Sant`Abbondio, inaugurato il bacino

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Sant`Abbondio, inaugurato il bacino
martedì 25 giugno 2013
Locarno e valli
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Locarno, preavviso sostanzialmente favorevole alla domanda di costruzione preliminare
Canetti ‘refresh’, un primo ‘sì’
Il progetto, da 18 milioni di
franchi, prevede un garni da 48
camere, 20 appartamenti
(forse per anziani) e un’esatta
copia della storica Cantina
di Davide Martinoni
Primo “step” importante per il progetto da 18 milioni con cui il facoltoso ingegnere Rahim “Rodi” Houshmand intende dare nuova vita al Canetti di Locarno. La domanda di costruzione
inoltrata in via preliminare alla Città di
Locarno ha raccolto sostanziali consensi e – pur con tutta la prudenza del
caso, legata agli indici ma anche a questioni pianificatorie che dovranno essere affrontate e risolte – la volata sembra lanciata per l’affinamento dell’idea
e la conseguente domanda di costruzione definitiva.
«Ricordo che fino al termine del 2014
l’attuale Canetti non si tocca in base al
contratto d’affitto – puntualizza Houshmand a ‘laRegioneTicino’ –. Poi, se si
confermerà la squisita collaborazione
fin qui dimostrata dal Municipio, con il
sindaco in testa, il locale potrà rinascere assieme a tutto lo stabile, che ospiterà al piano terra, come ora, il nuovo Canetti, e ai piani superiori un garni da 48
camere (Garni Canetti) e una ventina di
appartamenti». Il promotore del progetto dice di aver già dato mandato di
fotografare gli interni dell’esercizio
pubblico «per ricrearlo esattamente
così com’è ora, con tutte le suppellettili
e gli accessori storici che ne custodiscono il carattere. Ribadisco che non intendo smantellare e ricostruire dal nulla
una cosa qualsiasi, dimenticando le radici del locale e la clientela che giustamente ne fa una questione affettiva. Voglio dare un futuro al Canetti, che nello
stato in cui si trova attualmente non
può avere». A rafforzare questa tesi,
un’ipotesi progettuale: quella di destinare i 20 appartamenti a persone anziane, che potrebbero così beneficiare
in centro di una sistemazione a pigione
moderata. «Avere il Canetti nello stesso
stabile penso potrebbe rivelarsi utile e
simpatico anche come possibilità di socializzazione». Sempre a “livello Piazza
Grande”, come già anticipato su queste
pagine, fra il salotto cittadino e la retrostante Piazza Muraccio verrebbe creato
un giardino interno lungo quasi una
cinquantina di metri, utilizzabile anche
come terrazza per il Canetti. In mezzo,
a mo’ di marchio “houshmandiano”, un
imponente lampadario di 18 metri e
mezzo, una sorta di feticcio riproposto
(in scale minori) negli altri investimenti già realizzati fra Piazza Grande e Città Vecchia (e anche, fra l’altro, nell’ex
De Bernardi, che pure diventerà Garni
con ristorante in base alla domanda di
costruzione pubblicata all’albo comunale dallo scorso 18 giugno). Il “trattore” economico per il centro cittadino
insomma esiste. Bisogna solo continuare a metterlo nelle condizioni di
fare, e non solo di sperare.
