2012-09 - FareVela

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2012-09 - FareVela
regate
italiani in oceano
NonsoloSoldini
di Michele Tognozzi
L
a faccia abbronzata e
la disciplina dei grandi spazi a vela, della
francesi, dominatori di questa disciplina. I
sorridente di Andrea
regata oceanica contro tosti avversari e
risultati, prima di tutto, nella consapevo-
Mura, la capacità co-
condizioni ancor più difficili, è stata lega-
lezza che solo il reale confronto contro gli
municativa e le doti
ta all'immagine del navigatore milanese.
avversari possa far crescere tecnicamen-
marinaresche di Marco
Sotto la superficie, però, sono cresciuti
te e, un giorno, arrivare a vincere. Andrea
Nannini, la concretezza e misurata am-
alcuni giovani velisti che, uniti a profes-
Mura e Riccardo Apolloni vincono con
bizione di Giancarlo Pedote, l'eccellenza
sionisti di lunga esperienza e ottime doti
Vento di Sardegna a tempo di record la
tecnica di Pietro D'Alì. Sono queste alcu-
velico-marinaresche, stanno ora provan-
Twostar, regata transatlantica in doppio
ne delle piacevoli carte che l'Italia può
do a inserirsi in un settore complicato
dal buon passato e dall'ancor duro (con ri-
giocare al tavolo della grande vela ocea-
(e dispendioso) come la grande regata
ferimento alle condizioni) presente. Mar-
nica. Per molti anni Soldini-dipendente,
oceanica, o course au large per dirla come i
co Nannini ottiene uno splendido secon-
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FareVela agosto 2012
Marco Nannini (qui con la fidanzata inglese Ella) ha ottenuto il secondo posto al Global
Ocean Race, il Giro del Mondo sui Class 40 dimostrando grandi doti marinaresche e
strategiche. In alto: ritratto in stile "bretone" di Giancarlo Pedote. In apertura: Andrea Mura
e Riccardo Apolloni su Vento di Sardegna durante la vittoriosa Twostar
La vela italiana
cresce in oceano,
Andrea Mura,
Giancarlo Pedote e
i ministi, Nannini,
D'Alì, Caracci:
i programmi
(da seguire con
attenzione)
do posto alla Global Ocean Race, il giro
la Les Sables-Azores dell'estate 2012. E
del mondo in doppio sui Class 40 riuscen-
ancora, Pietro D'Alì, sempre alla ricerca
do anche a "bucare" il web grazie al suo
del budget decisivo per un Imoca 60 (che
ottimo inglese e a doti umane/tecniche/
nessuno in Italia meriterebbe più di lui)
marinaresche generalmente apprezzate.
proverà nel settembre 2012 a partecipare
Lo fa con l'ormai celebre Financial Crisis,
alla Izmir Cup con un Figarò, classe in cui
Akilaria di penultima generazione che ora
lo ricordiamo vanta quello che è forse il
sarà venduto ma che spesso ha impegna-
risultato tecnicamente più importante
to la barca vincitrice, Cessna Citation, di
della storia della vela italiana nella vela in
una generazione più recente.
solitario, ovvero la vittoria di una tappa
In Bretagna Giancarlo Pedote, il velista
della Solitaire 2005, per di più all'esordio
fiorentino quarto alla Transat 650 del
e nel tempio di La Rochelle. E poi Gaetano
2009 e reduce da una stagione in Figarò,
Mura con il nuovo Class 40 Bet1128 pro-
con il suo nuovo prototipo 747, ovvero
gettato da Sam Manuard e costruito da
l'ex vincitore della Transat 2011 con David
Bert Mauri con obiettivo la Global Ocean
Raison, ottiene ottimi risultati misuran-
Race del 2014. Gli altri ministi, Luca Del
dosi con il top della classe Mini. Obiet-
Zozzo, Andrea Pendibene, Susanne Be-
tivo dichiarato è la Transat 2013, dopo
yer, Luca Zoccoli. Quel super tecnico di
regate
italiani in oceano
Andrea Caracci. Tutta gente disposta ad
di cosa si sta parlando: La Trinite sur
affrontare vere sfide, senza sconti.
