News Fiavet S_06_08feb - FIAVET

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News Fiavet S_06_08feb - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
News Attualità
News Agenzie di Viaggio
News Trasporti
News Esteri
News Statistiche
pag. 1
pag. 5
pag. 5
pag. 7
pag. 7
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
pag. 9
pag. 9
pag. 10
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
Fiavet, una poltrona per due
Conto alla rovescia per la Fiavet del futuro: a
pochi giorni dall’elezione dei nuovi vertici della
federazione (11 febbraio, Assisi), i due
candidati ufficiali, Cinzia Renzi e Fortunato
Giovannoni, anticipano i punti-chiave dei
rispettivi
programmi.
«La mia ricandidatura – dice Cinzia Renzi –
nasce soprattutto dalla voglia di portare a
termine alcune azioni che abbiamo già fatto
maturare, ad esempio la certificazione delle
agenzie con l’Isnart e il protocollo con l’UPI per
la lotta contro l’abusivismo delle adv. Ci sono
poi i progetti futuri, a cominciare da una
campagna di marketing associativo, a livello
nazionale, spiegando cosa fa realmente la
federazione e quali sono i vantaggi per gli
associati. Credo infatti che non ci sia la
percezione del valore dei servizi dal punto di
vista legale e fiscale che Fiavet fornisce
costantemente. Occorrerà poi rafforzare la
federazione, cercando di riunire tutte le
associazioni di adv che sono all’interno di
Confcommercio e anche quelle associate alle
varie
Ascom».
Tra i propositi di Renzi c’è anche quello di
trovare un punto di sintesi tra Ainet e Fiavet. «A
livello istituzionale vorrei impegnarmi a
interagire con il ministro Gnudi e operare al
meglio con l’Enit, per far partecipare le adv alla
promozione Italia all’estero. Sempre in questo
contesto, vorrei avviare una revisione del
Codice del Turismo su certe situazioni, prima
fra tutte quella del fondo di garanzia. Rivedere
una volta per tutte i rapporti con le compagnie
aeree, attraverso sforzi associativi volti a
combattere le vessazioni in atto nei confronti
delle adv e soprattutto a contrastare la politica
degli Adm, che sembrano ormai un modo
usato dai vettori per far cassa. E investire sulla
formazione professionale con gli enti bilaterali,
soprattutto per le nuove leve, cercando anche
di realizzare una rappresentanza visibile dei
giovani».
Per Fortunato Giovannoni, «la difesa degli adv
italiani è l’obiettivo fondamentale della nostra
attività futura. L’agente deve tornare a essere il
centro di riferimento del sistema turistico
italiano. C’è l’urgenza dell’unità sindacale
dell’organizzazione: creare una Fiavet unita,
senza divisioni causate da tensioni interne».
Altri due punti di credibilità interna, secondo
Giovannoni, riguardano la trasparenza delle
attività associative e l’etica gestionale. «Come
azioni all’esterno, occorre lavorare per un
supporto allo sviluppo delle politiche turistiche
e territoriali regionali attraverso la creazione di
un data-base informativo. Supporto operativo
anche alle Fiavet regionali che ne fanno
richiesta e un’attività congiunta con le strutture
territoriali per accordi politici con le
Ascom/Unioni Regionali di ConfcommercioImprese per l’Italia. La Fiavet deve
riappropriarsi di un ruolo di primo piano con
tutti gli interlocutori istituzionali e governativi».
Altro passaggio-chiave: la realizzazione di un
marketing associativo con l’obiettivo di una
diminuzione progressiva della quota di
adesione verso Fiavet Nazionale per liberare
www.fiavetsardegna.it
[email protected]
risorse aggiuntive alle Associazioni Regionali.
«Per la formazione vorrei attivare contatti con le
Università e i centri di ricerca specializzati sul
turismo, realizzando il primo corso quinquennale
per figure professionalizzanti delle adv con il
marchio Fiavet e creare la prima università online
esclusiva
del
turismo».
La
voce
delle
due
‘squadre’
Laura Bolgia di Viaggi Bolgia (Trento) è una delle
componenti della Giunta nazionale di Giovannoni.
«Sostengo Fortunato perché ha subito dichiarato
di voler lavorare per l’unità di Fiavet. Condivido i
principi guida del suo programma Tornare a
essere protagonisti ispirati alla trasparenza,
all’etica gestionale, alla difesa degli adv, all’unità
sindacale. E apprezzo la volontà di attivare azioni
sul territorio con la creazione di un Gruppo
Giovani, con attenzione ai loro bisogni, e
formazione e supporto per giovani imprenditori».
Idee chiare anche per Agostino Ballone di Baltour
(Pescara) della squadra di Renzi: «In questa lista
c’è un mix tra continuità e rinnovamento. Cinzia
Renzi ha ben operato nonostante le difficoltà.
Riceviamo attacchi da più parti: i t.o., anch’essi in
forte difficoltà, tentano di fagocitare le rete
distributiva per contenere i costi, e i vettori
cercano di imporre regole sempre più
penalizzanti. La categoria deve dimostrare
compattezza e se necessario assumere decisioni
forti per valorizzare la professionalità della rete
agenziale».
www.fiavet.it
Elezioni Fiavet, la regionale Calabria appoggia Cinzia Renzi.
Per una “Fiavet giovane e con voglia di fare”
In una nota la Fiavet Calabria annuncia che “in
questo delicato frangente per il settore”, intende
più che mai sostenere la riconferma alla
Presidenza Nazionale per il prossimo
mandato il presidente uscente Cinzia Renzi.
“Questa Regionale conferma la fiducia al
presidente Renzi per il lavoro e l’impegno
profusi per gli associati e per l’associazione (in
particolare per avere creduto in una piccola
regionale che ha cosi potuto contribuire al
lavoro e al progetto intrapreso, dando quindi
voce a chi molto spesso rimane inascoltato), e
per l’ avere dimostrato attenzione a una scelta
che fosse più rappresentativa di tutto il territorio
Nazionale”. “Questa regionale- continua la notaritiene inoltre di mettere al servizio della
categoria tutta l’esperienza maturata in questi
anni dal presidente regionale Massimo
Madarena già componente la Giunta Nazionale
con delega ai Trasporti e – dopo averla rimessa
nell’interesse
dell’associazione
con
successiva delega ai Rapporti Istituzionali e
Politici”. “Nel corso delle attività svolte
nell’interesse dell’Associazione - viene inoltre
sottolineato - sono stati raggiunti una serie di
risultati che potrebbero essere definiti a dir poco
storici, non ultima l’audizione presso la X
Commissione del Senato della Repubblica. Ciò
ha consentito di stringere rapporti con la
Politica, spianando la strada a un percorso
che ha anticipato tutti coloro i quali oggi si
professano paladini di questa “Via”. Tale via
maestra è fondata su idee nuove che non
hanno trovato in passato la sponda di coloro i
quali oggi vorrebbero fare propri questi nuovi
percorsi. Per questo motivo siamo certi di
poter contare sulla maggioranza dei Delegati
che credono che il momento difficile richieda
serenità e unità e una nuova Fiavet, giovane
e con voglia di fare, che difenda i veri
interessi della categoria e soprattutto infonda
un nuovo spirito che faccia sempre più
emergere il ruolo fondamentale dell’agente di
viaggio nella filiera del Turismo, oggi più che
mai scelta obbligata per il reale sviluppo del
nostro Paese”.
Madarena (Fiavet Calabria):
«La federazione serve ancora»
«Signori, si conta
davvero. E si conta ancora, sia come agenti
che come federazione». A pochi giorni
dall’elezione dei nuovi vertici Fiavet, Massimo
Madarena,
presidente
dell’associazione
regionale calabrese e sostenitore della
candidatura di Cinzia Renzi alla presidenza
della federazione, sintetizza così il delicato
momento dell’intermediazione, richiamando con
forza e passione tutti gli agenti, in particolare i
giovani, a un coinvolgimento costruttivo per le
battaglie che attendono la categoria.
«La nostra Regionale – esordisce Madarena –
conferma la fiducia al presidente Renzi per il
lavoro e l’impegno profusi per gli associati e per
l’associazione, e per aver edimostrato
attenzione a una scelta che fosse più
rappresentativa di tutto il territorio nazionale».
«Non è vero che la Fiavet in questi anni ha fatto
ben poco: abbiamo raggiunto una serie di
risultati che potrebbero essere definiti a dir poco
storici, non ultima l’audizione presso la 10°
Commissione del Senato della Repubblica. Nel
corso di questa nostra rilevante partecipazione
attiva abbiamo lasciato un documento nel quale
vengono menzionati le maggiori criticità sofferte
dalle agenzie di viaggi e dal tour operating».
«Innanzitutto – prosegue Madarena – abbiamo
problemi di liquidità seguiti dalla mancata
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condivisione di strategie con altri partner della
filiera. In altre parole, noi chiediamo in modo
sempre più pressante che ci sia una maggiore
integrazione nella filiera, poiché il momento è
davvero serio e dobbiamo essere tutti più
compatti e vicini: purtroppo questo ancora non
accade e ognuno sta andando per strade
diverse. Faccio un esempio evidente: se si
fermano i flussi di denaro per le adv, la liquidità
si perde automaticamente anche nel tour
operating
e
tra
i
vettori».
«E allora – si chiede il presidente di Fiavet
Calabria – vogliamo una volta per tutte
confrontarci su questa problematica? A mio
avviso si tratta di un passaggio obbligato e la
richiesta rivolta in particolare alle compagnie
aeree proviene , tra l’altro, dall’intermediazione
che detiene ancora l’80% delle transazioni a
fronte di un 20% frazionato tra call-center,
sportelli
aeroportuali
e
internet».
«Sembra che nessuno abbia il coraggio di dire
che il trade ha il mercato in mano: ebbene la
Fiavet lo sta facendo da tempo e mai come in
quest’ultimo periodo la federazione evidenzia la
necessità di un dialogo, non tra soggetti o
associazioni o tra chi rappresenta qualcosa o
qualcuno, ma un vero e proprio dialogo fra
venditori, senza posizioni dominanti occupati a
priori. Oggi ormai nessuno è più intoccabile;
basta una emergenza e rischiamo tutti».
Domande
senza
risposte?
