viaggi in Uzbekistan Navruz tour prg
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Tour Uzbekistan: Samarcanda e Carovane al Navruz Programma di viaggio 1° giorno - 15/03 - Italia – Tashkent Partenza dall’Italia con volo di linea. 2° giorno – 16/03 - Tashkent Arrivo nel primo mattino, trasferimento in hotel per l’early check in. Dopo colazione, si incomincia la visita della capitale, quasi interamente ricostruita dopo il terremoti del 1966. Visita dei monumenti dell’epoca medievale della città, la capitale che sorge sulla Via della Seta che correva tra Europa e Asia. Iniziamo con la città vecchia, l'eski shakhar, un dedalo di strette viuzze polverose, su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrase (accademie islamiche), che sembra essere stato risparmiato dagli urbanisti sovietici per mostrare l’aspetto originario degli edifici. Si continua con il complesso di Hazrat Imam , che comprende la madrassa di Barak Khan (XVI° secolo), la vecchia moschea Djami (del venerdì), ancora in funziona, e il mausoleo di Kaffal Chachi - tomba di un grande filosofo , poeta e dottore dell'Islam vissuto nel X° secolo. E’ ancora oggi meta di pellegrinaggio per gli abitanti locali. Poi faremo tappa al bazar Charsu, il mercato agricolo più famoso della città e il posto ideale per incontrare molti locali provenienti dalle campagne circostanti vestiti con costumi tradizionali. Infine tour panoramico della città moderna: la Piazza dell’Indipendenza, il Parco di Amir Temur, la Piazza del Teatro. Cena e pernottamento in hotel. Mezza pensione. 3° giorno – 17/03 - Tashkent - Samarcanda Dopo colazione, trasferimento in stazione dove, a bordo di un treno veloce raggiungeremo Samarcanda (2h10m). La definizione migliore per questa città è “crocevia di culture”. Per il fatto di essere situata sulla Via della Seta, fu per secoli una delle città più prospere del mondo, oggi tutelata dall’UNESCO per l’alta concentrazione di capolavori d’arte islamica che conserva. La storia di Samarcanda inizia nella notte dei tempi. Dai documenti storici risulta che Alessandro Magno la conquistò nel 329 a.C., a quel tempo si chiamava Maracanda, ed era una città-oasi nella valle del fiume Zeravšan. Un centro dove non mancava la ricchezza, dove avevano luogo fiorenti commerci e attività artigianali. Dal I secolo a.C. in poi la Via della Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Seta divenne la strada che collegava la Cina con il Mediterraneo e Samarcanda si trovò in posizione strategica non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale. Contesa e conquistata da varie successive potenze (cinesi, arabi, Samanidi, turchi Selgiuchidi), nel 1220 fu distrutta dalle orde di Gengis Khan. Ma nella seconda parte del XIV° secolo il sovrano mongolo Tamerlano fece proprio di Samarcanda la capitale del suo vastissimo impero e la rese straordinariamente fastosa dal punto di vista architettonico. Per 35 anni la città fu ricostruita e piena di cantieri con artigiani e architetti da tutto l’Impero. Il nipote di Tamerlano, Ulug Beg, eccellente astronomo,governò il paese e la città per 40 anni, proseguendo l’opera artistica e costruendo varie scuole dedite alla matematica e all’astronomia. Nel XVI secolo gli Shaybanidi uzbeki presero il potere e trasferirono la capitala a Bukara, dando inizio al declino di Samarcanda. Quando però arrivarono i russi, la città fu collegata dalla ferrovia al resto dell’impero, e fu proclamata capitale dell’Uzbekistan fino al 1930, anno in cui Tashkent la sostituì in questo ruolo. Visiteremo la piazza Registan, ( in tagiko “ luogo sabbioso”), che in epoca medievale doveva essere il centro commerciale della città e interamente occupata dai bazar, ospita le tre Madrasse ( madrassa Ulughbek del 1420, madrassa Sher Dor del 1636 e la Tilla Kari rivestita d’oro del 1660). Il complesso monumentale è uno dei luoghi più belli dell’Asia centrale, un trionfo di maioliche, ceramiche azzurre e spazi armoniosi. La piazza e gli edifici furono oggetto di un restauro accurato iniziato nel 1994, in occasione del 600° anniversario della nascita di Ulug Beg. Visita della moschea Bibi Khanum ,situata a nord est della piazza, con il suo portale alto 41 metri, ha una storia interessante: fu commissionata da Tamerlano dopo il successo della sua campagna militare in India per la moglie. L’edificio venne completato nel 1404. Per i tempi si trattava di una moschea gigantesca, ma costruita con qualche difetto strutturale, tanto che nel 1897 la portò al crollo durante un terremoto. Nel 1974 fu ricostruita sulla base degli antichi progetti. I documenti storici del medioevo ne parlano come una delle più belle moschee d’Oriente. Ci immergeremo nel frenetico e variopinto Bazar Siyob. Sistemazione in hotel, mezza pensione. 