VESTIGIA
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VESTIGIA
i:i VESTIGIA VETUSTATUI\4 Dmumenti manoscritti e libri a stampa in Sardegna dal XIV al XVI secolo. Foriti d'archMio: testimoniwue ed ipotesi '!:r. ' ''" , iirr rr+il ffi, ffi''l'' l'ùrriri i' .lll' , r ",1.rr# li ,li i"':'":ii,, CATALOGC DELTA MOSTRA CAGLIARI CITTADELLA DEI MUSEI 13 APRILE - 31 MAGGIO 1984 EDES - Editrice Demociatica Sarda r. rit' Mentre questo catalogo era in corso di stampa è aenuto irnprouaisamente a tflancare Gioaanni Todde, Sourintendente Archiuistico per la Sardegna. Ne ricordia- mo le qualità prolessionali ed utnane che ci sono.state preziose p* la realizzazione di questo laaoro. VESTIGIA VETUSTATUM Documenti manoscritti e libri a stampa in Sardegna dal XIV al X/l secolo. Fonti d'ardrMo: testimoniarze ed ipotesi CATAI OGO DELIA MASTRA CAGLIARI CITTADELLA DEI MUSEI 13 APRILE - 31 MAGGIO 1984 EDES - Editrice Democratica Sarda - Cagliari REGIONE AUTONOMA SARDEGNA Assessorato della Pubblica Isuuzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo Ente promotote e Sport Ufficio Beni Librari con il patmcinio di Antonino Gul'lotti Minìstro per i Benì culturali e ambiettdi Franco Rais Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna in collabotazione con Archivi di Stato di Cagliari e Sassari Bibl,ioteche Universitatie di Cagliad e Sassari Sovrintendenza atchivistica per Enti partecipanti la Sardegna Archivio Vescovile Alghero Archivio del Capitolo della Cattedrale di Oristano Biblioteca del Gonrrcnto di Cagliari di N.S. di Bonada di Alghero di Cagliari Comuna,le di Otistano Cromunale di §assar.i Biblioteca Comunale Biblioteca Comundle Biblioteca Biblioteca Biblioteca del Consigfrio Regionale della Sardegna Biblioteca Francescana << San Pieuo in Si{ki » di Sassari Biblioteca PP. Cappuccini di Cagliari Biblioteca Pontificia Facoltà teologica di'eagfiari Biblioteca Seminario Arcivescovi'le di Cagliad Biblioteca Seminario Arcivescovile di Oristano Consorzio per [a pubblica lettura << Sebastiano Satta » di Nuoro Comitato scientifico Paola Bentolucci Gabriel,la Ol,la Repetto Graziella Sedda Delitala Anna Ti'locoa Segreti Giovanni Apicella Tomaso St,racqualursi Giovanni Todde Consulenti scientifici Giovanni Apicella Fabio Troncarell,i Coordinamento organizzativo Antonina Scanu Redazione schede, testi illustrativi. Collaborazione scientifico otganizzativa. Coordinamento Giuseppina Cossu Gabriella Garbati Guido Mura Antonina Scanu Paola Tatti Redazione schede e testi illusttativi Candida Cossu Gavina Lu,tzu Antonietta Manca Salvatore Masia Antonella Panzfuro M. Teresa M. Teresa Passiu Patricolo Maurizio Pirisi Elena Tocco i Ì Hanno collaborato Maria Avanzi, Salvatore Belfiori, Pauizia Cadino, Alba Costa, Maria Gaglioti, Iole Ibba, Massimo Lallai, M. Giovanna Mugoni, Teodoro Pisu, Loledana Perniciano, Cada Romagnino, Andrea Sa,lgo i, I i Progetto allestimento Mostra Studio di architettuna Roberto Badas Antonello Sarena Lavori in Iegno Da,niele Pisu Lavori in fero Carlo e Flavio Cocco Lavori in plexiglass C,entroplast Eletricità A,ntonio Melis Fac-simili restauro Mario Cadoni Anna Maury Pao'lina Sanna A. Grazia Satta { Fotogtafia e collaborazione tecnica all'allestimento Alberto Cicone Doriano Pili Roberto Spada Progetto grafico catalogo e manifesto Studio di architettura Roberto Badas Antonello Sanna Redazione catalogo Giancarlo Pinna Parpaglia Riproduzioni fotografiche Studio Abate - Roma Claudio Abate Andrea Porcu E inolue Luigi Moroni Priamo Tolu Seleziorii eolore Composizione, stampa .i Litho e allestimento ] - Sestu Editar S.p.A. - Cagliari Si tingrazia tutto i'l personalle degli istittrti partecipanti Prof. Maria Gioia Tavoni per'i preziosi consigli e la collabotazione prcstata E inoltrc prof. Dea,nna \*nzi Sign. C,lara Sorcinelli Padte Gregorio Martin Gen. Div. Luigi Ram,poni Comandante militare della Sadegna Si ringaziano infine Dr. Marcel,lo Scomazzon € tutto i'l personale dell'Ufficio C-,assa della Regione Autonorna Sardegna 'pet 'la disponibilità e sensibilità dimostrate Il materiale relatiuo alle lonti d'archiuio stato stdnpato in separato lascicolo cbe costituisce, peraltro, parte integrante del plesente catalogo .E è Marca tipografica dello stampatorc Peftus Liechtenstein che operava a Frontespizio miniato del Giovanni da Legnano (Lett. - sch. 16) BUC Venezia a Incisione Botticelli in tame (su disegno di ) dalla Divina Commedia conservata alla BCS (Lett. 10 - sch. 10) Presentazione Questa mostra presefita e rnette a d,itpoiizion, sia degli studiosi che di un più uasto una scelta selezionata pubblico 'di opere rnanoscritte o a stan pa, oltre che di lonti di archiaio relatiae alle raccolte preziose e ignote di L7 biblioteche , nrrhiri dello Stato e di Enti Locali o ecclesiastici, e pern ette nel contempo di stadiare la lunzione storico-politica alla quale assolaorto nel contesto sociale d,ei iecc. XIV-XVII in Sardegna. L'iniziatiaa rientra tra le linalità prornozionali più importanti sulle quali si sta rnisurando la Regiorte Autonoma della Sardegna, in questi ultimi anni di ripey ta*rito sul iuolo e sulle lunzioni delle istituzioni pubbliche, e suo in Pdrticola' re, in rappàrrc alle dornande e ai bisogni sociali e culturali selilpre più ampiarnente ernergenti e qualit'icati. Tra queste fina' lilà ;i è appunto quella di conserttire la più ampia fruibilità possibile dell.a conoscenza del nostro patrimonio storico e artistico Si tratta, peralffo, noru solo di aalorizzare le risorse culturali, sostanziando nel conterfipo la grande crescita di strattare culturali (bibliotecbe in particolare) auuenate iru questi ultirni anni con inizia' tiae di pubblicizzazione delle rnedesirne, ma di mettere a disposizione le risorse presenti nel territorio, rendendo ellettiaa la collaborazione tra tutti gli istituti cornpetenti per oPerare nella direzione dellà crescita e detta autolorrnazione della comunità e dei giottani in particolare. È questo il senso della nostra iniziatioa che si propolte, insierne alla diaulgazione della ricerca scientilica nel settore, un'a- zione di stimotlo alla ualorizzazione delle risorse culturali come moltiplicatrici di suiluppo e ufid scelta concettuale e ope' ratiua' sul campo della didattica dei beni culturali. L'aspetto della ricerca uerrà poi po-rtato a conapiutezza con il conuegno che seguirà, nei prossinti mesi, alla rnostra e che da essa Parte e Protnana' Ci pare che nell'articolazione della mostra. l'obiettiuo di attuare l'integrazione dei diuersi liuetti di lettura, per conse/1tire la più larga fruizione possibile da pubblico, nel pieno rispetto t)arte det 'scientif 'd.el ico della ricerca e del ualore percorso espositiao,.' sia stato pérseguito con lerma e costanie cura e attenruone' e con risultati di leggibilità e coerenza, non irrileoanti. È pertanto con particolare gratitudine e compiaciruento per il laaoro saolto e oer il risultato raggiunto cbe aoruei qui 'ricordare quanti haino operato percbé la mostra giingesse al suo compirnento. Pri-. mi lra tutti, oltre ai preziosi giottani collaboratori dell'Assessorato che banno supplito all'inesperienza colt I'impegno e lo- itudio, gli Istituti dello Stato, gli Enti cbe hanno cortesernente e generosamente che prestato -hanno le loro opere, i consulenti e contribuito a indiuiduare forma' re i linearnenti della lilostra e quanti, tro' uandosi in rotta di collisione con esst, hanno sostenuto e capito il ualore delI'iniziatioa. As s e s sor e :tr,,", ff t s ttzion e, Informaziorc, Beni Culturdi,":;l* SPettrcolo e SPort 11 Ctocefisso dalle « Fabulae » (sch. 5 - Letteratura) BUC 12 di Esopo Metodi e motivi di una ricerca: vecchi problemi e nuovi orientamenti Quando ci si trova di fronte ad una mosma allestita e ad un catatrogo edito, non sempre si riescono ad individuare e penetrare con facilità, nella loro organicità e completezza, i motivi che hanno ispirato entrambe le realizzazioni e le li nee direttrici che hanno ad esse condotto. Mosffa e catalogo diventano, sì, una unità inscindibile ma si offrono al fruitore nel loro aspetto più immediatamente fenomenologico: i prodotti che illustrano un'idea diventano percorsi ed oggetti, legati tra loro da nessi e da relazioni che devono emergere dalla schematicità di un percorso espositivo e dalla scansione di un impaginato. E le note introduttive, nel tentare di ricondurre i prodotti alf impianto complessivo che li ha generati, possono forse soltanto fissare alcuni momenti che consentano al lettore di ripetcorrere una parte del lungo e faticoso iter che sta a monte del fatto espositivo. La mostra VESTIGIA VETUSTATUM Yn ettit ap d Hi t ony mam S s otwn, trova le proprie motivazioni e le proptie radici in tutta l'attività teorica e di ricerca elaborata nell'ambito di un progetto avviato nel 1979 d,all'Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Spott, denominato << Censimento, catalogazione e testauro del materiale librario raro e di pregio esistente in Sardegna ». Questo progetto partiva allora dall'ipotesi di lavoro, poi ampiamente verifi- cata, che anche la Sardegna vantasse un pauimonio bibliografico considerevole e meritevole di essere restituito alla storia, pur se quasi del tutto sommerso. La mostra vede la luce oggi, nel quadro di tutto un fiorire di analoghe iniziative organizzate e svolte da nurneros,e biblioteche e istituti di ricerca, Per la maggior parte di esse il taglio è stato per 1o più specialistico (il libro medico, le incisioni, il restauro...) menffe questa mostra ha un carattere più generale che ri'sponde a obiettivi in sintonia con g1i obiettivi della nosma ricerqa attuale: conoscere ciò che clè; verificare i materiali per intraprendere poi un lavoro di scav-o, per sapere, per recuperarc la storia delle sedimentazioni, per calare il libro ne1 contesto storico locale e agganciarlo al tessuto cultura\e, al territòrio, ai suoi possessori. Si è partiti da un primo fondamentale assunto: la mostra è il giusto corollario di una intensa attività che nel campo della documentazione e delf informazione Stato, Regione e Comuni, hanno svolto in questi ultirni anni; è il primo e maturo frutto che il pubblico (la comunità dei lettori e dei fruitori verso cui sono indhizzati tutti gli sforzi di miglioramento dei servizi) può cogliere come documento e, nello stesso tempo, prodotto di anni di impegno e di lavoro; è un importante anello di congiunzione fra ar- ticolazioni dello Stato ed almi enti o istituti; è un seme gettato nel complesso terreno della cooperuzione che dovrà essere assunto corne rnodello di sviluppo se si vuole uscire dal ristagno della sepa- -- r^tezza e dell'individualisrno; è, infine e soprattutto, un modo per informare la comunità dei giovani e dei cittadini, oltrè che gli studiosi (dal che f impianto sostanzialmente didascalico della presentazione dei materiali) che nella Regione sarda vi sono patrimoni archivistici e 1ibrari di grande rilevanza, che consentono di impostare un diverso e nuovo d'iscorso sulla lettura e sulla circolazione del li bro nell'età moderna nella nostra regione. Proviamo ad esaminare più da vicino principali i elem,enti costitutivi di questo assunto. h,nnF?/\ ',;l;i.!: -() ,ii,), ,fio.,r,,,^e, ./ ( §t[rf lIAI,IC] Dr EÉLLO fvNICO §DCY11DO fYIl ltBrI XVPET DILIGEN= ll§ttu f Crr§lI. GAII. Nel 1981 l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico e per le Informazioni bibliografiche, in occasione del coff/egno sui fondi antichi delle biblioteche, tenutosi a Reggio Emilia nel dicembre L979 (1), annunciò pubblicarnente il progetto di ricognizione e di catalogaziome delle edizioni italiane del sedicesimo secolo possedute da istituzioni pubbliche e private del teruitorio nazionale. Non c'è dubbio che questo progetto ha costituito una sorta di svolta nel panorama bibliotecario italiano: esso ha innescato, infatti, un processo dinamico volto a coinvolgere istituti ed operatori ed ha gettato le basi di un piano di lavoro strettamente ancoruto alla cooperazione. (t) Vedi: I fondi librari anticbi delle bibliote- di oalorizzazione. A c:t:r:a e Mturuzro Fxsretrr, Ireo cbe. Problemi e tecniche di Lurcr Ber.servro Olschki, Firenze 14 1981. L'Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport con i suoi collaboratori dell'Ufficio Beni Librari ha risposto con esffemo interesse all'appello dell'Istituto, ed ha attivato il censimento dei fondi antichi in possesso di istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio regionale, a pattke appunto dalr le edizioni del sedicesimo secolo, facendone uno dei cardini del ptogetto su ricordato, olue che il volano di meccarrismi di cooperazione e coinvolgimento di isti tuti ,spesso tradizionalmente chiusi e gelosi delle proprie raccolte. le proprie ,forze 'in occasione questo censimento (del quale è prossima la pubblicazione del catalogo completo, come prodotto collatetale autonomo rispetto al ptogetto nazionale), ci si è accinti a questa più difficile impresa. Difficile, anche se stimolante, perché mette insieme istituti di dimensioni e radizioni diverse; perché la coopemzione è una difficile conquista che deve essere riconfermata ogni giorno ra i mille scogli burocratici, linanziari, otganizzativi che, al di là della volontà dei partecipanti alltmpresa, affi,orano durante il percorso; perché, mentre gli istituti dello stato hanno operato con propri collaboSaggiate di ratori su propri fondi, l'équipe de11'U{ficio regionale Beni' librari, ha invece operato su un vasto e patcellizzato uni' verso di istituti che solo in pochissimi casi disponevano di personale tecnicoscientifico, di cataloghi o di un qualsiasi ,*! 'i Iettera «C» minirta dall'Andfoo.sio tracentcco di Odctano (Musicr sch. 10) ACO ordinamento anche fisico delle raccolte -aì-"", richiesta di risorl se storiche che, a tutti i partecipanti all'iniziativa è parso indispensabile riscoprire ed evidenziare; difficile perché questa afticolazione esffemamente comples,sa, anche a livello territoriale, moltiplicava, insieme a tutte le altre, le difficoltà inuinseche ai percorsi logici e ad una tessitura coerente del percorso espositivo. Ci si riferisce, ad esempio, ai problemi di uniformità di intestazione e descrizione che, ove pure risolti a livello teorico, si ripresentavano ad ogni passo nella stesura della singola scheda, nella singola didascalia. Si è quindi scelto, pur operando in sftetta connessione in ogni momento di questa complessa preparazlone (e quindi uniformando l'uniformabile), di lÀciare un margine di spazio operativo distint_o per ciascuno dei tre grandi comparti di enti partecipanti: le biblioteche ,ni rersitarie (Caglian e Sassari) gli archivi di Stato e la Soprintend,enza archivistica, la grande risorsa sommersa delle altre istituzioni. Ciò può spiegare, si crede, alcune marginali disomogeneità e insieme costituir,e elemento di ulteriore interesse per quanto attiene le singole partizioni ìntroduttive. Lo stat'f regionale ha operato in due gruppi distinti, l'uno a Cagliari e l'altro a Sassari, sugli istituti di cui all'appendice, integrandosi, per quel che riguarda la Biblioteca universitaria di Sasiari, con gli operatori di quelf istituto che ha in questi scorsi anni genefosamente e fatti- ; d;;;:;'J, i5 Disegno dal tattato d! agdcoltura di Pietro de Ctescenzi (sc[. 1) BUC vamente ospitato la nostta équipe, Lavorendone in un primo momento Ia crescita professionale e, successivamente, collabo- Srdfi* $!S.t* 16 le raccolte, il del libto in comrnercio e la diffusione Sardegna, le apertute sui prossimi carnpi di indagine, ad esempio, l'ipotesi di censimento nazionale di ma- iando su basi di sempre maggiore scambio. Tutte le parti di questo catalogo, co- noscritti. intene la stessa mostta munque dono nulla più che proporre l'emergenza di problemi o spunti di riflessione, f imposìazione di una metodologia, oltre la tendenza a m'isurarsi per la creazione e la disponibilità di una sempre più copio,sa messe di strumenti per la ricerca, individuati e resi fruibili pet sempre più vasti ed approfonditi campi d'indagine. Questa mostra, quindi, è da intendersi come una prima vendemmia, come Proposta, corni irnpegno ad intraprendere itudi per il futuro, come punto di partenza pet avalzate programmi che siano in sintonia con ciò che realmente si conosce ,e si 'intende valotizzare e tutelare. Quali sono dunque i progetti? Il primo è quello di ricaduta (in termini scientifici, di verifica, di studio), 'da questo momento espositivo che volutamente abbiamo contenuto in termini propositivi generali. E cioè un convegno (da tenersi intorno alla fine del 1984) che raccolga le riflessioni su e intorno alla mostra, oltre che una messa a punto dei problemi della cons,ervazione tra presente e ,futuro. Una parte piu istituzionale, quindi, questa se,conda; ed una parte che affronti e costituisca un approfondimento critico dei problemi che la mostra pone o suggerisce, " e che riguardano appunto la sedimentazions dei fondi, e il riannodare i fili del- Peole Bertolucci Libro e societa: il contributo della biblioteca universitaria di Cagliari Volendo spiegare le motivazioni della scelta per l'esposizione delle opere appar- tenenti alla Biblioteca Universitaria di Cail criterio di integrare quanto poteva essere procurato da altÀ,lasciando spazio alle raccolte minori, tenendo presente nella sua globalità il materiale esposto (ad esempio la Biblioteca ha in mosma solo pochi volumi dei prirnordi della stampa in Sardegna sebbene ne possegga ,quasi tutte le edi zionl); un altro criterio è stato quello di esporre pezzi in qualche rnodo meno noti o almeno non ,presentati d,a tempo al pubblico, ed ancora considerando an- alle testimonianze che il contributo che locali potevano portare gli archivi quel- storia lo di allargare il discorso a una della cultura ben al di là dei nostri confini nella fase aperta dalla rivoluzione gliari, va indicato anzitutto gutenberghiana. E della storia e della storia della cultura è non piccola parte la storia del libro non solo nel mutamento dei contenti ma nel mutamento dell'oggettolibro, della sua produzione, della sua circolazione, della stretta comelazione fra contenuto e oggetto: I'ambizione è che dalla mostra ernerga il rapporto fra libro e società, libro quatre riflesso e lievito deila società. rnedrbue Vcnfidrnrur r, rrt.