Madarena passa poi a formulare degli esempi
emblematici di una situazione ormai
insostenibile da parte degli agenti di viaggi:
«alcune agenzie stanno ancora aspettando i
rimborsi sui voli cancellati per la famosa nube
vulcanica. Quanto tempo è trascorso? Allora,
chiediamo ai vettori: c’è un problema
finanziario? Come possiamo risolvere questa
impasse, dando risposte concrete alla
clientela
che
attende?».
«Altro esempio che attiene il tour operating:
la scorsa estate Valtur pretendeva il saldo
della pratica in tempi inaccettabili, troppo
ravvicinati rispetto alla normale tempistica
richiesta per la chiusura della pratica. Anche
in questo caso se c’è un problema di liquidità,
va risolto tutti insieme, senza supponenza».
«Fortunatamente in questo contesto arrivano
segnali costruttivi come quello di Eden Viaggi
che attraverso il suo presidente Filippetti ha
già manifestato la disponibilità ad aprire un
canale condiviso per gestire le situazioni con
pari dignità. Ciò che purtroppo non avviene
ancora a livello politico-istituzionale».
«C’è qualcosa che non funziona e per far
tornare i conti – conclude Madarena – è bene
che tutti gli agenti di viaggi diano il loro
contributo di idee e di impegno alle
associazioni di categoria come la Fiavet. E a
chi tira fuori il solito discorso del perché si
dovrebbero pagare le quote alla federazione
che non dà nulla in cambio, rispondo che
solo la presenza e l’assistenza degli uffici
legale e fiscale di Fiavet, che hanno aiutato
tantissimi colleghi, è un buon motivo per
pagare
la
quota».
www.fiavet.it
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
Monti sblocca gli investimenti per gli aeroporti
Passo avanti per lo sblocco del piano di
investimenti
dei
principali
sistemi
aeroportuali italiani, Roma, Milano e
Venezia. Un via libera che farà partire una
macchina degli investimenti pari a 4,6
miliardi di euro a lungo termine.
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha
infatti firmato il decreto che di fatto smuove i
programmi messi a punto dalle società di
gestione, Save per Venezia, Adr per Roma
e Sea per Milano. Proprio quest'ultima
risulta in pole position per l'avvio degli
interventi in quanto più avanti nella
definizione
delle
convenzioni.
Prendendo in considerazione il piano di
investimenti, legato anche agli aumenti
delle tariffe aeroportuali già definiti,
prevede per la prima fase, in scadenza nel
biennio 2015-2016, interventi per quasi 2
miliardi
di
euro.
Per Malpensa saranno disponibili 600
milioni di euro in aggiunta ai 90 di Linate,
mentre sul fronte della Capitale verranno
destinati circa 900 milioni a Fiumicino, che
ha un programma di crescita della capacità
di dimensioni imponenti, mentre gli
investimenti su Ciampino si limiteranno a
27.6 milioni. Per Venezia sono invece
previsti, sempre per la prima fase, fondi
pari a 328 milioni.
Fee Iata: l'associazione apre tavolo di
discussione con Uftaa
Dopo la dura presa di posizione dell'Uftaa
contro l'aumento della fee annuale in
vigore dal 1° gennaio scorso, la Iata apre
un tavolo di discussione con l'associazione
mondiale delle agenzie di viaggi.
Nei giorni scorsi Mario Bevacqua,
presidente dell'Uftaa, ha incontrato a
Ginevra il ceo di Iata, Tony Tyler, e Alex
Popovich, responsabile dei rapporti con le
adv. "Dopo aver constatato che i vertici
della Iata non ricevevano le giuste
informazioni dalla base - spiega Bevacqua
-, gli abbiamo consegnato dieci domande,
chiedendo una risposta scritta entro 15
giorni".
Sul tavolo alcune questioni concrete: "Ad
esempio, perché la Iata ha aumentato del
25% la tassa annuale? Perché l'assistenza
è differente nelle varie parti del mondo?".
E conclude: "Vogliamo portare avanti una
trattativa seria: abbiamo gettato le basi.
Siamo soddisfatti di com'è andato questo
primo incontro".
I colloqui Uftaa-Iata
Il presidente dell’Uftaa Mario Bevacqua ha incontrato a Ginevra Tony
Tyler, direttore generale della Iata, insieme ad Aleks Popovich, senior
vp industry distribution & financial services della Iata.
Al centro dell’incontro le questioni sollevate dall’Uftaa (federazione
internazionale delle associazioni di adv) sia nel suo ultimo congresso
che sulla base dell’indagine svolta tra gli associati e presentata nel
White
Paper
2011.
Nella riunione, Uftaa ha presentato una lista di punti critici da rivedere,
nel complesso e spesso teso rapporto tra le imprese della
distribuzione e la Iata, affidata all’analisi di Popovich in vista di
innovazioni
concrete.
Tyler si è detto convinto «per esperienza» dell’importanza del
contributo delle agenzie di viaggi al fatturato delle compagnie aeree, e
quindi della necessità di puntare al miglior equilibrio tra la redditività
dei vettori e un efficiente Agency Programme. Punto di vista
pienamente condiviso da Bevacqua, soddisfatto anche per lo spirito
sereno e collaborativo dell’incontro: «Nella prospettiva di un miglior
rapporto industriale – ha sottolineato – con un utilizzo più efficace
degli strumenti già disponibili, particolarmente al livello degli Agency
Programme
Joint
Council».
Infine il management Iata è stato invitato a intervenire nel congresso
2012
di
Uftaa
che si
terrà
a Kuala Lumpur.
www.uftaa.org - www.iata.org
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DL semplificazioni: norme per il turismo
Il dl semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri
contiene anche una serie di misure che riguardano il
turismo, il suo sviluppo, e l’Expo di Milano. In
particolare, una norma modifica e amplia il Codice del
Turismo, approvato lo scorso anno, laddove prevede
iniziative dedicate ai circuiti nazionali di eccellenza a
sostegno dell’offerta turistica. Un comma, infatti,
coinvolge le imprese turistiche che si trovano in
determinate aree e che potranno predisporre pacchetti
che facilitino lo sviluppo del cosiddetto turismo
accessibile: da quello per la terza età, al turismo per i
disabili,
a
quello
giovanile.
«Questa disposizione è interessante – osserva Alberto
Corti, direttore di Federviaggio-Confcommercio –
perché, ampliando il Codice del Turismo, offre a
Regioni e Province autonome l’opportunità di
incentivare, con gli operatori turistici, una domanda di
turismo alla quale il settore guarda con crescente
attenzione e che riveste fra l’altro una valenza sociale
molto positiva». Un’altra norma prevede che i beni
confiscati, che abbiano caratteristiche adatte, possano
essere dati in concessione a cooperative di giovani,
con meno di 35 anni, i quali avrebbero finanziamenti
agevolati per dare il via ad aggiustamenti e
ristrutturazioni per l’utilizzo a fini turistici.
«Anche questa novità ci piace – commenta Corti –
perché sviluppa quella che è una vocazione del
turismo, ovvero lavorare per il miglioramento
dell’immagine del paese e l’occupazione giovanile,
restituendo in questo caso un utilizzo appropriato a
risorse che provenivano da attività illecite».
Infine, il decreto prevede il potenziamento delle
modalità di finanziamento per opere legate a Expo
2015. «Non vorremmo che nel clima di recessione
l’Expo passasse in subordine – conclude Corti – È
proprio nei momenti di difficoltà che iniziative come
questa vanno sostenute e potenziate».
Secondo il ministro sarà una delle priorità del governo di Monti
Passera: dare senso al numero elevato di scali in Italia
Una delle priorità del governo sarà quella di "dare entro breve un senso
alla numerosità degli aeroporti in Italia". Lo ha affermato il ministro dello
Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passare alla Mobility Conference
in Assolombarda a Milano. Secondo Passera c'é da attuare un "rigore da
intendere non su singole opere, ma su pacchetti di opere e la Lombardia
non può dire di non essere tra le priorità". In particolare, poi, a detta del
ministro, l'operazione dovrà riguardare gli aeroporti.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
Federalberghi: più trasparenza
nelle recensioni online
L'autorità britannica di controllo sulla pubblicità
(Advertising Standard Authority-ASA) ha
censurato ufficialmente TripAdvisor dopo che i
reclami sulle recensioni false e fuorvianti hanno
raggiunto livelli “epidemici”, come riportato dal
Times.
L'ASA ha rilevato che le recensioni possono
essere pubblicate su TripAdvisor senza alcuna
forma di verifica e che false recensioni vengono
pubblicate senza essere riconosciute. Secondo
l'Autorità, TripAdvisor non può pertanto affermare
di offrire consigli affidabili formulati da viaggiatori
reali.
Già alcuni mesi fa il Tribunale di Parigi aveva
condannato TripAdvisor per aver messo in atto
pratiche commerciali sleali e ingannevoli. Inoltre,
in Germania la principale organizzazione
indipendente per il controllo su prodotti e servizi
(Stiftung Warentest) ha svolto un test sui principali
portali – sette siti di recensione alberghiera e sei
siti di prenotazione – evidenziando come in quasi
tutti i siti sia possibile pubblicare recensioni
ingannevoli.
In una nota di Federalberghi, si fa notare che la
legislazione italiana “non è adeguata ai tempi in
quanto una recensione diffamatoria pochi minuti
dopo essere stata pubblicata è visibile in rete da
milioni di persone, senza che la parte lesa
disponga di effettivi strumenti di tutela e un grande
Paese turistico come l'Italia non può permettersi il
lusso di consentire che – grazie allo schermo
dell'anonimato – i professionisti della denigrazione
e dell'autocelebrazione elettronica continuino a
operare
indisturbati”.
Pertanto la federazione ha presentato alle forze
politiche e al Governo italiano un pacchetto di
proposte “volte ad assicurare che il diritto di
esercitare la libertà di manifestazione del pensiero
garantito dalla nostra Costituzione non si trasformi
nella licenza di offendere e vilipendere senza
doverne
rispondere”.
Con lo stesso obiettivo, a livello europeo,
Federalberghi e le altre associazioni aderenti
all’Hotrec (Hotel-Restaurant-Cafè in Europe)
hanno elaborato un codice di condotta per invitare
i grandi portali turistici ad assicurare la
trasparenza
delle
informazioni.
www.federalberghi.it
Pagina 4
Turismo: Enit, per viaggi di nozze sposi indiani privilegiano l'Italia
(ASCA) - Roma, 3 feb - Gli sposi indiani
privilegiano l'Italia rispetto ad altre
destinazioni per trascorrervi la loro luna di
miele. Il nostro Paese, infatti, si e'
aggiudicato il Premio India's Best Awards,
2012 nella categoria ''Best Honeymoon
Destination (World)'', indetto dalla rivista
Travel+Leisure India & South Asia.
