siаμο nοi - International Bus Expo
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siаμο nοi - International Bus Expo
A colloquio con Paolo Audino - IBE la fiera siamo noi Rimini punta il dito sull’autobus. E il solo settore del turismo è ormai troppo stretto. Nasce così IBE Green, un evento all’interno di Ecomondo focalizzato sul tpl. Obiettivo? L’IBE 2016 onnicomprensiva C i sono cose che non tornano. Perché passate, sepolte, finite. Sono come le stagioni della vita: a un certo punto si chiudono e lasciano spazio ad altre. E così sono anche i Saloni. Un esempio? Il Bus&Bus di Verona che non esiste più da anni, cancellato dagli eventi e da alcune scelte sbagliate. Sulle macerie della Fiera scaligera ha trovato spazio un’altra realtà: quella di Rimini. Che quest’anno rilancia con un appuntamento a novembre in occasione di Ecomondo ma con gli occhi puntati verso il 2016 quando IBE sarà, negli intenti, una piattaforma fieristica completa del settore del trasporto persona su gomma. Paolo Audino, ha cambiato biglietto da visita? Qui leggo: direttore generale business unit Turismo di Rimini Fiera. Una volta c’era scritto solo Ttg… «Nel concreto non è cambiato nulla. È un cambiamento di natura societaria. Rimini Fiera ha riorganizzato alcune società controllate, tagliando la catena di controllo e razionalizzando la struttura. Di fatto Ttg, da società per azioni, è passata sotto l’ombrello di Rimini Fiera. La nostra struttura ha gli stessi compiti e persone. Siamo solo più forti ora». Archiviata l’edizione 2014 di IBE, dove avete rimarcato che la vera città dell’autobus è Rimini, ora rilanciate con una proposta tutta nuova che si chiama IBE Green… «Questo è un primo effetto molto concreto della maggior vicinanza della nostra struttura con Rimini Fiera. Poco fa dicevo che non è cambiato nulla, ma in realtà qual- 10 cosa lo è: c’è più interazione con le due realtà aziendali che ora sono un corpo solo. Ed è per questo che si è potuto concretizzare un progetto che avevamo in mente da tempo. Rimini Fiera, come è noto, organizza Ecomondo (3-6 novembre 2015) una delle più importanti manifestazioni europee nel mondo dell’ambiente, dell’energia e della sostenibilità. All’interno di questa manifestazione c’è già un’area che tratta i temi della città sostenibile nel suo complesso. Con la nostra presenza, con la presenza di IBE Green appunto, si vuole mettere l’accento sul tema del trasporto urbano. Ecomondo, e questo è di dominio pubblico, ha tra i suoi visitatori un numero consistente di soggetti che all’interno delle città, all’interno dell’amministrazione si occupano di trasporto collettivo. Abbiamo messo insieme le due esigenze e abbiamo ideato questo format che si chiama, come già detto: IBE Green». Il mercato però chiede quello che allo stato attuale non c’è: un Salone onnicomprensivo. Cioè quello che in Italia ancora manca. «Non manca più. Il Salone c’è ed è IBE 2016. L’edizione 2015 di IBE Green non è nient’altro che il numero zero del pezzo di manifestazione che poi verrà esplicitato in modo più fieristico, diciamo più tradizionale, in occasione di IBE 2016». Una dichiarazione importante vista la polverizzazione dell’offerta e la situazione di mercato… «Sì è una dichiarazione che è figlia di un progetto che abbiamo in testa da sempre. Sa, noi abbiamo approcciato questo mercato partendo dal nostro angolo di visuale: il turismo. E lo abbiamo fatto seguendo le indicazioni di mercato. Quella di un Salone onnicomprensivo (finanziato e turismo n.d.r.) è una naturale conseguenza delle nostre scelte iniziali». All’IBE 2014 non sono certo mancate le aziende di trasporto pubblico e, in alcuni stand, si sono visti autobus destinati all’uso cittadino. Un accenno importante. Forse bisognerebbe accendere la miccia… «Quelli che ha visto sono in effetti i frutti di operazioni estemporanee e non di un lavoro organico, organizzato e strutturato. Cosa che invece vogliamo fare e lo faremo proprio partendo da Ecomondo. La nostra volontà, se ancora non si è capita, è quella di costruire un percorso progressivo. Se ci fossimo presentati nel 2016 con un buco di due anni sarebbe