La Galleria del Gusto - Portale Sangro Aventino

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La Galleria del Gusto - Portale Sangro Aventino
La Galleria del Gusto
Le Valli della Maiella Orientale
La Galleria del Gusto
Il territorio
L’area del GAL Maiella Verde comprende 56
comuni della provincia di Chieti
con una
superficie di 1290,8 kmq ed una popolazione di
circa 97.000 abitanti (la densità abitativa media è
di 75,37 abitanti per kmq).
Si tratta di un territorio principalmente montano
che si estende dalla valle dell’Aventino e dai
territori della Maiella orientale per degradare fino
alla zona collinare a ridosso della costa, tra la
vallata del Sangro e l’area rurale della città di
Chieti. Esso è interessato dalla presenza del
Parco Nazionale della Maiella e da molte altre
oasi ed aree protette che nel complesso
assicurano la salvaguardia ambientale del 17%
della superficie. La morfologia del territorio è
contraddistinta dai borghi insediati a diverse
altitudini sui pendii della Majella e sui colli più a
valle. Gli elementi naturali che attraggono ad un
primo colpo d’occhio sono la maestosità della
Majella con il fitto e stretto sistema collinare
scavato da un reticolo di fossi e torrenti che danno
origine ai caratteristici calanchi.
Maiella Verde
Il Gruppo di Azione Locale Maiella Verde è una
società mista cui partecipano amministrazioni
locali e piccole e medie imprese singole e
associate delle aree interne della provincia di
Chieti. Dalla metà degli anni ’90 Maiella Verde
promuove progetti di sviluppo del proprio territorio
con particolare orientamento verso iniziative
legate alla valorizzazione dell’identità locale ed al
sostegno delle piccole imprese agro-alimentari e
artigianali
che
perseguono
strategie
di
diversificazione e miglioramento qualitativo delle
proprie produzioni.
Le produzioni tipiche
L’area si caratterizza per un’offerta gastronomica
ricca e fortemente caratterizzata sia nella cucina
che nella produzione di specialità alimentari: tra i
settori principali vi sono l’oleario ed il vinicolo dove
emergono elementi di eccellenza, ma molto
sviluppate sono anche le produzioni di miele e di
conserve, di salumi e formaggi, di pasticceria
tipica e prodotti da forno e quella di pasta, che
vanta alcune famose aziende. Significativa è la
presenza di artigianato artistico e tradizionale
ancora attivo con laboratori del legno e del ferro,
ramai e ceramisti. Tipiche di queste zone sono
anche la lavorazioni della pietra e del tombolo e la
tessitura delle “Tarante, ”le famose coperte dai
colori vivaci e dai magnifici disegni.
La Galleria del Gusto
La Galleria del Gusto è un’iniziativa locale che ha
l’obiettivo di organizzare il territorio per offrire al
mercato del turismo e del tempo libero le proprie
risorse, in particolare quelle legate alla ruralità ed
alle produzioni artigianali ed eno-gastronomiche
che rappresentano una componente fondamentale
del sistema di ambiente e paesaggio e di arte e
cultura.
G.A.L. Maiella Verde Soc. Cons. a r.l.
CEE Programma Leader+
Via Frentana, 50 66043 CASOLI CH
[email protected] 0872/993499
La Galleria del Gusto
OLIO DOP Colline Teatine
La coltivazione dell'olivo nella provincia di Chieti
risale al II secolo d.C., come indicano i resti di un
antico frantoio presente nella zona. Attualmente,
la produzione oleicola ha assunto un'importanza
rilevante per l'economia della zona, oltre ad aver
acquisito un prestigio e un'immagine qualitativa
che vanno ben oltre i confini locali.
Area di produzione
Comprende tutta la provincia di Chieti. Se la
denominazione è accompagnata dalla menzione
geografica Frentano o Vastese l'area si restringe a
determinati comuni della provincia di Chieti.
Varietà
È ottenuto dalle varietà di olivo Gentile di Chieti in
misura non inferiore al 50% e Leccino in misura
non superiore al 40%. Possono concorrere altre
varietà presenti negli oliveti in misura non
superiore al 10%. Con la menzione geografica
Frentano deve essere ottenuto con le varietà
Gentile di Chieti in misura non inferiore al 60% e
Leccino in misura non superiore al 30%. Con la
menzione aggiuntiva Vastese deve essere
ottenuto dall'olivo Gentile di Chieti in misura
massima del 40% e Leccino in misura non
inferiore al 30% e Moraiolo e Nebbio da sole o
congiuntamente per almeno il 10%.
Caratteristiche al consumo
Il colore varia dal verde al giallo, anche con la
menzione Vastese, mentre con la menzione
geografica Frentano è verde con riflessi dorati.
L'odore è fruttato e varia dal tenue all'intenso. Con
la menzione geografica Frentano l'odore è fruttato
con un sentore erbaceo. Con la menzione
geografica Vastese, l'odore è fruttato con leggero
sentore di foglia. Il sapore è fruttato.
Con la menzione geografica Frentano, il sapore è
fruttato con una sensazione leggera di amaro e
piccante. Con la menzione geografica Vastese è
fruttato con sensazione leggera di amaro.
Come si produce
L'olio extravergine di oliva Colline Teatine è
prodotto da olive sane, raccolte direttamente
dall'albero nel periodo compreso tra il 20 ottobre e
il 20 dicembre di ogni anno. Per l'estrazione
dell'olio sono ammessi soltanto processi
meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino
il piu' fedelmente possibile le caratteristiche
peculiari e originarie del frutto. Ogni fase di
lavorazione è accuratissima, dalla raccolta, che
viene effettuata in tempi brevi, al trasporto, alla
lavorazione. Quando arrivano nei frantoi, le olive
sono già state qualificate per varietà e
provenienza: si spremono, quindi, solo frutti sani,
seguendo tempi e temperatura prescritti. I
passaggi del processo produttivo sono: lavaggio,
defoliazione, allontanamento dei corpi estranei,
molitura, gramolazione, separazione. L’olio, ormai
pronto per essere consumato, viene ancora
protetto, conservandolo al buio, a temperature
ottimali, e infine viene imbottigliato e confezionato.
Come si consuma
La presenza di note aromatiche fa prediligere l'uso
di quest'olio su piatti di una certa consistenza,
come grigliate di pesce, insalate, verdure bollite,
minestre a base di legumi, primi piatti.
