11 ottobre 2016
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ANICA 11 ottobre 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA CITAZIONI 10/10/2016 www.italiaoggi.it 08:33 Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana 5 11/10/2016 www.milanofinanza.it_DowJones 08:00 L'agenda di oggi 9 10/10/2016 Panorama.it I 10 film più visti della settimana 11 ANICA SCENARIO 11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale «L'ultimo film sul pittore perseguitato dal comunismo» 14 11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale Wajda Il regista della Storia 15 11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale «Il mio Papa tra pregi e difetti Io non provoco il Vaticano» 17 11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale Prevendite boom alla Festa di Roma Attesi Meryl Streep Benigni e Hanks 19 11/10/2016 Il Sole 24 Ore Wajda, da testimone a regista della Storia 20 11/10/2016 Il Sole 24 Ore Vivendi-Mediaset, prove d'intesa Tre anni insieme in Premium 21 11/10/2016 La Repubblica - Nazionale Andrzej Wajda 23 11/10/2016 La Repubblica - Nazionale Sorrentino: "Il mio Papa è solo come tutti gli uomini di potere" 25 11/10/2016 Il Messaggero - Nazionale Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda serie» 27 11/10/2016 Il Messaggero - Nazionale Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma 29 11/10/2016 Il Messaggero - Abruzzo Un festival per fare dell'Aquila la capitale degli appennini ` 31 11/10/2016 Il Tempo - Nazionale La riforma del cinema per i soliti noti 32 11/10/2016 Il Tempo - Nazionale Il segreto di Sorrentino: «Il mio Papa è un uomo tra gli uomini» 34 11/10/2016 Il Tempo - Nazionale La carica delle Istituzioni per Sorrentino e Law 35 11/10/2016 La Stampa - Nazionale Sorrentino: "Il mio Papa Pio XIII simbolo della solitudine umana" 36 11/10/2016 La Stampa - Nazionale David Bowie balla sul manifesto del Torino Film Festival 38 11/10/2016 La Stampa - Nazionale Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc 39 11/10/2016 Il Fatto Quotidiano " L ' uomo di ferro " se n ' è andato: addio al regista polacco Andrzej Wajda 41 11/10/2016 Il Fatto Quotidiano " Il Vaticano resta uguale, è una dittatura spuntata " 42 11/10/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale Young Pope cresce bene «Scriviamo già il seguito» 46 ANICA CITAZIONI 3 articoli 10/10/2016 08:33 Sito Web www.italiaoggi.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana pagerank: 7 Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana Questi gli appuntamenti economici, finanziari e politici più rilevanti della settimana: Martedì 11 ottobre Roma Convegno Nazionale dal titolo 'Valore geometra. Le sfide del lavoro, gli strumenti per crescere': due giorni di confronto sulla categoria dei geometri tra istituzioni, politica, imprese e mondo delle professioni per confrontarsi su 'Sviluppo e Innovazione, Welfare Attivo e NextGeo, Istruzione e Formazione, all'interno dei quali verranno lanciate proposte concrete e inedite. Presso il Centro Congressi Auditorium Antonianum, Viale Manzoni 1. Milano 09h00 #FORUMAutoMotive. Tema centrale di questa edizione sara' 'La sicurezza. Non e' (solo) un otpional'. Presso l'Auditorium Bosch Milano 09h00 Forum TAX: evento organizzato da Wolters Kluwer con l'Agenzia delle Entrate e in collaborazione con Andaf per parlare del rapporto tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, a partire dal nuovo ravvedimento operoso fino alla cooperative compliance. Intervengono Luigi Casero (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Rossella Orlandi (Direttore dell'Agenzia delle Entrate), Gerardo Longobardi (Presidente Cndcec), Roberto Mannozzi (Presidente Andaf), Giorgio Toschi (Comandante Generale Guardia di Finanza), Giulietta Lemmi (Amministratore Delegato Wolters Kluwer Italia). Presso l'Auditorium Testori di Palazzo regione Lombardia - Piazza Citta' di Lombardia 1 Scorzé (Ve) 10h30 Inaugurazione dell'impianto di trigenerazione: il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto e il gruppo energetico E.ON tagliano un nuovo traguardo nella loro collaborazione e partnership per l'efficienza energetica. Presso lo stabilimento Produttivo Acqua Minerale San Benedetto SpA, Viale Kennedy 65 Milano 11h30 Conferenza stampa Assinform per la presentazione dei dati di mercato dei servizi, delle applicazioni e delle tecnologie digitali (consuntivo 1° semestre 2016 e aggiornamento delle previsioni per il prossimo triennio). Presenti il presidente di Assinform, Agostino Santoni e Giancarlo Capitani, Presidente di NetConsulting3. Via Sacchi 7 Milano 11h30 Conferenza stampa di presentazione del XXXIX congresso Andaf 'Il rebus della ripresa economica. Le forze positive per risolverlo'. Intervengono Roberto Mannozzi, Presidente Andaf; Michele Malusa', Segretario Nazionale Andaf. Presso Palazzo Mezzanotte (sala Gialla) in Piazza degli Affari 6. Milano 12h00 Conferenza stampa di presentazione de Lo Scherzo di Riccardo Giacconi. Museo del 900, Sala Fontana, Via Marconi 1 Milano 14h00 Milano REbuild: ospiti italiani e internazionali, aziende, progettisti, mondo delle costruzioni, finanza e politica, per avviare un dialogo sulle sfide dell'industria 4.0, applicata all'ambiente urbano costruito. Auditorium Gio Ponti - Centro Congressi Assolombarda, Via Pantano 9 Roma 14h30 Presentazione MIA - Mercato Internazionale dell'Audiovisivo. Interverranno Francesco Prosperetti, Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma; Piera Detassis, Presidente Fondazione Cinema per Roma; Ivan Scalfarotto, Sottosegretario Mise; Nicola Borelli, Direttore generale cinema Mibact; Michele Scannavini, Presidente dell'agenzia Ice; Guido Fabiani, Assessore sviluppo economico e attivita' produttive Regione Lazio; Tilde Corsi, Presidente vicario Anica; Marco Follini, Presidente Apt; Lucia Millazzotto, Direttore Mia. Terme di Diocleziano (Aula 10) Roma 14h30 Commissione Agricoltura Senato - Audizione informale di rappresentanti di Confindustria sui ddl nn. 2383 e connessi (consumo del suolo) ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 5 10/10/2016 08:33 Sito Web www.italiaoggi.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Roma 15h00 Commissione Lavoro Senato - Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sui disegni di legge 2494 - 2241 - 2437 - Contrasto alla poverta' e riordino delle prestazioni sociali Milano 16h30 Convegno 'Fare Business nell'Area Mediterranea - Sfide e Opportunit. Cosa rappresenta l'area del Mediterraneo per le aziende italiane? Quali le sfide ancora aperte nelle regioni dell'Europa Meridionale, Nord Africa e Medio Oriente? Come tutelare gli investitori dalle controversie giuridiche? Tra i presenti Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia; Giuseppe Colaiacovo, Vice-presidente di Colacem SpA e Presidente di Colacem Tunisia; Enzo Caetani, Presidente e Amministratore di Keyst1 Italy SrL. Presso il Museo Diocesano di Milano, Corso Porta Ticinese 95 Gallarate (Va) 17h00 Lancio del nuovo sito Internet del magazine dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese: Varesefocus.it, un workshop per presentare il nuovo progetto editoriale del magazine dell'Unione Industriali. Tra i presenti Vittorio Gandini, Direttore dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Presso il MA*GA - Museo Arte Gallarate, via Egidio de Magri 1 Milano 19h00 Contract District Glamour Party: serata esclusiva organizzata da Milano Contract District, primo distretto del design dedicato al Real Estate. Partecipa lo Chef Filippo La Mantia e Dj set by Marco Fullone, music designer from Radio Monte Carlo. Durante l'evento verra' presentato in anteprima assoluta 'Il Segreto di Porta Romana', il nuovo progetto residenziale di BNP Paribas Real Estate nel cuore di Milano, firmato dall'Arch. Michele De Lucchi. Via Macedonio Melloni 3 Mercoledì 12 ottobre Roma 10h00 Assemblea Assogenerici: 'Italia, 12 ottobre 2036: benvenuti nel futuro'. Presso La Lanterna , Via Tomacelli 156 Roma 08h30 Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria - Audizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi Milano 09h00 Presso l'Hotel Principe di Savoia convegno dal titolo 'L'Innovazione nell'Assicurazione Salute', organizzato da RBM Assicurazione Salute S.p.A. in occasione della 4a edizione dell'Health Insurance Summit. Interviene Marco Vecchietti, Consigliere Delegato di RBM Assicurazione Salute. Roma 09h00 Convegno Sidief dal titolo Verso la 'Casa Taxi'? La domanda abitativa dei giovani. Tra i presenti Valeria Sannucci, Vice Direttore Generale Banca d'Italia; Mario Breglia - Presidente SIDIEF; Presso il Centro Convegni Banca d'Italia, via Nazionale 190 Roma 09h30 Convegno 'Verso il regolamento europeo sulla privacy', interviene il garante della privacy Antonello Soro (Hotel de Russie, Via del Babuino 9) Roma 09h30 Convegno 'Elementi storico economici della statistica nella societa' italiana nel lungo periodo', interviene Giorgio Alleva (sede Istat, via Cesare Balbo 14) Roma 10h00 Incontro 'Il lavoro nel futuro - Il contributo dell'Italia alla riflessione dell'Oil, Organizzazione internazionale del lavoro', partecipano Giuliano Poletti, Guy Rider, Susanna Camusso, Luigi Petteni, Carmelo Barbagallo, Tito Boeri, Massimo De Felice, Giorgio Alleva (sala del Mappamondo, Camera) Roma 10h30 Convegno Confcommercio Professioni 'Competitivita' e crescita: il ruolo delle professioni nel terziario'. Piazza G.G.Belli 2 Roma 10h30 'Real Estate meeting tra Industria Immobiliare e Istituzioni' stati generali della finanza e dei servizi immobiliari. Adozione di standard e buone pratiche nazionali, europee ed internazionali per l'Immobiliare. Via Nazionale 7 Milano 11h00 Il Banco Alimentare della Lombardia 'Danilo Fossati' Onlus presenta il Bilancio Sociale 2015 per discutere dell'emergenza poverta', con un focus sulla Lombardia. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 6 10/10/2016 08:33 Sito Web www.italiaoggi.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Presso Altis - Alta Scuola Impresa e Societa', Universita' Cattolica del Sacro Cuore, via San Vittore 18 Milano 13h00 Conferenza stampa di Sigest per la presentazione della ricerca 'I nuovi trend dell'abitare e il mercato residenziale a Milano': analisi della domanda e della iniziative di nuova costruzione in citta'. Via Mauro Macchi 40 Roma 14h00 Commissione Lavoro Senato - Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sull'affare assegnato (n. 789) - Canali di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: tirocini ed apprendistato Roma 15h30 Senato - comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre Milano 16h00 IR Top Consulting presenta il 'Green Investor Day': 'Le quotate green' incontrano la comunita' finanziaria e presentazione del Report Green Economy on Capital Markets 2016. Grand Hotel et de Milan Via Alessandro Manzoni 29 Milano 17h00 Unc, in collaborazione con Poste Italiane e Facebook Italia presenta la prima tappa del ciclo di incontri consumiAmo: un viaggio nel mondo del web che si concludera' con un aperitivo 'digitale'. 'Presso', Via Paolo Sarpi 60 Roma 17h30 Presentazione del libro 'Sabbie Mobili. Esiste un banchiere perbene?' di Fabio Innocenzi. Con Salvatore Rossi d.g. di Bankitalia (Piazza della Enciclopedia Italia 4, palazzo Mattei) Giovedì 13 ottobre Milano Conferenza Efpa Italia in vista di MiFID2. Sono previsti gli interventi di: Aldo Vittorio Varenna (Presidente di Efpa Italia); Emanuele Maria Carluccio (Presidente Standards and Qualifications Committee di Efpa Italia); Giuseppe Capobianco (Direttore Generale dell'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari) ed Aida Maisano (Responsabile di Abi Formazione). Presso il centro servizi BPM di Via Massaua Milano 09h00 Convegno dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano dal titolo 'Strumenti fiscali di rilancio economico'. Intervengono, tra gli altri, Enrico Zanetti, Viceministro del Ministero dell'Economia e delle Finanze e Alessandro Solidoro, Presidente ODCEC Milano. Presso la Sala Leonardo del Palazzo delle Stelline Roma 09h00 Privacy Day Forum: a Roma esperti della privacy a confronto. Intervengono Licia Califano, Componente Garante Privacy e Stefano Cuzzilla presidente di Federmanager. Al centro del dibattito le sfide del nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati, l'esigenza di figure manageriali esperte in privacy per l'industria digitale e il diritto all'oblio su siti e social network. Presso il Centro congressi Frentani (Via dei Frentani 4) Milano 10h00 Conferenza stampa di presentazione della 533° Fiera Agricola Regionale di Abbiategrasso, la Fiera di Ottobre con il tema 'Il Ticino, la grande via d'acqua, territori e colture'. Intervengono Pierluigi Arrara, Sindaco di Abbiategrasso; Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia; Marco Granelli, Assessore alla Mobilita' del Comune di Milano; Empio Malara, Presidente Associazione Amici dei Navigli; Alessandro Folli, Presidente del Consorzio di Bonifica Villoresi. Presso Citta' Metropolitana di Milano, nella Sala Affreschi - via Vivaio 1 Milano 10h15 Press briefing di Moody's sul sistema bancario italiano e il mercato delle cartolarizzazioni di NPLs. presso gli uffici di Moody's in Corso di Porta Romana, 68. Verona 11h00 Convegno Federmetano 'Cng per autotrazione: note sulla Dafi e variazione di pressione sui metanodotti - opportunita' e soluzioni'. Presso la Sala Rossa della Fiera di Verona Milano 12h00 Gruppo Miroglio lancia Tailoritaly, la prima piattaforma on line che consente di personalizzare capi di moda femminile 100% made in Italy, realizzata in partnership con il Gruppo Miroglio, nell'ambito del Miroglio Innovation Program. Verra' presentata la collezione Autunno/Inverno 2016. Presso lo store Miroglio di Piazza della Scala (via Verdi 2, angolo via Manzoni). ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 7 10/10/2016 08:33 Sito Web www.italiaoggi.