11 ottobre 2016

Transcript

11 ottobre 2016
ANICA
11 ottobre 2016
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o
parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la
esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a
quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE
ANICA CITAZIONI
10/10/2016 www.italiaoggi.it 08:33
Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana
5
11/10/2016 www.milanofinanza.it_DowJones 08:00
L'agenda di oggi
9
10/10/2016 Panorama.it
I 10 film più visti della settimana
11
ANICA SCENARIO
11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale
«L'ultimo film sul pittore perseguitato dal comunismo»
14
11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Wajda Il regista della Storia
15
11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale
«Il mio Papa tra pregi e difetti Io non provoco il Vaticano»
17
11/10/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Prevendite boom alla Festa di Roma Attesi Meryl Streep Benigni e Hanks
19
11/10/2016 Il Sole 24 Ore
Wajda, da testimone a regista della Storia
20
11/10/2016 Il Sole 24 Ore
Vivendi-Mediaset, prove d'intesa Tre anni insieme in Premium
21
11/10/2016 La Repubblica - Nazionale
Andrzej Wajda
23
11/10/2016 La Repubblica - Nazionale
Sorrentino: "Il mio Papa è solo come tutti gli uomini di potere"
25
11/10/2016 Il Messaggero - Nazionale
Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda serie»
27
11/10/2016 Il Messaggero - Nazionale
Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma
29
11/10/2016 Il Messaggero - Abruzzo
Un festival per fare dell'Aquila la capitale degli appennini `
31
11/10/2016 Il Tempo - Nazionale
La riforma del cinema per i soliti noti
32
11/10/2016 Il Tempo - Nazionale
Il segreto di Sorrentino: «Il mio Papa è un uomo tra gli uomini»
34
11/10/2016 Il Tempo - Nazionale
La carica delle Istituzioni per Sorrentino e Law
35
11/10/2016 La Stampa - Nazionale
Sorrentino: "Il mio Papa Pio XIII simbolo della solitudine umana"
36
11/10/2016 La Stampa - Nazionale
David Bowie balla sul manifesto del Torino Film Festival
38
11/10/2016 La Stampa - Nazionale
Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc
39
11/10/2016 Il Fatto Quotidiano
" L ' uomo di ferro " se n ' è andato: addio al regista polacco Andrzej Wajda
41
11/10/2016 Il Fatto Quotidiano
" Il Vaticano resta uguale, è una dittatura spuntata "
42
11/10/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale
Young Pope cresce bene «Scriviamo già il seguito»
46
ANICA CITAZIONI
3 articoli
10/10/2016 08:33
Sito Web
www.italiaoggi.it
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana
pagerank: 7
Economia, politica e finanza: gli appuntamenti della settimana
Questi gli appuntamenti economici, finanziari e politici più rilevanti della settimana:
Martedì 11 ottobre
Roma Convegno Nazionale dal titolo 'Valore geometra. Le sfide del lavoro, gli strumenti per crescere': due
giorni di confronto sulla categoria dei geometri tra istituzioni, politica, imprese e mondo delle professioni per
confrontarsi su 'Sviluppo e Innovazione, Welfare Attivo e NextGeo, Istruzione e Formazione, all'interno dei
quali verranno lanciate proposte concrete e inedite.
Presso il Centro Congressi Auditorium Antonianum, Viale Manzoni 1.
Milano 09h00 #FORUMAutoMotive. Tema centrale di questa edizione sara' 'La sicurezza. Non e' (solo) un
otpional'. Presso l'Auditorium Bosch
Milano 09h00 Forum TAX: evento organizzato da Wolters Kluwer con l'Agenzia delle Entrate e in
collaborazione con Andaf per parlare del rapporto tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, a partire dal
nuovo ravvedimento operoso fino alla cooperative compliance. Intervengono Luigi Casero (Vice Ministro
dell'Economia e delle Finanze), Rossella Orlandi (Direttore dell'Agenzia delle Entrate), Gerardo Longobardi
(Presidente Cndcec), Roberto Mannozzi (Presidente Andaf), Giorgio Toschi (Comandante Generale
Guardia di Finanza), Giulietta Lemmi (Amministratore Delegato Wolters Kluwer Italia). Presso l'Auditorium
Testori di Palazzo regione Lombardia - Piazza Citta' di Lombardia 1
Scorzé (Ve) 10h30 Inaugurazione dell'impianto di trigenerazione: il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto
e il gruppo energetico E.ON tagliano un nuovo traguardo nella loro collaborazione e partnership per
l'efficienza energetica. Presso lo stabilimento Produttivo Acqua Minerale San Benedetto SpA, Viale
Kennedy 65
Milano 11h30 Conferenza stampa Assinform per la presentazione dei dati di mercato dei servizi, delle
applicazioni e delle tecnologie digitali (consuntivo 1° semestre 2016 e aggiornamento delle previsioni per il
prossimo triennio). Presenti il presidente di Assinform, Agostino Santoni e Giancarlo Capitani, Presidente di
NetConsulting3. Via Sacchi 7
Milano 11h30 Conferenza stampa di presentazione del XXXIX congresso Andaf 'Il rebus della ripresa
economica. Le forze positive per risolverlo'. Intervengono Roberto Mannozzi, Presidente Andaf; Michele
Malusa', Segretario Nazionale Andaf. Presso Palazzo Mezzanotte (sala Gialla) in Piazza degli Affari 6.
Milano 12h00 Conferenza stampa di presentazione de Lo Scherzo di Riccardo Giacconi. Museo del 900,
Sala Fontana, Via Marconi 1
Milano 14h00 Milano REbuild: ospiti italiani e internazionali, aziende, progettisti, mondo delle costruzioni,
finanza e politica, per avviare un dialogo sulle sfide dell'industria 4.0, applicata all'ambiente urbano
costruito. Auditorium Gio Ponti - Centro Congressi Assolombarda, Via Pantano 9
Roma 14h30 Presentazione MIA - Mercato Internazionale dell'Audiovisivo. Interverranno Francesco
Prosperetti, Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma; Piera Detassis, Presidente Fondazione Cinema
per Roma; Ivan Scalfarotto, Sottosegretario Mise; Nicola Borelli, Direttore generale cinema Mibact; Michele
Scannavini, Presidente dell'agenzia Ice; Guido Fabiani, Assessore sviluppo economico e attivita' produttive
Regione Lazio; Tilde Corsi, Presidente vicario Anica; Marco Follini, Presidente Apt; Lucia Millazzotto,
Direttore Mia. Terme di Diocleziano (Aula 10)
Roma 14h30 Commissione Agricoltura Senato - Audizione informale di rappresentanti di Confindustria sui
ddl nn. 2383 e connessi (consumo del suolo)
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
5
10/10/2016 08:33
Sito Web
www.italiaoggi.it
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Roma 15h00 Commissione Lavoro Senato - Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sui
disegni di legge 2494 - 2241 - 2437 - Contrasto alla poverta' e riordino delle prestazioni sociali
Milano 16h30 Convegno 'Fare Business nell'Area Mediterranea - Sfide e Opportunit. Cosa rappresenta
l'area del Mediterraneo per le aziende italiane? Quali le sfide ancora aperte nelle regioni dell'Europa
Meridionale, Nord Africa e Medio Oriente? Come tutelare gli investitori dalle controversie giuridiche? Tra i
presenti Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia; Giuseppe Colaiacovo, Vice-presidente di
Colacem SpA e Presidente di Colacem Tunisia; Enzo Caetani, Presidente e Amministratore di Keyst1 Italy
SrL. Presso il Museo Diocesano di Milano, Corso Porta Ticinese 95
Gallarate (Va) 17h00 Lancio del nuovo sito Internet del magazine dell'Unione degli Industriali della
Provincia di Varese: Varesefocus.it, un workshop per presentare il nuovo progetto editoriale del magazine
dell'Unione Industriali. Tra i presenti Vittorio Gandini, Direttore dell'Unione degli Industriali della Provincia di
Varese.
Presso il MA*GA - Museo Arte Gallarate, via Egidio de Magri 1
Milano 19h00 Contract District Glamour Party: serata esclusiva organizzata da Milano Contract District,
primo distretto del design dedicato al Real Estate. Partecipa lo Chef Filippo La Mantia e Dj set by Marco
Fullone, music designer from Radio Monte Carlo. Durante l'evento verra' presentato in anteprima assoluta
'Il Segreto di Porta Romana', il nuovo progetto residenziale di BNP Paribas Real Estate nel cuore di Milano,
firmato dall'Arch.
Michele De Lucchi. Via Macedonio Melloni 3
Mercoledì 12 ottobre
Roma 10h00 Assemblea Assogenerici: 'Italia, 12 ottobre 2036: benvenuti nel futuro'. Presso La Lanterna ,
Via Tomacelli 156
Roma 08h30 Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria - Audizione del Comandante
Generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi
Milano 09h00 Presso l'Hotel Principe di Savoia convegno dal titolo 'L'Innovazione nell'Assicurazione
Salute', organizzato da RBM Assicurazione Salute S.p.A. in occasione della 4a edizione dell'Health
Insurance Summit. Interviene Marco Vecchietti, Consigliere Delegato di RBM Assicurazione Salute.
Roma 09h00 Convegno Sidief dal titolo Verso la 'Casa Taxi'? La domanda abitativa dei giovani. Tra i
presenti Valeria Sannucci, Vice Direttore Generale Banca d'Italia; Mario Breglia - Presidente SIDIEF;
Presso il Centro Convegni Banca d'Italia, via Nazionale 190
Roma 09h30 Convegno 'Verso il regolamento europeo sulla privacy', interviene il garante della privacy
Antonello Soro (Hotel de Russie, Via del Babuino 9)
Roma 09h30 Convegno 'Elementi storico economici della statistica nella societa' italiana nel lungo periodo',
interviene Giorgio Alleva (sede Istat, via Cesare Balbo 14)
Roma 10h00 Incontro 'Il lavoro nel futuro - Il contributo dell'Italia alla riflessione dell'Oil, Organizzazione
internazionale del lavoro', partecipano Giuliano Poletti, Guy Rider, Susanna Camusso, Luigi Petteni,
Carmelo Barbagallo, Tito Boeri, Massimo De Felice, Giorgio Alleva (sala del Mappamondo, Camera)
Roma 10h30 Convegno Confcommercio Professioni 'Competitivita' e crescita: il ruolo delle professioni nel
terziario'.
Piazza G.G.Belli 2
Roma 10h30 'Real Estate meeting tra Industria Immobiliare e Istituzioni' stati generali della finanza e dei
servizi immobiliari. Adozione di standard e buone pratiche nazionali, europee ed internazionali per
l'Immobiliare.
Via Nazionale 7
Milano 11h00 Il Banco Alimentare della Lombardia 'Danilo Fossati' Onlus presenta il Bilancio Sociale 2015
per discutere dell'emergenza poverta', con un focus sulla Lombardia.
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
6
10/10/2016 08:33
Sito Web
www.italiaoggi.it
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Presso Altis - Alta Scuola Impresa e Societa', Universita' Cattolica del Sacro Cuore, via San Vittore 18
Milano 13h00 Conferenza stampa di Sigest per la presentazione della ricerca 'I nuovi trend dell'abitare e il
mercato residenziale a Milano': analisi della domanda e della iniziative di nuova costruzione in citta'. Via
Mauro Macchi 40
Roma 14h00 Commissione Lavoro Senato - Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL
sull'affare assegnato (n. 789) - Canali di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: tirocini ed apprendistato
Roma 15h30 Senato - comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in vista del
Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre
Milano 16h00 IR Top Consulting presenta il 'Green Investor Day': 'Le quotate green' incontrano la comunita'
finanziaria e presentazione del Report Green Economy on Capital Markets 2016. Grand Hotel et de Milan
Via Alessandro Manzoni 29
Milano 17h00 Unc, in collaborazione con Poste Italiane e Facebook Italia presenta la prima tappa del ciclo
di incontri consumiAmo: un viaggio nel mondo del web che si concludera' con un aperitivo 'digitale'.
'Presso', Via Paolo Sarpi 60
Roma 17h30 Presentazione del libro 'Sabbie Mobili. Esiste un banchiere perbene?' di Fabio Innocenzi. Con
Salvatore Rossi d.g. di Bankitalia (Piazza della Enciclopedia Italia 4, palazzo Mattei)
Giovedì 13 ottobre
Milano Conferenza Efpa Italia in vista di MiFID2. Sono previsti gli interventi di: Aldo Vittorio Varenna
(Presidente di Efpa Italia); Emanuele Maria Carluccio (Presidente Standards and Qualifications Committee
di Efpa Italia); Giuseppe Capobianco (Direttore Generale dell'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo
unico dei Consulenti Finanziari) ed Aida Maisano (Responsabile di Abi Formazione). Presso il centro servizi
BPM di Via Massaua
Milano 09h00 Convegno dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano dal titolo 'Strumenti fiscali di
rilancio economico'. Intervengono, tra gli altri, Enrico Zanetti, Viceministro del Ministero dell'Economia e
delle Finanze e Alessandro Solidoro, Presidente ODCEC Milano. Presso la Sala Leonardo del Palazzo
delle Stelline
Roma 09h00 Privacy Day Forum: a Roma esperti della privacy a confronto. Intervengono Licia Califano,
Componente Garante Privacy e Stefano Cuzzilla presidente di Federmanager. Al centro del dibattito le
sfide del nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati, l'esigenza di figure manageriali esperte in
privacy per l'industria digitale e il diritto all'oblio su siti e social network. Presso il Centro congressi Frentani
(Via dei Frentani 4)
Milano 10h00 Conferenza stampa di presentazione della 533° Fiera Agricola Regionale di Abbiategrasso,
la Fiera di Ottobre con il tema 'Il Ticino, la grande via d'acqua, territori e colture'. Intervengono Pierluigi
Arrara, Sindaco di Abbiategrasso; Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia, Crescita e
Semplificazione di Regione Lombardia; Marco Granelli, Assessore alla Mobilita' del Comune di Milano;
Empio Malara, Presidente Associazione Amici dei Navigli; Alessandro Folli, Presidente del Consorzio di
Bonifica Villoresi. Presso Citta' Metropolitana di Milano, nella Sala Affreschi - via Vivaio 1
Milano 10h15 Press briefing di Moody's sul sistema bancario italiano e il mercato delle cartolarizzazioni di
NPLs. presso gli uffici di Moody's in Corso di Porta Romana, 68.
Verona 11h00 Convegno Federmetano 'Cng per autotrazione: note sulla Dafi e variazione di pressione sui
metanodotti - opportunita' e soluzioni'. Presso la Sala Rossa della Fiera di Verona
Milano 12h00 Gruppo Miroglio lancia Tailoritaly, la prima piattaforma on line che consente di personalizzare
capi di moda femminile 100% made in Italy, realizzata in partnership con il Gruppo Miroglio, nell'ambito del
Miroglio Innovation Program. Verra' presentata la collezione Autunno/Inverno 2016. Presso lo store Miroglio
di Piazza della Scala (via Verdi 2, angolo via Manzoni).
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
7
10/10/2016 08:33
Sito Web
www.italiaoggi.it
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Milano 14h00 Assocasa presenta il 20° Osservatorio del mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa.
Presso Auditorium Federchimica, via Giovanni da Procida 11
Roma 15h00 Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in
campo commerciale e del commercio abusivo- Audizioni in materia di contrasto della contraffazione via
web e in sede internazionale.
Audizione di rappresentanti di Alibaba Group.
