ConBerlusconispreada1200 - Movimento 5 Stelle Fano
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ConBerlusconispreada1200 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/08/12-N:RIBATTUTA NOLEGGIO FURGONE con cassone in lega e sponda idraulica G.R.A. ARDEATINA www.cirautonoleggio.it ✆ Tel. 06.61522314 800.46.35.90 PESARO *e 1.00 Lazio, Abruzzo e Umbria. e 1.20 Resto d'Italia salvo promozioni e tandem. 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50. 7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00 Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00 INTERNET: www.ilmessaggero.it Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma ANNO 134 - N˚ 218 e 1.00* IL GIORNALE DEL MATTINO MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 - S. DOMENICO DI GUZMAN Italia in recessione Polemica per le dichiarazioni al Wall Street Journal. E il governo va sotto alla Camera LAVERITÀ DIETRO INUMERI DELLA CRISI «Con Berlusconi spread a 1200» di OSCAR GIANNINO L A recessione italiana si fa più dura, accelera in velocità e colpisce dove fa più male. Non è solo il dato del secondo trimestre in quanto tale a preoccupare, con una caduta del Pil dello 0,7% congiunturale e del 2,5% su base tendenziale, cioè proiettata sull’anno. Il fatto più preoccupante è che a giugno la caduta si fa più intensa nella produzione industriale, che registra un -7% cumulato su base semestrale 2011 e un meno 8,2% su base annuale 2012. Per un mercato come quello italiano, che realizza gran parte della sua crescita potenziale grazie all’export manifatturiero dopo più di un decennio di asfissia del mercato domestico, che pure vale il 75% del Pil, la caduta dei volumi manifatturieri implica fatica crescente anche sui mercati esteri, dove i valori realizzati dalle imprese italiane erano superiori al 2007 malgrado ormai 30 punti di volumi industriali in meno. Si tratta di numeri che dovrebbero far riflettere molto a fondo la politica italiana, che ieri invece è stata di nuovo attraversata da una ventata di eccessi in reazione alla dichiarazione attribuita dal Wall Street Journal a al premier Mario Monti, per cui senza il governo tecnico lo spread italiano sarebbe a quota 1200 punti. Lo stato delle cose dovrebbe bandire sparate di ogni tipo e reazioni pavloviane a eccessi mediatici. Al contrario, le fibrillazioni da avvicinamento delle elezioni politiche portano in direzione opposta, e per quanto fisiologico e comprensibile sia ciò di sicuro non fa bene all’Italia. Due sono i maggiori aspetti sui quali l’agenda nazionale dovrebbe rimanere ben salda e convergente nelle priorità. C’è un primo grande problema, che riguarda il breve termine. CONTINUA A PAG. 12 Frase di Monti provoca l’ira del Pdl. Poi telefonata di chiarimento all’ex premier OLIMPIADI Doping, prove in un filmato Schwazer dal dottor Ferrari ROMA K «Lo spread sarebbe a 1200 se il precedente governo fosse ancora in carica». Questa dichiarazione di Mario Monti al Wall Street Journal ha provocato l’ira del Pdl e costretto il premier a telefonare a Silvio Berlusconi per dirsi «dispiaciuto». Questo non è bastato, però, ad ammorbidire l’urto provocato dalle parole del premier. Tanto che subito dopo il governo va sotto alla Camera su un ordine del giorno sulla Spending review. L’INTERVISTA D’Alema: fermare in Europa la deriva della tecnocrazia di STEFANO CAPPELLINI «B E la situazione sui mercati dovesse precipitare, chi negozia il memorandum? È questo il problema che hanno i tre partiti della «strana maggioranza». Silvio Berlusconi ieri sera non aveva dubbi: «Serve un governo politico». ASTA tecnocrazia in Europa e in Italia alleanze dopo il voto». In un’intervista al Messaggero Massimo D’Alema sostiene l’esistenza di un duplice rischio: «Restare stretti nella morsa tra tecnocrazia e populismo. Le decisioni reali sono demandate a livello europeo e lì vengono prese senza effettivo controllo democratico, con una deriva tecnocratica sempre più accentuata. La politica invece si svolge a livello nazionale, ma quando la facoltà di prendere decisioni reali è inibita si scivola verso il populismo». In tema di alleanze il presidente del Copasir dice no a una riedizione della grande coalizione: «Il Pd sarà il pilastro del prossimo governo. Asse con Udc e Sel ma si torni a votare per i partiti». Continua a pag. 3 L’intervista a pag. 9 LE OMBRE DEL VOTO di MARCO CONTI S FUSI, NICOTRA E STANGANELLI ALLE PAG. 2 E 3 Le misure anti-sprechi sono legge: tutte le novità dagli ospedali al fisco Statali e sanità, ecco i tagli Calo record del Pil: in un anno -2,5%. Mai così male dal 2009 Alex Schwazer in lacrime durante l’intervista esclusiva al Tg1 dal nostro inviato CARLO SANTI N Londra ON ha fatto tutto da solo ma (finora) ha perso tutto solo lui. Alex Schwazer ha chiesto aiuto per diventare ancora più forte e mettere in atto quell’idea folle - la scorciatoia che si chiama Epo - che aveva in testa. «Ho lavorato dieci mesi con allenamenti pazzeschi e tre settimane mi hanno distrutto», ha detto piangendo il marciatore nella sua prima confessione in tivù. Esistono certezze sugli aiuti ricevuti per doparsi: Alex è stato fotografato dai carabinieri che lo hanno seguito in diverse occasioni, l’ultima volta sull’autostrada in uscita da Bolzano mentre saliva sul camper del dottor Michele Ferrari. La Procura di Padova da tempo indagava sull’azzurro e sul medico ferrarese. Continua a pag. 24 Vanessa è solo quarta: derubata dai giudici Idem, finale a 48 anni CIRILLO, DE LUCA, DE MIN, LAVA E MEI DA PAG. 24 A PAG. 29 ROMA K Il decreto sulle misure anti-sprechi, la cosiddetta spending review, è stato approvato alla Camera. Vengono introdotti risparmi per 4,5 miliardi quest’anno, 10,5 il prossimo e 11 nel 2014. Il testo, dopo aver ottenuto il via libera del Senato, è stato varato dall’assemblea di Montecitorio con 371 voti a favore, 86 contrari e 22 astensioni. Tante le novità tra statali, sanità e fisco. Intanto continua e si aggrava il calo del prodotto interno lordo italiano. Nel secondo trimestre del 2012, il Pil è diminuito dell'0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre 2011. Mai così male dal 2009. ARMELLINI, CORRAO, DI BRANCO E TERRACINA DA PAG. 4 A PAG. 7 Il Riesame conferma il sequestro ma per il risanamento «Ilva,nonspegneregliimpianti» TARANTO K Il Tribunale del Riesame di Taranto ha confermato il sequestro dell’Ilva, senza tuttavia ordinare la chiusura dell’impianto. E ha confermato gli arresti domiciliari per il patron dell’azienda, Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino al maggio 2010, per suo figlio Nicola che gli era succeduto fino al 10 luglio scorso e per l'ex direttore dello stabilimento, Luigi Capogrosso, che si era dimesso poche settimane fa. Tornano invece in libertà i cinque capiarea che erano stati raggiunti dalla stessa ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Sequestro confermato e impianti aperti, dunque. Sembra un controsenso, ma la sentenza lo supera sostenendo che il funzionamento dell’acciaieria dovrà essere finalizzato al risanamento dello stabilimento siderurgico. Intanto il decreto legge sull’Ilva sarà presumibilmente presentato oggi in Parlamento. Sono confermati i 336 milioni di euro stanziati per il risanamento ambientale dell’area. MARTINELLI E MERCURI A PAG. 13 LA STORIA Scuola, l’annuncio di Profumo: decreto per 21 mila posti Quattro amici in viaggio sull’Aurelia il Sorpasso mezzo secolo dopo Sì alle assunzioni dei prof ROMA K Via libera a 21 mila assunzioni di professori della scuola. «Siamo in fase di firma del decreto», annuncia il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. I nuovi prof si aggiungeranno ai 67mila che sono stati immessi lo scorso anno. L’estate prossimal’ultima tranche. Così verranno coperti i posti degli insegnanti andati in pensione e si ridurrà l’esercito dei precari, circa 200 mila. Gli assunti saliranno in cattedra conl’incarico assegnato fin dai primi giorni di settembre. Soddisfatti i sindacati. LATINAK Maxi-rissa a Ponza per Belen. Ma alla fine ad essere denunciata insieme al fidanzato Stefano De Martino è stata proprio la show girl. E l’accusa è pesante: rapina in concorso. I carabinieri li hanno denunciati al termine di una giornata passatatra liti, aggressionie macchine fotografiche strappate ai «paparazzi». Massi a pag. 14 Del Giaccio a pag. 15 Maxi-rissa a Ponza per Belen di GLORIA SATTA Q UATTRO giovani, sulle tracce di Gassman e Trintignant, hanno deciso di ripercorrere in spider l’Aurelia in onore del Sorpasso, il mitico film di Dino Risi che compie ora cinquant’anni. Ieri era protagonista l’Italia ubriacata dal boom, oggi ci ritroviamo in ostaggio dello spread. Cambia lo scenario ma la forza di quel film rimane intatta. Il Sorpasso è stato, oltre che un capolavoro della commedia nazionale,l’affresco di un’epoca. Continua a pag. 16 IlsegnodelCancro siscoprevincente B UONGIORNO, Cancro!Ultimamente avete un po’ tradito voi stessi, nascondendo anche alle persone che amate di più quella componente di dolcezza e tenerezza che è da sempre la vostra arma vincente in amore. La vita burrascosa è dipesa da Marte e Saturno in postazione non facile nemmeno per la famiglia, aspetto che proseguirà fino al 23 agosto. Ma adesso avete con voi Venere, stella della fortuna. Si può ricominciare in tutto e con tutto, anzi si deve riprendere la magnifica guerra con l’altro sesso. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA CASTAGNI A PAG. 16 L’oroscopo a pag. 15 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 08/08/12-N: 2 PRIMO PIANO LA POLITICA IL MESSAGGERO LE QUESTIONI APERTE MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 LA POLEMICA Intervista del capo dell’esecutivo al Wall Street Journal «Con Berlusconi spread a 1200» AffondodiMonti,poilescuse Telefonata del premier: dispiaciuto, frase estrapolata ROMA - «Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile». Dalla messa on line dell’intervista concessa da Mario Monti al Wall Street Journal all’ondata di reazioni furiose della pattuglia berlusconiana, trascorrono pochi secondi malgrado qualche agenzia tenti di ammorbidire l’urto raccontando che «fonti di palazzo Chigi precisano che non c’è alcuna intenzione polemica nei confronti del passato esecutivo e che la stima di uno spread a 1200 viene da una proiezione degli effetti della speculazione sul nostro paese se non sifossero dati segni di discontinuità con il passato». Non basta però la fonte ufficiosa ad ammorbidire l’urto provocato dalle parole del presidente del Consiglio che impiega qualche ora ancora prima di far sapere di aver avuto «un colloquio telefonico con il presidente Silvio Berlusconi» e di essere «dispiaciuto che una banale e astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread, che era contenuta in un colloquio di ampio respiro con il WSJ, sia stata colta come una considerazione di carattere politico, il che non rientrava per nulla nelle sue intenzioni». Incidente rientrato, o quasi, anche perché Berlusconi nei corso degli anni passati a palazzo Chigi ha avuto non pochi incidenti simili. Eppure il presidente del Consiglio aveva sviluppato con Wsj un ragionamento ancora più ampio sostenendo che «gli spread sono ancora alti perché il nostro debito è oggettivamente molto alto e i mercati hanno cominciato a Lo spread Differenziali con i rendimenti del Bund decennale 1.200 1.150 1.100 1.050 1.000 950 A Sono convinto che abbiamo salvato la situazione 1.200 Luglio 2011 lo spread si impenna; una prima manovra del governo Berlusconi è subito approvata dalle Camere Novembre 2011 Berlusconi si dimette; Napolitano chiama Monti alla guida di un governo tecnico Ipotesi di spread con il governo Berlusconi secondo il premier Monti 900 850 800 750 700 650 600 552 550 500 Vorrei cambiare la mentalità degli italiani non tedeschizzarli B 450 400 250 Ieri 449 340 300 250 200 150 100 Silvio Berlusconi e Mario Monti 148 50 2012 2011 0 Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago ANSA-CENTIMETRI realizzare un modo drammatico che la governance della zona euro è debole». Non solo, Monti nota come «la Francia ha fatto molte meno riforme di noi e tuttavia i suoi spread sono più bassi. Credo che la ragione sia che la gente crede che la Germania non lascerà mai andare la Francia». Anche se a palazzo Chigi precisano che l’intervista è di un mese fa, la sostanza è molto attuale anche nella valutazione dello scarso impegno dei francesi a contenere la durezza tedesca. Monti dice di sapere che il suo La pagina web del Wall Street Journal con l’intervista a Mario Monti governo non sarà riconosciuto «come salvatore della Patria. Ma sono convinto che abbiamo salvato la situazione e so che stiamo parlando con Merkel, Obama e Hollande su come andare avanti invece di essere a Roma a ospitare la troika». Tra le speranze Monti ha anche quella di riuscire a cambiare «la mentalità degli italia- ni. Questo non significa che voglia sostituire la mentalità italiana con quella tedesca. Ma ci sono certi aspetti del comportamento italiano, come la solidarietà spinta al livello della collusione, che sono alla radice di fenomeni come l’evasione fiscale, che il mio governo sta combattendo con strumenti senza precedenti e impegno». L’aspirazione di Monti «non è essere amato, ma che il mio governo sia rispettato ecredibile. Il mio lavoro è consistito nel trasformare la mia popolarità che è partita dal 72% circa ed è adesso attorno al 40%, in impopolarità, attraverso misure necessarie». M.C. © RIPRODUZIONE RISERVATA I PERSONAGGI di FABRIZIO NICOTRA ROMA - Due leader agli antipodi, Mario Monti e Silvio Berlusconi. Quanto è sobrio e riservato il professore, tanto il Cavaliere è estroverso ed esuberante. I due si conoscono bene,sisonoavvicinatieallontanati continuamente negli ultimi diciotto anni. Si sono cercati anche, ma non si fidano l’uno dell’altro. Non si sono risparmiati apprezzamenti pubblici, ma soprattutto frecciate reciproche. La storia comincia nel 1994. Quando il primo governo Berlusconi indica Monti commissario europeo al Mercato interno e l’allora premier racconta: «Gli ho fatto la corte perlungotempo.Abbiamofatto bene ad attendere perché il professore, finalmente, ha dato la sua disponibilità. E’ il meglio che si possa trovare nel settore degli studi monetari ed economici». Il Cavaliere va in pressingsuMontiancheall’inizio del 2001, quando, sicuro di tornare a maggio a palazzo Chigi, lo vuole a tutti i costi alla Farnesina: «Venga a fare il Silvio e Mario così diversi un rapporto sempre in altalena LA NOMINA IN EUROPA LA STAFFETTA A PALAZZO CHIGI Il primo governo Berlusconi indica nel 1994 Mario Monti commissario europeo al Mercato interno A novembre dell’anno scorso Berlusconi lascia palazzo Chigi e Napolitano affida a Monti l’incarico di formare il nuovo governo ministro degli Esteri nel mio governo». Il professore, che nel frattempo è di nuovo commissario a Bruxelles (indicato nel ’99 dal governo di Massimo D’Alema) declina con cortese fermezza: «Ho preso un impegno con l’Unione europea e intendo portarlo a termine». Il Cavaliere, alla fine, sceglierà Renato Ruggiero. Gli anni del secondo esecutivo Berlusconi sono però segnatidadiversiduellitrapalazzo Chigi e Monti il quale, da europeista convinto, mal sopporta le sortite del premier (e del ministro dell’Economia Giulio Tremonti) di un governoatrazioneleghista:«Smettetela di speculare sull’euro - sbotta il professore a febbraio del 2004 da Bruxelles - non è ammissibile che ci siano posizioni eterogenee, spesso manifestate in maniera pittoresca, all’internodelgoverno». Pochi mesi dopo però, in seguito alle dimissioni di Tremonti dal Tesoro (e in una delle fasipiùcaldedello scontro internonellaCasadelle libertà), il Cavaliere, anche per le insistenze del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, considera l’ipotesi di portare Monti a via XX settembre. In quell’estate del 2004 i colloqui Dalla designazione alla commissione Ue alla successione concordata tra i due protagonisti sono serrati (si vedono anche nella villa di Macherio), Monti resiste alle pressioni di palazzo Chigi, rinuncia al ministero dell’Economia,elaraccontacosì:«Credo che Berlusconi abbia capito che ci sono diversi modi per servire l’interesse pubblico e che a me piace farlo in Europa». Già, perché il Professore aspira a un terzo mandato nella commissione Barroso che si sta formando. Ma così non sarà. Berlusconi, per ragioni di equilibri interni in una coalizione che va sfaldandosi, decide diversamente. Monti, avvertito dal Cavaliere al telefono, commenta gelido: «Avevo confermato la mia disponibilità.Sarei statolietodicontinuare a impegnarmi con determinazioneperun’economiaeuropea più libera e competitiva». Una ferita che forse brucia ancora. Il resto è cronaca di questi mesi. A novembre Berlusconi, travolto dall’emorragia dei deputati del Pdl e da una crisi economica alla quale la sua squadra non sa dare più rispo- ste, cede il passo proprio a Monti e, pur definendo il governo tecnico «fuori dai canoni della democrazia», vota la fiducia e concede un’apertura di credito al nuovo esecutivo. Tra i due non mancano i duelli e,atratti,itonisialzanopericolosamente. Come quando, primadiNatale,ilCavaliereattacca: «Il premier è disperato, non è detto che duri». Il presidente del Consiglio rintuzza ogni affondo e non ha paura, a volte, di picchiare per primo. Quando per esempio racconta, perfidamente, «di quella pressione sgradevolissima, prossimaall’umiliazione,acui fusottoposto alG20 di Cannes l’allora premier Silvio Berlusconi». Il riferimento è alla famosa risata tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Fino a ieri, in ogni caso, la tensione non ha mai portato a ritorsioni devastanti da parte del Pdl e del resto lo stesso Cavaliere ha più volte ribadito: «Non ho nessun interesse a staccare la spina a questo governo». © RIPRODUZIONE RISERVATA MA LA ROAD MAP NON È CAMBIATA Spread a 1200 significa default, fallimento di fatto di un Paese. Per Mario Monti sarebbe stato questo il destino dell’Italia drammaticamente simile a quello della Grecia strapazzata dai mercati e ancora pencolante sul confine della possibile uscita dall’euro - se a palazzo Chigi fosse rimasto Berlusconi. Giudizio abrasivo verso il Pdl che, comprensibilmente, ha reagito con veemenza. Accreditando anche la tesi secondo cui il premier cerca l’incidente per arrivare al voto anticipato, e magari restare dov’è una volta chiuse le urne. Monti è corso ai ripari parlando di frasi estrapolate e valutazioni meramente tecniche: il tutto in una telefonata con il Cavaliere. Partecipare alla ridda di presunte motivazioni che possono aver indotto il capo del governo a usare termini così netti rappresenta un esercizio tanto intrigante quanto fatuo. Il punto politico è uno: capire quanto ci sia di vero nelle congetture avanzate dal partito berlusconiano. Diradato il polverone di accuse e sospetti, due sono gli elementi da analizzare. Il primo riguarda le controrepliche politiche, speculari e ovviamente di segno opposto a quelle del Pdl, avanzate da centristi e Pd. Che giustificano il premier ricordando che il precedente governo aveva portato l’Italia in un tunnel di sfiducia e discredito di cui l’esplosione dello spread rappresentava l’elemento più preoccupante ma non certo l’unico. E’ il discrimine su cui si è fondata l’azione del Quirinale per nominare Monti prima senatore a vita e poi affidandogli l’incarico di fare il governo. L’altro elemento attiene alla mission che il Professore ha evidenziato entrando a palazzo Chigi. L’ha illustrata bene allo Spiegel: «Il mio compito è salvare l’Italia». Per farlo, il Professore si è mosso in due direzioni: all’interno, varando una serie di misure impopolari per mettere in sicurezza i conti pubblici che i partiti soprattutto i maggiori - avrebbero fatto fatica a intestarsi; all’esterno, usando il suo prestigio e la sua autorevolezza per indirizzare l’azione della Ue su una rotta meno incentrata sugli interessi dei Paesi più forti. Anche a costo, come sta avvenendo, di creare frizioni con Berlino. Il premier è convinto di muoversi con coerenza su entrambi i fronti. Può capitare che per spiegarlo usi espressioni poco inclini al galateo politico fino al punto di risultare improvvide. Ma chiedergli di rovesciare i suoi convincimenti è un non senso. Il traguardo ufficiale resta il 2013. Poi toccherà agli elettori giudicare. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 08/08/12-N: IL MESSAGGERO LA POLITICA MERCOLEDÌ LE QUESTIONI APERTE 8 AGOSTO 2012 3 PRIMO 3 PIANO 3 LE REAZIONI Contromossa alla Camera, in Senato fanno mancare il numero legale Il Pdl insorge: passato il limite E manda sotto il governo Vertice d’urgenza a palazzo Grazioli: potremmo staccare la spina di MARIO STANGANELLI ROMA - Le dichiarazioni di Mario Monti sullo spread alle stelle se Berlusconi fosse rimasto a palazzo Chigi bruciano più della spugna imbevuta d’aceto sulle ferite del costato di Cristo. E nel Pdl parte l’ordine per la controffensiva. Sia con dichiarazioni a palle incatenate di colonnelli e peones azzurri, sia mandando, nelle ultime ore di apertura delle Camere prima della pausa estiva, segnali inequivocabili di presa di distanze dal governo, battuto a Montecitorio su un ordine del giorno sulla spending review. Ilquadrato adifesadel Cavaliere ha visto schierato l’intero vertice del Pdl. L’invettiva di Angelino Alfano è forse la più dura: «Le parole di Monti sono politicamente insensate e scientificamente inspiegabili per un economista comelui: un’ipotetica dell’irrealtà che sorregge un giudizio politico irreale. Tutto questo per noi è inaccettabile. Se ci riesce, provi al più presto a spiegarsi». Ma prima del segretario avevano già parlato capigruppoparlamentari ed exministri azzurri. Per Fabrizio Cicchitto, quella di Monti è «una provocazione tanto inutile quanto stupida che rinviamo al mittente, comprese le giustificazioni di palazzo Chigi». La dichiarazione di Maurizio Gasparri ha il sapore di un ultimatum: «Mentre il Parlamento vota fiducie a raffica sarebbe bene che il comportamento di Monti fosse piùrispettoso. Ci si potrebbe stufare prima o poi», dice il presidente dei senatori pdl osservando che, «per essere un tecnico, un professore, Monti si sta rivelando più politico dei peggiori politici». «Parole scorrette,fuori controllo enon dimostrabili», quelle del premier secondo Altero Matteoli, che così sintetizza il suo sdegno: «A tutto c’è un limite, e Monti mi pare l’abbia sorpassato». «Un colpo di sole», dice lapidario Renato Brunetta che, «da professore a professore» chiede al premier il metodo usato nella proiezione per calcolare lo spread a 1.200: «Spannometrica, metaforica o napoletana?». Il disagio nelle file pidielline si manifesta poi al momento del voto di fiducia che passa con il più alto numero di assenze tra i deputati azzurri (il 40 per cento del totale) che, in un modo o nell’altro, si sottraggono dal dare il proprio sì al governo: 54 sono gli assenti, tra cui Berlusconie Alfano, 16 gli astenuti, 14 i contrari, tra questi Alessandra Mussolini e Guido Crosetto. Ed è di quest’ultimounapesante considerazione tutta a carico dei suoi colleghi di partito: «Non mi stupisco delle provocazioni e del disprezzo di Monti per partiti e Parlamento: è giustificato dalla stanchezza, dall’età, dal caldo, dal nervosismo per gli schiaffi presi in Europa. E’ inve- Palazzo Madama dopo le assenze si aggiorna asettembre ce umiliante vedere che autorevoli esponenti del Pdl corrono in sua difesa sui quotidiani, e per i quali è difficile trovare una giustificazione coniugabile con un futuro politico che non sia di sudditanza per il Pdl». Meno amareggiato Crosetto quando il Pdl decide di dare un calcio negli stinchi al premier mandando sotto il governo su un ordine del giorno della spending review. «Lo abbiamo fatto apposta per protestare contro le parole di Monti su Berlusconi», ammette candidamente Pietro Laffranco. E al Senato, impegnato nell’ultima sessione pre-estiva, la protesta del Pdl prende corpo facendo mancare ripetutamente il numero legale fino alla chiusura della seduta, e costringendo la vicepresidente Emma Bonino a rinviare la discussione a settembre. Il succedersi degli avvenimenti sembra poi dare carattere d’urgenza al vertice del Pdl tenuto ieri sera a palazzo Grazioli.Destinato araccogliere tutti gli umori circolanti nel partito: da quelli di chi vorrebbe staccare subito la spina al governo, a chi - tra i quali pare esserci lo stesso Berlusconi - pensa che, al momento, si tratti di un puro, pericoloso azzardo. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA Sacconi: valutazioni insostenibili e tecnicamente senza fondamento ROMA - Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro, boccia senza appello le giustificazioni tecniche addotte dal premier Monti sullo spread a 1200 se fosse rimasto Berlusconi a palazzo Chigi. «Aver tutti riconosciuto, a partire dal governatore della Banca d’Italia, che almeno 200 punti di spread dipendono dal grado di più complessiva fiducia dei mercati nell’Europa spiega - vuol dire che tutti condividiamo essere significativa la dimensione sovranazionale del problema. La verità è che quello di Monti è un esercizio impossibile, una vera e propria assurdità. Ed è proprio l’assoluta infondatezza tecnica della sua affermazione cheinduce a sospetto». Infondata e tecnicamente assurda perché,senatore? «Monti sa benediaver daMaurizio Sacconi todavvero inumeri senza la minima indicazione metodologica. E poi,una banale considerazione: nessuno può fare la controprova. Nessuno può divinare ciò che sarebbe stato se Berlusconi fosse rimasto a palazzo Chigi». Però è vero che Monti fin dall’inizio ha detto: rischiavamo la fine della Grecia. Non ha dunque toccato un nervo scoperto, ossia il rischio default evitato per un pelo? «L’unico elemento oggettivo sta nel fatto che la nascita del governo Monti ha certamente rappresentato la fine di quella suicida guerra civile che l’opposizione di sinistra aveva promosso e condotto nei riguardi del governo Berlusconi, utilizzando lo spread come una clava e alimentando anche presso gli ambienti internazionali controinteressati la polemica sulla affidabilità dell’Italia. Il governo Monti, ed è questa la ragione per cui lo abbiamo appoggiato, ha consentito di superare quell’assurda condizione per cui una parte consistente del nostro Paesearrivava al punto di partecipare al discredito dell’Italia. Questo era l’oggettiva ragione di difficoltà della situazione precedente. Ma vorrei ricordare che invece dal punto di vista dei provvedimenti, e questo Monti lo sa bene, le azioni correttive di finanza pubblica, in un arco temporale di tre anni e mezzo, sono state assai più consistenti. Al contrario, sia per quel che riguarda la crescita che l’occupazione le cose in questi mesi sono peggiorate. Ma noi non faremmo mai l’esercizio di dire come andrebbero occupazione e crescita se al governo ci fossimo ancora noi, perché sono comunque esercizi impossibili». Lei dice che quelle di Monti sono affermazioni che alimentano un sospetto politico. Quale, esattamente? «Io non voglio partecipare ai sospetti. Tuttavia è indubbio che con le sue parole il premier legittima le tesi di coloro che possono pensare che voglia coltivare la prospettiva del voto anticipato». Urne anticipate? E con quale scopo? Peraltro manca ancora la riforma elettorale... «Voto anticipato con l’obiettivo della continuità. La sua, a palazzo Chigi. E quanto alla riforma elettorale, può essere approvata entro settembre». Insomma Monti provoca per far precipitare la situazione. «Non è mio questo pensiero. Però in alcuni osservatori questa possibilità risulta giustificata dall’aver avanzato valutazioni che, ripeto, sono sembrate provocazioni del tutto prive di motivazioni tecniche». Per ora, comunque, il Pdl continua a sostenere Monti. Pur lamentando insufficienze a volte gravi. Quali? «Come ha detto il Governatore Visco, si devono accelerare i percorsi rivolti alla stabilità e alla crescita: a nostro avviso, la vera spending review attraverso il federalismo fiscale con i costi e fabbisogni standard in materia di sanità e di finanza locale e con la conseguente minore pressione fiscale locale, una regulation review in favore dell’impresa, l’abbattimentodel debito mediante la valorizzazione in un fondo di beni mobili e immobili pubblici. C'è molto da fare prima di votare». Con queste parole legittima i sospetti che voglia staccare la spina B C.Fu. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’aula del Senato deserta con i banchi del Pdl vuoti IL RETROSCENA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA di MARCO CONTI «Quello attuale - dice - ha esaurito la sua spinta». Più o meno è il ragionamento che, seppur da prospettive differenti, fanno anche Pd e Udc. Negoziare il memorandum, previsto dal Consiglio europeo di fine giugno, significa trattare con la Commissione Europea, la Bce e probabilmente anche con il Fondo Monetario, le riforme e i tagli che sidovranno fare per avere gli aiuti che serviranno all’Italia per finanziare la sua possente moledi debitopubblico. Monti per ora ha escluso che l’Italia abbia bisogno di quell’aiuto che però a Francoforte c’è chi dà per certo, «prima o poi». I partiti cercano quindi di non farsi trovare impreparati e cercano in tutti i modi di accelerare il varo della nuova legge elettorale per tentare il voto anticipato prima della fine dell’anno. Una prospettiva sulla carta possibile e che ieri sera il Cavaliere, facendo il punto con i suoi sulla trattativa in corso, ha reso più concreta dandosi disponibile alla rinuncia delle preferenze in cambio di una più consistente quota di sbarramento e di un premio di maggioranza che andrebbe al primo partito e non alla prima coalizione. Tutto ciò nulla ha a che fare con lo scontro di ieri tra Monti e il Pdl. Berlusconi ha accettato la precisazione telefonica del Professore e con i suoi ha minimizzato la portata dell’esternazione del premier, anche se in mattinata si era infuriato non poco spingendo il segretario Alfano a chiedere un chiarimento allo stesso Monti. Il timore dell’ex pre- le. Più che lo spread la preoccupazione maggiore del Cavaliere sta tutta nel vorticoso calo dei consumi e della prodotto interno lordo. «Il Paese è fermo! Impaurito e ingessato», sostieneda giorni ricevendo ad Arcore una lunga serie di telefonate di imprenditori a lui vicini che gli fanno quadri da brivido sulle rispettive aziende e sulla voglia di molti di «trasferirsi all’estero». Il Cavaliere è convinto che il peggio debba ancora venire e che ora lo spread stia scendendo solo per la sostanziale richiesta d’aiuto già avviata dalla Spagna e che, una volta chiusa l’intesa con Madrid, tocchi all’Italia che nel frattempo si sarà dovuta svenare ancora per aiutare gli spagnoli. Nello scenario che definisce «da brivido», Berlusconi individua la Germania come principale responsabile della pesante crisi finanziaria dell’eurozona anche perché poco si è illuso sul comportamento dellaFrancia che continuaa preferire, malgrado il cambio di coloro all’Eliseo, lasponda mitteleuropea a quella mediterranea. Spuntare una legge elettorale di stampo proporzionale resta l’obiettivo principale dell’ex premier che punta senza mezzi termini a raggiungere una percentuale di eletti in grado di partecipare ad un governo di unità nazionale partendo dal presupposti che comunque il centrosinistra, in versione Pd e Udc, non riesca dopo il voto ad avere i numeri sufficienti per governare. Ciò che più terrorizza ora il Cavaliere è l’alta percentuale di elettori delvecchio centrodestra disposti a prendere in considerazione la lista-Grillo. Il Cavaliere ormai vede le urne «Il professore ci remerà contro» mier è che le esternazione del professore, un po’ per gioco un po’ per caso, abbiano lo scopo non di anticipare le urne, ma possano continuare anche in campagna elettorale e trasformare Monti nell’interlocutore «serio e affidabile» di parte dell’elettorato del centrodestra che chiede riforme e rigore in stretta salsa europea. E’ anche per questo che Berlusconi non intende mollare la presa sul governo e permettere che il Pdl lo consegni alla sinistra lasciando briglia sciolta alla pattuglia di falchi alla Crosetto e Napoli. Resta il fatto che tra i più stretti collaboratori del Cavaliere, il sospetto nei confronti del professore resta alto e acuito dalle parole del centri- sta Casini che ieri ha sostenuto che Monti «ha detto ciò che tutti noi pensiamo». Malgrado ne abbia poca voglia e non abbia ancora sciolto la riserva sulla sua candidaDEPUTATI tura a premier - che comunque i suoi danno percerta-Berlusconi ha orIl Pdl è tutt’ora il gruppo mai acceso i più numeroso alla Camera motori della con i suoi alleati di Popolo campagna elettoralepree territorio arriva a 230 deputati parando i suoialla «possibilità più che concreta» che si possa votare qualche mese prima della scadenza elettora- 209 E « Oggi» si chiede: dove sono i capelli? Silvio Berlusconi su Oggi ROMA - Un giallo o uno scoop? Il settimanale Oggi pubblica le foto di Silvio Berlusconi che scende dall’aereo visibilmente stempiato rispetto alle foto usuali. Nei giorni scorsi il Cavaliere è stato in Russia ospite di Vladimir Putin, ma dell’incontro i media russi, contrariamente al solito, non hanno fornito alcuna immagine, accreditando le voci di un giallo. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 4 - 08/08/12-N:RCITTA' 4 PRIMO PIANO I NODI DELL’ECONOMIA IL MESSAGGERO LA CRISI MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 LA CRESCITA Per l’anno in corso già acquisito un calo dell’1,9%. Il governo stimava - 1,2% Il Pil precipita del 2,5% dal 2009 mai così male I risultati del secondo trimestre confermano la recessione di MICHELE DI BRANCO ROMA - Una recessione senza fine. Continua e si aggrava il calo del prodotto interno lordo italiano. Nel secondo trimestre del 2012, il Pil è diminuito dell'0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre 2011. In parole povere, su base annua, il Paese sta vedendo andare in fumocirca40miliardi di euro di crescita. E per trovare un dato così negativo, è necessario fare un passo indietrodi oltretre anni. Per tornare così all’annus horribilis per definizione. Quel 2009 nel quale l’Italia, contagiata dalla crisi americana, perse il 5% del suo Pil. Un pessimo record, tutt’ora imbattuto. Nellastima preliminare diffusa ieri (i dati definitivi saranno resi noti in autunno), l’Istat ha sottolineato che, nel primo semestre dell’anno, il Pil è calato dell'1,6% rispetto al secondo semestre del 2011. Il dato acquisito per il 2012 (che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri) è pari a -1,9%. La variazione congiunturale negativa è la quarta, dopo quelle registrate a partire dal terzo trimestre 2011 (-0,2%) e proseguite nel quarto trimestre 2011 (-0,7%) e nel primo trimestre 2012 (-0,8%). Tecnicamente si tratta dell’abbondante conferma che siamo in recessione, considerato che due variazioni congiunturali consecutive negative sarebbero già sufficienti per pronunciare l’odiosa parola. Il risultato tendenziale è il peggiore dal quarto trimestre 2009 (-3,5%) e il terzo calo consecutivo iniziato nel quarto trimestre del 2011. Il calo congiunturale, spiega l'Istat, è la sintesi di una diminuzione delvalore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti che compongono l’attività economica: agricoltura, industria e servizi. E non può certo consolare la circostanza che, nel secondo trimestre del Il confronto Variazioni % Pil nel II trimestre 2012 su I trimestre 2012 su II trimestre 2011 +2,2 +0,4 -0,7 Segno positivo negliStati Uniti con+ 2,2% intermini tendenziali -0,7 -0,8 -2,5 ITALIA Stati Uniti Regno Unito ANSA-CENTIMETRI 2012, ci sono state ha due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2011. Puntando i fari fuori dai confini nazionali, l’istituto di statistica certifica che Pil è aumentato dello0,4%congiunturale negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, invece il Pil è aumentato del 2,2% negli stati Uniti ed è diminuito dello 0,8% nel Regno Unito. Il dato dell’Istat sul calo della crescita in proiezione annuale (-2,5%) è la sostanziale conferma rispetto alle stime formulate da Bankitalia, Confcommercio e Confindustria, che parlano di una riduzione del Pil compresa tra il 2 e il 2,4%. Sembra così tramontato il relativo ottimismo del governo. Che nel Documento di economia e finanza di metà aprile aveva previsto un calo delle crescita limitato al- l’1,2%. Un risultato ormai non più a portata di mano. A meno di una ripresa economica che, a questo punto, appare davvero improbabile. I dati dell’Istat «peggiori delle previsioni che già non erano buone» ha annotato Luigi Angeletti, hanno offerto al leader della Uil l’occasione per tornare a criticare le scelte di politica fiscale del governo «che hanno reso la crisi in Italia più acuta rispetto a quella degli altri Paesi». Più ampio il ragionamento di Pierluigi Bersani. Il leader del Pd ha auspiscato l’arrivo, dall’Europa, di decisioni importanti. «Altrimenti – ha ammonito – continueremo a ballare, ma non solo ad agosto, anche a settembre. Mi aspetto che alla ripresa qualcosa succeda». Dura la Confcommercio secondo la quale, per far ripartire l’economia, resta prioritaria una riforma fiscale capace di ridurre i costi degli adempimenti facendoemergere base imponibile in modo da tagliare le tasse. Sul versante dei consumatori, il Codacons chiede al governo un decreto per salvaguardare il potere d’acquisto dei cittadini, eroso dalla recessione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si ferma anche l’agricoltura dopo la buona performance dei primi tre mesi I servizi fanno registrare una flessione dello 0,2%: colpiti trasporti e spettacoli Affondano tutti i settori l’industria peggio degli altri ROMA - Se si ferma pure l’agricoltura, anche se pesa solo per il 5% del Pil nazionale, vuol dire chela situazioneèdavvero complessa.Quelli dellaCia, la confederazione di settore, confermano che, dopo il brillante +4,9% messo a segno nel primo trimestre dell’anno (l’unico comparto a progredire in mezzo a un pianto generale), nel secondo trimestre c’è stato un calo. Non marcatissimo. Ma comunque capace di bruciare buona parte di quanto raccolto a inizio 2012. Colpa del caro petrolio che ha fatto impennare i costi di produzione. E delle tasse imposte dal governo, si lamentano gli agricoltori. A cominciare dalla Imu. Dunque, ora an- Male auto, costruzioni ed elettrodomestici Pesa il terremoto in Emilia che l’agricoltura si unisce agli altri spezzoni dell’economiaitaliana in ritirata. A cominciare dai servizi. Pesano per il 65% sulla ricchezza italiana. Rappresentano il nucleo numericamente più corposo, anche perché comprendono il lavoro della Pubblica amministrazione. E, di solito, resistono alle difficoltà imposte dalle oscillazioni dei cicli economici. Stavolta, invece, hanno lasciato sul campo lo 0,2% in questo secondo trimestre nel quale l’economia nazionale ha complessivamente perduto lo 0,7. Trasporti, spettacoli, servizi telefonici di regola reggono dal punto di vista dei consumi e degli investimenti. Anche nelle situazioni più difficili. Tra aprile e giugno, gli italiani hanno tagliato pure su questi capitoli. Ovviamente,resta l’industria quella che paga il prezzo più salato. Si calcola un calo della crescita dello 0,3%. Moltissimo, se si considera che il settore, anche se è il più importante in termini di fatturato, rappresenta il 20% dell’economia.Male l’auto, male la produzione pesante. In Andamento del Pil Variazioni % del Pil reale (dati corretti per giorni lavorativi) Su stesso periodo dell’anno precedente (tendenziale) +2 1,1 1,8 1,9 2,3 1,3 1,0 0 0,4 -2 -0,5 -4 -1,4 -6 -2,5 Su trimestre precedente (congiunturale) +1 1,0 0 0,6 0,4 0,2 0,1 recessione tecnica 0,3 -0,2 -1 -0,7 -0,8 -2 -3 Media annua -0,7 +1,4 2010 Fonte: Istat - stima preliminare per II trim. 2012 +0,5 2011 *variazione acquisita -1,9* 2012 discesa gli elettrodomestici. In questo spezzone d’anno ci si è messo pure il terremoto emiliano a contribuire ad affondare fatturati e ordinativo. Infine il caso costruzioni. Vale a dire il comparto che garantisce il 9% del Pil italiano. Qui gli indicatori di fiducia registrati da Confindustria, che non erano stati così negativi a inizio anno, avevano fiutato da qualche mese un’aria pesante. E infatti le prime stime parlano di una riduzione del 10% del giro d’affari complessivo nel secondo trimestre. Con ricadute occupazionaliparticolarmente durenel mezzogiorno e in molte aree del nord est. M. DB. ANSA-CENTIMETRI © RIPRODUZIONE RISERVATA I MERCATI di ALVISE ARMELLINI BRUXELLES - I mercati ci hanno ripensato: l’euro, forse, non è da buttare. Superato il panico di giovedì, con le Borse a terra e gli spread alle stelle dopo il rinvio della Banca centrale europea sugli aiuti a Spagna e Italia, gli investitori hanno riacquistato fiducia. Milano,ieriha raggranellato il terzo rialzo consecutivo, chiudendo a +2,18%, mentre il differenziale di rischio Italia-Germania sui titoli di stato a 10 anni è sceso sotto i 450 punti, con il rendimento dei Btp al 5,97%. Il tutto malgrado l'Istat avesse annunciato che l'economia italiana resta in recessione: dal primo al secondo trimestre il pil è calato dello 0,7%, mentre da maggio a giugno la produzione industriale ha lasciato sul terreno l'1,4%. Perfino la locomoti- Standard&Poor’sribassal’outlookdellaGrecia Il giudizio passa da stabile a negativo. Prosegue la corsa delle Borse, spread giù Junker: «Gestibile ma non auspicabile l’uscita di Atene dall’euro» va europea ha mostrato segni dicedimento: a giugno gli ordinativi industriali della Germania sono scesi dell’1,7%. Ma Piazza Affari ha guardato oltre ed ha guidato i rialzi del Vecchio Continente. In Spagna, l'altra sorvegliata speciale della zona euro, la Borsa ha guadagnato quasi il 2%, mentre lo spread è calato a 529 punti. Positive anche Parigi e Francoforte. Secondo il capo economista dell’Ocse, Pier Carlo Padoan, i mercati hanno capitoche l'impegno del numero uno della Bce Mario Draghi non è da sottovalutare. «Si aspettavano una cosa impossibile: un intervento immediato. Poi hanno letto meglio» ha detto a Radio Anch’io. Sulla stessa linea il numero uno dell’Abi Giuseppe Mussari. «Gli interventi delle banche centralivanno valutati nel lungo periodo» ha dichiarato nella stessa trasmissione. Draghi è disposto ad acquistare bond per ridurre gli spread spagnoli e italiani, ma solo se Madrid e Roma chiederanno ai fondi salva-Stati EFSF e ESM di fare lo stesso, accettando in cambio nuovi vincoli europei su deficit e riforme economiche. Così, ha commentato Padoan, l’ex governatore di Bankitalia hastabilito «un rapporto preciso fra quello che la banca cen- trale può e deve fare e quello che devono fare i governi». Ma secondo Mussari l’Italia non ha bisogno di aiuti perché «i compiti a casa li abbiamo abbondantemente fatti», mentre la Spagna esita ad alzare la mano, temendo il commissariamento. Sul piano salva-euro pesano altre incognite. Il 12 settembre la Corte costituzionale tedesca deve pronunciarsi sull’ESM: se bocciasse il nuovo fondo, l’eurozona si ritroverebbe con armi spuntate. Sul fronte Bce, si temono bastoni fra le ruote della Bundesbank agli acquisti di bond, ancora tutti da definire a livello tecnico. In un'intervista al Wall Street Journal, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha detto di «non avere dubbi» sul fatto che l'Eurotower «farà tutto il necessario» per salvare l'euro, ma si è chiesto se non fosse il caso di agire «un pochino prima» di arrivare sull'orlo del precipizio. Il paese più a rischio rimane la Grecia: parlando alla tv tedesca WDR, il capo dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha definito «gestibile, anche se non auspicabile» la sua uscita dalla zona euro. Mentre la Commissione europeaha escluso che la Bce possa venire incontroagli ellenici rinunciando a parte dei soldi che gli ha prestato: ad invocare il sacrificio, secondoil Wall Street Journal, sarebbe il Fondo monetario internazionale. Ma nuove nubi si addensano: l’agenzia Standard & Poor's ha rivisto al ribasso le prospettive della Grecia a «negative» da «stabili». PiazzaAffari guadagnail2,18% differenziale coni bund sottoquota450 © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 08/08/12-N:RCITTA' IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA MERCOLEDÌ 5 PRIMO 5 PIANO 5 LA CRISI 8 AGOSTO 2012 L’INDUSTRIA Discesa dei beni intermedi e di consumo. Segno contrario delle attività estrattive Produzione, a giugno decimo calo consecutivo L’Istat: diminuzione dell’1,4% (-8,2% su base annua) ROMA - A giugno discesa della produzione industriale dell'1,4% rispetto a maggio e dell'8,2%rispettoagiugno2011. Lo comunica l'Istat precisando cheildatocongiunturaleèdestagionalizzato mentre quello tendenziale è corretto per gli effetti di calendario. Dallo scorso agosto, ultima rilevazione positiva, l’indice si è mosso in discesa del 9,8% all’82,6%. Le rilevazioni del complesso delle attività svolte per trasformare le materie prime ed energie in beni di consumo, corretti perglieffettidicalendariosegnano, a metà anno, variazioni tendenziali negative in tutti i comparti. La diminuzione più rilevante- comunica ancoral'Istituto di statistica - riguarda il raggruppamento dei beni intermedi (-10,2%), ma diminuzioni significative si segnalano anche per i beni di consumo (-8,0%) e Ancora brutte motizie sul fronte della produzione industriale per i beni strumentali (-7,5%). Scende meno l'energia (-2,1%). Nelconfrontotendenziale,l'unico settore in crescita è quello dell'attività estrattiva (+1,0%). Le diminuzioni più ampie si registranoperisettoridelleindustrie tessili, abbigliamento, pelli eaccessori(-14,6%),dellafabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-13,1%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-12,9%). Nella media dei primi sei mesidell’annoincorsolaproduzione dell’industria è diminuita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre nel trimestre aprile-giugno il calo tendenziale è stato dell'1,7%. E’ il decimo calo consecutivosubasetendenziale.Perritrovare un indicatore in crescita, sull'anno,bisognarisalireadago- sto 2011 (+4,8%). Su base congiunturale, invece, nel mese di maggio c'era stata una crescita (+1%)ma,secondol'Istat,sitratta di oscillazioni legate a fattori non significativi. Dati peggiori rispetto a giugno erano stati segnalatiadaprile sia su base congiunturale (-2%)siasubase tendenziale (-9,3%). A metà annolaproduzione di autoveicoli, al netto degli effetti di calendario, è calata del 22,5% rispetto a maggio 2011 (-20,9%). Nei primi sei mesidell'annolaproduzionedel settoreèscesa del20,1%rispetto allo stesso periodo del 2011 (-19,5% nei primi 5 mesi). I dati sul pil e sulla produzio- Codacons: ci vuole dl salva-famiglie Confindustria, a luglio guù dello 0,4% La produzione industriale Indice corretto (21 giorni lavorativi a giugno 2011 e 2012) Indice grezzo 110 -8,2% 100 90 -8,2% 80 Unioncamere: la disoccupazione colpirà di più il Sud ROMA - «L'allarme occupazione suona più forte al Sud» con 42 mila posti in meno nel 2012, un terzo dei 130 mila che andranno persi in Italia. Secondo le rilevazioni dei sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, su 70 province nelle quali il calo dell'occupazione andrà al di sotto della media (-1,1%), 35 sono del Meridione, a partire da Enna, Ragusa e Siracusa (intorno al -3%). Napoli è in controtendenza con tagli che non dovrebbero scendere oltre il -0,8%. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, parla di «un' ulteriore difficoltà del Paese e soprattutto delle più deboli economie meridionali», aggiungendo che «occorre un'iniezione di fiducia alle nostre imprese che, in questo contesto così turbolento, non possono che dimostrarsi caute nell'assumere impegni contrattuali nuovi». Il saldo tra entrate e uscite è di -130.510 unità, sempre negativo ma meno marcato di quelli del 2009-2010 (-213 mila e -178 mila). L’OSSERVATORIO Allarme lavoro della Cgil: in Cig 525 mila lavoratori ROMA - Nuovi pesanti incrementi nel ricorso alla cassa integrazione a luglio, «segnale inequivocabile di come si stia tornando ai livelli più pesanti mai toccati dalla crisi produttiva,con la recessione che consolida l'aumento negativo della cig». Lo segnala la Cgil osservando come nei primi sette mesi del 2012 il totale di ore di cassa richiesta è di 640 milioni per un +8,76%sullo stesso periodo dello scorso anno, mentre a zero ore ci sono oltre 525 mila lavoratori per un taglio del reddito di oltre 2,4 miliardi di euro, circa 4.700 euro per ogni singolo lavoratore. I dati emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell'OsservatorioCig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto di luglio. Dati che confermano, osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, «come la crisi si stia stabilizzando a livelli decisamente negativi, peggiori e più elevati rispetto a quelli dello scorso anno, con un trend che andrà ben oltre il miliardo di ore di cassaintegrazione anche per il 2012». C'èquindibisogno di politiche industriali: «Troppe crisi industriali, sul tavolo del Governo, aperte da mesi ed anni, senza prospettiva e in un continuo logoramento che prefigura solo chiusure definitive. Il sistema produttivo - avverte la Taglio del reddito di 4.700 euro per ogni dipendente dirigente sindacale - ha bisogno di risorse e di scelte sulla politica industriale, in grado di difendere e rilanciare la capacità manifatturiera del paese». Il ricorso alla cassa registra incrementi per tutte le tipologie, ordinaria, straordinaria e in deroga, mettendo a segno un aumento complessivo, segnala l'analisi della Cgil, «che non si registrava da ottobre 2010 (il più alto degli ultimi 21 mesi)». Se da inizio anno il totaledi ore di cassa integrazione è stato pari a 639.490.295 (+8,76%), per il solo mese di luglio la cig ha totalizzato 115.729.889 di ore, in forte aumento sul mese precedente (+21,32%) e ancora più marcato (+44,20%) rispetto a luglio 2011. Nel dettaglio dell'analisi della Cgil, infatti, si rileva come la cassa integrazione ordinaria (cigo) totalizzi a luglio un monte ore pari a 34.526.520 per un +11,56% sul mese precedente. Da inizio anno la cigo registra invece 201.162.312 di ore per un deciso +45,25% sui primi sette mesi del 2011. La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre a luglio, è stata di 44.614.924, in aumento sul mese precedente del +19,59%, mentre il dato da inizio 2012, pari a 229.676.783 ore autorizzate, segna un 9,60% (con riduzione in frenata) sullo stesso periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha segnato lo scorso mese un deciso aumento del +34,84% con 36.588.445 ore richieste. Da inizio anno sono state autorizzate 208.651.830 di ore di cigd, in aumento del +6,76% sul periodo gennaio-luglio del 2011. 70 2006 2007 2008 2009 2010 2011 giu ’11 giu ’12 L’ULTIMO ANNO MESE PER MESE (dati destagionalizzati) 92 90 © RIPRODUZIONE RISERVATA 88 -1,4% 86 84 82 ne industriale dimostrano che «tutte le previsioni sul prodotto interno lordo, per quanto drammatiche,eranopersinoottimistiche», spiega il Codacons in una nota. «È evidente che quanto fatto finora dal Governo per aiutare le imprese - sottolinea l'associazione di consumatori nonèservitoanulla.Dareincentivi per assumere serve a poco, insomma, dal momento che le imprese stanno semmai licenziando. Fino a che il ceto medio è strangolato dalle manovre e dalle tasse, i consumi continuerannoascenderee,conseguentemente, la produzione ed il Pil crolleranno». Per questo il Codacons invita Monti a «concentrare le poche risorse disponibile in un Dl salva famiglie che aiuti il ceto medio a salvaguardare la sua capacità di acquisto, spostando la tassazione verso chi se lo può permettere, ad esempio ripristinando il contributo di solidarietàimmaginatodaTremontinella manovra di agosto 2011: 5% per chi dichiara più di 90.000 euro e 10% sopra i 150.000 euro». Il Centro studi della Confindustriastimainluglio una discesa della produzione industriale dello 0,4% rispetto a giugno, quandosièregistrataunacontrazione dell'1,4% su maggio. Per il terzo trimestre la variazione acquisita è, in luglio, del -1,0%, in gran parte ereditata dal periodo precedente. r. dim. giu lug ago Fonte: Istat (Indice; base: 2005 = 100) set ott nov 2011 dic gen feb 2012 mar apr mag giu ANSA-CENTIMETRI -MSGR - 20 CITTA - 6 - 08/08/12-N: 6 PRIMO PIANO I NODI DELL’ECONOMIA LA RIFORME IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 LA FIDUCIA Via libera definitivo della Camera. Anche Bersani chiede modifiche La spending review è legge ma la maggioranza si sfalda Molte assenze nel Pdl, governo battuto su un ordine del giorno di CLAUDIA TERRACINA ROMAK L’ultimo atto della Camera dei deputati, prima delle vacanze estive, è l’approvazione della spending review. Il decreto che mette a dieta lo Stato, congelando l'aumento dell'Iva e introducendo risparmi per 4,5miliardi quest' anno, 10,5 il prossimo e 11 nel 2014, ha ottenuto il via libera definitivodella Camera, senza modifiche rispetto al testo, che anzi «è uscito arricchito», sottolinea il ministro della Salute Balduzzi. Il testo, dopo aver ottenuto il via libera del Senato, è stato varato dall’assemblea di Montecitorio con 371 voti a favore, 86 contrari e 22 astensioni. Su 479 deputati presenti, hanno infatti votato in 457. Assenti, clamorosamente, Berlusconi e il segretario pidiellino Alfano. Una non partecipazione che, sommata ai voti contrari, la dice lunga sul disagio che cova tra i partiti della maggioranza. In particolare, nel Pdl, che si è preso la soddisfazione di far andare sotto il governo su un ordine del giorno per marcare la propria insoddisfazionerispetto alleultime esternazioni di Monti. Comunque, il premier riesce a incassare la sua tren- Fini invita i parlamentari ad essere reperibili durante la pausa estiva taquattresima fiducia e a varare la legge sulla spending review. Ma il testo potrebbe ancora essere corretto. Questo almeno è l’auspicio del leader del Pd, Pierluigi, Bersani, il quale non manca di sottolineare che «qualche imperfezione c’è» e si augura che «alcune cose vengano riviste sul fronte della spesa sociale». L’occasione per possibili revisioni, spiega il segretario democratico, al termine di un incontro con il segretario socialista Riccardo Il presidente della Camera Gianfranco Fini Nencini, potrebbe essere in autunno, con la legge di stabilità. «Chiederemo che vengano fatte delle correzioni, perché va bene tagliare gli sprechi, ma non la spesa sociale», annuncia. E Giorgio Merlo, sempre del Pd, invita «a vigilare affinché i servizi di base non vengano messi in discussione. Il servizio sanitario dovrà rimanere universale. Dopo di che i tagli sono tanti, ma sui servizi alla persona, garantiremo la tutela dei diritti». Tuttavia, il ministro Balduzzi, pur apprezzando «la serietàdella maggioranza, consapevole «della difficoltà del momento», sottolinea che è già lo stesso decreto che «in molti punti invita a tornarci sopra, a certe condizioni e senza variare i saldi». La partita, insomma, è rimandata a settembre, quando dovrebbero arrivare anche nuovi provvedimenti di revisione della spesa (dagli incentivi alle imprese alle agevolazioni fiscali, passando per il taglio ai finanziamenti ai partiti e ai distacchi sindacali, oltre a un secondo intervento sulla spesa degli enti locali, che sta studiando Enrico Bondi). E la Camera già si prepara. La prima riunione è fissata per il 5 settembre, «fatte salve emergenze che richiedano una convocazione durante la pausa estiva». Per questo, i parlamentari sono stati invitati «a tenersi a disposizione». Intanto, contro la spending review, cresce la mobilitazione degli enti locali, a cominciare dalle province in vista dell' accorpamento, e dei sindacati, soprattutto per i tagli al pubblico impiego. Cgil e Uil hanno già protestato ieri davanti a Montecitorio, e torneranno in piazza il 28 settembre con lo sciopero generale. Mentre sale l'agitazione anche dei medici, che per ottobre hanno in programma una manifestazione contro i tagli alla sanità. © RIPRODUZIONE RISERVATA In deciso calo le liti con il fisco ROMA - Meno liti con il fisco: il rapporto sull'andamento del contenzioso tributario del Dipartimento delle Finanze relativo ad aprile-giugno 2012,evidenzia infatti una tendenziale riduzione, nel secondo trimestre 2012, dei flussi dei ricorsi fiscali presentati alle commissioni tributarie rispetto agli analoghi periodi degli anni 2010 e 2011. Il raffronto tra i primi due trimestri del 2012 rileva che le controversie instaurate contro gli enti impositori, con importi fino a 20.000 euro, si riducono di circa 5.300 ricorsi, pari al 10% dei ricorsi di tali importi. Complessivamente nel 2010 risultavano pervenuti nel secondo trimestre 69.702 ricorsi, 75.617 nel 2011 e 64.607 nel 2012. Tra i dati il Dipartimento segnala poi che rispetto al primo trimestre dell'anno in corso, nel secondo trimestre 2012 si rileva un incremento del numero delle decisioni sulle istanze di sospensione. LLe immagini delle auto sono solo indicative CON LA GAMMA fiat METANO e gpl VIAGGI SPENDENDO LA METà. SOLO AD AGOSTO, le auto ecologiche fiat sono ancora più convenienti. Fino a € 5.000 di Ecobonus sulla gamma fiat Metano e gpl in pronta consegna. finanziamento con anticipo zero, interessi zero e taeg 2,25%. GAMMA GPL: PANDA, PANDA CLASSIC, PUNTO, 500 E BRAVO. GAMMA METANO: PANDA CLASSIC, PUNTO, QUBO E DOBLÒ. I dati “viaggi spendendo la metà” sono calcolati su ciclo combinato. Per la Gamma GPL si riferiscono esclusivamente a Punto con prezzi rilevati da www.prezzibenzina.it il 01 agosto 2012. Offerta soggetta a limitazioni e fino ad esaurimento scorte. Es. finanziamento su Qubo Dynamic Natural Power con Pack My Blue prezzo promo € 14.194 (IPT e contributo PFU esclusi). 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Soldi per i terremotati e gli esodati Tagli per statali e sanità giro di vite sugli acquisti Salgono tasse universitarie e addizionali regionali Irpef di BARBARA CORRAO ROMA K Con saldi invariati e modifiche, anche significative, in corso d’opera, la spending review è diventata legge. Gli obiettivi sono importanti: fare risparmiare 26 miliardi in tre anni, con un beneficio di 4,5 miliardi quest’anno. Per raggiungere questi obiettivi si è intervenuti su tutta la pubblica amministrazione: nuovi tagli di spesa sono stati chiesti ai ministeri (1,5 miliardi l’anno), agli enti locali, alla sanità, alla scuola, all’Università. L’inten- PUBBLICO IMPIEGO Nuove piante organiche in 24.000 a rischio esubero Potrebbe arrivare a 24.000 il conto degli esuberi nella pubblica amministrazione: 11.000 nei ministeri ed enti pubblici non economici e 13.000 negli enti locali. Il numero preciso nessuno lo sa e sarà oggetto di una verifica entro il 31 ottobre. Di sicuro le piante organiche andranno riviste con una riduzione del 20% dei dirigenti e del 10 per cento dei dipendenti. Al termine, alcune amministrazioni avranno bisogno di personale, altre dovranno liberarsene. Chi risulta in soprannumero potrà andare in pensione, se avrà raggiunto i requisiti di età e contributi previsti prima della riforma Fornero. Chi invece non vi rientra, verrà messo in «disponibilità» (l’equivalente della mobilità per i privati) con l’80% dello stipendio per 24 mesi che potranno diventare 48 se ciò accompagna il dipendente alla pensione. TASSE/1 SANITÀ zione del governo è stata di ridurre le inefficienze enormi della Pubblica amministrazione. Non sempre ci si è riusciti, anche per ragioni di tempo, premiando i più virtuosi e penalizzando i più spendaccioni. Molte le proteste. Uno sforzo gigantesco che consentirà, intanto, di evitare l’aumento di due punti percentuali dell’Iva, rinviato al luglio 2013. Ma anche di destinare 6 miliardi alle popolazioni dell’Emilia colpite dal sisma e di trovarela copertura per ulteriori 55.000 esodati (in aggiunta ai 65.000 già garantiti) che altrimenti si sarebbero trovati senza stipendio né pensione per effetto della riforma previdenziale di fine 2011. La spending review è un cantiere, hanno detto più volte Mario Monti e Piero Giarda, e questo è solo l’avvio di un percorso cheproseguirà a settembre con la «fase 2», concentrata sugli enti locali (ai quali si chiederà conto di 10 miliardi di spese inefficienti), la revisione delle agevolazioni fiscali a famiglie e imprese e il riordino dei trasferimenti alle aziende. Lo spettro dell’Iva infatti non è scongiurato e nel 2013 costerà 6,5 miliardi. Alcuni errori sono stati rimediati: come la chiusura del Centro sperimentale di cine- Enti soppressi: salvi Centro sperimentale e Cineteca nazionale Fondi per laricerca SCUOLA Posti letto, cura dimagrante Arrivano pagelle elettroniche farmaci, più spazio ai generici iscrizioni e voti online Entro il 30 novembre Regioni e Asl dovranno riorganizzare la loro offerta ospedaliera: al massimo 3,7 posti letto ogni mille abitanti (anziché 4,2). Il tasso di ospedalizzazione dovrà scendere da 180 a 160 per mille abitanti. Il 40% di questi tagli dovranno arrivare dagli ospedali pubblici con «la soppressione di unità operative complesse». Chiuderanno dunque reparti là dove sarà necessario e non necessariamente nei piccoli ospedali. Il ministero della Salute ha quantificato circa 7.000 posti letto in meno nel 2013 ma l’offerta sanitaria si sposterà dai ricoveri ai day hospital e dall’assistenza diurna a quella ambulatoriale. Forti risparmi di spesa sui farmaci con l’aumento degli sconti a carico di farmacie e aziende. Attenuate le norme che imponevano il farmaco generico, il medico sceglierà se prescrivere quelli di marca in casi specifici. Salta il taglio di 30 milioni, che tante proteste aveva scatenato, agli enti di ricerca e università. Restano invece le novità per la scuola: dall’anno scolastico 2012-2013 le iscrizioni nelle scuole pubbliche (per l’anno successivo) potranno essere fatte solo on line. Inoltre, le pagelle saranno in formato elettronico e così pure tutte le comunicazioni a studenti e famiglie arriveranno per posta elettronica o attraverso i siti Internet delle istituzioni scolastiche. Gli stessi professori sostituiranno i registri cartacei con registri elettronici. L’articolo 14 della nuova legge prevede infine, tra i risparmi di spesa per il personale, anche nuove misure di riorganizzazione i docenti: stretta sul contingente estero, limiti al pagamento delle ferie non godute, supplenze. SPA PUBBLICHE © RIPRODUZIONE RISERVATA PROVINCE Il riordino le dimezzerà riorganizzate le prefetture Eliminata «la soppressione», scatta invece «il riordino» delle Province. Il