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Milano 14h00 Assocasa presenta il 20° Osservatorio del mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa. Presso Auditorium Federchimica, via Giovanni da Procida 11 Roma 15h00 Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo- Audizioni in materia di contrasto della contraffazione via web e in sede internazionale. Audizione di rappresentanti di Alibaba Group. Venerdì 14 ottobre Bergamo 14h30 Assemblea straordinaria degli azionisti di Ubi Banca per deliberare in merito alla fusione Milano 11h00 Conferenza Stampa Confindustria Ancma dal titolo Motociclisti: 'Incentivi per la sicurezza' per discutere della richiesta fatta al Governo per l'introduzione di sgravi fiscali per favorire la diffusione di airbag e paraschiena motociclistici. Presenti tra gli altri Luigi Casero, Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze; Pier Francesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria Ancma; Enzo Garofalo, Vice presidente Commissione Trasporti della Camera e Presidente gruppo interparlamentare Amici delle Due Ruote; Alessio Pitidis, Direttore Reparto Ambiente e Traumi dell'Istituto Superiore di Sanita'. Presso Circolo della Stampa, Sala Tobagi, Corso Venezia 48 Cernobbio (Co) 09h00 A Villa d'Este sul Lago di Como si tiene la due giorni della quindicesima edizione del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello Studio Ambrosetti che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonche' rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell'ambiente, della sicurezza alimentare e dell'economia. Termina domani. Roma 10h00 Nella Sala dei Gruppi Parlamentari in via Campo Marzio 78, CIDA festeggia il suo 70esimo anniversario, attraverso un'iniziativa di coinvolgimento della classe dirigente europea per facilitare e stimolare la nascita della Nuova Europa. Sala dei Gruppi Parlamentari, via di Campo Marzio 78 ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 8 11/10/2016 08:00 Sito Web www.milanofinanza.it_DowJones La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'agenda di oggi pagerank: 7 MILANO (MF-DJ)--Questi gli appuntamenti economici, finanziari e politici piu' rilevanti di oggi: Martedi' 11 ottobre FINANZA -- CDA -- ASSEMBLEE -- ECONOMIA POLITICA Roma Convegno Nazionale dal titolo 'Valore geometra. Le sfide del lavoro, gli strumenti per crescere': due giorni di confronto sulla categoria dei geometri tra istituzioni, politica, imprese e mondo delle professioni per confrontarsi su 'Sviluppo e Innovazione, Welfare Attivo e NextGeo, Istruzione e Formazione, all'interno dei quali verranno lanciate proposte concrete e inedite. Presso il Centro Congressi Auditorium Antonianum, Viale Manzoni 1. Termina domani Roma Banca d 'Italia pubblica 'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita', 'L 'economia italiana in breve', 'Moneta e banche' Roma 08h00 CdM Milano 09h00 #FORUMAutoMotive. Tema centrale di questa edizione sara' 'La sicurezza. Non e' (solo) un otpional'. Presso l'Auditorium Bosch Milano 09h00 Forum TAX: evento organizzato da Wolters Kluwer con l'Agenzia delle Entrate e in collaborazione con Andaf per parlare del rapporto tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, a partire dal nuovo ravvedimento operoso fino alla cooperative compliance. Intervengono Luigi Casero (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Rossella Orlandi (Direttore dell'Agenzia delle Entrate), Gerardo Longobardi (Presidente Cndcec), Roberto Mannozzi (Presidente Andaf), Giorgio Toschi (Comandante Generale Guardia di Finanza), Giulietta Lemmi (Amministratore Delegato Wolters Kluwer Italia). Presso l'Auditorium Testori di Palazzo regione Lombardia - Piazza Citta' di Lombardia 1 Scorze'(Ve)10h30 Inaugurazione dell'impianto di trigenerazione: il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto e il gruppo energetico E.ON tagliano un nuovo traguardo nella loro collaborazione e partnership per l'efficienza energetica. Presso lo stabilimento Produttivo Acqua Minerale San Benedetto SpA, Viale Kennedy 65 Milano 11h30 Conferenza stampa Assinform per la presentazione dei dati di mercato dei servizi, delle applicazioni e delle tecnologie digitali (consuntivo 1 semestre 2016 e aggiornamento delle previsioni per il prossimo triennio). Presenti il presidente di Assinform, Agostino Santoni e Giancarlo Capitani, Presidente di NetConsulting3. Via Sacchi 7 Milano 11h30 Conferenza stampa di presentazione del XXXIX congresso Andaf 'Il rebus della ripresa economica. Le forze positive per risolverlo'. Intervengono Roberto Mannozzi, Presidente Andaf; Michele Malusa', Segretario Nazionale Andaf. Presso Palazzo Mezzanotte (sala Gialla) in Piazza degli Affari 6. Milano 12h00 Conferenza stampa di presentazione de Lo Scherzo di Riccardo Giacconi. Museo del 900, Sala Fontana, Via Marconi 1 Roma 13h00 Camera - la Commissione Finanze svolgera' l'audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale promotori finanziari (Anasf), nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela. diretta webtv. Milano 14h00 Milano REbuild: ospiti italiani e internazionali, aziende, progettisti, mondo delle costruzioni, finanza e politica, per avviare un dialogo sulle sfide dell'industria 4.0, applicata all'ambiente urbano costruito. Auditorium Gio Ponti - Centro Congressi Assolombarda, Via Pantano 9 Roma 14h00 Camera - la Sala del Cavaliere - la Vice Presidente della Camera, Marina Sereni, incontrera' la Presidente del Consiglio federale degli Emirati Arabi Uniti, Amal al Qubaisi. Roma 14h30 Presentazione MIA - Mercato Internazionale dell'Audiovisivo. Interverranno Francesco Prosperetti, Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma; Piera Detassis, Presidente Fondazione Cinema per Roma; Ivan Scalfarotto, Sottosegretario Mise; Nicola Borelli, Direttore generale cinema Mibact; Michele Scannavini, Presidente dell'agenzia Ice; Guido Fabiani, Assessore sviluppo economico e attivita' produttive Regione Lazio; Tilde Corsi, Presidente vicario Anica; Marco Follini, Presidente Apt; Lucia Millazzotto, Direttore Mia. Terme di Diocleziano (Aula 10) Roma 14h30 Commissione Agricoltura Senato - Audizione informale di rappresentanti di Confindustria sui ddl nn. 2383 e connessi (consumo del suolo) Roma 14h30 Senato FINANZE - audizione informale sulle Misure fiscali a sostegno della famiglia di rappresentanti della Banca d 'Italia. Roma 15h00 Commissione Lavoro Senato ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 9 11/10/2016 08:00 Sito Web www.milanofinanza.it_DowJones ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sui disegni di legge 2494 - 2241 - 2437 - Contrasto alla poverta' e riordino delle prestazioni sociali Roma 15h00 La nota di aggiornamento del Def approdera' in Aula alla Camera per le votazioni. Milano 16h30 Convegno 'Fare Business nell'Area Mediterranea - Sfide e Opportunit. Cosa rappresenta l'area del Mediterraneo per le aziende italiane? Quali le sfide ancora aperte nelle regioni dell'Europa Meridionale, Nord Africa e Medio Oriente? Come tutelare gli investitori dalle controversie giuridiche? Tra i presenti Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia; Giuseppe Colaiacovo, Vice-presidente di Colacem SpA e Presidente di Colacem Tunisia; Enzo Caetani, Presidente e Amministratore di Keyst1 Italy SrL. Presso il Museo Diocesano di Milano, Corso Porta Ticinese 95 Gallarate (Va)17h00 Lancio del nuovo sito Internet del magazine dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese: Varesefocus.it, un workshop per presentare il nuovo progetto editoriale del magazine dell'Unione Industriali. Tra i presenti Vittorio Gandini, Direttore dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Presso il MA*GA - Museo Arte Gallarate, via Egidio de Magri 1 Milano 19h00 Contract District Glamour Party: serata esclusiva organizzata da Milano Contract District, primo distretto del design dedicato al Real Estate. Partecipa lo Chef Filippo La Mantia e Dj set by Marco Fullone, music designer from Radio Monte Carlo. Durante l'evento verra' presentato in anteprima assoluta 'Il Segreto di Porta Romana', il nuovo progetto residenziale di BNP Paribas Real Estate nel cuore di Milano, firmato dall'Arch. Michele De Lucchi. Via Macedonio Melloni 3 ECONOMIA INTERNAZIONALE Londra 11h43 Workinvoice si presenta a 'Lendit Europe 2016' con un focus sul mercato dell'anticipo fatture online in Italia. red/ds (fine) MF-DJ NEWS 10/10/2016 Sito Web Panorama.it I 10 film più visti della settimana Cast (voci italiane): Alessandro Cattelan, Pasquale Petrolo, Francesco Mandelli, Laura Chiatti, Francesca Manicone, Luigi Ferraro, Selvaggia Quattrini Trama: Nuovo film di animazione della Illumination Entertainment di Chris Meledandri, è una commedia sui nostri animali domestici e su come vivono le loro giornate quando li lasciamo soli per andare a scuola o a lavoro.DISTRIBUZIONE: Universal Pictures International Italy (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 4.579.330 euro - INCASSO TOTALE: 4.579.330 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg, Blake Lively, Parker Posey, Kristen Stewart, Corey Stoll, Ken Stott Trama: Storia d'amore agrodolce, segue il viaggio di Bobby Dorfman (Eisenberg) dal Bronx, dove è nato, a Hollywood, dove si innamora della segrataria (Stewart) dello zio agente delle star (Carell), per poi tornare nuovamente a New York, in cui viene travolto nel mondo vibrante della vita dei locali notturni dell'alta società. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia (dal 29 settembre 2016) INCASSO: 1.275.762 euro - INCASSO TOTALE: 2.518.879 euroCast: Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Emma Thompson Trama: Nuovamente single dopo essersi lasciata con Mark Darcy (Firth), il "vissero felici e contenti" di Bridget Jones (Zellweger) non sta andando esattamente secondo i piani. Bridget decide di concentrarsi sul suo lavoro di collaboratrice in un notiziario di punta, e di circondarsi di vecchi e nuovi amici. Per una volta, Bridget ha tutto completamente sotto controllo. Cosa potrebbe andare storto? La sua vita sentimentale ha però una svolta quando Bridget incontra un affascinante americano di nome Jack (Dempsey), tutto quello che Mr. Darcy non è. In un improbabile colpo di scena, si ritrova in dolce attesa, ma con un inconveniente... non è sicura dell'identità del padre.DISTRIBUZIONE: Universal Pictures International Italy (dal 22 settembre 2016) INCASSO: 1.229.967 euro - INCASSO TOTALE: 4.999.594 euroCast (voci italiane): Carla Signoris, Luca Zingaretti, Stefano Masciarelli, Massimiliano Rosolino, Licia Colò, Baby K Trama: Il cartoon sequel di Alla ricerca di Nemo, vede il ritorno di Dory, la pesciolina azzurra più smemorata di sempre, che ora vive felicemente sulla barriera corallina insieme a Nemo e Marlin. Quando Dory ricorda improvvisamente di avere una famiglia che forse la sta cercando, i tre decidono di partire per una straordinaria avventura attraverso l'oceano che li condurrà fino al prestigioso Parco Oceanografico, in California: un acquario che è anche un centro di riabilitazione. Per riuscire a trovare sua madre e suo padre, Dory chiederà aiuto ai tre abitanti più stravaganti del posto: Hank, un irascibile polpo che tenta continuamente la fuga, Bailey, un beluga convinto di avere un sonar difettoso, e Destiny, uno squalo balena miope. Esplorando con destrezza le complesse regole del PO, Dory e i suoi compagni d'avventura scopriranno l'amicizia, il senso della famiglia e la magia che si cela nei loro difetti.DISTRIBUZIONE: Disney (dal 15 settembre 2016) INCASSO: 1.183.845 euro INCASSO TOTALE: 14.151.999 euroCast: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen Trama: Un soldato (Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione, ma inavvertitamente poggia il piede su una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica della tutt'altro che semplice situazione. Dal produttore di Buried - Sepolto, un altro thriller, questa volta diretto da due registi italiani.DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 597.342 euro - INCASSO TOTALE: 597.342 euroCast: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano, Valentina Lodovini Trama: Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana, figlia di un messo pontificio, sparisce dal centro di Roma, dando inizio a uno dei più clamorosi casi irrisolti italiani. Sollecitata dallo scandalo "Mafia capitale" dei giorni nostri, una rete televisiva inglese invia a Roma una giornalista di origine italiana (Sansa) per raccontare dove tutto ebbe inizio: quel 22 giugno di tanti anni prima. Con l'aiuto di un'altra giornalista (Lodovini) che ha scoperto una nuova pista, entra in scena un personaggio ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema 10/10/2016 Sito Web Panorama.it ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato inquietante: Sabrina Minardi (Scarano). È l'amante di Enrico De Pedis (Scamarcio), meglio conosciuto come Renatino, il boss che ha saputo gestire meglio di ogni altro il malaffare della capitale, poi finendo sotto i colpi della banda della Magliana. Nonostante il suo passato, Renatino verrà sepolto nella Basilica di S. Apollinare, nel cuore di Roma, proprio accanto alla scuola di musica frequentata da Emanuela: un altro mistero. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 590.016 euro INCASSO TOTALE: 590.016 euroCast: Mark Wahlberg, Kurt Russell, John Malkovich, Gina Rodriguez, Dylan O'Brien Kate Hudson Trama: Il 20 aprile 2010 sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, si è verificato uno dei più gravi disastri mondiali causati dall'uomo. Questo film racconta una storia di vitale importanza che molti non hanno visto: la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater Horizon quel giorno, sorpresi nelle più strazianti circostanze immaginabili - uomini e donne altamente specializzati che riponevano in un faticoso turno le speranze di tornare dalle loro famiglie ed alle loro vite sulla terraferma. In un attimo, si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita, spinti a trovare il coraggio per combattere contro un inarrestabile inferno di fuoco nel bel mezzo dell'oceano e, quando tutto sembrava perduto, cercare di salvarsi l'un l'altro. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Medusa (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 537.069 euro - INCASSO TOTALE: 537.069 euroCast: Luca Argentero, Stefano Fresi, Ambra Angiolini, Serena Rossi, Grazia Schiavo, Fioretta Mari Trama: Luca Molteni è un uomo affascinante, single per scelta e ha un gran successo con le donne. Rocco Fontana è sposato con Claudia, ha tre figli, una casa in campagna ed è perennemente a dieta. Uno è un preciso geometra, l'altro un estroso architetto. Hanno in comune solo una cosa: il lavoro. Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull'orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l'unico posto di Responsabile nella nuova società. Le qualità dell'uno sembrano mancare all'altro e proprio per questo l'azienda decide di far loro una "proposta indecente": un vero e proprio "scambio di vite" per cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli immancabili i segreti...DISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 29 settembre 2016) INCASSO: 463.285 euro INCASSO TOTALE: 992.859 euroCast: Jack Huston, Toby Kebbell, Morgan Freeman, Rodrigo Santoro, Nazanin Boniadi, Ayelet Zurer, Sofia Black D'Elia Trama: Basato sul famoso romanzo di Lew Wallace, il film racconta l'epica vicenda di Giuda Ben-Hur (Huston), un giovane dalle nobili origini che è falsamente accusato di tradimento dal proprio fratello adottivo Messala (Kebbell), ufficiale dell'esercito Romano. Privato del titolo, separato dalla famiglia e dalla donna che ama (Boniadi), Giuda è costretto in schiavitù. Dopo anni passati per mare, Giuda fa ritorno alla propria terra d'origine per cercare vendetta, trovando invece la salvezza. DISTRIBUZIONE: Universal Pictures International Italy (dal 29 settembre 2016) INCASSO: 326.530 euro - INCASSO TOTALE: 836.723 euroCast: Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, Byung-Hun Lee, Peter Sarsgaard, Haley Bennett, Matt Bomer, Manuel Garcia-Rulfo, Martin Sensmeier Trama: Rivisitazione del classico westerne del 1960. Quando la città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue (Sarsgaard), per trovare protezione i cittadini disperati assoldano sette fuorilegge, cacciatori di taglie, giocatori d'azzardo e sicari - Sam Chisolm (Washington), Josh Faraday (Pratt), Goodnight Robicheaux (Hawke), Jack Horne (D'Onofrio), Billy Rocks (Byung-Hun Lee), Vasquez (Garcia-Rulfo) e Red Harvest (Sensmeier). Mentre preparano la città per la violenta resa dei conti che sanno essere imminente, questi sette mercenari si trovano a lottare per qualcosa che va oltre il denaro. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 22 settembre 2016) INCASSO: 300.086 euro - INCASSO TOTALE: 1.630.774 euro ANICA SCENARIO 20 articoli 11/10/2016 Pag. 36 diffusione:256969 tiratura:369226 «L'ultimo film sul pittore perseguitato dal comunismo» Valerio Cappelli «Aveva 90 anni ma era pieno di progetti, era ricoverato da una settimana in un ospedale di Varsavia. Gli ho parlato, era calmo, la sua morte è stata del tutto inattesa», dice Michal Kwiecinski, amico e produttore di Wajda. Il regista venerdì era atteso alla Festa del cinema a Roma. «Sì, e non vedeva l'ora. Era sicuro che ce l'avrebbe fatta, parlavamo di una proiezione in Vaticano. Il suo film Afterimage è la storia del pittore Wladyslaw Strzeminski che fu perseguitato nella Polonia sovietizzata del dopoguerra. E finì per arredare le vetrine dei negozi. Il mio paese lo ha candidato agli Oscar, è stato accolto trionfalmente a un festival polacco e a Toronto». Ci sono echi della Polonia di oggi che flirta con l'autoritarismo? «Non intenzionalmente, ma Wajda era un genio che precorreva i tempi. Strzeminski era un astrattista e il governo chiedeva realismo, non è così conosciuto nemmeno da noi, Wajda non voleva farne un eroe: è un film sulla libertà degli artisti e di ogni individuo». Ha vissuto la censura? «Per dodici anni non gli permisero di fare film. Anche se questo governo non gli piaceva, non ha mai pensato di lasciare il paese, al contrario di altri registi polacchi di cui non parlava mai, aveva una idiosincrasia per gli aneddoti. Era profondamente legato alla lingua e alla cultura della Polonia. Ed era ottimista sui giovani». Qual è l'eredità artistica di Wajda? «Nel mio paese non abbiamo registi con la sua integrità, col suo senso di giustizia. Lascia un grande vuoto». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Insieme Michal Kwiecinski e Andrzej Wajda ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'amico produttore Kwiecinski 11/10/2016 Pag. 36 diffusione:256969 tiratura:369226 Wajda Il regista della Storia Addio al maestro del cinema polacco: testimone delle tragedie del '900 raccontò il nazismo, Stalin e Solidarnosc Maurizio Porro Andrzej Wajda, il grande regista polacco, morto domenica notte a 90 anni a Varsavia, si porta dietro le tragedie del Novecento di cui il suo cinema è stato testimone. Prima il nazismo, la lotta contro gli invasori, l'Olocausto del ghetto ( Generazione , I dannati di Varsavia e Cenere e diamanti , il primo assassinio del giorno di pace). E poi lo stalinismo e la sovietizzazione dei paesi dell'Est con l'operaio stakanovista di L'Uomo di marmo , seguito da L'uomo di ferro , 1981, Palma a Cannes. Prosegue la storia verso i cantieri in sciopero di Danzica del 70 e la nascita di Solidarnosc cui il regista aderirà firmando anche un biofilm su e con Lech Walesa in cui Maria Rosaria Omaggio recita la Fallaci. E con l'arrivo di papa Wojtyla nel 78 il cerchio si chiude: Polonia superstar. Così a un certo punto Wajda, nato il 6 marzo del 1926 a Suwalki, sente di dover chiudere col passato, con la giovinezza travagliata quando fu allievo dell'Accademia di Cracovia (fu pittore scenografo) e uscì dalla scuola di cinema di Lodz, firmando il suo primo film un anno dopo la morte di Stalin nel '54. Lascia alle spalle il dolore privato e collettivo della guerra, mentre confessa il suo '68 con L'amore a 20 anni e l'autobiografia Tutto è in vendita influenzato da Fellini. Portatore sano di una idea di cinema che si assume il peso morale, confessa: «Come si può dire la verità sul nostro Paese, essendo talmente complessa?». Magari prendendo spunto da libri, certo che ogni adattamento deve essere crudele ( Linea d'ombra di Conrad, Le signorine di Wilko di Iwaskiewicz, Paesaggio dopo la battaglia di Tadeusz Borowski, scampato ai lager). Lavora assiduo in teatro, riduce molto Dostoevskji fra cui un memorabile Idiota con un attore giapponese nel duplice ruolo di Nasassia e Mishkyn: firma uno storico Amleto nell'81 in cui fa coincidere vita e teatro, tanto che alcuni suoi film hanno un precedente in scena ( Le nozze , I dèmoni e Danton che farà con Depardieu); riduce il capolavoro la Classe morta di Kàntor. Ma soprattutto apre gli occhi sul mondo affinché nulla resti impunito: nel 2009 firma Katyn sull'eccidio voluto nel '40 da Stalin di 22.000 soldati polacchi che non ebbero mai sepoltura e fra cui anche il padre del regista, ufficiale di cavalleria. Era atteso a Roma per Afterimage , sul controverso pittore di avanguardia Wladyslaw Strzeminski (18931952), vittima del realismo socialista. Fu autore che sposò la causa di deboli e indifesi, perché la cultura polacca, diceva, «è sempre stata il luogo del discorso sociale, politico, civile, morale»: fra Munk, Zanussi, il gigante Kieslowski, Wajda è quello più nazionalpopolare, che si prende la responsabilità del Tempo. In finale di una carriera fatta di 56 titoli, illuminata da lampi di lirismo, con una vita popolata da 4 mogli e una figlia, ebbe giusti riconoscimenti e salì in smoking le scale dei festival: l'Oscar onorario nel 2000, Leone alla carriera nel '98, Orso a Berlino nel 2006, la vittoria al Festival di Mosca nel '75, con gran valore di riscatto: cinque suoi titoli hanno avuto la nomination come film straniero, aggettivo che davvero poco gli si addice. © RIPRODUZIONE RISERVATA 56 titoli Andrzej Wajda, nato il 6 marzo del 1926 a Suwalki (Polonia) ha diretto 56 film tra cui «L'uomo di marmo» «Danton» e «Katyn» Album Palma d'oro Krystyna Janda e Jerzy Radziwilowicz in «L'uomo di ferro» (1981), film che racconta la storia del sindacato polacco Solidarnosc ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 1926-2016 L' autore conquistò Cannes con «L'uomo di ferro». Premiato con l'Oscar alla carriera 11/10/2016 Pag. 36 diffusione:256969 tiratura:369226 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il leader Walesa L'attore Robert Wieckiewicz interpreta il sindacalista e attivista politico Lech Walesa in «Walesa - L'uomo della speranza» (2013) La statuetta Wajda mentre riceve l'Oscar alla carriera nel 2000: è Jane Fonda a consegnare il premio al maestro del cinema polacco 11/10/2016 Pag. 37 diffusione:256969 tiratura:369226 «Il mio Papa tra pregi e difetti Io non provoco il Vaticano» Sorrentino: penso alla seconda serie . Jude Law: mi ispiro a Pio XII L' autore «Dalla Santa Sede non ho avuto nessun tipo di collaborazione, vale il principio di reciprocità» Valerio Cappelli ROMA Il Papa «di» Paolo Sorrentino, tradizionalista, caustico, giovane, americano, col volto di Jude Law, entrerà negli schermi su Sky Atlantic dal 21 ottobre (dieci puntate, due alla volta), e ha numeri più grandi che a San Pietro: già venduto in 110 paesi, costato 40 milioni di euro, ci sarà una seconda serie. I media stranieri dopo l'anteprima parziale alla Mostra di Venezia furono conquistati dalla potenza visiva e dall'originalità. Il Wall Street Journal parla di «Rinascimento della tv italiana». Ma a Roma sembrano tutti timorosi delle reazioni in Vaticano, già negative durante la Mostra di Venezia: tutti meno Sorrentino. «Non vorrei perseguire l'abitudine di andare lì a mostrare le cose, non ho avuto nessun tipo di apertura e collaborazione, non vedo perché dovrei averne io, vale il principio di reciprocità. Il film non è una provocazione, il clero viene rappresentato o nella sua infallibilità o (dagli americani) nella sua malvagità. Ho cercato uno stile diverso, raccontando esseri umani tra umani, con pregi, difetti, limiti. Mi auguro che abbiano la pazienza di vederlo fino alla fine». Ci saranno colpi di scena, lo straordinario cardinale Voiello «di» Silvio Orlando, che crede allo stesso modo nella fede e nella squadra del Napoli, sarà nel tempo meno machiavellico e ambiguo («sono di una generazione diffidente verso la ricerca della bellezza, sinonimo di volgarità, invece qui si cerca la bellezza attraverso immagini senza paura di estetismi, è un progetto bello e sfavillante»). Il maestro di cerimonie è l'almodovariano Javier Càmara: «Ho mandato un provino in cui ballo la musica di Raffaella Carrà». Ecco immagini di puntate future della produzione Sky in cui Jude Law prega in una piscina sott'acqua. Ha la gestualità ampia: «Mi sono ispirato a Pio XII nella foto della guerra dopo il bombardamento di San Lorenzo. Ma anche Wayne Rooney, il calciatore inglese: quando segna allarga le braccia a quel modo». Come si è avvicinato a un ruolo così impegnativo? «Il primo istinto è stato di studiare la storia del Vaticano e i papati. E ho avuto una reazione di panico. Non trovavo indicazioni precise su chi dovesse essere questo Papa nel mondo di Sorrentino. Mi sono lasciato guidare da lui». C'è la solitudine del potere, c'è l'infanzia negata del suo Papa, Lenny Belardo, che nasce orfano, cresce con suor Mary, il pontefice la vuole accanto a sé, salvo poi prenderne le distanze: lei è Diane Keaton, l' attrice che non ti aspetti. «Si è sempre dedicata solo alle commedie, io ho sempre pensato che fosse una straordinaria attrice drammatica». Con Sorrentino proviamo a parlare d'altro: lei era tra i selezionatori del film da candidare agli Oscar, era favorevole a Indivisibili di De Angelis, e contrario a Fuocoammare di Rosi, che ha prevalso. Ha avuto il coraggio di dirlo pubblicamente. «Ma non ho nessuna patente di verità in virtù dei risultati raggiunti, è una cosa elementare e non volevo essere polemico, la corsa agli Oscar è una gioiosa piccola guerra e potevamo mandare due soldati ( Fuocoammare è anche nella categoria documentari, ndr ) anziché uno». Cosa pensa dell'imitazione che le fa Crozza? «Mi fa ridere, è lusinghiero che qualcuno si prenda la briga di imitarmi». Il film su Berlusconi? È uno dei tanti progetti». Intanto arriva il «suo» Papa, così diverso da Bergoglio, che abbraccia la gente mentre Lenny Belardo tuona nella sua prima omelia alla folla: «Vi siete dimenticati di Dio, non ho nulla da dire a chi ha dei dubbi, voi dovete provare che Dio non esiste». E Mediaset annuncia per dicembre la serie Francesco, il Papa della gente di Daniele Luchetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 episodi ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Su Sky 11/10/2016 Pag. 37 diffusione:256969 tiratura:369226 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Paolo Sorrentino, 46 anni, è nato a Napoli. Ha vinto un premio Oscar e un Golden Globe nel 2014 per «La grande bellezza». Nella sua carriera ha conquistato anche 5 David di Donatello e 6 Nastri d'argento «The Young Pope» segna il debutto di Sorrentino con una serie tv. Dieci episodi: nel cast Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando. Debutterà il 21 ottobre su Sky Atlantic. È stata venduta in 110 Paesi ed è costata 40 milioni di euro Foto: Sul set Jude Law (43 anni) in «The Young Pope» di Paolo Sorrentino, dove interpreta Papa Pio XIII, Pontefice americano 11/10/2016 Pag. 37 diffusione:256969 tiratura:369226 Prevendite boom alla Festa di Roma Attesi Meryl Streep Benigni e Hanks S. L. Dopo il primo weekend di prevendite, la Festa del Cinema di Roma, in programma da giovedì al 23 ottobre, fa registrare un grande risultato al botteghino: sono stati già acquistati quasi 12 mila biglietti, l'11 per cento in più rispetto a un anno fa. In netto aumento anche la percentuale di biglietti venduti online. Sale così l'attesa per l'evento che quest'anno ospiterà grandi nomi del mondo del cinema: Tom Hanks (che riceverà un premio alla carriera), Oliver Stone (che porterà il suo Snowden ), Roberto Benigni, Meryl Streep (foto) e Don DeLillo. Attesi anche Jovanotti e l'architetto Daniel Libeskind, che parleranno dei loro film del cuore. Il film d'apertura sarà Moonlight , considerato dalla stampa americana uno dei film più delicati dell'anno: storia di un ragazzino che scopre la propria omosessualità ma cresce insieme a ragazzi omofobi. Temi forti legano i titoli selezionati: l'Olocausto ( Denial , The Last Laugh ), la diversità e la precarietà del lavoro. Attesa anche per Lion di Garth Davis, Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan (due film in odore di Oscar) e The Birth of a Nation di Nate Parker. La Festa avrà anche una finestra aperta sulle elezioni americane, con 16 film dedicati alla politica Usa, da Mr.Smith va a Washington a Lincoln . © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La rassegna 11/10/2016 Pag. 30 diffusione:124550 tiratura:183852 Wajda, da testimone a regista della Storia Goffredo Fofi Il lutto per la morte di Andrzej Wajda, a novant'anni, non è soltanto quello per un grande regista cinematografico, uno dei più grandi nomi della storia di quest'arte. È il lutto per la morte di uno dei massimi artisti europei del secolo ventesimo, uno dei suoi testimoni più acuti e profondi, coraggiosi e rigorosi. Figlio di un ufficiale massacrato dai sovietici a Katyn (e di questo poté parlare solo molto tardi, dedicando a quella tragedia un ultimo capolavoro, Katyn appunto, insieme romanzo e storia, commozione e giudizio; una pellicola che venne accolta con colpevole freddezza dalla nostra critica), i suoi primi film, girati intorno ai trent'anni, alla metà degli anni cinquanta e ancora in piena guerra fredda, osavano dare una visione disperata della resistenza al nazismo, e narrarla con un linguaggio tutt'altro che neorealistico (secondo le convenzioni del tempo), bensì espressionista e barocco (I dannati di Varsavia, Cenere e diamanti e il meno noto ma non meno forte Samson sulla shoah). Cantò subito dopo le speranze e la vitalità della generazione del Sessanta, con il suo attore-feticcio Zbigniew Cybulski, una sorta di James Dean polacco bensì più intelligente, e dedicarsi in seguito, anche per sfuggire i rigori della censura, all'illustrazione dei capolavori della cultura polacca ( Ceneri, Le nozze, Danton, il contemporaneo La classe morta di Tadeusz Kantor per la tv, e considerando giustamente La linea d'ombra come opera polacca; spostandosi volentieri in altri film su Fëdor Dostoevskij e Mikhail Bulgakov...), ma giostrando abilmente con l'epoca senza mai rinunciare a un approfondimento tematico e linguistico personale, dentro la grande storia della cultura europea, mossa tra l'oriente dei grandi russi e l'occidente dei massimi interpreti dei mutamenti culturali profondi cagionati da due criminali guerre mondiali e da una borghesia che aveva prodotto la nascita di orride dittature. Appena gli fu possibile, eccolo di nuovo alle prese con la storia contemporanea, e dare con L'uomo di marmo