Abbinamenti consigliati
A crudo: carni arrosto e grigliate, pesci in tutte le
cotture, verdure cotte e in insalata
In cottura: sughi, pesci arrosto, grigliati e in umido
Fonte: Abruzzo.com - prodotti tipici abruzzesi
La Galleria del Gusto
Pane di Cappelli
Descrizione
Il pane di Cappelli è ottenuto da una lavorazione
particolare tramandata da padre in figlio per
decenni sin dal 1930.
Zona di produzione
Caratteristico della provincia di Chieti, questo
pane viene lavorato con farine di grani duri tipici
delle colline abruzzesi,che per il loro profuma,
unito alla lavorazione della pasta di riporto(lievito
madre) e all’aggiunta di pasta acida, permettono
di avere un aroma tipico.
Come si produce
Gli ingredienti sono: farina di semola di grano duro
(10 Kg); acqua (8 Kg); lievito di pasta di riporto
(pH 4,1-3,5 Kg); pasta acida (pH 3,8-500g); sale
(250g). Per la produzione di questo pane si
procede al rinfresco serale che consiste
nell’impastare una parte di lievito di pasta di
riporto e due parti di farina di grano duro e, dopo
circa 3 ore e trenta minuti, si ripete la stessa
operazione sempre con una parte di pasta e due
di farina. La lievitazione esatta della pasta di
riporto avviene al momento del raddoppio della
massa, ed è quindi pronta all’uso. La pasta acida
consiste in una massa che il panificatore lascia la
mattina per il giorno dopo da amalgamare
all’impasto. La stessa viene lasciata in contenitori
con acqua fresca in modo da favorirne la
fermentazione con la produzione di acidi acetici
che conferiscono al pane friabilità e permettono la
sua conservazione per alcune settimane.
L’impasto, effettuato con macchine impastatrici,
dura circa trenta minuti; la pasta viene messa a
riposare in apposite casse di legno alla base delle
quali vengono poggiati dei teli di stoffa che una
volta coperto il pane, essendo grezzi e asciutti,
non si attaccano ad esso.
Il legno di queste casse serve anche a permettere
che la massa cruda lieviti naturalmente: i lieviti
infatti si riproducono in presenza di ossigeno,
creando eteri acetici. La lievitazione dura circa tre
ore e trenta. Il pane viene lavorato in pezzature
che variano da circa 500g a 2Kg. Dopo la
lavorazione il pane va inciso e infornato. La
cottura varia a seconda della pezzatura del pane.
Caratteristiche
Il pane di Cappelli presenta una colorazione
interna giallo paglierino con pronunciati alveoli di
forma ovale e può conservarsi per alcune
settimane.
Valori nutrizionali per 100 g di prodotto cotto:
proteine 15%; carboidrati 60%; fibre 1,5%; acqua
28,5%; lipidi 0,5%; Kcal 276.
L’elemento caratteristico della produzione di
questo pane è l’uso della pasta di riporto, detto
lievito madre, che il panificatore oggi cura ancora
con le antiche metodologie. Il pane di Cappelli è
prodotto da oltre 30 anni ed è conosciuto con
diversi nomi dialettali (filoncino di municarella;
coppiette; pagnotta alta; filone; cuscino; schirone).
Fonte: ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI
D’ABRUZZO
La Galleria del Gusto
Salsiccia a Campanella
Descrizione
La salsiccia a campanella è un insaccato a breve
stagionatura, dalla tipica forma a ferro di cavallo
ovvero ad anello, come i battenti delle porte o gli
anelli, detti appunto campanelle, un tempo usati
per legare le cavalcature.
Zona di produzione
E’ prodotta nei territori di Civitella Messer
Raimondo, Gessopalena, Torricella Peligna,
Roccascalegna e Quadri.
Una volta era fatta esclusivamente in casa, lunga
anche un metro, e appesa a spirale ad un bastone
ed era detta “scerte”.
Il tradizionale periodo di produzione è tra
dicembre e gennaio e la stagionatura inizia con la
luna mancante.
Caratteristiche al consumo
Al consumo si presenta di colore rosso (più scuro
se asciugato all’aria, più chiaro se conservato
sotto strutto).
Una variante è la “salsiccia pazza” di
Gessopalena, utilizzata per fare il sugo per i
maccheroni, insieme con i quali è consumata.
Come si produce
Le carni, le frattaglie ed il grasso vengono
accuratamente mondati a mano e, in parte, tagliati
finemente col coltello. Poi sono passati insieme ad
altri ingredienti. L’insaccatura è effettuata subito
dopo l’impasto in budella naturali di maiale, vitello
o montone, lunghe 20-40 cm. Le estremità
vengono legate in maniera da ottenere la tipica
forma circolare.
La lunghezza dell’insaccato può variare a seconda
di come si intende conservarlo: le salsicce
destinate ad essere messe sott’olio o sotto lardo
sono più corte. L’ultima fase è di stagionatura, da
7 a 20 giorni a seconda dell’utilizzo.
Gli ingredienti sono esclusivamente carne o
frattaglie (fegato) di maiale, grasso, aromi naturali,
senza additivi.
Variante
Per la campanella di carne si scelgono spalla,
lombo, lonza, prosciutto, e rifilature di maiale, con
aggiunta di sale, pepe, peperoncino dolce o
piccante o, a piacere, semi di finocchietto.
Per la campanella di fegato: fegato e polmone,
grasso di maiale, sale e pepe, peperoncino e
aglio. Se messe sott’olio, nel lardo macinato o,
ancor meglio nello strutto, la conservazione può
arrivare ad oltre sei mesi.
Fonte: notiziario LEADER II MAIELLA VERDE
- speciale (supplemento al n°1)
La Galleria del Gusto
Salsicciotto Frentano
Descrizione
Tra gli insaccati di maiale, è il salame più magro e
pregiato. Esternamente il prodotto è costituito da
elementi singoli, spesso leggermente incurvati in
relazione al tratto di intestino dal quale è stato
prelevato il budello, lungo circa 15 cm e largo da 6
a 10. La forma schiacciata viene assunta in fase di
pressatura, mentre la legatura alle due estremità è
assicurata da uno spago di tipo medio. La
superficie esterna si presenta untuosa in relazione
al prodotto utilizzato in fase di conservazione (olio
di oliva o strutto di maiale). Al taglio, fatto sempre
rigorosamente a coltello, il salame si presenta di
colore rossastro, molto magro, a grana mediogrande, spesso sono visibili anche gli acini interi di
pepe nero mescolati alla carne nella fase di
preparazione dell’impasto. Al gusto il prodotto si
dimostra di gradevole sapore, dato che per la sua
produzione vengono utilizzate le parti più magre e
pregiate del maiale.