4° giorno – 18/03 - Samarcanda Dopo colazione l’intera giornata sarà dedicata alla visita di Samarcanda, città mitica, gioiello d’Oriente, crocevia della Via della Seta. Inizio delle visite con la necropoli di Shahi Zinda che conserva fra l’altro mausolei e monumenti funebri tra i quali uno in cui si dice sia stato riposto il corpo del cugino di Maometto. Visita del museo di Afrosiab( l’antico insediamento posto sulle colline sopra Maracanda sorto prima della città ), che custodisce le scoperte archeologiche più importanti ritrovate nel luogo degli scavi e dell’ osservatorio di Ulug Bek, datato 1420 , che venne completamente distrutto non appena Ulug Beg morì, per mano degli imam che temevano che l’apertura mentale del sovrano potesse far evolvere la popolazione e allontanarla così dalla religione.. Quindi vedremo il mausoleo di Tamerlano ( Gur-e - Amir ), costruito per ordine di Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403, che conserva le spoglie del sultano e della sua famiglia. Visiteremo poi il Complesso Iman al Bukhari e il Complesso Khodja Akhrar con la Madrassa Devonbeghi e la Moschea Akhrar. Sistemazione in hotel, mezza pensione. Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi 5° giorno – 19/03 - Samarcanda (la Festa del Navruz) Dopo la prima colazione in hotel, partenza per un villaggio vicino a Samarcanda per festeggiare il Navruz ospiti di una famiglia locale. Parteciperemo alla preparazione della festa, incontreremo con gli abitanti del villaggio, scoprire il modo di vita e i costumi locali, pranzeremo insieme a loro. Navruz, significa nuovo giorno”. La festa che, per il popolo uzbeko, segna l’inizio del nuovo anno, è un momento particolarmente propiziatorio perché festeggia l’aumento delle ore di luce rispetto a quelle di buio, che proprio nel solstizio di primavera, il 21 marzo, diventano numericamente uguali. Il Navruz sotto questo aspetto, deve essere visto come la celebrazione della vita che rinasce, riconducibile alle manifestazioni del risveglio della natura, dell’agricoltura, e quindi all’intensificarsi delle relazioni umane, sollecitate dal prolungarsi delle ore di luce. A seguire, in un vicino villaggio, assisteremo al tradizionale gioco del Buzkachi in cui i cavalieri si scontrano per impadronirsi di una carcassa di animale (il boz) collocata al centro di un cerchio situato all’estremità del campo. Al segnale i cavalieri partono alla carica, con lo scopo di impossessarsi del boz, trasportarlo per tutta la lunghezza del terreno di gioco e riportarlo nel cerchio iniziale. Questo gioco è nato ai tempi di Gengis Khan per rafforzare i valori dei nomadi necessari alla sopravvivenza collettiva. Rientro a Samarcanda, sistemazione in hotel, pensione completa. Ci teniamo a precisare che la festa del Navruz a cui si parteciperà non è quella che si svolge allo stadio di Jizzakh, dove normalmente vengono portati tutti i gruppi di turisti ma che vivremo questo avvenimento in maniera assolutamente più autentica e tradizionale in un villaggio fra le steppe e le montagne nei dintorni di Samarcanda. 6° giorno – 20/03 - Samarcanda - Shakhrisabz – Bukhara Dopo colazione lasceremo Samarcanda in direzione di “Shakhrisabz, la “città verde”, che diede i natali a Tamerlano. Ed è qui che si può ripercorrere la storia del grande condottiero: le rovinedel Palazzo d’Ak Sarai ci fanno capire come Shakhrisabz rivaleggiasse con Samarcanda in quanto a magnificenza. Fu probabilmente il progetto più ambizioso di Tamerlano visto che richiese ben 24 anni di lavoro. Continuazione con il Mausoleo di Djakhonghir, costruito sulla tomba del figlio prediletto di Tamerlano, morto ancor giovane, da architetti del Khorezm, dopo la campagna militare vittoriosa del grande conquistatore. Terminata la visita, che include anche la moschea Matchiti Hazrati raggiungiamo il Dorut Tilyovat (Casa della Meditazione), l’antico complesso funerario degli antenati di Tamerlano che comprende anche la moschea blu del venerdì di Kok-Gumbaz e il Mausoleo Gumbazi Seyidan. Proseguimento per Bukhara, arrivo, sistemazione in hotel, mezza pensione. 