Call for Papers Bianco e Nero 3/2016 Alida Valli a cura di Mariapia
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Call for Papers Bianco e Nero 3/2016 Alida Valli a cura di Mariapia
Call for Papers Bianco e Nero 3/2016 Alida Valli a cura di Mariapia Comand e Stephen Gundle Nel 1936, esattamente ottant’anni fa, Alida Valli esordiva ufficialmente al cinema con I due sergenti di Enrico Guazzoni, figurando nel cast ancora con il suo nome, Alida Maria Altenburger; in quello stesso anno era entrata, quindicenne, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. E proprio la Biblioteca “Luigi Chiarini” del Centro Sperimentale di Cinematografia ha di recente acquisito l’archivio personale di Alida Valli, comprendente tra le altre cose la corrispondenza dell’attrice, le lettere degli ammiratori, i documenti riguardanti l’attività lavorativa, la rassegna stampa, i pressbook: una mole imponente di documenti che copre l’intera carriera dell’attrice - dagli anni Trenta ai primi del Duemila – messa oggi a disposizione degli studiosi per esplorare una vicenda artistica straordinariamente interessante e longeva, e attraverso di essa rileggere un ampio spaccato di storia cinematografica, sociale e culturale. Dipinta da Alberto Arbasino come la più luminosa delle “stelle a tutto tondo” dell’anteguerra (Aprà, Pistagnesi, 1979:10); consacrata attrice da Piccolo mondo antico (1941) di Soldati; definita la nuova “Garbo” in un dopoguerra per lei hollywoodiano; negli anni Cinquanta coinvolta nel caso Montesi, protagonista di Senso di Visconti (1954), di Il grido di Antonioni (1957) e dello sperimentale televisivo I figli di Medea (A.G. Majano, 1959); inoltre avviata a una fortunata carriera cinematografica in Francia; nei decenni seguenti, impegnata in ruoli, a volte minori, con registi come Pasolini, Bertolucci, Zurlini, Argento, Chabrol, von Trotta, per citarne alcuni. Queste le tappe essenziali della vita artistica secondo i suoi biografi. Tuttavia oggi i materiali del Fondo Alida Valli - e/o nuove chiavi di lettura -, possono suggerire ulteriori piste di ricerca; tra di esse si segnalano: - la relazione con la celebrità, il rapporto con i fan; - Alida Valli e i costumi di scena, la moda, lo stile, la pubblicità, le tendenze (in particolare nell’anteguerra); - Alida Valli e l'immaginario degli anni Trenta; - Alida Valli e il Neorealismo; - il rapporto tra cinema e cronaca e tra cinema e politica attraverso il caso Montesi; - Alida Valli attrice mitteleuropea tra Italia, Hollywood, Sud America e Francia (gli scenari e i modelli transnazionali); - Alida Valli e i suoi registi; - Alida Valli e i suoi partner cinematografici; - Alida Valli e la televisione (le collaborazioni con Majano, Bolchi e Nocita). Bibliografia Nicola Falcinella, Alida Valli. Gli occhi, il grido, Le mani, Recco 2011 Stephen Gundle, Mussolini’s Dream Factory: Film Stardom in Fascist Italy, Berghahn, New York-Oxford, 2013 Stephen Gundle, Figure del desiderio. Storia della bellezza femminile italiana, Laterza, Roma-Bari 2009 (or. Bellissima. Feminine Beauty and the Idea of Italy, Yale University press, New Haven and London, 2007) Ernesto G. Laura, Maurizio Porro, Alida Valli, Gremese, Roma 1996 Meris Nicoletto, Donne nel cinema di regime fra tradizione e modernità, Falsopiano, Alessandria 2014 Nunzia Messina, Le donne del fascismo. Massaie rurali e dive del cinema nel ventennio, Ellemme, Roma 1987 Lorenzo Pellizzari, Claudio M. Valentinetti, Il romanzo di Alida Valli, Garzanti, Milano 1995 Massimo Scaglione, Le Dive del Ventennio: ingenue, maliziose, fatali o popolane ma soprattutto...italiane, Lindau, Torino 2003 Le proposte, contenti un breve abstract (massimo 200 parole), 5 parole-chiave e una sintetica biografia del proponente, devono essere inviate entro il 25 giugno alle caselle di posta elettronica: [email protected], [email protected] e a quelle dei curatori: [email protected] e [email protected] (si prega di indicare nell’oggetto: Proposta Valli). Verranno privilegiate le proposte che presuppongono attività di ricerca sul Fondo Alida Valli. Una volta approvata la proposta, il saggio dovrà essere inviato entro il 20 settembre 2016. Il numero sarà pubblicato a dicembre 2016. I saggi saranno sottoposti a procedura di double blind peer review. FONDO ALIDA VALLI. ELENCO SOMMARIO DEI MATERIALI DISPONIBILI: “Rassegna stampa”, 15 cartelle (1937-2006); “Attività lavorativa, contratti”, 6 cartelle (1941-1969; 1970-1979; 1980-1989 1990-1992; 1993-1999; 2000-2001); “Corrispondenza ammiratori”, 12 cartelle (1937-2006); “Corrispondenza inviata”, 1 cartella (1936-2002); “Corrispondenza ricevuta”, 12 cartelle (1930-2006). Alcuni materiali costituiscono una sottoserie perché contengono una corrispondenza continuativa o per altri motivi, in particolare: “Corrispondenza ricevuta, 1 cartella, Giuseppe Perrone 1972-2000 (agente); “Corrispondenza ricevuta, 1 cartella, Olga Horstig Primuz 1972-2000 (agente); “Corrispondenza ricevuta”, 1 cartella, premi; “Corrispondenza ricevuta”, 1 fascicolo, Mario Gasperin; “Corrispondenza ricevuta”, 1 fascicolo, Jess Hoaglin “Corrispondenza ricevuta”, 1 fascicolo, Plino Mariani. Infine due sottoserie riguardano: Giuseppina (Bibi) Campanella “Corrispondenza ricevuta”, 1 cartella (1956-1988): “Corrispondenza inviata”, 1 cartella ( 1950-1981). Giancarlo Zagni “Corrispondenza ricevuta”, 1 cartella, Giancarlo Zagni (1951-1968): “Corrispondenza inviata”, 1 cartella, Giancarlo Zagni (1959-1961). Fondo Alida Valli, Fondazione CSC: http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=131&area=29