AVVISO PUBBLICO PER L` ACCREDITAMENTO DI SERVIZI PER
Transcript
AVVISO PUBBLICO PER L` ACCREDITAMENTO DI SERVIZI PER
AVVISO PUBBLICO PER L’ ACCREDITAMENTO DI SERVIZI PER PERSONE CON DISABILITA’: CENTRI SOCIO EDUCATIVI (CSE) PER IL PERIODO 1/01/2016-30/06/2017 ALL. B - Disciplinare della procedura di accreditamento Art. 1 Finalità Il presente disciplinare definisce, all’interno di un sistema integrato di interventi e servizi sociali di competenza dei Comuni dell’Ambito Territoriale di Cantù, previsto dalla normativa nazionale e regionale e, in particolar modo ai sensi del comma 2 lettera g) della legge quadro sugli interventi e servizi sociali 8/11/2000 n. 328, l’erogazione del servizio “Centro socio educativo” (CSE) attraverso l’istituzione di un voucher socio - educativo ed assistenziale per l’acquisto di prestazioni rese da “fornitori accreditati” a favore di persone disabili residenti nei Comuni dell’Ambito di Cantù. Tale voucher socio - educativo ed assistenziale è un “assegno di servizio” finalizzato alla fruizione di prestazioni necessarie per completare, integrare o potenziare i progetti di assistenza e di sostegno educativo, all’integrazione sociale di persone in situazione di disabilità, attraverso l’individuazione di un servizio idoneo alle caratteristiche della persona, tra una serie di gestori accreditati dal Comune capofila. Tale sistema mira a rispondere al bisogno delle famiglie di cittadini disabili, nonché alle stesse persone in situazione di disabilità, di usufruire di prestazioni professionali che consentano di fruire di interventi di tipo educativo-assistenziale diurno presso strutture autorizzate al funzionamento come Centro Socio Educativo (CSE), in particolare per la realizzazione di interventi sperimentali o progetti educativi personalizzati a favore di particolari e specifiche forme di disabilità. I Centri Socio Educativi (CSE) sono normati da disposizioni regionali, in particolare dalla D.G.R. n. 20763/2005 e pertanto devono essere in regola con i requisiti ivi previsti. Nel paragrafo seguente si definiscono le unità di offerta di servizi per persone con disabilità accreditabili. Art. 2 CSE Centro Socio Educativo Struttura a servizio diurno per disabili, la cui fragilità non sia compresa tra quelle riconducibili al sistema socio sanitario, in grado di erogare interventi socio educativi o socio animativi finalizzati: • • • all’autonomia personale alla socializzazione al mantenimento del livello culturale. I requisiti definiti per tali strutture fanno riferimento ai requisiti minimi di funzionamento previsti dalla D.G.R. 20763/2005, ai requisiti di accreditamento regionale ai sensi della D.G.R. 20943/2005 ed ai Requisiti di accreditamento di Ambito. La finalità del Servizio si realizza attraverso le seguenti linee guida: • Accompagnamento alla crescita globale dell'individuo, all’acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio essere, alla scoperta dei propri bisogni e desideri e ad un maggior realismo; • Sensibilizzazione come capacità di pensare a sé in quanto persone proiettate in un futuro del quale sono protagoniste; • In-formazione come aumento delle conoscenze legate alla cultura: come patrimonio di sapere comune e attuale; • Addestramento inteso come aumento del sapere e dei repertori utili al fare per favorire l'acquisizione pratica e teorica di abilità di base in vari settori; • Supervisione pensata come supporto e aiuto alla persona nella lettura e nell’acquisizione di consapevolezza dei cambiamenti che stanno avvenendo in essa attraverso il suo processo formativo; • Tras-formazione come capacità del Servizio di osservare e monitorare i cambiamenti attesi e i risultati ottenuti; 1 • Guida all’utilizzo in crescente autonomia, da parte del disabile, delle risorse presenti sul territorio, incentivando una progressiva diminuzione della dipendenza del disabile dal Servizio stesso, affinché acquisisca nella vita un proprio ruolo adulto. a) Destinatari Il C.S.E. può accogliere persone con disabilità: • che