la peronospora: la lotta

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la peronospora: la lotta
LA PERONOSPORA: LA LOTTA
Il controllo della malattia viene pianificato sulla base delle conoscenze biologiche ed epidemiologiche
del patogeno; basandosi sulla regola dei tre dieci è possibile rivedere l'evoluzione delle infezioni
peronosporiche, effettuare dei modelli previsionali, e quindi programmare la difesa. La difesa dalla
peronospora prende dunque avvio al verificarsi della regola dei tre dieci.
Si ricorda che le piogge infettanti si hanno quando si verificano le seguenti condizioni: temperatura
minima superiore a 10°C, almeno 10 mm di pioggia e germogli più lunghi di 10 cm.
Il primo trattamento antiperonosporico potrà essere effettuato almeno 7-8 giorni dopo la prima
pioggia infettante.
Per determinare il momento migliore per l’intervento può essere utile collocare nel vigneto un
pluviometro per la misura delle precipitazioni, un termometro a massima e minima per la misura delle
temperature medie e minime, un igrometro per la misura dell’umidità relativa dell’aria. La seguente
tabella riporta per diverse temperature e gradi di umidità relativa dell’aria, la lunghezza del periodo
d’incubazione della peronospora. Occorrerà intervenire con il trattamento di copertura prima di
eventuali piogge o preferibilmente dopo le piogge, ma prima dello scadere del periodo di incubazione.
Ricordarsi che i trattamenti rameici resistono al dilavamento di 35-40 mm di pioggia, mentre il
Mancozeb presenta una minore persistenza. Ricordarsi che il Mancozeb è sconsigliabile a causa della
cancerogenicità dei suoi derivati e comunque può essere impiegato solo fino all’allegagione. Nella
tabella seguente invece, si trova un utile elaborazione della tabella di cui sopra, presupponendo un
andamento stagionale nella norma.
DURATA DEL PERIODO D'INCUBAZIONE DELLA PERONOSPORA DELLA VITE IN DIVERSE CONDIZIONI AMBIENTALI
Temperatura media (°C)
Durata del periodo d'incubazione (giorni)
Umidità relativa bassa
Umidità relativa alta
14
15
11
15
13
9,5
16
11,5
8,5
17
10
7,5
18
9
6,5
19
8
6
20
7
5
21
6,5
4,5
22
6
4,5
23
5,5
4
24
5,5
4
25
6
4,5
26
6
4,5
Lotta biologica preventiva
A partire da quando ricorrono le condizioni della regola dei tre 10, mantenere la copertura con
prodotti a base di rame. In caso di piogge persistenti, aumentare la frequenza dei trattamenti, non
aumentare la dose del prodotto. In caso di pioggia dilavante per il rame (30-35 mm) intervenire
tempestivamente. Per i primi trattamenti in assenza di infezioni in atto, preferire poltiglie e
ossicloruri. In caso di presenza di macchie d’olio (peronospora) intervenire tempestivamente con
idrossido di rame alla dose di 400-500 g di Rame metallo/Ha da idrossido entro la scadenza del
periodo di copertura del trattamento precedente nelle zone ad alto rischio o prima delle piogge nelle
altre zone o comunque che scada il termine del periodo d’incubazione del fungo. Ricordarsi che
l’utilizzo di rame per ettaro nell’arco dell’anno è limitato a 6 kg, pur essendoci la possibilità di
richiedere una deroga alla Provincia competente ed all’Organismo di Controllo, pur rispettando il limite
di legge nell’ambito del quinquennio di riferimento.
Ricordarsi quando arriva la fioritura di evitare ove e se possibile l’uso del rame avendo cura
possibilmente di effettuare il trattamento immediatamente prima e subito dopo in caso di piogge.
Quest’anno si sono verificate poche piogge cosiddette “preparatorie” al momento in cui i tralci si
trovavano alla lunghezza di 10 cm, ossia quelle che predispongono le oospore di Peronospora alla
germinazione. La regola dei “Tre 10” ci dice che l’infezione peronosporica si può avviare quando si
verifica una pioggia di 10 mm su una vegetazione di almeno 10 cm e con una temperatura minima di 10°C.
È completamente inutile trattare su vegetazione meno sviluppata di 8 cm.
Dove, al momento delle piogge dei giorni 16-21/04/09, la vegetazione aveva uno sviluppo maggiore di 810 cm, si sono avviate le infezioni primarie.
Aggiornamento: Dicembre 2009
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Lotta chimica
Ad inizio stagione in caso di previsioni di tempo stabile nei giorni intervenire con rame a bassa dose
(adattata allo sviluppo della vegetazione: sono sufficienti 400 g/ha di Rame metallo se si indirizzano
bene i getti solo sulla fascia vegetativa), utilizzando Idrossido o Solfato tribasico o Ossidalo evitando
tutti i prodotti nocivi.
In caso di previsioni di tempo perturbato e solo dove la vegetazione sia già oltre i 20 cm (grappolino in
allungamento): Dimetomorf+Rame o Iprovalicarb + Rame. Non vale la pena utilizzare prodotti
penetranti su grappolini troppo piccoli, poiché in quei casi il grappolo non assorbe, essendo ricoperto di
peluria).
La vegetazione in crescita è a rischio poichè i prodotti di copertura non coprono l’allungamento del
grappolino (e del germoglio), quindi è opportuno, in assenza di macchie d’olio e senza previsioni di
piogge, cercare di ritardare l’intervento il più avanti possibile, in modo da avvicinarsi a quando pioverà:
infatti se le piogge arrivano 4-5 giorni dopo il trattamento il grappolo ha il tempo di allungarsi ed è
scoperto quando piove. Anche per i prodotti penetranti ci possono essere inconvenienti trattando
troppo presto: scarso assorbimento (es. il grappolino ricoperto di peluria non assorbe). Inoltre in caso
di rischio basso è sufficiente intervenire con Rame.
Ricordare che l’abbinamento Zoxamide+Rame (massimo 3 volte/anno) è interessante per l’ottima
resistenza al dilavamento.
Per vigneti in piena fioritura si può impiegare Fosetil-Al, che garantisce 10-12 giorni di copertura (fino
a 14 se a fine copertura c’è basso rischio). Si suggerisce comunque di non utilizzare per più di 3
volte/anno il prodotto e, in caso di utilizzo maggiore, di alternarlo con altri principi attivi.
I prodotti ammessi sono:
Mancozeb e Metiram (solo fino all’allegagione)
Ditianon
Fosetil Al
Dimetomorf (al massimo 2 interventi all’anno)
Cyazofamid (al massimo 2 interventi all’anno)
Iprovalicarb (al massimo 2 interventi all’anno)
Manidpropamide (al massimo 2 interventi all’anno)
Famoxadone – Fenamidone – Pyraclostrobin (in alternativa tra loro fino ad un massimo di 3 interventi
all’anno indipendentemente dall’avversità)
Cimoxanil (al massimo 3 interventi all’anno)
Zoxamide (al massimo 3 interventi all’anno)
Flupicolide (al massimo 3 interventi all’anno)
Fenilammidi (al massimo 3 interventi all’anno)
Benalaxil
Metalaxil
Metalaxil-M
Aggiornamento: Dicembre 2009
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