Foppolo e Colere impianti aperti 1
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Foppolo e Colere impianti aperti 1
38 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 Provincia Valgoglio, raccolte 348 firme Rinviato l’ok a Uniacque Il Consiglio comunale doveva decidere l’adesione alla società Uniacque, ma oltre la metà dei 603 abitanti di Valgoglio ha chiesto di aspettare A pagina 44 [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Che pazzo inverno Nebbia al posto dei fiocchi di neve e sbocciano i fiori Al solstizio, siamo in pieno disordine meteo Clima mite fino a 13 gradi, di notte mai sotto zero Anche Natale sarà fuori copione. Con il sole Per trovare piste innevate bisogna salire molto in quota FOTO ANDREATO ROBERTO REGAZZONI Secondome,ètuttacolpa dei cine-panettoni, se ci tocca un Natalecosìscombinatometeorologicamente.Proprioloro,giàalcuni annifaeintempinonsospetti,avevanoiniziatoaspostarsidalfreddo edagliabetiinnevativersoaltrotipodiclima,ricordereteitormentonideivari«NataleinIndia»,«Natale a Rio» e così via, di De Sica & C.. Così, pur in un periodo di conclamate difficoltà economiche e nell’impossibilitàpermoltinonsolodi spostarsidacasa,maanchesolo di pensarci,hannodecisoiTropicidi venirciatrovare,conilsaporemite e soleggiato di quest’aria quasi caraibica, che accompagnerà le nostre giornate in vista del Natale. È un robusto anticiclone delle Azzorre, con centro a ben 1.040 mbar, che spinge la sua duratura stabilitàversoleAlpieilMediterraneo,comenonglierariuscitonemmenoneimesiestivi,enelfarequestosistatirandodietroariamitedi lontanaoriginesub-tropicale,che leacquesuperficialidell’Atlantico, giàallepreseconlatiepidaCorrente del Golfo, più di tanto non potrannomairaffreddare.Servirebbe chel’altapressionesispingesseverso nord,oltrel’Inghilterra,meglio ancoraseversolaScandinavia,ma almomentonongliriesce:sulNord Europa,correunvelocevorticepolarechespingearipetizioneperturbazioni da ovest verso est. Solo a Foppolo: sole e neve sulle piste Perché si raffreddi serve che l’alta pressione si spinga verso nord La neve ha reso quantitativamente solo oltre i 2.000 metri di quota finemese,dicono,tuttoquestodovrebberallentare,permettendocosìquegliondeggiamentiatmosferici nord-sud, soltanto con i quali si possonocostruirelefortunenevosediuninverno«giusto»perilNord Italia. Nelfrattempo,contuttoquesto disordine meteo, siamo giunti al solstiziod’inverno,succedeoggialle23,03,daadessoinpoilegiornate riprendono ad allungarsi, dapprimainmodotrascurabile,fraunmese più sensibilmente, ma queste prime tre settimane di inverno dicembrino non hanno finora mostratonulladiconsonoalcalendario. Ecco quindi l’aria molto mite, ierifinoa+13°C,ilpocofreddonotturnoesolonelleareebasseeriparate,mentresuicolliesulleOrobie, daalcunigiorninonsivasottozero nemmeno di notte. Gli otto giorni del 2013 Qualcuno penserà agli otto giorni dipioggianataliziadell’annoscorso, durò dal 19 al 26 dicembre, e ai fiumiinpiena,epotendoscegliere dirà che, mancando il freddo e la neve,ilNataleèmegliopassarlocol soleeilcieloazzurro,piuttostoche col grigio e all’umido. Immagino però l’umore di chi gestisce gli impiantidisci,echesuquestoperiodo divacanzeconcentralesueprincipali speranze, come pure il disappunto di chi, da quasi un anno, aspettailNataleperfarelesuescia- STORIA & STORIE Dal vino clinto alle marsite Tutta la magia della «bórda» Città Alta ieri mattina avvolta dalla nebbia FOTO OSCAR PIANETTI te,magarileunichedellastagione. Siamostatisfortunati,conleprecipitazioni delle scorse settimane, perchénonsièmaiinseritoilfreddogiusto,cosìlaneveharesoquantitativamentesolooltrei2.000metridiquota,almenocosìmostrano le foto degli escursionisti, col