Lo stabile del Canetti, che il proprietario Rahim Houshmand (in alto) intende riattare
Compagnia Lago sgobba in montagna
Una moltitudine di lavori di
pubblica utilità durante il corso
di ripetizione della PCi
Nella settimana da lunedì 17 a venerdì 21
giugno, la compagnia Lago della Protezione Civile di Locarno e Vallemaggia ha
tenuto il proprio corso di ripetizione per
il 2013. Il comandante di compagnia capitano Luca Turra ha coordinato l’intervento di una sessantina di militi, su sette
cantieri, i quali si sono adoperati in interventi di pubblica utilità nella regione. La
supervisione tecnica è stata assicurata
dal comandante della PCi, il tenente colonnello Raffaele Dadò, e dal tenente
Alessandro Gil. Di particolare interesse il
cantiere che ha visto impegnata la sezione del tenente Patrick Scaroni a Sonogno, in Valle Verzasca. I militi hanno proseguito la costruzione di un nuovo ponte
in legno, in valle Redorta, che completerà
lo splendido sentiero turistico, rendendo
accessibile con maggiore comodità uno
degli angoli più suggestivi della Valle. Lo
stesso gruppo di militi si è poi trasferito
sull’alpe Cedullo, nel Gambarogno, per
installare le basi dei piloni di una nuova
teleferica destinata al trasporto di materiale per l’alpeggio. Ad Avegno Gordevio,
in bassa Vallemaggia, gli uomini del caporale Aldo Yenigün sono invece stati
impegnati nella messa in sicurezza di un
pendio sopra la frazione di Villa, in particolare nella rimozione di alcuni grossi
massi. Il caporale Roberto Scaglia ha da
parte sua diretto, a Gordola, la costruzione di una scala per superare una parete
rocciosa con forte dislivello, nella prima
parte del sentiero in zona Scalate.
Due cantieri si sono svolti in Valle Onsernone. A Loco i militi diretti dal caporale
Nicola Rennis hanno proceduto alla pulizia di una zona di bosco, rimettendo a
nuovo un muro a secco, liberando dei canali in pietra per il deflusso dell’acqua
piovana a valle dell’abitato. Nel comune
di Onsernone, a Comologno, il gruppo
del caporale Darko Muratov ha invece ricostruito un muro di sostegno franato a
causa delle recenti piogge. Infine, gli uomini del caporale Davide Lussetti sono
intervenuti nell’abitato di CugnascoGerra, ricostruendo un corrimano e ripulendo quattro riali e delle camere di
contenimento. La sezione telematica,
guidata dal tenente Patrick Filipponi e
dal caporale Alessandro Capone, ha raccolto le informazioni e ha garantito la gestione dei collegamenti per l’intera durata del corso. La logistica e il materiale –
gestiti dal capitano Mauro Quattrini, con
la collaborazione dell’appuntato Patrick
Gerber – così come la cucina, organizza-
ta dal caporale Stefano Peng, hanno assicurato egregiamente lo svolgimento del
corso di ripetizione. La settimana è stata
poi caratterizzata anche dalla formazione tecnica dei militi, tenuta dagli istruttori Mauro Quattrini, Lorenzo Manfredi,
Francesco Vanoni, Marco Morchio e Stefano Pedrazzini. I militi del servizio informazione, da parte loro, sono stati preparati all’impiego del nuovo sistema di
comunicazione radio Polycom, mentre i
pionieri salvataggio delle varie sezioni, a
rotazione, si sono trasferiti al Centro
cantonale di istruzione di Rivera, per una
giornata dedicata all'utilizzo delle motopompe.
Sant’Abbondio, inaugurato il bacino
Autorità comunali e tecnici all’inaugurazione
Mezzo milione di franchi di risparmio
su un preventivo di spesa di 2 milioni
818’300 franchi. È il biglietto da visita
del nuovo bacino dell’acqua potabile e
della microcentrale elettrica di Sant’Abbondio, inaugurati il 22 giugno.
Ai discorsi ufficiali del sindaco Tiziano
Ponti e dei progettisti dell’opera (Studio Sciarini Sa) ha fatto seguito un apprezzato momento conviviale con aperitivo e pranzo offerto a tutta la popolazione. Nel discorso ufficiale sono stati
ringraziati Renato e Rita Gobbi e gli
eredi di Enrico Pini, che hanno ceduto
a titolo gratuito il terreno necessario
per l’edificazione del bacino. Il nuovo
serbatoio, pensato e progettato all’inizio degli anni 90 dal compianto ingegner Daniele Graber, pioniere nella
produzione di energia elettrica abbinata agli impianti di stoccaggio pubblici,
rientra nelle opere previste dal Piano
cantonale approvvigionamento idrico
(Pcai).