Area di produzione
La zona di produzione del “Salsicciotto Frentano”
comprende: la zona Frentana (circondario di
Lanciano) e il territorio dei comuni ricadenti nella
media e alta valle del Sangro e dell’Aventino.
Come si produce
Gli ingredienti sono costituiti da: carne di maiale
magra con aggiunta di piccole quantità di grasso;
sale in ragione di 25-35 grammi per Kg di carne,
pepe nero in grani e anche macinato. La materia
prima è costituita da un impasto proveniente dalla
migliore carne suina: prosciutto, spalla, lombo
separato dal capocollo e da un involucro
rappresentato dal budello “culare” ricavato
dall’intestino retto del maiale. Ormai consolidata
da anni anche l’utilizzazione di budella provenienti
dalla macellazione dei vitelli. I maiali utilizzati
hanno generalmente peso superiore ai 150 Kg e
nella scelta della carne bisogna evitare di
utilizzare carne sanguinolenta o scelta male.
Premesso che la mattazione del maiale viene
tradizionalmente
effettuata
in
condizioni
atmosferiche adeguate (basse temperature e
bassa umidità atmosferica, meglio se si verificano
nevicate o gelate), prima di procedere alla
lavorazione, le mezzene sono tenute per uno due
giorni in locale fresco per la frollatura. Superata
questa fase, le mezzene vengono sezionate,
disossate e scotennate per poi procedere alla
scelta della carne di migliore qualità proveniente
dalle masse muscolari del prosciutto, del lombo e
della spalla, avendo cura di eliminare le parti che
presentano un alto contenuto di legamenti e
tendini. La carne così scelta viene macinata con
apposite trafile provviste di fori di maggiore
grandezza rispetto a quelle utilizzate per le
salsicce. Effettuata la macinatura della carne si
passa alla preparazione dell’impasto che avviene
manualmente; in particolare alla carne vengono
aggiunti alcuni pezzettini di grasso, sale (il
quantitativo sarà minore in zone più fredde e
maggiore in località più calde), pepe nero in grani
e in parte anche macinato. Dopo aver rimescolato
manualmente e accuratamente la massa, si pone
il tutto a riposare e insaporire per alcune ore prima
di insaccare. Quest’ultima operazione viene fatta
con insaccatrice manuale utilizzando le porzioni di
budello precedentemente preparate che vengono
legate con spago alle estremità e punte con aghi
allo scopo di eliminare eventuali sacche d’aria
formatesi. Prima di passare alla successiva fase
di stagionatura in ambiente idoneo, è buona
norma lasciare sgocciolare i salami per circa 12
ore.
Stagionatura
I salami ottenuti vengono appesi ad assi di legno o
di metallo in luogo fresco ed asciutto per favorire
la perdita di acqua. Dopo 5-7 giorni si effettua
l’operazione di pressatura che dura circa 2 giorni.
Al termine della pressatura i salami vengono
riappesi e lasciati stagionare lentamente.
Fonte: ARSSA ABRUZZO-
La Galleria del Gusto
Salsicciotto di Pennapiedimonte
Descrizione
Il salsicciotto di Pennapiedimonte è un salume
fermentato di puro suino. Per la preparazione del
salame si utilizzano diversi tagli magri e tagli
semigrassi con una composizione rispettivamente
del 70% (spalla e prosciutto) e del 30% (pancetta).
Come si prepara
La carne viene macinata e condita con sale e
spezie (timo, ginepro, rosmarino, alloro, erba
cipollina, peperoncino piccante, finocchio, salvia),
ad impasto ultimato si insacca la carne nel budello
ricavato dal tratto intestinale del suino stesso. Gli
involucri naturali sono lo strumento che permette
la migliore traspirazione dell’insaccato. Dopo
l’insacco i salami vengono appesi nella camera di
essiccazione naturale dove si ha una leggera
affumicatura con la combustione di legna di
faggio, dalla camera di essiccazione si passa alle
celle frigorifere dove il prodotto finisce la
maturazione, tutto il processo di stagionatura dura
circa 70-80 giorni.
Area di produzione
Viene
prodotto
Pennapiedimonte (CH).
esclusivamente
a
Origini del prodotto
Il salame è un prodotto preparato sin dalle origini
degli allevamenti familiari, quando il contadino
ammazzava il maiale, in assenza dei congelatori o
frigoriferi, per meglio conservare la carne
preparava salsicce, salumi, prosciutti, pancette,
lonze, con la tecnica della conservazione con
sale.
Fonte: Albo dei prodotti di eccellenza della
Provincia di Chieti. Scheda Prodotto compilata dal
Dott. MANZI Roberto.
La Pizza Scima
Descrizione e Area di produzione
La pizza scima (termine dialettale per significare
“scema” ovvero semplice) è una derivazione del
pane azzimo (non lievitato).
Diffusa probabilmente dagli ebrei, presenti a
Lanciano con una folta comunità tra il ‘400 e ‘500,
è rimasta localizzata in particolare nelle zone di
Casoli, Gessopalena e Roccascalegna.
La pizza scima era preparata quando veniva a
mancare il pane ed era consumata per
accompagnare il cibo della colazione fatta al
lavoro sui campi oppure spezzata e mangiata con
le verdure.
Caratteristiche al consumo
La pizza scima ha consistenza croccante e può
essere consumata nell’arco di diversi giorni.
Come si prepara
La pizza è ottenuta impastando a mano farina,
sale e olio. L’impasto è appiattito in una sottile
sfoglia ed impressa con le dita conferendo alla
superficie superiore il tipico aspetto ondulato. Si
aggiunge sale e, a discrezione, olio. La cottura è
eseguita per circa mezz’ora sotto il “coppo”, una
sorta di coperchio circolare, di ferro o rame
stagnato, dotato di manico, ricoperto dalla brace
viva del camino. Oggi in molte famiglie viene cotta
al forno per 40-45 minuti.
