ha seguito passo passo: finita bene!
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ha seguito passo passo: finita bene!
Una storia che "Promozione Salute" ha seguito passo passo: finita bene! Sul n. 1 di “Promozione Salute” del 2008 La città possibile annunciava il via alle prime “Zone 30” in Piemonte a seguito di un bando regionale che cofinanziava, tra le altre, quella di Torino a Mirafiori Nord, nel quadrilatero dei Corsi Sebastopoli, Siracusa, Orbassano e Via. Guido Reni. La promessa per i 10.000 abitanti della zona era di “…un traffico nelle strade sotto casa a 30 km/h, con meno incidenti, meno inquinamento, più pratica fisica e vita sociale…” grazie a misure tra loro coordinate e progettate a tutela di pedoni e ciclisti di tutte le età: “Porte Verdi” d’ingresso dall’esterno con alberi, aiuole, tavoli e sedute, incroci interni con rotatoria e piattaforma rialzata, chicanes con soste alternate in linea e a pettine, passaggi pedonali protetti con rialzamento o isola centrale …. Sul n. 1 del 2009 “Promozione Salute” pubblicava una visione “a volo d’uccello” del progetto in corso di realizzazione con grafica, planimetria e informazioni circostanziate sulle sistemazioni stradali. Col numero di marzo-aprile 2010 si riportavano i dati del primo anno di monitoraggio dell’incidentalità, il 2009, confrontati con le medie degli anni precedenti, numeri che per chiarezza riproponiamo qui di seguito. All’interno della Zona 30 non si sono mai registrati morti da incidenti stradali, ma c’erano regolarmente feriti gravi (uno all’anno) e lievi (circa 20). Nel 2009 non ci sono più stati feriti gravi, ma uno solo lieve (un motociclista su via Boston angolo via Ragusa) e cinque lievissimi (tutti su via Baltimora angolo via Castelgomberto, all’incrocio del mercato dove gli interventi non sono ancora arrivati). Per dare un’idea della gravità, questo corrisponde ad una riduzione da 250 a 80 giorni di prognosi (68%). Gli incidenti non si sono spostati sui corsi al margine della Zona 30 ( Siracusa, Sebastopoli, Orbassano e Guido Reni), anzi si sono ridotti anche questi: da 4 a 1 ferito grave e da 61 a 51 lievi, con una riduzione da 870 a 730 giorni di prognosi complessivi. Purtroppo si è registrato un morto all’incrocio fra corso Siracusa e corso Sebastopoli, come accade con triste regolarità, nottetempo, in una situazione non certo riconducibile agli effetti della Zona 30. Ricordiamo che i feriti gravi riportano sempre delle invalidità, che spesso diventano permanenti, causando alle persone costi umani incalcolabili, oltre a spese ben calcolabili per la sanità pubblica e per le famiglie: in questo caso le statistiche ufficiali stimano che il costo sia di circa mille euro per giorno di prognosi, calcolando anche i danni materiali, nel qual caso la Zona 30 di via Castelgomberto ha prodotto un risparmio di 310 mila euro in un anno, ripagando l’investimento pubblico in un paio di anni. Ora, col completamento del monitoraggio per il 2010 e con le rilevazioni relative a flussi, velocità, rumore e grado di accettazione da parte degli abitanti, abbiamo un quadro ancora più incoraggiante. I numeri della prima Zona 30 “europea” a Torino nel 2010 • velocità veicolari di punta: – 11 km/h in media (da 42 a 31 km/h), ’85% non supera i 39 km/h, • traffico in ore di punta: – 15% in complesso,– 30% per i mezzi pesanti, • sorpassi di un’auto che va a 30 kh/h: quasi scomparsi, • incidenti: – 74% dei giorni di prognosi nel 2009-2010 rispetto alla media dei tre bienni precedenti, • risparmio complessivo: 1,5 milioni di Euro sui 2 anni, di cui 500.000 solo di costi sanitari, • rumore: – 2 decibel nelle strade interne (quasi dimezzato il livello di pressione sonora), • giudizi negativi sul quartiere: passati dal 19% al 7% degli intervistati, • soddisfatti della Zona 30: 68% dei giudizi. • Ne abbiamo parlato sabato 26 marzo scorso alla Biblioteca Civica di Villa Amoretti in un incontro-bilancio che ha visto anche la partecipazione, fra gli altri, dell'Assessore Sestero, dei dirigenti del competente settore del Comune di Torino e dell’Istituto Municipale di Educazione di Barcellona, da oltre dieci anni in contatto-scambio culturale con La città possibile su tutti i temi dell’educazione e della comunicazione locale per una mobilità sicura e sostenibile in ambito urbano, a partire dai problemi dell’infanzia. Il convegno ha inoltre offerto l'opportunità si partecipanti di prendere visione di una mostra realizzata dagli studenti del Liceo Artistico "R. Cottini" su richiesta dell’Assessore Sestero e sotto la guida della prof.ssa Marilena De Biase, intitolata Zona 30 e formazione superiore: una mostra di progetti degli studenti. La mostra è ora ospitata negli spazi espositivi dell’Assessorato alla Viabilità, a testimonianza di un bilancio positivo della prima Zona 30 “europea” di Torin.o anche sotto l’aspetto della formazione e della comunicazione locale. Altri sviluppi verranno ancora con la scuola primaria “Renato Sclarandi”. Ne parleremo ancora, perché, come ci insegna la ormai lunga storia europea in materia, una Zona 30 non è mai finita, qualcosa si può sempre aggiungere con l’impegno e l’intelligenza di chi la usa per viverci e non solo per passarci, in auto soprattutto! Dario Manuetti La città possibile