UNA PASSIONE PER JEAN PROUVÉ DAL MOBILE ALLA CASA

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UNA PASSIONE PER JEAN PROUVÉ DAL MOBILE ALLA CASA
UNA PASSIONE
PER JEAN PROUVÉ
DAL MOBILE
ALLA
CASA
LA COLLEZIONE DI
LAURENCE E PATRICK SEGUIN
6 APRILE / 8 SETTEMBRE 2013
CARTELLA STAMPA
PINACOTECA AGNELLI
VIA NIZZA 230/103 – 10126 TORINO
www.pinacoteca-agnelli.it
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
comunicato stampa
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli presenta Una passione per Jean Prouvé, una mostra di mobili e architetture
del designer francese Jean Prouvé provenienti dalla collezione di Laurence e Patrick Seguin.
Laurence e Patrick Seguin hanno scoperto l’opera di Jean Prouvé attraverso le sue creazioni di mobili alla fine degli
anni ‘80. Subito sedotti dalla loro estetica unica, nella quale tutta la capacità artistica sta nell’impercettibile maestria
tecnica a servizio della resistenza dei materiali; considerando che all’epoca pochissimi sapevano chi fosse Jean Prouvé,
il loro entusiasmo è stato immediato, un’emozione di linee, una rivelazione che è diventata una vera passione.
La coppia si è poi interessata all’insieme della produzione di Jean Prouvé, di cui i mobili non costituiscono che una parte.
E’ così che hanno scoperto le sue architetture. Partendo dal principio che “ non c’è una differenza tra la costruzione
di un mobile e di un immobile” Jean Prouvé ha applicato questa sua riflessione sia ai mobili sia all’architettura; questa
logica costruttiva comune è diventata la base di tutta la sua opera.
Dall’apertura della galleria a Parigi nel 1989, Laurence e Patrick Seguin hanno intrapreso un rigoroso lavoro per far
conoscere le creazioni di Jean Prouvé. I più importanti collezionisti internazionali e i musei più prestigiosi hanno ormai
pezzi di questo architetto-designer francese nelle loro collezioni. Jean Prouvé è oggi considerato uno dei massimi
esponenti del design del XX secolo.
Laurence e Patrick Seguin presentano per la prima volta alcune opere dalla loro collezione privata: una quarantina di pezzi
di Jean Prouvé, la maggior parte prototipi o esemplari molto rari, dalla poltrona immaginata per la città universitaria
di Nancy nel 1954, alla poltrona leggera creata per l’università d’Antony nel 1954, passando per i mobili creati per l’Africa.
Gli stessi principi basati su una logica di fabbricazione e di funzionalità applicati ai mobili spesso destinati al settore
pubblico sono ripresi nelle architetture: le stesse strutture solide sono assemblate e articolate da meccanismi astuti che
permettono sia ai mobili che alle costruzioni di essere facilmente spostate, smontate, modificate.
Sulla pista del Lingotto è stata montata per la prima volta la Maison Metropole (8x12 metri), casa in alluminio vincitrice
nel 1949 di un concorso del Ministero dell’Istruzione per la costruzione di una scuola rurale con annessa la casa per
l’istitutrice. Capolavoro di architettura nomade, ideata sul principio degli edifici a portici brevettati da Prouvé nel 1939,
l’Ateliers Jean Prouvé ne realizzò due prototipi, uno per Bouqueval vicino a Parigi e uno per Vantoux nella Mosella, che
sarà in mostra a Torino.
Il montaggio ha richiesto quattro persone impegnate per tre giorni consecutive, riprese in live streaming sul sito della
Pinacoteca; per documentare i passaggi più significativi è stato inoltre realizzato un video in stop-motion.
La collezione di Laurence e Patrick Seguin comprende anche opere d’arte contemporanea che coesistono nella loro casa
con i mobili di Jean Prouvé.
Alcuni lavori hanno un legame con il designer francese, come il mobile che Alexander Calder aveva realizzato per Prouvé,
o l’opera che Richard Prince, ha realizzato per i Seguin utilizzando un tavolo di Jean Prouvé.
Altre opere come quelle di Jean-Michel Basquiat, Adam McEwen e Marc Grotjhan, sono espressione del gusto e della
passione dei collezionisti.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e inglese pubblicato dalla Pinacoteca Agnelli. n
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
IMMAGINI
Le immagini in alta risoluzione si possono scaricare registrandosi in area stampa
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UFFICIO STAMPA
Pinacoteca Agnelli
Silvia Macchetto
Tel +39 3406350241 [email protected]
Galerie Patrick Seguin
Eva Dalla Venezia
Tel +33 147003235 [email protected]
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI
via Nizza 230, 10126 TORINO
tel +39 011 0062713 – Fax +39 011 0062712
www.pinacoteca-agnelli.it
Orari di apertura
Da martedi a domenica / 10 -19
Lunedì chiuso
Biglietti
10€ intero
8€ ridotto, gruppi, over 65
4€ scuole e ragazzi dai 6 ai 16 anni
gratuito da 0 a 6 anni, disabili, Abbonamento Musei Torino
Biglietteria all’ingresso della Pinacoteca al livello della pista del Lingotto 4°piano
Visite guidate su richiesta
Accesso disabili alla mostra e alla Maison Metropole
Bookshop
Una passione per
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Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
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6 aprile - 8 settembre 2013
Jean Prouvé
Maison Métropole in alluminio, 8 x 12 m
circa 1949, provenienza: Francia
Jean Prouvé (1901-1984) fu un pioniere del Ventesimo secolo nell’ideazione innovativa di mobili e architetture. Figlio di
uno deifondatori dell’École de Nancy e figlioccio di Emile Gallé, crebbe assorbendo la filosofia creativa di un gruppo il cui
intento principale era quello di dar vita a una fusione tra arte e industria accessibile a tutti. Determinato a essere un uomo
del suo tempo, Prouvé esplorò tutte le risorse tecniche allora disponibili per la lavorazione del metallo, abbandonando
presto il ferro battuto a favore della lamiera pressopiegata: negli anni trenta produsse carpenteria metallica, suoi primi
mobili, componenti architettoniche ed edifici smontabili in piccole serie.