In luogo della farina, come ingrediente principale
può essere utilizzata la semola a grana mediogrande, passata grossolanamente ad un setaccio
chiamato “ndrimmappa”; gli altri ingredienti sono
un pizzico di sale e facoltativamente, olio d’oliva.
Fonte: notiziario LEADER II MAIELLA VERDE
- speciale (supplemento al n°1)
La Galleria del Gusto
Tartufo d’Abruzzo
Descrizione
I tartufi sono i corpi fruttiferi prodotti da funghi
ipogei (che vivono sotto terra) appartenenti a
diversi
raggruppamenti
sistematici
prevalentemente Ascomiceti e Basidiomiceti.
Trattandosi di funghi, non hanno la possibilità di
organicare CO2, pertanto stabiliscono relazioni
nutrizionali con organismi vegetali (pioppi bianchi,
roverelle, farnie, cerri, salici). La relazione che si
stabilisce è di tipo simbiontico ovvero avviene fra i
due organismi un reciproco scambio alimentare e
il fenomeno va sotto il nome di simbiosi
mutualistica.
Area di produzione
La presenza del tartufo sia spontaneo che
coltivato in regione è molto significativa si ritiene
che circa 500.000 siano gli ettari di tartufaie
naturali, rappresentando il 40% della superficie
complessiva, concentrati maggiormente nei
territori montani, pedemontani e collinari delle
province di L’aquila e di Chieti. Tutte le specie
sono rappresentate. I raccoglitori muniti di
patentino sono oltre 10.000 e il potenziale
biologico produttivo va da 3000 a 4000 Kg/anno.
In provincia di Chieti molto importante è la
produzione di tartufi bianchi pregiati (tuber
magnatum “Pico”) prevalentemente nella vallata
del Sangro, Castel di Sangro, Borrello,
Pizzoferrato, Roio del Sangro, Quadri, e nella
vallata del Trigno, Torrebruna e Carunchio.
Interessati alla produzione di tartufi neri sono i
comuni di Casoli, Guardiagrele, Fara S.Martino,
Lama dei Peligni, prevalentemente scorzone
estivo (tuber aestivum “Vittadini”).
In questi ultimi due comuni di rilievo è la
produzione del nero pregiato il cosiddetto
“diamante nero della tavola” (tuber melanosporum
“Vittadini”). Diffuso su tutto il territorio provinciale è
il “bianchetto” o “marzuolo” (tuber borchi
“Vittadini”) non particolarmente pregiato.
Come si consumano
I più pregiati bianchi e neri dall’inconfondibile
flavour agliaceo-sulfureo intenso, si consumano
tal quali affettati finemente su carni, pasta, uova,
pesci,
formaggi,
quelli
comuni
sono
prevalentemente impiegati nella produzioni di
creme, patè e oli aromatizzati per la preparazione
di crostini o per insaporire minestre e paste
asciutte, insaccati e formaggi.
Elementi della tradizione
La conoscenza e l’apprezzamento del tartufo in
Abruzzo risale agli inizi dell’800. Ignazio Niccolò
Vicentini nell’ambito dell’adunanza della Società
Economica dell’Aquila, aprile 1828, descrive con
dovizia di particolari i diversi usi culinari e
gastronomici che del pregiato tubero si faceva in
regione “Memorie sulla coltura de’ tartufi” (Tip.
Grossi L’Aquila 1833).
Fonti: Ambienteeuropa.info.
Informacibo.it
Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004Scheda prodotto compilata dal Dott. SCAGLIONE
Bruno
La Galleria del Gusto
Pecorino d’Abruzzo
Area di Produzione
La zona di produzione è tradizionalmente quella
del territorio montano attualmente corrispondente
alle aree dei Parchi abruzzesi.
Come si prepara
Ottenuto tradizionalmente da latte crudo di pecora
di razza Pagliarola, oggi si usano pecore di razza
Gentile di Puglia, Sopravissana ed altre.
Descrizione
Formaggio a pasta dura, consumato per lo più
dopo stagionatura di almeno 3-4 mesi fino a due
anni, presenta enorme variabilità territoriali in
relazione al tipo di caglio usato ed alle tecniche di
trasformazione che risultano legate ad usi locali.
Durante la stagionatura si determinano ulteriori
differenze legate al clima, al microambiente dei
locali di stagionatura, ai diversi metodi di
conservazione che vanno dall'uso di olio di oliva a
quello della crusca.
Caratteristiche al consumo
Il formaggio che ne deriva presenta una variabilità
di aromi e sapori sempre intensi e complessi, che
si vanno affinando con la stagionatura. Nel
prodotto stagionato la pasta è dura, friabile con
occhiatura minuta e poco diffusa.
Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
Caciocavallo Abruzzese
Descrizione e Area di produzione
Formaggio a pasta filata prodotto tradizionalmente
nelle zone dell’Abruzzo al confine con il Molise
(province di Chieti e L’Aquila) dove viene prodotto
in piccoli caseifici aziendali. In alcuni casi sono
ancora utilizzati recipienti e mastelli in legno che
fungono anche da “starter”.
Come si prepara
Dopo la coagulazione del latte la cagliata viene
rotta e messa ad acidificare, in alcuni casi con
l’aiuto di sieroinnesto aziendale. La cagliata
acidificata viene poi tagliata e trattata con acqua
calda per poterla filare. La filatura e la formatura
sono eseguite a mano. Le forme ottenute,
globose, a pera e del peso di 1-3 Kg., vengono
legate all’estremità superiore e a coppie, immerse
in acqua fredda per essere rassodate e poi poste
in salamoia dove sostano per 12-20 ore. Una volta
salate le forme sono messe a maturare per circa
20 giorni in locale fresco e asciutto, appese a
bastoni orizzontali (da qui il nome “messe a
cavallo”) poi segue la stagionatura da tre mesi a
due anni.
Caratteristiche al consumo
Il formaggio presenta struttura compatta con le
tipiche sfogliature, colore da giallo chiaro a giallo
intenso (nei prodotti stagionati). Il sapore è dolce e
pastoso nel prodotto più fresco, diventa più
intenso e piccante con la stagionatura.
Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
La Galleria del Gusto
Fiadone
Miele
Area di produzione
L’intera regione è interessata alla sua produzione,
in base alle varianti apportate alla ricetta originaria
si può collocare in un’area o in un’altra; per
esempio nell’Aquilano una variante prevedeva
l’uso dello zafferano, nelle aree interne vi era il
tipo dolce mentre nelle aree litoranee vi era quello
salato. Pertanto, la ricetta presenta delle varianti
sia rispetto agli ingredienti utilizzati, sia per la
procedura di realizzazione e sia per la forma
stessa del dolce.
Descrizione
Miele d'Abruzzo delle seguenti varietà monoflora e
multiflora: Millefiori, Millefiori di montagna, Sulla,
Lupinella, Girasole Santoreggia. Il miele è il
prodotto alimentare che le api domestiche
producono dal nettare dei fiori, che esse
Descrizione
Il fiadone è una torta rustica o dolce e ha la parte
esterna costituita da una pasta che contiene il
ripieno di formaggi e/o ricotta e uova; in seguito
alla cottura assume un bel colore dorato tenue e
traslucido, di solito viene guarnito con strisce di
pasta disposte in modo da formare dei rombi o
delle croci che conferiscono al prodotto una
singolare tipicità. Al taglio si evidenzia la farcitura
interna di colore giallo, una consistenza
semicompatta e\o spugnosa e un profumo
fragrante di formaggio. Il connubio tra la
delicatezza della pasta che costituisce l'involucro
esterno del dolce e il sapore più deciso della
farcitura interna conferiscono allo stesso delle
caratteristiche uniche che fanno di questa una
specialità molto apprezzata che negli ultimi anni
vanta validi estimatori anche fuori della regione
Abruzzo.
Elementi della Tradizione
Il Panzini, nel suo dizionario, diceva che il nome
fiadone deriva da “flan” e proviene dal basso latino
“flado” derivato dal germanico “fladen” che
significa cosa gonfia. Le strisce di pasta disposte
a croce sul dolce nel periodo pasquale
simboleggiano la croce di Gesù Cristo e vengono
decorate anche con foglie di olivo benedetto quasi
a simboleggiare un momento di pace. Il fiadone,
insieme ad altri dolci tipici, nel periodo pasquale,
viene scambiato come dono tra le famiglie.
Fonte: ARSSA Abruzzo
bottinano, trasformano, combinano con sostanze
specifiche proprie e immagazzinano e lasciano
maturare nei favi dell'alveare. Tale prodotto
alimentare può essere fluido, denso o
cristallizzato. A parte i millefiori, nei quali, per la
notevole diversità dei fiori bottinati è difficile
indicare delle caratteristiche specifiche e
ricorrenti, per i mieli monoflora abbiamo le
seguenti tipicità:
miele di Sulla colore chiaro, odore tenue e
sapore delicato, cristallizzazione evidente e di
media consistenza, facilmente solubile;
miele di Lupinella colore dal bianco al beige
chiaro, odore e sapore delicato di fieno
cristallizzazione fine e compatta;
miele di Girasole colore giallo, odore leggero,
sapore delicato, cristallizzazione compatta di
consistenza dura;
miele di Santoreggia colore ambrato con riflessi
verdi, odore e sapore forti, persistenti e
caratteristici, cristallizzazione finissima di
consistenza morbida.
Elementi della Tradizione
Anche in Abruzzo l’apicoltura è una attività
praticata sin dai tempi remoti, tanto che un
geografo arabo, nell'alto Medioevo, nel descrivere
gli abitanti della nostra Regione, li definiva dediti
alla caccia ed alla raccolta del miele. Un elemento
che comprova la rilevanza della apicoltura in
Abruzzo è data dal 1a costituzione nell'anno 1960
della Cooperativa Apistica Abruzzese di Lanciano.
Va comunque sottolineato che già prima della
seconda guerra mondiale in Abruzzo operavano le
associazioni provinciali degli apicoltori.
Fonte: ARSSA ABRUZZO
La Galleria del Gusto
Sfogliatelle di Lama dei Peligni
Sise delle Monache
Area di produzione
La sfogliatella di Lama è un dolce tipico del
comune di Lama dei Peligni.
Area di produzione
Le Sise delle Monache, dette anche “Tre Monti”, si
producono esclusivamente a Guardiagrele, in
provincia di Chieti.
Descrizione
Il dolce è costituito da un involucro di pasta sfoglia
di forma ovale che racchiude una profumata
farcitura a base di marmellata d'uva e di amarena,
mosto cotto, noci e cacao. A fine cottura, la pasta
viene ricoperta con zucchero a velo.
Descrizione
Il dolce di pasta fresca è composto da due alti
strati di soffice Pan di Spagna intercalati da uno
strato di crema pasticcera. Il Pan di Spagna si
ottiene da una particolare lavorazione di uova
fresche, zucchero e farina, mentre per la crema si
usano latte fresco, uova, farina, zucchero, limone.
La forma è quella tipica di tre monticelli accostati a
triangolo in riferimento alle tre vette della Majella
sotto cui sorge Guardiagrele.
Elementi della Tradizione
Le sfogliatelle di Lama hanno avuto origine alla
fine del 1800 dalla rielaborazione della ricetta
delle sfogliatelle napoletane fatta da Donna Anna
di Guglielmo la quale, dopo una breve
permanenza a Napoli, si trasferì a Lama con il
marito, il Barone Tabassi. Qui, la ricetta originaria
venne modificata da donna Anna per adattarla a
ingredienti di più facile reperibilità. Per la sfoglia fu
utilizzato lo strutto, mentre per la farcitura si
scelsero produzioni locali quali le marmellate
d'uva e di amarene, il mosto cotto e le noci. La
ricetta fu gelosamente custodita e solo intorno agli
anni '60 il cuoco della famiglia Tabassi ne fece
conoscere i segreti rendendola di dominio
pubblico.
Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
Elementi della Tradizione
Creatore di questa specialità fu nel 1884 il
pasticcere Giuseppe Palmerio, divenuto simbolo
della cittadina di Guardiagrele che, mandato dal
padre a Napoli a imparare l’arte della pasticceria,
ne tornò carico di esperienza.