e L'uomo di ferro due dei pochi grandi film sulla tormentata storia della classe operaia stretta nella morsa dello stalinismo, ma aperta alla grande avventura ribelle di Solidarnosc. Ancora un capolavoro, Dottor Korczak, gli permise di tornare sugli anni della guerra e sulla shoah, raccontando l'esperienza del grande pedagogista all'interno del ghetto di Varsavia, e la sua fine, in compagnia dei suoi piccoli orfani, nel campo di sterminio di Treblinka. In questo film, come in molti altri d'ambientazione storica, la maestria del regista fa sembrare documentario ciò che è ricostruzione accanita e precisa, un segreto che non appartiene invero a molti registi (il confronto con Il pianista del suo allievo Roman Polanski è in questo senso schiacciante, nonostante i grandi meriti del secondo). Inarrestabile, generoso maestro di molti, presenza attiva talora disturbante nei confronti del potere, ma abile nello schivarne le ire grazie alla sua fama internazionale, Wajda ha sempre saputo molto bene quel che poteva e doveva fare, e ha attraversato il secolo da vincitore e non da sconfitto, riuscendo a dire tutto quel che aveva da dire, o quasi, sulla sua patria, sull'Europa, sul cinema, sulla Storia. Foto: SPACE24 Foto: Maestro. Il regista polacco Andrzej Wajda ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ADDII (1926-2016) 11/10/2016 Pag. 33 diffusione:124550 tiratura:183852 Vivendi- Mediaset , prove d'intesa Tre anni insieme in Premium Antonella Olivieri Vincent Bolloré rafforza al 20,4% la presa su Vivendi, impegnando complessivamente più della metà del valore del gruppo di famiglia sulla media company che presiede. Con il raddoppio previsto per gli azionisti da almeno due anni, arriverà al 29% dei diritti di votoa marzo (e al 40% in prospettiva). Con ciò non avrà più bisogno di alleati per sancire che Vi- vendi non è più una public company, bensì una società che ha nel finanziere bretone l'azionista al comando. Un'accelerazione che, per quanto riguarda il versante italiano su cui Vivendi è esposta, ha l'effetto di far rientrare lo scollamento di visioni tra la presidenzae l'azienda- che, secondo le voci, ci sarebbe stato - e nel breve, in particolare, di contribuirea sbloccare l'impasse su Mediaset Pre- mium.A quanto risulta, lo schema sul quale si sta lavorando per la pay-tv del Biscioneè un azionariato suddiviso, pariteticamente al 40%, tra Vivendie Mediaset, con il 20% in mano a fondi di private equity e valido per un triennio, il tempo utile a portare Premium in pari. Senza un accordo, la vicenda rischierebbe di trascinarsi per anni nelle aule dei Tribunali. Continua u pagina 34 Continua da pagina 33 Per raccapezzarsi nell'intricata vicenda occorre fare un passo indietro. Ad aprile Vivendi e Mediaset avevano firmato un accordo vincolante - saltando la fase della due diligence preliminare - che prevedeva uno scambio azionario reciproco del 3,5%, con innesto dei rappresentanti dell'altro gruppo nei rispettivi board, e il passaggio del 100% di Premium sotto le insegne francesi. Valore dell'operazione: 750 milioni, meno 120 milioni di cassa. Ma già a maggio si era iniziatoa discutere perchè Vivendi, una volta aperto operativamente il dossier, si era resa conto che il break-even della pay-tv italiana, ipotizzato per il 2018, non sarebbe stato raggiunto prima del 2020. In queste condizioni, facendo seguito all'accordo così come definito, Vivendi avrebbe corso il concreto rischio di dover da subito svalutare della metà la neo acquisita partecipazione. La proposta avanzata in seguito da Vivendi di rilevare inizialmente solo una quota di Premium e di entrare invece nel capitale della controllante Mediaset, come noto, ha suscitato il sospetto che il vero obiettivo dei francesi fosse un altroe di conseguenza ha provocato le reazioni del gruppo televisivo che fa capo alla famiglia Berlusconi, con un'escalation di accuse reciproche che ha portato ad agitare le carte bollate (prima udienza al Tribunale civile di Milano fissata per il 21 marzo). Tuttavia, da una parte, Vivendi non ha fatto valere la scadenza del contratto al 30 settembre, data che era stata indicata dai francesi appunto come quella del "liberi tutti". Dall'altra Mediaset non ha avanzato la richiesta giudiziale di procedura d'urgenza per far valere invece il contratto, mossa che pure era stata considerata in ottica di "legittima difesa". Segno che è ancora aperta la porta per trovare una soluzione consensuale che, secondo alcuni, avrebbe buone chance di concretizzarsi entro questo mese. Da parte francese si ammette solo che ci sono continue riunioni sul tema. Da parte italiana si aspetta ancora che arrivi una proposta accettabile, pronti altrimentia ricorrere alle vie legali, puntando a questo punto probabilmente direttamente al risarcimento danni. Secondo quando risulta a «Il Sole-24 Ore», mentre si sta lavorando a mettere a punto il piano industriale, dal lato dell'assetto azionario lo schema sul quale si sta ragionando prevederebbe appunto un periodo di compartecipazione, della durata di tre an- ni, per portare Premium in utile e non consolidare le perdite nel frattempo. Dunque, 40% a Vivendi, 40% a Mediaset e 20% a fondi di private equity (si pensa ad alcuni fondi americani). Telefonica, che ha l'11% di Premium, pur ritenendo la quota non strategica, potrebbe considerare di restare a fianco di Mediaset nel periodo interinale. Al termine, realizzato il pareggio, il gruppo presieduto da Bolloré rileverebbe il controllo di Premium. L'altra variante di rilevo rispetto all'accordo siglatoa primavera è che Mediaset riceverebbe in pagamento solo contantie non più anche la quota del 3,5% in Vivendi. Quota di cui di fatto, come è chiaro da ieri, Bollorè non avrebbe più bisogno per blindare il controllo di Vivendi, superando così anche le accuse che l'operazione in terra italica fosse in realtà stata pensata per sistemare gli affari in Francia. Un accordo, su basi differenti, è ancora possibile? A quanto ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il negoziato. Si lavora a un'ipotesi che esclude lo scambio azionario 11/10/2016 Pag. 33 diffusione:124550 tiratura:183852 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato risulta, Tarak Ben Ammar - che era stato il sensale dell'intesa di aprile - è ancora in campo per una ricomposizione "pacifica". Foto: REUTERS Foto: Il colosso media-tlc. Vivendi alle prese con le trattative su Premium con Mediaset 11/10/2016 Pag. 46 diffusione:251862 tiratura:369812 Andrzej Wajda Dalla cortina di ferro a Solidarnosc addio al regista che raccontò la Polonia Nei prossimi giorni avrebbe dovuto presentare "Afterimage" alla Festa di Roma PAOLO D'AGOSTINI ROMA IL NOME di Andrzej Wajda non ha mai raggiunto in Italia, purtroppo, la fama che la sua statura meritava e che invece altrove fuori dal suo paese, per esempio in Francia, è stata ampiamente onorata. Una produzione cinematografica vastissima, la sua, prossima ai cinquanta titoli cui va aggiunta l'intensa attività teatrale, che si è protratta fino all'ultimo momento. Aveva infatti appena realizzato un nuovo film, Afterimage, che avrebbe accompagnato l'omaggio al regista novantenne previsto dall'imminente Festa di Roma. È scomparso nella notte tra domenica e lunedì a Varsavia dopo un breve ricovero. Wajda era nato nella regione nordorientale della Polonia nel 1926. Era figlio di un ufficiale di cavalleria ma fino a quando una decina di anni fa il regista decise di dedicare un film all'infame episodio delle fosse di Katyn pochi sapevano che tra le decine di migliaia di ufficiali polacchi trucidati dall'Nkvd, la polizia segreta di Stalin, c'era anche suo padre. Il tema della guerra e della tragica storia polacca del XX secolo lo ha sempre ispirato appassionatamente. Giovane artista dapprima indirizzato verso la pittura e poi verso il cinema proprio durante gli anni in cui, tra la fine del decennio 40 e i primi 50, la sovietizzazione del Polonia sottopone ogni espressione artistica al più rigido conformismo, e dopo aver debuttato ventottenne con Generazione (tra gli interpreti un giovanissimo Roman Polanski), lungimirante innesto del tema della guerra su quello della sensibilità giovanile, sulla stessa scia infila uno dopo l'altro due capolavori. Che ancora oggi - si era subito dopo il '56 - rappresentano al massimo livello i primi risultati del disgelo post-staliniano. Non solo per la Polonia ma per tutto l'universo sottomesso all'influenza sovietica, e lanciando il primo decisivo ponte di sintonia con quanto si muove di nuovo nel cinema in occidente. Sono I dannati di Varsavia e Cenere e diamanti. Il primo rievoca le ultime ore della disperata, eroica resistenza antitedesca durante l'insurrezione di Varsavia dell'estate '44. L'altro, dominato dalla figura carismatica dell'attore Zbigniew Cybulski, il "James Dean polacco" poi morto prematuramente in un incidente (anche lui), porta alla luce con coraggio e con prodigioso equilibrio - probabilmente lo stesso che ha sempre permesso a Wajda di esprimersi liberamente senza però finire mai ai margini - una storia che nella Polonia di quel tempo era tabù su un ex combattente dell'Armia Krajowa, l'organizzazione clandestina di resistenza durante l'occupazione nazista, incaricato di uccidere un dirigente comunista di rientro dall'esilio moscovita. Il film è disseminato di messaggi che a uno spettatore distante possono sfuggire ma facili da decifrare per un polacco. Della successiva sterminata produzione ricordiamo degli anni 60 Ingenui perversi, episodio significativo per le sue atmosfere allineate con le nouvelle vague internazionali. Del decennio successivo, ricchissimo di ispirazione, un gruppo di opere poetiche o storiche (spesso, ma questa è una costante, derivate dalla letteratura nazionale, sia classica che contemporanea) di cui fanno parte Le nozze, Il bosco di betulle, lo struggente Paesaggio dopo la battaglia sull'apertura dei campi di sterminio, La terra della grande promessa imponente affresco sulla rivoluzione industriale di fine Ottocento. Tutti titoli dove il posto dell'attore-feticcio Cybulski è stato ereditato da Daniel Olbrychski. Ma una svolta fondamentale, anche in termini di notorietà, arriva nel '76 con L'uomo di marmo. Che, ancora in pieno per quanto malmesso regime comunista, annuncia quanto accadrà negli anni successivi: il papato di Woytjla, Solidarnosc, gli scioperi, lo stato d'assedio, il crollo anticipato sull'89 di tutti gli altri regimi. La storia esemplare dell'operaio stakanovista Birkut è un concentrato della temperie di quella stagione di sovietizzazione forzata. Ma sarà il "seguito" L'uomo di ferro, opera di impronta militante immediata e meno raffinata, a condurre nell'81 Wajda alla conquista della Palma d'oro di Cannes. Pochi anni dopo il suo Danton (con Depardieu) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato È morto a 90 anni il cineasta premiato con la Palma d'oro e l'Oscar Con film come "L'uomo di ferro" narrò i cambiamenti dell'est Europa / R2 SPETTACOLI 11/10/2016 Pag. 46 diffusione:251862 tiratura:369812 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato replicherà con modalità suggestive un approccio strumentale e politico alla storia ritraendo in Robespierre un predecessore di Stalin. L'ultimo film di Wajda che abbiamo visto è Walesa, l'uomo della speranza, che mette in scena una celebre intervista del leader alla giornalista Oriana Fallaci. All'inizio degli anni 90 Wajda è stato senatore. Tra i molti riconoscimenti ricevuti, a parte le più prestigiose onorificenze ufficiali polacche, il Leone d'oro di Venezia alla carriera e, nel 2000, l'Oscar alla carriera. I FILM L'UOMO DI FERRO Impegnato e militante Con il film del1981 Wajda vince la Palma d'oro al Festival di Cannes I DANNATI DI VARSAVIA Una rievocazione delle ultime ore della resistenza polacca contro i nazisti Foto: CINEASTA Andrzej Wajda era nato nel 1926 a Suwalki, nella Polonia nordorientale 11/10/2016 Pag. 47 diffusione:251862 tiratura:369812 Sorrentino: "Il mio Papa è solo come tutti gli uomini di potere" "Piacerà ai cattolici se la guarderanno con il trasporto che merita un quadro" SILVIA FUMAROLA ROMA GENIALE. Basta un aggettivo per definire The young Pope la serie del premio Oscar Paolo Sorrentino sui tormenti del pontefice Lenny Belardo, Pio XIII, bello come una rockstar, innamorato del potere, solitario, ambizioso e fragile. In sogno invita i fedeli a masturbarsi e a vivere senza sensi di colpa. Nell'omelia a Piazza San Pietro mostra il vero volto: «Vi siete dimenticati di Dio, non vi sarò mai vicino, non ho nulla da dire a chi nutre dubbi, siete voi che dovete provare che Dio non esiste. Dio esiste. Non vi indicherò una strada: cercatela». Produzione Sky, Hbo e Canal+ da 40 milioni di euro, realizzata da Wildside e coprodotta da Haut Et Court Tv e Mediapro, venduta in 110 paesi, la serie in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD ( è già in cantiere la seconda stagione) è interpretata da Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando. Pio XIII è il contrario di papa Francesco, si sottrae («Meno ti fai vedere, più accresce il potere» spiega «come Salinger, Mina e Banksy»). Orfano, cerca i genitori che lo hanno abbandonato e la fede: «Non trovi Dio se non trovi tuo padre e tua madre». Sorrentino, è una serie provocatoria? «Sono consapevole che non lo è perché so come va a finire, bisogna avere la pazienza di vedere le dieci puntate: non è facile recintare in poche parole un film così lungo su un mondo così complesso. Sintetizzando direi che fotografa le solitudini». Il tema l'affascina? «La solitudine è una conseguenza del potere, che ho indagato ai tempi del Divo, il film su Andreotti. Apparentemente socievole, in realtà era un uomo solo. Anche il mio Papa è condannato al disincanto e al cinismo». Come è entrato nei misteri del Vaticano? «Mi sono documentato. La cosa più interessante è stato scoprire che il problema della Chiesa è avere più fedeli, quindi punta sul marketing. Il clero è sempre stato rappresentato nella sua infallibilità o malvagità; noi lo raccontiamo per quello che è: fatto da esseri umani». Pensa che la serie piacerà ai cattolici? «Sì, se la guarderanno con il trasporto che merita un quadro. Quando osservi un dipinto non lo fai per controllare se corrisponda al catechismo o per capire se il pittore meriti di essere considerato un buon cattolico. Piacerà se staranno al gioco e si accorgeranno che parla alla loro umanità». Il suo Papa cerca delle radici. «La condizione di orfano si rivela determinante, ci sono bisogni che incidono nelle nostre vite e pensiamo riguardino tutti. Come quando diciamo che un governo è deludente perché non ha risposto a una nostra esigenza». "Habemus Papam" raccontava un pontefice in fuga. «È un ottimo film, da spettatore sono innamorato di Moretti, ho tirato un sospiro di sollievo perché Nanni si ferma un attimo prima. Il mio Papa invece non vede l'ora di entrare in scena». Prepara il seguito di "The young Pope", quando girerà il film su Berlusconi? «Faccio una cosa alla volta. Non so ancora quale film girerò». Le serie hanno sostituito