Comunicato stampa
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POPULAR HELVETICA Dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani a cura di Francesco de Figueiredo e Valerio Mattioli LISTEN Incontri, ascolti e visioni sulle musiche popular tra Svizzera e Italia Giovedì 13 marzo 2014 Utopie hippie tra le Alpi con Matteo Guarnaccia e Samuel Mumenthaler ISR, ore 19.00 ingresso libero Giovedì 27 marzo 2014 Distopie post-punk con Vittore Baroni e Lurker Grand ISR, ore 19.00 ingresso libero Giovedì 17 aprile 2014 Le metropoli sintetiche della notte con Il Duka e Marie-Avril Berthet ISR, ore 19.00 ingresso libero data da stabilire Fantasmi e jodel tra le colline dell’Appenzell ISR, ore 19.00 ingresso libero Popular Helvetica – dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani è una ricerca dell’Istituto Svizzero di Roma sul significato e le trasformazioni della cosiddetta «cultura popolare», filtrata attraverso quello che di tale cultura è uno dei linguaggi chiave: la musica. In questo senso, il progetto ragiona su come il concetto di musica popolare, da bagaglio condiviso di tradizioni locali, si sia avventurato negli ultimi decenni in una complessa articolazione di nicchie e sottoculture pop; è un processo di cui la Svizzera offre uno spaccato tra i più significativi in Europa: la sua posizione al centro di diverse rotte culturali (quella italiana, quella tedesca, quella francese) e una storia fatta di microrealtà aderenti al territorio ma capaci di dialogare con esperienze consimili operanti fuori dai confini nazionali, ne hanno fatto un esempio molto seguito e dibattuto tra gli appassionati, eppure scarsamente approfondito in maniera organica e analitica. Attraverso diversi cicli di incontri, sedute di ascolto, esibizioni e ricerche sul campo, Popular Helvetica – dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani intende fare luce su quella che è una delle trame che meglio descrivono il carattere sincretico del paese-mondo svizzero, e il suo ruolo negli attuali sviluppi della popular culture globale. Prima tappa della ricerca è una serie di quattro incontri intitolati LISTEN in cui il pubblico verrà chiamato a sperimentare le peculiarità di tale percorso attraverso l’ascolto diretto di materiali fonografici, adeguatamente introdotti da studiosi ed esperti sia svizzeri che italiani, e opportunamente accompagnati da testimonianze visive (video, immagini, manufatti artistici, pubblicazioni) in grado di ricreare l’ambiente ideale per ciascuno degli appuntamenti. A uscirne è una traiettoria che, passo dopo passo, traghetterà l’ascoltatore dalla tradizione folk dell’Appenzello alle più moderne espressioni musicali di città come Zurigo e Ginevra, passando per le comuni bucoliche degli anni Sessanta e il riflusso postindustriale dell’evo punk e post-punk. Più che un semplice ciclo di sedute di ascolto, gli incontri di LISTEN sono concepiti come esperienze immersive in cui a parlare sarà prima di tutto il suono; i contributi di esperti provenienti sia dalla Svizzera che dall’Italia, aiuteranno in tal senso a stabilire confronti tra quanto prodotto nei due paesi nei periodi storici esaminati, ai fini di un dialogo in grado di coinvolgere l’ascoltatore sul piano informativo oltre che emozionale. Agli incontri di LISTEN, che si svolgeranno negli ambienti dell’Istituto Svizzero stesso, seguirà una periodo di ricerca sul campo che porterà i curatori di Popular Helvetica – dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani a documentare in loco i luoghi, i volti, le testimonianze e i ricordi alla base dell’intero progetto. Infine, i protagonisti della ricerca verranno coinvolti in un ulteriore ciclo di performance, concerti ed esibizioni dal vivo, a ideale conclusione di un viaggio sia geografico che temporale. POPULAR HELVETICA Dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani a cura di Francesco de Figueiredo e Valerio Mattioli presenta: LISTEN Incontri, ascolti e visioni sulle musiche popular tra Svizzera e Italia Programma Utopie hippie tra le Alpi con Matteo Guarnaccia e Samuel Mumenthaler Giovedì 13 marzo, Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 19.00 A partire dagli anni Sessanta del 900, le montagne tra Canton Ticino e Svizzera tedesca divennero rifugio d’elezione per le nuove generazioni che, ricollegandosi alle antiche tradizioni del posto, inaugurarono l’idillio bucolico delle comuni hippie e del nuovo pop psichedelico. A cavallo tra utopie rurali, recupero della tradizione e slancio rivoluzionario, sotto i cieli alpini della Svizzera si dipanò una delle saghe più interessanti e misconosciute del periodo, atto di nascita di tutte le moderne forme di «controcultura». Distopie post-punk con Vittore Baroni e Lurker Grand Giovedì 27 marzo, Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 19.00 A fine anni Settanta, dopo la sbornia delle comuni rurali e delle Alpi svizzere trasformate a rifugio degli hippie di mezza Europa, anche in Svizzera spirò un prepotente vento di rinnovamento che coinvolse, oltre alla musica, la storia del design e del costume. I vecchi freak si riciclarono punk, e un nuovo tipo di suono soppiantò i deliqui folk della generazione immediatamente precedente. Furono gli anni della Neue Welle, del post-punk, e di Zurigo catapultata a capitale dell’underground internazionale in un confronto diretto con Berlino e Londra. Le metropoli sintetiche della notte con Il Duka e Marie-Avril Berthet Giovedì 17 aprile, Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 19.00 Dopo la lunga epopea post-punk, dapprima a Zurigo e poi nel resto della Svizzera, si gettarono i semi di un nuovo modo, oltre che di fare musica, di vivere e sperimentare la notte. Dalle prime street parade alla crescita esponenziale di quella che va sotto il nome di club culture, le generazioni cresciute a musica elettronica e techno riprendevano il testimone dei vecchi hippie anni Sessanta per restituirne una versione tecnologizzata in perfetta continuità con la rivoluzione informazionale degli anni Novanta e Duemila. Fantasmi e jodel tra le colline dell’Appenzell Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 19.00 Il Cantone Appenzello ospita tra le più importanti istituzioni della tradizione musicale germanofona. Queste documentano l’enorme patrimonio di canti popolari, strumenti e musiche tradizionali che hanno reso fenomeni come lo jodel, un’espressione sintomatica della cultura svizzera. Fuori dalle agiografie da cartolina, l’appuntamento di LISTEN dedicato alla volksmusik precipiterà gli ascoltatori in una landa della memoria dall’enorme potere evocativo. Ufficio stampa: Alessandra Santerini +39 335 6853767 [email protected] Istituto Svizzero di Roma Via Ludovisi 48 - 00187 Roma T. +39 06 420 42 620 [email protected] www.istitutosvizzero.it