Il rischio di caduta nel paziente geriatrico

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Il rischio di caduta nel paziente geriatrico
Il rischio di caduta nel paziente geriatrico
“Analisi dei principali strumenti di valutazione utilizzati in ambito internazionale”
*Simone Molinelli (Luglio 2008)
Introduzione
Le cadute sono uno fra i problemi più seri dell’età geriatrica; sono associate ad una elevata mortalità
e mobilità con la riduzione della funzionalità ed ammissione in casa di cura oppure a strutture
residenziali.
Sia l’incidenza della caduta nella persona anziana che le complicanze ad essa correlate aumentano
in maniera esponenziale dopo i 60 anni.
Nella fascia di età sopra i 65 anni, approssimativamente il 35-40 % delle persone residenti in
comunità, cade annualmente e dopo i 70 anni queste percentuali sono anche più alte1.
I tassi di incidenza in strutture geriatriche residenziali e negli ospedali sono almeno 2 volte
superiori per i pazienti over 65 anni; e si aggirano su una media di 1,5 cadute annuali per letto 2 ed
uno studio svolto negli stati Uniti mostra che una percentuale variabile fra il 10 ed il 25% delle
cadute di pazienti istituzionalizzati, risulta in una frattura lacerazione oppure in altri danni che
necessitano di cure ospedaliere 3.
Appare quindi evidente la necessità , per i professionisti della riabilitazione che lavorano in strutture
geriatriche residenziali, di avere degli strumenti sempre più validi ed affidabili che riescano a
predire l’evento caduta identificando i pazienti più a rischio.
In questa mia revisione ho elencato i principali strumenti per la valutazione dell’equilibrio correlati
delle loro caratteristiche metriche, ove ricavabili in letteratura, la loro modalità di uso ed il target di
popolazione a cui il test si riferisce.
Berg Balance Scale
La Berg balance scale è una scala (BBS) per la valutazione dell’equilibrio del paziente anziano; è
una scala ordinale che va da 0 a 56, si impiegano circa 20 minuti per la compilazione è costituita da
13 item con un punteggio da 0 a 4 dove 0 è la minima performance e 4 è la massima performance
riguardo l’item richiesto; si necessita di un elevato training alla somministrazione che deve essere
eseguita idealmente da un fisioterapista.
Il setting ideale per la somministrazione sono gli anziani residenti in comunità.
La stratificazione del punteggio proposta dagli autori consta di due classi: con punteggio < a 40
rischio di caduta mentre con punteggio uguale o maggiore a 40 nessun rischio di cadute.
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Questa scala valuta principalmente l’equilibrio statico e minimamente il dinamico, ma presenta
alcuni item riguardanti alcuni trasferimenti della vita quotidiana (sit-to-stand stand-to-sit
trasferimento a letto salita scalino).
La BBS è assai usata a livello internazionale non solo per i disturbi dell’equilibrio nell’anziano,
com’è stata proposta dagli Autori, ma anche per tutte le fasce di età per la sua economicità e
semplicità di esecuzione
4,
anche se alcuni studi recenti affermano che non ha più i requisiti per
rimanere la Gold Standard come era negli anni ‘90 5.
In relazione alle caratteristiche del Test molti studi mostrano che la correlazione con la Tinetti
Balance Scale si è mostrata elevata (r=0,96) 6 ,lo stesso con il Time Up and go Test (r=0,76) 7.
Altri sudi hanno mostrato inoltre una affidabilità intra-operatore molto elevata 8.
Sensibilità e Specificità presentano variazioni anche importanti a seconda degli studi: alcuni studi su
anziani mostrano una Sensibilità modesta del 53% affianco ad una specificita del 92% 7.