7° giorno – 21/03 - Bukhara Colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Bukhara. La città, uno degli insediamenti più antichi dell’Asia Centrale, con i suoi edifici millenari e un centro storico tutt’ora abitato, è situata in un’oasi del deserto a est dell’ Amu Darya sul corso inferiore del fiume Zeravshan. Centro antichissimo ( ha più di 2500 anni), Bukhara derivò la sua importanza dalla posizione geografica, punto d’incrocio delle vie carovaniere Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi che collegavano l’ Arabia all’ India e all’ antico Catai, nella regione in cui fu spesso capitale. Il tour della città comprende ( l’ordine delle visite verrà stabilito dalla guida): il Mausoleo Ismail Samani, il più vecchio e prezioso del paese, un vero capolavoro dell'architettura medievale, edificato da Ismail Samani per suo padre Nasr I. Ismail Samani, il fondatore della dinastia samanide. Viene chiamato “ gioiello d’oriente “. Il Mausoleo Chashma Ayub . Secondo la leggenda, Giobbe si recò a Bukhara per salvare gli abitanti dalla mancanza d’acqua e colpì il terreno con il suo bastone. In quel punto subito scaturì una sorgente d’acqua. Faremo una passeggiata nel bazar di Chasma Ayoub, vicino al mausoleo. Vedremo la Moschea Bolo-Hauz, luogo di culto ufficiali degli emiri, costruita nel 1718 e situata accanto alla porta dell’Ark, il centro della città, la residenza ufficiale dei sovrani di Bukhara. L’ Ark Fort, abitata dal V° sec. fino al 1920, anno in cui fu bombardata dall’Armata Rossa, oggi al suo interno è quasi del tutto composta da rovine tranne alcuni ex appartamenti reali che ospitano diversi musei. Il complesso di Poi Kalon – che comprende il minareto Kalon, la moschea Kalon, la madrassa Miri Arab, la madrassa Said Alimkhan - occupa una parte centrale nella città di Bukhara, con il suo impressionante minareto del XII° secolo, dal quale il muezzin richiamava alla preghiera la città. La moschea del venerdì , la più grande di Bukhara, tanto da essere in grado di accogliere fino a diecimila fedeli. Visiteremo poi la moschea di Magoki Attar ( pozzo degli erboristi), che sorge su un tempio zoroastriano del V° sec., distrutto poi dagli arabi nel XII ° sec. e trasformato in moschea. I mercati coperti appartengono all’architettura civile del XVI° secolo : il Taki Zargaron era il bazar dei gioiellieri , il Taki Telpakfurushon dei cappellai, il Taki Sarrafon dei cambiavalute. Proseguiamo il tour con la Madrassa Ulughbek, la più antica dell’Asia centrale ( 1417) e servita da modello per molte altre. E’rimasta uguale all’originale perchè non restaurata, ancora oggi è decorata con piastrelle azzurre. Visita alla cinquecentesca Madrassa Abdul Aziz Khan, anch’essa considerata un vero e proprio gioiello e gemella di Ulughbek, non restaurata, fu fatta costruire dall’omonimo sovrano per offuscare in dimensioni e splendore quella di Ulughbek. E ancora la piazza Liabi Hauz, una piazza costruita intorno ad una vasca nel 1620, con al centro la statua di Hoja Nasruddin, il “ folle saggio” quasi mitico che appare nei racconti sufi di tutto il mondo. Ad est della statua sorge la madrassa Nadir Devan Beghi del 1622 e sul lato occidentale la Khanaka.Entrambi gli edifici prendono il nome dal ministro del Tesoro Abdul Aziz Khan che ne finanziò la costruzione nel XVII° sec. Infine il Tchar Minar( in tagiko « 4 minareti » ) , una piccola madrasa con quattro torri dall’architettura strana, che fu costruita nel 1807 da un ricco mercante di Bukhara. Tempo a disposizione permettendo, visita all’atelier dei burattini tradizionali. Cena e serata nell’Antica Madrassa Nodir Devon Beghi. Pernottamento in hotel. Mezza pensione. 8° giorno – 22/03 - Bukhara - Khiva Dopo la prima colazione partenza per Bukhara, il percorso attraversa il Deserto del Kizilkum “sabbie rosse” la via che si snoda ai margini del grande letto del fiume Amu Darja, la cui secca offre spettacoli suggestivi di insolita bellezza. Durante il percorso le soste sono previste per il pranzo (libero) e brevi passeggiate. Arrivo a Khiva, sistemazione in hotel, mezza pensione. Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi 9° giorno – 23/03 - Khiva Dal punto di vista dell'integrità e perfezione dell'insieme architettonico, la città è unica in Asia Centrale. Il suo restauro fu cominciato alla fine del XVIII secolo e continuò fino all'inizio del XX secolo. Ora Khiva è un grande museo all'aperto. Palazzi, luoghi di culto legno e marmo finemente intagliati, terrecotte e mattonelle ceramiche smaltate creano un ritratto pittoresco della città, fondata più di 25 secoli fa ai confini del Deserto di Kyzilkum. Il city tour comprende ( l’ordine delle visite verrà stabilito dalla guida): la statua del grande studioso Al-Khorezmi (Algorithme), fondatore dell’algebra , situata accanto alla porta principale dell’ Itchan Kala, la cittadella fortificata. Si prosegue con la Kunya Ark del XVII° sec. , fortezza e residenza dei sovrani di Khiva, al cui interno si trovano l’harem , la zecca, le scuderie, l’arsenale , le caserme, la moschea e le scuderie il Palazzo Tosh-Hovli, al cui interno si possono ammirare le più sontuose decoraziuoni di Khiva, tra cui piastrelle in ceramica, sculture in pietra e in legno intagliato. Il palazzo comprende 2 parti : la parte privata ( harem) e la parte pubblica (salone dei ricevimenti e aula giudiziaria). Accanto alla porta est della città vecchia si trova un hammam (bagno pubblico) e un grande Caravanserraglio del XIX secolo che serve ora da mercato coperto. Visita alla moschea Djouma o Moschea del Venerdì , con 213 colonne in legno intagliato a sostegno del soffitto. Le colonne provengono dalle diverse regioni dell’Asia centrale ( XXIII secoli). Si continua con il mausoleo di Pahlavan Mahmud , poeta, filosofo e leggendario lottatore , che divenne il santo patrono di Khiva. E’ considerato il luogo più sacro e onorato di Khiva e uno dei più bei monumenti della città, con il suo magnifico cortile e le splendide piastrelle decorative. Infine il complesso d’Islam Khodja, il minareto e la medrasa d’Islam Khodja e il Palazzo Estivo Nurullabay. Cena e pernottamento in hotel. 10° giorno – 24/03 - Khiva – Elliq Qala (le 50 fortezze) - Nukus Dopo la prima colazione, partenza per la zona desertica di Elliq Qala, per visitare le antiche fortezze nel deserto. All’uscita dell’Oasi di Khiva (Khorezm), si attraversa il fiume Oxus . Dopo questa oasi verde e coltivata grazie alla presenza dell’acqua, incomincia una zona desertica, dove un tempo scorreva il fiume Oxus, e dove prosperavano le città fortificate. Quando il fiume mutò il suo corso, queste antiche città vennero abbandonate. Percorreremo le tracce di una antichissima civiltà, denominata, appunto, “civiltà Oxus”. La prima sosta è prevista per visitare il museo a cielo aperto dei modelli di queste antiche fortezze. Quindi incominceremo da Toprak Kale, fortezza risalente al I secolo d.C. Si considera questa fortezza come l’antico palazzo dello Shah di Chorezm . Quindi si prosegue con l’imponente Ayaz-Qala, un complesso di tre fortezze risalenti al VI-VII secolo che facevano parte di una serie di fortificazioni situate ai margini del deserto Kizilkum, che servivono come difesa contro le incursioni delle popolazioni nomadi. Vedremo poi la fortezza Chilpikala, l’antica torre zoroastriana del silenzio. Proseguimento per Nukus, dove all’arrivo ci recheremo a visitare l’interessantissimo museo Savitsky che raccoglie la più grande collezione d’opere d’arte dell’inizio del XX secolo che non erano ritenuti conformi al realismo sovietico. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi . 11° giorno – 25/03 - Nukus - Tashkent Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo su Tashkent. Nel pomeriggio ultime visite della capitale, cena e pernottamento fino all’ora del trasferimento in aeroporto. 12° giorno – 26/03 - Tashkent - Italia Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia Quota base 4 Quota base 6 Quota base 10 Suppl. singola Euro 1870 Euro 1690 Euro 2040 (con accompagnatore dall’Italia) Euro 240 La quota comprende: il volo domestico con le tasse aeroportuali - 20 kg di franchigia bagaglio – treno ad alta velocità - accoglienza in aeroporto - tutti i trasferimenti da/per aeroporto – veicolo privato con aria condizionata – guida locale parlante italiano – accompagnatore dall’Italia (con minimo 10 partecipanti) sistemazione nelle strutture indicate – mezza pensione, tranne il giorno del Navruz dov’è incluso anche il pranzo - serata folkloristica nell’antica madrasa di Bukhara - tutte le visite e ingressi a musei e siti turistici indicati nel programma - gadget di viaggio. La quota non comprende : spese visto ( € 105) – l’assicurazione con annullamento ( € 65) – i pasti non compresi – bevande, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella quota comprende. Operativo volo consigliato con Turkish TK 1874 MALPENSA ISTANBUL 11.35 TK 370 ISTANBUL TASHKENT 18.55 TK 371 TASHKENT ISTANBUL 04.05 TK 1873 ISTANBUL MALPENSA 08.15 15.20 02.35 06.25 10.15 Tariffa da Euro 335 (classe L, da verificarne la disponibilità), più tasse Euro 270 (da riconfermare al momento della prenotazione) Partenze da altri aeroporti italiani collegati con Istanbul su richiesta. Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi E’ possibile richiedere di volare con compagnie aeree alternative, in base alla preferenza di ciascun viaggiatore. Le strutture di questo viaggio Tashkent, Hotel City Palace o sim. Khiva, Hotel Madrassa o Malika Hotel Bukhara, Sasha and Sun, Komil Boutique Hotel, Salom Inn o sim. Nukus, Jibek Joli Hotel Samarcanda, Diyora Hotel o Kostantin Hotel Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Tour Uzbekistan: i Misteri delle Città e della Steppa Programma di viaggio 1° giorno - Italia – Tashkent Partenza dall’Italia con volo di linea. 2° giorno - Tashkent Arrivo nel primo mattino, trasferimento in hotel per l’early check in. Dopo colazione, si incomincia la visita della capitale, quasi interamente ricostruita dopo il terremoti del 1966. Visita dei monumenti dell’epoca medievale della città, la capitale che sorge sulla Via della Seta che correva tra Europa e Asia. Iniziamo con la città vecchia, l'eski shakhar, un dedalo di strette viuzze polverose, su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrase (accademie islamiche), che sembra essere stato risparmiato dagli urbanisti sovietici per mostrare l’aspetto originario degli edifici. Si continua con il complesso di Hazrat Imam , che comprende la madrassa di Barak Khan (XVI° secolo), la vecchia moschea Djami (del venerdì), ancora in funziona, e il mausoleo di Kaffal Chachi - tomba di un grande filosofo , poeta e dottore dell'Islam vissuto nel X° secolo. E’ ancora oggi meta di pellegrinaggio per gli abitanti locali. Poi faremo tappa al bazar Charsu, il mercato agricolo più famoso della città e il posto ideale per incontrare molti locali provenienti dalle campagne circostanti vestiti con costumi tradizionali. Infine tour panoramico della città moderna: la Piazza dell’Indipendenza, il Parco di Amir Temur, la Piazza del Teatro. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. Mezza pensione. 3° giorno – Tashkent – Urgench - Khiva Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo interno, diretto ad Urgench, capoluogo della provincia di Khorezm. Arrivo a Urgench. Incontro con l’autista e partenza per Khiva, interessantissima cittadella a 32 km a sud ovest di Urgench. Dal punto di vista dell'integrità e perfezione dell'insieme architettonico, la città è unica in Asia Centrale. Il suo restauro fu cominciato alla fine del XVIII secolo e continuò fino all'inizio del XX secolo. Ora Khiva è un grande museo all'aperto. Palazzi, luoghi di culto legno e marmo finemente intagliati, terrecotte e mattonelle ceramiche smaltate creano un ritratto pittoresco della città, fondata più di 25 secoli fa ai confini del Deserto di Kyzilkum. Il city tour comprende ( l’ordine delle visite verrà stabilito dalla guida): la statua del grande studioso Al-Khorezmi (Algorithme), fondatore dell’algebra , situata accanto alla porta principale dell’ Itchan Kala, la cittadella fortificata. Si prosegue con la Kunya Ark del XVII° sec. , fortezza e residenza dei sovrani di Khiva, al cui interno si trovano l’harem , la zecca, le scuderie, l’arsenale , le caserme, la moschea e le scuderie il Palazzo Tosh-Hovli, al cui interno si possono ammirare le più sontuose decoraziuoni di Khiva, tra cui piastrelle in ceramica, sculture in Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi pietra e in legno intagliato. Il palazzo comprende 2 parti : la parte privata ( harem) e la parte pubblica (salone dei ricevimenti e aula giudiziaria). Accanto alla porta est della città vecchia si trova un hammam (bagno pubblico) e un grande Caravanserraglio del XIX secolo che serve ora da mercato coperto. Visita alla moschea Djouma o Moschea del Venerdì , con 213 colonne in legno intagliato a sostegno del soffitto. Le colonne provengono dalle diverse regioni dell’Asia centrale ( X-XIII secoli). Si continua con il mausoleo di Pahlavan Mahmud , poeta, filosofo e leggendario lottatore , che divenne il santo patrono di Khiva. E’ considerato il luogo più sacro e onorato di Khiva e uno dei più bei monumenti della città, con il suo magnifico cortile e le splendide piastrelle decorative. Infine il complesso d’Islam Khodja, il minareto e la medrasa d’Islam Khodja e il Palazzo Estivo Nurullabay. Cena e pernottamento in hotel. 