ù Itltttt r't r l'.rr r\fr cl tl i.U tr A questo fine si è esclusa un'esposizione di opere << eccellenti »>, che pure naturalmente vi sono, a f.avote di opete che rappresentassero in modo sufficientemente fedele e vario la tipicità nel periodo prescelto. §, Si è concentrato f interesse sul Quatffo e sul Cinquecentor cioè sul periodo in cui nasce la.stampa, sul momento del passaggio dal manoscritto allo stampato: il prima è rappresentato sotro da pochissimi manoscritti di particolare interesse, che costituiscono un'utile testimonianza, 1l dopo è rappr'esentato solo da ,poche opere èon un preciso legame, che in questo caso è sembiato essenziale, con la vita e \a cultura dell'isola. I pezzi esposti superano il centinaio e provengono da tutti i fondi della Bibliòteca né sempre si conosce come vi arrivarono; per le cinquecentine si è però privilegiatò, pur possedendone complesiiurm.nt. circa 5.000 di vatia fonte, il fondo Rossellò attingendo 'quasi esclusivarnente ad esso e fornendo così la cetche è sembruta di particolare intezza - nel discorso che si andava coteres,se 6ls, 'se non prima, almeno struendo sulla fine -del Cinquecento o ai primissimi del Seicento quei volumi (e ciò vale anche per alcuni mss. e incunabuli con l'ex libris Rossellò) erano effettivamente a Cagliali. La raccoha Rossellò, di circa 5.000 titoli, di cui si conserva presso l'Archivio di Stato di Cagliari f inventario manoscritto (L6L3), che anni fa ho uascritto e collazionato con quanto rintracciabile in Biblioteca per poi pubblicarlo, pervenne alla Biblioteca con la libreria gesuitica fornendo un apporto assolutamente eccezionale per numero, qualità dei pezzi e interes'se complessivo, testimonianza 1l!' Disegno acquatellato dal rattato di agticoliura Crescenzi di Pietrc de (Agricoltura sch. 1) BUC della passione e competenza del raccoglitore, Monserrato Rossellò, giureconsulto, titolare di cariche importanti, amico e collaboratore del Canelles e testimonianza altresì della circolaziome del libro. Il testamento del Rossellò nelle puntigliose condizioni relative al lascito diventa un piccolo trattato di biblioteconomia perché tende non solo a conservare nel tempo ma anche ad acctescere e a fat usare, pur con tutte le gamnite, la libreria che doveva essere aI Rossellò esffemamente cara; ciò non ha però impedito che la raccolta subisse falcidie e che al momento del uasferimento della biblioteca gesuitica allo Stato essa fosse scompleta tanto che alcuni volumi pervennero alla Biblioteca da altri donatori e che in questa stessa mostra sono esposti volumi con l'ex libris Rossellò che non appartengono alla Biblioteca Universitaria. L'altro fondo cui ci si è prevalenternente rivolti è la raccolta Baille, costruita pezzo a pezzo tra la fine del '700 e i primi decenni de11'800 a radunare quaflto scritto in Sardegna, da sardi, 'sulla Sar'difficilmente teperibile altrove. degna e E proprio da questa raccolta abbiamo tratto due testimonianze di gtande valore: il duecentesco inventario degli amedi sacri, atgenti, codici delle Chiese di Santa Gilla, San Pieuo e Santa Maria di Cluso, che elenca olme una quarantina di testi, e il catalogo ms. della biblioteca del Fara (che appartenne al Rossellò) che ha un interesse eccezionale per capire quelle che erano le fonti bibliografiche a dispo- I \ 1l l I 18 sizione del nostro primo stotico ed anche perché alcune opere si ritrova'no in successive raccolte. La più grande mostra bibliografica si tenne a Cagliai nel 1930 e ne resta un ampio catalogo che è anche testimonianza del modo diverso con cui oggi ci si accosta allo stesso tema. Che cosa esponiamo dunque? Nella sezione << De rebus sardois >> sono esposti fra i mss., oltre i due appena rnenzionati, il Condaghe di San Pieto di Sorres del XV sec. (non invece i due prezioni condaghi in pergamena di S. N,icolao di Trullas e di S. Maria di Bonarcado); llepistolario del vescovo Pamagues 1sec. XVI), gli Atti di fondazione nel 1177 del Collegio Gesuitico a Busachi e alcuni manoscritti seicenteschi fra cui le Commedie in sardo di Antonio Maria da Esterzili e la vita di S. Antioco di Salvatore Vitale che, completa dell'indicazione di fregi tipografici e motto, sembra predi sposta pet la sta,mpa. Ma alm,e opere di interesse diciamo sardo sono sparse nelle sezioni di carattere generale: segnalo da un lato il << Consolat del Mat »> e gli « Usatici Barchinone »>, così importanti per il diritto e le istituzioni isolane e meditemanee, e dall'altro invece l'opera di architettura e a? te militare del Perez de Xea, incaricato di sovrai,ntendere alle fortificazioni del Regno di Sardegna, e quella matematicoastronomica del Pala finemente illustata. Fra gli stampati la << Cafia de Logu »>, l I I I! ; I I I Illuctrzione dd Tmttato di rienze metematiche di Selvatote Palr (Scimze . cch. 17) BUC in tiproduzione, un incunabulo (spagno1o?) di cui si conoscono due soli esemplari e che apparteneva alla Biblioteca Guillot di Alghero; vi si potrebbero accostare fra gli incunabuli della sezione generale ancora gli « Usatges »>, il belf in-folio della « Geografia » del Berlinghieri, in versi, aperto a una delle catte della Sardegna che vi figurano, e infine per la presenza dei quatto mori la << Cronica de Aragon » del Vagad. Il problema ancota aperto, cui le ricerche archivistiche in corso potrebbero imprimere una svolta, della nascita della tipografia in Sardegna trova nella << Carta de Logo ,, che reca nel frontespizio « Callerii Apud Stephanum Moretium M.D.LX >>, unico esemplare conosciuto, appartenente alla libreria Baille, un riferimento essenziale, fonte di discussioni ed ipotesi. Si espone anche il primo libro stampato in Sardegna con data certa, il << Catechisrno »> dell'Auger del t566; all'inizio il privilegio dato al Canelles quale introduttore della tipografia nell'Isola; anche di esso non si conoscono al momento altri I esemplari. volumetti stampati dal Sembenino e dal Gaurnerio e quelli poi del Galcerin non si discostano nell'aspetto dalla media della produzione della seconda metà ,del Cinquecento; da segnalare per i pregi estetici e Ie gradevoli incisioni il volumetto << Decada de la Passion » del Coloma, allora Vicerè, e per f interesse del contenuto la prima edizione a stampa del- l'opera po€tica di Venanzio Fortunato e la << Instrucion de la muger christiana del Vives, pedagogista illuminato, teologo, umanista, amico di Erasmo e di Guillaume Budé. >> È sembrato interessante esporre alcune opere di sardi'stampate fuori della Sardegna, prova di difficoltà in loco, di ficerca di livelli più alti del p,rodotto libro, di notorietà in alme conmade, di vicissitudini e spostamenti: alrneno un cenno in quest'ottica al volume del medico Tommaso Porcell, attivo a Satagozza durante l'epidemia del 1.564, sulla prevenzione e cura della peste, col bel ritratto dell'autore. Nella sezione generale si è cercato di contribuire ad un panoruma che rispondesse alla curiosità sul r.nanoscritto o sullo stampato in quanto testirnonianza della cultura materiale (la pergamena, la cafta; la scrittura, i carutteù la nascita del {rontespizio; le note musicali; la decorazione; 7a legatura e così via) chiarendo anche motivi di continuità, fra manoscritto e stampato; e che rnostrasse anche la diffusione dell'attività tipografica e la circolazione del libro ma che fosse almesì documento della varietà di interessi ideali :e concreti. Fra le opere esposte fanno spicco alcuni mss.: le << Sentenze >> di Pietro Lombardo del sec. XIII, uno dei testi fondamentali del pensiero medioevale, il « Compendium theologiae »> attribuiro ad Alberto Magno, un'opera del farnoso giureconsulto Antonio da Burio dalle belle miniature, il ms. membranaceo accutata19 edizioni scientifiche sovente ricche di : basta ricondate l'editio prin' ceps 'di Euclide, testo fondamentale uadotto dall'arabo, l<< Abaco »> in una delle tante edizioni rivolte alf istruzione di base al calcolo e soprattutto all'attimercantitre, la << Summa de Atithvità cinquecenedizione attesta la srrccesìiva Geomeffia Proportioni et Propormetica Gadelle « Libro il tesca pure esposta, »> di Luca Pacioli, l'interessante tionalità importanUzzano da belle » di Giovanni Fiotentino>>, 1'<< Hortus Sani<< Ricettario mercansull'attività notizie té fonte di al tedesco J. von Cube >> atribuito tatis ha anporti) che (cambi, merci, noli, tile le virtù spesso fanrassegna passa in che Satdegna. pagina sulla che qualche piante e pietre, il animali, di tastiche conCerto il pit Ua codice posseduto << Vetgel de Sanidad >> del Lobera de Avitiene i << Commentatia tn Clementinas tattato di di Giovanni da Legnano, e si è scelto di la sulllalimentazione, fino a1spiega << la che del Grimaldi alchimia miniaproiettarne le numerose splendide ». Alchimico ricetta dellrOro vera essendo iure: codice ben a rnotivo ornato Possono suscitare curiosità per l'argodestinato alla biblioteca di un pontefice i volumi sull'equitazione, sulle mento ricostruirne e sarebbe di sommo interesse sull'astrologia, sugli orologi cerimonie, .percorso al Rossellò e fino in Sardegna il pesi e misure, che aprono uno sui de solari, Pedro dalla Biblioteca dello spagnolo quotidiani; {ino alle interessi su spiraglio nell'inXIII, Luna, l'antipapa Benedetto su un gioco mateBar'ozzi pagine del come risulta ventario della cui biblioteca molti libri « pocome presmatico, diventato Parigi a corso in è provato da studi e fino polari testimonianza )> rara una d'Histoire et Recherche so' l'Institut de Porta, Della del di mittografia al trattato des Textes. sperimentaletterato, e famoso scienziato la sua trova interessante Un alffo ms. giusta collocazione in quanto manuale per tore in diversi campi, acrusato di stregoformulare lettere, il « De conscribendis neria. I viaggi, le scoperte, la navigazione epistulis » del XV sec., nella sezione sullà istruzione e scrittur a; gli fa ri'scontro (e l'astronomia), l'Ameica: la Biblioteca per la Sardegna la « Tabula dessas for- contribuisce a documentare questa parte con numerosi testi, di cui alcuni di estremulas »>, in sardo, più prettamente destima rarità e interesse quali quelli di astronata all'uso notarile. Fra gli incunabuli e le cinquecentine nomia e cartografia (ad es. il §7right, il hanno un particolare risalto e offrono Regiomontano); c'è la << Cosmographia forse il maggior motivo di interesse le del §(aldseemuller in cui per la prima mente miniato (e accanitamente 4)turpato) dell'opera sull'agticoltura di Pietro Òrescenzi « Ruralium commdorum opus »> cioè uno dei più antichi fta i molti ionosciuti di un testo che nel Medioevo e oltre ebbe latghissima diffusione come illustrazioni >> .-.: Scriis chli'trrttm', i "s B c DE r c, tI O t1;,,: i K i !t \ oì' Q..llì s T \' x Y x, r,'t nr <u,: :.t ttiane t c 5 t.t: ( r»to, 'rF R o N{,€, Ex t s/c À1. 20 bet T) int i »t i ot,.1 t c ol D. LXXXIIII. *, :t ir t " »> Frontespizio miniato dal Trattatir sulla agticoltura di Pietto de Cremenzi (furimlt. . sch. 1) BUC volta nella storia si stampa la parcla << America )> ma anche un volume di Mirabilia Romae » che ripropone ancora nel 1520 un genere di larga fortuna che assumeva prima forme più f.anta« siose ed ingenue quale guida ai pellegrini. Nelle biblioteche con fondi antichi restano file e file di testi giuridici, oggi spesso considerati con fastidio, eppure le disquisizioni che possono apparirci incom- prensibili hanno appassionato in quanto difesa di concreti interessi e sforzo di adeguamento del diritto nell'avanzarc di nuovi gruppi sociali e nuove ideologie. La Biblioteca dispone di scarsi testi letterari mss. salvo il notissimo codice dantesco, non esposto; fta gli stam,pati alcune significative edizioni di classici, Boccaccio, la << Grammatichetta »> del Trissino che intetessa il dibattito sulla lingua e l'esigenza, ruffotzata dal nuovo mez?,o tipografico, di definire norrne ortografiche e segni di interpunzione,. un Esopo (cioè un testo che ci,rcolò largamente) con interessanti xilografie. Si sono accostate intenzionalmente le oper,e di due donne, la badessa spagnola Isabel de Ville6a e la raffinata dama napoletana Lauta Terracina. Alla sezione Filosofia si è contribuito attestando 1o sviluppo del ,neoplatonismo rinascimentale con edizioni di testi riscoperti dagli umanisti (Platone, Plotino) e le opere di Marsilio Ficirio. Infine la religione: ascetismo e lotte religiose, Inquisizione, Riforma, cristiani, ebrei: si ricordano per tutti Duns Scoto 21 Capolettem miniato dal Gmduale tlecentesoo conservsto a Oristano (Musica - sch. ff) ACO e una Bibbia tedesca di esrema rarità. Per la storia possono segnalarsi I'opera del Machiavelli, la Storia di Firenze del Bracciolini e quanto attiene ad ordini ca- di Francoforte e Lipsia, la preminenza e il declino dei grandi centri tipografici Anversa), vicissitudini del libro nelle noYenezia, Lione, Parigi, Basilea, Ginevra, te di possesso, negli appunti sui prezzi e Arte e Musica si contri- i luoghi di acquisto e le cessioni, sul fatcon uno dei trattati più antichi e to che gli esemplari siano stati espurgati, vallereschi. Alla sezione buisce celebri, il << Toscanello della musica »> di Pietro Aron, con un messale a stampa con numerosi esempi musicali, con belle edizioni dell'opera basilare dell'Alberti sull'architettura e di quella del Serlio, menffe nella sezione storia sono alcuni testi fondamentali e illustratissimi di at- chitettura militare. L'incisione è documentata un po' in tutte le sezioni: dalle xilografie dei primi incunabuli alla raffinatezza di alcuni rami: famose fra 7e altre le tavole incise da Agostino Carracci e da Giacomo Franco su disegno di Bernardo Castello per << La Gerusalemrne Liberata >> e quelle del Tempesta con le atroci immagini della tortura nell'opera del Gallonio. Raffinate e proprie di un Cinquecento avainza.to le tavole che ornano gli Statuti 'dei Cavalieri di Malta, che fondono longilinee figure in paesaggi e offrono in più l'interessante elernento dell'inserzione in cornici predisposte, o quelle a illustrazione del volume del Guicciardini sui Paesi Bassi. Un contributo particolare si è voluto fornire alla storia del libro: antichi esempi di cataloghi a stampa o di bibliografie (ci richiamano le botteghe dei librai e il loro commercio, le grandi fiere del libro ZZ postille manoscritte che attestano studio e atteggiamenti potremici, correzioni e integrazroni alla stampa; e nei ftontespizi o alle prime pagine nulla osta della autorità ecclesiastica, licenze o ptivilegi dell'autorità civile, dodicatorie e appelli a chi, potente o mecenate o famoso, ha consentito la pubblicazione o pomà renderne più agevole il cammino. La Biblioteca Universitaria ha anche costruito con foto ratte dalle proprie raccolte un pannello fotografico su un elemento non molto conosciuto dal grosso pubblico: la marca tipograftca, marchio di proprietà, segno di riconoscimento immediato, elem,ento pubblicitario nella presentazione al lettorc, assurne forme di verse, da quelle essenziali e semplicissime a quelle elaborate di vignetta, si fregia di motti, di stemmi, richiama allusivamente il nome del tipografo, si uasforma con i mutamenti delf impresa tipografica. E proprio la marca di un'impresa tipografica famosa, quella parigina di Josse Bade, in un ingrandimento fotografico, mostra ai visitatori una tipografia in piena attività. Graziella Sedda Delitala Manoscrittr, libri a stampa e tradizione orale in Sardegna da! XIV al XVI secolo Con f invenzione della stampa e la nascita delf industria editoriale il libro è entrato in una nuova era, ancora in fase di espansione, nonostante le profezie di alcuni sociologhi che vedono nei mezzi di comunicazione di massa gli eredi ormai maturi di un rapporto che privilegia e con'diziona il pubblico allo stesso tempo. Un esarne anche sommario delle vicende connesse alla appadzione del libro stampato non può che suscitare f impressione di una grande \entezza nell'assimilazione delle scoperte e delle conquiste umane, del loro procedere a tappe spesso conffaddittorie, sottoposte come sono all'influenza di fattori contrastanti. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare la stampa non ebbe in un primo momento I'effetto liberatorio che noi siarno istintivamente portati ad attibuirle. Si potrebbe dire, in un certo senso, che si ripete per questa invenzione e per l'invenzione della cata, quanto eru gtà avvenuto nei tempi più antichi, in alcune società, per l'invenzione della scrittura e de volume manoscritto. fn un primo tempo, infatti, il ruolo del nuovo materiale e della nuova tecnica è decisamente subalterno rispetto alla tradizione: 7a cafia, intodotta in occidente almeno dal secolo XI non ebbe un uso intensivo e generalizzato che a partfue da1 secolo XIII-XIV a causa della sua fragilità; analogamente, per un lungo periodo, Ia stampa è al servizio pedissequo della produzione più corrente, come quella di Bibbie, Messali, libri di devozione, che viene riprodotta con una tecnica d'imitazione sbalorditiva, nel- di non differenziarsi in nessun modo dalle forme tradizionali. Anche in seguito, gli sviluppi della stampa non vengono tregati alla diffusione di opere che rivoluzionavano completarnente la mentalità comune: basti pensane alla scarsissima attenzione prestata al\e rclazioni di viaggi e di scoperte geografiche, rispetto alle opere sacre o anche alle opere letterarie che facevano parte del bagaglio culturale di un intellettuale dell'epoca rilascirnentale, al punto che, ancora in pieno cinquecento, tra 1539 e 1558 vengono stampate in Francia ben sette edizioni della geografia di Boemius, dove non c'è traccia dell'America e vi sono solo piccole osservazioni nuove sull'Africa e sull'Asia! Ciò non significa sottovalutare il ruolo della stampa: significa però riportarla alla sua concr,eta dimensione storica, nella quale essa ha svolto un ruolo molto vario, in rapporto allo sviluppo complessivo della società. Il libro stampato ha avuto ad esempio un valore fondarnentale per la diffusione della cultuta della Riforma ed ha avuto un peso determinante nel mondo degli umanisti, come veicolo, ma anche come oggetto di esperimenti culturali rimasti celebri (basti pensare, per citare solo un caso noto, all'opera di Aldo Manuzio). Tuttavia esso non ha soppiantato del tutto la produzione precedente che in un arco di tempo molto esteso, al punto che, come osservava A. Petrucci, si può parlarc in alcuni casi addirittura di << una rivincita che il libro manoscritto si prese su quello a stampa in zone periferiche del rnondo europeo )> pef l'esigenza 23 *T t) l' un periodo che giunge, in alcuni casi, fino al settecento inoltrato. D'alffo canto nel resto della produzione corrente è normale constatare una serie di controlli e di restrizioni dell'attività editotiale che, congiunti al suo prudente consetvatorismo per ragioni di rnercato, di cui si è detto in precedenza) ne limitano fottemente le possibilità: gli interventi della Chiesa e delle autorità statali sono numerosi e pesanti nel corso dei secoli e durano, con varie vicende, praticam,ente fino alle grandi rivoluzioni borghesi, col risultato, a volte, perfino di rovinare l'indusria editoriatre, come è il caso della Francia di Colbet. l 1 i [] l1' VENETIIS, i rl Apud Andrram I$ufchio. ,il D LXIX. r24 Il fenorneno della stampa, in realtà, non può essere. compreso se si prescinde. dalla sua organrzzaztone economica e dai rapporti che legavano questa attività all'economia nel suo complesso. La stampa acquista il suo vero significato, in'senso moderno, cofire pure (non a caso) la sua vera.possibilità tecnica di moltiplicaziome del numero dei testi'e di agente di diffusione culturale. solo rrel settecento, coll'evoluzione generale della società e 7a creazione di un nuovo rapporto tta chi scrive e chi legge attraverso 7a formazione dei giornali e 1o sviluppo di imprese culturali'editoriali col'Enciilopedia delle Scienze di Diderot e D'Alembert e della pamphlettistica dello illuminismo . L' or ganizzazione industriale del lavoro e la proposta culturale a cui essa è legata conquistano un pubblico §empre più vàsto alla stampa, dando al libro il senso ed il peso che ha ancora oggi. In questa luce il problema del cosiddetto << ritardo »> di aree geo-culturali come la Sardegna, nell'acguisizione e nello svi- luppo della tecnica della ,stampa, acquista una diversa valenza, rispetto a quella ch" siamo soliti atmibuirgli. Infatti, da un lato non appare del tutto giusto deplorare un << ritardo >>, quando in gran parte dell'Europa. per motivi assai vari e con forme diversissime, pos'siamo osservare analoghe manifestazioni di lentezza e di difficoltà nell'uso dei caratteri rnobili; d'altto lato, è opDortuno domandarsi se piuttosto che di .