La Galleria del Gusto - Portale Sangro Aventino
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La Galleria del Gusto - Portale Sangro Aventino
La Galleria del Gusto Le Valli della Maiella Orientale La Galleria del Gusto Il territorio L’area del GAL Maiella Verde comprende 56 comuni della provincia di Chieti con una superficie di 1290,8 kmq ed una popolazione di circa 97.000 abitanti (la densità abitativa media è di 75,37 abitanti per kmq). Si tratta di un territorio principalmente montano che si estende dalla valle dell’Aventino e dai territori della Maiella orientale per degradare fino alla zona collinare a ridosso della costa, tra la vallata del Sangro e l’area rurale della città di Chieti. Esso è interessato dalla presenza del Parco Nazionale della Maiella e da molte altre oasi ed aree protette che nel complesso assicurano la salvaguardia ambientale del 17% della superficie. La morfologia del territorio è contraddistinta dai borghi insediati a diverse altitudini sui pendii della Majella e sui colli più a valle. Gli elementi naturali che attraggono ad un primo colpo d’occhio sono la maestosità della Majella con il fitto e stretto sistema collinare scavato da un reticolo di fossi e torrenti che danno origine ai caratteristici calanchi. Maiella Verde Il Gruppo di Azione Locale Maiella Verde è una società mista cui partecipano amministrazioni locali e piccole e medie imprese singole e associate delle aree interne della provincia di Chieti. Dalla metà degli anni ’90 Maiella Verde promuove progetti di sviluppo del proprio territorio con particolare orientamento verso iniziative legate alla valorizzazione dell’identità locale ed al sostegno delle piccole imprese agro-alimentari e artigianali che perseguono strategie di diversificazione e miglioramento qualitativo delle proprie produzioni. Le produzioni tipiche L’area si caratterizza per un’offerta gastronomica ricca e fortemente caratterizzata sia nella cucina che nella produzione di specialità alimentari: tra i settori principali vi sono l’oleario ed il vinicolo dove emergono elementi di eccellenza, ma molto sviluppate sono anche le produzioni di miele e di conserve, di salumi e formaggi, di pasticceria tipica e prodotti da forno e quella di pasta, che vanta alcune famose aziende. Significativa è la presenza di artigianato artistico e tradizionale ancora attivo con laboratori del legno e del ferro, ramai e ceramisti. Tipiche di queste zone sono anche la lavorazioni della pietra e del tombolo e la tessitura delle “Tarante, ”le famose coperte dai colori vivaci e dai magnifici disegni. La Galleria del Gusto La Galleria del Gusto è un’iniziativa locale che ha l’obiettivo di organizzare il territorio per offrire al mercato del turismo e del tempo libero le proprie risorse, in particolare quelle legate alla ruralità ed alle produzioni artigianali ed eno-gastronomiche che rappresentano una componente fondamentale del sistema di ambiente e paesaggio e di arte e cultura. G.A.L. Maiella Verde Soc. Cons. a r.l. CEE Programma Leader+ Via Frentana, 50 66043 CASOLI CH [email protected] 0872/993499 La Galleria del Gusto OLIO DOP Colline Teatine La coltivazione dell'olivo nella provincia di Chieti risale al II secolo d.C., come indicano i resti di un antico frantoio presente nella zona. Attualmente, la produzione oleicola ha assunto un'importanza rilevante per l'economia della zona, oltre ad aver acquisito un prestigio e un'immagine qualitativa che vanno ben oltre i confini locali. Area di produzione Comprende tutta la provincia di Chieti. Se la denominazione è accompagnata dalla menzione geografica Frentano o Vastese l'area si restringe a determinati comuni della provincia di Chieti. Varietà È ottenuto dalle varietà di olivo Gentile di Chieti in misura non inferiore al 50% e Leccino in misura non superiore al 40%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 10%. Con la menzione geografica Frentano deve essere ottenuto con le varietà Gentile di Chieti in misura non inferiore al 60% e Leccino in misura non superiore al 30%. Con la menzione aggiuntiva Vastese deve essere ottenuto dall'olivo Gentile di Chieti in misura massima del 40% e Leccino in misura non inferiore al 30% e Moraiolo e Nebbio da sole o congiuntamente per almeno il 10%. Caratteristiche al consumo Il colore varia dal verde al giallo, anche con la menzione Vastese, mentre con la menzione geografica Frentano è verde con riflessi dorati. L'odore è fruttato e varia dal tenue all'intenso. Con la menzione geografica Frentano l'odore è fruttato con un sentore erbaceo. Con la menzione geografica Vastese, l'odore è fruttato con leggero sentore di foglia. Il sapore è fruttato. Con la menzione geografica Frentano, il sapore è fruttato con una sensazione leggera di amaro e piccante. Con la menzione geografica Vastese è fruttato con sensazione leggera di amaro. Come si produce L'olio extravergine di oliva Colline Teatine è prodotto da olive sane, raccolte direttamente dall'albero nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 20 dicembre di ogni anno. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino il piu' fedelmente possibile le caratteristiche peculiari e originarie del frutto. Ogni fase di lavorazione è accuratissima, dalla raccolta, che viene effettuata in tempi brevi, al trasporto, alla lavorazione. Quando arrivano nei frantoi, le olive sono già state qualificate per varietà e provenienza: si spremono, quindi, solo frutti sani, seguendo tempi e temperatura prescritti. I passaggi del processo produttivo sono: lavaggio, defoliazione, allontanamento dei corpi estranei, molitura, gramolazione, separazione. L’olio, ormai pronto per essere consumato, viene ancora protetto, conservandolo al buio, a temperature ottimali, e infine viene imbottigliato e confezionato. Come si consuma La presenza di note aromatiche fa prediligere l'uso di quest'olio su piatti di una certa consistenza, come grigliate di pesce, insalate, verdure bollite, minestre a base di legumi, primi piatti. Abbinamenti consigliati A crudo: carni arrosto e grigliate, pesci in tutte le cotture, verdure cotte e in insalata In cottura: sughi, pesci arrosto, grigliati e in umido Fonte: Abruzzo.com - prodotti tipici abruzzesi La Galleria del Gusto Pane di Cappelli Descrizione Il pane di Cappelli è ottenuto da una lavorazione particolare tramandata da padre in figlio per decenni sin dal 1930. Zona di produzione Caratteristico della provincia di Chieti, questo pane viene lavorato con farine di grani duri tipici delle colline abruzzesi,che per il loro profuma, unito alla lavorazione della pasta di riporto(lievito madre) e all’aggiunta di pasta acida, permettono di avere un aroma tipico. Come si produce Gli ingredienti sono: farina di semola di grano duro (10 Kg); acqua (8 Kg); lievito di pasta di riporto (pH 4,1-3,5 Kg); pasta acida (pH 3,8-500g); sale (250g). Per la produzione di questo pane si procede al rinfresco serale che consiste nell’impastare una parte di lievito di pasta di riporto e due parti di farina di grano duro e, dopo circa 3 ore e trenta minuti, si ripete la stessa operazione sempre con una parte di pasta e due di farina. La lievitazione esatta della pasta di riporto avviene al momento del raddoppio della massa, ed è quindi pronta all’uso. La pasta acida consiste in una massa che il panificatore lascia la mattina per il giorno dopo da amalgamare all’impasto. La stessa viene lasciata in contenitori con acqua fresca in modo da favorirne la fermentazione con la produzione di acidi acetici che conferiscono al pane friabilità e permettono la sua conservazione per alcune settimane. L’impasto, effettuato con macchine impastatrici, dura circa trenta minuti; la pasta viene messa a riposare in apposite casse di legno alla base delle quali vengono poggiati dei teli di stoffa che una volta coperto il pane, essendo grezzi e asciutti, non si attaccano ad esso. Il legno di queste casse serve anche a permettere che la massa cruda lieviti naturalmente: i lieviti infatti si riproducono in presenza di ossigeno, creando eteri acetici. La lievitazione dura circa tre ore e trenta. Il pane viene lavorato in pezzature che variano da circa 500g a 2Kg. Dopo la lavorazione il pane va inciso e infornato. La cottura varia a seconda della pezzatura del pane. Caratteristiche Il pane di Cappelli presenta una colorazione interna giallo paglierino con pronunciati alveoli di forma ovale e può conservarsi per alcune settimane. Valori nutrizionali per 100 g di prodotto cotto: proteine 15%; carboidrati 60%; fibre 1,5%; acqua 28,5%; lipidi 0,5%; Kcal 276. L’elemento caratteristico della produzione di questo pane è l’uso della pasta di riporto, detto lievito madre, che il panificatore oggi cura ancora con le antiche metodologie. Il pane di Cappelli è prodotto da oltre 30 anni ed è conosciuto con diversi nomi dialettali (filoncino di municarella; coppiette; pagnotta alta; filone; cuscino; schirone). Fonte: ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI D’ABRUZZO La Galleria del Gusto Salsiccia a Campanella Descrizione La salsiccia a campanella è un insaccato a breve stagionatura, dalla tipica forma a ferro di cavallo ovvero ad anello, come i battenti delle porte o gli anelli, detti appunto campanelle, un tempo usati per legare le cavalcature. Zona di produzione E’ prodotta nei territori di Civitella Messer Raimondo, Gessopalena, Torricella Peligna, Roccascalegna e Quadri. Una volta era fatta esclusivamente in casa, lunga anche un metro, e appesa a spirale ad un bastone ed era detta “scerte”. Il tradizionale periodo di produzione è tra dicembre e gennaio e la stagionatura inizia con la luna mancante. Caratteristiche al consumo Al consumo si presenta di colore rosso (più scuro se asciugato all’aria, più chiaro se conservato sotto strutto). Una variante è la “salsiccia pazza” di Gessopalena, utilizzata per fare il sugo per i maccheroni, insieme con i quali è consumata. Come si produce Le carni, le frattaglie ed il grasso vengono accuratamente mondati a mano e, in parte, tagliati finemente col coltello. Poi sono passati insieme ad altri ingredienti. L’insaccatura è effettuata subito dopo l’impasto in budella naturali di maiale, vitello o montone, lunghe 20-40 cm. Le estremità vengono legate in maniera da ottenere la tipica forma circolare. La lunghezza dell’insaccato può variare a seconda di come si intende conservarlo: le salsicce destinate ad essere messe sott’olio o sotto lardo sono più corte. L’ultima fase è di stagionatura, da 7 a 20 giorni a seconda dell’utilizzo. Gli ingredienti sono esclusivamente carne o frattaglie (fegato) di maiale, grasso, aromi naturali, senza additivi. Variante Per la campanella di carne si scelgono spalla, lombo, lonza, prosciutto, e rifilature di maiale, con aggiunta di sale, pepe, peperoncino dolce o piccante o, a