di filtri che non eliminano i nitrati. Pochi hanno garantito di
aver usato acqua minerale sia
per fare i caffè che per usi di cucina. Da ciò risulta che l’apparato commerciale e specie quello della ristorazione è stato colto
impreparato di fronte a
un’emergenza simile.
Un’emergenza che pure Fano
aveva vissuto negli anni ’80 per
un lungo periodo, da quando
cioè si incominciò a rilevare la
L’annuncio di Santorelli: i parcheggi necessari ai negozi
Via Cavour non sarà per i pedoni
Lunedì torna la Festa del borgo
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Fano
Il “Borgo” è l’unico quartiere del
centro storico che ha mantenuto intatta la sua identità e la
ostenta con legittimo orgoglio
ogni 13 agosto, quando ormai da
16 anni si organizza la sua festa.
La nuova edizione, che si terrà
lunedì prossimo, è stata presentata dall’assessore alle attività
produttive e dal segretario della
Confcommercio
Francesco
Mezzotero. Comprendente il
popolare quartiere dei Piattelletti e le case che si stringono attorno alla basilica di San Paterniano di malatestiana memoria,
il borgo è diviso in due dalla
grande arteria cittadina di via
Cavour che un tempo usciva dalla città attraverso Porta San Leonardo, oggi non più esistente.
Proprio questa, di fatto un prolungamento di corso Matteotti è
diventata una via di grande in-
Via Cavour continuerà a essere percorsa dagli autoveicoli
teresse commerciale; e proprio i
titolari dei negozi sono diventati
i protagonisti della festa. Il negozio di gastronomia “Mamma
mia”, lo storico bar “Berto” o la
rinascita della “osteria della
Peppa” che ha preso il posto del
ristorante “Vecchia Fano” danno un volto particolare alla iniziativa. Sarà possibile ad esempio gustare, tra i piatti di una volta, la trippa, ormai introvabile
nei ristoranti della riviera; prenotazioni a questo proposito so-
presenza di nitrati nell’acqua
erogata dal pubblico acquedotto. Una brutta sorpresa, quella
di scoprire come la presenza di
questi elementi avrebbe potuto
provocare danni alla salute, costrinse per molto tempo i cittadini ad acquistare acqua minerale o a fare la spola, muniti di
taniche, al centro di rifornimento delle fontanelle di via Fanella,
le uniche ad essere collegate direttamente con il potabilizzatore di San Francesco di Saltara.
no giunte anche da Pesaro. Il
menu tra l’altro comprende, a
prezzi particolarmente accessibili: i maltagliati di farina e polenta con fagioli, fagioli, salciccia
e cotiche, salciccia e verdura cotta, oltre alle classiche piadine
farcite. Recentemente ha aperto una bracieria siciliana, il bar
Cavour è stato interessato da
una nuova gestione, punto di sicuro riferimento sono la pizzeria L’Uc e anche il panificio Longhini, oltre a diversi negozi che
vendono vini di qualità.
In occasione della festa, tra
l’altro animata dal complesso
musicale dei Neutro a Terra, lunedì prossimo via Cavour sarà
totalmente chiusa al traffico. Ma
sarà un provvedimento che resterà in vigore solo per poche
ore, perché, nel generale disegno di pedonalizzazione del centro storico, più volte evidenziato
dalla giunta comunale come un
progetto da portare a compimento entro la presente tornata
amministrativa, via Cavour è
stata scartata. Lo ha dichiarato
lo stesso Santorelli condividendo l’importanza che i parcheggi
della via hanno per la sopravvivenza degli esercizi commerciali.
Ora anche queste sono fuori uso,
tanto che in alternativa si è dovuto fare ricorso ad una autobotte stazionante nello stesso
parcheggio. Accorato l’appello
del sindaco: “Voglio rassicurare
tutti i cittadini –ha ribadito il sindaco Stefano Aguzzi - sul fatto
che a Fano l'acqua non mancherà mai, l'unico accorgimento
che voglio ribadire è di non utilizzarla per uso alimentare bensì
solo per uso igienico personale
fino a revoca dell'ordinanza”.