« ritardo )>, non si tratti di << resistenza )>, provocata da una serie di ,tagioni che vaLe Ia pena conoscere. L'analisi dei docurnenti posseduti dall'Archivio di Cagliati, di cui si parla più avanti, rnostra che il panorama della Sar- degna tra il XIV e XV secolo non è quel1o di un deserto culturale, con rare eccezioni: al contrario, da inventari, testamen- ti, quietanze, atti notarili possiamo ricostruire una fitta e inaspettata rete di possessori di libri e, soprattutto, di scriptores che trascrivono testi di ogni tipo. Dal libro di gtammatica al testo alchemico, dall'abaco al messale, il mondo del libro sar'do appare estremarnente ticco e diff,er'enziato. Se confrontiamo tutto questo con i dati che l'analisi palmgrafica ci permette di ricavare, dobbiamo registrare un alto nume' ro di scriventi e, in'generatre, di alf.abetiz' zati fia XIII e XIV secolo, corne risulta ,dal numero delle mani di elevata educazione grafica che intervengono nei conda' Il re Giacomo d'Aragona nella miniatura sul frontespizio dei Furs de Valencia (Diritto - sch. 4) BUC ghes ed in altre testimonianze scritte (1). Se affianchiamo a questa produzione, una interessante e poco notattadizione orale di canti a sfondo profetico (come il celebre JORN del JUDICI che riprendono modelli catalani tardornedioevali, insieme con la presumibile antichissima e capillare presenza di una cultura popolare profondamente radicata, con i suoi santi e le sue leggende, ci si rende conto che l'apparizione della stampa ha dovuto fare i conti con una realtà culturale preesistente. L'esistenza di una rigogliosa produzione di codici e di un sapere popolate autoctono, alimentato da motivi comuni nell'area me- diterranea, costituisce un compatto baluardo contro le sperimentazioni più moderne: non c'è infatti necessità di intervenire in un assetto socioculturale stabile e ben ory,anizzatì, a7l'interno del quale non si agitino fermenti o stimoli particolari. Come ha brillantemente sottolineato il Ltilfing è << ... la città tardomedievale... in particolare la città tedesca del periodo gotico e la sua borghesia... uno dei fattori ... che aiutano in modo determinante a capire in senso storico-culturale 1o sviluppo de1la stampa e quindi anche del libro nel XV secolo. A partire almeno dal XIV secolo ,queste città stavano vivendo una fase di sviluppo relativamente rapido e, comunque, duraturo ed il benessere che ne (l) Si veda a puro titolo d'esempio il recente contributo di O. SulnNa, Le scritture del Condaghe di S. Maria di Bonarcado, in « Miscellanea di studi sardo-catalani », Cagliari 1981. Tir ,, derivava... Venne così ad instaurarsi un'economia di tipo industriale, dal cui ordinamento e dalle cui tecniche doveva nascer'e anche la nuova industria libraria, come un ramo specificamente urbano del]'economia... » ('). Non è un caso, dunqu'e, che è solo la cessata ostilità tra Aragona ed Arborea e la {oirmazione di una classe di mercanti che aprono ad intensi scambi f isola, soprattuìto con il mercato catalano-atagone' pr,orrocando l'afflusso di nuovi soggetsòciali, e permettono anche lo sviluppo ie, ti della produzione libraria. La grande massa di libraters e di scriptores che incontriamo nei docurnenti cagliaritani del XV e XVI secolo, testimoniano che è in atto un generale processo di ammodetnamento delle tecniche e di mi sliorarnento del prodotto-liibro per un pubblico sempre più ampio ed esigente. È così che ,si giunge, in ritardo apparente, ma in perfetta sincronia con la realtà delle cose alle prime stampetie sarde: esse sono ormai necessarie per fornire ciò che richiede il mercante che si diletta di opere cavalleresche e filosofiche, l'artigiano che possiede Ovidio e Cicerone, il giudice che medita i testi dell'umanesimo, il membro del clero che legge testi contrastanti sulla fede e sulla Chesa., di cui ci danno notizia i documenti' (2) Lùrrrr.rc, 'Libti e classi sociali nei secoli XIV , iV , in << Libri e lettori nel Medioevo »>,' a cuta di G, Cever-r-o, Bari 1977, PP' 171. 2C Se confrontiamo i bisogni della nuova lo sterminato numero di volu- società con mi del ,quatffocento e del cinquecento posseduto dalle biblioteche sarde attual- mente, dobbiamo riconoscete che sono ben poche le dimensioni del sapere che sono assenti. Indubbiamente si ttatta di testi pervenuti in vario modo e spesso in vaiie epoche nelle sede attuale, tanto che è molto difficile stabilire, in assenza di esplicite note 'di possesso, il loro cammino. Tuttavia il loro stesso numero testimonia una circolazione culturale tra XVI e XVIII secolo del tutto insospettata: circolazione che si rivela ampia e articolata, in accordo con le premesse del XV secolo. Le preziose taccolte di bibliofili appassionati, come il Farz ed il Rossellò mostrano che nella biblioteca di un intellettuale sardo del XVI e XVII secolo vi era di tutto, con una ricchezza ed una spregiudicate zza sconfinate. P arugonando tali raccolte alla gran massa di libri di anologhe raccolte nelle gtandi città del tempo, colpisce la presenza di opere rare ed importanti, non solo a catattere umanistico o teologico, quali ad esempio la Instruction de la muger cristiana del Vives, la grammatica del Trissino, le opere del Ficino, di Leone Ebreo, del Guicciardini, di Erasrno, di Alberti, di Luca Pacioli, di Machiavelli, ma soprattutto di testi rilevanti sul iriano scientifico, di grande modernità pet l'epoca, come il Regiomantano, iI §7right, il §Taldseenmùller (in cui pet Ia ptima volta si stam- il Dalla Porta, il Grimaldi. I dati offerti dal censimento delle cinquecentine sarde e dallo studio delle testimonianze archivistiche ripropongono, con vigore, un tema che negli ultimi anni è stato notato dagli studiosi: quello di una Sardegna << mediterranea )>, cenro di scambi e di traffici internazionali, i cui destini ed i cui linearnenti sono legati a quello delle diverse « civiltà del Mediterraneo >>, secondo l'espressione di Braudel. fn questa'prospettiva vanno rivisti i problemi che tradizionalmente sembrano essere prerogativa delf isola, come il « ritardo »> nella nascita della stampa, a cui accennavamo inizialmente; la relativa scarsità del patrimonio culturale, segnalata da studiosi come Balsamo; 7a mancanza di un pubblico di lettori e di un insegnamento di livello elevato. Ed allo stesso concetto di mediterraneità va riportato, a nostro giudizio, anche un altro fenomeno, in apparcnza opposto a quello della vastita àèila circolazione libraria: la persistenza ostinata di usi e fotme culturali diverse, se non opposte a quelle peculiari al mondo del pa 7a parcla America), libro a stampa. Ricordavamo sommariamente l'esistenza di una forte cultura popolare, basata sulla ftadizione orale, al momento dell'apparizione dei carutteri mobili sulf isola: di tale cultuta abbiarno riprova anche in s,eguito, fino ai nostri giorni, non solo, ovviamente, nella comples,sa e vivace realtà del folklore, ma anche e so- pfattutto in una serie di mani{estazioni di un sapere alternativo a quello del libro scritto, che compaiono occasionalmente nei secoli, affiorando alf improvviso dal silenzio. Sono quelle formule magiche, quegli scongiuri, quei << brevi » che attingono la loro forza e che durano nel tempo in virtù di radici arcaiche, di grande diffusione in tutta l'area mediterranea. Singolare da questo punto di vista, per fare un esempio rapp-teSentativo, è 7a Lettera a Carlo Magno del Papa Gioaanni, rinvenuta da ,M. Pirisi in una trascrizione del tardo',XVlf secolo, ffa le carte sciolte dell'Ailhivio Capitolare di Alghero. I1 testo, in volgare, accompagnato da disegni propiziatori e da schemi di amuleti, è una sorta di << breve »>, che protegge da ogni male. È interessante osservafe che una Lettera del tutto analoga ('), indirizzata aCarlo Magno da Leone III, è usata ancota oggi a Serra San Bruno da un celebre guaritore di cui si sono occupati antropologi come Lombardi, Satriani, Francesco Antonio Tripodi: il << breve >> ha a71a fine disegni molto simili a quelli della copia seicentesca di Alghero ,ed ha anch'esso una {unzione genericamente apotropaica nei confronti di tutti i mali. La singolare coincidenza met- (3) Arcbioio Capitolare di Alghero - Incipit « Si legge ... che ... papa Joane mandò questa Santa Episola a ù'imperatore Carlo Magno. .. >>. Lettera di Serra S. Bruno - Incipit « Si legge che il papa Leone III mandasse questa epistola a Carlo Magno... ». 27 I'r ,l É tuBllrd,ilffitrgts b{fpotdmtt -{*ilrrut 6iwri Xfuoietiw gacrotifime -m Oft ifi. tM ?,oint PonslmPcfit aoUrmm ' rucns dmomiro tonroAnnohloarolÈ rtnlugltthigiltnno outslt - st*ffi òundi lobcrra c 7 21. lge at ddc oscrm. gecundom ÉloAfonfum 3cr grmSto& te in luce 1e radici mediterranee della cu1i"* oiut" sarda: la formula magica diffusa a distanza di secoli e senza contatio- ai..rto in Sardegna ed in Calabria, mostra la profondità di un sapere coTYne. autonomo nelle sue forme, che sttda la cultura del libro a stampa' Il « breve » è scritto per ragioni opposte rispetto a quelle che portano a scrivere normalment'e: per il potere magico, fondante della .crittura. che riflette la struttura stessa del1'universo (a). di una storia mediterratradizione una ,r., di-r.rti.he origini 'e di secoli' nei ;;;;r;; eu ,,roii interventi Su1lo sfondo IL I I ll d,nq"e, in Sardeg".u +": dlr1comolesse realtà: la cultura del cetl di dimensione tua duplice cultura ""tii.'iJlre Iultut, basata sui manoscritti Ém^,, sui libri a stampa; ed il sapere va- ;i i;;;;;;siu'o, I che sto e misterioso de1 mondo popolare' scritdignità-di a l..rtionrt-ente assurge tura, ma che normalmente è continato tn lontano da quello delle conod'tn"i-Àondo scenze. comunemente diffuse' Punto quelle sono correnti due ;;;;;; * tÀ op"." che descrivono, sin dal primo apoàrire della stampa' le caratterlstlche .r.l,i.h. . culturali della realtà sarda' delle I li t, I tl il ) re.bus ;;;lì l'";;pio più noto è illaDe tensione avverte si esse In iiiàrit. cultu;;;i;;i;, di una ricerca di identità L'incontro ,ul" ,off.rta e problematica' (4) CARDoNA, G.R. Antopologia della scrittura, Torino 1981, PP. 154'193. e 10 scontro tra le due dimensioni antrooolosiche dello scritto e dell'oralità è farallelo al conflitto storico'geografico Im irolrr.nto ed apertura rispetto alle altre aree del Mediterraneo. È a questo nodo. irtitolto ancora, che ci siamo voluti richiamare, dedicando ad esso uno spazio particolare nella mostra e, come speriamì, nella nostra stessa riflessione' Piuttorto .h" ai « ritardi » ed agli ammodernamenti, è'al tema della specificità-sarda, nella sua duplice componente mediterranea eC autccìona, che va riferita un'indasine sui libri antichi, vestigia di un nobile [rrruto su cui meditare. Fabio Trcncarelli Illusuazione su doppia pagina d"l .. Calendarium » di Johannes Regiomontanus (Scienze BUC - sch. 10) 23 SIGLE E ABBREVIAZIONI latina legato, legatuta AVA Archivio Vescovile Archivio del Capitolo della b. arumaica busta minusc. membranaceo minuscola ACO mm. millimeri BBC c. carta ms. ca. cancell. circa mss. cancellercsca cart. cat, caftaceo catalana cft. confrontare mul. num. orig. p. manosoitto (-a) i ÉcAl manoscritti (-e) multilingue BCC numerato, numetazione A. antip. autore Lat. antiporta l.g. ata. arabo (-a) membt. afc, col. coloph. : cors. li ,i ,l li l; I i colonna (-e) colophon corsivo originale BCO perg. pefgamena poss. possesso r recto tipieg. ripr. ripiegato ebraico (-a) eng. inglese ritr. ritratto romano es. epistola dedicatoria esempio (-i) rom. saf. sarda esempl. ex. esemplare. exeunte scritt. scrittura secolo (-i) fie. fol. figura semigot. in-folio s.1. semigotica senza luogo fre. ftancese sla. slava front. frontespizio geogtafica (<he) germanica, tedesca spa. spagnola §.t. senza tipogtafo tabeltre numeriche gotico (-a) taY. greca classica tip. greco tit. v titolo vol. xilogr. volume (-i) xilografia (-ico) geogr. gef. got. gfc. gre. ill. inc. ita. (-e) illustrato incunabulo italiana sec. tab. num. BCS BCR olandese (-a) riproduzione BSS BCAC BFT BSAC tavola (+) tipogtafo (-iche) (-i) verso Alghero Cattedrale pagina (-e) dut. ebr. ep. dedic. ll (-e) di BSAO BUC BUS CSN di Oristano Biblioteca del Convento di N.S. di Bonaria di Cagliari Biblioteca Comunale di Alehero (SS) Biblioteca Comunale di Cagliari Biblioteca Comunale di Oristano Biblioteca Comunale di Sassari Biblioteca Consiglio Regionale della Sardegna Biblioteca francescana << San Pietro in Silki » ,di Sassari Biblioteca P.P. Cappuccini di Cagliati Biblioteca Pontificia Facoltà Teologica della Satdegna (Cagliari) Biblioteca Seminario Arcivescovile di Cagliati Biblioteca Seminatio Arcivescovile di Oristano Biblioteca Universitaria di Cagliari Biblioteca Universitaria di Sassari Consorzio per la pubblica lettura << Sebastiano Satta di Nuoro »> GUIDA ALLA MOSTRA E AL CATALOGO RESTAURO SCRITTURA, PRODUZIONE CIRCOLMIONE DEL LIBRO SCIENZE GEOGRAFIA, VIAGGI E SCOPERTE AGRICOLTURA, COMMERCIO, MESTIERI ASTROLOGIA, MAGIA, PROFEZIE, PRODIGI LETTERATURA STORIA, STORIA MILITARE ARCHITETTURA, ARTE, MUSICA VITA SOCIALE TEOLOGIA FILOSOFIA DIRITTO REBUS SARDOIS 31 ;*+ iiÉ. *=. DE REzuSSARDOIS Disegno ad inizio di pagina dal Condaghe di S. Piero di Silki elaborato fta i sec, XI-XIII (sch. 1) BUS In questa sezione è stato raccolto materiale a stampa e manoscritto che attiene direttarnente alla storia della Sardegna. L'arco cr'onologico interessato è più ampio di quello delle sezioni seguenti della rnostra, relative alla cultura ed alla società mediterranea ed europea, così come possiamo dedume dai libri e dalle testimonianze scritte conservate nell'isola. Si parte dal CONDAGHE di S. PIETRO di SILKI, la cui compilazione ebbe inizio nel XII secolo, per docurnentare la vita e l'attività dei conventi medioevali; si espongono poi gli STATUTI di CASTELGENOVESE del XIV secolo per documentare f istituzione dei liberi comuni, a seguito della presenza pisana e poi genovese nelf isola; fino alla CARTA DE LOGU, corpo legislativo dell'età giudicale e spagnola, che dal Giudicato di Arborea fu esteso nel 1,421, al resto dell'isola e rimase in vigore per oltre quattro secoli fino al 1827. Lavita della Chiesa è documentatalargamente, come larga e forte fu la sua presenza pet tutto l'arco di tempo in questione: dagli atti ufficiali (SYNODUS USELLENSIS), alle vite dei Santi (ARAOLLA, ARCA, VITALE, ALEPUS). È dO. cumentata inoltre l'attività dei satdi di nascita che ebbero risonanza internazionale nei campi più diversi dal teatro (DEL L'ARCA) alla medicina (PORCELL)' Ed infine il FARA che con la sua monumentale raccolta DE REBUS SARDOIS dà il titolo alla sezione. Pagina dal Condaghe Sorres (sch. 2) BUC di S. Pietro di Il tomo 2" delle Noticias antiguas << »> contenente Ie << Costitutiones »> della Chiesa di Ottana (sch. ,) AVA Frontespizio dei commentari alla Carta de logu del magistrato sassatese G. Olives (sch. 6) BSAO Ms. membr.; sec. XII; mm. 250x145; c. 125. [CoNnecHB Dr S. PTETRo DI SILKr] 1 Condague y registro del rnonasterio de las ruonias de la orden de San Benito iunto a la antiguissima iglesia de San Pedro de Sir' ki, uilla del districto de Sacer y dotato cerca de los anos de 1112 por la rnadre de Mariano juez rey. de la Prooincia de Logudoro. Scritt. got. primitiva a più mani. tl-ingua sar. L'intre iniziali sono scritti in inchiostro rosso. La c. 8 v. è ofiata da un disegno raffigurante un pugnale con testa umana. Leg, non cipit di ogni capitolo e coeva in perg. BUS - MSS 95 I1 volume raccoglie Ie memorie riguardanti l'ammi nistrazione, i,l compendio dei titoli di censi, e le donazioni relativi al convento. Una nota in lingua spagnola de1 sec. XVII, che precede il testo, aweite che 1o stesso è rnutilo de11e prime 17 c. e che la compilazione ha inizio neI 1112, anno di {ondazione del,la chiesa. La datazione è certa fino al i.!j ":!Nl Ò 1.210. BibliograÉia: BoN.tzzr, G., ll Condaghe di San Pietro di Silki. Testo logudorese ine'dito dei secc. XI-XUI, Sassari- Cagliari, 1900. Prstrs, L., Condagbe del sec. XII del monasteto abbaziale di San Pietro di S,irchis presso Sassari posseduto dai padri minori osseruanti, Cagliari, L865. Sarre, S., Annotazioni lonetiche al « Condaghe » di S. Pietro di Silki. Testo logudorese dei secc. il XIII, Il Condaghe Sanseverino-Marche, 1909. di San Pietro di Silki. Indice generale. Verilica glossario del testo sul manoslitto. A cura di Antonio Satta, Sassari, lX/ecNrn, li e un passo 1982. « perdas marrnuradàs » di Tarnu' del Condagbe di S. Pietro di Silki. M.L., Le Appunti linguistici e note archeologicbe. 34 In « Archi- -rl , lttrYh{f (}LIVES M.6PRITI r".ao,.§"ffi**.Ess"n' ÉÉ. !xtl!' #ir* r d;q#/rF : Pagina della Carta de logu, Ia taccolta di leggi emanate da Eleonora d'Arbotea. L'incunabolo è conservato alla BUC (sch. 5) vio Storico Sardo >>, vol. I, 1905, pp. 411-418' lX/ecNrn, M.L., Recensione a Satta, « Annotazioni lonetiche al Condaghe di San Pietto di Silki » e a C. Saluioni, «Voci di lingua sarda. Briciole sard'e », in: « Zeitschri{t f. rom. Philologie »; vol. XXXIV, 1910. Esr.: Halle, M. Niemeyet, 1910. BBsra, E., Appunti cronologici sul Condaghe di S. Pietro in Sil.chis, tn « Archivio Storico Sardo >>, vol. I, 1905, pp. 5)'61. Ms. cart.; sec. XV; n..lffl. ri bolanrqrf fcnÉiro qri cfudrfl. foe et oÉ rE, tt-l-dffineirfios rtllro lilumuctumorfi fu $ hrsils tsfi Nrbc «llss vilIfi s et ff r*{ nr*et oroinrnrfioflr crffos dm$d{hnq$&n6 SoRRES] Smitt. minusc. cancell. di più mani' Lingua sar' Acefalo € mutilo. Leg. non coeva in mezza pelle, Itestaurato neI 1894. Nota di poss' ms.: « Atchivio (ìapitolare di Sassari »; già della Bi,blioteca Baille, atr1a ryPdlsdsr, ltlrosn-€] lfbeI!