Convinto del fatto che “non c’è una differenza tra la costruzione di un mobile e di un immobile”, Prouvé sviluppò una
“filosofia costruttiva” basata sulla funzionalità e sulla razionalità nella fabbricazione. L’estetica che ne conseguì, scevra da
ogni artificio, si sposava perfettamente con la dottrina dell’Union des Artistes Modernes (UAM), di cui Prouvé fu, insieme
a Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, uno dei membri fondatori.
I medesimi princìpi furono applicati sia alla realizzazione dei mobili spesso concepiti per il settore pubblico –, sia a quella
degli edifici durante il boom edilizio del dopoguerra. Sistemi d’assemblaggio intelligenti, ideati per strutture resistenti,
rendevano mobili e architetture analogamente smantellabili, spostabili modificabili senza alcuna difficoltà.
Il connubio tra spirito avanguardistico e sensibilità umanistica che caratterizzò Prouvé non perse mai valore. Nei suoi
diversi periodi creativi si riscontra ripetutamente originalità – dai primi elementi per il dormitorio dell’università di Nancy
(1932) a quelli per un analogo complesso ad Antony (1954); dai mobili per l’Africa alle scuole smontabili del dopoguerra e
alle “piccole macchine architettoniche” degli anni sessanta. Lavorando con i migliori architetti, Jean Prouvé lasciò il segno
su molti celebri edifici del Ventesimo secolo, gran parte dei quali sono attualmente classificati come monumenti storici.
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Jean Prouvé
Maison Métropole in alluminio, 8 x 12 m
circa 1949, provenienza: Francia
Vincitore di un concorso del Ministero dell’Istruzione (1949) per l’ideazione di una “scuola rurale producibile in massa, con
un’aula e con alloggi per gli insegnanti”, l’Ateliers Jean Prouvé ne costruì due esemplari, uno a Vantoux, nel dipartimento
della Mosella, e l’altro a Bouqueval, nei pressi di Parigi.
Come la scuola, gli alloggi seguirono il principio degli edifici a portici brevettato da Prouvé nel 1939 e utilizzato in numerosi
progetti postbellici, soprattutto nel settore abitativo. La Maison Métropole (architetto Henri Prouvé) venne messa a punto
nel 1948. Adattabile a diversi siti, fu concepita in due dimensioni: 8 x 8 m e 8 x 12 m. La seconda, esposta nel 1950 al Salon
des Arts Menagers di Parigi dedicato alla casa, era destinata agli insegnanti.
La sua struttura, interamente d’acciaio, comprendeva due ingressi portanti che definivano lo spazio interno pur lasciando
totale libertà nella disposizione degli elementi. L’involucro si avvaleva di pannelli di facciata a due lati, con finestre a
ghigliottina integrate e persiane a scomparsa in custodie d’alluminio a coste.
Vi erano anche un giardino d’inverno a vetri e un tetto con lastre di copertura in
alluminio giustapponibili. Al confort degli abitanti veniva prestata particolare attenzione: l’interno era uno spettacolo per
gli occhi, soprattutto grazie alla presenza del legno, e il controllo della temperatura andava molto oltre le specifiche
standard del tempo. Nonostante Prouvé all’inizio degli anni Cinquanta volesse fortemente occuparsi di edilizia di massa,
della Maison Métropole vennero, di fatto, costruiti soltanto quindici esemplari, soprattutto nell’ambito del complesso
residenziale “Sans Souci” a Meudon-la Forêt. n
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CATALOGO
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Intro Ginevra Elkann
Con questa mostra la Pinacoteca Agnelli propone al pubblico una collezione di design e di architettura francese unica
al mondo e mai esposta in precedenza. Patrick e Laurence Seguin hanno raccolto nel corso della loro vita sedie, lampade,
mobili, documenti e architetture di un innovatore dell’architettura: Jean Prouvé. Grazie alle sue case nomadi, costruite con
materiali poveri e facilmente reperibili, come l’alluminio, è stato un precursore e un inventore geniale. Per Prouvé non vi è
differenza tra un mobile e una casa: entrambi devono essere funzionali e realizzati in materiali resistenti e con meccanismi
ingegnosi. Patrick e Laurence sono rimasti affascinati molto presto da Prouvé e hanno cominciato a raccogliere i suoi
oggetti sin dagli anni Ottanta del Novecento, quando poche persone ne apprezzavano il lavoro. La loro casa di Parigi,
luminosa e accogliente, rispecchia questa passione per l’autore di forme semplici ma innovative e moderne, ed è
interamente arredata con sedie, lampade e mobili dell’architetto francese. Alcuni accorgimenti, come la sostituzione delle
sedute originali con sedute nuove (conservando le originali in deposito) permettono di godere la collezione
quotidianamente, senza intaccarne il perfetto stato di conservazione.
Per i coniugi Seguin la passione da collezionisti si è ben presto trasformata in qualcosa di più. L’accumulo di sedie, porte,
modelli di architettura e case nomadi ha portato Patrick e Laurence a trasformare la collezione in un lavoro vero e proprio,
con l’apertura della loro galleria, specializzata in design francese del Novecento, nel 1989. La galleria è diventata ben
presto il punto di riferimento per il design francese e ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo i nomi
di Prouvé, Perriand, Jeanneret, Royère.
Oggi le due anime, quella dei collezionisti e quella dei galleristi, convivono serenamente e si alimentano a vicenda. La
passione per questi oggetti fa sì che Patrick e Laurence seguano con cura e professionalità tutti gli aspetti del loro lavoro,
dalle pubblicazioni alla grafica, all’allestimento delle mostre. Anche per questa mostra Patrick e Laurence hanno lavorato
con passione e si è trattato di un progetto condiviso sin dal principio, reso possibile grazie alla loro estrema generosità.
Desidero quindi ringraziarli molto per la dedizione e la cura che hanno dimostrato verso ogni singolo aspetto della mostra.
Infine mi preme ricordare il valore educativo di questo progetto: una occasione unica per gli studenti di architettura e gli
appassionati di questa disciplina di capire da vicino come avveniva la costruzione delle case di Jean Prouvé. Sul tetto del
Lingotto è infatti ricostruita la Maison Métropole, esempio significativo di architettura nomade, grazie al lavoro di quattro
persone che la hanno montata in tre giorni. Studenti e appassionati hanno potuto seguire da vicino tutte le fasi
dell’edificazionere grazie al collegamento in streaming sul sito della Pinacoteca.
