Ancora risultati finanziari in calo e previsioni al ribasso

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Ancora risultati finanziari in calo e previsioni al ribasso
Ancora risultati finanziari in calo e previsioni al ribasso
Scritto da Redazione
Dopo il quadro a tinte fosche dipinto da Canon con l'annuncio dei risultati finanziari relativi al
2008 e soprattutto con le previsioni per il 2009, ecco giungere notizie poco incoraggianti anche
dagli altri produttori fotografici: Nikon, Olympus, Hoya (Pentax) e Kodak hanno diffuso gli ultimi
risultati finanziari che rispecchiano appieno la crisi in atto e le previsioni poco confortanti per il
2009. In linea generale tutti i produttori hanno risentito pesantemente della crisi economica
globale, in particolare nel quarto trimestre del 2008, che ha comportato una drastica riduzione
degli acquisti da parte dei consumatori di tutto il mondo che non poteva non riflettersi anche
sulla fotografia digitale.
Iniziamo con Nikon, che ha diffuso i risultati relativi ai primi tre trimestri dell'esercizio che si
chiuderà il 31 marzo prossimo, unitamente alle previsioni riviste per l'intero esercizio 2009. Il
fatturato della società è stato di 700,7 miliardi di yen (6,8 miliardi di dollari, considerando un
tasso medio di cambio di 103 yen per un dollaro), in calo dell'1,6% rispetto ai 712,2 miliardi dei
primi nove mesi dell'esercizio precedente, mentre l'utile operativo è stato di 54,8 miliardi di yen
(0,53 miliardi di dollari), quasi dimezzato rispetto ai 103,5 miliardi delle prime tre frazioni
dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda i prodotti di imaging, il fatturato è stato di 494,1
miliardi di yen (4,8 miliardi di dollari), in crescita del 10,3% rispetto ai 447,6 miliardi
dell'esercizio precedente, mentre l'utile operativo si è attestato a 46 miliardi di yen (0,45 miliardi
di dollari), in calo del 51% rispetto ai 69,5 miliardi dei primi nove mesi dell'esercizio precedente.
Come si evince da questi numeri, il settore della fotografia, che rappresenta il business
principale del gruppo Nikon, ha visto un aumento del fatturato seppure in leggera misura grazie
alla crescita delle vendite a dispetto della recessione economica che ha contraddistinto il 2008,
ma l'utile operativo è diminuito principalmente a causa della generale riduzione dei prezzi e del
forte apprezzamento dello yen nei confronti sia dell'euro che del dollaro. L'andamento positivo
delle vendite per Nikon emerge chiaramente dal numero di unità vendute nei primi nove mesi
dell'esercizio in corso, cresciuto sia per quanto riguarda le reflex (2.920.000, +600.000 unità
rispetto alle prime tre frazioni dell'esercizio precedente), le ottiche (4.050.000, +650.000) e le
compatte (8.700.000, +1.970.000). Come conseguenza della difficile situazione economica,
destinata a protrarsi anche nel 2009, Nikon ha rivisto le precedenti previsioni relative
all'esercizio in corso: il fatturato annuale ora viene dato a 860 miliardi di yen (8,6 miliardi di
dollari considerando un tasso medio di cambio di 100 yen per un dollaro), in sensibile calo
rispetto ai 940 miliardi di yen dell'ultima previsione datata novembre 2008. L'utile operativo è
stato anch'esso rivisto al ribasso, con una previsione praticamente dimezzata (44 miliardi di yen
- 0,44 miliardi di dollari - contro gli 82 indicati precedentemente). Per quanto riguarda il settore
della fotografia, le nuove previsioni indicano un fatturato di 570 miliardi di yen (5,7 miliardi di
dollari) contro i 625 miliardi precedenti, con un utile operativo anch'esso in calo: 35 miliardi di
yen (0,35 miliardi di dollari) rispetto ai 62 miliardi ipotizzati a novembre 2008. I dati relativi alle
previsioni di vendita nelle tre categorie di prodotti di imaging per l'intero esercizio sono stati
anch'essi rivisti al ribasso: 3,3 milioni contro i 3,5 ipotizzati a novembre per le reflex, 4,6 contro
4,9 per le ottiche e la conferma di 10 milioni per le compatte.