Venerdì 14 ottobre
Bergamo 14h30 Assemblea straordinaria degli azionisti di Ubi Banca per deliberare in merito alla fusione
Milano 11h00 Conferenza Stampa Confindustria Ancma dal titolo Motociclisti: 'Incentivi per la sicurezza' per
discutere della richiesta fatta al Governo per l'introduzione di sgravi fiscali per favorire la diffusione di airbag e paraschiena motociclistici. Presenti tra gli altri Luigi Casero, Vice Ministro dell'Economia e delle
Finanze; Pier Francesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria Ancma; Enzo Garofalo, Vice
presidente Commissione Trasporti della Camera e Presidente gruppo interparlamentare Amici delle Due
Ruote; Alessio Pitidis, Direttore Reparto Ambiente e Traumi dell'Istituto Superiore di Sanita'. Presso Circolo
della Stampa, Sala Tobagi, Corso Venezia 48
Cernobbio (Co) 09h00 A Villa d'Este sul Lago di Como si tiene la due giorni della quindicesima edizione del
Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione
dello Studio Ambrosetti che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico
nonche' rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche
nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell'ambiente, della sicurezza alimentare e
dell'economia. Termina domani.
Roma 10h00 Nella Sala dei Gruppi Parlamentari in via Campo Marzio 78, CIDA festeggia il suo 70esimo
anniversario, attraverso un'iniziativa di coinvolgimento della classe dirigente europea per facilitare e
stimolare la nascita della Nuova Europa. Sala dei Gruppi Parlamentari, via di Campo Marzio 78
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
8
11/10/2016 08:00
Sito Web
www.milanofinanza.it_DowJones
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'agenda di oggi
pagerank: 7
MILANO (MF-DJ)--Questi gli appuntamenti economici, finanziari e politici piu' rilevanti di oggi: Martedi' 11
ottobre FINANZA -- CDA -- ASSEMBLEE -- ECONOMIA POLITICA Roma Convegno Nazionale dal titolo
'Valore geometra. Le sfide del lavoro, gli strumenti per crescere': due giorni di confronto sulla categoria dei
geometri tra istituzioni, politica, imprese e mondo delle professioni per confrontarsi su 'Sviluppo e
Innovazione, Welfare Attivo e NextGeo, Istruzione e Formazione, all'interno dei quali verranno lanciate
proposte concrete e inedite. Presso il Centro Congressi Auditorium Antonianum, Viale Manzoni 1. Termina
domani Roma Banca d 'Italia pubblica 'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita', 'L 'economia
italiana in breve', 'Moneta e banche' Roma 08h00 CdM Milano 09h00 #FORUMAutoMotive. Tema centrale
di questa edizione sara' 'La sicurezza. Non e' (solo) un otpional'. Presso l'Auditorium Bosch Milano 09h00
Forum TAX: evento organizzato da Wolters Kluwer con l'Agenzia delle Entrate e in collaborazione con
Andaf per parlare del rapporto tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, a partire dal nuovo ravvedimento
operoso fino alla cooperative compliance. Intervengono Luigi Casero (Vice Ministro dell'Economia e delle
Finanze), Rossella Orlandi (Direttore dell'Agenzia delle Entrate), Gerardo Longobardi (Presidente Cndcec),
Roberto Mannozzi (Presidente Andaf), Giorgio Toschi (Comandante Generale Guardia di Finanza),
Giulietta Lemmi (Amministratore Delegato Wolters Kluwer Italia). Presso l'Auditorium Testori di Palazzo
regione Lombardia - Piazza Citta' di Lombardia 1 Scorze'(Ve)10h30 Inaugurazione dell'impianto di
trigenerazione: il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto e il gruppo energetico E.ON tagliano un nuovo
traguardo nella loro collaborazione e partnership per l'efficienza energetica. Presso lo stabilimento
Produttivo Acqua Minerale San Benedetto SpA, Viale Kennedy 65 Milano 11h30 Conferenza stampa
Assinform per la presentazione dei dati di mercato dei servizi, delle applicazioni e delle tecnologie digitali
(consuntivo 1 semestre 2016 e aggiornamento delle previsioni per il prossimo triennio). Presenti il
presidente di Assinform, Agostino Santoni e Giancarlo Capitani, Presidente di NetConsulting3. Via Sacchi 7
Milano 11h30 Conferenza stampa di presentazione del XXXIX congresso Andaf 'Il rebus della ripresa
economica. Le forze positive per risolverlo'. Intervengono Roberto Mannozzi, Presidente Andaf; Michele
Malusa', Segretario Nazionale Andaf. Presso Palazzo Mezzanotte (sala Gialla) in Piazza degli Affari 6.
Milano 12h00 Conferenza stampa di presentazione de Lo Scherzo di Riccardo Giacconi. Museo del 900,
Sala Fontana, Via Marconi 1 Roma 13h00 Camera - la Commissione Finanze svolgera' l'audizione dei
rappresentanti dell'Associazione nazionale promotori finanziari (Anasf), nell'ambito dell'indagine conoscitiva
sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela. diretta webtv. Milano 14h00
Milano REbuild: ospiti italiani e internazionali, aziende, progettisti, mondo delle costruzioni, finanza e
politica, per avviare un dialogo sulle sfide dell'industria 4.0, applicata all'ambiente urbano costruito.
Auditorium Gio Ponti - Centro Congressi Assolombarda, Via Pantano 9 Roma 14h00 Camera - la Sala del
Cavaliere - la Vice Presidente della Camera, Marina Sereni, incontrera' la Presidente del Consiglio federale
degli Emirati Arabi Uniti, Amal al Qubaisi. Roma 14h30 Presentazione MIA - Mercato Internazionale
dell'Audiovisivo. Interverranno Francesco Prosperetti, Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma; Piera
Detassis, Presidente Fondazione Cinema per Roma; Ivan Scalfarotto, Sottosegretario Mise; Nicola Borelli,
Direttore generale cinema Mibact; Michele Scannavini, Presidente dell'agenzia Ice; Guido Fabiani,
Assessore sviluppo economico e attivita' produttive Regione Lazio; Tilde Corsi, Presidente vicario Anica;
Marco Follini, Presidente Apt; Lucia Millazzotto, Direttore Mia. Terme di Diocleziano (Aula 10) Roma 14h30
Commissione Agricoltura Senato - Audizione informale di rappresentanti di Confindustria sui ddl nn. 2383 e
connessi (consumo del suolo) Roma 14h30 Senato FINANZE - audizione informale sulle Misure fiscali a
sostegno della famiglia di rappresentanti della Banca d 'Italia. Roma 15h00 Commissione Lavoro Senato ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
9
11/10/2016 08:00
Sito Web
www.milanofinanza.it_DowJones
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
10
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sui disegni di legge 2494 - 2241 - 2437 - Contrasto
alla poverta' e riordino delle prestazioni sociali Roma 15h00 La nota di aggiornamento del Def approdera' in
Aula alla Camera per le votazioni. Milano 16h30 Convegno 'Fare Business nell'Area Mediterranea - Sfide e
Opportunit. Cosa rappresenta l'area del Mediterraneo per le aziende italiane? Quali le sfide ancora aperte
nelle regioni dell'Europa Meridionale, Nord Africa e Medio Oriente? Come tutelare gli investitori dalle
controversie giuridiche? Tra i presenti Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia; Giuseppe
Colaiacovo, Vice-presidente di Colacem SpA e Presidente di Colacem Tunisia; Enzo Caetani, Presidente e
Amministratore di Keyst1 Italy SrL. Presso il Museo Diocesano di Milano, Corso Porta Ticinese 95 Gallarate
(Va)17h00 Lancio del nuovo sito Internet del magazine dell'Unione degli Industriali della Provincia di
Varese: Varesefocus.it, un workshop per presentare il nuovo progetto editoriale del magazine dell'Unione
Industriali. Tra i presenti Vittorio Gandini, Direttore dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Presso il MA*GA - Museo Arte Gallarate, via Egidio de Magri 1 Milano 19h00 Contract District Glamour
Party: serata esclusiva organizzata da Milano Contract District, primo distretto del design dedicato al Real
Estate. Partecipa lo Chef Filippo La Mantia e Dj set by Marco Fullone, music designer from Radio Monte
Carlo. Durante l'evento verra' presentato in anteprima assoluta 'Il Segreto di Porta Romana', il nuovo
progetto residenziale di BNP Paribas Real Estate nel cuore di Milano, firmato dall'Arch. Michele De Lucchi.
Via Macedonio Melloni 3 ECONOMIA INTERNAZIONALE Londra 11h43 Workinvoice si presenta a 'Lendit
Europe 2016' con un focus sul mercato dell'anticipo fatture online in Italia. red/ds (fine) MF-DJ NEWS
10/10/2016
Sito Web
Panorama.it
I 10 film più visti della settimana
Cast (voci italiane): Alessandro Cattelan, Pasquale Petrolo, Francesco Mandelli, Laura Chiatti, Francesca
Manicone, Luigi Ferraro, Selvaggia Quattrini Trama: Nuovo film di animazione della Illumination
Entertainment di Chris Meledandri, è una commedia sui nostri animali domestici e su come vivono le loro
giornate quando li lasciamo soli per andare a scuola o a lavoro.DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
International Italy (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 4.579.330 euro - INCASSO TOTALE: 4.579.330 euro___*
Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che
monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg, Blake Lively,
Parker Posey, Kristen Stewart, Corey Stoll, Ken Stott Trama: Storia d'amore agrodolce, segue il viaggio di
Bobby Dorfman (Eisenberg) dal Bronx, dove è nato, a Hollywood, dove si innamora della segrataria
(Stewart) dello zio agente delle star (Carell), per poi tornare nuovamente a New York, in cui viene travolto
nel mondo vibrante della vita dei locali notturni dell'alta società. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Warner
Bros. Italia (dal 29 settembre 2016) INCASSO: 1.275.762 euro - INCASSO TOTALE: 2.518.879 euroCast:
Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Emma Thompson Trama: Nuovamente single dopo essersi
lasciata con Mark Darcy (Firth), il "vissero felici e contenti" di Bridget Jones (Zellweger) non sta andando
esattamente secondo i piani. Bridget decide di concentrarsi sul suo lavoro di collaboratrice in un notiziario
di punta, e di circondarsi di vecchi e nuovi amici. Per una volta, Bridget ha tutto completamente sotto
controllo. Cosa potrebbe andare storto? La sua vita sentimentale ha però una svolta quando Bridget
incontra un affascinante americano di nome Jack (Dempsey), tutto quello che Mr. Darcy non è. In un
improbabile colpo di scena, si ritrova in dolce attesa, ma con un inconveniente... non è sicura dell'identità
del padre.DISTRIBUZIONE: Universal Pictures International Italy (dal 22 settembre 2016) INCASSO:
1.229.967 euro - INCASSO TOTALE: 4.999.594 euroCast (voci italiane): Carla Signoris, Luca Zingaretti,
Stefano Masciarelli, Massimiliano Rosolino, Licia Colò, Baby K Trama: Il cartoon sequel di Alla ricerca di
Nemo, vede il ritorno di Dory, la pesciolina azzurra più smemorata di sempre, che ora vive felicemente sulla
barriera corallina insieme a Nemo e Marlin. Quando Dory ricorda improvvisamente di avere una famiglia
che forse la sta cercando, i tre decidono di partire per una straordinaria avventura attraverso l'oceano che li
condurrà fino al prestigioso Parco Oceanografico, in California: un acquario che è anche un centro di
riabilitazione. Per riuscire a trovare sua madre e suo padre, Dory chiederà aiuto ai tre abitanti più
stravaganti del posto: Hank, un irascibile polpo che tenta continuamente la fuga, Bailey, un beluga convinto
di avere un sonar difettoso, e Destiny, uno squalo balena miope. Esplorando con destrezza le complesse
regole del PO, Dory e i suoi compagni d'avventura scopriranno l'amicizia, il senso della famiglia e la magia
che si cela nei loro difetti.DISTRIBUZIONE: Disney (dal 15 settembre 2016) INCASSO: 1.183.845 euro INCASSO TOTALE: 14.151.999 euroCast: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen Trama: Un
soldato (Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione, ma inavvertitamente poggia il piede su
una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e
due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica
della tutt'altro che semplice situazione. Dal produttore di Buried - Sepolto, un altro thriller, questa volta
diretto da due registi italiani.DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 597.342 euro
- INCASSO TOTALE: 597.342 euroCast: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano, Valentina
Lodovini Trama: Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana, figlia di un messo
pontificio, sparisce dal centro di Roma, dando inizio a uno dei più clamorosi casi irrisolti italiani. Sollecitata
dallo scandalo "Mafia capitale" dei giorni nostri, una rete televisiva inglese invia a Roma una giornalista di
origine italiana (Sansa) per raccontare dove tutto ebbe inizio: quel 22 giugno di tanti anni prima. Con l'aiuto
di un'altra giornalista (Lodovini) che ha scoperto una nuova pista, entra in scena un personaggio
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Cinema
10/10/2016
Sito Web
Panorama.it
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
inquietante: Sabrina Minardi (Scarano). È l'amante di Enrico De Pedis (Scamarcio), meglio conosciuto
come Renatino, il boss che ha saputo gestire meglio di ogni altro il malaffare della capitale, poi finendo
sotto i colpi della banda della Magliana. Nonostante il suo passato, Renatino verrà sepolto nella Basilica di
S. Apollinare, nel cuore di Roma, proprio accanto alla scuola di musica frequentata da Emanuela: un altro
mistero. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 6 ottobre 2016) INCASSO: 590.016 euro INCASSO TOTALE: 590.016 euroCast: Mark Wahlberg, Kurt Russell, John Malkovich, Gina Rodriguez,
Dylan O'Brien Kate Hudson Trama: Il 20 aprile 2010 sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, si è
verificato uno dei più gravi disastri mondiali causati dall'uomo. Questo film racconta una storia di vitale
importanza che molti non hanno visto: la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater
Horizon quel giorno, sorpresi nelle più strazianti circostanze immaginabili - uomini e donne altamente
specializzati che riponevano in un faticoso turno le speranze di tornare dalle loro famiglie ed alle loro vite
sulla terraferma. In un attimo, si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita, spinti a trovare il
coraggio per combattere contro un inarrestabile inferno di fuoco nel bel mezzo dell'oceano e, quando tutto
sembrava perduto, cercare di salvarsi l'un l'altro. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Medusa (dal 6 ottobre
2016) INCASSO: 537.069 euro - INCASSO TOTALE: 537.069 euroCast: Luca Argentero, Stefano Fresi,
Ambra Angiolini, Serena Rossi, Grazia Schiavo, Fioretta Mari Trama: Luca Molteni è un uomo affascinante,
single per scelta e ha un gran successo con le donne. Rocco Fontana è sposato con Claudia, ha tre figli,
una casa in campagna ed è perennemente a dieta. Uno è un preciso geometra, l'altro un estroso architetto.
Hanno in comune solo una cosa: il lavoro. Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari
sull'orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l'unico posto di Responsabile nella nuova società. Le
qualità dell'uno sembrano mancare all'altro e proprio per questo l'azienda decide di far loro una "proposta
indecente": un vero e proprio "scambio di vite" per cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli
immancabili i segreti...DISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 29 settembre 2016) INCASSO: 463.285 euro INCASSO TOTALE: 992.859 euroCast: Jack Huston, Toby Kebbell, Morgan Freeman, Rodrigo Santoro,
Nazanin Boniadi, Ayelet Zurer, Sofia Black D'Elia Trama: Basato sul famoso romanzo di Lew Wallace, il
film racconta l'epica vicenda di Giuda Ben-Hur (Huston), un giovane dalle nobili origini che è falsamente
accusato di tradimento dal proprio fratello adottivo Messala (Kebbell), ufficiale dell'esercito Romano. Privato
del titolo, separato dalla famiglia e dalla donna che ama (Boniadi), Giuda è costretto in schiavitù. Dopo anni
passati per mare, Giuda fa ritorno alla propria terra d'origine per cercare vendetta, trovando invece la
salvezza. DISTRIBUZIONE: Universal Pictures International Italy (dal 29 settembre 2016) INCASSO:
326.530 euro - INCASSO TOTALE: 836.723 euroCast: Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke,
Vincent D'Onofrio, Byung-Hun Lee, Peter Sarsgaard, Haley Bennett, Matt Bomer, Manuel Garcia-Rulfo,
Martin Sensmeier Trama: Rivisitazione del classico westerne del 1960. Quando la città di Rose Creek si
ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue (Sarsgaard), per trovare protezione i
cittadini disperati assoldano sette fuorilegge, cacciatori di taglie, giocatori d'azzardo e sicari - Sam Chisolm
(Washington), Josh Faraday (Pratt), Goodnight Robicheaux (Hawke), Jack Horne (D'Onofrio), Billy Rocks
(Byung-Hun Lee), Vasquez (Garcia-Rulfo) e Red Harvest (Sensmeier). Mentre preparano la città per la
violenta resa dei conti che sanno essere imminente, questi sette mercenari si trovano a lottare per qualcosa
che va oltre il denaro. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 22 settembre 2016) INCASSO:
300.086 euro - INCASSO TOTALE: 1.630.774 euro
ANICA SCENARIO
20 articoli
11/10/2016
Pag. 36
diffusione:256969
tiratura:369226
«L'ultimo film sul pittore perseguitato dal comunismo»
Valerio Cappelli
«Aveva 90 anni ma era pieno di progetti, era ricoverato da una settimana in un ospedale di Varsavia. Gli ho
parlato, era calmo, la sua morte è stata del tutto inattesa», dice Michal Kwiecinski, amico e produttore di
Wajda.