La cerimonia per l'assegnazione del
riconoscimento si svolgera' a New Dehli il 17
febbraio prossimo, alla presenza del Ministro
per il turismo, Shri Subodh Kant Sahai, del
Direttore Responsabile di Travel + Leisure,
Nancy Novogrod, del Direttore Generale dell'
ENIT, Paolo Rubini, di membri illustri
dell'American Express Publishing, di autorita'
governative, di rappresentanti
della
''hospitality
fraternity'',
dell'industria
cinematografica di Bollywood, della moda e
di
giornalisti
indiani
e
stranieri.
Travel+Leisure e' una delle piu' prestigiose
riviste di viaggio e lifestyle e da oltre dieci
anni organizza e assegna premi alle migliori
destinazioni
al
mondo.
Per festeggiare cinque anni di viaggi
promossi nelle regioni dell'Asia del sud, la
rivista ha lanciato lo scorso anno il premio
India's
Best
Awards.
La classifica per le migliori destinazioni e'
stata realizzata raccogliendo i risultati dei
pareri espressi dai lettori della rivista
attraverso le risposte arrivate via posta e on-
line.
Sono stati assegnati 49 premi suddivisi in 29
categorie tra le migliori destinazioni in India e
nel mondo. Sono stati valutati viaggi in
crociera, business hotel, aeroporti, treni di
lusso, spa e destinazioni per viaggi di nozze.
Le votazioni dei lettori sono state attente ed
accurate e la competizione e' risultata molto
serrata nelle diverse categorie interessate.
''Questo successo dell'Italia ci conforta nel
lavoro che stiamo portando avanti da tempo,
attraverso il nostro Ufficio di Mumbai, in
questo mercato cosi' promettente- commenta
il Direttore Generale dell'ENIT, Paolo Rubini che ha contribuito a posizionare il nostro
Paese fra quelli piu' visitati nell'area europea
da parte dei turisti indiani, come attestano gli
ultimi dati della Banca d'Italia che nel periodo
di gennaio-ottobre 2011 registrano un
incremento della spesa del 20% rispetto allo
stesso periodo del 2011, pari a 245 milioni di
euro. I punti di forza dell'ospitalita' italiana
sono legati al grande fascino del patrimonio
artistico e culturale del nostro Paese,
all'enogastronomia, al fitto calendario di
eventi e di appuntamenti (iniziative culturali,
festival, manifestazioni), a quello che viene
definito lo stile di vita italiano, ma anche a
specifici pacchetti turistici d'offerta ''all
inclusive''capaci di corrispondere in maniera
ottimale alle aspettative dei vari target di
domanda dei mercati di provenienza''.
Genova approva la tassa di soggiorno, è polemica
"Non si tratta di un semplice balzello, ma di
detto il consigliere Pdl, Giuseppe Costa –,
un investimento per attrarre ancora più
una città che aveva puntato sul turismo e
turisti". Gianni Vassallo, assessore al
che, invece, con questo ulteriore balzello
Turismo di Genova, risponde così alle
rischia di fermare il processo positivo che
polemiche sull'approvazione, da parte del
Genova ha maturato da qualche tempo
Comune, di una tassa di soggiorno per i
con il costante aumento delle presenze
turisti.
turistiche. Ho chiesto di migliorare questo
Il balzello sarà operativo dal primo marzo e
atto amministrativo, su cui abbiamo delle
riguarderà i turisti che alloggeranno negli
forti perplessità, andando a toccare le
hotel della città. L'imposta, che non verrà
esenzioni e spostando l’età dei figli dai 14
applicata agli under quattordici, varierà da
anni
ai
18
anni”.
uno a tre euro a seconda del tipo di albergo e
"Il provvedimento - ha risposto l'assessore
verrà riscossa dalle strutture ricettive. Il
Vassallo - nasce proprio dalla presenza di
provvedimento ha destato comunque
turisti a Genova. La tassa di soggiorno
Didascalia che descrive
o lail foto.
perplessità nell'opposizione,
che hal'immagine
obbliga
turista a spendere un euro di più,
presentato degli emendamenti in sede di
ma consente a operatori del settore e non
consiglio
comunale.
al Comune di investire 2 milioni di euro per
“Siamo di fronte a una città in difficoltà – ha
far conoscere Genova”.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
NEWS AGENZIE DI VIAGGIO
La cura Monti scuote le adv
A poche settimane dall’emanazione dei severi
provvedimenti del governo Monti in materia
fiscale, finanziaria e pensionistica, le imprese
del turismo ne valutano gli effetti: gli agenti di
viaggi sono quasi tutti preoccupati per la nuova
norma sulla tracciabilità dei pagamenti, che
riduce a soli 1.000 euro l’uso consentito del
contante. Ma pesa anche il tetto innalzato al
3,5% dei costi/commissioni per le transazioni
sulle carte di credito, e ci sono novità contabili
che appesantiscono il lavoro amministrativo.
De
Cesare
Viaggi
Salerno
«Il principio della trasparenza, alla base della
norma sulla tracciabilità, è solo in parte
condivisibile perché non tiene conto delle
peculiarità di settori come il nostro», afferma
Mario De Cesare (De Cesare Viaggi, Salerno) .
«In agenzia – spiega – si lavora molto con il
traffico etnico e da sempre certe transazioni
vengono saldate in contanti, perché molti clienti
non hanno conto corrente o carte di credito.
Questo ci sta creando problemi di incasso, con
il rischio di perdere anche molta clientela. E
l’escamotage di frazionare il saldo pone un
problema contabile in più, in barba alla
trasparenza». C’è poi il tema della
semplificazione, «che personalmente –
aggiunge De Cesare – vorrei interpretare come
“sburocratizzazione”. Ma siamo ancora distanti
dal facilitare l’attività amministrativa delle
agenzie. Un esempio su tutti è quello dei viaggi
scolastici: per formulare il preventivo richiesto
da una scuola ci vuole personale specializzato,
poi ci viene richiesta una mole enorme di
documenti, e ogni scuola adotta una procedura
tutta
sua.
Tutto
questo
complica
spaventosamente il lavoro. Abbiamo già
richiesto ai ministeri competenti una
omogeneità procedurale. Vediamo se arriverà».
Poi gli studi di settore, e gli elenchi dei fornitori.
«Direi che ormai gli adv passano più tempo
con commercialisti, consulenti del lavoro e
ragionieri che con clienti e fornitori.
Dovremmo produrre turismo, ma dobbiamo
fare
ben
altro».
Ciclone
Viaggi
Firenze
Perplesso anche Fabrizio Bastianoni (Ciclone
Viaggi, Firenze). «Il dato di fatto inconfutabile
– sbotta – è che noi agenti di viaggi ci siamo
ridotti a fare altre attività, e così si rischia di
annientare le piccole imprese del settore.
Ormai alcuni clienti ridimensionano le
vacanze, e si perde la fascia medio-alta. Altri
clienti li perdiamo addirittura dall’estero, dove
non c’è il problema della tracciabilità».
Bastianoni si dice d’accordo sul contrasto
all’evasione, ma senza sconfinare. «So di
colleghi – racconta – che frazionano le
pratiche, il che dimostra la scarsa efficacia di
certi rimedi estremi. Sarebbe necessario
distinguere per certe misure, ad esempio per
le agenzie di viaggi che hanno una
bassissima marginalità». Poi gli studi di
settore, tutti da verificare: «Noi rientriamo nei
parametri, e non abbiamo avuto controlli. Ma
sono ben altri i coni d’ombra dove si
dovrebbe far luce». Detto questo, rimane
l’amarezza di constatare che «ormai le
agenzie sono alla mercè di tutti: dai vettori ai
fornitori, dalla pubblica amministrazione alle
autorità locali. Non credo che sia questa la
strada per dare fiducia e tornare a crescere».
Atonga
Viaggi
Ravenna
Quasi rassegnata Laura Maraldi (Atonga
Viaggi, Ravenna): «Di fronte ai decreti del
governo si può fare ben poco, ormai
dobbiamo abituarci a questo contesto. Di
certo ancora una volta ci rimettono
soprattutto le piccole e medie imprese, e i
singoli contribuenti, da sempre sotto la lente
d’ingrandimento». Per l’adv romagnola «la
peggiore conseguenza diretta riguarda
sicuramente le vendite all’ultimo minuto. Perché
i clienti spesso possono utilizzare il bancomat
per cifre contenute, non superiori a poche
centinaia di euro, e sempre più spesso ci
pagano con assegni. Il che ci costringe alla
verifica della copertura e al riscontro contabile,
tutto diventa più lungo ci espone a rischi di
solvibilità del cliente». Maraldi segue la
gestione amministrativa e racconta di dover
affrontare, ogni giorno, nuove regole e
adempimenti. «Mi pare chiaro – aggiunge –
che l’Agenzia delle Entrate non abbia la
cognizione chiara delle particolati condizioni
operative di un’agenzia di viaggi. Anche negli
studi di settore sembra che tutto sia affidato a
semplici interpretazioni, e questo non va bene».
Laika
Viaggi
- Catania
Preoccupata, ma decisa Ileana Ciancio
Paratore (Laika Viaggi, Catania). «Da quando a
dicembre Monti ha varato la sua manovra qui
dalle nostre parti si è fermato praticamente
tutto, almeno nel turismo», fa sapere.
«Probabilmente la gente ha pensato bene di
verificare le conseguenze di certe misure sui
propri bilanci, quindi nelle agenzie sono
diminuiti molto preventivi e vendite». Quanto
all’operatività, «conosciamo bene le nostre
regole e vediamo come si assottiglia sempre
più la marginalità». Salvo che per la biglietteria
Iata, Laika Viaggi non accetta più pagamenti su
carta di credito, «perché – dice – non ho
intenzione di pagare commissioni così alte». Un
tema su cui è perentoria: «O si rivedono anche
questi livelli di commissione che gravano sulle
agenzie, oppure si deve dare l’opportunità di
fare diversamente. La tracciabilità invece credo
che non sia un problema nostro: noi ci siamo
adeguati, da cittadini, come negli altri settori».