sontuosocariconevosodellecimepiù altedelleOrobie.Aquotaimpianti, solo martedì 9 dicembre c’è stata P iù che metropolitana, la leggenda stavolta è campagnola. Anni Settanta, Bassa bergamasca. Tale Ermanno Olmi è alla ricerca della location più adatta per girare quello che sarebbe diventato un capolavoro della cinematografia, L’albero degli zoccoli. Solo al volante della sua auto, si perde tra i campi e viene avvolto da una nebbia fittissima. All’improvviso,magicoespettrale,eccospuntare un tipico cascinale lombardo. Olmi si commuove: girerà proprio lì, tra Martinengo e Palosco, il suo film. Commosso sì, ma non stupito: da uomo della Bassa, il regista nato a Bergamo ma cresciuto a Treviglio sa benissimo che, da secoli, quando la bórda avvolge la Bassa, è lei a dettare i tempi, ovvattando i suoni unabreveincursionedellanevefin versoi1.000metri,subitovanificata dall’anticiclone delle Azzorre, cheportainversionetermicaeche disturba persino il produrre neve sparatain modo soddisfacente.Ci consoliilfatto,chetuttol’arcoalpinopatiscequestasituazione:avrete visto ieri lo scenario pascolivo attornoallapistasucuisisvolgevano le gare di Coppa del Mondo, in val Gardena,maancheglisvizzerinordalpini non sono messi meglio. Insomma, sarà un Natale decisamentefuoricopione,neapprofitterannosololepochepisteinquota, ma soprattutto gli escursionisti, che sui colli e nelle costiere soleggiate,potranno trovarefiorellinie rifioriture di tutti i tipi, loro pure storditi dal clima troppo mite, al puntodapensare,comeilorosimili eisolandolapianuradalrestodel mondo. Nella Bassa la nebbia è semprestatanelcontempoamata e temuta: ha ispirato forme d’arte che vanno dalla pittura alla poesia, dal cinema alla cucina. Non va sfidata, perché non perdona. Eppure il silenzio che si può ascoltare nella bórda è unico. Il vocabolario del dialetto trevigliese scritto nel 1902 da Giuseppe Facchetti traduce bórda sia con «nebbia» che con «niente, in senso figurato». E infatti il termine forse deriva dal bergamasco di città «borda», ovvero «maschera»,oppureda«bordo»: striscia, limite. Quando si è confusi si dice: «Gh’ó la bórda denàcc d’i öcc». I contadini della Bassa sanno bene che per fa ’l vérs bù, ga öl la bórda: perché il cavolo sia buono, civuole la nebbia. In cuci- na la nebbia si «abbina» a svariate ricette a base di funghi, oche, anatre, fagiani, tordi,viscarde (le cesene in italiano), cachi, noci e zucche. Gli anziani ricordano che le serate migliori per sgaösà ’l melgù (sgranare le pannocchie), tra fine ottobre e inizio novembre, erano quelle con la nebbia e bagnate dal clinto, il vino prodottoconleuvedellapianura e bevuto sotto i portici dei cascinali. E sempre nei campi, anni fa, per evitare le gelate notturne e la galaverna, veniva mantenuta l’acqua in superficie a una certa temperatura: erano le marsite, l’ultima delle quali smantellata a Casirate ormai svariati anni fa. La nebbia invece, per fortuna, è ancora lì. E, ieri come oggi, nella Bassa la sa tèa zó col cultèl. Fabio Conti 39 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 «Serve capo più aggressivo» Cambia comandante dei vigili Crespi, 165 mila lampadine per la ciminiera-luminaria Il Comune di Albino vuole un comandante della polizia locale più aggressivo. Per questo si cambia: via Angelo Marenzi, arriva Giuliano Vitali A pagina 45 Riaccende il Villaggio operaio Patrimonio dell’Unesco con un’atmosfera natalizia da record. L’allestimento è alto oltre 65 metri di altezza A pagina 47 Bene il debutto in pista Ma boom a Capodanno Esordio di Colere e Foppolo con skipass scontati Gli alberghi pronti alle richieste del dopo Natale GIAMBATTISTA GHERARDI La nebbia ieri ha avvolto la Bassa, fino