Rassegna Stampa del 01/12/2010
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AESVI Rassegna Stampa del 01/12/2010 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE AESVI Il capitolo non contiene articoli VIDEOGIOCHI 01/12/2010 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Lecce Videopoker truccati nuovi controlli e quattro sequestri 4 01/12/2010 Il Sole 24 Ore - Sud Per Ferrari «Pit Stop» a Nola 5 01/12/2010 Vivi Milano Balla con Jacko 6 30/11/2010 Il Sole 24 Ore Online 01:26 Le macchine dei sogni 7 23/11/2010 Repubblica.it 16:24 Oswald, fratello di Topolino che fa i conti col suo passato 9 30/11/2010 TgCom L'attrice in un videogioco interattivo 10 VIDEOGIOCHI 6 articoli 01/12/2010 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Lecce Pag. 48 (diffusione:48275, tiratura:63756) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Videopoker truccati nuovi controlli e quattro sequestri l Nuovi controlli ed ulteriori sequestri, a Collepasso e Melendugno, di videogiochi illeciti. I sigilli sono scattati, l'altra mattina, al termine di due distinti controlli eseguiti dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza. Le apparecchiature sono state sequestrate in una rivendita di tabacchi di Collepasso ed in un bar di Melendugno. I quattro videogame non erano conformi alle leggi in materia di pubblica sicurezza. Nel bar di Melendugno il videogame era dotato di un ingegnoso sistema che consentiva l'accesso attraverso un codice. Muovendo il joystick e combinando alcuni tasti della consolle spariva la schermata normale e appariva il videopoker. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 4 01/12/2010 Il Sole 24 Ore - Sud Pag. 11 (tiratura:405061) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Commercio. Nel Vulcano Buono il primo punto vendita del Sud Per Ferrari «Pit Stop» a Nola NAPOLI Eugenia Eboli Per i fan della "Rossa" provenienti da tutto il Sud l'appuntamento, il prossimo martedì 7 dicembre, è a Nola: all'interno del Vulcano Buono apre infatti i battenti "Pit Stop" Ferrari, il primo monomarca dedicato al celeberrimo brand automobilistico di Maranello che coniugherà abbigliamento, oggettistica e videogames a tema. Un ampio spazio vendita all'interno del quale il colore rosso sarà in netta prevalenza, il quarantesimo Ferrari Store censito nel mondo (se ne contano a Los Angeles, Amburgo, Pechino, Andorra e Bahrain), l'ottavo in Italia accanto a quelli di Milano, Venezia, Roma e ovviamente Maranello. «I nostri negozi monomarca racconta Valeria Costa che si occupa di comunicazione e marketing per il Cavallino Rampante - si dividono in due categorie: ci sono quelli che presidiano la nicchia del lusso, dove trovi giubbotti che riproducono tagli e cuciture degli interni Ferrari, e quelli dedicati ai tifosi. Il Pit Stop di Nola rientrerà in questo secondo gruppo». Per dire: all'interno del punto vendita del Vulcano Buono si potranno acquistare t-shirt, felpe e cappellini dei piloti di Formula Uno Fernando Alonso e Felipe Massa, oggetti da collezione come memorabilia e parti di vettura (dalle chiavi ai volanti), nonché idee regalo griffate col Cavallino Rampante. La novità assoluta, tuttavia, è rappresentata dalla presenza di simulatori di guida come "Ferrari Virtual Race" grazie ai quali gli appassionati di videogames potranno immaginare di competere al Grand Prix di Montecarlo al volante di una Rossa. Guai, tuttavia, a parlare di merchandising. «È un termine che non amiamo, - precisa Valeria Costa perché non ci identifica. Anche negli articoli che riserviamo ai tifosi di Formula Uno puntiamo all'eccellenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Centro servizi. Il Vulcano Buono a Nola VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 5 01/12/2010 Vivi Milano - N.40 - 1 dicembre 2010 Pag. 23 (diffusione:143000) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ARRIVA IL VIDEOGIOCO DEL RE DEL POP Balla con Jacko Michael Jackson in versione videogioco. Vent'anni fa era solo un omino dalla grafica essenziale da manovrare con un joypad. Oggi, con buona pace dei nostalgici, è un titolo che si inserisce nel fortunato filone dei «rhythm game». Così quando Jacko compare sul televisore di casa con «The Experience» (45 euro per Wii) non rimane che alzarsi in piedi, seguire le sue mosse