risultato voluto dal governo potrebbe essere lo stesso cioè circa il dimezzamento delle province attuali. Lo si vedrà in autunno. Infatti ogni provincia, per sopravvivere, dovrà rispettare due requisiti: avere almeno 350.000 abitanti e una superficie superiore a 2.500 chilometri quadrati. Sarà il consiglio delle autonomie, regione per regione, a presentare un’ipotesi di riordino in 70 giorni. La regione avrà altri 20 giorni per inviarlo al governo che deciderà con una legge. L’intenzione del governo è di far partire il riassetto con il 1˚ gennaio 2013. Ciò comporterà una profonda riorganizzazione delle prefetture e degli uffici periferici dell’amministrazione: saranno accorpati nel nuovo ufficio territoriale di governo (Utg) sulla base delle nuove macroaree. TASSE/2 Aumenti per l’università i fuori corso pagano di più Le modifiche che hanno reso più generosa, in parlamento, la spending review sono state compensate con aumenti di imposte. Aumentano le tasse universitarie per gli studenti fuori corso e potranno raddoppiare nel caso di ragazzi con un reddito familiare (Isee) superiore a 150.000 euro. Aumenti fino al 50% sono possibili quando il reddito familiare va da 90 a 150.000 euro, mentre sotto i 90.000 euro non si potrà superare il 25% della retta ordinaria. L’ultima modifica del decreto al senato ha però introdotto una possibilità di aggravio delle tasse universitarie anche per gli studenti in linea con gli esami per i tre anni a decorrere dall’anno accademico 2013-2014. Per gli studenti con Isee inferiore a 40.000 euro ai quali sarà applicabile solo l’adeguamento Istat all’inflazione. matografia o della Cineteca nazionale che resteranno in vita; o come il taglio di 30 milioni nei trasferimenti alla ricerca che includeva centri di eccellenza internazionale, come l’Istituto di fisica nucleare. Altri sono stati aggiunti dal Parlamento: come l’alleggerimento del vincolo di accorpamento delle Province che, si farà lo stesso, ma rischia di diventare ben più tortuoso e tormentato. Stangata addizionali Irpef nelle Regioni meno virtuose E’ paradossale che un provvedimento finalizzato a ridurre le spese, finisca per prevedere un incremento delle imposte. Tuttavia, le pressioni delle Regioni sottoposte a piani di rientro sanitario, cioè quelle meno virtuose, sono riuscitead ottenere in parlamentol’anticipo al 2013 della facoltà di aumentare dallo 0,5 all’1,1% l’addizionale Irpef. Si tratta di 8 regioni: Lazio, Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Piemonte. Secondo calcoli elaborati dalla Confesercenti la misura costerebbe complessivamente 1,9 miliardi di prelievo in più ai cittadini delle regioni interessate, tenendo conto dell’aumento massimo dell’aliquota (0,6%). Un conto salato, tenuto conto degli altri aumenti già decisi nel corso del 2011 e del 2012 a beneficio anche dei Comuni. Giro di vite in arrivo per i posti letto degli ospedali ENTI LOCALI BENI E SERVIZI SICUREZZA Manager, tetto a 300.000 euro Forte stretta dei trasferimenti Gli acquisti tramite Consip Ridimensionato il turn over giro di vite sulle auto blu ecco 10 città metropolitane deroga per chi risparmia di più per le forze dell’ordine La cura dimagrante colpisce anche gli stipendi dei manager pubblici. La spending review ha infatti esteso anche ai manager di società partecipate dallo Stato non quotate il tetto di 300.000 euro già previsto per i grand commis di Stato. E’ il valore dello stipendio del primo presidente di Cassazione. La stretta entrerà in vigore con la nominadei nuovi consigli d’amministrazione e per la Rai riguarderà il prossimo Cda. La stretta alle spese riguarderà anche le auto blu: tutte le amministrazioni, compresa la Banca d’Italia, dovranno ridurre le spese del 50%. Inoltre per Sace, Fintecna, e Simest è previsto il passaggio entro fine anno alla Cassa depositi e prestiti con una riduzione del debito pubblico di 10 miliardi. I Monopoli saranno accorpati nell’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia del Terri- I minori trasferimenti dallo Stato agli enti locali (regioni, province e comuni) saranno di 2,3 miliardi nel 2012, 5,2 miliardi nel 2013 e 5,5 miliardi dal 2014. Il conto più salato, per ora, lo pagano le Regioni che perdono 1,3 miliardi quest’anno, 2,2 il prossimo e 2,5 nel 2014. I Comuni dovranno rinunciare a 500 milioni quest’anno e 2 miliardi dal 2013 ma recupereranno (solo nel 2012) 800 milioni. Una parte, pari a 300 milioni gli sarà versata dalle Regioni, gli altri 500 milioni arriveranno dal fondo per i rimborsi fiscali destinati alle aziende. Tra le altre novità, dal primo gennaio 2014 è prevista l’istituzione di 10 città metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Assumeranno le funzioni delle Province nella propria area. Tutte le pubbliche amministrazioni dovranno ridurre le spese per gli acquisti di beni e servizi. Risparmi per 480 milioni nel 2013, 960 nel 2014 e 1.600 dal 2015. Quest’anno tolti 5 milioni in più per le intercettazioni telefoniche nell’ambito delle inchieste giudiziarie. Gli acquisti dovranno infatti essere realizzati, là dove le categorie merceologiche lo consentono, attraverso la piattaforma elettronica della Consip. Questo obbligo riguarderà le amministrazioni pubbliche e le società incluse nell’elenco Istat a totale partecipazione pubblica, diretta o indiretta. Da qui dovranno passare le spese per energia, gas, telefonia fissa e mobile, carburanti. Potrà acquistare al di fuori della Consip soltanto chi riuscirà a dimostrare di ottenere prezzi inferiori a quelli indicati dalla E’ un capitolo controverso. Le norme sul taglio del 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti non si applicano al comparto della sicurezza (Polizia, Carabinieri), Vigili del Fuoco al personale amministrativo presso gli uffici giudiziari. In compenso, la riduzione delle spese di personale riguarderà anche loro sebbene in misura ridotta. Infatti, è previsto un ricambio del turn over nella misura del 20% per il triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e il pieno reintegro del personale cessato dal 2016. La norma riduce i tetti precedentemente in vigore e ha provocato le proteste del corpo degli agenti di custodia penitenziaria (Osapp) che quantifica una riduzione di personale di 5.000 unità con una carenza del 35% degli organici a fine 2014. Protesta il Cocer dei Carabinieri: «L’Arma non è in -MSGR - 14 PESARO - 33 - 08/08/12-N: R E A L I Z Z I A M O L E T U E I D E E MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 REDAZIONE: Via Marsala, 15 Tel. 0721/370934-24-26 Fax 0721/370931 E-mail: [email protected] w w w. v i t a l i a r r e d a m e n t i . n e t Tel. 0721.22523 - PESARO IL SOLE: Sorge Tramonta 6,04 20,24 LA LUNA: Sorge Cala 23,09 13,50 San Domenico di Guzman Nato nel 1170 a Caleruega, vicino a Burgos, in Spagna, si distinse fin da giovane percarità epovertà. Convinto chebisognasse riportare il clero a quella austerità di vita che era alla base dell'eresia degli Albigesi e dei Valdesi, fondò a Tolosa l'Ordine dei Frati Predicatori. Muore nel 1221 a Bologna. Pesaro soccorso Carabinieri Polizia Vigili del fuoco Guardia di finanza PESARO Questura/Prefettura Comune Pesaro Vigili Urbani Polizia Stradale PUBBLICITA’: Piemme: Via Marsala, 15 Tel. 0721/377399 0721/372072 Guardia medica Telesoccorso n. verde Osp. S. Salvatore Taxi Piazza del Popolo P.zzale Matteotti 0721/38611 V.le Repubblica 0721/3871 Stazione 0721/387800 FANO 0721/42371 Carabinieri 118 112 113 115 117 0721/22405 Polizia 800464809 Polstrada 0721/3611 Vigili del fuoco Vigili urbani 0721/31430 Comune 0721/34053 Guardia medica 0721/34780 Ospedale 0721/31111 Taxi Stazione 0721/814700 URBINO 0721/83351 0721/863891 0721/860110 0721/887715 0721/8871 0721/882261 0721/8821 Carabinieri Polizia Polizia stradale Vigili del fuoco Vigili urbani Ospedale Guardia medica PESARO Maffei, v.Cecchi 28. FANO Vannucci, v.cavour 2. URBINO Lucciarini, Portici Garibaldi 12. 0722/378900 0722/35181 0722/350592 0722/4828 0722/309300 0722/30111 0722/3101927/906 335/7798439 Taxi 0721/803910 P.zza della Repubblica Borgo Mercatale 0722/2550 0722/327949 www.vitaliarredamenti.net METEO Pesaro Pesaro ANCONA OGGI ANCONA Macerata Macerata DOMANI Fermo Fermo Ascoli P. Ascoli P. Terza grossa rottura della conduttura ieri mattina ma Marche Multiservizi non prevede risarcimenti Pesaro senz’acqua per due giorni Aspettando il Rof Duro colpo al turismo e a Santa Veneranda un fiume di fango sotto con i gadget E’ stata un’altra giornata all’asciutto per Pesaro. L’acqua in città è mancata anche ieri: rubinetti a secco negli hotel, nei ristoranti, negli esercizi commerciali e soprattutto nelle case di quasi 100 mila persone. Nonostante gli auspici del sindaco Luca Ceriscioli, infatti, il servizio idrico è andato nuovamente ko. Il terzo guasto all’acquedotto, questa volta in via Bonini zona Santa Veneranda, si è verificato intorno alle 6.30 di mattina. E dire che erano passate appena due ore dall’intervento di Marche Multiservizi per riparare la rottura delle tubature a Calcinelli e l’acqua aveva appena ripreso leggermente a uscire dai rubinetti delle case. E invece l’incubo dei pesaresi è subito ripartito. La città è stata senz’acqua per cucinare, lavarsi e bere praticamente per altre 24 ore, dopo i problemi di lunedì. Fabbri, Delbianco, Di Palma, Benelli, Sacchi e Spagnoli a pag. 37 e 38 Fano mai a secco Ma nitrati e depositi negano la potabilità di OSVALDO SCATASSI FANO - L'emergenza idrica a Fano dovrebbe concludersi nella giornata odierna. L'impianto per potabilizzare l'acqua, a Saltara, aveva infatti ricominciato a pompare circa 150 litri al secondo già nella tarda mattinata di ieri, ma il ritorno alla normalità ha subito un contrattempo. Nelle tubature si è infiltrata una quantità di terra e il fenomeno dell'acqua sporca è durato fino all'ora di pranzo. La revoca dell'ordinanza che vieta il consumo alimentare, emessa l'altro ieri pomeriggio dal sindaco Stefano Aguzzi, è comunque attesa nella mattinata di oggi. La zona fanese ha subito disagi minori rispetto al Pesarese. Dai rubinetti è continuata a uscire la consueta quantità di acqua, che Aset spa, la locale società multiservizi, ha garantito con il prelievo dai pozzi comunali di riserva. I residenti di Santa Veneranda alle prese con un fiume di fango Continua a pag.37 (Foto TONI) Gadget rossiniani Agosto, il mese del Rof, il mese di Rossini. Ecco allora mostre e nuovi gadget a ricordare a tutti che Pesaro è la città della musica. Nella casa del maestro sono diverse le novità. Domenica alle 17.30, inaugura l'esposizione Rossini Opera Stampa a cura del Centro Internazionale per l'Incisione Artistica Kaus di Urbino. Benelli a pag. 46 La mancanza di incentivi fa fallire il progetto, il problema per il Comune ora si fa serio CARTOCETO A Ambienta un giallo nella sua scuola polemiche e scuse Va deserta la gara per la copertura fotovoltaica dell’Adriatic Arena Astronave, addio tetto nuovo di GIUSEPPE BINOTTI MONDOLFO K «Per un sorso di Cristal», il secondo libro giallo scritto dalla fanese Marzia Francesconi, ha alimentato più d’una polemica che la scrittrice ha inteso subito mettere a tacere. Presentato a Villa Valentina, su iniziativa del presidente del Circolo Culturale Marotta Ersilia Riccardi, il giallo ambientato a Mondolfo ha come luogo del delitto la scuola elementare Moretti dopo che il suo primo libro, «La spiaggia si tinge di rosso», sempre con il detective Caputo, aveva avuto come sfondo le spiagge di Marotta e località di Fano,Pesaro eSenigallia. Nei riguardi della scrittrice che, oltre a scrivere libri gialli e di didattica, insegna anche alla scuola elementare Moretti, si sarebbero fatte pressioni Marzia Francesconi presso la direttrice della stessa scuola in quanto l’ambientazione dell’omicidio avrebbe urtato la sensibilità di qualcuno. Di qui la decisione della Francesconi di precisare quanto segue: «Scrivendo non ho minimamente pensato che, essendo la scuola primaria un'istituzione che salvaguarda ed educa minori, il fatto di averla citata potesse urtare la sensibilità di qualche genitore, insegnante o collaboratore scolastico. Se nelCodice Da Vinci, romanzo di tiratura e portata internazionali, si citano il Vaticano, il Papa e l'Opus Dei, il fatto di nominare come luogo di un fatto criminoso di pura invenzione, la scuola di Mondolfo, non credo costituisca alcun problema. Tuttavia ora mi sento in dovere di porgere delle scuse a tutti quelli che leggendo il libro, possono avere avuto una visione distorta della scuola, che comunque nel giallo non viene fornita, visto che è il mio luogo di lavoro da più di vent’anni e che apprezzo il mio ruolo di insegnante». © RIPRODUZIONE RISERVATA Nuovo tetto dell’Adriatic Arena, la gara va deserta. «Non ci sono più gli incentivi», motivano dal Comune. E ora il progettodella copertura in fotovoltaico rischia di saltare. L’apertura delle buste, ieri mattina all’Ufficio delle Nuove Opere, è durata il tempo di un amen. Le previsioni pessimistiche della vigilia sono state confermate. Nessun privato ha azzardato un’offerta per mettere un mucchio di risorse in un’operazione onerosa (3 milioni e 300 mila euro circa), che rischiava di non avere un adeguato ritorno economico. In Comune non hanno certo accolto con piacere la notizia che il bando è andato deserto, ma se lo aspettavano. Il sindaco, in primis, si era impegnato per arrivare in tempi brevi alla sostituzione dell’ormai vecchia e logora copertura dell’Adriatic Arena. BAIA FLAMINIA IL CASO Marcello Fois Fois, finalista dello Strega presenta il suo romanzo Genzano a pag. 46 I La spiaggia di Baia Flaminia Il mare adesso è ok alla foce del Foglia torna la balneabilità CONCERTI Giuseppe Ghirlanda Il ragazzo disperso chiama e rassicura la famiglia: «Sto bene» A pag. 36 L’organista Hans Uwe Hielescher Organisti antichi e moderni nelmercoledìdellamusica A pag. 46 A pag. 36 A pag. 36 LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO MAROTTA Si respira un po’, ma preoccupa la siccità Ecco i bus notturni per visitare i castelli di MASSIMILIANO FAZZINI Finalmente «Nerone» ha dato il meglio di sé, e il peggio sembra essere passato. Le correnti settentrionali che gradualmente sisviluppano all’interno del campo anticiclonico tendono a rigettare verso ovest l’asse principale dell’alta africana che andrà ad arroventare la penisola iberica. Logico di conseguenza attendersi un graduale ridimensionamento del campo termico che sulla nostra regione si farà più sensibile nel prossimo fine settimana quando i valori scenderanno di qualche grado sotto le medie climatiche. Il tempo rimarrà stabile e soleggiato e già da oggi la pur debole ventosità settentrionale pulirà dalla caligine i nostri cieli. Il mare sarà generalmente mosso nel pomeriggio. Domani la tramontana si farà moderata e determinerà un decremento delle temperature e dell’umidità più evidente, regalandoci una giornata gradevolissima. Scarsi e locali saranno i passaggi nuvolosi di tipo alto-stratificato. Le temperature odierne saranno comprese tra 26 e 34˚C; le minime della prossima notte oscilleranno tra 11 e 21˚C. Secondo la Coldiretti, che ha elaborato i dati dell'Osservatorio agro-climatico del ministero delle Politiche agricole, l'estate marchigiana è quella che in Italia ha fatto registrare l'aumento di temperatura massimo rispetto al passato, con il termometro che tra giugno e luglio ha segnato 3,8 gradi in più nel confronto con la media storica di riferimento. A giugno il termometro è arrivato a 28,7 gradi, quattro in più rispetto alla media; a luglio ha raggiunto quota 31,3, cioè 3,7 gradi in più della norma. Uno scarto climatico che colloca la regione al primo posto tra quelle più «calde» rispetto al passato, con una media di 3,85 gradi di aumento della colonnina di mercurio, davanti a Umbria e Basilicata. Una situazione che si sta facendo sentire nelle campagne, con cali consistenti nella produzione di girasole e mais, e il rischio di pesanti ripercussioni dello «stress idrico» anche su vite e olivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA MAROTTA K Nel cuore dell’estate, per tutti i villeggianti non solo di Torrette-Pontessasso e Marotta torna domani «Andar per Castelli», corsa bus speciale notturna per Mondolfo (gratis) oppure Mondavio, con partenza da Marotta piazza Roma alle 21 e rientro a mezzanotte. Due itinerari alternativi ma egualmente accattivanti quelli proposti da Adriabus, col concorso di enti ed associazioni, che prevedono domani sera (ma si replicherà il 23 agosto) le visite al Castello di Mondolfo o alla Rocca di Mondavio, due gioielli di Francesco di Giorgio Martini. Mondavio proporrà la rievocazione storica della «Caccia al Cinghiale», Mondolfo i «Musei d’estate sotto le stelle» (visite gratis, spettacoli e mercatini). -MSGR - 14 PESARO - 36 - 08/08/12-N: 36 IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ PESARO 8 AGOSTO 2012 Confermateleprevisioni dellavigilia:senzapiùincentivigovernativinessunorispondeall’appellodel Comune Progetto sanità, il sindaco fiducioso Astronave, ora il tetto rischia grosso Ospedale Marche Nord «Ottobre sarà decisivo La gara va deserta, in forse il progetto per la copertura fotovoltaica per risorse e alienazioni» Nuovo tetto dell’Adriatic Arena, la gara va deserta. «Non ci sono più gli incentivi», motivano dal Comune. E ora il progetto della copertura in fotovoltaico rischia di saltare. L’apertura delle buste, ieri mattina all’Ufficio delle Nuove Opere, è durata il tempo di URBINO un amen. Le previsionipessimistichedella vigilia sono state confermate. Nessun privato ha azzardato un’offerta per metSimone Paganini, docente tere un mucdi Storia di Israele e di Esechio di risorse gesi neotestamentaria alin un’operal’Università di Innsbruck zione onerosa (Austria), guiderà il secon(3 milioni e do seminario dell’Istituto 300 mila euro superiore di scienze religiocirca), che rise«Italo Mancini» dell’Unischiava di versità di Urbino (oggi alle non avere un 17,30 a Palazzo Petrangoliadeguatoritorni in piazza Rinascimento a no economiUrbino). Il giovane e afferco. In Comumato biblista presenterà i ne non hanno risultati della sua ricerca, certo accolto pubblicati anche nel volucon piacere la me «Qumran le rovine della notizia che il luna. Il monastero e gli Essebando è andani. Una certezza o un’ipoteto deserto, ma si?» (Edizioni Edb, Bologna se lo aspetta2011). L’incontro rientra vano. Il sindanelle iniziative di formazioco, in primis, ne e aggiornamento dei dosi era impecenti riconosciute dall’Amgnato per arriministrazione scolastica. vare in tempi brevi alla sostituzione dell’ormai vecchia e con pannelli fotovoltaici. Sareblogora copertura dell’Adriatic bero due i motivi, secondo l’amArena, soggetta a infiltrazioni ministrazione comunale, alla piovose, demandando all’Uffi- base dell’assenza di offerte pricio Nuove Opere lo studio per vate: il dimezzamento del botrovare una soluzione. E dopo nus per il Conto Energia. E il una serie di valutazioni, è spun- quasi esaurimento del budget tata l’ipotesi della copertura complessivo per il fotovoltaico, CONVEGNO Imprenditori cattolici nell’annodella fede Si svolgerà oggi alle 18 nel cortile di Palazzo Mazzolari Mosca un convegno promosso dall' Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) con il patrocinio del Comune di Pesaro sul tema «E' ancora possibile credere? Interrogativi intorno all'anno della fede». Riprendendo dal pensiero di papa Benedetto XVI, che «ormai non di rado i cristiani si danno maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, lasciando la fede come presupposto», dall'11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013, è stato proclamato «l'Anno della fede». Il convegno vuole riflettere su questo tema. Dopo i saluti dell'assessore Gerardo Coraducci e di Leonardo Giorgi presidente dell'Ucid, i lavori saranno introdotti da unarelazione di don Bernardo Estrada, Ordinario di Scienze bilbliche della Pontificia Università Santa Croce di Roma. Seguirà una relazione di Roberto Bertinetti ordinario d Letteratura inglese Università di Trieste. Moderatore Paolo Boni, Direttore Istituto Superiore Scienze religiose di Pesaro. Al seminario di Scienze religiose si parla di Qumran L’Adriatic Arena che non avrebbe permesso, ai potenziali investitori, di ottenere nemmeno un centesimo, tra qualche mese, al termine dei lavori sopra l’astronave. In pratica, la scelta del governo di non rinnovare gli incentivi sul fotovoltaico, avrebbe allontanato qualsiasi possibile interessamento ad investire sul palas. Ma ora la sostituzione della copertura all’ex Bpa, diventa un problema serio. Due le strade perseguibili da parte dell’amministrazione: il rifacimento di un nuovobando, oppureunatratta- tiva privata. Ma entrambi i percorsi rischiano di diventare vani, se gli incentivi sul fotovoltaico resteranno al palo. E allora c’è una terza via, che in Comune non escludono affatto: rivedere tutto il progetto, con l’addio all’operazione fotovoltaico. Ma a quel punto, se non verranno trovate risorse pubbliche, e senza una formula di gestione dell’impianto (in mano all’Aspes), ci si chiede in che modo il privato potrà avere un ritorno economico dall’investimento sul tetto dell’Adriatic Arena. T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Ospedale Marche Nord, a ot- di destinare la quota alla realiztobre si dovrebbero conoscere zazione delle infrastrutture nealmeno due elementi fonda- cessarie». Ma non basta. L’aliementali». Il sindaco Luca Ceri- nazione dei terreni non sarà scioli è fiducioso e vuole sgom- sufficiente a coprire tutto il brare il campo da un certo costo. «Per il resto - spiega scetticismo chealeggianegli ambienti politici, ma anche sanitari. «Il primo elemento precisa - è la definizione certa del contributoproveniente dallo Stato. Certamente nonsarà la cifra pattuita in precedenza con il Il sindaco Luca Ceriscioli terzo stralcio, subentrerà il project financioè 120 milioni di euro. Forse cing. Chesi limiterà ovviamensaranno 60-70 ma sarebbe già una indicazione attendibile e te ai servizi non sanitari. D’alpermetterebbe dimettere il pri- tronde con questo sistema somo mattoncino sul nuovo no stati organizzati più di dieci ospedale unico,su cui poi inse- ospedali in Italia. Quasi nessurire il secondo elemento, quel- no è riuscito a costruire autofilo dell’accordo tra Comune e nanziandosi». «Questo progetRegione sul piano di valorizza- to di Marche Nord - sottolinea zione dei beni». Cioè sulla defi- Ceriscioli - fino ad oggi è stato nizione del valore delle attuali condiviso anche con il Pdl faaree sanitarie. E sarebbero nese. Solo così siamo riusciti quattro i luoghi interessati al- ad andare avanti». E i consil’alienazione: il terreno di Mu- glieri di opposizione hanno raglia, dell’ex San Benedetto e permesso, con la loro presendi un fazzoletto a Casa Brucia- za, di approvare la delibera più te di proprietà dell’azienda importante. «Per quello che ospedale, oltre ovviamente al- poi riguarderà il futuro delle l’area incui insiste il San Salva- attuali aree - conclude il sindatore. «Questo tipo di accordo - co - i previsti cambi di destinacontinua Ceriscioli - prevede zione permetteranno comunche il 15 per cento del valore que di mantenere presidi della rimanga nelle mani dell’ente salute per gestire i codici bianlocale. E questo ci permetterà chi e i casi cronici». BAIA FLAMINIA L’EX ASSESSORE INIZIATIVE Dai mercatini serali ai giochi per i bimbi la musica e i balli Pieri andrà alle primarie Torna balneabile il mare «Ma non siano pilotate» alla foce del fiume Foglia «Problemi solo con i vertici del Pd, non con la base. Parteciperò alle primarie, purchè non siano pilotate». Luca Pieri torna a parlare. Ad una settimana dal licenziamento in tronco per mano del sindaco Ceriscioli, l’ex assessore all’Urbanistica,inun’intervista rilasciata al Nuovo Amico rimarca i «veri motivi», politici e non amministrativi, legatiallacandidatura a sindaco del 2014, che avrebbero portato al suo siluramento dalla giunta. E chiede trasparenza al Pd in vista delle primarie da sindaco, alle quali vuole partecipare. «La diLuca Pieri versità - esordisce Pieri riferendosi alle differenze tra lui e il sindaco - è nella lettura della società, questi non si rendono conto che il mondo oggi è cambiato, occorre pragmatismo, scelte veloci. Facciamo un esempio: ora le ditte chiudono per ferie, ma a settembre in quanti riapriranno? Bisogna dare risposte alle esigenze della gente e non perdersi in diatribe sterili sui nomi e sui posti». L’exassessore allaPianificazione esce dalla giunta, ma ribadisce di voler restare nel Pd. «Nei giorni scorsi (venerdì mattina, ndr), ho tenuto una conferenza stampa nella sede del Pd, proprio per rimarcare il fatto che mi sento all’interno del partito. Non lascerò la politica, ma por- terò avanti il mio progetto, anche nello scontro. Voglio tornare ad essere Luca Pieri (e non un numero) libero di dire quello che penso». Sulla possibilità che la sua permanenza nel partito possa essere complicata e piena di ostacoli, l’ex assessore dice di non essersi «posto il problema, ma in questi giorni ho ricevuto centinaia di telefonate. I miei problemi sono con i vertici del partito, non con la base. Da giovane mi misi contro Giovanelli e Lorenzo Rossi: sostenevo vigorosamente la bretella fra la Montelabbateseedilcasello dell’autostrada; in sostanza l’Interquartieri. I fatti mi hanno dato ragione. Si devono dire le cose nel merito, così vuole la gente che mi stima». Un bersaglio, quello che Pieri si è messo addosso candidandosi a sindaco, che non cambia, a suo parere, la sostanza politica delle cose: la decisione di tagliarlo fuori per la corsa a sindaco era già stata presa. «E’ vero, ho messo il bersaglio perché mi avevano messo una croceaddosso per esserecancellato. A questo punto è meglio essere chiari. Parteciperò alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco, purché siano una cosa seria e non siano votazioni pilotate». Torna balneabile il tratto di mare antistante viale Berna, a Baia Flaminia. Dopo anni di divieto ai tuffi, ieri mattina, infatti il Comune di Pesaro, conun’apposita ordinanza, ha riaperto alla balneazione lo specchio di mare antistante viale Berna per un tratto di 265 metri a nord della foce del fiume Foglia. «E' un grande successo - commenta soddisfatto l'assessore all'Ambiente, Giancarlo Parasecoli - risultato degli esiti positivi della campagna degli allacci fognari e delle azioni migliorative portate avanti dal Comune, ma anche frutto del nostro impegno nei confronti della Regione Marche. Se oggi abbiamo la balneazione completa a Baia Flaminia è proprio perché ci siamo attivati con la Regione e ora tutta la costa pesarese, esclusa la zona portuale, è balneabile». Era stato un prelievo sfavorevole effettuato dall’Arpam a fine aprile in concomitanza con i lavori alla foce del Foglia per rimuo- Dichiarato balneabile il tratto di mare alla foce del Foglia a Baia Flaminia IL CASO Il ragazzo disperso rassicura la famiglia: «Sto bene» T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA vere i detriti, a mettere a rischio la riapertura alla balneazione. Con una richiesta formale, lo scorso aprile il Comune di Pesaro aveva chiesto alla Regione Marche di poter togliere il divieto temporaneo di balneazione in quella specifica zona di Baia Flaminia, allegando alla richiesta gli interventi effettuati negli ultimi anni. E questo per rispondere a quanto richiesto dal decreto ministeriale del marzo 2012 (riguardante le acque idonee e non idonee alla balneazione per la stagione balneare 2012). Il 30 luglio scorso, la Regione ha emesso un decreto in cui si dichiara «nuovamente idonea alla balneazione l'acqua marino costiera balneare denominata Viale Berna per la stagione balneare in corso». In seguito a questo provvedimento della Regione, ieri mattina il sindaco Luca Ceriscioli ha firmato l'ordinanza che restituisce la balneabilità anche a quel tratto di mare. In questo modo, ora tutta Baia Flaminia è tornata balneabile. Giuseppe Ghirlanda L’apprensione per la scomparsa finalmente incrinata dalla tanto attesa scintilla di speranza. Vittoria Ghirlanda, mamma di Giuseppe, lo studente pesarese di 21 anni sparito nel nulla da 16 giorni, ha parlato ieri attraverso il gruppo Facebook «Aiutateci a trovare Giuseppe»: «Ciao a tutti – si è così rivolta la signora Vittoria ai 2.123 utenti che hanno aderito al gruppo online di sostegno alla ricerca da lei stessa creato – Vi volevo dire che Giuseppe si è messo in contatto con noi e ci ha detto che sta bene.Vi ringraziamo per tutto ilsupporto che ci date, condivideremo con voi ulteriori notizie». Messaggio scarno, ma sufficiente a scrollare molte delle ansiesulla vicenda e scatenare altrettanti attestati di sollievo del popolo del web. Perché se ancora non si dipana per intero il velo di mistero sulla vicenda, la famiglia Ghirlanda ha ricevuto quella che riteneva prioritaria fra le rassicurazioni: «abbiamo capito che si tratta di un allontanamento volontario – aveva detto papà Stefano nei giorni scorsi – quello che ci interessa più d’ogni altra cosa è sapere che stia bene». Qualche schiarita sulla vicenda si era giàregistrata lunedì, quando lo studente di Chiaravalle Silvano Pierini - con cui Giuseppe Ghirlanda aveva condiviso una vacanza-studio in Irlanda nel 2007 - aveva scritto sullo stesso gruppo Facebook di aver visto Giuseppe a Trieste lunedì 30 luglio:«avevamo parlato qualche minuto e posso dire che stava benissimo. Ha detto che sarebbe rimasto a Trieste per vedere l’università per un eventuale interessamento alla laurea specialistica. Non immaginavo che non desse notizie di sé dal 21 luglio». D.