DI Giulio culla sogni azzurri «Col gemello»

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DI Giulio culla sogni azzurri «Col gemello»
Talenti da rugby
DI Giulio culla
sogni azzurri
«Col gemello»
Daniele, ala 19enne della Lazio
«lo e Gabriele che coppia...»
ROBERTO PARRETTA
^ M La Roma dei giovani
vuole lasciare il segno sull'Eccellenza. E anche se Lazio,
Fiamme Oro e Capitolina non
lotteranno per lo scudetto, il
loro obiettivo lo raggiungono
settimana dopo settimana,
rinforzando quella tradizione
che vede la Capitale sfornare
tanti buoni rugbisti. Alla Lazio
la lista di esordienti (o quasi)
conta l'ala Bruno (19 anni), il
mediano di mischia Codemi
(19), frutto della rinnovata
collaborazione con l'US Primavera, la terza linea Romagnoli (19 anni), i piloni Vannozzi e Bolzoni (entrambi 19).
Fra i tantissimi esordienti della neopromossa Capitolina occhio alla diciannovenne apertura Buscema, lanciato ancora
minorenne ad Avezzano due
anni fa, ai due piloni Moriconi
(20) e Forgini (19), ai trequarti Cesari (19), Iacolucci (21) e
Fracesco Mascagni (20). L'ultima selezione delle Fiamme
Oro è caduta su giocatori che
avevano avuto poche chance e
che ora stanno ripagando le
felici intuizioni: come nel caso
delle terze linee Amenta e
Marrazzi (20), del pilone di
origine albanese Naka (24) e
dell'apertura Gasparini. Senza dimenticare la definitiva
maturazione della terza Balsemin (22) e il ritorno in campo
dopo il gravissimo infortunio
di un anno fa di Favaro (21).
Monozigoti Alla Lazio, però,
di giovanissimo ce ne è uno
che si sta mettendo particolarmente in luce: Daniele Di Giulio. Ha 19 anni, è frascatano,
arriva dall'Accademia di Tirrenia e gioca all'ala. E ha una
particolarità. «Mio fratello gemello Gabriele — racconta Di
Giulio — gioca ancora all'Accademia, ora trasferita a Parma. Entrambi studiamo allo
Iusm, ma io ovviamente qui a
Roma». La passione del rugby
li ha colti all'asilo: «Ci portò
un compagno di squadra, entrambi nel minirugby di Emanuela Musetti. Ci ha visto crescere, visto che con noi gioca-
va anche suo figlio. Papà Pierluigi fa il pompiere, mamma
Elisa l'insegnante di inglese.
In Eccellenza ho trovato un altissimo livello fisico, dovrò
crescere ancora molto per
adeguarmi, tecnicamente invece mi aspettavo meglio. I
miei punti di forza sono la velocità e una buona lettura del
gioco, il difetto è al piede». Come tutte le ali, niente di grave
quindi. «Gabriele e io siamo
monozigoti. Da ragazzini al
Frascati giocavamo primo e
secondo centro: gli allenatori
pensavano che confondendoci, gli avversari sarebbero andati in difficoltà. Invece non ci
capivamo niente noi...». Un
buon consiglio per la Lazio,
che potrebbe avere l'idea di
portare in biancoceleste anche Gabriele: insieme si, ma
mai vicini in campo... E insieme non solo alla Lazio: «Il nostro sogno è quello di giocare
insieme in Nazionale, come i
due fratelli d'Italia Mauro e
Mirco Bergamasco».
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Daniele Di Giulio, 19 anni, in azione con la maglia della Lazio
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