L`AERODINAMICA E LA POTENZA

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L`AERODINAMICA E LA POTENZA
autunno 2015
www.clubstorico.peugeot.it
L'AERODINAMICA E LA POTENZA
Peugeot inventa le berlinette sportive – L’epopea della Parigi-Dakar
con le 205 T16 e le 405 T16 – A Padova coi rally raid africani – Vita
di Club: parlano di noi, viaggi d’epoca, notizie dall’Aventure Peugeot
Anna, Paolo e Peugeot, 9 volte campioni CIR – Modellini che passione!
Peugeot 308 GTi
PEUGEOT INVENTA LA BERLINETTA SPORTIVA
Al Salone di Parigi del 1938 la gamma delle
4 0 2 , o r m a i u n s u cce s s o co n s o l i d a t o, v i e n e
arricchita da una versione particolare. I giovani
rampanti, con buone possibilità economiche ,
p o s s o n o p e n s a re a u n a v e t t u ra c h e s a p p i a
coniugare il trasporto di quattro persone con
p re s ta z i o n i e l e v a te . Pe u g e o t i n v e n ta a l l o ra
l a b e r l i n e t ta s p o r t i v a , q u e l l a c h e n e l co r s o
dell’evoluzione diventerà la 205 GTI negli Anni
’80 e la 308 GTi di oggi. Alla fine degli Anni
’30 l’automobile ha forme standard accettate
dal pubblico: o sono berline o sono spider o
veicoli commerciali, niente di più. Al tempo non
si parlava di contaminazioni come oggi dove
un SUV può avere un motore da supercar o una
Peugeot 308 GTi
D o p o R C Z R e 2 0 8 G T i 3 0 t h , 3 0 8 G T i è l a t e r za v e t t u ra
della gamma caratterizzata dal logo by Peugeot Spor t che
attesta uno sviluppo tecnico specifico effettuato da tecnici,
i n g e g n e r i e p i l o t i d e l re p a r t o c o m p e t i z i o n i d i Vé l i z y . L e
prestazioni sono garantite: con la sua motorizzazione turbo
benzina 1.6 litri THP da 270 CV, la 308 GTi by Peugeot Sport
abbatte il muro da 0 a 100 km/h in appena 6,0 s, percorre i
1000 m partenza da fermo in 25, 3 s e registra una velocità di
punta limitata elettronicamente a 250 km/h. Grazie a questo
berlina può avere le quattro ruote motrici per
salire in montagna come un fuoristrada. Bene, ci
pensa Peugeot con la sua 402 B Légère. Per la
prima volta infatti Peugeot prende il telaio della
402 Légère con passo da 2880 mm, ma invece
di allestire la vettura con la carrozzeria berlina
normale , monta la scocca 4 por te più piccola
con tetto apribile optional , ma nettamente più
leggera della 202, la 1100 di famiglia. Come
motore sceglie il più potente della gamma: il TH2
di 2.142 cc (83x92mm) con testata in Alpax , che
sviluppa ben 63 CV a 4.000 giri/min, grazie anche
al rapporto di compressione innalzato a 7:1. Il
risultato è una vettura dal lungo cofano anteriore
aggressivo che permette al gio vane padre
di famiglia di non rinunciare alle prestazioni,
anche quando nel week-end si reca a Deauville
con la famiglia. La vettura infatti, grazie a un
peso di solo 1.068 kg sfiora i 140 km/h. Visto
che l’occhio vuole la sua parte la gamma colori
,prevede il nero, il bordeaux e un grigio iridato,
antesignano delle vernici metallizzate di oggi.
Per soddisfare anche le istanze tecnologiche di
quel tipo di utenza, la 402 B Légère monta di
serie i cerchi in alluminio Pilote ed è possibile
s ce g l i e re t ra u n ca m b i o a 3 m a rce + R M co n
terza rapportata 1:1 oppure il famoso cambio
C o t a l 4 + 4 m a rc e e l e t t ro m a g n e t i c o ! C e r t o i l
prezzo non è alla portata di tutti: 27.000 Franchi,
con il Cotal sale di altri 3. 300, oltre del 10%.
Ma su strada la 402 B Légère è imbattibile. Per
p u b b l i c i z za r n e l’a f f i d a b i l i tà e l e p re s ta z i o n i ,
Peugeot la sottopone a prove spettacolari che
verranno riprese dalla stampa dell’epoca: la fa
correre 10 ore ininterrottamente sul circuito di
Montlhery e i cronometri registreranno infine
una media di 127 km/h. Poi, grazie all’autonomia
di un serbatoio da 70 l della versione Cotal , la
402 B Lègère corre da Parigi a Marsiglia, ben 792
km, a 95 km/h di media. Purtroppo il 3 settembre
1 9 3 9 l a Fra n c i a e n t ra i n g u e r ra e l e p r i o r i tà
cambiano. Peugeot continuerà la produzione
della berlinetta sportiva fino al luglio del 1942,
m a s a ra n n o p o c h i g l i e s e m p l a r i , l e m a t e r i e
prime ser vono a costruire furgoni e autocarri.