piacere, semi di finocchietto. Per la campanella di fegato: fegato e polmone, grasso di maiale, sale e pepe, peperoncino e aglio. Se messe sott’olio, nel lardo macinato o, ancor meglio nello strutto, la conservazione può arrivare ad oltre sei mesi. Fonte: notiziario LEADER II MAIELLA VERDE - speciale (supplemento al n°1) La Galleria del Gusto Salsicciotto Frentano Descrizione Tra gli insaccati di maiale, è il salame più magro e pregiato. Esternamente il prodotto è costituito da elementi singoli, spesso leggermente incurvati in relazione al tratto di intestino dal quale è stato prelevato il budello, lungo circa 15 cm e largo da 6 a 10. La forma schiacciata viene assunta in fase di pressatura, mentre la legatura alle due estremità è assicurata da uno spago di tipo medio. La superficie esterna si presenta untuosa in relazione al prodotto utilizzato in fase di conservazione (olio di oliva o strutto di maiale). Al taglio, fatto sempre rigorosamente a coltello, il salame si presenta di colore rossastro, molto magro, a grana mediogrande, spesso sono visibili anche gli acini interi di pepe nero mescolati alla carne nella fase di preparazione dell’impasto. Al gusto il prodotto si dimostra di gradevole sapore, dato che per la sua produzione vengono utilizzate le parti più magre e pregiate del maiale. Area di produzione La zona di produzione del “Salsicciotto Frentano” comprende: la zona Frentana (circondario di Lanciano) e il territorio dei comuni ricadenti nella media e alta valle del Sangro e dell’Aventino. Come si produce Gli ingredienti sono costituiti da: carne di maiale magra con aggiunta di piccole quantità di grasso; sale in ragione di 25-35 grammi per Kg di carne, pepe nero in grani e anche macinato. La materia prima è costituita da un impasto proveniente dalla migliore carne suina: prosciutto, spalla, lombo separato dal capocollo e da un involucro rappresentato dal budello “culare” ricavato dall’intestino retto del maiale. Ormai consolidata da anni anche l’utilizzazione di budella provenienti dalla macellazione dei vitelli. I maiali utilizzati hanno generalmente peso superiore ai 150 Kg e nella scelta della carne bisogna evitare di utilizzare carne sanguinolenta o scelta male. Premesso che la mattazione del maiale viene tradizionalmente effettuata in condizioni atmosferiche adeguate (basse temperature e bassa umidità atmosferica, meglio se si verificano nevicate o gelate), prima di procedere alla lavorazione, le mezzene sono tenute per uno due giorni in locale fresco per la frollatura. Superata questa fase, le mezzene vengono sezionate, disossate e scotennate per poi procedere alla scelta della carne di migliore qualità proveniente dalle masse muscolari del prosciutto, del lombo e della spalla, avendo cura di eliminare le parti che presentano un alto contenuto di legamenti e tendini. La carne così scelta viene macinata con apposite trafile provviste di fori di maggiore grandezza rispetto a quelle utilizzate per le salsicce. Effettuata la macinatura della carne si passa alla preparazione dell’impasto che avviene manualmente; in particolare alla carne vengono aggiunti alcuni pezzettini di grasso, sale (il quantitativo sarà minore in zone più fredde e maggiore in località più calde), pepe nero in grani e in parte anche macinato. Dopo aver rimescolato manualmente e accuratamente la massa, si pone il tutto a riposare e insaporire per alcune ore prima di insaccare. Quest’ultima operazione viene fatta con insaccatrice manuale utilizzando le porzioni di budello precedentemente preparate che vengono legate con spago alle estremità e punte con aghi allo scopo di eliminare eventuali sacche d’aria formatesi. Prima di passare alla successiva fase di stagionatura in ambiente idoneo, è buona norma lasciare sgocciolare i salami per circa 12 ore. Stagionatura I salami ottenuti vengono appesi ad assi di legno o di metallo in luogo fresco ed asciutto per favorire la perdita di acqua. Dopo 5-7 giorni si effettua l’operazione di pressatura che dura circa 2 giorni. Al termine della pressatura i salami vengono riappesi e lasciati stagionare lentamente. Fonte: ARSSA ABRUZZO- La Galleria del Gusto Salsicciotto di Pennapiedimonte Descrizione Il salsicciotto di Pennapiedimonte è un salume fermentato di puro suino. Per la preparazione del salame si utilizzano diversi tagli magri e tagli semigrassi con una composizione rispettivamente del 70% (spalla e prosciutto) e del 30% (pancetta). Come si prepara La carne viene macinata e condita con sale e spezie (timo, ginepro, rosmarino, alloro, erba cipollina, peperoncino piccante, finocchio, salvia), ad impasto ultimato si insacca la carne nel budello ricavato dal tratto intestinale del suino stesso. Gli involucri naturali sono lo strumento che permette la migliore traspirazione dell’insaccato. Dopo l’insacco i salami vengono appesi nella camera di essiccazione naturale dove si ha una leggera affumicatura con la combustione di legna di faggio, dalla camera di essiccazione si passa alle celle frigorifere dove il prodotto finisce la maturazione, tutto il processo di stagionatura dura circa 70-80 giorni. Area di produzione Viene prodotto Pennapiedimonte (CH). esclusivamente a Origini del prodotto Il salame è un prodotto preparato sin dalle origini degli allevamenti familiari, quando il contadino ammazzava il maiale, in assenza dei congelatori o frigoriferi, per meglio conservare la carne preparava