hanno terminato il percorso scolastico dell’obbligo (qualora la persona disabile sia un minore, la richiesta di inserimento dovrà essere supportata dalla valutazione del servizio pubblico di neuropsichiatria infantile o altro ente accreditato); • che possiedono discrete capacità relazionali, di adattamento e di comunicazione; • in grado di acquisire e consolidare, tramite un adeguato percorso formativo guidato, abilità tali da consentire loro un comportamento il più possibile consapevole, autonomo e socialmente conforme; • con disabilità gravi, anche plurime (intellettive, fisiche e motorie), che, in attesa di poter essere ammessi al Centro Diurno Disabili necessitano di temporanea assistenza. Tali inserimenti, denominati Progetti Speciali hanno una durata massima biennale. • che necessitano di percorsi di supporto e integrazione formativa utili ad avviare progetti di inserimento lavorativo guidato. b) Organizzazione del servizio Il CSE è organizzato come struttura diurna polivalente a carattere sociale in cui vengono organizzati differenti moduli specifici per tipologia di intervento socio-educativo. Segue l’elenco degli elementi organizzativi qualificanti il servizio: • Presenza di una Carta dei Servizi nella quale sono illustrate le caratteristiche peculiari del servizio, l’organizzazione in moduli formativi specialistici, gli interventi offerti, le caratteristiche dell’utenza, gli orari di apertura, le modalità di accesso, le prestazione erogate, l’ammontare della retta in relazione ai differenti moduli; • Presenza di sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza e della qualità, finalizzati al miglioramento delle prestazioni e degli interventi; • Presenza di un documento che descriva tempi e modalità di coinvolgimento delle famiglie; • Accessibilità: garanzia di possibilità di frequenza part time; • Accesso al servizio previa autorizzazione del Comune di residenza. c) Ammissioni, dimissioni e liste di attesa Il CSE garantisce una gestione delle ammissioni e delle dimissioni degli utenti concordata con i Servizi Sociali del Comune nel rispetto delle modalità, criteri e procedure fissate nei seguenti punti: z Le domande di ammissione sono presentate dai Servizi Sociali del Comune, con il consenso della famiglia, tramite l’invio di una relazione/documentazione polispecialistica; z il CSE valuta la domanda e, ritenendo idonea l’ammissione, elabora un Progetto d’Inserimento che può prevedere la raccolta di informazione di rete, i colloqui con i familiari, la stesura del progetto individuale, uno stage di massimo 10 giorni dell’utente presso la struttura; z la decisione finale in merito all’inseribilità del soggetto nasce dal confronto tra i tecnici dell’ente erogatore del servizio, quelli del Comune, la famiglia e l’utente; z in caso di ammissione le linee generali d’intervento e gli obiettivi specifici da perseguire nel breve e medio periodo vengono concordate dai tecnici del CSE e del Comune; z le dimissioni, decise attraverso il concorso dei tecnici del CSE e quelli del Comune, sono ipotizzabili quando si evidenzia la necessità di un nuovo e diverso percorso di formazione, 2 z z le proposte di ammissioni devono essere corredate del nulla osta a procedere da parte del Comune di residenza dell’utente al fine dell’assunzione del relativo onere di spesa; nel caso in cui la struttura prescelta non abbia disponibilità immediata, il Servizio sociale, in accordo con la famiglia potrà inviare la richiesta di ammissione che verrà inserita nella lista di attesa del CSE, senza che questo costituisca un vincolo alla successiva ammissione. d) Funzionamento Il CSE deve assicurare un funzionamento come di seguito specificato: z z z Annuale: almeno 47 settimane. Settimanale: da lunedì a venerdì fatti salvi i giorni festivi. Giornaliero: 7 ore continuative. I progetti possono configurasi in base, all’intensità di frequenza, in cinque fasce A, B, C, D ed E: z Fascia A da 31 ore settimanali z Fascia B da 26 a 30 ore settimanali z Fascia C da 21 