il grande cinema: i suoi modelli? «Le serie americane saccheggiano senza problemi dal cinema e dal teatro. A 18 anni fui conquistato dal Decalogo di Kieslowski. True detective e Fargo mi hanno rinfrancato: la tv fa meraviglie». Ha visto Paolo Sonlentino, l'imitazione di Crozza? «Sì e mi sono divertito». Girerebbe un film di 007? «Non so se sarei pronto, ma sì, mi piacerebbe moltissimo». I PERSONAGGI SILVIO ORLANDO Interpreta il cardinale Voiello, l'antagonista del Papa che agisce con ogni mezzo DIANE KEATON È suor Mary: accoglie Lenny in orfanotrofio. In Vaticano diventa sua ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Parla il regista di "The young Pope", la serie interpretata da Jude Law dal 21 ottobre su Sky Atlantic. Già in cantiere la seconda stagione / R2 SPETTACOLI 11/10/2016 Pag. 47 diffusione:251862 tiratura:369812 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato assistente JAVIER CAMARA Ha il ruolo d Monsignor Gutierrez maestro di cerimonie amico del Papa Foto: INSIEME Paolo Sorrentino con Jude Law interprete di "The young Pope" ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 26 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:123081 tiratura:170229 Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda serie » Gloria Satta Cinema Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda serie» a pag. 24 Il Papa giovane, arrogante, fumatore, sempre spiazzante di Paolo Sorrentino avrà un seguito: mentre il mondo intero attende di vedere la serie-evento in 10 puntate "The Young Pope", già venduta in 110 Paesi e in onda da noi su Sky Atlantic HD a partire dal 21 ottobre, il regista premio Oscar è già al lavoro per realizzare la seconda stagione. «Da noi si parla del clero in due soli modi: per esaltarne l'infallibilità o per denunciarne la malvagità. Io ho voluto fare una cosa diversa», spiega Sorrentino. «Ho cercato di raccontare, senza provocazioni né luoghi comuni, l'aspetto umano di quell'ambiente con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue capacità e incapacità». Prodotto da Sky, Hbo e Canal+, "The Young Pope" è interpretato da uno strepitoso cast internazionale. Con Jude Law che fa l'immaginario Pio XIII, primo pontefice americano, e Silvio Orlando nei panni del potente e scaltro segretario di stato Voiello, recitano Diane Keaton, Cécile de France, Ludivine Sagnier, Javier Camàra, James Cromwell, Scott Shepherd, Toni Bertorelli. Il suo Pio XIII innamorato del potere e lontano dalla gente è agli antipodi di Papa Francesco: lei, Sorrentino, ha nostalgia della Chiesa del passato? «Bergoglio ha reso l'istituzione più vicina a tutti, ma esiste un'idea diametralmente opposta della Chiesa. E il mio papa si domanda se, in un'epoca in cui tutti cercano di disvelarsi, prendere le distanze dalla gente non accresca la fascinazione e non aiuti ad attrarre più fedeli. È un'esigenza, questa, molto sentita in Vaticano». Lei è abituato a disvelarsi, frequenta i social? «No, non li frequento». Esponenti del clero hanno visto la serie? «Non ancora. A Venezia, dove sono state presentate le prime due puntate in anteprima, qualche esponente della stampa cattolica ha manifestato riserve. Ma per esprimersi e capire le mie reali intenzioni bisogna arrivare alla fine, quando alcune provocazioni iniziali vengono ribaltate». Realizzare "The Young Pope" ha cambiato il suo rapporto con la fede? «Per il momento non ho questa impressione. Forse lo capirò meglio dopo aver realizzato la seconda stagione». Andreotti, il Papa, Berlusconi protagonista di un suo futuro film: cosa trova di affascinante nel potere? «Nei miei lavori ho raccontato soprattutto la solitudine che è una conseguenza del potere di alcuni uomini. Sono affascinato dai rapporti di forza tra le persone e trovo interessanti quelle che faticano a integrarsi nella società: come Andreotti, considerato un divo ma in realtà condannato alla solitudine e al disincanto». Prima di lei solo Nanni Moretti aveva indagato nelle segrete stanze del Vaticano. Cosa pensa di "Habemus Papam"? «E' un ottimo film, e lo dico da spettatore innamorato di Moretti. Come regista, ho tirato un sospiro di sollievo: quando "Habemus Papam" è uscito avevo già in mente di fare "The Young Pope" e Nanni, che racconta un papa deciso a rifiutare la carica, mi ha lasciato campo libero. Al contrario, il mio Pio XIII è felice di regnare». Come mai aveva voglia di raccontare il Vaticano? «È un ambiente che con i suoi rituali, la sua teatralità e il suo mistero non può non affascinare un uomo di spettacolo. Ma mi sono a lungo censurato perché temevo che non mi avrebbero permesso di parlare di questi argomenti». Per realizzare una serie tv, un cineasta deve cambiare linguaggio? «La tv oggi offre una magnifica opportunità a noi registi: ci permette di fare quel cinema d'autore poderoso e lunghissimo sempre più difficile da realizzare. Nel dirigere "The Young Pope" ho avuto la massima libertà creativa e una disponibilità economica importante». Ha avuto una serie di riferimento? «A 18 anni rimasi folgorato dal "Decalogo" di Kieslowski. Il mio riferimento è stato quello. Ma di recente ho molto apprezzato serie come "True Detective" e "Fargo": dimostrano che si può fare tv senza rinunciare al linguaggio del cinema e alle divagazioni del romanzo». Quando girerà "Loro", l'atteso film su Berlusconi? «Per il momento faccio The Young Pope 2». Cosa pensa dell'imitazione che fa di lei Maurizio Crozza? «E' molto divertente». ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:123081 tiratura:170229 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: PIO XIII Giovane arrogante fumatore: è il Papa americano interpertato da Jude Law per la serie evento di Sorrentino (nella foto sotto sul set) "The Young Pope" (Foto GIANNI FIORITO) LA TV OGGI OFFRE L'OPPORTUNITÀ DI FARE CINEMA D'AUTORE AMO RACCONTARE LA SOLITUDINE CHE DÀ IL POTERE 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:123081 tiratura:170229 Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma Fabio Ferzetti L'addio Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma a pag. 25 Avolte i grandi registi sono grandi anche nella morte. Andrzej Wajda doveva venire alla Festa del Cinema di Roma tra pochi giorni per incontrare il pubblico e presentare il suo nuovo film, Afterimage , titolo che oggi suona profetico oltre che misterioso. Invece se n'è andato nella notte di domenica, a Varsavia, dopo 90 anni di vita e di cinema sempre in prima linea. Come accadeva ai cineasti della sua generazione, soprattutto se nati al di là della cortina di ferro. E come lui seppe fare con una coerenza, una tenacia, una capacità di cambiare e rimettersi in discussione, che ne fanno un caso unico non solo in Polonia o in quello che una volta si chiamava il blocco sovietico, ma nel panorama mondiale. IDENTITÀ NAZIONALE Con Wajda infatti se ne va uno degli ultimi registi per cui il cinema non era "solo" il cinema ma una pratica (un mestiere, una militanza, in certo modo un'arma) immensamente più vasta e complessa. Tanto da doversi misurare giorno per giorno con il potere, con l'identità nazionale, un'identità che in Polonia è perfino più fragile e contorta di quanto non lo sia in Italia, con la storia e la cultura di un paese unico e problematico ma che proprio per la sua unicità sapeva diventare lo specchio del mondo. Dalla trilogia della guerra (Generazione, I dannati di Varsavia, Cenere e diamanti ) agli ultimi film usciti in Italia, Katyn e Walesa , dedicati rispettivamente alle 22.000 vittime delle fosse di Katyn e all'epopea del leader di Solidarnosc, passando per gli epocali L'uomo di marmo e L'uomo di ferro , metaforica resa dei conti con lo stakanovismo sovietico anni 50, la sua vasta filmografia, più di 50 film dai primi anni Cinquanta ad oggi, accompagna sette decenni di storia della Polonia in un dialogo così fitto di idee e di mutamenti, anche nello stile, così ricco di affermazioni anche internazionali, che si confonde con la storia stessa del cinema polacco. Come se lui fosse l'albero più grande di una rigogliosa foresta e tutti gli altri, Skolimowski, la Holland, Zulawski, Zanussi, Has, perfino Munk e più tardi Kieslowski, fossero in certo modo rami nati da quel tronco possente. Anche quando facevano film diversissimi dai suoi, come Kieslowski (e non solo), e non meno importanti. Anche quando andavano all'estero dopo la loro prima regia, come Polanski, ma non senza aver recitato per lui (in Generazione , altro esordio guardacaso). Perché Wajda, figlio di un ufficiale di cavalleria ucciso proprio a Katyn nel 1940, nell'eccidio di militari e professionisti polacchi voluto dall'Armata rossa che quasi 70 anni più tardi, aperti finalmente gli archivi sovietici, lui stesso racconterà in un film di esemplare equilibrio, era un grande combattente, capace di passare più o meno indenne attraverso tutte le diverse fasi della vita politica polacca. Militando anche - molto criticamente - nel partito comunista negli anni 50 e 60. Per conquistare dall'interno tutti i possibili spazi di libertà, per sé e per gli altri, grazie alla ricchezza di uno stile che sapeva reinventarsi in continuazione. In un rapporto costante con la grande letteratura (il Conrad di La linea d'ombra , il Leskov di Una Lady Macbeth siberiana , il Bulgakov del Maestro e Margherita , da un episodio del quale nasce Pilato e gli altri ) che alimenta una ricerca di forme così incessante da vedersi accusare di gusto barocco e di eclettismo. DOSTOEVSKIJ E BUÑUEL Difficile dire quali dei suoi film potrebbero essere i primi da rivedere oggi. Non forse quelli, più internazionali, del periodo di mezzo, i primi anni 80. Il Danton con Depardieu, Il direttore d'orchestra con Gielgud, perfino I demoni adattati da Jean-Claude Carrière, sceneggiatore del regista più ammirato in assoluto da Wajda, ovvero Buñuel, oggi probabilmente sono datati, meno personali. Ma accanto ai giovani e indimenticabili "non riconciliati" della trilogia della guerra, su tutti lo Zbigniew Cybulski di Cenere e diamanti , il "James Dean polacco", destinato a morire giovane e tragicamente, non sfigurerebbero Senza anestesia , che anticipa Kieslowski, il severo Dottor Korczak , sul grande pedagogo polacco morto nel lager con i suoi bambini, naturalmente il febbrile, imitatissimo L'uomo di marm o. Momenti di un cinema, e di una vita, così intimamente impastati l'uno con l'altra, che oggi è difficile perfino ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'addio 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:123081 tiratura:170229 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato immaginarli. Foto: SUL SET PER PIÙ DI 60 ANNI HA ACCOMPAGNATO IL SUO PAESE DALLO STALINISMO ALLA DEMOCRAZIA ECLETTICO Dall'alto, Wajda sul set e una scena di "Katyn" 11/10/2016 Pag. 40 Ed. Abruzzo diffusione:123081 tiratura:170229 L'EVENTO L'Aquila c'è, e ancora una volta nel modo giusto. Da venerdì a domenica, la città abbraccerà le montagne d'Abruzzo e non solo nell'Auditorium progettato da Renzo Piano, nei giardini e nel fossato del Castello, sui sentieri e sulle rocce del Gran Sasso e dei massicci vicini. Nel ricco programma del Festival ognuno può scegliere ciò che preferisce. Lo sport nei giardini del Castello, così importante per una città che sta ancora recuperando i suoi spazi. Le arrampicate, le escursioni e le altre attività sportive nei dintorni, condotte dagli ottimi professionisti della montagna abruzzesi. I dibattiti sulla gestione del territorio, delle aree protette e dei monti. Gli incontri con i protagonisti dell'alpinismo e dell'arrampicata sportiva. Ci sono tanti modi per fare cultura di montagna. A Torino, da più di un secolo, il Museo nazionale del Cai propone raccolte permanenti e mostre, di fronte alle Alpi che appaiono dal Monte Rosa al Monviso. A Trento, dall'ormai lontano 1952, il più importante Film festival di montagna in Europa fa dialogare filmmaker, esploratori, operatori dell'informazione e alpinisti. Nel Castel Firmiano di Bolzano, e in altre cinque località dell'Alto Adige, la collaborazione tra il genio creativo di Messner e i fondi della Provincia autonoma ha creato cinque musei che stupiscono centomila visitatori ogni anno. Nell'International Mountain Summit di Bressanone, in questi giorni, si incontrano i migliori alpinisti del mondo. A Lecco, capitale dell'alpinismo lombardo, le rassegne sono due o tre ogni anno. All'Aquila, per la terza volta, la chiave scelta è di mettere insieme molti aspetti, di raccontare una montagna dai cento e più volti. La parola scritta e i filmati, i momenti di discussione e lo sport, l'approfondimento e il gioco. Come negli anni scorsi, è bello che a personaggi entrati da tempo nel mito come Manolo Zanolla (un veneto che vive e lavora in Trentino), si affianchino nomi da noi poco noti ma celebri nel mondo anglosassone come Tom Ballard, o personaggi emergenti dell'avventura italiana come Federica Mingolla e Luca Pandolfi. E' bene che gli editori di montagna abruzzesi incontrino al Festival i loro colleghi del resto d'Italia. E' bello che a presentare i personaggi ci siano anche dei giornalisti forestieri come la torinese Linda Cottino e il valdostano Enrico Martinet. Il Festival non riguarda solo L'Aquila. Non sarà facile capire, tra venerdì e domenica, quanti visitatori arriveranno dalla città, quanti dal resto dell'Abruzzo, quanti dalle regioni vicine e in particolare da Roma. Domenica pomeriggio, donne e uomini che amano e frequentano il Gran Sasso si commuoveranno tutti insieme nel ricordo di Roberto Iannilli, l'alpinista laziale caduto a luglio, sulla parete Nord del Camicia, insieme all'abruzzese doc Luca D'Andrea. Ed è bello che la targa che ricorda Iannilli e le sue vie nuove sul massiccio venga consegnata alla moglie Patrizia da un'icona dell'alpinismo aquilano come Mimì Alessandri, che a ottant'anni suonati da un bel po' percorre ancora con passione gli itinerari di sesto grado del Corno Grande. A chi scrive piacerebbe, in una città che ha iniziato a recuperare anche i suoi musei, veder finalmente nascere un'esposizione permanente dedicata al Gran Sasso e ai suoi fratelli di roccia. Ma questo è un sogno per il futuro. Intanto, per tre giorni, L'Aquila ritrova il ruolo che le spetta. La capitale dell'Appennino. Una delle capitali della montagna (o della Montagna) italiana. Buon Festival! Stefano Ardito © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un festival per fare dell'Aquila la capitale degli appennini ` 11/10/2016 Pag. 7 diffusione:14229 tiratura:29645 Renzi decanta la norma del ddl che metterà fine ai favori agli «amici degli amici» Ma i grillini lanciano l'accusa: ennesimo regalo ai big e ai parenti di chi governa Collegamenti diretti Il produttore Gianani è sposato con il ministro Marianna Madia Tempi troppo lunghi Per i Cinque Stelle la riforma finirà «nel Mare dei Sargassi» Antonio Angeli «Il sogno della legge per il cinema è diventato quasi realtà», parola di Matteo Renzi che l'altro giorno ha esultato parlando della nuova normativa che «siamo fiduciosi, sarà approvata in poche settimane». Il premier ha detto che «le