Un altro studio recente svolto in due strutture per lungodegenza mostra invece una Sensibilità del
52% affianco di una specificità del 40% ad i cut off proposto dagli Autori mentre aumentandolo di
10 punti il cut off (50) la Sensibilità si è mostrata elevatissima (81%) ma la specificità bassissima
(19%) RR 0.99; tali valori completamente ribaltati rispetto a quelli di altri studi internazionali,
probabilmente perché il setting non è quello ideale proposto dagli autori. 9
La versione italiana è stata proposta di recentemente.
La scala Stratify
La scala stratify è uno strumento creato da Oliver
10
e allievi per predire le cadute in ospedale, è
stata sviluppata e validata in UK.
Essa contiene 5 fattori che concorrono ad esprimere il rischio di cadere del paziente. Il primo indaga
la presenza di cadute recenti (motivo del ricovero oppure durante la degenza); il secondo indaga lo
stato emotivo del pz; il terzo la funzione visiva; il quarto la frequenza di minzione mentre il quinto
indaga sommariamente le funzioni motorie nei trasferimenti (cammino e sedia letto).
Anche questa è una scala ordinale con un punteggio minimo di 0, che indica l’assenza di rischio di
caduta, fino ad un massimo di 10 che indica il massimo rischio di caduta; in questo caso gli autori
non indicano un valore soglia oltre il quale il rischio è presente, ma in alcuni studi è stato però
proposto il valore soglia di 2 oltre il quale esiste tale rischio6; altri invece con il calcolo R.O.C.
indicano che il miglior accordo fra sensibilità e specificita è con un cut-off di 9 (equivale al nostro
3)11.
A cura di Dott. FT Simone Molinelli
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Questa scala ad eccezione di altre che sono osservazionali, cioè osservano il paziente mentre svolge
il compito, relativo all’equilibrio richiesto, si basa su di un questionario al quale il paziente ed il
fisioterapista (se non è presente può essere somministrata anche da un infermiere addestrato)
rispondono senza che il paziente svolga nessuna azione relativa ad indagare la funzione equilibrio.
Anche questa scala è piuttosto utilizzata in ambito internazionale e nazionale. Il tempo di
somministrazione è minore rispetto alla Berg poiché si impiegano 5-10 minuti.
Le caratteristiche di questo Test sono stare indagate in alcuni studi; uno Canadese recentemente10
ha mostrato un coefficiente di affidabilità inter-rater di ICC=0,78 mentre l’affidabilità su una
classificazione binaria (rischio –non rischio) da un K di 0,6312.
La sensibilità e la specificità invece divergono a seconda degli studi; uno italiano svoltosi
nell’Azienda Ospedaliera di Bologna
11
mostra al cut-off di 2 una bassa Sensibilità (20%) a fianco
di un’alta Specificità (87%) con un VP+ dello 7% , un VP- del 96% una Accuratezza dello 84% ed
una probabilità pre-test del 4,3%; l’altro Canadese mostra che al cut-off di 9 (italiano) si ha il
miglior accordo fra Sensibilità e Specificità che si attestano la prima sul 91% e la seconda sul
60%12.
I valori soglia sono così divergenti poiché la scala italiano ha uno score di punteggi fra 0 e 10
mentre quella Canadese fra 0 e 30 e quindi il loro cut off a 9 equivale al nostro 3.
Concludendo mente gli studi italiani mostrano una scarsa capacità della scala sul predire il rischio
di cadute quelli Canadesi mostrano una elevata predictive validity per individuare i soggetti a
rischio di cadute in reparti per acuti.
La Scala di Conley
La sala di Conley è stata messa a punto negli Stati Uniti, grazie ad uno studio degli anni 90(19951996), e fu progettata per valutare il rischio di caduta dei pazienti al di sopra dei 50 anni, ricoverati
in reparti per acuti medico chirurgici.
