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OPPO
BDP-95
LETTORE MULTISTANDARD
O
ppo è una ditta con una storia tore per il video, o comunque usi prinporta e-Sata, che permette di collegare
bella da raccontare, una com- cipalmente le uscite digitali (sul numeun hard disk esterno con ben altre prepagnia che si dichiara "consu- ro di novembre abbiamo provato la
stazioni, e sono riconosciuti i dischi rimer oriented", ovvero che sviluppa i versione modificata da MSB, dotata di
gidi formattati in NTFS.
prodotti sulle richieste dei clienti tra- uscita digitale proprietaria compatibile
Notevoli i cambiamenti estetici: il fronmite il loro forum su internet, e che si è con tutti i formati, anche quelli ad alta
tale del BDP-95 ha una strana forma
imposta sul mercato con meccaniche risoluzione tipicamente bloccati sull'ucurva, col cassetto per i dischi al cenben suonanti e dal prezzo decisamente scita SPDIF). Il modello BDP-95 in protro, il pulsante di accensione mimetizinteressante, grazie anche alla politica va, invece, è il successore del BDP-83SE
zato con il logo Oppo e i pulsanti di nadella vendita diretta.
destinato agli audiofili che comunque
vigazione a contatto e non più meccaniDopo i primi lettori DVD dal rapporto desiderino avere una sola meccanica
ci, a parte quello di espulsione del casqualità/prezzo imbattibile, Oppo ha per tutti i dischetti argentati da 12 censetto; infine, la seconda porta USB che
fatto il salto nella vera alta fedeltà con timetri.
è sull'estrema destra, coperta da un
l'acclamato lettore Blu-ray universale Iniziamo a elencare le differenze col
tappo di gomma.
BDP-83, ma la vera svolta è stato il suc- vecchio modello: oltre, ovviamente, alSul pannello posteriore troviamo tutti i
cessivo BDP-83SE, destinato agli audio- la compatibilità 3-D (per cui, mi perdocollegamenti che si possono desiderare;
fili duri e puri e dotato di una sezione nerete, il mio interesse è inferiore a zea voler fare i pignoletti, manca solo
di alimentazione più curata e soprattut- ro), abbiamo le tanto attese uscite stequello digitale bilanciato: abbiamo l'uto di una sezione di conversione Digi- reo bilanciate, una seconda porta HDscita RCA 7+1, quella stereo duplicata
tale-Analogica di ben altro livello, co- MI, utile a chi abbia un DAC/Pre-HT
in RCA e bilanciato, l'uscita digitale in
struita intorno all'ottimo convertitore dotato di questo ingresso, e una signififormato coassiale e ottico, la prima porSabre ES9016. Avendo confrontato i cativa estensione delle capacità multita USB, la porta e-Sata, l'uscita video
due modelli, a suo tempo non ci ho mediali: fra le altre cose, è finalmente
coassiale e a componenti, 2 uscite HDpensato un attimo nello scegliere la riconosciuto il formato Flac. Inoltre, è
MI, la porta lan (nella confezione è forversione SE come mia personale mecca- stata aggiunta alle 2 porte USB una
nito anche un kit per il collegamento
nica video e in prospettiva
lan in wi-fi), un minijack per
penso di aver speso molto
un ripetitore del ricevitore
bene i miei soldi.
IR del telecomando (per la
Costruttore: Oppo Digital, Inc., Mountain View, CA 94043, USA
L'avvento del video 3-D ha
cronaca, il telecomando è riDistributore per l’Italia: Labtek, Viale del lavoro 46, 32010 Pieve
creato le condizioni per una
masto lo stesso del vecchio
D’Alpago (BL). Tel. 0437 370176 - www.labtek.it
nuova versione; in questo
modello) e infine una porta
Prezzo: Euro 1199,00
caso sono state sviluppate 2
seriale per il collegamento a
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
macchine completamente didispositivi di automazione.
