01 - Percorso AVVENTO RAGAZZI 2014 - Diocesi di Piacenza
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01 - Percorso AVVENTO RAGAZZI 2014 - Diocesi di Piacenza
Av vento Ragazzi 2014 “Lungo la via non smarrite la patria” INTRODUZIONE Av vento L’Avvento è un momento forte dell’anno liturgico che si presenta con un fascino del tutto particolare, per scoprirne la profondità ci facciamo aiutare da papa Francesco: L’Avvento “ci fa riscoprire la bellezza di essere tutti in cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l’umanità intera, i popoli, la civiltà, le culture, tutti in cammino verso i sentieri del tempo.” Il cammino “è un pellegrinaggio universale verso una meta comune, che nell’Antico Testamento è Gerusalemme, dove sorge il tempio del Signore, perché da lì, da Gerusalemme, è venuta la rivelazione del volto di Dio e della sua legge. La rivelazione ha trovato in Gesù Cristo il suo compimento, e il “tempio del Signore” è diventato lui stesso, il Verbo fatto carne: è Lui la guida ed insieme la meta del nostro pellegrinaggio, del pellegrinaggio di tutto il Popolo di Dio; e alla sua luce anche gli altri popoli possono camminare verso il Regno della giustizia, verso il Regno della Pace.” “Questo cammino non è mai concluso. Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della meta della propria esistenza.” Tratto dall’Angelus della I domenica di Avvento, 1° dicembre 2013 Il tema proposto “Lungo la via non smarrite la patria” ha da subito suscitato in noi la bellezza del cammino, la gioia di andare abbandonando le certezze di una vita per scoprire la vera “Patria”, da questa farsi rinvigorire in vista della missione futura: portare a tutti l’annuncio della gioia del Signore che viene in mezzo a noi. Dovendo calare nella quotidianità il tema proposto per l’Avvento abbiamo scelto di farci aiutare dalla figura dei Pastori. I Pastori Essi come le figure rappresentati nel dipinto che accompagnerà questo tempo di Avvento, accogliendo l’invito degli angeli, accorrono attratti da una luce che al tempo stesso abbaglia, riscalda e sostiene nel cammino. Non compiono un viaggio di piacere o una vacanza, non un vagabondare senza meta, al contrario ben chiara è la meta che presto si trasforma in patria, punto di riferimento anche per il cammino futuro. Rigenerati poi dall’essere stati con Lui, presso la culla, il cammino può riprendere, è una nuova ripartenza, un ritornare portando con se la testimonianza gioiosa di un’esperienza del tutto unica, particolare e personale che nella comunicazione ai fratelli diventa esperienza ecclesiale. È un cammino quello compiuto dai pastori che verrà rivissuto, a tappe, dai nostri ragazzi che saranno coinvolti, ogni settimana, in questo percorso. Saranno loro stessi a vivere l’esperienza dei pastori, di coloro cioè che hanno saputo mettersi in cammino, sfidando la notte, seguendo la 1 luce di un annuncio atteso da tanto e che ora si fa presente nella figura di un piccolo avvolto in fasce. Il brano di riferimento Il brano evangelico di riferimento sarà tratto dal Vangelo di Luca e suddiviso nelle tre tappe: ➢ Prima tappa: Partenza (Lc 2,8-12) ➢ Seconda tappa: Viaggio (Lc 2,15-16) ➢ Terza tappa: Ritorno (Lc 2,17-18.20) Qui a seguito per una maggiore completezza riportiamo il testo completo da cui sono estratte le parti di riferimento delle varie tappe. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». 15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. 8 Gli incontri Una prima parte introduttiva avvia la riflessione personale e in gruppo di ciascun catechista o educatore; Definizione dell’obiettivo che in ciascun incontro vogliamo centrare; La proposta di un’attività, sempre possibile di adattamenti contestualizzanti; La consegna di un foglio (in allegato) con stampato la parte del brano del Vangelo per quella tappa, una preghiera da effettuare a conclusione dell’incontro (e da proporre come preghiera quotidiana a casa meglio se con tutta la famiglia) e l’impegno per la settimana. La celebrazione penitenziale. Come è ormai tradizione proponiamo (in allegato) lo schema di una possibile celebrazione penitenziale. Questa, da prevedere nell’ultimo incontro prima del Natale, avrà l’obiettivo di far riscoprire ai ragazzi il percorso compiuto fino a quel momento. Può diventare uno strumento utile per far riscoprire ai ragazzi l’importanza di accostarsi al sacramento della Penitenza in un movimento verso Gesù e di ritorno alla quotidianità con un cuore rinnovato. 