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Impossibile annoiarsi per turisti e per pesaresi in ferie grazie alle tante proposte del programma di accoglienza «Tutta l'estate che vuoi» promosso dall'assessorato allo Sviluppo economico, turismo, sport e gioco del Comune di Pesaro. Come tutti i mercoledì oggi l'appuntamento è alle 17.30 in piazzale della Libertà per il girobike una pedalata con gli animatori di Pesaro Village. Dalle 18 alle 23 in via Nazario Sauro si svolgerà invece il mercatino artigianale al mare e alle 21 nella zona scacchiera di viale Trieste (angolo viale Pola) sono proposti i laboratori artistici di Creabilandia. Sempre stasera alle 21.15 nel cortile di Palazzo Ricci di via Sabbatini si esibirà con un concerto di musica argentina il trio El Diablito, il nucleo, il cuore pulsante del gruppo Del Barrio. Nell'ambito delle iniziative estive proposte dal quartiere 7 Montegranaro-Muraglia, stasera alle 21.15 in piazza Redi, intrattenimento per bambini con Pesaro Village: giochi con trattorini a pedale e laboratori creativi. Anche domani sarà un’altra giornata ricca di proposte. Alle 17.30 torna il girobike con partenza da piazzale della Libertà mentre sempre alle 17.30 ai giardini di viale Zara Elementare Uòtson pomeriggio miniclub (anche venerdì pomeriggio). Alle 21.30 si terrà invece l'ultimo appuntamento della rassegna «L'Angolo della poesia. Alla scoperta del Loro» di Giuseppe Saponara: questa settimana omaggio a Salvatore Quasimodo, introduce Alessandro Quasimodo. Al mare danza e musica: saranno gli Arabesque, infatti, i protagonisti di viale Fiume, con il loro particolare spettacolo che unisce la musica alla danza. A grande richiesta, ritorna la Zumba con Center Stage in viale Zara dalle 22 alle 23, preceduta da una piccola novità: la zumbatomic, una lezione di Zumba dedicata ai più piccolini (dai 4 ai 14 anni) dalle 21 alle 21.30. Face painting, palloncini e bolle di sapone itineranti. Ad affiancare l’evento anche le due importanti associazioni di volontariato l’Ant giovani e Avis giovani, insieme alle ragazze di Atelier (negozio di artigianato del centro storico di Pesaro) che hanno realizzato dei simpatici gadget a favore della raccolta fondi. -MSGR - 14 PESARO - 37 - 08/08/12-N: 37 IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ PESARO 37 8 AGOSTO 2012 LE CONSEGUENZE Anche ieri dislocate per la città le autobotti per il rifornimento di acqua Dentisti in difficoltà, ospedale con le cisterne L’autonomia idrica garantita al San Salvatore per 24 ore, dopo la situazione diventerebbe critica di LUCA FABBRI di SIMONA SPAGNOLI MarcheMultiservizi èfinita sotto accusa per i guasti all’acquedotto, che hanno lasciato la città senza acqua per quasi due giorni. L’ad dell’azienda Mauro Tiviroli ha trascorso l’ultima notte a Calcinelli per seguire i lavori dei suoi tecnici, intenti a riparare il secondo guasto. E poi cosa è successo? «E’ successo che dopo aver riparato il secondo guasto alle 4.30, oggi (ieri ndr) intorno alle 6.30 si è verificato un’altra rottura all’acquedotto. Tre rotture in 24 ore non mi erano mai capitate: è difficile gestirne due, la terza è stata devastante». Ma come mai tanti problemi? Ieri mattina i pazienti dell'ospedale San Salvatore si sono svegliati con ...l'acqua che scorreva, anche se molto flebilmente, dai rubinetti. Nessun mistero, perchè l'interruzione di fornitura di acqua potabile causata dalla catena di guasti all'acquedotto cittadino è stata temporaneamente tamponata con le scorte delle cisterne di cui è dotata sia la sede centrale ospedaliera, sia il presidio di Muraglia. Decisamente più nervosi, e scocciati, gli operatori che sono andati a lavorare senza doccia. E senza nemmeno un caffè, visto che la macchina del bar interno era fuori uso. La Direzione medica, a scopo precauzionale, ha organizzato sin nelle prime ore del mattino un'unità di crisi per garantire ulteriori «La siccità: il terreno diventa secco, si restringe e non esercita più l’adeguata pressione sui tubi dell’acquedotto che sono in fibrocemento. Le giunture cedono e possono verificarsi delle rotture». Parla di siccità ma veniamo da una nevicata record... «C’è stata una nevicata importante, che però è arrivata dopo un periodo di siccità e che, a sua volta, è stata seguita da mesi con pochissime precipitazioni». Forse sipotrebbeinvestire maggiormente inmanutenzione dell’acquedotto... «Il problema non è di manutenzione ma è strutturale. Abbiamo davanti a noi tre soluzioni e una di queste è quella di tenersi l’acquedotto così com’è e intervenire ogni qualvolta si verifichi un guasto: in condizioni normali non abbiamo mai avuto grossi problemi». Oppure? «Oppure sostituiamo le condutture in fibrocemento con tubature in acciaio: per 27 chilometri di acquedotto si tratta di un investimento di 13/14 milioni di euro. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rinforzare dall’interno le condutture rifornimenti forniti dalla Protezione Civile per le esigenze ospedaliere: in particolare una priorità è il servizio di Dialisi, comunque già supportato da una riserva autonoma di circa 17 metri cubi di acqua potabile. Lo stop forzato dell'acqua non ha dunque generato interruzioni o rallentamenti delle attività ospedaliere, almeno fino al tardo pomeriggio di ieri. I problemi si potrebbero presentare solo nella malaugurata ipotesi che l'acquedotto non torni subito a regime: pare infatti che le cisterne abbiano una riserva con una autonomia di circa 24 ore. E' stata un giornata decisamente più difficile per i medici dentisti e gli specialisti odontoiatri, la cui attività necessita di una notevole quantità d'acqua. I pochi ancora al lavoro L’EMERGENZA L’amministratore di Marche Multiservizi sui 27 chilometri di condutture in fibrocemento «Acquedotto, si sostituisce con 14 milioni» Tiviroli: tre guasti di seguito, mai capitati. Colpa della siccità, cedono le giunture CRISI INTERVENTI SOLO DAL 2014 Oggi vertice in Provincia con i tecnici In questi otto mesi già 13 rotture Di emergenza in emergenza. Oggi il vertice per decidere come affrontare la carenza d’acqua in provincia. L’incontro è fissato questa mattina in Provincia tra Aato, protezione civile e i tecnici dell’Ente di via Gramsci. Le portate dei fiumi si sono ridotto a 700 metri cubi al secondo e ogni giorno c’è un disavanzo di 20 mila metri cubi. In pratica dieci giorni di riserve e poi il sistema potrebbe andare in tilt se non pioverà. ci. Cosa si sente di dire loro? Santa Veneranda nel luogo della rottura dell’acquedotto con tubi in polietilene: costo sui 10 milioni di euro ma l’operazione è più complessa». Insomma lei sarebbe più propenso a rifare l’acquedotto? «Io credo che se si facesse una programmazione a lungo termine, da qui al 2050, potremmo ragionare su un rifacimento dell’acquedotto. E’ chiaro che gli investimenti andrebbero programmati gradualmente ed implementati per step. L’Aato ha fatto però un Piano quinquennale dunque solo nel breve periodo». Nel frattempo aumentereste le bollette... «Non spetta a noi deciderlo, ma in base alla nuove normative all’Autorità nazionale. E’ evidente che il sistema italiano non incentiva gli investimenti. Chiariamo una cosa però: in bolletta non si paga l’acqua come materia prima ma i costi da sostenere per realizzare le infrastrutture idriche». L’emergenza idrica ha creato numerosi disagi ai cittadini, rendendo ancora più difficile la vita agli operatori economi- «Mi rendo conto dei disagi, ma chiedo comprensione. Non è che il tubo si rompe perché la Multiservizi non fa manutenzione. O si decide insieme agli altri soggetti istituzionali di sistemare l’acquedotto oppure ce lo teniamo così com’è. Stiamo facendo il massimo, ci sono 14 dipendenti ogni turno che da domenica notte lavorano ininterrottamente assistiti da una decina di mezzi. Più di così non si poteva fare». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Aato: «Ogni anno spesi 275 mila euro per la manutenzione» di LUIGI BENELLI L’acquedotto è datato fine anni ’70. Ma interventi strutturali immediati alla conduttura principalePesaro-Fano non sono all’orizzonte. Ogni anno si interviene per tamponare, ma mai in maniera sistematica. «Dal 2007 ad oggi abbiamo speso 275 mila euro l’anno per la manutenzione della conduttura principale Pesaro-Fano – spiega il direttore Aato Marco Toni – parliamo di 27 km di rete che serve circa 12 comuni. Qui abbiamo una media di 7-10 rotture l’anno, un numero importante. Ma in questo 2012 siamo già a 13». I tecnici dicono che sono dovute alla terra secca che si riduce e lascia delle falle. E i tubi si rompono. Resta il fatto che rispetto alla media quest’anno sono già tante, segno di un acquedotto a cui non basta la manutenzione ordinaria. E poi queste sono le più serie, ma ogni anni ce ne sono tantissime. Si stima che nei 4300 chilometri provinciali di linea di acquedotto in un anno ci siano circa 5000 rotture. E non è un caso che la cifra stanziata per la manutenzione straordinaria sia altissima, circa 2,5 milioni di euro l’anno. Al momento però si continuerà a vista. «Abbiamo in programmadi sostituire la condot- DALLA PRIMA Nella falda è però presente una quantità di nitrati in eccesso, di conseguenza il sindaco ha dovuto proibirel’uso alimentare. Più attenuati anche i disagi provocati dai danni strutturali. L’acquedottogestito da Marche Multiservizi è stato messo in crisi da una successione di tre crack nell’arco di nemmeno 48 ore, ma solo due degli eventi (a Rosciano prima e a Calcinelli poi) hanno riguardato la linea che rifornisce Fano. Il terzo episodio in ordine di tempo, ieri mattina a Santa Veneranda, è infatti tutto spostato verso Pesaro. Fin dall’altro ieri, comunque, il Comune di Fano ha predisposto un servizio di autobotti con l’acqua potabile in via Fanella (località Le Fontanelle) e nel piazzale di Torrette. Ieri mattina il sindaco è intervenuto di nuovo con toni tranquillizzanti, rivolgendosi sia ai residenti sia ai turisti: «A Fano l’acqua non manca e non mancherà per tutti quei servizi erogati dall’acquedottocomunale. Racco- Il cedimento del terreno anche lungo il cantiere dell’Autostrada ta principale Pesaro-Fano – continua Marco Toni – ma non è possibile farlo in estate quando la pressione è alta. Ne parleremo presto, ma non è in programma neppure per il 2013, quando interverremo con la pulizia dell’invaso di San Lazzaro. Credo che potremo lavorare sulla conduttura principale ormai nel 2014. Bisogna procedere a stralci per garantire la continuità del funzionamento, non è un lavoro che si programma in poco tempo. Ma occorrerà ripensare an- che ai serbatoi. Oggi ci garantiscono 16-18 ore di autonomia, poi si va in tilt. Dobbiamo potenziarli». I soldi ci sono, l’Aato ha un programma di investimenti 2011-2016 da 70 milioni e il presidente Alighiero Omicioli spiega che «ben 28 sono impegnatiperlapotabilizzazione e le nuove opere, tra cui la sostituzione delle tubature dell’acquedotto. Ogni giorno ci sono interventi dai più piccoli ai più grandi, spesso non ce ne accorgiamo per questo ogni anno ci sono 2,5 milioni per la manutenzione». Gli altri 42 milioni sono per la depurazione e l’approvvigionamento idrico, la ricerca di nuove falde. In ogni caso per chi teme che questa rottura ci costerà caro in bolletta, non sarà così. «La nostra è una tariffa, ovvero tutti i costi sono ripartiti fra i cittadini, ma gli interventidi manutenzione sono già compresi per cui non ci saranno aumenti». I DISAGI Fano mai a secco, ma nitrati e depositi negano la potabilità di OSVALDO SCATASSI prima della pausa estiva hanno dovuto fare i salti mortali per tenere aperto. «Lunedì sono riuscita a lavorare fino alle 15. Poi, senz'acqua, è stato impossibile e ho chiuso lo studio, spostando gli appuntamenti al giorno dopo racconta DanielaSanchi, presidente della sezione pesarese dell'Andi - Oggi ho fatto una bella scorta di bottiglie di acqua minerale e spero di poter terminare i lavori in sospeso prima di andare in ferie. Se si tratta di terminare un impianto, o di montare una corona, basta sciacquare la bocca con un bicchier d'acqua. Cosa diversa sarebbe intervenire per un'urgenza, una otturazione o un'estrazione dentale: in questocaso, sarei costretta a chiedere la collaborazione dei colleghi di Fano. Lì almeno l'acqua ce l'hanno». mando a tutti la massima attenzione nell’utilizzo di una risorsa così preziosa. Bisogna evitare di sprecarla, perché le previsioni meteorologiche non prevedono piogge per le prossimesettimane». Il prolungarsi della siccità ha un effetto evidente: la portata sempre più limitata del fiume Metauro e le conseguenti difficoltà dell’acquedotto, che oggi dovrebbero essere superate dall’apertura del pozzo del Burano. C’è poi un effetto subdolo, non visibile e che si manifesta solo quando è ormai troppo tardi, come nel caso delle tre rotture in serie dalla serata di domenica scorsa alla mattinata di ieri. Il problema sono gli assestamenti del terreno riarso, che provocano fratture e cedimenti delle tubazioni. Le rotture dell’acquedotto sono dunque un fenomeno più frequente durante le estati molto secche, ma tre crack così ravvicinati l’uno all’altro alimentano qualche perplessità e la richiesta di maggiori investimenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giornata surreale, turismo piegato Santa Veneranda, i residenti attrezzati per fronteggiare il fango Malumori negli alberghi, niente caffè, chiusi gelaterie e parrucchieri di DANIELE SACCHI «Se qualcosa può andar male…sicuramente lo farà» recitava la proverbiale Legge di Murphy. Un inno alla più pessimistica delle previsioni che pare cucito su misura all’agosto dell’indottoturistico pesarese. Perché non bastava un’estate già inquietantemente erosa del suo abituale volume di presenze e affari a causa della crisi. Ci si sono pure messe due giornate senz’acqua a trasformare quello che doveva essere il top della stagione nell’avvilente flop del volano promozionale. Due giornate a secco sono state infatti una doppia coltellata per alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti, bar e gran parte di ogni servizio risultato monco a causa dell’«acque-rotto». «Un disagio gravissimo in un’estate già molto problematica – spiega il vicepresidente degli albergatori pesaresi Roberto Signorini – Molti hotel si sono arrabattati con le cisterne che hanno in dotazione, usate per le emergenze». Pozzi secon- cause di forza maggiore, ma purtroppo è successo anche l’anno scorso». Un autogol reiterato che andrà infatti conteggiato in una valutazione dei danni da calcolare a posteriori su un sistema turistico che si avvale di un’importante fetta di clienti abituali e fidelizzati. Surreale la giornata trascorsa sulle spiagge: mezza dozzina di chilometri di litorale e altrettanti di docce ininterrottamente fuori uso da Ponente a Sottomonte. Dove centinaia di badari posseduti però soloda alcuni: vale a dire meno del 50%. Tradotto: più di metà della popolazione turistica senza docce, uso del wc e gran parte dei servizi minimi. Per salvare il salvabile si è allora innescato uno spirito di cooperazione fra hotel che hanno ospitato clienti-extra dalle diverse strutture a seccoelargendo colazioni, pranzi e cene per mettere una toppa ai disagi. «Nessuno punta il dito – dice Signorini – Ci rendiamo conto che si tratta di gnanti si sono accalcati sui timidi schizzi che gocciolavano dalle fontanelle. Attorno alle quali non si parlava d’altro: «Che disastro. Che casino. Che vergogna» i commenti che scivolavano dai bagnanti ai bagnini. Con questi ultimi che hanno passato la giornata a dare spiegazioni, a fornire scuse e ad allargare le braccia sugli orari di ripristino: «Ci hanno detto nel pomeriggio. Speriamo». E il pomeriggio diventerà la sera. Con l’aggravante che, in molte spiagge, Vendemmiea rischio,l’allarme di Confagricoltura, Cia e Copagri «Di questo passo la vendemmia è a rischio: i nostri agricoltori stanno annaffiando la vigna come si fa per un vaso di fiori». Denis Bernabucci, direttore provinciale di Confagricoltura, Gianfranco Santi, presidente provinciale di Cia e Claudio Nasoni, presidente provinciale di Copagri, lanciano l’allarme siccità in vista dell’ormai prossima raccolta delle uve che quest’anno inizierà ancora prima a causa della forte maturazione di alcuni vitigni. il disservizio era cominciato già prima della rottura dell’acquedotto. Già da sabato scorso alcuni cali di pressione avevano infatti elargito acqua a intermittenza sugli stabilimenti di Sottomonte. Dai bar ai ristoranti, ieri invece è stata messa al bando ogni formalità: pile di piatti sporchi inbella mostra per lavastoviglie off-limits e ampio ricorso ai bicchieri di plastica per i pochi in grado di fare un caffè, essendo gran parte dei macchinari direttamente allacciati alle condotte idrauliche. Così c’era chifaceva bella mostra di cartelli come «Qui si fanno caffè espresso» sottolineando la normalità quotidiana in un giorno anormale. Ma c’è chi non ha aperto neppure: «Chiuso: niente acqua, niente produzione» il cartello che campeggiava sulla gelateria Juri nel pomeriggio. Categoria, quella dei gelatai quasi totalmente costretta a ferie forzate. Serrande giù anche per la maggior parte dei parrucchieri: pochissimi ieri erano in grado di lavare le teste. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 38 - 08/08/12-N: 38 IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ PESARO 8 AGOSTO 2012 Il Comune e la gestione dell’emergenza Guasti frequenti manca un piano di THOMAS DELBIANCO Santa Veneranda invasa ieri dal fango (Fotoservizio TONI) L’EMERGENZA Alle 6.30 un guasto in via Bonini In serata il lento ritorno alla normalità Terza rottura, la beffa più amara altra giornata a secco per la città Marche Multiservizi: «Nessun risarcimento nelle bollette» E’ stata un’altra giornata all’asciutto per Pesaro. L’acqua in città è mancata anche ieri: rubinetti a secco negli hotel, nei ristoranti, negli esercizi commerciali e soprattutto nelle case di quasi 100 mila persone. Nonostante gli auspici del sindaco Luca Ceriscioli, infatti, il servizio idrico è andato nuovamente ko. Il terzo guasto all’acquedotto, questa volta in via Bonini zona Santa Veneranda, si è verificato intorno alle 6.30 di mattina. E dire che erano passate appena due ore dall’intervento di Marche Multiservizi per riparare la rottura delle tubature a Calcinelli e l’acqua aveva appena ripreso leggermente a uscire dai rubinetti delle case. E invece l’incubo dei pesaresi è subito ripartito. La città è stata senz’acqua per cucinare, lavarsi e bere praticamente per altre 24 ore, dopo i problemi di lunedì. Per tutta la giornata di ieri l’unica fonte di approvvigionamento idrico infatti sono state le autobotti a Muraglia, Baia Flaminia e al Campus. Insieme al serviziodi distribuzione di buste d’acqua alla PalladiPomodoro e in via Del Monaco e alle fontanelle di via Gagarin e via Paganini. Ma è andata peggio ai residenti di Santa Veneranda: la spaccatura della conduttura di via Bonini ha provocato una fuoriuscita di acqua nei pressi dei cantieri della terza corsia, che ha causato il riversamento di terriccio e detriti lungo le «Una tanica pagata sei euro e mezzo» In fila, con un po’ di sarcasmo, rassegnazione e rabbia. Tutti a riempire la propria tanica d’acqua in piazza Alfieri a Muraglia. E qualcuno parla anche di sciacallaggio sui contenitori. Il camion con 250 mila litri d’acqua ha tre tubi. Si formano altrettante file. Il tutto mentre i tecnici Marche Multiservizi effettuano controlli sulla quantità di cloro. L’acqua è potabile, arriva dal pozzo del Burano, a 237 metri di profondità. Ne bastano già 40 di profondità per evitare nitrati. Ecco che il tecnico prendo un campione, inserisce una pasticca: se l’acqua diventa rosa significa che c’è anche il cloro. Rimane limpida, il tecnico se ne va scrivendo 0,000. Le voci di chi fa provviste sono tante. C’è chi punta il dito sui venditori: «Una tanica da 20 litri costa 6,50 una da 30 ben 8 euro. Sono prezzi gonfiati, da sciacalli». E chi abbozza: «Chissà quando riavremo l’acqua, ci prendono in giro». Ma anche chi pensa: «Una volta era così, ora siamo abituati bene». Lu.Ben. Taniche e bottiglie per raccogliere acqua Altre immagini di Santa Veneranda tra fango e allagamenti per la rottura della conduttura Santa Veneranda invasa dal fango di uno smottamento del cantiere sull’A14 strade del quartiere. «A causa di una rottura delle tubature del sistema idrico in via Bonini nei pressi dei cantieri della terza corsia, un fiume di fango ha sommerso le strade del quartiere impedendo il transito dei veicoli e perfino dei pedoni e causando allagamenti diffusi - spiega Alessandro Panaroni di Sel - Fortunatamente, grazie aglioperatori, l’emergenza è stata contenuta nel giro di qualche ora. Chiedo al sindaco di intervenire presto». Intorno alle 16 il guasto in via Bonini è stato riparato, poi sono iniziate le operazioni di riempimento del serbatoio di San Gaetano. «In questo intervento - spiega in una nota Marche Multiservizi siè provveduto, come nei precedenti, alla sostituzione di circa 15 metri di tubazione infibrocemento con altrettanti in acciaio rivestito, più resistente e sicuro». Il sindaco Ceriscioli aveva annunciato per le 19 il ripristino del servizio idrico ma alle 20 ancora gran parte della città era senza acqua. E qualcuno su Facebook chiedeva se fossero stati previstidei risarcimenti per l’interruzione del servizio. Un po’ come ha fatto Enel per l’emer- genza neve. Ma ci ha pensato l’ad della Multiservizi Mauro Tiviroli a mettere le cose in chiaro. «Risarcimenti? Non ci saranno - spiega - Nel momento in cui non portiamo l’acqua nelle case non forniamo un servizio e in bolletta non viene addebitato il costo». Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Nessun ritardo, ma si può fare ancora meglio. D’ora in poi macchina dell’approvvigionamento idrico e della comunicazione ai cittadini pronta a partire appena si rompe l’acquedotto». Dopo il piano neve, ora arriva anche il piano-acqua, varato ieri mattina nella riunione di giunta (la prima senza l’ex assessore Luca Pieri). «Siamo partiti da un’analisi della tempistica su come è stata gestita in questi giorni la situazione della comunicazione e approvvigionamento idrico durante le tre rotture dell’acquedotto afferma l’assessore alle Partecipate Antonello Delle Noci non ci sono stati ritardi, ma si può fare ancora di più». La filosofia di base, sulla scia delle dinamiche studiate in caso di neve, prevede un piano organizzativo che scatti nel momento in cui si verifica il crac dell’acquedotto. «Comune, con il personale suddiviso nei vari ruoli, e Protezione Civile, devono sapere, senza bisogno di nuove disposizioni, come comportarsi - continua Delle Noci Dobbiamo ridurre al minimo i tempi della comunicazione ai cittadini, attraverso Facebook e il sito istituzionale, oltre alle auto con gli altoparlanti. E gestire rapidamente l’approvvigionamento idrico, con il posizionamento di autobotti, punti di distribuzione dei sacchetti con l’acqua e l’attivazione delle fontanelle. Tutto questo dovrà avvenire a partire dalla prossima emergenza acqua, anche se auspichiamo che non si verifichino in futuro situazioni simili». Un piano che non comprende gli interventi alle condotte, per le quali «è competente Marche Multiservizi, anche se noi come Comune, collaboriamo inviando la Protezione Civile. Le rotture che si sono verificate in questi giorni non dipendono da problemi di manutenzione, quanto dal fatto che la siccità provoca movimenti franosi del terreno, i quali causano i danneggiamenti ai tubi», è convinto Delle Noci. Ma su questo aspetto, il consigliere del Pdl Massimiliano Nardelli ha tutta un’altra opinione e sostiene che bisognerebbe risolvere alla radice la questione Residenti puliscono dal fango legata agli interventi di sistemazione dell’acquedotto. «Ho sentito parlare sindaco e assessori di sfortuna sulla rottura dell'acquedotto - esordisce - Mi si permetta di dire che qui la sfortuna c'entra ben poco. Oggi i cittadini ed i turisti sono costretti a subire le politiche fumose dell'amministrazione comunale che preferisce, per questioni di visibilità, continuare a realizzare ed inaugurare rotatorie e bretelle piuttosto che investire su un problema storico della nostra città, che è la tenuta dell'acquedotto. Ci chiediamo ora chi risarcirà i nostri cittadini dei disagi subiti, gli albergatori, i ristoratori ed i bagnini da questa pessima figura che questa Giunta ha fatto fare all'intera città». Nardelli si chiede ancora «quanto tempo dovrà passare per vedere finalmente stanziati soldi per sistemare una volta per tutte il nostro acquedotto? I nostri amministratori continuano a pensare e progettare investimenti inutili e cattedrali nel deserto come il parcheggio di viale Trieste e la costruzione del nuovo stadio quando le priorità dei bisogni dei cittadini sono proprio quelle relative ai bisogni primari come l'erogazione regolare dell'acqua». Per il consigliere Pdl non c’è tempo da perdere: «Da questa esperienza negativa ci aspettiamo finalmente che l'Amministrazione comunale traggale dovute conseguenze e che già nel bilancio preventivo dell'anno prossimo vengano destinate risorse adeguate per porre fine una volta per tutte a situazioni, come quella dell'acquedotto, che negli anni Duemila appaiono assolutamente paradossali per una città che si vanta di essere moderna ed europea». Il Pdl: «Problema da risolvere una volta per tutte, la sfortuna non c’entra niente» © RIPRODUZIONE RISERVATA SANTA VENERANDA Il quartiere sommerso dal fango e i residenti imbracciano le pale di DANIELE DI PALMA «E' un disastro. Io sono nata qui, ho 48 anni ma in vita mia non ho mai visto una cosa del genere». E' questo il ritornello di molti residenti del quartiere di Santa Veneranda, invasi da acqua e fango fin dalle prime luci del mattino a causa della terza rottura nell’acquedotto. «Hanno chiuso la strada - afferma la titolare del negozio di alimentari - da stamattina sono entrati pochissimi clienti. E' difficile perfino camminare per strada». In effetti, la situazione fino a tarda mattinata è critica: circa quindici i centimetri di fango, strada bloccata e residenti armati di pale per liberare garage e pianterreni dalla melma. «Un evento eccezionale - sottolinea Umberto, residente di via Zanchi - abbiamo dovuto stoppare noi i tombini. Ci siamo rimboccati le maniche, armandoci di pale e tanta buona volontà. Il Comune è intervenuto solo in tarda mattinata. I disagi sono tanti: senz’acqua siamo costretti a riempire le taniche alla fontanella pubblica per lavarci». «E’ la seconda volta che succede nel giro di un mese dice un altro residente - Oggi manca lacollaborazione, non tutti aiutano a ripulire. Molti si lamentano e basta. Non esiste più lo spirito di solidarietà di un tempo». Grande il lavoro dei vigili del fuoco e degli uomini di Marche Multiservizi per liberare le strade dal fango: in azione dalla tarda mattinata alcuni piccoli bobcat e un’escavatrice. La polizia municipale ha bloccato le vie d’accesso e deviato il traffico fuori dall’abitato. «Alle 6.15 - racconta il titolare della macelleria Massimo - ho visto un grande getto d’acqua che correva per la strada. E’ stato impressionante. Da stamattina è entrata una sola persona in negozio, non si riesce nemmeno a camminare per strada. Dovrebbero cercare di togliere la melma, pulendo con l’acqua. Altrimenti la situazione rimarrà critica per giorni». «La gente è esasperata - sottolinea don Michele Rossini, parroco di Santa Veneranda - tutti sono stanchi». © RIPRODUZIONE RISERVATA COMUNE DI FERMIGNANO PROVINCIA DI PESARO E URBINO UFFICIO DI SEGRETERIA AVVISO DI DEPOSITO DELLA 11° VARIANTE AL PIANO REGOLATORE COMUNALE Il Consiglio Comunale nella seduta del 02/08/2012 ha adottato la seguente deliberazione: - n. 34 ad oggetto “PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI DI CUI ALL'ART. 58 DELLA L. 133/2008 - ADOZIONE 11° VARIANTE AL PRG DI CUI ALL'ART. 26 TER DELLA LR 34/1992.”; Ai sensi dell'art. 26-ter della L.R. n. 5 agosto 1992, n. 34, così come aggiunto dall’art. 1, della L. R. 21 gennaio 2011, n. 2, i relativi atti, unitamente agli elaborati, resteranno depositati nella Segreteria Comunale presso la Sede Comunale di Via Mazzini, 3, per 15 giorni interi e consecutivi, affinché chiunque ne abbia interesse possa prenderne visione. Chiunque può presentare osservazioni, alla variante dello strumento urbanistico in argomento, producendole in duplice esemplare, indirizzate al Comune di Fermignano - Ufficio Segreteria - entro il termine perentorio di 15 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello del presente avviso. Le osservazioni presentate, anche sotto forma di istanze, proposte o contributi, dopo tale termine, saranno considerate irricevibili. Il presente avviso viene pubblicato all'Albo Pretorio Comunale per 15 giorni, affisso nei principali luoghi pubblici a ciò destinati, inserito nella rete civica al sito www.comune.fermignano.pu.it e pubblicato sulle pagine locali di un giornale quotidiano di diffusione regionale. Fermignano, lì 8 agosto 2012 IL SEGRETARIO COMUNALE - F.to (Dott. Pietro PISTELLI) AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO PROCEDURA ESECUTIVA N. 50/2009 R.G.E. La sottoscritta Barbara Campagna, Dottore Commercialista, con studio in Urbino, Via Cà Biancone sn, nominata delegata alle operazioni di vendita dal Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Urbino, ai sensi degli artt. 569 e ss. e 591 bis c.p.c., con ordinanza emessa in data 01/03/2010 e depositata in data 02/03/2010, - AVVISA che il giorno 25 SETTEMBRE 2012, alle ore 9:00, presso i locali al piano seminterrato del Palazzo di Giustizia di Urbino, sito Via Raffaello n.28, si procederà alla vendita senza incanto dei sotto descritti immobili oggetto di pignoramento: LOTTO N.1 – Intera e piena proprietà FABBRICATO DESTINATO A LABORATORIO ARTIGIANALE DI MQ . 600, con annessi due uffici e servizi, ubicato nel Comune di Borgo Pace, zona artigianale Felcino, dotato di SCOPERTO ESCLUSIVO DI MQ . 