SARDEGNA, TERRA ANTICA

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SARDEGNA, TERRA ANTICA
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SARDEGNA, TERRA ANTICA
di PAOLO CABIDDU
Mi i! stato riferito che, ualche tempo fa, trattando del sisma verifcatosi in Umbria e ndle Marche, un personag io di "cultura"
avrebbe asserito, durante una trasmissione te!evisiva, che la
Sardegna è "asismica", lasciando intendere ai ih che l'Isola b
"sicura" in auanto immune da fenomeni tellurici. fanto aveva inteso e riferito I'ascoltatore.
Quindi, lontano dal volere meitere in dubbio la indiscussa reparazione del citato uomo di cultura ed il senso oktodosso &iia sua.
espressione, credo, tuttavia, che - er non generare confusione in'.
chi desidera a prendere ascoitan8o la voce della scienza debba
essere cvitato fuso del termine "asismica" riferito ad un'arca non
direttamente interessala da fenomeni di slrbdazione o comunque,
d:i iiicontri o scontri fra zolle oceaniche o continentali, da fratture,
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dell'lstituto di Scienze Geografiche dell'Università di Pisa, nell'opera "Sardegna" (diciottcsirno volume della collezione foiidata da
Roberto Almagià e diretta da Elio Migliorini - UTET - 1Y75), iraitando della bassa sismicità (non asimicith) della Sardegna. ri orla
notizie di terremoti che l'hanno interessata nel 1610, nel 1l35 e
1855, registrati "so rattutto nell'isola di S. Pietro e nella contigua
costa iglesiente (l'u~timonel 1923) ciob in una parte ?ncora i n via
d'assestamento", parte interessata dal fenomeno sismico nell'cstate
Tanto perché allo scopo di definire le zone so eue a ma
del 1977 con ipocentro, cosl fu detto (per tranquillizzare la popolaminor rischio si ricorre non solo alla "geogra8a" ma angC'8il;
"storia" del territorio. Così, infatti, oltre ad individuare le fasce ad zione?), nei pressi di "Quirino" un vulcano sottomarino da iempo
ali;i, bassa, media. forte. modesta, miiiima ... sismiciti, si d e f i i s m "inattivo" ubicato oltre l'isola di S. Antioco - ma in redltà verificai*
no aree sismiche auelle ove fosse appurata attrriverso la storia e si nella faglia del Tirreno.
attraverso le teorie :che come tali. non sempre possono essere tra- Fra gli eventi sismici di questo secolo che hanno interessato la
dotte iii Icggi fisiche scontaic - 13 prwoch6 mancanza dei fenomeni Sardegna, nella re ione allurese ricordano ancora quello del 13
in arnomcnto. cioè una sismicith insigniticante cui, per convenzione, novembre 1948 d e 11.b e alle 11.07 le scosse più forti ed ;ille
dare valore zero, pur considerando il rischio legato a tale 13.00 ed alle 13jO le più le ere) e. quindi, quello della notte tra
si
affermazione.Di rewnte, infatti, si b avuta notizia di-una scossa tql- martedj e mercoledl del 16 eyel22 seguenti, piii o meno tutti manilurica che ha interessato lo scudo canadese considerato !'sicurov festatisi con movimenti ondulaiori e sussulton segno che I'epiccntro variava secondo quanto ripfialo z
che i!formgi
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$!!'yca:
rclié da tempo assestato.
Sardegna, pur non annoverando frequenti o disastrosi terremoti; Di un periodo pih recente.&i1 terremoto del 1 ,quinto grado
scudo non b, e anche se posa in una "microzolla stabiie" il blocco della scala Mercalli, con epicentro nei pressi di Tempio, Sarde Ina
sardo-corso è rigido - è a contatto con varie fratture di blocchi settentrionale. awertito anche in altre zone dcll'lsola e che a kili.
rnciio solidi a diverse profondità nel Tirreno, per cui è terra'esposta ;all'ingr=kdi
Oristano, causb il deragliamento di un treno
merci.
al fcnomeno tellurico.
Il Conte Alberto della Marmora, nel suo "Itinerario nell'isola di I l ~ ~ o n ! ~ ~ i c l o ~ eTreccani,
d i c o nella cartina riguardantc la
Sardegna", riporta le notizie di un sisma awenuto a Usellus.(OR) distribuzione dell'attivith sismica in Italia. fra le aree definite di
iicl 158 d.C.; di un altro varifi~?tosiil 29 marzo dcl 1000, "sentito in simicilà le era riporta la fascia costiera dell'lglesicnte - così cornc
iutia Europa, che seppellì Nord (CA) nel mare"; di quello awertito sostenutoqal Mori mentre in una cartina del volunie "Il
a Cagliari i1 4-6-1616 di cui riferisce "la rozza iscriuone incastrata Terremoto" (del rofessor Calvino Gasparini, sismolo
nel muro della Sa restia (del Duomo): AD 4 IUNI, TERREMO- d e l l $ p ~ ~~oa z i o n a edi Geofisica b x p a t a unsarea al Nord d c x
1616"; e ancor a Cagliari il 17-8-1771; a Bitti S u egna che identifica una zona s*luotL non proprio Iiggcra o
TUS FACIWS
(NU), alle ore 19,OO del 14-7-1870. probabile che i casi segnalati, trascurabile.
awenuti in epoche relativamente loriiane, si riferiscano maggior- Ecco perdi6 di tutte le ipotesi e le teorie, accettate o meno, dcvono
mciitc alla 61th di Caeliari non ~erchkessa sia ubicata in un area essere ritenuti fondamentale comolemento ocr l'identificazione
della Sardegna pib esposta al siima ma perch6 l'Isola ha sempre. delle aree sismiche li assunti stori&ironologici, che sono gli eleavuto scarsa densità di popolazione e, conseguentemente, di grossi menti indiscutibili. lfcaso ha voluto che mentre facevo alcunc concentri abitati, per cui la notizia dell'awenuto fenomeno tellunco, in siderazioni sul problema, mercoledl 26 aprile scorsodiungeva la
aree prive di vie e mezzi di comunicazione, trovava allora grandi' notizia di un evento sismico. con eoicentro in mare. ve icatosi a U)
ostacoli nel riscontro ufficiale anche per quel senso di diidenza e chilometri da Ca o Cornino, nelh Sardegna ~ord-Orieiitalc,con
di sufficienza alinientato verso le "voci" polaii che giungevano due scosse, alle $29 e alle 15.38, rispettivamente di magnitudo 4,2
alle autorità di governo o, comun ue, arorgani preposti alla di-. e 4,8 (nella scala dei valori, 4,7 Richter equivale a terremoto "molto
fusione ed alla registrazione ufficile di tali notizie a distanza di forte"l). 11 fenomeno veniva awertito in tutta I'lsola e, di ultimo il
giorni dall'awenimento, risultando, così, di non facile veriiica oltre 27 iu no alle rime pre del mattino, ecco una nuova scossa nel
che di scarsa credibilità in quanto provenienti spesso da un contesto $0
0 k i &l 4 ' ~ a d oMercaIIi.
umano in massima parte analfabeta.
Sarde na, dunque, non b immune dai terremoti anchc se. in
D3 non dimeniicare, poi, che dalla caduta dell'lmpero Romano linea conf1uomo di cultura di cui si b riferito all'inizio, pub esscrc
dSOccidenie, r quasi tutto l'arco dell'alto medioevo b buio prei considerata, pcr convenzione, asismica, in quanto accostata, iii uii
socché compgo nella storia della Sardegna, rimasta ferma alle concetto forzato, ad un"'area che non ha quasi mai terremoti". M;i
notizie sull'invasione dei Vandali, sull'occupazione bizantina, sulle l'ascoltatore registri attentamente la correzione: la Sardegna non k
iiicursioni arabe, in sostanza storicaniente immobile pih o meno dal mai stata e non sarà immune dal fenomeno tellurico. Tanto dice I;i
sesto secolo fino agli inizi del secondo millennio. Agli albori dell'era sua storia e tanto avrebbero dovuto intendere i distratti o s rowcvolgare l'Isola contava circa 300.000 abitanti (12 per Kmq.) ed b sin- .duli tehpettatofi dalle dichiarazioni pih che ortodosse del;'uomo
tomatico che il censimento ufficiale del 1483 ne registri 150.000 (6 di scienza.
per km .), calo attribuito, senza recisi riscontri, a tilenze, care- Se consideriamo, oi, che in un futuro, per noi fortunatamciiic
stie e !a "altri eventi". Nel 160fi suoi abitanti s a r n o a 266.700 ancora lontano, il hediterraneo dovrà scomparire, come scompar(I I cr Kmq.), quindi, nel 1678, a 301.680 ma nef1698 calano a ve Tetide, in seguito allo scontro, già iniziato 150 milioiii di anni fa,
217.780 per risalire, nel 1728, a 309.994, riacquistando solo in iale fra la zolla africana (di cui fanno parte la Sicilia e la penisola italiaperiodo più o meno il numero di abitanti che aveva in età romana e na) e quella euroasiatica, non troviamo grande diicoltà ad immiiforse anche intorno al 1000.11 professar Alberto Mori, Direttore ginare cosa awerrà della Sardegna.
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