Il regista venerdì era atteso alla Festa del cinema a Roma.
«Sì, e non vedeva l'ora. Era sicuro che ce l'avrebbe fatta, parlavamo di una proiezione in Vaticano. Il suo
film Afterimage è la storia del pittore Wladyslaw Strzeminski che fu perseguitato nella Polonia sovietizzata
del dopoguerra. E finì per arredare le vetrine dei negozi. Il mio paese lo ha candidato agli Oscar, è stato
accolto trionfalmente a un festival polacco e a Toronto».
Ci sono echi della Polonia di oggi che flirta con l'autoritarismo?
«Non intenzionalmente, ma Wajda era un genio che precorreva i tempi. Strzeminski era un astrattista e il
governo chiedeva realismo, non è così conosciuto nemmeno da noi, Wajda non voleva farne un eroe: è un
film sulla libertà degli artisti e di ogni individuo».
Ha vissuto la censura?
«Per dodici anni non gli permisero di fare film. Anche se questo governo non gli piaceva, non ha mai
pensato di lasciare il paese, al contrario di altri registi polacchi di cui non parlava mai, aveva una
idiosincrasia per gli aneddoti. Era profondamente legato alla lingua e alla cultura della Polonia. Ed era
ottimista sui giovani».
Qual è l'eredità artistica di Wajda?
«Nel mio paese non abbiamo registi con la sua integrità, col suo senso di giustizia. Lascia un grande
vuoto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: Insieme Michal Kwiecinski e Andrzej Wajda
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'amico produttore Kwiecinski
11/10/2016
Pag. 36
diffusione:256969
tiratura:369226
Wajda Il regista della Storia
Addio al maestro del cinema polacco: testimone delle tragedie del '900 raccontò il nazismo, Stalin e
Solidarnosc
Maurizio Porro
Andrzej Wajda, il grande regista polacco, morto domenica notte a 90 anni a Varsavia, si porta dietro le
tragedie del Novecento di cui il suo cinema è stato testimone. Prima il nazismo, la lotta contro gli invasori,
l'Olocausto del ghetto ( Generazione , I dannati di Varsavia e Cenere e diamanti , il primo assassinio del
giorno di pace). E poi lo stalinismo e la sovietizzazione dei paesi dell'Est con l'operaio stakanovista di
L'Uomo di marmo , seguito da L'uomo di ferro , 1981, Palma a Cannes.
Prosegue la storia verso i cantieri in sciopero di Danzica del 70 e la nascita di Solidarnosc cui il regista
aderirà firmando anche un biofilm su e con Lech Walesa in cui Maria Rosaria Omaggio recita la Fallaci. E
con l'arrivo di papa Wojtyla nel 78 il cerchio si chiude: Polonia superstar. Così a un certo punto Wajda, nato
il 6 marzo del 1926 a Suwalki, sente di dover chiudere col passato, con la giovinezza travagliata quando fu
allievo dell'Accademia di Cracovia (fu pittore scenografo) e uscì dalla scuola di cinema di Lodz, firmando il
suo primo film un anno dopo la morte di Stalin nel '54. Lascia alle spalle il dolore privato e collettivo della
guerra, mentre confessa il suo '68 con L'amore a 20 anni e l'autobiografia Tutto è in vendita influenzato da
Fellini.
Portatore sano di una idea di cinema che si assume il peso morale, confessa: «Come si può dire la verità
sul nostro Paese, essendo talmente complessa?». Magari prendendo spunto da libri, certo che ogni
adattamento deve essere crudele ( Linea d'ombra di Conrad, Le signorine di Wilko di Iwaskiewicz,
Paesaggio dopo la battaglia di Tadeusz Borowski, scampato ai lager). Lavora assiduo in teatro, riduce
molto Dostoevskji fra cui un memorabile Idiota con un attore giapponese nel duplice ruolo di Nasassia e
Mishkyn: firma uno storico Amleto nell'81 in cui fa coincidere vita e teatro, tanto che alcuni suoi film hanno
un precedente in scena ( Le nozze , I dèmoni e Danton che farà con Depardieu); riduce il capolavoro la
Classe morta di Kàntor. Ma soprattutto apre gli occhi sul mondo affinché nulla resti impunito: nel 2009 firma
Katyn sull'eccidio voluto nel '40 da Stalin di 22.000 soldati polacchi che non ebbero mai sepoltura e fra cui
anche il padre del regista, ufficiale di cavalleria.
Era atteso a Roma per Afterimage , sul controverso pittore di avanguardia Wladyslaw Strzeminski (18931952), vittima del realismo socialista. Fu autore che sposò la causa di deboli e indifesi, perché la cultura
polacca, diceva, «è sempre stata il luogo del discorso sociale, politico, civile, morale»: fra Munk, Zanussi, il
gigante Kieslowski, Wajda è quello più nazionalpopolare, che si prende la responsabilità del Tempo.
In finale di una carriera fatta di 56 titoli, illuminata da lampi di lirismo, con una vita popolata da 4 mogli e
una figlia, ebbe giusti riconoscimenti e salì in smoking le scale dei festival: l'Oscar onorario nel 2000, Leone
alla carriera nel '98, Orso a Berlino nel 2006, la vittoria al Festival di Mosca nel '75, con gran valore di
riscatto: cinque suoi titoli hanno avuto la nomination come film straniero, aggettivo che davvero poco gli si
addice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
56 titoli
Andrzej Wajda, nato il 6 marzo del 1926 a Suwalki (Polonia) ha diretto 56 film tra cui «L'uomo di marmo»
«Danton» e «Katyn»
Album
Palma d'oro Krystyna Janda e Jerzy Radziwilowicz in «L'uomo di ferro» (1981), film che racconta la storia
del sindacato polacco Solidarnosc
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
1926-2016 L' autore conquistò Cannes con «L'uomo di ferro». Premiato con l'Oscar alla carriera
11/10/2016
Pag. 36
diffusione:256969
tiratura:369226
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
16
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il leader Walesa L'attore Robert Wieckiewicz interpreta il sindacalista e attivista politico Lech Walesa in
«Walesa - L'uomo della speranza» (2013)
La statuetta Wajda mentre riceve l'Oscar alla carriera nel 2000: è Jane Fonda a consegnare il premio al
maestro del cinema polacco
11/10/2016
Pag. 37
diffusione:256969
tiratura:369226
«Il mio Papa tra pregi e difetti Io non provoco il Vaticano»
Sorrentino: penso alla seconda serie . Jude Law: mi ispiro a Pio XII L' autore «Dalla Santa Sede non ho
avuto nessun tipo di collaborazione, vale il principio di reciprocità»
Valerio Cappelli
ROMA Il Papa «di» Paolo Sorrentino, tradizionalista, caustico, giovane, americano, col volto di Jude Law,
entrerà negli schermi su Sky Atlantic dal 21 ottobre (dieci puntate, due alla volta), e ha numeri più grandi
che a San Pietro: già venduto in 110 paesi, costato 40 milioni di euro, ci sarà una seconda serie.
I media stranieri dopo l'anteprima parziale alla Mostra di Venezia furono conquistati dalla potenza visiva e
dall'originalità. Il Wall Street Journal parla di «Rinascimento della tv italiana». Ma a Roma sembrano tutti
timorosi delle reazioni in Vaticano, già negative durante la Mostra di Venezia: tutti meno Sorrentino. «Non
vorrei perseguire l'abitudine di andare lì a mostrare le cose, non ho avuto nessun tipo di apertura e
collaborazione, non vedo perché dovrei averne io, vale il principio di reciprocità. Il film non è una
provocazione, il clero viene rappresentato o nella sua infallibilità o (dagli americani) nella sua malvagità. Ho
cercato uno stile diverso, raccontando esseri umani tra umani, con pregi, difetti, limiti. Mi auguro che
abbiano la pazienza di vederlo fino alla fine».
Ci saranno colpi di scena, lo straordinario cardinale Voiello «di» Silvio Orlando, che crede allo stesso modo
nella fede e nella squadra del Napoli, sarà nel tempo meno machiavellico e ambiguo («sono di una
generazione diffidente verso la ricerca della bellezza, sinonimo di volgarità, invece qui si cerca la bellezza
attraverso immagini senza paura di estetismi, è un progetto bello e sfavillante»). Il maestro di cerimonie è
l'almodovariano Javier Càmara: «Ho mandato un provino in cui ballo la musica di Raffaella Carrà». Ecco
immagini di puntate future della produzione Sky in cui Jude Law prega in una piscina sott'acqua. Ha la
gestualità ampia: «Mi sono ispirato a Pio XII nella foto della guerra dopo il bombardamento di San Lorenzo.
Ma anche Wayne Rooney, il calciatore inglese: quando segna allarga le braccia a quel modo». Come si è
avvicinato a un ruolo così impegnativo? «Il primo istinto è stato di studiare la storia del Vaticano e i papati.
E ho avuto una reazione di panico. Non trovavo indicazioni precise su chi dovesse essere questo Papa nel
mondo di Sorrentino. Mi sono lasciato guidare da lui».
C'è la solitudine del potere, c'è l'infanzia negata del suo Papa, Lenny Belardo, che nasce orfano, cresce
con suor Mary, il pontefice la vuole accanto a sé, salvo poi prenderne le distanze: lei è Diane Keaton, l'
attrice che non ti aspetti. «Si è sempre dedicata solo alle commedie, io ho sempre pensato che fosse una
straordinaria attrice drammatica».
Con Sorrentino proviamo a parlare d'altro: lei era tra i selezionatori del film da candidare agli Oscar, era
favorevole a Indivisibili di De Angelis, e contrario a Fuocoammare di Rosi, che ha prevalso. Ha avuto il
coraggio di dirlo pubblicamente. «Ma non ho nessuna patente di verità in virtù dei risultati raggiunti, è una
cosa elementare e non volevo essere polemico, la corsa agli Oscar è una gioiosa piccola guerra e
potevamo mandare due soldati ( Fuocoammare è anche nella categoria documentari, ndr ) anziché uno».
Cosa pensa dell'imitazione che le fa Crozza? «Mi fa ridere, è lusinghiero che qualcuno si prenda la briga di
imitarmi». Il film su Berlusconi? È uno dei tanti progetti».
Intanto arriva il «suo» Papa, così diverso da Bergoglio, che abbraccia la gente mentre Lenny Belardo tuona
nella sua prima omelia alla folla: «Vi siete dimenticati di Dio, non ho nulla da dire a chi ha dei dubbi, voi
dovete provare che Dio non esiste». E Mediaset annuncia per dicembre la serie Francesco, il Papa della
gente di Daniele Luchetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 episodi
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
17
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Su Sky
11/10/2016
Pag. 37
diffusione:256969
tiratura:369226
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
18
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Paolo Sorrentino, 46 anni, è nato a Napoli. Ha vinto un premio Oscar
e un Golden Globe nel 2014 per «La grande bellezza». Nella sua carriera
ha conquistato anche 5 David di Donatello
e 6 Nastri d'argento «The Young Pope» segna il debutto di Sorrentino con una serie tv. Dieci episodi: nel
cast Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando. Debutterà il 21 ottobre su Sky Atlantic. È stata venduta in
110 Paesi ed è costata 40 milioni di euro
Foto: Sul set Jude Law (43 anni) in «The Young Pope» di Paolo Sorrentino, dove interpreta Papa Pio XIII,
Pontefice americano
11/10/2016
Pag. 37
diffusione:256969
tiratura:369226
Prevendite boom alla Festa di Roma Attesi Meryl Streep Benigni e Hanks
S. L.
Dopo il primo weekend di prevendite, la Festa del Cinema di Roma, in programma da giovedì al 23 ottobre,
fa registrare un grande risultato al botteghino: sono stati già acquistati quasi 12 mila biglietti, l'11 per cento
in più rispetto a un anno fa. In netto aumento anche la percentuale di biglietti venduti online. Sale così
l'attesa per l'evento che quest'anno ospiterà grandi nomi del mondo del cinema: Tom Hanks (che riceverà
un premio alla carriera), Oliver Stone (che porterà il suo Snowden ), Roberto Benigni, Meryl Streep (foto) e
Don DeLillo. Attesi anche Jovanotti e l'architetto Daniel Libeskind, che parleranno dei loro film del cuore. Il
film d'apertura sarà Moonlight , considerato dalla stampa americana uno dei film più delicati dell'anno:
storia di un ragazzino che scopre la propria omosessualità ma cresce insieme a ragazzi omofobi. Temi forti
legano i titoli selezionati: l'Olocausto ( Denial , The Last Laugh ), la diversità e la precarietà del lavoro.
Attesa anche per Lion di Garth Davis, Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan (due film in odore di
Oscar) e The Birth of a Nation di Nate Parker. La Festa avrà anche una finestra aperta sulle elezioni
americane, con 16 film dedicati alla politica Usa, da Mr.Smith va a Washington a Lincoln .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
19
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La rassegna
11/10/2016
Pag. 30
diffusione:124550
tiratura:183852
Wajda, da testimone a regista della Storia
Goffredo Fofi
Il lutto per la morte di Andrzej Wajda, a novant'anni, non è soltanto quello per un grande regista
cinematografico, uno dei più grandi nomi della storia di quest'arte. È il lutto per la morte di uno dei massimi
artisti europei del secolo ventesimo, uno dei suoi testimoni più acuti e profondi, coraggiosi e rigorosi. Figlio
di un ufficiale massacrato dai sovietici a Katyn (e di questo poté parlare solo molto tardi, dedicando a quella
tragedia un ultimo capolavoro, Katyn appunto, insieme romanzo e storia, commozione e giudizio; una
pellicola che venne accolta con colpevole freddezza dalla nostra critica), i suoi primi film, girati intorno ai
trent'anni, alla metà degli anni cinquanta e ancora in piena guerra fredda, osavano dare una visione
disperata della resistenza al nazismo, e narrarla con un linguaggio tutt'altro che neorealistico (secondo le
convenzioni del tempo), bensì espressionista e barocco (I dannati di Varsavia, Cenere e diamanti e il meno
noto ma non meno forte Samson sulla shoah). Cantò subito dopo le speranze e la vitalità della generazione
del Sessanta, con il suo attore-feticcio Zbigniew Cybulski, una sorta di James Dean polacco bensì più
intelligente, e dedicarsi in seguito, anche per sfuggire i rigori della censura, all'illustrazione dei capolavori
della cultura polacca ( Ceneri, Le nozze, Danton, il contemporaneo La classe morta di Tadeusz Kantor per
la tv, e considerando giustamente La linea d'ombra come opera polacca; spostandosi volentieri in altri film
su Fëdor Dostoevskij e Mikhail Bulgakov...), ma giostrando abilmente con l'epoca senza mai rinunciare a
un approfondimento tematico e linguistico personale, dentro la grande storia della cultura europea, mossa
tra l'oriente dei grandi russi e l'occidente dei massimi interpreti dei mutamenti culturali profondi cagionati da
due criminali guerre mondiali e da una borghesia che aveva prodotto la nascita di orride dittature. Appena
gli fu possibile, eccolo di nuovo alle prese con la storia contemporanea, e dare con L'uomo di marmo e
L'uomo di ferro due dei pochi grandi film sulla tormentata storia della classe operaia stretta nella morsa
dello stalinismo, ma aperta alla grande avventura ribelle di Solidarnosc. Ancora un capolavoro, Dottor
Korczak, gli permise di tornare sugli anni della guerra e sulla shoah, raccontando l'esperienza del grande
pedagogista all'interno del ghetto di Varsavia, e la sua fine, in compagnia dei suoi piccoli orfani, nel campo
di sterminio di Treblinka. In questo film, come in molti altri d'ambientazione storica, la maestria del regista fa
sembrare documentario ciò che è ricostruzione accanita e precisa, un segreto che non appartiene invero a
molti registi (il confronto con Il pianista del suo allievo Roman Polanski è in questo senso schiacciante,
nonostante i grandi meriti del secondo). Inarrestabile, generoso maestro di molti, presenza attiva talora
disturbante nei confronti del potere, ma abile nello schivarne le ire grazie alla sua fama internazionale,
Wajda ha sempre saputo molto bene quel che poteva e doveva fare, e ha attraversato il secolo da vincitore
e non da sconfitto, riuscendo a dire tutto quel che aveva da dire, o quasi, sulla sua patria, sull'Europa, sul
cinema, sulla Storia.
Foto: SPACE24
Foto: Maestro. Il regista polacco Andrzej Wajda
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
20
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ADDII (1926-2016)
11/10/2016
Pag. 33
diffusione:124550
tiratura:183852
Vivendi- Mediaset , prove d'intesa Tre anni insieme in Premium
Antonella Olivieri
Vincent Bolloré rafforza al 20,4% la presa su Vivendi, impegnando complessivamente più della metà del
valore del gruppo di famiglia sulla media company che presiede. Con il raddoppio previsto per gli azionisti
da almeno due anni, arriverà al 29% dei diritti di votoa marzo (e al 40% in prospettiva). Con ciò non avrà
più bisogno di alleati per sancire che Vi- vendi non è più una public company, bensì una società che ha nel
finanziere bretone l'azionista al comando. Un'accelerazione che, per quanto riguarda il versante italiano su
cui Vivendi è esposta, ha l'effetto di far rientrare lo scollamento di visioni tra la presidenzae l'azienda- che,
secondo le voci, ci sarebbe stato - e nel breve, in particolare, di contribuirea sbloccare l'impasse su
Mediaset Pre- mium.A quanto risulta, lo schema sul quale si sta lavorando per la pay-tv del Biscioneè un
azionariato suddiviso, pariteticamente al 40%, tra Vivendie Mediaset, con il 20% in mano a fondi di private
equity e valido per un triennio, il tempo utile a portare Premium in pari. Senza un accordo, la vicenda
rischierebbe di trascinarsi per anni nelle aule dei Tribunali. Continua u pagina 34 Continua da pagina 33
Per raccapezzarsi nell'intricata vicenda occorre fare un passo indietro. Ad aprile Vivendi e Mediaset
avevano firmato un accordo vincolante - saltando la fase della due diligence preliminare - che prevedeva uno
scambio azionario reciproco del 3,5%, con innesto dei rappresentanti dell'altro gruppo nei rispettivi board, e
il passaggio del 100% di Premium sotto le insegne francesi. Valore dell'operazione: 750 milioni, meno 120
milioni di cassa. Ma già a maggio si era iniziatoa discutere perchè Vivendi, una volta aperto operativamente
il dossier, si era resa conto che il break-even della pay-tv italiana, ipotizzato per il 2018, non sarebbe stato
raggiunto prima del 2020. In queste condizioni, facendo seguito all'accordo così come definito, Vivendi
avrebbe corso il concreto rischio di dover da subito svalutare della metà la neo acquisita partecipazione. La
proposta avanzata in seguito da Vivendi di rilevare inizialmente solo una quota di Premium e di entrare
invece nel capitale della controllante Mediaset, come noto, ha suscitato il sospetto che il vero obiettivo dei
francesi fosse un altroe di conseguenza ha provocato le reazioni del gruppo televisivo che fa capo alla
famiglia Berlusconi, con un'escalation di accuse reciproche che ha portato ad agitare le carte bollate (prima
udienza al Tribunale civile di Milano fissata per il 21 marzo). Tuttavia, da una parte, Vivendi non ha fatto
valere la scadenza del contratto al 30 settembre, data che era stata indicata dai francesi appunto come
quella del "liberi tutti". Dall'altra Mediaset non ha avanzato la richiesta giudiziale di procedura d'urgenza per
far valere invece il contratto, mossa che pure era stata considerata in ottica di "legittima difesa". Segno che
è ancora aperta la porta per trovare una soluzione consensuale che, secondo alcuni, avrebbe buone
chance di concretizzarsi entro questo mese. Da parte francese si ammette solo che ci sono continue
riunioni sul tema. Da parte italiana si aspetta ancora che arrivi una proposta accettabile, pronti altrimentia
ricorrere alle vie legali, puntando a questo punto probabilmente direttamente al risarcimento danni.
Secondo quando risulta a «Il Sole-24 Ore», mentre si sta lavorando a mettere a punto il piano industriale,
dal lato dell'assetto azionario lo schema sul quale si sta ragionando prevederebbe appunto un periodo di
compartecipazione, della durata di tre an- ni, per portare Premium in utile e non consolidare le perdite nel
frattempo. Dunque, 40% a Vivendi, 40% a Mediaset e 20% a fondi di private equity (si pensa ad alcuni
fondi americani). Telefonica, che ha l'11% di Premium, pur ritenendo la quota non strategica, potrebbe
considerare di restare a fianco di Mediaset nel periodo interinale. Al termine, realizzato il pareggio, il gruppo
presieduto da Bolloré rileverebbe il controllo di Premium. L'altra variante di rilevo rispetto all'accordo
siglatoa primavera è che Mediaset riceverebbe in pagamento solo contantie non più anche la quota del
3,5% in Vivendi. Quota di cui di fatto, come è chiaro da ieri, Bollorè non avrebbe più bisogno per blindare il
controllo di Vivendi, superando così anche le accuse che l'operazione in terra italica fosse in realtà stata
pensata per sistemare gli affari in Francia. Un accordo, su basi differenti, è ancora possibile? A quanto
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
21
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il negoziato. Si lavora a un'ipotesi che esclude lo scambio azionario
11/10/2016
Pag. 33
diffusione:124550
tiratura:183852
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
22
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
risulta, Tarak Ben Ammar - che era stato il sensale dell'intesa di aprile - è ancora in campo per una
ricomposizione "pacifica".
Foto: REUTERS
Foto: Il colosso media-tlc. Vivendi alle prese con le trattative su Premium con Mediaset
11/10/2016
Pag. 46
diffusione:251862
tiratura:369812
Andrzej Wajda
Dalla cortina di ferro a Solidarnosc addio al regista che raccontò la Polonia Nei prossimi giorni avrebbe
dovuto presentare "Afterimage" alla Festa di Roma
PAOLO D'AGOSTINI
ROMA IL NOME di Andrzej Wajda non ha mai raggiunto in Italia, purtroppo, la fama che la sua statura
meritava e che invece altrove fuori dal suo paese, per esempio in Francia, è stata ampiamente onorata.
Una produzione cinematografica vastissima, la sua, prossima ai cinquanta titoli cui va aggiunta l'intensa
attività teatrale, che si è protratta fino all'ultimo momento. Aveva infatti appena realizzato un nuovo film,
Afterimage, che avrebbe accompagnato l'omaggio al regista novantenne previsto dall'imminente Festa di
Roma. È scomparso nella notte tra domenica e lunedì a Varsavia dopo un breve ricovero. Wajda era nato
nella regione nordorientale della Polonia nel 1926. Era figlio di un ufficiale di cavalleria ma fino a quando
una decina di anni fa il regista decise di dedicare un film all'infame episodio delle fosse di Katyn pochi
sapevano che tra le decine di migliaia di ufficiali polacchi trucidati dall'Nkvd, la polizia segreta di Stalin,
c'era anche suo padre. Il tema della guerra e della tragica storia polacca del XX secolo lo ha sempre
ispirato appassionatamente. Giovane artista dapprima indirizzato verso la pittura e poi verso il cinema
proprio durante gli anni in cui, tra la fine del decennio 40 e i primi 50, la sovietizzazione del Polonia
sottopone ogni espressione artistica al più rigido conformismo, e dopo aver debuttato ventottenne con
Generazione (tra gli interpreti un giovanissimo Roman Polanski), lungimirante innesto del tema della guerra
su quello della sensibilità giovanile, sulla stessa scia infila uno dopo l'altro due capolavori. Che ancora oggi
- si era subito dopo il '56 - rappresentano al massimo livello i primi risultati del disgelo post-staliniano.
Non solo per la Polonia ma per tutto l'universo sottomesso all'influenza sovietica, e lanciando il primo
decisivo ponte di sintonia con quanto si muove di nuovo nel cinema in occidente. Sono I dannati di
Varsavia e Cenere e diamanti. Il primo rievoca le ultime ore della disperata, eroica resistenza antitedesca
durante l'insurrezione di Varsavia dell'estate '44. L'altro, dominato dalla figura carismatica dell'attore
Zbigniew Cybulski, il "James Dean polacco" poi morto prematuramente in un incidente (anche lui), porta
alla luce con coraggio e con prodigioso equilibrio - probabilmente lo stesso che ha sempre permesso a
Wajda di esprimersi liberamente senza però finire mai ai margini - una storia che nella Polonia di quel
tempo era tabù su un ex combattente dell'Armia Krajowa, l'organizzazione clandestina di resistenza
durante l'occupazione nazista, incaricato di uccidere un dirigente comunista di rientro dall'esilio moscovita.
Il film è disseminato di messaggi che a uno spettatore distante possono sfuggire ma facili da decifrare per
un polacco.
Della successiva sterminata produzione ricordiamo degli anni 60 Ingenui perversi, episodio significativo per
le sue atmosfere allineate con le nouvelle vague internazionali. Del decennio successivo, ricchissimo di
ispirazione, un gruppo di opere poetiche o storiche (spesso, ma questa è una costante, derivate dalla
letteratura nazionale, sia classica che contemporanea) di cui fanno parte Le nozze, Il bosco di betulle, lo
struggente Paesaggio dopo la battaglia sull'apertura dei campi di sterminio, La terra della grande promessa
imponente affresco sulla rivoluzione industriale di fine Ottocento. Tutti titoli dove il posto dell'attore-feticcio
Cybulski è stato ereditato da Daniel Olbrychski. Ma una svolta fondamentale, anche in termini di notorietà,
arriva nel '76 con L'uomo di marmo. Che, ancora in pieno per quanto malmesso regime comunista,
annuncia quanto accadrà negli anni successivi: il papato di Woytjla, Solidarnosc, gli scioperi, lo stato
d'assedio, il crollo anticipato sull'89 di tutti gli altri regimi. La storia esemplare dell'operaio stakanovista
Birkut è un concentrato della temperie di quella stagione di sovietizzazione forzata.
Ma sarà il "seguito" L'uomo di ferro, opera di impronta militante immediata e meno raffinata, a condurre
nell'81 Wajda alla conquista della Palma d'oro di Cannes. Pochi anni dopo il suo Danton (con Depardieu)
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
23
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
È morto a 90 anni il cineasta premiato con la Palma d'oro e l'Oscar Con film come "L'uomo di ferro" narrò i
cambiamenti dell'est Europa / R2 SPETTACOLI
11/10/2016
Pag. 46
diffusione:251862
tiratura:369812
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
24
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
replicherà con modalità suggestive un approccio strumentale e politico alla storia ritraendo in Robespierre
un predecessore di Stalin. L'ultimo film di Wajda che abbiamo visto è Walesa, l'uomo della speranza, che
mette in scena una celebre intervista del leader alla giornalista Oriana Fallaci.
All'inizio degli anni 90 Wajda è stato senatore. Tra i molti riconoscimenti ricevuti, a parte le più prestigiose
onorificenze ufficiali polacche, il Leone d'oro di Venezia alla carriera e, nel 2000, l'Oscar alla carriera.
I FILM L'UOMO DI FERRO Impegnato e militante Con il film del1981 Wajda vince la Palma d'oro al Festival
di Cannes I DANNATI DI VARSAVIA Una rievocazione delle ultime ore della resistenza polacca contro i
nazisti
Foto: CINEASTA Andrzej Wajda era nato nel 1926 a Suwalki, nella Polonia nordorientale
11/10/2016
Pag. 47
diffusione:251862
tiratura:369812
Sorrentino: "Il mio Papa è solo come tutti gli uomini di potere"
"Piacerà ai cattolici se la guarderanno con il trasporto che merita un quadro"
SILVIA FUMAROLA
ROMA GENIALE. Basta un aggettivo per definire The young Pope la serie del premio Oscar Paolo
Sorrentino sui tormenti del pontefice Lenny Belardo, Pio XIII, bello come una rockstar, innamorato del
potere, solitario, ambizioso e fragile. In sogno invita i fedeli a masturbarsi e a vivere senza sensi di colpa.
Nell'omelia a Piazza San Pietro mostra il vero volto: «Vi siete dimenticati di Dio, non vi sarò mai vicino, non
ho nulla da dire a chi nutre dubbi, siete voi che dovete provare che Dio non esiste. Dio esiste.
Non vi indicherò una strada: cercatela». Produzione Sky, Hbo e Canal+ da 40 milioni di euro, realizzata da
Wildside e coprodotta da Haut Et Court Tv e Mediapro, venduta in 110 paesi, la serie in onda dal 21 ottobre
su Sky Atlantic HD ( è già in cantiere la seconda stagione) è interpretata da Jude Law, Diane Keaton e
Silvio Orlando. Pio XIII è il contrario di papa Francesco, si sottrae («Meno ti fai vedere, più accresce il
potere» spiega «come Salinger, Mina e Banksy»). Orfano, cerca i genitori che lo hanno abbandonato e la
fede: «Non trovi Dio se non trovi tuo padre e tua madre».
Sorrentino, è una serie provocatoria? «Sono consapevole che non lo è perché so come va a finire, bisogna
avere la pazienza di vedere le dieci puntate: non è facile recintare in poche parole un film così lungo su un
mondo così complesso. Sintetizzando direi che fotografa le solitudini».
Il tema l'affascina? «La solitudine è una conseguenza del potere, che ho indagato ai tempi del Divo, il film
su Andreotti. Apparentemente socievole, in realtà era un uomo solo.
Anche il mio Papa è condannato al disincanto e al cinismo».
Come è entrato nei misteri del Vaticano? «Mi sono documentato. La cosa più interessante è stato scoprire
che il problema della Chiesa è avere più fedeli, quindi punta sul marketing. Il clero è sempre stato
rappresentato nella sua infallibilità o malvagità; noi lo raccontiamo per quello che è: fatto da esseri umani».
Pensa che la serie piacerà ai cattolici? «Sì, se la guarderanno con il trasporto che merita un quadro.
Quando osservi un dipinto non lo fai per controllare se corrisponda al catechismo o per capire se il pittore
meriti di essere considerato un buon cattolico. Piacerà se staranno al gioco e si accorgeranno che parla
alla loro umanità».
Il suo Papa cerca delle radici.
«La condizione di orfano si rivela determinante, ci sono bisogni che incidono nelle nostre vite e pensiamo
riguardino tutti. Come quando diciamo che un governo è deludente perché non ha risposto a una nostra
esigenza».
"Habemus Papam" raccontava un pontefice in fuga.
«È un ottimo film, da spettatore sono innamorato di Moretti, ho tirato un sospiro di sollievo perché Nanni si
ferma un attimo prima. Il mio Papa invece non vede l'ora di entrare in scena».
Prepara il seguito di "The young Pope", quando girerà il film su Berlusconi? «Faccio una cosa alla volta.
Non so ancora quale film girerò».
