AFRICA EQUATORIALE: CAMERUN, GUINEA EQUATORIALE

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AFRICA EQUATORIALE: CAMERUN, GUINEA EQUATORIALE
 AFRICA EQUATORIALE: CAMERUN, GUINEA EQUATORIALE, GABON, CONGO BRAZZAVILLE Formazione degli animatori degli oratori‐centri giovanili Breve presentazione del contesto sociale in cui si lavora L’esperienza che presentiamo accumuna le nostre presenze nelle quattro nazioni. I contesti, pur presentando delle rilevanti varianti socio‐economiche e politiche, hanno generalmente molte caratteristiche in comune, soprattutto per quanto riguarda il pianeta giovani. In generale, i giovani di questi paesi sono aperti al trascendente e al senso di Dio, ma il materialismo e un certo benessere, li porta anche a fare scelte contrarie ai valori evangelici. I nostri giovani sono talvolta superficiali, instabili, alla ricerca del piacere e di risultati facili ed immediati. Nelle grandi città questo fenomeno è assai preoccupante, mentre nelle cittadine semi‐rurali, essendo meno esposti al boom del consumismo e delle nuove tecnologie, i giovani si riferiscono ancora alle istituzioni famiglia‐scuola‐chiesa. Essi sono spesso in balia di se stessi perché tanti adulti non sono modelli di vita. Le famiglie monoparentali, il sistema scolastico in crisi ed altri problemi, inerenti la situazione socio‐culturale, creano instabilità e fragilità affettiva. Descrizione dell’esperienza Obiettivi A livello locale: accompagnare i giovani animatori/trici nell’elaborazione progressiva di un progetto di vita cristiana attraverso un processo continuo di formazione e di impegno educativo. A livello nazionale ed internazionale: organizzare dei Forum‐Animatori per favorire l’interscambio e la socializzazione delle esperienze formativo‐educative nella linea del Sistema preventivo. A chi è diretta 9 Agli animatori/trici di tutti i centri giovanili e oratori dell’ispettoria dell’Africa Equatoriale 9 Agli animatori che danno prova di continuità e costanza d’impegno nel vivere la vita cristiana e nel servizio Gli itinerari di formazione sono preparati dalla coordinatrice della PG con la sua Da chi è equipe/commissione e poi condivisi con le coordinatrici locali della PG. coordinata Gli incontri a livello nazionale e internazionale sono programmati in assemblea ispettoriale, ma la preparazione è affidata a chi lavora a livello locale con gli animatori. Tempo di 3 anni di itinerario formativo‐educativo durata Descrizione di come si comunica ai giovani la visione cristiana della vita Momenti di formazione umana e cristiana secondo le tappe dell’itinerario ispettoriale Accompagnamento personale e di gruppo per scoprire il progetto di Dio Accompagnamento dei giovani nel processo di maturazione della fede Relazione educativa tipicamente salesiana tra educatori/educatrici e giovani Clima di famiglia, atteggiamenti di fiducia verso i giovani Momenti di preghiera: celebrazioni della Parola, celebrazioni eucaristiche e penitenziali Momenti di festa e gite Richiesta d’impegno nell’animazione di una attività dell’OCG Testimonianza della comunità FMA di una vita donata gioiosamente a Cristo per i giovani Punti di forza e di debolezza dell’esperienza Punti di forza 1. Avere una coordinatrice ispettoriale di pastorale giovanile e coordinatrici locali che programmano e verificano il cammino percorso, che si fanno carico della sensibilità dei giovani, delle loro attese... 2. La convergenza degli interventi inter‐ambito perché la formazione dei giovani prenda in considerazione tutte le dimensioni della persona. 3. Lo stesso itinerario condiviso nei diversi contesti facilita la convergenza degli interventi. 4. Igiovani preparano con impegno ed entusiasmo il Forum‐Animatori e fanno una forte esperienza di vita cristiana. 5. I viaggi dei giovani e la formazione sono parzialmente sovvenzionati da un ente no profit. Punti di debolezza 1. Comunicazione on‐line difficoltosa. 2. Incontri delle coordinatrici di PG distanziati nel tempo per via delle distanze e del costo dei viaggi. 3. Il ritmo della formazione non è sempre rispettato per ragioni di studio o perché altre attività impreviste modificano il calendario. 4. Alcuni giovani non concludono il processo di formazione per vari motivi (ad esempio, mobilità giovanile per lavoro, studi, ecc.; la motivazione iniziale viene meno). 5. Certi giovani non possono partecipare ai Forum‐Animatori perché non ottengono il passaporto o il visto in tempo. Testimonianza di un animatore Il coordinatore degli animatori di Oyem (Gabon), Aristide Ella Mengue La formazione degli animatori mi ha aiutato a conoscere di più la dottrina cristiana e a essere coerente con il credo che professo. Nel quartiere mi chiamano “il prete” proprio perché il mio quotidiano è diverso da quello di tanti altri giovani. La vita di gruppo mi ha fatto scoprire quanto sia importante vivere con gli altri, accoglierli, accettarli, fare famiglia, esprimermi senza paura e con disinvoltura. Gli incontri a livello nazionale e internazionale mi hanno fatto prendere coscienza che il Sistema preventivo è uno stile di vita valido e attuale dappertutto e in ogni cultura e società. L’esperienza del Forum di questa estate è stata per me molto arricchente: ho capito che la cultura e il vangelo devono dialogare tra loro e che il vangelo purifica certi aspetti della mia cultura e m’invita a rigettare quanto non è consono al vangelo. Intervista ad alcune persone significative del luogo per misurare l’impatto dell’esperienza sul territorio Padre Télèsphore Mvé Edzang Essere animatore e partecipare alla vita dell’oratorio‐centro giovanile è un’esperienza che resta per tutta la vita! Anch’io sono stato animatore e, lo confesso, un salesiano mancato. Non dimenticherò mai tutto ciò che ho imparato quando ero animatore dei più piccoli. L’impegno d’animatore conduce ad un stile di vita particolare: gli animatori sono sempre allegri, gioviali, simpatici e servizievoli. Riescono a superare i momenti di scoraggiamento e di delusione perché l’ottimismo salesiano è contagioso. Gli animatori ad Oyem, oltre a fare una lavoro prezioso occupando il tempo libero dei più piccoli in modo salutare, sono loro stessi alla scuola di Cristo, maestro di vita. L’impatto sul territorio lo trovo positivo: le ultime vocazioni religiose e sacerdotali sono nate all’oratorio salesiano.