a 25 ore settimanali z Fascia D da 16 a 20 ore settimanali z Fascia E fino a 15 ore settimanali La personalizzazione, diminuzione o aumento, delle ore settimanali di fruizione, definite al momento dell’inserimento, è possibile in sede di revisione del progetto, solo dopo averla concordata con l’ente comunale. Altri requisiti di funzionamento di tipo generale sono: z Gestione dell’emergenza: presenza di un documento che attesti le modalità attuate dalla struttura per le manovre rapide in caso di evacuazione dei locali z Manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e delle pertinenze: presenza di un piano delle manutenzioni e delle revisioni e registro con descrizione degli interventi e data dell’esecuzione z Adeguatezza degli spazi: Requisiti generali della struttura ed articolazione degli spazi previsti dalla normativa regionale z Gestione dei servizi generali: presenza di un piano gestionale e delle risorse (interne o in outsourcing) destinate all’assolvimento delle funzioni di pulizia degli ambienti e preparazione/distribuzione dei pasti. e) Linee guida degli interventi di formazione e assistenza Il CSE deve garantire agli utenti interventi idonei alla loro crescita e formazione secondo i contenuti e le modalità sotto indicati: z gli interventi devono partire da una programmazione individualizzata nella quale siano chiari gli obiettivi specifici, le modalità e gli ambiti di concreta applicazione - PEI; z al fine di consentire alla persona disabile ed alla sua famiglia una maggiore consapevolezza degli obiettivi del progetto che lo riguarda, è opportuno che essi siano resi partecipi delle linee essenziali del progetto; z al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi indicati, le attività sono progettate in modo da essere valutate nella loro efficacia riguardo alla loro funzione; z gli utenti devono essere accompagnati nella naturale ricerca del loro benessere, della soddisfazione personale e di una buona qualità della vita; z va garantita agli utenti una diversa gamma di attività, che trovano concreta applicazione sia presso una struttura specifica, che in ambiti presenti sul territorio, al fine di permettere l’apprendimento in situazioni reali e diversificate; z gli interventi devono trovare concreta applicazione sul territorio, luogo di sperimentazione e di insegnamento diretto, in un rapporto stretto e costante con la comunità sociale in quanto parte attiva del progetto educativo; 3 z z z la modalità degli interventi deve far parte di un sistema di rete, deve perciò operare in sinergia con tutti i servizi formativo assistenziali presenti sul territorio creando quei raccordi che, in una logica di razionalizzazione, escludano ogni dispersione delle risorse; l’integrazione sociale va intesa non solo come essere con altri in situazioni di vita reale ma essere presenza visibile che favorisce la crescita di una cultura della solidarietà; il progetto educativo va condiviso con la famiglia della persona con disabilità, o qualora esso risieda in comunità alloggio o casa famiglia, con gli operatori dei servizi al fine di creare una partecipazione diretta e attiva indirizzata all’acquisizione d’indipendenza e autonomia all’interno dell’ambiente domestico. PROGETTI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI: Per ogni disabile la struttura dovrà provvedere alla stesura e all’aggiornamento periodico del progetto educativo e sociale che verrà conservato nel fascicolo personale. Quest’ultimo dovrà contenere relazione d’ingresso, documentazione anamnestica, sanitaria e sociale, progetto educativo individualizzato aggiornato almeno annualmente, diario, autorizzazione al trattamento dei dati, relazioni periodiche e documentazione di osservazione e valutazione. PROGETTI SPECIALI: Sono progetti temporanei, della durata massima di due anni, attivati in via eccezionale e rivolti a persone: z z z z già inserite nel C.S.E., che sono andate incontro ad una situazione di grave e definitivo peggioramento delle loro condizioni psicofisiche, tale da richiedere un trasferimento presso il Centro Diurno Disabili o altra idonea struttura e che sono in attesa di tale inserimento; già inserite nel servizio CSE, che sono andate incontro a una situazione di grave ma temporaneo peggioramento delle loro condizioni psicofisiche, tale da richiedere un rapporto educativo più stretto, in attesa del ristabilirsi della loro situazione; in via di inserimento e per le quali si ipotizza che un iniziale affiancamento educativo esclusivo, possa agevolarne l’ingresso che risulterebbe troppo difficoltoso se gestito nel rapporto 1/5; In attesa di ammissione al Centro Diurno Disabili CDD o altra idonea struttura, che necessitano di temporanea assistenza. Tali inserimenti sono oggetto di monitoraggio sia rispetto all’efficacia che rispetto all’impatto che generano nel servizio. I tempi di durata del progetto possono essere ridefiniti in base a specifiche esigenze. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: z Colloqui individuali con le famiglie almeno 1 volta all'anno per la condivisione del PEI e organizzazione di un’assemblea all’anno per la presentazione della programmazione generale. z Organizzazione di momenti di incontro a tema su argomenti di interesse e di sostegno e altre occasioni di socializzazione per le famiglie. z Possibilità di partecipazione consapevole e responsabile dei famigliari alla gestione e all’innovazione del servizio f) PERSONALE E RAPPORTI EDUCATIVI: Il CSE, per l’attuazione del servizio, garantisce per tutti gli utenti inviati dai servizi la presenza nel suo organico delle seguenti figure professionali assunte, così come previsto dalle D.G.R. n. 20763 del 16.2.2005 e n. 20943 del 16.2.2005. z Coordinatore con diploma di laurea in scienze psicologiche, pedagogiche o sociali o dipendente in servizio con funzioni educative ed esperienza acquisita di almeno cinque anni. Il coordinatore può anche avere funzioni operative. Il Coordinatore deve dedicare all’attività di coordinamento almeno 1 ora/mese per ogni utente frequentante il Centro; 4 z z z z z Operatori: 1 operatore socio educativo con i seguenti titoli di studio/professionali: a) diploma di laurea in scienze dell’educazione o diploma di educatore professionale o b) diploma professionale/istruzione di grado superiore con esperienza specifica con utenza disabile oppure con n. 40 ore di formazione programmata secondo gli indirizzi della Regione Lombardia; c) maestri d’arte, artigiani, ecc. con comprovata esperienza triennale nel campo ed esperienza specifica con utenza disabile oppure con n. 40 ore di formazione secondo gli indirizzi della Regione Lombardia; Presenza di una percentuale pari o superiore al 50% di personale assunto a tempo indeterminato (per gli enti gestori di nuova costituzione è possibile l’utilizzo anche di personale assunto a tempo determinato nei primi 24 mesi dall’avvio delle attività); Rapporto educativo: 1 operatore ogni 5 frequentanti a Tempo Pieno, 1 educatore ogni utente con Progetto speciale come sopra descritto; Piano annuale della formazione e/o aggiornamento del coordinatore e degli addetti, con funzioni educative, di almeno 20 ore. Supervisione: attività di supervisione dell’equipe svolta da personale esterno al Centro e debitamente qualificato per almeno 12 ore/anno. Art. 3 Il titolo di acquisto: il voucher Il voucher previsto per attività educativo-assistenziali diurne presso il CSE viene assegnato ai residenti nei Comuni dell’Ambito e regolarmente iscritti alla frequenza della struttura che abbia sottoscritto il patto di accreditamento e sia inserita nell’Elenco degli Enti accreditati. Il voucher ha un valore definito in relazione al periodo e all’orario di frequenza effettivamente svolto dall’utente. Il voucher viene riconosciuto per la realizzazione di attività socio-educative ed assistenziali ed ha un valore definito per ciascuna giornata di frequenza, per un n. massimo di accessi all’anno, per singolo progetto personalizzato. Il voucher è nominale, non è trasferibile ad altri, né monetizzabile ma dà diritto ad una prestazione, non sono previste forme di rimborso o compensazione di prestazioni non fruite o fruite parzialmente. La quantificazione del valore del voucher è determinata secondo la seguente modalità: in base alle fasce orarie settimanali di frequenza (riportate nella tabella sottostante) viene definito il “valore massimo giornaliero” del voucher riconosciuto agli enti gestori; nello specifico, all’inizio dell’anno educativo, in base al calendario annuale di funzionamento preventivamente redatto dall’ente gestore e comunicato al Comune, per ogni utente verranno conteggiati i giorni di effettiva apertura cui verranno aggiunti fino ad un massimo di 6 giornate annue per ogni giornata dedicata alla programmazione/formazione degli interventi e alla stesura e aggiornamento dei PEI. All’ente gestore verrà corrisposto il valore del voucher giornaliero moltiplicato per i giorni di frequenza dell’utente previsti dal PEI oltre i giorni di programmazione sopra definiti. Tabella valore voucher: Fascia di frequenza CSE (orario settimanale definito nel PEI) Valore massimo giornaliero del voucher (IVA esclusa) anno 2015 A - Da 31 a 35 ore settimanali B - Da 26 a 30 ore settimanali C - Da 21 a 25 ore settimanali D - Da 16 a 20 ore settimanali E – Fino a 15 ore settimanali Fase di inserimento utente Euro 45,11 Euro 38,66 Euro 32,22 Euro 25,77 Euro 19,33 Euro 60,00 5 E’ prevista annualmente la rivalutazione ISTAT. Tale rivalutazione viene prevista dal gennaio 2017. La prima fase dell’inserimento della persona disabile nel CSE è ritenuta come un “periodo di osservazione ed orientamento della persona” ed è finalizzata a raccogliere gli elementi utili alla migliore definizione del progetto educativo e ha durata massima di 10 giorni. Tale attività, effettuata in stretto accordo con il Servizio inviante, verrà riconosciuta con un voucher giornaliero pari ad Euro 60,00. Qualora si verificasse la necessità di redigere progetti personalizzati che prevedano interventi intensivi in considerazione della particolare problematicità del caso, questi interventi andranno definiti con il Servizio inviante e terranno conto della gravità e dell’impiego del personale idoneo. In tal caso le A.S. comunali e l’Ente accreditato formuleranno un progetto speciale, in relazione al monte ore ed al personale che comporterà un adeguamento del voucher giornaliero previsto, fino ad una maggiorazione dello stesso al 30%. Nel caso di assenza continuativa e prolungata dell’utente, oltre i 20 giorni di funzionamento oppure nel caso di assenza prolungata anche se non continuativa oltre i 20 giorni nell’arco di un bimestre verrà corrisposto l’importo corrispondente all’orario minimo previsto per la FASCIA E (n. 15 ore settimanali), con decorrenza dal 21° giorno di assenza, fino alla data di ripresa della frequenza e per un massimo di n. 50 giornate di apertura all’utenza, fatto salvo un diverso progetto definito in collaborazione ed accordo con l’Assistente sociale. Qualora invece la famiglia decida di interrompere improvvisamente il progetto o la frequenza del centro della persona disabile, l’Ente gestore del servizio dovrà relazionare all’Assistente sociale per quanto di sua competenza. Il Servizio sociale valuterà il caso in questione in relazione alle cause che hanno generato tale decisione. Qualora la causa si dimostri del tutto indipendente dall’operato dell’Ente gestore o degli operatori coinvolti, potrà essere corrisposto al gestore il voucher di frequenza per un tempo massimo di n. 20 giornate oltre la data di dimissione dell’utente. Partecipazione dell’utente alla spesa Il costo del pasto è a carico dell’utente con le modalità previste dal C.S.E. Il Comune potrà richiedere all’utente una partecipazione al costo di frequenza. Qualora l’ente gestore richieda alle famiglie degli utenti il pagamento di una quota mensile a parziale copertura delle spese di gestione, a garanzia di trasparenza, la stessa deve essere indicata nella Carta dei Servizi. 6