Internet of Things: a technology perspective
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Internet of Things: a technology perspective
Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Elaborato finale in Elettronica Generale Internet of Things: a technology perspective Anno Accademico 2015/2016 Relatore: Prof. Nicola Petra Candidato: Sebastiano Spina matr. N46/001450 [Dedica] Indice Indice..................................................................................................................................................III Introduzione..........................................................................................................................................4 Capitolo 1: Internet of Things.............................................................................................................. 6 1.1 Domini di applicazione.............................................................................................................. 7 1.1.1 Smart Home.........................................................................................................................7 1.1.2 Healtcare............................................................................................................................10 1.1.3 Smart Business.................................................................................................................. 11 1.1.4 Utilities.............................................................................................................................. 12 1.1.5 Mobile............................................................................................................................... 14 1.1.6 Smart Environment/ Smart Cities......................................................................................15 Capitolo 2: Tecnologie....................................................................................................................... 17 2.1 Radio Frequency IDentification............................................................................................... 18 2.1.1 Tag Passivi........................................................................................................................ 19 2.1.2 Tag Attivi.......................................................................................................................... 19 2.1.3 Tag Semi Attivi/ Semi Passivi...........................................................................................20 2.2 Reti Cellulari............................................................................................................................ 20 2.3 PLC...........................................................................................................................................22 2.4 WBus........................................................................................................................................22 2.5 Reti Mesh Low-Power..............................................................................................................23 2.6 Wifi...........................................................................................................................................24 2.7 Personal Communication......................................................................................................... 24 Conclusioni.........................................................................................................................................25 Bibliografia.........................................................................................................................................27 Introduzione Questo elaborato sarà diviso in due aree tematiche proncipali. Nel primo capitolo tratterò i principali domini di applicazione riguardanti l'utilizzo dell'internet of things. Nel secondo capitolo invece parlerò delle principali tecnologie che permetteranno questa rivoluzione delle « cose ». Capitolo 1: Internet of Things Internet of Things (IoT) è un termine che fu usato per la prima volta da Kevin Aschton, direttore esecutivo