Trovo interessante che la Maison Métropole di Jean Prouvé dialoghi per qualche mese con il Lingotto,
sia con l’edificio originale degli anni Venti del Novecento, che con quello più recente della tras-formazione a opera di
Renzo Piano. E penso che da questo confronto di architetture emerga chiaramente l’attualità e la modernità di
Prouvé. n
Ginevra Elkann
Presidente
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
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Intro Laurence e Patrick Seguin
Jean Prouvé è al centro della nostra attività professionale come della nostra collezione da quasi 25 anni. Questa
collezione contiene mobilio francese della metà del 20 o secolo, case smontabili di Jean Prouvé e arte contemporanea. Nel
corso degli anni Jean Prouvé si è imposto quale perno della collezione per la sua modernità che prefigura un certo numero
di dinamiche contemporanee e per il fatto che conviviamo con le sue creazioni nel nostro quotidiano. Vi è fra il suo
mobilio e l’arte contemporanea un reale dialogo.
Originario di Nancy, Prouvé ha mantenuto della sua educazione un idealismo generoso e il gusto per la sperimentazione a
studio. Un fenomeno raro inoltre sta nella sua completa padronanza del mezzo, dal principio della creazione fino al
termine ultimo: il disegno, la materia, lo strumento.
La sua opera è contraddistinta dal rispondere ad una necessità precisa definita dalla sua funzione e concepita in un
quadro di fabbricazione in serie. In quest’ottica, un particolare significato di questa concezione e di questa metodologia
assumono le sue numerose sedute.
La sedia « Standard » specialmente è quella che Jean Prouvé ha sviluppato maggiormente, ne esistono difatti numerose
varianti e declinazioni, spesso realizzate solo in prototipo o serie ridotte.
Formatosi nella lavorazione artistica del ferro battuto, egli conserva di questa prima esperienza la conoscenza perfetta del
metallo. Si potrebbe quasi affermare che esiste un’empatia fra Jean Prouvé e il metallo, tanto è viva la sensualità che egli vi
infonde. Questa eleganza, questa estetica minimalista, sono solo la conseguenza di un modo di pensare il cui esito è la
forma più perfetta e più performativa possibile.
E’ sempre difficile individuare, affermare per quale ragione un’opera è coerente. In Prouvé la coerenza è data
dall’industrializzazione. Dalle sue prime sedie nel 1929 fino alle ultime degli anni ’50, passa oltre un quarto di secolo. In
tutto questo tempo Jean Prouvé difende le sue convinzioni e, mentre dilaga ogni sorta di opposizione
all’industrializzazione, egli afferma invece quanto quest’ultima sia necessaria all’uomo e al progresso. Di fatto, egli si pone
al servizio di tutti: pensa a un mobilio che guardi alla collettività, alle amministrazioni, università, pensa ad un’architettura
industrializzata, smontabile, che non avrebbe lasciato tracce permanenti... Sempre in fase di ricerca, Prouvé percorre il 20 o
secolo facendosi portatore di una visione, quella di un mondo nuovo in cui il creatore genera delle forme nella precipua
coscienza di un contesto sociale, economico e politico in piena mutazione.
Al di là dell’appagamento estetico, sono anche l’uomo e le sue considerazioni a toccarci.
Ringraziamo sinceramente Ginevra per la fiducia che ci ha testimoniata nell’invitarci a presentare la nostra collezione in un
luogo prestigioso quale la Pinacoteca Agnelli, e siamo onorati che la nostra collezione venga ascritta in questo programma
di studio sull’essenza di una collezione e del suo modo di manifestarsi al mondo.
Senza voler paragonare queste due avventure industriali che furono quella di Agnelli e quella di Prouvé, apprezziamo
l’idea di vederle riunite qui, tanto più che lo stesso Prouvé contemplò un ideale secondo il quale la costruzione
beneficiasse di tecniche riservate fino ad allora all’autombile o all’aviazione. n
Laurence e Patrick Seguin
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Biografia Jean Prouvé (1901-1984)
Jean Prouvé è uno dei pionieri della produzione innovatrice del mobilio e dell’architettura del XX secolo. Figlio di un
fondatore della Scuola di Nancy e figlioccio d’Emile Gallé, è impregnato della filosofia creatrice di questo gruppo artistico
il cui principale scopo è fare dell’arte un’alleata dell’industria per porla a portata di tutti. Sempre attento a partecipare
del proprio tempo, esplora tutte le risorse tecniche del metallo e passa rapidamente dal lavoro sul ferro battuto
all’applicazione della lamiera piegata: sin dagli Trenta produrrà piccole serie di falegnamerie metalliche, primi pezzi di
mobilio, elementi architettonici o edifici smontabili.
Considerando « che non c’è differenza fra la costruzione di un mobile e di una casa », Prouvé sviluppa un « pensiero
costruttivo » basato su una logica di fabbricazione e di funzionalità che genera un’estetica priva di ogni artificio,
ricongiungendosi così alla dottrina dell’Unione degli Artisti Moderni di cui è membro fondatore al fianco di Le Corbusier,
Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand.
In questo modo gli stessi principi si applicano alla produzione del mobilio, spesso destinata ad equipaggiamenti collettivi,
e all’architettura, che conosce nel Dopo Guerra un importante sviluppo: le stesse strutture solide sono assemblate
e articolate da ingegnosi meccanismi, che permettono ai mobili come agli edifici di essere facilmente smontati, spostati
e modificati.
Questo spirito avanguardistico accompagnato da preoccupazioni umanistiche conserva ancora oggi tutta la sua attualità:
sempre, in ogni episodio dell’opera di Jean Prouvé si riscoprono qualità innovatrici, dai primi equipaggiamenti per la città
universitaria di Nancy nel 1932 a quelli creati per quella di Antony nel 1954, passando per i mobili creati per l’Africa,
o ancora per le scuole smontabili del Dopo Guerra fino alle « piccole macchine d’architettura » concepite negli anni ’60.
Jean Prouvé collabora con i più grandi architetti, mentre edifici celebri dell’architettura del XXo secolo recano la sua
impronta, la maggior parte dei quali sono oggi protetti in qualità di monumenti storici. n
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Biografia Patrick Seguin
Nato a Montpellier nel 1954, Patrick Seguin decide molto presto di lanciarsi nella vita attiva: intraprendente
per natura, si stabilisce a Parigi dove apre un ristorante nel quartiere delle Halles. Benché non abbia svolto
un percorso di studi sull’arte, sviluppa durante i suoi incontri il gusto per l’arte contemporanea e il design.
