Con Policumbent la bicicletta è reclinata

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Con Policumbent la bicicletta è reclinata
Politecnico di Torino
COMUNICATO STAMPA
Con Policumbent la bicicletta è reclinata
Il nuovo Team studentesco del Politecnico inaugura le sue attività
partecipando alla World Human Powered Championship con il
prototipo da gara C.O.R.A.
Domenica 13 giugno sarà all’Autodromo di Monza
Torino, 8 giugno 2010 - Progettare e realizzare una bicicletta reclinata da competizione per
partecipare al World Human Powered Championship: un primo obiettivo concreto, che il team
studentesco Policumbent ha pienamente raggiunto. I ragazzi, coordinati da Cristina Delprete e
Paolo Baldissera, che nell'aprile del 2009 hanno dato vita al progetto, sono di ritorno dall’Isola di
Jersey, nel canale della Manica, dove si è tenuto il Campionato Mondiale 2010 per Veicoli a
Propulsione Umana. Il piazzamento ottenuto alla prima uscita del team è incoraggiante:
superando alcune difficoltà tecniche dell’ultimo minuto la squadra è riuscita a far correre
C.O.R.A. in tutte le prove concludendo il campionato al 12° posto tra i 22 partecipanti della
categoria “non carenati”. Il prototipo si è rivelato un’ottima base di partenza; l’intero team sta
già lavorando sui prossimi sviluppi per rendere la bicicletta ancora più veloce e performante,
cercando di mantenere il veicolo sufficientemente versatile per le diverse specialità di cui si
compone la graduatoria del Campionato Mondiale.
Subito un nuovo appuntamento per il Team: domenica 13 giugno nel pomeriggio il prototipo
C.O.R.A. sarà in pista all’Autodromo di Monza in occasione del 35° Festival dello Sport per una
pedalata non competitiva organizzata sul tracciato.
La bicicletta reclinata (recumbent) è un tipo di bicicletta in cui il ciclista è posizionato
supino. Il fenomeno “recumbent” si sta facendo nuovamente strada in tutto il mondo dopo un
periodo di oblio: la schiena è supportata da un sedile più o meno inclinato, le gambe sono estese
in avanti sui pedali, che sono all'incirca alla stessa altezza del sedile. Negli ultimi anni anche in
Italia sono aumentati gli appassionati per questo genere di biciclo.
IL Team è composto da un gruppo di studenti e docenti del Dipartimento di Meccanica del
Politecnico di Torino con la passione per la mobilità a propulsione umana.
La bicicletta “recumbent” da gara C.O.R.A. nasce dall’analisi della biomeccanica di pedalata e
la postura ottimale per il comfort e il rendimento del ciclista, il team ha poi studiato
l'aerodinamica dei singoli componenti e dell'intero veicolo, il sistema di trasmissione e di
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variazione dei rapporti di velocità, la progettazione strutturale di telaio, dalla forcella e dalle
ruote. Telaio monoscocca (fibra di carbonio in resina epossidica + schiuma strutturale), trazione
anteriore, forcella anteriore, stelo manubrio e manubrio specificatamente progettati, studio
delle ruote, dello sterzo e dei rapporti di trasmissione, caratterizzano questo prototipo.
La competizione sportiva è uno stimolo verso la ricerca e l'innovazione delle soluzioni esistenti,
che possono poi produrre ricadute positive nella progettazione di veicoli a pedali per l'utilizzo
quotidiano, sia in ambito cittadino sia per il turismo su lunghe percorrenze. In quest'ultimo
ambito la bicicletta reclinata rivela notevoli vantaggi dovuti alla postura più confortevole che ne
permette un utilizzo prolungato senza necessità di una preparazione agonistica estrema.
L'aerodinamica vantaggiosa della reclinata, che storicamente ne ha determinato l'esclusione
dalle competizioni dell’Unione Ciclistica Internazionale, permette inoltre velocità di marcia
maggiori a parità di consumo calorico sui percorsi pianeggianti, proprio dove la mobilità a pedali
può esprimere tutto il suo potenziale di utilità pratica.
I progetti del Team sono ambiziosi: parteciperà a diverse competizioni nazionali e internazionali
(Campionati Italiani HPV, ASME HPV Challenge (U.S.A), ecc.) e cercherà di battere il record
dell’ora. I ragazzi si propongono anche di andare oltre l'ambito delle competizioni dedicandosi al
design di veicoli di utilità quotidiana.
“Al di là di quello che può essere l'affascinante mondo delle competizioni e dei record –
ricordano i componenti del team - ci piacerebbe che l'opzione pedali venisse considerata
seriamente come un'opportunità per creare nuovi modi di vivere il territorio, di attraversarlo
quotidianamente, di rispettarlo. Un incremento radicale dell'uso di veicoli a propulsione umana
nella mobilità quotidiana e per il turismo non è utopia, ma una semplice questione culturale,
come dimostrano le esperienze positive di molti paesi europei”.
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