all’imbocco delle valli. Così si presentava Treviglio. Già oggi il cielo dovrebbe pulirsi FOTO CESNI ai Tropici, che si possano ormai programmare anche due cicli all’anno. Eierimattina,forseperdistrarreibergamaschiepertirarsuunpo’ il loro morale, ecco la simpatica e inattesa sorpresina della nebbia, risalitadallavalledelPoacircondareCittàAltael’imboccodellevalli. Saràperòcosatemporanea,giàstamattinailcielodovrebberipulirsi, con un po’ di ventilazione da nord anche verso la pianura, e poi il sole comanderà per diversi giorni su tuttalaprovincia.Mainmancanza del «cotone» della neve sui rami degliabeti,voletemetterelospeciale fascino natalizio della nebbia (anche lei, un lontano ricordo…), ieri mattina, in mezzo ai monumenti di Città Alta? 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Natale con i tuoi, Capodannonellevalli.Leprimeaperture di impianti sciistici nelle alte valli hanno inaugurato ufficialmente la stagione sciistica, ma nonostante i positivi riscontri (specie dei più incalliti che da settimane erano al cancelletto di partenza in attesa delle prime discese) del debutto, i flussi maggiori a livello turistico arriveranno solo per smaltire il pranzo natalizio in famiglia e preparare quello (al più fra amici) nelle località di villeggiatura. La stagione del turismo bianco si è aperta ufficialmente ieri a Colere, in Valle di Scalve, con il contorno di un meteo decisamente favorevole. «Abbiamo aperto – sottolinea Luca Zanoletti della società Sirpa che gestisce gli impianti – le piste Vilminore, Corna Gemelle e Presolana (da 1.800 a 2.200 metri) con un innevamento naturale che va dai 50 ai 100 centimetri. La consistenza della neve èdavverospettacolareeunanimemente positivi sono stati i commenti dei “patiti” che non hanno voluto mancare la “prima” prenatalizia». Fino a Santo Stefano (Natale compreso) a Colere si può sciare a prezzi promozionali: il giornaliero è venduto a 20 euro per gli adulti e 13 per gli under 16. Ci han pensato 60 cannoni Nel comprensorio Brembo Ski è invece toccato a Foppolo, dove sono state aperti Montebello e Valgussera, con possibilità di sciare sulle piste Pitarocca A e B e Cappelletta. Aperto anche il campo Scuola Sci 90 Foppolo in località Foppelle. Per garantire l’apertura ben 60 cannoni sparaneve hanno lavorato a pieno regime, supportati da temperature sufficientemente rigide per la produzione dell’agognato manto bianco. La comunicazione ufficiale di apertura, arrivata solo giovedì, è stata salutata da centinaia di «mi piace» sulla pagina Facebook di Brembo Ski, che immediatamente ha rilanciato suggerendo ciaspolate dai 1.680 metri del piazzale alberghi ai 2.084 metri del Montebello. Anche Brembo Ski ha proposto prezzi scontati per le giornate di debutto: 22 euro per gli adulti, 14 euro per i bambini sino ai 130 centimetri di altezza. Grande attesa ovviamente per il Parallelo di Natale dei campioni che il 24 dicembre festeggerà i 25 anni dalla prima edizione con il plurimedagliato Alberto Tomba. Appartamenti per i cenoni Poche le piste aperte: si scia a Foppolo (nella foto) e a Colere ANDREATO Foppolo Occhi puntati sul Parallelo di Natale Foppolo si prepara al parallelo di Natale, seppure in versione ridotta. La direzione dello Sci club Selvino «Toni Morandi» (nella foto la riunione della commissione) ha infatti deciso che, a causa dello scarso innevamento della pista di gara, dovuto alle bizzarre condizioni meteorologiche di questi giorni, la manifestazione prevista per il 23 è annullata, nonostante l’innevamento artificiale. È confermato invece il «Parallelo di Natale 2014 dei Campioni», che si svolgerà sempre a Foppolo, sulla pista Montebello. Appuntamento nel giorno