Progetto di sviluppo-apprendimento “CI VUOLE UN FIORE”

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Progetto di sviluppo-apprendimento “CI VUOLE UN FIORE”
Istituto Maestre Pie dell’Addolorata
Scuole dell’infanzia paritarie
“Corbucci-Verni” San Giovanni in Marignano (RN)
“Maestre Pie” Morciano di Romagna (RN)
Progetto di sviluppo-apprendimento
“CI VUOLE UN FIORE”
“Le cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare…”
anno scolastico 2015-2016
«Alla fine ci incontreremo faccia a faccia con l’infinita bellezza di Dio (cf 1 Cor
13,12) e potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell’universo, che
parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine… nell’attesa, ci uniamo per
farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono
vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. Insieme a tutte le creature,
camminiamo su questa terra cercando Dio… Camminiamo cantando!”
(dall’enciclica “Laudato si’ ” di Papa Francesco)
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PREMESSA
La scuola di ispirazione cristiana pone la centralità della persona come
criterio regolatore della prassi educativa. Si intende promuovere la formazione
di una personalità completa ed equilibrata, utilizzando e garantendo una libertà
di insegnamento capace di educare alla democrazia, alla responsabilità ed alla
solidarietà. Si cerca di costruire un vero ‘umanesimo integrale’ che non si limiti
ad accogliere le diversità ma le consideri una ricchezza. Si riconosce alla famiglia
la primaria funzione educativa chiedendo ai genitori di collaborare e
compartecipare alla realizzazione del progetto educativo.
La nostra idea di bambino è quella di un soggetto attivo e competente sin
dai primi anni di vita, con spiccate capacità cognitive e relazionali, la cui
personalità in formazione richiede cura ed attenzione, proposte educative
individualizzate coerenti e mirate a favorire il suo completo ed armonico
sviluppo. Nostra cura sarà attuare strategie per rispondere a bisogni
educativi speciali: per l’inclusione di bambini affetti da disabilità e per
l’integrazione di bambini stranieri.
Il nostro progetto si basa su un’idea di scuola quale luogo che favorisce la
crescita globale dell’individuo attraverso relazioni significative, offrendo al
bambino la possibilità di apprendere, sperimentare, conoscere e creare.
Il progetto di sviluppo-apprendimento prenderà in considerazione l’ampia
tematica della natura soffermandosi in particolare sull’elemento naturale
dell’albero. Siamo giunte a questa scelta, in quanto, osservando i nostri bambini
dai due ai sei anni di età, ci siamo rese conto che essi sono sempre più apatici,
annoiati, frettolosi, impacciati, rigidi, scoordinati, paurosi di sporcarsi… e quindi
vorremmo che un approccio con la natura ci aiutasse a rendere i nostri bambini
più liberi, interessati, curiosi di scoprire i suoi segreti, di seguire i suoi tempi e
ritmi. Avvertiamo una forte esigenza di tornare a un modo di vivere più naturale
anche nell’ambiente scolastico e ciò è possibile solo se viviamo a contatto con la
natura. È la natura la nostra maestra di vita, è solo imparando a rispettare lei
che possiamo diventare negli anni adulti consapevoli e responsabili. Come ci
ricorda Papa Francesco nella sua ultima enciclica “Laudato si’ “, dobbiamo
prenderci cura della casa comune. La casa comune non è un luogo da saccheggiare
a nostro piacimento, da sfruttare finchè le risorse ce lo permetteranno.
“Dimentichiamo troppo spesso che noi stessi siamo terra (cf. Gen 2,7). Il nostro
stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà
il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora”. Come ci ricorda Enzo Bianchi nel suo
commento all’enciclica: “prendersi cura della creazione -questa realtà “amica” da
cui dipende la nostra stessa vita- significa capire cosa la sta facendo soffrire,
cosa le impedisce di risplendere in tutta la sua bellezza, cosa ne soffoca il
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respiro vitale, per lei e per noi. E agire di conseguenza, qui e ora, ogni giorno, nel
piccolo dei nostri mezzi e nel grande, nello spazio enorme delle potenzialità
umane. Insieme.”
