Presentato al Comune di Roseto il Progetto Frutta Antica nella

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Presentato al Comune di Roseto il Progetto Frutta Antica nella
GUARDIE AMBIENTALI onlus
salvaguardia eco/ambientale, ittica, faunistica, venatoria, protezione animali, supporto Istituzioni, protezione civile
custodi del territorio e dell’ambiente - costituiti in tredici regioni d’Italia
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Delegazione Comunale di
Roseto degli Abruzzi
Via Cavour 94 – ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE)
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Progetto “Frutta Antica nella Riserva del Borsacchio”
Proposta progettuale delle Guardie Ambientali d’Abruzzo per la riqualificazione della Riserva
Naturale del Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi.
Nell'ambito delle attività possibili nella riserva naturale del Borsacchio, l’Associazione Guardie
Ambientali intende realizzare la mappatura delle specie vegetali ed animali presenti in questo territorio
e creare un database con dati acquisiti da rilevazioni sul campo al fine di classificare in misura
esaustiva le specifiche dell’ecosistema, dalle aree dunali sul mare al sistema dei calanchi e della
macchia collinare, dando un particolare rilievo al patrimonio frutticolo esistente sul territorio e in
ogni caso di quello storicamente legato al territorio o in via di estinzione.
Il progetto, da realizzare in collaborazione col Comune di Roseto, dovrebbe realizzare un censimento
delle specie vegetali, attraverso rilevazioni in campo specie nella fascia collinare che, per la maggior
estensione e promiscuità colturale, conserva un potenziale frutticolo più elevato rispetto alla pianura
costiera. L’indagine sarà svolta attraverso la verifica di segnalazioni acquisite nelle aree rurali, oppure
attraverso l’esplorazione di zone per le quali esistono fonti storiche che testimoniano la particolare
diffusione di piante da frutto. Le specie da ricercare saranno principalmente: melo, pero, ciliegio,
susino, mandorlo, fico, sorbo, cotogno, nespolo, olivo e vite.
Una volta individuate specie arboricole di interesse, queste verranno descritte e monitorate durante le
fasi stagionali, in particolare nella fase di fioritura e di fruttificazione, attraverso la compilazione di
schede descrittive. In una seconda fase, per l’identificazione genomica delle singole specie e la loro
classificazione definitiva, si farà affidamento alle moderne tecniche di analisi del DNA vegetale.
Ogni pianta segnalata sarà identificata, classificata e descritta mediante una scheda nella quale
saranno riportati oltre che la località di rinvenimento e la rilevazione GPS, anche alcune caratteristiche
come ad esempio l’epoca di fioritura, lo stato vegetativo, l’altezza, il diametro, la forma e la pezzatura
del frutto. Successivamente, ove possibile, sarà fatta la campionatura e la descrizione dei frutti e, per le
specie e le cultivar più interessanti, una raccolta di materiale per la propagazione successiva.
Una particolare attenzione sarà rivolta alla ricerca di piante appartenenti a specie attualmente poco
diffuse come corniolo, sorbo, nespolo, mandorlo e olivo, oppure alla evidenziazione di esemplari
definibili come monumentali le cui ragguardevoli dimensioni testimoniano l’indiscutibile valore
storico di quella varietà.
Da non tralasciare infine l’importanza del nome dialettale attribuito quale unico riferimento per
discriminare le diverse cultivar, anche se risulta spesso complicato da sinonimi, errori e origini incerte.
Al termine del censimento, le accessioni censite e riferite alle specie indagate saranno catalogate e tra
queste verranno scelte le cultivar più interessanti per la propagazione.
Frutta antica del Borsacchio
Censimento, recupero e valorizzazione di ecotipi frutticoli dell’area della Riserva del Borsacchio
“Frutta Antica del Borsacchio” è un progetto di ricerca applicata e di azioni promozionali correlate
avente come obiettivo il recupero e la valorizzazione di antiche varietà da frutto presenti nell’area
dell’area protetta del Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi.
Il progetto, promosso dall’Associazione Guardie Ambientali dell’Abruzzo, prende spunto
dall’attivazione di progetti e politiche ambientali nella neo istituita riserva del Borsacchio per
iniziativa del Comune di Roseto degli Abruzzi, tende al recupero di terreni agricoli in stato di
abbandono, mediante la creazione di impianti frutticoli, con il duplice obiettivo di fornire un prodotto
locale e di tutelare l’ambiente agrario a fini paesaggistici.
Esso, si concretizzerà, attraverso la stipula di una convenzione tra l’Associazione Guardie Ambientali,
il Comune di Roseto che si prevede entro fine agosto 2015.