4° giorno – Khiva – Elliq Qala (le 50 fortezze) Dopo la prima colazione, partenza per la zona desertica di Elliq Qala, per visitare le antiche fortezze nel deserto. All’uscita dell’Oasi di Khiva (Khorezm), si attraversa il fiume Oxus . Dopo questa oasi verde e coltivata grazie alla presenza dell’acqua, incomincia una zona desertica, dove un tempo scorreva il fiume Oxus, e dove prosperavano le città fortificate. Quando il fiume mutò il suo corso, queste antiche città vennero abbandonate. Percorreremo le tracce di una antichissima civiltà, denominata, appunto, “civiltà Oxus”. La prima sosta è prevista per visitare il museo a cielo aperto dei modelli di queste antiche fortezze. Quindi incominceremo da Toprak Kale, fortezza risalente al I secolo d.C. Si considera questa fortezza come l’antico palazzo dello Shah di Chorezm . Quindi si prosegue con l’imponente Ayaz-Qala, un complesso di tre fortezze risalenti al VI-VII secolo che facevano parte di una serie di fortificazioni situate ai margini del deserto Kizilkum, che servivono come difesa contro le incursioni delle popolazioni nomadi. Quindi raggiungeremo la fortezza di Djanbaskala prima di sistemarci in questa magnifica location nelle locali yurte. Cena al campo dove poi assisteremo a danze e musiche dei nomadi locali. Mezza pensione. 5° giorno – Elliq Qala - Bukhara Dopo la prima colazione partenza in per Bukhara, il percorso attraversa il Deserto del Kizilkum “sabbie rosse” e del Karakum “sabbie nere”, la via che si snoda ai margini del grande letto del fiume Amu Darja, la cui secca offre spettacoli suggestivi di insolita bellezza. Durante il percorso le soste sono previste per il pranzo (libero) e brevi passeggiate. Arrivo a Bukhara , Boukhara è una delle più antiche città del mondo. Dalla sabbia della antica e leggendaria oasi che esplode nel cuore del deserto di Kizilkum sorge Bukhara, antico punto di sosta di ogni viaggiatore che percorreva la Via della Seta. Secondo un vecchio adagio Bukhara è “ la bellezza dello spirito”. Sistemazione in hotel, mezza pensione. 6° giorno – Bukhara Colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Bukhara. La città, uno degli insediamenti più antichi dell’Asia Centrale, con i suoi edifici millenari e un centro storico tutt’ora abitato, è situata in un’oasi del Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi deserto a est dell’ Amu Darya sul corso inferiore del fiume Zeravshan. Centro antichissimo ( ha più di 2500 anni), Bukhara derivò la sua importanza dalla posizione geografica, punto d’incrocio delle vie carovaniere che collegavano l’ Arabia all’ India e all’ antico Catai, nella regione in cui fu spesso capitale. Il tour della città comprende ( l’ordine delle visite verrà stabilito dalla guida): il Mausoleo Ismail Samani, il più vecchio e prezioso del paese, un vero capolavoro dell'architettura medievale, edificato da Ismail Samani per suo padre Nasr I. Ismail Samani, il fondatore della dinastia samanide. Viene chiamato “ gioiello d’oriente “. Il Mausoleo Chashma Ayub . Secondo la leggenda, Giobbe si recò a Bukhara per salvare gli abitanti dalla mancanza d’acqua e colpì il terreno con il suo bastone. In quel punto subito scaturì una sorgente d’acqua. Faremo una passeggiata nel bazar di Chasma Ayoub, vicino al mausoleo. Vedremo la Moschea Bolo-Hauz, luogo di culto ufficiali degli emiri, costruita nel 1718 e situata accanto alla porta dell’Ark, il centro della città, la residenza ufficiale dei sovrani di Bukhara. L’ Ark Fort, abitata dal V° sec. fino al 1920, anno in cui fu bombardata dall’Armata Rossa, oggi al suo interno è quasi del tutto composta da rovine tranne alcuni ex appartamenti reali che ospitano diversi musei. Il complesso di Poi Kalon – che comprende il minareto Kalon, la moschea Kalon, la madrassa Miri Arab, la madrassa Said Alimkhan - occupa una parte centrale nella città di Bukhara, con il suo impressionante minareto del XII° secolo, dal quale il muezzin richiamava alla preghiera la città. La moschea del venerdì , la più grande di Bukhara, tanto da essere in grado di accogliere fino a diecimila fedeli. Visiteremo poi la moschea di Magoki Attar ( pozzo degli erboristi), che sorge su un tempio zoroastriano del V° sec., distrutto poi dagli arabi nel XII ° sec. e trasformato in moschea. I mercati coperti appartengono all’architettura civile del XVI° secolo : il Taki Zargaron era il bazar dei gioiellieri , il Taki Telpakfurushon dei cappellai, il Taki Sarrafon dei cambiavalute. Proseguiamo il tour con la Madrassa Ulughbek, la più antica dell’Asia centrale ( 1417) e servita da modello per molte altre. E’rimasta uguale all’originale perchè non restaurata, ancora oggi è decorata con piastrelle azzurre. Visita alla cinquecentesca Madrassa Abdul Aziz