Questa scala, proposta da Conley è anch’essa una scala ordinale ed è somministrata con un
questionario, considera più variabili (6) connesse con il rischio di cadute; le prime tre domande
sono rivolte all’ infermiere ed ai parenti o ai caregiver ed indagano la presenza di cadute positiva se
il paziente è caduto negli ultimi tre mesi; presenza di episodi di incontinenza nell’ultimo periodo
positiva se il paziente non è in grado di trattenere feci o urine e si bagna o si sporca mentre si reca in
bagno; presenza di vertigini o capogiri positiva se il paziente riferisce tali sintomi. Per ogni riposta
positiva, eccetto per la prima (cadute) alla quale vengono assegnati 2 punti, viene assegnato un
punto. Se ad una domanda viene risposto non so viene considerata come negativa.
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Le altre 3 domande riguardano la presenza di deterioramento del giudizio positiva se il pz manca di
senso del pericolo e condotta rischiosa; la presenza di agitazione positiva se il paziente presenta
eccessiva attività motoria irrequietezza etc; e presenza di compromissione della marcia positiva se il
paziente ha un’andatura a base allargata passo strisciante.
Queste ultime domande sono rivolte al Fisioterapista che effettua le valutazioni dell’equilibrio
coadiuvato anche dall’osservazione infermieristica.
A queste ultime 3 domande viene dato un punteggio di 0 se la risposta è negativa di 1 per la
deterioramento cognitivo 2, per l’agitazione 3 per l’alterazione della marcia se positive.
Il punteggio totale della scala è di 10 con un minimo di 0 e gli autori propongono un cut-off di 2
compreso ed oltre il quale è presente il rischio di cadere. Il tempo di somministrazione è di circa 1°
minuto
Le caratteristiche evidenziate nello studio originale, considerando 2 come punteggio di cut off ed
escludendo la variabile vertigini, hanno dimostrato la capacità di avere una sensibilità del 71%, ed
una specificità del 59%. Gli autori dello studio hanno ipotizzato maggiori livelli di sensibilità e
specificità qualora la scala venga compilata quotidianamente, poiché in questo caso è possibile
valutare le modifiche delle condizioni della persona anziana ricoverata, che spesso vanno incontro a
deterioramento a seguito del sopraggiungere del disorientamento e della ipomobilizzazione.
Le caratteristiche sono state indagate anche in alcuni studi italiani che hanno mostrato una
Sensibilità del 69% una specificità del 41% un VP+ del 5% ed un VP- del 97% con una accuratezza
del 42% e una probabilità pre-test del 4,2% 11.
Come per la Stratify gli studi svolti nell’ambito ospedaliero italiano hanno mostrato una scarsa
capacità predittiva del rischio di caduta.
La scala Morse (Morse Fall Scale)
La scala Morse è anch’essa una scala per valutare il rischio di caduta svolta sotto forma di
questionario ed in parte osservando su richiesta alcuni movimenti eseguiti dal paziente; viene
somministrata da personale sanitario addestrato; è una scala ordinale con un tempo di impiego
molto basso che va da 3 ed i 5 minuti. La Morse Scale è indicata per valutare il rischio di cadute sia
in reparti per acuti (acute care setting) sia per in reparti di lungo-degenza (long-care setting).
Questa scala contiene sei indicatori che hanno ciascuno un punteggio diverso.
Il punteggio totale di questa scala ordinale va da un minimo di 0 fino ad un massimo di 125.
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Alcuni studi propongono un cut-off di 45 oltre il quale il paziente è a rischio di caduta; mentre gli
autori propongono un stratificazione in 3 classi nessun rischio basso ed alto rischio, la prima con
punteggio 0-24; la seconda con punteggio 25- 50, la terza con punteggio maggiore di 50.
Gli autori suggeriscono inoltre che i punteggi cut-off possono essere modificati a seconda del
setting di uso della stessa.