2.600. PREZZO BASE: in Euro 135.000,00 (centotrentacinquemila/00) ed offerte in aumento non inferiori ad Euro 1.000,00 (mille/00) LOTTO N.2 – Intera e piena proprietà FABBRICATO AD USO CIVILE ABITAZIONE, sito nel Comune di Borgo Pace,in Via del Castellaccio, composto da: terra, con ingresso indipendente, di mq. 115, costituito da: un ingresso, una cucina, un soggiorno, tre camere, due bagni e un ripostiglio; GARAGE, piano seminterrato, di mq. 54; SCOPERTO, piano terra,di circa mq. 270. APPARTAMENTO,piano PREZZO BASE: in Euro 99.000,00(novantanovemila/00) ed offerte in aumento non inferiori ad Euro 1.000,00 (mille/00) LOTTO N.3 – Intera e piena proprietà Fabbricato ad uso civile abitazione, sito nel Comune di Borgo Pace,in Via Meta n.44, composto da: primo, con ingresso indipendente, di mq. 76, costituito da: un ingresso, una cucina, un soggiorno, due camere, un bagno e un ripostiglio; GARAGE, piano seminterrato, di mq. 55; SCOPERTO, piano terra,di circa mq. 200. APPARTAMENTO,piano PREZZO BASE: in Euro 70.000,00(settantamila/00) aumento non inferiori ad Euro 700,00 (800/00) ed offerte in Consultando il sito internet www.tribunalediurbino.com sarà possibile: => esaminare la “Relazione di stima”; => prendere visione delle modalità di effettuazione della vendita; => disporre delle istruzioni su come presentare la propria offerta di acquisto. Per maggiori informazioni contattare la Dott.ssa Barbara Campagna, con studio in: Urbino, Via Cà Biancone sn, tel 0722/328785, fax 0722/325353, cell. 3331535046 e-mail [email protected]. Urbino, li 25luglio 2012 -MSGR - 14 PESARO - 39 - 08/08/12-N: FANO e-mail: [email protected] IL CASO fax: 0721 370931 ESTREMO SALUTO A CORSALETTI Artisti, colleghi e amici: gran folla per l’addio a Toto Polverone sulla paventata chiusura del Palazzo di Giustizia di MARCO GIOVENCO di OSVALDO SCATASSI FANO - Il sistema economico della città reagisce in modo diverso al rischio di chiusura che incombe sulla sede distaccata del Tribunale. Nelle associazioni di categoria si teme la perdita di una comodità e di una risorsa per baristi o ristoratori del centro storico a Fano. Confcommercio affronta la questione senza scomporsi: «Se emergenza deve essere, emergenza sia per tutti»". Paolo Montanari, il segretario di Ali Claai, parte invece dai grandi principi, per poi calarsi nei risolti locali. «La giustizia - afferma - è un servizio pubblico essenziale e lo Stato non può abbandonarlo. Non ha senso unificare gli uffici giudiziari di FanoalTribunale di Pesaro, perché la situazione sarebbe ingestibile. Sarebbe ancor peggio, se l'accorpamento fosse con Urbino. Spero che la scelta sia stata cestinata. La riforma del governo prevede alcune eccezioni, a mio giudizio sarebbe il caso di Fano e sostengo le giuste proteste dell'Ordine avvocati. C'è il rischio di denegata giustizia». Secondo Pier Stefano Fiorelli, presidente di Confesercenti, la sede distacca è un tassello di «un centro storico vivo, attivo, interessante per il piccolo commercio e il piccolo artigia- Vittorio «Toto» Corsaletti FANO - L'omaggio dei carristi storici per l'ultimo saluto a Vittorio «Toto» Corsaletti, tra i più grandi artisti e carristi della storia del Carnevale fanese, scomparso sabato scorso a 87 anni in una clinica di Mondavio. Una miscellanea di emozioni, ricordi e dolore ha segnato la celebrazione delle esequie, ieri mattina alle 10, nella chiesa della Gran Madre di Dio. Sulla bara c'erano i suoi «ferri del mestiere»: il suo cappello di paglia, la tavolozza dei colori e gli immancabili pennelli con cui, per una vita, ha saputo regalare emozioni e sogni. Accanto al feretro i figli Andrea e Matteo, la sorella e gli amici che ne hanno sempre seguito con ammirazione l'attività artistica. Tante anche le personalità cittadine che hanno voluto rendergli un ultimo saluto. Tra loro il presidente del consiglio comunale Francesco Cavalieri, l'ex sindaco Aldo Enzo Darvini, gli storici Franco Battistelli e Alberto Berardi, i vertici della Carnevalesca, con Luciano Cecchini, Giorgio Tonelli e Paolo Vicini, consiglieri comunali e poi i suoi colleghi di lavoro, tanti artisti e carristi che con lui hanno condiviso la fatica della modellazione della cartapesta, ma anche la soddi- sfazione di creare qualcosa di speciale: tra loro i carristi Giovanni Sorcinelli, Giorgio Pacassoni, Hermes Valentini, gli artisti Corrado Cascioli, Walter Gambelli, Pierluigi Piccinetti, Giancarlo Pucci, Paolo Vitali, Sergio Carboni, Massimo Basagni e il giornalista Silvano Clappis che, nel 2008, insieme a Raffaella Manna, ha curato il volume «Vittorio Corsaletti, i volti dell'arte». Un libro che rappresenta uno straordinario documento sulla poliedrica vita di questo artista. Al termine, la salma è stata tumulata nella tomba di famiglia al cimitero centrale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si allarga la protesta per il tribunale Artigiani e commercianti si uniscono al coro, il sindaco scrive ai parlamentari CONSIGLIO COMUNALE Il sindaco ha scritto ai parlamentari nel tentativo di salvare il tribunale di Fano Sciolti i dubbi, Fanesi subentra a Valentini FANO - Il sostituto di Federico Valentini sarà Cristian Fanesi, l'attuale segretario del Pd locale. Nella giornata di ieri bocche chiuse negli uffici del Municipio e lo stesso presidente consiliare, Francesco Cavalieri, evitava di sbilanciarsi, però la nomina è ormai di dominio pubblico e nella giornata odierna è attesa la conferma ufficiale. Sarebbe la comunicazione che invita Fanesi al prossimo consiglio comunale, il primo utile secondo la normativa in materia, per ricevere l'investitura ufficiale. Fanesi era in predicato di subentrare già nell'estate 2009, quando sembrava che Federico Valentini fosse intenzionato a ritirarsi dopo la sconfitta elettorale. L'ex candidato sindaco del centro- nato. Lo vogliamo così, ma questa stessa prospettiva diventa impossibile, se si continua a spogliarlo di servizi. La chiusura degli uffici giudiziari produrrebbe una perdita di funzionalità e di comodità per le imprese, sia fanesi sia dell'entroterra. Causerebbe anche una perdita economica a danno di tutta la città». «Non è la prima volta interviene Andrea Giuliani di Confartigianato - che Fano è minacciata dal taglio dei servizi sinistra ha tenuto duro per tre anni e l'altro ieri ha ufficializzato la propria rinuncia, comunicando le dimissioni con un messaggio di posta elettronica certificata. Nel frattempo si era creato qualche dubbio sul sostituto, da individuare in tutta la coalizione (trattandosi del candidato sindaco) e non nel solo Pd. I complessi calcoli matematici avrebbero però confermato che il successore è Fanesi, il quale a sua volta attende l'ufficialità della nomina prima di commentare il nuovo ruolo. Entra in gioco nell'ultimo anno e mezzo del mandato, in campagna elettorale quasi conclamata e in una fase decisiva per le speranze del turbolento Pd locale. principali. Solo in tempi recenti ricordo la soppressione di tante fermate di treni. La tendenza a centralizzare è generale, ma nel caso di Fano sembra quasi accanimento. Rivolgo il mio appello a fare in modo che gli uffici giudiziari rimangano, non siamo mica un paesino. La loro perdita sarebbe un danno gravissimo anche per il sistema economico». Francesco Mezzotero, di Confcommercio, pre- mette di non essere a favore della soppressione, aggiungendo che l'attuale drammatica crisi deve essere affrontata con senso di responsabilità: «Sono poco avvezzo alla demagogia e dico che il governo sta impostando una politica di sobrietà, dopo essere stati sull'orlo del fallimento. Meno costi e maggiori risparmi, non dobbiamo finire come Grecia o Spagna e in questo caso direi che siamo Christian Fanesi tutti d'accordo. Quando però si tratta di passare dalle idee ai fatti concreti, cominciano distinguo e ribellioni». Ieri mattina il sindaco Stefano Aguzzi ha inviato una nota ai parlamentari eletti nelle Marche, ricordando che la sede distaccata di Fano (circa 4.700 cause all'anno e un bacino di 125.000 abitanti) deve essere salvata dalla soppressioneper garantire criteri di «efficienza e risparmio». © RIPRODUZIONE RISERVATA QUALITÀ DEL MARE Una goletta piena di polemiche I grillini ironizzano «Una bandiera blu parecchio sbiadita» FANO - La Goletta Verde stanga la qualità del nostro mare, valutandolo tra i più inquinati in Italia, e per i grillini la Bandiera Blu assegnata a Fano sta stingendo nell'azzurrino pallido. Il culmine dell'estate 2012 non è ciò che si dice un tripudio di colori per la riviera locale: per il sindaco Stefano Aguzzi è il momento di reagire. «Le analisi di Goletta Verde - sostiene sono state effettuate alla foce di Aguzzi furioso: «Controllata l’acqua solo alla foce dell’Arzilla» Polemiche sulla qualità del mare fanese un corso d'acqua ed è noto che in simili zone si possono trovare inquinanti di vario tipo, provenienti anche dall'entroterra. Alla foce del fiume Metauro, per esempio, vale un divieto permanente di balneazione. L'acqua del nostro mare è controllata in modo costante e rispetta i limiti di legge. Non a caso tutti e 22 i chilometri di costa fanese hanno ottenuto la Bandiera Blu. Poche città come la nostra vantano il 99 per cento delle acque reflue allacciate alla rete fognaria e alla depurazione, ci tengo quindi a tranquillizzare fanesi e turisti sulla qualità del nostro mare». Lungo la costa fanese sono istituiti 40 punti di prelievo per controllare la qualità del mare. Il Comune imputa a Goletta Verde di avere preso campioni d'acquasolo alla foce del torrente Arzilla. La riviera della Bandiera Blu, sostengono invece i grillini della lista civica Fano a 5 stelle, hanno il loro punto debole nelle spiagge libere. «Le criticità ormai decennali sono gli accessi all'arenile e i bagni pubblici. Un eufemismo chiamare sottopassi gli scoli per l'acqua piovana, sotto i binari. Pesaro ha costruito i propri accessi, non Fano e la scusa è sempre la stessa: il patto di stabilità. Ma per quale motivo Pesaro ce l'ha fatta, invece? Aveva progetti pronti e ha col- to l'occasione di sfruttare finanziamenti europei e nazionali. A Fano neanche i progetti. E i bagni pubblici? Chiusi fino a giugno i servizi vicini al laboratorio di Biologia marina e all'ex marmifera Tecchi, sono stati riaperti a luglio a spese degli esercizi circostanti, stanchi di ricevere gente che chiedeva di andare al bagno. E la nostra sarebbe una città ospitale?» Vicenda biogas Il comitato anti centrali spera nell’autotutela FANO – Parte dal comitato fanese l’imbeccata di una proposta che il consigliere Moreno Pieroni (Psi) si accinge a consegnare alla Regioneper bloccare lecentrali a biogas autorizzate in tutte le Marche, oltre una ventina,ed eventualirichieste in essere. Serviranno 22 voti per approvare l’iniziativa ed è del tutto evidente che si tratta di una prova del nove. I comitati marchigiani aspettano l’esito del voto, che dovrebbe essere in calendario tra l’11 e il 25 settembre prossimi, per valutare chi è davvero dalla loro parte e chi non lo è. Se il consenso dovesse mancare, infatti, le responsabilità avrebbero nomi e cognomi. La proposta di Pieroni tende ad attivare la cosiddetta «autotutela amministrativa», che permetterebbe di sospendere tutto, anche l’avvio delle due centrali autorizzate dalla Regione nel territorio fanese,nell’attesa che si pronunci la Corte costituzionale. Il governo nazionale ha infatti impugnato per incostituzionalità la legge regionale del 26 marzo 2012, relativa agli impianti da fonti energetiche rinnovabili come il biogas. Nel frattempo, però, l’entemarchigiano è andato avanti come se nulla fosse successo e adesso corre il rischio di sostenere un contenzioso di portata senza precedenti, con una possibile ricaduta di responsabilità su funzionari, giunta e consiglio regionali. L’adozione dell’autotutela permetterebbe invece di bloccare i procedimenti in essere o già autorizzati, come a Tombacciae Monteschiantello di Fano, valutando i progetti alla luce dell’impatto ambientale, un criterio disattivato dalla legge regionale numero 3, che proprio per questo motivo èstataimpugnata dalgoverno centrale davanti alla Suprema Corte. Lo schema della proposta è stato elaborato dal comitato fanese per la tutela del territorio e integrato dal coordinamento provinciale contro gli impianti impattanti. L’altro ieri lo stesso gruppo fanese è stato impegnato in due diverse riunioni nell’Anconetano. Uno a Camerata Picena, cui ha partecipato il segretario Paolo Reginelli, e l’altro a Chiaravalle, dov’è intervenuto il portavoce Floriano Rondina. O.S. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA AMARE FANO FANO - Esposto alla Soprintendenza dei beni architettonici delle Marche di Ancona per chiedere una tutela diretta e indiretta dei beni di interesse storico e artistico del centro storico di Fano. Ed è stata avviata anche una raccolta di firme per coinvolgere i cittadini attorno al sogno di una città più vivibile e rispettata. Dopo un anno di continue sensibilizzazioni, l'associazione Amare Fano passa dalle parole ai fatti. Il presidente Carlino Bertini e la vice-presidenteRosalba Tonucci hanno firmato l'esposto per chiedere che le leggi e le ordinanze in vigore, dedicate al Opere trascurate, c’è l’esposto Polemiche sui monumenti rispetto e alla tutela del patrimonio culturale e del decoro pubblico siano osservate con puntualità. «Ciò che chiediamo è la tutela dei beni di interesse storico e artistico del centro storico di Fano» hanno sottolineato ieri una decina degli oltre cinquanta cittadini e intellettuali che hanno aderito all'associazione. Tra loro Alberto Berardi, Virginio Rossi e Lupo Bracci che è anche vice-presidente nazionale dell'associazione Dimore storiche. Nel centro cittadino fanese, che vanta una serie pregevole di monumenti che vanno dall'epoca romana fino al XX secolo, «risulta trascurata la tutela indiretta della cosiddetta cor- nice ambientale - hanno evidenziato - che per legge e per costante giurisprudenza deve assicurare il decoro, la dignità e la gradevolezza delle aree e degli edifici che circondano i beni storici, monumentali e architettonici, in funzione della loro conservazione e valorizzazione e se vogliamo anche della fruizione visiva e delle riprese cinefotografiche da parte di studiosi, cittadini e turisti». Gli aderenti hanno ricordato che la tutela indiret- ta è disciplinata dal decreto legislativo 42/2004 e in conclusione della lettera è stata sollecitata la Soprintendenza «alla tempestiva, cortese adozione a norma di legge di misure atte ad assicurare il rispetto della cornice ambientale e del decoro dei monumenti architettonici del centro storico, che rappresentano il principale comune patrimonio della comunità fanese e che vanno preservati dalle offese della trascuratezza e della volgarità dilagante». M.G. © RIPRODUZIONE RISERVATA SEZIONE DISTACCATA DI FANO AVVISI DI VENDITA (PER ESTRATTO) L’Avv. Eugenio Gabbianelli, con studio in Fano (PU), Via della Giustizia 10/B, Tel. 0721/807337, Fax 0721/867461, in qualità di delegato alla vendita nella procedura esecutiva n.3083/12 R.G.E. presso il Tribunale di Pesaro, Sezione Distaccata di Fano, giusta provvedimento di nomina del G.E. Dott. Davide Storti del 21/06/12, comunica dandone pubblico avviso, che il giorno 26 Settembre 2012, alle ore 11,00, presso i locali del Tribunale in Fano, Via Arco d’Augusto n. 82, procederà alla vendita con modalità “senza incanto”, dei seguenti beni immobili: “Lotto Unico – Intera Proprietà di appartamento al piano terra con relativa autorimessa, sito in Comune di San Costanzo (PU), Via Strade Torrette n.61/C, costituito da ampio soggiorno con balcone, cucina con piccolo ripostiglio, uno studio, due camere da letto, un bagno ed un corridoio, per una superficie totale lorda di mq.133,90, oltre a locale adibito a tavernetta nel piano seminterrato con piccolo servizio igienico ed antibagno, ripostiglio sottoscala ed ampio locale adibito ad autorimessa, per una superficie totale lorda di mq.107,21, oltre a scoperto comune adibito parte a giardino e parte a piazzale, categoria a/2, Classe 1, consistenza 7,5 vani, rendita catastale Euro 581,01. Avvisa altresì che in caso di mancata aggiudicazione si procederà a replica con la modalità “con incanto” e allo stesso prezzo il giorno 31 Ottobre 2012, ore 11,00. Per le condizioni dettagliate di vendita, le modalità di presentazione delle offerte e di svolgimento delle operazioni di vendita, nonché per ogni notizia sullo stato di fatto e di diritto dellʼimmobile, si rinvia espressamente alla versione integrale del presente avviso ed alla relativa perizia di stima, consultabili sul sito www.tribunalepesaro.com e www.asteimmobili.it. Maggiori informazioni anche relative alle generalità del debitore possono essere fornite dalla cancelleria del Tribunale a chiunque vi abbia interesse. -MSGR - 14 PESARO - 45 - 08/08/12-N: 45 IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ SPORT 45 8 AGOSTO 2012 LA SQUADRA Per Varese prova generale a Montegiorgio Il direttore sportivo Paolo De Matteis e il nuovo difensore bianconero Luca Ricci ieri mattina in sede durante la presentazione Slitta a domani l’amichevole con la Jesina, Mazzola recupera dopo l’infortunio (Foto SPOT) Calcio Serie B Il difensore: «Comotto, Guana e Lauro mi hanno parlato bene Il mio derby sarà con il Cesena» ASCOLI - Subito in campo e ha svolto l'intera seduta col gruppo. Luca Ricci non ha perso tempo e, dopo aver firmato il contratto che lo legava alla società bianconera, ha cercato immediatamente di mettersi al pari con i suoi nuovi compagni. Il nuovo difensore, che ha scelto la maglia numero tredici, ha sostenuto la seduta pomeridiana di Carpineto e non è escluso che possa scendere subito in campo nell'amichevole con la Jesina. Amichevole che era stata programmata per stasera alle 20,30 ma è stata spostata a domani ed anticipata di trenta minuti (ore 20). La Jesina ha anche comunicato il prez- zo dei biglietti: per accedere al settore ospite, che interessa i tifosi bianconeri, si pagheranno sette euro. Intanto il programma delle amichevoli dell' Ascoli si infittisce di un altro appuntamento, peraltro assai importante. La squadra di mister Silva farà le prove generali in vista dell'esordio in campionato di Varese affrontan- do mercoledì 22 agosto allo stadio Comunale di Montegiorgio la squadra locale. Test che si svolgerà davanti ad uno dei feudi storici del tifo bianconero, quello del circondario di Montegiorgio appunto, che non farà mancare il solito passionale calore. Intanto l'Ascoli ha ripreso gli allenamenti dopo due giorni di ripo- M.Nor. © RIPRODUZIONE RISERVATA Luca Ricci mostra la maglia numero 13 che ha scelto Il difensore arriva con grande entusiasmo: gli ex bianconeri Comotto, Guana, Lauro gli hanno parlato bene di Ascoli (Foto SPOT) Ricci: «L’Ascoli miaffascina Pronto a dare il mio contributo» di BRUNO FERRETTI ASCOLI K «Sono contentissimo, non vedo l'ora di iniziare». Sono le prime parole pronunciate da Luca Ricci, il nuovo difensore dell'Ascoli, presentato ieri mattina in sede dal direttore sportivo Paolo De Matteis e dall'addetto stampa Valeria Lolli. «Un mese fa mi avevano detto che c'era per me la possibilità di passare all' Ascoli, poi non ho saputo più niente -rivela il difensore- Inquestoperiodo mi sono allenato a Cesena con altri giocatori fuori rosa come Mutu, Comotto, Marco Rossi e Ceccarelli. Venerdì scorsoil mio procuratore mi ha detto che la trattativa era in chiusura e sono stato ben felice di accettare l'Ascoli. Arrivo in una squadra importante con grande entusiasmo e voglia di far bene, pronto a dare il mio contributo». «Nonconosco ancoradi persona mister Silva e i nuovi compagni ma qualcuno l'ho affrontato da avversario come Scalise -aggiunge Ricci- Per il capitano Di Donato, Faisca, Peccarisi, Guarna parla la carriera. So che nell'Ascoli c'è un grande gruppo che è stato alla base della salvezza conquistata nell'ultimo campionato e spero di inserirmi al meglio. Di Ascoli e del'Ascoli mi hanno parlato benissimo Comotto, Lauro e Guana che erano con me a Cesena. Ma anche mister Giampaolo che mi ha dato la soddisfazione di esordire in serie A: lo stimo come tecnico e come uomo». «Tutti mi hanno detto che qui c'è grande passione per il calcio e una tifoseria passionale che sa spingere come poche altre la squadra, questo sarà per me uno stimolo in più. Quella di Ascoli è una piazza che mette in mostra i calciatori -prosegue il neo bianconero Ricci- Arrivo dal Cesena in prestito secco e questo un po' mi dispiace perché vorrei sentirmi maggiormente legato all'Ascoli. Ma questo è un discorso che potremo affrontare più avanti». «L'obiettivo del campionato? Prima di tutto la salvezza, poi strada facendo vedremo. CALCIOSCOMMESSE, SLITTANO I CALENDARI? Caso Conte, Micolucci in Procura di MAURIZIO NORCINI Vittorio Micolucci, il primo pentito di Calciopoli, assieme all’avvocato Daniela Pigotti ASCOLI - Il calcioscommesse continua ad imperversare sulla serie B, adesso a livello di calendari. E' probabile, infatti, che vengano rinviate le partite che vedranno in campo Lecce e Grosseto. E' lo stesso presidente della Figc, Giancarlo Abete, ad ammetterlo: «Valuteremo il da farsi in relazione alle sentenze di primo grado e agli eventuali ricorsi». Lo slittamento è dato per scontato qualora già in primo grado i giudici della Commissione Disciplinare dovessero sentenziare la retrocessione dei due club in Lega Pro in attesa del secondo grado ed eventualmente della Cassazione calcistica. Ma, toh chi si rivede, rispunta anche, so. Assenti solo Giallombardo e Scalise. Il primo continua ad essere alle prese con un affaticamento muscolare, il secondo con un risentimento al ginocchio. Si è comunque trattato di uno stop precauzionaletanto che entrambi i terzini esterni dovrebbero tornare in campo al più presto. Magari già oggi, giornata che prevede una doppia seduta: al mattino al Città di Ascoli (ore 9,30),il pomeriggio a Carpineto (ore 17,15). In progresso invece Mazzola che potrebbe scendere in campo già contro la Jesina e dimostrare che la fiducia riposta in lui da Silva è meritata. ed ancora una volta, Vittorio Micolucci che è stato interrogato ieri a Bari. «Ma solo come persona informata sui fatti, non come indagato», ci tiene a chiarire la sua legale Daniela Pigotti. Stavolta Micolucci è stato chiamato in causa quale ex giocatore del Bari e per il fax inviato al procuratore federale Palazzi con il quale fa riferimento a tre presunte partite concordate dal Bari guidato da Antonio Conte a cavallo fra gli anni 2007 e 2009. Micolucci è stato interrogato per circa un'ora dai procuratori baresi. «Ma il riferimento a Conte è stato solo temporale e cronologico -spiega l'avvocato Pigotti- Micolucci ha voluto dire tutto quello che sapeva, anche quello di cui era venuto a conoscenza per voci di corridoio. Lui di fatto non sapeva nulla anche perchè quello che aveva vissuto direttamente l'ha già detto e per questo è stato squalificato. Ha riportato solo appunti, informazioni, visto che per anni ha giocato nel Bari e conosceva l'ambiente, parlando con la gente e con le persone con cui ha avuto rapporti anche al di fuori del calcio». Secondo l'avvocato Pigotti quindi Micolucci avrebbe riferito di quelle presunte combine «nell'ottica del collaboratore. Se siamo arrivati al calcio scommesse è per merito di Micolucci che è stato il primo che a svelare tutti i meccanismi, dagli zingari a Gervasoni fino alla catena che adesso è conosciuta da tutti». SECONDA DIVISIONE Vedo che in squadra ci sono tanti giovani di valore e il loro entusiasmopotrà dare una spinta in più. Il mio ruolo? Sono un difensore centrale che può giocare nella difesa a tre come ho fatto nel Pergocrema e a Cesena con Bisoli, ma anche a quattro. Mi adatto e pur di giocare andrei anche in porta se non ci fossero Guarna e Maurantonio». Luca Ricci, 23 anni, ha scelto la maglia numero 13 con la speranza che possa portargli fortuna. Nel girone di ritorno del passato campionato ha giocato A con lo Spezia che ritroverà da avversario ma la partita che aspetta di più è quella con il Cesena. «Calcisticamente sono cresciuto a Cesena dove sono stato bene e conservo un ottimo rapporto con i compagni e i tifosi -rivela il difensore- Ma sono sincero e devo dire che con la dirigenza ho avuto qualche problema e non sono andato via... benissimo. Nessun rancore da parte mia, ma sul calendario ho cerchiato la data del 25 settembre quando affronteremo il Cesena. Sarà quello il mio derby». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA BASKET SERIE A Sutor, Cannella in Procura respingeogni addebito Addio alle maxi trasferte dell’anno scorso, tornano i quasi derby con Rimini e Forlì In prova il play Lorenzo Panzini Il Fano esulta per il ritorno nel girone nord di ANDREA AMADUZZI FANO – Geografia e buon senso riportano l’Alma al nord, da dove non avrebbe mai traslocato se, l’anno scorso, non fosse finita vittima dei calcoli altrui e delle debolezze proprie. Stavolta a subire un piccolo sopruso è il Borgo a Buggiano. Un po’ più a nord anche di Fano, ma per essere accorpata con le tre corregionali infilata nelgirone B. Niente toscane e nemmeno il Foligno, allora, ma in compenso le quattro romagnolee la Giacomense, le due venete e le cinque lombarde, la ligure e le due piemontesi, il Vallée d’Aoste (che però giocherà in Piemonte) e una siciliana. Sistemato nel girone A per via dei collegamenti aerei più funzionali, il Milazzo avrebbe potuto guastare i piani, ma così non è stato. Anche perché il Consiglio Federale ha ripescatoin Prima solo l’Entella, salvo poi aggiornarsiasettembre per la riforma (campa cavallo). Tolta la puntata nell’isola, al nord ovest le trasferte più stressanti, ma niente di paragonabile all’infernale peregrinare del campionato passato. I ventimila chilometri sono stati praticamente dimezzati e questo farà bene anche al portafoglio. «Stimiamo un risparmio di circa 40.000 euro» osserva compiaciuto il dg granata Piccoli. Il dg Piccoli sprizza entusiasmo «Risparmio stimato di circa 40mila euro» Il direttore generale del Fano Piccoli esulta per il ritorno dei granata nel girone settentrionale Già perché l’anno scorso in certi posti si arrivava solo con l’aereooppure partendo in pullman il venerdì, mentre per la Romagna si va via la domenica mattina e con un torneo a diciotto di viaggi se ne fanno tre in meno. «Torniamo a giocare il tipo di campionato cui eravamo abituati. Era quello che volevamo» aggiunge Piccoli per conto di una società che dopo la mancata riforma, per qualche giorno s’era assuefatta ECCELLENZA Tolentino, doppio colpo Arrivano i difensori Di Bari e Federico Ruggeri TOLENTINO- Continua la campagna acquisti del Tolentino, in attesa degli sviluppi sulla questione ripescaggio in serie D. Francesco di Bari e Federico Ruggeri sono gli ultimi due arrivi in casa crèmisi - ufficializzati dalla società tolentinate nella mattinata di ieri - pedine che vanno a completare il reparto difensivo. Il primo è un difensore centrale (classe 80') di assoluta esperienza: arriva dall'Atessa Val di Sangro, la sua carriera vanta oltre 200 presenze fra i professionisti (con le maglie di Fidelis Andria, Chieti, Manfredonia, Sangiovannese e Noicattaro) e conosce già il calcio marchigiano avendo giocato con la Fermana e la Sangiustese. Il secondo (classe 84') è un esterno basso già allenato da mister Luigi Zaini a Grottammare nella scorsa stagione, spesso impiegato sul binario di sinistra. Il suo curriculum sottolinea l'ampia conoscenza del calcio regionale: Maceratese, Truentina, Fermana, Biagio Nazzaro e Belvederese sono solo alcune delle squadre in cui ha militato. Sistemato il reparto difensivo con la giusta dose di esperienza, la società crèmisi deve ora completare l'organico negli altri due settori. La dirigenza tolentinate è alla ricerca di un elemento a centrocampo (in prova il nigeriano classe 92'Aifuwa Ikponmwosa), di una punta e di un esterno offensivo. M.Cenc. all’idea di restare al sud, salvo accorgersi appena in tempo di avere una serie di validissime ragioni per sollecitare una sua più naturale ricollocazione. Quanto al riferimento ad avversari familiari, viene spontaneo. Rimini e Forlì, per cominciare, mentre Venezia, Mantova e Monza riportano ai fasti della C1 di vent’anni fa. Con Alessandria e Pro Patria precedenti ancora più datati, mentre ad Aosta, Castiglione delle Stiviere e Renate non si era ancora mai stati. Per una valutazione tecnica è ancora presto, tuttavia con l’aria che tira a tutte le latitudini viene difficile scorgere carri armati. Il Venezia dei russi e il Bassano del signor Diesel potrebbero partire in prima fila, con Rimini, Pro Patria e Alessandria di rincalzo, ma con tanti giovani da scoprire, lo sono per forza anche le squadre. Oggi Alma a Gubbioper ilMemorial Mancini. Alle 20 con il Foligno, una o due ore dopo contro i rossoblù di casa. Domani calendario. Seconda Divisione 2012/2013 – Girone A: Alessandria, Bassano, Bellaria, Casale, Castiglione, A.J. Fano, Forlì, Giacomense, Mantova, Milazzo, Monza, Pro Patria, Renate, Rimini, Santarcangelo, Savona, Vallée d'Aoste, Venezia. © RIPRODUZIONE RISERVATA MONTEGRANARO - Mar- canotta del Barcellona Pozzo co Cannella ieri è stato ascol- di Gotto. «Sono molto contato dal procuratore federale, tento - dice il playmaker - di l'avvocato Roberto Alabisio, aggregarmi alla Sutor. Rinnell'ambito dell'esposto pre- grazio, per l'opportunità che sentato dall'Olimpia Milano mi è stata data, la società, il in merito a telefonate sospet- gm Alessandro Santoro e coate tra gli ex vertici degli arbi- ch Carlo Recalcati, che ha dato ilsuo assentri e il presidenso. Ritengo che tedellaMensSaquesta sia per na Siena. L'ad me un'esperiendella Sutor, in za molto imporqualità di persotante, nella quana informata le dare e prendesui fatti, «ha core il meglio, a sì avuto modo prescindere da di chiarire - inquello che sarà il forma il club futuro». Così il tutti gli aspetti gm Santoro: «E' della vicenda un piacere ritroche lo riguardavare dopo due no escludendo anni, seppur qualsiasi coincon questa forvolgimento nel- Cannella, ad della Sutor mula di sperile questioni ogmentazione, getto delleattenzioni della Procura federale». Panzini. Un buon giocatore a Cannella e laSutor sono estra- cui sono particolarmente lenei alla vicenda. Intanto gato perché uno degli artefici Montegranaro comunica che della promozione in seria A il playmaker Lorenzo Panzi- di Barcellona Pozzo di Gotni si aggregherà (in prova) to. Lorenzo rappresenta un alla squadra per il raduno pre pezzo importante della pallacampionato fissato per il 16 canestro anconetana. Ancoagosto. Nato ad Ancona il 13 na per la Sutor è una grande gennaio 1990, Panzini ha di- opportunità e con Panzini il sputato l'ultima stagione con legame con questa piazza che il Ferentino Basket, neo pro- ci sta a cuore si rafforza ancomossa in Legadue. Nel ra di più». 