Khan, anch’essa considerata un vero e proprio gioiello e gemella di Ulughbek, non restaurata, fu fatta costruire dall’omonimo sovrano per offuscare in dimensioni e splendore quella di Ulughbek. E ancora la piazza Liabi Hauz, una piazza costruita intorno ad una vasca nel 1620, con al centro la statua di Hoja Nasruddin, il “ folle saggio” quasi mitico che appare nei racconti sufi di tutto il mondo. Ad est della statua sorge la madrassa Nadir Devan Beghi del 1622 e sul lato occidentale la Khanaka.Entrambi gli edifici prendono il nome dal ministro del Tesoro Abdul Aziz Khan che ne finanziò la costruzione nel XVII° sec. Infine il Tchar Minar( in tagiko « 4 minareti » ) , una piccola madrasa con quattro torri dall’architettura strana, che fu costruita nel 1807 da un ricco mercante di Bukhara. Tempo a disposizione permettendo, visita all’atelier dei burattini tradizionali. Cena e serata nell’Antica Madrassa Nodir Devon Beghi. Pernottamento in hotel. Mezza pensione. 7° giorno – Bukhara – Vobkent – Gidjduvan – Nurata - Sentob Dopo colazione lasceremo Bukhara. Durante il percorso si visita il famoso Minareto di Vobkent (XII° sec) che serviva da faro per le carovane sulla Via della Seta. La seconda sosta è prevista a Gidjduvan, città rinomata per sue ceramiche. Si visita la casa di un ceramista per vedere la fabbricazione delle ceramiche tradizionali. Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi All’uscita da Gidjduvan si visita un Antico Caravanserraglio e la cisterna per l’ acqua. Proseguimento alla volta di Nurata, città in mezzo al deserto. Ne visiteremo il centro storico con la Sorgente di Chasma e i suoi pesci sacri , il Mausoleo del Santo patrono di Nurata e le Moschee. Proseguimento della strada per Sentob, villaggio di montagne della steppa centroasiatica. In primavera, la steppa fiorisce, formando un tappeto multicolore di fiori. Arrivo a Sentob, sistemazione in gust house, cena presso una famiglia locale. Mezza pensione. 8° giorno – Sentob - Samarcanda Prima colazione. Sentob è un posto magico, la passeggiata in questo villaggio, ci porta all’ incontro con la popolazione locale che ha un modo di vita ancora tradizionale. Proseguiremo con la visita dei ruderi dell’antica Sentob, gli antichi petroglifi (incisioni rupestri) dell’età del bronzo, il vecchio mulino. Nel pomeriggio partenza per Samarcanda. All’arrivo a Samarcanda sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 9° giorno – Samarcanda Colazione. Giornata dedicata alla visita di Samarcanda. La definizione migliore per questa città è “crocevia di culture”. Per il fatto di essere situata sulla Via della Seta, fu per secoli una delle città più prospere del mondo, oggi tutelata dall’UNESCO per l’alta concentrazione di capolavori d’arte islamica che conserva. La storia di Samarcanda inizia nella notte dei tempi. Dai documenti storici risulta che Alessandro Magno la conquistò nel 329 a.C., a quel tempo si chiamava Maracanda, ed era una città-oasi nella valle del fiume Zeravšan. Un centro dove non mancava la ricchezza, dove avevano luogo fiorenti commerci e attività artigianali. Dal I secolo a.C. in poi la Via della Seta divenne la strada che collegava la Cina con il Mediterraneo e Samarcanda si trovò in posizione strategica non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale. Contesa e conquistata da varie successive potenze (cinesi, arabi, Samanidi, turchi Selgiuchidi), nel 1220 fu distrutta dalle orde di Gengis Khan. Ma nella seconda parte del XIV° secolo il sovrano mongolo Tamerlano fece proprio di Samarcanda la capitale del suo vastissimo impero e la rese straordinariamente fastosa dal punto di vista architettonico. Per 35 anni la città fu ricostruita e piena di cantieri con artigiani e architetti da tutto l’Impero. Il nipote di Tamerlano, Ulug Beg, eccellente astronomo,governò il paese e la città per 40 anni, proseguendo l’opera artistica e costruendo varie scuole dedite alla matematica e all’astronomia. Nel XVI secolo gli Shaybanidi uzbeki presero il potere e trasferirono la capitala a Bukara, dando inizio al declino di Samarcanda. Quando però arrivarono i russi, la città fu collegata dalla ferrovia al resto dell’impero, e fu proclamata capitale dell’Uzbekistan fino al 1930, anno in cui Tashkent la sostituì in questo ruolo. Visiteremo la piazza Registan, ( in tagiko “ luogo sabbioso”), che in epoca medievale doveva essere il centro commerciale della città e interamente occupata dai bazar, ospita le tre Madrasse ( madrassa Ulughbek del 1420, madrassa