File 01_05 Dalla carta al computer

File 01_05
La carta è stato il supporto più utilizzato nella costruzione dei tracciati.
Le vecchie e abili sarte, spesso, con le misure anatomiche del cliente e il metro, eseguivano il tracciato
direttamente sul tessuto.
Lentamente, si è iniziato a utilizzare la carta per eseguire i tracciati perché permetteva una minor probabilità
di incorrere in errori, la possibilità di adattare un tracciato per un altro cliente e quindi una maggiore
velocità di esecuzione; poiché anche la carta da modello era un costo, spesso venivano utilizzate carte di
recupero come, per esempio, vecchi quotidiani o carte da imballaggio.
Con l’avvento dell’industria della confezione, la carta si è dimostrata un materiale poco idoneo, specialmente
quando si dovevano percorrere con le matite o i gessi i perimetri più volte per ottenere i piazzamenti. Così
il materiale corretto e sostitutivo della carta è diventato il cartoncino.
Con l’utilizzo del computer anche carta e cartoncino per costruire i tracciati sembrano essere stati collocati
a riposo. In realtà non è così, infatti, vuoi per la recente introduzione di questa tecnologia che non sempre
collima con la formazione del personale, e vuoi per la maggiore possibilità di avere a disposizione materiale
cartaceo, spesso la carta torna a essere ancora presente.
(Ottobre 2009) - Vecchi mestieri in un paesino di
montagna: la sarta. Sul piano appositamente
allestito si vede la carta da giornali e il cartoncino
per i tracciati. L’uso di squadre con forme
predefinite. La stufa a legna per ottenere le braci
da immettere nel ferro da stiro.
Grana - Bellinello MODELLISTICA INTEGRATA E FONDAMENTI DI CONFEZIONE 1
Dalla carta al computer
Primo piano sui tracciati ottenuti con carta da
quotidiano. Siamo nel 1964.
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(Anno 1990) - I tracciati riprodotti su cartoncino per
poter essere utilizzati per i piazzamenti manuali che
prevedono il ricalco dei contorni con matite o gessi.
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La sarta anni Sessanta alle prese con carta e matita.
(Anno 2009) - Il tracciato in carta utilizzato anche nei laboratori artigianali per la rimessa a modello delle
pellicce.
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(Anno 2010) - Pantalone tridimensionale in carta
e in scala 1:1 per comprendere se dopo la
complessa trasformazione, il capo ha mantenuto
l’appiombo.
Il tracciato è stato realizzato a computer, quindi
stampato su carta a dimensioni reali, tagliato e
sovrapposto nelle parti adeguate per simulare la
confezione.
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(Anno 2010) - Miniatura resa tridimensionale di giacca
da uomo. La miniatura del tracciato ottenuto a computer
è stata stampata, ritagliata, incollata e imbottita per
comprendere se le linee del motivo erano armoniose.
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(Anno 2010) - Schizzo di camicia con taschino che riporta il logo stampato all’interno di due
pieghe e prova computerizzata di stampa in scala 1:1 per controllare le dimensioni.
(Anno 2010) - La prova di stampa su carta del logo è stata racchiusa fra due pieghe trattenute da due spilli
per verificare l’effetto finale.
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