La cura della lentezza, di un ritmo di vita più consono all’uomo e che la natura ci
insegna, l’accoglienza della fragilità, l’idea di un’umanità che torni ad essere
leggera per il pianeta in cui vive, “sono elementi costitutivi di una cultura amica
degli uomini e della natura, attenta alla sostenibilità dello sviluppo, capace di
opporsi alla violenza dello sfruttamento e del consumo indiscriminato di risorse
limitate”, per individuare un cammino nuovo, in cui imparare-lentamente- nuovi
modi di vivere. (da “La pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni)
Lo scorso anno, abbiamo avuto la fortuna di confrontarci sull’importanza di
un’educazione che torni alla natura e alle potenzialità spesso non sfruttate dei
bambini, sia all’interno di gruppi di intercollegio con altre scuole guidati dalle
pedagogiste della Fism della provincia di Rimini, sia con un pedagogista del nostro
territorio che nello specifico ci ha introdotto al tema della “outdoor education”
(Biagio Belmonte). In questi ultimi anni c’è molto fermento nell’ambito della
pedagogia attorno a questo tema che letteralmente significa “educazione fuori
dalla porta” e che trasversalmente si riferisce all’ ambiente esterno: il giardino
delle nostre scuole, il parco cittadino o naturale, il bosco possono essere
educativi in maniera maggiore rispetto allo spazio chiuso e ristretto delle sezioni.
Lo spazio esterno è importante sin dalla prima infanzia in quanto apporta notevoli
competenze psico-motorie, cognitive, sociali ed emozionali che significano:
 La percezione sulla propria pelle del clima nelle sue variazioni stagionali ed
essere consapevoli delle varie sensazioni;
 L’esercizio dei cinque sensi nella concreta e diretta relazione con
l’ambiente fisico;
 Lo sviluppo della “psicomotricità naturale” quella che i bambini esercitano
nei loro giochi spontanei;
 La possibilità di compiere conoscenze dirette con l’ambiente attraverso la
curiosità innata e il piacere dell’esplorazione;
 Il bisogno del bambino di mettersi alla prova sperimentando le proprie
capacità.
Lo spazio esterno quindi, diviene un vero e proprio laboratorio all’aperto come già
in passato i pedagogisti esaltavano. I nostri bambini, il più delle volte, stanno in
spazi chiusi, controllati, sicuri, con una limitata autonomia esplorativa del
bambino, finalizzati a specifiche attività, quindi “direttivi”.
É attraverso l’azione motoria, le esperienze multisensoriali e percettive che il
bambino conosce se stesso e il mondo che lo circonda. Occorre restituire
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all’infanzia quei campi di esperienza che le abbiamo sottratto e che è suo diritto
avere, infatti l’attuale società ha limitato e quasi inibito il movimento naturale e
spontaneo del bambino, non solo per la mancanza di spazi sicuri e per l’estrema
urbanizzazione e artificiosità dei luoghi di vita, ma per la dilagante cultura della
sedentarietà, di giochi tecnologici, della televisione; a tali problemi si aggiungono
genitori timorosi e iperprotettivi che limitano la libertà dei propri figli
confinandoli tra le mura domestiche per meglio controllarli e per la paura che si
ammalino.
Da tutto ciò deriva un drastico calo dell’esperienza ludica e motoria all’aperto.
I bambini maturano apprendimenti significativi attraverso la libera esplorazione,
la scoperta e il gioco spontaneo senza condizionamenti provenienti dall’adulto.
Inoltre all’educazione all’esterno si collega l’importante aspetto dell’educazione
ambientale e della sostenibilità attraverso l’acquisizione di buone pratiche da cui
apprendere i principi atti a preservare le risorse piuttosto che esaurirle, così
come ci ricorda anche Papa Francesco. La natura verrà esplorata come luogo in
cui Dio si esprime e ci parla in maniera diretta, e come casa comune da conoscere
e rispettare.
Uno dei principali pregiudizi con il quale dobbiamo confrontarci per primi
noi educatori è quello che se i bambini trascorrono tempo all’aperto, rischiano di
ammalarsi. Spesso non consideriamo che dopo un’ora in un’aula con altri bambini il
tasso di antropotossine e di virus presenti (per intenderci l’”aria viziata”) rende il
clima di sezione assai meno salubre di quello che si respira nello spazio esterno.