2 Vogliamo rammentare come questo cammino sia una traccia da ritenersi uno strumento di lavoro. E’ necessario che ciascun gruppo di catechisti rielabori, adattandole alla propria realtà, le modalità di azione qui offerte. Ciascun incontro proposto è pensato per la durata di circa un’ora. PRIMO INCONTRO Introduzione all’incontro “C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». (Lc 2, 8-12). In una notte come tante, i pastori, come loro solito, stavano vegliando sul loro gregge. All’improvviso un angelo si presenta loro. Chiunque, come loro, si sarebbe spaventato. Ma l’angelo andò subito a rassicurarli, non temete. Porta un annuncio. I pastori lo accolgono, scelgono di mettersi in cammino verso quel bimbo in fasce, verso una storia di salvezza. Anche noi nella nostra vita quotidiana, possiamo trovarci di fronte ad un annuncio, spesso nei momenti più inaspettati. Sta a noi la scelta di dare fiducia, di accogliere l’annuncio e a nostra volta farci portatori di speranza. Obiettivo Comprendere chi ci spinge a metterci in cammino. Per i pastori è stato l’annuncio dell’angelo, la meta che gli è stata rivelata era per loro considerata l’arrivo. Attività Peri i bambini più piccoli: Due ipotesi di incontro, con possibilità di viverle insieme per una maggiore completezza dell’incontro. Prima ipotesi: L’educatore/catechista legge il brano di Vangelo di riferimento dell’incontro. Successivamente vengono mostrati ai ragazzi una serie di scenari (es. il pastore che dorme, il ritorno a casa, il pastore che si mette in cammino su un sentiero tortuoso e di cui non si vede la meta, ecc.) (Alcuni di questi sono proposti in allegato) e si chiede loro quale pensano che i pastori avranno scelto e perché. In una seconda fase si chiede loro quale scenario avrebbero scelto al posto dei pastori e la loro motivazione. Seconda ipotesi: L’educatore/catechista legge il brano di Vangelo di riferimento dell’incontro. Successivamente viene chiesto ad ogni bambino di disegnare la persona che nella loro vita rappresenta per loro 3 l’angelo annunciatore, ossia la persona che ci invita nel quotidiano a camminare insieme a Gesù. Si chiede loro poi di condividere all’interno del gruppo la scelta fatta e la motivazione. Per i ragazzi più grandi: L’educatore/catechista legge il brano di Vangelo di riferimento dell’incontro e presenta il tema del partire (i pastori dopo aver ricevuto l’annuncio si mettono in cammino). Ai ragazzi viene chiesto di riflettere su quale è stato e/o quale continua ad essere per ciascuno di loro l’annuncio, ciò che li porta/li ha portati a mettersi in cammino alla sequela di Gesù Cristo. Viene poi consegnato loro un cartoncino a forma di orma (in allegato), su cui dovranno scrivere l’episodio e/o la persona che gli ha fatto l’annuncio. A coppie si racconteranno ciò che hanno scritto e poi tutti incolleranno le loro orme su un cartellone, su cui sarà già stata disegnata una strada per simboleggiare che anche loro si sono messi in cammino, insieme. Preghiera Sono in cammino Signore! Ma non bastano le gambe per camminare... Il cuore, la mente, i desideri, le ferite, i sogni, la mia storia, tutto di me, oggi, desidera mettersi in cammino. Muovo passi decisi nella vita e la vita mi insegna la prudenza. Tento passi timidi, ma la vita mi chiede audacia e capacità di perdere. Con paura, spesso avanzo, e la vita mi insegna il coraggio. Ogni giorno, vorrei avanzare e indietreggiare per non perdere le posizioni guadagnate e la vita mi chiede di scegliere senza rimpianti. Eppure tante volte la strada si fa pesante, Signore; mi appesantisce la storia vorrei lasciar perdere, tentare altre strade, darla vinta alla stanchezza E tu sussurri al mio cuore: «Coraggio, non temere, io sono con te». Apri Signore, spalanca le porte del mio cuore, tocca il buio che mi vive dentro e mi rallenta, riempi di luce la mia vita, rendi trasparente il mio cuore. Amen Impegno settimanale I bambini e i ragazzi, in questa settimana, si fanno annunciatori verso i loro coetanei o verso alcuni adulti (es. genitori, parenti...): li inviteranno alla partecipazione della Messa domenicale, impegnandosi ad un caldo invito. 