Dischi riproducibili: BD-Video, BD-3D, DVD-Video, DVD-Audio, AVverse (a differenza del BDPAll'interno, nella sezione auCHD, SACD, CD, HDCD, Kodak Picture CD, CD-R/RW, DVD±R/RW,
83, non è possibile fare l'agdio due canali troviamo coDVD±R DL, BD-R/RE. Risposta in frequenza: 20 Hz-20 kHz ±0,2
giornamento al modello sume convertitore DA il modB.
THD+N:
<0,0003%.
Rapporto
S/N:
>125
dB.
Dimensioni
periore), anche nello châssis.
dello di punta di Sabre,
(LxAxP): 430x98x311. Peso: 7,3 kg
Il modello BDP-93 è adatto a
l'ES9018; questo acclamatischi usi principalmente il letsimo convertitore integra in
82
AUDIOREVIEW n. 328 dicembre 2011
O PPO BDP-95
All’interno si nota il
trasformatore di
produzione Rotel.
un solo chip 8 canali a 32 bit fino a 192
kHz, che per l'uscita stereo vengono
utilizzati in parallelo, 4 per canale; rispetto all'ES9016 che equipaggiava il
BDP-83SE abbiamo un rapporto segnale/rumore e una THD dichiarati sensibilmente migliori. Insomma, una delle
migliori soluzioni oggi possibili utilizzando convertitori commerciali, ovvero
se si escludono realizzazioni custom
come quelle MSB o dCS.
L'utilizzo è molto gradevole. Il menù
di configurazione è sostanzialmente rimasto lo stesso del BDP-83 ed è molto
facile da gestire; la complicazione maggiore ci può essere nel caso si utilizzi
un impianto multicanale, per cui ovviamente dovremo regolare i livelli per
i singoli altoparlanti, ecc., ma niente di
trascendentale. Molto buona anche la
gestione del collegamento in rete:
avendo attivato il DHCP sul mio router
casalingo, l'Oppo si è subito collegato
alla mia rete in automatico e alla prima
accensione col cavo di rete collegato ha
addirittura scaricato e installato da solo un aggiornamento del firmware.
Come accennato, l'Oppo BDP-95 è in
grado di riprodurre qualsiasi disco da
12 centimetri in commercio, ma di questi tempi può non essere abbastanza:
un minimo di interfacciamento con la
musica liquida è ormai d'obbligo; in ef-
ASCOLTO STEREO
Non mi interesso molto di video e ancora meno di multicanale, e
ho quindi chiesto a Mario Mollo e a Marco Cicogna di scrivere
gli incorniciati relativi a questi due argomenti; personalmente, mi
sono occupato solo dell'ascolto in modalità 2 canali.
Diciamolo subito: per questo prezzo escludo si possa trovare di
meglio, il BDP-95 suona proprio bene, corretto, neutro, per niente
affaticante, dettagliato quanto basta, coerente nella ricostruzione
scenica.
Talmente bene che forse ho chiesto troppo, andandolo a confrontare con prodotti di ben altra categoria di costo, mettendone a nudo i limiti. In questo caso, per esempio in confronto con la mia
coppia di Apogee, Big Ben & Rosetta 200, siamo ovviamente sotto di qualche tacca: gli Apogee sono più veloci sui transienti con
l'effetto di un'apparente maggiore escursione dinamica, e inoltre il
basso è più articolato e realistico.
Storia simile per un interessante confronto con l'Accuphase DP-67
che, pur con i suoi anni alle spalle (e la limitazione a 96 kHz, per
quel che vale: per ora pochissimo), è ancora un prodotto di riferi-
AUDIOREVIEW n. 328 dicembre 2011
mento (quantomeno se piace il suono Accuphase, e a me piace
moltissimo). Anche il DP-67 si è dimostrato leggermente superiore,
andando di lana grossa diciamo a metà strada fra l'Oppo e gli
Apogee; se vogliamo, molto, molto vicino alle prestazioni del
DAC Young di M2teck (per inciso, un prodotto dal rapporto qualità/prezzo straordinario), soprattutto per la ricostruzione scenica
e la definizione della gamma bassa.