commissioni ministeriali saranno sostituite da un sistema di incentivi automatici. Il superamento della commissione e dell'autorizzazione attraverso un timbro, è qualcosa di simile alla presentazione del progetto di Industria 4.0 del ministro Calenda. Chi ha i titoli ha un automatismo per ottenere i denari necessari. Si supera il meccanismo degli "amici per gli amici"». Ma della legge passata al Senato e ora al vaglio della Camera c'è chi pensa l'esatto contrario, come la senatrice Del MoVimento 5 Stelle Michela Montevecchi che l'ha definita «un film già visto, con un copione trito e ritrito che si sussegue negli anni con stratificazioni normative che poi non trovano seguito nei decreti attuativi». In Senato la Montevecchi ha detto che «con il disegno di legge in esame facciamo l'ennesimo regalo ai big, che hanno nomi e cognomi e hanno anche delle filiazioni familiari all'interno di questo governo». E ha proseguito puntando il dito contro la società di distribuzione «"True Colours" che evidentemente godrà di gran parte dei benefici legati alla distribuzione internazionale». Questa legge, ha affermato l'esponente grillina, «rischierà di dare linfa a un nuovo oligopolio distributivo, con la nascita di una nuova realtà distributiva, con Sky Italia, Indiana, Italian International film, Cattleya, Wildside e così via». A cosa si riferisce la Montevecchi quando parla delle «filiazioni familiari all'interno di questo governo»? Rileggendo un articolo del Fatto Quotidiano che il 27 giugno si occupava della riforma del cinema, il riferimento potrebbe riguardare l'ex presidente dell'Anica, Riccardo Tozzi, nonché fondatore di Cattleya, compagno della regista Cristina Comencini e patrigno di Carlo Calenda, oggi ministro dello Sviluppo economico nel governo Renzi. Matilde Bernabei (presidente della celebre casa di produzione Lux) e Gianni Minoli sono i genitori di Giulia Minoli, moglie di Salvo Nastasi, attuale vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio e commissario a Bagnoli. A proposito della Wildside, invece, tra gli azionisti c'è Mario Gianani, marito della ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Tra le critiche alla nuova legge sul cinema molte sono di carattere tecnico perché, se è vero che la nuova normativa promossa e sostenuta dal ministro Franceschini ha fatto lievitare il finanziamento a 400 milioni di euro è anche vero che si è allargata la platea dei richiedenti in quanto, almeno a leggere la stesura attuale, ne potranno usufruire non solo il settore del cinema, ma più generalmente quello dell'audiovisivo, televisione compresa, e anche i produttori di videogiochi. Su tutto, anche sulle polemiche, gravita un enorme punto interrogativo perché, come fatto notare dalla senatrice grillina «siamo solo al primo passaggio in Senato di un testo che dovrà essere trasmesso alla Camera e probabilmente ciò avverrà all'inizio dell'anno nuovo, e non si sa poi se ci sarà tempo per la Camera di esaminarlo e di portarlo a termine. Forse è anche per questo che in realtà - e parto con le criticità - l'applicazione di qualsiasi norma nel testo è costantemente demandata, giustamente, ai decreti attuativi, il più importante dei quali, riferito all'articolo 11, comma 5, con cui si provvede al riparto del fondo per il cinema e l'audiovisivo, di nuova istituzione in questo disegno di legge, non prevede un termine di emanazione, come se il Governo sapesse già che forse il tutto è destinato a finire nel Mare dei Sargassi». [email protected] 400 Milioni Questa la cifra complessiva annua dal governo per l'audiovisivo Foto: Promotore Il ministro dei Beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha voluto la legge sul cinema ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La riforma del cinema per i soliti noti La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 33 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 diffusione:14229 tiratura:29645 11/10/2016 Pag. 7 Foto: Ministro Carlo Calenda 11/10/2016 Pag. 22 diffusione:14229 tiratura:29645 Il segreto di Sorrentino: «Il mio Papa è un uomo tra gli uomini» Giulia Bianconi La prima stagione di «The Young Pope» ancora non è andata in onda, ma Paolo Sorrentino è già alle prese con la scrittura della seconda. Dopo la presentazione a Venezia, l'attesa cresce per la serie tv sul giovane Papa ideata e diretta dal regista italiano, alle prese con una mega produzione internazionale da ben 40 milioni di euro. Lenny Belardo, alias Pio XIII, interpretato da Jude Law, si svelerà al pubblico il 21 ottobre su Sky Atlantic. È il primo Pontefice americano della storia, misterioso, pieno di contraddizioni, tormentato dai ricordi del passato, che fuma e beve solo Coca-Cola Cherry Zero a colazione. Sorrentino, voleva fare un film su Padre Pio e alla fine ha realizzato una miniserie su un Papa. Qual è stato il passaggio? «Con Lorenzo Mieli (produttore di Wildside, ndr ) si era parlato di realizzare un lavoro su Padre Pio, ma su di lui era stato detto molto. Così gli ho lanciato una provocazione: e se facessimo qualcosa sul Vaticano? Grazie alla sua perseveranza, l'idea si è concretizzata». Perché un ateo come lei ha voluto scrivere una serie così? «Il Clero è stato sempre descritto o nella sua infallibilità o nella sua malvagità. "The Young Pope" non vuole essere una serie provocatoria, né basarsi su luoghi comuni. Racconta di esseri umani tra gli umani che hanno capacità, ma anche incapacità e limiti». Chi è Pio XIII? "Un Papa inedito. Non anziano, di grande fascino e con una personalità contrastante. E' spinto dall'idea che ha della Chiesa, che si svelerà solo nel corso della serie, e corre il rischio di sovrapporre le esigenze private a quelle pubbliche. Oggi la Chiesa cerca di avvicinarsi alle persone. Papa Francesco ha anche un profilo Twitter, ad esempio. Il mio Pontefice sceglie un'antica strategia secondo la quale negarsi fa innamorare il prossimo. Il mistero può portare al successo". Non somiglia proprio a nessun Papa realmente esistito il suo? «Fuma come Ratzinger. È l'unica cosa che ho rubacchiato». Perché ha scelto Jude Law come protagonista? "In lui ho trovato le contraddizioni adatte per interpretare il personaggio. Sa essere bambino, ma ha anche un carisma da adulto. E' a tratti rassicurante e poi è molto bravo e serio". Dal cinema alla televisione. Come ha affrontato questa sfida? "Oggi la tv ti consente di fare quello che un tempo si faceva sul grande schermo: realizzare opere lunghissime e poderose. Questo lavoro monumentale è stato possibile grazie allo sforzo collettivo dei produttori che hanno investito molto, lasciandomi libertà creativa". La sua esperienza con la televisione finisce qui? "Sto lavorando alla seconda stagione della serie. Nonostante la prima fosse autosufficiente, c'erano ancora altre cose da dire". E il film su Berlusconi quando lo farà? "Ho tante idee, tra cui anche questo lavoro. Non so fare, però, due cose contemporaneamente. Prima mi devo concentrare su "The Young Pope", poi penserò al da farsi". Foto: Regista Paolo Sorrentino sul red carpet ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intervista Il regista napoletano premio Oscar parla della serie tv «The Young Pope» che andrà in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic 11/10/2016 Pag. 24 diffusione:14229 tiratura:29645 La carica delle Istituzioni per Sorrentino e Law Affollato red carpet alla presentazione di «The Young Pope» Giulia Bianconi Non sono mancati i politici alla première italiana di «The Youg Pope», la serie tv scritta e diretta da Paolo Sorrentino con protagonisti J ude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando che andrà in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic. Domenica sera al cinema Moderno di piazza della Repubblica ha sfilato sul red carpet anche il premier Matteo Renzi, presente insieme alla moglie Agnese come «atto doveroso per un grande artista del cinema italiano e per una importante produzione destinata ad arrivare in tutto il mondo». Per l'occasione c'erano, inoltre, le ministre Maria Elena Boschi e Marianna Madia , il sindaco di Firenze Dario Nardella, l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Walter Veltroni. Presente quasi tutto il cast della serie in dieci puntate prodotta da Wildside, Sky, Hbo e Canal +: a partire dal bell'attore britannico Jude Law, che interpreta il giovane Papa Lenny Belandro , alias Pio XIII. Insieme a lui, sul red carpet, Silvio Orlando (uno dei primi ad arrivare per l'anteprima), che nella serie veste i panni del Segretario Generale di Stato, il Cardinal Voiello. C'erano poi Scott Sheperd (Cardinal Dussolier, cresciuto con Belardo), Sofia Dubois (la responsabile del marketing del Vaticano, Cécile De France ), lo spagnolo Javier Cámara (Monsignor Gutierrez) e Ludivine Sagnier (la credente Ester Aubry). Assente, invece, Diane Keaton, alias Suor Mary. Molti, naturalmente, i personaggi del mondo dello spettacolo di casa nostra: Carlo Verdone, Gabriele Salvatores, Mario Martone, Nicoletta Braschi, Alessandro Borghi, Giuliano Sangiorgi, Fausto Brizzi, Alessandro Roja, Kasia Smutniak, Domenico Procacci, Francesco Montanari, Andrea Delogu, Roberta Armani, Matilda De Angelis e Matilde Gioli. Foto: Protagonisti Paolo Sorrentino e Jude Law Foto: Ministro/1 Boschi col sindaco di Firenze Foto: Ministro/2 Madia assieme al marito Foto: Ex Presidente Napolitano e la moglie Clio Foto: Attrice Kasia Smutniak ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Piazza della Repubblica Al cinema Moderno la serie che andrà su Sky 11/10/2016 Pag. 30 diffusione:163662 tiratura:241998 Sorrentino: "Il mio Papa Pio XIII simbolo della solitudine umana" The Young Pope dal 21 su Sky. Il regista : "Sto già lavorando alla seconda serie " FULVIA CAPRARA ROMA Un Papa bello, giovane e solo, vestito di paramenti sontuosi, abituato a cambiare velocemente idea, a impuntarsi come un bambino capriccioso, ma anche a impartire inflessibili direttive, a pentirsi, interrogarsi, infuriarsi: «Il mio è un film sulla solitudine, che è il punto cruciale della condizione umana. Mostrarla in una figura anomala come il Papa che metto in scena è un espediente utile a raccontarla». Dopo l'anteprima alla Mostra di Venezia, The Young Pope di Paolo Sorrentino, la serie in dieci episodi su vita e opere di Lenny Belardo divenuto Papa con il nome di Pio XIII (Jude Law), è pronta per andare in onda su Sky Atlantic Hd (alle 21,15 del 21) e per affrontare il pubblico di 110 Paesi del mondo, dal Madagascar agli Stati Unti. Un'operazione da 40 milioni di euro in cui, come spiega il regista premio Oscar, il clero «è rappresentato come una comunità di esseri umani, non malvagi né infallibili , bensì preda di difetti, limiti, dubbi». La prima cosa che viene in mente vedendo il suo Pontefice in azione è che è il contrario esatto di Papa Francesco. «Belardo è un estremista, un settario, un fondamentalista, un apocalittico, un intransigente, uno per cui gli uomini dovrebbero essere mossi dall'unica missione del credere in Dio. Bergoglio, invece, cammina a fianco della gente, ho trovato interessante raccontare un esempio opposto. Dopo Francesco, il Papa del dialogo, nulla esclude che, in futuro, arrivi un Pontefice meno illuminato e progressista». La diversità del suo Pio XIII è (anche) nella decisa rinuncia al meccanismo del marketing Vaticano. Questo non è un Pa- pa da merchandising. «I potenti di oggi hanno rinunciato del tutto alla dimensione del mistero, convinti che svelare se stessi sia proficuo. Belardo, Papa americano 47enne, propugna invece l'idea che alimentare il mistero su se stesso porti successo, facendo aumentare il numero dei fedeli, preoccupazione centrale della comunità ecclesiastica». Accanto a Belardo c'è Sister Mary , la suora che lo ha accolto nell'orfanotrofio in cui è cresciuto. Perché ha voluto che a interpretarla fosse Diane Keaton? «Ho sempre pensato che la Keaton abbia fatto per troppo tempo solo commedie e che possegga invece straordinarie doti di attrice drammatica. I suoi timori nell'affrontare un ruolo per lei inedito hanno contribuito alla riuscita della sua interpretazione». Come pensa che reagirà la Chiesa vedendo «The Young Pope»? «Mi auguro abbiano la pazienza di seguirlo fino alla fine, la serie non ha intenti provocatori, anzi, contiene il tentativo di immedesimarsi in maniera obiettiva in un tipo di vita che a noi laici appare estranea». Ci sarà una proiezione per il Papa? «Dal Vaticano non ho ricevuto nessuna apertura, nessuna forma di collaborazione, tranne la possibilità di fare qualche giro dentro le mura. Credo nel principio della reciprocità, e non vorrei contraddirlo». L'impressione è che Jude Law sia stato un interprete propositivo e collaborativo. «S ono abituato ad ascoltare tutti sul set, ognuno può essere utile alla causa, sarebbe sbagliato fare il contrario. Jude è un curioso, e anche indefesso». A che punto è il progetto del film su Berlusconi? «Sto lavorando su tante idee, tra le altre c'è anche questa, ma non so ancora quale realizzerò e come potrebbe essere il film. Per ora ho iniziato a scrivere i soggetti della seconda serie di The Young Pope ». Sul web l'imitazione di Crozza impazza. «Mi fa molto ridere, sono sempre stato autoironico e trovo sia lusinghiero che qualcuno si sia preso la briga di farla». È reduce da una polemica infiammata sulla designazione agli Oscar del film di Rosi «Fuocoammare». «Ho solo detto una cosa elementare, Fuocoammare è un film meraviglioso e lo è anche Indivisibili. Quella degli Oscar è una guerra, se ci si va con due soldati invece che con uno solo è meglio». c Dal Vaticano non ho avuto collaborazione, tranne la possibilità di fare giri dentro le mura. Credo nella reciprocità e non vorrei contraddirla Qui a destra, Paolo Sorrentino sul set di «The Young Pope», produzione originale Sky, HBO e Canal+ in dieci puntate: la prima andrà in onda il 21 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic e Sky Cinema Paolo Sorrentino Regista, commenta così l'idea di far vedere «The Young ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intervista 11/10/2016 Pag. 30 diffusione:163662 tiratura:241998 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pope» in Vaticano La grande attesa A sinistra, l'attore Jude Law in una scena di «The Young Pope» dove impersona Pio XIII, e qui sopra con il regista premio Oscar Paolo Sorrentino alla presentazione della serie tv: suddivisa in dieci episodi sarà vista dal pubblico di 110 Paesi 11/10/2016 Pag. 30 diffusione:163662 tiratura:241998 David Bowie balla sul manifesto del Torino Film Festival CLAUDIA FERRERO TORINO David Bowie che balla in una scena tratta da Absolute Beginners, il cult movie musicale diretto da Julien Temple nel 1986 sulla vita londinese alla fine degli Anni 50. Un ritratto neanche tanto a sorpresa quello scelto come immagine-guida della 34 a edizione del Torino Film Festival, intanto perché cade come omaggio a uno degli artisti più eclettici della cultura contemporanea, anche attore in una quindicina di pellicole, scomparso il 10 gennaio di quest'anno a 69 anni. E poi perché il Tff da