della vigilia alle 9,30 con la consegna dei pettorali. C’è attesa per la presenza straordinaria del campionissimo Alberto Tomba. In Valle Brembana a calamitare l’attenzione c’era naturalmente San Pellegrino con l’apertura delle nuove Terme, mentre inValle Seriana notevole è stato il lavoro per l’ufficio Iat di Ponte Nossa, soprattutto per turisti a caccia di occasioni per la fine dell’anno. «Abbiamo avuto tantissime richieste di appartamenti – conferma Alessandra Visini di Promoserio – anche grazie al nuovo sito www.affitti.valseriana.eu. L’attenzione si focalizza sulle mete più conosciute (Clusone, Castione e Selvino), ma anche sui centri del circondario, soprattutto in vista di veglioni fra amici e quindi con soggiorni di pochi giorni». Impressioni in linea con quelle di Giovanni Balduzzi, presidente di Astra, consorzio degli operatori clusonesi. «A livello di prenotazione qualcosa inizia a muoversi per il 27 e 28 dicembre – spiega –, ma il boom è certamente a cavallo di Capodanno e sino all’Epifania. Qui conta più la voglia di festeggiare, quindi notiamo meno le incertezze “last minute” dovute al meteo». Attrazioni a tema natalizio fanno la parte del leone in media valle. Migliaia di visitatori si segnalano a Cene, con il «Magico Natale» che propone anche il pattinaggio su ghiaccio, e Gandino, doveèallestitalaCasabergamasca di Babbo Natale. «Emerge l’importanza di opportune sinergie – sottolinea Mauro Abbadini della Fattoria Ariete, che coordina l’iniziativa – a cominciare dal Museo del presepe visitabile gratis con il biglietto d’ingresso alla Casa» che è aperta fino a domenica 28 dicembre. Giusto riposo il 25 : anche per il saggio amico di tutti i bambini… Natale con i suoi. 1 Un mare di latte ripreso dal satellite Inattesa e soprattutto imprevista. Così si è presentata ieri mattina la prima nebbia di stagione, sulla parte bassa della nostra provincia. Come sempre in questi casi, lo scenario migliore è offerto da una visione spaziale, con le splendide immagini che i satelliti geo-meteorologici della Nasa trasmettono ogni giorno, sia quelli stazionari che i cosiddetti «polari». Immagini che a volte sono accessibili non solo agli addetti ai lavori, ma anche, tramite Internet, ai comuni utenti e agli appassionati. È il satellite Terra, che ha ripreso ieri alle 12 la splendida fotografia del Nord Italia pubblicata a fianco, nella quale risalta, rispetto ai giorni scorsi e più che la neve sulle Alpi, il vasto mare latteo della nebbia al suolo, formatasi improvvisamente sulla Pianura padana. Le prime avvisaglie nebbiose erano apparse già venerdì, su quasi tutta la pianura centro-orientale, fino a immergersi su parte dell’alto Adriatico, ed erano frutto dei residui di umidità del maltempo di inizio settimana. Nonostante comandasse una ventilazione da nord sopra la catena alpina, le correnti non sono scese di quota, e hanno così contribuito al risucchio della nebbia negli strati bassi, nebbia che per la prima volta ha potuto abbracciare anche la nostra città e l’imbocco delle valli. Come e meglio di un pittore, la nebbia fa qui risaltare molti dettagli geografici della fascia prealpina lombarda, dal lago Maggiore al Garda, e uno sguardo attento potrà scoprire, ad esempio, la puntina di Montisola, o la riga dei colli di Città Alta e i Canti verso Pontida. Per non dire del tracciolino nebbioso che indica l’imbocco di Val Brembana e Val Seriana, mentre più in alto, con la collaborazione della neve presente oltre i 2.000 metri, sarà facile distinguere i principali gruppi montuosi delle nostre Orobie. 1 L’arco alpino in pieno sole e, in basso, la nebbia risalita fino all’alta pianura visti dal satellite Terra della Nasa