e imparare una volta per tutte il «moonwalk». Le coreografie e i testi da memorizzare sono quelli dei più grandi successi del re del pop, da «Billie Jean» a «Black or White». Una volta padroni della scena i giocatori si potranno sfidare nella modalità duetto. Il gioco è disponibile anche per Nintendo Ds e Psp (a 30 euro). Alberto Giuffrè MONDADORI MULTICENTER PIAZZA DEL DUOMO 1 02.45.44.110. Foto: AL RITMO DI «THE EXPERIENCE» VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 6 30/11/2010 01:26 Il Sole 24 Ore Online Sito Web (tiratura:405061) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato tecnologie Le macchine dei sogni Verso la fine del corto "Diary of a Camper" tre guerrieri, cannone alla mano, smettono di spararsi addosso e si guardano. In quel momento di quattordici anni fa i Rangers, un clan di... Verso la fine del corto "Diary of a Camper" tre guerrieri, cannone alla mano, smettono di spararsi addosso e si guardano. In quel momento di quattordici anni fa i Rangers, un clan di videogiocatori appassionati di Doom aveva pi o meno scientemente dato vita ai primi 100 secondi di un nuovo genere di cortometraggi oggi chiamato Machinima. La parola è una abbreviazione di machine cinema o di machine animation. In termini volgari oggi lo conosciamo come il cinema realizzato con e nel mondo dei videogame. Motori grafici in 3D, mondi virtuali e software open source si trasformano in una ideale cassetta degli attrezzi per realizzare nuovi tipi di narrazione. Racconti sospesi come la foto in bianco nero, utili - forse - per affiancare la scrittura su molteplici schermi. Ma per capire le potenzialità e la grammatica di questi corti bisogna tornare al 1996, a "Diary of a Camper". Ad anni di distanza fa ancora discutere. C'è chi ci ha visto un atto di ribellione dei personaggi dei videogame rispetto a un destino preordinato. Altri un ripensamento dell'animazione digitale. Come se l'avatar avesse smesso di seguire il copione del giocatore per diventare attore e raccontare altro da quello che i programmatori avevano deciso per lui. Dopo "Diary of a Camper", machinima si è mosso in una terra di mezzo, grigia e poco esplorata. Era come se gli animatori professionisti si fossero fatti sfuggire qualche cosa dalle tastiere. Il corto amatoriale, a bassa definizione e relativamente semplice da realizzare si proletarizza. Ma nei fatti è passatempo da geek, da fan dei videogame. E infatti proprio un appassionato di Quake (sparatutto in soggettiva fenetico come la tecno dei primi anni ottanta) inventa il primo luogo virtuale per corti artificiali. Il sito www.machinima.com nasce per caso, dallíincontro del giocatore Hugh Hancock con il filmaker artistoide Gordon McDonald. Fino al 2003 - va detto - nessuno aveva ben chiaro cosa fossero questi cortometraggi. Erano cartoni costituti da poligoni generati al computer. Solo i più visionari hanno interpretato quei puppazzetti digitali legnosi e imperfetti come inconsapevoli comparse (attori) di veri e propri set cinematografici. Un luogo dove muovere con il mouse fotocamere virtuali per riprendere e animare con la voce personaggi in tre dimensioni. SECOND LIFE Con il boom di Second Life diviene apparentemente tutto ancora meno chiaro. I mondi virtuali si confondono con il cinema. Quello che era uno strumento al servizio dello storytelling viene confuso con il racconto. Colpa del marketing dei Linden Lab che ha voluto bruciare le tappe, trasformando in soldi e curiosità una sperimentazione. Lo sguardo sui mondi virtuali permanenti si tinge così di voyerismo pruriginoso. I reportage diventano un modo per spiare le stramberie di artisti, programmatori, musicisti e pionieri della seconda vita . L'articolo continua sottoL'entusiasmo per avere scoperto le cellule staminali della programmazione dalle infinite potenzialità, di poter disporre di un set di mattonicini lego si perde un po' per strada. Anche perché su internet altri mondi e nuovi sperimentatori si guadagnano presto la scena. I motori dei videogiochi online si dimostrarono strumenti migliori di Second Life. Non solo da un punto di vista grafico ma anche narrativo. Su MMORPG come World of Warcraft i giocatori incominciano a lanciare messaggi politici, realizzano parodie di trailer e videoclip, organizzano feste e addirittura funerali (virtuali) di giocatori (reali). Le arene dei principali giochi online si trasformano in palestre per registi. Con buona pace della maggior parte dei produttori di videogame per PC e console che tuttavia cominciano a offrire pezzi del software utilizzato per creare videogame, insieme ad altre opzioni integrate nel gioco che consentono di registrare, modificare e condividere facilmente i contenuti creati. Su Youtube i giocatori di divertono a postare le registrazioni della loro performance. Su Machinima.com le loro opere d'arte. Nel solo mese di marzo circa 20.000 show creati dagli utenti e veri film completi hanno generato più di 108 milioni di video visti e 25 milioni di utenti unici. Titoli come Grand Theft Auto, The Sims, LittleBigPlanet oppure Call of Duty: Modern Warfare 2 grazie ai loro fan hanno vissuto seconde, terze vite dando libero sfogo al talento cinematografico del giocatori più creativi. Ma il corto digitale non sfonda. Non riesce a uscire dallo schermo del pc per allargarsi a quello delle sale cinematografiche. Nonostante festival e rassegne VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 7 30/11/2010 01:26 Il Sole 24 Ore Online Sito Web (tiratura:405061) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato internazionali, Machinima resta un divertissement per una nicchia. L'ultima tendenza a Cannes: 'R U There', una produzione franco-olandese ambientata a Taipei e su Second Life. Più che una tendenza, un ibrido furbetto per rilanciare almeno sulla stampa qualche parola d'ordine. Ma evidentemente qualcosa non va come dovrebbe. Qualcuno non ci crede, gli animatori professionisti, quelli che lavorano alla Pixar o nelle piccole botteghe di effetti speciali per Hollywood, non si lasciano distrarre dal loro core business. Eppure, la creatività diffusa tagliata per il web ha trovato nuovi strumenti da mettere al servizio di Machinima. «Non c'è soltanto un vantaggio in termini economici nel creare un machinima rispetto ad altre tipologie di contenuti video - ha spiegato a Usa Today Allen Debevoise, CEO di Machinima.com - ma utilizzando un videogioco per creare un film (ad esempio) avrete a disposizione anche una base di fan che vogliono vedere qualcosa di interessante in questi mondi digitali». Quest'anno vedremo certamente una serie di opportunità che fondono queste due forme d'arte in una solaª. Sullo sfondo di questa fusione c'è però per ora solo un universo di video più o meno amatoriali. Di programmi open source come Moviestorm che rendono più semplice maneggiare il codice delle animazioni. Forse saranno proprio questi programmi a suggerire un'altra vita di machinima. Una scrittura nuova che come una foto in bianco nero può raccontare forse un'altra realtà. Lasciando la dimensione più artistica della fiction per accoglierne una più giornalistica magari di denuncia. O, perché no? Di verità.©RIPRODUZIONE RISERVATA VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 8 23/11/2010 16:24 Repubblica.it Sito Web La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIDEOGIOCHI - Esce Epic Mickey (per Wii dal 25 novembre) che racconta la storia del coniglio disegnato da Walt Disney. Nel 1927 era fra i personaggi più noti negli Stati Uniti. Poi arrivò la rottura con la Universal, per la quale Disney lavorava, e nacque Topolino che in breve gli rubò la scena. Ora si ritrovano di JAIME D'ALESSANDRO Oswald, fratello di Topolino che fa i conti col suo passato LONDRA - Warren Spector, l'uomo nuovo della Disney Interactive, attende nel vecchio autobus a due piani. Lo hanno parcheggiato nel cortile di un locale modaiolo del centro, uno spazio angusto circondato da un muro di mattoni. E dentro lo hanno riempito di luci troppo forti, schermi e tanti, tantissimi disegni in bianco e nero. Cinquantacinquenne di New York, ma texano d'adozione, Spector sta tornando infatti alle origini dei cartoni animati dopo una lunga carriera passata a creare videogame horror e di fantascienza a volte geniali ma certo di tutt'altro genere. E lo fa con un gioco elettronico intitolato Epic Mickey (esce per Wii il 25 novembre) che racconta una storia a lungo dimenticata. Quella di Oswald, coniglio disegnato da Walt Disney, che nel 1927 fu fra i personaggi più noti negli Stati Uniti. Poi la rottura con la Universal, per la quale Disney lavorava, portarono