4 SECONDO INCONTRO Introduzione all’incontro Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. (Lc 2, 15-16) Il viaggio dei pastori non è narrato, si parla di una partenza, di un arrivo, di un incontro e di un ritorno; questo viaggio possiamo immaginarcelo, è un viaggio di uomini che portano con se i loro dubbi, le loro fatiche e soprattutto le loro speranze. Scopriamo quindi che questo viaggio è espressione della loro vita, delle loro esperienze. Obiettivo Portare i ragazzi a comprendere qual è la modalità con cui loro stanno compiendo il loro cammino. Attività Per i bambini più piccoli: L'attenzione in questa attività sarà posta sul passo che ogni ragazzo può adottare nel corso del suo cammino; ognuno ha il suo passo, chi è di corsa, chi cammina lentamente, chi zoppica ecc ecc. Si consiglia di svolgere la seguente attività proposta in un luogo con spazi ampi, dove potersi muovere agevolmente. I ragazzi sono invitati a sparpagliarsi casualmente nella sala, a questo punto il catechista/ educatore mostrerà loro fisicamente i diversi modi di camminare. Ad esempio si può camminare in modo affrettato, in modo lento, affaticato, traballante, trafelato, felpato ecc. Ora si spiega ai ragazzi che si dovranno "effettivamente" mettere in viaggio e dovranno affrontare le diverse situazioni che si presenteranno adottando il passo che sentono proprio, il passo che assumerebbero in tali circostanze. Questo viaggio particolare sarà fatto vivere ai ragazzi attraverso la narrazione di una storia (in allegato) che li guiderà mentre loro continueranno a camminare cambiando il passo di volta in volta come detto in precedenza. Domande di riflessione sull’esperienza: 1) Com’ è stato il mio passo lungo il cammino? Come mi sono sentito? 2) Qual è stata la reazione alla chiamata? 3) Cosa mi sentivo di fare di fronte alla meta del mio viaggio? 4) Secondo te, chi è questo ‘qualcuno’ così importante e unico in grado di “farci capire come camminare nelle diverse situazioni…che ci può cambiare la vita…” ? Per i ragazzi più grandi: L'attenzione in questa attività è posta sulle diverse modalità con cui si può affrontare un viaggio. A seconda della modalità con cui si sceglie di intraprendere il viaggio, si vivrà l'esperienza di quest'ultimo in maniera differente. 5 Ai ragazzi viene consegnata una cartina/mappa che li porti a Betlemme, attraverso determinati luoghi, determinate tappe; ogni pezzo di percorso, ogni tappa deve essere diversa, con caratteristiche particolari che portino i ragazzi a scegliere un modo di viaggiare piuttosto che un altro (la realizzazione delle mappe viene lasciata a discrezione dei catechisti). Sarà importante soffermarsi sull’ultimo tratto di cammino, quello che porta a Betlemme, a Gesù e far riflettere i ragazzi su come intendono intraprenderlo. Diversi modi di viaggiare: - in aereo è un viaggio veloce in cui puoi osservare dall'alto, in cui hai un'altra visione delle cose che ti circondano - Il viaggio in treno è un viaggio diretto ma ricco di fermate, si incontrano tante persone, tante culture, ci sono tanti scambi - Il viaggio in macchina è più personale, sono completamente responsabile di tutto, è un viaggio dove è possibile prendere scorciatoie o scegliere strade più lunghe, ma più caratteristiche - Il viaggio a piedi è il più faticoso, il più lento; può essere il più intimo o ricco di compagni di viaggio, ti permette di osservare con più attenzione, di visitare luoghi che altrimenti non riusciresti a raggiungere Dopo il lavoro personale può seguire un momento di confronto in gruppo, con alcune domande di riflessione: 1) con che spirito affronto di solito i miei viaggi? Sono solo un intermezzo tra la partenza e la meta o occasione di scoperta? 