La produzione finale infatti si assesterà a solo
3.678 esemplari, oltre a 891 con cambio Cotal ,
oggi tra le versioni più ricercate dai collezionisti.
motore dall’eccezionale versatilità che sviluppa
169 CV/l e ad un peso contenuto in 1. 205 kg,
la 308 GTi by Peugeot Sport emette solo 139 g
di CO 2 /km. E’ disponibile in sette colori, tra cui
l'originale livrea bicolore dal taglio netto Coupe
F ra n c h e ( N u o v o R o s s o U l t i m a t e / N e ro P e r l a )
disponibile sulla versione 270 cavalli con interni
firmati Peugeot Sport improntati all'ergonomia,
all'insegna della massima spor tività Peugeot .
Parigi-Dakar dal 1987…
La 205 T16 del 1987 numero 205
vincitrice della 9° edizione
La 205 T16 del 1988 vincitrice della
10° edizione
La 405 T16 del 1989 di Jacky Ickx
Con l’esclusione del Gruppo B dal Campionato del Mondo Rally,
Peugeot decide di ritornare in Africa per continuare la leggenda dei
rally-raid più volte vinti in passato. Si parte dalle 205 Turbo 16 che
già si sono aggiudicate il WRC nel 1985 e 1986 per adattarle alle
nuove esigenze della massacrante gara. Nasce così la versione 205
T16 Grand-Raid. Al momento la competizione che accende i cuori
degli sportivi è la Parigi-Dakar. Alla partenza dell’edizione 1987 ecco
Peugeot schierare al via tre esemplari delle sue 205 T16 Grand Raid.
Quella pilotata dal campione Ari Vatanen porta il numero di gara
«205» e sarà lei a salire sul podio della 9° edizione della Parigi-Dakar.
…dopo la prima vittoria….
L’anno successivo, il 1988, vede la 205 T16 cambiare colorazione e
lo sponsor Pioneer la veste di bianco-azzurro… forse anche per farla
risaltare ancor di più sulle piste di sabbia africane. La 205 T16 Grand
Raid veste ancora il numero 205 ed è portata in gara da Kankkunen/
Pironen. Ancora primi! A supporto viene anche schierata una seconda
205 T16 col numero 207 che arriva 6° assoluta.
…l’esordio delle 405 T16…
Il 1988 è un anno speciale perché la squadra Peugeot alla ParigiDakar si compone non solo delle due 205 T16 Grand Raid, ma
anche delle due nuove 405 T16. Malgrado in testa per quasi tutta
la competizione, la vettura di Vatanen a Bamako viene rubata,
dopo averla recuperata il ritardo alla partenza successiva causerà la
squalifica. Peccato. Un buon esordio comunque per il primo anno.
…di nuovo nel 1989…
Nel 1989 la formula di due 205T16 e due 405 T16 viene ripetuta.
Le due 405 T16 sono in testa e stanno raggiungendo il traguardo
quando il Direttore sportivo Jean Todt è costretto a usare una
monetina da 10 Franchi per decidere chi dovrà tagliare il traguardo
per primo: sarà Ari Vatanen seguìto da Jacky Ickx. E le 205 T16?...
niente paura, passeranno il traguardo in 4° e 8° posizione.
...e poi nel 1990…
Il 1990 è ancora un grande successo alla Parigi-Dakar per Peugeot
con una tripletta storica: primo Vatanen, secondo Waldegaard
entrambi su 405 T16, terzo Ambrosino con una 205 T16, mentre la
seconda 205T16 arriva 11°: sempre un ottimo piazzamento per una
gara così massacrante per mezzi e uomini.
…oggi la 2008 DKR…
La Parigi-Dakar 2014 è stata il banco di prova per un veicolo
completamente nuovo che doveva confrontarsi con squadre
dall’esperienza specifica in questo genere di competizioni. Poi un
anno per affinare e prepararsi al test generale: il China Silk Road
Rally. Stéphane Peterhansel e Cyril Despres i due portacolori del
Team Peugeot Total alla fine dei 5.442 chilometri di gara hanno
portato le Peugeot 2008 DKR sui primi due gradini del podio. Di
lavoro ne è stato fatto nella giusta direzione. E ora non ci resta
che aspettare il via alla Parigi Dakar 2015. Una vettura dal grande
potenziale ora, tanto che anche Sebastian Loeb ha deciso di far parte
del Dream Team Peugeot!