alla nascita di Topolino che in breve gli rubò la scena. "Oswald da 80 anni vive nel mondo dei personaggi animati che nessuno ricorda più", spiega Spector mentre sullo schermo alle sue spalle scorre Steamboat Willie del '28, quella terza apparizione di Topolino che lo rese tanto famoso. "E' risentito per esser stato rifiutato dal padre e spodestato dal fratello minore. Ma non è cattivo: è solo, quello si. E nel suo mondo ha combattuto una lunga guerra. E' esausto, sconfitto". Ecco perché quando Topolino finirà in questo regno malinconico e in abbandono, verrà accolto in maniera non proprio calorosa. "Non era un posto tetro un tempo", continua Spector, "lo è diventato per colpa dello stesso Mickey. Naif e maldestro come quando faceva l'apprendista stregone in Fantasia, è opera sua se il mondo di Oswald è finito nella mani del cattivo di turno, Macchia Nera". Tutto il gioco ruota attorno al disegno: Mickey è armato di pennello e dovrà riconquistare la fiducia degli abitanti di questo strano mondo riportando i colori. Muovendo il controller si potranno creare ponti, muri, porte e tinteggiare a piacimento edifici, piante, cose. Oppure si potranno cancellare. "Ma sta al giocatore decidere quando e come", racconta Warren Spector. "E decidere anche se essere eroi o furfanti. Se aiutare gli altri, essere un solitario dal cuore di pietra o il vero Mickey, a volte coraggioso a volte no. L'idea non è raccontare una storia ai giocatori, ma raccontare una storia con i giocatori. Fare in modo che siano loro stessi a crearla". E nel farlo attraverseranno il passato della Disney oltre che di Topolino, viaggiando nei suoi primi cartoni animati con tanto di colonna sonora originale e in quegli scenari per i parchi a tema della multinazionale americana mai realizzati per un motivo o per l'altro. "Topolino oggi è un'icona da mettere su una maglietta", conclude Spector. "Una statua all'entrata di Disneyland. Non è più un vero personaggio da anni e anni, non è più un eroe. Bisognava modernizzarlo, ridargli vita. E questo a me sembra davvero il modo migliore". (dal "Venerdì di Repubblica") VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 9 30/11/2010 TgCom Sito Web Gerini è Mata Hari in un cine-game Claudia Gerini vestirà i panni di una moderna Mata Hari nel primo cine-game interattivo. Un innovativo format mediatico che unendo tecnologia, capacità narrativa e cinema in un videogioco, dà la possibilità allo spettatore di gestire il film, di decidere del destino dei protagonisti e di immedesimarsi nel personaggio. A Roma è stato presentato "Zairo-The deceiving grace", il secondo di dodici episodi. "Quando mi hanno parlato di questo progetto sono rimasta stupita - racconta Claudia Gerini - amo molto sperimentare e il mondo dei video giochi poi mi ha sempre affascinato e credo molto nel suo futuro". Nella storia interpreta Asia, un personaggio diverso da quello che le viene abitualmente proposto da produttori e registi italiani. E che ricorda Mata Hari. "E' una donna bella e spietata - continua l'attrice - a capo di una organizzazione criminale, che inganna e uccide, è l'antagonista di Zairo, eroe buono. Spero proprio che la mia Asia sia credibile". L'idea è partita da Massimiliano Farace, che nel cine-game interpreta il poliziotto Zairo, e dal gruppo fondatore della Game (acronimo di 'Great action movie entertainment'), successivamente ampliato dal contributo del regista Antonio Centomani. La trama è quella di una spy-story: è la vicenda di un agente di polizia figlio adottivo di Mister Lian, influente uomo d'affari cinese che è anche uno dei quattro boss della più importante organizzazione criminale cinese, la "Stella Nera". Morto il padre, Zairo e suo fratello Daniel prendono strade diverse: il primo entra in polizia, il secondo, invece, fugge con l'aiuto di una gang albanese e diviene informatore di suo fratello. Gli spettatori da casa, attraverso la visione del dvd, potranno scegliere come far proseguire la trama attraverso la soluzione di enigmi e quesiti posti dai protagonisti stessi. L'uscita del cine-game è prevista per aprile 2011 e verrà girato tra Roma, Bologna e Miami. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 01/12/2010 10 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'attrice in un videogioco interattivo