2010-2011 ha indossato la Fa.Pa. -MSGR - 14 PESARO - 46 - 08/08/12-N: 46 GIORNO E NOTTE IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 di DANIELE DI PALMA GABICCE MAREK Una grande festa dello sport e non solo. Dopo il successo del prestigioso World Press Cycling Championship e il passaggio della carovana del Giro d'Italia, Gabicce Mare si appresta ad ospitare oggi «Ciclismo sotto le stelle», 10˚ Gran Premio Città di Gabicce Mare Memorial Elio Clementi, divenuto in poco tempo un appuntamento fisso per gli amanti del pedale. La tradizionale gara Tipo Pista che ogni anno va in scena nella zona artigianale di Case Badioli su un circuito di 1.000 metri chiuso al traffico vedrà quest'anno oltre 500 atleti provenienti da ogni angolo d'Italia sfidarsi dalle 16 fino a tarda sera quando saranno le stelle del monte San Bartolo ad illuminare il circuito. Una kermesse, organizzata grazie alla passione della Gabicce, fuochi d’artificio per la grande festa delle bici Fuochi d’artificio a Gabicce Asd Nuovo Gruppo Ciclistico di Gabicce e del suo presidente Carlo Messersi, che ha il pregio di far confluire nel piccolo comune a cavallo tra Marche e Romagna atleti di ogni regione italiana, con quattordici gare disputate in rapida successione altamente spettacolari tra sprint e gare di velocità. Oltre a questo lato sportivo gli organizzatori hanno puntato tantissimo sul fattore ospitalità: durante la corsa, infatti, saranno offerte ai numerosi appassionati delle due ruote cozze a volontà, buffet di frutta con pesche nettarine di Romagna, dolciumi e bevande. Gran finale, a tarda serata, con lo spettacolo pirotecnico e le gare più attese dei dilettanti elite e degli Under 23. La manifestazione è realizzata grazie al prezioso contributo dell'amministrazione comunale. © RIPRODUZIONE RISERVATA4•Ä Olodanza nel bosco del Nerone e visiteai tesori diCantiano CAGLI K Stasera nell’ambito della rassegna «Teatro Libero del Monte Nerone», ideata dal pianista Mario Mariani nella Pineta di Fosto a Cagli, appuntamento con l’olodanza, una forma globale di danzaterapia e di evoluzione personale attraverso il movimento e la consapevolezza. L’incontro sarà tenuto da Chiara Lodovici. Seguirà «Strange face in the mirror», esperienza cognitivo sensoriale con lo psicologo Giovanni Caputo dell’Università di Urbino. La serata inizierà alle ore 18.30 con una seduta di yoga tenuta da Francesca Sgreccia, cui seguirà una cena al sacco conviviale. Info: cell. 328.3292515; www.mariomariani.com. A Cantiano, invece, alle 21, per la rassegna «Estate a Cantiano», passeggiata storico - artistica guidata da don Fausto Panfili e Maurizio Tanfulli, autori del libro «Cantiano tra fede e storia». PESARO Conto alla rovescia per il Festival, anche la casa natale del Cigno è pronta La città diventa tutta rossiniana tramostre,libri enuovigadget Non solo statuette, il merchandising quest’anno si rinnova di LUIGI BENELLI PESARO K Agosto, il mese del Rof, il mese di Rossini. Ecco allora mostre e nuovi gadget a ricordare a tutti che Pesaro è la città della musica. Nella casa del maestro sonodiverse le novità.Domenica alle17.30, inaugura l'esposizione Rossini Opera Stampa a cura del Centro Internazionale per l'Incisione Artistica Kaus di Urbino. In mostra i cartelloni d'opera di sei artisti incisori - Andrzej Marian Bartczak, Egidijus Rudinskas, Gus Mazzocca, Kestutis Vasiliunas, Joseph Johannes Visser, Giovanni Piccini - che hanno interpretato l’opera del compositore variando forma, colore e ritmo musicale, in forma, colore e ritmo grafico. Le tecniche sono quelle calcografiche con matrici di metallo, legno o linoleum, ideate e incise a mano dagli autori stessi. La direzione artistica di Cecilia Giampaoli e Giuliano Santini. Il lavoro degli artisti è presentato in mostra da un video di Giulia Gioacchini ed Elettra Paolinelli e da fotografie di Giuliana Cerabona, Lorenzo Marra, Sara Meloni. L'evento durerà fino al 30 settembre durante l'orario di apertura di Casa Rossini che dal 12 al 23 agosto, in occasione del Rof, sarà anche dalle 21 alle 23. «Vogliamo offrire ai visitatori e ai cittadini qualcosa in più - ha spiegato l’assessore alla Cultura Gloriana Gambini - e abbiamo pensato anche a un merchandising nuovo in modo che tutti possano avere il proprio ricordo del maestro e della città». Ecco allora magliette, block notes con pentagramma, gomme, ma- tite, spille, magneti e statuette fatte a mano e le mug dalla fonderia Bucci. Non è tutto perché a casa Rossini è tornato un grande protagonista. Si tratta del fortepiano collocato nella stanza al primo piano dedicata alla musica. Fresco di restauro, è uno strumento a tastiera in legno di noce realizzato da Luigi Heffer a Venezia nel 1809. È vocecondivisa che lo stesso Rossini si sia esercitato su questo strumento. Di mostra in mostra: oggi alle 18, sempre a Casa Rossini si aprirà anche la mostra «Rossini Plas» che proporrà i lavori degli allievi del liceo artistico Mengaroni (classi III B e C, sezione Moda) aconclusione del progetto «Crescendo per Rossini». Gli elaborati, che verranno esposti Gadget rossiniani per tutti i gusti nello Spazio Input di via Rossini41, comprendono quattro busti di Rossini e di alcuni personaggi della farsa «Il signor Bruschino» (realizzati dalla III C sotto la guida delle insegnanti Eugenia Lepore e Francesca Cesarini), alcune tavole grafico - pittoriche sul costume della prima e seconda metà dell’800 ed un prototipo di abito, in scala e stile fine settecento, realizzato dalla III B sotto la guida delle insegnanti Cinzia Paccaroni, Maria Massa e Francesca Berti. Eper l’ascolto ecco Rossineide in biblioteca. Domani l’ultimo incontro alle 18, con Gianfranco Mariotti, Sovrintendente del Rof. Presenterà il volume edito da Ricordi «Divagazioni rossiniane», un taccuino di studio e di passione di Alberto Zedda, direttore artistico del Rof. © RIPRODUZIONE RISERVATA CARTOCETO CARTOCETO K La storia di un uomo e della sua rinascita, della vita che esplode e travolge. E una Sardegna nitida, in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano, tratteggiata dalla penna sensibile e genialediMarcello Fois, è il luogo dove si snoda la rinascita di VincenzoChironi, il protagonista. Questa la vicenda narrata in «Nel tempo di mezzo» di Fois, finalista al premio Strega di quest’anno, che verrà presentato venerdì alle 21.15 a Palazzo Marcolini di Cartoceto. L’iniziativa rientra nella serie di eventi «Tra mare e crinale», una serie di reading, video, musica e scrittura organizzati dai Comuni di Fano, Cartoceto, San Costanzo e Mombaroccio e dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Marcello Fois, vincitore di precisione. Lo sguardo e lo stupore continuo della natura, che osserva impassibile gli amori degli uomini e le loro sconfitte, fa da cornice e punto di riferimento a quelle storie che appartengono a ciascuno di noi. Oggi, intanto, un altro appuntamento letterario in provincia. A Carpegna «Che fai tu luna in ciel? Giacomo Leopardi tra melodie notturne e paesaggi lunari» è il titolo della serata di oggi a «Il Giardino di Mezzanotte» per «Cultura d’estate. Festival di musica, immagini e parole». Regia di Daniela Mariotti, voci recitanti di Paride Dobloni, LuciaCaselli, Paola Corbucci,Luigina Marconi; alla fisarmonica, Matteo Faggiani, al flauto Antonio Deleo. Fois, finalista del premio Strega presenta il suo ultimo romanzo numerosi premi letterari, narratore e sceneggiatore televisivo («Distretto di polizia», «l' Ultima frontiera») e cinematografico («Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni»), scrive in questo romanzo, edito da Einaudi, di un uomo che non dovrebbe neppure esistere, che ricomincia a vivere, diventa se stesso, s'innamora dell'unica donna a luiproibita.Tutto scorre e prende forma, finché il tempo e gli eventi non incrineranno le vite di tutti, senza crudeltà e con Marcello Fois Lu.Ge. © RIPRODUZIONE RISERVATA CONCERTI Organisti antichi e moderni nelmercoledìdellamusica PESARO K L’appeal della musica classica è sempre più forte. Tre concerti a tema a Pesaro, Urbino e Fano, tutti di classica. Ma anche musica argentina. Stasera alle 21,15 nella chiesa di Cristo Re, concerto dell’organista Hans Uwe Hielescher nell’ambito della rassegna Vespri d’organo. Originario di Delmond (Germania), l'artista è attualmente organista della Cattedrale di Wiesbaden e organista municipale al Kurhaus della stessa città. Hielscher ha tenuto oltre 3000 concerti in tutto il mondo. Il programma della serata prevede musiche di Groom, Guilmant, Lindberg, Claussmann, Ketelbey, Goemanne, Suppè. L'ingresso è libero. Per info: 072133038-www.vespridorgano.it. A Urbino alle 21, nell’oratorio della grotta, un concerto dedicato al principale compositore di musica d'organodel primo Ottocento italiano. Nato a Pergola, Giovanni Morandi è noto alle cronache rossiniane per avere introdotto nella carriera teatrale il giovane Rossini, a Venezia nel 1810, che appunto grazie all'intervento di Giovanni Morandi e della moglie Rosa, cantante, ricevette la commissione della prima opera, La cambiale di matrimonio. Fra i brani, anche «di Urbino», composto per Urbino: si tratta di un pezzodai forti caratteri drammatici e di notevole impegno esecuti- Hans Uwe Hielescher vo. Stasera la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano celebra la ricorrenza della festa di San Domenico attraverso un concerto nella Pinacoteca San Domenico. E’ collegato anche alla mostra «Fano per Simone Cantarini - Genio ribelle», e si terrà alle ore 21 con l’intervento del Coro Polifonico Malatestiano di Fano diretto dal maestro Francesco Santini. Risuoneranno le musiche immortali di Mozart, Rachmaninov e di tanti altri. Alle 21.15 nel cortile di Palazzo Ricci divia Sabbatini il concerto di musica argentina il trio El Diablito, il nucleo, il cuore pulsante del gruppo Del Barrio. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 RIAPERTE LE VECCHIE FONTANELLE DI VIA GAGARIN E VIA PAGANINI AUTOBOTTI AL MARE E NEI QUARTIERI Terza rottura, acquedotto in ginocchio Pellegrinaggio a fontanelle e autobotti La tubatura fa crack a Santa Veneranda, città senz’acqua per trenta ore di ROBERTO DAMIANI Le proteste: «Centomila persone lasciate senz’acqua: si dimetta un responsabile» ED ECCO le proteste. Le tante arrivate in redazione. Davide Ippaso, della Confcommercio: «Capiremmo se fossimo nel Sahara o in quelle zone dove la siccità è decennale, dove non si vede la pioggia da tempi immemori, ma non è così. Ogni anno è la stessa storia. Anche se abbiamo avuto un inverno con tonnellate di neve, ci ritroviamo sempre allo stesso livello di crisi idrica. E’ ora che si faccia qualcosa. Non ci risulta che siano stati fatti investimenti seri, e con programmazione a medio/lungo termine, per evitare in futuro il problema del razionamento dell’acqua o, peggio, dei rubinetti a secco. Certe poltrone di dirigenti, lautamente pagati, fanno acqua da tutte le parti». I PESARESI hanno vissuto ieri una giornata degna della ritirata dei tedeschi, dopo il fronte. Gente con le taniche d’acqua da portare faticosamente in casa, file alle autobotti, anziani soccorsi da parenti o volontari per il fornimento di acqua, cisterne in vari quartieri, buste d’acqua distribuite nelle vie, bar e ristoranti semichiusi perché impossibilitati a lavorare, alberghi in tilt. Tutto perché l’acquedotto di Pesaro è una gruviera. Metti una pezza a nord, si apre a sud. Corri lì e si spacca a ovest, inondando di fango un quartiere come Santa Veneranda. Le squadre di tecnici di Marche Multiservizi hanno fatto il massimo ma dopo 30 ore di lavoro i rubinetti erano ancora a secco. L’acqua è tornata che era già notte. Sporca e a bassa pressione ma almeno è tornata. Grazie ad una nuova pezza che, si spera, duri per anni. IN FILA Per l’acqua distribuita dalle autobotti al campus. In alto le fontanelle di via Gagarin ANNUNCI INTEMPESTIVI Il sindaco: «L’acqua sta tornando». Ma è arrivata solo quattro ore dopo mando via Bonini, via Zanchi e via Bonini in case accerchiate dal fango. Alle 16.30 di ieri, il sindaco Ceriscioli ha annunciato sul suo profilo facebook che la riparazione era ultimata e che si stava immettendo di nuovo acqua. Sul sito di Marche Multiservizi invece gli aggiornamenti erano rimasti fermi a mezzo- giorno, mentre su quello del Comune ha tenuto banco come prima notizia per buona parte della mattina il progetto della nuova bocciofila della Concordia, alla Celletta. Poi qualcuno deve essersi accorto che mancava l’acqua nei bagni ed ha deciso di scrivere anche della sospensione idrica. L’acqua a Pesaro è tornata dopo le 20,30. Perché così tardi? Perché ci si è accorti che era entrato fango nel serbatoio di Monte Illuminato a Fano. E allora giù a svuotare di nuovo la condotta (migliaia di metri cubi d’acqua sprecati) per poi ricaricarla da capo. Ope- •• VECCHIE ABITUDINI UNA GIORNATA A SECCO LA CONSTATAZIONE di molti lettori, che ieri hanno telefonato in redazione, è che ogni anno aumentano le tariffe ma l’acquedotto invecchia e con esso le sue condotte di cemento e amianto che dalla centrale di pompaggio di Ponte degli Alberi e dal potabilizzatore di Saltara porta acqua alle case dei pesaresi. Tre le rotture che hanno piegato le sicurezze dei dirigenti di Marche Multiservizi e quelli del Comune di Pesaro: il crack di Rosciano e a seguire quello di Calcinelli e ieri mattina quello di Santa Veneranda, tutti sulla adduttrice principale. Fango come marmellata ha invaso strade, cantine, vie del quartiere a ridosso dell’autostrada trasfor- 3 razione che ha richiesto altre ore. A Pesaro ieri alle 20 il serbatoio di San Gaetano (15.000 metri cubi) era ancora al 10 per cento. INTANTO in strada, alcune auto dei vigili urbani hanno diffuso con altoparlanti l’elenco dei punti di distribuzione dell’acqua con effetti pressocché nulli. Meglio sarebbe stato passare con un autocisterna e chiamare i cittadini al rifornimento. C’è stato anche chi ha sempre avuto un filo d’acqua: gli inquilini di alcuni appartamenti a piano terra. Quando si dice «tenere i piedi per terra». IL LETTORE Alberto Lanfernini: «A seguito delle ripetute rotture dell’acquedotto di Pesaro, vorrei esprimere il mio disappunto per l’incapacità gestionale di Marche Multisevizi (unitamente a quella delle amministrazioni locali, degne compagne di negligenza) e per la malagestione della cosa pubblica. Sono cosciente che gli operai di Marche Multiservizi si attivino con solerzia per le riparazioni, e che la situazione non è voluta da nessuno, ma evidentemente 3 rotture in 24 ore e 100mila persone senza acqua dovrebbero avere un responsabile, che, se avesse dignità, si dimetterebbe; nel caso non vi sia un reponsabile diretto, si dimetta pure il tizio che ne porta il titolo (e conseguentemente lo stipendio), insieme ovviamente all’assessore di competenza». UN TERZO, Marco Burani: «Si parla di siccità, di caldo anomalo. Ma non leggo mai che cosa fa e cosa ha fatto chi ha la gestione delle acque per affrontare il problema, salvo qualche scavo tampone degli invasi e molte danze della pioggia. Un grande invaso potrebbe metterci al sicuro per il futuro e la sua costruzione dare alla provincia lavoro, tanto lavoro. Molti anni fa si era vicini ad un invaso in zona Rio Salso; non si potrebbe riparlarne?». Anna Maria Mencoboni si chiede: «l’acquedotto di Pesaro è di carta stagnola?». •• 12 MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 SINDACO LETTERA PER SALVARE IL TRIBUNALE IL SINDACO Stefano Aguzzi ha spedito una lettera al presidente del consiglio dei Ministri e per conoscenza ai parlamentari eletti nel nostro territorio per il mantenimento della sede del tribunale di Fano. Nella missiva Aguzzi sottolinea l’importanza che il tribunale ha non solo per il numero dei procedimenti giudiziari svolti, ma anche per il bacino demografico di riferimento che conta oltre 120.000 abitanti. Il rischio per Fano, oltre alla chiusura, è quello di un accorpamento con Urbino. IERI IL FUNERALE Corsaletti, addio con i pennelli sulla sua bara I vigili urbani sono intervenuti per sbloccare la situazione al night club Bolero LITE IN NEGOZIO PROPRIETARIO SIGILLA I LOCALI CON DIPENDENTE DENTRO «Murato» vivo e poi liberato L’amministratore: «Sfondata una parete per farlo uscire» SONO dovuti intervenire i vigili urbani e gli agenti del Commissariato per liberare un uomo che era stato chiuso dentro il night club Bolero. Quello che si è verificato nella tarda mattina di ieri in via Alcide de Gasperi è solo la punta di un iceberg di una vicenda che vede contrapposti l’amministratore del locale, Giovanni Ciaschini ed il proprietario dell’immobile, Mario Monteleone. «Il proprietario sapeva benissimo che dentro il night c’era un mio dipendente — racconta Ciaschini — ma lui ha ugualmente sigillato gli ingressi con la fiamma ossidrica. Quando sono arrivati i vigili urbani e gli hanno fatto capire che rischiava una denuncia per sequestro di persona, ha buttato giù una parete in cartongesso e lo ha fatto uscire. Quello che è successo stamattina è una cosa inaudita LA REPLICA DEL PROPRIETARIO «Affitto non pagato regolarmente Non sapevo che dentro ci fosse una persona che poteva però uscire» perché io sono in possesso di contratto di affitto, che pago regolarmente, ed ho tutto il diritto di accedere al locale. Non solo, dentro ci ho messo anche dei miei beni personali che al momento non sono stato in grado di recuperare. Andrò fino in fondo a questa vicenda e sporgerò tutte le denunce del caso». MARIO Monteleone però fornisce una differente ricostruzione dei fatti. «Ho sigillato gli ingressi del locale per tutelare il mio immobile in quanto l’affitto non mi è stato pagato regolarmente. Non sapevo che dentro ci fosse una persona altrimenti non avrei chiuso gli accessi. Quando mi è stato detto che un uomo era rimasto all’interno, l’ho fatto uscire aprendo una porta. Comunque questa persona poteva uscire dalla porta di sicurezza che si trova lato mare e che si può aprire solamente dall’interno. Evidentemente c’era anche una volontà di crearmi una difficoltà». SUL POSTO sono intervenuti gli agenti della polizia municipale ed anche una volante del Commissariato anche se della ricostruzione della vicenda se ne stanno occupando i vigili urbani. In passato il night club Bolero era stato oggetto di un incendio doloso mentre Giovanni Ciaschini era riuscito a sfuggire ad un rapimento da parte di un finto carabiniere. UN CAPPELLO di paglia, una tavolozza e i pennelli sulla bara, intorno i figli Andrea e Matteo, la sorella, i parenti e i suoi tanti amici: così si è svolto ieri mattina nella chiesa della Gran Madre di Dio l’ultimo saluto a «Toto» Corsaletti, l’artista fanese morto sabato scorso all’età di 88 anni. Soprattutto tante personalità cittadine della cultura e della società civile, tra gli altri il presidente del consiglio comunale Francesco Cavalieri, l’esponente Pd Oretta Ciancamerla, l’ex sindaco Aldo Enzo Darvini, lo storico Franco Battistelli, il critico d’arte Alberto Berardi, il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini con Giorgio Tonelli e Paolo Vicini, i carristi Giovanni Sorcinelli, Giorgio Pacassoni, Hermes Valentini e gli artisti Corrado Cascioli, Walter Gambelli, Pierluigi Piccinetti, Giancarlo Pucci, Paolo Vitali, Sergio Carboni, Massimo Basagni non hanno voluto mancare nel rendere omaggio a un artista che ha dato molto alla città. Non sono mancati neppure occhi lucidi e momenti di commozione durante la messa officiata da don Marco Polverari. Nessun amministratore pubblico del settore cultura. La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia al cimitero centrale. FANO 13 MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 •• PROTESTA COMITATO IN DIFESA DEL SUOLO PUBBLICO SI MOBILITA E CHIAMA LA CITTA’ Firme contro la lottizzazione Esposto alla Soprintendenza per denunciare gli abusi quotidiani Piazza Andrea Costa durante un evento «IN GIR PER FAN» Ecco il menù nel cuore della gente UNA manifestazione benefica che riesce a coniugare l’enogastronomia alle bellezze monumentali della città. «In gir per fan» torna quest’anno dopo la felice esperienza del 2011 quando venne ideata da Daniele Tonelli con l’obiettivo di raccogliere fondi per la Croce Rossa Italiana. Quest’anno l’organizzazione è passata nelle mani di Gente di Quinta, sempre con la collaborazione dell’assessorato al Turismo, ma lo scopo è rimasto lo stesso: fare beneficenza, nel caso specifico al Centro Itaca. L’evento è in programma sabato 11 agosto con partenza e arrivo in piazza XX Settembre. A partire dalle 19,30, pagando un biglietto di 15 euro, si avrà diritto ad un menù enogastronomico che sarà distribuito in vari angoli del centro storico. Ad ogni tappa si riceverà un piatto ed un bicchiere di vino. Dopo piazza XX settembre, dove è previsto l’aperitivo, si procederà per piazza Andrea Costa (piada con salumi e pecorino), Giardini Amiani (antipasto rustico), piazza Clemente VIII-Duomo (insalata di farro), Pincio (chitarrine al pesce), Chiostro di Santa Teresa (acqua e sanbuco), Rocca Malatestiana (fritto), Chiostro di San Domenico (sorbetto), Piazza Avveduti (fagioli con salsiccia), Giardini Leopardi (pannocciato, crostata), piazza XX Settembre (caffè). «Dobbiamo ringraziare il Comune perché ci ha dato una grossa mano — ha detto Gino Bartolucci di Gente di Quinta — ma anche le varie associazioni che si sono fatte carico di gestire i punti di ristoro. Il loro contributo è stato fondamentale». co.mo. «BASTA alla lottizzazione del suolo pubblico». Questo il significato del manifesto d’intenti sottoscritto da uomini e donne della società civile contro l’uso distorto di spazi pubblici. Manifesto con il quale i promotori (Carlino Bertini, Alberto Berardi, Luciano Filippo Bracci vice presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane, Valeria Purcaro docente dell’Università di Urbino, Claudio Pacifici, Maria Teresa Macchi, Carla Tomassoni, Leandro Castellani) vogliono raccogliere centinaia di adesione, l’obiettivo è quello di raggiungere le 400 firme, per aumentare la loro «forza contrattuale». «Semplici cittadini che amano la città, così si definiscono gli autori del manifesto, consapevoli della storia millenaria di Fano che vogliono difenderla dagli ignoranti e dai vandali, tutelata nella sua storia, valorizzata nei beni artistici e culturali, apprezzata per le sue tradizioni, percorribile in sicurezza a piedi ed in bici. Che chiedono le nuove generazioni siano educate nelle scuole al rispetto dei beni pubblici, che gli schiamazzi e i rumori molesti siano combattuti e Tavoli in piazza per la «Notte dei Saldi»; il comitato lancia un appello all’amministrazione per una migliore gestione della città CARLINO BERTINI «Giardino del Lido in degrado e il sottopassaggio adesso è ridotto a bagno pubblico» vinti. Che ai mezzi a motore sia consentita la percorrenza e la sosta esclusivamente in luoghi e tempi prestabiliti». Critico Carlino Bertini, verso alcune strutture che han- no “occupato” parti importanti di città, privandola del “sapore” di un tempo. Nel mirino di questo gruppo di cittadini finiscono diversi angoli del centro storico, soprattutto là dove gli spazi pubblici, nel corso degli anni, sono stati occupati da gazebo, chioschi, tavolini e sedie: l’ex Luigi Rossi, Porta Giulia, piazza Andrea Costa, via Giorgi, piazza Marcolini e le mura romane che «con i loro 2 mila anni di storia fanno da guardia ai bidoni della spazzatura». «A chi ci risponde “La gente deve lavorare….”, noi replichiamo — fa presente Bertini — che “ci deve essere coincidenza tra il bene comune e l’utile del singolo”. Non diciamo di togliere le strutture esistenti chiediamo, però, di curarne l’estetica e di rispettare le regole». E ancora: «All’assessore Maria Antonia Cucuzza che ricorda che “Fano è una città turistica”, noi replichiamo che il centro storico è votato ad un turismo culturale e quindi sarebbe utile concentrarsi sull’apertura di musei, pinacoteche e cortili dei palazzi storici. Il turismo balneare lasciamolo al Lido che, però, sembra essersi trasformato in una succursale di Monteschiantello, con giardini abbandonati e il sottopassaggio trasformato in un bagno pubblico». Un esposto, con documentazione allegata, è stato inviato alla Soprintendenza delle Marche, per denunciare come molte disposizioni a tutela del patrimonio storico e artistico della città siano quotidianamente disattese. Anna Marchetti AMBIENTE LO RIVELANO LE ANALISI EFFETTUATE DALL’ARPAM DOPO LA DENUNCIA DELLA GOLETTA VERDE Foce dell’Arzilla inquinata, ma il mare antistante è ancora sano LA FOCE dell’Arzilla ha acque pessime, ma il mare antistante è abbastanza «sano» e la balneazione è salva. A dimostrarlo sono le analisi dell’Arpam, che il giorno dopo la denucia di Goletta verde, intervengono a tranquillizzare i bagnanti. «Le acque limitrofe alla foce sono da anni monitorate in 2 stazioni di prelievo — riferisce la dottoressa Ercolessi dell’Arpam — una a 30 metri a nord della foce ed una più a sud. Ogni punto di controllo è previsto dove c’è il maggior afflusso di bagnanti o dove il rischio inquinamento è più elevato. Nei controlli del 2012, non ci sono mai stati superamenti del valore limite, anzi, a parte maggio, i livelli di contaminazione sono piuttosto bassi e spesso prossimi allo zero. I dati raccolti e le valutazioni della Regione negli ultimi 4 anni permettono di individuare una classe eccellente dell’acqua antistante, grazie alla buona capacità di autodepurazione del mare. Comunque — conclude l’Ercolessi — i risultati dei controlli sono rintracciabili in tempo reale su: www.arpa.marche.it» Sull’argomento interviene anche il sindaco Aguzzi: «Le analisi di Goletta Verde sono state effettuate alla foce — afferma Aguzzi — ed è noto che nelle foci possono esservi inquinanti di vario tipo provenienti anche dall’entroterra, tant’è che alla foce del Metauro c’è un ordinanza fissa di divieto di balneazione. Ma l’acqua del mare antistante Fano è costantemente controllata e rispetta ampiamente i limiti di legge. Non a caso su tutti i 22 km di costa fanese, è stata ottenuta anche quest’anno la bandiera blu. Poche città come la nostra, possono vantare un allaccio alla rete fognaria e quindi alla depurazione del 99% delle acque reflue, quindi non c’è acqua prodotta nel nostro territorio che, prima di entrare in mare, non passi attraverso la rete gestita dall’ Aset». fra.pe. OLIMPIADI CONFERENZA PAPAGNI C’è un po’ di Fano nell’oro di Jessica Quando le ceramiche possono raccontare NELL’ORO olimpico conquistato da Jessica Rossi nel trap femminile c’è anche un po’ di Fano. L’atleta azzurra prima di volare a Londra si è infatti allenata nell’impianto di Monteschiantello. Tra l’altro la squadra fanese che utilizza lo stesso impianto, ha vinto per il secondo anno consecutivo i campionati italiani della Federcaccia di categoria specialità fossa olimpica svoltisi a Todi. A sottolineare questi risultati è stato il consigliere comunale de La Tua Fano Giacomo Mattioli che ha così voluto replicare ad alcune critiche dell’opposizione. «Avevano messo in dubbio la scelta dell’Amministrazione Comunale di aver messo a bilancio le risorse finanziarie per rimodernare e mettere a «L’ARTE delle meraviglie tra fede, visione e interpretazione» è il tiolo della conferenza che Giuseppe Papagni terrà il 23 agosto alle ore 21 nella chiesa della Confraternita del Suffragio. Gli argomenti si annunciano davvero interessanti perché Papagni accompagnerà il pubblico in un viaggi che partirà dalle testimonianze storiche nelle ceramiche rinascimentali, ma che parlerà anche, tra le altre cose, dei segreti dei Della Rovere, Peter Blum l’artista preveggente, il numero 72 nella Gioconda di Leonardo, ipnosi, medianismo e metapsichica nelle terapie di Mesmer, l’annuncio di un diluvio nella pittura veneziana rinascimentale e tanto altro ancora. norma l’impianto comunale di tiro a volo, realizzando spogliatoi e servizi igienici a norma e senza barriere architettoniche. Una delle condizioni necessarie per riuscire a far crescere atleti preparati e portarli ad alti livelli è sicuramente quella di avere, oltre a bravi tecnici, anche strutture sportive all’avanguardia: ecco perché investire sull’impianto di tiro a volo di Monteschiantello non solo è giusto dal punto di vista dell’agibilità e dell’eliminazione delle barriere architettoniche, ma è anche il modo migliore per far conoscere Fano attraverso i nostri atleti». •• 14 FANO E VAL CESANO MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 MONDAVIO SVALIGIATA ANCHE LA CASA DEL VICESINDACO Valcesano, assedio di ladri Venti colpi in pochi giorni Si sveglia nella notte e scopre un uomo sulla grondaia Giuseppe Mariotti (Confagricoltura), Claudio Nasoni (Copagri) e Gianfranco Santi (Cia) lanciano l’allarme per gli agricoltori CONFAGRICOLTURA, CIA E COPAGRI Il sindaco di Mondavio Federico Talè lancia l’allarme: «Tra la gente cresce la paura» VALCESANO sotto l’assedio dei delinquenti. Non passa giorno, e soprattutto notte, senza furti nelle abitazioni: solo a Mondavio negli ultimi giorni si sono verificati almeno venti episodi. Addirittura sei in località Santa Maria, fra il capoluogo e la frazione di San Michele al Fiume, dove sotto le grinfie dei «topi» d’appartamento è finito anche il vicesindaco Frattini. La sua casa, come quelle dei suoi vicini, nottetempo è stato ripulita di denaro contante, oro e altri preziosi per diverse centinaia di euro. Ulteriori quattro colpi sono stati messi a segno in via Buzzo e tre in viale Della Vittoria, mentre in zona Sant’Isidoro il «bollettino di guerra» parla di due blitz ladreschi riusciti e di uno sventato per un soffio: il padrone di casa svegliato nel cuore della notte da dei rumori sospetti si è affacciato dal terrazzo e ha visto un energumeno che si stava arrampicando verso il primo piano aggrappato alla grondaia. In questo caso le urla dell’uomo hanno indotto il malvivente alla fuga, ma il più delle volte, purtroppo, le irruzioni riesco- no. «Questa escalation di criminalità sta seminando un clima di crescente paura ed esasperazione — sottolinea preoccupato il sindaco Federico Talè — bisogna mettere in campo delle contromisure efficaci perché la gente non ne può più. In tanti mi fermano per strada dicendomi: “faccia qualcosa, così non si può andare avanti” ed hanno ragione. I carabinieri stanno lavorando molto e bene, tant’è TRE GIORNI DI FESTA Via alle prenotazioni per il «Ripalta tour» DA venerdì il borgo di Ripalta, vicino a Cartoceto, sarà in festa. Chi vuole effettuare visite didattiche nelle fattorie della zona può prenotarsi fin d’ora al 339 1795976. Per tutti gli altri ci saranno anche cannelloni, coniglio in porchetta, giochi e musica. che sono riusciti ad arrestare diversi delinquenti, ma il fenomeno è talmente dilagante che da soli non ce la possono fare e non ce la fanno neanche i comuni con i vigili urbani, pochi e impegnati in un mare di attività amministrative. Ho sentito che per combattere il malcostume delle bici contromano scenderà in campo l’esercito. Ebbene, io dico: mandateli da noi i militari; impieghiamoli per presidiare l’entroterra, soprattutto di notte, in modo da restituire un po’ di vivibilità a queste zone. Il terrore è così grande che in alcune vie del nostro comune i capifamiglia stanno svegli a turno per fare la “guardia”. C’è poi un altro aspetto da considerare: in un clima simile esiste il rischio concreto di reazioni esagerate e un furto si può trasformare in tragedia. So di persone che dormono con il fucile da caccia di fianco al letto e non voglio neanche immaginare a quello che potrebbe succedere se in quella camera entrasse un malvivente. La situazione è di straordinaria emergenza — conclude Talè — e servono misure straordinarie». Sandro Franceschetti «Vendemmia a rischio: si annaffiano le vigne come vasi di fiori» «DI QUESTO passo la vendemmia è a rischio: i nostri agricoltori stanno annaffiando la vigna come si fa per un vaso di fiori». Denis Bernabucci, direttore provinciale di Confagricoltura, Gianfranco Santi, presidente provinciale di Cia e Claudio Nasoni, presidente provinciale di Copagri, lanciano l’allarme siccità in vista dell’ormai prossima raccolta delle uve che quest’anno inizierà ancora prima a causa della forte maturazione di alcuni vitigni: «Le scarse precipitazioni stanno provocando danni gravissimi alle varietà di vitigni più precoci, in grande sofferenza per la mancanza di acqua. Chi ha l’impianto di irrigazione si sta salvando, gli altri sono alle prese con una situazione al limite della sopportazione. Ci restano pochi giorni per salvare la vendemmia. Se non pioverà nel modo giusto, e cioè senza temporali ma dolcemente, l’intero raccolto delle uve sarà compromesso. È un’emergenza che non interessa la qualità dell’uva ma la quantità: i danni economici che ne conseguireb- bero saranno rilevanti nel tempo. Per ora — sottolineano le tre associazioni degli agricoltori — si stanno salvando le varietà più tardive che sopportano abbastanza bene la carenza di acqua, ma se non piove anche le uve rosse avranno problemi gravi. Inoltre le nuove richieste burocratiche che derivano dai ALLARME «Ancora pochi giorni e il raccolto va all’aria E Valoritalia preme...» controlli di Valoritalia stanno facendo perdere tempo preziosi ai nostri agricoltori, già alle prese con il problema della siccità. Servirebbe un sistema più semplice con un po’ di buonsenso verso una categoria che ormai fatica a sostenere le spese, figurarsi a ricavare guadagni adeguati alle enormi fatiche e ai grandi rischi che corre, come quello della scarsa pioggia e dell’imprevedibilità del tempo». co.mo. MONDOLFO DOMANI SERATA DEDICATA ALL’ARTE E ALLA STORIA SAN GIORGIO DI PESARO VENTO DELL’EST Scoprite il museo civico sotto le stelle Gemellaggio con l’Ucraina UNA GRANDE serata dedicata all’arte, alla storia ed alla cultura quella promossa domani a Mondolfo con «Musei d’estate sotto le stelle». Dalle ore 21 alle 23 sarà possibile visitare, gratuitamente, alcuni dei più importanti beni culturali della Città a Balcone sul Mare. L’apertura eccezionale è volta ad offrire una opportunità in più per i turisti della riviera, ma soprattutto per continuare quel rapporto privilegiato tra il Museo ed il territorio, già iniziato con successo grazie alle ultime manifestazioni culturali, e che vede la gente riappropriarsi dell’arte e dei luoghi fisici e simbolici della topografia e della storia di Mondolfo. Sarà dunque possibile conoscere il Museo Civico con l’excursus nella storia, nella cultura e nell’arte da esso proposta, SOFFIA il vento dell’est su San Giorgio di Pesaro. In questi giorni una delegazione di Trypillya, in Ucraina, ha ricambiato la visita che il Comune metaurense gli aveva fatto lo scorso anno. Il gruppo straniero, composto tra gli altri dal sindaco Anatolli Degtia, dalla moglie Victoria e dal vicesindaco, insieme agli amministratori sangiorgesi ha portato avanti il discorso che era iniziato nel 2011 a Trypillya e che è stato poi approfondito negli ultimi mesi grazie ad un’intensa corrispondenza telematica. I lavori si sono conclusi con una cerimonia in sala consiliare durante la quale, alla presenza di tutte le associazioni del paese, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione, propedeutico al perfezionamento di un patto di gemellaggio vero e proprio. «C’è l’impegno da ambo le parti — evidenzia il primo cittadino Roberto Landini — nonostante la crisi, a continuare il percorso intrapreso». la sala della Memoria della Fisarmonica, parte viva della storia mondolfese, e sarà anche visitabile in notturna la chiesa monumentale di Sant’Agostino, un contenitore con le opere più pregevoli del cinque-seicento marchigiano. Nella serata, con ritrovo alle ore 21,15 allo sferisterio comunale, pure la visita gratuita al Castello di Mondolfo, a quella città murata racchiusa dalla duplice cortina a cui lavorò anche Francesco di Giorgio Martini, senza tralasciare il Bastione di Sant’Anna. Anche in questo giovedì d’agosto, collegamento bus speciale Adriabus da TorrettePontessasso e Marotta per Mondolfo, con partenza da Marotta da piazza Roma (fontana) alle ore 21 e rientro alle 23.50. Info: 0721 9391. PESARO SPORT MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 il Resto del Carlino LEGA PRO I granata ritrovano le romagnole e si spingono fino in Valle d’Aosta ma devono fare anche una 13 ••• puntata in Sicilia. Amichevoli: stasera al «Barbetti» triangolare con Gubbio e Foligno Fano al nord, che bella sorpresa Mercato dilettanti Real aggrega Rondina Piobbico, due allenatori La Vadese su Biagini SODDISFATTI Il direttore sportivo del Fano Giuseppe Pompilio insieme al presidente Gabellini. I granata in questa stagione prendono la direzione nord · Fano ALLA FINE ha prevalso il buon senso. Nessuno se lo aspettava, solo qualche timida indiscrezione filtrata l’altro ieri dava l’Alma inserita nel girone settentrionale della Seconda divisione, e così è stato. Fano dunque finisce nel girone A con Alessandria, Bassano, Bellaria, Casale, Castiglione, Forlì, Giacomense, Mantova, Milazzo, Monza, Pro Patria, Renate, Rimini, Santarcangelo, Savona, Vallée d’Aoste, Unione Venezia. Traduzione: meno difficoltà tecniche, logistiche ed ambientali (ma sempre sulla carta), forse più incassi e meno spese (in almeno 4 trasferte romagnole si potrà persino partire la mattina evitando alberghi e pernottamenti), anche se purtroppo tutto o quasi sembra invariato per quanto concerne chilometri e distanze. Con il Milazzo (siciliana) inserita all’ultimo a sorpresa tra i nordisti, almeno un viaggio in aereo il Fano se lo dovrà sobbarcare, come non sarà una passeggiata recarsi in Val d’Aosta o in Piemonte. Ma si può fare. MEGLIO un girone nuovo e stimolante come questo che l’altro difficilissimo, anche alla luce dei derby che il Fano ritroverà contro gli avversari di un tempo, vedi Forlì, Rimini e Bellaria. Questo ha deciso ieri il Consiglio federale, lasciando un po’ tutti disorientati. Anche se negli ultimi giorni il presi- · Pesaro Il diesse Pompilio «Dopo l’enorme dispendio della scorsa stagione ci tocca un girone più umano» dente Macalli aveva rimarcato il concetto che avrebbero prevalso criteri diversi come quello geografico e regionale, La Lega ha miscelato il tutto senza scrupolo, tanto da creare malumori. LE 18 FORMAZIONI rappresentano 8 regioni (5 lombarde, 5 emiliano-romagnole, 2 venete, 2 piemontesi, poi una per Marche, Sicilia, Liguria e Val d’Aosta). Ora sotto con il calendario, che sarà compilato e diramato domani a Firenze. Primo commento a caldo del diesse Giuseppe Pompilio: «Siamo soddisfatti per essere stati inseriti nel girone nord — spiega sereno — in fondo avevamo pagato lo scorso hanno il peso di un girone sudista a 21 squadre, dispendioso mentalmente, fisicamente ed economicamente. Avevamo anche fatto presente questa situazione in Lega e alla fine possiamo dire che tutto è andato nel migliore dei modi. Ora ci tocca un girone più umano, che cercheremo di disputare al meglio». Intanto l’Alma in ritiro a Frontone continua a prepararsi e stasera si confronterà con due belle realtà di Lega Pro come Gubbio e Foli- gno, partecipando dalle 20 in poi al triangolare Memorial Mancini in quel di Gubbio. Si inizia alle 20 con Fano-Foligno, allo stadio Barbetti. Roberto Farabini ---------------------------------------------· GLI ALTRI GIRONI di Lega Pro. 1ª Divisione A (17 squadre): AlbinoLeffe, Carpi, Como, Cremonese, Cuneo, FeralpiSalò, Lumezzane, Pavia, Portogruaro, Reggiana, San Marino, SudTirol, Trapani, Treviso, Tritium, VIcenza; Virtus Entella. 