Ovviamente ho fatto un confronto anche col vecchio modello BDP83SE; utilizzando l'uscita RCA la differenza è piccola ma si sente,
più che altro ho avuto l'impressione di una timbrica maggiormente
neutra. Il divario aumenta sensibilmente se possiamo trarre vantaggio dalle uscite bilanciate, di cui il vecchio modello era sprovvisto; in questo caso si nota anche una maggior plasticità e coerenza della ricostruzione scenica.
Insomma, la qualità (e il costo) dei prodotti che ho dovuto scomodare per trovare qualcosa che suonasse meglio del BDP-95 dovrebbe dare l'idea del livello di eccellenza raggiunto da Oppo
con questo prodotto.
M.B.
83
Lettore Super Audio CD, DVD-Audio e Video, SACD, BD e memorie
esterne OPPO BDP-95EU.
CARATTERISTICHE RILEVATE
Misure relative alle uscite bilanciate se non diversamente specificato
MODALITÀ USB PLAYER audio stereo PCM lineare 192/24
Risoluzione effettiva: sinistro >17.8 bit, destro >17.8 bit
Risposta
in frequenza
(a -3 dB)
MODALITÀ DVD PLAYER audio stereo PCM lineare 96/24
Livello di uscita (1 kHz/0 dB): sinistro 4.25 V, destro 4.27 V (uscite bilanciate); sinistro 2.14 V, destro 2.15 V (uscite sbilanciate)
Impedenza di uscita: 201 ohm (uscite bilanciate)
100 ohm (uscite sbilanciate)
Risoluzione effettiva: sinistro >17.8 bit, destro >17.8 bit
Gamma dinamica: sinistro 121.9 bit, destro 121.9 bit
Risposta
in frequenza
(a -3 dB)
Residui in banda
passante e
soppressa
(Spettro di un
segnale da 16 toni
tra 40500 e
47531.25 Hz, -3 dB
di picco. Segnale
utile in blu)
Distorsione
per differenza
di frequenze
(a -3 dB, toni a 39
e 42 kHz)
Distorsione
armonica
(a -70.31 dB, 1
kHz)
olti dei moderni componenti audio sono in effetti macchine multiM
funzione, ma i player universali Oppo lo sono ovviamente ancor di
più, ed è stato quindi necessario selezionare opportunamente i test da
eseguire nelle varie modalità operative in modo da fornire un quadro
Distorsione
armonica
(a -70.31 dB,
1 kHz)
Jitter
(tono di prova:
24 kHz, -6 e
-70 dB)
MODALITA CD PLAYER
Risposta in
frequenza
(a 0 dB)
Distorsione armonica
(a -70.31 dB, 1
kHz con dither e
noise shaping
C1)
sintetico ma al contempo completo delle prestazioni. La modalità più
"facile" è naturalmente quella di lettore di CD, operazione che il BDP-95
svolge in effetti con perfezione quasi assoluta, soprattutto in termini di
linearità di conversione ai bassi livelli. La stessa considerazione può
MODALITÀ SACD PLAYER
O PPO BDP-95
Risposta in frequenza
(da 10 a 100.000 Hz)
Distorsione per differenza di frequenze
(a -9 dB, toni a 39 e 42 kHz)
La completa dotazione di accessori.