E’stata spedita al governo e ai
parlamentari del territorio, la
delibera con la quale il
Consiglio gomunale di Fano,
riunito in seduta straordinaria
il 30 luglio scorso, invita
l’esecutivo e il Parlamento a
scongiurare il taglio della sede
staccata del tribunale di Pesaro
a Fano. Al di là di un sentimento
campanilistico, sono i numeri
che si oppongono a questo
provvedimento, fino ad oggi
mantenuto inalterato dal
Ministero della Giustizia. Il
Tribunale di Fano dal 2005 al
2011 ha trattato una media
annua di 4.677 procedimenti
giudiziari, in un ambito
territoriale comprendente 17
Comuni, con un bacino
demografico di 124.700
abitanti ed una superficie
territoriale di 562,7 chilometri
quadrati. La sede del Tribunale
è fornita dal Comune di Fano.
Qualsiasi spostamento o
unificazione alla sede di Pesaro
verrebbe a costituire un
aggravio alle casse dello Stato.
E allora, perché fare di tutta
l’erbe un fascio?
SEZIONE DISTACCATA DI FANO
AVVISI DI VENDITA (PER ESTRATTO)
L’Avv. Eugenio Gabbianelli, con studio in Fano (PU), Via della Giustizia 10/B, Tel.
0721/807337, Fax 0721/867461, in qualità di delegato alla vendita nella procedura esecutiva
n.3083/12 R.G.E. presso il Tribunale di Pesaro, Sezione Distaccata di Fano, giusta provvedimento di nomina del G.E. Dott. Davide Storti del 21/06/12, comunica dandone pubblico
avviso, che il giorno 26 Settembre 2012, alle ore 11,00, presso i locali del Tribunale in Fano,
Via Arco d’Augusto n. 82, procederà alla vendita con modalità “senza incanto”, dei seguenti
beni immobili: “Lotto Unico – Intera Proprietà di appartamento al piano terra con relativa
autorimessa, sito in Comune di San Costanzo (PU), Via Strade Torrette n.61/C, costituito
da ampio soggiorno con balcone, cucina con piccolo ripostiglio, uno studio, due camere da
letto, un bagno ed un corridoio, per una superficie totale lorda di mq.133,90, oltre a locale
adibito a tavernetta nel piano seminterrato con piccolo servizio igienico ed antibagno, ripostiglio sottoscala ed ampio locale adibito ad autorimessa, per una superficie totale lorda di
mq.107,21, oltre a scoperto comune adibito parte a giardino e parte a piazzale, categoria
a/2, Classe 1, consistenza 7,5 vani, rendita catastale Euro 581,01. Avvisa altresì che in caso
di mancata aggiudicazione si procederà a replica con la modalità “con incanto” e allo
stesso prezzo il giorno 31 Ottobre 2012, ore 11,00.
Per le condizioni dettagliate di vendita, le modalità di presentazione delle offerte e di svolgimento delle operazioni di vendita, nonché per ogni notizia sullo stato di fatto e di diritto
dellʼimmobile, si rinvia espressamente alla versione integrale del presente avviso ed alla
relativa perizia di stima, consultabili sul sito www.tribunalepesaro.com e www.asteimmobili.it. Maggiori informazioni anche relative alle generalità del debitore possono essere
fornite dalla cancelleria del Tribunale a chiunque vi abbia interesse.
IV Mercoledì 8 agosto 2012
FANO • VALCESANO
Online
www.corriereadriatico.it
“Fermate il disamore civico”
Esposto di Amare Fano alla Soprintendenza contro incuria, degrado e insensibilità
Sosta selvaggia
anche al cimitero
UNA CITTA’
DA CURARE
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Fano
SILVIA FALCIONI
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Fano
Una bicicletta che fa bella mostra di sé parcheggiata proprio
sulla porta di ingresso della chiesa di Silvestro in piazza Venti
Settembre. Questa è l'ennesima
goccia che ha fatto traboccare il
vaso già colmo dei componenti
del movimento di opinione
Amare Fano, un gruppo di semplici cittadini affezionati alla città e alla sua storia millenaria fatta di cultura e tesori d'arte che
vorrebbero salvaguardare dal
degrado, dall'incuria e dall'indifferenza.