NEWS TRASPORTI
Verranno restituite solo le tasse a chi ha comprato un nuovo
biglietto con altri vettori
Il governo spagnolo va in soccorso dei
passeggeri coinvolti nel fallimento di Spanair,
che ha interrotto la propria attività
improvvisamente venerdì 27 gennaio. Coloro
che hanno dovuto comprare un nuovo biglietto
utilizzando le cosiddette "Tariffe di riscatto"
possono chiedere il rimborso delle "Tasse"
pagate e PMR, a titolo di garanzia. Come
annunciato dal ministro dello sviluppo, Ana
Pastor, questi voli sono esenti dal pagamento
Pagina 5
delle tasse, il che significa un risparmio di 8
euro a biglietto. I passeggeri che hanno
acquistato uno di questi "Biglietti di
salvataggio" messi in vendita dalle
compagnie aeree tra il 27 gennaio e il 3
febbraio e vorranno il recupero delle tasse,
dovranno
inviare
una
e-mail
a
[email protected] entro il 15
febbraio 2012. La richiesta deve essere
corredata dai dati personali del passeggero,
numero di passaporto o carta d'identità, numero
di conto corrente dove i soldi verranno
rimborsati, originale o copia del biglietto o
l'imbarco con volo British Airways di linea e
biglietto di volo o carta d'imbarco in una
compagnia alternativa. Le richieste di rimborso
possono essere inviate anche per posta
ordinaria a: Aena Aeropuertos S.A. Dirección
Económico Administrativa Peonías, 12 28042
Madrid, Spagna.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
ETS, la Cina sfida l’Europa
La Caac, Civil Aviation Administration of
China, ha vietato a tutte le compagnie
nazionali di adeguarsi all’ETS, l’Emission
Trading Scheme europeo che, in vigore già
da gennaio, vuole tagliare del 21% entro il
2020 le emissioni di CO2 sul continente.
Le compagnie che non volessero adeguarsi –
incluse le extracomunitarie – rischiano multe
di 100 euro per tonnellata di CO2 emessa
oltre i limiti consentiti. Non solo, le autorità
cinesi hanno anche vietato ai vettori nazionali
di aumentare le tariffe per sostenere
eventualmente i costi dell’ETS, stimati in
circa 95 milioni di euro l’anno: secondo le
stime di fonte europea il sistema potrebbe
costare ai passeggeri tra 2 e 12 euro la tratta.
La decisione cinese rischia di mettere
L'Australia verso
gli scanner
full-body
Si studia l'Aviation
Security Amendment
Bill 2012
L'Australia
vorrebbe
introdurre scanner fullbody nei suoi aeroporti
internazionali entro luglio.
E'
quanto
hanno
comunicato le autorità,
che parlano di un
progetto di legge da
presentare in Parlamento
questa settimana. Si
chiama Aviation Security
Amendment Bill 2012 e
fa parte del pacchetto
annunciato nel 2010, che
prevede investimenti di
quasi 30 mln di dollari in
misure di sicurezza e
anti-terrorismo negli otto
scali
internazionali
d'Australia.
seriamente in imbarazzo le autorità europee,
complicando una situazione già molto
controversa. Gli analisti formulano ipotesi le più
varie e inquietanti sui possibili sviluppi della
vicenda. Siva Govindasamy di Flightglobal ha
detto alla BBC che «L’Europa potrebbe perfino
bloccare i voli cinesi, il che sarebbe
sicuramente visto come ritorsione, e sarebbe
comunque una pessima cosa per entrambe le
parti», e saggiamente considera che vista la
dimensione dei contendenti la cosa dovrebbe
essere affrontata e risolta in sede
internazionale, da un organismo internazionale,
ad esempio la World Trade Organization.
Anche perché l’ETS affronta in queste
settimane la fortissima opposizione di altri
Paesi, dagli Usa al Canada al Brasile all’India.
Alitalia ha ridotto di 7 voli i
collegamenti per Linate.
Annullati i voli di Air Alps da
e per Parma
Sciopero generale proclamato
da Filt Cgil, Fit Cisl ed Uiltrasporti
1 marzo si ferma tutto
il settore dei trasporti
Fiumicino, qualche
cancellazione per
E' stato proclamato per giovedì 1°
maltempo e sciopero in marzo lo sciopero generale di 4 ore di
tutto il settore dei trasporti dai sindacati
Francia
Alcune cancellazioni di voli,
sia pure per motivi diversi,
all'aeroporto di Fiumicino. Per
il maltempo sono stati
annullati i 6 voli (3 in arrivo e 3
in partenza) della compagnia
Air Alps per Parma; mentre a
causa uno sciopero di 3 giorni
del settore aereo in Francia
(piloti, hostess e personale
tecnico), in corso da ieri, Air
France e easy Jet e Vueling
hanno soppresso nel corso
della giornata 7 voli per Parigi,
di cui 3 in partenza e 4 in
arrivo. Da parte sua Alitalia ha
ridotto oggi di 7 voli (3 in
arrivo e 4 in partenza) i
collegamenti per Linate.
Enac, attivati i piani neve negli aeroporti
In relazione alle avverse condizioni
meteo sull’Italia, l’Enac-Ente Nazionale
per
l’Aviazione
Civile
ha
confermato che in tutti gli aeroporti
interessati sono stati attivati i Piani Neve
approvati dall’Ente, che prevedono
attività specifiche da parte di tutti gli
operatori aeroportuali, tra cui, ad
Pagina 6
Il
bando
non
è
escluso
La Caac per ora si è detta fiduciosa che la
Commissione Europea sarà aperta alla
comunicazione, per la ricerca di una soluzione
condivisa del problema, ma un suo portavoce
ha poi detto: «La Cina considererà comunque
l’adozione di misure necessarie a proteggere gli
interesse dei cittadini e delle imprese cinesi».
Mentre la Commissione Europea ha fatto
sapere che la direttiva ETS consente il bando
operativo per qualsiasi compagnia che insista a
violare “consistentemente” la normativa in
vigore nell’Unione. E nel frattempo la gran parte
dei vettori aerei in linea sull’Europa, inclusi gli
europei, ha annunciato o già applicato aumenti
delle tariffe per sostenere i costi dell’ETS.
Filt Cgil, Fit Cisl ed Uiltrasporti.
L'annuncio è stato dato con una lettera
al presidente del consiglio, Mario Monti,
ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e
alla Commissione di Garanzia sullo
sciopero "per la grave condizione dei
trasporti nel Paese, ulteriormente
aggravata dalle decisioni del Governo".
"La mobilitazione e lo sciopero spiegano le tre organizzazioni sindacali
di categoria - riguarderà tutte le attività
del comparto, dal trasporto pubblico
locale a quello ferroviario, dal trasporto
aereo a quello marittimo e portuale.
Stop anche all'autotrasporto, alla
viabilità su strade ed autostrade, alla
navigazione sui laghi, all'autonoleggio,
al soccorso stradale ed alle funivie". Per
i sindacati, "è indispensabile una politica
dei trasporti adeguata alle esigenze di
sviluppo e soprattutto che siano corretti
interventi sbagliati che aggravano i
problemi per i cittadini, per la aziende e
per i lavoratori".
esempio, il mantenimento delle piste libere dalla neve e
le operazioni di de-icing (sghiacciamento) delle ali degli
aeromobili.
Le direzioni dei vari scali e la direzione generale
monitoreranno la situazione aeroportuale sino al
termine dell’emergenza neve, previsto per la prossima
settimana. www.enac.gov.it
AIr France ha già annullato
9 voli. Passeggeri possono
rinviare viaggi
Francia, disagi
per sciopero
trasporto aereo
Si intensificano in Francia i disagi negli
aeroporti, al secondo giorno di sciopero
del personale aereo contro una
proposta di legge che vorrebbe
introdurre il servizio minimo garantito in
caso di sciopero anche per i voli, come
già avviene per le ferrovie. A Parigi
Roissy-Charles
de
Gaulle,
gli
annullamenti imprevisti sono il doppio
rispetto a ieri, a causa soprattutto di una
maggiore partecipazione dei piloti alla
mobilitazione: la sola Air France,
compagnia più colpita, ha già annullato
nove voli, tra cui uno per Milano. Va un
po' meglio a Parigi Orly, dove i voli
annullati sono per ora solo due.
Ieri Air France ha annullato il 33% dei
voli a corto e medio raggio, soprattutto
voli interni sulle rotte con collegamenti
più frequenti, e il 12% di quelli a lungo
raggio. Per la giornata di oggi, il vettore
francese prevede una situazione più
difficile, e garantisce di mantenere il
50% dei voli a corto e medio raggio e il
70% di quelli a lungo raggio. Ai clienti è
ancora proposta la possibilità di rinviare
il proprio viaggio, con un sistema
semplificato
di
modifica
delle
prenotazioni. Pure easy Jet ha
affermato di non prevedere "disagi
maggiori", grazie anche all'utilizzo di
personale "in stand by", ovvero
mobilitabile in caso di assenza inattesa.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
NEWS ESTERI
Maldive, i tour operator: “I turisti
non si sono accorti di nulla”
ROMA – I turisti che sono in
vacanza nel paradiso delle
Maldive non si sono nemmeno
accorti che il presidente
Mohamed Nasheed si e'
dimesso sotto la spinta di
violente proteste dell'opposizione
in atto un colpo di Stato. La
rassicurazione arriva da Roberto
Corbella, presidente di Astoi,
Associazione che riunisce i
maggiori tour operator, aderente
a
Confindustria.
''Chi ha saputo cosa stava
accadendo – spiega Corbella –
lo ha saputo dall'esterno, ovvero
da amici e parenti italiani che li
hanno informati. La situazione,
per come sta evolvendo, non
dovrebbe avere ripercussioni per
il turismo, la programmazione
dei viaggi, almeno per ora
procede regolarmente. Del resto,
tutti alle Maldive vivono di
turismo e quindi hanno grande
attenzione affinche' non vi siano
ripercussioni per il settore''.
Anche la Fiavet, la Federazione
che riunisce le agenzie di
viaggio, rassicura: le localita'
turistiche non sono state toccate
dalle manifestazioni e per ora
non si registrano disdette. Alle
Maldive, al Club Med Kani, atollo
a circa 30 minuti a nord di Male,
un receptionist, che parla
perfettamente italiano, conferma:
''i disordini sono stati solo nella
capitale, qui e' tutto tranquillo''.