2) Ho un mezzo preferito di viaggio? Se si, perchè? 3) Come ho deciso di intraprendere l’ultimo tratto che mi portava a Betlemme? Perchè questa scelta? Preghiera Signore, da quando sono nato la mia vita è stata un viaggio. Un viaggio alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, alla ricerca di Te. Anche ora, Signore, sto viaggiando sulle strade del mondo illumina il mio cammino dirigi i miei passi indicami il giusto sentiero così che possa sempre camminare e incontrare te in ogni luogo e in ogni persona. Fa, o Signore, che mai mi scoraggi di fronte alle tante difficoltà, che sappia camminare anche per impervi sentieri con audacia e non curante della fatica a te mi affido signore: accompagnami e guidami. 6 Impegno settimanale I bambini e i ragazzi, in questa settimana, si impegnano a fare attenzione ai piccoli grandi viaggi che faranno in quella settimana, provando a riflettere a cosa possono apprezzarne, senza avere la fretta di giungere alla meta. TERZO INCONTRO Introduzione E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. (…) I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.(Lc 2, 17-18.20) L’incontro con Gesù potrebbe sembrare il culmine dell’esperienza dei pastori, il compimento della loro vita. E invece no: questo evento è solo l’inizio di tutto! Da qui inizia un nuovo viaggio, un viaggio di testimonianza e missione, un cammino che ci deve portare a raccontare al mondo quello che abbiamo visto, sentito e provato. La stessa parola “conversione” significa “cambiare strada”; tutto il contrario che fermarsi e sentirsi arrivati. Dopotutto, siamo appena all’inizio del Vangelo! Obiettivo Comprendere che la meta non è il vero arrivo, che la loro patria è Gesù e che devono ripartire da lui per annunciare a tutti la Sua venuta. Attività Prima parte. I ragazzi hanno tutti gli occhi bendati, e devono cercare a tastoni per la stanza un oggetto prestabilito (come una statuetta di Gesù Bambino, o un vangelo); se risulta complicato, può essere direttamente il catechista/educatore ad affidarlo nelle mani di un bambino. Il ragazzo che per primo recupera l’oggetto viene sbendato dal catechista/educatore. Ora, avendo gli occhi aperti, andrà a consegnare l’oggetto nelle mani di un compagno, per poi sbendarlo. A ogni passaggio, quindi, l’ultimo ragazzo a essere stato liberato consegna l’oggetto a un nuovo compagno, e lo sbenda. Durante l’attività, i ragazzi già sbendati devono tutti tenersi per mano e girare come un gruppo unico. L’ultimo ragazzo a essere sbendato riporta l’oggetto in un qualche luogo significativo. Seconda parte. Si invitano tutti i ragazzi a descrivere come si sono sentiti, cosa hanno provato mentre cercavano l’oggetto senza poter vedere, nel trovarlo e nel consegnarlo al compagno per poi liberarlo. Terza parte. Si legge il brano del vangelo (Lc 2, 17-18.20) e si colgono i parallelismi fra l’attività e il brano appena letto. Dopo aver incontrato Gesù i pastori non si fermarono, bensì si dedicarono ad “aprire gli occhi” alle persone che incontravano. 7 Preghiera Signore, che riempi ogni luogo con la tua presenza, accompagnami in questo viaggio. Fammi giungere alla mèta e tornare a casa sano e salvo. Il tuo angelo mi accompagni, mi difenda e mi faccia capire che tutta la vita è un grande viaggio. Fa', o Signore, che il mio viaggio sia un annuncio di gioia a tutti coloro che incontro, un messaggio di speranza, un dono di certezza, e io porti a tutti una testimonianza di vita cristiana. Mettiti in cammino con me, Signore, e fa' che questo mi prepari all'ultima mia partenza che mi schiuderà l'incontro con te, nel tuo regno. Impegno settimanale I bambini e i ragazzi, in questa settimana, si impegnano a preparare a casa un biglietto di auguri, o contenente un pensiero, o un regalino, da donare a una persona di propria conoscenza: può essere una persona che ha particolare bisogno di un segno di affetto, che vive una situazione di difficoltà, o semplicemente che non vedono da un po’ di tempo. Ovviamente va consegnato a mano! 8