Ìi bcgùt rÈaryifu f6rm cui ocr ilfs i 290X220; c, 79, [Couoecnp DI S. PrErRo Dr tlal 1843 appartiene rffio€ppd4ù modoffoosu§ifooscoil6f Emeoff{fs orlm oDDcltffiik noil Biblioteca di Cagliati' BUC - S.P. 6.4.64 lmportante documento della storia sarda relativo rulle vicende de1 Convento di S. Pietro di Sorres, riveste alffesì grande intercsse per la lingua' Ablrraccia i,1 periodo di .tempo che va dal 74fi a\ L497, non è però ordinato cronologicamente. Ilibliografia: ll cod,ice di S. Pietro di Sotres. Testo inedito logu' lorese del sec. XV. (irgliari, [A cura di] ANtoNro SeNNe, 1957. Ms. cart.; 3 Giugno L475; mm. 215xL40; c. 79. ( krNstrrurroNEs !;latudos et fiorruaciofies 3 de sa ecclesia de Ottana. Scritt. cors. concelleresca? Lingua sar. Le « Consti orn@ ufurillipcffif{m lilususffn«rtow ' ,vturilut { ria ' uall»vitvt1rylotq 4Y ^ 1dor1 - ,,,'u, .,r,- yun,1o tt ' twuawì .bp ) ury",ord twuutttuoJ vtolttlvltt l,' I '*i,ì1*,t"t,o,,; (t»g utp) ot{et t, {,-tlJe»t tYut' tv»ul | "'w',,to.,J nn, uut,irry*aoy'"Y3"07 s"ql1"1 I »qztut[ Potb ' rilu'atil, -tiv ttl.l,!!r. atvd *,,o,',ro,'Dnì,id tboqb nq ' '"u -i3ùi,puì10! 'aou aP wi"b ".1 rlft dp ailoilta sou o,Dil llÀv 'su»rP ìP§P cr tP E unrrrurl urPun: Pr urrlo5rdg uens 3'r3sil .$fi!»,auailiilil --'P sf P S Fil t t il[.' ùtu trlau unnilr) nj;!: ' vuuaPd ula! t'totda'P -ttr.Pv -e: t rtrtrF{uot t1 'iltqtlF' 'aqtu. iiio1 ,' 2i,yntotlol a'*'1'7 -*" tvl to tttt.)tJp»ry tu|rfr t4rr.Qlt ti tuil'tu,f 1 ut,.l y,,ui, royY'ì:', u t' lot n1[ io nrol rro'rntu,qirtluor'rJù nd x -bltr)x1 tt7ofl tthtut'nb oulotd oe17 ot aot *tttd'nafiuJurq nd*tt utaultu etut wn1fint!)i,t: (",\ .,t"d,4 uub' atluEly 'tnbu rtProul1)v -:rsJrrrl ournurl ur:Ptrsu» r1 rq rur urnp'u"1S,r )ru rpillruo) olnruilì orut«rtrr -5 :r rr uou >n11pt trnb-'or)urj unwr^r ».Ut"rrX »'rJUrI,uì rbJU u'nrof rtloitr,ol otl§ 1nlÌìuy urnr ur:t.l :putrP »:t1 :3 'r -ttb w rbt, b» rw qwt ttt»! ',nulftl tllepoi 7nb ata : $vartxttt tuJ lt t ut t, *o out*op rou .6) ue,1l» aitutlira ' tunrtfi$ot tilbAt' ofu t :unu p,1'tuxznù' lffiDrr| pwl'ualn:utd nruryt)re tw' utDP -t)D aau thv ' tttttt t)rutut 'zttlt.lqv u[rj oy n u t q,i[' m ufd mJ n t u v n un u uo{ nq oryvuueS ot1fuu ot[[oullJttutt -1tttt uvab n4on uvt tnb' an utP -un»/ {p&S 'nwutl ìmu ur:j1 -oa' n uyrt i yoxb' :llun2 il afl t iild'b)n*ltoYt I -6,'toàr,l*t 'ild 'r ta n-r rqarptf erlrtrJ )oq tiilb t3 'illwlYn'{, iml'uJ o'P"x I oa'lfu w 'r!aF&S taqìV,rq) tlt :xtuttl l|l, u117 .f,l-i.'rI v ra' 'wtu*;u $ tutllS a*J ,y.,0[,,4a7 ' auNatS 'uv'llvc r1:./atau$ a,l' NT oc ,oyrnru oddoErnd 'er3'[dtuasa,'I 'L781 PP ou"pIIE osuurlr a^ol aeipo3 1ap auorzeuÉru3.Ilu ouIJ' alo8r ur ,uubafreg:pT ?11n1 u, IZVI 1ztr IsouoS?]V {8PP Pselsa (3l?raua8 orye1s pe rinrrsouoru n, (lrpll?^ In) PI 116{ ,rrpo, un ? (?aJoqrY,P BsssllPnlS sJouoel ,p ;rrt fry IaP aull elle eTewtrra'n7o1 ap oln) e-[ (If96 ICI 'r]r) oEZ 'rul - !|Og '(:drg) a11ad ul ?^aol uou '8e'I 'r ?turlln a elrllld sllaP elu?ru?w olrruqng 'slue(urlusPljogqe 'esaJoPnàol 'J?s EnSuirI ']r'3 :ob (') 9E 'drr'uuEapresl [08tI 'B]'n8ol ap BIIPJ EIIsP n9o'I flG VIUYJ "" Ie I8E1 IBP rBJI?',?g s?arPuv slIeu a Irs}uol [€loPra]:: IBP oJ3{.{8iY IP rserolc irrorrr*rrpro e[aP IuoTzeJislSal a1 atlSorw+ eu]nlo^ II o^orsa^ VAY '3rad ut ?ur e^3o) 8e.I 'IJo]of, rl3^ 3 olellelenbsE, JBll?r?g IP ol a.rBdtuor 'luoJ] InS '131 unSul'I 'srol 'lllJs -ru31s 'anpux?"to 'rD,]dìodsÙrì5 vxY I,t lN3 I/'lvJs'Ia o 2.t4sxZa,t snPun2as taql-l oaossaa 'svauoNy uY.I'MVg y ia ',Ér1nr 6.{'rrzmPr6 PPrt:or:t11 qY j .: -.-"-. ., ,,, , ' ;i;,q:,. ,,-,.,'';'.'., ' '-.,:.,'.i; i---r r;i i^ 'n'":r"Prrcdry ( {§uq-ol 1{!ft 1rù?, ,-,.",. ir"',r "n \'rr1' r lror''(, .,.,,.. . ,''r,. r trL "t I r 'o '1 'rttr ''7rt1 " ttlr"cnou t'lorll .,,',',,;,,,''" 1n:rJrI'o, ,.i ., :*rvlwvlslu f,NlNv^()N r(I 'vLNX(1llvs ì1 v l.I'1 .JìIOD flO '6ll 'r " -I8EI :'u€f, 'sw '.ozzxolÉ.uI(u :" 'oun?l [r elBI)r]Jn enSul[ aulor ul ullo^ ?t!IJ'q o1ezzr]l1r. AJdUes uq aql eluelglxB un EI reA olsod 3^orl oPrus II oluEnb q "'y::::"_1:j uun eielorrtrz4 'EP.lEs EnAuI[ ur ouos :q]r^ou ePuzrb ou"luasaJa 'alelldst ouos Inf, 3 ollJeslg 3 Olls?J ]P » o'I '<( ?u?11O IP sauoIlnlllsuoJ allsnb ? olledslJ VAV 'ruEllO'orcrrstg'o:1se3 ,otaq8lv STOTIdVS tp rssrol:p alpP euolzsrlslururuB<lI? I^F 'II ourol '<< sBnE eulnlo^ Ia{I elIJsSUl ouos <( s3iIJOIln} -qar rrJl ììun*"roP arlSorct'r er{r -ItrUS S?ltrlloN »> f,ns (fl 'qrs) "rBd orlrols -oIIeP «sropI'i!ìnqag a(I» IeP BulEBd EIddoC ')es f,ns (g 'tlrs) III^X P ouII osn ur nI <( e)lpoJ )> oPJEs uI ollIrJS 'nfio1 3p Erre3 slleP PulEEd uturrd P'I Il ITBIISBJ P .rlrs) 069I Iau )f,S (S » IrPe alrorJ eP slorldEJ I Frontespizio miniato degli Statuti di Castel Genovese (sch. 9) BUS Pagine interne degli « Statuti » (sch. 9) BUS di cui si espone una riproduzione, è uno dei due noti dell'unico incunabulo conosciuto del7a Carta de l,ogu, privo di note tipografiche. Sarebbe stato stampato, secondo I'IGI, vol..2, n. 3671, aYalenz.a, Gabriel Luis de Arinyo, ca. L485; secondo CoNr F., Elenco descrittiao degli incunaboli della Biblioteca Unioersitaria di Cagliari..., Cagliad-, 1954, n. 82, a Barcellona, Pere Miguel, ca. '1492. Per I'IGI, vol. Vi, 1981, in Sardegna, tip. del1a Carta de logu, ca. 1480 (Gesamtkatalog des ril/iegendrucke, 92S5). Si tt.atta di 'r.rn libro che Éece parte de11a biblioteca Guillot, già Simon, 'di Alghero, e fu aoquistato nel 1936 dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari. Bibliografia: BnuNo, 8., Condaghi sardi e Carta de logu, in: « Accademie e Biblioteche d'ItalL^>>, 10 (19j6), pp. 257-262. VrNrzraur, P., Note su tre incunabuli in: << La Bibliofilia », B0 (1978), pp. Ouvrs, Genoreuo « spagnoli », 57-62. 6 Hieronynui Oliues sardi atliusq?,te ceflsurae d.octoris...; Corumentaria et glisa in cartam de logu legatru ed ordinationarn sardarilft; nouiter lecognitarn et aeridice impressant... Madriti, in aedibus Alfonsi Gomezij et Petri Cosin typographorum, M.D.LVII. l4l, 124, lt3l c., {o1.; rom., lingua lat., sar. - Nota di poss.: Canonico Aurelio Puddu >>. Licenza e << privr,legio «a imprimir» di Filippo I a don Olives Girolamo. Seguono le ep. dedic. dell'A. al re Fi lippo I e al lettore. Leg. in perg. con evidenti tacce di scrittura ms. BSAO Girolarno Olives (Sassari 1505-157L ca.), giureconsulto e magistrato di 7arya fama, consultore di pietro Vagnier, fu awocato fiscatre della Reale Udienza e infine nel 1555 fu avvocato del fisco nel Supremo Consiglio di Aragona. I1 suo commento alla Cata 37 Alra rosso pagina con lettera capoverso !!_ d"lla Carta de logu (sch. 5) BUC Un documento raro pef la storia degli ebrei in Sardegna: BUS fu adottato da tutti i tribunali satdi nell'applicazione delle leggi contenut€ nell'antico co- .de Logu dice di Eleonora. Clnre DE Locu A laude de lesu Cbristo Saluarlote nostro et exaltalfierxto de sa iusticia. Principiat sa libro dessas Constitutiones & otdinatiorres sardiscas lattas €r ordinadas pet issa lllustrissima Sengora donna Alionote per issa gracia de deus Iuyguissa Darbatee: Contissa "de Gociani: €t Bescontissa de Basso: intitulado carta de logu: su quole est diuidida in CXCVilI capidulos: secundu si rnon' strat in sa Taalà seqaente. Callerii, apud Stephanum Moretium, MDLX. l44l c.,4o; got., lingua sar. - Front. con cornice xilogr. e maroa di Stefano Moretto; incisioni' Note di porr. -rr.' « Ex libris Monsserrati Rossellò »>, depennata, poi: « Biblioteca Baille ». Qualche nota matginale ms. Leg. moderna in pelle; esempl. re- staurato' BUC questo libto, pubblicato da Stefano Moretto nel 1560 e di {ondamentale importanza pet la storia de11a stampa sarda, viene indicata come luogo d'edizione la città di Cagliati, mentr€ non è segnalato esplicitamente i[ luogo di stampa. L. Bar-s.ttr'ro, in La starnpa in Sardegna nei secoli XV e XVl,Fiten' z-e, 7968, ritenendo che iI Moretto non disponesse di una tipografia nell'Isola, ipotizza che i1 testo sia In stato star' ,ato a Salamanca, SlnppcNe 8 Capitols de cort, del starnent ruilitar de Sardenva. Ara nouament lestaftlpats, y de nou afradits y stdrupats los Capitols dels Parlaments rbspectiuament celebtats pot los-lllustrissinai Sefrors Don loan Colorna, y Don 38 trc{Icteir ellcr*xtTnml il frammento di un contratto di mattimonio (sch. 12) La Carta de Iogu di S. Moretto, primo stampa edito in Satdegna libro a (sch. 7) BUC Miquel de Moncada Loctinents y Capitans generals Ab molta diligencia y curiositat reuits per lo Illustre Pere Ioan Arquer, Caualler y Gouernador del stat de MaEa... En Callar, per Francesch Guarnerio, impressor de Ioan Maria Galcerino, M.D.LXXXX. llSl 247, t31l p., fol.; rom., cors., lingua spa. Iniziali incise. Ep. dedic.: «Don Francis Bellit lector. S. - al ». Leg. .in perg. BCC Pietro Giovanni Arquer (Caeliari, sec. XVI) curò la revisione della edizione del 1572 fatta dal Bellit aggftrngendovi sommari rnarginali e gli atti dei Vicerè D. Giovanni Coloma e D. Michele Moncada. .Ms. membr.; sec. XIV; mm. 330x2)0; c. \3. CesrEr, GrNovBsB , Scritt. got. cors. sir.l [Srerurr] 9 due co1. Lingua sar. - La trettera iniziùe del titolo è miniata. Le irttziali e i1 capo- verso di ogni capitolo sono in inchiosuo rosso. Vi sono alcune postiltre manoscritte. Leg. non coeva in Pers' BUS - MSS. l I1 manoscrittq contiene Ia normativa che regolava Ia vita del comì:ne. Si uatta di statuti signorili (concesii d,al signore, con potere di interpretazione e di delega), probabilrnente {rutto della riforma di un codice anteriote. Sono comunque basati sul1e consuetudini. 11 testo è stato rinfrescato più volte, i,l che può far presumere che fosse un codice di uso molto frequente. Bibliografia: Creurorr, D., Gli statuti di Galeotto D'oria per Castel Genouese ne' lramrnenti di un codice sardo del sec. X.IV, Firenze, 1908. Brsra, E., Frarumenti di un antico statuto di Castelsardo, in: « Archivio Giuridico » del Sera,{ini, Due oagine di commentari alla Carta de log""di Girolamo Olives (sch. 5) BSAO vo1. LXII, 28L-31f (n.s. vol' III), marzo-aprile 1399, pp' . Estr.: Modena, Diez. Archivio Giuridico, 1899. CreurorI, D., Frammenti degli statuti di Galeotto Doria per Castel Genoaese diplotnaticat'ente -riprod.otti per cura di D. Cianpoli bibliotecario dell'Uni' oersitaria di Sassari, Sassari, 1899. ManrrNr, P., Codice cartaceo e I'antica città di Plubiurn, in logico Sardo », vo1. IV, di « Castel Genouese Bullettino Archeo- 1858, n. 3' ZÀor.m, G., Statuti inediti di Castel Genooese, Sassari, 1898. Ms. mernbr.; secc' XIV-XVIII; mm. )00x230; ff. t0-298. Lrnno vBn»E DELLA crTTÀ, Dr Cecuenr to lRaccolta d.i prouued.itrtenti legislatiui e priailegi concessi alla città di Cagliari dai sour,a- iatalano-afagonesi, spagnoli e sabaudi dal sec. XIV al XVIII') ni Soitt. cors. dei spa. Il del dorso)' .secc. XIV-XVII. Lingua lat', cat', volume, ,acefalo, con doppia cartulazione-in nìm.ri romani e arabi è conosciuto come Libro Verde d.ella città di Cagliaù datrla rilegatura in velluto verde su assi (rnancante del piatto superiore e ACC - Ms. 2 Bibliografia: Dr Tuccr, 8., il libro Cagliai, 1925. Verde .della città di Cagliari, Ms. cart.; serc. XIV-XVI; mm. 27Ox2A0; Lr,rnnr ff' )04' 11 de les Ordinacions de la Ciutat de Caller tetes y ordenades en dioers-os anys y en 'dioersés ConseJlarias recopiludes y cuernades 40 Frontespizio acquerellato della raccolta di ordinazioni sacerdotali del vescovo Bacallar di Alghero (sch. 4) AVA (n lo preseltt llibre lins lo present dny 1603 1rr orde dels raagnifichs Gaspar Fortesa, l)crc Johan Otjer, Steue Satta QuenEa, Anlioco Maltes y Matheo Xinto, Consellers lo l)rcscnt any 1603 de la Magnilica Ciutat lc Caller. .:l:i iii;i.ir i r liìr 4r. a- *, : 1*r Sclitt. cors. dei secc. XIV-XU di più mani. Lingua crt., spa. Cartulazione in numeti romani nei f{. I l5l, in numeri arabi nei, ff. 152-304; il volume è r'ilcgato in pe11e nera Tavorata a secco con fregi doagli angoli e sul dorso' 'rrri .acc - Ms. 17 di disposizioni legislative emanate nel sec. de1 Castello di Cagliari, al fine ,li lrrovvedere a1 mantenirnento dell'ordine cittadino. l,c Ordinacions prendono in esa,me i ,reati pubblici r' lrlivati, i buoni costumi, la procedura grudiziaria, Iu nratcria commerciale, l'esercizio de.lle arti e mellrrccolta XI V dai Consiglieri r,tict I i ctc. lilrl iografia: l',rlito sino al f. LXXXI da PrNNe, M., Le Ordina' ;torti dei Consigli.eri del Castello di Cagliari del sec. ,\ I V , in: << Archivio Storico Sardo », vol. XVII ( te 2e). Ms. rnembr.; sec. |( ,li XIV; mm. 465x245; c. l. irNrnerro 12 di atto di matriliglio di Zark di Car- rnatrimonio. Frammento rrtorrio t'ra Salornone, r tttsofi.a e Bella del l,irrgrra lu ebr. Documento lr) l)er la leg' ...as Meruanba). prece.denternente uulizza- di un volume' BUS - MSS 249 I I rcumento raro e importante per la storia degli ,'lrlci in Satdegna e spoci{icamente ad Alghero, rlu' tlivenne il cenro della comunità ebraica del 41 I Logudoro intorno al sec. XIII. In questa città ebrei godevano di particolari privilegi fino a1la loro espulsione, decretata da Ferdinando il Cattolico nel 1492. In questa circostanza, essi portarono via tutto ciò che poteva testimoniare la 1552, contiene un breve ttattato gmgra.fico sulla Sardegna, scritto da1 letterato cagliaritano Sigismondo Arquer. Per i suoi rappof,ti col Miinster, protestante, l'Arquer venne accusato di Lutera- loro dell'inquisizione, morì sul rogo, a Toledo nel 1571, gli presenza. Ms. cart.; secc. XVII-XVIII; mm. 145X103; c, 127. nesimo e, dopo anni di prigionia nel,le carceri FenA, GroveNNr FneNcrsco bus Sardois liber dessos lormulos de dillerentes instrurnentos... Scritt. bastarda ita. e alcune c. in minuscola cors. I-,ingua sar.,. cat.) spa, ita. Iniziali disegnate in inchiostro nero; c. depennate da tratti verticali. I-eg. in mezza pelle. Bianche le c. 101-102, 1.04, L06, mancano le c. 78, 81. Nota di poss. ms. « Biblioteca Canonico G. Spano 1811 ». BUC - Ms. 191 L 1221, 155, [101 p., 40; tom., lingua lat. Ep. deMoncada Comrnendatori ordinis militiae S. Iacobi de Spata, ... et in Regno Sardiniae Locumtenenti et Capitaneo Generali. Ioannes Franciscus Fara,.. Licenza alla stampa dell'Arcivescovo di Cagliari Don Gaspar Vincentius Nouella. Leg. in perg. dic.: « Michaeli a BCS Mùrvstnn, SBsestrex 14 Cosmograpbia uniuersal,e' S'ebastiano Munstero. ... raccolla ... In Colonia, per a'ppres- so cli heredi di Arnoldo Byrckmanno, M.D.LXXV (stampato a spese di Henrigo Pietro Basilense,'l'anno M.D.LVIII). lr lingua ita. - Iniziali invittissimo imperador Carolo Caesare di tal nome Quinto, ... di Basilea daIlo incarnato figliuol [sicJ diddio, l'Anno 1558, del mese di Marzo >>. Note mss. passim. Numerose censure. Leg. in perg. l8), l»7 p., i11., fol.; rom., « A11o BCR Questa celebre opera del grande cosmografo, asffo- nomo e orientalista Sebastian Miinster, nato a Nieder Ingelhem nel 1489 e morto a Basilea nel 42 Re- Calari, excudebat Franciscus Guarnerius, Lugdunensis, Typis adrnodum Illustris, et Reuerendissimi D.D. Ni colai Canellas Bosanensis Episcopi, 1580. Formulario destinato all'attività notaritre. incise. Ep. dedic.: 15 15 bis loannis Francisci Farae sassarensis... De Tlnule. LABORE Giovanni Francesco Fara (Sassati 1543 - Bosa l59l), storiografo satdo, scrisse tl, De Rebus sardois, in 3 volumi, di cui due pubblicati postumi, che, seppure non rilevante dal punto vista letterario, rap- di presenta tuttora Ia base della storiografia sarda. Scrisse anche: Tractatus de essentia inlantis proxini inlanti et proximi pubertati (Firenze, Giunti, e :una Corograpbia (1580). espone .anche l'edizione conffaffatta 1557) di propriede1la Biblioteca Comunatre di Cagliati che^ si dtfferenzia d,all'originale per alcune di{ferenze formali nella composizione tipografica e nella stamSi tà pa. Cfr. BarsAlrro, L., La stanpa in Sardegna nei secoli XV e XVl, Fienze, L968, pp. 150-152, n. 42. .fiadrid. Por Luis Sanchr Il Condaghe di S. Pietto di Silki: nota ms. del sec. XVII e pagina interna del ptezioso codice (sch. 1) BUS Ms. cart.; sec. XVI (24.XI1.1563); mm. 310X215; c. 118. Pennacuns DE CASTTLLEJo, ANToNro t6 lEpistolario). Scritt. ita. Lingua lat., ita., spa. Leg. non coeva in rnezza pelle. Alla {ine del testo una ffascrizione: << Sacro Sancta Synodus Tridentina hos qui sequuntur de sacramento matrimonii edidit ». Nota di poss. ms. << Ex libris Monsserrati R.ossellò Donato alla Biblioteca Universitaria nel 1841 dal Canonico Faustino Baille. BIJC . di #.,rirlt ». Cagliari S.P. 6.2.]9 ll Paragues, già canonico di Tamagona, ricoprì importanti incarichi, a Trieste, come vescovo, poi nelle Fiandre e a Madrid e infine fu arcivescovo tli Cagliari dal 1.538. Le lettere (1558-1561) che rivelano un carattere combattivo e intollerante Iurono scritte in Trieste, Ginevra, Fiandre, Cagliari, Trento e Roma. Uomo di ingegno e cultura sorprendenti, possessore fra l'altro di una raccolta libraria di notevole ampiezza, agì con fierczza denunciando con vigore angherie ed ignoranza. llibliogra{ia: I)rnnacurs DE CASTTLLEJo, tonio Parragues. (I)BBE. Milano A cura A., Epistolario di di parurne AnONNrs Grl_ 1958. Mr^ucrNr, G., Epistole di Parragues ln: «Studi Sar.di», Sassari, 1950. I)oRCeLr, JueN TonaÀs de Castilleio. t7 lnformacion y curacion de la peste de CaraY praeseruacion contra peste en genaral. Compuestd por loan Thomas Porcell ,lardo, doctor en medicina. En Carugoca, En casa de ,la viuda de Bartholome de Nagera, ,goca. t 565. 43 4r'T Pagina interna del ms, membranaceo degli « Inventari » (sch. 40) BUC L4l, 1,12, U2l c., 4o; rom., lingua spa. ' lniziali incise, 1 ritr. del,l'A. Ep. dedic.: « A la S.C.R.M. del Potentissimo y Inuictissimo Monarca Don Philippe... Rey de ,Ias Espafias... »>. « Al muy illusre Senor Don ,Bernardo de Bolea, Vicecanceller de los Reynos y corona de Aragon... El doctor Ioan Thomas Porcell. D,P.S. )>' Note mss. Leg' perg. ,in BUC Il rnedico sardo Juan Tomris Porcell diresse l'ospe- dale generale di Saragozza durante l'epidemia di del 1564. In quell'occasione studiò gli effetti di questa malattia su,l cotpo urna'no, eseguendo numerose autopsie su cadaveii di appestati, ed elaborò nuovi metodi di cura e di prevenzione. peste ArucerEnro, QurNro Trsrnro 18 Ectypa pestilentis status Algheriae Sardiniae. Calari, typis haeredum Reuerendissimi quon- dam D.D. Nicolai Canelles, Episcopi Bosanensi,s, excudebat Franciscus Gu,arnerius 1588. 11091 p., 8o1 tom., lingua ,lat., spa. - Iniziali incise. Ep. dedic.: << Ioannes Andreu Totius Regni Sardiniae Archiater, Quincto Tyberio Angelerio vito insigni, S. ». Nota di poss. ms.: <<St. Bolasco Piccinolli A'lghero ». Leg. in perg. BCA Quinto Tiberio Angelerio, medico, visse intorno alla fi.ne del XVI sec. ad Alghero, dove esercitò la sua professione, particolarmente durante la pestilenza del 1582-1583 da cui trasse spunto per la sua opefa. Aucr,n, EouoNn t9 o summd de la religion christia/ta, colnpuesta en lengua lrancesa por el maestro Ernondo Anger de la compafria de Catechismo 44 I-a prima edizionc a stampa, eseguita da Nicolò Canelles, delle opere di Venanzio Fortunato (sch. 26) BUC y traduzida por Lorengo Palmireno, y emendada, ! en algunas partes afiadida, y en otras madada, por el ruuy Iesus: corregida Reuerendo Padre Antonio Cordesses, Prouin- cial de la mesma compafria de lesus. Impresso en Ca,llar, por Vincentio Sembenino Sa,lodiano, a despesas del Reuerendo Canonigo Canellas, MDLXVI. 