Nel 1987 incontra al Bains-Douches colei che diventerà sua moglie, Laurence. Insieme, i due si lanciano nella
sfida di aprire una galleria d’arte e di design facendo della loro passione un mestiere. Nel 1989 si associano
con Philippe Jousse, con cui aprono una galleria nel cuore dell’XI° arrondissement a Parigi. Guidati dall’istinto
e dagli incontri, dedicano tutte le loro energie alla riscoperta dei grandi designer di metà XX° secolo:
Jean Prouvé, Charlotte Perriand, Pierre Jeanneret, Le Corbusier e Jean Royère.
Dopo una decina d’anni di collaborazione fruttuosa, la coppia sceglie di esercitare da sola e sviluppa la galleria
Patrick Seguin a livello nazionale e internazionale. La loro insaziabilià nel lavoro di riscoperta assurge a un
successo considerevole; vengono invitati dalle maggiori gallerie internazionali, quali la Sonnabend Gallery a
NY e la Gagosian Gallery a LA, e da istituzioni preminenti quali il MoMA a NY o il Centre Pompidou a Parigi.
Rapiti dalla purezza e dall’incisività delle opere dei designer che sostengono, Laurence e Patrick Seguin hanno
anche saputo costituire una loro collezione personale di rilievo. Non si tratta più di una passione ma di
una scelta di vita. Parallelamente alla loro collezione di design, condividono anche la passione per l’arte
contemporanea. Una vera e propria avventura umana: ogni opera è l’esito di un incontro con un artista.
Insieme discutono così il posto di ciascun pezzo di mobilio, ciascuna pittura, ciascun oggetto, affinché questi
abbiano fra loro un dialogo, affinché si arricchiscano e si rispondano l’una con l’altra. Più che una collezione,
è uno scambio di idee. n
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I Mobili
Jean Prouvé si distingue dai « designer » a lui contemporanei attraverso la sua specificità di costruttore,
differenza rivendicata da chi come lui si qualifica quale « uomo di fabbrica », definendo così l’originalità della sua pratica
creativa.
Così, alla fine degli anni Venti, produce simultaneamente le sue prime componenti di architettura e di mobili che
si smarcano immediatamente dal mobilio modernista emergente. Da quel momento tutti i modelli che andrà creando,
fra il 1930 e il 1955, obbediranno immancabilmente agli stessi principi, grazie alla perfetta padronanza della materia:
« Fu la lamiera d’acciaio ad ispirarmi.» Per Jean Prouvé, i mobili devono innanzitutto rispondere alla loro finalità, con criteri
imprescindibili di confort e solidità. Associati a telai in lamiera piegata la cui resistenza si afferma quasi per eccesso,
i meccanismi di regolamentazione e i dispositivi di montaggio restano bene a vista. La ricerca della leggerezza implica
l’inserimento di rotelle, l’utilizzo di materiali leggeri come l’alluminio o ancora il disegno di profili sottili, di pari resistenza.
In questo modo queste vere e proprie « macchine », da sedersi, lavorare, mettersi a tavola, riporre, presentano una
perfetta aderenza fra forma e funzione, procurando allo stesso tempo un’emozione estetica particolare nell’eleganza delle
loro linee, sia nel pieno sia nel sottile.
La serie industriale preconizzata da Prouvé è realizzata a scala media, in particolare la sedia « standard » nelle sue
differenti versioni prodotte dal 1934 al 1959. Nell’illustrare il metodo di lavoro di Prouvé, si contano numerose varianti,
altrettante risposte alle circostanze e prospettive particolari, che declinano materie, colori e realizzazioni che completano
prototipi significativi di ricerche incessanti.
La prefigurazione prospettica dei pezzi di mobilio e di un’opera di architettura (e non solo di elementi costruttivi) dimostra
la globalità della pratica di Jean Prouvé e mette in evidenza il rapporto – per lui indissolubile – fra diverse discipline
creative. n
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Le Architetture
Dopo aver fabbricato case smontabili per i sinistrati della Lorena alla fine della guerra, gli Ateliers Jean Prouvé
partecipano allo sforzo di ricostruzione definitiva portato avanti dallo stato francese, che include sia l’alloggiamento sia le
infrastrutture, nello specifico le scuole.
Disponendo di uno strumento di lavoro performativo in materia di produzione industriale di componenti metalliche, Jean
Prouvé vede nel prefabbricato la soluzione migliore al problema, sia tecnica sia economica. A tale scopo, perfeziona un
procedimento brevettato sin dal 1939 poi messo a punto durante la guerra: un sistema di scheletro metallico a sostegni
assiali, combinato a diverse tipologie modulari di pannelli di facciata.
Questo principio di costruzione è messo in opera in risposta al concorso indetto nel 1940 dal ministero dell’Istruzione
nazionale, per una ’scuola rurale industrializzabile a un’aula con alloggio per insegnante’: gli edifici dovevano poter essere
fabbricati in grande serie, e montati facilmente e rapidamente in qualsiasi sito. Gli Ateliers Prouvé sono fra i vincitori del
concorso e ricevono nel maggio 1950 l’ordine di due gruppi-prototipi, di cui il primo viene attribuito al piccolo comune di
Bouqueval in regione parigina e il secondo richiesto dal deputato Raymond Mondon per un’installazione nei pressi di Metz.
La scuola
Con le sue grandi porte vetrate, il suo ampio cortile e il suo corridoio coperto facente funzione di parasole, l’edificio
dell’aula di classe (24x8m) può essere considerato alla stregua di una scuola all’aria aperta. La facciata sul retro offre delle
prospettive più inquadrate, con i suoi pannelli a oblò e i suoi elementi di facciata rivestiti in alluminio con imposte e
vetrate a completa scomparsa. La trama derivante dai sostegni in lamiera d’acciaio piegata genera fluidità nei volumi e
razionalità nell’organizzazione distribuendo il cortile aperto, l’aula, il laboratorio/refettorio, i sanitari e lo spogliatoio.
I pannelli in alluminio sono utilizzati sia in modalità bifacciale, sia da un lato solo, con un’ampia utilizzazione di legno
all’interno.