LA PASSIONE CHE UNISCE
Per la prima volta quest’anno i visitatori della Fiera di
Padova hanno potuto ammirare uno stand di 500mq
dedicato alla storia dei marchi che fanno capo al gruppo
PSA. Citroën presentava la 2CV Soleil, un modello unico
realizzato su un disegno originale dell’artista che all’epoca
sviluppò le 2CV Charleston e Azur. Accanto c’era una
magnifica Mehari per ricollegarsi all’attuale Cactus. Il
neonato marchio DS faceva sfoggio di eleganza con la
DS5, serie speciale per i 60 anni della DS (1955-2015),
affiancata alla berlina DS23 Pallas fresca di restauro.
Vedette dello stand una DS19 cabriolet monofaro usine,
una delle prime commercializzate. Peugeot invece ha
presentato il tema dei rally-raid con la 504 V6 coupé
che è salita sul podio del Bandama nel 1978, attorniata
da altre due vetture mitiche per la Parigi-Dakar: la 205
T16 Grand Raid Pioneer del 1988 e la 405 T16 del 1989.
Grande apprezzamento da parte del pubblico per queste
cattivissime sportive, tra le più fotografate del salone.
1978 Peugeot 504 V6 Bandama
1988 Peugeot 205 T16 Grand Raid Parigi-Dakar
1989 Peugeot 405 T16 Parigi-Dakar
Modellino in 1/18 della 405 T16
Le standiste Peugeot a Padova 2016
Modellino in scala 1/18 della 205 T16 stradale
Eravamo 3 amici al bar
Le Dolomiti con le 504 cabriolet
…potrebbe iniziare proprio così, perché Gino Paoli, il
cantautore genovese, condivide la cittadinanza col
nostro socio Lino Ronco e altri due suoi amici: Andrea
Vallarino e Luigi Turturro. Infatti a fine settembre, in una
serata al bar, hanno deciso di prendersi una settimana
di ferie con la 404 berlina SL di Lino tra vigneti e
automobili francesi. Li abbiamo trovati al Museo di
Sochaux dove hanno potuto apprezzare la lunga storia
di Peugeot, ma sono anche riusciti a visitare la fabbrica
di Sochaux dove in quel momento venivano prodotte
delle 308 in tutte le versioni. Poi la 404 ha ripreso
la via del ritorno, macinando chilometri su chilometri,
rigorosamente di strade statali. Un esempio da imitare.
Il Club tedesco delle 504 coupé e cabriolet
quest’anno ha scelto l’Italia, precisamente
le Dolomiti, come meta per il loro Raduno
annuale. Arnold Beenen, l’organizzatore, ha
radunato ad agosto circa 30 equipaggi dalla
Germania e dal Lussemburgo per percorrere
insieme le strade del bellunese. Uno spettacolo
di montagna, uno spettacolo di design le
eleganti 504 cabriolet mentre percorrevano
insieme le stradine da un passo di montagna
a Cor tina d’Ampezzo, e poi su ancora...
PARLANO DI NOI
Ormai in Italia le riviste del settore
sono cinque, in ordine alfabetico:
Auto d’Epoca, Automobilismo
d’Epoca, Epocauto, La Manovella,
Ruoteclassiche. Si tratta di un
patrimonio di notizie e stimoli per
noi appassionati e offrono inoltre
la possibilità di approfondire la
genesi di alcuni modelli. Si tratta di una
funzione indispensabile per il nostro settore che, se per la commercializzazione utilizza prevalentemente
il web, per soddisfare gli occhi e la mente usa la carta. Nel 2015 tutte hanno parlato di Peugeot e in
alcuni caso addirittura mettendo un nostro modello in copertina: Ruoteclassiche a ottobre con la 205
T16 che ha vinto la Dakar nel 1987, Automobilismo d’epoca di luglio con la 205 GTI Gentry e il numero
di ottobre per la fiera di Padova di Epocauto con la 402 per festeggiare i suoi 80 anni. Grazie a tutti.
ciao Gemma
2000
Sochaux
2004
Belgio
2005
Olanda
2006
Spagna
2007
Slovenia
2008
Finlandia
2009
Francia
2012
Franciacorta
2014
Toscana
Aventure si allarga
L’Aventure Peugeot nel corso del 2015-2016 allargherà il suo raggio di azione. Finora era focalizzata
sul marchio Peugeot e la sua storia, anche se gli archivi di Terre Blanche - che fanno capo all’Aventure
Peugeot - conservano materiale di Citroën, Panhard & Levassor e di tutti i marchi del gruppo PSA. Oggi
con la suddivisione dei marchi commerciali in Peugeot, Citroën e DS anche l’heritage verrà rivitalizzato.