Le serie hanno sostituito il grande cinema: i suoi modelli? «Le serie americane saccheggiano senza
problemi dal cinema e dal teatro. A 18 anni fui conquistato dal Decalogo di Kieslowski. True detective e
Fargo mi hanno rinfrancato: la tv fa meraviglie». Ha visto Paolo Sonlentino, l'imitazione di Crozza? «Sì e mi
sono divertito».
Girerebbe un film di 007? «Non so se sarei pronto, ma sì, mi piacerebbe moltissimo».
I PERSONAGGI SILVIO ORLANDO Interpreta il cardinale Voiello, l'antagonista del Papa che agisce con
ogni mezzo DIANE KEATON È suor Mary: accoglie Lenny in orfanotrofio. In Vaticano diventa sua
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
25
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Parla il regista di "The young Pope", la serie interpretata da Jude Law dal 21 ottobre su Sky Atlantic. Già in
cantiere la seconda stagione / R2 SPETTACOLI
11/10/2016
Pag. 47
diffusione:251862
tiratura:369812
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
assistente JAVIER CAMARA Ha il ruolo d Monsignor Gutierrez maestro di cerimonie amico del Papa
Foto: INSIEME Paolo Sorrentino con Jude Law interprete di "The young Pope"
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
26
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:123081
tiratura:170229
Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda
serie »
Gloria Satta
Cinema Paolo Sorrentino «Il Papa giovane? Sono già al lavoro per la seconda serie» a pag. 24 Il Papa
giovane, arrogante, fumatore, sempre spiazzante di Paolo Sorrentino avrà un seguito: mentre il mondo
intero attende di vedere la serie-evento in 10 puntate "The Young Pope", già venduta in 110 Paesi e in
onda da noi su Sky Atlantic HD a partire dal 21 ottobre, il regista premio Oscar è già al lavoro per realizzare
la seconda stagione. «Da noi si parla del clero in due soli modi: per esaltarne l'infallibilità o per denunciarne
la malvagità. Io ho voluto fare una cosa diversa», spiega Sorrentino. «Ho cercato di raccontare, senza
provocazioni né luoghi comuni, l'aspetto umano di quell'ambiente con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue
capacità e incapacità». Prodotto da Sky, Hbo e Canal+, "The Young Pope" è interpretato da uno strepitoso
cast internazionale. Con Jude Law che fa l'immaginario Pio XIII, primo pontefice americano, e Silvio
Orlando nei panni del potente e scaltro segretario di stato Voiello, recitano Diane Keaton, Cécile de France,
Ludivine Sagnier, Javier Camàra, James Cromwell, Scott Shepherd, Toni Bertorelli. Il suo Pio XIII
innamorato del potere e lontano dalla gente è agli antipodi di Papa Francesco: lei, Sorrentino, ha nostalgia
della Chiesa del passato? «Bergoglio ha reso l'istituzione più vicina a tutti, ma esiste un'idea
diametralmente opposta della Chiesa. E il mio papa si domanda se, in un'epoca in cui tutti cercano di
disvelarsi, prendere le distanze dalla gente non accresca la fascinazione e non aiuti ad attrarre più fedeli. È
un'esigenza, questa, molto sentita in Vaticano». Lei è abituato a disvelarsi, frequenta i social? «No, non li
frequento». Esponenti del clero hanno visto la serie? «Non ancora. A Venezia, dove sono state presentate
le prime due puntate in anteprima, qualche esponente della stampa cattolica ha manifestato riserve. Ma per
esprimersi e capire le mie reali intenzioni bisogna arrivare alla fine, quando alcune provocazioni iniziali
vengono ribaltate». Realizzare "The Young Pope" ha cambiato il suo rapporto con la fede? «Per il momento
non ho questa impressione. Forse lo capirò meglio dopo aver realizzato la seconda stagione». Andreotti, il
Papa, Berlusconi protagonista di un suo futuro film: cosa trova di affascinante nel potere? «Nei miei lavori
ho raccontato soprattutto la solitudine che è una conseguenza del potere di alcuni uomini. Sono affascinato
dai rapporti di forza tra le persone e trovo interessanti quelle che faticano a integrarsi nella società: come
Andreotti, considerato un divo ma in realtà condannato alla solitudine e al disincanto». Prima di lei solo
Nanni Moretti aveva indagato nelle segrete stanze del Vaticano. Cosa pensa di "Habemus Papam"? «E' un
ottimo film, e lo dico da spettatore innamorato di Moretti. Come regista, ho tirato un sospiro di sollievo:
quando "Habemus Papam" è uscito avevo già in mente di fare "The Young Pope" e Nanni, che racconta un
papa deciso a rifiutare la carica, mi ha lasciato campo libero. Al contrario, il mio Pio XIII è felice di regnare».
Come mai aveva voglia di raccontare il Vaticano? «È un ambiente che con i suoi rituali, la sua teatralità e il
suo mistero non può non affascinare un uomo di spettacolo. Ma mi sono a lungo censurato perché temevo
che non mi avrebbero permesso di parlare di questi argomenti». Per realizzare una serie tv, un cineasta
deve cambiare linguaggio? «La tv oggi offre una magnifica opportunità a noi registi: ci permette di fare quel
cinema d'autore poderoso e lunghissimo sempre più difficile da realizzare. Nel dirigere "The Young Pope"
ho avuto la massima libertà creativa e una disponibilità economica importante». Ha avuto una serie di
riferimento? «A 18 anni rimasi folgorato dal "Decalogo" di Kieslowski. Il mio riferimento è stato quello. Ma di
recente ho molto apprezzato serie come "True Detective" e "Fargo": dimostrano che si può fare tv senza
rinunciare al linguaggio del cinema e alle divagazioni del romanzo». Quando girerà "Loro", l'atteso film su
Berlusconi? «Per il momento faccio The Young Pope 2». Cosa pensa dell'imitazione che fa di lei Maurizio
Crozza? «E' molto divertente».
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
27
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Cinema
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:123081
tiratura:170229
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
28
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: PIO XIII Giovane arrogante fumatore: è il Papa americano interpertato da Jude Law per la serie
evento di Sorrentino (nella foto sotto sul set) "The Young Pope" (Foto GIANNI FIORITO) LA TV OGGI
OFFRE L'OPPORTUNITÀ DI FARE CINEMA D'AUTORE AMO RACCONTARE LA SOLITUDINE CHE DÀ
IL POTERE
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:123081
tiratura:170229
Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma
Fabio Ferzetti
L'addio Andrzej Wajda maestro di stile l'ultimo film sarà alla Festa di Roma a pag. 25 Avolte i grandi registi
sono grandi anche nella morte. Andrzej Wajda doveva venire alla Festa del Cinema di Roma tra pochi
giorni per incontrare il pubblico e presentare il suo nuovo film, Afterimage , titolo che oggi suona profetico
oltre che misterioso. Invece se n'è andato nella notte di domenica, a Varsavia, dopo 90 anni di vita e di
cinema sempre in prima linea. Come accadeva ai cineasti della sua generazione, soprattutto se nati al di là
della cortina di ferro. E come lui seppe fare con una coerenza, una tenacia, una capacità di cambiare e
rimettersi in discussione, che ne fanno un caso unico non solo in Polonia o in quello che una volta si
chiamava il blocco sovietico, ma nel panorama mondiale.
IDENTITÀ NAZIONALE Con Wajda infatti se ne va uno degli ultimi registi per cui il cinema non era "solo" il
cinema ma una pratica (un mestiere, una militanza, in certo modo un'arma) immensamente più vasta e
complessa. Tanto da doversi misurare giorno per giorno con il potere, con l'identità nazionale, un'identità
che in Polonia è perfino più fragile e contorta di quanto non lo sia in Italia, con la storia e la cultura di un
paese unico e problematico ma che proprio per la sua unicità sapeva diventare lo specchio del mondo.
Dalla trilogia della guerra (Generazione, I dannati di Varsavia, Cenere e diamanti ) agli ultimi film usciti in
Italia, Katyn e Walesa , dedicati rispettivamente alle 22.000 vittime delle fosse di Katyn e all'epopea del
leader di Solidarnosc, passando per gli epocali L'uomo di marmo e L'uomo di ferro , metaforica resa dei
conti con lo stakanovismo sovietico anni 50, la sua vasta filmografia, più di 50 film dai primi anni Cinquanta
ad oggi, accompagna sette decenni di storia della Polonia in un dialogo così fitto di idee e di mutamenti,
anche nello stile, così ricco di affermazioni anche internazionali, che si confonde con la storia stessa del
cinema polacco. Come se lui fosse l'albero più grande di una rigogliosa foresta e tutti gli altri, Skolimowski,
la Holland, Zulawski, Zanussi, Has, perfino Munk e più tardi Kieslowski, fossero in certo modo rami nati da
quel tronco possente. Anche quando facevano film diversissimi dai suoi, come Kieslowski (e non solo), e
non meno importanti. Anche quando andavano all'estero dopo la loro prima regia, come Polanski, ma non
senza aver recitato per lui (in Generazione , altro esordio guardacaso). Perché Wajda, figlio di un ufficiale di
cavalleria ucciso proprio a Katyn nel 1940, nell'eccidio di militari e professionisti polacchi voluto dall'Armata
rossa che quasi 70 anni più tardi, aperti finalmente gli archivi sovietici, lui stesso racconterà in un film di
esemplare equilibrio, era un grande combattente, capace di passare più o meno indenne attraverso tutte le
diverse fasi della vita politica polacca. Militando anche - molto criticamente - nel partito comunista negli anni
50 e 60. Per conquistare dall'interno tutti i possibili spazi di libertà, per sé e per gli altri, grazie alla ricchezza
di uno stile che sapeva reinventarsi in continuazione. In un rapporto costante con la grande letteratura (il
Conrad di La linea d'ombra , il Leskov di Una Lady Macbeth siberiana , il Bulgakov del Maestro e
Margherita , da un episodio del quale nasce Pilato e gli altri ) che alimenta una ricerca di forme così
incessante da vedersi accusare di gusto barocco e di eclettismo.
DOSTOEVSKIJ E BUÑUEL Difficile dire quali dei suoi film potrebbero essere i primi da rivedere oggi. Non
forse quelli, più internazionali, del periodo di mezzo, i primi anni 80. Il Danton con Depardieu, Il direttore
d'orchestra con Gielgud, perfino I demoni adattati da Jean-Claude Carrière, sceneggiatore del regista più
ammirato in assoluto da Wajda, ovvero Buñuel, oggi probabilmente sono datati, meno personali. Ma
accanto ai giovani e indimenticabili "non riconciliati" della trilogia della guerra, su tutti lo Zbigniew Cybulski
di Cenere e diamanti , il "James Dean polacco", destinato a morire giovane e tragicamente, non
sfigurerebbero Senza anestesia , che anticipa Kieslowski, il severo Dottor Korczak , sul grande pedagogo
polacco morto nel lager con i suoi bambini, naturalmente il febbrile, imitatissimo L'uomo di marm o.
Momenti di un cinema, e di una vita, così intimamente impastati l'uno con l'altra, che oggi è difficile perfino
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
29
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'addio
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:123081
tiratura:170229
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
30
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
immaginarli.
Foto: SUL SET PER PIÙ DI 60 ANNI HA ACCOMPAGNATO IL SUO PAESE DALLO STALINISMO ALLA
DEMOCRAZIA ECLETTICO Dall'alto, Wajda sul set e una scena di "Katyn"
11/10/2016
Pag. 40 Ed. Abruzzo
diffusione:123081
tiratura:170229
L'EVENTO
L'Aquila c'è, e ancora una volta nel modo giusto. Da venerdì a domenica, la città abbraccerà le montagne
d'Abruzzo e non solo nell'Auditorium progettato da Renzo Piano, nei giardini e nel fossato del Castello, sui
sentieri e sulle rocce del Gran Sasso e dei massicci vicini. Nel ricco programma del Festival ognuno può
scegliere ciò che preferisce. Lo sport nei giardini del Castello, così importante per una città che sta ancora
recuperando i suoi spazi. Le arrampicate, le escursioni e le altre attività sportive nei dintorni, condotte dagli
ottimi professionisti della montagna abruzzesi. I dibattiti sulla gestione del territorio, delle aree protette e dei
monti. Gli incontri con i protagonisti dell'alpinismo e dell'arrampicata sportiva.
Ci sono tanti modi per fare cultura di montagna. A Torino, da più di un secolo, il Museo nazionale del Cai
propone raccolte permanenti e mostre, di fronte alle Alpi che appaiono dal Monte Rosa al Monviso. A
Trento, dall'ormai lontano 1952, il più importante Film festival di montagna in Europa fa dialogare
filmmaker, esploratori, operatori dell'informazione e alpinisti. Nel Castel Firmiano di Bolzano, e in altre
cinque località dell'Alto Adige, la collaborazione tra il genio creativo di Messner e i fondi della Provincia
autonoma ha creato cinque musei che stupiscono centomila visitatori ogni anno. Nell'International Mountain
Summit di Bressanone, in questi giorni, si incontrano i migliori alpinisti del mondo. A Lecco, capitale
dell'alpinismo lombardo, le rassegne sono due o tre ogni anno.
All'Aquila, per la terza volta, la chiave scelta è di mettere insieme molti aspetti, di raccontare una montagna
dai cento e più volti. La parola scritta e i filmati, i momenti di discussione e lo sport, l'approfondimento e il
gioco. Come negli anni scorsi, è bello che a personaggi entrati da tempo nel mito come Manolo Zanolla (un
veneto che vive e lavora in Trentino), si affianchino nomi da noi poco noti ma celebri nel mondo
anglosassone come Tom Ballard, o personaggi emergenti dell'avventura italiana come Federica Mingolla e
Luca Pandolfi. E' bene che gli editori di montagna abruzzesi incontrino al Festival i loro colleghi del resto
d'Italia. E' bello che a presentare i personaggi ci siano anche dei giornalisti forestieri come la torinese Linda
Cottino e il valdostano Enrico Martinet.
Il Festival non riguarda solo L'Aquila. Non sarà facile capire, tra venerdì e domenica, quanti visitatori
arriveranno dalla città, quanti dal resto dell'Abruzzo, quanti dalle regioni vicine e in particolare da Roma.
Domenica pomeriggio, donne e uomini che amano e frequentano il Gran Sasso si commuoveranno tutti
insieme nel ricordo di Roberto Iannilli, l'alpinista laziale caduto a luglio, sulla parete Nord del Camicia,
insieme all'abruzzese doc Luca D'Andrea. Ed è bello che la targa che ricorda Iannilli e le sue vie nuove sul
massiccio venga consegnata alla moglie Patrizia da un'icona dell'alpinismo aquilano come Mimì Alessandri,
che a ottant'anni suonati da un bel po' percorre ancora con passione gli itinerari di sesto grado del Corno
Grande.
A chi scrive piacerebbe, in una città che ha iniziato a recuperare anche i suoi musei, veder finalmente
nascere un'esposizione permanente dedicata al Gran Sasso e ai suoi fratelli di roccia. Ma questo è un
sogno per il futuro. Intanto, per tre giorni, L'Aquila ritrova il ruolo che le spetta. La capitale dell'Appennino.
Una delle capitali della montagna (o della Montagna) italiana. Buon Festival!
Stefano Ardito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
31
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Un festival per fare dell'Aquila la capitale degli appennini `
11/10/2016
Pag. 7
diffusione:14229
tiratura:29645
Renzi decanta la norma del ddl che metterà fine ai favori agli «amici degli amici» Ma i grillini lanciano
l'accusa: ennesimo regalo ai big e ai parenti di chi governa Collegamenti diretti Il produttore Gianani è
sposato con il ministro Marianna Madia Tempi troppo lunghi Per i Cinque Stelle la riforma finirà «nel Mare
dei Sargassi»
Antonio Angeli
«Il sogno della legge per il cinema è diventato quasi realtà», parola di Matteo Renzi che l'altro giorno ha
esultato parlando della nuova normativa che «siamo fiduciosi, sarà approvata in poche settimane». Il
premier ha detto che «le commissioni ministeriali saranno sostituite da un sistema di incentivi automatici. Il
superamento della commissione e dell'autorizzazione attraverso un timbro, è qualcosa di simile alla
presentazione del progetto di Industria 4.0 del ministro Calenda. Chi ha i titoli ha un automatismo per
ottenere i denari necessari. Si supera il meccanismo degli "amici per gli amici"». Ma della legge passata al
Senato e ora al vaglio della Camera c'è chi pensa l'esatto contrario, come la senatrice Del MoVimento 5
Stelle Michela Montevecchi che l'ha definita «un film già visto, con un copione trito e ritrito che si sussegue
negli anni con stratificazioni normative che poi non trovano seguito nei decreti attuativi». In Senato la
Montevecchi ha detto che «con il disegno di legge in esame facciamo l'ennesimo regalo ai big, che hanno
nomi e cognomi e hanno anche delle filiazioni familiari all'interno di questo governo». E ha proseguito
puntando il dito contro la società di distribuzione «"True Colours" che evidentemente godrà di gran parte
dei benefici legati alla distribuzione internazionale». Questa legge, ha affermato l'esponente grillina,
«rischierà di dare linfa a un nuovo oligopolio distributivo, con la nascita di una nuova realtà distributiva, con
Sky Italia, Indiana, Italian International film, Cattleya, Wildside e così via». A cosa si riferisce la
Montevecchi quando parla delle «filiazioni familiari all'interno di questo governo»? Rileggendo un articolo
del Fatto Quotidiano che il 27 giugno si occupava della riforma del cinema, il riferimento potrebbe
riguardare l'ex presidente dell'Anica, Riccardo Tozzi, nonché fondatore di Cattleya, compagno della regista
Cristina Comencini e patrigno di Carlo Calenda, oggi ministro dello Sviluppo economico nel governo Renzi.
Matilde Bernabei (presidente della celebre casa di produzione Lux) e Gianni Minoli sono i genitori di Giulia
Minoli, moglie di Salvo Nastasi, attuale vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio e
commissario a Bagnoli. A proposito della Wildside, invece, tra gli azionisti c'è Mario Gianani, marito della
ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Tra le critiche alla nuova legge sul cinema molte
sono di carattere tecnico perché, se è vero che la nuova normativa promossa e sostenuta dal ministro
Franceschini ha fatto lievitare il finanziamento a 400 milioni di euro è anche vero che si è allargata la platea
dei richiedenti in quanto, almeno a leggere la stesura attuale, ne potranno usufruire non solo il settore del
cinema, ma più generalmente quello dell'audiovisivo, televisione compresa, e anche i produttori di
videogiochi. Su tutto, anche sulle polemiche, gravita un enorme punto interrogativo perché, come fatto
notare dalla senatrice grillina «siamo solo al primo passaggio in Senato di un testo che dovrà essere
trasmesso alla Camera e probabilmente ciò avverrà all'inizio dell'anno nuovo, e non si sa poi se ci sarà
tempo per la Camera di esaminarlo e di portarlo a termine. Forse è anche per questo che in realtà - e parto
con le criticità - l'applicazione di qualsiasi norma nel testo è costantemente demandata, giustamente, ai
decreti attuativi, il più importante dei quali, riferito all'articolo 11, comma 5, con cui si provvede al riparto del
fondo per il cinema e l'audiovisivo, di nuova istituzione in questo disegno di legge, non prevede un termine
di emanazione, come se il Governo sapesse già che forse il tutto è destinato a finire nel Mare dei
Sargassi». [email protected]
400 Milioni Questa la cifra complessiva annua dal governo per l'audiovisivo
Foto: Promotore Il ministro dei Beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha voluto la
legge sul cinema
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
32
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La riforma del cinema per i soliti noti
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
33
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
diffusione:14229
tiratura:29645
11/10/2016
Pag. 7
Foto: Ministro Carlo Calenda
11/10/2016
Pag. 22
diffusione:14229
tiratura:29645
Il segreto di Sorrentino: «Il mio Papa è un uomo tra gli uomini»
Giulia Bianconi
La prima stagione di «The Young Pope» ancora non è andata in onda, ma Paolo Sorrentino è già alle
prese con la scrittura della seconda. Dopo la presentazione a Venezia, l'attesa cresce per la serie tv sul
giovane Papa ideata e diretta dal regista italiano, alle prese con una mega produzione internazionale da
ben 40 milioni di euro. Lenny Belardo, alias Pio XIII, interpretato da Jude Law, si svelerà al pubblico il 21
ottobre su Sky Atlantic. È il primo Pontefice americano della storia, misterioso, pieno di contraddizioni,
tormentato dai ricordi del passato, che fuma e beve solo Coca-Cola Cherry Zero a colazione. Sorrentino,
voleva fare un film su Padre Pio e alla fine ha realizzato una miniserie su un Papa. Qual è stato il
passaggio? «Con Lorenzo Mieli (produttore di Wildside, ndr ) si era parlato di realizzare un lavoro su Padre
Pio, ma su di lui era stato detto molto. Così gli ho lanciato una provocazione: e se facessimo qualcosa sul
Vaticano? Grazie alla sua perseveranza, l'idea si è concretizzata». Perché un ateo come lei ha voluto
scrivere una serie così? «Il Clero è stato sempre descritto o nella sua infallibilità o nella sua malvagità. "The
Young Pope" non vuole essere una serie provocatoria, né basarsi su luoghi comuni. Racconta di esseri
umani tra gli umani che hanno capacità, ma anche incapacità e limiti». Chi è Pio XIII? "Un Papa inedito.
Non anziano, di grande fascino e con una personalità contrastante. E' spinto dall'idea che ha della Chiesa,
che si svelerà solo nel corso della serie, e corre il rischio di sovrapporre le esigenze private a quelle
pubbliche. Oggi la Chiesa cerca di avvicinarsi alle persone. Papa Francesco ha anche un profilo Twitter, ad
esempio. Il mio Pontefice sceglie un'antica strategia secondo la quale negarsi fa innamorare il prossimo. Il
mistero può portare al successo". Non somiglia proprio a nessun Papa realmente esistito il suo? «Fuma
come Ratzinger. È l'unica cosa che ho rubacchiato». Perché ha scelto Jude Law come protagonista? "In lui
ho trovato le contraddizioni adatte per interpretare il personaggio. Sa essere bambino, ma ha anche un
carisma da adulto. E' a tratti rassicurante e poi è molto bravo e serio". Dal cinema alla televisione. Come ha
affrontato questa sfida? "Oggi la tv ti consente di fare quello che un tempo si faceva sul grande schermo:
realizzare opere lunghissime e poderose. Questo lavoro monumentale è stato possibile grazie allo sforzo
collettivo dei produttori che hanno investito molto, lasciandomi libertà creativa". La sua esperienza con la
televisione finisce qui? "Sto lavorando alla seconda stagione della serie. Nonostante la prima fosse
autosufficiente, c'erano ancora altre cose da dire". E il film su Berlusconi quando lo farà? "Ho tante idee, tra
cui anche questo lavoro. Non so fare, però, due cose contemporaneamente. Prima mi devo concentrare su
"The Young Pope", poi penserò al da farsi".
Foto: Regista Paolo Sorrentino sul red carpet
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
34
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Intervista Il regista napoletano premio Oscar parla della serie tv «The Young Pope» che andrà in onda dal
21 ottobre su Sky Atlantic
11/10/2016
Pag. 24
diffusione:14229
tiratura:29645
La carica delle Istituzioni per Sorrentino e Law
Affollato red carpet alla presentazione di «The Young Pope»
Giulia Bianconi
Non sono mancati i politici alla première italiana di «The Youg Pope», la serie tv scritta e diretta da Paolo
Sorrentino con protagonisti J ude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando che andrà in onda dal 21 ottobre su
Sky Atlantic. Domenica sera al cinema Moderno di piazza della Repubblica ha sfilato sul red carpet anche il
premier Matteo Renzi, presente insieme alla moglie Agnese come «atto doveroso per un grande artista del
cinema italiano e per una importante produzione destinata ad arrivare in tutto il mondo». Per l'occasione
c'erano, inoltre, le ministre Maria Elena Boschi e Marianna Madia , il sindaco di Firenze Dario Nardella, l'ex
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Walter Veltroni. Presente quasi tutto il cast della serie in
dieci puntate prodotta da Wildside, Sky, Hbo e Canal +: a partire dal bell'attore britannico Jude Law, che
interpreta il giovane Papa Lenny Belandro , alias Pio XIII. Insieme a lui, sul red carpet, Silvio Orlando (uno
dei primi ad arrivare per l'anteprima), che nella serie veste i panni del Segretario Generale di Stato, il
Cardinal Voiello. C'erano poi Scott Sheperd (Cardinal Dussolier, cresciuto con Belardo), Sofia Dubois (la
responsabile del marketing del Vaticano, Cécile De France ), lo spagnolo Javier Cámara (Monsignor
Gutierrez) e Ludivine Sagnier (la credente Ester Aubry). Assente, invece, Diane Keaton, alias Suor Mary.
Molti, naturalmente, i personaggi del mondo dello spettacolo di casa nostra: Carlo Verdone, Gabriele
Salvatores, Mario Martone, Nicoletta Braschi, Alessandro Borghi, Giuliano Sangiorgi, Fausto Brizzi,
Alessandro Roja, Kasia Smutniak, Domenico Procacci, Francesco Montanari, Andrea Delogu, Roberta
Armani, Matilda De Angelis e Matilde Gioli.
Foto: Protagonisti Paolo Sorrentino e Jude Law
Foto: Ministro/1 Boschi col sindaco di Firenze
Foto: Ministro/2 Madia assieme al marito
Foto: Ex Presidente Napolitano e la moglie Clio
Foto: Attrice Kasia Smutniak
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
35
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Piazza della Repubblica Al cinema Moderno la serie che andrà su Sky
11/10/2016
Pag. 30
diffusione:163662
tiratura:241998
Sorrentino: "Il mio Papa Pio XIII simbolo della solitudine umana"
The Young Pope dal 21 su Sky. Il regista : "Sto già lavorando alla seconda serie "
FULVIA CAPRARA ROMA
Un Papa bello, giovane e solo, vestito di paramenti sontuosi, abituato a cambiare velocemente idea, a
impuntarsi come un bambino capriccioso, ma anche a impartire inflessibili direttive, a pentirsi, interrogarsi,
infuriarsi: «Il mio è un film sulla solitudine, che è il punto cruciale della condizione umana. Mostrarla in una
figura anomala come il Papa che metto in scena è un espediente utile a raccontarla». Dopo l'anteprima alla
Mostra di Venezia, The Young Pope di Paolo Sorrentino, la serie in dieci episodi su vita e opere di Lenny
Belardo divenuto Papa con il nome di Pio XIII (Jude Law), è pronta per andare in onda su Sky Atlantic Hd
(alle 21,15 del 21) e per affrontare il pubblico di 110 Paesi del mondo, dal Madagascar agli Stati Unti.
Un'operazione da 40 milioni di euro in cui, come spiega il regista premio Oscar, il clero «è rappresentato
come una comunità di esseri umani, non malvagi né infallibili , bensì preda di difetti, limiti, dubbi». La prima
cosa che viene in mente vedendo il suo Pontefice in azione è che è il contrario esatto di Papa Francesco.
«Belardo è un estremista, un settario, un fondamentalista, un apocalittico, un intransigente, uno per cui gli
uomini dovrebbero essere mossi dall'unica missione del credere in Dio. Bergoglio, invece, cammina a
fianco della gente, ho trovato interessante raccontare un esempio opposto. Dopo Francesco, il Papa del
dialogo, nulla esclude che, in futuro, arrivi un Pontefice meno illuminato e progressista». La diversità del
suo Pio XIII è (anche) nella decisa rinuncia al meccanismo del marketing Vaticano. Questo non è un Pa- pa
da merchandising. «I potenti di oggi hanno rinunciato del tutto alla dimensione del mistero, convinti che
svelare se stessi sia proficuo. Belardo, Papa americano 47enne, propugna invece l'idea che alimentare il
mistero su se stesso porti successo, facendo aumentare il numero dei fedeli, preoccupazione centrale della
comunità ecclesiastica». Accanto a Belardo c'è Sister Mary , la suora che lo ha accolto nell'orfanotrofio in
cui è cresciuto. Perché ha voluto che a interpretarla fosse Diane Keaton? «Ho sempre pensato che la
Keaton abbia fatto per troppo tempo solo commedie e che possegga invece straordinarie doti di attrice
drammatica. I suoi timori nell'affrontare un ruolo per lei inedito hanno contribuito alla riuscita della sua
interpretazione». Come pensa che reagirà la Chiesa vedendo «The Young Pope»? «Mi auguro abbiano la
pazienza di seguirlo fino alla fine, la serie non ha intenti provocatori, anzi, contiene il tentativo di
immedesimarsi in maniera obiettiva in un tipo di vita che a noi laici appare estranea». Ci sarà una
proiezione per il Papa? «Dal Vaticano non ho ricevuto nessuna apertura, nessuna forma di collaborazione,
tranne la possibilità di fare qualche giro dentro le mura. Credo nel principio della reciprocità, e non vorrei
contraddirlo». L'impressione è che Jude Law sia stato un interprete propositivo e collaborativo. «S ono
abituato ad ascoltare tutti sul set, ognuno può essere utile alla causa, sarebbe sbagliato fare il contrario.
Jude è un curioso, e anche indefesso». A che punto è il progetto del film su Berlusconi? «Sto lavorando su
tante idee, tra le altre c'è anche questa, ma non so ancora quale realizzerò e come potrebbe essere il film.