Le variabili indagate in questa scala sono: l’anamnesi di cadute, nei tre mesi precedenti positiva se
il paziente è caduto nei tre mesi precedenti al ricovero (25 punti) negativa se non è caduto (0 punti);
presenza di comorbilità, positiva se presente (15 punti) negativa se non lo è (0 punti). Esame della
mobilità che da: il massimo punteggio(30) a chi deambula autonomo e senza ausili, un punteggio
intermedio(15) a chi usa le stampelle il bastone o il deambulatore in autonomia, ed il minimo(0) ad i
pz immobilizzati, ad quelli assistiti da infermieri a quelli in sedia a rotelle o a coloro che
camminano senza ausili.
In questo caso la scala prende in considerazione il vero e proprio rischio di caduta e non la capacità
di movimento del paziente; infatti il punteggio minimo di 0 è dato proprio agli allettati o a coloro
che sono fortemente assistiti, che infatti proprio per il fatto di essere a letto o di essere assistiti non
rischiano la caduta.
Si considera inoltre il fatto che il paziente abbia un apparecchiatura per la terapia endovenosa (20
punti) oppure non faccia nessun tipo di terapia endovenosa (0 punti).
Viene inoltre preso in considerazione lo stato mentale del paziente richiedendo al paziente
un’autovalutazione della propria capacità a deambulare; se la risposta è consona alla verità il
punteggio è 0 ma se è una risposta irreale o sovrastimata il punteggio è 15.
In ultimo si esegue anche una minima analisi del cammino che se risulta “normale” ha un punteggio
di 0 se debole 10 punti se invece risulta difficoltoso si attribuisce un punteggio di 20.
I parametri che gli autori danno per normale sono: cammino con testa eretta con pendolarismo delle
braccia ed esegue lo stride senza esitazione; per debole viene inteso cammino con passo corto e
talvolta affanno; per difficoltoso viene inteso: presenza di difficoltà nell’azione di alzarsi dalla
sedia, difficoltà a mantenere la testa eretta durante la deambulazione; e inoltre presenza di un
atteggiamento del paziente ad aggrapparsi a mobili e persone durante il cammino per sopperire al
suo carente equilibrio13
Le caratteristiche indagate anche in recenti alcuni studi svolti in ospedale su un campione di oltre
1000 pazienti hanno mostrato(cut off 45) una Sensibilità14 del 60% ed una specificità del 70% un
valore predittivo positivo del 7,6% ed un valore predittivo negativo del 97%. Un altro studio
recentissimo (2006) svolto in Svizzera su di un campione di circa 400 pazienti di due unità di
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Medicina interna consiglia invece un cut-off modificato a 55 mostrando una inter-rater reliability
con un K di 0,68 una percentuale di accordo dell’84%, una sensibilità del 74,5% una specificità del
65,8% un VP+ del 23,2% ed un VP- del 94,9%14
Tinetti Gait-Balance Scale
La Tinetti Scale o POMA Performance-Oriented Mobility Assessment è una scala utilizzata a
livello mondiale per la valutazione di equilibrio ed andatura in soggetti anziani cognitivamente
integri o affetti da demenza lieve e moderata. 15
E’ un test osservazionale e di performance che quantifica la prestazione motoria ed identifica i
soggetti a rischio di caduta.
Viene somministrata da personale sanitario addestrato principalmente da fisioterapisti ma anche da
infermieri o eventualmente da medici. Necessita di un minimo addestramento alla somministrazione
e necessita di circa 8-10 minuti per la somministrazione.
La Tinetti Scale è una scala ordinale composta da 17 item ai quali viene attribuito un punteggio che
varia da 0 a 2 dove “0” significa incapacità “1” capacità con adattamento e “2” senza adattamento,
alcune performance hanno, invece un punteggio dicotomico “0” o “1” in funzione rispettivamente
della “incapacità” o della “capacità” di effettuarle correttamente.
La scala riproduce i cambi di posizione, le manovre di equilibrio e gli aspetti del cammino necessari
per lo svolgimento in sicurezza e con efficienza delle attività della vita quotidiana ed è composta da
due sezioni una per l’equilibrio che consta di 9 prove ed una per l’andatura che consta di 7 prove16.