Infatti il Gruppo ha decisio di investire non solo sul futuro, ma anche sul passato. Vi terremo informati.
1) Le primissime auto avevano come freni…
A – La giaculatoria di un rosario dedicato a San Cristoforo
B – Una sbarra di legno che da sotto il veicolo cadeva
sulla strada sterrata facendo attrito
C – Un nastro, comandato da una leva, che stringe
l’albero di trasmissione
2) Quale casa equipaggiò per la prima volta di serie un
suo modello con i freni a disco?
A – Jaguar
B – Bugatti
C – Ferrari
3) Quale di queste traduzioni della parola “freno” è
errata?
A – Bremmse (Tedesco)
B – Rem (Olandese)
C – Pidur (Estone)
4) Le prime auto avevano le luci…
A – Non avevano luci
B – Con candele in cera come quelle di casa
C – A gas sprigionato da acetilene, quello delle torce dei
minatori
5) Alcune auto degli Anni '20-'30 avevano un faro,
anche Bosch, all’altezza della fiancata comandato
dall’interno. A cosa serviva?
A – Una volta acceso indicava che il veicolo era una
vettura e non un autocarro
B – Per avvertire la moglie che si stava tornando a casa e
quindi poteva buttare la pasta per cena
C – Visto che le strade erano poco illuminate serviva
per cercare il numero civico e per illuminare di notte il
cammino verso casa alla signora che si era accompagnata
dopo teatro
6) Perché fino agli Anni ’70 le vetture francesi avevano
le lampadine gialle e non bianche?
A – Perché il giallo definisce meglio i contorni della strada
in caso di nebbia
B – Per differenziarsi al confine durante la Seconda
Guerra Mondiale
C – Perché a Parigi anche i lampioni della metropolitana
erano i gialli
7) Chi ha inventato il braccio oscillante con il
tergicristallo?
A – La signora Mary Anderson in America nel 1905
B – Robert Bosch nel 1922 in Germania
C – Il francese Panhard nel 1916 durante la Prima Guerra
Mondiale
8) In che anno viene applicata per la prima volta
l’intermittenza ai tergicristalli?
A – 1938
B – 1969
C – 1976
9) Esistono autovetture di serie con tre spazzole tergi
per il parabrezza?
A – No, esistono solo le mono spazzole e le tradizionali
coppie
B – Sì, la Jaguar E di Diabolik aveva 3 spazzole tergi
C – No, sarebbe troppo costoso
Ebbene, non vi diciamo quante domande i nostri
Campioni hanno sbagliato, ma tra i due chi salirà sul
podio di questo gioco? Anna con il 55 % di risposte giuste,
Paolo con il 22 %. Sale sul podio quindi Anna... perchè
come sempre le donne hanno una marcia in più.
9 TITOLI 9 DOMANDE
“Il 9 è un Numero sacro poiché è il risultato del 3 moltiplicato per se stesso: 3 x 3 rappresenta l’ Eternità, la triplice
Triade, la soddisfazione spirituale, il conseguimento dell’obiettivo, principio e fine, il Tutto, numero celestiale e angelico,
il Paradiso terrestre. Nella Religione ebraica il 9 rappresenta l’intelletto puro. Il suo riprodursi per se stesso, attraverso la
moltiplicazione è il simbolo della Verità.”
Paolo e Anna quest’anno hanno dimostrato l’assunto “conseguendo l’obiettivo” di aggiudicarsi per la nona volta il
Campionato Italiano Rally. Rafforzano così il loro record di vincitori tricolori e consentono a Peugeot di riconfermare
il ruolo di Marchio straniero più iridato nella storia del CIR. Per festeggiarli abbiamo pensato di sottoporli al gioco “9
Titoli, 9 Domande”. Provate anche voi a rispondere (senza utilizzare Internet).
Passione condivisa
1) Il socio Mario Casiroli ha inserito con grande gusto
la sua collezione lungo un corridoio dell’ufficio.
2) Tutta la storia delle 306 Maxi di Francesco Botter.
3) La 202 Darl’mat grazie a un CX di 0,296 raggiunge i
155 km/h. Oggi è in Uruguay.
4) La rarissima versione coupé della 402 DS Darl’mat.
5) Nel 1935 questa 601 Eclipse di Pourtout con
fiancate “ponton” anticipa i tempi.
6) Il socio Andrea Beghini ci presenta la gamma delle
204 per festeggiare il 50° del modello.
1)
2)
3)
4)
5)
Quiz risposte esatte: 1=B
6)
2=A 3=A 4=B 5=C 6=B 7=A 8=B 9=B
Questa rivista è stampata su carta riciclata Respecta 100.
la rivista del club storico peugeot italia autunno
2015
Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 588
Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana
Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano - Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740
Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 20 ottobre 2015
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o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.