Quello che faremo in questi mesi di Luglio-Agosto
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Quello che faremo in questi mesi di Luglio-Agosto
Quello che faremo in questi mesi di Luglio-Agosto S. Messa: giorni feriali ore 7,30 - giorni festivi ore 8,30 Le giornate eucaristiche del 25 del mese sono sospese. Riprenderanno il 25 Ottobre LA VOCE del Carmelo di Matino - Anno XI - N° 8-9 Via Giorgina Sergio, 10 - tel. 0833.506681 Ciclostilato in proprio Luglio-Agosto 2015 Giorno 16 luglio: Solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo Sante Messe: ore 7,30 - ore 19,00. In entrambe si imporrà il santo Scapolare a chi si è precedentemente preparato e prenotato. Chi ha già ricevuto il santo Scapolare non deve più fare la consacrazione, ma in caso di rinnovo perché deteriorato, deve solo cambiarlo privatamente. Santa Madre della Speranza, Vergine del Carmine, distendi il tuo scapolare come mantello di protezione sulle città e sui paesi, sugli uomini e le donne, sui giovani e i bambini, sugli anziani e gli ammalati, sugli orfani e gli afflitti, sui fedeli e le pecore smarrite. Stella del mare e Faro di luce, conforto sicuro per il popolo pellegrino, guida i suoi passi nel suo peregrinare terreno, affinché percorra sempre sentieri di pace e di concordia, cammini di Vangelo, di progresso, di giustizia e di libertà. Riconcilia i fratelli in un abbraccio fraterno; che spariscano gli odi, che si superino le divisioni e le barriere, che si appianino i conflitti e si rimarginino le ferite. Fa’ che Cristo sia la nostra Pace, che il suo perdono rinnovi i cuori, che la sua Parola sia speranza e fermento nella società. Amen (S. Giovanni Paolo II) I Santi Carmelitani del mese Agosto Luglio 9S. Teresa Benedetta d. Croce, 7- S. Alberto di Trapani, sacerdote. 12– Beati sposi Zelia e Luigi Martin v.m.(Edith Stein), patrona d’Europa 13- S. Teresa de los Andes, v. 16- B. Sagrario di S. L.Gonzaga vm. 16- B.M.Vergine del Monte Carmelo 18- Beati Gian Battista Durveneuil 17– Beate martiri di Compiégne e compagni martiri 19– Beata Maria Vergine Mediatrice 25– Santa Maria di Gesù Crocifisso 20- S. Elia Profeta 26– S. Teresa di Gesù, nella 24– Beata M. Pilar e compagne, v.m. trasverberazione del cuore 27– Beato Tito Brandsma, sac. e mart. 4 Carissimi Amici, forse, molti di voi saranno già al mare o in campagna per sfuggire alla calura estiva, e noi vi raggiungiamo per dirvi che vi siamo accanto con la preghiera dovunque siate. La preghiera è preziosa anche per questo: non conosce barriere o distanze, supera ogni confine e non ha bisogno di altro passaporto se non quello di una fede intrisa di amore per i fratelli. Sarebbe bello se in questi giorni di vacanza ognuno di noi si mettesse a riflettere sul dono gratuito che ci viene fatto di una fede che è tutta la ragione della nostra vita. Noi la possiamo professare a buon mercato, magari barattandola con gli affanni del vivere quotidiano che troppo spesso l’aggrediscono togliendole il mordente della bellezza e del senso; per molti, per troppi nostri fratelli, invece, essa è causa di persecuzioni e anche di morte. Aver cura della nostra fede in un mondo che la vuole soffocare significa aver capito quello che Gesù ha detto dei suoi discepoli, cioè che essi ‘sono nel mondo, ma non sono del mondo’ e che soltanto per questi Lui pregava. Carissimi, quanta parte della nostra vita è del mondo? Quanti dei nostri comportamenti sono a misura di mondo: vanità, invidie, gelosie, contese, prepotenze, falsità e... Continuate voi! Almeno qualche volta dovremmo vergognarci della nostra fede così accomodata alle nostre voglie mondane. Essa potrebbe essere un’offesa per i fratelli che pagano con il sangue la loro appartenenza a Cristo. La Vergine fedele, ci sia accanto per insegnarci a intridere di fede tutta la nostra vita come ha fatto lei. _x äÉáàÜx fÉÜxÄÄxVtÜÅxÄ|àtÇx fvtÄéx w| `tà|ÇÉ 1 Voglio vedere Dio (85a puntata) Teresa sembrava terrorizzata al solo ricordo di quello che aveva patito quando il Signore l’aveva fatta partecipare, per solo qualche istante, alle pene che soffrono i dannati. Dopo essersi un po’ ripresa disse, come affranta: - Per liberare un’anima sola da quei tormenti orribili offrirei volentieri la vita più volte! Per questo, figlie, non mi stanco di ripeterlo senza fine: consolate il Signore per la perdita di tante anime e pregate incessantemente per i peccatori. Tutto ottiene da Dio chi si dà a Lui senza riserve. L’ardore con cui Teresa aveva parlato aveva colpito così profondamente le due suore che, assorte come erano non si erano accorte che la Priora, era entrata. - Madre Fondatrice - disse-, il Padre Antonio è qui, volete vederlo? - O sì - rispose Teresa-, sono felice di potermi confessare e preparare all’incontro imminente con il Signore. Suor Anna e Teresita riordinarono in fretta il letto e uscirono salutando il padre Antonio che nel frattempo entrava. - Madre - disse il Padre- bisogna che chiediamo al Signore di guarirvi da questa malattia perché la Riforma ha ancora bisogno di voi. E’ come un fanciullino che muove i primi passi che ha bisogno della mano materna per imparare a camminare bene. Teresa rispose sorridendo -Certo, che abbia bisogno di me lo si vede dal conto che fate dei miei consigli, voi altri frati, e anche alcune Priore che non vedono l’ora di liberarsi di me! Teresa sembrava stranamente divertita nel dire quelle parole e il Padre Antonio dovette convenire che le diceva ben a ragione e, ripensando agli inizi della Riforma, alle tante difficoltà superate insieme e al genio carismatico di quella donna eccezionale, il suo cuore, avvertiva un grande dolore. Sì! La sua partenza per il Cielo avrebbe lasciato un vuoto incolmabile in tutti. E chissà, se lupi rapaci non ne avrebbero approfittato! Teresa, come se intuisse i suoi pensieri disse seria. - Padre, il futuro è nelle mani di Dio. Tutti siamo nelle sue mani. Le bufere che soffieranno sulla Riforma, la renderanno più forte e più matura. Del resto, anche dal Cielo io veglierò su di essa. 2 (Continua) V Centenario della nascita di S. Teresa di Gesù Continua dal ‘Castello interiore’ (cap. 1, 8 2,1).. Non parliamo dunque di queste anime paralitiche, alle quali, se il Signore non comanderà di alzarsi come al paralitico che stava da trent'anni alla piscina, toccherà serio pericolo e sventura assai grave. Parliamo, invece di quelle che poi finiscono con entrare nel castello. Benché ingolfate nel mondo, non mancano di buoni desideri: di tanto in tanto si raccomandano a Dio, e, sia pure in fretta, rientrano in se stesse con qualche considerazione. Pregano qualche volta al mese, benché distrattamente, dato che il loro pensiero è quasi sempre tra gli affari, a cui sono molto attaccate, secondo il detto: Dov'è il tuo tesoro ivi è il tuo cuore. Però, di tanto in tanto decidono di liberarsene perché, grazie alla conoscenza di sé - che è sempre una gran cosa - riconoscono che la strada per cui camminano non è quella che conduce al castello. Finalmente entrano nelle prime stanze del pianterreno, ma vi portano con sé un'infinità di animaletti, i quali non solo impediscono di veder le bellezze del castello, ma neppur permettono di rimanervi in pace. Tuttavia hanno già fatto molto con l'entrarvi. Prima di andare innanzi, vi prego di considerare come si trasformi questo castello meraviglioso e risplendente, questa perla orientale, quest'albero di vita piantato nelle stesse acque vive della vita che è Dio, quando s'imbratti di peccato mortale. Non vi sono tenebre così dense, né cose tanto tetre e buie, che non ne siano superate e di molto. Il Sole che gli compartiva tanta bellezza e splendore è come se più non vi sia, perché, pur rimanendo ancora nel suo centro, l'anima tuttavia non ne partecipa più. 3