Un giorno, il poeta dialettale guardiese Modesto
Della Porta (1885-1937) nel vedere un vassoio
fitto di queste paste appena sfornate e coperte di
zucchero a velo, ne decantò la freschezza
paragonandole, per il candore, a quel particolare
anatomico delle suore, le quali, secondo una
leggenda, per nascondere e confonderne
l’evidenza, all’altezza del seno usavano inserire
dei panni a forma di terza protuberanza.
Secondo altri racconti popolari questo dolce era
già prodotto in epoca ben più antica dalle Clarisse,
e sarebbe dunque riconducibile alle suore di
questo ordine.
Fonte:Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
La Galleria del Gusto
Pasticci di Rapino
Area di produzione
I pasticci sono dolci da forno ripieni caratteristici di
Rapino, località pedemontana della Majella Nord –
Orientale, tradizionalmente serviti durante le
cerimonie e le feste.
Descrizione
Hanno la forma di una tartelletta, simili al
Bocconotto frentano, e sono preparati con farina
tipo “00”, tuorlo d’uovo, zucchero burro e
ammoniaca. Una volta impastati gli ingredienti per
la sfoglia, dal panetto si staccano piccole quantitò
che vanno a foderare piccole forme in alluminio in
cui viene inserito il ripieno. Questo invece è
costituito da un composto cremoso a base di latte,
cioccolato fondente, limone e di un trito di
mandorle tostate e cannella in polvere, tutti cotti
insieme. Il tutto viene messo in forno a 180-200°C
fino a cottura. I pasticci oggi sono prodotti in
piccolissime quantità casalinghe o da artigiani e
fornai locali.
Fonte: ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI
D'ABRUZZO
Bocconotto di Castelfrentano
Area di produzione
La zona di produzione tipica è quella del comune
di Castelfrentano,anche se la sua preparazione è
diffusa anche nei comuni limitrofi di Casoli,
Lanciano, Sant'Eusanio del Sangro etc. dove però
la ricetta presenta delle varianti rispetto agli
ingredienti
utilizzati,
alla
procedura
di
realizzazione ed alla forma stessa del dolce.
Descrizione
Tartelletta di pasta frolla farcita di forma
troncoconica rovesciata data dalle apposite
formette, utilizzate per la cottura in forno, in
alluminio o acciaio inox (inizialmente erano di
rame). Al taglio si evidenzia la farcitura interna di
colore scuro, di consistenza compatta e dal
profumo fragrante di cioccolato, cannella e
mandorle tostate. Il connubio tra la delicatezza
della pasta frolla, che costituisce l'involucro
esterno del dolce, ed il sapore più deciso della
farcitura interna conferiscono al bocconotto
castellino caratteristiche uniche che fanno di
questo dolce abruzzese una specialità molto
apprezzata che negli ultimi anni vanta validi
estimatori anche fuori della regione Abruzzo..
Elementi della Tradizione
La tradizione popolare, come riporta Enzo
Giordano su "IL Segno" numero 1 del 1997, vuole
l'origine di questo dolce tra la fine del 1700 e
l'inizio del 1800 quando in Europa si ebbe la
diffusione del cacao, all'inizio questo dolce
allietava la tavola delle famiglie nobili e solo
successivamente ( inizio 1900) si diffuse tra la
gente comune; tutt'oggi sussiste una certa
riservatezza e gelosia sulla ricetta originaria e
ogni famiglia che lo prepara ne reclama
l'autenticità.
Fonte: ARSSA ABRUZZO
La Galleria del Gusto
Vino Cotto
Area di Produzione
Il vino cotto è prodotto nell'intero territorio della
regione Abruzzo ed è consumato normalmente
come dessert.
Come si prepara
Il mosto appena ottenuto dalla pigiatura di uve
bianche e/o rosse viene sottoposto a bollitura in
grosse caldaie su di un fuoco vivo e lento per far sì
che venga ad ebollizione senza traboccare mai dal
recipiente. Attraverso l'ebollizione lenta e continua
si arriva a ridurre il mosto del 40% - 70%. Il mosto
concentrato così ottenuto viene successivamente
mescolato ad un buon mosto di prima spremitura.
Il tutto viene poi versato in una botte dove avviene
la fermentazione e la successiva conservazione.
L'invecchiamento in botte di legno va da un
minimo di 1 anno fino a 30-40 anni ed oltre.
Elementi della Tradizione
In molti banchetti nuziali abruzzesi avviene ancora
oggi che al termine del pranzo il padrone di casa
tiri fuori per l'occasione la piccola botte di vino
cotto, preparato alla nascita del figlio maschio e
conservato fino al giorno del suo matrimonio, che
viene gustato come una delizia dai partecipanti ed
apprezzato come bevanda ottima per facilitare la
digestione.
Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
Torrone di Guardiagrele
Area di Produzione
Viene prodotto esclusivamente a Guardiagrele
(Ch).
Come si prepara
Anticamente si usavano, per la cottura e per
amalgamare gli ingredienti, recipienti in rame, oggi
sostituiti da recipienti in acciaio inossidabile.
Descrizione
Si tratta più propriamente di un croccante,
costituito da mandorle intere tostate mescolate a
zucchero, cannella e frutta candita.
Elementi della tradizione
Questo dolce venne ideato da Giuseppe Palmerio
al ritorno dal suo viaggio a Napoli.
