Incidente in A22, famiglia distrutta

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Incidente in A22, famiglia distrutta
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Alto Adige — 10 ottobre 2010 pagina 09 sezione: ALTRE
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TRENTO. Tre vite spezzate, un’intera famiglia annientata. Questo l’atroce bilancio
dell’incidente avvenuto ieri mattina alle 8.25 sulla corsia sud dell’Autobrennero, due
chilometri e mezzo prima del casello di San Michele all’Adige. A morire padre, madre
e la loro figlioletta di 11 anni: provenivano da Düsseldorf, dove risiedevano, e
viaggiavano su un potente suv Audi Q7 finito di schianto sotto un camion
parcheggiato in un’area di sosta a lato della carreggiata. Avevano lasciato la città
adagiata sulle rive del Reno, nel Land del nord della Germania, per scendere in Italia
e godere del clima ancora mite del Belpaese. Qualche giorno di relax da passare tutti
insieme prima di fare rientro in Germania e rituffarsi nella frenetica routine quotidiana.
Ma la loro vacanza s’è conclusa in un bagno di sangue al chilometro 118,5
dell’autostrada del Brennero. Al momento dello schianto, al volante c’era la donna e a
quanto pare la velocità dell’Audi era davvero molto sostenuta: la lancetta del
contachilometri, fermatosi dopo lo schianto, segnava i 200 orari. Particolare,
quest’ultimo, che è ancora al vaglio degli agenti della Polizia Stradale di Vipiteno,
intervenuti subito sul luogo della tragedia, ma che se confermato potrebbe certo
essere una concausa dell’incidente. All’origine del dramma, però, c’è forse un colpo
di sonno che ha colto la guidatrice proprio mentre stava affrontando una curva a
sinistra: privo di controllo, anziché seguire la strada, il Q7 ha proseguito per la
tangente e ha centrato la parte posteriore sinistra dell’autoarticolato della ditta ceca di
Trasporti internazionali «Tollmi». Sull’asfalto nessun segno di frenata. Nella cabina
c’erano i due autisti che stavano dormendo tranquillamente e che sono stati svegliati
dal terribile boato. Il suv s’è infilato quasi per intero sotto il Tir e per gli occupanti non
c’è stato scampo: Rolf Jürgen Weiers, 51 anni, sua moglie Sandra Jeannette, 42
anni, e la loro bimba Fabienne Celine Leonie sono morti sul colpo, straziati dalle
lamiere della loro lussuosa auto, divenuta all’improvviso una bara di metallo. A
lanciare l’allarme per primo Michal Smalinka, uno dei due camionisti, svegliato di
soprassalto e sceso per cercare di capire cosa fosse accaduto. Terribile la scena
presentatasi agli occhi dei primi soccorritori, i quali hanno subito capito che per gli
occupanti del suv non c’era più nulla da fare. Da nord sono scesi i volontari della
Croce Bianca di Egna mentre da Trento è arrivata l’ambulanza del 118 con a bordo il
medico. E proprio a lui è spettato constatare il decesso di tutti i membri della povera
famiglia, estratta dalle lamiere con le pinze idrauliche, dopo quasi un’ora di lavoro,
dai vigili del fuoco volontari di Egna e da quelli permanenti arrivati da Bolzano. I corpi
martoriati sono stati pietosamente adagiati sull’asfalto e lì sono rimasti, coperti da
lenzuola bianche, fino a quando non è arrivata l’autorizzazione alla loro rimozione
firmata dal sostituto procuratore di Trento Alessandra Liverani. Ma il difficile lavoro
dei pompieri era tutt’altro che concluso. Per estrarre il suv da sotto il Tir, ripulire la
carreggiata - frammenti della vettura sono stati trovati ad oltre cento metri dal punto
dell’impatto - i vigili del fuoco hanno impiegato un paio d’ore. Il traffico è tornato alla
normalità solo in tarda mattinata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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