Stefania Belmondo

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Stefania Belmondo
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Stefania Belmondo
Conviviale di aprile Hotel La Ruota
di Pianfei
Pianfei (CN) 19 aprile 2012.
Stefania Belmondo aveva ricevuto alcuni
anni fa il premio “Panathlon d’oro” dopo
una carriera sportiva nello sci di fondo a dir
poco eccezionale: 10 medaglie alle
olimpiadi di cui 2 ori olimpici vinti nel 1992
a Albertville e il secondo nel 2002 a Salt
Lake City. Grande attesa tra i panathleti che
sono accorsi numerosi alla serata. Il
Dutto e Fiandino
Panthlon Cuneo Aprile 2012
Presidente Sebastiano Dutto ha dato il
benvenuto a Stefania Belmondo e ai
numerosi ospiti presenti. Erano presenti
anche gli atleti nazionali Biathlon della
provincia di Cuneo Roberta Fiandino
(Centro Sportivo Esercito) e Pietro Dutto
(Fiamme Oro) ma sono stati anche invitati
giovani fondisti che rappresentano il futuro.
Si è iniziato con un video che è stato
preparato con la collaborazione della
Regione Piemonte e rivolto alle scuole
elementari e medie. Nel video si sono
rivissute le 2 medaglie d’oro in particolare la
volata per la medaglia d’oro nella 15 km a
Salt Lake City. Antonella Saracco, che
precedentemente era stata curatrice del libro
“Più veloci di aquile i miei sogni”, ha
raccolto le fotografie di Stefania e in
collaborazione con l’editore Araba Fenice
hanno pubblicato il libro “Immagini di
vittoria” che racconta attraverso moltissime
immagini i “piccoli” e grandi successi di
Stefania.
Stefania Belmondo ha raccontato che per
ottenere dei risultati negli sport che
presentano sforzi fisici come lo sci di fondo
è indispensabile oltre ad una buona dote
personale anche una grande passione che
spinge lo sportivo a continuare imperterrito
negli allenamenti giorno dopo giorno
condizione indispensabile per poter sperare
di raggiungere traguardi importanti. Ha
sottolineato l’importanza della lotta contro il
doping. Dice Stefania “Bisogna parlarne ed
è giusto che ci siano controlli che oggi sono
stati anche introdotti negli amatori”. Ha poi
sottolineato che nel libro si trovano le
vittorie più belle della sua carriera
raccontate attraverso le immagini, ma sono
presenti anche immagini di “sconfitte”, ad
esempio nell’immagine di copertina Stefania
arrivò quarta in quella gara ad Albertville
(olimpiade 1992 la 5 km) a soli 2” secondi
dal podio. Stefania va spesso a parlare nelle
scuole perchè crede nei valori dello sport ed
è una possibilità per invitare i ragazzi a
praticarlo anche non in forma agonistica. Lo
sport è una regola di vita che deve sempre di
più entrare nel quotidiano dei ragazzi che
devono imparare a rispettarsi l’un l’altro ma
anche a rispettare gli orari oltre agli
avversari.
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“Lo sport, continua Stefania, ti insegna ad
impegnarti sempre al massimo, a non
mollare mai. Quando andavo a scuola era un
impegno organizzare l’allenamento e lo
studio e poi quando lo sport è diventato la
mia professione non potevo permettermi di
tralasciare gli allenamenti. Nella vita niente
ti viene regalato se non ti impegni e solo
attraverso l’allenamento puoi sperare di
coronare i tuoi obiettivi. Faccio spesso ai
ragazzi l’invito a vivere di sogni, nessuno ce
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li può togliere e spesso sono uno stimolo
importante per impegnarci di più nelle cose
che facciamo. Ho un ricordo bellissimo della
prima olimpiade, sono andata come riserva
quando avevo appena 19 anni dopo aver
vinto una medaglia ai mondiali juniores e
aver fatto buoni piazzamenti in coppa del
mondo. Il caso ha voluto che una mia
compagna si facesse male e così presi parte
a quei giochi olimpici di Calgary dove feci
un 19° posto individuale”. In
quell’occasione Stefania capì che forse un
giorno avrebbe potuto far risuonare l’inno di
Mameli per lei in una competizione olimpica
e questo fu uno stimolo importante per i
successivi allenamenti che la portare nel
1992 ad Albertville a vincere la sua prima
medaglia d’oro nella 30 km. Vi furono poi
momenti difficili con alcuni infortuni ma
riuscì a rialzarsi e nel 2002 a dieci anni di
distanza arrivò la sua seconda medaglia
d’ora a Salt Lake City. Era presenta alla
serata Paolo Salsotto comandante
provinciale del Corpo Forestale di Cuneo
che ha ricordato la forte emozione che
continua a provare ogni volta che vede la
volata finale di Salt Lake City.
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storia di Stefania Belmondo ha dunque le
sue radici in questa scelta coraggiosa del
Colonnello Bruno.
Durante la serata il Presidente del Panathlon
Cuneo Sebastiano Dutto ha presentato il
nuovo socio bovesano Flavio Becchis
attualmente responsabile della Commissione
Skiroll in seno alla FIHP (Federazione
Italiana Hockey e Pattinaggio).
Aldo Meinero ha ricordato il cuneese
Giuseppe Bruno alpino reduce della guerra
di Russia che tra il 1964 e il 1972 formò la
prima squadra nazionale femminile contro la
volontà di tutti i corpi militari perchè lo sci
di fondo doveva essere solo maschile. La
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Panathlon Cuneo Aprile 2012