Per ora ho iniziato a scrivere i soggetti della seconda serie di The Young Pope ». Sul web l'imitazione di
Crozza impazza. «Mi fa molto ridere, sono sempre stato autoironico e trovo sia lusinghiero che qualcuno si
sia preso la briga di farla». È reduce da una polemica infiammata sulla designazione agli Oscar del film di
Rosi «Fuocoammare». «Ho solo detto una cosa elementare, Fuocoammare è un film meraviglioso e lo è
anche Indivisibili. Quella degli Oscar è una guerra, se ci si va con due soldati invece che con uno solo è
meglio». c
Dal Vaticano non ho avuto collaborazione, tranne la possibilità di fare giri dentro le mura. Credo
nella reciprocità e non vorrei contraddirla Qui a destra, Paolo Sorrentino sul set di «The Young Pope»,
produzione originale Sky, HBO e Canal+ in dieci puntate: la prima andrà in onda il 21 ottobre alle 21.15 su
Sky Atlantic e Sky Cinema Paolo Sorrentino Regista, commenta così l'idea di far vedere «The Young
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
36
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Intervista
11/10/2016
Pag. 30
diffusione:163662
tiratura:241998
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
37
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Pope» in Vaticano
La grande attesa A sinistra, l'attore Jude Law in una scena di «The Young Pope» dove impersona Pio XIII,
e qui sopra con il regista premio Oscar Paolo Sorrentino alla presentazione della serie tv: suddivisa in dieci
episodi sarà vista dal pubblico di 110 Paesi
11/10/2016
Pag. 30
diffusione:163662
tiratura:241998
David Bowie balla sul manifesto del Torino Film Festival
CLAUDIA FERRERO TORINO
David Bowie che balla in una scena tratta da Absolute Beginners, il cult movie musicale diretto da Julien
Temple nel 1986 sulla vita londinese alla fine degli Anni 50. Un ritratto neanche tanto a sorpresa quello
scelto come immagine-guida della 34 a edizione del Torino Film Festival, intanto perché cade come
omaggio a uno degli artisti più eclettici della cultura contemporanea, anche attore in una quindicina di
pellicole, scomparso il 10 gennaio di quest'anno a 69 anni. E poi perché il Tff da sempre riserva chicche
musicali - film o documentari - nelle sue programmazioni, e non sarà da meno in questa edizione (dal 18 al
26 novembre) con una sezione dedicata al punk, movimento che festeggia i 40 anni con l'uscita ufficiale di
Anarchy in the UK, singolo dei Sex Pistols datato 26 novembre 1976, anniversario che cade giusto nei
giorni del festival. Bowie, dunque, nel manifesto del Tff, in una scena rielaborata dall'agenzia creativa
Independent Ideas. B owie simbolo di arte, dalla musica alla pittura al teatro e al cinema: qui, in una arco
temporale che va dal 1969 al 2006, è stato protagonista o è apparso in cammei collaborando oltre che con
Julien Temple, con registi come Nicolas Roeg, John Landis, Nagisa Oshima, Julian Schnabel e Cristopher
Nolan. Tra le anticipazioni del Tff - che ricordiamo avrà come «guest director» Gabriele Salvatores - ci sono
Sully, l'ultimo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks, la storia vera dell'ammaraggio del volo
US Airways 1549 avvenuto il 15 gennaio 2009 nel fiume Hudson; la nuova copia restaurata di Intolerance di
D. W. Griffith (Usa, 1916); Absolutely Fabulous: the Movie di Mandie Fletche r, t ratta dalla popolare serie tv
della Bb c, e La felicità umana, il nuovo documentario di Maurizio Zaccaro. c
Foto: Cinema e musica Il poster 2016 del Tff omaggia il grande David Bowie, scomparso il 10 gennaio a 69
anni
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
38
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
È una scena da «Absolute Beginners»
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:163662
tiratura:241998
Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc
Domenico Quirico
A PAGINA 13 Addio a Wajda Raccontò Solidarnosc Prima che un g rande maestro di cinema, prima che un
intellett u a l e p o l a c c o Andrzej Wajda, morto ieri all'età di novantanni, era un uomo coraggioso. Perché
molto coraggio era necessario, vivendo nella tenaglia della dialettica staliniana che aveva inghiottito anche
il suo paese, per girare negli Anni 50 film come «Cenere e diamanti», «I dannati di Vars avia», «Quiete
dopo la battaglia». Sì, perché il Padre dei popoli che eccelse nel massacro era appena scomparso e il male
con la M maiuscola mostrava semp re il suo grugn o. Quello era il mondo totalitario in cui il singolo cessa di
poter pensare, scrivere, filmare diversamente da come bisogna e finisce di accettare questo «bisogna»:
perché al di fuori di esso (il socialismo, il proletariato, la rivoluzione... ) niente di valido sembra poter
nascere. Ecco le tremende tenaglie della dialettica che hanno soffocato generazioni di russi e di sudditi
dell'impero: l'intellettuale si arrendeva non solo perché aveva paura per sé, ma anche perché aveva paura
per qualcosa di più prezioso, che la sua opera avesse senso e valore. Tutto lo sforzo doveva essere rivolto
a restare allineati, si dubitava della validità artistica di resistere. Wajda lo ha fatto, ha resistito. Ha capito
che descrivere la sofferenza purifica solo in una certa misura. Quando diventa quotidianità, si prolunga, ti
trasforma in pezzi di legn o. Bisogna lotta re. Per questo era inevitabile diventasse il regista e il cantore di
Solidarnosc e delle sue battaglie. Wajda è stato un demolitore del consenso organizzato che aveva preso il
posto, tra corruzione e insipidi torpori, del feroce L eviatano stalinista. Fare cinema poesia romanzo storia
in quel mondo e ra, non dimentichiamol o, una scuola di vertigine. Nel 2007, in un piccolo cinema di rue des
Arts a Parigi, ho visto uno dei suoi ultimi film, «Katyn», epitaffio dolente della crudele purificazione di classe
che la polizia staliniana compì nel 1939: uomo dopo uomo, un colpo alla nuca, la eliminazione di
ventiduemila ufficiali che costituivano la classe dirigente della Polonia appena spartita dal patto tra i boia, la
Germania nazista e la Russia comunista. Il padre del regista fu una di quelle vittime gettate come
immondizia in una grande fossa comune nella foresta, condannate da quella entità che nel Novecento ha
preso il posto di Dio: la Storia. Il cinema, quella sera, era malinconicamente vuoto. Ma quella assenza era
la prova del trionfo di Wajda: anche grazie a lui il L eviatano era stato debellato, non era più notizia,
polemica, non infiammava le anime e le menti. Negli Anni Settanta si andava a vedere i capolavori di Wajda
« L'uomo di marmo» cruda critica dello stalinismo e «L'uomo di ferro», epopea di Solidarnosc in cui recitava
se stesso il baffuto tribuno di Danzica, Lech Walesa, per gettare uno sguardo oltre il Muro, non senza
sentire un brivido: era una realtà sorda, fatta di attesa, di ansie sotterranee, una realtà di talpe indemoniate
che scavavano micidiali gallerie sotto il potere di Visinskij avvizziti ma ancora brutali. Sentivano, quei
polacchi, profeticamente lo scricchiolio della m acchina del mondo comunista. Non lo sapevamo, ma
appena dieci anni dop o, anche g razie a tutto questo, i Muri sarebbero crollati e la Grande Bugia si
sarebbe decomposta nella polvere. In Wajda si agitava inquieta e mai rassegnata l'anima polacca: stretta
alla propria Croce, la dimestichezza con la disgrazia che è privilegio di coloro che nati spacciati dalla
geografia convivono da secoli con la propria fine. Tutto uno spazio etnico ne fu segnato, una grande
pianura aperta alla voglia brutale di russi, tedeschi, austriaci. A cui contrapponevano una competenza di
suppliziati e di dolenti: i cavalieri polacchi che armati di lance sui loro fragili cavalli si lanciavano contro
legioni di carri armati... Con una amarezza in cui c'era una certa dolcezza e persino una certa voluttà.
Nell'ultima intervista rilasciata un mese fa a Maria Mikolajewska della televisione TVN24, Wajda accusava
l'attuale classe politica polacca di pericolose derive nazionaliste, avvertiva del rischio di rimanere fuori
dall'Europa e di mettere a rischio lo stato di diritto. Ecco le sue parole
Un posto in Europa Ho vissuto ai tempi della Polonia socialista, i più difficili, per la cultura, l'arte, la libera
espressione. Ma non possiamo dire che una volta vinto il comunismo i problemi facciano parte del passato.
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
39
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL REGISTA POLACCO
11/10/2016
Pag. 1
diffusione:163662
tiratura:241998
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
40
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Allora come oggi gli artisti hanno il compito di dire quello che pensano. E le sfide sono ancora molte. Con
Solidarnosc abbiamo avuto per la prima volta un governo indipendente e guadagnato un posto in Europa,
abbiamo avuto un ruolo. La Polonia è parte integrante dell'Europa, una parte di un insieme più grande. Non
possiamo chiuderci nel nostro piccolo cortile.
Nazionalismi Il pericolo più grande per il nostro Paese, quello che potrebbe rovinare questa apertura
all'Europa, sono i politici che vorrebbero convincerci a non confrontarci con gli altri. Temo che gli slogan
nazionalistici che si sentono troppo spesso in questi tempi finiscano per oscurare la realtà. Quando sento
frasi come «non facciamoci giudicare dall'Europa» o «Non stiamo dietro all'Ue» penso invece: dobbiamo
farci giudicare, per i nostri successi così come per le nostre mancanze. La Polonia ha bisogno di rispetto
per la democrazia, per il sistema e per il suo funzionamento. E la divisione dei poteri dello Stato è la più
grande difesa per i cittadini.
Miti ed eroi Le accuse che hanno mosso a Lech Walesa sono il tentativo di riscrivere la storia sostituendo
fatti con menzogne. Come succedeva nella Polonia comunista, che inventava i propri eroi, oggi si tenta di
sostituire un simbolo come il padre di Solidarnosc con altri simboli, altri eroi, falsificando la storia.
Foto: Il film-testamento l'anteprima della sua ultima opera, «Afterimage», sarà proiettata venerdì alla Festa
del cinema di Roma La Storia Wajda, morto a 90 anni, voleva usare la sua opera come «libro di storia»
aperto sulle pagine più drammatiche della Polonia Tra i titoli più amati «Cennere e diamanti», «L'uomo di
ferro» (a cui partecipò Walesa), e «Katyn» in cui rivelò l'orrore delle fosse in cui Stalin occultò i corpi di
22.000 soldati, tra cui il padre del regista
11/10/2016
Pag. 20
diffusione:39484
tiratura:90556
" L ' uomo di ferro " se n ' è andato: addio al regista polacco Andrzej
Wajda
FEDERICO PONTIGGIA
qADDIO A ANDRZEJ WAJDA , il celebre regista polacco. Aveva 90 anni, e la sua morte conferma un 2016
annus horribilis per il cinema e le arti: se ne sono andati Michael Cimino, Abbas Kiarostami, Gene Wilder, il
nostro Bud Spencer, e ancora David Bowie e Prince. Partigiano contro i nazisti, il padre morto per mano
sovietica nell ' eccidio di Katyn, Wajda ha ricevuto il Leone d ' Oro alla carriera nel 1998, l ' Orso d ' Oro alla
carriera nel 2006 e in mezzo l ' Oscar onorario, per cui si era grandemente battuto Steven Spielberg: " L ' e
s e mpio di Andrzej Wajda ricorda a tutti noi, in quanto registi, che di volta in volta - a veva scritto all '
Academy - la storia potrebbe avere un profondo e inaspettato bisogno del nostro coraggio; che il nostro
pubblico potrebbe voler essere elevato spiritualmente dalle nostre opere; che ci potrebbe essere richiesto
di mettere a rischio la nostra carriera per difendere la vita civile del nostro popolo " . Da L ' uomo di marmo
stalinista del 1977 all ' Uomo di ferro , incentrato sulla nascita di Solidarnosc e vincitore della Palma d ' oro
tre anni più tardi, da Katyn (2007) a Walesa - L ' uomo della speranza (2013), la poetica di Wajda ha
sempre fatto rima con politica, la sua esistenza con la resistenza di un popolo, quello polacco, al potere.
Non fa eccezione l ' ultimo film, coronamento postumo di una carriera lunga oltre 60 anni: Af terimage , che
verrà presentato venerdì 14 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, è l ' a ppassionato biopic del pittore
formalista polacco Wladyslaw Strzeminski, perseguitato dal regime comunista per non aver adeguato la
sua arte astratta ai dettami del realismo socialista. " Un uomo integro - aveva detto il regista assolutamente sicuro della strada che ha scelto di intraprendere " . Vale anche per Andrzej Wajda, l ' uomo
di cinema contro il potere.
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
41
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CINEMA Raccontò Solidarnosc
11/10/2016
Pag. 3
diffusione:39484
tiratura:90556
" Il Vaticano resta uguale, è una dittatura spuntata "
MALCOM PAGANI
Jude Law è Pio XIII nella serie Sky diretta dal premio Oscar Ansa PAGANI A PAG. 16 - 17 L'Oscar vinto
per La Grande Bellezza è di fronte alla bacheca delle pipe: " In un ' altra scansia identica, in cui occupa
democraticamente un posto uguale agli altri premi. Sono tutti lì, da quello di Cannes alla targa conquistata
nel minuscolo paesino da 2000 anime " . Sorretto da mano divina, fantasia e laicità, Paolo Sorrentino si è
posato con un magnifico film di 10 ore su quelle smarrite di un conclave cardinalizio intento a eleggere la
propria guida. Con Jude Law nelle vesti di un pontefice oscurantista che predica severità e si cela agli occhi
del mondo, The Young Pope , in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic, una serie originale di Sky prodotta
dalla Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani, è un piccolo miracolo in cui autorialità e spettacolo,
narrazione immaginifica e tensione, tocco personale e destini universali procedono verso una fideistica,
meritata benedizione di critica e pubblico. Nell ' attesa, con felpa nera, jeans e la normalità come abito
talare, il regista indossa i panni di un qualunque fine settimana in famiglia senza segretari particolari né
indulgenze: " A casa mia, dopo la sbornia di Los Angeles, siamo rimasti sobri. Vuole sapere qual è il tipico
dialogo tra me e mia moglie? " . Cer to. Daniela mi chiede di andarle a prendere una scopa. Da pigro provo
a oppormi disperatamente: ' Ma quale scopa, io ho vinto l ' O scar ' e lei, serafica: ' Allora prendi anche la
paletta, signor premio Oscar ' . Daniela e i ragazzi sono indifferenti a queste cose. Indifferenti ai confini dell
' i n s e n s i b ilità. Dopo l ' Oscar non è cambiato n u l l a? Prima in giro mi chiamavano soltanto Paolo
Sorrentino e adesso mi chiamano ' il Premio Oscar Paolo Sorrentino ' . È un suffisso che confina con l '
umorismo, una carica virtuale che somiglia alla carica di barone. Qualcuno, facendomi molto ridere, si
azzarda persino a darmi del maestro. La vita però non è cambiata. Forse c ' è un po ' di reverenza in più,
ma grazie a dio esistono gli amici. Che fanno gli amici? Mi dileggiano più di prima perché ancor più di
quanto non accadesse in precedenza, si rendono conto della distanza tra quel che mi è successo e quel
che sono. Ci sono età ed età per montarsi la testa, fortunatamente non mi è successo di sollevare un Oscar
a 30 anni e quindi non c ' è pericolo. È un bene, perché la vita di per sé è già abbastanza pericolosa. "
Andreotti non è pericoloso, è spericolato, che è tutta un ' altra cosa " , diceva Enea, la segretaria di
Andreotti ne Il Divo . All ' epoca immaginare il mio Andreotti mi divertì tantissimo. L ' uomo apparentemente
più attaccato al potere poteva farne a meno da un istante all ' altro e giocare a carte con gli amici o vedere
la Roma in tv perché aveva dalla vita il distacco sufficiente per svagarsi con la vita stessa. Giocare è
consentito a chiunque, a patto che a un certo punto, senza traumi, si possa decidere di smettere di punto in
bianco. L ' altra sera ho dato vita a una serissima battaglia a Monòpoli con mio figlio Carlo. Dopo 2 ore però
ero stravolto e g l ie l ' ho detto: ' È stato bello, ma adesso ci stacchiamo da ' sto Monòpoli o no? ' . È stato
comprensivo. Ha capito. In The Young Pope l ' i ro n i a di certi uomini di Chiesa travalica le liturgie secolari.
L ' ironia è la benzina che ci consente di andare avanti e ci fa essere curiosi del mondo senza farci
precipitare nel l ' ossessione. È un ' a rma per avere un rapporto sano con la vita. Se non la possiedi, rimani
invischiato nelle cose. Se non conservi un angolo di superficialità, scendi a una profondità da cui poi non
sai risalire e proprio come i sub inesperti finisci per lasciarci la pelle. L ' ironia è l ' un ic o strumento che
conosco per avere questo rapporto ambivalente con l ' esistenza. Crederci fino a un certo punto è un
antidoto contro le ansie. Lo stesso principio lo applica all ' a u to i ro n i a? Assolutamente sì. Non riuscirei a
non ridere di me stesso. Sarebbe triste. E vale per ogni cosa, da uno strepitoso sketch di Crozza su di me a
tutto il resto. Come si difende dalle ans i e? Con il mio modo di essere. Proprio come i miei personaggi,
guardo alle cose della vita con divertimento, ma senza crederci fino in fondo. Personalmente fatico
moltissimo sia con quelli che credono spasmodicamente a quel che fanno e a quel che rappresentano, sia
con i cinici a ogni costo che giurano che tutto sia un ' indistinta merda. C ' è una bellissima terra di mezzo,
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
42
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
PAOLO SORRENTINO parla del suo Papa
11/10/2016
Pag. 3
diffusione:39484
tiratura:90556
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
43
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
una terza via, un sentiero che se percorso ti consente di vivere se non proprio bene, almeno abbastanza
bene. Per tornare a ciò che diceva prima, nella serie la vita sembra essere pericolosa anche in Vaticano.
