Dr. E. VIGNATI - ASL Monza e Brianza

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Dr. E. VIGNATI - ASL Monza e Brianza
01/12/2014
LA MEDICINA DI GENERE : QUALI SCENARI EVOLUTIVI?
Monza - 29 Novembre 2014
IL RISPETTO
DELLA DIFFERENZA DI GENERE
NELLA CURA OSPEDALIERA
Dott. Eugenio C. M. Vignati
La
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non è la medicina che studia le malattie
che colpiscono prevalentemente le donne rispetto agli uomini,
ma la disciplina che studia
l’influenza del sesso (accezione biologica) e
l’influenza del genere (accezione sociale)
sulla fisiologia, fisiopatologia e clinica di tutte le malattie per
giungere a decisioni terapeutiche
basate sull’evidenza
sia nell’uomo che nella donna.
Eugenio Vignati - Monza- 29 novembre 2014
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MEDICINA DI GENERE
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A.O. San Gerardo: alcuni numeri…
Sede della Scuola di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca
Posti letto degenza accreditati :
Posti letto Day Hosp./Day Surgery :
Posti tecnici:
792
67
108
Ricoveri ordinari:
29.000
Interventi chirurgici/anno:
27.000
Attività ambulatoriale/anno: oltre 2 milioni
Accessi/anno in Pronto Soccorso 106.000
n° Dipendenti:
n° Personale universitario:
2820
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LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI?
L’ Ospedale che verrà…
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Nell’assistenza ospedaliera
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iI rispetto
della differenza di genere
esiste davvero ?
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Obiettivi Aziendali di interesse regionale - anno 2014
DGR X/1796 - 8 maggio 2014 “Determinazioni in ordine alla
valutazione dei Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e
dell’A.R.E.U. e definizione degli obiettivi aziendali per l’anno 2014”
area
: programmazione e governo dei servizi sanitari
 obiettivo : migliorare l’appropriatezza clinica “gender oriented”
 indicatori : - numero di focus group di Medicina di Genere
organizzati nell’anno
- partecipazione significativa ai corsi formativi della D.G.
Salute