L’intervento trova i suoi punti di forza nell’integrità ambientale del territorio, nella ricca biodiversità
ancora presente, specie nelle macchie e nelle aree calanchifere, e nell’opportunità di poter generare
integrazione al reddito per gli operatori del settore agricolo e nella possibilità di inserire la produzione
frutticola autoctona sia presso le strutture ricettive turistiche locali (agriturismi soprattutto) che nei
farmer’s market.
All’iniziativa potranno partecipare altri partner, come la Provincia di Teramo, Istituti Agrari, Enti
d’Ambito ecc. in qualità di soggetti sostenitori. Le attività da avviare prioritariamente saranno le
seguenti:
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Individuazione, censimento, caratterizzazione e recupero delle accessioni presenti
(appartenenti a tutte le specie da frutto, ma in particolare melo, ciliegio, pero e susino);
propagazione delle accessioni ritenute interessanti, allestimento successivo di un impianto a
fini conservativi (collezione germoplasma che sarà realizzata presso l’Istituto Zooprofilattico
Caporale), distribuzione delle piante propagate alle aziende agricole del comprensorio
interessate;
attività divulgativa e promozionale sul territorio.
Nelle fasi di avviamento del progetto saranno effettuati sopralluoghi in campo, accompagnati da
referenti locali, che consentiranno il censimento di accessioni, costituite da piante sparse, per lo più
appartenenti alle specie pero e melo, seguite nell’ordine da ciliegio dolce, susino, cotogno, sorbo,
pesco e albicocco.
Le accessioni saranno poi descritte mediante rilievi fenologici, morfologici e pomologici, e saranno
individuate, i vari ecotipi e varietà locali, dei quali saranno valutate anche le caratteristiche qualitative
ed organolettiche dei frutti.
Alcune varietà ed ecotipi saranno propagate realizzando in loco un’area specifica a carattere
sperimentale individuata tra le aree abbandonate o dismesse con caratteristiche idonee al progetto.
Le successive attività previste dal progetto prevedono:
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il censimento e la descrizione di nuove accessioni;
la caratterizzazione chimica e molecolare delle varietà ed ecotipi locali censite;
la realizzazione in situ di una collezione germoplasma;
il coinvolgimento degli agricoltori locali per la realizzazione successiva di impianti produttivi,
nell’ottica di una produzione agricola a basso impatto ambientale, attenta alla tutela
dell’ambiente e alla salvaguardia della salute del consumatore;
la divulgazione delle attività in atto e dei risultati ottenuti mediante incontri pubblici a livello
locale, partecipazione a convegni e pubblicazioni scientifiche;
la promozione del prodotto, anche attraverso la costituzione di un’associazione consortile ad
hoc e l’uso di un apposito logo.
Attività di informazione e formazione sull'argomento "Biodiversità in agricoltura e nei
giardini domestici e pubblici" dedicati a frutti e fiori antichi in via di estinzione e mirati al loro
recupero nell'uso quotidiano a salvaguardia della biodiversità in agricoltura e quale tema per la
valorizzazione di attività agricole di nicchia in regioni turistiche.
Eventuali realizzazioni di giardini didattici a tema su terreni disponibili.
Eventuale promozione di "mercati dei fiori e frutti perduti".
Favorire l’introduzione della coltivazione e dell'uso di antiche varietà orticoli negli agriturismi
locali.
Eventuale realizzazione e promozione di un "Ricettario dei sapori antichi dell'orto" con
recupero di antiche ricette e creazione di nuove "antiche" proposte gastronomiche.
Favorire, in collaborazione con le scuole del territorio un "Centro di educazione ambientale”
per la salvaguardia della biodiversità in agricoltura.
In conclusione il progetto “Frutta Antica” ha l’ambizione di portare il proprio contributo alla
salvaguardia della biodiversità delle piante da frutto coltivate, rivolgendo l’attenzione a quelle specie
ed a quelle cultivar che in passato erano tradizionalmente presenti nel territorio e che potenzialmente
possono risultare interessanti per specifici programmi di miglioramento genetico.
Molte delle varietà locali di frutta, selezionate attraverso secoli di attività rurali, più adattate a
determinate condizioni ambientali e facenti parte della cultura gastronomica del territorio, ora sono a
rischio di estinzione o quasi scomparse. La loro conservazione è importante sia da un punto di vista
biologico (importanza della diversità biologica e mantenimento della ricchezza di patrimonio
genetico), che culturale. Questo progetto vuole quindi testimoniare, attraverso la molteplicità delle
varietà vegetali associate alla sussistenza umana attraverso i secoli, il lavoro contadino e la riscoperta
delle “radici” storiche, alimentari e gastronomiche del territorio. Non infine vanno dimenticate le
ricadute in campo economico derivanti dalla loro coltivazione, a supporto alla specificità del territorio,
alla qualificazione di un turismo ambientale e alla ricerca di quei sapori che rischiamo di perdere per
sempre.