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Per fronteggiare la difficile situazione, Nikon prevede di attuare misure urgenti volte a ridurre
costi, accompagnate da interventi sul personale e sulla produzione e da correttivi atti a ridurre
l'impatto dell'apprezzamento dello yen nei confronti di euro e dollaro. Per quanto riguarda i
prodotti fotografici, la società si conferma impegnata nello sviluppo di prodotti in grado "di
superare sempre le aspettative" dei clienti.
Anche Olympus ha diffuso i dati relativi ai primi tre trimestri dell'esercizio che si chiuderà il 31
marzo 2009. Il fatturato della società è stato di 754,1 miliardi di yen (7,3 miliardi di dollari,
considerando un tasso medio di cambio di 103 yen per un dollaro), in calo del 10,5% rispetto
agli 843,1 miliardi dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, mentre l'utile operativo è stato
di 29,9 miliardi di yen (0,29 miliardi di dollari), con un calo di oltre il 67% rispetto ai 91,5 miliardi
delle prime tre frazioni dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda i prodotti di imaging, il
fatturato è stato di 188,5 miliardi di yen (1,83 miliardi di dollari), in calo del 25,6% rispetto ai
253,3 miliardi del precedente esercizio, mentre l'utile operativo si è attestato a 3,7 miliardi di
yen (0,04 miliardi di dollari), in discesa di ben l'88,4% rispetto ai 31,8 miliardi dei primi nove
mesi dell'esercizio precedente. Le ultime previsioni diffuse da Olympus per l'intero esercizio
indicano il fatturato complessivo a 980 miliardi di yen (9,8 miliardi di dollari considerando un
tasso medio di cambio di 100 yen per un dollaro) e l'utile operativo a 25 miliardi di yen (0,25
miliardi di dollari). Per quanto riguarda il segmento imaging, le previsioni sono di un fatturato
pari a 223 miliardi di yen (0,22 miliardi di dollari) e una perdita operativa di 8,5 miliardi di yen
(0,08 miliardi di dollari).
Più ombre che luci anche per il gruppo Hoya, che ha assorbito Pentax nel marzo 2008. Il
fatturato relativo ai primi tre trimestri dell'esercizio che si chiuderà il 31 marzo 2009 è stato di
371,3 miliardi di yen (3,6 miliardi di dollari, considerando un tasso medio di cambio di 103 yen
per un dollaro), in crescita del 7,4% rispetto ai 345,8 miliardi dei primi nove mesi dell'esercizio
precedente, mentre l'utile operativo è stato di 59,2 miliardi di yen (0,57 miliardi di dollari), con un
calo del 23,2% rispetto ai 77 miliardi delle prime tre frazioni dell'esercizio precedente. Per
quanto riguarda specificamente Pentax, tenendo presente che la società produce non soltanto
fotocamere ma anche strumenti medicali (endoscopi), il fatturato è stato di 100 miliardi di yen
(0,97 miliardi di dollari), in crescita del 52% circa rispetto ai 48 miliardi delle prime tre frazioni
dell'esercizio precedente. In questo periodo Pentax ha registrato una perdita operativa di 3,93
miliardi di yen (0,38 miliardi di dollari) a fronte di un utile operativo di 1,49 miliardi nei primi tre
trimestri dell'esercizio precedente. Le previsioni per l'intero esercizio riportano un fatturato
complessivo di 460 miliardi di yen (4,6 miliardi di dollari ipotizzando un tasso medio di cambio di
100 yen per un dollaro) con un calo del 4,5% rispetto ai 481 miliardi dell'esercizio precedente.
Anche per il gruppo Hoya si annuncia dunque un anno ancor più difficile del precedente, sui cui
risultati ha pesato l'acquisizione e l'integrazione di Pentax. Per fronteggiare la situazione la
società si è impegnata in un processo generalizzato di ristrutturazione e riorganizzazione.
