VICENZA E LE VILLE VENETE
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VICENZA E LE VILLE VENETE
VICENZA E LE VILLE VENETE 1 e 2 giugno 2014 Domenica 1° giugno Partenza ore 5.00 da Francavilla-Chieti. Colazione e pranzo in itinere. Arrivo a Vicenza ore 13.00 circa e sistemazione in albergo (Key hotel 3*) Alle 15.visita della città di Vicenza con guida locale. Prima sosta al Teatro Olimpico, ultima creazione del Palladio (1580 ), ma portata a termine dallo Scamozzi. Costruito in legno e stucco, ripete le forme dei teatri classici dell'antichità. Ha gradinata ellittica e una scena fissa a due ordini, popolata di statue,che ricordano i fondatori dell'Accademia Olimpica. La prospettiva architettonica raffigura sette vie della città di Tebe che danno l' illusione di una fuga di strade che si perdono sullo sfondo. Gli.affreschi sul soffitto, che raffigurano un cielo leggermente nuvoloso, danno l' idea di essere all'aperto. Il teatro venne inaugurato con la rappresentazione dell' Edipo re di Sofocle Dopo questa bella visita abbiamo scoperto un ambiente urbano di notevole interesse, passeggiando tra le quiete strade, le tipiche case venete e i piccoli ponti sui corsi d' acqua. Ci siamo fermati al Tempio di Santa Corona,una chiesa domenicana a tre navate gotiche, con un ricco altare maggiore e un coro ligneo intarsiato. Prezioso il reliquiario con la spina della corona di Cristo,donata da san Luigi di Francia. Infine siamo giunti in Piazza dei Signori che è il centro monumentale della città. Da un lato sorge la Basilica Palladiana con la snella Torre di piazza accanto. Nel fondo due colonne veneziane, una con il leone di San Marco e l'altra con il Redentore. Dall' altro lato della piazza la Loggia del Capitanio. La Basilica è uno dei capolavori del Palladio, il quale circondò il preesistente Palazzo della Ragione ( quattrocentesco gotico) di un rivestimento marmoreo di solenni forme classiche. Il sistema si basa sulla cosiddetta “serliana”(da Sebastiano Serlio) che è una struttura composta da un arco affiancato da due aperture rettangolari. La copertura è a carena di nave rovesciata .Oggi la basilica è un edificio pubblico e luogo di mostre d'architettura e d'arte La Loggia del Capitanio è un palazzo gigante sia in altezza che in larghezza. Nella facciata si alternano quattro semicolonne giganti e tre grandi archi. Il piano terra è caratterizzato da nicchie e colonne, il piano nobile è denominato Sala Bernarda e qui si riunisce attualmente il Consiglio Comunale. Dopo, breve sosta al Palazzo Chiericati, sempre opera del Palladio, di classica bellezza con i solenni colonnati del portico e con le logge superiori coronate da statue. Vi ha sede il museo civico. Da ricordare anche la Casa Pigafetta, costruzione in fiorito gotico veneziano: qui nacque il famoso navigatore,compagno di Magellano. Teatro Olimpico Tempio di S.Corona Basilica palladiana Altare Maggiore La loggia del Capitanio Piazza dei Signori Palazzo Chiericati 2 Giugno lunedi Partenza per la riviera del Brenta ore 8.30. Lungo la strada,dal pullman, abbiamo visto La Rotonda del Palladio, che sorge su un'altura. A pianta quadrata, è un esempio di architettura rinascimentale, in cui rivivono elementi dei templi classici. Sulle fronti quattro pronai ionici e, al centro, una sala circolare sormontata da una cupola. Rispecchia un nuovo tipo di abitazione, a contatto con la natura, in contrasto con il palazzo di città”che resta il simbolo del prestigio delle famiglie nobili. Prima visita a Villa Foscari,detta la Malcontenta. La denominazione, secondo la leggenda è dovuta a una dama di casa Foscari, relegata là in solitudine per la sua condotta viziosa. Ma secondo una versione storica, il fiume Brenta straripava spesso e la zona era piuttosto malsana. La villa sorge su un alto basamento per proteggere il piano nobile dal suolo umido. La facciata