70, l2l c., 80; rom., cors., ling,ua spa. - Alcune iniziali incise, fregi. ,Pdvilegio del viceré A;lvaro de Madrigal e imprimatur di ,fra Miguel de Camanga, priore provinciale dei Carmeli.tani d'Aragona ed esaminatore e correttore del Santo Ufficio di Va- Ep. dedic.: . A la .muy illustre seffora Dona Anna de Madrigal y de &rdona, Visomeyna de Sardefra >>. Note di poss. mss.: « Ex libris 7enza. Monsserrati Rossellò in pelle; », « Biblioteca Ballle esempl. restaurato. ] ». Leg. BUC II catechismo di Edmond Auger fu uno dei libri che ebbero più ampia diffusione nel XVI secolo. Venne aadotto in varie lingue ed ebbe numerose edizioni. L'autore, un gesuita fratcese nato neil 7fi0 ad Allernan, presso Troyes, e morto a Como nel 1591, fu un {amoso predicatore che si i distinse calviaisti e divenne confessore di Enrico III di Francia. Il volume esposto è Ia prima opera pubblicata a Cagliùli. da,l canonico Ca,nelles, al q'uale il viceré Alvato de Madrigal, nel privilegio trascritto al,l'inizio del libro, rico. nella lotta conto nosce il merito di aver introdotto la stampa in Sardegna. Arr,s s Tennlrse (Diocesi) 20 Prirna Usellensis Diocesana Synodas. CalarJ, excudebat Vi,ncentius Symbeninus Salodiensis, MDLXVL 124, llll p., 8o; rom., lingua lat. - Iniziali incise. Ep. dedic.: << Perus Fragus Usellensis et Terral' Ft= suo perfecta'm bensis episcopus, clero populoque. hoÀiti, salutem»' Leg' in petg' BCA "rii"rqrÉ sinodo di Gerson Ivan. Reims 1)6). Lione 1429' Talogo, mistico e 'filosofo. Scrisse varie opere di carattere lesu Chtisto gli venne ascetico. in un codice del 1460 a Venezia del 1483' un'edizione e in seguito L'Irnitacion non compare però in un etrenco di opere dell'autote, steso dal fratello nel L42)' atuibuita 1a prima volta in primo '\tti del a"'.!ti del secondo sinodo-di del FraÙ;;iil; iuàoi'ira.tti dal vescovo Perez(1566) ln;;l à;;;;i del sinodo di oristano Barbatà' Questi MoNreftrs, IeYur' Gerolamo il,ri ;dl'À;escovo linr& ì*u-.ntano f impegno 'profuso. dalla Chie'e pa' Esoeio, i lrte ttuy breue, y prouecbosasa satda neJl'opera di tisanamento del costuml diffusione delle norme del ,o'oyudà, a bien ruorir en el incierto dia y ii ;;J;'nella concilio di Trento. bori de la muerte. CaTlat, por Vincenci-o Sembenino, impressor del R' Canonico M' 21 ' CHrese CerrgLrcl Nicolao Canyellas, MDLXVIII' I1 volume comprende: gli ilJi;;^ì;ai i [96] c., 8o; rom., lingua spa. - Iniziali ln"-rst' E9' Pauto sub At « Illusre Sefior Don Giner Rabaca de ;'";;;;;ri;' òoncitii Tridentini, excudebat à.ai.. Seflor del Castillo de Madrona, y de la Perillos, Calati' llll' 1ru7 utio IIl, et Pio Dos aguas. Fray Iayme Montafies"' »; de Vrr.É"ii"t' SrÀUenius, tvpis Nicolai Caflel' Varonia e a c. ): « A1 muy illustre y Reuerendissimo Seles, MDLXVII' fior Don Antonio Pàmag'ues de Castitleio "' Su Canones, et deueta sactosancti' oecanenici' trat'.- Iniziali incise' UlO),322 p., 8o; cors', lingua in perg' I l i"i ii.tr. 1 noia di poss' ms' Leg' BUS successiva di so'li Ouesta edizione dei Canoni' nella licenza .alla Man'uzio' del ì.'r"tr'i- *ella contiene ri.",i'^"aa ii."'a At"to de Madrigal humilissimo subdito, '.. Antonio Atzori, Canonigo... >>. Licenza a,lla stampa {irmata da: -« M' Trlstan Canonigo di y poss. mss. passim. Comissario General >>' Note kg. in perg. BCS L'ooera. unico esemplare esistente in Sardegna' .del, già presente nel Catechismo ,i..rt.,'n.l ,quadro della produzione di argomento i'À;;.t, del primato del Canelles nel'f istituzione ;;ltg;* ,rrri fruqo.n,u nell'Isola nel XVI sec' ài ,rrt' tipografia stabile in Sardegna' 24 Coloue, Jueu 22 Grnsot'1, IuaN i{riu'rr"rrion I I {,1, luan Gerson d'e la initacion de,Iesu Chù-st.o' det ruundo' cartar' P!l.vin:J;i;-#*benino, impressor del R' Nicolas Cafiellas, MDLXVII' ;-;,;;;;;;rio l», Dl c., 16o; lingua Leg. in Petg. spa' - Nota di poss' ms' BCC **lK"ffiffiffi*d§# &. La Irnitacion de Redentptor lDecada de la passion de nuestro Cantiintitulada obra iesu Cbristo; ion otra co de su gloriosa resurreciofi; corTTpues.ta illuirissinao Sefror Don luan -Colo' io, ,t -irià, '*r, ai h Ba,o'ia de Etda' AlcaYde y Capitan iit òottltlo de Alicante, Visorrey Reyno de esto ert Magestad su General Dor Sem' vincencio é;;;r;ri. [En ca'fler, Por 'lrì.. -r ,a.iAhvrrT {I'.'futl -fl-[, Ècndr Sr n'?or urn vul-qo nunftpJtu l,id vctu [orun, cxcruphriti tìdirrrurrtti.r{ìigrtunt,4 d: nò mcdiot I r.lr lrgètre ftatrr s i' /{ir}'{{r ls-ù{11 ."Qr.linisPrr.trcr' ,!!,. .. .,t, i;', ,o r,,'o';l$n r rliquor Srn&orir Srift uutuq' rt.ldrttir, . ;."4..:,ti.'r'rl:'" : rìtlotulrì Vlltl lrlll . lt 1trt., ti' 1,.,'ltl Ji rrlì1 ll'it(l r.l','r!tcrIon'nifi [inJ l,É " ì,, trs.pc!, r n tlr r'fr'i.ùrrr Plcilrtilr' n,iloti,i,uIt",. . « De la imitacion de Iesu... » di Iuan Gerson. Tra le primissime edizioni stamDate dalla neoinstallata tipografie Canelles di Cagliari nel t567 (sch. 22) BCC fmpressor de Reuerendo Doctor Nits Caffyellas, Ca-nonigo y Vicario General la Yglesia de Ca'llet, MDLXXUI. 162 c., 8o1 cors., rom., lingua spa., la.t. € note.si ticavano da Belserrro, L., la stanpa Sailegna nei secoli W e WI, Firenze, 1968. in numerose calcografie. Ep. dedic.: « A 'la . la Emperatrice Nuestta Sefiora ». Esempl. te del front.. e di alcune ca,rte. kg. moder- ,pelle; esempl. restaurato. BUC privilegic per di la stampa di questo scritto poe- Juan Coloma tenne concesso all'editore dallo stesso 4., in qualità di Viceré di fir rilasciato al ti Sembenino dallo stesso editore, in vica.rio generale del defernto arci',,escovo de Castillejo, e confefmato dal nuovo Frmcisco Perez. menffe l'imprimatur V. Cerrolrce baptizandi, i. et reliqua 25 sacramefita ad- Secundum rnorerfl sanctae RoEcclesiae ad osam Ecclesiae PilnaCallaritanae, totiusque eius Prouinciae. loilbus, ac Parocbis pernecessarias. las- adnodum Reuerendi Ioannis Ferrer... recognitus, approbatus & pluribas auctas; curn Indice locupletissimo. CaTypis haereditatis Reuerendissimi quon- s, Don Nicolai Ca,nelles Episcopi BosaExcudebat Franciscus Guarnedus is, 1587. 295 p., 4o; rom. cors., lingua lat., spa., til. - Front. con vignetta; alcune incisioni. lnc I'editto del vicario dell'arcivescovato , Fetrer, in cui si ordina la stampa del l,ibro e acquisto da parte degli ecrlesiastici. Ep. « Antonio Auori, doctor en sacros Cano f,' Il frontespizio del libto del medico Angelerio sulla epidemia di peste ad Alghero (sch. 18) BCA ,uT:iiir,rr+:rl AN»nÉs nes, canonigo y dean de 1a sancta Meffopolitana Yglesia de Caller... A los reuelendos Rectores, y curados de las Yglesias y rectorias... ». Esempl. mancant€ delle pp. 243-260, che contenevano formule esorcistiche. Nota di poss. ms.: <( Ex libris Monsserrati Rossellò », altta nota rns. alla p. 242; esempl. censurato. Ireg. moderna i'n polle; es€mpl. lGrammaticae Latinae prima institutiol. Neap., Imprim. Laelius Sessa, Io. Franciscus Lombardus, Apud Horatium Saluianum, BUC 119 c.,8o; cors., rom., lingua lat., spa. - A. e tit. si ricavano dall'ep. dedic., tre note tip. si ticavano dal coloph. Ep. dedic.: «Andreas Semperius Ho- restaulato' Questo testo, stampato con cura dal Guarnerio per i tipi degli eredi Canelles e indiizzato al clero sardo, contiene le formule da usate neli'amministrazione dei sacràmenti. Alcune formule esorcistiche risultano parzialrnente asportate o censurate. Snunrne, Nota manoscritta nell'ultima pagina dei << Canoni e decreti » del Concilio Tridentino (sch. 21) BUS 27 T..*f § É RI 1 A N G E Lf, H"I I NCTYPA S ;?Ir,INTIS STdfi FE.S?IT,INTIS TV§ ALsl.{EI{IAfl t57 5. {# §ÀRDIT.IIAE, norato Ioannio Patricio Valentino Caroli Principis Hispaniarum praeceptori dignissimo. S"P.D. »' Note di poss. mss.: <( F. Vincen. Cas. >>, « Est. Bi- blioth. col. cal. Soc. Jesu >>, <r fr. V. Esempl. mancante del front. Leg. Casula »' Ar) ILi.l'n.P. MIC'iM ILEM E ]!f $NCAS{, &r 6'N,r f &+ &fi s I l!"r. ACCFDl'ET EI9SIIIODI [IIIERIAT lucrJ,d,* I.,florir, nrtaon ÀnJra* Lrcuna r'*lurr rum drrr,io,um durhorum rd,lrrlon bur rd cror* ùéE ,rrrifliii{ r ffiÈBsft iti*iitridfle[ {t*ii&idi* to rdomrttqh {ucre rccqttr. in perg' BUC VrrveNrrus FontuNnrus, HoNoRrus Cln26 MENTiANUS Venantii Honorii Cleruentiani Fortunati pre- sbyteri Italici aetusti ac Cbristiani poetae Carminum, libri octo. Nunc primuru typis excussi, & per lac. Saluatorem Solanum Murgensem, ab innume- ils rnendis, quae elant in peruetusto codice manu scripto purgati ... Additi etiam sunt eiusdern Fortunati, de uita S. Martini lib. IIII. Calari, Excudebat Vincentius Sembeni nus Salodiensis, Impressor R.D. Nicolai Canyelles, MDLXXIIII. i8l, 140, e iniziali [4] c.,8o; incise. l,eg. cors., rom., lingua lat. - Fregi in perg' BUC li, L'editore Canelles pubblicò anche libti di carattere letterario, di autori latini classici, come Cicerone e Ovidio, o cristiani. Il volume esposto contiene la prima edizione a stampa del,le opere del poeta latino del VI secolo Venanzio Fortunato. è attestata la presenza Sardegna nel Cinqueòento vi è Andtés Sem' pere o Semper, medico e letterato nato ad Alcoy in Spagna agli inizi del secolo e morto a Maiorca verso i1 1571, che fu app:rezzato docente di retoTra gli insegnanti di cui in rica all'Università di Yalenza. Del manuale di gxammatica del Sempere si conoscono due edizioni sarde, la prima, pubblicata a Cagliati dal Moretto nel 1557, fi però stampata a Lione; la seconda, di cui finora non si conoscono esemplari, venne pubblicata a Cagliari daI Canelles nel 1585. Ms. cart.; sec. XVI (1557); mm. 430x280; c' 89. , FuNneno sea dotatio collegii bosaquensis. r i Scritt. bastarda ita. opera di più mani. Lingua lat' Codice ornato da lettere iniziali got., elaborate in bianco e nero, al,le c. 24r, 25v e 27r, in ottimo stato di consetvazione. Restaurato nel 1978. Leg. coeva in perg. con conffafforti in pelle, restaurata. Bianche le c. )7, te dal ii i'i I itf 39-40, 78-84. Segni tabellionali. Non figurano note di poss.; si plesum€ ptovenien- 4B rr: I irir Collegio Gesuitico di Cagliari. BUC - Ms. 4 ' {'/"' witxitt- fi"* P /l** I'rr i,,ii.i lft'ii Disegni e formule propiziatorie conro Ie ferite da armi da taglio (sc. 44) AVA I1 Collegio Gesuitico di Busachi fu istituito nel t557 per i soli novizi, che così furono separati dal Collegio 1566 di S. Croce e trasferito a in Cagliari, fondato nel Si vuol ri- Stampace ne1 1584. cordare esponendo ,questo testo suiti nella diffusione zione anche in de11a Sardegna. il cultura ruolo dei e ge- della istru- sefrora de 1a Merced... den de Nuesta Sefrora de la 29 De origine Seraphicae Religionis Francisca- nae .eiilsque progressibus. Roma, $aphia Dominici Basae, L587 1363, U9l, i11., ex typo- fol.; rom., lingua lat. Esemplare incisioni. Leg. in pelle. acefaTo. Numerose BSS Padre Francesco Gonzaga da Mantova (Gazzolo, Cremona 1546 - Mantova 1620), fu Ministro Generale delJ'Ordine dei Frati Minori, vescovo di i Cefalù, Pavia e Mantova. L'opera De origine Seraphicae Religionis Franciscanae eiusque progressibus, ristampata in a di in ossequio al sovrano Spagna. BnoNoo, ANrroco 30 Parte primera [-segund.a] del libro llamado historia y milagros de N. Sefiora de Buenayre ... compaesto por el M.R.P. Fray Afitioco Brondo ... En Callar, por Juan Maria Galcerino, airo 1595. 1461, 332, 1221, 544, t4l p., i11., 8o; cors. rom., lingua spa. - lniziali incise. « Licencia a Merced... >>. Segue Màzilla Prior deste Couento de nuestro padre sant. Augustin de Callar... » e infine imprimatur di Cagliari Francesco Del Valt. Ep. dedic.: Don Francisco De,1 Va1l, Arcobispo de Ca11ar, y Opispo de las uniones, primado àe Cerdefra y Corcega... Fray Antioco Brondo... ». << BCC Brondo Antìoco (Cagliari metà XVI sec. - Cagliari 1619), religioso mercedario, dopo 1a laurea consegtita a Pisa divenne commissario generale del suo ordine. Per le sue virtù venne venerato dai cagliaritani come santo. Ance, GrovANNr FRANCESCo 3t Ioannis Arca Sardi, De sanctis Sardiniae, CaTari, typis haeredum Ioannii Mariae Galcerin, 1598. libri tres. Venezia due volumi, è fondamentale per la storia e l'evoluzione dei conventi minoriti nelle varie province, tra cui que11a sarda, che venne dal Gonzaga lhccata dal gruppo delle cismontane e ascritta alle province ultramontane Miguetr perlas ... de la Or- benestare di « Miguel de Iesu sacerdote della Compania de Iesus » e di « F. Pedro Arias de dell'arcivescovo GoNzece, FneNcrsco » e di Fray maestro N.S. Theologia, Provincial 1101, 126, 74, l2l p., 80; rom., lingua lat. - Ini- ziali incise. Ep. dedic. dell'A. a: Illusris. << ac reuerendis. D.D. AUonso Lasso Sedefio... ». Sul primo r. dopo il front. licenza .alla stampa del vicario generale: << foannes Thomas Caldentey » e del canonico Penitenziere di Cagliari: << Antiochus Matzalloy »; nel v. si trova quella dell'fucivescovo cagliaritano: << Don Alfonso Lasso Sede6o ». Alla fine indice ms. di epoca piri tarda. Leg. moderna. CSN Giovanni Francesco Arca (Bitti, rnetà XVI sec.) nella sua opera <r De sanctis Sardiniae... >> raccolse le memorie di Santi e Martiri sardi o mafiirizzati in Sardeg'na attraverso 1o mss e dell'opera del Fara. studio di j antichi codici imprimir i1 libro di Fray Francisco de toda la orden de nuestra Cumel, "general" 49 '7?VFrontespizio del manoscritto e .t"À-r'di G' Francesco Fara, il nrimo stortco sardo, che si servì della iipografia Canelles per l'edizione delle sue opere (sch. 41-15) SoRpt, Drnles 32 d'e lps Santos de Sardefra, diuiliQt Chronica -rrorro libros. Compuesta por el R'P' "i Fra^t Dimas Serpi ... Impressa en Barcelona' iuru de Sebastian de Cornellas' A costa "n d; M;;; Bernardinò SerPi,'aflo de M'D'C' in16), 215, [1] c', 4"; rom' lingua spa' Iniziali è stache c' del1'ultima niancante Er.mplute .isu. de1 Fara Gerolamo Araolla, letterato sardo amico ;J'r"1il;; a.i s..uig"ti, visse ne11a seconda..metà di Boàir-ivr-r... F, cuionito della Cattedrale ;;. L';; Sa aida, su martitiu' et ruotte-dessos et Gianuari ior';orir: *ortires Gau'inu, Brotbu' iuoor.r..ru il primo tentativo di elevate l'idioma , ii.,g,u letteraria uf{iciale' Scrisse iffi;;t;. init,r.r Rimas d.ittetsas spirituales in logudorese e italiano. Ms. cart.; sec' XVII; mm' 2O2xl50; c' ))1' la i, ,iprodott, -t. Ep. dedic' dell'A': « A Grrro Y MARTcNACCIo, JuAN GevrNo 34 SC.Y.R.M. del-Rey don Phelipe Tercero)>; segue ep.: «Al lector», e tre sonetti rispettivarnente parte del niumpho (e lo; trls i! di: n Padre {r. Diego Murillo »>, « Padre {t' Ivan Segunda liiirllt,tl*ot Martyres San Gauino, San Proto »' Gazo>>, e di « P.F. Bonaventura Machado Sta con: « Historia de' la vida y milagros del Beato Padre {ray Salvador de Horta"' recopilada por"' Dimas SerPi..' ,r. BSS Dimas Setpi (Cagliari 1550) scomparve mlsterlo- presso cul vlveva sarnente - da1 aenobio atacelitano importanti all'incariche Ricoprì .o-. -inoti,a. terno di quest'ordine. Fu in Spagna come commlsdi ,"ti. l"q"itlare nel processo di beati{icazioneigne Srluuiot. da Horta' Soisse anche: <<De P. purgatorii contra Lutberum et alios Haereticos >>' iBri..tlon, 1604) e Apodixim sanctitatis .Luciferi San Ianuario, patrones y auogados nostros en-la ciudad de Torres rnetrgi"iiii-irraefrd en la persecucion de^Diocle' 'ciano tt Maximiano Emperadores Romanos que fie el afio del Sefior 290' ",t "martvr"izados Scritt. bastarda ita. opeta di più mani' Lingua spa' Leg. non coeva in 'rnezza pe11e' Non figurano note di"poss. Citazione dal Petarca, Trionfi, alla c' 4); ,roÉ rnr.gin"ti a1le c. llv, 69, 70rv; parti debennate. ' BUC 'S'P' 6'6'27 << èahritani episcopi, cum apodixirrz sd?lctitatis Geor' gii Suellensis episcopi », (Roma 1609)' Aneorrl, GsRorarro 33 Sa ttida, su lftartiriu, et morte dessos .glorio' G.tanuart' sos rna;rilres Gauinu, Brothu ' et. istampaGuarneriu per Franciscu i" Cututit, t582' Cafrellas' Éon,Nicolau J"t" a. Et'' dedic' dell'A : ,« AsDon Alonso de Lorca Segnore R'mo ,o iIi.*- et poss', mss' Ar.hi.pir.op,, Turtitano"' »>' Note 'di 3')'63>> e <<Cav' P' Tola»' 96 p., 8o; cors., lingua sar' - .,iid.'iAi 'Capella BCS Gillo Marignaccio' soittore notaio e segretario ie1la stessa città. La sua vena poetica si accese in seguito alla scoperta, awenuta ai-suoi tempi di S. Gavino di Porto Torres, de'lle ""ffr--Umli.^ Gavino, Proto e .Gianuario' .La Santi ;;ìG; dei questo testo fu pubblicata nel 1616 di piiÀ. p^tr. 'lit,ro che è considerato il primo prodotto i., un Giovanni Gavino de1 sec. XVII, sassarese, fu del1a stamPa sassarese' Srneoe, ANuoco Relatione della rnorte che ha pdtito-in-A-!oicri il Padre Francesco Cirdno Sardo della Z;iri ai Sassari, frate conuentuale dell'Ordi' Incisione in rame dal libro de[ poeta Delitala y Castelvi (sch. 18) BUC ne di San Francesco. Tradotta da spagnolo dal Dottor Antioco Strada sardo ca[aritano. In Turino. Stampata in Barcellona, .et ristampata in Turino, per gli Heredi di Antonio Bianchi, MDCV. c., 8.; rom., cors., lingua ita., lat. - Ep. dedic.: Alf illustre et R. Signor Gauino Magliano sardo dottore in theologia, & ambe leggi, canonico di [4] « Ampurias ,r. Leg. moderna in cartone. Giovanni Andrea Contini, di Maracalagonis, piri noto con ,1o pseudonimo di Salvatore Vitale (o Salvador Vidal) {u il più fecondo autore del Sei- cento sardo, scrisse in italiano, latino e .spagnolo, opere storiche e agiografiche, in cui riunì notizie vere e {antastiche, senza alc,un criterio scienti{ico, e un compose anche lingua poema, Urania_Sulcitana, tn sarda. Ance, Aurroco 37 BUC I1 cagliaritano Antioco Strada tradusse in italiano dallo spagnolo, rielaborandola, questa breve cro- naca che descrive minuziosamente i1 martirio del ftate sassarese Francesco Cirano. Ms. cart.; sec. XVII (1638); mm. 220X160; 2$. XVI, ,4 p., 40; rom., c. p. dopo il front.: cors., lingua spa. - Ne11a prima « Licencia » di dare alle stam- pe I'opera: « Pedro Pablo Polo Canonigo de Primacial Iglesia Turritana... ». Vrrern, Serverone 36 Vida, martyrio y milagros de San Antiogo Sulcitano Patron de la Isla de Sardegna cuijo cuerpo se hall6 en las catacumbas de su Iglesia de Salcis el afio 1615 a 18 de mar7o, compaesta, esrita bistoria El Saco inuaginado co?nedid lamosa del M.R.P. Antiogo del Arca... En Sacer, en la Impr. di Hieronymo de Castelui, y Logu, por Antonio Seque, afro 1658. y olicio el R.do Fray A p. V la y nom€nos noble que fidelissima Ciudad de Sacer >>. Su1 front. nota di poss. ms.: « ex libris Ioannis Franci Dono Iacomy oppidi « antiqu,issima Saceri >>. Leg. in perg. y recopilada de la antigo del dicho Santo por Saloador Vidal Menor obseruante, Tbeologo y Predicador General de la Prouincia de Toscana. BUS Si tatta di un dramma saoo in lingua spagnola scritto da Antioco dell'Arca, gesuita sardo vissuto verso la metà del XVII sec. L'opera, ne1la sua finzione letteraria, tratta della sparizione e de1la successiva ricomparsa Scritt. ,umanistica corrente del sec. XVII; presumibilmente arrtogtafa. Lingua spa. I1 testo, che sembra predisposto per la stampa, riporta [e indi cazioni dei Éregi tip. e de1 motto. Alcune cancellature e numerose sottolineature. Comprende una breve trattazione sui letterati cagliaritani e un elenco dei << Santos naturales de Ca1ler ». Alle c. 200-2)5 una relazione su alcune antichità della città di lglesias. Leg. in mezza pel\e. BUC - S.P. 6.5.1r. la ep, dedic. del: << Doctor Pablo Ornano Saceres Pleban de Jas Parochiales Iglesias de Usini, y Tissi », a: tani nella basilica di dei cotpi dei martiri turriTorres. Dsrrrere y CesrBrvf, fosenH 38 Cima del