Stamattina le dimissioni del presidente dopo che la polizia
ha occupato la tv di stato
Maldive, nessun pericolo per italiani
dopo dimissioni presidente
Sono stati informati di quanto sta
accadendo nella capitale Male e
"stanno tutti bene gli italiani che
si trovano alla Maldive" dove il
presidente Mohamed Nasheed si
è dimesso dopo che stamani la
polizia ha occupato la tv di stato.
Lo ha riferito il console italiano
alle Maldive, Giorgia Marazzi.
Nella capitale, ha riferito il
console, ci sono una quarantina
di italiani, mentre è elevata la
presenza di connazionali nei
resort
dell'arcipelago
dell'Oceano indiano anche se è
difficile dare un conteggio
preciso.
Nell'arcipelago, che conta circa
360mila abitanti, da settimane si
susseguono
manifestazioni
contro il governo. Le Maldive
sono tra le mete turistiche
preferite dagli italiani e il
ministero degli Esteri si è attivato
Pagina 7
per garantire l'incolumità dei
connazionali che si trovano
nell'arcipelago.
Ex prigioniero politico e attivista
per la democrazia, Nasheed era
diventato presidente nel 2008 in
seguito alle prime elezioni
democratiche dopo 30 anni.
Oggi si è dimesso oggi sotto la
spinta di violente proteste
dell'opposizione lasciando il
potere al suo vice Mohammed
Waheed Hassan. La decisione è
stata vista da molti osservatori
come un colpo di stato ma un
portavoce dei militari ha escluso
un'ipotesi
del
genere.
L'annuncio delle dimissioni è
giunto dopo una notte di scontri
nella capitale Malé e dopo che
alcuni reparti della polizia si sono
ammutinati,
prendendo
il
controllo della Tv di stato.
Federviaggio: viaggi proseguiranno, atterrati
regolarmente 3 charter dall'Italia
Maldive, Farnesina: villaggi turistici sono sicuri
"Si raccomanda di evitare con cura
visite nella capitale Malé nei
prossimi giorni, fintantoché la
situazione
non
ritorni
alla
normalità". E' quanto si legge
nell'avviso pubblicato sul sito
'Viaggiare Sicuri' con cui la
Farnesina lancia un avvertimento ai
turisti italiani che si trovano o che
stanno per andare alle Maldive.
Comunque, sottolinea la Farnesina,
"i villaggi turistici non sono coinvolti
e non risentono dei disordini che
sono - si ripete - limitati alla
capitale. Vi potrebbero essere
tuttavia difficoltà con i voli da e per
l'aeroporto di Male, che potrebbero
subire ritardi o cancellazioni. Si
consiglia ai connazionali di
registrare i dati relativi al viaggio
sul sito Dove siamo nel mondo".
Il 'warning' ricorda che "dalla notte
di lunedì 6 febbraio i disordini nella
città di Malé si sono aggravati ed
estesi, con scontri anche gravi fra
manifestanti ed esercito, e con un
uso estensivo della forza e di
sostanze quali spray lacrimogeni e
urticanti".
Intanto però sono arrivati a Male e
ripartiti regolarmente i tre voli partiti
dall'Italia con a bordo turisti italiani.
"I viaggi per le Maldive
proseguiranno - rassicura Alberto
Corti, direttore di Federviaggio - si
eviterà ovviamente di visitare Male,
che era già stata comunque da
tempo cancellata dalle visite, sia
perché da qualche tempo vi sono
manifestazioni, sia perché non ha
un interesse turistico particolare.
Ho sentito telefonicamente il
console onorario italiano alle
Maldive, Giorgia Marazzi aggiunge - la quale mi ha
confermato che la fase critica è
passata e la situazione è sotto
controllo. Del resto in questa
vicenda non c'é nessun riferimento
ideologico a situazioni che si sono
verificate in questi mesi in Medio
Oriente o in nord Africa e le
Maldive sono notoriamente un
Paese
pacifico".
I prossimi viaggi di italiani alle
Maldive
rimangono
dunque
confermati né vi sono state
disdette, almeno finora; le prossime
partenze dall'Italia sono previste
per sabato, con arrivo alle Maldive
nella giornata di domenica. "Anche
gli operatori turistici tedeschi e
inglesi, che abbiamo contattato conlcude Corti - hanno adottato la
nostra stessa politica e il loro
ministero degli Affari Esteri ha
emesso un avviso del tutto simile a
quello della Farnesina, che
raccomanda di evitare visite nella
capitale Male e nei luoghi dove vi
sono assembramenti".
NEWS STATISTICHE
Volano gli aeroporti italiani nel 2011: traffico a +6,4%
Il 2011 è stato un altro anno di
crescita per il sistema aeroportuale
italiano, che nonostante la crisi
economica ha fatto registrare 149,7
milioni di passeggeri pari a +6,4%
rispetto al 2010 e un movimento
complessivo di 1,5 milioni di
movimenti
aerei.
Dal consuntivo annuale di
Assaeroporti, dunque, la conferma
di un settore solido, anche se
l’andamento del traffico risulta a
macchia
di
leopardo.
Nel dettaglio, lo scorso anno ha
fatto segnare risultati positivi in
termini di traffico passeggeri per
tutte le categorie di scali, con un
+3% per la classe di aeroporti con
traffico superiore a 10 milioni di
pax, un +10,6% per gli scali con
traffico tra 5 e 10 milioni di utenti;
un +6,5% per gli aeroporti con
traffico tra 1 e 5 milioni e infine un
+9,6% per quelli con traffico
inferiore a 1 milione. Lo scalo di
Fiumicino e quello di Malpensa si
sono
confermati
leader
incontrastati tra i nostri aeroporti.
Nell’àmbito
degli
aeroporti
intercontinentali va sottolineato
l’incremento di passeggeri da
record registrato dall’aeroporto di
Venezia che, con un traffico di
8.584.651 passeggeri, si è
attestato a +25%. A tale risultato
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
Iata: trasporto aereo mondiale in crescita
Luci e ombre del trasporto
aereo mondiale: la buona
notizia, secondo il consuntivo
annuale della Iata, è che nel
2011 il traffico commerciale è
cresciuto di quasi il 6%
rispetto al 2010, con un
incremento al di sopra delle
aspettative; mentre la cattiva
notizia è che la crisi
economica morderà anche nel
2012, e per certe regioni del
mondo si farà sentire ancor
più pesantemente, con una
contrazione del segmento
corporate e dei viaggi aerei
d’affari.
Nel dettaglio le compagnie più
performanti sono risultate
quelle latino-americane con
un aumento del 10,2% mentre
i vettori europei hanno fatto
segnare una crescita del 9,8%
e Pagina
questo 9 risultato è stato
prodotto grazie al buon
andamento delle vendite di
voli aerei sul lungo raggio. Più
contenuta la crescita della
regione Asia-Pacifico (+4%)
dovuta essenzialmente alle
vicende dello tsunami e del
terremoto
in
Giappone.
Il load factor (fattore di carico
medio di passeggeri) per il 2011
è stato del 78,1%, in lieve calo
rispetto al 78,3% del 2010.
«Date le condizioni di debolezza
nelle economie occidentali, lo
scorso
anno il
mercato
passeggeri ha comunque retto
bene – ha dichiarato Tony Tyler,
dg e ceo della Iata – Ma nel
complesso, il 2011 è stato un
anno di contrasti. Buona la
crescita
dei
passeggeri,
soprattutto nella prima metà
dell’anno, compensata da un
mercato cargo in declino.
Ottimismo in Cina, in contrasto
con una certa “depressione”
della domanda in Europa. Ironia
della sorte, l’euro debole ha
sostenuto i viaggi business on
demand».
«Ma l’Europa risulta essere
l’area con il più debole livello di
redditività tra le regioni più
importanti del settore. La cauta
crescita della fiducia delle
imprese è una buona notizia –
ha concluso Tyler – ma il 2012
sarà ancora un anno difficile».
www.iata.org
ha contribuito la chiusura nel
secondo semestre del 2011 del
vicino aeroporto di Treviso.
Particolarmente dinamici si sono
dimostrati altri aeroporti come
Bergamo Orio al Serio con un
+9,7% (8.419.948 passeggeri) e
Milano Linate con un +9,2%
(9.128.522
passeggeri).
Crescita sostenuta anche per gli
aeroporti di Brindisi con un
+28,1%, di Lamezia Terme con
+20,1%, di Palermo a +14,3%, di
Verona a +12% e di Pisa a
+11,3%.
Infrastrutture aeroportuali da
modernizzare
Nonostante
il
risultato
complessivamente soddisfacente
del traffico passeggeri registrato
per i 37 aeroporti italiani monitorati
nel corso del 2011, per
Assaeroporti
“alcuni
fattori
endogeni, quali la crisi economica
e l’instabilità dei Paesi del Nord
Africa hanno determinato un
rallentamento nella crescita del
traffico, specialmente nel corso
degli ultimi tre mesi dell’anno”. A
riprova di questo, lo scorso
dicembre i 37 scali hanno
evidenziato un aumento del traffico
non troppo marcato (+2,7%).
“La crescita del traffico nel 2011 –
si legge nella nota di Assaeroporti
– rende ancor più evidente
l’esigenza di modernizzare le
infrastrutture aeroportuali al fine di
migliorare la qualità del servizio per
il
passeggero”.
Le
società
di
gestione
aeroportuale,
in
particolare,
auspicano che nel corso del 2012
si
possano
completare
i
procedimenti relativi ai contratti di
programma e al rilascio delle
concessioni totali ancora in corso,
favorendo così l’attuazione dei vari
piani di sviluppo in un contesto
normativo finalmente definito e
semplificato che incentivi la
crescita del settore per ridurre il
ritardo competitivo con le realtà
europee
maggiormente
performanti.
www.assaeroporti.it
Risultati alberghieri in ripresa sul mercato italiano
nel corso del 2011
Tutto ha inizio nel 2010. In un anno che poco
aveva a che fare con la ripresa economica
ripartiva il turismo inbound nelle città d’arte,
regalando boccate d’ossigeno alle imprese
alberghiere provate da un lungo periodo di
magra.
Un contributo evidentemente importante, che
ha fatto salire gli indicatori dei conti
economici dell’hôtellerie nazionale, stando
all’analisi del Servizio studi e ricerche di
Intesa Sanpaolo, ‘Il settore turistico in Italia:
una
ripresa
troppo
lenta’.