Mer, Fastnet, Lorient, Plymouth, pratica-
Il velista e velaio cagliaritano continua a
mente la culla della vela oceanica inter-
proporre programmi in vista della sfida
nazionale. Ed è questo ambiente, tutto
definitiva (che non potrà essere che un
bretone nella tempra ma assai aperto
Imoca 60) con il suo Vento di Sardegna,
internazionalmente, che ha adottato
storicamente supportato da Interma-
Pedote. Proprio qui a Lorient, negli spazi
tica, Argiolas e da una serie di partner
Pedote sul suo
Prysmian. Sotto:
all'interno dello scafo,
completamente nero
di carbonio, "perché la
vernice bianca pesa"
minori in gran parte legati alla Regione
Sardegna. Velista completo con esperienze nelle classi olimpiche e in Coppa
America (era il randista del Moro di Venezia) e velaio di qualità, Mura ha deciso
dedicati ai Mini 650 nell’enorme e imprendibile base dei sottomarini tedeschi
durante la Seconda Guerra Mondiale, che
Pedote si allena con i migliori della classe,
prova nuove soluzioni, cura e perfeziona il suo prototipo, scambia esperienze.
di dedicarsi alla vela oceanica con il suo
Giancarlo Pedote e Prysmian ITA 747, Mini da protagonisti
“Dai migliori bisogna rubare con gli occhi”, ci racconta, “e l’inter-
Open Felci 50 Vento di Sardegna, sempre
Di Giancarlo Pedote ci piace soprattutto la capacità di metter-
scambio e la voglia di migliorare insieme è continua. Poi alla fine
tenuto aggiornato con una serie conti-
si in gioco e di puntare alle vere sfide. E proprio per imparare
sarà solo uno a vincere ed è giusto così. A me non piacciono le
nua di restyling. Il suo tempo nella regata
dai migliori nel settore, i francesi appunto, che questo 36enne
scorciatoie e so che per migliorare e provare a vincere questa è
da Plymouth a Newport, ovvero 13 giorni
velista fiorentino, si è trasferito a Lorient, dove ha preso casa
l’unica strada. Spesso viene quassù anche il mio amico e collega
12 ore e 47 minuti, oltre che record della
a Larmor Plage insieme alla moglie Stefania, e ha dato fondo a
di classe Luca Del Zozzo, che tiene qui il suo Mini”. Parole sacro-
Twostar costituisce anche il miglior tem-
tutti i suoi risparmi per comprare il prototipo di punta degli ulti-
sante per una vela
po per andare da Est a Ovest dall'Inghil-
mi anni, quel mini “simil scow senza prua” che con David Raison
italiana che deve
terra al New England con un monoscafo
ha vinto l’ultima edizione della Transat 650. Grazie allo sponsor
tornare a pensare
a vela in regata nel Nord Atlantico. Mura
Prysmian ora è ITA 747, e con lui Pedote punta deciso alla Tran-
in grande anche in
è in regata con Vento di Sardegna anche
sat 650 del 2013. L’obiettivo è quello di lottare per la vittoria, e
oceano.
alla Quebec-Saint Malò in partenza il 22
non potrebbe essere altrimenti visto che Pedote alla Transat
A Lorient ferve l’at-
luglio. Aumentata l'esperienza fuori dalle
un quarto posto l’ha già ottenuto nel 2009, miglior risultato di
tività della Volvo
"Colonne d'Ercole", Mura è atteso dal de-
sempre per un velista italiano. Allora fu nei serie, con Prysmian
Ocean Race. Men-
finitivo salto di qualità su un Imoca 60,
ITA 626, questa volta Pedote regaterà nei proto, contro i migliori
tre chiacchieriamo
un'ottima opportunità per nuovi sponsor.