(a questo proposito, per i dati scientifici rimandiamo alla ricerca contenuta nel
testo “Outdoor education” a cura di Farnè e Agostini). Inoltre altro ostacolo è la
paura che i bambini si facciano male. La giusta e necessaria prevenzione spesso
viene da tutti noi (educatori, istituzioni, genitori) trasformata in dannosa iperprotezione. Ciò che nei prossimi anni ci auspichiamo di poter perseguire è
un’azione educativa aperta al “possibile” e capace, entro i limiti di una strategia
preventiva adeguata, di accettare il rischio come dimensione positiva
dell’educazione. Naturalmente questo è un fine a cui tendere rispettando le
proprie ed altrui ansie, senza correre, ma consapevoli di qual è l’obiettivo finale.
Non sappiamo ancora quanto tempo impiegheremo, sia come scuole, sia come
società, ma riteniamo che questa strada sia quella giusta per i nostri bambini di
oggi, adulti di domani.
Noi insegnanti ci impegneremo allora a rendere i bambini più liberi di muoversi
nello spazio esterno, esplorando, sperimentando… con meno divieti e meno paure;
desideriamo divenire delle educatrici nel vero senso della parola e non maestre
“Generali” con una lunga lista di no e proibizioni. Vorremmo che i nostri bambini
crescessero liberi e nello stesso tempo tutelati. Vorremmo che sperimentassero,
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diventassero sempre più autonomi, giocassero, imparassero a rapportarsi con sé
e con gli altri, a pensare…
Il titolo del progetto della fascia 3-6 anni nasce da una famosa canzone
musicata e cantata da Sergio Endrigo su testo di Gianni Rodari: “Ci vuole un
fiore”. Questo sarà il pretesto da cui partiremo per introdurre i bambini
nell’affascinante percorso alla scoperta dell’albero e della natura: “le cose di ogni
giorno raccontano i segreti a chi le sa guardare ed ascoltare…”.
Finalità generale
Aiutare i bambini a crescere liberi ma tutelati. Dare loro la possibilità di
muoversi, esplorare, giocare, rapportarsi con un’attenzione particolare
all’ambiente esterno e alla natura.
Obiettivi specifici:
aiutare i bambini a:
- sviluppare interesse rispetto alla natura, agli ambienti legati alla terra e gli
animali;
- conoscere l’albero, i suoi mutamenti stagionali e la ciclicità della natura;
- sviluppare il senso di appartenenza al proprio pianeta riconoscendolo creazione
di Dio da conoscere, rispettare e di cui prendersi cura;
- attraverso le varie forme d’arte descrivere ed esprimere la propria
percezione della natura;
- verbalizzare, condividere e drammatizzare storie ed esperienze vissute e
legate alla natura.
- sviluppare la capacità di stupirsi e meravigliarsi davanti ai fenomeni piccoli e
grandi della natura sperimentandoli nella pratica;
- accrescere la curiosità e la capacità di esplorare l’ambiente naturale superando
incertezze e paure relative ad ambienti poco conosciuti e misteriosi;
- muoversi con libertà a contatto con la natura, accrescendo la conoscenza dei
propri limiti e delle proprie possibilità, sperimentando il gioco con gli altri e
migliorando così la propria capacità di socializzare.
Metodologia:
 attività svolte con l’intera sezione individuale e suddivisa in piccoli gruppi;
 attività svolte in classi aperte (gruppi di alunni di età eterogenee) durante
la mattina ed il pomeriggio;
 visione e lettura di libri illustrati;
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
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conversazioni libere e guidate
uscite didattiche;
momenti di festa con tutti i bambini;
attività laboratoriali con esperti esterni ed interni:
in base alla specificità della scuola e in base alle età dei bambini verranno
proposti laboratori di: teatro, educazione motoria, religione, musica,
inglese, educazione stradale, “un bosco per la città”, progetto screening
per l’individuazione precoce di soggetti a rischio circa i disturbi specifici
d’apprendimento, progetto continuità.
I UNITA’ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO
“Esploriamo il giardino”
TEMPI: settembre, ottobre, novembre, dicembre
AMBIENTAMENTO
I mesi di settembre e ottobre saranno dedicati all’accoglienza di tutti i
bambini attraverso giochi di gruppo al fine di favorire l’ambientamento dei
nuovi alunni nel gruppo classe e riprendere i ritmi scolastici con i “vecchi”.