salsicce, salumi, prosciutti, pancette, lonze, con la tecnica della conservazione con sale. Fonte: Albo dei prodotti di eccellenza della Provincia di Chieti. Scheda Prodotto compilata dal Dott. MANZI Roberto. La Pizza Scima Descrizione e Area di produzione La pizza scima (termine dialettale per significare “scema” ovvero semplice) è una derivazione del pane azzimo (non lievitato). Diffusa probabilmente dagli ebrei, presenti a Lanciano con una folta comunità tra il ‘400 e ‘500, è rimasta localizzata in particolare nelle zone di Casoli, Gessopalena e Roccascalegna. La pizza scima era preparata quando veniva a mancare il pane ed era consumata per accompagnare il cibo della colazione fatta al lavoro sui campi oppure spezzata e mangiata con le verdure. Caratteristiche al consumo La pizza scima ha consistenza croccante e può essere consumata nell’arco di diversi giorni. Come si prepara La pizza è ottenuta impastando a mano farina, sale e olio. L’impasto è appiattito in una sottile sfoglia ed impressa con le dita conferendo alla superficie superiore il tipico aspetto ondulato. Si aggiunge sale e, a discrezione, olio. La cottura è eseguita per circa mezz’ora sotto il “coppo”, una sorta di coperchio circolare, di ferro o rame stagnato, dotato di manico, ricoperto dalla brace viva del camino. Oggi in molte famiglie viene cotta al forno per 40-45 minuti. In luogo della farina, come ingrediente principale può essere utilizzata la semola a grana mediogrande, passata grossolanamente ad un setaccio chiamato “ndrimmappa”; gli altri ingredienti sono un pizzico di sale e facoltativamente, olio d’oliva. Fonte: notiziario LEADER II MAIELLA VERDE - speciale (supplemento al n°1) La Galleria del Gusto Tartufo d’Abruzzo Descrizione I tartufi sono i corpi fruttiferi prodotti da funghi ipogei (che vivono sotto terra) appartenenti a diversi raggruppamenti sistematici prevalentemente Ascomiceti e Basidiomiceti. Trattandosi di funghi, non hanno la possibilità di organicare CO2, pertanto stabiliscono relazioni nutrizionali con organismi vegetali (pioppi bianchi, roverelle, farnie, cerri, salici). La relazione che si stabilisce è di tipo simbiontico ovvero avviene fra i due organismi un reciproco scambio alimentare e il fenomeno va sotto il nome di simbiosi mutualistica. Area di produzione La presenza del tartufo sia spontaneo che coltivato in regione è molto significativa si ritiene che circa 500.000 siano gli ettari di tartufaie naturali, rappresentando il 40% della superficie complessiva, concentrati maggiormente nei territori montani, pedemontani e collinari delle province di L’aquila e di Chieti. Tutte le specie sono rappresentate. I raccoglitori muniti di patentino sono oltre 10.000 e il potenziale biologico produttivo va da 3000 a 4000 Kg/anno. In provincia di Chieti molto importante è la produzione di tartufi bianchi pregiati (tuber magnatum “Pico”) prevalentemente nella vallata del Sangro, Castel di Sangro, Borrello, Pizzoferrato, Roio del Sangro, Quadri, e nella vallata del Trigno, Torrebruna e Carunchio. Interessati alla produzione di tartufi neri sono i comuni di Casoli, Guardiagrele, Fara S.Martino, Lama dei Peligni, prevalentemente scorzone estivo (tuber aestivum “Vittadini”). In questi ultimi due comuni di rilievo è la produzione del nero pregiato il cosiddetto “diamante nero della tavola” (tuber melanosporum “Vittadini”). Diffuso su tutto il territorio provinciale è il “bianchetto” o “marzuolo” (tuber borchi “Vittadini”) non particolarmente pregiato. Come si consumano I più pregiati bianchi e neri dall’inconfondibile flavour agliaceo-sulfureo intenso, si consumano tal quali affettati finemente su carni, pasta, uova, pesci, formaggi, quelli comuni sono prevalentemente impiegati nella produzioni di creme, patè e oli aromatizzati per la preparazione di crostini o per insaporire minestre e paste asciutte, insaccati e formaggi. Elementi della tradizione La conoscenza e l’apprezzamento del tartufo in Abruzzo risale agli inizi dell’800. Ignazio Niccolò Vicentini nell’ambito dell’adunanza della Società Economica dell’Aquila, aprile 1828, descrive con dovizia di particolari i diversi usi culinari e gastronomici che del pregiato tubero si faceva in regione “Memorie sulla coltura de’ tartufi” (Tip. Grossi L’Aquila 1833). Fonti: Ambienteeuropa.info. Informacibo.it Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004Scheda prodotto compilata dal Dott. SCAGLIONE Bruno La Galleria del Gusto Pecorino d’Abruzzo Area di Produzione La zona di produzione è tradizionalmente quella del territorio montano attualmente corrispondente alle aree dei Parchi abruzzesi. Come si prepara Ottenuto tradizionalmente da latte crudo di pecora di razza Pagliarola, oggi si usano pecore di razza Gentile di Puglia, Sopravissana ed altre. Descrizione Formaggio a pasta dura, consumato per lo più dopo stagionatura di almeno 3-4 mesi fino a due anni, presenta enorme variabilità territoriali in relazione al tipo di caglio usato ed alle tecniche di trasformazione che risultano legate ad usi locali. Durante la stagionatura si determinano ulteriori differenze legate al clima, al microambiente dei locali di stagionatura, ai diversi metodi di conservazione che vanno dall'uso di olio di oliva a quello della crusca. Caratteristiche al consumo Il formaggio che ne deriva presenta una variabilità di aromi e sapori sempre intensi e complessi, che si vanno affinando con la stagionatura. Nel prodotto stagionato la pasta è dura, friabile con occhiatura minuta e poco diffusa. Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 Caciocavallo Abruzzese Descrizione e Area di produzione Formaggio a pasta filata prodotto tradizionalmente nelle zone dell’Abruzzo al confine con il Molise (province di Chieti e L’Aquila) dove viene prodotto in piccoli caseifici aziendali. In alcuni casi sono ancora utilizzati recipienti e mastelli in legno che fungono anche da “starter”. Come si prepara Dopo la coagulazione del latte la cagliata viene rotta e messa ad acidificare, in alcuni casi con l’aiuto di sieroinnesto aziendale. La cagliata acidificata viene poi tagliata e trattata con acqua calda per poterla filare. La filatura e la formatura sono eseguite a mano. Le forme ottenute, globose, a pera e del peso di 1-3 Kg., vengono legate all’estremità superiore e a coppie, immerse in acqua fredda per essere rassodate e poi poste in salamoia dove sostano per 12-20 ore. Una volta salate le forme sono messe a maturare per circa 20 giorni in locale fresco e asciutto, appese a bastoni orizzontali (da qui il nome “messe a cavallo”) poi segue la stagionatura da tre mesi a due anni. Caratteristiche al consumo Il formaggio presenta struttura compatta con le tipiche sfogliature, colore da giallo chiaro a giallo intenso (nei prodotti stagionati). Il sapore è dolce e pastoso nel prodotto più fresco, diventa più intenso e piccante con la stagionatura. Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 La Galleria del Gusto Fiadone Miele Area di produzione L’intera regione è interessata alla sua produzione, in base alle varianti apportate alla ricetta originaria si può collocare in un’area o in un’altra; per esempio nell’Aquilano una variante prevedeva l’uso dello zafferano, nelle aree interne vi era il tipo dolce mentre nelle aree litoranee vi era quello salato. Pertanto, la ricetta presenta delle varianti sia rispetto agli ingredienti utilizzati, sia per la procedura di realizzazione e sia per la forma stessa del dolce. Descrizione Miele d'Abruzzo delle seguenti varietà monoflora e multiflora: Millefiori, Millefiori di montagna, Sulla, Lupinella, Girasole Santoreggia. Il miele è il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori, che esse Descrizione Il fiadone è una torta rustica o dolce e ha la parte esterna costituita da una pasta che contiene il ripieno di formaggi e/o ricotta e uova; in seguito alla cottura assume un bel colore dorato tenue e traslucido, di solito viene guarnito con strisce di pasta disposte in modo da formare dei rombi o delle croci che conferiscono al prodotto una singolare tipicità. Al taglio si evidenzia la farcitura interna di colore giallo, una consistenza semicompatta e\o spugnosa e un profumo fragrante di formaggio. Il connubio tra la delicatezza della pasta che costituisce l'involucro esterno del dolce e il sapore più deciso della farcitura interna conferiscono allo stesso delle caratteristiche uniche che fanno di questa una specialità molto apprezzata che negli ultimi anni vanta validi estimatori anche fuori della regione Abruzzo. Elementi della Tradizione Il Panzini, nel suo dizionario, diceva che il nome fiadone deriva da “flan” e proviene dal basso latino “flado” derivato dal germanico “fladen” che significa cosa gonfia. Le strisce di pasta disposte a croce sul dolce nel periodo pasquale simboleggiano la croce di Gesù Cristo e vengono decorate anche con foglie di olivo benedetto quasi a simboleggiare un momento di pace. Il fiadone, insieme ad altri dolci tipici, nel periodo pasquale, viene scambiato come dono tra le famiglie. Fonte: ARSSA Abruzzo bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie e immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare. Tale prodotto alimentare può essere fluido, denso o cristallizzato. A parte i millefiori, nei quali, per la notevole diversità dei fiori bottinati è difficile indicare delle caratteristiche specifiche e ricorrenti, per i mieli monoflora abbiamo le seguenti tipicità: miele di Sulla colore chiaro, odore tenue e sapore delicato, cristallizzazione evidente e di media consistenza, facilmente solubile; miele di Lupinella colore dal bianco al beige chiaro, odore e sapore delicato di fieno cristallizzazione fine e compatta; miele di Girasole colore giallo, odore leggero, sapore delicato, cristallizzazione compatta di consistenza dura; miele di Santoreggia colore ambrato con riflessi verdi, odore e sapore forti, persistenti e caratteristici, cristallizzazione finissima di consistenza morbida. Elementi della Tradizione Anche in Abruzzo l’apicoltura è una attività praticata sin dai tempi remoti, tanto che un geografo arabo, nell'alto Medioevo, nel descrivere gli abitanti della nostra Regione, li definiva dediti alla caccia ed alla raccolta del miele. Un elemento che comprova la rilevanza della apicoltura in Abruzzo è data dal 1a costituzione nell'anno 1960 della Cooperativa Apistica Abruzzese di Lanciano. Va comunque sottolineato che già prima della seconda guerra mondiale in Abruzzo operavano le associazioni provinciali degli apicoltori. Fonte: ARSSA ABRUZZO La Galleria del Gusto Sfogliatelle di Lama dei Peligni Sise delle Monache Area di produzione La sfogliatella di Lama è un dolce tipico del comune di Lama dei Peligni. Area di produzione Le Sise delle Monache, dette anche “Tre Monti”, si producono