Quella per l’equilibrio (BPOMA) valuta i seguenti item: equilibrio da seduto; alzarsi dalla sedia;
tentativo di alzarsi; equilibrio nella stazione eretta immediata; equilibrio nella stazione eretta
prolungata; prova di Romberg; prova di Romberg sensibilizzato; girarsi di 360 gradi; sedersi.
Quella per l’andatura (GPOMA) valuta le caratteristiche del cammino con i seguenti item: inizio
della deambulazione; lunghezza e altezza del passo; simmetria del passo; continuità del passo;
deviazione dalla traiettoria; stabilità del tronco; modalità del cammino.
Il punteggio totale che va da 0 a 28 è dato dalla somma dei punteggi delle due sezioni equilibrio(16)
ed andatura(12).
La stratificazione del punteggio varia a seconda degli studi; alcuni propongono la seguente
stratificazione: con un punteggio al di sotto di 20 punti si ha rischio di cadute molto elevato, da 20
a 23 punti si ha un rischio di cadute elevato, da 23 a 27 punti si ha un rischio di cadute minimo
mentre con 28 punti si ha una situazione di normalità.
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Altri propongono un’altra stratificazione sempre a 4 classi: con un punteggio inferiore uguale a 2 il
paziente non è deambulante; con un punteggio fra 2 e 19 si ha un rischio elevato di caduta; da 20
a 24 si ha a un rischio moderato di caduta; un punteggio maggiore di 24 significa assenza di rischio.
La Scala Tinetti è stata proposta nel 1986 da M.E Tinetti ed anche attualmente è utilizzata come
gold standard 4 per la validazione di test per l’equilibrio.
Questa scala è considerata utile anche per descrivere tutti gli aspetti dell’equilibrio nell’anziano.
In relazione alle caratteristiche alcuni studi hanno mostrato un elevato VP+ una sensibilità del 70%
ed una Specificità del 52%17.
Un altro studio recente svolto in due strutture per lungodegenza mostra invece un Sensibilità del
90% ed una specificità bassissima del 10% con cut –off non a rischio di cadute uguale o maggiore
a 28 o a 27 con RR 1,07, mentre se scendiamo al cut off minore o uguale a 24 la Sensibilità è del
61% e la Specificità del 31% con RR 0,819.
Altri studi come quello di Behrman e coll. hanno dimostrato che non è adeguata a valutare i disturbi
di equilibrio ed andatura in pazienti affetti da Morbo di Parkinson.
La sezione della scala di Tinetti per la valutazione dell’andatura, rispetto a quella riguardante
l’equilibrio, è ritenuta meno utile nel determinare il rischio di caduta e il punteggio totale della scala
(“Equilibrio”+“Andatura”) offre in tal senso un minimo vantaggio rispetto al solo punteggio della
componente “Equilibrio”. Perciò, secondo alcuni Autori, il tempo richiesto per somministrare anche
la seconda parte del test non sarebbe giustificato ai fini della prevenzione di tale rischio 18.
Timed up and go Test (TUG)
Il timed up and go test è un rapido test che permette di valutare il rischio di cadute in pazienti con
più di 65 anni.
Il Test è stato proposto nel 1991 come test base per valutare la mobilità funzionale di un soggetto19.
Il TUG misura in secondi il tempo impiegato da un paziente ad alzarsi da una sedia con braccioli
(altezza della seduta circa 46 cm altezza dei braccioli circa 65 cm) ed a percorrere 3 metri di
cammino girarsi e tornare indietro e sedersi nuovamente. La performance va ripetuta 3 volte e va
preso il punteggio migliore.
Il paziente non deve essere aiutato durante la prova e può utilizzare ausili per la deambulazione
come bastoni o tripodi se usualmente li utilizza.
Il test è molto semplice e rapido (circa 2 minuti) ed inoltre non necessita di particolare training, può
essere somministrato da qualsiasi operatore sanitario.