In particolare per gli alunni della I sezione l’accoglienza e l’ambientamento
avverranno in maniera più lenta e secondo modalità ben precise gestite
dalle insegnanti. É prevista anche una attività che il bambino svolgerà con
il genitore.
Rientra in questi primi mesi anche la costruzione del calendario delle
presenze che ogni sezione apporrà nello spazio dell’angolino della
conversazione.
Dopo il primo periodo dedicato all’accoglienza e all’ambientamento, si
entrerà nel vivo del progetto introducendo il personaggio-guida, un albero
del nostro giardino che ci introdurrà nel mondo della natura.
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ATTIVITA’
Accoglienza e ambientamento dei bambini.
Benedizione di inizio anno scolastico.
Costruzione del calendario delle presenze.
Presentazione del personaggio-guida e sua riproduzione grafico-pittorica.
Nei giorni dell’ambientamento i bambini abbelliranno i vasetti di plastica (la
sezione dei 3 anni lo farà con i genitori), poi con le maestre i bambini
pianteranno i semi nelle cassette o nelle aiuole.
Ascolto e riproduzione della canzone “Ci vuole un fiore”.
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Esploriamo il nostro giardino: chi incontriamo? Gli alberi, la terra, l’erba,
gli animaletti…quanti alberi ci sono? Quali sono? Conosciamo gli abitanti del
giardino attraverso i cinque sensi.
Festa dei nonni.
Festa di Madre Elisabetta (19 novembre). Elisabetta come esempio di chi
amava il creato e la natura (aneddoto della nebbia).
Canzone a lei dedicata “Sii felice”.
Introduzione alla stagione dell’autunno.
Dicembre “Gesù insieme a noi”.
- Ascolto e riproduzione di filastrocche e canzoni tradizionali.
- Allestimento del Presepe dell’atrio con l’aiuto dei genitori.
- Allestimento dei vari addobbi con materiale della natura (pigne, muschio,
rami, foglie, frutta secca…).
- Eventuale pesca di beneficenza natalizia.
- Allestimento dell’albero di Natale del Comune e coro natalizio.
- Preparazione di un momento di preghiera (per Morciano in chiesa, per San
Giovanni presepe vivente per le vie della città) in occasione della festività
del Santo Natale.
II UNITA’ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO
“Il nostro amico albero”
TEMPI: gennaio, febbraio, marzo
ATTIVITA’:
- Siamo in inverno, gli alberi sono spogli, gli uccellini cercano riparo e cibo
quindi costruiremo delle casette e delle mangiatoie naturali con le bucce
delle arance; le mangiatoie saranno messe fuori, appese ai rami degli
alberi, mentre le casette in cartone, fatte dai bambini, si potranno
mettere all’interno delle sezioni per abbellirle.
- Preparazione alla festa di Carnevale.
- Preparazione alla Santa Pasqua: come spiegare la Pasqua ai bambini? Il
seme muore per diventare un albero, (aiutati dal Vangelo affrontiamo il
tema della morte e resurrezione). (Via crucis)
- Festa del papà: prenderemo in considerazione San Giuseppe falegname in
modo tale che oltre a festeggiare questa ricorrenza introdurremo
l’elemento del legno.
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Come gli artisti hanno rappresentato gli alberi?
Allestimento stand per la Fiera di San Gregorio (Morciano).
Introduzione alla stagione della primavera.
III UNITA’ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO
“Il risveglio della natura”
TEMPI: aprile, maggio, giugno
ATTIVITA’
-
Attività per conoscere fiori e frutti attraverso i cinque sensi.
Le varie espressioni artistiche per rappresentare alberi da fiore, da
frutto, sempreverdi…
Realizzazione di un libro ad organetto per ogni sezione ispirati alla
canzone “ci vuole un fiore” e alle scoperte effettuate durante l’anno.
Uscite didattiche (insettario per San Giovanni, maneggio Colombari per
Morciano…).
Canzoncine e filastrocche inerenti al tema.
Festa delle scuole dell’Infanzia Fism (16 aprile 2016).
Festa della mamma (portatrice di vita).
Preparazione della festa di fine anno.
La stagione dell’estate.
Realizzazione di un “librone personale” sul progetto svolto.