esclusivamente a Guardiagrele, in provincia di Chieti. Descrizione Il dolce è costituito da un involucro di pasta sfoglia di forma ovale che racchiude una profumata farcitura a base di marmellata d'uva e di amarena, mosto cotto, noci e cacao. A fine cottura, la pasta viene ricoperta con zucchero a velo. Descrizione Il dolce di pasta fresca è composto da due alti strati di soffice Pan di Spagna intercalati da uno strato di crema pasticcera. Il Pan di Spagna si ottiene da una particolare lavorazione di uova fresche, zucchero e farina, mentre per la crema si usano latte fresco, uova, farina, zucchero, limone. La forma è quella tipica di tre monticelli accostati a triangolo in riferimento alle tre vette della Majella sotto cui sorge Guardiagrele. Elementi della Tradizione Le sfogliatelle di Lama hanno avuto origine alla fine del 1800 dalla rielaborazione della ricetta delle sfogliatelle napoletane fatta da Donna Anna di Guglielmo la quale, dopo una breve permanenza a Napoli, si trasferì a Lama con il marito, il Barone Tabassi. Qui, la ricetta originaria venne modificata da donna Anna per adattarla a ingredienti di più facile reperibilità. Per la sfoglia fu utilizzato lo strutto, mentre per la farcitura si scelsero produzioni locali quali le marmellate d'uva e di amarene, il mosto cotto e le noci. La ricetta fu gelosamente custodita e solo intorno agli anni '60 il cuoco della famiglia Tabassi ne fece conoscere i segreti rendendola di dominio pubblico. Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 Elementi della Tradizione Creatore di questa specialità fu nel 1884 il pasticcere Giuseppe Palmerio, divenuto simbolo della cittadina di Guardiagrele che, mandato dal padre a Napoli a imparare l’arte della pasticceria, ne tornò carico di esperienza. Un giorno, il poeta dialettale guardiese Modesto Della Porta (1885-1937) nel vedere un vassoio fitto di queste paste appena sfornate e coperte di zucchero a velo, ne decantò la freschezza paragonandole, per il candore, a quel particolare anatomico delle suore, le quali, secondo una leggenda, per nascondere e confonderne l’evidenza, all’altezza del seno usavano inserire dei panni a forma di terza protuberanza. Secondo altri racconti popolari questo dolce era già prodotto in epoca ben più antica dalle Clarisse, e sarebbe dunque riconducibile alle suore di questo ordine. Fonte:Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 La Galleria del Gusto Pasticci di Rapino Area di produzione I pasticci sono dolci da forno ripieni caratteristici di Rapino, località pedemontana della Majella Nord – Orientale, tradizionalmente serviti durante le cerimonie e le feste. Descrizione Hanno la forma di una tartelletta, simili al Bocconotto frentano, e sono preparati con farina tipo “00”, tuorlo d’uovo, zucchero burro e ammoniaca. Una volta impastati gli ingredienti per la sfoglia, dal panetto si staccano piccole quantitò che vanno a foderare piccole forme in alluminio in cui viene inserito il ripieno. Questo invece è costituito da un composto cremoso a base di latte, cioccolato fondente, limone e di un trito di mandorle tostate e cannella in polvere, tutti cotti insieme. Il tutto viene messo in forno a 180-200°C fino a cottura. I pasticci oggi sono prodotti in piccolissime quantità casalinghe o da artigiani e fornai locali. Fonte: ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI D'ABRUZZO Bocconotto di Castelfrentano Area di produzione La zona di produzione tipica è quella del comune di Castelfrentano,anche se la sua preparazione è diffusa anche nei comuni limitrofi di Casoli, Lanciano, Sant'Eusanio del Sangro etc. dove però la ricetta presenta delle varianti rispetto agli ingredienti utilizzati, alla procedura di realizzazione ed alla forma stessa del dolce. Descrizione Tartelletta di pasta frolla farcita di forma troncoconica rovesciata data dalle apposite formette, utilizzate per la cottura in forno, in alluminio o acciaio inox (inizialmente erano di rame). Al taglio si evidenzia la farcitura interna di colore scuro, di consistenza compatta e dal profumo fragrante di cioccolato, cannella e mandorle tostate. Il connubio tra la delicatezza della pasta frolla, che costituisce l'involucro esterno del dolce, ed il sapore più deciso della farcitura interna conferiscono al bocconotto castellino caratteristiche uniche che fanno di questo dolce abruzzese una specialità molto apprezzata che negli ultimi anni vanta validi estimatori anche fuori della regione Abruzzo.. Elementi della Tradizione La tradizione popolare, come riporta Enzo Giordano su "IL Segno" numero 1 del 1997, vuole l'origine di questo dolce tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 quando in Europa si ebbe la diffusione del cacao, all'inizio questo dolce allietava la tavola delle famiglie nobili e solo successivamente ( inizio 1900) si diffuse tra la gente comune; tutt'oggi sussiste una certa riservatezza e gelosia sulla ricetta originaria e ogni famiglia che lo prepara ne reclama l'autenticità. Fonte: ARSSA ABRUZZO La Galleria del Gusto Vino Cotto Area di Produzione Il vino cotto è prodotto nell'intero territorio della regione Abruzzo ed è consumato normalmente come dessert. Come si prepara Il mosto appena ottenuto dalla pigiatura di uve bianche e/o rosse viene sottoposto a bollitura in grosse caldaie su di un fuoco vivo e lento per far sì che venga ad ebollizione senza traboccare mai dal recipiente. Attraverso l'ebollizione lenta e continua si arriva a ridurre il mosto del 40% - 70%. Il mosto concentrato così ottenuto viene successivamente mescolato ad un buon mosto di prima spremitura. Il tutto viene poi versato in una botte dove avviene la fermentazione e la successiva conservazione. L'invecchiamento in botte di legno va da un minimo di 1 anno fino a 30-40 anni ed oltre. Elementi della Tradizione In molti banchetti nuziali abruzzesi avviene ancora oggi che al termine del pranzo il padrone di casa tiri fuori per l'occasione la piccola botte di vino cotto, preparato alla nascita del figlio maschio e conservato fino al giorno del suo matrimonio, che viene gustato come una delizia dai partecipanti ed apprezzato come bevanda ottima per facilitare la digestione. Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 Torrone di Guardiagrele Area di Produzione Viene prodotto esclusivamente a Guardiagrele (Ch). Come si prepara Anticamente si usavano, per la cottura e per amalgamare gli ingredienti, recipienti in rame, oggi sostituiti da recipienti in acciaio inossidabile. Descrizione Si tratta più propriamente di un croccante, costituito da mandorle intere tostate mescolate a zucchero, cannella e frutta candita. Elementi della tradizione Questo dolce venne ideato da Giuseppe Palmerio al ritorno dal suo viaggio a Napoli. Sicuramente si tratta di una rielaborazione molto personale della ricetta dei torroni campani dai quali si discosta decisamente mantenendo nella sua semplicità caratteristiche particolari Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo - ARSSA Regione Abruzzo, 2004 La Galleria del Gusto Dove acquistare i prodotti Produzione Olio Salumi e Carni Zappacosta Tonino Contrada Pozzo Nuovo 66010 Bucchianico Tel 0871/381156 L’Olivicola Casolana soc. Coop. Agricola C.da Piano La Roma, 3 66043 Casoli Tel. 0872/982248 Oleificio Giangiulio Via Limiti di Sotto, 2 66010 Palombaro Tel. 0872/895188 Oleificio Santulli snc Via Cav. Di V. Veneto 66041 Atessa Tel. 0872/866311 Oleificio Spinelli snc Via Piana La Fara, 92 66040 Atessa Tel. 0872/897785 Oleificio F.lli Masciantonio C.da Caprafico, 35 66043 Casoli Tel. 0871/897457 Sapori della Majella C.da Fiorentini, 5 66043 Casoli Tel. 0872/982836 Az. Agricola Villani Via Finocchietto, 16 66040 Roccascalegna Tel. 0872/987361 Frantoio Oleario Verna C.Da Cerchiara, 38 66016 Guardiagrele Tel. 0871/893132 Oleificio Maiella S.n.c. di Carlo Di Prinzio Via S. Biase, 100 - 66016 Giardiagrele Tel. 0871/893194 Cavalieri Emidio Antonio Via Calvario, 57 -66030 Filetto Tel/Fax 0871/891243 Oleificio f.lli Cinosi di Cinosi A & A Snc Via Giardino, 44 66010 Rapino Tel 0871/85333 Coladonato Adamo Via Vallecupa, 9 66042 Bomba Tel 0872/860025 Di Fazio Domenico & Ferrara Giuseppe Snc Via Convento Vecchio, 14 66010 Rapino Tel 339/8512328 Ciavalini Nicolino Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri Tel 0871/706066 D'Achille Giuseppe Pietro Via Piano La Roma, 26 66043 Casoli Tel 0872/981501 Vinicola Olearia S.Mauro C.Da Vallecupa, 1 66042 Bomba Tel 0872/860138 Travaglini snc C.da La Roscia, 9 66043 Casoli Tel. 0872/985365 F.lli Teti C.so umberto I, 156 66019 Torricella Peligna Tel. 0872/969452 Romulea Soc. Coop. Agricola Contrada Macchie, 1 66010 Palombaro Tel/Fax 0871/895107 Tamburrino Giovanni C.da Schieda 66010 Montenerodomo Tel. 0872/969729 Azienda Agricola Zootecnica Silvano Scioli C,da Spinaro 66010 Pennapiedimonte Tel. 0871/897513 Mascetta Giuseppe Via Aia del mulino, 3 66017 Palena Tel. 329/8849744 Palmieri Antonio Via Cav. V. Palmieri 66040 Borrello Tel 0872/945242 Fax 0872/941098 Diemme Azienda Agricola di Marroncelli Davide Via Madonna di Carpineto, 67 66010 Rapino Tel 0871/83854 Di Francesco Ermanno Saverio Via Piazzetta, 17 66010Pretoro Tel 339/6099043 Pasquarelli Franca Corso Abruzzo, 23 66010 Montenerodomo Azienda Agricola Le tre Casette di Di Paolo Francesco 66010 Gessopalena Tel 338/1659269 Ciavalini Nicolino Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri Tel 0871/706066 Travaglini Claudia Contrada Piano delle Vigne 66043 Casoli Tel 0872/982565 Az. Agrituristica Fonte La Spogna C.Da Lago Saraceno, 1 66010 Montenerodomo Tel 0872/960225 Varallo Carlo Via Roma 66017 Palena Tel 0872/918737 Maiella Carni S.n.c Fraz. La Fonte 66010 Civitella M. Raimondo Tel 0872/980274 Fax 0872/994904 Di Placido Giovanni Via Cerrani 66010 Pretoro Tel 338/4779589 Orsogna Carni srl dei F.lli Primante & C. Via R. Paolucci, 76 66036 ORSOGNA Tel 0871 867007 La Galleria del Gusto Dove acquistare i prodotti Formaggi Pietra Penta Srl Via Mandre di Sarre, 13 66010 Gessopalena Tel. 0872/981777 Valerio Maria Nicola Via Piano delle Vigne, 19 66043 Casoli Tel. 0872 981527 Verna Mario Via Colle Tripio 66016 Guardiagrele Tel./Fax 0871/893278 Verna Michele Via Cerchiara, 24 66016 Guardiagrele Tel. 0871/893277 Alimonti Nicola Piane S. Bartolomeo,13 66016 Guardiagrele Tel 0871/84602 Di Placido Giovanni Via Cerrani 66010 Pretoro Tel 338/4779589 Muscente Giuseppe Loc. S.Antonio 66017 Palena Tel 0872/918993 Miele Apicoltura Di Simone Piera Via Pagani, 21 66010 Palombaro Tel. 0871/895632 Finocchio Luca V.Le S. Stefano, 14 66040 Tornareccio Tel. 0872/868251 Paglione Emma C.da Ianico, 56 66041 Atessa Tel. 0872/866126 L’Alveare di Zinni Anna Via S. Pietro, 3 66040 Roccascalegna Tel. 0872/987627 Apicoltura Del Duca Discesa Vallone, 10 66040 Roccascalegna Tel. 338/2960949 Apicoltura Bianco Via