Con una capienza totale di 300 metri
cubi di acqua, il nuovo bacino è stato
commisurato alle esigenze della popolazione residente e alle previsioni di
Riordino dell’archivio patriziale a Vira,
il ‘racconto’ in un libro di Eros Ratti
Licenza edilizia
per la sede del Salva
Ancora un furto con scasso a Tegna,
tre ladri in fuga con magro bottino
Il Patriziato di Vira ha coordinato un
gruppo di lavoro per fare ordine nell’archivio ed in altri luoghi provvisori, dove
giacevano documenti di grande prestigio, che raccontano la storia della Comunità e della Giudicatura di pace del
Gambarogno. Il riordino è stato ultimato, ed il libro curato da Eros Ratti è ai
nastri di partenza dall’editore Dadò di
Locarno. Un evento che merita il dovuto rilievo, in quanto le ore dedicate dal
gruppo di lavoro alla sua realizzazione
sono state parecchie nell’arco di alcuni
Pian pianino ci si avvia alla fase esecutiva della futura sede del Salva, il Servizio
ambulanza Locarnese e Valli. È notizia
delle scorse settimane, infatti, il rilascio
della licenza edilizia indispensabile per
poter avviare il cantiere vero e proprio.
Ricordiamo che l’immobile, battezzato
“Toit Jardin”, sorgerà accanto all’attuale
centrale operativa, su un fondo di proprietà del Comune di Locarno dal quale
l’associazione ha ottenuto un diritto di
superficie della durata di 50 anni. La
sede sarà pronta nel 2016.
Si torna a parlare di furti nelle Terre di
Pedemonte. Diurni, stavolta, con i malviventi messi in fuga dall’arrivo di un fornitore di bevande. Tuttavia l’occhio vigile
di un vicino di casa ha permesso di fornire, agli inquirenti, un identikit preciso
dei ladri. Si tratta di due ragazze e di un
giovane. Il colpo è avvenuto venerdì nella
campagna di Tegna, in una zona residenziale abitata da diverse famiglie. Dopo
aver atteso l’allontanamento della proprietaria, i tre topi d’appartamento verso
le 8.45 hanno scavalcato la recinzione e si
anni. Un lavoro silenzioso, osservato da
numerosi enti interpellati, che hanno
poi sostenuto l’operazione assai costosa con generosità. «Sarebbe bello se
ogni fuoco del Gambarogno mettesse
sotto l’albero di Natale il nostro libro:
sarà un dono prezioso, forse il più apprezzato, in quanto consentirà a chi lo
legge di trovare tracce di qualche suo
antenato o di “beghe” risolte dal Giudice di pace che oggi strappano il sorriso», nota il presidente dell’amministrazione Davide Morotti.
D.I.
sviluppo della frazione di Sant’Abbondio; è pure stata prevista una scorta per
la lotta contro gli incendi. Il progetto,
oltre ai sussidi Pcai pari al 30% e a un
aiuto concesso dal Consiglio di Stato
per la promozione degli investimenti
(200mila franchi), è pure promosso e
sovvenzionato dall’Ufficio federale dell’energia, SvizzeraEnergia. Da ribadire
il contenimento della spesa rispetto al
credito votato dall’Assemblea comunale di Sant’Abbondio il 24 maggio 2009.
Mezzo milione in meno per un consuntivo rallegrante.
sono diretti verso la portafinestra che dà
sul giardino. L’hanno forzata ed hanno
iniziato a rovistare nelle stanze, in cerca
di gioielli e denaro. L’abbaiare insistente
del cane dei vicini ha richiamato l’attenzione del suo proprietario il quale, scorti
i malintenzionati, ha subito allertato la
polizia. Purtroppo, però, prima dell’arrivo degli agenti, alla porta d’entrata della
casa presa di mira si è presentato un fornitore di bevande. Spaventati, i tre sono
fuggiti di corsa, scavalcando la recinzione. Magro, fortunatamente, il bottino.