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Iniziative intraprese dall’ A.O. San Gerardo di Monza
PARTECIPAZIONE AL
GRUPPO DI LAVORO
CON
ASL MONZA-BRIANZA
E A.O. DESIO E
VIMERCATE
ATTIVAZIONE
FOCUS GROUP
ALL’INTERNO DI
ALCUNE UU.OO.
AZIENDALI
ORGANIZZAZIONE
DI INIZIATIVE
FORMATIVE
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Iniziative intraprese dall’ A.O. San Gerardo di Monza
Coinvolgimento della Direzione Sanitaria ai
ATTIVAZIONE
FOCUS GROUP
ALL’INTERNO DI
ALCUNE UU.OO.
AZIENDALI
Direttori Struttura Complessa e alle
Direzione delle Professioni Sanitarie
- Richiamo agli obiettivi regionali
- Attività e programmi “gender oriented”
- Organizzazione di focus group
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Iniziative intraprese Dettaglio Focus Group
Struttura Complessa
Argomento
Clinica Geriatrica
1. Medicina di genere e demenza
2. Medicina di genere e delirium
Clinica Ortopedica
Medicina di genere e Osteoporosi primaria
Chirurgia Vascolare
Influenza del genere sui fattori di rischio
cardiovascolari e sulle principali patologie vascolari
Oncologia Medica e Psicologia Clinica
Percorso di cura delle pazienti affette da carcinoma
mammario in stadio precoce, dopo chirurgia,
candidate a terapia medica precauzionale
Medicina 2
Percorso diagnostico e terapeutico delle pazienti
affette da anemia da deficit di ferro
Clinica di Neuropsichiatria Infantile
Ambulatorio dedicato ai disturbi della condotta
alimentare in particolare anoressia nervosa
Clinica di Psichiatria
1.Ambulatorio di Psichiatria perinatale, postnatale e
del puerperio
2. Progetto Artemide su violenza di genere
Medicina Fisica e Riabilitazione
Differenze di genere nello stroke
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Dettaglio Focus Group
I Focus Group sono stati guidati da alcune domande:
Cosa si intende per medicina di genere?
Cosa dice la letteratura scientifica sull’argomento?
Quali patologie all’interno dell’U.O. hanno
una prevalenza di genere?
Come si manifestano nel genere maschile e femminile?
Quali indagini diagnostiche e quali terapie?
Rivedere alcune convinzioni comuni …..
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Dettaglio Focus Group
Ai Focus Group hanno partecipato in incontri
organizzati ad hoc:
Direttore di U.O,
Dirigenti Medici,
Coordinatore infermieristico o tecnico,
Medici specializzandi.
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Dettaglio Focus Group
CLINICA GERIATRICA
1. Medicina di genere e demenza
2. Medicina di genere e delirium
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Delirium : criteri del DSM-5
Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders
•
•
•
•
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A. Disturbo dell’ attenzione e della consapevolezza
B. Deficit sviluppato in un periodo di tempo
relativamente breve
C. Presenza di un altro deficit cognitivo
(memoria, disorientamento, linguaggio)
D. Vi è evidenza per storia clinica, esame obiettivo o
risultati di laboratorio che il delirum è una diretta
conseguenza di un problema clinico, intossicazione o
sospensione di farmaci, esposizione a tossine, o
dovuto a molteplici eziologie
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Prevalenza della demenza in un campione di 1981 pazienti ricoverati consecutivamente nella U.O. di Geriatria
(settembre 2012 ‐ giugno 2014)
Cognitivamente integri
Dementi
Totale
n
%
n
%
n
%
M
566
41,8%
223
35,5%
789
39,8%
F
787
58,2%
405
64,5%
1192
60,2%
Sesso
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Prevalenza di demenza e delirium in un campione di 1981 pazienti ricoverati consecutivamente nella U.O. di Geriatria
(settembre 2012 ‐ giugno 2014)
Cognitivamente integri
Non delirium
Dementi
Delirium
Totale
Non delirium
Delirium
Non delirium
Delirium
n
%
n
%
n
%
n
%
n
%
n
%
M
401
41,8%
149
42,8%
53
31,0%
148
37,9%
454
40,2%
297
40,2%
F
558
58,2%
199
57,2%
118
69,0%
243
62,1%
676
59,8%
442
59,8%
Sesso
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Dettaglio Focus Group
CLINICA ORTOPEDICA
Medicina di genere e Osteoporosi primaria
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MEDICINA DI GENERE
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Patologie di genere prevalenti
•
Artrosi e Osteoporosi : nella donna
•
Osteoporosi : Anno 2013 : 117 ricoveri di cui 64% donne
•
Tipo 1 post-menopausale : 5-29% nelle donne
•
Tipo 2 senile : colpisce entrambi i sessi
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Osteoporosi di tipo1 compare entro i primi 20 anni dall’inizio della menopausa,
interessa prevalentemente l’osso trabecolare, con effetti a livello della colonna
vertebrale con fratture vertebrali.
Il turn – over osseo, con prevalenza della componente riassorbitiva, è accelerato
nei 5 anni dopo la menopausa.
Si associa ad un aumento dei livelli di calcio e di fosfato inorganico nel siero e
nelle urine.
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Prevenzione della fratture associate all’Osteoporosi con l’obiettivo di:
•
Migliorare della qualità di vita delle persone
•
Ridurre i costi sociali e sanitari
Prevenzione dell’osteoporosi con:

esercizio fisico;

dieta ricca di calcio;

no fumo e no alcool;

adeguata diagnostica per lo studio del metabolismo osseo.
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Prevenzione della fratture in pazienti con osteoporosi (prevenzione cadute):
•
Secondo Linee Guida della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia
si è introdotto un
PDT per trattamento persone ricoverate affette da fratture di
femore e da fragilità ossea.

