LA FORESTA SECOLARE - Provincia di Forlì

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LA FORESTA SECOLARE - Provincia di Forlì
LA FORESTA SECOLARE: IL PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE
FALTERONA E CAMPIGNA
Come arrivare: da Forlì, prendere la SS310/SP4 in direzione Santa Sofia, proseguire in
direzione Campigna.
Pietro Zangheri intraprese diverse escursioni nella Foresta di
Campigna e nelle Foreste Casentinesi in generale effettuando
censimenti della vegetazione spontanea, della fauna e dei
geositi di questa ricchissima area naturalistica.
Il nostro itinerario alla scoperta della Foresta Secolare inizia
in
località Campigna dove si trova un piccolo Museo
Forestale dedicato al naturalista Guido Campadelli nel quale
si possono ammirare reperti botanici e interessanti diorami di
alcuni animali del Parco. Non lontano è ubicato il Punto
Informazioni del Parco “La Villetta”, presso il quale è
possibile ricevere materiale informativo.
Invito all’escursione
Punto di partenza: Campigna.
Percorso ad anello: Campigna, sentiero
253, Ponticino, sentiero 251, Fangacci,
Rifugio La Capanna. Ritorno: strada
rotabile per la Calla, sentiero 253,
Ponticino, sentiero Natura, Campigna.
Tempo di percorrenza: 3h
Dislivello: 400 m.
Difficoltà: bassa (T)
Punto di partenza: Rifugio La Capanna
Percorso: Rifugio La Capanna, sentiero
251, Piancancelli, sentiero Gea Soft 00,
M. Falco, sentiero Ct Gea 00, La
Burraia, Passo della Calla, SP in
direzione Forlì, sentiero “via del duca”,
Campigna.
Tempo di percorrenza: 4h30
Dislivello: 550 m
Difficoltà: media (E)
Ospitalità
Per informazioni sulle strutture ricettive
consultare le voci “ospitalità” e “vivere
la provincia-sapori e tradizioni-strada
dei vini e dei sapori” sul sito
www.turismo.fc.it
Punto informazioni di Campigna:
tel. 0543 980231
Ufficio Turistico di Santa Sofia:
tel. 0543 971297
Questa località è il punto ideale per iniziare un’avventura in
uno dei parchi più ricchi dell’Appennino dal punto di vista
naturalistico. Un percorso di notevole interesse è senza
dubbio costituito dal Sentiero Natura (in presenza di neve si
può fare una ciaspolata affittando l’attrezzatura presso i
diversi servizi ricettivi) che si sviluppa all’interno di una delle
Abetine del Parco. Il protagonista è l’abete bianco, piantato
dall'uomo circa un secolo fa ad opera dell'Azienda di Stato
Per approfondire
Villetta Campigna-Museo forestale di
Campigna: 0543 980051 - 347 0824105
Sito web del Parco:
http://www.parcoforestecasentinesi.it/
Informazioni attività Campigna e
rifugi: http://www.campigna.it/
Per scoprire i sentieri del Parco:
http://www.id3king.it/
http://www.caiemiliaromagna.org
Foreste Demaniali, ma si possono ammirare anche magnifici
esemplari di vegetazione spontanea come i faggi e gli aceri
http://www.pietrozangheri.it
montani. Proseguendo ci si trova immersi in un bosco dominato dall’abete rosso. Tra gli insetti che
popolano questa zona sono di notevole importanza le formiche rufe che costruiscono i loro nidi, di
grandi dimensioni (fino ad arrivare ad 1 metro di altezza e 1 metro di diametro), ai piedi degli alberi
con aghi e ramoscelli.
Risalendo il sentiero si giunge fino alla stazione sciistica,
luogo ideale di partenza per escursioni a piedi, in mountain
bike e, in inverno in presenza di neve, con le ciaspole, lungo i
sentieri del Parco verso Monte Falterona e Monte Falco, verso
Monte Gabrendo, Passo della Calla e la riserva naturale di
Sasso Fratino.
La possibilità di scelta è vasta e la biodiversità del Parco
permette di intraprendere vari itinerari alla scoperta di ambienti spettacolari sempre diversi
caratterizzati dalla presenza di faggi, aceri, frassini, olmi, tigli, ornielli, tassi e agrifogli. Oltre ai
boschi secolari, la flora è costituita anche da un migliaio di specie erbacee, la maggior parte delle
quali si trova sui Monti Falco e Falterona; da rammentare l’anemone a fiori di narciso, la sassifraga
a foglie opposte, la viola di Eugenia, la genziana verna e arbusti di mirtillo nero e del più raro
mirtillo rosso.
Le differenti tipologie vegetali e la presenza di ambienti diversificati hanno permesso la diffusione
di una grande varietà di fauna selvatica; dai grossi mammiferi ungulati, come cervi, daini, caprioli,
mufloni, cinghiali e lupi, all’avifauna che comprende oltre cento specie di uccelli nidificanti; dagli
anfibi come la rara Salamandrina dagli occhiali agli insetti come la Rosalia alpina.
Entro l’area protetta del parco sono stati inoltre censiti circa 60 geositi di grande pregio ambientale
e scientifico che contribuiscono alla caratterizzazione di paesaggi diversi.
Un altro modo per godere delle meraviglie del parco immersi nella neve è
lo sci di fondo la cui pista si snoda dolcemente nella foresta. Sono praticati
anche lo sci e lo snowboard nelle due piste della stazione sciistica, mentre
per i più spericolati la vecchia pista della Burraia, non attrezzata, offre una
magnifica discesa e panorami incantevoli. Ciaspolate notturne ed escursioni con guide sono
organizzate periodicamente, come gli itinerari gastronomici all’insegna della scoperta dei prodotti
tipici della zona, frutto della millenaria convivenza fra uomo e natura.
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Foto: 1 Abetina di Campigna. 2 Anemone narcissiflora. 3 Prodotti tipici romagnoli.