Così è stato inviato un esposto
alla soprintendenza per i beni
ambientali, architettonici e paesaggistici delle Marche, a firma
di Carlino Bertini e Rosalba Toμ
La bici incriminata parcheggiata davanti alla chiesa di San Silvestro
nucci, documento che è stato
presentato ieri ai giornalisti all'ex Chiesa del Suffragio. Tra le
problematiche segnalate si legge: “La cornice ambientale della
chiesa di piazza Cleofilo risulta
essere a dir poco desolante: biciclette e ciclomotori appoggiati
alla rinfusa, area pubblica anti-
stante sporca e trascurata, il tutto aggravato dalla presenza di
un pubblico esercizio con tavoli,
sedie mobili e ombrelloni dotati
di supporti permanenti infissi al
suolo, senza pedana e senza
pensilina, che è fonte di chiassosi rumori e di spandimento di
fumi ed esalazioni, anche per la
E’vietato parcheggiare di fronte
al cimitero di via della Giustizia
ma nessuno rispetta il divieto.
La segnalazione è di Vincenzina
Turiani di Sinistra unita la quale
fa notare come perciò a volte sia
difficile entrare al cimitero.
Altra situazione critica la
Darsena Borghese, il cui stato di
abbandono è noto. Ma Turiani
rincara la dose: “Il divieto di
sosta lungo le banchine del
Canale promesso dal
comandante dei vigili urbani
ancora non c’è”.
cottura di grigliate e bracieri all'aperto, la cui clientela è solita
usare come orinatoio le pareti
esterne della chiesa”. La segnalazione però non si limita al solo
locale antistante la chiesa del
Suffragio, ma si estende anche a
piazza Amiani, Piazza Costa, via
Giorgi, occupate da tavolini, se-
die, gazebo ed installazioni.
“Non siamo contrari alle attività
commerciali -ha precisato Bertini- ma chiediamo il rispetto
delle regole, la salvaguardia dei
monumenti storici dal parcheggio selvaggio di biciclette. Non
basta mettere nuove rastrelliere, servono più educazione e rispetto dei beni pubblici”. “Le occupazioni del suolo pubblico -ha
aggiunto Lupo Bracci- devono
essere concesse secondo una logica di utilità che non leda i diritti
dei cittadini a fruire di alcuni
spazi. Inoltre un eccessivo permissivismo rischia di danneggiare altre attività: se si fa allargare troppo un ristorante, gli altri ci rimettono, in più se non si
mantiene un certo decoro, non
si dà una bella immagine della
città ai turisti”. Le richieste di
Amare Fano vengono infine
espresse da Alberto Berardi:
“Chiediamo subito che i divieti
siano rispettati, che i vandali siano puniti, che i vigili vigilino, che
gli schiamazzi e i rumori molesti
siano combattuti e vinti, che la
gioia di vivere a Fano sia diffusa e
condivisa”.
MARCO SPADOLA
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Fano
Scene da Far west. Si è ripreso il
locale affittato in un modo a dir
poco inusuale: saldando le porte mentre all’interno c’era un
dipendente del gestore.
Lo stabile in questione è
quello del night club Bolero che
si trova a Sassonia, in via De Gasperi, davanti al quale ieri intorno alle 14 si è presentato il proprietario Mario Monteleone insieme alla compagna e a un’altra persona. Il night club è affittato a Giovanni Ciaschini con
un regolare contratto di affitto
d’azienda per la cui risoluzione
è fissata l’udienza il 26 settembre. Monteleone eccepirebbe
che il contratto riguarda solo
l’affitto dell’azienda Bolero e
non il locale dove il night club
svolge l’attività, per cui vuole
un’integrazione del canone.
Dentro al locale ieri si trovava un dipendente di Ciaschini,
Carlo Carboni. L’uomo ha dato
l’allarme al suo datore di lavoro
che immediatamente ha fatto
intervenire gli agenti del commissariato e della polizia municipale di Fano. Per far uscire
l’uomo è stato necessario bucare una parete di cartongesso.