In P.S. valutazione radiografica

In reparto dosaggio livello di Vit.D (durante ricovero)

Somministrazione di dose di carico di Vit.D, in funzione ai livelli riscontrati
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Alla dimissione:

Proseguimento terapia con Vit.D

MOC femorale nei pazienti over 65 anni

MOC femorale e vertebrale nei pazienti under 65 anni

Esami di laboratorio relativi al metabolismo osseo a due mesi
dalla dimissione

Controlli ambulatoriali successivi
Sviluppi futuri:
Percorsi differenziati per genere per la diagnosi e cura delle più
comuni patologie ortopediche
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Dettaglio Focus Group
CHIRURGIA VASCOLARE
Influenza del genere sui fattori di rischio
cardiovascolari e sulle principali patologie
vascolari
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Malattie cardiovascolari (MCV)
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Prima causa di morte nella popolazione femminile in Europa, incluso
il tumore della mammella. La prevalenza delle MCV nelle donne
dopo i 75 anni supera quella degli uomini (nei Paesi industrializzati il
55% delle donne muore per infarto o ictus contro il 48 % degli
uomini)
Si assiste ad una riduzione della mortalità maschile per MCV,
ciò non si verifica nella popolazione femminile.
Il motivo principale del maggior impatto delle MCV nelle donne
oltre i 75 anni deve essere ricercato nella maggiore durata della
vita media delle donne.
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Fattori rischio cardiovascolari e loro manifestazione
nel genere maschile e femminile
(Identificazione di fattori che incidono maggiormente sul genere femminile)
• Diabete: fattore di rischio in entrambi i sessi, è associato ad una mortalità
cardiovascolare significativamente maggiore nelle donne rispetto agli
uomini
• Profilo lipidico HDL - colesterolemia: sembra essere inversamente
associata al rischio cardiopatia ischemica nelle donne piuttosto che negli
uomini
• Obesità: in aumento soprattutto nelle popolazioni femminili occidentali,
specie in post menopausa
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Fattori rischio cardiovascolari e loro manifestazione
nel genere maschile e femminile
(Identificazione di fattori che incidono maggiormente sul genere femminile)
• Tabagismo : fattore di rischio indipendente per MCV in entrambi i sessi
MA :
• Abitudine in aumento nel genere femminile, specie giovani.
• Rischio CV legato al fumo agisce sinergicamente con l’uso di
contraccettivi orali, soprattutto nelle donne di età superiore a 35 anni e
contribuisce ad menopausa precoce.
• Studi longitudinali Progetto CUORE
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Fattori rischio cardiovascolari e loro manifestazione
nel genere maschile e femminile
Identificazione di nuovi fattori o marcatori di danno d’organo esclusivi del
genere femminile proposti da studi clinici ma non ancora entrati ufficialmente
nella pratica clinica come elementi da valutare per stratificare il rischio:
• Menopausa soprattutto se precoce e ipoestrogenismo di natura ipotalamica,
situazioni in cui si perde l’azione estrogenica che esercita potente attività
endotelio-attiva
• Numero di gravidanze
• Diabete gestazionale
• Aumento PCR: fenomeni infiammatori su base autoimmune (da 2 a 50 volte
in più nella donna)
artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico,
tiroiditi, sindromi di Raynaud e Takayasu
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Differenze di genere
nell’ambito della Chirurgia Vascolare
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• Calibro delle arterie: diametro maggiore nel maschio
rispetto alla femmina che comporta diverse strategie
diagnostiche e terapeutiche
• Patologie prettamente maschili:
poplitei (95% della casistica)
aneurismi
femoro-
Rischi di morbilità/mortalità in alcune condizioni
patologiche vascolari sono superiori nella donna
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Differenze di genere
nell’ambito della Chirurgia Vascolare
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• Vasculopatia carotidea: rischio quasi doppio di stroke e
mortalità peri-operatoria nelle donne rispetto agli uomini nel
trattamento chirurgico delle stenosi carotidee (3,6% versus
1,7% negli asintomatici)
Nelle donne asintomatiche il beneficio della CEA
(endo - arterectomia carotidea) rispetto all’uomo
è significativamente più basso.
• Malattia dilatativa aortica addominale : rischio di rottura
fatale dell’aneurisma è circa tre volte superiore nella donna
rispetto all’uomo
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Dettaglio Focus Group
MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
Differenze di genere nello stroke
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Stroke
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Terza causa di morte nel genere femminile
Prima causa di grave e prolungata disabilità
E’ ritenuta una malattia maschile, ma le statistiche evidenziano
aumento della prevalenza nel genere femminile.
Per le donne è dimostrata una crescente prevalenza di
ictus, di mortalità e disabilità, per le misure preventive non
viene registrata ancora una sufficiente aderenza.
Un importante miglioramento negli outcomes è stato raggiunto con
 nuove terapie in emergenza
 attenzione
all'organizzazione
della
diagnostica
e
dell'emergenza stessa in termini soprattutto di tempo.
Stroke
30
Nella donna fattori di rischio peculiari sono:
•
•
•
•
•
gravidanza
eclampsia
contraccettivi
ormonoterapia
menopausa
Altri fattori comuni con i maschi ma più frequenti nelle donne
come:
• obesità/sindrome metabolica
• fibrillazione atriale
• emicrania con aura.
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Stroke
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Austrian stroke unit registry (2014)
In una popolazione di 47.209 pazienti (47% donne) ricoverati
in Stroke Unit, le donne sono:
•
significativamente più anziane (77.9 anni vs 70.3 dei
maschi)
•
alta disabilità preesistente
•
stroke più gravi
 non
differenze nei trattamenti in acuto (tempo di arrivo in PS, per
diagnostica, trombolisi ecc)
 maggiore
necessità di RMN per i maschi che nelle femmine.
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Stroke
Austrian stroke unit registry (2014)
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In una popolazione di 47.209 pazienti (47% donne) ricoverati
in Stroke Unit, a parità di trattamento riabilitativo, le donne
hanno:
•
peggiore outcome funzionale a 3 mesi (in termini di Rankin)
•
minore mortalità
•
tasso maggiore di fibrillazione atriale
Sopravvivendo di più agli uomini, sono spesso sole (vedove)
e vengono più facilmente istituzionalizzate.
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Stroke
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Sviluppi futuri:
Approfondire gli argomenti seguendo un
protocollo
di
registrazione
delle
diverse
caratteristiche delle necessità riabilitative dei
pazienti con esiti di stroke facendo particolare
attenzione alle differenze di genere, per cercare
di migliorare l'efficacia terapeutico-riabilitativa
dei trattamenti per migliorare il reinserimento
nella società.
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Dettaglio Focus Group
MEDICINA 2
Percorso diagnostico e terapeutico delle pazienti
affette da anemia da deficit di ferro
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Anemia da deficit di ferro
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Nella popolazione italiana la prevalenza di anemia da deficit
di ferro (IDA) in incremento dal 2007 al 2011 ( dal 3 al 4,4% ).
Prevalenza per le donne circa 5 volte superiore agli uomini.
Donne in fascia di età tra 35 e 54 anni mostrano la più alta
prevalenza di IDA (dal 6,7% nel 2007 al 10,3% nel 2011)
Il genere femminile rappresenta l’ 84% dei pazienti con IDA, il
59% è sotto i 55 anni.
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Proposta di riorganizzazione del
Centro per i Disordini del Metabolismo del Ferro
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Obiettivi:
• Stabilizzare
l’attività
dell’ambulatorio
che è Centro di
Coordinamento Regionale e Centro di riferimento Nazionale
e Internazionale per varie patologie del metabolismo del ferro
nell’adulto, ereditarie ed acquisite e per le malattie rare correlate
• Attivare il processo di transizione bambino-adulto talassemico e
con altre forme di anemia ereditaria
• Attivare una gestione ambulatoriale efficiente del paziente con
anemia ferro carenziale
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Dettaglio Focus Group
ONCOLOGIA MEDICA E PSICOLOGIA CLINICA
Percorso di valutazione ed assunzione in cura
oncologica e psicologica,
delle pazienti affette da carcinoma mammario
in stadio precoce, post terapia chirurgica,
candidate a una terapia medica precauzionale.
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LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI?
Percorso di valutazione ed assunzione in cura
oncologica e psicologica,
delle pazienti affette da carcinoma mammario
in stadio precoce, post terapia chirurgica,
candidate a una terapia medica precauzionale.
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Il momento di comunicazione della scelta terapeutica è una
fase estremamente importante per le pazienti, dove vengono
illustrati gli effetti collaterali dell’eventuale chemioterapia, la
possibilità di menopausa precoce o infertilità, con conseguente
impatto sulla dimensione psicologica, della vita familiare e di
relazione
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Dal 2012 la S.C. di Oncologia Medica e la S.S. di Psicologia
Clinica collaborano per la presa in carico globale della
donna affetta da carcinoma mammario.
Progetto prevede:
• Presenza dell’oncologo e dello psicologo durante la prima
visita dopo chirurgia
• Successivo colloquio individuale con valutazione delle
condizioni
psicologiche
per
avviare
eventuali
approfondimenti diagnostici e conseguenti interventi di cura
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LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI?
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• Confronto continuo sulle condizioni cliniche della pazienti
in trattamento
• In collaborazione con il Responsabile Dott. Momcilo
Jankovic D.H. di Ematologia Pediatrica (Fondazione MBBM)
vengono realizzati interventi comunicativi indirizzati ai
minori, familiari delle pazienti
per supportare i
cambiamenti emotivi e relazionali nel nucleo familiare
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Dettaglio Focus Group
CLINICA DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Ambulatorio dedicato ai
Disturbi della Condotta Alimentare
(DCA)
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Una patologia di genere:
DCA in adolescenza
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Un ambulatorio con prenotazione diretta e
D.H. terapeutico con possibilità di ricovero in
regime ordinario se le condizioni cliniche lo
richiedono.
Attività rivolta quasi esclusivamente a
bambine e adolescenti di genere femminile
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In sei Paesi Europei la prevalenza di Anoressia
nervosa è dello 0,93% in donne di età inferiore
a 18 anni (Preti et al.,2009).
In Italia il tasso di incidenza di ospedalizzazione
per AN in pazienti di età 10-19 anni ricoverati
per la prima volta nel periodo 2004-2005 e non
ricoverati per AN tra il 2001 e 2003 è pari
al 22,8 per 100.000 fra le donne e
2,0 per 100.000 fra gli uomini. (Gigantesco et al.,2010)
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PROVENIENZA RICOVERI DCA
30%
70%
Disturbi comportamento alimentare
MONZA n. 7/23
RICOVERI DCA DA ALTRI TERRITORI
ALTRE PROVINCE
n.16/23
13%
6%
31%
desio-vimercate =5
lecco =1
como =3
bergamo =4
25%
milano =1
6%
varese =2
19%
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MEDICINA DI GENERE
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DH DCA PROVENIENZA
Disturbi comportamento alimentare
MONZA n. 10/39
ALTRE PROVINCE
n.29/39
26%
PZ DH DCA DA ALTRI TERRITORI
7%
74%
DESIO-VI =13
17%
LECCO =2
45%
COMO =3
BERGAMO =4
14%
MILANO =5
VARESE =2
10%
7%
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LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI?
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AMBULATORIO DCA PROVENIENZE
Disturbi comportamento alimentare
MONZA n. 12/22
ALTRE PROVINCE
n.10/22
PZ AMBULATORIO DCA DA ALTRI TERRITORI
45%
55%
30%
40%
DESIO-VI =3
LECCO =1
COMO =1
BERGAMO =1
10%
10%
MILANO =4
10%
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MEDICINA DI GENERE
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Disturbi comportamento alimentare
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(accessi anno 2013 = 1.862)
ACCESSI IN DH 1 SEMESTRE 2014 = 843
200
170
158
150
109
152
133
121
100
50
0
GENNAIO FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
Disturbi comportamento alimentare
48
accessi totali DH 1 semestre 2006-2013
1200
1000
800
600
n. ACCESSI
400
200
0
2006
MEDICINA DI GENERE
2007
2008
2009 2010
2011
2012
2013
24
01/12/2014
49
Collaborazione tra
U.O. di Ginecologia e U.O.NPIA
per frequente associazione della