dell'Auto-ID center, durante una presentazione fatta presso Procter & Gambel nel 1999. Egli afferma che al giorno d'oggi i computer e Internet, nell'ottenere informazioni, sono quasi interamente dipendenti dall'uomo. Infatti quasi la totalità dei dati presenti nel web sono stati creati ed elaborati da persone, ma ciò ha limitato il tempo, l'attenzione e la precisione. Ciò significa che essi non sono molto bravi nel “catturare” i dati riguardanti le cose del mondo reale e ciò è un grosso problema, perché la nostra economia, la società e la sopravvivenza non si basano su idee o informazioni, ma si basano su cose. Quindi se avessimo computer in grado di raccogliere informazioni senza alcun aiuto da parte nostra saremmo in grado di monitorare e contare ogni cosa con una notevole riduzione di sprechi, perdite e costi. (fonte http://www.rfidjournal.com/article/view/4986) L'obiettivo dell'IoT è quindi quello di estendere internet nel mondo reale attraverso gli oggetti della realtà quotidiana. I dispositivi fisici non saranno più disconnessi dal mondo virtuale, ma saranno controllabili in remoto da qualsiasi punto del globo e avranno la capacità di agire come tanti access point. Il McKinsey global institute ha annunciato che entro il 2025 ogni oggetto fisico intorno a noi sarà online ( elettrodomestici, accessori personali, auto, strade), fino ad arrivare al punto culminante che deriverà dalla combinazione della tecnologia con l'ambiente “interattivo” e l'estesa diffusione dell'IoT. Possiamo notare dal grafico come il numero di dispositivi connessi abbia superato ad oggi il numero di persone del mondo, e come le stimi indichino che questo numero sia destinato ancora a crescere, fino ad arrivare nel 2020 ad un picco di 50 miliardi di dispositivi per 7-8 miliardi di persone. Il punto di forza che sta alla base dell'idea dell' IoT è la capacità che avranno questi oggetti di comunicare e collaborare tra loro. Infatti usando i vari sensori, saranno capaci di comprendere il contesto in cui si trovano e saranno in grado di scambiarsi le informazioni e i dati raccolti. In questo modo miglioreranno le loro funzioni fisiche grazie alle abilità di oggetti digitali. Ciò genererà un impatto non indifferente sul modo in cui vivremo la vita nella nostra quotidianetà. 1.1 Domini di applicazione Ci sono vari domini di applicazione che possiamo distinguere per quanto riguarda i vari tipi di utilizzo dell' IoT. Questi possono essere classificati in base alla rete su cui operano, le dimensioni, la copertura e la ripetibilità d'uso. Nella figura sono stati divisi in sei domini di applicazione più rilevanti che ora andremo ad analizzare. Fonte : principle application and vision in Iot (ICCCA2015) 1.1.1 Smart Home L'applicazione del IoT alla casa può aiutare sia nell' ottimizzazione dell'energia riducendo i consumi, sia ottimizzando l'uso delle risorse come acqua, elettricità, gas. Gli edifici sono forniti di un BAS (building automation system) che generalmente si focalizza sul risparmio di energia derivante dal riscaldamento, aria condizionata e illuminazione, in aggiunta alla sicurezza e ad altre applicazioni. I sensori, i controllori e gli attuatori del BAS sono connessi tra loro attrverso standard di comunicazione. Nella rete viaggiano di solito pacchetti di piccole dimensioni per avere risposte in tempo reale. I sensori collezionano i dati che successivamente saranno utilizzati da un singolo utente interessato. Quindi affinché l'efficienza e il risprmio siano massimi, la domotica si predilige come obiettivo proncipale quello di connettere tutti i dispositivi presenti in un edificio. Inoltre in questo modo, un utente può proteggersi anche da situazioni di pericolo, quali incendi o qualsiasi altro tipo di calamità. Ad esempio in caso di un guasto, un utente potrà facilmente gestirlo attraverso uno smartphone, anche se lontano da casa. Quindi il futuro della domotica preannuncia maggior sicurezza, efficienza energetica e comodità. 