1ª Divisione B (16): Andria, Avellino, Barletta, Benevento, Carrarese, Catanzaro, Frosinone, Gubbio, Latina, Nocerina, Paganese, Perugia, Pisa, Prato, Sorrento; Viareggio. 2ª Divisione B (18): Aprilia, Arzanese, Aversa Normanna, Borgo a Buggiano, Campobasso, Chieti, Foligno, Fondi, Gavorrano, HinterReggio, L’Aquila, Martina Franca, Melfi, Poggibonsi, Pontedera, Salernitana, Teramo; Vigor Lamezia. DUE ALLENATORI per l’Audax Piobbico. «Sì, sono Gianfranco Ceccarani (ex Pieve di Cagna) e Giovanni Stocchi di Piobbico (ex calciatore dell’Audax) — dice il riconfermato diesse Roberto Aluigi — ora contatteremo i giocatori». Non farà più parte della rosa Anedda che ha dato addio al calcio. Riconfermati alla presidenza Patrizio Silvi e Renato Martinelli. La Vadese che sta cercando un attaccante, ha in prova un giocatore di nazionalità rumena, l’interesse è però tutto per il durantino Simone Biagini (classe ’83, ex Cagliese e Montegranaro) che in questi giorni è aggregato in preparazione con l’Atletico River Urbinelli. La Viridissima Apecchio riparte con la riconferma in panchina di Edmondo Mochi; due i neo presidenti: Giancarlo Marini (tifernate ed ex giocatore vissino negli anni ’80) e l’apecchiese Massimo Galeotti. Il dirigente del Mondolfo Alberto Sorcinelli comunica che la società ha fatto spesa, sono infatti arrivati, dal Marotta, i giocatori Matteo Gabbianelli e Gianluca Donati (centrocampista ’85); dall’Ostra: Luca Travaglini (difensore ’91); dal Della Rovere: Mattia Martarelli (attaccante ‘86). Confermato l’allenatore Massimiliano Galassi. Il Valfoglia (ex Rio Salso) ha lasciato libero l’esterno di centrocampo Mattia Arduini (’85), ex Urbino e Misano. Il Real Montecchio è alla ricerca di un attaccante. Il centrocampista Alex Cennerilli (’92) dal Real Metauro si è accasato al Marotta. Il Real Metauro ha aggregato in preparazione l’attaccante Alberto Rondina (foto, ex Monturano), il centrale difensivo Piccinetti (ex Pergolese) e l’esterno di sinistra Budini (’93), ultime due stagioni al Cattolica. L’ex trainer dell’Olympia Cuccurano Lamberto Damiani è stato contattato da una società romagnola. · AMICHEVOLI DI OGGI. A Rio Salso Rio, ore 17: Valfoglia-Fossombrone. A Urbania, ore 16,30: UrbaniaVismara. A Borgo Santa Maria, ore 16,30: Atletico River Urbinelli- Atletico Gallo Colbordolo. Amedeo Pisciolini Vis Pesaro I due under a Manchester. Torellino saluta Balotelli Fra Torino e Chatillon Visita allo stadio e soggiorno nel ritiro E Vagnini marcò Adebayor Juve Club, trasferta memorabile · Pesaro · Pesaro SUPERSONIC. Esperienza supersonica. Per dirla come i fratelli Gallagher, che del City sono supertifosi. «Ma senza illudersi», per dirla alla Leonardi, uno degli artefici del sogno che stanno vivendo Giorgio Vagnini (foto) e Alberto Torelli, i golden boy vissini che ieri hanno svolto il primo allenamento all’Academy del City. Non un semplice stage: si sono allenati con la squadra «riserve» (dove per riserve trovate gente come Adebajor). «Come stanno? Da Dio... Ecco l’sms che Vagnini mi ha spedito alle 18.30 (di ieri, ndr): Abbiamo finito il primo allenamento. E’ veramente un sogno, tutto fansta- stico, ci alleniamo con la squadra riserve ma i campioni si allenano nel campo fianco a noi. Grazie Vis». Vagnini potrà raccontare di aver marcato proprio Emmanuel Adebayor («Mi ha fatto solo un gol»), Torellino si è «accontentato» del saluto di super Mario Balotelli. «Possi- bilità che il City li prenda in considerazione? 5-10 su 100», spiega Leonardi. Scherzando, possiamo allora dire che è più facile che Vagnini e Torelli restino al City che uno sceicco scelga di investire su una Vis che, senz’acqua, ieri si è lavata con bottiglie di minerale rimandando per la serata (nelle rispettive abitazioni) la doccia. Oggi, intanto, alle 17, si giocherà a Forlì (campo attiguo allo stadio) contro il Forlì (2ª Divisione) del ds Sandro Cangini. Vicini torna disponibile dopo l’influenza ma al suo posto potrebbe partire Torelli senior. Per il resto, formazione tipo con Ridolfi regista. Gianluca Murgia E’ COMINCIATA anche per lo Juventus Club Pesaro «Amico della Juve» la nuova stagione calcistica. I soci del Club hanno voluto far sentire la loro presenza ai propri beniamini dal vivo, nel ritiro di Chatillon e con l’occasione hanno visitato lo Juventus Stadium e il Museo recentemente inaugurato. Stupore ha suscitato la visita alla casa Juventus (foto), con le sale adibite a convegni, ristoranti e salottini all’interno dello stadop. La visita al museo ha procurato grandi emozioni nel rivedere le foto, le maglie, i palloni, i trofei, tutto quello che ha fat- to la storia della Juve. Tanto entusiasmo ha accompagnato i soci nel ritiro valdostano grazie alla disponibilità dimostrata dai giocatori e dallo staff tecnico: non sono mancati gli autografi e le foto di rito con i giocatori. Lo Juventus Club rende noto a soci e simpatiz- zanti che tra non molto sarà presente sul web un sito dove tutti potranno seguire gli eventi e le manifestazioni proposti. E’ già aperta la campagna tesseramento soci, per informazioni: 0721 415541 (Sebastiano) oppure 0721 639430 (Gabri). Dal 1860 il quotidiano delle Marche Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB - AN - “Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +$!z!{!"!: Corriere Adriatico + sezione nazionale del Messaggero a € 1.00 Anno 152 Nº 218 Mercoledì 8 agosto 2012 € 1.00 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Emergenza per il turismo PRIMO PIANO Due giorni senz’acqua: calo d’affari e locali chiusi. Tre le rotture ....................................................................................... Pesaro Quasi due giorni senza acqua: Pesaro è in ginocchio mentre il settore del turismo ha subito forti danni. Il servizio idrico è stato ripristinato nel capoluogo di provincia solamente nella serata di ieri, dopo la terza rottura della condotta in due giorni avvenuta alle 6,30 di ieri a Santa Veneranda, con allagamento di via Bo- nini e invasione di fango anche nelle abitazioni. Marche Multiservizi ha completato la terza riparazione alle 16 ma sono state necessarie molte ore prima che il servizio tornasse a regime, anche per evitare che un’immissione in rete con troppa potenza favorisse altre rotture. Nelle zone della città in cui l’acqua è mancata dal primo pomeriggio di lunedì si è sfiorata l’emergenza igienico sanita- ria visto che i residenti non hanno avuto a disposizione acqua neanche per i servizi igienici e per lavarsi, ol.......................................... L’ultimo guasto a S.Veneranda ha causato invasione di fango e allagamenti RUSPA IN STRADA .......................................... tre che per cucinare. Per il turismo oltre al disagio dei vacanzieri si parla di danni economici perché tutti i bar e i ristoranti che non si sono organizzati hanno visto calare il giro d’affari non potendo servire neanche i caffè o lavare le stoviglie. Alcuni ristoranti ieri hanno chiuso. Disagi pure in spiaggia. Qualcuno ora pensa di chiedere i danni. Senesi-Falcioni In cronaca di Pesaro Bindi e Fini dopo il sì della Camera ai tagli μ Via libera alla spending review I tagli a statali e Province diventano legge μ Appuntamento clou del Summer Jamboree: una lunga notte in spiaggia al ritmo di rock and roll A Senigallia come alle Hawaii L’EVENTO ............................................................................ Senigallia ............................................................................................................... Roma La spending review è legge. Il decreto mette a dieta lo Stato, congelando l’Iva, accorpando le Province e introducendo subito risparmi per 4,5 miliardi, 10,5 nel 2013 e 11 il successivo. Gasparetto A pagina 3 μ Monti poi si scusa: un disguido “Con Berlusconi spread a 1.200” A Senigallia impazza il Summer Jamboree Gonnellino di paglia e ghirlanda di fiori al collo perché oggi è il giorno del Big Hawaiian Party. Dopo la riuscita gita in collina a Corinaldo con un lunedì che il paese gorettiano ricorderà a lungo per il grande coinvolgimento che la rassegna ha creato è tutto pronto per fare baldoria in spiaggia fino alle 4 del mattino in uno degli appuntamenti più attesi del popolo che ama e si è ormai affezionato a questa rassegna. Dopo i disagi dei giorni scorsi ripristinati i bus navetta. Marinelli OLIMPIADI 2012 μ La campionessa in lacrime accusa Vanessa Ferrari “Mi hanno derubato” In Cronaca e negli Spettacoli Appello anti-degrado Esposto alla Soprintendenza di Amare Fano .............................................................................. Fano Mario Monti e Silvio Berlusconi ................................................................................................................ Roma “Se il precedente governo fosse ancora in carica lo spread sarebbe a 1.200”. La frase di Monti, estrapolata da un’intervista, fa esplodere l’ira del Pdl. Il premier telefona a Berlusconi, spiega e si scusa: “Sono dispiaciuto”. Garimberti A pagina 4 μ Il movimento di opinione Amare Fano ha inviato un esposto alla Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici e paesaggistici delle Marche contro episodi di degrado, incuria e disamore nei confronti del patrimonio monumentale e i beni pubblici della città. Il dito è puntato contro la maleducazione dei cittadini soprattutto per la sosta selvaggia e l’indiscriminata occupazione di suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali autorizzata dal Comune. Falcioni In cronaca di Fano I mancati allacci del gas in Provincia “Marche Multiservizi deve restituire i soldi” L’INTERROGAZIONE ............................................................................ Fossombrone Una vicenda da chiarire. Riguarda il progetto di metanizzazione delle frazioni di San Lazzaro e Calmazzo a Fossombrone. Il consigliere provinciale Renzo Savelli (Rc) ha inoltrato un’interrogazione al presidente Matteo Ricci perché nessuno risponde ai cittadini ai quali non sono stati restituiti i versamenti per i mancati allacci. Scrive Savelli: “E’trascorso oltre un anno da quando un nutrito gruppo di cittadini di San Lazzaro e di Calmazzo, frazioni del Comune di Fossombrone, ha scritto a Mauro Tiviroli, amministratore delegato di Marche Multiservizi, chiedendo indietro gli 864 euro versati per gli allacci del gas, visto che gli allacci non sono stati eseguiti e per essi si chiedono altre somme”. In cronaca di Pesaro IL CASO ILVA Economia e salute GIUSEPPE BERTA ........................................................................................................ I l caso dell’Ilva rappresenta una risposta da manuale a tutti coloro che si dichiarano contrari alla politica industriale perché la ritengono inutile. Sembra proprio, invece, che sia uno strumento di cui l’Italia oggi non può fare a meno, se vuole tentare di uscire dalle contraddizioni che... Continua a pagina 11 L’espressione triste di Vanessa Ferrari dopo il quarto posto ..................................................................... Londra “Mi sono sbattuta per poter arrivare a medaglia e per tre decimi in meno una ti frega il podio. Per me è un’altra medaglia di legno”. Non regge alla delusione Vanessa Ferrari e al termine della finale del corpo libero di ieri è scoppiata in lacrime. Pianto di rabbia per aver perso il bronzo totalizzando lo stesso punteggio della russa Mustafina. E attacca: “Regole assurde”. Errico Nello Sport μ μ Ottima performance Canoa, Idem vola in finale Nello Sport μ Schwazer e il doping Il papà di Alex “E’ colpa mia” Nello Sport Micolucci ieri di nuovo sotto torchio a Bari Calcioscommesse In arrivo le sentenze Martello Nello Sport Mercoledì 8 agosto 2012 9 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Per guasti e siccità da Pesaro ad Ascoli si resta a secco ............................................................................. Pesaro Quasi due giornate senz’acqua. È Pesaro, tra le città delle Marche, quella costretta a pagare il prezzo più alto in quest’estate rovente. Da lunedì pomeriggio l’acquedotto è andato in tilt ben tre volte: dopo le due rotture di lunedì alla condotta principale, a Rosciano e Calcinelli, riparate in 10 ore da Marche Multiservizi, ieri all’alba nuovo guasto alla condotta in via Bonini con le inevitabili proteste di albergatori e ristoratori. E, nonostante le rassicurazioni, Pesaro è rimasta a secco fino a ieri sera. Così per far fronte alla nuova emergenza, la terza, sono state nuovamente collocate tre autobotti di acqua potabile a Muraglia (piazza Alfieri), Baia Flaminia (Campo di Marte) e nel parcheggio del Campus scolastico. Tra le 9 e le 10 è stato attivato alla Palla di Pomodoro e in via Mario Del Monaco il servizio di distribu- zione dell’acqua nelle buste da un litro, e tra le 11 e le 12 a Villa Ceccolini e a Borgo Santa Maria sono stati distribuiti quattro bancali di acqua minerale. E ancora: l’acqua è stata distribuita di nuovo in via Del Monaco, alla Palla di Pomodoro e nella piazza di Candelara. In serata, con diverse ore di ritardo rispetto a quanto annunciato, Pesaro è tornata alla normalità. La mancanza d’acqua non ha risparmiato Fano dove ieri c’è stato l’assalto all’acqua minerale nei supermercati a causa della presenza dei nitrati nella rete idrica per l’immissione in rete dell’acqua dei vecchi pozzi. A Matelica, invece, la Multiservizi ha allertato la popolazione af................................... Nella città di Rossini da lunedì pomeriggio l’acquedotto è andato in tilt ben tre volte ................................... finché faccia scorte d’acqua: in questo caso è la siccità a far scattare l’allarme. E molti Comuni dell’Ascolano si preparano a restare a rubinetti chiusi. Tutta colpa della scarsa portata dell’acqua in sorgente, della crescente domanda idrica, di un’estate troppo rovente e di una serie di emergenze localizzate sia di condotte principali sia di impianti. Morale: per la Ciip, l’azienda che gestisce i servizi idrici, è impossi- bile garantire un’equa distribuzione della risorsa disponibile e quindi si provvederà a chiudere, a partire da domani e fino a nuovo avviso nelle ore notturne dalle 23 alle 6.30, i serbatoi. Con un avvertimento: questa chiusura rappresenta la prima fase di possibili altri interventi che potranno essere attivati in relazione all’andamento delle portate delle sorgente, all’andamento climatico e alla domanda idrica da parte delle utenze. Aumento delle temperature, il primato è qui Tra giugno e luglio 3,8 gradi in più nel confronto con la media storica. La Coldiretti: colture a rischio IL CLIMA ROVENTE ............................................................................ Ancona Le Marche non rinunciano al record, anche se in questo caso è di quelli che sciolgono. L’estate marchigiana è quella che in Italia ha fatto registrare l’aumento di temperatura massimo rispetto al passato, con il termometro che tra giugno e luglio ha segnato ben 3,8 gradi in più nel confronto con la media storica di riferimento. A posizionare la barra su questa stagione rovente è la Coldiretti regionale, sulla base di un’analisi sui dati dell’Osservatorio agro climatico del ministero delle Politiche agricole. Dopo che nel mese di giugno il termometro è arrivato a 28,7 gradi, quattro μ Annuncio Anpas gradi in più rispetto alla media, a luglio ha raggiunto quota 31,3, 3,7 gradi in più del solito. Uno scarto climatico che, sottolinea Coldiretti, colloca la nostra regione al primo posto tra quelle più “calde” rispetto al passato, con una media di 3,85 gradi di aumento della colonnina di mercurio, davanti a Umbria e Basilicata. E con Nerone si rischia di battere ulteriori record. Una situazione che, sottolinea la Coldiretti Marche, sta penalizzando soprattutto le campagne. Per il girasole, una delle colture più presenti nella nostra regione con una superficie di 40 mila ettari e una produzione di oltre 900 mila quintali, si stima un calo produttivo certo del 20 per cento, che può arrivare però anche al 90 per cento per chi ha seminato tardi, con le piante in fase di crescita che hanno sofferto da subito lo stress idrico. Il sole picchia duro e non risparmia. Così nella lista nera della siccità finisce anche il μ Il termometro si impenna e l’estate marchigiana è quella che in Italia ha fatto registrare l’aumento di temperatura massimo Sul turismo i dati della Confcommercio “Fermeremo Le presenze in calo dell’8% le nostre Ma le Marche resistono ambulanze” Ancona ............................................................................ ....................................................................... Ancona Le 48 associazioni Anpas delle Marche, l’associazione nazionale pubbliche assistenze, passano all’attacco: “La Regione - annunciano - fermerà le ambulanze delle associazioni di volontariato. E dopo anni di inadempienze oggi qualcuno vorrà pure farci credere che la colpa è della spending review”. E ancora: “Continua l’immobilità dei politici regionali che continuano a non applicare le norme di legge da essi stessi emanate, e a non rispettare gli impegni presi: di conseguenza le associazioni di volontariato ormai non riescono più a pagare il carburante, l’assicurazione e la manutenzione dei mezzi destinati all’emergenza e al trasporto sanitario, e sono quindi costrette a fermare i propri mezzi”. Così i presidenti delle Pubbliche Assistenze marchigiane, “considerata anche l’ennesima assenza di qualsiasi cenno di riscontro da parte della Regione in ordine alla convocazione urgente di un tavolo tecnico richiesta lo scorso luglio”, hanno confermato di procedere alla sospensione dei servizi e delle loro attività dal prossimo 1° ottobre. “L’epilogo - concludono - di un tragico percorso che dura da oltre undici anni”. I mesi di giugno e luglio hanno visto un calo dell’8% di presenze di turisti nelle Marche, mentre per agosto la previsione è attorno al -5%. I dati della Confcommercio regionale tuttavia sono “solo apparentemente negativi - afferma il direttore Massimiliano Polacco, segretario generale Federalberghi Marche - in quanto quest’anno si è registrata una forte diminuzione del numero di italiani in vacanza (-6 milioni), e le Marche sono meta in prevalenza di connazionali”. Con il crollo “tricolore”, documentato dai dati della Federalberghi nazionale (-21,5% di turisti a giugno; -13% a luglio e -29,5% ad agosto) ci si aspettava una flessione molto più marcata, anche fino al -20%, come è avvenuto in altre zone d’Italia che hanno subito crolli anche del 30%. Invece le Marche hanno limitato i danni, e in autunno Confcommercio e la Regione daranno vita a una serie di iniziative per attrarre turisti in la primavera, specie dal Nord Europa. “Considerando la storia del turismo marchigiano, legato a quello italiano (tra il 78 e l'86% del totale, ndr) - ha detto Polac................................... “Con 6 milioni di italiani in meno che vanno in vacanza il dato non è poi dei peggiori” ................................... Per il mese di agosto invece la previsione è attorno al -5% co - è andata bene. La diminuzione di connazionali è stata controbilanciata dall’arrivo di viaggiatori stranieri”. Oltre l’estate c’è di più: in autunno la Confcommercio punterà soprattutto sulla Svezia, anche grazie al collegamento aereo dall’aeroporto di Falconara. A subire di più un rallentamento di prenotazioni e presenze sono state le località del Nord della regione. Sono andate meglio Senigallia e il Sud delle Marche. Alcune zone però, come per esempio Frasassi, hanno strappato un +5%, grazie a personale impegnato solo nella ricerca di turismo straniero. In tanti segni meno un’altra nota positiva: il trend di presenze di turisti olandesi (+20%) anche se il numero di arrivi non è ancora altissimo. mais. Secondo la Coldiretti chi ha la possibilità di irrigare dovrebbe contenere il calo entro i limiti del 20 per cento, a patto però di un consistente aggravio dei costi produttivi. Per chi non può irrigare si rischia di perdere fino all’80 per cento del raccolto. Oltre ad aggravare la siccità nei campi, il caldo ha fatto crollare la produzione di latte nelle stalle, con gli allevatori costretti a studiare diete specifiche per le mucche o a piazzare ventilatori in stalla. A causa delle alte temperature gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte, con un calo medio che nella nostra regione va dal 20 al 50 per cento. Ma, denuncia ancora la Coldiretti, “lo stress idrico inizia a farsi sentire anche su altre colture, a partire dalla vite e dall’olivo, per i quali saranno decisive le prossime settimane”. Le Marche non rinunciano al record, ma in questo caso sono costrette a pagare pegno. Danni ai raccolti C’è chi propone di sospendere l’Imu L’EMERGENZA ............................................................................... Ancona Valutare ogni iniziativa per attenuare il danno economico a causa della siccità e che metterà in ginocchio migliaia di imprese agricole. Lo chiede il presidente della Commissione agricoltura del Senato Paolo Scarpa Bonazza Buora proponendo “una sospensione degli oneri tributari, a iniziare dall’Imu, oltre che altre provvidenze connesse allo stato di calamità”. Le produzioni di mais e soia sono azzerate”dice Scarpa secondo il quale “è altrettanto urgente che Stato e Regioni attuino con velocità un programma serio per completare un piano irriguo convincente”. Mercoledì 8 agosto 2012 COMPRO ORO ARGENTO - OROLOGI BRILLANTI Corso XXI Gennaio, 137 - Montecchio - SantʼAngelo in Lizzola Tel. 0721/499870 T: 0721 31633 PESARO E: [email protected] I DISIMPEGNO POLIZZE MASSIMA VALUTAZIONE DEI TUOI OGGETTI Corso XXI Gennaio, 137 - Montecchio - SantʼAngelo in Lizzola Tel. 0721/499870 F: 0721 67984 Pesaro in ginocchio, poi l’acqua torna Quasi due giorni a secco, gravissimi disagi domestici e danni al turismo. Terza rottura a Santa Veneranda EMERGENZA IDRICA LUCA SENESI .............................................................................. Pesaro La fine dell’incubo è avvenuta solo nella serata di ieri. Quasi due giorni senz’acqua hanno messo Pesaro in ginocchio e danneggiato il settore della ricettività turistica. Ieri dopo le 19.30 i rubinetti sono tornati a far sgorgare acqua, lentamente e in zone sparse della città. Nei piani alti del centro storico il servizio è stato ripristinato alle 23. Alle rotture della condotta prima all'altezza di Rosciano di Fano alle 20.30 di domenica e poi a Calcinelli di Saltara lunedì alle 15, ieri mattina alle 6,30 si è aggiunta quella di Santa Veneranda proprio a ridosso delle abitazioni, con i maggiori disagi. Oltre al danno economico col passare delle ore si è sfiorata l’emergenza igienico sanitaria. Oltre che per cucinare da lunedì a migliaia di pesaresi l’acqua è mancata anche per lavarsi e per usare i servizi igienici. Appena un sollievo c’è stato ieri dalle 5 e le 7 quando il servizio dopo la riparazione della seconda rottura era stato ripristinato. Poi alle 6.30 il terzo guasto, questa volta a Santa Veneranda, in via Bonini. La via è stata allagata dall’acqua che fuoriusciva con la pressione alta dalla condotta e la zoμ na è stata invasa da fango e detriti. Inevitabili i problemi alla circolazione, non solo quella dei veicoli che è stata interdetta, ma anche quella dei pedoni. Alle 11.30 il personale di Marche Multiservizi ha iniziato a rimuovere le tubature danneggiate con la conseguente sostituzione con quelle nuove. L'operazione ha richiesto un intervento durato fino alle 16. In seguito si è provveduto a riempire il serbatoio di San Gaetano, operazione che ha richiesto poco più di due ore a cui si sono aggiunte altre ore per la distribuzione dell'acqua in tutta la città. La macchina dell'emergenza per la distribuzione di acqua potabile aveva ripreso il suo lavoro sin dalla mattina di ieri dopo i primi interventi di lunedì. Tra le 9 e le 10 è stata attivata alla Palla di Pomodoro e in via Mario del Monaco la distribuzione di acqua nelle buste da un litro. Come se non bastasse la macchina imbustatrice alla Palla si è rotta e le buste sono state sostituite da bottiglie. Inoltre intorno a mezzogiorno a Villa Ceccolini e vicino alla chiesa di Borgo Santa Maria sono stati distribuiti quattro bancali di acqua minerale. Non sono mancate le critiche durante l'emergenza come d'altra parte era accaduto con le nevicate di febbraio, anche perché risolto il problema delle tre rotture resta l’allarme della scarsità delle risorse idriche per il Metauro in secca, per il quale sta................................... Il quartiere inondato di fango ieri alle 6.30 Il servizio ripristinato in serata, in centro alle 23 ................................... Cancellieri bloccherà l’erogazione di notte IL VERTICE EUGENIO GULINI ...................................................................... Fermignano Via Bonini a Santa Veneranda invasa dal fango ieri dopo la terza rottura dell’acquedotto in due giorni mattina si svolge un vertice in Provincia. Alcuni disagi, nonostante tutto, si potevano evitare o meglio prevenire. D'altra parte ogni volta che l'acqua viene ripristinata il flusso deve essere controllato perché la pressione se troppo forte tende a spaccare le tubature vecchie di anni realizzate in fibrocemento, un materiale esposto alle rotture. A Santa Veneranda inoltre il fiume di fango non è certo una novità. Alessandro Panaroni, consigliere del quartiere e espo- nente pesarese di Sel, ricorda come poco più di un mese fa lo stesso rione, a seguito di un forte acquazzone, fu investito dal fango proveniente dai cantieri autostradali della terza corsia. “Oggi la storia si ripete - protesta -. Il fiume di fango è ritornato e ha fatto di peggio. Esiste un serio problema idrogeologico che interessa tutto il quartiere e pertanto chiedo al sindaco di far fronte a questa situazione per prevenire simili inondazioni". Critiche di stampo più pretta- mente politico vengono dal Pdl con l'intervento di Massimiliano Nardelli. “Ho sentito parlare sindaco e assessori di sfortuna sulla rottura dell'acquedotto - afferma il consigliere comunale -. Mi si permetta di dire che qui la sfortuna c'entra ben poco. L'amministrazione comunale preferisce realizzare rotatorie e bretelle piuttosto che investire su un problema storico come la tenuta dell'acquedotto. Ora chi risarcirà cittadini, albergatori e ristoratori dei danni subiti?”