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Risultati negativi anche per Kodak, che nei primi tre trimestri dell'esercizio in corso ha
registrato un fatturato di 2,43 miliardi di dollari, in calo del 24% rispetto ai 3,22 miliardi
dell'esercizio precedente, con una perdita di 137 milioni di dollari contro un utile di 215 milioni
(-164%). Per quanto riguarda la divisione CDG (Consumer Digital imaging Group), il fatturato
nel segmento Apparecchi di acquisizione e dispositivi digitali, comprendente video- e
fotocamere, cornici digitali, accessori, memorie, stampanti snapshot e supporti relativi, è stato di
958 milioni di dollari contro 1,37 miliardi del corrispondente periodo del precedente esercizio,
con una perdita operativa di 40 milioni di dollari a fronte dell'utile operativo di 91 milioni
dell'anno prima. Questi risultati, secondo Kodak, rispecchiano principalmente il rapporto
sfavorevole prezzo/mix nelle fotocamere e nelle cornici digitali, la diminuzione delle vendite di
fotocamere digitali e stampanti snapshot e i tassi di cambio sfavorevoli. Per fronteggiare la
situazione Kodak ha intrapreso una serie di misure, in corso di attuazione, che prevedono
razionalizzazioni, riorganizzazioni e anche una riduzione del personale nell'ordine delle
3.500-4.500 unità.
Situazione difficile anche per Fujifilm, che per i primi tre trimestri dell'esercizio in corso ha
registrato un fatturato di 1.904 miliardi di yen (18,5 miliardi di dollari considerando un tasso
medio di cambio di 103 yen per un dollaro), in discesa di quasi l'11% rispetto ai 2.137 miliardi
dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, mentre l'utile operativo è stato di 82,5 miliardi di
yen (0,8 miliardi di dollari), con un calo di quasi il 54% rispetto ai 178 miliardi delle prime tre
frazioni dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda specificamente le fotocamere, la società
ha riportato un fatturato di 102,9 miliardi di yen (poco meno di 1 miliardo di dollari), in discesa
del 25% rispetto ai 137 miliardi del periodo corrispondente dello scorso esercizio. Secondo
Fujifilm questi risultati sono imputabili alla progressiva discesa dei prezzi delle fotocamere
digitali, oltre all'apprezzamento dello yen nei confronti di euro e dollaro. Come conseguenza
della perdurante crisi economica la società ha rivisto al ribasso le previsioni per l'intero esercizio
2009, indicando una stima di fatturato di 2.430 miliardi di yen (24,3 miliardi di dollari,
assumendo un tasso medio di cambio di 100 yen per un dollaro) rispetto alla previsione
precedente di 2.850 miliardi e ai 2.846 dell'esercizio 2008, con un utile operativo di 30 miliardi di
yen (0,3 miliardi di dollari) a fronte dei 160 miliardi ipotizzati e dei 207 del precedente esercizio.
Anche Fujifilm ovviamente ha previsto di implementare una serie di misure di riorganizzazione e
razionalizzazione tendenti a fronteggiare la crisi economica in atto.
Come si vede, i produttori fotografici non potevano certo rimanere immuni dalla crisi, che ha
ovviamente effetti diversi a seconda delle dimensioni e della diversificazione delle attività. Il
momento di tirare le somme, anche in senso letterale, verrà con la pubblicazione da parte dei
produttori dei risultati finanziari relativi all'intero esercizio in corso, dove si potrà apprezzare più
compiutamente quanto avrà pesato la crisi su ciascuno di essi e quanto saranno state efficaci,
almeno inizialmente, le misure già intraprese per fronteggiarla.
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Fujifilm www.fujifilmholdings.com/en/investors
Hoya (Pentax) www.hoya.co.jp/english/investor
Kodak phx.corporate-ir.net/phoenix.zhtml?c=115911&p=irol-newsEarnings
Nikon www.nikon.com/about/news/index.htm
Olympus www.olympus-global.com/en/corc/ir/index.cfm
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