Cifre alla mano, i risultati preliminari dei
Pagina 8
bilanci 2010 delle imprese segnano un fatturato in
aumento del 2 per cento rispetto all’anno
precedente. Dal canto suo, il comparto delle città
d’arte ha segnato un recupero del 3 per cento
rispetto al picco al ribasso del 2009. “Gli arrivi
dall’estero hanno permesso al settore di invertire
la rotta - sottolinea l’analisi Intesa Sanpaolo quando il saldo finale aveva segnato un -6,8 per
cento. In crescita soprattutto le città d’arte, le
località montane e collinari, queste ultime a +4,4
rispetto. Più in difficoltà, invece, il comparto
balneare, che segna un -0,1 per cento”.
La virata verso l’alto dei fatturati non è, tuttavia,
coincisa con una ripresa decisa della
marginalità del settore alberghiero, che si è
mantenuta ancora al di sotto dei livelli
precrisi. “Mediamente la risalita complessiva
è stata inferiore al mezzo punto percentuale,
con un assestamento del 6,1 per cento, un
paio di punti al di sotto dei livelli ante fase
recessiva - commenta l’analisi Intesa
Sanpaolo -. È ancora una volta il comparto
delle città d’arte a mettere a segno uno
stacco
maggiore
dall’andamento
complessivo, con un recupero di marginalità
di circa 2 punti”.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Allarme commercio in Sardegna. Per Confcommercio
servono gli Stati Generali comunitaria) possano compromettere
Confcommercio Sardegna lancia
l'allarme per la crisi nel settore in
Sardegna. Gavino Sini, presidente
regionale dell'associazione, ha scritto
una lettera all'assessore regionale al
Commercio, Luigi Crisponi, per
lamentare una situazione drammatica
e chiedere immediatamente la
convocazione degli Stati Generali per
cercare soluzioni e prendere
provvedimenti
adeguati.
CAGLIARI - “Tra la crisi dei consumi,
l’aumento della disoccupazione e gli
effetti delle liberalizzazioni che in
Sardegna espropriano le competenze in
materia della Regione, la situazione in
cui versa il commercio è drammatica:
chiediamo
urgentemente
la
convocazione degli Stati generali del
settore per valutare le priorità,
programmare gli interventi e realizzare
un Conferenza regionale”. È l’appello
lanciato oggi da Confcommercio
Sardegna all’assessore regionale del
Commercio, Luigi Crisponi attraverso
una
lettera.
Le lamentele. “Non contestiamo né il
principio della concorrenza, né quello
della libertà e semplificazione nelle
conduzione delle attività commerciali –
scrive Gavino Sini, presidente regionale
di Confcommercio – ma non possiamo
accettare
che
la
totale
deregolamentazione degli orari di
vendita e di aperture festive (norme che
disattendono la stessa giurisprudenza
la sopravvivenza del comparto”.
Confcommercio Sardegna chiede in
particolare che i criteri contenuti nelle
liberalizzazioni
vadano
subito
declinati e definiti dalla Regione
Sardegna.
Le richieste. “Lungi dall’aggrapparci
a difese di retroguardia – precisa il
presidente Sini – guardiamo al futuro
che, tuttavia, non può essere
costruito con l’espropriazione delle
competenze della Regione, degli Enti
locali o, peggio, senza argini ad
insediamenti nella rete distributiva
isolana
che
potrebbero
compromettere la qualità della vita nei
nostri territori”. Confcommercio,
conclude
la
lettera, esprime
apprezzamento per le dichiarazioni
dell’assessore Crisponi in merito al
ricorso alla Corte Costituzionale
contro “gli indebiti espropri” delle
competenze nazionali in materia di
commercio
e
rappresenta
all’esponente della giunta Cappellacci
“l’urgenza di attivare il confronto sulla
rimodulazione
della
normativa
regionale del settore che, nel rispetto
della concorrenza e della libertà, tuteli
il pluralismo della rete distributiva
isolana
intesa
come
infrastrutturazione
sociale,
insostituibile per la crescita del
territorio e per una migliore qualità
della vita”.
Il turismo diventa ecosostenibile
OLBIA. La vacanza ecosostenibile trova casa in Gallura. Il nordest dell’isola punta
a diventare il laboratorio di un nuovo modo di concepire il turismo. Con meno
cemento e più verde. Con più risparmi e meno sprechi. L’idea di una Gallura più
attenta all’ambiente nasce all’università, ma trova immediatamente uno sponsor
nell’assessore regionale Luigi Crisponi, ieri a Olbia per benedire l’iniziativa. A fare
gli onori di casa il presidente della facoltà di Economia del turismo, Francesco
Morandi. «Il settore turistico - ha spiegato - rappresenta oggi un mercato in
continua evoluzione. Gli operatori sono chiamati a confrontarsi costantemente con
le mutevoli esigenze di una clientela eterogenea, caratterizzata dal bisogno di
vivere una vacanza attiva, in stretta relazione con l’ambiente naturale. L’industria
turistica deve, pertanto, essere in grado di proporre nuovi prodotti, studiati per
attrarre e coinvolgere il viaggiatore in una esperienza unica, da ricordare e
raccontare. Tra i nuovi prodotti, i turisti riconoscono un valore importante alle
Pagina 9
Crisponi replica alla Confcommercio:
"Presto gli stati generali"
“Condivido ampiamente le preoccupate riflessioni
avanzate dalla Confcommercio regionale in merito alla
sofferenza del comparto del Commercio e ai possibili
negativi contraccolpi dovuti al decreto Monti sulle
liberalizzazioni”. Così l’assessore regionale del
Commercio Luigi Crisponi ha accolto favorevolmente le
richieste della Confcommercio e della Filcams – Cigl di
istituire gli Stati generali del commercio per affrontare
insieme la grave crisi che attanaglia il comparto.
CAGLIARI - “Come già più volte affermato - ha aggiunto
l'esponente dell'a Giunta Cappellacci - la Regione Sardegna è
pronta a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto del
Governo che autorizza orari e aperture per i negozi
commerciali in contrasto con quanto stabilito dal titolo V della
Costituzione che assegna alle Regioni precise prerogative in
tale
ambito”.
“Le decisioni del Consiglio dei ministri - ha proseguito
Crisponi - mettono a rischio l’intera rete commerciale, oggi fin
troppo vulnerabile davanti al prepotente avanzare della crisi
economica ed alla conseguente riduzione della propensione
alla spesa delle famiglie. In tale contingenza appaiono quanto
mai corrette le riflessioni della Confcommercio, così come
quelle della Filcams – Cgil rispetto al mantenimento in capo
alla Regione del diritto alla pianificazione delle regole sugli
orari e più in generale negli ambiti del comparto del
commercio. D’altronde non è con una presunta libertà di
mercato che si stimolano i consumi portando benefici
all'economia di un territorio decisamente sofferente quale è
quello sardo, che corre seriamente il rischio di veder diminuire
il numero delle imprese e dei posti di lavoro”.
“Perciò, al fine di rafforzare l’azione di ascolto intrapresa con
l'incontro di Vallermosa del mese scorso, sarà convocato - ha
concluso l’assessore Crisponi - con procedura d'urgenza, per
la settimana corrente, un tavolo collegiale di confronto. In tale
occasione avrò il piacere di concertare la data di convocazione
degli Stati generali del commercio, occasione unica per
condividere azioni e progetti di lungo respiro per il rilancio di
uno dei pilastri della nostra economia. Tutto all’insegna di una
nuova politica del commercio, che sappia affrontare e vincere
la sfida del futuro, dai Distretti urbani del Commercio
all'Osservatorio economico, fino alle politiche di incentivazione.
Stati generali del commercio intesi, quindi, come laboratorio
propositivo e partecipato”.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
esperienze ecosostenibili, nell’ambito delle quali il turista diventa
protagonista della conservazione dell’ambiente insieme agli operatori della
filiera». E proprio turisti e operatori sono stati protagonisti, nel 2011, di un
progetto realizzato dal Centro internazionale Itinera di Rimini con
l’Università di Sassari e con l’agenzia Sps di Olbia. Nei mesi estivi sono
stati intervistati 28 direttori o gestori di strutture ricettive della provincia e
344 turisti. «Da quest’indagine - ha spiegato il ricercatore Alessandro
Lutzu, che ha lavorato al progetto insieme al collega Antonio Usai - è
emerso come i turisti siano più propensi rispetto agli albergatori alla
raccolta differenziata, al risparmio energetico e dell’acqua. Un esempio:
per ben 24 operatori su 28 i cestini della differenziata all’interno
dell’albergo sarebbero una caduta di stile, mentre l’80% dei turisti
intervistati si dichiara entusiasta di poter contribuire a auna migliore
gestione dei rifiuti. Esistono i presupposti perché da questo territorio possa
svilupparsi un tipo di turismo più attento al verde e all’ambiente». Ad
applaudire l’iniziativa dell’università anche l’assessore Crisponi. «A tutela
del nostro patrimonio si potrebbe pensare di chiedere un contributo per
l’ambiente a ogni persona che mette piede nell’isola. Nel 2011 le presenze
sono state oltre 11 milioni. Con un euro a testa potremmo contare su
un’enorme cifra. E, per il futuro, si potrebbe prevedere un bonus per gli
operatori che puntano su un turismo più ecosostenibile».
Più promozione e infrastrutture
Le proposte per aprire il mercato
Con l'accelerazione del processo di
globalizzazione dell'economia, che trae spunto
dal vertiginoso aumento nella velocità dei
trasporti e delle comunicazioni in genere,
appare naturale il ruolo di netta preminenza
assunto dalla finanza, cui fa riferimento una
categoria di beni (i capitali finanziari) trasferibili
in tempo reale in qualunque parte del mondo
con un semplice clic sulla tastiera di un
computer. Si comprende dunque facilmente
come
gli 13
investimenti diretti esteri abbiano
Pagina
assunto
un'importanza
crescente
nel
finanziamento delle attività produttive, che in
passato potevano far affidamento quasi
esclusivamente sul capitale accumulato in sede
locale, oppure su quello proveniente dalle aree
territoriali con le quali si intrattenevano più
stretti rapporti commerciali. CARENZA DI
CAPITALI Oltre che per queste ragioni, gli
investimenti diretti esteri rivestono una
particolare importanza nel caso specifico della
Sardegna, nella quale, per ragioni storiche, la
carenza di capitale assume un carattere
endemico. Circa mezzo secolo fa si cercò di
risolvere definitivamente il problema attraverso
il finanziamento del Piano di rinascita; ma per
quanto ciò sia valso a conseguire un accettabile
adeguamento tecnologico, continua invece a
esser pressante la dipendenza dai capitali di
provenienza esterna. Oggidì, venuta meno la
possibilità di massicci interventi pubblici a livello
nazionale e risultando ridotti (e comunque
condizionati) quelli riconducibili alla politica
europea, ai fini dello sviluppo dell'economia
Pagina 10
Liori: “In arrivo 10 milioni per la formazione
nelle aziende”
“Sono disponibili 10 milioni di euro per la formazione
all’interno delle aziende, che finanzieranno tutti i 60 progetti
presentati e coinvolgeranno almeno 300 aziende”. Lo ha
annunciato l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori,
durante la riunione operativa con le agenzie formative che
hanno partecipato al bando Focs (Formazione continua in
Sardegna), uno degli interventi inseriti nel ‘Piano straordinario
per il lavoro’, il più consistente progetto della Regione in
favore
dell’occupazione.
