3 – 4 dicembre SotTeatro Compagnia Abito in Scena RODARI

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3 – 4 dicembre SotTeatro Compagnia Abito in Scena RODARI
3 – 4 dicembre
SotTeatro
matinée – scuole
Compagnia Abito in Scena
RODARI HOTEL
con Monica Palese
regia Leonardo Pietrafesa
C'era una volta un re di legno.
La testa di legno,
la corona di legno,
Era tutto di legno, perché
era soltanto la statua di un re.
Inizia così il racconto alla scoperta di una terra di legno e delle sue mille storie nascoste in una
stanza remota di un hotel senza età, sulla porta di quella stanza una frase attende chiunque voglia
entrarci:in principio la terra era tutta sbagliata…ora proviamo a rifarla un po’ meglio
Il lavoro teatrale si fa portavoce del messaggio di armonia e pace che risuona nella poetica del
grande Gianni Rodari e vuole stimolare il bambino nel processo di creazione di un punto di vista
sulle vicende storiche e umane di giorni vicini e lontani.
Tecnica mista: teatro d’attore, camera sensoriale
5 dicembre
SotTeatro
ore 18.00
LA STORIA DI CELESTINO
di e con Cico Cuzzocrea
spettacolo per famiglie rivolto a bambini d’età compresa tra i 5 e i 10 anni
In questo spettacolo Cico racconta la storia di un pagliaccio di nome Celestino che un giorno ebbe
paura, divenne triste e abbandonò il suo caro circo.Durante il suo vagare Celestino farà degli
incontri interessanti che lo convinceranno a tornare nel circo per la gioia e il piacere di tutti i
bambini. Spettacolo fantasioso e divertente, durante il quale Cico mediante la clownerie, il
racconto e la magia “trasporterà” l’immaginazione dei bambini in quel mondo colorato, vivace ed
allegro che il circo da sempre ci regala.Alla fine dello spettacolo Cico sarà a disposizione per tutte
le domande e le curiosità dei piccoli spettatori.
6 dicembre
Teatro F. Stabile
ore 18.00
QuaLiBò visioni di(p)arte
SI PUÒ!
di e con Teresa Tota
“Si Può!” è il tentativo ostinato di un curioso personaggio, apparentemente preciso e super
organizzato, di presentare la propria performance. Non tutto andrà come programmato, imprevisti
vari ostacoleranno la messa in scena del lavoro, ma piuttosto che scoraggiare, i problemi che di
volta in volta dovranno essere risolti, rappresenteranno un’occasione per sperimentare il proprio
ingegno. L’imprevisto come scoperta dei propri limiti e delle proprie risorse, l’imprevisto come
possibilità di trasformazione, l’imprevisto come occasione per mettersi in gioco.
Teatro dell’Osso
MAROCCO
con Nello Provenzano
regia e drammaturgia Mirko di Martino
“Marocco” è uno straniero, uno dei tanti altri clandestini africani che ogni anno sbarcano in Italia in
cerca di una vita migliore. “Marocco” è il nome che gli italiani hanno dato al protagonista dello
spettacolo, un immigrato irregolare che, nonostante sia senegalese, viene etichettato come un
“Marocco” qualunque. Nel corso del suo monologo, ricco di un’amara comicità, Marocco racconta
la condizione di semi-schiavitù in cui era costretto a lavorare, le difficoltà cha ha dovuto superare
per raggiungere l’Italia, eppure Marocco ne parla con piacere: non si lamenta, non prova rabbia,
anzi, la sua vita gli appare bella, ricca di incontri e di avventure entusiasmanti. Marocco è un
ingenuo, un moderno Candido, un uomo semplice che guarda alla vita e all’Italia con gli occhi di un
incanto fiabesco…
Botteghe Invisibili
GUGLIELMO TELL
con Giorgio Galetto, Simone Caporossi, Stella Caporale,
Maria Elena Lazzarotto, Francesco D’Atena
regia Francesco D’Atena
Il corto, condotto sull’omonima opera di di Friedrich Schiller, affronta il tema del potere declinato
in alcune sue varianti: quella del tiranno, quella del guerriero, quella del padre, quella della
religione, senza mai calcare la mano ma pennellando in maniera decisa le varie sfumature che può
assumere. ll progetto scenico è imperniato su tecniche miste di movimento corporeo, dal teatrodanza alla biomeccanica con un uso del testo ridotto a pura sonorità.
Teatro Grimaldello
PUTTANA E BASTA
con Elvira Buonocore e Alessadro Gioia
scritto da Alfonso Tramontano Guerritore e Elvira Buonocore
regia Antonio Grimaldi
Uomo e Donna osservano, con sguardo aperto, quella società che li ha partorirti e vinti.
Nella prigione di un pollaio, dentro una macchia di sangue, riaffiora la memoria. Si ricorda una
donna, che nella danza insegue la sua libertà. Si ricorda un uomo, che crudelmente riafferma la sua
forza. Un momento di un passato che è sempre vivo, diventa segno presente e futuro: l’antico si
rinnova, mostrandosi sempre tale. Nulla è più presente della tradizione.
Tom Corradini
GRAN CONSIGLIO
di e con Tom Corradini
24 luglio 1943 – Il Gran Consiglio del Fascismo si riunisce per discutere la deposizione di Benito
Mussolini. Rinchiuso all’interno del suo studio di Palazzo Venezia, il Duce ricorda come il destino
lo ha condotto, partendo da umili origini, ad essere il capo supremo dell’Italia. Un’incredibile
parabola che avrebbe ispirato l’ascesa al potere di Adolf Hitler e trascinato un uomo che si credeva
un genio alla totale disfatta militare, risultando, agli occhi di tutto il mondo, un ridicolo clown.
Compagnia Bordeline Danza
THE THREE LEGEND RACE
coreografo: Susan Kempster
con Luigi Aruta, Adriana Cristiano
La gara delle tre gambe. Qui intesa come metafora razionale, è un gioco che richiede complicità ed
equilibrio tra i due che corrono insieme. Ma come in ogni rapporto se si tira troppo o troppo poco
l’equilibrio può diventare instabile. Attraverso le diverse fasi della vita i due personaggi in un
continuo “tira e molla”, a volte assecondando, altre volte rifiutando questa dipendenza reciproca,
cercano di liberarsene. Ma ciò che li ha uniti si rivela più forte del desiderio di libertà