Distorsione armonica
(a -80 dB, 1 kHz, banda lineare 0/100 kHz)
fetti, se si esclude la compatibilità 3-D, in questo campo troviamo i miglioramenti
più significativi rispetto al modello precedente, con la compatibilità con i formati
audio "audiophile" e la migliore gestione dei dischi esterni, grazie alla compatibilità NTFS e alla porta e-Sata. È il caso di rammentare che il manuale ammonisce su
come queste funzioni multimediali siano sperimentali e non supportate dal servizio tecnico; diciamo pure che il funzionamento come client DLNA mi ha creato
qualche problema, ovvero non sono riuscito a usarlo come "slave" utilizzando un
controllo remoto DLNA dall'iPhone. Ma insomma, se non si possiede una libreria
sterminata come la mia (nel qual caso la navigazione con le freccette del telecomando fra le cartelle dei file diventa una punizione e vien voglia di tirar giù i CD dal
soppalco dove li ho esiliati), il BDP-95 può essere la soluzione definitiva per la musica liquida, almeno per coloro, e sono tanti, che per impreparazione tecnica o idiosincrasia a priori non possono/vogliono collegare un computer all'impianto: di fatto, si può semplicemente collegare una stupida chiavetta USB contenente dei file
musicali e mandarli in riproduzione. Appena più complesso preparare un hard di-
QUALITÀ VIDEO
però essere fatta anche con i segnali 96/24 incisi
su DVD, con quelli DSD incisi su Super Audio CD
e con il PCM 192/24 leggibile da pen drive, il che
semplicemente pone questo lettore multistandard
nel novero delle macchine più lineari in assoluto
finora provate. Solo modulazioni molto alte inducono qualche minima spuria secondaria - il che
peraltro non impedisce di raggiungere i 17.8 bit di
risoluzione integrale - ma il dato di gamma dinamica (interpretabile anche come "risoluzione con
basse modulazioni”) è a non oltre 1 dB dallo stato
dell'arte ed equivale comunque a 20 bit di risoluzione. Eccellente anche l'estensione di banda ottenibile: con segnali PCM campionati a 192 kHz si
arriva a 90 kHz con solo 1.5 dB di attenuazione,
con i SACD l'estensione utile tocca "solo" i 50 kHz,
ma perché il filtraggio di uscita è stato intelligentemente modellato in modo tale da massimizzare la
banda (-1 dB a 40 kHz) ed abbattere il rumore ultrasonico intrinseco del formato. Riportiamo anche il jitter rilevato con segnali campionati a 192
kHz in modalità player di memorie flash, eccezionalmente basso sia per la componente periodica
che per quella casuale, e che scende ancora a 96
kHz. Dato che anche i parametri di interfacciamento sono ineccepibili, se ne conclude che questo
Oppo è il miglior player universale finora passato
F. Montanucci
per il nostro laboratorio.
“Mario, mi potresti scrivere per cortesia due righe sulle caratteristiche video dell’Oppo
per il mio articolo?”. Marco mi ha interpellato in qualità di “esperto” di video, sapendo
che da lustri collaboro con la controparte video di AR, Digital Video. Lo accontento volentieri, ma temo che lo scandalizzerò. Già, perché a differenza dell’audio, ove conta
la fedeltà, nel video conta la “creatività”. Un buon apparecchio video non deve essere
fedele, ma deve saper “reinventare” al meglio il segnale, che nei Blu-ray è cromaticamente sottocampionato e nei DVD ha una risoluzione pari a un quinto di quella dei display Full HD. E a differenza dell’audio (analogico), ove le varie configurazioni circuitali
hanno a volte più anni di me, nel video l’evoluzione corre alla stessa, frenetica, velocità
del mondo informatico. Perché dunque l’Oppo può vantare le ottime prestazioni che tutti
gli riconoscono? Perché il suo chip video, la release 2 del Marvel Qdeo, impiega una
miriade di accorgimenti per “migliorare” il segnale che è chiamato ad elaborare. Il nome, “Qdeo”, fa riferimento all’insieme delle strategie di elaborazione video denominato
QuietVideo (di cui Qdeo è la contrazione) messo a punto dalla Marvel, per ottenere immagini naturali come siamo abituati a percepirle nella vita reale. Tre sono i fronti su cui
l’elaborazione è basata: riduzione del rumore, upscaling e miglioramenti (contrasto, colore, ecc.). In ciascun ambito l’elaborazione è gestita pixel per pixel, quindi localmente,
ma tenendo in considerazione anche quello che accade nelle immediate vicinanze e le
caratteristiche di tutta l’immagine. Un esempio: il deinterlacciamento analizza sia i contorni che i vettori di movimento. Tanto peggiore è il segnale, tanto più evidente è il buon
lavoro fatto dal chip, ma anche il miglior BD si gioverà della qualità dell’elaborazione
video.