1.1.2 Healtcare Ci sono numerosi modi per sfruttare la tecnologia dell'IoT nell'ambito dell'assistenza sanitaria. Ciò aiuterebbe a migliorare la vita dei pazienti e ad aumentarne le aspettative di vita. Ognuno porterebbe con se un sensore medico intelligente per monitorare parametri vitali quali, temperatura corporea, frequenza cardiaca, pressione sanguigna, respiro. I sensori saranno di tipo indossabile, quindi esterni, ma anche interni, ad esempio sottocutanei. Entrambi i tipi di sensori serviranno a raccogliere dati riguardanti le condizioni dei pazienti, grazie anche all'aiuto degli altri dispositivi presenti nell'ambiente circostante. Per questo motivo i ricercatori sono impegnati sia nel realizzare questi sensori, ma anche nel realizzare una piattaforma che permetta di comunicare con tali dispositivi, in modo da riceverne i dati e di analizzarli. Uno dei punti vitali dell'assistenza sanitaria intelligente è quello del tracciamento in movimento di cose e persone (staff e pazienti). Ciò aiuterebbe non poco nel migliorare il lavoro all'interno degli ospedali. Un esempio è la connessione delle ambulanze ai sensori di viabilità, che permetterebbe maggiore tempestività di intervento, proprietà fondamentale del pronto soccorso. Un altro punto fondamentale è l'identificazione dei pazienti attraverso l'autenticazione intelligente. Ciò aiuterebbe a prevenire incidenti dannosi ai pazienti causati ad esempio dall'assunzione di farmaci errati. Inoltre ciò permetterebbe di avere database sempre aggiornati sulle condizioni dei pazienti, aiutando quindi i medici nella prescrizione di cure e/o farmaci. (da migliorare ultima parte) 1.1.3 Smart Business Il commercio di beni riuscirrà a trarre enormi vantaggi dall'IoT. Ciò grazie in particolar modo alla tecnologia dell'RFID, acronimo che sta per Radio Frequency IDentification. Questo è uno strumento utilizzato per identificare gli oggetti attraverso le onde radio. Tratterò successivamente le specifiche tecniche di tale tecnologia. Grazie all'RFID sarà possibile informatizzare i cicli di vita dei prodotti attraverso l'identificazione automatica, dunque, significherà mettere a sistema informazioni e rendere più trasparente il passaggio dei dati, evitando ridondanze ed errori ricorrenti nella gestione manuale. L'uso di questa tecnologia associata all'IoT porterà numerosi vantaggi anche a livello economico, confermando il vaore dell'innovazione. Questi sono alcuni parametri che mostrano i benifici che sarà possibile ottenere : • riduzione degli stock tra il 60 e l'80% • accuratezza dell'inventario tra il 98 e il 99,9% • dimezzamento dei tempi di spedizione (-50%) • controllo dei colli più veloce (+90%) • riduzione dei di inventario tra il 30 e il 50% • aumento delle vendite pari a un 18% grazie alla riduzione dell?out of stock http://www.digital4.biz/iot/approfondimenti/rfid-dall-identification-of-things-allainternet-of-things-ecco-cosa-sta-cambiando_43672155903.htm 1.1.4 Utilities L'applicazione dell'IoT al dominio delle utenze (luce, gas, acqua) riuscirà a creare enormi benefici sia per i consumatori che per i fornitori. Le informazioni raccolte in questa rete serviranno ad ottimizzare i consumi dei singoli, ma anche per migliorare le operazioni di analisi e controllo da parte delle aziende. Infatti questo tipo di operazioni hanno dei costi abbastanza elevati, ma sono fondamentali per il lavoro delle imprese. Misurazioni dei consumi e controllo degli impianti da remoto permetterà di riparmiare tempo e soldi. FONTE:https://solutionslab.vzw.com/wp-content/uploads/2015/06/ig_thefuture-of-energy_en_xg.pdf Quest'infografica ci mostra quali potranno essere i miglioramenti introdotti dall'applicazione dell'IoT al mondo dell'energia. (Le statistiche calcolate sono riferite ad analisi effettuare negli Stati Uniti, ma, con le dovute proporzioni possono anche essere applicate al nostro paese) Notiamo che ogni anno vengono rubati 6 miliardi di dollari di elettricità. L'introduzione di una rete elettrica intelligente aiuterebbe nel individuare i punti in cui ciò avviene, inoltre grazie al controllo remoto e all'automazione delle attrezzature dedite al riparo dei guasti, si riuscirà a diminuire il costo e a migliorare la qualità dei servizi. Le stesse considerazioni possono essere fatte per la rete idrica e per la rete del gas. I benefici dei consumatori saranno invece ottenuti grazie all'introduzione dei contatori intelligenti. Si stima che nel 2014 sia stata registrata la presenza di 94 milioni di dispositivi nel mondo e nel 2022 tale stima raggiungerà 1,1 miliardi. Questi terranno i consumatori informati sui propri consumi, permetteranno una fatturazione più accurata e consentiranno di tenere in conto la generazione autonoma di corrente elettrica attraverso l'uso, ad esempio, di impianti fotovoltaici. 