Dal 21 aprile al 3 maggio il campo base è Trento.

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Dal 21 aprile al 3 maggio il campo base è Trento.
Dal 21 aprile al 3 maggio il campo base è Trento
Giunto quest’anno alla 57° edizione, il TrentoFilmfestival si delinea pieno di interessanti appuntamenti
cinematografici e non, che ruotano attorno al poliedrico scenario della montagna, alla sua esplorazione e al
senso di avventura che riesce a trasmettere.
Maurizio Nichetti direttore artistico del TrentoFilmfestival e Augusto Golin responsabile della programmazione
cinematografica, con i loro collaboratori, hanno approntato un calendario ricco di appuntamenti cinematografici
con anteprime nazionali e internazionali d’eccezione – tra documentari d’autore, reportage giornalistici e fiction
– in cui le cineprese si affacceranno su paesaggi montani, esotici ed estremi.
Il concorso cinematografico si aprirà sabato 25 aprile, con la musicazione di un film muto: il capolavoro di
Erich von Stroheim, Blind Husbands, pellicola del 1919, che sarà accompagnato musicalmente dal vivo
dall’Orchestra I Filarmonici di Trento.
Tra le 43 opere in concorso al 57° TrentoFilmfestival, direttamente dal Sundance Filmfestival, ecco il film delle
registe Madeline Piujuq Ivalu e Marie Helene Cousineau Before tomorrow, storia ambientata tra le
popolazioni Inuit più isolate della regione artica che ruota attorno al difficile rapporto con gli uomini bianchi e al
tema della sopravvivenza precaria di queste fragili comunità in un ambiente estremo. E dopo il successo del
pluripremiato Il vento fa il suo giro il regista Giorgio Diritti presenta a Trento il nuovo documentario Piazzàti
(minàas fitàas) girato nelle valli occitane di Italia e Francia e dedicato ai bambini “in affitto”, un’usanza
ricorrente nelle famiglie povere di molte valli alpine. Negli spazi artici è girato anche il documentario Tara
voyage au coeur de la machine climatique di Thierry Ragobert e Emmanuel Roblin che documenta una
delle più importanti missioni scientifiche europee per lo studio del riscaldamento globale, il "Damocles Project".
Agli appassionati di alpinismo il TrentoFilmfestival propone in anteprima il documentario Karl, sull’alpinista
altoatesino Karl Unterkircher tragicamente scomparso nel luglio del 2008 durante un tentativo all’inviolata
parete Rakhiot del Nanga Parbat. L’opera di Valeria Allievi con un passato da regista di sfilate e produttrice di
film di moda, e che da tempo ha scelto la montagna come soggetto delle sue produzioni e regie, sottolinea
particolarmente la figura di alpinista, tranquillo, sorridente, ma anche testardo e determinato, che affrontava
ogni sfida con energia positiva.
Nel documentario Berhault il regista Gilles Chappaz ripercorre la carriera di questo straordinario personaggio
adorato da generazioni di arrampicatori grazie al contributo e alle testimonianze di personaggi come Patrick
Edlinger che sarà presente a Trento, il regista dei suoi film Laurent Chevallier e Philippe Magnin il suo ultimo
compagno di cordata. Eighty years on the top del regista indiano Karamjeet Singh è una cronaca delle
esplorazioni e dell'alpinismo in Himalaya, vista attraverso gli ottant'anni di storia dell' "Himalayan Club".
Faszination Bergfilm - Himmelhoch und Abgrundtief di Hans Jürgen Panitz e Matthias Fanck è invece un
omaggio al film di montagna: un genere conosciuto giá dagli anni 20 e 30, legato alle figure di Arnold Fanck,
Luis Trenker e Leni Riefenstahl e a opere come Berge in Flammen, Das blaue Licht e Der Berg ruft autentici
classici del cinema.
La vita e le storie di piccole comunità fra le montagne del mondo sono rappresentate da opere come il
cortometraggio Racines della regista Eileen Hofer: in un villaggio turco minacciato dalla costruzione di una
diga, un padre vedovo e senza lavoro cerca di festeggiare degnamente i nove anni del figlio che sogna di
volare come Spiderman. Anne, Véronique ed Erik Lapied registi di Dolma du bout du monde raccontano la
vita in una piccola comunità nella valle himalayana del fiume Zanskar unico collegamento tra i villaggi e
l’esterno ma praticabile solo in inverno quando le acque turbinose gelano. Sonbahar, del regista Alper Ozcan
racconta la storia del difficile ritorno a casa tra le montagne attorno al Mar Nero di un giovane studente turco
condannato al carcere duro per le sue idee che solo una grave malattia ha fatto scarcerare anticipatamente.
In questa edizione del TrentoFilmfestival non troveranno spazio solamente le proiezioni in concorso che
ambiscono all’assegnazione della Genziana d’Oro. Il pubblico avrà altresì un’ampia scelta di film fuori
concorso: 35 quelli inseriti nelle sezioni speciali: Orizzonti (12), Alp&ism (10), Vitalpina (10) e Anteprime
(3).
In omaggio a Ermanno Olmi la proiezione de I recuperanti, che accompagna il ricordo di Mario Rigoni Stern
recentemente scomparso che di questo film scrisse la sceneggiatura e l’opera con cui Olmi vinse la Genziana
d’Oro del TrentoFilmfestival nel 1959 con Il tempo si è fermato. Nell’omaggio, invece, al documentarista
Raymond Depardon il TrentoFilmfestival proporrà La vie moderne nuovo episodio della trilogia “Profils
Paysans”. Anche quest'anno nelle prime giornate della rassegna sarà proposta la sezione Eurorama, dedicata
ad opere che provengono dai maggiori festival di cinema etnografico, rassegna curata dal Museo degli usi e
costumi della gente trentina di San Michele all’Adige.
TrentoFilmfestival è promosso da Comune di Trento, Club Alpino Italiano, Comune di Bolzano.
LA GIURIA INTERNAZIONALE
E’ di assoluto prestigio la Giuria internazionale del TrentoFilmfestival a cominciare dal suo presidente
Giuliano Montaldo, un grande Maestro del cinema italiano, l'autore di Sacco e Vanzetti, L'Agnese va a
morire, del Marco Polo Televisivo, già Presidente per diversi anni di RAI CINEMA.
Sarà il Presidente di un gruppo di giurati agguerrito: Marco Preti, alpinista e regista italiano più volte premiato
al Festival di Trento e in altre rassegne specializzate; la documentarista tedesca Sibylle Tiedemann, docente
di cinema, Montserrat Guiu, catalana, produttrice e direttrice del festival Picurt di cortometraggi dedicati ai
Pirenei. Infine Ivan Boccara regista marocchino premiato nel 2006 al TrentoFilmfestival con la Genziana
d'argento per il film Tameksaout (2005).
I PREMI DEL TRENTOFILMFESTIVAL
Al concorso internazionale partecipano le opere selezionate dalla direzione del TrentoFilmfestival e da una
apposita commissione. Queste opere vengono valutate dalla Giuria Internazionale che potrà assegnare i
seguenti premi:
Gran Premio "Città di Trento" - Genziana d'oro e 5000 Euro - al miglior film che
in assoluto, possedendo elevate qualità artistiche, corrisponda agli obiettivi culturali cui il Festival si ispira
Premio del Club Alpino Italiano - Genziana d'oro e 3000 Euro - al miglior film di montagna e alpinismo
Premio della Città di Bolzano - Genziana d'oro e 3000 Euro - al miglior film di sport alpino, esplorazione o
avventura
Genziana d'argento e 1500 Euro - al miglior cortometraggio
Genziana d'argento e 1500 Euro - alla migliore produzione televisiva
Genziana d'argento e 1500 Euro - al miglior contributo tecnico-artistico
Potrà inoltre essere assegnato un Premio della Giuria.