Agosto 2015 - Comune di Castelleone

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Agosto 2015 - Comune di Castelleone
Agosto 2015
Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone
Acqua e sapone, ottimi voti e con un ragazzo perfetto che l’aspetta a casa, Tessa ama pensare di avere il
controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già segnato... Sembra, perché Tessa
fa a malapena in tempo a mettere piede nel campus che subito s’imbatte in Hardin. E da allora niente è
come prima. Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrabbiato con il mondo,
arrogante e ribelle, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai
conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova sola con lui, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che
cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione,
sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo verso di lei, con un altro poi retroceda. Per entrambi
sarebbe più facile arrendersi e voltare pagina, ma se stare insieme è difficile, a tratti impossibile, lo è
ancora di più stare lontani. Quello che c’è tra Tessa e Hardin è solo una storia sbagliata o l’inizio di un
amore infinito? Tratto da: www.ibs.it
Ferite d'oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un'antica
tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno
orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi
in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha
combattuto una battaglia e l'ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo
porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana,
vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina. Il matrimonio finisce, senza traumi
apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia.
Spariscono. Qualche giorno dopo l'uomo si uccide. Delle bambine non c'è più nessuna traccia. Pagina
dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller
psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre
più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La
possibilità di amare ancora, l'amore che salda e che resta. Tratto da: www.ibs.it
Una caccia ai fantasmi tra demoni e strane leggende. Dai ghiacci d'Islanda alla Rivoluzione francese. Il
nuovo caso per il commissario Adamsberg e la più stravagante armata dell'Anticrimine parigina. Si è
mobilitata tutta l'Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Il
coltissimo capitano Danglard, grande estimatore di vino bianco, l'energica Violette Retancourt, lo
specialistica in pesci d'acqua dolce Voisenet. Ma soprattutto lo svagato, irresistibile, "spalatore di nuvole",
il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno
strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Ma come sempre accade nelle storie di Fred
Vargas, questo non è che l'avvio di una avventura che finirà per snodarsi in mezza Europa tra una balzana
setta di adepti della Rivoluzione francese e una gita in Islanda finita in tragedia. Tratto da: www.ibs.it
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo
stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale
è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e
le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia,
un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui
Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un
nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina
Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia
tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente
legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel? Tratto da: www.ibs.it
In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È
nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore
dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara
Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose
sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre
fratelli - in particolare quello con Michele, l'ombroso, il diverso, il ribelle - può aver giocato un ruolo
determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale,
una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro:
utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una
galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell'azione, Nicola Lagioia mette in
scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo. Tratto da: www.ibs.it
Sean è in fuga. Non sappiamo perché e da chi stia scappando. Rimasto senza benzina sotto un impietoso
sole, abbandona la sua auto e si addentra tra sentieri e campi inariditi. Nel tentativo di trovare un
passaggio resta gravemente ferito da una tagliola, ma si risveglia a letto, in una splendida fattoria. Incerto
se considerarsi un paziente o un prigioniero, ha poche alternative, se non quella di accettare le cure
dell'enigmatica Mathilde e della sua precoce sorella, Gretchen. Vivono con il padre, Arnaud, disposto a
tutto pur di difendere il suo piccolo mondo, e che manifesta subito la sua diffidenza per il giovane inglese.
Nonostante questo, Sean rimane affascinato dal posto, tranquillo e isolato, insomma il nascondiglio
perfetto... per morire. Tratto da: www.ibs.it
Al centro di questo romanzo si staglia - occhiuta, dispotica, orgogliosa - una figura femminile tra le più
memorabili delle tante che Simenon ci ha regalato: quella della signora Pontreau. Vedova, con tre figlie,
barricata in una sprezzante e dignitosa miseria, la vediamo, in una delle prime scene a cui assistiamo,
spingere giù dalla finestrella del granaio, con implacabile freddezza, il genero paralizzato da una crisi di
epilessia. La morte di quel buono a nulla, di quell'inutile biondino dalle gambe molli, le consentirà di
mettere le mani su una parte della proprietà e di riprendere un saldo controllo sulle figlie. Ma sullo
sfondo, delirante e minacciosa, c'è un'altra donna, una vecchia domestica a ore, che forse ha visto, che
forse ha dei sospetti, e che potrebbe parlare, o ricattarla. Perché tutto sia soffocato, perché una greve
cappa di silenzio scenda sulle vittime e sui colpevoli, e perché ogni cosa, il paese come la grande casa dalle
finestre sprangate delle Pontreau, ripiombi in una calma sinistra, il prezzo da pagare sarà altissimo ma
soprattutto occorreranno altre vittime. Con la crudele esattezza che è soltanto sua, Simenon ha ritratto
una società arcaica e ripiegata su stessa, in cui è il potere delle donne a decidere della vita e della morte.