Sicuramente si tratta di una rielaborazione molto
personale della ricetta dei torroni campani dai
quali si discosta decisamente mantenendo nella
sua semplicità caratteristiche particolari
Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d'Abruzzo
- ARSSA Regione Abruzzo, 2004
La Galleria del Gusto
Dove acquistare i prodotti
Produzione Olio
Salumi e Carni
Zappacosta Tonino
Contrada Pozzo Nuovo 66010 Bucchianico
Tel 0871/381156
L’Olivicola Casolana soc. Coop. Agricola
C.da Piano La Roma, 3 66043 Casoli
Tel. 0872/982248
Oleificio Giangiulio
Via Limiti di Sotto, 2 66010 Palombaro
Tel. 0872/895188
Oleificio Santulli snc
Via Cav. Di V. Veneto 66041 Atessa
Tel. 0872/866311
Oleificio Spinelli snc
Via Piana La Fara, 92 66040 Atessa
Tel. 0872/897785
Oleificio F.lli Masciantonio
C.da Caprafico, 35 66043 Casoli
Tel. 0871/897457
Sapori della Majella
C.da Fiorentini, 5 66043 Casoli
Tel. 0872/982836
Az. Agricola Villani
Via Finocchietto, 16 66040 Roccascalegna
Tel. 0872/987361
Frantoio Oleario Verna
C.Da Cerchiara, 38 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/893132
Oleificio Maiella S.n.c. di Carlo Di Prinzio
Via S. Biase, 100 - 66016 Giardiagrele
Tel. 0871/893194
Cavalieri Emidio Antonio
Via Calvario, 57 -66030 Filetto
Tel/Fax 0871/891243
Oleificio f.lli Cinosi di Cinosi A & A Snc
Via Giardino, 44 66010 Rapino
Tel 0871/85333
Coladonato Adamo
Via Vallecupa, 9 66042 Bomba
Tel 0872/860025
Di Fazio Domenico & Ferrara Giuseppe Snc
Via Convento Vecchio, 14 66010 Rapino
Tel 339/8512328
Ciavalini Nicolino
Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri
Tel 0871/706066
D'Achille Giuseppe Pietro
Via Piano La Roma, 26 66043 Casoli
Tel 0872/981501
Vinicola Olearia S.Mauro
C.Da Vallecupa, 1 66042 Bomba
Tel 0872/860138
Travaglini snc
C.da La Roscia, 9 66043 Casoli
Tel. 0872/985365
F.lli Teti
C.so umberto I, 156 66019 Torricella Peligna
Tel. 0872/969452
Romulea Soc. Coop. Agricola
Contrada Macchie, 1 66010 Palombaro
Tel/Fax 0871/895107
Tamburrino Giovanni
C.da Schieda 66010 Montenerodomo
Tel. 0872/969729
Azienda Agricola Zootecnica Silvano Scioli
C,da Spinaro 66010 Pennapiedimonte
Tel. 0871/897513
Mascetta Giuseppe
Via Aia del mulino, 3 66017 Palena
Tel. 329/8849744
Palmieri Antonio
Via Cav. V. Palmieri 66040 Borrello
Tel 0872/945242 Fax 0872/941098
Diemme Azienda Agricola di Marroncelli Davide
Via Madonna di Carpineto, 67 66010 Rapino
Tel 0871/83854
Di Francesco Ermanno Saverio
Via Piazzetta, 17 66010Pretoro
Tel 339/6099043
Pasquarelli Franca
Corso Abruzzo, 23 66010 Montenerodomo
Azienda Agricola Le tre Casette di Di Paolo
Francesco
66010 Gessopalena
Tel 338/1659269
Ciavalini Nicolino
Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri
Tel 0871/706066
Travaglini Claudia
Contrada Piano delle Vigne 66043 Casoli
Tel 0872/982565
Az. Agrituristica Fonte La Spogna
C.Da Lago Saraceno, 1 66010 Montenerodomo
Tel 0872/960225
Varallo Carlo
Via Roma 66017 Palena
Tel 0872/918737
Maiella Carni S.n.c
Fraz. La Fonte 66010 Civitella M. Raimondo
Tel 0872/980274 Fax 0872/994904
Di Placido Giovanni
Via Cerrani 66010 Pretoro
Tel 338/4779589
Orsogna Carni srl dei F.lli Primante & C.
Via R. Paolucci, 76 66036 ORSOGNA
Tel 0871 867007
La Galleria del Gusto
Dove acquistare i prodotti
Formaggi
Pietra Penta Srl
Via Mandre di Sarre, 13 66010 Gessopalena
Tel. 0872/981777
Valerio Maria Nicola
Via Piano delle Vigne, 19 66043 Casoli
Tel. 0872 981527
Verna Mario
Via Colle Tripio 66016 Guardiagrele
Tel./Fax 0871/893278
Verna Michele
Via Cerchiara, 24 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/893277
Alimonti Nicola
Piane S. Bartolomeo,13 66016 Guardiagrele
Tel 0871/84602
Di Placido Giovanni
Via Cerrani 66010 Pretoro
Tel 338/4779589
Muscente Giuseppe
Loc. S.Antonio 66017 Palena
Tel 0872/918993
Miele
Apicoltura Di Simone Piera
Via Pagani, 21 66010 Palombaro
Tel. 0871/895632
Finocchio Luca
V.Le S. Stefano, 14 66040 Tornareccio
Tel. 0872/868251
Paglione Emma
C.da Ianico, 56 66041 Atessa
Tel. 0872/866126
L’Alveare di Zinni Anna
Via S. Pietro, 3 66040 Roccascalegna
Tel. 0872/987627
Apicoltura Del Duca
Discesa Vallone, 10 66040 Roccascalegna
Tel. 338/2960949
Apicoltura Bianco
Via Sciusciardo, 10 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/893422
Apicoltura Tieri Nicola
Via De Gasperi, 70 66046 Tornareccio
Tel. 0872/868292
Annecchini Angelina
Via Roma, 37 66040 Borrello
Tel 0872/941092
Troilo Sabbia Maria
Via della Rimembranza, 29 66041 Atessa
Tel. 0872/866341
Pasticceria Tipica
I Pensieri del Poeta Sas
Loc. Piana delle Mele 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/809101
Pasticceria Emo Lullo
Via Roma, 105 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/82242
Pasticceria Rulli Liliana
Via Trastulli, 7 66032 Castel Frentano
Tel. 0872/569110
Pizza Scima, Pane e Dolci Tipici
Dal Panettiere il Casereccio di Bucciarelli Dino
Via Vicenne, 97
66010 Fara Filiorum Petri
Delizie Casolane Srl
Piana Carlino, 12 66043 Casoli
Tel. 0872/982105
Agriturismo La Casetta di Sciarretta Antonietta,
Contrada Poggio, 11/b
66047 Villa S. Maria
Tel. 0872/944982 Fax 0872/944000
Cocciaglia Luigi
Via Giardino, 60 66010 Rapino
Tel 0871/84465
Dolce forno di Di Bello Italo
Via San Silvestro 66010 Pennapiedimonte
Tel 0871/897153
Ciavalini Nicolino
Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri
Tel 0871/706066
Pasticceria Rulli Liliana
Via Trastulli, 7 66032 Castel Frentano
Tel. 0872/569110
Vino, Vino cotto e Liquori
Ruano Luciano
C.Da Cese, 25 66011 Bucchianico CH
Tel 0871/381471
Ciavalini Nicolino
Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri
Tel 0871/706066
La Galleria del Gusto
Dove acquistare i prodotti
Panaro Lorena Teresa
Via Frontino, 38 66011 Bucchianico
Tel. 0871/381354
Legnini Claudio
C.Da Pomaro 66010 Roccamontepiano
Tel. 0871/77591
Cavalieri Emidio Antonio
Via Calvario, 57 66030 Filetto
Tel/Fax 0871/891243
Il Feuduccio di S. Maria D'Orni
Via Feuduccio 66010 Giuliano Teatino
Tel/Fax 0871/891646
Santoleri Nicola
Via Cavalieri, 20 66016 Guardiagrele
Tel/Fax 0871/893301
Tenuta Santoferrara Cinzia
Contrada Porcareccia, 11 66010 Vacri
Tel 0871/718376
Di Cicco Liquori S.r.l.