Sciusciardo, 10 66016 Guardiagrele Tel. 0871/893422 Apicoltura Tieri Nicola Via De Gasperi, 70 66046 Tornareccio Tel. 0872/868292 Annecchini Angelina Via Roma, 37 66040 Borrello Tel 0872/941092 Troilo Sabbia Maria Via della Rimembranza, 29 66041 Atessa Tel. 0872/866341 Pasticceria Tipica I Pensieri del Poeta Sas Loc. Piana delle Mele 66016 Guardiagrele Tel. 0871/809101 Pasticceria Emo Lullo Via Roma, 105 66016 Guardiagrele Tel. 0871/82242 Pasticceria Rulli Liliana Via Trastulli, 7 66032 Castel Frentano Tel. 0872/569110 Pizza Scima, Pane e Dolci Tipici Dal Panettiere il Casereccio di Bucciarelli Dino Via Vicenne, 97 66010 Fara Filiorum Petri Delizie Casolane Srl Piana Carlino, 12 66043 Casoli Tel. 0872/982105 Agriturismo La Casetta di Sciarretta Antonietta, Contrada Poggio, 11/b 66047 Villa S. Maria Tel. 0872/944982 Fax 0872/944000 Cocciaglia Luigi Via Giardino, 60 66010 Rapino Tel 0871/84465 Dolce forno di Di Bello Italo Via San Silvestro 66010 Pennapiedimonte Tel 0871/897153 Ciavalini Nicolino Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri Tel 0871/706066 Pasticceria Rulli Liliana Via Trastulli, 7 66032 Castel Frentano Tel. 0872/569110 Vino, Vino cotto e Liquori Ruano Luciano C.Da Cese, 25 66011 Bucchianico CH Tel 0871/381471 Ciavalini Nicolino Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri Tel 0871/706066 La Galleria del Gusto Dove acquistare i prodotti Panaro Lorena Teresa Via Frontino, 38 66011 Bucchianico Tel. 0871/381354 Legnini Claudio C.Da Pomaro 66010 Roccamontepiano Tel. 0871/77591 Cavalieri Emidio Antonio Via Calvario, 57 66030 Filetto Tel/Fax 0871/891243 Il Feuduccio di S. Maria D'Orni Via Feuduccio 66010 Giuliano Teatino Tel/Fax 0871/891646 Santoleri Nicola Via Cavalieri, 20 66016 Guardiagrele Tel/Fax 0871/893301 Tenuta Santoferrara Cinzia Contrada Porcareccia, 11 66010 Vacri Tel 0871/718376 Di Cicco Liquori S.r.l. Via Roma, 73 66047 Villa S. Maria Tel. 0872/944328 Fax 0872/944626 Di Cicco Antonio Piazza G. Marconi 66047 Villa S. Maria Tel 0872/944554 Vinicola Olearia S. Mauro Soc. Coop. a r.l. C.da Vallecupa, snc 66042 BOMBA Tel 0872 860138 Terra D’Aligi di Spinelli s.r.l. C.da Piana la Fara, 90 66041 Atessa Tel 0872/897913 Tartufi e Funghi Rioverde Tartufi di Giovanna Di Cesare Via Dante, 57 66040 Borrello Tel. 0872/945558 Zamudio Marcela Paola Via Capriglia, 41 66040 Roccascalegna Tel 334/1003391 D'Alonzo Tartufi di D'Alonzo Sebastiano Via Quadroni, 118 66040 Perano Tel 0872/896030 Magia di D'Addario Giuseppina Via A. Diaz, 7 67058 S. Benedetto dei Marsi Pasta fatta in casa Orizzonti s.n.c. di Di Ciero Simona Contrada Arenale, 8 66036 Orsogna Tel. 0871/869190 Sottoli, spezie, aromi e conserve dolci Spinelli Paride Merigliani C.Da Laroma, 152 66043 Casoli Tel. 0872/981489 La Bottega Ortofrutticola di Polara M. Rosaria Via Alessandrini, 5 66030 Filetto Tel. 338/7541849 Fior Di Maiella Loc. Bocca di Valle, 149 66016 Guardiagrele Tel. 0871/808000 Di Ciero Rocco Via Sterparo, 19- 66036 Orsogna 0871/869190 Azienda Agricola Casina Rossa Via della Stazione, 7 66040 Roccascalegna Tel 0872/987203 Gioioso Pelino Antonio Via Viano, 46 66030 Filetto Tel 0871/891206 Accademia Abruzzese del Peperoncino Piccante Piazza Municipio, 1 66030 Filetto Tel 328/4740839 Imbastaro Domenico Contrada Fiorentini, 5 66043 Casoli Tel 0872/982836 Ciavalini Nicolino Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri Tel 0871/706066 G.eM. di Gloria Di Lauro & C. s.n.c. C.Da Laroma, 3 66043 Casoli Tel 0872/993344 Picciani Luciana Via Salomone, 25 66100 Chieti Tel 0871/330215 Prodotti Tipici Trebbia Graziella Corso Umberto I, 171 66043 Casoli Tel 0872/982880 Iacovanelli Giulio Via Mario Pomilio, 17 66040 Altino Tel 0872/983178 Fax 0872/983178 Associazione Abruzzo tipico in tavola Via Roma, 39 66030 Filetto Impicciatore Rosa Via Pugliesi, 1 66040 Perano Tel 348/8241534 La Galleria del Gusto Dove acquistare i prodotti dell’artigianato Oreficeria Ceramiche Antonini Sara Corso Vittorio Emanuele, 77 66041 Atessa Tel. 0872/850662 Liberati Giuseppe Via Val di Foro 66010 Villamagna LEM Art di Caribeo & C. S.n.c. Via Val di Foro 66010 Villamagna Ceramiche artistiche Giovannina Tasca Via Vico della Chiesa, 5 66010 Rapino Tel e Fax 0871/801186 Sartoria, uncinetto De Vitis Tiziana Via Piano la Roma, 25 66043 Casoli Tel 0872/981249 Fax 0872/981249 Falegnameria Di Fazio Donato Via s. Lucia, 76 66037 S. Eusanio del Sangro Tel 0872/757594 Jolly Arreda di Buffone N. & C. Via Salara, 7 66010 Roccamontepiano Tel 0871/77164 Fax 0871/77164 Iovacchini Gabriele Via Cadauna, 14 66044 Piane D'Archi Tel e Fax 0872/896175 Mobil Casa Punto Legno S.r.l. Via Cadauna, 14 66044 Piane D'Archi Tel e Fax 0872/896175 Arredo Casa di Alimonti L. & C. S.n.c Via Marrucina, 116 66016 Guardiagrele Ferro battuto Bottega del Ferro di Di Cicco Toni Zona artigianale, 1 66040 Civitaluparella Tel 328/5725642 Ferro battuto Di Prinzio S.r.l. Via S. Eufemia 103 66010 Fara Filiorum Petri Tel e Fax 0871/70172 F.lli Di Lauro S.n.c. di Pino e Giacomo Di Lauro Via Limiti di Sotto, 39 66010 Palombaro Tel 0871/895529 FG di Finamore e Giangiulio Snc Contrada Limiti di Sotto 66010 Palombaro Tel 0871/895649 Saponi Naturali I Saponi di Ascanio Via S. Spaventa, 22 66040 Borrello Tel e Fax 0872/945960 Arti Grafiche IMAGES di Primavera Rita Errica Località Bocca di Valle 66016 Guardiagrele Tel 0871/808014 Fax 0871/85358 Corso Umberto I, 171 66043 Casoli Tel 0872/982880