monte Parnaso espdfrol con lds tres Musas castelldnas Caliope, Vrania, y Euterpe f ecundas en sus assumptos, pol las uarias poesias de Don Ioseph Delitala, y Castelui, cauallero de la Orden de Calatraaa, cauallerizo de su Magestad en el inJnfl. ,'";i: J i- T'1 Un'alta edizione della Tipografia in ptoprietà a J.M. Galcerinoi << La storia dei mitacoli di N.S. di Bonaria » di A. Btondo Canelles, passata (sch.10) BCC Reyno d.e Cerdefra, pregonero mayor de è1, y gouernador de los Cabos de Caller, y Gallura. Illustradas con unas Diacrises, que preceden Por Don laYnze Salicio En Ca'ller, .por Onofrio Martin, 1672. vinciale dei Cappuccini LIV,'- 441, t15l p., 40; rom., cors. lingua spa', lat. Fregi; incisioni in rame. Ep. dedic : « Al Rey nuesffo sefrot de las Espafias Don Carlos secundo ».. Contiene due sonetti del figlio detrl'A., don Geronimo Mathias De1ita1a. Leg. in mezza FAELE Pelle' Nelr XVII BUC secolo i letterati sardi §crivono'quasi in lingua spagnola e si esprimono secondo modi e forme propri del1a letteratura spagnola sempre dell'epoca. Uno dei principali esponenti del mondo leiterario locale è il poeta Ioseph Delitala y Ca' stelvi, nembro del1'aristocrazia sardo-ispanica, \a cui opera si inserisce pienamente nel quadro della produzione letteraria spagnola dell'età Ms. cart.; sec. c. XVII barocca. (18.XI.1688); mm. 147x105; EsTERCTLY l,l. in perg. Codice ,lacunoso dopo 1a ms. è par- c' l)5. BUC - Ms. 193 Antonio Maria da Esterzili ( 1645 - Sanluri 1727) non si conosce 'i1 cognome. Scrisse in vo1gare sardo componirnenti poetici di argomento re[gioso. Per ulteriori notizie bibliogra{iche vedi: Regestum Capuccinorurn Prooinciae Calaritanae, uol. fI, conservato presso l'Archivio de1la Curia Pro- 52 D§f LIBBO G. Uncroro, Caglian, ttttatti n{lvelll r 1959. Arzre.ron, F., Storia della letteratura di Sardegna, Mr, Cae\iari, 1954. c. I 'lH(1, I Àla lrl tet ANroNro Manra. le. Esrunclrv, Comedia de la passion de Nuestro Seiior Christo. A cura di Rer- Ms. membr.; ltlfirl€r' .j dllCl Bibliograf ia: sec' XIII (1228); mm. 200X ctr t 6H, lra n A, 115; ii'O {' .;ù 28v-29r. r ii? -1* t 40 INvrnrenr d,i argenti, libri e sdcli atedi, delle -cbies-e di S."Gltta, S. Pietro e S' Maria di Cluso)' Scritt. got. ital:.ana. Lingua lat. Leg' in perg' flo- scia rifatta in {ase di restauro ne1 1978' Il testo {a parte di un codice miscellaneo (30 c'), noto col titolo di Sinodo di S. Giusta, contenente 25 testi, ua cui g,li atti de1 Sinodo' - S.P. 6 bis I (iltltll t tllili Sr ritt, pel,le tl Crr rr r, Cod li.enci! drt OrJifl !ria, t priuilrgi* *rÉri. Afi) r t {, F Pe l*À fiJ(qiio, =lì 'lfr, rellti;; sl t IT{ in{t lrrive I§TO RI A t! Isls de Ccr )t (;l tLr e I 4.7 Il ,lel è importante anche perché è i1 solo prodotto finora conosciuto del1o suittorio de11a chiesa di S. Maria di Cluso; venne ritrocodice, molto bello, vato a Firenze da1 Baille, de1la cui biblioteca fece parte, e poi passò a1la Biblioteca Universitaria di Cagliari. L'inventario racchiude una quarantina di opere di diritto canonico ed ecclesiastico, libri di preghiere, messali ed anche libri di carattere scientifico tra cui un << De abaco >> ed un <r Lapidario >>. i Di PART§ P(IMERA rlr,llit 39 Scritt. umanistica corsiva. Lingua sar., spa. Leg' coeva Il I BUC Libro de comedias escripto por Fruy An' tonio Maria de Estercily, sacerdote capuchino eru Sellury txoDembre a 78 afro L688. I Cagliari. (,tlartr 136. ANroNro Me.nIe DA I di zialmente edito. Bibliograf ia: Cern,t, A., Inoentari degli argenti, libri e anedi sacri delle chiese di S. Gillia, di S. Pietto e di S' Maria di Cluso, Cagliati, 190E. Zrccur, G: Note sul codice' di S. Giusta della bi' tl rllr1r,r1 llrlitet Mr,. C^P, I. Edque f€r.6trclratigredrdy §'à64 dmm fqllil"ndr latrorr ltl'fil dc N (rr uotr 'L-iJfdfo sùénrvÉ. h.(h. P Él S'i'n'lIru @r' d+ AÉFs; 6!aJo Pridd,' I DIiGD( c{ Ii (oEqBiftr d'GdrB o' --d dalor fifbòÈ I Fofi §r'ritt, ( ffii***$.F,a:[F t' lnrte rlte p Itrrrnr rrrlglla uniuersitffia di CagLiari, in: « Sandalion »>, su PTNNA, M.G., Inaentari degli argenti, libri tnedi sacri delle chiese d'i S. Gilla, S. Pietrc e , Maria di Cluso... Comunicazione al Convegno tema: <( Storia, ambiente fisico e insediarnenti nel territorio di S. Gilla >>, Cagliari, 3-5 1983. (In corso di pubblicazione). cart.; sec. XVI (8 agosto 1565); mm. 210x155; 68, GroveNNr Fneucrsco 41 aanlris Francisci Farae arcbipresbiteri Tu/- i bibliotheca. cors. Lingua lat. Leg. non coeva in rnuza e catta matmofizzata. Bianclrc le catte 22-24, 52. Nota ms.: << Ex libr,is Monssetrati Ros»>, Faceva parte della biblioteca del Can. FauBaille e nel 1843 {,r.r donato alla Bihlioteca itaria di Cagliari. BUC - S.P, 6.'.40 Giovanni Francesco Fara, il nostto famoso sto€ letterato del '500, ci resta anche il catalogo bibl,ioteca giustamente nota, a testimonianza tipo di interessi e delle fonti immediatamente i. .Il catalogo elenca per materia i testi Ms. cart., sec. [FonvrurB XVII [?], mm. 210X160, c. Santo, eregida en la Iglesia del glorioso Prin- Pnoerzreronrn] 4a Smitt. cors. Lingua sarda AVA Carte relative ad una denunzia per pratiche magiche, ptesso il tribunale del S. Uffizio di Alghero. Le {ormule probabilmente hanno la funzione di scongiurare i malefici. RELIGIOSOT C4 Sctitt. cors. Lingua ita. volgare e lat. sono completate da disegni sim;bolici. k formule 11 possessote di questo {ormulario, portandolo addosso poteva assicurarsi f immunità da atmi d.a ta- JonN oer, la facilità del parto Ju»rcr e 4s Viene cantato nella cattedrale di Alghero durante il vespro di Natale fin dal .1503, per ricordare la discesa di Cristo sulla terra nel giorno del giudizio universa,le. cart., sec. XVII [?], MULE PER mm. 210X160, MernFrcrl Il c. in dodici strofe in lingua catatesto originale su pergamena è andato disperso. Sono presenti nella Cattedrale diverse copie ottocentesche di cui una con testo musicato. canto è articolato lana. 42 II (. cors. Lingua sarda. AVA relative ad .una denuncià per pratiche magipresso il tribunale del S. Uffizio di Alghero. di maledizione di Luigi Bella contro la faManca. AVA Ms. cart.; sec. XVII; mm. 2@X145,3)O p. Lrsno de la uenerable, 46 y Arcbicoladria det presente opeta ,che contiene gli Olficios e le Laades che la conf,raternita dello Spirito Santo era solita comporre e cantare nei tempi e ,nei modi indicati nell'opera stessa, .fu ttascdtta dal frate Maqrizio Carru fra il L726 ed'l L727, essendo prio- re della Confraternita Juan Caria Madedu. CSN AVA glio e alti benefici q'uali llarresto delle emorragie. Scritt. libraria di più mani. Lingua sardo, lat. - Ini- La XVII [?], mm. 320X220, c.2. IFonuurenro PRoPrzrAToRro Ms. cart., sec. A.CARATTERE cipe San Miguel Arcbangel de la Villa de Santo Vero Milis, en donde se cofitieflen todos los Officios, y Laudes, qae en ditbd uenerable Cofadria suelen esiilar, y ca,ntar segun uan notados en la tabla, y calendario d.e los tlteses; ... Spiritu TEOLOGA E RELIGIONE Non è un caso che il primo libro stampato da Gutemberg sia una Bibbia; nel periodo degli incunaboli (dal 7455 ^l 1500) vennero stampate in Europa, 'secondo 1o Hay, almeno 30.000 diverse edizioni, di queste circa la metà erano di argomento religioso. Dopo quellu i, g9tiCo dello stampatore di Magonza 1e edizioni della BIBBIA si rnoltiplicarono e via via che la tecnica di produzione dei caratteri si specializzata, se ne stampafono in ebraico, greco, arabo. poliglotte. Accanto ai classici della teologia scolastica (TOMMASO D'AQUINO) circolarono le opere dei padri della Chiesa (AGOSTINO) e di teologi medioevali (DUNS SCOTO) studiati e rivalutati anche a seguito degli studi platonici dagli umanisti fiorentini. Naturalmente anche le tesi dei riformatori vennero stampate e si può sicuramente affetmare che senza l'imvenzione della stampa, la loro diffusione non sarebbe stata così vasta. La Chiesa con il Concilio di Trento (1545-1563) e l'Inquisizione si batté per impedire la diffusione delle nuove idee di Riforma. La stampa era condizionata dalf imprimatur d'obbligo per i libri da pubbliòare, mentre per i libri pubblic?ti irn'apposita commissione provvedeva alla redazione ed all'aggiomamento 'di un catalogo dei libri alf indice (INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM). Questo pesante intervento censorio non riuscì tuttavia ad annullare i fermenti riformistici ed ereticali che si diffuseto largarnente ,per tutto 1'arco del secolo Lettera capitale miniata dal codice <<Compendium theologicae veritatis » (sch. 5) BUC ritfr$mf'ftil rt :r, nrrÙoEt'{F. tntil; etr,ig ,irl*i' in*rrriittit bpuli'*hi dPrlgu,. phnr,1,loquf. lln1P*^ rìf. rirrfntlr*{rf p adtirilr, rr ifrfr{urrtr', rfihfdrctnn pri r:er{rtdal; *ir:di.rlcrr tr-fu,u4r eh "'fl i-. (ù q#? rchr ttl*uhtb, IiÀtr lF nilUo Éa l§ilìe i n rl,rrlur ft s;, RÀ JJ La Bibbia scritta in arabo e latino curata dall'otientalista Raimondi nel 1591 (sch. 3) BUS xvr (ERASMO SAVONAROLA). In Sardegna le tesi dei riformatori ebbero scarsa penetrazione; di conseguenza anche la repressione dell'Inquisizione fu alquanto blanda, o comunque inefficace come dimostra 1'a1to nurnero di testi all'indice circolante nelf isola. !"i; É.ì"é1oliw ;liidr-! J: LFy'lÒ{ e!§l"1ajù]'\ czt de ' ' l'::: t'*i'i' I;"--',1"i .+*\r,l:l''':'lÌ' f. Oa)re+o4ryJ-&d\OP. . ar_i* e_lì J" É À_\ !i."i4 o,r,c,'e,p lqd rU L.J '.!ffit tlrs r,,,, 56 Lettera capitale miniata in azzurro e oro zecchino dai << Libri sententiarum » di Petrus Lombardus (sch. 6) BUC Ms. membr.; sec. XIV; mm. 180x128; c. )65. Brnrre sACRA 1 Scritt. got. libraria italiana ,su due col. Lingua lat. Il codice è decorato da rniziali miniate e rubricato con inchiostro rosso e b1u. I1 volume è mutilo delle prime carte e privo di molte lettere iniziali. In una notazione ms. compare il nome Samuel. Un'altra è di difficile lettura. Leg. non coeva in perg. BUS Pregevole esemplare - Mss. 218 scritto su pergamena finissima. BrrrIA, in latino 409 c., fol.; got. Lingua 1at. - Lettere iniziali ornate in azntro, o in rosso, o in azzurto e rosso; a,lla c. 1 una grande « B », iniziale di Bibbia, got. a stampa con ,i doppi tratti e volto umano. Unico esemplare noto in Italia. Nota di poss. rns.: <<Ex libris Monsserratai Rossellò ». Leg. in mezza petg.; esempl. restaurato. BUC - Inc. 95 (cÉr. IGI ,$ffi ,llrilllll S*,1 1676) $* Esemplare molto Lrello e ben conservato; l'aspetto del volume è tipico della migliore tipografia tedesca del tempo. Bmrre, Nuovo Tr,srenarNro ILione], Mathias Huss, 1494. Euangelium lesu Cbristi. Romae, ,in typographia Medicea, MDXCL 9-462 p., 4,; aru.-rom., Iitgua ara., lat. - I1 tit. si ricava dal tit. corrente, numerose incisioni, esempl. acefalo. Leg. in pelIe, con impressioni dorate. l,:r.: BUS L'opera è curata dal noto filologo e orientalista Gian Battista Raimondi che aprì nel XVI secolo :el;;,iJL,:,11: 57 T" Un ampio ed illustrato trattato sugli <( instrumenta »> di matitio nellbpera (sch. 28) BUC di Gallonio una tipograÉia orientale a Firenze. La traduzione latina è attribuita ad Anhnio Sionita. Cfr. Istituto Centrale per i1 Catalogo Unico, Bibbia. Catalogo di edizioni d stampd I50L-L597, Roma 1981, n. 5747. Ms. membr.; sec. XIV; mm. 275X190; c. 271. BRoN»At, Aeurlreruus Distinctiones praedicabiles fratris Aemiliani Brondat. Scritt. got. Tibraria ita., presumibilrnente di due rnani. Lingua lat. Lettere iniziatri in rosso ornate di azzurro oppure azzutte otnate di rosso. Rubricato, ricco di note marginali, talvolta sottolineate in rosso ,..,"! non coeva in mezza pe7ll,e. BUC - Ms. 81 il Non si conoscono notizie biografiche sull'autore. Si tratta di un codice del frate Emiliano Brondat che racchiude diverse prediche o meditazioni siste- ,#. e glosse marginali. Leg. mate in ordine atrfa etico per argomento. Ms. membr.; sec. XV; mm. 155X110; c.20). t: 5 CorurpBuuruu [: I theolo gicae ueritatis. Scritt. semigot. Ling,ua lat. Codice impreziosito da molte delicate miniature, alcune delle quali ornano buona parte de11e carte, altre soltanto i capilettera. Ogni capitolo è rubricato. Leg. non coeva in perg. rigida. Note mss., << Ex Bib1. Ios. Ren. Card. Imperialis », « Al1a R. Biblioteca di Cagliari presieduta dal Sig. Dr. Luigi Baylle il Teol. Antonio Manunta Direttore del R. Ospizio degli Orfanelli di S. Lucilerc il 25 dicembre 1827 »' BUC - Ms. 1g7 Si tratta di un compendio del1'opera Sumtna Theologica, attrlbtita a S. Alberto Magno (vedi anche scheda 5B n.15). :' ;ffi.l fri,,iÉ,r+q,iir'uu+' Pagine iniziale e intetna del << Trattato éontro il peccato della lingua »> di Domenico Cavalca (sch. 19) BUS Ms. membr.; sec. XV; mm. 260x175; c. 202. Pernus Libri LorvlaeRous 6 sententiarum. Scritt. got. libraria. Lingua 1at.. Codice impreziosito da 3 capilettera alle c. 61r, 108r e 142v su sfondo azzu.tro cotr contorni in oro zecchino. Altre numerosissime lettere iniziali in rosso ornate di azzotto e azzulre ornate di rosso. Rubricato. Leg. non coeva in perg. Il codice è ricco di note marginali coeve e successive che ne testimoniano l'uso da parte di diversi studiosi di teologia; acquisraro dalla Biblioteca Gui,llot di Alghero, già Biblioteca Simon, nel t936' BUC - Ms. 281 I Libri Sententiarum sono i1 testo teologico più diffuso ne1 Medioevo. L'A., Pietro Lombardo (sec. XII), considerato tra i fondatori della teologia sistematica, fu uno dei primi a racchiudere in un'opera organica f intero materiale dogmatico. Le sue sentenze furono la base comune alf insegnamento teologico. l' Ms. cart.; sec. XV [1]'lug1io 14641; mm.210x160; t. . c.141. LecreNuus, Lucrus CeBcrrrus Frnurelrus t § 7 lDiuinae institutiones) contra Gentiles. Scritt. semigot. Lingua lat. Codice ornato da lettere iniziali in rosso e azz:tfiro; r,ubricato con note marginali in rosso e nero. Manca la I c. I1 titolo si ricava dalla c. di guardia. Presumibilmente proviene daI convento di S. Francesco di Stampace. BUC - Ms. 140 Si tratta di un codice di Lettanzio trascritto entro i1 13 1ug1io 1464 da Genesio Laporta del terzo otdine di S. Francesco nella parrocchia di S. Clemente in Novara (vedi explicit c. 137r e I38v). Lattanzio, apologista latino vissuto a1 tempo di Diocleziano e di 59 Frontespizio della Bibbia in latino, piezioso incunabolo conservato alla BUC (sch. 2) Costantino, du insegnante di retorica a Nicomedia in Bitinia. ,7/ .-///""Pt " 'n Da un altro raro incunabolo << La dottrina della vita monastica » di San Lorenzo Giustiniani, è tratta questa incisione (sch. 20) BUC aoctrinr ocu6cato Zrnr('rs prtrinrchr Anrnnosrus, saalo De officiis. Romae, Johannes Phi'lippus de Lignamine, 1473. t88l c., fol.; rom., lingua 1at. - Nota ms.: « aprobatus iuxta regulas expurgatorii noviss.e Hispa,1i editi 1632 ». Postille mss. passim. Lettere iniziali miniate in oro e vari colori. Leg. non coeva in perg. Provenienza: monastero di S. Maria in Bethlem. BUS - R.A. D7 (ctr.IGI 4r0) Primo tentativo di cata al c1ero, ma di fatto a tutta la società sintesi dell'etica cristiana dedi- AucusrrNus Auxnttus, cristiana. I santo De ciaitate Del. Neapolis, Mathias Moravus, 1477. L2951 c., fol.; got., lingua lat. - Postille mss passim. Lettere iniziali miniate in oro e vari colori. Testo rubricato in rosso e blu. Leg. coeva in perg. 11 restauro ha consentito il recupero de11a perg' ms. in caratteri got. iutilizzata per f indorsatura. Provenienza: Convento dei Carmelitani di Sassari. BUS _ R.A. Una del,1e numerose t$ (&.IGI edizioni delI'opera e73) di S. Ago- stino. DuNs Scorus, Qu ae s t 10 JoHANNES io n e s q u o dl i b e t al es. Venezia, Johannes Herbort, ed. Giovanni da Colonia, Nicolas Jenson e compagni, l4.Xll48l , [114] c.,4o; got. Lingua lat. - Mancante della c. t; numerose glossg mss. Sono rimasti bianchi gtri spazi lasciati, come nei mss. per eventuali decorazioni. 60 flblrscon concozo0n tiisvuefis etnilaiteftameffL o §oo- t\z€ qé oslia vigs monafti(o Pagina della Bibbia conservata alla BUS mutilata delle pregevoli lettere miniate (sch. 1) Lettera capitale miniata della « Biblia sacta » (sch. 1) BUS Sulla c. 1 nota di poss. ms.: « Ex Coll. Calarit. Sm. in mezza pe,l1e. BUC - Inc. 105 (cfr. Jesu r>. Leg. moderna IGI j595) Giovanni Duns (1266-1108), chiamato Scoto per l'origine scozzese, francescano, ii famoso « Doctor Subtilis », compì i suoi studi a Oxford, dove lesse, come poi all'Università di Parigi, Pieuo Lombardo. Dovette ptesto tornare a Oxford per aver parteg. giato in favore di Bonifacio VIII contro il re di Francia, Fi1ìppo il Bello, ma in segu,ito poté tornare a Parigi e nel 1105 conseguì ivi il dottorato, e vi tenne una disputa pubblica (quodlibet), poi fu anche a Colonia dove morì. Teologo molto apprezzato, pone i fondarnentali problemi teologici e filosofici in opposizione al pensiero tomistico. Lo « Scoti smo » divenne dotrina urf{iciale dell'ordine ed ebbe grande diffusione nei secc. XVI-XVII. TosrAno, AroNso 11 Confesional. ISa'lamanca, tipi del « Nebris- sensis, Gramatica Castellana >>, 1498f . [56] c., ill., 4"; got. Lingua spa. - ALla c. 1v una incisione riproducente la messa di S. Gregorio; all"a c. 1r una nota ms. indicante <( Auctor est Alphonsus a Madtigal, episcopus Abulensis »; molte note mss. ai margini; nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò »; sul piatto anteriore interno figurano alre note di poss, ivi sistemate in fase di restauro. Leg. in perg. rigida; esempl. restaurato nel 1965. BUC - Inc. D4 (ér.IGI 969j) Alfonso Tostado de Madrigal, celebre teologo spagnolo, nato a Madrigalejo, piccolo borgo dell'Esuemadura, agli inizi del 1400, deputato a,l Concilio di Basilea, venne in Italia dove, a Siena, sostenne, alla presenza di Eugenio IV, ventuno proposizioni teologiche, alcune delle quali non rneritarono l,approvazione del pontefice. Tornato in Spagna, fu {atto vescovo di Avila; rnembro del Consiglio reale di Ca- {iilS.{àirl"i;t* *,, i : i *i - è .': .1. ..j. i' .: I ,. .i ,,,1" : -., " ,11 & r§1 l& :,&ffi 61 I e P dalla Biblia saua >> (sch. 1) BUS; C dal « Compendium » (sch. 5) BUC Q dal « De Civitate Dei » di Lettere capitali miniate: « S. Agostino (sch. 8) BUS stiglia e grande referendario. Unico esemplaÌe finora noto in Italia. u," Jp,', 12 Tonanaaso o'"A.qutno, saalo Santi Torne de Aquino... in t r 11t ii.,u*,. itl'!,.,,,r primuml-secun1r dum) librum serxtentiarur/l scriptum. Impressum Venetiis, Mandato et Sumptibus haeredum ... Octauiani Scoti ." et socioruln, ì r*" s, frji !trr.ai'. 15t9-1520. 