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Un punteggio maggiore di 8,5 secondo gli Autori è associato ad un rischio elevato di cadute in
paziente anziano residente in comunità.
Molti studi sconsigliano l’uso di tale scala per identificare il rischio di caduta in reparti ospedalieri
per acuti, uno fra i più recenti è australiano, svolto su di un campione di 160 pazienti, che, citando
pedissequamente, sostiene che il TUG utilizzato da solo non è capace di identificare i pazienti a
rischio di caduta in ospedale non possedendo valori predittivi positivi per anziani ricoverati in
reparti per acuti20.
Un altro recente studio con un campione di circa 800 pazienti over 65 residenti in comunità ha
valutato le caratteristiche di questo test. Queste variano, come comprensibile, a seconda del cut-off
ma il migliore è risultato essere quello di 12 secondi soglia della durata della performance oltre la
quale c’è il rischio di caduta.
Con tale cut-off sono state rilevate da questa ricerca una sensibilità del 44% una specificità del 58%
un valore predittivo positivo del 43% ed uno negativo del 60%21.
Anche questi autori (Thrane et coll) rilevano una limitata associazione fra il TUG e la caduta
nell’anziano e che quindi non è un test da utilizzare per prevenire le cadute in comunità di anziani22.
ABC Scale (Activities specific Balance Confidence Scale)
La Activities specific Balance Confidence Scale(ABC scale) è uno strumento sviluppato in Canada
nel 1993 ,dalle Dott.sse Myers, e Powell per valutare la funzione equilibrio e quindi il rischio di
caduta in pazienti anziani residenti in comunità durante lo svolgimento delle loro attività
quotidiane23.
Questo strumento consta di una scala ordinale che può essere somministrata con intervista
(questionario) diretta oppure per via telefonica al paziente, da personale sanitario minimamente
addestrato. Il tempo di somministrazione è di circa 5 minuti.
La scale è composta da 16 domande alle quali l’intervistato deve rispondere dando un punteggio da
0 a 100 dove 0 significa nessuna confidenza (sicurezza) e 100 il massimo della sicurezza.
Il punteggio della scala varia quindi da 0 a 1600, va poi diviso per 16 per trovare lo score della
ABC Scale.
Alcune domande richiedono di rispondere ad azioni che possono essere usuali ad alcuni soggetti,
come ad esempio l’item 16 “camminare sul ghiaccio”.
In questo caso gli autori nelle istruzioni indicano di far immaginare all’intervistato quanto si
sentirebbe sicuro a svolgere l’azione.
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In relazione alle caratteristiche del Test sono stati svolti diversi studi; lo score della ABC si è
mostrato stabile dopo 2 settimane di tempo con un r=0,92(p<0,001) la ABC ha mostrato una
correlazione con la FES scale con un r=0,84(p<0,001)21.
Uno studio volto in Canada nel 2004 ha mostrato che lo score complessivo della Berg Balance
Scale e la ABC Scale contribuisce notevolmente alla predizione delle cadute con una Sensibilità
dell’89% ed una Specificità del 97%24.
SPPB(Short Physical Performance Battery)
Lo scala SPPB è una breve batteria di Test nata per valutare la funzionalità degli arti inferiori dal
Dott. Guralnik e collaboratori nel 199425.
Questa Batteria è costituita da 3 sezioni diverse una diretta a valutare l’equilibrio con 3 prove: il
mantenimento della posizione a piedi uniti per 10 secondi poi la posizione semi-tandem ed infine
tandem sempre per 10 secondi. Il punteggio di questa sezione varia da un minimo di 0 se il paziente
non riesce a mantenere la posizione a piedi uniti per almeno 10 secondi ad un massimo di 4 se
riesce a compiere tutte e tre le prove.