1.1.5 Mobile Integrando comunicazione, controllo e processi informativi nei sistemi di trasporto, l'IoT permette di ottenere un'interazione dinamica e real time. Possiamo avere un esempio analizzando come si sono evoluti nel tempo i comuni sistemi di navigazione per auto. I primi sistemi erano molto costosi e consistevano in ricevitori GPS (Global Positioning System) capaci di determinare la posizione dell'auto. Per poi poter mostrarne la posizione sulla mappa, il ricevitore doveva essere in possesso di un database di immagini di mappe. L'evoluzione della connettività dei dispositivi mobile ha permesso di semplificare enormemente la complessità dei ricevitori, rendendoli alla portata di tutti. Questi determinano ancora la posizione dei veicoli attraverso l'utilizzo del GPS, ma ora i dati sono trasmessi a dei server. In questo modo il server invia al ricevitori solo le mappe necessarie per quell'area. Quindi tutto ciò riduce di molto il costo del navigatore e rende molto più semplice l'aggiornamento delle mappe. Ma la rete non si limita a fare solo ciò. Infatti, visto che i dati sono invitati a dei server, questi possono essere analizzati, permettendo l'offerta di servizi di calcolo. Ad esempio, monitornando il progresso sul percorso in tempo reale, i navigatori forniscono informazioni sul traffico, su eventuali incidenti o lavori stradali, permettendo di modificare il percorso al fine di percorrere quello più veloce. Ciò che migliorerà sarà anche la sicurezza a bordo. Infatti la National Highway Transportation Safety Administration sta lavorando per avere standard per produttori di auto e camion, che permettano la comunicazione wireless tra i veicoli con l'obiettivo di ridurre gli incidenti, diminuire il consumo di benzina e rendere il viaggio, come già detto, più veloce. «La tecnologia Vehicle-toVehicle rappresenta la nuova generazione di soluzioni di sicurezza per le auto, che si aggiungerà alla capacità di salvare vite che già abbiamo ottenuto con gli airbag e le cinture di sicurezza » ha dichiarato il Segretario ai Trasporti USA Anthony Foxx. Naturalmente non sarà solo il trasporto su gomma ad evolversi, ma ciò riguarderà anche il trasporto ferroviario, marittimo e aereo. Fonte :http://www.bitmat.it/blog/news/47660/iot-ed-i-sistemi-di-trasportointelligenti 1.1.6 Smart environment monitoring/Smart Cities Capitolo 2: Tecnologie In questo capitolo illustrerò quali sono le principali tecnologie che sono alla base dell'IoT. Queste sono state classificate in otto cluster tecnologici dall' Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano ((fonte :http://www.iotlab.it/letecnologie-iot/)) in base alle loro caratterstiche archittetturali, funzionali e operative. 2.1 Radio Frequency IDentification (RFID) L'RFID è una tecnologia che utilizza le onde radio col fine di identificare univocamente oggetti, animali o persone, capace anche di memorizzare dati all'interno di etichette elettroniche chiamate « tag », le quali a loro volta sono in grado di rispondere all'interrogazione a distanza da parte di dispositivi chiamati « reader ». Questa tecnologia nasce durante la seconda guerra mondiale e si sviluppa a partire dagli anni sessanta come dervivazione a scopi civili del sistema militare a radio frequenza IFF, il cui scopo era di identificare gli aerei e sapere se fossero nemici o alleati. In seguito la sua diffusione è iniziata dagli anni novanta in poi. Tale tecnologia è considerata, per le sue potenzialità, una tecnologia general purpose. Per questo motivo l' evoluzione dell'IoT dipende fortemente dallo sviluppo e l'utilizzo di quest'ultima. Gli elementi fondamentali di un sistema RFID sono : • Tags • Tags Reader • Sistema informativo di gestione dei dati • Database Come già detto, i dati sono trasferiti dal tag al receiver, in seguito a una sua interrogazione, attraverso onde radio con bande di frequenza ben definite. Inoltre i reader, nonostante il nome con il quale questi dispositivi sono identificati, sono anche in grado di aggiornare le informazioni contenute nei tag. In base agli elementi di cui dispone un tag e ai metodi di funzionamento, questi sono divisi in tag passivi, attivi, semi-passivi e semi-attivi. 