stato troppo rischioso e forse poco intelligibile dal mercato». Restiamo per un attimo nel 2015. Oltre a IBE Green è confermato l’appuntamento romano con IBE Conference, in collaborazione con Anav? «IBE Conference si farà a Roma il 3 e il 4 dicembre presso lo Sheraton Hotel Parco dei Medici in collaborazione con Anav, un partner associativo molto importante con il quale abbiamo costruito un rapporto di reciproca fiducia e di scambio di contenuti e di informazioni importanti. I »Il Salone dell’autobus in Italia? Non manca più. Si chiama IBE. E quello del 2016 sarà onnicomprensivo» Paolo Audino Direttore generale business unit Turismo di Rimini Fiera temi sui quali stiamo lavorando per l’appuntamento romano sono tre. Partiremo dal City Sightseeing , un fenomeno che è partito dalle grandi città turistiche e che poi si è via via esteso anche in altri centri che sino a pochi anni fa avevano flussi limitati. Un fenomeno in espansione e noi lo tratteremo con una ricerca che affronterà le varie caratteristiche e le evoluzioni internazionali. Il secondo tema è quello del turismo scolastico che negli ultimi anni ha subito una forte contrazione ma che noi riteniamo invece che per il futuro, per ragioni commerciali e legislative, ripartirà. Il terzo tema, invece, toccherà argomenti di natura tecnico ambientale». È indispensabile anche, almeno in questo settore, avere rapporti con le associazioni. «Assolutamente sì. Alcuni li abbiamo forti e consolidati, altri li stiamo sviluppando. Fortunatamente, e questo lo possiamo dire, i rapporti con le due associazioni di categoria che rappresentano questo mercato sono ottimi, e questo non può che agevolare la nostra convinzione nel lavorare a stretto contatto con loro in termini di apporto, di esperienze e di contenuti». Facciamo un passo indietro cercando di guardare nel suo questo settore complesso. L’anno scorso in Italia si sono venduti 1.400 autobus. Una miseria. Il settore attraversa una fase di criticità profonda. Però voi ci credete… «IBE 2014 è stata un’edizione che ha visto crescere il numero degli espositori e quello dei visitatori. Noi abbiamo iniziato a fare questa fiera quando Verona (Bus&Bus n.d.r.) c’era ancora. E l’abbiamo fatto perché alcuni operatori del settore ci dicevano che Verona era in flessione, non aveva più appeal. Noi, per nostra formazione mentale e per la nostra storia di creatori di fiere, riteniamo che quando si intravvedono le possibilità vale la pena sondare nuovi segmenti. E se il mercato è una fase critica è ancora meglio…perché nelle fasi positive tutti sono bravi a fare i fenomeni: è quando le cose vanno male che bisogna essere più robusti. E noi lo siamo. Siamo cresciuti lentamente, un po’ per scelta e po’ per una situazione di mercato. Vuole sapere una mia personale opinione? Io non credo in fiere che fanno più 100 per 100 grazie a pseudo accordi ‘internazionali’». Qual è la sua visione di crescita? «Io preferisco vedere fiere che crescono in modo progressivo del 5-10 per cento. Una crescita vera dovuta al fatto che gli espositori aumentano il proprio budget per essere più visibili, perché hanno capito che il Salone è in grado di catalizzare sempre più clienti». ...ed è quello che è successo a IBE? «IBE è un bel prodotto che si è conquistato un’ottima credibilità sul mercato. IBE Conference e IBE Green servono anche a questo: ad accrescere la consapevolezza che la Fiera di Rimini c’è e ci sarà. Noi investiamo in questo mercato. Ed è la stessa politica, mi permetta di dire vincente, che portiamo avanti da 30 anni con il TTG». Negli anni dispari ci sarà sempre IBE conference e IBE Green? «Se mi chiede adesso se nel 2017 ci saranno entrambe le manifestazioni, io tendenzialmente sono portato a dire sì. Ma non scommetterei di tasca mia, se proprio lo devo dire. Ma che ci possa essere un evento, la somma dei due o uno dei due, l’evento ponte è indispensabile. Noi dobbiamo coprire il mercato. Magari seguendo le tendenze, cercando sempre di portare valore aggiunto a tutti i possibili cambi di scenario. Siamo la voce dell’autobus in Italia e lo saremo sempre di più in futuro». Roberto Sommariva 11