Trofeo Alicanteal team Mean Machine
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Trofeo Alicanteal team Mean Machine
VELAINTERNAZIONALE 16 -31 MAGGIO 2008 news 9 Snef & Cliptol sport vincono la Transat AG2R SNEF & Cliptol Sport hanno passato la linea d’arrivo di questa combattuta edizione della Transat AG2R alle 9 e 13 del 13 maggio scorso, coprendo il percorso Concarneau Saint-Barth in 22 giorni, 19h13’55”. Equipaggio tutto francese quello vincitore di questa Transat in doppio composto da Jean-Paul Mouren e Laurent Pellecuer, tanto calmo il primo e tanto effer- vescente il secondo da essere chiamati «eau et feu». «Laurent è come una bolla d’energia al limite della fusione nucleare – ha dichiarato del compagno Mouren – È intriso di grande talento, ma bisogna che riesca a canalizzarlo. A volte prevarica, ma propone sempre un sacco di cose e ragiona molto bene. Ha il difetto di portare un po’ troppo i suoi affari privati in barca e 23 giorni in queste condizioni possono essere molto faticosi». Trofeo Alicante al team Mean Machine Il team di Peter de Ridder rischia nellʼultima giornata, ma vince la prima tappa del Circuito Audi MedCup 2008 Volvo Ocean Race OK di Ken Read per Puma Ocean Racing Presentata a Newport una nuova barca che parteciperà alla Volvo Ocean Race 2008/2009, la Puma Ocean Racing. «Sono incredibilmente soddisfatto per lo sforzo che abbiamo realizzato nella progettazione e nella realizzazione di questa barca – ha commentato lo skipper Ken Read – Abbiamo iniziato a costruire questo scafo solo poco più di sei mesi fa e siamo riusciti a finirlo in un tempo veramente record. Speriamo sia una barca molto veloce, ovviamente, ma ora che inizieremo le uscite con tutto l’equipaggio per la messa a punto lo sapremo con certezza». Roberto Imbastaro ean Machine M dese il neozelandese dellʼolanPeter de Ridder con Ray Davies in grande spolvero si è aggiudicato, seppur rischiando, il Trofeo Città di Alicante, prima tappa del Circuito Audi MedCup 2008. Ed ha rischiato proprio nellʼultima giornata (8^ posizione) contro un grande Bribon, timonato da Dean Barker con a bordo S.M. Juan Carlos di Borbone, che per poco – un solo punto – non hanno coronato la giornata con la riconquista del trofeo che lo scorso anno era stato loro appannaggio. Comunque doverosi gli applausi degli altri team al rientro in banchina al team capitanato da Peter de Ridder insieme ai grandi nomi dellʼultima Coppa America a bordo di Team New Zealand come Ray Davies, Tom Dodson, Stu Bettany, James Dagg, Tony Rae, Jon Gunderson e Kevin Hall. Uno spunto di riflessione: tra le prime dieci posizioni della classifica generale ci sono sicuramente più imbarcazioni di ultima generazione che non di quelle precedenti, ma la cosa non è così evidente. Tra i primi cinque tre sono scafi del 2008 e due del 2007. Curiosamente Artemis 2007, ora TAU Ceramica Andalucia, ha concluso davanti allʼArtemis 08, orfano di Russell Coutts, ma con un ottimo tattico qual è John Kostecki. Guardando i risultati parziali, Artemis di Tornqvist, come lʼanno scorso, non ha brillato nelle prime due giornate, per poi però rifarsi sul finale. Non è apparso essere un problema di velocità della barca, quanto di scelte tattiche e probabilmente anche di finalizzazione della messa a punto. E gli italiani? “Abbiamo chiuso questa settimana come non avremmo mai sperato, se pensiamo che domenica scorsa il nostro albero era ancora in riparazione - ha commentato Vasco Vascotto, skipper di Mutua Madrilena - Una regata, quella di oggi, difficile da gestire con il salto di vento proprio a inizio prova. Siamo convinti di aver lavorato discretamente e la barca ha solo bisogno di qualche ottimizzazione. Allʼequipaggio do un 6, alla barca 7, alla città di Alicante 4,5, per colpa dei lavori in corso che stanno facendo! Ci sono alcuni piccoli cambiamenti da fare per le prossime regate, ma abbiamo i mezzi per poter figurar bene”. Undicesima la barca italiana Audi Q8 con Tommaso Chieffi alla tattica: “Oggi finalmente una bella giornata, il sole splendeva, siamo partiti dalla parte giusta, la A cura di Inbar Meytsar regata è andata bene. Bella battaglia sullʼarrivo con Platoon, solo un secondo ci separa, siamo contenti di aver ritrovato la competitività e pronti per iniziare una nuova avventura a Marsiglia, seconda tappa del Circuito Audi MedCup”. > LibridelMare Storia di un velista che ha imparato a vincere M atteo Miceli: due traversate atlantiche su un catamarano scoperto di 20 piedi, in doppio e in solitario. Due record e due splendide avventure umane e marinare. Ma anche il lungo cammino per arrivare alle imprese, dai primi passi, col windsurf e le derive, alla paziente acquisizione delle Matteo Miceli competenze tecniche con i lunghi Jean Luc Giorda anni di lavoro e di studio nei canL’Oceano tieri navali. Dalle regate in Hobie a mani nude Cat e in altura con i migliori team Edizione: italiani, all’esperienza da atletaimprenditore nel cantiere di cui nel Nutrimenti Pagine: 208 - 15,00 Euro frattempo è diventato proprietario, per costruire un Class 40, la barca più innovativa del momento, e regalarsi il progetto di un giro del mondo che nessuno ha mai realizzato prima: da Roma a Roma. Uno dei velisti italiani più atipici e dotati, appena nominato ‘Velista dell’anno’ nel 2007, si racconta e si scopre, rivelando le sue passioni di uomo prima ancora che di sportivo. In appendice, le schede tecniche di Sito Avilés Ramos, Vittoriano Romanacci, Claudio Stampi, e un’intervista con Andrea Gancia. Il brano: dalla prefazione di Pasquale De Gregorio Dicono, a ragione, che se è difficile saper perdere, molto di più lo è saper vincere. In effetti, molte volte mi è capitato di osservare la repentina metamorfosi operata dal successo in personaggi del nostro mondo che, sovente, si lasciano tentare dall’irresistibile sindrome del Marchese del Grillo (ricordate? Io so’ io, e voi nun siete un c…). Con Matteo questo non è successo e, ne sono certo, non succederà mai. È più probabile che accada il contrario (voi siete voi, e io nun so’ un c…). L’autore: Velista e costruttore navale, Matteo Miceli detiene il record di traversata dell’Atlantico su catamarano sportivo, e ha regatato e vinto su ogni tipo di barca. Lavora da sempre nel settore della nautica: operaio, skipper, broker, è titolare dei Cantieri d’Este, a Fiumicino. Jean-Luc Giorda è skipper, istruttore di vela per la Lega navale italiana e giornalista.