RISOLUZIONE La VIII Commissione e la XIII Commissione

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RISOLUZIONE La VIII Commissione e la XIII Commissione
RISOLUZIONE
La VIII Commissione e la XIII Commissione
premesso che:-
la laguna di Orbetello, situata in provincia di Grosseto, è una zona dal
rilevante valore ambientale e naturalistico e rappresenta un volano irrinunciabile
per l’economia e l’occupazione territoriale;
una parte della laguna di Ponente è protetta nell'Oasi del WWF della Riserva
naturale Laguna di Orbetello di Ponente e del bosco di Patanella. Sull'area insiste
anche la Riserva naturale Laguna di Orbetello, in gestione alla Provincia di
Grosseto e la zona di protezione speciale (Zps) “Laguna di Orbetello”. La laguna è
inoltre una zona umida di importanza internazionale secondo la “Convenzione di
Ramsar”: nelle sue acque nidificano o transitano di passaggio molte specie protete
di volatili;
le acque della laguna sono ricche di pesce di alta qualità come spigole, orate,
muggini e anguille. Il pesce pescato viene lavorato in alcuni stabilimenti di
trasformazione locali o venduto in molti mercati d'Italia e anche all'estero. Pregiata
è la produzione della bottarga di muggine e la preparazione delle anguille;
la particolare conformazione della laguna (che presenta uno specchio
d’acqua di oltre 2500 ettari ed una profondità media di meno di un metro) ne fa un
sistema ambientale molto delicato e vulnerabile, che necessita di una serie
continuativa di interventi manutentivi e gestionali tali da conservare e migliorare
progressivamente l'attuale stato di equilibrio ambientale. A causa dello scarso
apporto di acqua dal mare e dell'immissione di scarichi ricchi di nitrati e di sali di
potassio, provenienti dalle colture agricole, che hanno determinato il proliferare
delle alghe, ed il conseguente impoverimento di ossigeno, la laguna di Orbetello è
quindi un ambiente ad alto rischio;
proprio a seguito di una grave crisi ambientale che ha causato una ingente
moria di pesci nel corso degli anni '90, che ha avuto il suo periodo più acuto nella
primavera del 1993, la laguna di Orbetello è stata dichiarata “area ad elevato
rischio di crisi ambientale”;
successivamente, il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del
mare ha chiesto al “Ministro per il coordinamento della protezione civile”, l'adozione
di un'ordinanza che consentisse l'attuazione di interventi urgenti ed in conseguenza
di ciò è stata emanata la prima ordinanza per la nomina del Commissario delegato
al risanamento della laguna;
da anni sono state intraprese azioni e procedure gestionali finalizzate al
risanamento della laguna, tra le quali l’incremento dello scambio tra mare e laguna,
grazie alla messa in esercizio di idrovore nel periodo primaverile - estivo.
con una serie di ordinanze e di decreti del Presidente del Consiglio dei
Ministri la gestione commissariale si è protratta fino al 2014;
è emersa in questi anni l’assoluta necessità, da parte delle istituzioni
coinvolte, di procedere gradualmente dalla fase commissariale a quella ordinaria
affidando gestione e competenze della laguna agli enti locali dotando, al contempo,
le amministrazioni territoriali di opportuni finanziamenti statali capaci di strutturare
una adeguata programmazione al fine di prevenire emergenze ambientali e
salvaguardare le ricchezze naturali della zona;
in questa direzione è stata inoltre presentata alla Camera dei Deputati (sia
nella XVIesima che nella XVIIesima Legislatura) una apposita proposta di legge
denominata: “Istituzione del Consorzio per la gestione e la salvaguardia della
laguna di Orbetello”;
nel mese di febbraio 2014 Regione Toscana, Provincia di Grosseto e
Comune di Orbetello hanno firmato un accordo di programma per la gestione della
laguna e del suo ecosistema: una gestione unitaria, fino al 2016, che assicuri la
raccolta delle alghe che si accumulano in superficie, il loro trattamento e
collocazione finale, ma anche la manutenzione dei canali necessari a migliorare la
circolazione delle acque in laguna ed interventi per la conservazione di fondali e
sponde. Una regia unica degli enti locali competenti in regime ordinario, necessaria
al termine della lunga gestione commissariale e della fase transitoria assicurata
dalla Regione Toscana fino alla fine del 2014;
tale accordo prevede che la Regione Toscana provvederà a bandire la gara
per affidare il servizio di gestione della laguna fino al 2017. Nel frattempo, nel 2015,
la gestione provvisoria concordata è stata affidata al Comune di Orbetello;
va specificato che l'accordo sopracitato non è stato però firmato dal Ministero
dell'Economia e delle Finanze, nonostante la laguna faccia parte del Demanio
Marittimo e lo stesso dicastero ne sia proprietario.