MATERIALI
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Utilizzo di vari materiali cartacei, plastici, pittorici;
utilizzo di materiali di recupero;
utilizzo di materiali provenienti dal mondo della natura;
utilizzo di impianto audio per CD, impianto HI con microfono e
registratore e impianto video per DVD;
strumentario Orff;
attrezzatura per motoria.
VERIFICA/VALUTAZIONE
La valutazione è un processo di ricerca, innovazione e riflessione su ciò che si sta
facendo per un continuo miglioramento.
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La partecipazione diretta degli insegnanti a tale processo si presenta fin
dall’inizio come un processo di valutazione. Essa ha come obiettivo il
miglioramento del servizio. Alla base di tale processo sta l’autovalutazione che si
basa sulla responsabilità e sull’autoregolazione del singolo educatore.
Principale strumento di verifica sarà l’osservazione da parte degli insegnanti dei
bambini nei vari momenti della giornata attraverso il loro livello di partecipazione
e la qualità dei loro elaborati, i colloqui con le famiglie e i collegi docenti.
Verificheremo l’efficacia e la sensatezza del progetto dopo l’ambientamento,
dopo ogni unità didattica e ogni volta che lo si riterrà opportuno. Ovviamente il
progetto verrà cambiato in base alle esigenze che emergeranno durante l’anno.
Alla fine di ogni anno scolastico verrà consegnato alle famiglie un questionario
anonimo di valutazione del servizio per poter così lavorare su eventuali criticità.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione è un modo di raccontare e di raccontarsi e si attua a più livelli
e in base ai destinatari.
- Per il bambino la documentazione consente di riconoscersi nelle
testimonianze del suo fare.
- Per l’educatore consente di programmare in modo sistemico i propri
interventi.
- Per la famiglia la documentazione favorisce la conoscenza e la
partecipazione al percorso svolto a scuola.
Essa è formata da:
- cartelloni tematici affissi alle pareti con scritte e foto che raccontano
piccoli scorci di vita a scuola e costituiscono per il bambino una fonte
importante per costruire la memoria delle proprie esperienze che possono
così essere condivise con i genitori.
- un librone personale per ogni bambino contenente il percorso formativo di
tutto l’anno scolastico, arricchito per la presenza di fotografie, brevi
relazioni della attività svolte, piccoli manufatti realizzati dai bambini da
consegnare alle famiglie a fine anno;
- verbali dei collegi docenti;
- relazioni scritte del percorso effettuato durante l’anno;
- diario di bordo di sezione (per i bambini di due anni) contenente la sintesi
dei momenti salienti vissuti dai bambini a scuola.
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RAPPORTO SCUOLA–FAMIGLIA
La partecipazione della famiglia è un elemento fondante nel progetto del nostro
servizio. È il contesto sociale dal quale il bambino proviene e dove ha maturato
esperienze e conoscenze originali e per questo motivo rappresenta un elemento
con il quale il servizio educativo deve confrontarsi in modo aperto e flessibile fin
dal primo momento.
Riteniamo fondamentale il ruolo educativo della famiglia e di conseguenza è
indispensabile la sua collaborazione con la scuola per cercare di attuare una
strategia educativa coerente nei confronti del bambino.
Strumenti/iniziative previste
La scuola dell’infanzia offre nel corso dell’anno varie occasioni di incontro:
Assemblea dei genitori: l’assemblea viene svolta presso i locali della scuola prima
dell’avvio dell’anno scolastico. In tale occasione vengono presentati:
l’organizzazione del servizio, l’equipe educativa, il regolamento sanitario, le
finalità educative e le modalità di ambientamento. Inoltre vengono eletti i
rappresentanti di sezione.
Colloqui di ambientamento con i nuovi iscritti: rappresentano un primo momento
di incontro con la famiglia, contribuiscono a rassicurare i genitori, a costruire un
rapporto di fiducia e a creare un’alleanza educativa. Durante il colloquio vengono
richieste diverse informazioni ai genitori sul bambino per permettere una
migliore conoscenza del bambino ed agevolare così il suo periodo di inserimento
all’interno della struttura.
Si svolgono nel mese di settembre.
Colloqui di verifica: durante l’anno vengono fissati periodici momenti di verifica
in cui le insegnanti si confrontano con i genitori sul percorso del bambino: i
momenti della routine, l’esplorazione dell’ambiente, la qualità delle relazioni con
gli oggetti e con i compagni.