. Respinta la clientela, la maggior parte dei bar non ha servito caffè. All’alba rubinetti attivi solo per due ore Ristoranti chiusi, operatori arrabbiati SILVIA FALCIONI .............................................................................. Pesaro Ristoranti chiusi a Pesaro in piena stagione turistica. “Senza acqua è impossibile lavorare” dicono i titolari dei locali duramente colpiti dall’“acquerotto”, con la terza rottura della condotta idrica ieri mattina in via Bonini a Santa Veneranda. E' un coro desolante che ieri trasmetteva rassegnazione e impotenza, di fronte ad un'emergenza che purtroppo capita quando in città c'è grande fermento turistico e le temperature toccano il picco stagionale. A Pesaro è forte il malcontento per la mancanza di acqua nelle abitazioni per quasi due giorni, che ha reso impossibile farsi la doccia e usare i servizi igienici, ma ha impedito anche gesti quotidiani molto semplici come lavare le verdure o i piatti. Ma durante colpito è stato il turismo, con gravissimi disagi per chi è in vacanza ed è alloggiato in quelle strutture che non hanno autonome cisterne con scorte idriche come è nelle disponibilità dei grandi alberghi. ................................... Tutto il litorale resta senza le docce, i bagnanti rassegnati. Ma la triplice rottura suscita proteste ................................... Praticamente sono stati due giorni da incubo. Disagi per i bar, molti di essi da lunedì pomeriggio si sono ritrovati nell'assoluta impossibilità di fare caffè e cappuccini. Qualcuno ieri, come il Caffè ducale in piazza del Popolo, si è organizzato rifornendo la macchina del caffè con acqua minerale. A vivere l'emergenza più rilevante sono stati i ristoranti, costretti a tenere chiusi i battenti, incapaci di garantire il servizio. “Siamo obbligati a chiudere, dato che non possiamo mandare la gente in bagno - spiega Donatella del ristorante Commodoro ma ci risulta che anche gli altri locali non se la passino bene. Vengono da noi persone che ci chiedono dove poter andare a mangiare”. Al Gazebo invece dicono: “Così non si può lavorare, se manca l'acqua manca tutto”. In pochi si sono organizzati come La Guercia in centro storico, il cui titolare Angelo sostiene: “Qualche disagio c'è stato, ma siamo riusciti ugualmente ad ospitare i clienti dato che abbiamo l’autoclave in cantina con una riserva di 10 quintali d'acqua che basta per far fronte all'emergenza. Mentre per i cibi, andiamo a fare rifornimento alle fontanelle”. Infatti, mentre Marche Multiservizi lavorava alla riparazio- Rifornimenti all’autobotte ne dei danni, le fontanelle di via Gagarin e via Paganini restavano le uniche con acqua potabile. La preziosa risorsa era attesa come la panacea di tutti i mali. Al ristorante L'Angolo di Mario ci si è organizzati con bicchieri e piatti di plastica data l'impossibilità di lavare le stoviglie. Inoltre il locale dispone di una riserva d'acqua potabile custodita in recipienti e raccolta quando ancora la risorsa era disponibile. A dare un po' di respiro all'emer- genza era stato il breve momento di tregua avuto nelle prime ore del mattino, dalle 5 alle 7, quando alcuni locali, come il Nerocaffè in piazza del Popolo, erano riusciti a lavare cumuli di bicchieri e tazzine lasciati la sera precedente al momento della chiusura. Grossa emergenza anche al Ristorante Bristolino in piazzale della Libertà il cui titolare dice: “Già lunedì c'erano grosse difficoltà, ma martedì è stato proprio impossibile lavorare. Abbiamo mandato via gente e perso l'incasso della giornata. Si doveva provvedere prima a una maggiore manutenzione, piuttosto che trovarci in piena stagione con questi disagi”. Non è andata meglio sulle spiagge, dove è stato impossibile farsi la doccia su tutto il litorale pesarese. “L'unica acqua che abbiamo a disposizione è quella del mare - dice Luca dei Bagni Mario -. Per fortuna le lamentele sono contenute e i bagnanti sono comprensivi, dal momento che la situazione è la stessa anche nelle case e negli alberghi”. Stessa carenza idrica anche a Sottomonte, ai Bagni Helios, dove Fabio aggiunge: “Con il mio socio stiamo pensando di fare una denuncia per i mancati incassi. Valuteremo le azioni da intraprendere, una rottura ci sta ma due giorni sono troppi”. Ippaso: “Occorre programmazione” IL DISSERVIZIO ............................................................................ Pesaro “Inizia il grido di allarme per la siccità nei nostri invasi. Un grido pesante avvallato da una situazione tremenda dove si nota la quasi totale assenza di un elemento primario, fondamentale per l'uomo, come l'acqua”. E’quanto osserva Davide Ippaso, segretario della Confcommercio di Pesaro. “Ogni anno è la stessa storia osserva Ippaso -. Anche se abbiamo avuto un inverno copioso come mai era successo prima (con metri e metri, anzi tonnellate di neve ovunque) ci ritroviamo sempre allo stesso livello di crisi idrica. E' ora che si faccia qualcosa. Ci vuole organizzazione, sistema, progetti a medio-lungo termine e la creazioni di “fonti”o riserve alternative o aggiuntive (vedi costruzione di nuovi invasi) ovvero di una profonda ristrutturazione di tutto l'acquedotto (non quello romano che funziona egregiamente)”. “Fermignano parteciperà alla riunione di questa mattina in Provincia con Protezione Civile, Aato e sindaci sull’emergenza idrica”. Così assicura il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri. si tratta del vertice che va oltre l’emergenza dell’“acquerotto” di Pesaro per affrontare l’allarme della scarsità di acqua a causa della siccità nel fiume Metauro e nei suoi affluenti, scarsità che tra beve asseterà gran parte dei residenti della provincia. Si valuterà se ricorrere alle riserve del pozzo Burano il cui uso però allarma gli ambientalisti nel timore di compromettere i delicati equilibri idrografici ipogei. “Non vorrei arrivarci mai, ma la situazione è drammatica –avverte Cancellieri –. La portata di acqua dal fiume al nostro depuratore sta calando a vista d’occhio. Noi non abbiamo i problemi di Urbania dove i depuratori non funzionano e il fiume è inquinato. Una delle cause dell’avanzante morte biologica dell’alto Metauro è data da quello che sversano i depuratori e cioè sostanze inquinanti (per lo più provenienti da scarichi domestici) con concentrazioni al di sopra dei limiti di legge. Va fatta l’eccezione per il depuratore di Fermignano che rispetta tali limiti. Una condizione perchè i depuratori delle acque di scarico funzionino è quella che devono essere mantenuti in piena efficienza. Non a caso quello di Fermignano è stato oggetto di recente manutenzione straordinaria e per questo funziona bene”. Il consigliere provinciale del Gruppo Lega Nord, Daniele Lunghi attacca senza tirare indietro il dito: “Non ci si può celare dietro la mancanza di risorse. Urbania in 20 anni ha pagato circa 3,3 milioni di euro per la depurazione di acque reflue, che però non funziona; MarcheMultiservizi ha chiuso il 2011 con un utile netto di ben 3 milioni e 710 mila euro, perché non si investe sulla filtrazione? e perché si deve sempre arrivare a situazioni di emergenza? Basta vedere la scomparsa del pesce in quello che era uno dei fiumi più pescosi del centro Italia; basta analizzare le carcasse dei pesci; basta vedere la quantità di alghe, il colore e odore dell’acqua per rendersi conto che il fiume è una vera e propria fogna a cielo aperto. Cosa intende fare il Presidente Ricci per evitare l’eutrofizzazione dei nostri fiumi? Intende intervenire presso l’Aato e presso Marche Multiservizi? ” Mercoledì 8 agosto 2012 FANO T: 0721 31633 μ E: [email protected] III F: 0721 67984 Il sindaco replica alle analisi di Goletta Verde che hanno rilevato un punto “fortemente inquinato” alla foce dell’Arzilla “Depurato il 99 per cento degli scarichi di Fano” ............................................................................ Fano “Fortemente inquinato” è il perentorio suggello che la Goletta Verde ha posto anche sul tratto di costa, prossimo a via del Moletto, dove sfocia il torrente Arzilla. Qui le analisi effettuate dagli ambientalisti hanno riscontrato una concentrazione di batteri superiore alla norma. Certo che i campionamenti so- no stati eseguiti in un punto particolarmente sensibile dove era molto probabile il risultato ottenuto. Per fortuna di tali punti, nella riviera fanese ne esistono solo due: uno all’Arzilla e uno alla foce del Metauro, ma una dichiarazione simile, effettuata in piena stagione turistica rischia di macchiare il contrassegno ambientale principe per eccellenza, qual è la Bandie- ra Blu, consegnata proprio domenica scorsa dal delegato della Fee Roberto Piccinini al sindaco di Fano Stefano Aguzzi. Pronta è stata, a questo proposito, la reazione del primo cittadino alle iniziative della Goletta Verde. “Le analisi di Goletta Verde sono state effettuate – precisa Aguzzi - alla foce di un fiume ed è noto che nelle foci possono esservi degli inquinan- ti di vario tipo provenienti anche dall'entroterra tant'è che alla foce del fiume Metauro c'è un’ordinanza fissa di divieto di balneazione”. I sindaco ha precisato che l'acqua del mare antistante la città di Fano è costantemente controllata e rispetta ampiamente i limiti di legge. “Poche città come la nostra continua il sindaco - possono vantare un allaccio alla rete fo- gnaria e quindi alla depurazione del 99 per cento delle acque reflue di tutto il territorio comunale, quindi non c'è acqua prodotta nel nostro territorio ................................... “Lì c’è un fiume che porta reflui anche dall’entroterra ma il mare è controllato e nei limiti di legge” ................................... che, prima di entrare in mare, non passi attraverso la rete gestita dalla società Aset spa che da sempre svolge un lavoro eccellente in questo campo. “Ci tenevo – conclude il sindaco Aguzzi - a tranquillizzare i fanesi e tutti i turisti presenti in questo momento nel nostro territorio sulla qualità delle nostre acque”. m.f. Esercizi impreparati: caffè ai nitrati Alcuni baristi non sono informati dell’acqua non potabile. Aset: i filtri solitamente inadeguati EMERGENZA PER I SERVIZI MASSIMO FOGHETTI .............................................................................. Fano Resterà in vigore qualche giorno l’ordinanza del sindaco Stefano Aguzzi che vieta di utilizzare l’acqua erogata dal pubblico acquedotto per scopi alimentari e per cucinare i cibi. I guasti alla rete idrica rilevati in territorio fanese, sono stati riparati, ma per revocare l’ordinanza occorre acquisire i risultati delle analisi effettuati dall’Asur che attestino i requisiti di legge idonei a ripristinare la condizione di potabilità. Questa mattina sarà anche l’Aset spa, con i suoi laboratori interni ad eseguire le analisi, ma queste non sono in grado formalmente a ristabilire la normalità. In realtà Fano ha sofferto meno rispetto alla città di Pesaro, dove l’erogazione idrica è stata addirittura interrotta, mentre la città della Fortuna dispone sempre del “serbatoio” di riserva costituito da un’abbondante falda idrica, utilizzabile almeno per usi igienici perché purtroppo è ricca di nitrati e perciò non potabile. μ L’acqua quindi non è mancata ieri dai rubinetti della città, solo che era un’acqua ricca di nitrati e perciò imbevibile. Non tutti i cittadini hanno potuto prendere visione dell’ordinanza, quindi se lo facevano prima anche prima hanno continuato a bere l’acqua del rubinetto. L’informazione a questo riguardo è stata considerata carente e poco tempestiva, richiedendo diversamente da quanto fatto e come si faceva un tempo (e si è tornato a fare in questa occasione a Pesaro) l’impiego di auto munite di altoparlante. “Più che l’esigenza di tutelare la salute dei cittadini – è stato il contenuto di una protesta – ha prevalso lo scrupolo di non allarmare i turisti presenti nella nostra città, rischiando un fuggi fuggi generale”. Ma come se la cavano i bar, i ristoranti, tutti quegli esercizi che hanno bisogno di acqua potabile per servire i propri clienti caffè e cappuccini e per cuocere la pasta? Da un rapido sondaggio compiuto nella giornata di ieri è risultato che molti non erano a conoscenza dell’ordinanza; soprattutto le commesse hanno confessato di non aver ricevuto particolari disposizioni dai propri datori di lavoro. Altri si sono sentiti al sicuro perché in possesso di filtri. Ma come confermato anche dal presidente di Aset Spa Gio- Lettera al governo con le ragioni a tutela del Tribunale LA DELIBERA ............................................................................ Fano L’autobotte che distribuisce acqua potabile in via Fanella, quella del rubinetto non si può bere vanni Mattioli in genere si tratta di filtri che non eliminano i nitrati. Pochi hanno garantito di aver usato acqua minerale sia per fare i caffè che per usi di cucina. Da ciò risulta che l’apparato commerciale e specie quello della ristorazione è stato colto impreparato di fronte a un’emergenza simile. Un’emergenza che pure Fano aveva vissuto negli anni ’80 per un lungo periodo, da quando cioè si incominciò a rilevare la L’annuncio di Santorelli: i parcheggi necessari ai negozi Via Cavour non sarà per i pedoni Lunedì torna la Festa del borgo .............................................................................. Fano Il “Borgo” è l’unico quartiere del centro storico che ha mantenuto intatta la sua identità e la ostenta con legittimo orgoglio ogni 13 agosto, quando ormai da 16 anni si organizza la sua festa. La nuova edizione, che si terrà lunedì prossimo, è stata presentata dall’assessore alle attività produttive e dal segretario della Confcommercio Francesco Mezzotero. Comprendente il popolare quartiere dei Piattelletti e le case che si stringono attorno alla basilica di San Paterniano di malatestiana memoria, il borgo è diviso in due dalla grande arteria cittadina di via Cavour che un tempo usciva dalla città attraverso Porta San Leonardo, oggi non più esistente. Proprio questa, di fatto un prolungamento di corso Matteotti è diventata una via di grande in- Via Cavour continuerà a essere percorsa dagli autoveicoli teresse commerciale; e proprio i titolari dei negozi sono diventati i protagonisti della festa. Il negozio di gastronomia “Mamma mia”, lo storico bar “Berto” o la rinascita della “osteria della Peppa” che ha preso il posto del ristorante “Vecchia Fano” danno un volto particolare alla iniziativa. Sarà possibile ad esempio gustare, tra i piatti di una volta, la trippa, ormai introvabile nei ristoranti della riviera; prenotazioni a questo proposito so- presenza di nitrati nell’acqua erogata dal pubblico acquedotto. Una brutta sorpresa, quella di scoprire come la presenza di questi elementi avrebbe potuto provocare danni alla salute, costrinse per molto tempo i cittadini ad acquistare acqua minerale o a fare la spola, muniti di taniche, al centro di rifornimento delle fontanelle di via Fanella, le uniche ad essere collegate direttamente con il potabilizzatore di San Francesco di Saltara. no giunte anche da Pesaro. Il menu tra l’altro comprende, a prezzi particolarmente accessibili: i maltagliati di farina e polenta con fagioli, fagioli, salciccia e cotiche, salciccia e verdura cotta, oltre alle classiche piadine farcite. Recentemente ha aperto una bracieria siciliana, il bar Cavour è stato interessato da una nuova gestione, punto di sicuro riferimento sono la pizzeria L’Uc e anche il panificio Longhini, oltre a diversi negozi che vendono vini di qualità. In occasione della festa, tra l’altro animata dal complesso musicale dei Neutro a Terra, lunedì prossimo via Cavour sarà totalmente chiusa al traffico. Ma sarà un provvedimento che resterà in vigore solo per poche ore, perché, nel generale disegno di pedonalizzazione del centro storico, più volte evidenziato dalla giunta comunale come un progetto da portare a compimento entro la presente tornata amministrativa, via Cavour è stata scartata. Lo ha dichiarato lo stesso Santorelli condividendo l’importanza che i parcheggi della via hanno per la sopravvivenza degli esercizi commerciali. Ora anche queste sono fuori uso, tanto che in alternativa si è dovuto fare ricorso ad una autobotte stazionante nello stesso parcheggio. Accorato l’appello del sindaco: “Voglio rassicurare tutti i cittadini –ha ribadito il sindaco Stefano Aguzzi - sul fatto che a Fano l'acqua non mancherà mai, l'unico accorgimento che voglio ribadire è di non utilizzarla per uso alimentare bensì solo per uso igienico personale fino a revoca dell'ordinanza”. E’stata spedita al governo e ai parlamentari del territorio, la delibera con la quale il Consiglio gomunale di Fano, riunito in seduta straordinaria il 30 luglio scorso, invita l’esecutivo e il Parlamento a scongiurare il taglio della sede staccata del tribunale di Pesaro a Fano. Al di là di un sentimento campanilistico, sono i numeri che si oppongono a questo provvedimento, fino ad oggi mantenuto inalterato dal Ministero della Giustizia. Il Tribunale di Fano dal 2005 al 2011 ha trattato una media annua di 4.677 procedimenti giudiziari, in un ambito territoriale comprendente 17 Comuni, con un bacino demografico di 124.700 abitanti ed una superficie territoriale di 562,7 chilometri quadrati. La sede del Tribunale è fornita dal Comune di Fano. Qualsiasi spostamento o unificazione alla sede di Pesaro verrebbe a costituire un aggravio alle casse dello Stato. E allora, perché fare di tutta l’erbe un fascio? SEZIONE DISTACCATA DI FANO AVVISI DI VENDITA (PER ESTRATTO) L’Avv. Eugenio Gabbianelli, con studio in Fano (PU), Via della Giustizia 10/B, Tel. 0721/807337, Fax 0721/867461, in qualità di delegato alla vendita nella procedura esecutiva n.3083/12 R.G.E. presso il Tribunale di Pesaro, Sezione Distaccata di Fano, giusta provvedimento di nomina del G.E. Dott. Davide Storti del 21/06/12, comunica dandone pubblico avviso, che il giorno 26 Settembre 2012, alle ore 11,00, presso i locali del Tribunale in Fano, Via Arco d’Augusto n. 82, procederà alla vendita con modalità “senza incanto”, dei seguenti beni immobili: “Lotto Unico – Intera Proprietà di appartamento al piano terra con relativa autorimessa, sito in Comune di San Costanzo (PU), Via Strade Torrette n.61/C, costituito da ampio soggiorno con balcone, cucina con piccolo ripostiglio, uno studio, due camere da letto, un bagno ed un corridoio, per una superficie totale lorda di mq.133,90, oltre a locale adibito a tavernetta nel piano seminterrato con piccolo servizio igienico ed antibagno, ripostiglio sottoscala ed ampio locale adibito ad autorimessa, per una superficie totale lorda di mq.107,21, oltre a scoperto comune adibito parte a giardino e parte a piazzale, categoria a/2, Classe 1, consistenza 7,5 vani, rendita catastale Euro 581,01. Avvisa altresì che in caso di mancata aggiudicazione si procederà a replica con la modalità “con incanto” e allo stesso prezzo il giorno 31 Ottobre 2012, ore 11,00. Per le condizioni dettagliate di vendita, le modalità di presentazione delle offerte e di svolgimento delle operazioni di vendita, nonché per ogni notizia sullo stato di fatto e di diritto dellʼimmobile, si rinvia espressamente alla versione integrale del presente avviso ed alla relativa perizia di stima, consultabili sul sito www.tribunalepesaro.com e www.asteimmobili.it. Maggiori informazioni anche relative alle generalità del debitore possono essere fornite dalla cancelleria del Tribunale a chiunque vi abbia interesse. IV Mercoledì 8 agosto 2012 FANO • VALCESANO Online www.corriereadriatico.it “Fermate il disamore civico” Esposto di Amare Fano alla Soprintendenza contro incuria, degrado e insensibilità Sosta selvaggia anche al cimitero UNA CITTA’ DA CURARE ............................................................................... Fano SILVIA FALCIONI .............................................................................. Fano Una bicicletta che fa bella mostra di sé parcheggiata proprio sulla porta di ingresso della chiesa di Silvestro in piazza Venti Settembre. Questa è l'ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo dei componenti del movimento di opinione Amare Fano, un gruppo di semplici cittadini affezionati alla città e alla sua storia millenaria fatta di cultura e tesori d'arte che vorrebbero salvaguardare dal degrado, dall'incuria e dall'indifferenza. Così è stato inviato un esposto alla soprintendenza per i beni ambientali, architettonici e paesaggistici delle Marche, a firma di Carlino Bertini e Rosalba Toμ La bici incriminata parcheggiata davanti alla chiesa di San Silvestro nucci, documento che è stato presentato ieri ai giornalisti all'ex Chiesa del Suffragio. Tra le problematiche segnalate si legge: “La cornice ambientale della chiesa di piazza Cleofilo risulta essere a dir poco desolante: biciclette e ciclomotori appoggiati alla rinfusa, area pubblica anti- stante sporca e trascurata, il tutto aggravato dalla presenza di un pubblico esercizio con tavoli, sedie mobili e ombrelloni dotati di supporti permanenti infissi al suolo, senza pedana e senza pensilina, che è fonte di chiassosi rumori e di spandimento di fumi ed esalazioni, anche per la E’vietato parcheggiare di fronte al cimitero di via della Giustizia ma nessuno rispetta il divieto. La segnalazione è di Vincenzina Turiani di Sinistra unita la quale fa notare come perciò a volte sia difficile entrare al cimitero. Altra situazione critica la Darsena Borghese, il cui stato di abbandono è noto. Ma Turiani rincara la dose: “Il divieto di sosta lungo le banchine del Canale promesso dal comandante dei vigili urbani ancora non c’è”. cottura di grigliate e bracieri all'aperto, la cui clientela è solita usare come orinatoio le pareti esterne della chiesa”. La segnalazione però non si limita al solo locale antistante la chiesa del Suffragio, ma si estende anche a piazza Amiani, Piazza Costa, via Giorgi, occupate da tavolini, se- die, gazebo ed installazioni. “Non siamo contrari alle attività commerciali -ha precisato Bertini- ma chiediamo il rispetto delle regole, la salvaguardia dei monumenti storici dal parcheggio selvaggio di biciclette. Non basta mettere nuove rastrelliere, servono più educazione e rispetto dei beni pubblici”. “Le occupazioni del suolo pubblico -ha aggiunto Lupo Bracci- devono essere concesse secondo una logica di utilità che non leda i diritti dei cittadini a fruire di alcuni spazi. Inoltre un eccessivo permissivismo rischia di danneggiare altre attività: se si fa allargare troppo un ristorante, gli altri ci rimettono, in più se non si mantiene un certo decoro, non si dà una bella immagine della città ai turisti”. Le richieste di Amare Fano vengono infine espresse da Alberto Berardi: “Chiediamo subito che i divieti siano rispettati, che i vandali siano puniti, che i vigili vigilino, che gli schiamazzi e i rumori molesti siano combattuti e vinti, che la gioia di vivere a Fano sia diffusa e condivisa”. MARCO SPADOLA ............................................................................ Fano Scene da Far west. Si è ripreso il locale affittato in un modo a dir poco inusuale: saldando le porte mentre all’interno c’era un dipendente del gestore. Lo stabile in questione è quello del night club Bolero che si trova a Sassonia, in via De Gasperi, davanti al quale ieri intorno alle 14 si è presentato il proprietario Mario Monteleone insieme alla compagna e a un’altra persona. Il night club è affittato a Giovanni Ciaschini con un regolare contratto di affitto d’azienda per la cui risoluzione è fissata l’udienza il 26 settembre. Monteleone eccepirebbe che il contratto riguarda solo l’affitto dell’azienda Bolero e non il locale dove il night club svolge l’attività, per cui vuole un’integrazione del canone. Dentro al locale ieri si trovava un dipendente di Ciaschini, Carlo Carboni. L’uomo ha dato l’allarme al suo datore di lavoro che immediatamente ha fatto intervenire gli agenti del commissariato e della polizia municipale di Fano. Per far uscire l’uomo è stato necessario bucare una parete di cartongesso. Ora l’avvocato di Ciaschini, Roberto Benini, intende presentare querela per sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violenza privata. “Monteleone ritiene di Sospetta pedofilia, istanza per il prete “Carcerazione ingiusta” Appello al Riesame ............................................................................ Fano Questa mattina l’avvocato di don Giacomo Ruggeri, Gianluca Sposito, depositerà appello al Tribunale del riesame di Ancona avverso l’ordinanza del Gip di Pesaro Lorena Mussoni che, la scorsa settimana, ha rigettato l'istanza di scarcerazione, o in subordine di arresti domiciliari fuori zona, dell’ex portavoce del vescovo. Don Giacomo è in carcere dal 13 luglio con μ Moto club Dragone Pizza e solidarietà Calcinelli Appuntamento estivo per tutti oggi dalle 19.30 in poi in piazza Pio Franchi de Cavalieri a Calcinelli, per una vasta esposizione di mezzi storici e moderni di proprietà di soci e amici del Moto club Il Dragone. Moto da corsa, cross e motard, Ape da corsa e da mostra con le loro ricercate rifiniture, moto d’epoca di ogni tipo, da competizione e tante auto storiche. A tutti i partecipanti verrà richiesta una quota di 5 euro per una degustazione di pizza e bibita; escluse le spese il resto verrà utilizzato per l’acquisto di materiale didattico da offrire a un plesso scolastico nella zona terremotata. Far west a Sassonia per un contenzioso tra proprietario e gestore: querela per sequestro e violenza privata Sigillano il Bolero con addetto all’interno μ NOTIZIE FLASH le accuse di aver compiuto atti sessuali con una minore di 14 anni e atti osceni in luogo pubblico. Le affermazioni rese dalla minore in sede di audizione, ................................... Secondo il difensore sono cessate le esigenze cautelari DON GIACOMO RUGGERI ................................... Domani l’esibizione di tre band Concerto per la vita per ricordare Giovanni ............................................................................ Monte Porzio Torna domani alle 19 il concerto per la vita, giunto alla sua sesta edizione. Nel suggestivo parco della vita di Castelvecchio, la formula è sempre la stessa: musica, buon cibo, la tranquillità del posto e la voglia di stare in- sieme. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Gli Irragionevoli di Mondolfo, in collaborazione con la Pro Loco di Monte Porzio – Castelvecchio, il gruppo ambiente “Terra Gobba” e l’associazione Semper onlus, nasce per ricordare Giovanni. Un grande appassio- L’insegna in via De Gasperi del night club Bolero si legge nel provvedimento, "sono suscettibili di ulteriori riscontri e approfondimenti investigativi circa la reale natura ed intensità della relazione esistente tra la minore e l'inquisito". L’appello del legale di don Giacomo è molto corposo, ben 20 pagine. Diversi i rilievi sull’audizione della minore, anche di natura psicologica. Tra i punti fondamentali dell’appello il quadro indiziario limitato a un fatto specifico. Viene contestate l’esigenza di continuare a tenere don Giacomo in carcere. “Andiamo avanti per la nostra strada – spiega l’avvocato – con grande fiducia. Ritengo le premesse dell’ordinanza non condivisibili. Entro agosto dovrebbe esserci la discussione”. poter fare tutto ciò che vuole e invece non può affatto comportarsi così - afferma l’avvocato -. E’ necessario aspettare il provvedimento del giudice. Esiste un contratto d’affitto d’azienda che anche loro riconoscono visto che il prossimo mese è fissata l’udienza per la risoluzione”. A quanto sembra l’episodio di ieri è solo l’ultimo che avrebbe visto Monteleone protagonista. Secondo il racconto di Ciaschini in un’occasione precedente a fine maggio il proprietario si sarebbe impossessato di parti del locale dove insistono le porte di sicurezza così da rendere il night club non più a norma. In quell’occasione interμ vennero anche i carabinieri. L’ordinanza del sindaco di Fano, che dispone la sospensione dell’attività per inagibilità del locale, secondo il gestore è arrivata una decina di giorni fa in seguito a un sopralluogo tecnico sollecitato dal proprietario. Per il night club Bolero si tratta di un ritorno alla ribalta delle cronache. Infatti, nel febbraio del 2007 il locale venne incendiato. I danni furono ingentissimi. Le indagini portarono all’arresto di tre persone con le accuse di incendio doloso, danneggiamento seguito da incendio e tentato sequestro di persona, proprio nei confronti del gestore Giovanni Ciaschini. Seconda serata a Marotta sabato 18 Modella Oggi, ecco le prime selezionate Olivi presidente regionale dei Cb club della Protezione civile Olivi confermato presidente regionale Fano Saverio Olivi presidente del Cb Club “E Mattei”di Fano è stato riconfermato presidente regionale fino al 2015 della Federazione italiana ricetrasmissioni, federazione che raggruppa le associazioni di tutta Italia che si occupano di trasmissioni radio in Protezione civile e Cb. La nomina è avvenuta nei giorni scorsi nella sede del Cb Club Mattei di Fano, alla presenza del presidente nazionale Fir Cb Patrizio Losi e del segretario Nazionale Luigi Semimari. Calciobalilla, torneo per i terremotati Fano Inizia alle 21 oggi il torneo di calciobalilla solidale promosso nei locali di via Tito Speri 18, dalla Polisportiva La Combattente. Metà delle quote di iscrizione andrà in beneficenza ai terremotati dell’Emilia. Ben 160 i giocatori che parteciperanno alla manifestazione - quasi il doppio rispetto a quelli della prima edizione - tra i quali anche alcuni piccoli appassionati di calcio balilla, per i quali è previsto uno speciale mini-torneo. Le partite si giocheranno con 15 palline, passa chi vince due partite su tre. Le partecipanti alla prima selezione regionale di Modella Oggi nato di musica ed un ragazzo che coltivava l’amicizia vera. “Questo il nostro modo per ricordarlo – spiegano gli organizzatori - senza dimenticare le tante altre persone che lasciandoci ci hanno insegnato grandi lezioni di vita”. Al concerto per la vita parteciperanno tre gruppi musicali della nostra provincia, gli Squid in Progress, i Powerful in the ass e gli Spirito Litfiba, tribute band del celebre gruppo fiorentino. Funzioneranno stand gastronomici, l’incasso andrà ad associazioni benefiche. L’ingresso è gratuito. ........................................................................... Marotta Tantissima gente ha partecipato alla prima selezione regionale del concorso nazionale “Modella Oggi”, organizzato per le Marche da New Radio Star di Marotta. In questa prima selezione sono state assegnate ben 8 fasce, di cui 4 tematiche e 4 ufficiali del concorso. Le fasce tematiche sono andate a: Silvia Testaguzza di Monte Porzio, Vinka Dabelic di Ponte Rio, Chiara Turco, in vacanza a Marotta, e Elena Petroliti di Castelplanio. Quelle ufficiali Mo- della oggi alle prime 4 finaliste: Barbara Bencivenni di Pesaro, Valentina Zambon di Lodi, Giuliana D’Errico di Falconara, Maria Chiara Sanchini di Cattolica. “Un ringraziamento doveroso e particolare – sottolineano Claudio Pierfederici e Laura Oretta Mancini di New Radio Star – va alla giuria, agli sponsor e partner. La seconda selezione e finale regionale è in programma sabato 18 agosto sempre a Marotta. Chi vuole partecipare può telefonare ai numeri 0721.960214 – 347.2570992. In un campo spunta un ordigno bellico Fano Nella frazione di San Cesareo durante i lavori di aratura in un terreno di proprietà di Antonio Ferri, è stato rinvenuto un proiettile residuo bellico, in cattivo stato di conservazione, risalente al secondo conflitto mondiale. Il Comune è stato incaricato di disporre gli interventi di rimozione e bonifica propedeutici al disinnesco ai fini della tutela della pubblica incolumità.