sempre riserva chicche musicali - film o documentari - nelle sue programmazioni, e non sarà da meno in questa edizione (dal 18 al 26 novembre) con una sezione dedicata al punk, movimento che festeggia i 40 anni con l'uscita ufficiale di Anarchy in the UK, singolo dei Sex Pistols datato 26 novembre 1976, anniversario che cade giusto nei giorni del festival. Bowie, dunque, nel manifesto del Tff, in una scena rielaborata dall'agenzia creativa Independent Ideas. B owie simbolo di arte, dalla musica alla pittura al teatro e al cinema: qui, in una arco temporale che va dal 1969 al 2006, è stato protagonista o è apparso in cammei collaborando oltre che con Julien Temple, con registi come Nicolas Roeg, John Landis, Nagisa Oshima, Julian Schnabel e Cristopher Nolan. Tra le anticipazioni del Tff - che ricordiamo avrà come «guest director» Gabriele Salvatores - ci sono Sully, l'ultimo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks, la storia vera dell'ammaraggio del volo US Airways 1549 avvenuto il 15 gennaio 2009 nel fiume Hudson; la nuova copia restaurata di Intolerance di D. W. Griffith (Usa, 1916); Absolutely Fabulous: the Movie di Mandie Fletche r, t ratta dalla popolare serie tv della Bb c, e La felicità umana, il nuovo documentario di Maurizio Zaccaro. c Foto: Cinema e musica Il poster 2016 del Tff omaggia il grande David Bowie, scomparso il 10 gennaio a 69 anni ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato È una scena da «Absolute Beginners» 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:163662 tiratura:241998 Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc Domenico Quirico A PAGINA 13 Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc Prima che un g rande maestro di cinema, prima che un intellett u a l e p o l a c c o Andrzej Wajda, morto ieri all'età di novantanni, era un uomo coraggioso. Perché molto coraggio era necessario, vivendo nella tenaglia della dialettica staliniana che aveva inghiottito anche il suo paese, per girare negli Anni 50 film come «Cenere e diamanti», «I dannati di Vars avia», «Quiete dopo la battaglia». Sì, perché il Padre dei popoli che eccelse nel massacro era appena scomparso e il male con la M maiuscola mostrava semp re il suo grugn o. Quello era il mondo totalitario in cui il singolo cessa di poter pensare, scrivere, filmare diversamente da come bisogna e finisce di accettare questo «bisogna»: perché al di fuori di esso (il socialismo, il proletariato, la rivoluzione... ) niente di valido sembra poter nascere. Ecco le tremende tenaglie della dialettica che hanno soffocato generazioni di russi e di sudditi dell'impero: l'intellettuale si arrendeva non solo perché aveva paura per sé, ma anche perché aveva paura per qualcosa di più prezioso, che la sua opera avesse senso e valore. Tutto lo sforzo doveva essere rivolto a restare allineati, si dubitava della validità artistica di resistere. Wajda lo ha fatto, ha resistito. Ha capito che descrivere la sofferenza purifica solo in una certa misura. Quando diventa quotidianità, si prolunga, ti trasforma in pezzi di legn o. Bisogna lotta re. Per questo era inevitabile diventasse il regista e il cantore di Solidarnosc e delle sue battaglie. Wajda è stato un demolitore del consenso organizzato che aveva preso il posto, tra corruzione e insipidi torpori, del feroce L eviatano stalinista. Fare cinema poesia romanzo storia in quel mondo e ra, non dimentichiamol o, una scuola di vertigine. Nel 2007, in un piccolo cinema di rue des Arts a Parigi, ho visto uno dei suoi ultimi film, «Katyn», epitaffio dolente della crudele purificazione di classe che la polizia staliniana compì nel 1939: uomo dopo uomo, un colpo alla nuca, la eliminazione di ventiduemila ufficiali che costituivano la classe dirigente della Polonia appena spartita dal patto tra i boia, la Germania nazista e la Russia comunista. Il padre del regista fu una di quelle vittime gettate come immondizia in una grande fossa comune nella foresta, condannate da quella entità che nel Novecento ha preso il posto di Dio: la Storia. Il cinema, quella sera, era malinconicamente vuoto. Ma quella assenza era la prova del trionfo di Wajda: anche grazie a lui il L eviatano era stato debellato, non era più notizia, polemica, non infiammava le anime e le menti. Negli Anni Settanta si andava a vedere i capolavori di Wajda « L'uomo di marmo» cruda critica dello stalinismo e «L'uomo di ferro», epopea di Solidarnosc in cui recitava se stesso il baffuto tribuno di Danzica, Lech Walesa, per gettare uno sguardo oltre il Muro, non senza sentire un brivido: era una realtà sorda, fatta di attesa, di ansie sotterranee, una realtà di talpe indemoniate che scavavano micidiali gallerie sotto il potere di Visinskij avvizziti ma ancora brutali. Sentivano, quei polacchi, profeticamente lo scricchiolio della m acchina del mondo comunista. Non lo sapevamo, ma appena dieci anni dop o, anche g razie a tutto questo, i Muri sarebbero crollati e la Grande Bugia si sarebbe decomposta nella polvere. In Wajda si agitava inquieta e mai rassegnata l'anima polacca: stretta alla propria Croce, la dimestichezza con la disgrazia che è privilegio di coloro che nati spacciati dalla geografia convivono da secoli con la propria fine. Tutto uno spazio etnico ne fu segnato, una grande pianura aperta alla voglia brutale di russi, tedeschi, austriaci. A cui contrapponevano una competenza di suppliziati e di dolenti: i cavalieri polacchi che armati di lance sui loro fragili cavalli si lanciavano contro legioni di carri armati... Con una amarezza in cui c'era una certa dolcezza e persino una certa voluttà. Nell'ultima intervista rilasciata un mese fa a Maria Mikolajewska della televisione TVN24, Wajda accusava l'attuale classe politica polacca di pericolose derive nazionaliste, avvertiva del rischio di rimanere fuori dall'Europa e di mettere a rischio lo stato di diritto. Ecco le sue parole Un posto in Europa Ho vissuto ai tempi della Polonia socialista, i più difficili, per la cultura, l'arte, la libera espressione. Ma non possiamo dire che una volta vinto il comunismo i problemi facciano parte del passato. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL REGISTA POLACCO 11/10/2016 Pag. 1 diffusione:163662 tiratura:241998 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Allora come oggi gli artisti hanno il compito di dire quello che pensano. E le sfide sono ancora molte. Con Solidarnosc abbiamo avuto per la prima volta un governo indipendente e guadagnato un posto in Europa, abbiamo avuto un ruolo. La Polonia è parte integrante dell'Europa, una parte di un insieme più grande. Non possiamo chiuderci nel nostro piccolo cortile. Nazionalismi Il pericolo più grande per il nostro Paese, quello che potrebbe rovinare questa apertura all'Europa, sono i politici che vorrebbero convincerci a non confrontarci con gli altri. Temo che gli slogan nazionalistici che si sentono troppo spesso in questi tempi finiscano per oscurare la realtà. Quando sento frasi come «non facciamoci giudicare dall'Europa» o «Non stiamo dietro all'Ue» penso invece: dobbiamo farci giudicare, per i nostri successi così come per le nostre mancanze. La Polonia ha bisogno di rispetto per la democrazia, per il sistema e per il suo funzionamento. E la divisione dei poteri dello Stato è la più grande difesa per i cittadini. Miti ed eroi Le accuse che hanno mosso a Lech Walesa sono il tentativo di riscrivere la storia sostituendo fatti con menzogne. Come succedeva nella Polonia comunista, che inventava i propri eroi, oggi si tenta di sostituire un simbolo come il padre di Solidarnosc con altri simboli, altri eroi, falsificando la storia. Foto: Il film-testamento l'anteprima della sua ultima opera, «Afterimage», sarà proiettata venerdì alla Festa del cinema di Roma La Storia Wajda, morto a 90 anni, voleva usare la sua opera come «libro di storia» aperto sulle pagine più drammatiche della Polonia Tra i titoli più amati «Cennere e diamanti», «L'uomo di ferro» (a cui partecipò Walesa), e «Katyn» in cui rivelò l'orrore delle fosse in cui Stalin occultò i corpi di 22.000 soldati, tra cui il padre del regista 11/10/2016 Pag. 20 diffusione:39484 tiratura:90556 " L ' uomo di ferro " se n ' è andato: addio al regista polacco Andrzej Wajda FEDERICO PONTIGGIA qADDIO A ANDRZEJ WAJDA , il celebre regista polacco. Aveva 90 anni, e la sua morte conferma un 2016 annus horribilis per il cinema e le arti: se ne sono andati Michael Cimino, Abbas Kiarostami, Gene Wilder, il nostro Bud Spencer, e ancora David Bowie e Prince. Partigiano contro i nazisti, il padre morto per mano sovietica nell ' eccidio di Katyn, Wajda ha ricevuto il Leone d ' Oro alla carriera nel 1998, l ' Orso d ' Oro alla carriera nel 2006 e in mezzo l ' Oscar onorario, per cui si era grandemente battuto Steven Spielberg: " L ' e s e mpio di Andrzej Wajda ricorda a tutti noi, in quanto registi, che di volta in volta - a veva scritto all ' Academy - la storia potrebbe avere un profondo e inaspettato bisogno del nostro coraggio; che il nostro pubblico potrebbe voler essere elevato spiritualmente dalle nostre opere; che ci potrebbe essere richiesto di mettere a rischio la nostra carriera per difendere la vita civile del nostro popolo " . Da L ' uomo di marmo stalinista del 1977 all ' Uomo di ferro , incentrato sulla nascita di Solidarnosc e vincitore della Palma d ' oro tre anni più tardi, da Katyn (2007) a Walesa - L ' uomo della speranza (2013), la poetica di Wajda ha sempre fatto rima con politica, la sua esistenza con la resistenza di un popolo, quello polacco, al potere. Non fa eccezione l ' ultimo film, coronamento postumo di una carriera lunga oltre 60 anni: Af terimage , che verrà presentato venerdì 14 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, è l ' a ppassionato biopic del pittore formalista polacco Wladyslaw Strzeminski, perseguitato dal regime comunista per non aver adeguato la sua arte astratta ai dettami del realismo socialista. " Un uomo integro - aveva detto il regista assolutamente sicuro della strada che ha scelto di intraprendere " . Vale anche per Andrzej Wajda, l ' uomo di cinema contro il potere. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CINEMA Raccontò Solidarnosc 11/10/2016 Pag. 3 diffusione:39484 tiratura:90556 " Il Vaticano resta uguale, è una dittatura spuntata " MALCOM PAGANI Jude Law è Pio XIII nella serie Sky diretta dal premio Oscar Ansa PAGANI A PAG. 16 - 17 L'Oscar vinto per La Grande Bellezza è di fronte alla bacheca delle pipe: " In un ' altra scansia identica, in cui occupa democraticamente un posto uguale agli altri premi. Sono tutti lì, da quello di Cannes alla targa conquistata nel minuscolo paesino da 2000 anime " . Sorretto da mano divina, fantasia e laicità, Paolo Sorrentino si è posato con un magnifico film di 10 ore su quelle smarrite di un conclave cardinalizio intento a eleggere la propria guida. Con Jude Law nelle vesti di un pontefice oscurantista che predica severità e si cela agli occhi del mondo, The Young Pope , in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic, una serie originale di Sky prodotta dalla Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani, è un piccolo miracolo in cui autorialità e spettacolo, narrazione immaginifica e tensione, tocco personale e destini universali procedono verso una fideistica, meritata benedizione di critica e pubblico. Nell ' attesa, con felpa nera, jeans e la normalità come abito talare, il regista indossa i panni di un qualunque fine settimana in famiglia senza segretari particolari né indulgenze: " A casa mia, dopo la sbornia di Los Angeles, siamo rimasti sobri. Vuole sapere qual è il tipico dialogo tra me e mia moglie? " . Cer to. Daniela mi chiede di andarle a prendere una scopa. Da pigro provo a oppormi disperatamente: ' Ma quale scopa, io ho vinto l ' O scar ' e lei, serafica: ' Allora prendi anche la paletta, signor premio Oscar ' . Daniela e i ragazzi sono indifferenti a queste cose. Indifferenti ai confini dell ' i n s e n s i b ilità. Dopo l ' Oscar non è cambiato n u l l a? Prima in giro mi chiamavano soltanto Paolo Sorrentino e adesso mi chiamano ' il Premio Oscar Paolo Sorrentino ' . È un suffisso che confina con l ' umorismo, una carica virtuale che somiglia alla carica di barone. Qualcuno, facendomi molto ridere, si azzarda persino a darmi del maestro. La vita però non è cambiata. Forse c ' è un po ' di reverenza in più, ma grazie a dio esistono gli amici. Che fanno gli amici? Mi dileggiano più di prima perché ancor più di quanto non accadesse in precedenza, si rendono conto della distanza tra quel che mi è successo e quel che sono. Ci sono età ed età per montarsi la testa, fortunatamente non mi è successo di sollevare un Oscar a 30 anni e quindi non c ' è pericolo. È un bene, perché la vita di per sé è già abbastanza pericolosa. " Andreotti non è pericoloso, è spericolato, che è tutta un ' altra cosa " , diceva Enea, la segretaria di Andreotti ne Il Divo . All ' epoca immaginare il mio Andreotti mi divertì tantissimo. L ' uomo apparentemente più attaccato al potere poteva farne a meno da un istante all ' altro e giocare a carte con gli amici o vedere la Roma in tv perché aveva dalla vita il distacco sufficiente per svagarsi con la vita stessa. Giocare è consentito a chiunque, a patto che a un certo punto, senza traumi, si possa decidere di smettere di punto in bianco. L ' altra sera ho dato vita a una serissima battaglia a Monòpoli con mio figlio Carlo. Dopo 2 ore però ero stravolto e g l ie l ' ho detto: ' È stato bello, ma adesso ci stacchiamo da ' sto Monòpoli o no? ' . È stato comprensivo. Ha capito. In The Young Pope l ' i ro n i a di certi uomini di Chiesa travalica le liturgie secolari. L ' ironia è la benzina che ci consente di andare avanti e ci fa essere curiosi del mondo senza farci precipitare nel l ' ossessione. È un ' a rma per avere un rapporto sano con la vita. Se non la possiedi, rimani invischiato nelle cose. Se non conservi un angolo di superficialità, scendi a una profondità da cui poi non sai risalire e proprio come i sub inesperti finisci per lasciarci la pelle. L ' ironia è l ' un ic o strumento che conosco per avere questo rapporto ambivalente con l ' esistenza. Crederci fino a un certo punto è un antidoto contro le ansie. Lo stesso principio lo applica all ' a u to i ro n i a? Assolutamente sì. Non riuscirei a non ridere di me stesso. Sarebbe triste. E vale per ogni cosa, da uno strepitoso sketch di Crozza su di me a tutto il resto. Come si difende dalle ans i e? Con il mio modo di essere. Proprio come i miei personaggi, guardo alle cose della vita con divertimento, ma senza crederci fino in fondo. Personalmente fatico moltissimo sia con quelli che credono spasmodicamente a quel che fanno e a quel che rappresentano, sia con i cinici a ogni costo che giurano che tutto sia un ' indistinta merda. C ' è una bellissima terra di mezzo, ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PAOLO SORRENTINO parla del suo Papa 11/10/2016 Pag. 3 diffusione:39484 tiratura:90556 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato una terza via, un