2.1.1 Tag passivi Il tag passivo è il più diffuso ed economico. Esso dispone solo di un chip e un'antenna. Quindi vi è l'assenza di una batteria. L'energia di cui necessita per funzionare è ricavata tramite l'antenna, che oltre al compito di ricevere e trasmettere i dati, ha quindi anche il compito di trasformare l'energia elettromagnetica in energia elettrica. Il chip è formato da un solo circuito di trasmissione del segnale e da una memoria non volatile contenente un identificativo univoco che viene trasmesso al reader. 2.1.2 Tag attivi I tag di tipo attivo sono inveci caratterizzati dal fatto di disporre di una propria sorgente di alimentazione. Ciò permette, oltre che ad alimentare i circuiti di ricetrasmissione, a tenere attiva una memoria RAM statica (che può superare i 100 Kbyte) nella quale si memorizzano i dati relativi agli oggetti a cui si riferiscono i tag. Hanno distanze operative molto elevate, riescono ad arrivare anche fino a 200m, possono lavorare su frequenze molto più elevate dei tag passivi ed inoltre spesso sono dotati anche di sensori aggiuntivi. 2.1.3 Tag semi-passivi e semi-attivi I tag semi-passivi differiscono da quelli passivi perché possiedono una batteria, ma questa è ultizzata soltanto per alimentare il microchip ed eventuali sensori ausiliari. Per la trasmissione, l'energia necessaria è ricavata allo stesso modo dei tag passivi. I tag semi-attivi invece differiscono da quelli attivi per il modus operandi. Infatti sono dotati di una batteria che fornisce energia sia al chip che al trasmettitore, ma al fine di rispiarmiare energia questi non sono sempre operativi. Infatti l'etichetta RFID è disattivata fino a quando non riceve un'interrogazione da parte di un reader con tecnologia dei tag passivi. In tal modo sono in grado di operare per tempi molto più lunghi. FONTI : https://it.wikipedia.org/wiki/Radio-frequency_identification http://www.rf-id.it/TAGS-ATT-PAS.htm http://www.di.unisa.it/~ads/corso-security/www/CORSO-0304/RFID/ 2.2 Reti cellulari Tali reti si riferiscono alle reti di comunicazione che entrate a far parte della nostra vita quotidiana, quali GPRS, GSM(2G), HSPA(3G), LTE(4G). Queste permettono la telecomunicazione in tutti i punti di un territorio suddiviso in aree di non grandi dimensione, dette appunto celle, servite ognuna da una diversa stazione di telecomunicazione. Come per qualsiasi tecnologia senza fili, il vantaggio è prima di tutto legato alla riduzione del cablaggio, che è assente all'accesso. A ciò quindi si aggiunge anche il vantaggio della mobilità per gli utenti che ne usufruiscono. Infatti se la diffusione di cellulari, smartphones e altri dispositivi portatili ha raggiunto ogni punto del globo, lo si deve proprio a tali proprietà, che hanno spinto i ricercatori a migliorare e far evolvere sempre di più questa tecnologia. La sua importanza è tale che nonostante non siamo ancora entrati a pieno nell'era del 4G, già si sta pensando a standardizzare la nuova generazione delle reti cellulari, il 5G. Roberto Opilio, Direttore Operations di Telecom Italia, azienda in prima fila nelo sviluppo delle reti di quinta generazione, afferma che sarà possibile vedere il 5G concretamente all'opera già nel 2020, che quindi avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'Internet of Things. “Il 5G non ha solo a che vedere con prestazioni più efficienti e maggiore velocità, rispetto alle precedenti evoluzioni, fino al 4G, rappresenta un cambio di paradigma – aggiunge ancora Opilio –. Credo che