M. Mollo
85
O PPO BDP-95
Sul retro è presente anche un uscita 7.1 analogica.
sk in un contenitore dotato di porta eSata, collegarla all'apposito ingresso e
avere sempre in linea la propria libreria
musicale; i più smaliziati - ma ripeto: è
semplicissimo - potranno collegarsi in
rete col proprio NAS o computer su cui
gira un server DLNA.
In conclusione, se cercate una meccanica
che faccia tutto quello che si può chiedere a un lettore CD/DVD/DB e in più riesca a gestire ragionevolmente anche la
musica liquida, l'Oppo BDP-95 è la risposta che cercate. Per una volta mi sento
pure di dire che il prezzo è molto conve-
niente; ovviamente esistono DAC separati di qualità superiore, ma per questo
prezzo tenderei ad escludere che al momento esista un prodotto di qualità paragonabile. Persino banale prevedere un
grande e meritato successo commerciale.
Marco Benedetti
ASCOLTO MULTICANALE
Natale si avvicina e se non fosse per la voglia forte di migliorare il mio
equipaggiamento fotografico in previsione del complesso reportage dal
CES di Las Vegas, saprei bene cosa volere sotto l'albero. Questo nuovo
Oppo ha tutte le carte in regola per dare lustro alla mia collezione discografica nei vari formati multicanale. Da tempo lo aspettavo nella mia sala
d'ascolto, soprattutto in considerazione dell'ottimo livello tecnico delle più
recenti uscite musicali in Blu-ray.
Di questi lettori Oppo, come ben sapete, si parlava da tempo. Alcuni personaggi del nostro ambiente la cui opinione ho in grande considerazione
mi avevano convinto, già un paio di anni fa, ad acquistare un lettore audio-video universale. In quel tempo non c'era una distribuzione italiana di
Oppo; complice un viaggetto in tarda primavera (tanto per cambiare) nel
grande ovest americano, mi facevo spedire nel mio solito alloggio di Las
Vegas il BDP-83 “region free”, un campioncino nel rapporto qualità/prezzo che ancora suona nel mio impianto. Sulla versatilità di tale macchina
potremmo scrivere molto, ma qui mi limito a dire che l'Oppo BDP-83 è l'unico elemento in comune alla mia catena di riproduzione e a quella di Marco Benedetti. L'uno e l'altro Marco di AUDIOREVIEW sono agli antipodi nella
concezione di un impianto hi-fi. Che l'unico punto di contatto tra i due sistemi sia proprio un Oppo la dice lunga sulla validità di questo prodotto.
Come ampiamente descritto in queste pagine il BDP-95 è ai vertici della
produzione della Casa, un prodotto aggiornato sia in termini di sezione video, che audio. La possibilità di impiego in ambito “musica liquida” lo rende poi un caso praticamente unico, un oggetto bensuonante con una versatilità senza precedenti offerto ad un prezzo ancora accessibile.
