Sviluppo del linguaggio: fase pre
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Sviluppo del linguaggio: fase pre
Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica • I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando dalle emissioni sonore spontanee e dalle lallazioni alla costruzione di frasi complete nell’arco di pochissimi anni. 3 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica La prima fase di apprendimeno e di sviluppo è detta “pre-linguistica”. Il neonato appare già chiaramente predisposto alla elaborazione ed alla produzione dei suoni contenuti nella voce umana: neonati con meno di dodici ore di contatto con la madre sono già in grado di distinguere la sua voce e di riconoscerla fra quella di altre donne. 4 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica La prima produzione vocale dei bambini è in forma di lallazioni. Mowrer (1996): il bambino produrrebbe delle lallazioni identiche, od analoghe, qualunque sia il suo ambiente linguistico e queste lallazioni sarebbero come i precursori delle successive strutture fonetiche proprie di ogni lingua. Clark e Clark (1987): le lallazioni sono una sorta di ginnastica vocale e di gioco, delle capacità articolatorie più elementari del bambino. Esempio: papapapa – lalalalala 5 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica • In passato si riteneva che i bambini piccoli acquisissero solo gradualmente la capacità di discriminare i suoni come gli adulti, numerose ricerche dell’ultimo decennio hanno provato che la loro discriminazione uditiva fra suoni quasi identici è ottima ed analoga a quella adulta, anche solo all’età di un mese. 6 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica L’esperienza linguistica non inizia tuttavia con la nascita ma, come dimostrato da diversi studi, avrebbe inizio negli ultimi due mesi di vita intrauterina. In questi studi delle future madri al penultimo ed ultimo mese di gravidanza avevano letto ad alta voce dei racconti, sempre gli stessi, per due volte al giorno per diversi giorni. Oléron, 1979 7 • Dopo la nascita i lattanti venivano esposti alla lettura sia dei racconti letti in precedenza che di racconti nuovi e veniva misurata la frequenza della risposta di suzione. • Si è visto che l’esposizione dei racconti già letti si correlava ad un ritmo di suzione sistematicamente più frequente. 8 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica Nelle prime settimane dalla nascita la comunicazione del lattante non è verbale, ma avviene attraverso strilli e gridolini, principalmente per comunicare la fame, la rabbia e il dolore A partire da 3-5 settimane di vita, si cominciano a produrre suoni vocalici inarticolati ed intorno al terzo mese delle associazioni vocali-consonanti, o lallazioni. 9 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica SI è visto che i bambini di tutto il mondo iniziano a “parlare” con queste stesse lallazioni nella stessa epoca della vita, anche se essi sono sordi; quindi, questa prima fase pre-linguistica esprime un processo di tipo maturativo e non è certo il frutto di un apprendimento. Fletcher, Garman, 1991 10 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica Con il passare dei mesi le lallazioni tendono a coincidere con i fonemi utilizzati dalla lingua dell’ambiente nel quale il bambino viene allevato e verso il settimo-ottavo mese il bambino normalmente sviluppato può reagire a tono a determinate richieste ed usare lui stesso alcune parole monosillabiche, come il no ed il sì. 11 Sviluppo del linguaggio: fase protolinguistica • Mentre le lallazioni sembrano avere uno scarso intento comunicativo e costituiscono una sorta di esercizio delle capacità articolatorie e preverbali, le prime parole che il bambino apprende hanno un intento ed uno scopo comunicativo chiaro. • Se, ad es., il bambino ha imparato la parola “acqua”, la utilizza solo quando esiste nell’ambiente un’altra persona (per indicare il desiderio di bere o per designare la presenza), mai quando si trova da solo. 12 Sviluppo del linguaggio: fase protolinguistica La seconda fase di sviluppo del linguaggio è della “fase monoverbale” (uso delle parole una per volta, e non frasi) ed inizia dal decimo-dodicesimo mese circa Il bambino comincia a comunicare utilizzando una parola per volta, che perlopiù non superi la lunghezza di due sillabe, ed il suo vocabolario si arricchisce rapidamente. 13 • Intorno ai diciotto mesi, molti bambini hanno un vocabolario d’uso di circa ottanta parole, e a due anni di circa trecento • Il numero di parole che i bambini piccoli sembrano capire, alle quali reagiscono correttamente, è molto più alto e le parole che via via apprendono ed utilizzano sembrano essere una semplice selezione di quelle più ricorrenti, fra quante hanno avuto modo di ascoltare. 14 Sviluppo del linguaggio: fase protolinguistica Si è visto che le prime cinquanta parole del vocabolario del bambino non sono le parole più frequentemente utilizzate dai genitori, ma una selezione di quelle parole che sono riferite alle cose che maggiormente interessano il bambino. L’apprendimento del vocabolario non è quindi certamente imitativo e passivo ma guidato dall’uso e finalizzato alla comunicazione. 15 • Un bambino che sia stato isolato dalla nascita, e non esposto a stimoli linguistici, sembra, al contrario (almeno stando ai resoconti sui cosiddetti “bambini lupo” o “bambini selvaggi” della letteratura), capace soltanto di esprimersi mugolando e gridando confusamente. 16 Sviluppo del linguaggio: fase protolinguistica • Un’altra caratteristica interessante della fase monoverbale riguarda lo spazio semantico. • Spesso il bambino iper-estende il senso di una parola per designare molte altre cose oltre a quella corretta. • La parola “cane”, per esempio, la usa non solo per indicare i cani ma genericamente i piccoli e medi animali di compagnia (gatti, criceti, etc.) 17