siano 4 i principali elementi da tenere in considerazione quando si parla di 5G: bitrate nettamente superiori, possibilità di collegare simultaneamente centinaia di migliaia di oggetti per ogni cella, bassissima latenza e possibilità di connettersi su mezzi in movimento a velocità elevatissime, anche oltre i 500 km/h”. fonti : https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_cellulare http://www.elettronicanews.it/reti-cellulari-globali-per-iot/ http://www.lastampa.it/2015/06/23/tecnologia/tim-accelera-sul-gRtumt6GGcfZwrwpOR68C8L/pagina.html 2.3 PLC PLC è l'acronimo che sta per Power Line Communication. E' una tecnologia che utilizza la rete elettrica come mezzo per la trasmissione di voce e dati. La realizzazione è possibile grazie alla sovrapposizione del trasporto della corrente elettrica (continua o alternata) a bassa frequenza (generalmente 50 Hz per Europa, Asia, Africa, 60 Hz per il resto del mondo), con un segnale a frequenza più elevata che è modulato dall'informazione da trasmettere. Grazie poi al filtraggio e alla separazione degli intervalli di frequenza utilizzati, è appunto possibile separare le due correnti. Ci sono vari protocolli che standardizzano la tecnologia PLC. Ad esempio il protocollo IEEE 1901 (HomePlug), fa in modo che questa si proponga come un alternativa alle classiche tecnlogie LAN, come Ethernet e WiFi. Oppure il protocollo LonWorks, utilizzato dall'ENEL per la comunicazione con i smart-meters. O ancora il protocollo G3-PLC utilizzato per il monitoraggio e il controllo da remoto dell'illuminazione pubblica. Fonti :https://it.wikipedia.org/wiki/Powerline http://www.iotlab.it/le-tecnologie-iot/ 2.4 Wbus Questi standard (che includono ad esempio il Wireless M-Bus, KNX, X10) si propongono come alternativa “senza filo” a soluzioni cablate già utilizzate da tempo nel mondo industriale. Le tecnologie appartenenti a questo cluster non consentono architetture di comunicazione sofisticate, dal momento che replicano i principi dei bus di campo. La tecnologia più diffusa è rappresentata dal Wireless M-Bus, su frequenza 169 MHz, che consente di contenere i consumi energetici e al contempo avere buone distanze di lettura, in modo da ridurre il numero di concentratori necessari. Per le sue caratteristiche, Il Wireless Bus vede il suo utilizzo principale nello Smart Metering non elettrico: è ormai lo standard di fatto per il gas, ed è plausibile che lo diventi anche per l’acqua qualora si decidesse di intraprendere questa direzione. http://www.digital4.biz/iot/approfondimenti/le-8-tecnologie-alla-base-dellinternet-of-things_43672151781.htm 2.5 Reti mesh low-power Una rete mesh, o anche detta rete a maglie, è una rete senza fili cooperativa, la quale è costitiuita da un insieme di nodi (fissi o mobili) che hanno la funzionalità di ripetitori, trasmettitori e ricettori. Grazie a questa caratteristica non necessita di un server centrale su cui appoggiarsi, quindi è decentralizzata. Ciò le permette di essere anche economica, affidabile e adattabile. Essendo una rete cooperativa, un nodo trasmette un segnale al nodo successivo ; gli altri nodi, funzionando da ripetitori, trasmettono tale segnale in broadcast ai nodi nelle vicinanze riuscendo in questo modo a coprire grosse distanze. L'affidabilità della rete è data dal fatto che visto il modo in cui i nodi cooperano tra loro, se uno dovesse venir meno, allora i nodi vicino semplicemente cercherebbero percorsi alternativi per trasmettere il segnale. Tali reti, date le loro caratteristiche, vengono utilizzate principalmente nel monitoraggio ambientale, in ambito sanitario e industriale. Ma sono molteplici i campi di applicazione, ad esempio la Streetline Networks è una società che fornisce in tempo reale informzioni sulle disponibilità di posti liberi per parcheggiare tramite sensori posti sotto gli spazi adibiti al parcheggio. In questo modo ottimizza il lavoro dei parcheggi e facilita la vita degli automobilisti. Fonti : https://it.wikipedia.org/wiki/Wireless_mesh_network http://www.elettronicanews.it/reti-di-sensori-wireless-per-liot/ 2.6 Personal Communication In questo