patologia anoressica con amenorrea
per monitoraggio
delle condizioni delle pazienti.
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Dettaglio Focus Group
CLINICA DI PSICHIATRIA
1.Ambulatorio di Psichiatria
perinatale, post-natale e del puerperio
2. Progetto su violenza di genere
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MEDICINA DI GENERE
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Psichiatria di Genere
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Psicopatologia
ad esordio nel post-partum
• Maternity Blues
• Depressione post-partum
• Psicosi post-partum
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Maternity Blues
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“Stato transitorio caratterizzato da intense emozioni”
Colpisce circa il 50 % delle puerpere
L’esordio ha il suo picco d’incidenza fra il 3° e il 5° giorno
post partum
Si protrae al
autorisoluzione
massimo
per
due
settimane
con
20% depressione post-partum entro l’anno
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Depressione Post Partum
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Incidenza, tra il 10 e il 20% delle puerpere
Può esordire nelle prime settimane dopo il parto e perdurare,
senza adeguato trattamento, per un periodo di tempo tale da
compromettere la creazione di un ottimale rapporto madre figlio e inficiare il pieno sviluppo del neonato, con
conseguenze che si possono protrarre fino all’età adulta
Nei casi più gravi ed estremi può esitare nell’infanticidio.
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Psicosi Post Partum
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• Incidenza 0.1-0.2% delle puerpere
• L’80% dei casi si manifesta entro due settimane dal parto
• Nel 70% dei casi rappresenta l’esacerbazione psicotica di
un disturbo bipolare o depressivo maggiore
• Costituisce un’emergenza psichiatrica con necessità di
ricovero e si caratterizza per un'alta incidenza di eventi
infausti quali il suicidio (5%) e l’infanticidio (4%)
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Violenza di genere
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“Qualunque atto di violenza sessista che produca o possa
produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi
compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione
arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita
privata”
“Eliminazione della Violenza sulle Donne”
emanata dalle Nazioni Unite nel 1993
Il fenomeno attiene più alla “normalità” che alla patologia,
riguarda uomini e donne di tutti gli strati sociali e culturali, esiste
in tutti i paesi, attraversa tutte le culture, le classi sociali, le etnie, i
livelli di istruzione e di reddito e tutte le fasce di età
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MEDICINA DI GENERE
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Violenza di genere
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Può declinarsi in violenza fisica, sessuale, economica,
spirituale, psicologica e - più spesso - in una combinazione
delle diverse forme.
Le donne sono più a rischio di violenza nelle proprie case
piuttosto che per strada.
Quasi sempre i comportamenti violenti sono commessi da
una persona di sesso maschile legata alla donna da un
rapporto stretto (es. marito, partner, ex-coniuge o expartner, fratello, figlio).
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Violenza di genere
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Stimare questo fenomeno è complesso dal momento
che le vittime spesso tacciono e non sporgono
denuncia per molteplici ragioni:
• timore di non essere credute
• timore di biasimo da parte della società
• i rapporti affettivi esistenti con l’aggressore,
spesso persona affettivamente importante per
la donna
• una situazione di dipendenza economica
• convinzione di “doversi sacrificare” per i figli
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Violenza di genere
Una ricerca condotta dall’ISTAT nel 2006 su
donne italiane dai 16 ai 70 anni, ha evidenziato
che 6.743.000 donne avevano subito violenza
fisica o sessuale nel corso della loro vita.
Si stima però che il “numero oscuro” delle
violenze non denunciate corrisponda ad oltre il
90%.
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Violenza di genere
Vittime per procura
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La violenza in famiglia coinvolge inoltre i minori, con la necessità di