Ora l’avvocato di Ciaschini,
Roberto Benini, intende presentare querela per sequestro
di persona, esercizio arbitrario
delle proprie ragioni e violenza
privata. “Monteleone ritiene di
Sospetta pedofilia, istanza per il prete
“Carcerazione ingiusta”
Appello al Riesame
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Fano
Questa mattina l’avvocato di
don Giacomo Ruggeri, Gianluca Sposito, depositerà appello
al Tribunale del riesame di Ancona avverso l’ordinanza del
Gip di Pesaro Lorena Mussoni
che, la scorsa settimana, ha rigettato l'istanza di scarcerazione, o in subordine di arresti domiciliari fuori zona, dell’ex portavoce del vescovo. Don Giacomo è in carcere dal 13 luglio con
μ
Moto club Dragone
Pizza e solidarietà
Calcinelli Appuntamento
estivo per tutti oggi dalle 19.30
in poi in piazza Pio Franchi de
Cavalieri a Calcinelli, per una
vasta esposizione di mezzi
storici e moderni di proprietà
di soci e amici del Moto club Il
Dragone. Moto da corsa, cross
e motard, Ape da corsa e da
mostra con le loro ricercate
rifiniture, moto d’epoca di ogni
tipo, da competizione e tante
auto storiche. A tutti i
partecipanti verrà richiesta
una quota di 5 euro per una
degustazione di pizza e bibita;
escluse le spese il resto verrà
utilizzato per l’acquisto di
materiale didattico da offrire a
un plesso scolastico nella zona
terremotata.
Far west a Sassonia per un contenzioso tra proprietario e gestore: querela per sequestro e violenza privata
Sigillano il Bolero con addetto all’interno
μ
NOTIZIE
FLASH
le accuse di aver compiuto atti
sessuali con una minore di 14
anni e atti osceni in luogo pubblico. Le affermazioni rese dalla minore in sede di audizione,
...................................
Secondo
il difensore
sono cessate
le esigenze
cautelari
DON GIACOMO RUGGERI
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Domani l’esibizione di tre band
Concerto per la vita
per ricordare Giovanni
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Monte Porzio
Torna domani alle 19 il concerto
per la vita, giunto alla sua sesta
edizione. Nel suggestivo parco
della vita di Castelvecchio, la
formula è sempre la stessa: musica, buon cibo, la tranquillità
del posto e la voglia di stare in-
sieme. L’evento, organizzato
dall’associazione culturale Gli
Irragionevoli di Mondolfo, in
collaborazione con la Pro Loco
di Monte Porzio – Castelvecchio, il gruppo ambiente “Terra
Gobba” e l’associazione Semper onlus, nasce per ricordare
Giovanni. Un grande appassio-
L’insegna in via De Gasperi
del night club Bolero
si legge nel provvedimento, "sono suscettibili di ulteriori riscontri e approfondimenti investigativi circa la reale natura
ed intensità della relazione esistente tra la minore e l'inquisito". L’appello del legale di don
Giacomo è molto corposo, ben
20 pagine. Diversi i rilievi
sull’audizione della minore, anche di natura psicologica. Tra i
punti fondamentali dell’appello il quadro indiziario limitato a
un fatto specifico. Viene contestate l’esigenza di continuare a
tenere don Giacomo in carcere.
“Andiamo avanti per la nostra
strada – spiega l’avvocato – con
grande fiducia. Ritengo le premesse dell’ordinanza non condivisibili. Entro agosto dovrebbe esserci la discussione”.
poter fare tutto ciò che vuole e
invece non può affatto comportarsi così - afferma l’avvocato -.
E’ necessario aspettare il provvedimento del giudice. Esiste
un contratto d’affitto d’azienda
che anche loro riconoscono visto che il prossimo mese è fissata l’udienza per la risoluzione”.
A quanto sembra l’episodio
di ieri è solo l’ultimo che avrebbe visto Monteleone protagonista. Secondo il racconto di Ciaschini in un’occasione precedente a fine maggio il proprietario si sarebbe impossessato di
parti del locale dove insistono le
porte di sicurezza così da rendere il night club non più a norma. In quell’occasione interμ
vennero anche i carabinieri.
L’ordinanza del sindaco di Fano, che dispone la sospensione
dell’attività per inagibilità del
locale, secondo il gestore è arrivata una decina di giorni fa in
seguito a un sopralluogo tecnico sollecitato dal proprietario.