La casa di rappresentanza
L’alloggio (12x8m), comporta la stessa tecnica di costruzione e può annoverarsi nella serie delle case Métropole proposte
da Jean Prouvé come tipo abitativo individuale industrializzabile. La sua struttura interamente in acciaio comprende due
sostegni portanti che organizzano lo spazio interno lasciando piena libertà alla sistemazione. L’involucro è costituito da
pannelli di facciata industrializzati bifacciali che integrano finestre e imposte a ghigliottina a scomparsa nel carter in
alluminio dogato, da un giardino d’inverno vetrato e da una copertura in lastre d’acciaio sovrapponibili. Il benessere dei
fruitori è stato studiato con attenzione: confort visivo, nello specifico grazie all’utilizzazione del legno all’interno, e confort
termico al di sopra delle norme dell’epoca.
I due gruppi scolastici sono consegnati nel 1950 alla ripresa delle attività scolastiche, equipaggiati di un mobilio adatto, in
legno e lamiera d’acciaio laccata, fabbricata dagli Ateliers Prouvé. Se i due edifici per l’insegnamento sono identici, qualche
dettaglio della costruzione distingue le case degli insegnanti, in particolare il giardino d’inverno.
Queste due scuole resteranno i soli esemplari della vasta serie auspicata da Jean Prouvé. Poco dopo, questi mette a punto
un altro sistema costruttivo adattato alla costruzione scolastica che troverà una più ampia diffusione. Allo stesso modo,
malgrado il desiderio di Jean Prouvé di partecipare del programma di produzione industrializzata per alloggi all’inizio degli
anni Cinquanta, la casa Métropole, esposta al Salon des Arts Ménagers di Parigi nel gennaio 1950, sarà prodotta poi solo
in una dozzina di esemplari, di cui la cui maggior parte sistemati nella lottizzazione ’Sans-souci’ a Meudon-la-Forêt.
L’aula di Vantoux, così come il suo mobilio, è protetta quale Monumento storico dal 2001. n
Una passione per
Jean Prouvé
Dal Mobile alla Casa
La Collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pubblicato da Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli & Galerie Patrick Seguin
Data di pubblicazione : Aprile 2013
Ginevra Elkann e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli hanno invitato Patrick e Laurence
Seguin – mercanti d'arte parigini specializzati nel design francese di metà XX° secolo – ad
esporre per la prima volta la loro collezione personale nel famoso spazio del Lingotto di Torino
(Italia). Questa stupenda architettura un tempo parte della fabbrica Fiat e interamente
ristrutturata da Renzo Piano farà da cornice al magnifico allestimento dei rari oggetti di
arredamento di Jean Prouvé dei Seguin, così come dei loro pezzi architettonici e una selezione
delle loro opere d'arte contemporanea.
Questa mostra – che si svolgerà da primavera ad autunno – è corredata da un ricco catalogo
co-pubblicato dalla Pinacoteca Agnelli e dalla Galleria Patrick Seguin.
Quando Laurence e Patrick Seguin scoprirono il mondo di Jean Prouvé alla fine degli anni '80,
furono subito colpiti dall'estetica unica delle opere. La coppia s'interessò presto a tutto il suo
lavoro, di cui i mobili sono solo una parte, continuando a scoprire i suoi progetti architettonici.
Questo catalogo della mostra di 280 pagine con copertina cartonata presenta l'unicità della
collezione Seguin, in cui questa viene dapprima presentata in un capitolo dedicato agli interni
della loro abitazione di Parigi. L'opera di Prouvé è quindi studiata specificamente secondo ogni
modello di design ed elementi d'architettura accompagnati da una didascalia completa e
numerosi documenti d'archivio (disegni, foto d'archivio, schizzi...). Un capitolo speciale è quindi
dedicato alla casa Métropole in alluminio di Prouvé, che sarà presentata sul tetto del Lingotto,
presentazione che permetterà di comprendere l'aspetto avanguardistico della creatività del
designer nel campo dell'architettura di questa commissione specifica. La narrativa è illustrata
ampiamente con documenti d'archivio e schizzi. Infine, questo autorevole catalogo focalizzerà
sulla mostra stessa, attraverso numerose immagini della mostra nello splendido spazio del
Lingotto.
Una passione per
Jean Prouvé
Dal Mobile alla Casa
La Collezione di Laurence e
Patrick Seguin
Pinacoteca Agnelli
Galerie Patrick Seguin
ISBN: 978-88-905394-1-1
280 pagine – IT / EN
$ 120 – 90 euros
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
Demountable wooden chair CB 22, 1947
Solid wood, moded plywood and aluminum
tube, 30.7 x 15.7 x 16.1 inches.
Sedia legno smontabile CB 22, 1947
Legno massiccio, compensato curvato
e tubolare alluminio, 78 x 40 x 41 cm.
Jean RoyèRe
Ours Polaire sofa, 1947
Divano Ours Polaire, 1947
Jean PRouvé
Guéridon Bas Africa, 1952
Centrale table, 1954
Swing-jib lamp Africa no. 602, 1952
Cité chair, 1932
Guéridon Bas Africa, 1952
Tavolo Centrale, 1954
Lampada da parete Africa n o 602, 1952
Sedia Cité, 1932
GeoRGes Jouve
Patte d’ours ceramic, ca. 1950
Ceramiche Patte d’ours, verso 1950
Hans-Peter Feldmann
One Dollar Bill with Red Nose, 2008
alexander Calder
Saché, 1974
Jean-miCHel Basquiat
Asbestos, 1981
Standing Man, 1981
Right Eye – Left Eye, 1981
serge mouille
Saturne lamp, 1953
Lampada Saturne, 1953
28
68
Bouqueval, France, 1949
Bouqueval, Francia, 1949
School, Bouqueval, France, 1949
(Henri Prouvé, architect)
View of the covered playground.
Scuola, Bouqueval, Francia, 1949
(Henri Prouvé arch.)
Veduta dal cortile.
180
Façade panel with porthole windows, 1949
Aluminum, wood and glass
116 x 35.8 x 2.8 inches
Provenance: School in Bouqueval, France.
Pannello di facciata a oblò, 1949
Alluminio, legno e vetro
295 x 91 x 7 cm
Provenienza: Scuola a Bouqueval, Francia.