considerare gli ormai noti danni derivanti dalla “violenza assistita”,
ossia da atti violenti non direttamente subiti ma perpetrati su figure
di riferimento significative e ancor più se agiti da parte di altre figure
di riferimento
La violenza assistita determina conseguenze a breve/medio termine
(paura, senso di colpa, comportamenti di accudimento,
apprendimento di modelli relazionali distorti) e a lungo termine
(patologie psichiatriche, difficoltà genitoriali, trascuratezza, violenza
verso altri)
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Ambulatorio LUCE
Consulenze psichiatriche ed assunzione in cura delle donne
in gravidanza e/o nel post-partum presso l'Azienda
Ospedaliera San Gerardo di Monza – UO Psichiatria
Psicosi postpartum
Depressione
post-partum
Altri disagi
psichici nel
periodo
perinatale
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Ambulatorio LUCE
Segnalazione
da parte del
personale
ostetricoginecologico
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Psicologa
Fondazione
Monza e Brianza
per la Mamma e il
suo Bambino
Assunzione in cura
Pazienti
gravide già in
carico alla UO
Psichiatria
Ambulatorio Luce
Psichiatria di
Consultazione
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Ambulatorio Luce
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Offerta Terapeutica Donne in gravidanza
Sostegno e gestione
del lutto in caso di
aborti o IVG
(interruzione di
gravidanza oltre il
termine)
Visite psichiatriche
a parere durante
ricoveri in ostetricia
Percorso di
cura
integrato
Accompagnamento
al parto con
segnalazione di
terapia
psicofarmacologica
Monitoraggio
ambulatoriale
psichiatrico in
gravidanza
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Ambulatorio Luce
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Offerta Terapeutica nel post-partum
Psicofarmaco
terapia
Sostegno
psicologico e
psicoterapia
Monitoraggio
durante
l’allattamento
Percorso
d’equipe
integrato
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Ambulatorio Luce
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Le pazienti assunte in cura vengono seguite dallo psichiatra
fino ad un anno dopo il parto
Percorso di
cura fino ad 1
anno
di età del
bambino
Dimissione
Invio presso
altre strutture
(es. CPS)
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A partire dal 2012
presso l'Ambulatorio “Luce”
sono state valutate
mediante consulenza psichiatrica
N° 216 pazienti
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Dati socio-demografici
Età media : 34.5 ± 5.9 anni
Nazionalità : italiana nel 86% dei casi (EU 7% e ExtraEU 7%)
Stato civile : 55% coniugate, 30% conviventi
Scolarità : 37% diplomate, 36% laureate
Occupazione : 77% lavoro stabile attuale
8% lascerá il lavoro
4% varierá mansione
12% riduzione d’orario
Progetto “Artemide”
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Ass.
Sociali
Assistenza
giuridica
Sensibilizzazione
1.Popolazione
Centro Antiviolenza
CADOM di Monza
2.scuole
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MEDICINA DI GENERE
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Progetto “Artemide”
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Azienda
Sanitaria
Locale
Procura
della
Repubblica
Comuni
Firmatari
CADOM
Azienda
Ospedaliera
Forze
dell’Ordine
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CHIRURGIA SENOLOGICA
Brest Unit
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MEDICINA DI GENERE
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Brest Unit
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Inserimento della
Chirurgia Senologica nella U.O. di Chirurgia Plastica
al fine di offrire alla donna operata di tumore
un percorso univoco
dalla diagnosi
all’eventuale ricostruzione,
alla consulenza genetica
con presa in carico globale della paziente.
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Quali sviluppi futuri…
Mantenimento e aggiornamento degli attuali
percorsi intrapresi con predisposizione e
implementazione di nuovi PDT e percorsi gender
oriented.
Proseguire i programmi di formazione del
personale
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MEDICINA DI GENERE
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L’Ospedale
ma
non può
deve e dovrà
né potrà
radicare
vivere
il rispetto
nella
della differenza.
indifferenza
di genere,
Eugenio C.M. Vignati
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