Scambio del testimone tra Benedetti e me e pronto inserimento del nostro
lettore nella mia catena multicanale analogica. Il panorama della produzione musicale in Blu-ray si fa sempre più interessante. Pensate che dalle recenti demo al Top Audio (nella sala Harman/JBL) ad oggi sono usciti più di
una decina di titoli solo in ambito classico e senza considerare l'opera. L'offerta di musica in Blu-ray offre quasi sempre produzioni di alto profilo, con
importanti orchestre ed interpreti, il tutto confezionato in una eccellente cornice tecnica. È il caso ad esempio del ciclo delle Sinfonie di Mahler dirette
da Abbado con l'orchestra del Festival di Lucerna di cui più volte ci siamo
occupati nella sezione musica. Basterebbe questo a giustificare l'acquisto di
tale lettore; ma ovviamente non finisce qui. Oggi abbiamo ben quattro edizioni in Blu-ray della sola Seconda di Mahler, la possente “Resurrezione”
che questo mese è protagonista di Audiophile Recording; sarà questo il formato audio-video di qualità per il prossimo decennio. Il multicanale che gli
audiofili avevano snobbato ritorna grazie al Blu-ray. Va bene anche così. Il
bello è che con l'Oppo possiamo ascoltare al meglio anche le migliaia di
titoli in SACD ancora disponibili, con un repertorio davvero ampio. Tutto
questo non ci fa dimenticare che il BDP-95 suona innanzitutto il buon vecchio CD e lo fa con l'autorevolezza di un lettore di fascia media e forse anche medioalta di ultima generazione. Testiamo subito la mia selezione di
brani realizzata “in casa” a partire da oltre cinquanta dischi. Verifico un tim-
bro asciutto e vigoroso, mai pungente e una trasparenza che coglie il senso della struttura del brano senza incertezze. Notevole l'articolazione della
frase nei passaggi pianistici dei “Quadri di una esposizione”, con il delicato “Vecchio Castello” a cogliere ogni sfumatura nel tocco del pianista. Le
bordate percussive di “Baba Yaga” tagliano l'aria persino con fierezza eccessiva, e la prima ottava risulta solida sino all'estremo. Gamma bassa articolata con notevole presenza anche nei difficili momenti dei recital di Murray in casa Telarc, mentre il violino di Gil Shaham esprime una trama densa e mai pungente. Nell'apprezzare questo violino è facile ricordarsi del
SACD della Deutsche Grammophon con la Mutter interprete del Concerto
di Tchaikovsky. Un ottimo esempio di multicanale curato dall'etichetta gialla, che va a collocare la solista al centro di un'immagine di grande respiro.
L'Oppo ha uscite analogiche per sette canali, oltre a quella dedicata per il
subwoofer. Io utilizzo le cinque normalmente presenti nei SACD; ricordiamo
che è possibile effettuare nel menu la regolazione diffusori grandi/piccoli, il
livello e la risposta nel tempo dei posteriori. Senza difficoltà ottengo nella
mia sala il suono giusto con la maggior parte delle incisioni. L'organo della
cattedrale di Notre Dame assume un respiro grande ed omogeneo, con il
colore brillante dei registri d'ancia sorretti da una pedaliera che giunge ai limiti dell'udibile. Il suono è palpabile a riempire la sala, potente e tuttavia
sotto controllo. La correttezza timbrica evidenziata in due canali non viene
meno nel multicanale, posto che comunque con la musica bene incisa i canali posteriori contribuiscono soprattutto con i segnali di ambienza. Le cose
cambiano se stiamo ascoltando il Requiem di Berlioz, che si apprezza come l'autore ha voluto in un 5.0 di buon livello visto che prevede un paio di
gruppi di ottoni negli angoli posteriori della sala dietro il pubblico.
Senza bisogno di effetti speciali si coglie la densa musicalità del ciclo
delle Cantate di Bach incise dalla svedese BIS, l'acustica dell'orchestra
di Philadelphia nella Terza di Saent-Saëns (“con organo”) per la finlandese Ondine, il senso di naturalezza dei Concerti per piano di Mozart
registrati dalla tedesca MDG, il sapore intenso degli archi nella Quarta
di Bruckner nella recentissima lettura di Haitink con la London Symphony
Orchestra (LSO). Si apprezza la mancanza di fatica d'ascolto con gli
strumenti antichi, oltre alla perfetta calibrazione al centro della voce solista. Con le grandi masse orchestrale il maggior senso di coinvolgimento
rispetto al semplice 2.0, perdonate se mi ripeto, a me sembra inconfutabile. A ciascun disco il proprio suono, con un senso di morbidezza e
naturale introspezione inarrivabile nel vecchio e glorioso BDP-83. Occorrerà molto tempo ancora per riascoltare al meglio i miei titoli in
SACD, per non dire dei tanti Blu-ray di musica in video che il distributore italiano Ducale Music sta coraggiosamente portando sul nostro mercato. Sono certo che, finito di passare in rassegna la mia discoteca multicanale, proprio questo Oppo possa rappresentare per me una strada
di accesso “facile” all'ascolto di musica liquida, un gioco che da tempo
avrei voluto iniziare. Vi terremo informati. Sino ad allora, chi lo molla.
M. Cicogna

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