a seguito del rifiuto ad assumersi le relative responsabilità la Regione è
ricorsa al Tar del Lazio, chiedendo che il Ministero paghi quanto dovuto e cioè il
costo della gestione e del recupero e smaltimento delle alghe,
nonostante le istituzioni locali abbiano messo a disposizione anche un serie
di mezzi, natanti, pompe e strumenti vari da utilizzare per la gestione della laguna e
lo stanziamento complessivo della Regione Toscana di 7 milioni di euro per tre anni
è palese che le risorse economiche degli agli enti locali competenti (Comune di
Orbetello e Provincia di Grosseto) non siano assolutamente sufficienti a far fronte a
situazioni emergenziali che interessano ciclicamente la laguna di Orbetello;
nella seconda metà del mese di luglio del 2015, anche a causa delle ondate
anomale di calore che hanno interessato gran parte d’Italia, la laguna di Orbetello è
stata oggetto di una vera e propria catastrofe ecologica che sta tenendo impegnati
anche la Protezione Civile e la Guardia Forestale dello Stato;
è stata rilevata, in pochi giorni, la morte di oltre 200 tonnellate di pesci: si
tratta di un bilancio ancora provvisorio ma che annovera tale disastro come il
peggiore degli ultimi 70 anni;
l’intera zona, dal 20 luglio scorso, è oggetto di un monitoraggio continuato e
straordinario da parte dell’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale
della Toscana);
le analisi hanno rilevato che il fenomeno di moria è da attribuire unicamente
ad un evento anossico (mancanza di ossigeno nell’acqua), mentre è da escludere
qualsiasi evento distrofico (processo solfato - riducente con sviluppo di componenti
tossiche, quali idrogeno solforato) evento, quest’ultimo, che è stato quasi sempre la
diretta causa della morte della fauna ittica che si è verificata ciclicamente negli
ultimi decenni;.
la Regione Toscana, di concerto con il Comune Orbetello e la Provincia di
Grosseto, ha annunciato che richiederà per la laguna lo stato di calamità naturale;
le prime stime, secondo il presidente della “Orbetello Pesca Lagunare”
Pierluigi Piro, parlano di una perdita economica per l’indotto territoriale di “circa 20
milioni di euro” e di “oltre 100 addetti” che potrebbero rischiare il posto di lavoro;
a fronte di tale emergenza il sindaco di Orbetello Monica Paffetti ha
dichiarato di aver “predisposto una ordinanza urgente per effettuare interventi in
stato di emergenza” e di aver “chiesto al prefetto la convocazione di un tavolo per
poterci confrontare e valutare le possibili soluzioni, dato che la problematica è d
tipo ‘sovra comunale’ e riveste le caratteristiche di urgenza”;
l’assessore regionale all’Ambiente della Toscana Federica Fratoni ha parlato
di “un evento straordinario che ci ha colto impreparati; faremo di tutto per ottenere
risorse per tutelare una grande realtà economica fiore all'occhiello della zona e
della Regione. La Regione interesserà del problema anche il Governo centrale
perché quest’ultima non può garantire delle risorse e la dimensione del fenomeno è
talmente vasta che le risorse dovranno essere chieste al Governo”;
è inoltre emerso da organi di informazione che non sarebbero stati effettuati
negli anni passati a guida della gestione commissariale gli interventi strutturali del
bacino, ed in particolare quei canali interni che avrebbero consentito un naturale
ricambio delle acque nella laguna;
appare quindi evidente, aldilà delle singole responsabilità, che il modello di
governance attuale della Laguna di Orbetello, pur affidando le competenze della
laguna agli enti territoriali, manca però di adeguate risorse economiche e tecniche
capaci di assicurare una corretta gestione di un ecosistema così complesso e
fragile e che interessa un vasto e diversificato tessuto ambientale, occupazionale
ed economico.
Impegna il Governo:
ad aderire, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze in qualità di ente
titolare della proprietà demaniale marittima, all’accordo di programma citato in
premessa per la gestione della laguna di Orbetello o a valutare altre forme di
gestione della laguna che prevedano comunque il coinvolgimento diretto dello
Stato;
a stanziare annualmente adeguate risorse economiche per assicurare, di concerto
con gli altri enti territoriali preposti, la corretta gestione del complesso e delicato
ecosistema ambientale della laguna di Orbetello al fine di prevenire e contrastare,
anche attraverso la realizzazione di adeguati interventi infrastrutturali ad oggi
mancanti, i disastri ecologici che ciclicamente stanno interessando la fauna ittica
presente nella laguna di Orbetello;
ad assumere iniziative volte ad accelerare i tempi di emanazione del decreto per la
dichiarazione
dello
stato
di
calamità
o
di
avversità
meteomarina
e
conseguentemente a prevedere stanziamenti economici, agevolazioni ed interventi
contributivi e creditizi per le attività della filiera ittica ed ammortizzatori sociali per i
lavoratori coinvolti che ricadono nel territorio della laguna di Orbetello, al fine di
sostenerne la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso un apposito
finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura,
istituito dall’articolo 14 del Decreto legislativo 26 maggio 2004, numero 154.
Sani, Dallai, Realacci, Oliverio, Borghi, Venittelli, Capozzolo, Braga, Mariani,
Manciulli, Cenni, Mazzoli, Terrosi, Prina