Non a caso chi si pone il problema del rapporto con dio - parlo dei fedeli come degli uomini di chiesa - lo fa
per trovare un ' àncora di salvezza e un po ' di conforto di fronte al pericolo. E come lo affronta questo
pericolo? Sollecitando un ' entità assoluta. E gli altri? Gli agnostici? Quelli che sono poco inclini al rapporto
con dio hanno un amorevole distacco dalla vita. Averlo è comprensibile perché credere nella vita è
deludente. Dura pochissimo, la vita. U n ' esistenza intera le basterà per mettere in scena tutte le idee che
le vengono in mente? Le cose autentiche e necessarie da raccontare sono poche, per cui quest ' unica vita
dovrebbe bastarmi. Ho molte meno idee di quel che pensa, ma magari sono capace, partendo da un ' idea
di base all ' i nterno di un quadro definito, di partorirne molte altre. Dalla storia di un Papa sono riuscito a
dipanare un film di 10 ore e sono molto contento del risultato. Chi ha visto le prime puntate vorrebbe sapere
dove Pio XII, Papa Belardo, porterà una Chiesa scossa dal suo p o n t i f i c a to. Se chi ha visto la serie
desidera sapere come va a finire ho raggiunto un grande risultato. Credo di essere riuscito a girare una
storia appassionante depurata da scandaletti e omicidi, prendendo spunto da un assunto che così
appassionante in fondo poi non era. Cosa c ' è di veramente appassionante nelle stanze del Vaticano, un
mondo abbastanza respingente, fatto di soli uomini, dove le presenze femminili latitano e in cui hanno più o
meno tutti un ' età avanzata? Il mondo di cui mi sono occupato è un mondo identico a se stesso o quasi da
duemila anni. Un microcosmo in cui i cambiamenti sono minimi. Montanelli sosteneva che la Dc si
dividesse i compiti: " De Gasperi parlava con dio e Andreotti col prete " . Anche nel Vaticano di T he Young
Pope i compiti sono divisi, ma è il Vaticano stesso a rappresentare un ' a nom al ia rispetto alla realpolitik di
uno Stato come l ' Italia. In Vaticano un governo c ' è sempre. È una dittatura spuntata perché una dittatura
senza un esercito è un non senso e un paradosso. È come una squadra schierata senza centravanti e con
il falso nueve . Con la produzione di T he Young Pope , il Vaticano non ha collaborato. Non ci ha aiutato,
ma era prevedibile. Pur mitigata da divertimento e passione, la serie è stata un ' avventura faticosa. Per
mettere in piedi questa ' baracca ' abbiamo preso centinaia di aerei e officiato un numero infinito di riunioni
con i finanziatori americani. L ' impresa più ardua in lavorazioni simili è tenere alta la barra dell ' entusiasmo
per così tanto tempo. Ci sono periodi in cui essere assaliti da noia e demoralizzazione è normale, ma sono
impulsi letali che devi combattere e che non contribuiscono alla buona riuscita dell ' opera. Mantenere
ottimismo ed eccitazione su un progetto che si dilata negli anni non è semplice. In ultima analisi, un dubbio
ti viene. Quale dubbio? Perché sto da 3 anni su questa storia, neanche fosse quella di mia sorella?
Fondamentalmente - ti dici - ma a me che me ne importa del Vaticano? Sono solo momenti? Per fortuna.
Momenti che tra l ' altro coincidono con curva emotiva che accompagna la carriera di un qualsiasi regista.
Nel mio mestiere si attraversano varie fasi. C ' è una fase in cui hai vent ' anni e vuoi fare a ogni costo le
cose che pensi di saper fare. Non è una fase m e ra v i gl i o sa , perché sei permeato da un ' a nsia
costante. Ti rendi conto che la montagna è lontana, la vetta altissima e l ' am biz io ne enorme. Temi che
non riuscirai a realizzarla perché ti sembra inverosimile che spunti fuori qualcuno così pazzo da consentirti
di fare un lavoro così bello. Con cosa confina quest ' a n s i a? Con la perenne attesa di una risposta. Io
degli inizi mi ricordo soprattutto questo: una lunghissima attesa durata anni. Attendevo che qualcuno
leggesse una mia sceneggiatura o un mio soggetto, che un produttore mi aprisse la porta o che un attore
mi desse retta. Po i ? Poi c ' è stata una fase intermedia. Alcune cose le avevo già fatte e l ' entusiasmo era
maggiore, ma l ' ansia non mi abbandonava perché dopo aver dimostrato di poter stare nel recinto, dovevo
anche raggiungere dei traguardi. Oggi è diverso. E com ' è? Adesso sono consapevole di ciò che posso e
che non posso fare. Non sono ancora del tutto appagato perché i limiti esistono proprio per essere superati,
ma mi sono liberato dall ' ansia. Non è poco. I padri, i sogni, le assenze. Il cinema le ha permesso di
elaborare alcuni traumi e le ha consentito di superarli? Non del tutto forse, ma in parte. Lo considero un
privilegio straordinario all ' interno di un mestiere eccezionale che ti consente - quando lo desideri - di fare
11/10/2016
Pag. 3
diffusione:39484
tiratura:90556
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
44
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
un passetto a lato e di sfilarti con l ' imm agi nazione da tutte le rotture di coglioni della vita. Di viverne una
parallela. Almeno quando il regista te lo fanno fare davvero. Altrimenti? Fare il regista in maniera ipotetica o
scrivere senza alcuna certezza è frustrante. È come scaldarsi a bordo campo per 90 minuti. Ma lei una
metafora un po ' più alata di quella calcistica non ce l ' ha? Pensavo che il calcio le piace ss e . Lo amo. È
una bellissima fuga dalla realtà anche quella. Un film di cui non conosci mai il finale. Avrebbe perdonato
Pellè per la mancata stretta di mano a Ventura? Nel ' 74 Chinaglia con Valcareggi fece di p e g g i o. Ma
Chinaglia non aveva mai tirato un rigore come quello di Pellè agli ultimi Europei. Ciò che me lo rende meno
simpatico di altri è l ' ottusità di fondo. Mandare a fare in culo Ventura imprecando in panchina poi è un '
aggr avan te, perché Ventura è un uomo che non si manda a fare in culo per nessuna ragione al mondo.
Ha un aspetto, una faccia e un profilo che ti invitano subito a diventargli amico. Sembra buono e paterno - e
benché sia tutt ' altro che debole e sciocco - forse induce gli altri a pensare che lo si possa maltrattare. Così
accade che un calciatore che dovrebbe tacere per 3 anni almeno, si senta in diritto di insolentirlo. Il
sospetto che lo stesso non si sarebbe azzardato a fiatare se l ' allenatore fosse stato Mourinho è più che
lecito. Eppure eravamo sicuri che lei - per chi sbaglia - n u t r i ss e una certa simpatia. In assoluto è così.
Ho simpatia per i mascalzoni e allergia per il politicamente corretto. Ha visto il Grande Fratello e seguito la
polemica che ha lapidato Bettarini e Russo? Prima si dà luogo a una trasmissione in cui si urla: ' Qui si
ricalca la vita vera ' e poi quando quelli vivono e parlano veramente come accade nella vita reale, li si
bastona. Ma che sistema è? Prima lo metti in piazza e poi lo prendi a calci in culo? Vivere davvero significa
non aprire bocca pensando a come reagirà un minuto dopo il tribunale del buon gusto. Se io e lei stessimo
qui per altri 20 minuti, inizieremmo inevitabilmente a parlare di quello e di quella in termini sicuramente
censurabili. Girerà davvero un film su Berlusconi ? Non so ancora che film girerò, non sto scrivendo nulla e
non è assolutamente detto che faccia un film su Berlusconi. Potrei farlo nella stessa misura in cui potrei
lavorare su una cosa che mi appassioni all ' i mprovviso passeggiando stasera sotto casa. Allo stato, non c
' è una riga su niente. Se si sporge vedrà che sul tavolo c ' è qualche appunto per un ' i p otetica seconda
stagione del Papa perché so come va il mondo della produzione: si passa da una fase in cui ti dicono ' è
tutto fermo ' a un ' altra in cui ti intimano: ' Consegna i copioni entro 5 giorni ' . Per non ritrovarmi a
espletare il lavoro di 5 mesi in 5 giorni, previdentemente, mi porto avanti. Può dare una definizione del suo
cinema? Una definizione secca è difficile. Diciamo che c ' è una dicotomia tra rumore e silenzio, una
contrapposizione tra i lunghi monologhi interiori colmi di solitudine e un mondo sempre molto caotico e
roboante che una volta è incarnato dalla Roma mondana, una volta dalla mafia e un ' altra ancora dalla
Chiesa. È vero che lei non ha snobismi nel guardare al cinema degli altri? Verissimo. Sono il primo a ridere
con Vacanze di Natale o Perfetti Sconosciuti . Sono film che non so fare, ma con i quali mi faccio un sacco
di risate. Sono cresciuto con il mito del cinema d ' autore, ma per qualche ragione, il vero cinema d ' autore
, quello che si stende per ore come nelle opere di Kieslowski o di Apichatpong Weerasethakul, non mi
hanno mai permesso di farlo. Con The Young Pope , mi si è aperta un ' opportunità meravigliosa: il mio film
d ' autore infinito e poderoso in cui ho potuto permettermi in libertà ogni cosa, finalmente c ' è. Prima non
era possibile. Prima cosa c ' e ra? Non erano maturi i tempi. Incontravo occasionalmente i dirigenti della
Rai e dicevo loro: ' Perché non mi chiamate? ' . Non mi chiamavano. Nella tv di ieri dovevi piegarti alle
odiose gabbie, alle definizioni obbligate come: ' Il pubblico non capisce ' . Per fortuna, in questi anni, il
pubblico ha dimostrato di saper capire benissimo. E io finalmente corono un sogno. Giriamo pagina.
Benigni appoggia il sì al referendum. Tutti i miei amici mi dicono: ' Devi avere un ' opinione, è
importantissimo ' e io, cresciuto nell ' epoca del Costanzo Show e degli opinionisti, verso l ' opinione ho
sviluppato una certa refrattarietà. Benigni ha studiato la Costituzione e parla con cognizione di causa, ma io
a dire voto sì o voto no sarei proprio presuntuoso. Provo a parlare delle cose che conosco e la Costituzione
non è tra queste. La mia opinione è irrilevante e non sposta un solo voto, ma se li spostasse, a maggior
ragione, credo sarebbe sbagliato schierarmi. Il tema è complesso, soprattutto per uno mentalmente limitato
11/10/2016
Pag. 3
diffusione:39484
tiratura:90556
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
45
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
come me. Arriverò all ' u ltimo giorno utile e dirò: ' Forse ho capito, voterò così ' . Ma lo terrò per me. Da
semplice cittadino. È una promessa.
B iog ra f i a PAOLO SORRENTINO Nato a Napoli nel 1970, ha iniziato a lavorare nel cinema a 25 anni,
dopo qualche anno di studi in Economia. Ha esordito con il corto " Un p a ra d i s o " e ha lavorato per
qualche tempo alla regia e alla s ce n e g g i a t u ra di alcuni lavori per il cinema e per la tv. Il suo primo
film, " L ' uomo in più " , è del 2001. Tre anni dopo, ottiene il successo di pubblico con " Le co n s e g u e n
ze dell ' a m o re " , seguito da " Il D i vo " (2008). Il primo film in inglese, " Th i s must be the p l a ce " è del
2011. Con " La g ra n d e b e l l e zza " l ' Oscar nel 2 01 4
Tutt i mi dicono: ' Devi avere u n ' opinione ' Ma parlo delle cose che conosco e la C os t i t u z i o n e non è
tra queste SÌ O NO AL REFERENDUM Non ho sc ritto una riga Sul tavolo c ' è qualche appunto per u n ' i p
o te t i c a s eco n d a s t ag i o n e del Papa IL FILM SU BERLUSCONI
Foto: Il cast Diretti da Sorrentino, gli attori Jude Law, Diane Keaton, Silvio Orlando, Scott Shepherd, Cécile
de France, Javier Cámara, Lud iv i ne Sagnier, Toni Bertorelli e James Cromwell
11/10/2016
Pag. 35
diffusione:195791
tiratura:291497
Il regista Sorrentino rivela: «Lavoro alla seconda stagione». L'attesa serie tv di Sky al via il 21 ottobre,
venduta a scatola chiusa in 110 Paesi
ELISABETTA ESPOSITO
ROMA
il Papa rivoluzionario di Paolo Sorrentino piace parecchio. La megaproduzione internazionale guidata da
Wildside con la partecipazione di Sky, Hbo, Canal+, Hout et Court Tv e Mediapro, costata la bellezza di 40
milioni di euro («Ma l'85% del budget è stato speso in Italia e in gran parte arrivava dall'estero», sottolinea
l'evp programmi Sky Andrea Scrosati), è già stata venduta in 110 paesi e soprattutto avrà una seconda
stagione, decisione piuttosto insolita senza un riscontro di pubblico. The Young Pope , che sarà trasmesso
su Sky Atlantic in dieci episodi dal 21 ottobre alle 21.15, cresce bene dunque. «Sto scrivendo il soggetto spiega il regista premio Oscar - e tengo a precisare che io faccio una cosa alla volta... Per il momento è
questo, il film su Berlusconi è una delle tante idee che ho, ma al momento non ho nulla in programma oltre
al Papa». Quindi questa prima attesissima stagione non avrà una conclusione? «Penso che le serie
debbano essere autosufficienti, non possono diventare soap opera, ma allo stesso tempo, vista la quantità
di storie che questa offre, lasceremo aperte delle porte». Jude Law sarà ancora lo splendido e controverso
Pio XIII? «Eh... questo non lo posso dire, ci sono troppe cose da considerare».
PAPA SPIAZZANTE Il Papa giovane è spiazzante. È un uomo di potere che non cerca di piacere alla
gente, che dice cose scomode, che nell'era dei social compulsivi che rendono pubblico anche il
privatissimo sceglie di non rivelare al mondo la propria immagine, perché «io non sono nessuno». «Stiamo
assistendo alla perdita totale del mistero - continua Sorrentino, che di The Young Pope ha scritto anche
soggetto e sceneggiatura -, oggi svelare se stessi è proficuo, ma questo papa, che è comunque moderno
con i suoi 47 anni, pensa che il modo giusto per far crescere il numero di fedeli, vera fissazione della
Chiesa, sia alimentare il mistero. In fondo il mio Lenny Belardo offre una visione del pontefice opposta a
quella a cui siamo abituati: non è anziano, è bello e si nasconde. Quello che volevo era proprio raccontare
un mondo che in passato, anche al cinema, è stato idealizzato o demonizzato, qui abbiamo mostrato preti,
cardinali e papi per quello che sono davvero, con la loro umanità e i loro limiti. Ma non c'è mai stato alcun
intento provocatorio». Anche se Cecile de France, che interpreta la responsabile marketing del Vaticano,
accenna a un paragone con Francesca Chaouqui, Sorrentino assicura che i vari Vatileaks siano rimasti
fuori dai radar: «La serie si tiene alla larga da certi scandali, se ne è già parlato tanto. Questo non significa
però non prendere in esame quelle che sono le croci della Chiesa, come la pedofilia, che viene invece
raccontata in modo onesto e rigoroso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«The Young Pope» offre un'immagine mai vista: GIOVANE, BELLO e PRONTO A NASCONDERSI
Foto: paolo sorrentino SCENEGGIATORE E REGISTA
il libro
E il «Conclave» ispira un thriller
Harris racconta l'elezione
I misteri dell'elezione del Papa affascinano anche l'autore inglese
di thriller Robert Harris, quello di «Imperium»
e «Fatherland»: nel suo nuovo libro, «Conclave» (Mondadori, 20 euro, 268 pagine) Harris racconta infatti
un mondo diviso
tra religione, ambizioni
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
46
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Young Pope cresce bene «Scriviamo già il seguito»
11/10/2016
Pag. 35
diffusione:195791
tiratura:291497
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 11/10/2016 - 11/10/2016
47
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
e rivalità. Molto terrene.
Foto:
Jude Law, 43 anni, è un papa statunitense, eletto a soli 47 anni. Nel riquadro Paolo Sorrentino alla
premiere romana