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
CITAZIONI
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
“Jean Prouvé combines the soul of an engineer with that of an architect”. Le Corbusier
“It was sheet steel that inspired me – folded, pressed, ribbed, then welded”. Jean Prouvé
“The problems to be solved in the making of furniture are just as complex as those to be solved in large construction
projects”. Jean Prouvé
“There is no difference between the making of furniture and the building of a house: the materials, calculations, and
sketches are strictly similar”. Jean Prouvé
“What a spirit of invention and synthesis; what determination in the use of the most modest of systems and materials”.
Oscar Niemeyer on Jean Prouvé
“What I find unacceptable is decorative stuff: for me anything purely decorative is deplorable and deleterious. I have
always thought that a well designed, well built structure automatically provides an appropriate aesthetic, whereas
decoration provides only a makeshift one”. Jean Prouvé
“Design nothing that can’t be built”. Jean Prouvé
“The house of my dreams is made in a factory”. Jean Prouvé
“Leave the tree in the forest… so that your joinery can be in metal.” Jean Prouvé
“By its very composition, metal establishes its guiding aesthetic”. Jean Prouvé
“Made up of four specialists, each assembly team left the factory early in the morning on a truck loaded with
the components of a complete house. In the evening they returned, the work finished and the house occupied”.
Jean Prouvé
“Jean Prouvé represents the model builder: intelligent and socially committed”. Renzo Piano
“On Quai Alexandre III Jean Prouvé has built the handsomest house I know of: the most perfect object for living in,
the most dazzling thing ever constructed. It’s all the real, built outcome of a lifetime of research.
And it was commissioned by Abbé Pierre!” Le Corbusier
Una passione per
Jean Prouvé
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La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
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6 aprile - 8 settembre 2013
ATTIVITA’ EDUCATIVE
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
In occasione della mostra temporanea Una passione per Jean Prouvé. Dal mobile alla casa. La collezione di Laurence
e Patrick Seguin (6 aprile – 8 settembre 2013), il Dipartimento Educazione della Pinacoteca Agnelli ha ideato una serie di
laboratori didattici per adulti e bambini sul tema dell’architettura e del design.
PER LE SCUOLE
I laboratori didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, prendono spunto dal procedimento di Jean Prouvé, per una
riflessione sul metodo di lavoro dell’architetto/ designer, sull’utilizzo di materiale di riuso e sulla riprogettazione creativa.
Scuole materne e primarie di primo grado
Nella proposta educativa Facciata da scoprire, i bambini delle scuole materne e primarie, osserveranno la Maison
Métropole (12×8 metri), casa in alluminio, capolavoro di architettura nomade ideata sul principio degli edifici a portici
brevettati da Jean Prouvé, e si soffermeranno ad analizzare i diversi elementi costruttivi montati sulla pista del Lingotto.
In sala didattica coloreranno su un grande foglio delle campiture a pastello a cera che, grazie alla tecnica del frottage,
sveleranno la texture che caratterizza gli elementi costituenti una facciata (porta/finestre/mattoni etc.),
comprendendone così i rapporti e rilevandone i materiali.
Scuole primarie di primo e secondo grado
In Costruiamo, analizzando il concetto dell’edificare e del “saper fare costruendo”, realizzeranno una casa composta da
vari moduli di cartone uniti a formare un‘opera collettiva. Approfondendo il metodo operativo dell’architetto/designer i
bambini progetteranno le facciate e gli elementi accessori, dapprima singolarmente, attraverso un bozzetto grafico e
poi realizzando alcuni dei progetti più concreti.
Scuole materne e primarie di primo e secondo grado
In Designer per un giorno i bambini dopo aver visionato alcune delle sedute ideate e fabbricate da Jean Prouvé, opere
fondamentali della collezione Seguin, potranno confrontarsi con la realizzazione di una vera e propria sedia partendo
dal cartone di recupero arrivando a sperimentare un proprio design che darà la forma all’elemento d’arredo. Si partirà
dall’analisi del materiale, seguirà la richiesta agli studenti di progettare-disegnando una seduta e infine con l’utilizzo del
cartone, attraverso un modello progettuale semplice, si costruirà la seduta che potrà essere portata a scuola. Con le
scuole materne ed elementari si costruirà una seduta-sgabello realizzata con tubi di cartone colorati.
Con i ragazzi delle scuole medie e superiori si affronterà una seduta composta da parallelepipedi a base triangolare di
cartone, e ci si soffermerà così sulla scomposizione dei solidi e la loro funzionale ricomposizione.
Per l’anno 2013 prosegue la partnership di eni con la Pinacoteca Agnelli e viene offerto l’ingresso gratuito al museo e alle
attività educative per 5000 bambini di scuole di ogni ordine e grado e la gratuità dei workshop per adulti.
Informazioni e prenotazioni
http://pinacoteca-agnelli.it/visit/3562/domande-utili-faq/#more
oppure telefonando dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00
T 011.0062086 / 011.0062713.
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
WORKSHOP PER ADULTI
Designer per un giorno / Durata 2h circa
SABATO 20 APRILE ALLE ORE 15
SABATO 11 MAGGIO ALLE ORE 15
GIOVEDÌ 23 MAGGIO ALLE ORE 17
Dopo una vista guidata della mostra, soffermandosi sulle questioni inerenti al design aff¬rontate da Jean Prouvé, seguirà
una breve introduzione riguardante le esperienze e i principi progettuali di design eco-sostenibile contemporaneo.
Applicando il metodo di lavoro del designer francese, che va dallo schizzo alla realizzazione dell’esecutivo, i partecipanti
realizzeranno un oggetto di design (lampade, portariviste, pensili, portaoggetti) a partire da materiali di riuso, come il
cartone, la carta, la plastica e il compensato sottoforma di moduli assemblabili e personalizzabili secondo diversi livelli di
creatività.
Informazioni e iscrizioni
Il workshop è rivolto ad un pubblico adulto, non sono richieste particolari conoscenze e capacità di disegno e di pittura.
INGRESSO MUSEO + MOSTRA “Una passione per Jean Prouvé. Dal mobile alla casa. La collezione di Laurence e Patrick
Seguin” 10,00 €; ridotto 8 € per over 65 e convenzionati; gratuito per Abbonati Torino Musei. Il workshop è gratuito grazie
al contributo di eni.
Per partecipare al workshop è obbligatoria la prenotazione entro 3 giorni dalla data del laboratorio, tramite la
compilazione dell’apposito modulo d’iscrizione.
Ricordiamo che il workshop si terrà solo al raggiungimento di almeno 12 partecipanti (max 15).
PAUSE D’ARTE
45’ DI VISITA GUIDATA
Mercoledì 10 aprile alle ore 13
Visita guidata alla mostra UNA PASSIONE PER JEAN PROUVÉ. DAL MOBILE ALLA CASA. LA COLLEZIONE DI LAURENCE E
PATRICK SEGUIN.
Mercoledì 8 maggio alle ore 13
Visita guidata alla mostra UNA PASSIONE PER JEAN PROUVÉ. DAL MOBILE ALLA CASA. LA COLLEZIONE DI LAURENCE E
PATRICK SEGUIN. Seguirà un approfondimento sulla MAISON MÉTROPOLE E L’ARCHITETTURA DI JEAN PROUVÉ.
Mercoledì 5 giugno alle ore 13
Visita guidata alla mostra UNA PASSIONE PER JEAN PROUVÉ. DAL MOBILE ALLA CASA. LA COLLEZIONE DI LAURENCE E
PATRICK SEGUIN. Seguirà un approfondimento su I MOBILI DI JEAN PROUVÉ.
Informazioni e iscrizioni
Ingresso al museo: intero 10€; ridotto 8€ per over65 e convenzionati, ridotto 4€ per ragazzi 6-16 anni; gratuito per
Abbonati Torino Musei e bimbi 0-6 anni non compiuti.
Visita guidata: 4€ a persona.
Una passione per
Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
6 aprile - 8 settembre 2013
LE DOMENICHE IN PINACOTECA
Per genitori e figli
Tutte le domeniche i bambini potranno provare l’esperienza di diventare architetti/designer per un pomeriggio.
Passando dalla progettazione tramite schizzi e disegni, avranno modo di creare dei prototipi di case e sedute con
materiale di riuso.
Ogni domenica alle ore 16 appuntamenti per famiglie con bambini dai 4 anni in su.
Calendario
7 APRILE UNA FACCIATA DA SCOPRIRE
14 APRILE DESIGNER PER UN GIORNO
21 APRILE COSTRUIAMO
28 APRILE DESIGNER PER UN GIORNO
5 MAGGIO UNA FACCIATA DA SCOPRIRE
12 MAGGIO DESIGNER PER UN GIORNO
19 MAGGIO COSTRUIAMO
26 MAGGIO UNA FACCIATA DA SCOPRIRE
Informazioni e iscrizioni
Laboratorio: 4€ a bambino; gratuito per accompagnatori.
Ingresso al museo: intero 10€; ridotto 8€ per over65 e convenzionati, ridotto 4€ per ragazzi 6-16 anni; gratuito per
Abbonati Torino Musei e bimbi 0-6 anni non compiuti.
Tessere fedelta’ ingressi omaggio per tutta la famiglia.
ABBONATI MUSEI TORINO PIEMONTE
Per gli abbonati a “Musei Torino Piemonte” la Pinacoteca Agnelli propone delle visite guidate con approfondimento sul
francese Jean Prouvé, a oggi considerato come uno dei massimi esponenti del design del XX secolo, partendo dalle opere
in mostra provenienti dalla collezione di Laurence e Patrick Seguin. Gli approfondimenti inquadreranno la relazione tra i
suoi lavori di designer e di costruzione architettonica.
LA SEDUZIONE DEI MOBILI NELLA COLLEZIONE SEGUIN
Giovedì 18 aprile alle ore 17.00. 1h e 30 min circa
Visita alla mostra e approfondimento sull’estetica dei mobili realizzati da Prouvé
LE STRUTTURE SOLIDE NELL’ARCHITETTURA DI JEAN PROUVÉ
Sabato 18 maggio alle ore 16.00 1h e 30 min circa
Visita alla mostra e approfondimento sull’opera Maison Métropole della collezione Seguin
Ingresso gratuito. Visita con approfondimento 4€ a persona.
Informazioni e iscrizioni dipartimento educazione
Beatrice Zanelli Tel. 011/0062086 Fax. 011/0062115 E-mail: [email protected]
Il programma potrebbe subire variazioni, consigliamo di consultare il sito web della Pinacoteca Agnelli
www.pinacoteca-agnelli.it
Fondazione Pinacoteca Del Lingotto
Giovanni e Marella Agnelli
Founders
Fondatori
Giovanni Agnelli
Marella Caracciolo Agnelli
Margaret Agnelli De Pahlen
John Elkann
Lapo Elkann
Ginevra Elkann
Paolo Fresco
Gianluigi Gabetti
Francesca Gentile Camerana
Franzo Grande Stevens
Alessandro Nasi
Board of Directors
Comitato Direttivo
Honorary President
Presidente Onorario
Marella Caracciolo Agnelli
President
Presidente
Ginevra Elkann
A passion for Jean Prouvé
From furniture to architecture
The Laurence and Patrick Seguin Collection
Una passione per Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
6 April/8 September 2013
6 aprile/8 settembre 2013
From an idea by
Da un’idea di
Ginevra Elkann, Laurence & Patrick Seguin
Director of organization
Direzione organizzativa
Marcella Beraudo di Pralormo
Organisation
Organizzazione
Sabine Lavignotte, Hugo Laquerbe
Secretaries
Segreteria
Emma Roccato, Elena Olivero
Members
Membri
Gianluigi Gabetti
John Elkann
Lapo Elkann
Filippo Beraudo di Pralormo
Sergio Marchionne
Secretary
Segretario
Gianluca Ferrero
Exhibit Design
Progetto di allestimento
Hugo Laquerbe
Laurence & Patrick Seguin
Educational Project
Progetto educativo per la mostra
Alessandro Fabbris e Beatrice Zanelli
QR Codes and collaboration
for adults’ educational projects
QR Codes e collaborazione
ai progetti educativi per adulti
Marta Barcaro
Board of Syndics
Collegio Sindacale
President
Presidente
Mario Pia
Administration
Amministrazione
Mara Abbà
Luigi Demartini
Pietro Fornier
Director
Direttrice
Marcella Beraudo di Pralormo
Press office
Ufficio Stampa
Silvia Macchetto
Catalogue
Catalogo
Publisher
Editore
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Galerie Patrick Seguin
Project director
Direttore del Progetto
Michael Roy
Graphic design
Grafica
Sophie Dupriez
Texts
Testi
Ginevra Elkann
Laurence & Patrick Seguin
Catherine Coley
Translations
Traduzioni
Lucien Comoy
Angela Maria Piga
John Tittensor
Print – Color separation
Stampa e fotolito
Litho Art New, Torino
All rights reserved. No part of this book may
be reproduced in any form, by print,
photocopy, microfilm or any other means,
without written permission from the publisher.