Sher Dor del 1636 e la Tilla Kari rivestita d’oro del 1660). Il complesso monumentale è uno dei luoghi più belli dell’Asia centrale, un trionfo di maioliche, ceramiche azzurre e spazi armoniosi. La piazza e gli edifici furono oggetto di un restauro Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi accurato iniziato nel 1994, in occasione del 600° anniversario della nascita di Ulug Beg. Nel pomeriggio visita della moschea Bibi Khanum ,situata a nord est della piazza, con il suo portale alto 41 metri, ha una storia interessante: fu commissionata da Tamerlano dopo il successo della sua campagna militare in India per la moglie. L’edificio venne completato nel 1404. Per i tempi si trattava di una moschea gigantesca, ma costruita con qualche difetto strutturale, tanto che nel 1897 la portò al crollo durante un terremoto. Nel 1974 fu ricostruita sulla base degli antichi progetti. I documenti storici del medioevo ne parlano come una delle più belle moschee d’Oriente. Proseguimento del giro per la città con il Silk Road Bazar e la necropoli di Shahi Zinda che conserva fra l’altro mausolei e monumenti funebri tra i quali uno in cui si dice sia stato riposto il corpo del cugino di Maometto. Visita del sito e del museo di Afrosiab( l’antico insediamento posto sulle colline sopra Maracanda sorto prima della città ), che custodisce le scoperte archeologiche più importanti ritrovate nel luogo degli scavi. Infine l’osservatorio di Ulug Bek, datato 1420 , che venne completamente distrutto non appena Ulug Beg morì, per mano degli imam che temevano che l’apertura mentale del sovrano potesse far evolvere la popolazione e allontanarla così dalla religione e il mausoleo di Tamerlano ( Gur-e - Amir ), costruito per ordine di Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403, che conserva le spoglie del sultano e della sua famiglia. Cena in una casa tradizionale con la specialita’ uzbeka “Plov”(vodka e vino inclusi). Pernottamento in hotel. Mezza pensione. 10° giorno - Samarcanda – Tashkent Dopo la prima colazione termine delle visite della città: il Complesso Imam al Bukhari, gran dottore dell’Islam, il maestro degli Hadiths e il Complesso Khodja Akhrar con la Madrassa Devonbeghi e la Moschea Akhrar . Trasferimento alla stazione per prendere il treno ad alta velocità per Tashkent (2h10m), arrivo, sistemazione in hotel. Camere a disposizione fino all’ora della cena di arrivederci in un ristorante tipico della città. Trasferimento in aeroporto. 11° giorno - Tashkent - Italia Volo di rientro in Italia. Quota base 4 Quota base 6 Quota base 10 Suppl. singola Euro 1770 Euro 1620 Euro 1835 (con accompagnatore dall’Italia) Euro 220 La quota comprende: il volo domestico con le tasse aeroportuali - 20 kg di franchigia bagaglio – treno ad alta velocità - accoglienza in aeroporto - tutti i trasferimenti da/per aeroporto – veicolo privato con aria condizionata – guida locale parlante italiano – accompagnatore dall’Italia (con minimo 10 partecipanti) Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi sistemazione nelle strutture indicate – mezza pensione, tranne il giorno 5° dov’è inclusa la pensione completa, con cena nell’antico palazzo dei sovrani a Khiva, in casa tradizionale a Samarcanda (con vino e vodka inclusi), serata folkloristica nell’antica madrasa di Bukhara - tutte le visite e ingressi a musei e siti turistici indicati nel programma - gadget di viaggio. La quota non comprende : tasse aeroportuali sui voli intercontinentali ( € 147 da riconfermare al momento della prenotazione) - spese visto ( € 105) – L’assicurazione con annullamento ( € 65) – i pasti non compresi – bevande oltre a quelle indicate, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella quota comprende. Operativo volo consigliato con Turkish TK 1874 MALPENSA ISTANBUL 11.35 TK 370 ISTANBUL TASHKENT 18.55 TK 371 TASHKENT ISTANBUL 04.05 TK 1873 ISTANBUL MALPENSA 08.15 15.20 02.35 06.25 10.15 Tariffa da Euro 335 (classe L, da verificarne la disponibilità), più tasse Euro 270 (da riconfermare al momento della prenotazione) Partenze da altri aeroporti italiani collegati con Istanbul su richiesta. Le strutture di questo viaggio Tashkent, Hotel City Palace o sim. Khiva, Hotel Madrassa Bukhara, Sasha and Sun, Komil Boutique Hotel, Salom Inn o sim. Elliq Qala, Yurta Camp Sentob, guest house locale Samarcanda, Diyora Hotel o Kostantin Hotel Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Altreculture C.so A . Tassoni 79/4 – 10143 -Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi