le professioni e l`etica: verso un futuro condiviso

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le professioni e l`etica: verso un futuro condiviso
LE PROFESSIONI E L’ETICA: VERSO UN FUTURO CONDIVISO
ETICA DELLE PROFESSIONI - X edizione
Milano, 26 ottobre 2016
Circolo della Stampa – Corso Venezia, 48
Ogni professionista è certamente consapevole di dover adeguare il proprio comportamento alle norme del
codice deontologico del proprio Ordine professionale; tuttavia è esperienza comune che in determinate
situazioni le indicazioni del codice deontologico appaiono carenti o inadeguate, nell’indicare il
comportamento eticamente più corretto da mettere in pratica.
Ciò potrebbe offrire il pretesto per negare validità alla deontologia ma, ad una analisi più attenta, appare
che la problematica etica, ben lungi dall’essere negata, proprio in quelle situazioni, lascia intravedere una
complessità maggiore e tale da non poter essere riconducibile per intero alla sola deontologia
professionale.
Il professionista può dunque trovarsi a sperimentare il fatto che la deontologia appare sovente come una
realtà “necessaria ma non sufficiente”.
Che fare, di fronte a questo “scacco applicativo della deontologia”?
Il modo forse più efficace per affrontare il problema deontologico, e più in generale la questione etica nella
vita professionale, può essere anzitutto quello di approfondire la comprensione delle molteplici dimensioni
dell’esperienza morale nel lavoro professionale, dimensioni che toccano altri aspetti della professionale, ad
es. il rapporto spesso necessario ma sempre condizionante con il potere (economico, politico, ecc.), la
dialettica tra le norme della vita personale e quelle implicite nel ruolo professionale, tra l’etica individuale
ed etica sociale, ecc.
L’accresciuta complessità del mondo del lavoro e, conseguentemente, della conoscenza sviluppatasi intorno
ad esso, ha determinato una sempre maggiore “specializzazione funzionale del lavoro” e quindi delle
professioni sicché oggi si assiste ad una iperspecializzazione nei diversi settori della cultura da parte dei
professionisti che si pongono come un ponte di congiunzione tra essa e i cittadini, con evidente aumento
della loro “responsabilità” conseguente al ruolo che ricoprono.
Parlare di etica delle professioni, dunque, significa parlare delle professioni come esperienza di relazione
all’interno della comunità.
In tale prospettiva, la dimensione etica si allontana dalla dimensione propriamente deontologica e incrocia
un orizzonte di valori, di principi, di esperienze di vita, che coinvolgono non solo il professionista e i suoi
colleghi ma anche gli altri cittadini, e, in ultima analisi, tutti gli altri uomini con i quali viene condiviso uno
spazio storico, sociologico e culturale.
Inoltre, la dimensione etica guida e definisce l’agire professionale e, talvolta, l’aiuta ad interpretare ed
applicare la norma deontologica.
I principi di dignità e decoro, lealtà e correttezza, fedeltà, indipendenza, riservatezza, competenza e
diligenza, interesse pubblico presenti in tutti i codici deontologici necessitano di un’attenta e rinnovata
interpretazione etica attraverso l’esperienza valoriale di ciascun professionista.
Tali principi che chiamano direttamente in causa la persona del professionista, si legano anche alla
dimensione di un interesse generale all’interno del quale si delineano i valori, i fini e la missione dell’attività
del professionista.
I singoli professionisti, quindi, svolgono una funzione rilevante in quell’orizzonte al quale partecipano
anche come cittadini.
L’attività professionale assume, infine, un ruolo importante anche nel rapporto con il potere, inteso in senso
lato, e nel rapporto con il cliente, ove il potere viene appunto esercitato dal professionista in qualità di parte
dominante del rapporto professionale.
BREVE RELAZIONE TIPOLOGIA DELL'EVENTO
• numero dei partecipanti: massimo 150;
• durata: dalle ore 15.00 alle ore 18.00 (3 ore);
• tipologia e qualità dei supporti di ausilio all’esposizione: distribuzione anticipata di materiale di
studio e comunicati stampa;
• metodologia didattica adottata: tavola rotonda e partecipazione interattiva con spazio dedicato alle
domande.
CHI SIAMO
La6 Group
La6 Group offre, al mondo politico, alle istituzioni, agli operatori, agli studiosi, all'opinione pubblica un
ventaglio articolato di proposte e di iniziative che riguardano: l'informazione, la ricerca, la formazione e
l'assistenza all'innovazione. Il Gruppo opera in Italia e all'estero da diversi anni con proposte editoriali di
qualità. Tra i prodotti, distribuiti nel canale edicola e per abbonamento, figurano diversi titoli che spaziano
dalla politica all'economia, dall'advertising ai viaggi fino alle auto.
Allo stesso tempo il Gruppo ha maturato importanti esperienze legate al mondo della convegnistica, come
partner di onlus e importanti società con le quali sono state concertate azioni di co-marketing e
comunicazione integrata. Presente anche sul web, La6 Group è in grado di fornire alle aziende servizi ed idee
per il marketing e la comunicazione, settori nei quali opera da tempo.
L'azienda assiste e consiglia nel definire e nell’attuare una politica globale di comunicazione con l’obiettivo di
creare, mantenere e sviluppare reciproca conoscenza tra i diversi target di riferimento e l’immagine del
cliente, del prodotto, dell’ente in questione.
Insieme alla tradizionale attività editoriale, il Gruppo propone una serie di servizi che rientrano
specificatamente nell’attività promozionale di un ufficio stampa.
Avv. Valeria Ruoppolo
Avvocato e ideatrice del Road Show
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano nel 1989 consegue l’abilitazione
all’esercizio della professione forense nel 1992 e si iscrive all’Albo degli Avvocati di Milano nel gennaio 1993.
Esercita la propria professione nel proprio studio di Milano. Nel 2009 assume la qualifica di Mediatore
Professionista e comincia ad approfondire studi su una migliore efficienza dell’attività forense soprattutto
riguardo alla funzione della tutela dei diritti dei cittadini. Da tali riflessioni, nel 2010, con l’ausilio dei
Professori Antonio Da Re di Padova e Daniele Loro di Verona, concepisce il progetto “Etica delle Professioni”
che articola in diverse fasi e che prende il via dalla Tavola Rotonda di Roma nella quale assume il ruolo di
coordinatrice. Intrattiene dialoghi con interlocutori di varie estrazioni sia in ambiente universitario sia in
ambienti culturali in genere al fine di promuovere l’etica delle professioni in tutti i settori lavorativi.