Per il night club Bolero si
tratta di un ritorno alla ribalta
delle cronache.
Infatti, nel febbraio del 2007
il locale venne incendiato. I
danni furono ingentissimi. Le
indagini portarono all’arresto
di tre persone con le accuse di
incendio doloso, danneggiamento seguito da incendio e
tentato sequestro di persona,
proprio nei confronti del gestore Giovanni Ciaschini.
Seconda serata a Marotta sabato 18
Modella Oggi, ecco
le prime selezionate
Olivi presidente regionale dei
Cb club della Protezione civile
Olivi confermato
presidente regionale
Fano Saverio Olivi
presidente del Cb Club “E
Mattei”di Fano è stato
riconfermato presidente
regionale fino al 2015 della
Federazione italiana
ricetrasmissioni, federazione
che raggruppa le associazioni
di tutta Italia che si occupano
di trasmissioni radio in
Protezione civile e Cb. La
nomina è avvenuta nei giorni
scorsi nella sede del Cb Club
Mattei di Fano, alla presenza
del presidente nazionale Fir Cb
Patrizio Losi e del segretario
Nazionale Luigi Semimari.
Calciobalilla, torneo
per i terremotati
Fano Inizia alle 21 oggi il
torneo di calciobalilla solidale
promosso nei locali di via Tito
Speri 18, dalla Polisportiva La
Combattente. Metà delle
quote di iscrizione andrà in
beneficenza ai terremotati
dell’Emilia. Ben 160 i giocatori
che parteciperanno alla
manifestazione - quasi il
doppio rispetto a quelli della
prima edizione - tra i quali
anche alcuni piccoli
appassionati di calcio balilla,
per i quali è previsto uno
speciale mini-torneo. Le
partite si giocheranno con 15
palline, passa chi vince due
partite su tre.
Le partecipanti alla prima selezione regionale di Modella Oggi
nato di musica ed un ragazzo
che coltivava l’amicizia vera.
“Questo il nostro modo per ricordarlo – spiegano gli organizzatori - senza dimenticare le
tante altre persone che lasciandoci ci hanno insegnato grandi
lezioni di vita”. Al concerto per
la vita parteciperanno tre gruppi musicali della nostra provincia, gli Squid in Progress, i Powerful in the ass e gli Spirito Litfiba, tribute band del celebre
gruppo fiorentino. Funzioneranno stand gastronomici, l’incasso andrà ad associazioni benefiche. L’ingresso è gratuito.
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Marotta
Tantissima gente ha partecipato alla prima selezione regionale del concorso nazionale “Modella Oggi”, organizzato per le
Marche da New Radio Star di
Marotta. In questa prima selezione sono state assegnate ben
8 fasce, di cui 4 tematiche e 4
ufficiali del concorso. Le fasce
tematiche sono andate a: Silvia
Testaguzza di Monte Porzio,
Vinka Dabelic di Ponte Rio,
Chiara Turco, in vacanza a Marotta, e Elena Petroliti di Castelplanio. Quelle ufficiali Mo-
della oggi alle prime 4 finaliste:
Barbara Bencivenni di Pesaro,
Valentina Zambon di Lodi,
Giuliana D’Errico di Falconara, Maria Chiara Sanchini di
Cattolica. “Un ringraziamento
doveroso e particolare – sottolineano Claudio Pierfederici e
Laura Oretta Mancini di New
Radio Star – va alla giuria, agli
sponsor e partner. La seconda
selezione e finale regionale è in
programma sabato 18 agosto
sempre a Marotta. Chi vuole
partecipare può telefonare ai
numeri
0721.960214
–
347.2570992.
In un campo spunta
un ordigno bellico
Fano Nella frazione di San
Cesareo durante i lavori di
aratura in un terreno di
proprietà di Antonio Ferri, è
stato rinvenuto un proiettile
residuo bellico, in cattivo
stato di conservazione,
risalente al secondo conflitto
mondiale. Il Comune è stato
incaricato di disporre gli
interventi di rimozione e
bonifica propedeutici al
disinnesco ai fini della tutela
della pubblica incolumità.