La seconda sezione di prove è diretta a valutare il cammino (gait) su 4 metri lineari ed a seconda del
tempo della performance il punteggio della sezione varia da 0 se incapace, ad un punto se la
performance ha un durata maggiore di 8,7 secondi, ad un massimo di 4 se riesce ad assolvere il
compito in meno di 4,80 sec.
La terza sezione della batteria indaga la capacità di eseguire, per 5 volte consecutive, il sit to stand
da una sedia senza utilizzare gli arti superiori che a tale proposito devono stare incrociati davanti al
petto. Anche in questo caso il punteggio varia da 0 se incapace oppure la performance ha una durata
maggiore di 60 secondi, ad un massimo di 4 se tale performance è svolta in meno di 11,20 secondi.
Il punteggio totale della scala ha quindi un range da 0 a 12.
In vari studi tale Batteria è stata utilizzata come da progetto originale per valutare la funzionalità
degli arti inferiori e successivamente come predittore di varie disabilità principalmente nello
svolgimento delle ADL, nonché come predittore dell’ingresso in strutture per lungodegenza o
comunque di ospedalizzazione a 12 mesi 25-26.
Negli ultimi anni si è cominciato ad usarla anche come strumento per predire la caduta in pazienti
anziani.
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Scala Re. Tos(Regione Toscana)
Scala di valutazione del rischio di caduta
Questa ultima scala che includo in questo breve articolo è uno strumento nato da un progetto del
2007 della regione Toscana per valutare il rischio di caduta del paziente ospedalizzato.
Tale strumento si propone di rilevare tutti i principali fattori di rischio segnalati dalla letteratura ma
rilevati fino ad oggi in modo disomogeneo da altre scale.
La popolazione a cui si rivolge tale strumento è determinata come detto dai pz ospedalizzati.
La scala consta di 29 quesiti che l’operatore sanitario addestrato deve somministrare al pz sia
intervistandolo direttamente sia osservando alcune sue azioni sia raccogliendole dalla cartella
medica.
La scheda deve essere compilata a tempo cioè all’ingresso in reparto 0 dopo 72 e 120 ore.
Ad ogni domanda si deve dare una risposta dicotomica qualitativa (si-no).
E’ inoltre necessario che siano annotate le variazioni cliniche del paziente.
I quesiti riguardano la storia di cadute le patologie in corso le alterazioni sensoriali ,la presenza
d’incontinenza uro-fecale, la mobilità del paziente, lo stato cognitivo, l’andatura del paziente e la
terapia farmacologica27.
Attualmente tale strumento è ancora in fase di sperimentazione.
Conclusione
Le cadute nel paziente anziano, è ormai dimostrato da molti studi, sono una delle principali cause di
allettamento e morte.
E’ altresi nota l’eziologia multifattoriale dell’evento caduta ed è quindi un dovere primario di ogni
professionista sanitario intervenire su tali fattori per cercare di ridurla.
Come ogni strumento di valutazione anche i test relativi all’equilibrio ed al rischio di cadute
modificano le proprie caratteristiche a seconda della popolazione.
Attualmente, come si è visto, nel panorama della letteratura internazionale ci sono molte scale che
permettono tali valutazioni ma , in particolare per l’anziano fragile e residente in strutture sanitarie
tali scale, forse, non comprendono le molteplici cause che possono determinare una caduta.
Infatti molte di esse presentano dei valori predittivi molto bassi se utilizzate su una popolazione
geriatrica.
Va da se che conoscere, saper utilizzare e, perché no, validare strumenti che permettono di
prevenire la caduta è uno dei compiti al quale tutti i professionisti sanitari sono chiamati in causa.
A cura di Dott. FT Simone Molinelli
10
Fra questi il riabilitatore come figura esperta di biomeccanica e fisiologia dell’apparato locomotore
ha un ruolo primario in questa ricerca che assumerà una rilevanza sempre maggiore visto il costante
invecchiamento della popolazione.
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A cura di Dott. FT Simone Molinelli
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