Tratto da: www.ibs.it
Una donna ricca e frivola, una figlia dura e ribelle, e l'occasione per scoprire che cambiare può essere una
piacevolissima sorpresa. Una commedia ironica e profonda. Fare la sauna tre volte a settimana è
l'impegno più gravoso di Letizia. Avvolta nella Milano morbida e ovattata dei ceti benestanti, dall'alto dei
suoi 42 anni splendidamente portati, Letizia si sveglia con comodo e col caffè a letto, compra ballerine
costosissime nelle vie del centro e scambia chiacchiere insulse con amiche insulse come lei. Fino a quando
Marta, la figlia appena diciottenne sempre pronta a ringhiare contro i genitori, sparisce, lasciando lei e l'ex
marito del tutto interdetti. Una bella scossa, soprattutto perché Marta non accenna a tornare a casa. Una
circostanza che costringe Letizia a guardare bene alla sua vita. E il risultato è davvero strabiliante: oltre il
muro dorato del pregiudizio e dell'indifferenza, c'è un mondo che la aspetta. Un mondo che non avrebbe
mai pensato di poter avvicinare così tanto... Un romanzo contro la pigrizia del vivere. Tratto da:
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Al Solitude Creek sta per iniziare un concerto rock. Le luci si abbassano, la batteria dà il tempo. Un paio di
canzoni, e qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del fumo, e non c'è tempo di chiedersi
cosa stia succedendo. La gente balza in piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si ammassa alle
uscite di sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate. Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a Monterey, nella calda
California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino indossa gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è
millimetrico nella sua ossessione, feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con freddezza l'inferno.
Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli l'attacco, si apposta: quello che vuole è stare a guardare le persone
prese in trappola, vederle soccombere, come animali, all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi,
che sia dentro un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto della cabina di un ascensore, può
ritenersi al sicuro. Ecco il nuovo caso del detective Kathryn Dance: una letale partita a scacchi che non
consente la minima distrazione. Un impegno arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un
incarico importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende del cuore sono sempre più
impellenti. Tratto da: www.ibs.it
"La porta stretta". Di lì dovrà passare, secondo il Vangelo di Luca, chi voglia accedere al regno dei cieli. Un
varco intransitabile, se non si è disposti a impegnare ogni forza in una lotta pericolosa e dall'esito mai
scontato: "molti cercheranno di entrare, ma non vi riusciranno". L'immagine evangelica è perfetta anche
per raffigurare un passaggio universale della condizione umana, la fuoriuscita dalla minorità. Dolore,
coraggio, decisione, necessità e conflitto contrassegnano nel pensiero occidentale l'impresa di diventare
maggiorenni. Tuttavia, una volta intrapreso, il processo di emancipazione non si esaurirà nella
compiutezza di uno stato finalmente raggiunto. Adulti si ridiventa sempre di nuovo. Di questo carattere
processuale, agonistico e decisorio Umberto Curi rintraccia le massime espressioni filosofiche, religiose e
letterarie - da Platone a Dostoevskij, dalla Bibbia a Shakespeare - e le lascia libere di testimoniare ciò che
rimaneva inascoltato nelle loro esegesi abituali. Così il congedo dalla sudditanza, oltre che nell'appello di
Kant all'indocilità ragionata poi irrisa da Hegel, si vedrà declinato in posture "filiali" antitetiche,
combattenti o inermi: nel parricidio consumato dell'Edipo re sofocleo, in quello metaforico del Sofista
platonico o in quello depotenziato di Amleto, ma anche, sorprendentemente, nell'obbedienza di Abramo,
che sta eretto di fronte al Signore, o del Cristo, che si lascia abitare dalla volontà del Padre... Tratto da:
www.ibs.it
C'è la morte nell'anima di Luigi Alfredo Ricciardi. Imprigionato nel guscio della solitudine più completa,
che non permette a nessuno di intaccare, è sulla soglia della disperazione. All'ottavo appuntamento con i
lettori del commissario dagli occhi verdi, più che mai protagonista in una indagine dove tutto è anomalo,
Maurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui le anime di ciascuno si rivelano fatte di
vetro: facili a rompersi in mille pezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, e
occorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incomprensibile ed esporre alla vendetta.
Prende così forma un congegno narrativo misteriosamente delicato e struggente, vertiginoso e semplice,
che spinge Ricciardi su strade rischiose. E lo costringe a fare i conti con sé stesso e i propri sentimenti.
Mentre le pagine sembrano assumere la voce di una delle più celebri canzoni partenopee, per carpirne il
più nascosto segreto. Tratto da: www.ibs.it