Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani

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Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani
Voci Fraterne
Curia Provinciale Frati Minori Cappuccini
C.P. 3.157 - 30172 Venezia-Mestre
tel. 041.950744 • fax 041.951952
email [email protected]
N OTIZIARIO DEI CAPPUCCINI DEL VENETO E FRIULI-V ENEZIA GIULIA ANNO XV - N. 1 GENNAIO-FEBBRAIO 2011
▓▓▓▓▓Agenda ▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
Caorle (VE) 15-16 febbraio 2011: incontro
per i Fratelli delle Province Veneta e Trentina.
Relatore: fra Silvano Moro, della fraternità di
Castelmonte. Tema: “La nostra vita in
obbedienza” (Costituzioni cap. X).
Verso il Capitolo 2011. In preparazione al
128° Capitolo provinciale, che si celebrerà a
Venezia SS. Redentore con inizio il 28 marzo
2011, il 10 marzo p. v. si terrà a Padova un
apposito incontro per tutti i Capitolari della
Provincia.
Mestre giovedì 17 febbraio 2011: riunione
dei guardiani per la presentazione di due lettere
del Ministro generale riguardanti aspetti
importanti della vita della Provincia, anche in
riferimento al prossimo Capitolo provinciale.
▓▓▓▓▓Notizie ▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
Missione popolare a Tamai (PN). Da
mercoledì 9 febbraio a domenica 13 febbraio
2011 la parrocchia di Tamai (PN) vive alcuni
giorni di missione, un tempo propizio per un
rinnovato annuncio della Parola di Dio in
preparazione alla festa della Madonna di
Lourdes. La missione ha un tema di fondo
significativo: “Grandi cose ha fatto in me il
Signore… con lo sguardo di Maria”.
Saranno presenti alcuni frati cappuccini,
coordinati da fra Gianni De Rossi, responsabile
del servizio Annuncio della Parola per il Veneto
e Friuli-V. Giulia.
La missione si apre il 9 febbraio con la S. Messa
alle ore 19.30. Nei giorni seguenti si realizzano
visite alle scuole, agli ammalati, incontri con i
pensionati, con i ragazzi, i giovani e gli adulti, gli
operatori pastorali, momenti di preghiera,
celebrazione dell’Eucaristia diaria, celebrazioni
della Riconciliazione. Venerdì 11, festa della
Madonna di Lourdes, il vescovo diocesano, S.E.
mons. Ovidio Poletto, presiede la S. Messa per
STATISTICA GENERALE
PROVINCIA VENETA
— a pag. 3
Nei giorni 28 marzo – 02 aprile 2011 la Provincia veneta
celebra il 128° Capitolo provinciale!
«La nostra Provincia - scriveva il Ministro provinciale
nella lettera del 18 settembre 2010 - ha sempre cercato di
preparare con cura questo importante appuntamento,
attraverso il quale, stimolati dagli avvenimenti che si
susseguono, studiamo insieme come meglio corrispondere
alla volontà di Dio, e insieme cerchiamo di individuare le
iniziative e le persone che la possano favorire». «È
certamente sotto la sguardo di tutti – è detto nell’allegato alla
lettera del Ministro provinciale del 2 ottobre 2010 - che la
nostra fraternità provinciale sta vivendo una fase di
conversione e ridefinizione della propria identità per poter
meglio rispondere alla chiamata del Signore che ci vuole frati
forti e saldi nella fede e punti di riferimento in un tempo in
cui molte certezze sembrano vacillare, ma anche nuove
opportunità sembrano interpellarci … ». Nella già citata
lettera del 18 settembre 2010 fra Roberto Genuin
sottolineava: «… il Ministro generale ci dice che abbiamo
ancora una storia gloriosa da costruire (Lettera alle Province
italiane dopo l’incontro di Venezia del Definitorio generale
con la CimpCap). Ritengo che la sfida vera che ci sta davanti
sia quella di individuare insieme le attività da privilegiare, i
percorsi da fare, le nuove risposte che da noi il Popolo di Dio
attende… Un percorso che ci è stato indicato, che abbiamo
compreso come necessario e valido… è quello della collaborazione interprovinciale… ».
La preparazione al Capitolo è cominciata con l’incontro
dei superiori lunedì 20 settembre a Padova. Subito dopo
quest’incontro, il Ministro provinciale ha provveduto a
nominare una Commissione precapitolare (Lettera del 2
ottobre 2010), che ha preparato l’allegato “In cammino verso
il Capitolo provinciale 2011”. Dopo i contributi pervenuti
dalle fraternità e da singoli frati della Provincia, la
Commissione ha preparato un’ulteriore sintesi, che illustra i
temi emersi, dal titolo “Incominciamo, fratelli”.
Su questo documento è stata realizzata un’assemblea
provinciale a Padova il 13 gennaio scorso con una partecipazione notevole di frati. I confratelli hanno così avuto la
possibilità di prendere ulteriore visione della vita della
Provincia e dei problemi che stanno emergendo e hanno
potuto fare le loro osservazioni e dare i loro suggerimenti. Su
quanto è emerso nella discussione, la Commissione
precapitolare ha elaborato un nuovo documento che sarà
prossimamente presentato alla Provincia.
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gli ammalati. La missione si conclude domenica 13
alle ore 14.30 con la s. Messa solenne e la processione
mariana.
Sabato 12 febbraio 2011. Lendinara (RO): ottava
giornata di formazione per i volontari
dell’associazione “Amici di san Francesco”.
L’incontro è iniziato con la celebrazione
dell’Eucaristia alle 9.00 ed è terminato con il pranzo
alle 12.30. Animatori dell’incontro: suor Paola Cover
delle Suore Terziarie Elisabettiane di Padova, con una
relazione dal titolo “Francesco e il creato” e la signora
Patrizia Cattin di Rovigo, esperta nel settore
dell'acqua, che ha trattato il tema “L'acqua un dono da
rispettare”. Il Consiglio dell'Associazione “Amici di
san Francesco” propone quest'anno 2011 una
riflessione sulla Creazione vista da San Francesco e
l'importanza dell’acqua come dono importantissimo
della Creazione.
Costituzioni: XI Sessione plenaria. Il Ministro
provinciale, fra Roberto Genuin, dal 31 gennaio al 12
febbraio 2011 ha partecipato alla XI Sessione plenaria
della Commissione per la revisione delle Costituzioni,
tenutasi nella nostra Curia generale.
Ministeri nello Studio teologico “Laurentianum”
di Venezia. Mercoledì 15 dicembre 2010, nella
basilica del SS. Redentore di Venezia, durante la S.
Messa delle 18.30, presieduta dal Ministro
provinciale, fra Roberto Genuin, hanno ricevuto il
ministero del Lettorato: ff. Alessandro De Marchi,
Fabrizio Féola, Raffaele Orlando e Samuele Ossola,
della Provincia di Milano; fra Nicola De Pretto della
Provincia di Venezia. Hanno ricevuto il ministero
dell’Accolitato: ff. Davide Campesan, Giovanni
Fontolan e Luigi Carlea della Provincia di Venezia.
Hanno concelebrato fra Alessandro Ferrari (Ministro
provinciale di Milano), fra Roberto Tadiello
(definitore e maestro), fra Angelo Borghino (prefetto
degli Studi e definitore di Milano), fra Raffaele Della
Torre (vicario provinciale di Milano), fra Carlo
Calloni (docente e segretario del Ministro generale),
don Lucio Cilia (docente e rettore del seminario
patriarcale di Venezia).
A differenza degli anni scorsi, quest’anno la Messa è
stata pubblica, perché si è voluto dare visibilità
ecclesiale a questi ministeri, facendone comprendere il
significato e l’importanza anche ai nostri parrocchiani.
Infatti, oltre ai frati del SS. Redentore e ai seminaristi
del seminario patriarcale, ha partecipato un numero
considerevole di parrocchiani dell’unità pastorale della
Giudecca.
Tempo di esami a Venezia “Laurentianum”.
* Tempo di primi bilanci per l’anno accademico 20102011 del Laurentianum di Venezia. Dal 18 gennaio al
5 febbraio, infatti, si è tenuta la sessione invernale
degli esami a conclusione di alcuni corsi semestrali e
come verifica a metà anno di altri corsi annuali. Il
tutto, per un numero massimo di otto esami, sostenuti
dai nostri 13 studenti e dagli altri 12 del Patriarcato di
Venezia.
* Come si sa, essendo più o meno passati tutti sotto le
forche caudine degli esami, è questo sempre un tempo
di impegno maggiore e di immersione a capofitto negli
studi, sia per la ripresa di quanto già affrontato e
approfondito nel corso del semestre, sia anche, a volte,
per un recupero «in extremis» di quanto eventualmente non fatto prima (e non di necessità addebitabile
ai soli studenti!). Per alcuni, in particolare chi
proveniva dal percorso curriculare di Cremona e
Milano, si è trattato anche di integrare percorsi di
studio diversi, con il conseguente aggravio di uno o
due corsi in più rispetto all’iter normale. Questo ha
certamente comportato una fatica maggiore, per altro
ripagata da risultati meritatamente soddisfacenti.
* A onore dei nostri studenti, va detto che l’impegno
nello studio teologico, caratterizzante questa tappa
formativa, viene coniugato (anche nel tempo di esami)
con altre dimensioni del nostro vivere, come la cura
della nostra (per altro grande) casa e il nuovo impegno
pastorale che vede buona parte degli studenti
affiancare i responsabili della nuova unità pastorale
della Giudecca in questa nuova avventura di
evangelizzazione e di «cura animarum», che il
Patriarca ha chiesto a noi frati cappuccini a partire dal
settembre scorso. Realtà certamente significativa, che
si offre come opportunità e sfida anche per i nostri
giovani che si preparano pure ad una precisa attività di
apostolato, una volta conclusi gli studi teologici. La
risposta non sempre gratificante da parte dei
“giudecchini” al lavoro pastorale è comunque
occasione di grazia per educarsi ad una presenza nelle
«periferie», cui spesso ci richiama anche il nostro
Ministro generale.
* Terminata la sessione degli esami, ci si è concessi
alcuni giorni di vacanza e riposo, accolti e rifocillati
dai frati del convento di Belluno. Le belle giornate di
sole hanno favorito questo momento di relax (ma
anche di revisione fraterna) in attesa della ripresa del
secondo semestre. Non è mancata l’opportunità di una
puntatina a Trento per far visita ai frati trentini, in
particolare a fra Nicola, e per una breve visita alla città
e ai luoghi del celebre Concilio, che in più occasioni
entra nel merito degli studi e del dibattito teologico.
* Lo sguardo rivolto a Venezia non deve farci
dimenticare anche i giovani postnovizi che in
contemporanea a Milano hanno vissuto lo stesso
impegno scolastico. Non resta che augurare a tutti,
studenti e docenti, un buon cammino per il prosieguo
dell’anno.
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STATISTICA GENERALE
PROVINCIA
Religiosi
Provincia
Angola(*)
Grecia
Ungheria
Gerusal.
Capo V.
TOTALE
Vescovi
1
4
2
0
0
0
Sacerdoti
162
45
11
9
3
1
Diaconi
1
0
0
0
0
0
Laici pr. perpetui
50
16
2
2
0
0
Laici pr. temporanei
6
18
0
0
0
0
7
231
1
70
24
TOTALE
220
83
15
11
3
1
333
Novizi
0
5
0
1
0
0
Postulanti
1
12
0
1
0
0
6
14
(*) Non sono inclusi: i due vescovi (Francisco da Mata Mourisca e Joaquim Ferreira Lopes) e i tre sacerdoti
della Provincia del Portogallo.
preparati, ogni gruppo religioso ha fatto la sua
preghiera, mostrando come sia possibile in essa
trovare l’unica strada possibile di riconciliazione e di
fratellanza fra i popoli.
Ad illustrare la giusta ermeneutica dello “spirito
d’Assisi” sono stati prima il relatore fra Pietro Messa
OFM e poi la voce di diversi testimoni, tra cui padre
Flavio Roberto Carraro, vescovo emerito di Verona,
con il quale è stata pure concelebrata l’Eucaristia sulla
tomba del Serafico Padre.
Accanto a questo tema, il corso ha poi svolto
tematiche più inerenti l’assistenza spirituale dell’OFS
e della GiFra, allietati anche dalla presenza dei
rispettivi Ministri G. Failla e A. Filippone. Grande
spazio è stato dato alla condivisione, che molto ha
arricchito le giornate. Non è stato trascurato il
momento della preghiera liturgica, eseguita e animata
con proprietà e gusto.
Dalla nostra Provincia hanno partecipato: fra Aurelio
Blasotti, assistente regionale del Friuli-Venezia Giulia;
fra Michele Munari, assistente del Veneto, e gli
Corso nazionale di Formazione per gli Assistenti
OFS ad Assisi. Anche quest’anno un centinaio di frati
appartenenti al Primo Ordine Francescano
(OFMConv, OFM, OFMCap e del TOR), impegnati
nell’assistenza spirituale dell’OFS e della GiFra, si
sono ritrovati ad Assisi dal 24 al 28 gennaio 2011 per
il loro corso di formazione e di aggiornamento. In un
clima di vera fraternità, che dava l’impressione di
respirare l’aria delle origini della famiglia francescana,
è stato rivissuto “lo spirito di Assisi” nel suo 25.mo
anniversario. Si è voluto approfondire quell’idea
formidabile che ha spinto il venerabile Giovanni Paolo
II a convocare ad Assisi il 27 ottobre 1986 i
rappresentanti delle religioni a pregare per la pace nel
mondo. L’evento, non da tutti compreso nel suo
profondo significato, è stato da alcuni frainteso come
un abdicare al cattolicesimo a pro di un sincretismo
religioso. Niente di più falso. Non si trattava di un
pregare insieme, ma un trovarsi insieme per pregare
per quello che è il bisogno fondamentale della pace.
Contemporaneamente, in luoghi diversi, debitamente
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assistenti zonali fra Silvano Galuppi di Padova e fra
Mario Giubilato di Castelmonte (UD).
Padova - Nuove installazioni nel santuario di san
Leopoldo. Con l'inizio dell’anno, i pellegrini al
santuario di san Leopoldo hanno a disposizione una
serie di nuovi sussidi informativi e per la riflessione
personale. Sono stati installati, infatti: due grandi
quadri informativi sulla centenaria presenza e opera
dei Cappuccini a Padova (in lingua italiana, inglese e
croata); sette espositori per un "percorso spirituale"
che tocca i principali luoghi e temi legati all'opera di
san Leopoldo; sei grandi pannelli che, nella zona del
"calesse del miracolo", propongono altrettante
espressioni tratte dagli scritti del santo.
Padova - Settimana di preghiera per l'unità dei
cristiani. Ogni giorno, dal 18 al 25 gennaio 2011,
d’intesa con la commissione diocesana per
l’ecumenismo, si sono svolte nel santuario padovano
di san Leopoldo le celebrazioni della settimana di
preghiera, che hanno coinvolto numerose realtà
associative laicali cattoliche, i religiosi della città e i
seminari. La celebrazione delle ore 18.00, ogni giorno,
è stata presieduta da un invitato speciale e animata, a
turno, da tutte le realtà ecclesiali della zona.
Il primo giorno l’Eucaristica è stata presieduta da
mons. Renato Marangoni, vicario episcopale per la
pastorale. Il secondo giorno, 19 gennaio, padre
Gheorghe Liviu Verzea, parroco degli ortodossi
romeni di Padova, ha presieduto la liturgia orientale
dei Vespri. Nei giorni seguenti si sono susseguiti nella
presidenza dell’Eucaristia: don Giampaolo Dianin,
rettore del seminario maggiore di Padova; p. Gaetano
Piccolo, direttore dell’istituto filosofico «Aloisianum»
dei gesuiti di Padova; don Galdino Canova, parroco
moderatore dell’unità pastorale di S. Urbano (PD);
mons. Paolo Doni, vicario generale della diocesi di
Padova; don Lucio Guizzo, parroco degli Eremitani;
don Riccardo Comarella, assistente diocesano
AGESCI. Il 25 gennaio, alle ore 21.00, il vescovo di
Padova, mons. Antonio Mattiazzo, ha concluso la
Settima di preghiera con una veglia comunitaria, con
la presenza di rappresentanti di altre Chiese cristiane.
Sabato 22 gennaio alle ore 20.45 la Settimana è stata
animata anche con un concerto ecumenico “Cantiamo
insieme le lodi del Signore” . Il famoso concerto,
diretto da Cristina Antonini, si è tenuto nel santuario
di san Leopoldo: vi hanno partecipato la comunità
ebraica con il rabbino capo di Padova Adolfo Aharon
Locci, le chiese ortodosse romena (con padre
Gheorghe Liviu Verzea), moldava (con padre Vasilij
Scestovskij) e russa (con il soprano Alfiya
Galiakberova e il baritono Saydullo Rahimov), la
Chiesa evangelica metodista con Akiko Kimura
(soprano), la comunione anglicana con Sampson
Ajuka, i monaci benedettini di Santa Giustina, il coro
parrocchiale Sant’Ambrogio di Sambruson diretto da
Roberto Semenzato e il coro della comunità avventista
del settimo giorno (direttore Franco Evangelisti).
Chiesa dei Cappuccini di Trieste. Rassegna
corale di Polifonie sacre. Nei sabati di dicembre
2010, alle ore 20.30, la chiesa dei Cappuccini di
Trieste, ha accolto la Rassegna corale di Polifonie
sacre “In Natalis gaudio”, presentate dalla Società
Filarmonica della Cappella corale di S. Apollinare di
Montuzza (Trieste). I Cappuccini di Trieste, infatti,
non soltanto si prodigano quotidianamente nella città
in opere di apostolato e di assistenza ai poveri, ma
favoriscono anche la rinascita e il consolidamento di
forme di aggregazione sociale di spessore culturale.
Una di queste è la Cappella corale a voci miste, con
organico di quaranta coristi. La cappella corale dei
Frati Cappuccini di Trieste adempie dalla fine
dell’Ottocento alla nobile funzione di rendere culto a
Dio nella chiesa dei Cappuccini, dedicata a
Sant’Apollinare. Alla sua direzione e all’organo si
sono succeduti compositori insigni e maestri triestini e
Cappuccini veneti, come p. Mariano Miolli e p.
Filippo Graziani.
La Cappella corale anima ogni domenica la Messa
delle 11.00 con canti polifonici in latino: in questi
ultimi anni la presiede il vicario del convento, fra
Mario Sartor. La Corale canta anche, su invito, in
diverse realtà ecclesiali e rassegne corali.
Verona: “stage” di formazione professionale.
Presso il convento dei Cappuccini “del Barana” in
Verona, dal 7 al 14 febbraio u.s. si è ripetuto lo
“stage” annuale di formazione previsto dalla didattica
del Triennio del Centro Formativo Professionale,
ovvero della Scuola Alberghiera dei Padri Stimmatini
in Verona. Forti della fiducia che i nostri frati “del
Barana” godono presso le istituzioni scolastiche degli
Stimmatini, circa venti, tra giovani ragazzi e ragazze,
si sono esperiti, dalle 9.00 alle 14.00 di ogni giorno,
chi in cucina sotto la maestria dello “chef” fra
Gregorio Falasco, chi nella mensa dei poveri grazie
all’esperienza del responsabile fra Mario Manfrin.
Inutile nascondere l’allegria che questi ragazzi, non
solo italiani, hanno provato, pregustando la loro
“primavera in convento” piuttosto che tra i banchi di
scuola.
▓▓▓▓▓Cronache ▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
30° della morte di fra Piergiorgio Cavedon. Su
iniziativa del Centro missionario della Provincia, il 2
gennaio 2011 è stato celebrato, nella sua parrocchia
natale di Marano Vicentino (VI), il 30° della morte di
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fra Piergiorgio Cavedon (1943-1981) per ricordare
assieme nella fede e nella carità il “martirio” di questo
indimenticabile fratello. Alle ore 10.30 l’Eucaristia è
stata presieduta dal vescovo emerito di Verona, P.
Flavio Roberto Carraro, direttore dello Studio
Cappuccino Laurentianum a Venezia quando fra
Piergiorgio frequentava la teologia.
A tale scopo il Centro missionario ha ristampato e
ampliato il pieghevole dal titolo “Una vita che non si
può dimenticare”, dove è narrata la storia di fra
Piergiorgio, la sua fede e il suo coraggio nel
testimoniare l’amore per il Signore e per la povera
gente dell’Angola.
Concorso “Presepi a Marghera”: 1° premio a fra
Oreste Franzetti. Sabato 8 gennaio 2011 si è tenuta
nella Sala Consiliare della Municipalità di Marghera
(VE) la cerimonia della premiazione del 5° Concorso
“Presepi a Marghera”, davanti alla giuria presieduta
dal sig. Lorenzo Cesco, alle autorità civili nella
persona del vicepresidente della Municipalità di
Marghera e del vicepresidente del Consiglio comunale
di Venezia, oltre al parroco del luogo, fra Roberto
Benvenuto, e a un folto pubblico, attirato sia dalla
bellezza delle composizioni che dalla contemporanea
rassegna di quadri esposti alle pareti. Sedici gli artisti
concorrenti, con altrettante opere, tra i quali fra Oreste
Franzetti, della fraternità cappuccina di Conegliano.
Il parroco, fra Roberto, apprezzando tutti i bellissimi
presepi esposti, ha parlato dei relativi artefici come
degli “artisti-esegeti”, che con il proprio presepio
hanno svolto un’omelia sulla pagina evangelica della
Natività. Il presidente della giuria, Lorenzo Cesco, ha
proclamato i vincenti, illustrando i criteri adottati per
la valutazione delle opere. Il 1° premio è andato a fra
Oreste Franzetti, artista conosciuto, che continuando la
tradizione di san Francesco d’Assisi, ha presentato un
presepio tradizionale, “interpretando in maniera
compiuta e coinvolgente la Natività, con particolare
attenzione all’ambientazione”. (Cf. La nuova Venezia,
me. In origine lo facevamo nella chiesa, poi, dal
momento che continuava ad ingrandirsi, lo abbiamo
spostato ed ora occupa un'intera sala, accanto alla
mensa dei poveri». Il presepio attuale è di notevoli
dimensioni: ottanta metri quadrati, una decina di
microambienti e un ampio sfondo montano che ricorda
il gruppo veronese dei Lessini. Il tutto con una cura di
dettagli e alcune particolarità che lo hanno fatto
diventare una vera e propria attrazione artistica che
raccoglie ogni anno durante il periodo natalizio decine
di migliaia di pellegrini non solo di Verona, ma anche
dalle regioni vicine.
Nel 1980, un incuriosito giornalista americano del
“The Catholic Herald” (n. 4935 del 5 Dicembre 1980),
richiamato dal quel luccichio tutto francescano
sporgente tra le statue del Presepio in chiesa, pubblicò
un servizio in inglese, a tutt’oggi conservato negli
archivi del convento.
Davvero commovente, poi, è stata la cena di fine
anno con “i poveri”, alla quale hanno partecipato,
nella mensa dei Cappuccini, il vescovo diocesano
Mons. Giuseppe Zenti e il prefetto della città scaligera
dr.ssa Perla Stancari, venuti rispettivamente per
esprimere il grazie della Chiesa locale e
dell’amministrazione pubblica alla silenziosa, ma
indefessa, opera di carità dei frati” (Cf. Famiglia Cristiana,
19.12.2010; L’Arena, 23.12.2010; Tele Nuovo; 29.12.2010; Tele
Pace, 3.1.2011).
OFS Friuli-Venezia Giulia e Slovenia: incontro
natalizio davanti al Presepe. Domenica 9 gennaio
2011, alle ore 17.00, presso il convento di S.
Francesco a Santa Croce di Ajdussina (Slo) si è
realizzato un “Incontro fraterno davanti al Presepe”.
Nel periodo natalizio le fraternità OFS del FriuliVenezia Giulia e slovene sono solite a ritrovarsi
insieme per ricordare la nascita di Gesù alla maniera
di san Francesco. Quest’incontro natalizio è ormai una
tradizione consolidata che diventa di anno in anno più
ricca e coinvolgente. Ogni anno una fraternità accoglie
le altre.
Quest’anno è stata la fraternità slovena di Santa Croce
di Ajdussina ad ospitare i fratelli e le sorelle delle altre
fraternità. L’incontro ha avuto il punto più alto nella
sacra rappresentazione del presepio, che è stata
accompagnata da cori di Voci bianche (Gifra e
ragazzi) di Santa Croce, Castagnevizza, S. Andrea e
dal Gruppo Chitarre del Duomo di Gorizia.
Gorizia: i poveri alla porta del convento
aumentano. Da tempo immemorabile i Cappuccini a
Gorizia assistono i poveri, ma in quest’ultimo tempo
aumentano sempre di più, creando anche problemi alla
vita sociale. La «mensa dei poveri dei padri
Cappuccini diventa... transfrontaliera», dice il
guardiano del convento, fra Mario Stocco. «Sino a
9.1.2011; Gente veneta, 15.1.2011).
Verona: il Presepio dei Cappuccini. Con intima
soddisfazione per la fraternità dei Cappuccini di
Verona, durante le ultime feste natalizie i visitatori
dell’ormai celeberrimo Presepio dei “Frati del Barana”
sono raddoppiate.
Il presepio dei Cappuccini del Barana, infatti, ha una
storia che viene da lontano. La sua origine risale al
1950. «È dal 1950 che allestiamo il presepe», spiega
fra Mario Manfrin, il frate “ingegnere” del Barana.
«La prima realizzazione del presepio animato da
congegni meccanici è opera di fra Carmelo Brotto, un
frate ieratico, ora ottantaquattrenne, dalla folta barba
grigia, da sempre con il pallino della meccanica e
un’innata indole artistica. Ora il compito è passato a
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Voci Fraterne ·1/2011
qualche tempo fa, c’erano moltissimi extracomunitari
alla nostra mensa e questo affollamento - sottolinea
frate Stocco - aveva finito con l’allontanare i poveri
locali. Invece, adesso gli stranieri sono 5/6 su 23: tutti
gli altri sono goriziani e ciò non fa altro che
confermare che le situazioni di disagio sono crescenti.
Sì, c’è anche un gruppo di sloveni che vengono a
pranzare da noi. Ormai fanno parte del gruppo».
Varcano ogni giorno il confine che non c’è più e
bussano, puntuali alle 11.30, alle porte del convento di
piazza San Francesco: si siedono in mensa, parlano, si
confrontano con i “poveri” goriziani, attendono i
volontari che servono loro il pranzo. Poi, in silenzio,
mangiano quello che la mensa offre. Segno che la
povertà non ha confini: Gorizia e Nova Goriça vicine
anche nella condivisione di un grande problema
comune. L’ambiente è familiare: la cucina è arredata
in modo semplice … francescano.
Già da parecchi mesi uno dei “poveri” dorme sotto il
porticato della chiesa dei Cappuccini. «Abbiamo
coinvolto anche il Comune ma non c’è verso. L’uomo
(ha 34 anni) non vuole tornarsene a casa, dalla
madre», raccontano i frati. Lì vicino c’è un numero
industriale di mozziconi di sigaretta, oltre a lattine di
bibite di vario tipo... Lui continua a presidiare il
sagrato con il suo armamentario di borse, sacchi di
nylon e giacconi. Sta diventando un piccolo
problema… Anche ieri mattina il trentaquattrenne era
lì e russava sotto una decina di coperte. Il sagrato si è
trasformato in un dormitorio pubblico. È una zona di
passaggio per entrare in chiesa. Ci sono lamentele da
varie parti». Si sta cercando di aiutare a risolvere
questi comportamenti (Cf. Il piccolo di Trieste, 6 e 27 gennaio
Adriano (Giovanni) Sette. Ricordiamolo al Signore
assieme a Giovanni Battista Bresolin, recentemente
deceduto, fratello di fra Lino Bresolin.
▓▓▓▓▓Cultura▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
Segnalazioni editoriali
INGEGNERI GABRIELE, Gli ottant’anni dell’Istituto
Storico dei Cappuccini (1930-2010), in Collectanea
Franciscana 80 (2010) 417-436.
PASQUALE GIANLUIGI, Madre Teresa di Calcutta.
Una santità senza alcuna polvere, in Vita Consacrata 47
(2011/1) 55-61. [Ricordando il centenario della nascita di
Madre Teresa, l’articolo presenta una piacevole e
documentata sintesi della vita e delle opere della Beata di
Calcutta, dalla «chiamata nella chiamata» fino alla morte.
Alcuni particolari, non sempre conosciuti, illuminano le
scelte da lei fatte in obbedienza e per amore. Commoventi le
sue dichiarazioni di totale appartenenza sponsale a Cristo,
vissute nella quotidianità del servizio ai «poveri tra i
poveri].
ID., ed., 365 días con el Padre Pío, traducido por Elías
Cabodevilla Garde OFM Cap., San Pablo, Madrid 2010,
381 pp. [Cartonato con sovraccoperta a colori e bandelle. Si
tratta della traduzione spagnola, dopo quella messicana,
dell’originale in italiano uscito tre anni prima (2007) per i
tipi delle Edizioni San Paolo di Cinisello Balsamo (MI).
Con questa traduzione in lingua Castigliana, i libri scritti da
fra Gianluigi Pasquale su Padre Pio sono finora stati tradotti
in 18 lingue, tra le quali l’Indonesiano e il Coreano].
SAGGIORO F. LUCIO, “I dieci comandamenti” e il
cinema, in Credere oggi 180 (2010/6) 93-100.
“Sorridi: altrimenti impazzisci!” (Sorrir para não
chorar!). Michele: per non dimenticarti, [a cura di M. Rosa
Bottacin], Centro grafico, Noale (VE) 2010, 184 pp., ill.
[La sorella di fra Michele Bottacin, OFMCap., missionario
in Angola, disperso nelle montagne del Cadore il 21 luglio
2002, riunisce in questo volume la corrispondenza che
testimonia l’affetto e il legame di fra Michele con la
famiglia].
2011).
Dispensa. In data 13 novembre 2010, il confratello
Emanuele Boschetto, professo perpetuo nella nostra
Provincia, ha ottenuto dalla Congregazione per gli
Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita
Apostolica il rescritto di dispensa dai voti e dagli altri
obblighi derivanti dalla professione religiosa, reso
esecutivo in data 16 dicembre 2010.
Arrivi. Dalla Grecia: fra Luca Romani
(27.12.2010), fra Gabriele Righetto (10.01.2011), fra
Paolino Zilio (01.02.2011). Da Gerusalemme: fra
Eugenio Scalco (31.12.2010).
Partenze. Per la Grecia: fra Luca Romani
(08.01.2011), fra Gabriele Righetto (14.01.2011). Per
Gerusalemme: fra Eugenio Scalco (31.01.2011).
Il bollettino medico registra il ricovero ospedaliero,
per alcuni giorni, di fra Umberto De Carli, della nostra
infermeria di Conegliano.
“Sorella morte corporale”. Il 3 gennaio 2011 è
deceduto a Bassano del Grappa, all’età di 93 anni, fra
Varie
Martedì 1° febbraio 2011 fra Gianluigi Pasquale ha
tenuto una lezione in Verona al Corso di Laurea Triennale
presso la Facoltà di Scienze e Tecniche della
Comunicazione Grafica e Multimediale della Scuola
Superiore Internazionale di Scienze della Formazione
aggregata alla Università Pontificia Salesiana di Roma dal
titolo: «L’uomo fatto di terra, perché unione di maschio e di
femmina».
Durante la Giornata di Studio, dal tema “Tra due mondi.
L’attualità del pensiero di Rosenzweig per filosofia e
teologia”, promossa in Padova lo scorso 20 gennaio 2011
dalla Facoltà Teologica del Triveneto in collaborazione con
lo Studium Generale Marcianum di Venezia, dopo gli
interventi del prof. Nicola Petrovich, con la relazione dal
6
Voci Fraterne ·1/2011
titolo “Dalla forma dell’amore a un nuovo statuto della
verità”, e del prof. Leopoldo Sandonà, che ha trattato “Il
pensiero esperiente e la svolta dialogica nel
contemporaneo”, nella veste di “Discussant” è intervenuto il
prof. fra Gianluigi Pasquale, che ha aggiunto alcuni
tasselli biografici per una migliore comprensione del
pensiero di Rosenzweig e ha ripreso e ampliato alcuni
spunti emersi nelle relazioni precedenti: il recupero delle
categorie di alterità e differenza; la dimensione
trascendentale dell’umano che supera il rapporto circolare
io-tu; il tema del tempo e dell’eternità. All’intero Atto
Accademico, oltre a numerose studentesse e studenti, hanno
partecipato il Preside prof. don Andrea Toniolo e il
Direttore del Ciclo per la Licenza prof. don Roberto
Tommasi (Cf. www.fttr.it, 31.01.2011; La Difesa del Popolo,
Demeneghi, missionario cappuccino in Angola
deceduto per infarto proprio a Kangola il 25 agosto
2010, dove da vari anni lavorava.
Nel 2003 è arrivato a Kangola il frate angolano, fra
António Dalton Kemalandwa, una vocazione adulta,
che conosceva i problemi della sua terra angolana con
l’esperienza degli oltre 30 anni di guerra. Colpito dalla
sofferenza umana, dalle popolazioni dimenticate da
tutti, soprattutto dei villaggi interni del paese, ha
voluto prepararsi per aiutare i suoi fratelli sofferenti.
Dopo il corso infermieristico a Kinshasa (Rep. Dem.
del Congo) e un altro all’ospedale di Kifangondo, in
Luanda (Angola), ha partecipato a vari incontri
internazionali circa il problema della lebbra e della
tubercolosi: Uíge, Luanda, Johannesburg. Anche in
Italia, a Conegliano, ha fatto un’esperienza
infermieristica. Lo ha sempre impressionato le parole
del Testamento di S. Francesco d’Assisi: “… quando
ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara
vedere i lebbrosi, e il Signore mi condusse tra loro e
usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro,
ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in
dolcezza di animo e di corpo”.
Da quando è andato a Kangola, ha dedicato tutte le sue
forze per aiutare gli ammalati del morbo di “Hansen”
con i ritrovati moderni. Molti infetti da questo morbo
stanno appartati nelle loro case, nei loro villaggi:
hanno paura di uscire. Il lavoro iniziale è stato quello
di andare a trovare questi ammalati, organizzando vere
campagne di sensibilizzazione, dando la certezza che
si può guarire. È stato un lavoro arduo. Attualmente
fra Dalton è responsabile di due progetti: di Kangola e
di Samba Cajú. Il progetto di Kangola è composto di
68 villaggi con 104.446 abitanti. Il progetto di Samba
Cajú è composto di 76 villaggi con 96.000 abitanti.
Da quando ha iniziato il progetto, ha diagnosticato
1266 casi a Kangola e 318 a Samba Cajú. Per la sua
opera è sostenuto dall’AIFO e da vari gruppi in Italia.
09.01.2011; Notiziario della Facoltà Teologica del Triveneto
2010/2, 7).
Fra Gianantonio Campagnolo, guardiano della fraternità
di Portogruaro, giovedì 24 febbraio 2011 presso la Facoltà
di Scienze della formazione dell’Università di Trieste, sede
di Portogruaro, difenderà la tesi di laurea in Scienze
dell’educazione dal titolo “Educazione e Pastorale
Giovanile. Una ricognizione dei documenti delle diocesi del
Veneto”. Relatore: Dott. Franco Santamaria.
L’evento è previsto per le ore 14.00 presso la Biblioteca
antica del Campus di Portogruaro.
▓▓▓▓Viceprovincia
di Angola ▓▓▓▓▓▓
Informazioni:
1. Capitolo provinciale di Venezia: dalla
Viceprovincia di Angola parteciperanno ff. Moisés
Lucondo, Joaquim José Hangalo e Gabriel Tjivela.
2. Fra Benedito de Jesus Estevão Carlos, che era
ricoverato all’ospedale di Negrar (VR), sta meglio e,
ora si trova già a Roma (Collegio internazionale). Il
prossimo 21 febbraio, con l’inizio del 2° semestre,
riprenderà gli studi al “Pontificio Istituto Liturgico”,
interrotti per causa della malattia.
3. Fra António Dalton Kemalandwa si trova ancora
nel nostro convento di Padova: sta meglio, ma
continua ancora le sue cure. È ansioso di ritornare a
Kangola e continuare il suo prezioso servizio.
▓▓▓▓Delegazione
di Ungheria ▓▓▓▓▓▓
Da Budapest (a cura di fra Sergio Tellan)
Kangola: fra António Dalton “curatore di
Il mese di dicembre 2010 scorre rapido con gli
lebbra”. Domenica 30 gennaio si è celebrata la
giornata mondiale dei lebbrosi. È stata un’occasione
per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo
morbo, che non è ancora debellato totalmente, anzi in
certe parti si sta ancora propagando. È il caso del Nord
Angola. I frati cappuccini di Kangola si sono distinti
già dal secolo scorso nella cura dei lebbrosi. Ha
dedicato tutte le sue forze, in particolare, fra Emidio
appuntamenti fraterni settimanali, capitolo locale al
lunedì, la scuola per ff. Péter Pál, Stefano e Sergio; fra
Kornél si presta anche come sacrista, fra Alberto nei
servizi fraterni e nell’assistenza spirituale a Regina
pacis.
Domenica 12 dicembre un gruppo di brasiliani e
portoghesi di Budapest celebra la messa in portoghese
7
Voci Fraterne ·1/2011
nella nostra chiesa, mentre la comunità ungherese
celebra una festa per gli anziani.
Venerdì 17 la fraternità va a visitare Pécs, in
particolare la vecchia chiesa e il convento dei
Cappuccini.
Le feste natalizie sono vissute in serenità. Tutta la
fraternità ha concelebrato la messa di mezzanotte,
erano presenti le due comunità parrocchiali: ungherese
e italiana.
Il giorno di Santo Stefano le due fraternità si sono
ritrovate insieme a Budapest per una cena conviviale.
L'ultima settimana dell’anno andiamo in aiuto a
varie chiese e comunità religiose. Il 31 dicembre
messa solenne con canto del Te Deum. Insieme
ringraziamo il Signore per quanto ha operato tra noi.
Abbiamo la visita di alcuni parenti.
Con l’anno nuovo 2011 riprende subito il ritmo
normale dopo la pausa natalizia. Viene a farci visita
Márk Vlaj e poi alcuni giovani che sono in ricerca
vocazionale.
Il 12 gennaio a Mór viviamo una giornata di
formazione permanente: tema la lettera enciclica del
Papa Verbum Domini. Fra Péter Pál sperava di
fermarsi alcuni giorni per riposarsi, invece viene chiamato dall’Università per fare alcuni esami di universa!
I risultati sono ottimi! Prosit!
La settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani è
vissuta sottotono, ci sono troppi impegni. Solo fra
Stefano partecipa ad alcuni incontri. Il confratello
conclude il corso di ungherese e avrà una pausa di due
settimane.
Il 23 fra Sergio con fra Agostino vanno a Roverè
Veronese per partecipare agli esercizi spirituali, che
fra Alberto vivrà la settimana successiva a Castelletto
di Brenzone. Ai primi di febbraio fra Stefano riparte
con un altro corso intensivo di magyarul. Si
intensificano gli incontri per ripensare e progettare le
nostre presenze a Budapest e a Máriabesnyı.
segnalazione telefonica, secondo la quale una bomba
avrebbe fatto saltare in aria tutto lo stabile! I soli due
frati presenti in questi giorni, ff. Agostino e Bernát,
hanno ricevuto l’ordine di uscire in strada, così come
alcuni volontari presenti in chiesa per alcuni lavori.
Verso le 13.30 tutto è tornato alla tranquillità e i
poliziotti hanno fatto ritorno alla caserma locale.
Ovviamente si è trattato di un falso allarme, forse
dovuto alla presenza di un “politico” importante in
visita a Mór!
17 ottobre 2010. Fra Stefano parte per Budapest. In
mattinata, al termine delle due ss. Messe, presiedute da
fra Stefano è avvenuto il saluto “ufficiale” della
comunità di Mór, prima della sua partenza definitiva
per Budapest. Al termine della s. Messa delle 11.30,
animata dal “Piccolo coro”, prendono parola il nostro
parroco e anche il pastore dei Riformati, Péter Véres,
che esprimono al fratello la loro sincera e sentita
gratitudine. La manifestazione di riconoscenza a fra
Stefano viene continuata poi nel nostro refettorio:
viene consumato poco dell’agape preparata, invece
vengono versate tante lacrime. Segno del grande
affetto della gente per il nostro confratello e anche
della sua feconda presenza in questi cinque anni
trascorsi a Mór.
8 novembre 2010. Finalmente arriva a Mór fra
Leopoldo, dopo un periodo di meritata vacanza in
Italia. Fra Agostino e la comunità gli sono grati per
aver accolto con disponibilità e letizia francescana il
trasferimento. Fra Leopoldo stesso all’inizio
dell’Eucaristia saluta i fedeli presenti e ricorda loro
che il suo non è un nuovo arrivo, ma un ritorno qui a
Mór, dopo sei anni vissuti a Budapest.
2 dicembre 2010. Nel pomeriggio fra Agostino si
reca a Rovigo, per celebrare il funerale del fratello
maggiore, Alessandro, morto improvvisamente all’età
di 78 anni mercoledì 1 dicembre. Lo accompagna in
questo triste viaggio il suo compaesano fra Stefano.
Ma con lo spirito tutta la Delegazione gli è vicino,
come anche la stessa Provincia.
11 dicembre. Oggi la Ditta Korb Gábor di Mór ha
portato a termine il restauro dell’organo della nostra
chiesa. In mattinata, per l’occasione, è presente un
ispettore dell’associazione “Kell és Kész”, che si è
impegnato per una verifica accurata del lavoro svolto
in questi due anni e per dare l’approvazione definitiva
ai lavori! Un impegno economico non indifferente, ma
che sembra essere premiato dalla riconoscenza dei
fedeli. Come segno abbiamo scelto di far sentire per la
prima volta la voce dell’organo restaurato la notte
della Vigilia di Natale, in preparazione della
celebrazione eucaristica.
26 dicembre. Non sono i Re Magi, anche perché
sarebbero in anticipo, ma ff. Agostino, Leopoldo e
Da Mór (a cura di fra Marco Faccioli)
Durante questi ultimi mesi abbiamo avuto un po’ di
difficoltà nel mantenere i contatti con i frati della
Provincia. Gli spostamenti di alcuni confratelli hanno
condizionato l’andamento di ambedue le fraternità. In
ogni caso la vita è continuata e continua in una,
possiamo dirlo, sostanziale tranquillità e ormai il
tempo del rodaggio è finito. Non ci sembra il caso di
rivangare troppo il passato, ma desideriamo comunque
fare memoria di un paio di avvenimenti...
17 settembre 2010. Verso mezzogiorno fa irruzione
in chiesa un gruppo della Polizia (in ungherese
Rendırség), che inizia un’ispezione diligente di tutti i
locali del convento. Purtroppo c’era stata una
8
Voci Fraterne ·1/2011
Marco vanno a cena a Budapest per scambiarsi gli
auguri con gli altri frati e anche per festeggiare
l’onomastico di fra Stefano. Per la neve caduta durante
la notte, ci sono state grosse difficoltà nell’uscire dal
convento della capitale e lungo la strada privata che
porta all’arteria principale. Per fortuna tutto é bene
quel che finisce bene...
31 dicembre. In questi ultimi giorni dell’anno il
tempo è bellissimo: splende il sole, anche se la
colonnina di mercurio continua a scendere, di giorno
verso i 7 gradi sotto zero e di notte verso i -14!
Come ogni anno, nella nostra chiesa, alle 23.30 si
raduna un gruppo di fedeli per l’adorazione eucaristica
silenziosa. È presente il parroco, che qualche minuto
prima della mezzanotte ha concluso la preghiera,
dando la benedizione con il Santissimo Sacramento.
Ha rivolto poi il suo augurio di buon anno ai presenti,
iniziando dai frati ff. Agostino, Leopoldo e Marco. In
fretta poi tutti sono usciti in piazzale per ammirare i
fuochi d’artificio: così l’amministrazione civile già da
due anni vuole rivolgere gli auguri di un sereno e
felice Anno nuovo!
3 gennaio 2011. Nei nostri capitoli familiari
prendiamo in considerazione la lettera del Ministro
generale circa la formazione permanente.
Corrispondendo alle indicazioni del Ministro
decidiamo di riservare per la fraternità tutto il giorno
del lunedì, celebrando solo tra noi e in italiano.
Continuiamo poi fedelmente ogni mercoledì a vivere
la lectio divina comunitaria e assicuriamo la nostra
partecipazione ai programmi di formazione
organizzati dal Consiglio di Delegazione.
Siamo collegati inoltre al cammino che la Provincia
sta facendo in vista del Capitolo provinciale. Non ci é
possibile partecipare agli incontri di Padova, previsti
per i capitolari, ma leggiamo assieme e discutiamo la
proposta di preparazione al Capitolo “Incominciamo,
fratelli...”.
8 gennaio. Vi comunichiamo una interessante e
bella notizia: il carnevale in città. È tradizione che a
Mór si svolga il carnevale organizzato dai gruppi
parrocchiali e cittadini. Alla prima festa, sabato 8,
hanno partecipato anche il parroco e da parte nostra ff.
Marco e Leopoldo. Quest’anno il Comitato
organizzatore ha deciso di assegnare a noi Cappuccini
il ricavato della festa a sostegno delle spese fatte per
lavori in chiesa, organo compreso.
Settimana 16-23 gennaio. Ottavario di Preghiera
per l'Unità dei Cristiani. In Ungheria lo si celebra da
domenica a domenica. Qui a Mór sono presenti
cattolici, luterani e calvinisti. Le celebrazioni si
svolgono ogni anno in una delle tre comunità.
Quest'anno lo si è celebrato nella chiesa luterana che è
vicino alla nostra. I pastori/e e i nostri sacerdoti si
alternano per l’animazione. Anche Marco e Leopoldo
si prestano per le liturgie. Tutti riconoscono che
l'Ottavario celebrato a Mór gode di accoglienza,
partecipazione e cordialità tra i ministri del culto e tra i
fedeli in maniera superiore che nel resto dell'Ungheria.
Questo è vero per quel che riguarda la preghiera
comune, i canti, l’accoglienza reciproca... Ma la
teologia con cui vengono trattati i temi proposti
rispecchia le diverse confessioni e per quanto riguarda
i fedeli... ad modun recipientis recipitur. Ma questo è
ciò che il Signore ci concede per ora.
Settimana 23-29 gennaio. Due appuntamenti
significativi. Il primo: la partecipazione agli esercizi
spirituali per i guardiani a Roverè Veronese (VR) di
fra Sergio Tellan e di fra Agostino Crepaldi. Sono
rientrati soddisfatti della predicazione del nostro
confratello fra Calogero Peri, vescovo di Caltagirone,
nonché dell’ambiente e dell’atmosfera spirituale.
Ritornando in Ungheria hanno inoltre sperimentato la
generosa accoglienza e fraternità dei confratelli di
Trieste... Dio li ricompensi!
* E l’altro appuntamento, il 29 gennaio: è quello
dell’ultima fatica del Forró Cappuccino che si è esibito
nel Collegio universitario di Sopron, durante una tre
giorni di aggiornamento, per gli universitari cattolici.
▓▓▓▓▓ Delegazione
di Grecia ▓▓▓▓▓▓▓
“Epikoinonia” 1/2011 a cura di fra Luca Romani
Da Atene
Subito dopo Natale c’è tempo e modo per variare la
quotidianità. Così fra Luca ne approfitta per venire in
Italia qualche giorno per una visita in famiglia e un
po’ di riposo. Fra Jesmond, invece, si reca in Siria per
un impegno apostolico.
Ritornato fra Luca, parte il Delegato! Fra Gabriele
torna in Provincia per partecipare all’Assemblea
provinciale del 13 gennaio a Padova.
17-23 gennaio 2011: fra Franco, definitore di
Malta, viene a far visita a fra Jesmond e alla nostra
fraternità.
In queste ultime settimane il Delegato, sfidando gli
scioperi e le astensioni parziali dal lavoro (che si
differenziano dai primi solo nella durata ma che in
sostanza recano ancora più disagi perché nessuno sa
mai con precisione quando iniziano e quando
finiscono), fa visita alle varie fraternità. Non riuscendo
a trovare tutti i confratelli in loco, a motivo degli
impegni pastorali, li raggiunge anche là dove lo zelo
apostolico li ha sospinti (Santorini).
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Voci
VociFraterne
Fraterne·1/2011
·6/2009
Da Canea
21 gennaio: è stata pubblicata, dall’Agenzia SIR
In questi mesi è stata eseguita una consistente opera
Europa, un’intervista al presidente dei vescovi, Mons.
Francesco Papamanolis (“Grecia: il muro e la crisi”).
Con poche parole ma chiare il vescovo non esita a
sottolineare la miopia del governo nella volontà di
costruire un muro nella zona di confine con la Turchia
per contrastare l’immigrazione illegale. Interpellato
poi sulle misure prese dal governo per far fronte alla
crisi economica, il nostro confratello riferisce della
sfiducia che serpeggia in molte persone le quali non
vedono in queste soluzioni un progetto di riforma
totale (l’intervista è reperibile su www.agensir.it in
data 21/01/2011).
2 febbraio, festa della vita consacrata: Gheorghe
Salahoru ha iniziato ufficialmente il periodo di
accoglienza nella nostra fraternità. Ha lasciato il
lavoro ed ora cercherà di riprendere in mano qualche
libro per prepararsi al futuro che lo attenderà.
8-11 febbraio: abbiamo ospitato ad Atene
l’Assemblea dei vescovi cattolici di Grecia. È un
appuntamento che è ormai divenuto consuetudine ma
che al tempo stesso ci rallegra per la presenza dei
vescovi e per il clima che si respira.
14 - 18 febbraio: si terrà ad Atene l’Assemblea dei
frati della Delegazione animata da fra Luciano
Pastorello, guardiano della fraternità di Thiene, il
quale illustrerà le tematiche da discutere al Capitolo e
offrirà qualche riflessione sulla recente esortazione
apostolica Verbum Domini. A fra Luciano un grazie in
anticipo!
di risanamento ai muri del convento, lavoro che ha
reso l’edificio più ordinato e accogliente. Ovviamente
il fatto ha comportato qualche disagio ai nostri
confratelli che hanno dovuto mangiare un po’ di
polvere...
Da Syros
Domenica 19 dicembre 2010: nel pomeriggio,
nella nostra chiesa si è tenuta una celebrazione
penitenziale per i giovani in preparazione al Natale.
Erano presenti il vescovo, il responsabile della
pastorale giovanile, alcuni parroci e molti giovani.
Mercoledì 22 dicembre: gli animatori dei gruppi
giovanili insieme con il vescovo Mons. Papamanolis e
don Nico, il loro animatore, si sono incontrati nella
nostra chiesa per un incontro di preghiera in
preparazione al Natale. La serata si è conclusa con una
cena conviviale preparata dal cuoco d’occasione, fra
Giorgio Basso.
Fra Giorgio, non appagato dei presepi allestiti in
tutta la Grecia, ha concluso in gloria le sue fatiche
nella “sua” Syros impreziosendo l’opera con le nuove
statue giunte dall’Italia.
Il nuovo anno è iniziato nel segno della Vergine
Immacolata. In occasione della solennità del 1°
gennaio è stata benedetta la statua della Madonna,
regalata dal Delegato, e con solenne processione è
stata posta nella nuova grotta costruita nel giardino del
convento. A seguire tutti sono stati invitati a
festeggiare l’avvenimento con caffè greco e il
tradizionale taglio della “Vasilopita” (la torta del 1°
dell’anno).
A Syros la tradizione vuole che a partire dal giorno
dell’Epifania i parroci benedicano le famiglie della
parrocchia. Per alleggerire il compito al parroco,
l’Igumeno del convento si è prestato per questo
servizio. Data la conformazione del luogo non c’è
altro modo per raggiungere le abitazioni che procedere
a piedi, su è giù per scale e viuzze. A detta
dell’interessato l’impresa è stata faticosa ma anche
gratificante perché ha dato l’opportunità di incontrare
molte persone.
Da Corfù
Nella famosa isola di Santorini per varie
vicissitudini è sorta la necessità di sostituire per alcuni
giorni il parroco. Per questo servizio è stata
interpellata la nostra fraternità di Corfù che ha risposto
con prontezza e generosità. Vi è andato prima fra
Paolino (dal 10 al 26 gennaio) e poi fra Giacomo (dal
26 gennaio al 14 febbraio). Dal momento che nei
giorni feriali il servizio non occupava eccessivamente
i confratelli, questi hanno colto l’occasione per entrare
in simbiosi con la vita claustrale delle Domenicane lì
presenti e ritornare alla vita eremitica delle origini
cappuccine.
1° febbraio 2011: fra Paolino è andato in Italia per
un intervento chirurgico. I nostri auguri per un pronto
rientro!
In questo andirivieni fra Giulio resta la colonna. Pur
qualificandoci come itineranti, occorre sempre
qualcuno che dia stabilità e mantenga le postazioni...
▓▓▓▓Casa
Il
di Gerusalemme ▓▓▓▓▓▓▓▓
28 settembre 2010 è stato inaugurato
ufficialmente il Centro di Spiritualità “Io sono la luce
del mondo”.
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Voci
VociFraterne
Fraterne·1/2011
·6/2009
A questo proposito, è indicativo ciò che il
Ministro generale ha scritto nella lettera
circolare del 14 gennaio 2010: «… vorrei dire
a tutti i frati dell’Ordine che finalmente a
Gerusalemme c’è una casa accogliente e ben
attrezzata che vi attende. Lo scorso 28
settembre 2010 abbiamo avuto la gioia di
inaugurare il nuovo Centro di spiritualità e
formazione biblica “Io sono la luce del
mondo” realizzando così un sogno che i miei
predecessori hanno coltivato assiduamente. Il
convento realizzato negli anni ‘30 del secolo
scorso per farne una casa di formazione, non
poté mai essere utilizzato, poiché dapprima fu
trasformato in prigione ed in seguito fu adibito
a clinica psichiatrica. L’immobile, recuperato
in via legale qualche anno fa, grazie alla
Provvidenza, è stato ora rimesso a nuovo.
Cappella della Casa: inaugurazione, presieduta dal Ministro generale
Sono state realizzate quaranta stanze oltre agli
spazi di uso comune, cappella, cucine,
refettorio, sala di ricreazione, sala conferenze ed un
Il Definitorio generale, nella sessione definitoriale
ampio giardino […] Ora che la casa ha la possibilità di
del 10 gennaio u.s., dopo un attento esame della bozza
ospitare un buon numero di persone, è nostro desiderio
predisposta da un gruppo di lavoro appositamente
proporla alle singole Circoscrizioni dell’Ordine per
costituito, ha approvato ad experimentum lo statuto
una o più settimane di formazione biblica, di esercizi
della Domus Ordinis Hierosolymitana.
spirituali, di pellegrinaggio ai luoghi santi. Il nuovo
Nella lettera diretta al Ministro provinciale di
centro è stato intitolato a due frati cappuccini, il Beato
Venezia, fra Roberto Genuin, e p. c. al guardiano di
Giacomo da Ghazir, il frate della Carità e che a suo
Gerusalemme, fra Eugenio Scalco, il Ministro
tempo contribuì all’acquisto del terreno e a Fra Pierregenerale scrive: «In maniera particolare poi
Marie Benoît, insignito del titolo di “Giusto tra le
desideriamo ringraziare la Provincia Veneta per la
Nazioni” per aver salvato la vita a migliaia di ebrei
premura
che ha sempre riservato in tutti questi anni a
durante l’ultima guerra mondiale» (Prot. n. 00771/10).
quella fraternità e ringraziamo i fratelli di
Gerusalemme, passati e presenti, che con fedeltà e
impegno hanno svolto e svolgono tutt’ora un delicato
servizio all’Ordine e alla Chiesa, perché si potesse
arrivare a questo traguardo. Li teniamo sempre
presenti e li accompagniamo con particolare
attenzione nel loro cammino e nel loro lavoro. Il
Signore vi ricompensi; San Francesco vi protegga; vi
accompagni il mio affetto e la mia benedizione» (Prot.
n. 0067/11).
Per comunicare con i frati, che ora si sono sistemati
nel “Centro di Spiritualità” ecco i loro numeri di
telefono: 00972 2 6516906 - 00977 2 6516907 fax
00972 2 6516905.
Casa di Gerusalemme: lato Nord-Est con giardino
Collaborate con “Voci Fraterne”!
Segnalate iniziative, appuntamenti,
anniversari, momenti di festa.
Inviate anche ritagli di stampa …
Grazie!
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