Incontri con i rappresentanti di sezione: durante l’anno vengono organizzati
periodici incontri con i rappresentanti di sezione di tutta la scuola per
affrontare temi educativi e organizzativi.
Laboratori, feste: vengono concordati assieme al consiglio di intersezione dei
genitori, possono essere momenti di condivisione fra genitori/educatori che
insieme possono vivere momenti di divertimento e/o esperienze comuni.
Per quest’anno proponiamo di organizzare dei laboratori creativi per i genitori
finalizzati a:
- aumentare il coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica,
- creare momenti di scambio e confronto tra i genitori,
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- lavorare assieme per raccogliere donazioni per la scuola, sempre più alle prese
con difficoltà economiche.
Accanto a questi momenti istituzionali esistono occasioni di partecipazione della
famiglia alla vita del servizio, infatti ogni giorno le insegnanti hanno la possibilità
di “incontrare” la famiglia per comunicazioni ed informazioni relative al bambino.
Prevediamo alcune uscite e momenti di festa da condividere con le famiglie:
- benedizione di inizio anno scolastico
- preghiera partecipata in chiesa per il S. Natale (Morciano), presepe
vivente (San Giovanni)
- via crucis (Morciano)
- festa della fism del 16 aprile 2016
- festa di fine anno
RAPPORTO CON IL TERRITORIO
Riteniamo fondamentale approfondire e consolidare le collaborazioni con le
istituzioni del territorio, in particolare per la scuola di Morciano con il Comune di
Morciano di R., con la Parrocchia di S. Michele Arcangelo, con la Biblioteca
comunale di Morciano “G. Mariotti”, per la scuola di San Giovanni con il Comune di
San Giovanni in M., con la biblioteca comunale, per renderci più vicini ai bisogni
del nostro territorio e per dare il nostro contributo a sviluppare nei bambini la
“competenza civica” nell’apertura verso l’esterno, nel rispetto delle diversità e
nella loro accoglienza come dono e non come limite. Nel concreto qui di seguito
sono elencate la varie iniziative che prevediamo per l’anno scolastico 2015-2016
suddivise per scuola:
SCUOLA “MAESTRE PIE” –MORCIANO- proponiamo di partecipare alla festa dei nonni proposta dal comune di Morciano;
- proponiamo di collaborare alla giornata di allestimento dell’albero di Natale del
Comune con addobbi natalizi realizzati dai bambini assieme alla scuola
dell’Infanzia statale di Morciano con eventuale preparazione di una pesca di
beneficenza e con l’attivo coinvolgimento dei bambini in un coro natalizio.
- proponiamo di svolgere una camminata nel paese dal titolo “Alla scoperta della
natura di Morciano” in compagnia delle giacche verdi per poter esplorare i luoghi
verdi del paese;
- proponiamo di effettuare una uscita presso il Municipio per incontrare il
Sindaco e l’Assessore alla Pubblica Istruzione;
- proponiamo di partecipare alla fiera di San Gregorio nei tempi e nei modi che ci
comunicheranno le istituzioni con l’allestimento di uno spazio dedicato al tema
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dell’anno all’interno del Padiglione fieristico ed eventualmente con una piccola
pesca all’esterno della scuola;
- prevediamo la realizzazione di un piccolo progetto, di due incontri,
sull’educazione stradale invitando a scuola un vigile urbano;
- proponiamo di realizzare i seguenti progetti con esperti esterni/interni: lingua
inglese; educazione motoria; educazione teatrale; progetto screening; progetto
sul riciclo organizzato dall’SGR; progetto di religione; progetto di musica.
- prevediamo di partecipare alla festa delle scuole dell’infanzia FISM che si
terrà a Rimini il 16 aprile 2016;
- prevediamo di partecipare all’organizzazione e realizzazione degli incontri di
continuità con i bambini della scuola primaria paritaria “Maestre Pie” di S.