CAGLIARI - “Il bando Focs rappresenta un importante
finanziamento per incidere direttamente sulle competenze delle
aziende sarde, che necessitano di un continuo aggiornamento delle
loro conoscenze tecnologiche, manageriali e dei mercati - ha
proseguito l’assessore Liori - Una sfida continua che dà risposta
anche ad un problema finora trascurato, come quello della
formazione all’interno delle piccole aziende, importante tessuto
connettivo dell’economia isolana. In stretta collaborazione con le
aziende stesse, sarà predisposta un’offerta formativa che tenga
conto delle specifiche esigenze del mondo imprenditoriale,
soprattutto considerando il tempo da dedicare, le modalità di
fruizione
e
la
capacità
di
dare
risposte”.
Coinvolgimento delle aziende. “Proprio in questo particolare
momento di crisi, è importante affiancarsi alle aziende – ha
aggiunto l’assessore Liori - Perciò, c’è stato un diretto
coinvolgimento degli interessati, comprese le associazioni di
categoria consentendo alle aziende la manifestazione dei propri
fabbisogni ed alle agenzie formative un migliore raccordo tra
fabbisogno espresso e capacità progettuale. Con particolare
attenzione al tessuto produttivo regionale, sono stati individuati i
settori produttivi di riferimento e le conseguenti linee (servizi,
artigianato, manifatturiero, agricoltura, turismo, commercio), con
attenzione per quelli considerati maggiormente importanti come
volani per il rilancio dell’economia isolana”.
regionale non rimane che puntare sugli
investimenti diretti esteri (ovviamente di natura
rigorosamente privata). ITALIA ULTIMA Qual è,
dunque, il grado di internazionalizzazione del
sistema produttivo della nostra regione? Le
schede numeriche qui a lato possono anche
apparire confortanti per taluni aspetti: è ben
vero che il contributo delle partecipazioni estere
risulta nettamente inferiore alla media
nazionale, ma, scontando il ben noto dualismo
dell'economia italiana, la Sardegna primeggia
comunque fra le regioni meridionali e insulari in
genere. Il fatto è però che i dati sono relativi
all'economia del nostro Paese, che in materia di
internazionalizzazione delle imprese occupa
una posizione tutt'altro che eccellente: nel
decennio 1997-2006, negli Stati membri
dell'Unione europea, i flussi degli investimenti
diretti esteri in percentuale del Pil vedevano
svettare ai primi posti il Belgio (10,9%) e
l'Irlanda (9,1%), mentre l'Italia costituiva il
fanalino di coda, con una quota di appena l'1%,
ben al di sotto della media europea. LE
SOLUZIONI Cosa si può fare per migliorare la
situazione nella nostra regione? Va subito detto
che, considerata la complessità dei fattori
che determinano l'attrattività di un territorio
per l'investitore straniero, solo alcuni di essi
possono essere influenzati in misura più o
meno incisiva da provvedimenti adottati in
sede locale. Tra questi una particolare
attenzione, nel caso della Sardegna,
dovrebbe essere destinata al rafforzamento
della dotazione infrastrutturale e della rete
dei servizi, nonché allo snellimento delle
procedure burocratiche e amministrative. Ma
occorre soprattutto creare un ambiente più
consono all'apertura internazionale del nostro
sistema produttivo, sia attraverso interventi di
tipo promozionale (si pensi, ad esempio, al
potenziale ruolo dei club di sardi residenti
all'estero), sia con un adeguamento del
capitale umano (favorendo la conoscenza
delle lingue e delle istituzioni straniere), sia
infine modificando positivamente la nostra
mentalità, ancora troppo diffidente nelle
relazioni con altri popoli e poco propensa
all'accettazione del cambiamento.
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Corse Tirrenia tagliate, caos e polemiche
La Tirrenia dimezza le corse
invernali da e per la Sardegna
dopo l’incidente del traghetto
“Sharden” a Civitavecchia.
Cappellacci: «Da 50 anni
siamo
vittime
di
un
disservizio». Pili: «Intervenga
il
Governo»
CAGLIARI. È sempre più una
Tirrenia bagnarola, mangiasoldi
e della malora per i sardi. Lo è
ogni giorno, in tutto e per tutto:
dallo schianto del traghetto
"Sharden", venerdì notte sul
molo di Civitavecchia, alla
soppressione almeno fino a
giugno della Genova-OlbiaArbatax, ai tagli sulla CagliariCivitavecchia, che da corsa
giornaliera è stata declassata in
trisettimanale. È una Tirrenia in
confusione,
pasticciona
e
arrogante. Contro cui ieri si sono
scatenati
tutti.
Altro che programmazione per
quest'estate, il commissario
Tirrenia
anche
d'inverno
continua a far man contraria alla
Sardegna. Certo, l'evento della
fiancata squarciata, la nave
"Sharden" era in servizio sulla
Civitavecchia-Olbia, non può
essere imputata fra i dispetti
pensati a tavolino, ma chissà
perché a pagare le conseguenze
del disastro sarà solo l'isola. La
riprova è nel comunicato diffuso
ieri
dalla
Tirrenia
in
amministrazione
straordinaria
sulla
«rimodulazione
delle
frequenze»
all'indomani
dell'incidente. A essere stravolta
dall'emergenza, stando alle
decisioni del commissario, sarà
prima di tutto la corsa GenovaOlbia-Arbatax, già cancellata ma
ora ufficialmente «soppressa per
improrogabili
lavori
di
manutenzione
alla
flotta».
È il quarto anno consecutivo che
c'è il taglio, finora inspiegabile
adesso almeno c'è un motivo,
nonostante la corsa sia prevista
come annuale dalla convenzione
a garanzia della continuità
territoriale marittima. Poi a
essere stravolta dall'emergenza
"Sharden" sarà la CivitavecchiaArbatax-Cagliari.
È
stata
declassata a trisettimanale, non
si sa fino a quando, e per cui:
oggi Tirrenia si scusa per il
disservizio con un sconto sulle
tariffe (dimezzate) e un
improponibile
bus
navetta
sostitutivo e gratuito da Cagliari
a Olbia: roba da dannati. Non è
finita. Le conseguenze del
riordino (ma si può chiamare
così?) ricadranno anche sulla
Genova-Porto Torres, l'unica
rotta pare confermata in toto
dalla compagnia ma che nel
trasporto merci può garantire al
massimo mille metri lineari
(insufficienti) con le navi della
classe Bithia, e sulle linee
Civitavecchia-Olbia, rischia di
finire sotto pressione, NapoliCagliari e Palermo Cagliari,
garantite dal traghetto Toscana,
quello che ogni giorno ha
sempre almeno un motore in
avaria. E invece, guarda caso,
dalla sede di Napoli non sono
annunciati disservizi sulla NapoliPalermo, a questo punto promossa
a
rotta
intoccabile.
Mentre la Sardegna continuerà a
prendere il peggio da una
compagnia che sarà commissariata
per un altro anno, lo ha deciso il
Governo, e non sa ancora se a
giugno passerà o meno nelle mani
private della Cin. Il contratto di
vendita, firmato l'estate scorsa, è
incriminato dalla commissione
Antitrust dell'Unione Europea ed è
bloccato. Come se non bastasse,
in questi mesi, gli armatori privati che sono gli stessi della cordata
Cin acquirenti di Tirrenia - hanno
sospeso gran parte delle loro corse
sulla Genova-Olbia ed anche
questa è una circostanza sospetta.
La Regione all'attacco. A
muoversi contro la Tirrenia sono
stati il presidente Cappellacci («Da
cinquant'anni siamo vittime di un
pubblico disservizio») e l'assessore
ai trasporti. Christian Solinas ha
inviato una lettera di protesta al
ministro Passera in cui, con
disappunto
e
indignazione,
denuncia «le scelte incomprensibili
di una compagnia che nonostante
le cospicue sovvenzioni statali
(72,6 milioni all'anno) continua a
isolare la Sardegna». Chiesto un
incontro urgente, l'assessore
annuncia: «Siamo pronti, se non ci
sarà una risposta immediata, ad
agire
per
vie
legali».
L'attacco di Mauro Pili. Sempre
ieri il deputato del Pdl ha rincarato
la dose: «Siamo di fronte a un vero
e proprio furto di Stato ai danni
della Sardegna, con la Tirrenia che
continua a spadroneggiare, agisce
come il peggiore dei privati,
nonostante i contributi pubblici e
sia anche vincolata da una
convenzione». Per Pili, che ha
presentato un interrogazione al
ministro Passera, è necessario un
intervento urgente da parte del
Governo
sul
commissario
liquidatore, e subito dopo «dovrà
esserci la rinegoziazione della
convenzione»,
perché
«è
impensabile che i biglietti Tirrenia
costino 17 euro in più di quelli della
Flotta Sarda sulle stesse linee: qual
è il motivo?». Infine, il deputato del
Pdl chiederà al ministro che «le
rotte convenzionate non siano più
vendute ai privati - questo prevede
il contratto di vendita alla Cin - ma
messe
a
gara».
L'attacco del Psd'Az. Senza
girarci intorno, il capogruppo in
Consiglio regionale, Giacomo
Sanna, è duro nella controffensiva:
«Siamo - scrive - di fronte a una
vendetta
consumata
dal
commissario Tirrenia ai danni della
Sardegna». Il ragionamento è
questo: «Vista l'opposizione che c'è
stata alla vendita della compagnia
al cartello degli armatori privati e
visto che l'Unione Europa ha
aperto un'indagine su quel
contratto come noi volevamo, il
commissario non perde occasione
per vendicarsi e isolare la
Sardegna e i sardi».