della classe, a bordo appunto del 747.
al bar La Base, il
Questo fiorentino laureato in filosofia e arrivato alla vela dal
ritrovo di tutti i
windurf facendo l’istruttore a Follonica (che, con la locale Lega
velisti locali, pas-
Navale Italiana, è ancora il suo circolo), ha le idee chiare. “La
sano Franck Cam-
mia vocazione”, dice, “è la regata in solitario, mi piace perché mi
mas, Ken Read, Iker Martinez, Thomas Coville, Chris Nicholson,
consente di confrontarmi con tutti gli aspetti della navigazione
Mike Sanderson, alcune dei grandi del giro del mondo e della
e della regata, dal meteo alla costruzione e allo sviluppo delle
vela oceanica. Bello pensare che anche l’Italia potrebbe esserci
vele”. In più, e questo è un aspetto che nella vela italiana pur-
un giorno. La garanzia migliore sarebbe continuare a vedere ra-
troppo a volte latita, ama mettersi in gioco, accettare le vere
gazzi che come Pedote si danno da fare per migliorare un’idea
sfide, con il rischio di prendere qualche batosta, certo, ma anche
e un progetto. “I primi anni sul Mini”, racconta con entusiasmo
con la certezza di imparare molto e di crescere, cosa che appun-
Pedote, “dormivo in barca per risparmiare, tutto ciò che guada-
to in questi ultimi due anni Pedote, reduce anche da una forma-
gnavo nell’altura veniva investito per costruire questo progetto.
tiva stagione Figarò nel 2011, sta facendo e bene.
Poi lo sponsor Prysmian che mi ha iniziato a supportare, i due
In questo 2012, Pedote ha già navigato egregia-
libri con Mursia (Il Manuale del Velista e Il Manuale
mente vincendo la regata da La Trinite a Ply-
dello Skipper, ndr) in cui non potevo fare errori. Ora
mouth e finendo terzo al Mini Fastnet. E’ secon-
ho dato fondo ai miei risparmi per comprare il 747, lo
do nel ranking mondiale dei Mini 650 categoria
sponsor mi copre in tutta la gestione ma è qui che
Proto. Nomi che solo a pronunciarli fanno capire
voglio e devo essere, perché qui sono i migliori”.
La visita alla barca ci ha impressionato per i parti-
Cosa serve per vincere una Transat
colari e l’attenzione della costruzione. “Raison ci ha
messo due anni”, spiega Pedote, “ma i risultati si vedono”. In effetti tutto è portato al minimo o al mas-
Tutta la strumentazione voce/dati per comunicare a bordo di Vento di Sardegna è stata fornita da Intermatica. Uno dei fan più sfegatati di Andrea Mura
è Massimo Cellino, presidente del Cagliari Calcio, appassionato di vela e armatore di un X-65. Uno degli artefici dei successi di Andrea Mura è Gianfranco
Meggiorin con tutto il team di Navimeteo che lo seguono ormai da anni nella
pianificazione del routage. Il canard di prua è stato fornito da Automobili Lamborghini.Per l'elettronica Raymarine ha fornito una termocamera per l'avvistamento degli iceberg. Da citare anche la Marina Militare, Camera di Commercio di Cagliari, Autorità Portuale di Cagliari.
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simo di stazza. Fa un po’ impressione camminare in
alcune parti della coperta e sentire il piede affondare
leggermente sul carbonio che flette. “Lì non è previsto camminarci…”, scherza il velista fiorentino.
Anche la classe Mini è cambiata. Come i Figarò 2 e i
Class 40 questa è la palestra per la course au large,
per i grandi Imoca 60. La vela italiana sta crescendo,
lì dove conta davvero, anche in oceano. Seguiremo
sempre chiunque pensi davvero in grande.