Via Roma, 73 66047 Villa S. Maria
Tel. 0872/944328 Fax 0872/944626
Di Cicco Antonio
Piazza G. Marconi 66047 Villa S. Maria
Tel 0872/944554
Vinicola Olearia S. Mauro Soc. Coop. a r.l.
C.da Vallecupa, snc 66042 BOMBA
Tel 0872 860138
Terra D’Aligi di Spinelli s.r.l.
C.da Piana la Fara, 90 66041 Atessa
Tel 0872/897913
Tartufi e Funghi
Rioverde Tartufi di Giovanna Di Cesare
Via Dante, 57 66040 Borrello
Tel. 0872/945558
Zamudio Marcela Paola
Via Capriglia, 41 66040 Roccascalegna
Tel 334/1003391
D'Alonzo Tartufi di D'Alonzo Sebastiano
Via Quadroni, 118 66040 Perano
Tel 0872/896030
Magia di D'Addario Giuseppina
Via A. Diaz, 7 67058 S. Benedetto dei Marsi
Pasta fatta in casa
Orizzonti s.n.c. di Di Ciero Simona
Contrada Arenale, 8 66036 Orsogna
Tel. 0871/869190
Sottoli, spezie, aromi e conserve dolci
Spinelli Paride Merigliani
C.Da Laroma, 152 66043 Casoli
Tel. 0872/981489
La Bottega Ortofrutticola di Polara M. Rosaria
Via Alessandrini, 5 66030 Filetto
Tel. 338/7541849
Fior Di Maiella
Loc. Bocca di Valle, 149 66016 Guardiagrele
Tel. 0871/808000
Di Ciero Rocco
Via Sterparo, 19- 66036 Orsogna
0871/869190
Azienda Agricola Casina Rossa
Via della Stazione, 7 66040 Roccascalegna
Tel 0872/987203
Gioioso Pelino Antonio
Via Viano, 46 66030 Filetto
Tel 0871/891206
Accademia Abruzzese del Peperoncino
Piccante
Piazza Municipio, 1 66030 Filetto
Tel 328/4740839
Imbastaro Domenico
Contrada Fiorentini, 5 66043 Casoli
Tel 0872/982836
Ciavalini Nicolino
Via Sant'Eufemia, 9 66010 Fara Filiorum Petri
Tel 0871/706066
G.eM. di Gloria Di Lauro & C. s.n.c.
C.Da Laroma, 3 66043 Casoli
Tel 0872/993344
Picciani Luciana
Via Salomone, 25 66100 Chieti
Tel 0871/330215
Prodotti Tipici
Trebbia Graziella
Corso Umberto I, 171 66043 Casoli
Tel 0872/982880
Iacovanelli Giulio
Via Mario Pomilio, 17 66040 Altino
Tel 0872/983178 Fax 0872/983178
Associazione Abruzzo tipico in tavola
Via Roma, 39 66030 Filetto
Impicciatore Rosa
Via Pugliesi, 1 66040 Perano
Tel 348/8241534
La Galleria del Gusto
Dove acquistare i prodotti dell’artigianato
Oreficeria
Ceramiche
Antonini Sara
Corso Vittorio Emanuele, 77 66041 Atessa
Tel. 0872/850662
Liberati Giuseppe
Via Val di Foro 66010 Villamagna
LEM Art di Caribeo & C. S.n.c.
Via Val di Foro 66010 Villamagna
Ceramiche artistiche Giovannina Tasca
Via Vico della Chiesa, 5 66010 Rapino
Tel e Fax 0871/801186
Sartoria, uncinetto
De Vitis Tiziana
Via Piano la Roma, 25 66043 Casoli
Tel 0872/981249 Fax 0872/981249
Falegnameria
Di Fazio Donato
Via s. Lucia, 76 66037 S. Eusanio del Sangro
Tel 0872/757594
Jolly Arreda di Buffone N. & C.
Via Salara, 7 66010 Roccamontepiano
Tel 0871/77164 Fax 0871/77164
Iovacchini Gabriele
Via Cadauna, 14 66044 Piane D'Archi
Tel e Fax 0872/896175
Mobil Casa Punto Legno S.r.l.
Via Cadauna, 14 66044 Piane D'Archi
Tel e Fax 0872/896175
Arredo Casa di Alimonti L. & C. S.n.c
Via Marrucina, 116 66016 Guardiagrele
Ferro battuto
Bottega del Ferro di Di Cicco Toni
Zona artigianale, 1 66040 Civitaluparella
Tel 328/5725642
Ferro battuto Di Prinzio S.r.l.
Via S. Eufemia 103 66010 Fara Filiorum Petri
Tel e Fax 0871/70172
F.lli Di Lauro S.n.c. di Pino e Giacomo Di Lauro
Via Limiti di Sotto, 39 66010 Palombaro
Tel 0871/895529
FG di Finamore e Giangiulio Snc
Contrada Limiti di Sotto 66010 Palombaro Tel
0871/895649
Saponi Naturali
I Saponi di Ascanio
Via S. Spaventa, 22 66040 Borrello
Tel e Fax 0872/945960
Arti Grafiche
IMAGES di Primavera Rita Errica
Località Bocca di Valle 66016 Guardiagrele
Tel 0871/808014 Fax 0871/85358
Corso Umberto I, 171 66043 Casoli
Tel 0872/982880