cluster sono raggruppati tutti gli standard utilizzati per la comunicazione all'interno di una PAN ( Personal Area Network) tra diversi dispositivi vicini ad un singolo utente. In questo ambito i dipsositivi utilizzano protocolli che permettono di scambiare informazioni a banda strettissima. Tali protocolli sono già ampiamente utilizzati dai nostri dispositivi personali, quali smartphone e tablet. Ecco alcuni esempi : • Bluetooth : Standard per la trasmissione di dati senza fili in una WPAN. Ampiamente utilizzato da miliardi di dispositivi date le sue caratteristiche che comprendono economicità, sicurezza e bassi consumi. • Zigbee : Standard di comunicazione operante nelle frequenze radio assegnate per scopi industriali, medici e scientifici. Opera tramite antenne digitali a basso consumo basate sullo standard IEEE 802.15.4 per WPAN. • NFC : L' NFC (Near Field Communication) fornisce connettività wireless bidirezionale a corto raggio (max 10cm). Infatti, quando due dispositivi sono vicini, si crea tra loro una rete peer-to-peer ed entrambi possono ricevere o tramettere informazioni. 2.7 WiFi Tecnologia che permette ai dispositivi di collegarsi tra loro attraverso una rete locale WLAN, cioè senza fili. Tale comunicazione è permessa grazie alla famiglia di protocolli IEEE 802.11. Essendo una tecnologia oramai ampiamente utilizzata e conosciuta, non mi dilungherò maggiormente. Conclusioni Spero che non questo lavoro sia riuscito a far comprendere la portata rivoluzionaria dell' Internet of Thinghs. Il modo di vivere le nostre vite non sarà più lo stesso, perché ogni nostra azione potrà quindi essere supportata dal lavoro delle nostre “cose”. Purtroppo, a causa dei limiti di lunghezza fissati, non ho potuto trattare di un argomento a me molto a cuore: la Privacy e la Sicurezza. Infatti, se da un lato sono elettrizzato e impaziente di vedere il nuovo volto che assumerà la società, dall'altro sono profondamente atterrito dai problemi che ne potrebbero scaturire. Ogni giorno siamo bersagliati da attacchi informatici di malintenzionati, che sfruttando “l'ignoranza” dell'utente medio, cercano di arricchirsi o semplicemente di creare danni. Quindi immaginate cosa potrebbe accadere se subissimo un attacco informatico nel momento in cui la nostra casa sia collegata a internet, la nostra auto sia collegata a internet, tutti i nostri oggetti siano collegati a internet. Quindi un aspetto critico della questione è proprio quello della sicurezza, che a mio parere dovrebbe essere messa in primo piano, perché senza di essa non potremmo avere le basi per una società amalgamata con l'IoT. Ma ancor più vulnerabile sarà la nostra privacy. Vediamo ogni giorno, in seguito all'avvento del social network, come le persone non comprendano l'importanza di tutelare la propria privacy. Giorno dopo giorno riversano le proprie vite su Facebook o Twitter (giusto per citare i principali), senza pensare che tali informazioni diventeranno di dominio pubblico e chiunque potrà quindi leggere, raccoglierle e riutilizzarle per fini economici, o peggio. Ora immaginate tale utente, che oltre all'ausilio dei social network, abbia a disposizione una miriade di oggetti che continuamente raccolgano informazioni sulla sua vita. Sarà come avere un grande occhio continuamente puntato su di noi, senza la possibilità di poter nasconderci da esso. “Nulla vi apparteneva, se non quei pochi centimetri cubi che avevate dentro il cranio” Questo è ciò che scrive George Orwell nella sua opera 1984, questo è ciò che mi aspetto se tali aspetti della questione non saranno trattati e sviluppati con la massima priorità. “Il Grande Fratello ti osserva” O sarà meglio dire, la tua TV ti sta osservando, la tua lavatrice ti sta osservando, il tuo smartphone ti sta ascoltando, la tua auto ti sta tracciando... Bibliografia [1] Autori, Titolo dell’articolo, Nome della rivista, volume, pagine, Data [2] Autori, Titolo del Libro, Editore, Anno, pagine. [3] Autori, Titolo dell’articolo, Nome della conferenza di cui è agli atti, editore, anno, pagine. [4] Nome del sito web, indirizzo http, ultima data in cui è stato acceduto