sentiero che se percorso ti consente di vivere se non proprio bene, almeno abbastanza bene. Per tornare a ciò che diceva prima, nella serie la vita sembra essere pericolosa anche in Vaticano. Non a caso chi si pone il problema del rapporto con dio - parlo dei fedeli come degli uomini di chiesa - lo fa per trovare un ' àncora di salvezza e un po ' di conforto di fronte al pericolo. E come lo affronta questo pericolo? Sollecitando un ' entità assoluta. E gli altri? Gli agnostici? Quelli che sono poco inclini al rapporto con dio hanno un amorevole distacco dalla vita. Averlo è comprensibile perché credere nella vita è deludente. Dura pochissimo, la vita. U n ' esistenza intera le basterà per mettere in scena tutte le idee che le vengono in mente? Le cose autentiche e necessarie da raccontare sono poche, per cui quest ' unica vita dovrebbe bastarmi. Ho molte meno idee di quel che pensa, ma magari sono capace, partendo da un ' idea di base all ' i nterno di un quadro definito, di partorirne molte altre. Dalla storia di un Papa sono riuscito a dipanare un film di 10 ore e sono molto contento del risultato. Chi ha visto le prime puntate vorrebbe sapere dove Pio XII, Papa Belardo, porterà una Chiesa scossa dal suo p o n t i f i c a to. Se chi ha visto la serie desidera sapere come va a finire ho raggiunto un grande risultato. Credo di essere riuscito a girare una storia appassionante depurata da scandaletti e omicidi, prendendo spunto da un assunto che così appassionante in fondo poi non era. Cosa c ' è di veramente appassionante nelle stanze del Vaticano, un mondo abbastanza respingente, fatto di soli uomini, dove le presenze femminili latitano e in cui hanno più o meno tutti un ' età avanzata? Il mondo di cui mi sono occupato è un mondo identico a se stesso o quasi da duemila anni. Un microcosmo in cui i cambiamenti sono minimi. Montanelli sosteneva che la Dc si dividesse i compiti: " De Gasperi parlava con dio e Andreotti col prete " . Anche nel Vaticano di T he Young Pope i compiti sono divisi, ma è il Vaticano stesso a rappresentare un ' a nom al ia rispetto alla realpolitik di uno Stato come l ' Italia. In Vaticano un governo c ' è sempre. È una dittatura spuntata perché una dittatura senza un esercito è un non senso e un paradosso. È come una squadra schierata senza centravanti e con il falso nueve . Con la produzione di T he Young Pope , il Vaticano non ha collaborato. Non ci ha aiutato, ma era prevedibile. Pur mitigata da divertimento e passione, la serie è stata un ' avventura faticosa. Per mettere in piedi questa ' baracca ' abbiamo preso centinaia di aerei e officiato un numero infinito di riunioni con i finanziatori americani. L ' impresa più ardua in lavorazioni simili è tenere alta la barra dell ' entusiasmo per così tanto tempo. Ci sono periodi in cui essere assaliti da noia e demoralizzazione è normale, ma sono impulsi letali che devi combattere e che non contribuiscono alla buona riuscita dell ' opera. Mantenere ottimismo ed eccitazione su un progetto che si dilata negli anni non è semplice. In ultima analisi, un dubbio ti viene. Quale dubbio? Perché sto da 3 anni su questa storia, neanche fosse quella di mia sorella? Fondamentalmente - ti dici - ma a me che me ne importa del Vaticano? Sono solo momenti? Per fortuna. Momenti che tra l ' altro coincidono con curva emotiva che accompagna la carriera di un qualsiasi regista. Nel mio mestiere si attraversano varie fasi. C ' è una fase in cui hai vent ' anni e vuoi fare a ogni costo le cose che pensi di saper fare. Non è una fase m e ra v i gl i o sa , perché sei permeato da un ' a nsia costante. Ti rendi conto che la montagna è lontana, la vetta altissima e l ' am biz io ne enorme. Temi che non riuscirai a realizzarla perché ti sembra inverosimile che spunti fuori qualcuno così pazzo da consentirti di fare un lavoro così bello. Con cosa confina quest ' a n s i a? Con la perenne attesa di una risposta. Io degli inizi mi ricordo soprattutto questo: una lunghissima attesa durata anni. Attendevo che qualcuno leggesse una mia sceneggiatura o un mio soggetto, che un produttore mi aprisse la porta o che un attore mi desse retta. Po i ? Poi c ' è stata una fase intermedia. Alcune cose le avevo già fatte e l ' entusiasmo era maggiore, ma l ' ansia non mi abbandonava perché dopo aver dimostrato di poter stare nel recinto, dovevo anche raggiungere dei traguardi. Oggi è diverso. E com ' è? Adesso sono consapevole di ciò che posso e che non posso fare. Non sono ancora del tutto appagato perché i limiti esistono proprio per essere superati, ma mi sono liberato dall ' ansia. Non è poco. I padri, i sogni, le assenze. Il cinema le ha permesso di elaborare alcuni traumi e le ha consentito di superarli? Non del tutto forse, ma in parte. Lo considero un privilegio straordinario all ' interno di un mestiere eccezionale che ti consente - quando lo desideri - di fare 11/10/2016 Pag. 3 diffusione:39484 tiratura:90556 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato un passetto a lato e di sfilarti con l ' imm agi nazione da tutte le rotture di coglioni della vita. Di viverne una parallela. Almeno quando il regista te lo fanno fare davvero. Altrimenti? Fare il regista in maniera ipotetica o scrivere senza alcuna certezza è frustrante. È come scaldarsi a bordo campo per 90 minuti. Ma lei una metafora un po ' più alata di quella calcistica non ce l ' ha? Pensavo che il calcio le piace ss e . Lo amo. È una bellissima fuga dalla realtà anche quella. Un film di cui non conosci mai il finale. Avrebbe perdonato Pellè per la mancata stretta di mano a Ventura? Nel ' 74 Chinaglia con Valcareggi fece di p e g g i o. Ma Chinaglia non aveva mai tirato un rigore come quello di Pellè agli ultimi Europei. Ciò che me lo rende meno simpatico di altri è l ' ottusità di fondo. Mandare a fare in culo Ventura imprecando in panchina poi è un ' aggr avan te, perché Ventura è un uomo che non si manda a fare in culo per nessuna ragione al mondo. Ha un aspetto, una faccia e un profilo che ti invitano subito a diventargli amico. Sembra buono e paterno - e benché sia tutt ' altro che debole e sciocco - forse induce gli altri a pensare che lo si possa maltrattare. Così accade che un calciatore che dovrebbe tacere per 3 anni almeno, si senta in diritto di insolentirlo. Il sospetto che lo stesso non si sarebbe azzardato a fiatare se l ' allenatore fosse stato Mourinho è più che lecito. Eppure eravamo sicuri che lei - per chi sbaglia - n u t r i ss e una certa simpatia. In assoluto è così. Ho simpatia per i mascalzoni e allergia per il politicamente corretto. Ha visto il Grande Fratello e seguito la polemica che ha lapidato Bettarini e Russo? Prima si dà luogo a una trasmissione in cui si urla: ' Qui si ricalca la vita vera ' e poi quando quelli vivono e parlano veramente come accade nella vita reale, li si bastona. Ma che sistema è? Prima lo metti in piazza e poi lo prendi a calci in culo? Vivere davvero significa non aprire bocca pensando a come reagirà un minuto dopo il tribunale del buon gusto. Se io e lei stessimo qui per altri 20 minuti, inizieremmo inevitabilmente a parlare di quello e di quella in termini sicuramente censurabili. Girerà davvero un film su Berlusconi ? Non so ancora che film girerò, non sto scrivendo nulla e non è assolutamente detto che faccia un film su Berlusconi. Potrei farlo nella stessa misura in cui potrei lavorare su una cosa che mi appassioni all ' i mprovviso passeggiando stasera sotto casa. Allo stato, non c ' è una riga su niente. Se si sporge vedrà che sul tavolo c ' è qualche appunto per un ' i p otetica seconda stagione del Papa perché so come va il mondo della produzione: si passa da una fase in cui ti dicono ' è tutto fermo ' a un ' altra in cui ti intimano: ' Consegna i copioni entro 5 giorni ' . Per non ritrovarmi a espletare il lavoro di 5 mesi in 5 giorni, previdentemente, mi porto avanti. Può dare una definizione del suo cinema? Una definizione secca è difficile. Diciamo che c ' è una dicotomia tra rumore e silenzio, una contrapposizione tra i lunghi monologhi interiori colmi di solitudine e un mondo sempre molto caotico e roboante che una volta è incarnato dalla Roma mondana, una volta dalla mafia e un ' altra ancora dalla Chiesa. È vero che lei non ha snobismi nel guardare al cinema degli altri? Verissimo. Sono il primo a ridere con Vacanze di Natale o Perfetti Sconosciuti . Sono film che non so fare, ma con i quali mi faccio un sacco di risate. Sono cresciuto con il mito del cinema d ' autore, ma per qualche ragione, il vero cinema d ' autore , quello che si stende per ore come nelle opere di Kieslowski o di Apichatpong Weerasethakul, non mi hanno mai permesso di farlo. Con The Young Pope , mi si è aperta un ' opportunità meravigliosa: il mio film d ' autore infinito e poderoso in cui ho potuto permettermi in libertà ogni cosa, finalmente c ' è. Prima non era possibile. Prima cosa c ' e ra? Non erano maturi i tempi. Incontravo occasionalmente i dirigenti della Rai e dicevo loro: ' Perché non mi chiamate? ' . Non mi chiamavano. Nella tv di ieri dovevi piegarti alle odiose gabbie, alle definizioni obbligate come: ' Il pubblico non capisce ' . Per fortuna, in questi anni, il pubblico ha dimostrato di saper capire benissimo. E io finalmente corono un sogno. Giriamo pagina. Benigni appoggia il sì al referendum. Tutti i miei amici mi dicono: ' Devi avere un ' opinione, è importantissimo ' e io, cresciuto nell ' epoca del Costanzo Show e degli opinionisti, verso l ' opinione ho sviluppato una certa refrattarietà. Benigni ha studiato la Costituzione e parla con cognizione di causa, ma io a dire voto sì o voto no sarei proprio presuntuoso. Provo a parlare delle cose che conosco e la Costituzione non è tra queste. La mia opinione è irrilevante e non sposta un solo voto, ma se li spostasse, a maggior ragione, credo sarebbe sbagliato schierarmi. Il tema è complesso, soprattutto per uno mentalmente limitato 11/10/2016 Pag. 3 diffusione:39484 tiratura:90556 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato come me. Arriverò all ' u ltimo giorno utile e dirò: ' Forse ho capito, voterò così ' . Ma lo terrò per me. Da semplice cittadino. È una promessa. B iog ra f i a PAOLO SORRENTINO Nato a Napoli nel 1970, ha iniziato a lavorare nel cinema a 25 anni, dopo qualche anno di studi in Economia. Ha esordito con il corto " Un p a ra d i s o " e ha lavorato per qualche tempo alla regia e alla s ce n e g g i a t u ra di alcuni lavori per il cinema e per la tv. Il suo primo film, " L ' uomo in più " , è del 2001. Tre anni dopo, ottiene il successo di pubblico con " Le co n s e g u e n ze dell ' a m o re " , seguito da " Il D i vo " (2008). Il primo film in inglese, " Th i s must be the p l a ce " è del 2011. Con " La g ra n d e b e l l e zza " l ' Oscar nel 2 01 4 Tutt i mi dicono: ' Devi avere u n ' opinione ' Ma parlo delle cose che conosco e la C os t i t u z i o n e non è tra queste SÌ O NO AL REFERENDUM Non ho sc ritto una riga Sul tavolo c ' è qualche appunto per u n ' i p o te t i c a s eco n d a s t ag i o n e del Papa IL FILM SU BERLUSCONI Foto: Il cast Diretti da Sorrentino, gli attori Jude Law, Diane Keaton, Silvio Orlando, Scott Shepherd, Cécile de France, Javier Cámara, Lud iv i ne Sagnier, Toni Bertorelli e James Cromwell 11/10/2016 Pag. 35 diffusione:195791 tiratura:291497 Il regista Sorrentino rivela: «Lavoro alla seconda stagione». L'attesa serie tv di Sky al via il 21 ottobre, venduta a scatola chiusa in 110 Paesi ELISABETTA ESPOSITO ROMA il Papa rivoluzionario di Paolo Sorrentino piace parecchio. La megaproduzione internazionale guidata da Wildside con la partecipazione di Sky, Hbo, Canal+, Hout et Court Tv e Mediapro, costata la bellezza di 40 milioni di euro («Ma l'85% del budget è stato speso in Italia e in gran parte arrivava dall'estero», sottolinea l'evp programmi Sky Andrea Scrosati), è già stata venduta in 110 paesi e soprattutto avrà una seconda stagione, decisione piuttosto insolita senza un riscontro di pubblico. The Young Pope , che sarà trasmesso su Sky Atlantic in dieci episodi dal 21 ottobre alle 21.15, cresce bene dunque. «Sto scrivendo il soggetto spiega il regista premio Oscar - e tengo a precisare che io faccio una cosa alla volta... Per il momento è questo, il film su Berlusconi è una delle tante idee che ho, ma al momento non ho nulla in programma oltre al Papa». Quindi questa prima attesissima stagione non avrà una conclusione? «Penso che le serie debbano essere autosufficienti, non possono diventare soap opera, ma allo stesso tempo, vista la quantità di storie che questa offre, lasceremo aperte delle porte». Jude Law sarà ancora lo splendido e controverso Pio XIII? «Eh... questo non lo posso dire, ci sono troppe cose da considerare». PAPA SPIAZZANTE Il Papa giovane è spiazzante. È un uomo di potere che non cerca di piacere alla gente, che dice cose scomode, che nell'era dei social compulsivi che rendono pubblico anche il privatissimo sceglie di non rivelare al mondo la propria immagine, perché «io non sono nessuno». «Stiamo assistendo alla perdita totale del mistero - continua Sorrentino, che di The Young Pope ha scritto anche soggetto e sceneggiatura -, oggi svelare se stessi è proficuo, ma questo papa, che è comunque moderno con i suoi 47 anni, pensa che il modo giusto per far crescere il numero di fedeli, vera fissazione della Chiesa, sia alimentare il mistero. In fondo il mio Lenny Belardo offre una visione del pontefice opposta a quella a cui siamo abituati: non è anziano, è bello e si nasconde. Quello che volevo era proprio raccontare un mondo che in passato, anche al cinema, è stato idealizzato o demonizzato, qui abbiamo mostrato preti, cardinali e papi per quello che sono davvero, con la loro umanità e i loro limiti. Ma non c'è mai stato alcun intento provocatorio». Anche se Cecile de France, che interpreta la responsabile marketing del Vaticano, accenna a un paragone con Francesca Chaouqui, Sorrentino assicura che i vari Vatileaks siano rimasti fuori dai radar: «La serie si tiene alla larga da certi scandali, se ne è già parlato tanto. Questo non significa però non prendere in esame quelle che sono le croci della Chiesa, come la pedofilia, che viene invece raccontata in modo onesto e rigoroso». © RIPRODUZIONE RISERVATA «The Young Pope» offre un'immagine mai vista: GIOVANE, BELLO e PRONTO A NASCONDERSI Foto: paolo sorrentino SCENEGGIATORE E REGISTA il libro E il «Conclave» ispira un thriller Harris racconta l'elezione I misteri dell'elezione del Papa affascinano anche l'autore inglese di thriller Robert Harris, quello di «Imperium» e «Fatherland»: nel suo nuovo libro, «Conclave» (Mondadori, 20 euro, 268 pagine) Harris racconta infatti un mondo diviso tra religione, ambizioni ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Young Pope cresce bene «Scriviamo già il seguito» 11/10/2016 Pag. 35 diffusione:195791 tiratura:291497 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato e rivalità. Molto terrene. Foto: Jude Law, 43 anni, è un papa statunitense, eletto a soli 47 anni. Nel riquadro Paolo Sorrentino alla premiere romana