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo
libro può essere riprodotta in alcuna forma,
stampa, fotocopia, microfilm o qualsiasi altro
mezzo senza il consenso scritto dell’editore.
ISBN: 978-88-905394-1-1
EAN: 9788890539411
Copyright deposit: April 2013
Corporate Development Consultant
Paolo Landi
Insurance
Assicurazione
Reale Mutua Assicurazione
Transport
Trasporto
Gander & White
Wade Fine Art Logistic
Under the patronage of
Con il patrocinio di
Main Sponsor
Technical Sponsors
Sponsor tecnici
Media Partners
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6 aprile - 8 settembre 2013
SPONSOR
La passione di Borbonese
Main sponsor della mostra
Una passione per Jean Prouvé
Dal mobile alla casa
La collezione di Laurence e Patrick Seguin
Un vivo interesse per l’arte e il design ha condotto all’incontro tra due realtà eminenti della città
di Torino: la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e Borbonese.
Borbonese, marchio da sempre legato all’arte per tradizione e predilezione, sceglie di diventare
main sponsor della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli per la mostra Una passione per Jean
Prouvé, designer francese noto per il suo razionalismo e modernismo e riconosciuto come una
delle figure più influenti nella storia del design del XX secolo.
Jean Prouvé ha sviluppato un “pensiero costruttivo” basato su una logica di fabbricazione e di
funzionalità che genera un’estetica priva di ogni artificio, ricongiungendosi così alla dottrina
dell’Unione degli Artisti Moderni di cui è membro fondatore al fianco di Le Corbusier, Pierre
Jeanneret e Charlotte Perriand.
Il brand, torinese di nascita come l’allora proprietario Umberto Ginestrone che frequentava
l’intellighenzia artistica della sua epoca, ritorna alle sue origini e alla passione tra design e arte
come segno distintivo della maison.
Come narra la storia di Borbonese, ricorre oggi l’aspetto più incisivo della sua personalità: una
spiccata attenzione per l’arte così variegata e libera che ha toccato il futurismo, tanto che la sua
celebre borsa firmata Giacomo Balla è stata esposta alla mostra Futurismi Futuristi, per
proseguire con la sponsorizzazione della più importante mostra italiana di Botero, fino alla
celebrazione del centenario della maison collaborando con la fondazione Roy Lichtenstein per la
mostra alla Triennale di Milano.
Questo evento è l’inizio di una partnership importante verso un percorso creativo che vuole
consolidare la spinta sinergica che, necessariamente, deve intercorrere tra le eccellenze del
Made in Italy.
C’è sempre stato, in questo marchio che ha provato i mille cambiamenti di una lunga vita, il
bisogno rivoluzionario di scompaginare il presente per guardare con dinamismo al futuro.
Ufficio Stampa Borbonese
Paola Tecchiati
Tel. + 39 02 97379911
[email protected]
BORBONESE S.p.A. Società con unico socio
SEDE LEGALE: Via Nazionale, 99 40065 Pianoro Bologna Italia T +39 051770111 F +39 051775450
SHOW ROOM & PRESS OFFICE: Via Nino Bixio, 7 20129 Milano Italia T +39 0297379911 F +39 0297379801
Codice fiscale e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 80013140373 Partita Iva 01703261204 Capitale sociale Euro 12.500.000 i.v.
[email protected]
COMUNICATO STAMPA
REALE MUTUA SPONSOR DELLA MOSTRA DEDICATA
AL DESIGNER FRANCESE JEAN PROUVÉ
La Compagnia assicurativa subalpina sostiene
la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli anche per questo prestigioso evento
Torino, 5 aprile 2013 – “Una passione per Jean Prouvé”, la mostra di mobili e architetture che
si terrà a Torino dal 6 aprile all’8 settembre 2013 alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.
Si tratta di una ricca collezione, appartenente ai coniugi Patrick e Laurence Seguin, costituita
da oggetti, modelli, foto e disegni del grande architetto e designer francese, vissuto nel secolo
scorso; in particolare, sarà esposta la “Maison Metropole”, capolavoro in alluminio di
architettura nomade di 8 x 12 metri, che sarà montata per la prima volta sulla pista del
Lingotto.
Il sostegno di Reale Mutua a questa mostra, che racconta uno tra i tanti volti della modernità
attraverso le opere di uno dei massimi esponenti del design del XX secolo, testimonia la
volontà e l’impegno della Compagnia di Assicurazioni nella crescita e nella valorizzazione del
capoluogo piemontese, quale polo culturale di fama non solo nazionale, ma anche
internazionale.
«Questa sponsorizzazione fa parte di un più ampio progetto di sensibilità e attenzione che, da
sempre, Reale Mutua ha verso il proprio territorio di origine e nei confronti delle iniziative di
carattere culturale», dichiara Luigi Lana, Direttore Generale della Società Reale Mutua di
Assicurazioni. «Il nostro sostegno rafforza il legame con la Pinacoteca Agnelli, istituzione con
la quale collaboriamo ormai da tempo e che costiuisce una delle eccellenze culturali della
nostra città».
Fondata a Torino nel 1828, Reale Mutua è la più importante Compagnia di assicurazioni italiana in forma di mutua.
E' capofila di un Gruppo presente in Italia e in Spagna nel quale operano circa 3.000 dipendenti per tutelare più di 3
milioni e mezzo di Assicurati. La Società Reale Mutua di Assicurazioni offre una gamma molto ampia di prodotti, sia
nei rami danni sia nei rami vita. I suoi Soci/Assicurati sono oltre 1.400.000 fra privati e imprese, facenti capo a circa
350 agenzie, mentre l'intero Gruppo ne conta sul territorio nazionale quasi 800.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
Ufficio Stampa – Società Reale Mutua di Assicurazioni
Elisabetta Ruà – 011 4312309 – [email protected]
Giulia Altea – 011 4315911 – [email protected]
[email protected]