Linee tagliate, Regione pronta ad azioni legali
è di casa
REAZIONI. Gnv ricorre ad Antitrust Se non si parlasse di giudici e
ministeri si potrebbe parlare quasi di battaglia navale nei mari sardi.
Da una parte l'assessore ai Trasporti Christian Solinas ha scritto ai
ministeri dello Sviluppo Economico e dei Trasporti per chiedere
l'intervento immediato contro le sospensioni nei collegamenti,
giudicate «illegittime», operate da Tirrenia. In particolare lo stop alla
Genova-Olbia-Arbatax per Solinas «è un atto grave e intollerabile» su
un collegamento che rappresenta per la Sardegna «un servizio
pubblico essenziale per garantire la continuità territoriale». Per il
rappresentante della Giunta «non è più sostenibile la sistematica
violazione dei precetti normativi. Per questo ha chiesto un incontro
urgente per invocare «un autorevole intervento» del ministro Corrado
Passera affinché «Tirrenia ripristini senza indugio le linee e le
frequenze previste in convenzione». Solinas, poi, si riserva di adottare
Pagina 11
tutte le opportune azioni a tutela dei diritti dei sardi, quindi anche quelle
legali. RICORSO Azioni che, dal canto suo, ha già intrapreso anche
Grandi Navi Veloci. Oltre al ricorso di ottobre, la compagnia ha
presentato un esposto all'Antitrust contro Saremar l'11 gennaio «sulla
mancata ottemperanza degli obblighi di separazione societaria da parte
di Saremar» e ha depositato anche una causa al Tribunale di Genova,
con udienza fissata a marzo. A ottobre Gnv aveva chiesto spiegazioni
sull'uso dei fondi pubblici che la Regione, a suo dire, avrebbe usato per
sostenere Saremar. Si chiede il rispetto «della concorrenza». «Le scelte
di Saremar sono inaccettabili in un contesto di economia di mercato»,
scrivono i vertici di Gnv. Ma la risposta di Solinas è netta: «Sono azioni
di disturbo scoordinate e che si qualificano soltanto nell'ottica di
continuare a lucrare sulle spalle dei sardi».
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012
Tagli Tirrenia, il ministro chiede chiarimenti
Indiscrezioni
sulla
possibile
apertura di un’inchiesta giudiziaria
sulla
compagnia:
acquisiti
documenti in Regione Presto la
convocazione del commissario
liquidatore.
Le
denunce
dell’assessore
ai
Trasporti
CAGLIARI. La Tirrenia lunedì ha
tagliato le navi e si è tirata addosso
fulmini e saette. Ieri la segreteria
del ministro ai Trasporti ha
confermato che «il commissario
liquidatore sarà presto convocato»
e «gli saranno chiesti immediati
chiarimenti». Sempre ieri si è
sparsa la notizia che alcuni
investigatori avevano chiesto alla
Regione copia della convenzione
Stato-Tirrenia. C’è chi indaga e
perché? «Non noi», è stata la
risposta del procuratore capo
Mauro Mura. Il ministro Corrado
Passera non ha ancora preso
posizione sullo scandalo delle
corse soppresse (Genova-OlbiaArbatax)
e
dimezzate
(Civitavecchia-Cagliari declassata
a trisettimanale) ma da Roma filtra
l’indiscrezione che «un fascicolo
sul caso sarà aperto nei prossimi
giorni». Ieri c’è stato un via vai di
telefonate fra gli uffici della Capitale
e quelli dell’assessorato ai
Trasporti. Alla fine dalla segreteria
del ministro è arrivata la richiesta di
«inviare subito alla Direzione
generale una relazione dettagliata
sulla rimodulazione delle frequenze
rispetto a quanto previsto dalla
continuità territoriale marittima». In
più, a tarda sera, è rimbalzata la
notizia che il commissario
liquidatore di Tirrenia, Giancarlo
D’Andrea, sarebbe stato già
convocato dal viceministro Mario
Ciaccia e dal sottosegretario Guido
Improta per un necessario
chiarimento. A sollecitare la svolta
era stato, in giornata, l’assessore
Christian Solinas, che con la
seconda lettera in due giorni
indirizzata al ministro Passera
aveva chiesto «un incontro urgente
per contrastare quello che per tutti i
sardi è diventato ormai grave e
intollerabile come lo sono questi
tagli arbitrari nei collegamenti da
parte di chi dovrebbe garantire un
servizio pubblico essenziale». Nella
stessa lettera, Solinas era stato
chiaro nello scrivere che l’incidente
in cui è rimasto coinvolta la nave
Sharden (venerdì lo schianto sulla
banchina di Civitavecchia) da solo
non
può
giustificare
«lo
stravolgimento delle linee e ancora
meno le ennesime violazioni del
diritto alla continuità territoriale».
Per poi ricordare: «Qualunque
decisione, come prevede la
convenzione, comunque doveva
essere presa in concerto con la
Regione e invece così non è
stato». Proprio attorno alla
convenzione si sono scatenate, nel
pomeriggio, altre indiscrezioni. A
cominciare da questa: alcuni
investigatori, negli uffici della
Regione, hanno acquisito copia del
contratto Stato-Tirrenia e subito
l’acquisizione ha lasciato spazio
all’ipotesi che la Procura di Cagliari
potesse aver avviato un’indagine
per «interruzione di pubblico
servizio». Se c’è qualcuno che
indaga, «non siamo noi», ha detto
Mura.
Mari sardi in ostaggio dei privati
è di
casa
spende infatti 364,59 euro.
Le rotte della Sardegna sono in
mano a Tirrenia, Gnv, Moby, Snav:
gli imprevisti dei viaggi Tratte
limitate e tariffe alte. Saremar
pratica i prezzi più bassi
Raggiungere la Penisola in nave è
sempre più un'odissea per i sardi.
A parte guasti tecnici e incidenti, le
tratte sono poche, almeno
d'inverno, e con l'arrivo della bella
stagione bisogna fare i conti con le
tariffe sempre più alte applicate
dalle compagnie private. INVERNO
In questi mesi, le partenze per
Genova e Civitavecchia dai tre
maggiori porti dell'Isola sono
assicurate solo da Tirrenia (che
però ha tagliato la Genova-OlbiaArbatax) e Saremar. Le altre
società
marittime,
infatti,
garantiscono solo tratte estive. È il
caso ad esempio di Moby che tra
Genova e Porto Torres apre le
prenotazioni solo dal 31 maggio,
così
come
sulla
OlbiaCivitavecchia. Mentre Snav, sulle
stesse tratte, è attiva solo dal 31
marzo. Nel frattempo c'è sempre
Tirrenia che, nonostante i disagi
annunciati lunedì, mantiene i
collegamenti dalla città gallurese al
porto laziale ma a un costo che
parte da 437,06 euro per una
famiglia media con due figli (di cui
uno al di sotto dei 12 anni) e
un'auto al seguito, con una tariffa
low cost che non può essere
modificata. Il costo pieno arriva a
542,80. Se invece si sceglie il
prezzo agevolato per i residenti le
tariffe sono più basse e partono da
403,24 euro, sempre la low cost,
oppure 457,94 euro se si opta per il
regime di continuità territoriale. Più
economico il viaggio con Saremar:
sulle stesse tratte una famiglia
Prezzi molto inferiori, nonostante
per le rotte sarde la Tirrenia
riceva le sovvenzioni pubbliche,
in tutto 72 milioni di euro
all'anno. ALTA STAGIONE Più
varia la situazione in estate,
quando sul mercato operano
anche le altre compagnie, che
però applicano prezzi elevati.
Sulla Genova-Porto Torres, ad
esempio, partendo il 31 maggio
(e rientrando una settimana
dopo), Tirrenia chiede tra i
488,83 e i 662,28 euro (più
basso con la tariffa low cost) e
tra i 431,21 e i 527,99 euro per i
residenti. La Saremar, invece, ha
un prezzo fisso, intorno ai 562
euro. Il costo infatti deve ancora
essere deciso dalla Regione ma
non dovrebbe discostarsi molto
da quello dello scorso anno (al
massimo
potrebbe
essere
ritoccato per l'inflazione e gli
aumenti del carburante). Molto
più care le altre compagnie:
665,24 euro per viaggiare con
Snav, e dai 685,63 agli 823,63
euro con Moby (601,23 o 685,63
per
i
residenti).
Stesso
andamento sulla Genova-Olbia
dove per ora non viaggia
Saremar. Grandi Navi Veloci
chiede a una famiglia 677,40
euro, meno di Tirrenia che
invece vuole 953,30 euro
(710,02 per i residenti),
nonostante i contributi pubblici.
Per viaggiare con Moby, poi, si
spendono dai 910,40 a 932,40
euro con la tariffa piena e dai
659,20 ai 768,80 euro per i
residenti. Tariffe che magari
potrebbero cambiare se sulla
tratta arrivasse in futuro
Saremar.
«L'Isola non può subire tutte queste penalizzazioni»
Imprese «L'ennesimo affronto alla dignità dei
sardi, e una inaccettabile limitazione del diritto
della continuità territoriale». La nuova
diminuzione dei collegamenti annunciata da
Tirrenia con i porti sardi ha suscitato forte
indignazione nelle organizzazioni regionali delle
imprese e della cooperazione. In una nota il
coordinamento regionale unitario degli
imprenditori, ha ribadito che «la Sardegna non
può essere lasciata in balìa di logiche
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speculative e discriminanti, né può tollerare riduzioni di
collegamenti che, oltre a penalizzare la popolazione
isolana, mettano all'angolo attività economiche e
turistiche, già provate dalla drammaticità della crisi in
atto». Per gli imprenditori non sono più tollerabili
ulteriori attese. «Il nodo Tirrenia e della politica dei
trasporti in generale va sciolto subito sia a livello di
governo centrale che comunitario, restituendo ai sardi
certezza ed adeguatezza di collegamenti, nonché
servizi e tariffe coerenti con il diritto della continuità
territoriale per passeggeri e merci». Per il
coordinamento la politica dei trasporti è
un tassello importante all'interno della
più complessiva Vertenza Sardegna.
Per questo il mondo imprenditoriale
sollecita «un immediato incontro con
l'assessore ai Trasporti, Christian
Solinas,
per
il
necessario
approfondimento, indispensabile a
definire una possibile condivisione sul
tema e un'azione urgente di tutti i livelli
istituzionali».
Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012