Giovanni in Marignano e con la scuola primaria statale “B. Lunedei” di Morciano di
Romagna;
- prevediamo di aderire al progetto lettura condotto dalla bibliotecaria presso la
biblioteca comunale di Morciano di Romagna “G. Mariotti”;
- prevediamo di partecipare, invitando anche i genitori, alle iniziative promosse
dal territorio ed in particolare dalla biblioteca comunale di Morciano di Romagna
“G. Mariotti” ;
- proponiamo di organizzare una festa di fine anno presso il Parco del Conca nel
mese di maggio 2016.
SCUOLA “CORBUCCI-VERNI” SAN GIOVANNI in M.
- proponiamo di collaborare alla giornata di allestimento dell’albero di Natale del
Comune con addobbi natalizi realizzati dai bambini assieme alle altre scuole del
territorio di San Giovanni in M.;
- proponiamo di svolgere una camminata nel paese dal titolo “Alla scoperta della
natura di San Giovanni” per poter esplorare i luoghi verdi del paese;
- proponiamo di effettuare una uscita presso il Municipio per incontrare il
Sindaco e l’Assessore alla Pubblica Istruzione.
- prevediamo la realizzazione di un piccolo progetto sull’educazione stradale
invitando a scuola un vigile urbano;
- continueremo la nostra partecipazione al progetto “Un bosco per la città”
cominciato lo scorso anno;
- proponiamo di realizzare i seguenti progetti con esperti esterni/interni: lingua
inglese; educazione motoria; progetto screening; progetto di lingua spagnola.
- prevediamo di partecipare alla festa delle scuole dell’infanzia FISM, che si
terrà a Rimini il 16 aprile 2016;
- parteciperemo all’organizzazione e realizzazione degli incontri di continuità con
i bambini della scuola primaria paritaria “Maestre Pie” di S. Giovanni in
Marignano;
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- prevediamo di andare più volte presso la biblioteca comunale di San Giovanni in
M;
- prevediamo di partecipare, invitando anche i genitori, alle varie iniziative
promosse dal territorio;
- proponiamo di organizzare una festa di fine anno presso il giardino della nostra
scuola nel mese di maggio 2016.
GESTIONE, COLLEGIALITA’
Lo strumento di lavoro utilizzato per una buona organizzazione è il collegio
docenti che vede la presenza sia delle educatrici del micronido che delle
insegnanti della scuola dell’infanzia. Il gruppo si riunisce di norma una o più volte
al mese. L’incontro del collegio è un momento in cui discutere su dubbi, conflitti
relativi ai bambini, alle famiglie e al gruppo di lavoro elaborando strategie. È
condotto dal coordinatore pedagogico che cura l’organizzazione generale del
servizio, programma e coordina l’attività educativa, offre consulenza alle famiglie
dei bambini iscritti al servizio, inoltre valuta l’efficacia e l’efficienza del servizio
e propone eventuali soluzioni utili al suo miglioramento, cura i rapporti con le
istituzioni del territorio.
STRUMENTI del gruppo di lavoro
OSSERVAZIONE
È uno strumento indispensabile dal punto di vista pedagogico, poiché consente di
organizzare un percorso educativo che soddisfi le esigenze dei bambini.
L’osservazione del bambino è indispensabile per aiutare l’adulto/insegnante a
comprendere ed approfondire diversi aspetti della vita dei bambini nel servizio.
Per casi specifici, si utilizzano griglie di osservazione per facilitare
l’osservazione stessa e permettere una riflessione accurata all’interno del
collegio docenti.
PROGETTAZIONE
È la fase in cui si tiene conto di tutte le osservazioni effettuate e di quelle in
itinere. Sua caratteristica peculiare è la flessibilità e l’adeguarsi alle varie
situazioni. Suo obiettivo è fornire la struttura dell’intervento pedagogico
tenendo conto delle individualità dei singoli e della formazione del gruppo.
Come scritto sopra, il progetto di sviluppo-apprendimento verrà periodicamente
rivisto ed eventualmente modificato in base alle nuove esigenze osservate.
DOCUMENTAZIONE
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Il gruppo di lavoro utilizza lo strumento della documentazione per poter così
sviluppare un pensiero riflessivo grazie anche alla rilettura critica di ciò che è
stato fatto. I verbali del collegio docenti e la raccolta nei registri di sezione
delle attività realizzate durante l’anno costituiscono strumenti indispensabili a
questo scopo.
L’equipe educativa delle scuole dell’infanzia paritarie “Corbucci-Verni” e
“Maestre Pie”.
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