principale è rivolta verso l'acqua, con due maestose rampe di accesso. Bella anche la facciata posteriore con una grande finestra trasparente sovrapposta a una trifora. Il Palladio riesce ad ottenere effetti monumentali utilizzando materiali poveri come il mattone e l'intonaco Dopo la visita, alle 11.00 circa, imbarco sul battello del Brenta e navigazione. Ore 12.00 arrivo a Mira e visita di Villa Barchessa-Valmarana. E' un complesso architettonico che prende il nome dalla famosa famiglia veneziana che per tutto il'700 vi organizzò feste e soggiorni estivi. Il complesso oggi è privo del cinquecentesco corpo centrale distrutto dai proprietari per non pagare le tasse sui beni di lusso. Demolita l'abitazione, rimasero le due barchesse laterali che non erano considerate edifici di lusso. La barchessa era quella parte della villa che era utilizzata come granaio e sotto le cui arcate venivano riposte le barche che non si potevano lasciare attraccate lungo il canale. Le barchesse in seguito vennero trasformate in foresterie per ospitare parenti ed amici. Oggi aperta al pubblico è appunto la foresteria: l'interno conserva l' arredamento originale. Nel soffitto del salone centrale interamente affrescato dal Tiepolo,è rappresentata la gloria della famiglia Valmarana. Dopo la visita si fa ritorno sul battello , dove viene servito un ottimo pranzo a base di pesce. La navigazione è molto piacevole: questa moderna,confortevole e panoramica imbarcazione solca le acque del Brenta con lento incedere ( 8km/h),mentre le guide a bordo illustrano la storia, la cultura e l'arte delle ville del Brenta. Ogni tanto si incontrano delle chiuse che permettono di discendere o superare un certo dislivello d'acqua .Non mancano neanche i ponti girevoli, ma qualche volta per passare sotto i ponti si abbassa il tetto stesso dell'imbarcazione. Le rive da una parte e dall'altra sono fiancheggiate da abitazioni, ville e giardini dove i patrizi più facoltosi trascorrevano le loro vacanze, partendo da Venezia in gondola o col burchiello. Dopo aver superato la chiusa di Dolo,ci siamo fermati agli antichi mulini del '500. Nella piazzetta antistante, notevole il campanile della chiesa di San Rocco che somiglia un po'a quello di San Marco a Venezia. Infine dopo Dolo si arriva a Stra, dove si visita l'imponente Villa Pisani. La villa è appartenuta ai Pisani,un'antica famiglia patrizia veneziana, i cui membri arrivarono a ricoprire le più alte cariche della Repubblica di Venezia. Alvise Pisani fu ambasciatore alla corte del Re Sole e poi Doge di Venezia. Ma dopo il crollo della Repubblica (1797) la villa fu venduta a Napoleone Bonaparte che la donò al figliastro Eugenio Beauharnais, vicerè d'Italia. Dopo la sconfitta di Napoleone, la dimora divenne luogo di villeggiatura per gli Asburgo e tutta l'aristocrazia europea. Quando il Veneto venne annesso al regno d'Italia, non entrò a far parte dei beni dei Savoia, ma divenne proprietà di Stato. Divenne museo e fu meta di visite di personaggi quali Wagner, Mussolini, Hitler, Pasolini. La villa ha al suo interno 30 sale con affreschi, dipinti e arredi originali, ma il massimo sfarzo è raggiunto nella sala da ballo: Giambattista Tiepolo vi affrescò sul soffitto la gloria della famiglia Pisani, una composizione allegorica in cui le figure sono adagiate su nuvole rosate sullo sfondo di un cielo sereno. Di particolare interesse è l'appartamento Napoleonico, con un letto a baldacchino sormontato dalle iniziali dell'imperatore. Nella sala da pranzo la tavola è apparecchiata con un servizio di piatti usato dalla corte napoleonica. Il parco di villa Pisani è uno dei più belli d'Italia:famoso il labirinto di siepi, le scuderie, un boschetto inglese, ecc..... Villa Foscari - facciata anteriore Il nostro battello facciata posteriore I magnifici quattro Villa Barchessa Valmarana e il Parco Ponte girevole Pranzo a bordo