119, t52 c., fol.; got. lingua lat. - Esempl. mancante del front. Il nome dell'A. e il tit. si ricavano dalf incipit. Le note tip. si ricavano dal coloph. Iniziali incise. Leg. in pe11e su assi li legno con fermagli metaltrici. BUS S. Tommaso (Aquino 1225 ' Fossanova 1274), nassimo filosofo scolastico, discepolo di Alberto Ma- gno, dottore in teologia, insegnò negli Studi di Parigi e di Napoli. La sua Iilosofia è una rielaborazione in senso cristiano ed intellettuale del pensiero aristotelico, in codlflbtts coru Propcr ;quc Jrr ln nollncB nobls Putsr. sidcndfi clÌ:r brc dand'bu contrapposizione a1 misticismo platonico dei Francescani. Enesuus Rotrnooaturus 13 Apophthegmatuftt ex oPtimis utriusque linguai scrip:toribus per Des. Erasmum Rotero- ,rr t-.,;',1ft1" f lerrPtr iiwdrrrt,dful"-.c' , collectorum libri octo. Lugduni, Apud Seb. GryPhium, 1548. ào*u* « Rauenspurgo... ». Esempl. censutato. Note Ex libris Monssemati Rossellò >>, << mss': Vistos y corre- », « Expurgatus iuxta Indic:ttr Hispanum anni 1612. Ex commissione dominorum Inquisitorum Pintor, et Benavides. Calari ) deccmbris 161)..»" gidos Leg- ir-r perg. BUC 62 ,,'ì i - 672, l4}l p., 8"; cors.. lingua 1at' - Ep' dedic': « lllustrissimo Ptincipi iuniori Guilhelmo, duci C,liuensi Iuliacensi, Montensi, Comiti Marchiae et in Sur# f,rt$lltell i'It§', Si? tllhlrn$&c firprrrlirtld* 'ri d$:fiitk'liiltil n'rrt.rqrtt'": r{i.lrqpIj lÌrPfl4 i nilirrrl rri *'fi rlti;,{rqrri .'lrrtr. 4r r,'r tltrtt't'lilh,'ili,p "ty',: [nrnrf;,r *r *d ir*:lhr$r{rr plu I'ifl ur,, ni;t *rdrt,rruli* lilpli [";q.,rr. Y' fl;fft lh'rx i p:lrr lo$rur *r.rs; {r*lkliìf ? }t*ltirl i { }!l.t1!K'l'{r bipt§tlsfi L'incipit al « Compendium r» con nota di donazione alla BUC (sch.5) Tra gli ostacoli che il libro incontrava nella sua diffusione vi era 14 censura, che poteva interessate anche testi in circolazione da tempo su,l mercato librario. Un esempio è quest'opera di Erasmo da Rotterdam, pubblicata a Lione nel 1548 e censurata a Cagliari pid di sessant'anni dopo. IoHeNuns Cnysosrouus, santo D. Ioannis Chrisostomi ... in sancturn lesu Cbristi euangelium secundum Ioannem lMarcuru et Lucamf Comrnentarii... ab Arùanoruru faecibus purgati et in lucera in sacrae paginae Tyronurn gratiam modo recens sue rrzinori lorma aediti. Parisiis, apud Be- nedictum Prenotium, via Fremen tella, sub insigni Stellae aure^e, 1558. 2$,79 c., 8o; rom., lingua lat. - Ep. dedic.: « Francisci Aretini in Divi Ioannis Chrysostomi, ... commentariorum super Ioannis Evangelio ad clarissimum virum Cosmum Medicem Florentinum, Praefatio »>. Note di poss. mss. sul front. Leg. in perg. BBC S. Giovanni Crisostomo (Antiochia 344 - Cappadocia 407) divenne. patriarca di Costantinopoli. ber Ia sua strenua opposizione alla corruzione delle alte gerarchie ecclesiastiche fu esiliato dalf imperatrice Eudosia. Fu uno dei migliori oratori del1a patrolo- gia greca. Di lui possediamo olre ,settecento opere fua oruzioni, omelie e trattati di morale. ArsBnrus M.tGNus, saalo 15 Alberti Magni Paradisus anirnae, de uirtutibus liber I.; eiusdem, De adbaerendo Deo liber L Antuerpiae, ex officina Christophori Plantini, MDLXXXI. 221, L2) p., 16; rom., lingua lat. - Note di poss. 63 I I <( Dottdna »> (sch. 20) BUC San Lorenzo Giustiniani di Un raro incunabolo, I'unico esistente in Italia: il « Confesional »> di A. Tostado da cui è tratta questa incisione (sch. 11) BUC mss.: <( ex libris S.P. Bernard P.D. »; « Mons. Scamerone Jean Baptiste Pretre Auxiliaire à S. Joseph- Marseille Ler Mai .1872>>. Numetose note mss. Passttn' BF"T S. Alberto Magno (sec. XII), uomo di multiforme ingegno, scrisse opere di vario genere e fir un grande raccoglitore di materiale. Spogliò la filosofia aristotelica degli orpelli orientàli, calandola invece cultura cristiana contemporanea. NelJe scienze nat:urali egli può essere ionsiderato un precursole del metodo sperimentale. ne11a Ms. membr.; sec; XIV ex.; mm. 425x270; c. Grov,c,NNr DA LEGNANo 179. 16 lCommentaria) in Clementinas; lseguono: Additiones Jobannis Calderini super Clemen tinasl. Scritt. got. bononiensis di mani diverse. Lingua lat' - Codice ricco di iniziali miniate a colori vivaci con sviluppi ornamentali {ogliati sul fondo prevalente- mente azzurro e gocce dorate circondate'di nero; i capilettere racchiudono' volti presumibilmente di chierici. AIla c. 1r una miniatura gtande rappresenta l'offerta del codice al Papa (Urbano VI) sul trono; a pié di pagina, nel,lo spazio tra le due colonne, lo di Pedro de Luna (antipapa Benedetto XIII) ed un monaco nell'atteggiamento di chi offre il codice al sommo pontefice. Altra sustemma cardinalizio Giovanni da Legnano, nato a Milano nel botgo di Legnano, celebre giureconsulto, esperto di diritto civile e canonico, autore di trattati morali e politici, è ricordato per la prima volta nel 1-J50 come lettore di diritto nell'Università di Bologna, città nella quale morì ne1 1181. Tra le sue numetose opere si ricordano i commentari alle Decretali e alle Clementine. I1 codice era stato fatto preparare dal cardinale Pietro de Luna, innalzato aIla porpora nel 1375, e doveva essere offerto aI papa. Il codice cagliaritano rimase probabilmente al de Luna e con lui passò in Spagna, da dove il Rossel,lò portò in Sardegna molti suoi libri. Bibliografia: Pap6, R., Il pin bd cadice delle Biblioteca Uniuersitaria di Caeliari, Ms. 2 in: « Accademie e Biblie teche »> a. XX (1914), nn. 3-4, pp. D2-134. GreNuazza, E. - D'Lanro G., Vita e opere di Giouanni da Legnano, Legnano, 198). Vro.e., Menco Grnor-enro 17 Marci Hieronyrti Vidae Crernonensis... Cbri' stiados libri sex. Cremonae, in Aedibus Diuae Margaritae, Lodovic. Britan. impr. anno a partu Virginis MDXXXV, mense octobri' [156] c.,4o; cors., lingua lat. - Nota di poss' ms.: Collegij Societ. Iesu Sassaritani Sancti Ioseph ». « Leg. in perg. BUS perba miniatura alla c. i56r dove iniziano le « Addi- ii tiones super Clementinas ». M,iniature della scuola da Bologna. Leg. non coeva in mezza pel' le. Pervenne a1la Biblioteca nel 1799 con 1e raccolte gesuitiche di cui {aceva parte dal 1611, dopo la morte di Monserrato Rossellò; è accertato che fece par- di Nicolò te de1la biblioteca de1l'antipapa Benedetto XIII (cfr. studi in corso da parte dell'Institut de Rec'herche et d'histoire des textes de Paris). Nota di poss. ms.: t « Ex libris Monsserrati I .I 64 Rossellò ». BUC - Ms. 2 Vissuto nel XVI sec., 1'4., durante la sua permanenza a Roma, tece amicizia con illusui letterati del tempo, quali il Bembo, i1 Sadoleto, Venne eletto vescovo a1 il Castiglione ecc. di Alba nel 153) e partecipò Concilio di Trento. Scrisse le Constitutiones syno- dales e poemetti di argomento sacro e profano. << De officiis » di Sant'Ambtogio (sch. 8) BUS Prima pagina del SevoNenore, GrnolAMo in oro e altri colori manosgitto di P. Lombatdo Lettera capitale &I (sch. 6) BUC 18 Della sernplicità della aita Christiana, nella quale insegna come oiuere debbe il aero Cbristiano. In Venetia, al segno della Speranza, MDXLVII. 64, )2 c., 8o; cors., lingua ita. Iniziali incise. Ep. dedic.: Frate Hieronymo inutile servo di Iesu Christo à gli eletti di Dio del,la città di Firenze... »>. << Leg. in perg. BUS Girolamo Savonarola (Ferrara 1.452 - Fienze 1498), predicatore domenicano, attivo soprattutto a Fitenze, condannò i costumi dissoluti della Chiesa e della società annunciando una prossima rigenera. zione preceduta da sventure e castighi. Scomunicato da Papa Alessandro VI e abbandonato dai suoi cittadini fu condannato alf impiccagione; ii suo corpo venne arso e le aeneri gettate in Arno. DonrBrurco contla il peccato della lingua, det- Cever,ce, Trattato to * i{}{:&rb,i 19 Pungilingua. Firenze, IBartolomeo di de Libtil, t494. Francesco 11421 c.,4o; rom., lingua ita. - Note mss.: « My si- gnor don Antonio Sanno Pederi quale bese las manos su criado Ant. Cucurra »; « Ad usum patris fratris Bernardini Deliperi Sassarensis »>1 Huius << libri est possessor Amonta Nachyo ad usum fratrum minorum r>. Sono aggiunti frammenti membr. di un codice grammaticale del sec. XIV. Esemplare mutilo e lacunoso. A paruiile sostituzione del testo de1 quaternion'e H è inserita una c. ms. in got. Leg. coeva in pelle con impressioni a duoco. Provenienza: S. Piero in Silki, comprovata dalle lettere SP incise.a fuoco nel taglio-testa. L'opera è legata con: È lrutti della lingaa dello stesso autore BUS . R.A. LD {Cfu. TGT 2636) 65 Il frontespizio (sch, 25) dell'opera del De Castto sulle punizioni da infliggere agli eretici Lettera capitale miniata dal « De Civitate Dei » di S. Agostino (sch. 9) BUS Come altre opere dello stesso autore anche questa mira a diffondere sentenze ed esempi morali per il miglioramento dei costumi. IV§TA DE HAERETICO. RVM I}YNI. :tod!, GrustrxreNr, Lotr,Nzo, santo 20 Dottrina della uita monastica. Venezia IBernardino Benaglil, 20.X.1494. [115] c., 4o; got., lingua ita. - Iniziali ornate e fregi; alla c. 1r un'incisione riproducente-,S'^Pietto e §.' Pnolo che reggono il monogtamma IHS; alla c' 2v un'alffa riproducente l'autore preceduto da un chierichetto; a1la c. 114v un'altra con S' Maria Maddalena e S. Francesco che sostengono la parola Maria e sullo sfondo una piccola chiesa. Nota di poss ms.: o Guillot »' Leg. in Perg. BUC - Inc. 220 (ctr. 1900 IGL806) Lorenzo Giustiniani (88l-1456), veneziano, {ondato- re della congregazione dei Canonici regolari di S' Giorgio, Vescovo ne| l$) e primo Pariarca di Venezia dopo il 1451, quando Nicolò V vi eresse il patriarcato, mirò a riformare 1a disciplina ed i costumi del cleto; austero e caritatevole, scrisse opere pervase di misticismo. Fu canonizzato da ,A,lessandro VIII ne1 1690. Questo raro incunabulo è l'unico esempio a Venezia con ritratto d'autore; appalteneva alla Biblioteca Guillot, già Simon, di Alghero e f'u acquistato dalla Biblioteca nel 19)6. AvunRrcH, Nrcor-es 21 Directorium inquisitorutn. Sequuntur decre' tales tituli de summa trinitate et lide catholica. Impressum Barchinone, per Iohannem Luschner Alemanum, sub factis et expensis Didaci de Deqa, MDIII. l23ll c., fo1.; got., lingua lat. - 11 nome de11'4. e ie note tip. si ricavano dal coloph. Tit. del coloph.: Directorium inquisitorum beretice prauitatis. Inci' sioni. Ep. dedic.: « Ad reuerendissimum d. episco66 LTBR.I rt!, CÀSTRO I.ALFONSO,{ ZrhorcnIicotdrnE Miooft ù, reglllnrir ObtcrulDUqptolitrh lrrÉi tr cobiéùdÉBsùE GdB il{uE*ì }*{gltili Hnt.nnpadPNnB*t frt ir. daz hfltldifrD*, II « Libro delle sentenze » di S, Tommaso con i piatti esterni logori per un uso improptio si direbbe (sch. 12) BUS Bellissima incisione con interessanti soluzioni prospettiche tratta dal << De Officiis » di S. Ambrogio (sch. 8) BUS pum Palentinum Comiten Peinic. Petri Badie epi Frater Nicholaus Eymerici ordinis fratrum predicatorum... Venerabilibus patibus, Ératibus eiusdem ordinis... ». Nota di poss. ms. << Ex libris Monsserrati Rossellò ». Alffe note mss. Leg. in mezza stola >>. <r pefg. BUC II testo che si espone è una sorta di msnuale indirizzato agli inquisitori, scritto da un teologo domenicano, nato a Gerona in Catalogna nel 1120 e morto ne1la stessa città nel 1399, che fu cappellano del papa Gregorio IX e inquisitore generale della Coro- na d'Aragona. nardus Lutzenburgus drtiurn €! sacrarunt literarum plolessoi,, oldiflis Praedicatorij quinque libris conscripsit... Editio quarta, nultc ab ipso autore et aacta et recognita. Apud Sanctam Ro. imperij Coloniam, impensis celebemimi bibliopo'lae M. Godeftidi Hittorpij, MDXXIX. L1521 c.,80; rom., lingua lat. - Front. con cornice; alcune incisioni. esempl. censurato. GlretrNo, PrErno CCCXI, [1] c., iol., rom., ebr., lingua lat., ebr. Ep dedic.: <r Ad Inuictissimum Maximilianum Caesarem, Romanorum Imperatore semper augustum, Petri Galatini ordinis minorum epistola ». Disegni e note mss. su1 front., tra cui: « Author huius libri est Fr. Rairnundus Martin Ordinis Praed. licet {also attribuatur Petro Galatino ». Leg. ,in perg. BUC Piero Colonna, detto Galatino dal paese d'origine, Galatina in Puglia, fu teologo e studioso delle lingue greca, ebraica ed etiopica, e divenne discepolo a Roma di Elia Levita, da cui fu indirizzato verso g1i studi cabalistici. LuTZENBURGo << Reuerendissimo... kg. in perg. BUC 22 Opus toti Cbristianae Reipublicae, ffiaxilne utile, de arcanis catbolicae ueritdtis, cofttra obstinatissimarn Judaeorafix nostrae terflpestatis perlidiam: ex Tahnud, aliisque hebraicis libris fiuper excelptum... Ortonae maris, per Hieronymum Suncinum MDXVIIL Br,nNenpus DE Ep. dedic.: Hermanno de Vueda, sanctae €cclesiae coloniensis archiepiscopo... ». Note di poss. mss.: <( Ex libris Monssemati Rosseltrò », « Coll. Calarit. S.J. pro Bibliotheca >>. Glosse marginali mss. e sottolineature; L'A., domenicano, professore di arti e teologia, svolse le funzioni di inquisitore generale ne1la diocesi di Colonia, dove morì nel l5)5. Du PRreu, GesnrBr 24 De uitiis, sectis, et dogrnatibus orianium baereticorum... per Gabrielem Prateolunt. Coloniae apud Gervinum Calenium, et haeredes Ioannis Quentel (typis Godefridi Kempensis),1581. 1921, 519 p., 4"; rom., lingua 1at. - Alcune iniziali incise. Ep. dedic.: « Reverend. et Amplissimo viro ac domino, D. Carolo de Humieris, Baiocensi episcopo meritissimo ». Nota ms.: << Speciali mandato d.ni don Fran."i Ortega de Castro Ruines, BUS zg Catalogus haereticorura... qaenu F. Ber- regni Inquisitoris hunc Librum expurgavi hoc die 6 iunij 1690 Franciscus Pilo ord... B.N. Sancti officij qualificatoris e Loci Saceris Capucinorum ». Leg in Gabriel Du Preau (À{arcous.sis, Péronne 1588), dottore in Essonne , 1.311 teologia, grammatico e 67 TDopo molti il IV << Concilio Lateranense indici » vennero divulgati in tutta Europa. Qui il frontespizio di un elenco di Iibri proibiti pubblicato in latinista, insegnò bellesJettres nel collegio di Nav^tta e diresse quello di Péronne. Scrisse anche Rudirnenta prima gramtnatices... (1575) e numerose opere di teologia e di storia teligiosa dei s,uoi tempi. Ce.srno, ArroNs or 25 (excudebat Iacobus Faure), M.D.LVI. t241,672, l21l p.,80; rom., lingua lat. - Alcune iniziali incise. Ep.'dedic.: , « Invictissimo, atque Chri. stianissimo Carolo huius ,hominis Quinto... >>. Nota ,ms. Leg. in perg. BUS Alfonso de Castro ,(7amora 1495 - Bruxelles 1558), studioso di diritto pèrtale, teologo fràncescano e di larga .,fama, fu dai òommercianti spa- gnoli, residenti nelle F.iandrc, chiamato a lruges nel 1532 1ìer difendere tra fede cattolica dagli attacchi del luteranesimo. ,Scrisse anqhe: Aduersus haereses (Parigi 1534 e Anversa 1560) e nel 1550 De potestate legi poena'lis. INoBx 26 et Catalogus Librorurn probibitorurn, vfiafldato lllustriss. ac Reuerendiss. D.D. Ga' sparis A. Quiroga ... Madriti, apud Alphonsum Gomezium Regium Typographum anno M.D.LXXXIII. 16), 96 c., 40; cots., rom., lingua Iat., spa. - Sul v. del front. Pablo Garcia ,Segretario « del Consejo de su Magestad de la santa general Inquisicion... »> e negli anni sopraindicati Don Gaspare de Quiroga ('tassa cada pliego del Catalogo de los libros prohibidos, que por su {nandato se ha impresso este presente anno a cinco testimonia che nel luogo 68 note mss. Leg. in perg. BSAO Su,lla base del can. 1384 del Codex iuris canonici e a seguito della proibizione sancita nel IV De iusta baereticorum punitione, libri Lil. F. Alfonso a Castro Zarnorensis, ... aatbo/e, /t!t/tc rccens acòurate recogniti. Lugduni, apud Sebastia,num Barptolomaei Honorati, predicatore marauedis... >>. Numerose Spagna (sch. 26) BSAO Concisenza l'au- Lateranense (1515) di stampare ,libri torizzaziote del Vescovo, la Chiesa intodusse l'uso di pub,btricare elenchi di libri proibiti. I primi elenchi ufficiali redatti per ordine di Paolo IV risalgono ù1557 e a\ 1559. Lo stesso Pontefice nel L563 fece pubblicate il così detto Indice del Concilio di Trento, e nel l57l fu istituita da Paolo V la S. C.ongregazione dell'Indice, abolita nel 19L7 da Benedetto lio rNDEX LIBRORVM Itcucrondd' crpurcarocum, lllilfttllimr *c D.'D. E^ sr^ ois qvt aooe, Cardrnrlir Totctani Hrfprn. gcncralit Archicp.-lotluifirorit & nlfl ir cdrnm' DE €ONSTàIA SVPÉ.§N4 I S u**r S, §r w*lis l*quift' xv. IN»sx et Catalogus librorurn probibitorurn... Gaspalis a Quiroga... denuò editus [segue fadex librorum expulgatorum...1. Madriti, A pld Aìfontuh Crmtz,u B..iiud I l PoiilPh$! rmo. M,§.LXI*l IIL apud Alphonsum Gomezium, 1583-1584. 16)'( 96, 16l, 194 c., 40; rom., cots., mult. - Iniziali incise. Sul front. compare nota ms.: << Es de sto officio de la Inq,uisicion dese al sor commissatio »>. Nel ptimo r. dopo il front. si tova l'artoizzaziorrc alla stampa e alla vendita firmata: « G. Cardinalis Toletan. Por mandado de su seioria illustrissima y reverendissima... Pedro de Valle Villamafian, secretario »>. A c. [4]: « lettera ai lettoti ». Leg. in petg. Perg' BUS Ger,roNro, ANroNro Trattato de gli instramenti di martirio, e delle uarie manierc di martoriare Dsate da' Gentili contro Christiani, descritte et intagliate in rame... In Roma, lpresso Ascanio e Girolarno Dona,ngeli, 159L. l4), 159, Front. in l9f p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. e neto; flegi, numerose incisioni. rosso Ep. dedic.: « All'Illustrissima et Eccellentiss' Si' gnota Oiimpia Orsina Cesis duchessa d'Acquasparta ». Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserati Rossellò ». Leg. in perg. BUC Questo trattato sulle tecniche di tortura, scritto da un sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, fondata da S. Filippo Neri, è illusuato da numetose incisioni in rame del fiorentino Antonio Tempesta su disegni di Giovanni Guerra. FILoSOFIA È difficile demarcazione Frontespizio del philosophicis << De rebus » di Plotino (sch. 8) BUC :racciarc una linea netta di ffa 7a filosofia e la teolo- gia nei secoli XV e XVI, così come è difficile farlo per il medioevo. Le opere di ARISTOTELE, le epitomi e i commenti ad esse rappresentarono fino al secolo XV il fondarnento di ogni sapere filosofico da77a metafisica, all'etìca (a\|a fisica e alle scienze naturali). Solo nel '500 Aristotele cessò di esercitare quel predominio sulla cultura filosofica che avevà in precedenza. Si sviluppò invece una rinascita di studi platonici che prese le mosse da quella corrente di studi platonici e neo platonici presente durante tutto il medioevo; ma rnentre nel medioevo ci si basava su alcuni testi tradotti di Platone e Proclo, su Boezio e soprattutto su S. Agostino, gli umanisti grazie alla conoscenza della lingua greca, studiarono 't i I li 1 ri i. gli originali. Con MARSILIO FICINO e la sua Accademia platonica venne messa a disposizione dei lettori occidentali la prima traduzione latina di tutte le opere 'di PLATONE e di PLOTINO. Creazione originale furono, invece, « DIALOGHI D'AMORE » di LEONE EBREO, sintesi di platonismo ed ebraismo che costituì un testo fondarnentale della cultura de1 secolo XVI. r :l i ' BASILEAE, SItD PTÌKYÉ Éiis E§§H] !, lX t r ;t 69 tr' Le opere di Platone in greco, testo del 15i4, conservato nella BUC (sch. 7) Ms. membr., cart.; sec. XV; mm. 200X150; 128, di cui 32 membr., 96 carr. CouprNoruu c. Postille mss. passim. Testo rubricato tlu. Leg. non coeva in in rosso e Ìrertr n^ATC)NO> perg. BFT (Cfr. IGI 8867) rtC iio{NrM;rnN rDox^oy ris lò{ tifl^roN, ?i ro^rr'. r^i ri: nr"rì;r re', ct:rvrof ie: arri:to'. 1 Editio princeps delle opere filosofiche siue breuissirno commelttaria ethicorum Ari' stotelis uulgari sermone. di Seneca, stampate in una splendida edizione impressa con caratteri tondi molto simili a quelli di Nicolas Jenson. g tfii,/*, 1",".2. PLATONIS OMNIA OPERA PROCLI IN CVI COf Soitt. Semigot. Lingua spa. Alla c. 13v una lettera iniziale E », con inchiostro rosso, senza pret€se. Leg. non coeva in mezza pelle. Il codice è in per<< fetto stato di con§ervazione. Sono stati lasciati spazi bianchi per iniziali (eventuaLi miniature). Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati t"df,,:r;r. ,, Compendio relativo all'Etica Nicomacbea (dedicata al figtrio Nicomaco) che tatta de1la {elicità, della vittù, delle libertà volitive, delle virtù rnorali, della giustizia, delle virtù ruzionali, de,ll'amicizia, delle virtìr contemplative. Esemplarc presumibilmente scritto ad uso di docenti o studenti. & Politicr, rhe Èurc uttc* Tiruum'ANTÀtrIIS HrE,nocrEs 3 In aareos aersil.s Pythagorae opusculttm praestantissimurn et religioni cbristianae cofisentaneum [in lat.1 Trad. Jobawtes Au' rispa. Roma, Arnold Pannartz, 2lIX1475. Lingua lat. - Sono rimasti bianchi nei mss., per eventuali decorazioni. Il volume fu acquistato dalla Biblioteca Guillot di Alghero, già Simon, nel 1936. P^n.na'rtz è considerato il primo ad introdurte la stampa in [92) c., 8o; rom. gli spazi lasciati, come Italia. BUC SnNece, Lucrus ANuerus 2 - Inc. 22-7 '(dt. IGI 4727\ Ierocle di Alessandria, discepolo di Plutarco ad Atene, tenne una celebre xuola ad Alessandria dal 415 al 450 d.C. Il Conmextario è l'unica del,le sue opere che sia pervenuta intera, molto celebre e studiata in tutto il Medioevo e nel ,Rinascimento. La traduzione è stata fatta da Giovanni Aurispa, scopritore di numerosi mss. greci e latini. lOpuscula philosophical, De rnoribus; De quattuol uirtutibus; De renzediis lortuitorurn; De clernentia; De benet'iciis; De ira; De mundi gabe{natione; De uita beata; De consolatiofie; De tranquillitate oitae; Quornodo in sapientem non iniuria; De breuitate uitae; Prooerbia; Epistolae... Ista fsr»onus HrsparrNsrs, saflto 5 con: I S. Hieronymus. Prol,ogus super Epistolis Pauli ad Senecam et Senecae ad Pau- Etyrnologiae. Isegue] De surnmo borto. Ye' lum. N,eapolis, Matthias Moravus, ... 1475. nezia, Peter Lòslein, 1483. 12541 c., fol.; rom., lingua lat. 'La l" C. di guardia contiene un indice ms. delle opere datato 1478. Norc mss.: « D.L. >> a margine di uno stemma colorato in rosso e giallo; « ...Lomellinus Paul Vincentij »>. 70 t4l, i01, l2l, 28 c., i11., fol.; sot., sre., lingua lat., g[c. Numerose incisioni. Alla c. 52v schema delle relazioni di consanguineità. Numerose note mss. Nota di poss. rns.: « Collegii Calaritani Societatis ]esu ». Philo6phi. mxim, !ùffi :t,.,É. rFtk'xrràù*d HùbÀ,.it,tr,@,ht»lù, AdicClu ai:m cftin Phonir omni., f.ncniiù Inrlcr. m & mbmuoorbilim, @ BÀSILEÀE ÀPVD IOÀN- VALDERVM, MENSE MÀRTIO, ÀNIIO ,.-Ò. ffiTIIi. I commenti di Egidio Romano Analitica » di Atistotele: all'<< frontespizio dell'incunabolo (sch. 5) BUS Sono rimasti bianchi gli spazi, ,lasciati come nei mss. per eventuali decorazioni. Leg. in perg. BUC - Inc. 44 (dr. IGI 5406) Sa,nt'Isidoro, nato velso il 570, divenne atcivescovo 1121,279 c., 8o; cors., lingua lat. - Le note tip. si ricavano dal coloph. Leg. in perg. BUS Macrobio, scrittore latino vissuto nel IV sec. d.C., africana, fu profondo conoscitore de1la lingua greca. Fu anche autore dei Saturnalia, in sette iibri di vatio argomento e di uno scritto di Siviglia intorno al 600 e morì nel 636. Le Ety' forse mologiae sono una grande compilazione enciclopedica che raccoglie f insieme de1le conoscenze culturali del mondo romano-cristiano agli tntzi de11'Età grammaticale di otigine . medievale. CoroNNe, Pr.c,ro Ecr»ro 1 5 Platonis omnia opera cum commefitariis Procli in Tirnaeum €v Politica ... Basileae, Venetiis, Simon de Luere (impensis Andreae apud Ioan. Valderum MDXXXIIII. Expositio in Analytica priord Aristotelis. Torresani de Asula), 1499. c., 81 c., {ol.; got', lingua Lat. Legata con alre opere. Note ms.: ,(( Fr. J. Maria »; « SG fmonogrammal Gavini Sugner est hic liber, id vereatu.t nemo ». Postille mss. passim. La seconda opera contiene disegni e schemi stampati illustrativi del testo. Il restauro del volume ha permesso il recupero delle perg. mss. che costituivano i piatti della coperta e facevano parte di un codice teologico del sec. XIV. Provenienza: Convento di San Pietro di Silki comprovata dal1e lettere SP impresse a {uoco [4] sul taglio-testa. BUS - R.A. t45 ((ir.IGI 1072) Alcuni dei vari commenti al,le opere di Aristotele scritti da1 filosofo romano. 1761, 690, 434 p., tol.; gre., tom., lingua grc., lat. - anche in greco. Iniziali incise. Ep. dedic.: << Ioanni Moro Simon Grynaeus S. »>. Note di poss. mss.: (<Collegii Caralitani Societ. Jesu>>, depenna- Tit. ta, Ex lib. D. Mon. Rossellon »; note mss. in greco. Ieg. in perg. << marginali BUC Tra le numerose opere di autori classici riscoperte dall'umanesimo vi sono anche i testi originali dei grandi filosofi greci, Platone e Aristotele. Si espone un'edizione in lingua greca delle opere di Platone, stampata a Basilea nel 1514. ProuNus B MlcRonro, ANrsnosrus Aunprrus Tsro- Plotini De rebus pbilosopbicis libri 6 DOSIUS LIill, in Enneades sex distributi, a Matsilio Ficino Florentino e Graeca lingua in Mac:rabij interpretatio in sornnium Scipio' Latinant uersi, Basileae, apud Petrum nis à Cicerone conlictam eiusdem Satur- Pernam, MDLIX. naliorum... Haec ornnia Nicolaus Angelius... samma diligerutia coruexit... Impressurn Flo- fentiae, opera et sumptu Philippi funtae, DXV supra mille. 71 J 7- Nota di poss. rns': << Ex libris Monsierrati Rossellò »>; note marginali mss. Leg' in perg' phus S.F.D. »>. BUC lo svil,upparsi di un pensiero d'ispirazione neoplatoni.t, .L. ebbe notevoli dflessi su'lla cultura e sull'arte dell'età trmanistico'tinascimentale, è in relazione con la rinascita de1lo 'studio dei 'filosofi greci, ua i quali ,il neoplatonico Plotino. Il testo esposto, tradotto da Marsilio Ficino, venne pubblicato dall'italiano Piero Penna, che fu ua gli editori più attivi a Basilea nella seconda metà del Cinquecento. lr, L27 c., 4o; rom., lingua spa. - Ep' dedic.: « AI muy alto y muy poderoso sennor, don Felippe, por la gracia de Dios, Rey d'Espaana ... ». Aggiunte, cot' rezioni, stefiuna, mss. sul front. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monssetrati Rossellò »; sottolineature e note marginali mss. Leg. in mezza Wrg. BUC o Abarbanel, detto Ixone Ebreo, nacque a Lisbona verso il 1465' Visse, oltre che in Portogallo, in Spagna e in Italia, e morì prima del 1515. Esercitò la professione medica e scrisse un famoso trattato, i Dialoghi d'amore, di cui si espo' J,ehudah Abrabanel ne una ttaduzione in lingua spagnola. 9 FrcrNo, Mensrr-ro operuTn. Tortus ex ISeguel Per Marsilii Pet Adamurn ltrenricum 2 vol., fo1.; rom', cors., lingua lat. - Il tit' e 1e ngte tip. si ricavano dal vol. II. Iniziali incise' Ep' dedic.: «Nobilissimo ... Domino Gulihelmo à Popet, ... Adamus Henricus Peti S.F.D. >>. Nota di poss' Ex libris Monsserrati Rossellò »> e alffe note mss. Mancano il front. e l'ultirna c. del vol. I. Leg' ms.: << rnoderna in mezza perg' BUC L'umanista Marsilio Ficino (1411-1499) fu il fondatore dell'Accademia platonica o fiorentina, il più impottante cento di dif{usione del neoplatonismo rinascirnentale. LroNB EsnBo 10 Los dialogos de amor, de mestrc Leon Abarbanel rne-dico y lilosolo excelenti. De nueuo traduzidos en lengaa castell4fia... En Vene- ,tia, s.t., MDLXVIII' 72 ;I f, *-r**t ^I* n}#r*^**tq "* ?l§xnt'rtA DtRtTt-o Con il tramonto del medioevo, gli studi giuridici conobbero una notevole rivoluzione; un ritorno al codice giustinianeo, liberato dalle sovrapposizioni medioevali non era possibile pèfché le condizioni economiche e sociali esistenti differivano ormai sostanzialmente da quelle del mondo antico. I1 sorgere dei principati in Italia, delle monarchie nazionali in Europa e 1o sviluppo delle città commerciali (Genova, Yenezia, Anversa etc.) rese vane le elaboruzioni teoriche di un diritto <( comune >> del mondo cristiano-romano e favorì lo sviluppo di usi e istituzioni giuridiche diversi secondo le società che li elaborarono (USATGES DE BARCELONA). Nacque, infatti, nella seconda metà del '500 il diritto internazionale nell'accezione moderna del termine, proprio per far fronte ai conflitti tra istituzioni giuridi che non omogenee. Solo il diritto canonico conservò un ambito di aoplicazione sovrannazionale e dopo il concilio di Trento si rinnovò per adeguarsi ai bisogni della Chiesa della controriforma e dell'indiscussa supremazia papale. La Sardegna conobbe una legislazione con caratteristiche completamente originali, Ta << Carta de Logu >>. Oltre ad essa, il punto di riferimento giuridico e legislativo più presente nell'isola fu naturàlmente la Spagna (MISCELLANEA DI LEGGI E PRAMMATICHE, FURS E ACTES DE CORT). Lettera capitale miniata dal codice di Antonio da Butrio (sch. 6) BUC r10 , ( f/, ,'/r,6 t on'ui "" fi"r':' ^ ' '(- " "' ""'"' ;nr,,r'-1"'t^ F,.""f1.1.' , 'hn r.,r.. v .{. .'rrrn {r.._. -rr,n., . (i,rF.nrilL, i,I.s r. rl..{i: r'' rri...'}Jì$r, if, .r,i. r4t5 .ì1 t-:n,'.,rr^,.r.lr i r .,-, .(,, .. ',, ':. .,,. . ì,, ",i ir.a,lr: 1 . r,.,n,t'.'! "i I' lIJrr'" È: \r fil.r.tr( P -!,r...i-$'il,r:.ì 'i"'" r', . I rd,, Ì,Js:i 'ù rr . . r i'l r n, l hn È,,iJ' ..rd 'i. t.r.",.,,... F.. .,. .,(.,;\T,:.!, ., ri"'d:(. t I';ni. .§ i L.§:.,t '. t: F t' ,1,.! ,ù,r t d . 'P!I.'r: ,ìrrì ti'ì jr rF,n.il' .. r..r i . ; i. ,.\ mft, r,,. , ,p. r ù, ' . rFl,,l!" .Ji rr "r;i, i ,,,".'tr.iltrr. 'jr ",,r',..,...1.. i'..s *,' ';rFlLìIs'rr. r'' rr ",n'" .i ,,'", ni,É'.r ln:ì!r' -'1.,j ,'r.ì .ì,,, .n.,Ì, 1..ì,, ;,'(.ì "" tl "'1 l .Fail rS.'lr. ...:.i rl',._ .t ': tlir '' ,. r,.! i,,- I ,,.r r'. rF t\ I r' r" l'_ìlI ti.. r,ì,.i'. ""r. |i"'r. r't' ; !'-" . a, \trIìu:''' i r' ''.' ' ,j' r,4,,' .', ,i . , .." ,, x..:la ..''.,',., :-,_ì. r'.t.a.. ,r._,r 'rr ù r Fr,r ur' . ir;lr ,^,; . , d '' l)r 'l"n' .,.i r,. I rì 1,,,rr .,,,1 .t,- : ...-., , ,lrlr. ,,, l\rÀ"r.it,L,s "i't,i"',+ r ,11 ,rl rl li . ',ì 73 Il « Rosella casuum » di BaPtista de Salis, incunabolo coflsewato alle BUS (sch. 7) Ms. cart.; sec. XV; mm. 280x210; c. 175. Ms. membr.; sec. XIV; mm. 185x250; c. t)2. UsercBs 1 Scritt. got. libraria. Lingua cat. I1 codice ha belle lettere iniziali di cui alcune importa'nti ed altre più ,piccole azzurre ornate di rosso e rosse ornate di az' zurro. N,umetose rubriche e disegni che evidenziano il testo. I1 testo è al centro deltre carte su due co lonne di cica )3 linee incorniciato dal commento (c. l-22); segue il solo testo di circa 47-52 lirrce' ll codice è stato studiato molto date le glosse margi' nali ed interlineari. Leg. in peile eseguita nel 1978 in fase di restauro. Nota di poss' m§.: « Ex libris Monsserati Rossellò ». BUC - Ms. 6 I1 codice racchiude le consuetudini barcellonesi del Medioevo. Si tratta di regole giuridiche introdotte per consuetudine o per decisioni giurisprude"ziali, iedatte sotto Ramon Berenguer (sec. XI) in latino e tradotte in catalano nel XIII sec. Accanto al ms. si espone I'edizione a stampa del sec. XV' Usercns 2 de Barcelona Isegue: Constituciones de Ca' talufra|. Barcellona, Pere Miquel, 1495. D41, )42 c., foI.; got. Lingua spa. - Mancano le c' I-5, 1,2,40. Nota di poss. ms.: <r Ex libris Monsserrati Rossellò >>, glosse mss. per tutto il volume, alla c. 283 il testo è stato rascritto a mano. l,eg. mo' derna in mezza petg., restaì.rlata nel 1978' BUC I 3 - Inc' 199 (cfr- IGI 1248) Scritt. semigot. più mani. Lingua cat. Rubricato abbondantemente. Leg. non coeva in rnezza pelle. Restaurato nel 1982. Nota di poss. ms.: « Ex Ii- bris Monsse*ati Rossellò »>' BUC - Ms. g0 74 A{d ciltPforril|. Élita b$llilds b:tlti6 dÌ;cadonq tll lege regtndnl Svu.idr rnoftri que volMre+utrcs. EIt labot<lt irgeneruultoo prrrurrtrc hb:oc. Gro urulne robtsbicftti6 ptttlo (rtt. Eiiopuo cL'rtuntrprter6 ìRoftllrrk5mti l(fi ,irÉr' " volclE qno Pif(trc Érilr'tD!l)lb&':mirliitn b*bcr odoue Edilhqui(qBid aìelo tf ri tB nult§ fri Bor. -"1'*#q*{+*r, Molto importante pet 1o studio delle materie mercantili e marittime. È un testo di consuetudini che acquistò grande importanza divenendo diritto comune in tutto il Mediterraneo. Funs 4 de Valencia. Vadencia, Lambert Pdlmart, 4.IV.t482. [280] c., fol.; got. Lingua cat. - Iniziali miniate e calligrafiche in rosso e azzùtto, altre 'lettere più importanti rosse ornate di azzurro. Atrla c. 1r nota ms.:«Fori et ordinationes veteres regni valentiae diversorum Ser.morum regum ipsius a Rege Jacopo incipientes >>. Numerose note mss. di varie mani e tempi diversi. Alla c. 17r una grande miniatura rappresentante Giacomo I d'Aragona sul uono, di notevole {inezza. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». l,eg. non coeva in perg.; esernpl. restaurato nel 1978. BUC - Inc. 71 (cfr. IGI 10047) Importante fonte del diritto spagnolo, i Fueros (in cat. Furs), che corrispondono ai nosti Statuti, di i#Idq?f.1 ';-"'1{ t " I -'''t"n* ^+ r \. sciplinavano materie politiche, religiose e giuridiche in campo civile e penale. i t. Llibre de consolat. de Barcelona. i' CoNsorar DEL MAR n Dttuatly.ln*' l' \ 1 fl o2c: Il << Consolat del mar », raccolta di consuetudini metcantili e marittime che fu di riferimento per tutto il Meditemaneo (sch. 3) BUC I SrecNe, REcNo pr t.. u i:i't:il.'ì:: ri. ja; i§,, Pragmaticas y Leyes becbas y recopiladas por mandado de los ... Principes ... d6 Fer- L nào, y la Reyna dofiaYsabel. ... Afiadidas las Leyes de Madrid, y delos Aràzeles, y delos pafros y lanas, y Capitulos de Corregidores, y leyes de Toro, y leyes de Hermandad ... Compuesto y afradido por Diego Perez. Impressas en Medina del Campo, por Pedro de scellanea c"rtk'lt ì*,Èna C*.::i,ìÀB\ Curtr*'tiè,1Agt,Jik .fr àr.r fÉo.,t:nrl tti nr. qil t llu:1,,n'at.i""ti u, rìi.. *t ^ i. ìo'Ts. o &-c;ì"rl' ;.È, r ["I"ìt 'g!"uà t.' q-o$,ìi B-ri pràt*! . ia'{ktt Castro, MDXLIX. L37ll c., fol.; got., lingua Olni,-ì*roll..;,n"Gtr .'.l.c,td ru*, *w, È .r1 d,",r.'c^.^- ".list. f*l,Àt r*aurr+ioÀi oll*u tl+ol spa. tctelGrì..]§l;" - Si tratta di una mi- di leggi e pragmatiche '' spagnole divisa in 15 parti. Ogni parte ha un proprio frontespizio e proprie note tipografiche. Iniziali incise. Note di poss. sul taglio testa impresse ,a fuoco: « Sp » (San Pietro di Silki); ms.: << Mig,uel Marq,Lies de ,{ :l miranda. Vezino morador de la villa r>. Numerose altre note mss. a margine. Leg. in perg. BUS AruroNro DA BurRro 6 In aliquot titillos tercii libri deuetalium com|ilentarid... lffi Scritt. semigot. Lingua trat. Note marginali di mani diverse per tutto il codice; lettere iniziali disegnate in inchiosro rosso e azzurro; alla c. 110r una bella miniatura con fregi che partono dal1a stessa lungo &3,!1t{r:"as't rd &irr*r ;,;.ii:; .A;^- . ix' " "'l;'*l 6,. fì,e ic"É, ìLt l.*+ Cihle rle iws t Ati6 nì?tiadfÈ 6§ ".e Ms. cart.; sec. XV; mm. 4AOX271; c. 302. srLi Id&F,{*xtr!.Tgitu ffiffi$§i:i ,, !§ L-{i$*1ir,t,\ g e'r,ix1fi}t i q!,r;,-;a, {{:,1", ok ll-t "-: offir. t*a clc'§-*$o O{rlf *s y1 {{ ",ir '".",,.{1 iJ margine interno e un'altra miniatura alla c. 225v; i colori sono vivaci con gocce d'oro contornate di nero. La lettera iniziale << D >> racchiude una figura di studioso con il codice in mano. Leg. non coeva in mezza pelle. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. BUC -Ms.5 Antonio da Butrio, giureconsulto, canonista vissuto nel XIII secolo, professore di diritto a Bologna, 75 Frontespizio dell'« Ars notarietu§ » stampato da un famoso tiPogafo di Franòoforte (sch. 10) BUS Firenze, fr.r inviato da Gregorio XIII a trattare con l'anti,papa Benedetto XIII la fine dello scisma. I suoi scritti sono stati di grande utilità pratica, soprattutto i commentari ,a1Ie Decretali. Perugia e BepTisre pn Se.r,rs l'8f , 446, 191 p., 4; rom., lingua lat' - Alcune- inizlaii incit.. Ep. dedic.: « Ad Philippum III, Hispaniae Regem Catholicum.'. »> Sul recto delle prime cart., dòpo il front.: <<Censuta huius operis regia auctoritate {acta » di << Fr. Petrus de Ofia Magister provinc. ». Leg. in Perg' ",* **",,;,t;;$4 ARrX§ il{{}fl H{}{ n§a §$ oftiqlg ir§s!ff fùgis§0 *ewÉ#B BUS 7 if, {{Érsrt Summa càsuurn conicientiae dicta Baptistina s. Rosella casaum. Venetiis, Paganinus de Paganinis, 1499. t14j c.; 479 c.,8?; got.; lingua lat. - Note mss.: << p. Bernardinus Sanna >>. Ptovenienza: Convento di San Pietro di, Silki comprovata dalle l,ettere SP incise a fuoco sul tàglio-testa. Leg. in.perg. Testb di''diritto canoniao terminato nel tr481 con i,l titolo Surunta Baptistiniana, rielaborato e conclùso nel 1489 con il titoio definitivo .di Rosella casunrt. Mrr-r-rs DE,SouvIGNY, ]EAN B D: Ioannis Mittei V.I.D. in aua tractatus de homicidio inquisitionibrs... s.1., -Ioannes Gryphius excudebat, Practica criminalii MDXLIX. 196, Leg. in perg. BFT Trattato di diritto e di procedura penale -della legislazione canonica. or De rege et regis institutione I libri lll' Toleti, apud Éetrum Rodericum typo' Regium,1599' 76 L624, gestita, scrittore gnò teologia a Roma e a Parigi. La sua opera principale è l'Historia general de Espafia, tadotta dal latino in castigliano. I1 suo nome è legato soprattutto all'opera De rege et regis institutione, telTa quale, nell'am-bito di una visione teocratica, si conqepisce l'autorità del monarca come fondata sulla volontà del popolo e con questa concezione si giustifica anche il tirannicidio. Ans Norlnrlrus i 1o Artis no tariatus boc est, de ollicio etcercitioque tabellionarn tonti duo ... Francofurti, apod Christianum Egenolphum, MDXXXIX. 89, 104 c., fol.; rom., lingua lat. - Iniziali incise. di poss.: <( Est Sassaritani Collegij Societati Iesu ». 11 nome del tipografo è stato depennato. t8l, Nota Leg. in perg. BUS f.l5) c. 8e; rom. lingua lat. - Note mss' passim. Menre.Ne, Ju^er.t 1515 € morto a Toledo nel e pensatote spagnolo, inse- L'A., nato a Talaverna nel Christian Egenolff, amico di Melantone, fu il primo a stampare una Bibbia luterana. I1 suo nome, è da considerarsi tra quelli {orse più rappresentativi nella storia della ,tipografia di Francoforte. L'opera rappresenta un esempio de1tre molte edizioni di manuali relativi all'arte notarile presenti in Sardegna t$_q#ii{È; r,, LE MARCHE TIPOGRAFICHE La marca o insegna è una figura incisa, per lo più di ridotie dimensioni, usata da iipogr"ii o editori, s'in dal XV secolo, pèr distinguere i prodotti della loro attività e scoraggiare le conuaffazioni. Inizialmente collocata sull'ultima carta del libro, la marca si sposta con sempre maggiore frequenza sul frontespizio, di ,errendot e uno degli elementi decorativi più rilevanti. Molti tipografi ed editori, per meglio garantire dall'azione dei falsificatori le loro pubblicazioni, vi inseriscono la propria marca sia sulla prima che sull'ultima carta, utilizzando spesso incisioni simili, ma non identiche. Le prime marche, molto semPlici, sono costituite in prevalenza da una doppia croce che nasce da un cerchio o un cuore, all'interno dei quali appaiono le iniziali del nome del tipografo. Questo tipo di marca, diffuso soprattutto nel Quattfocento, viene affiancato e sostituito, nel secolo successivo, da ineegne che divengono sempre più complesse, ffasformandosi in vere e proprie vignette illusuative e amicchendosi di particolari e di tratti decorativi. L'elemento costitutivo essenziale delle marche del XVI secolo è I'emblema, immagine simbolica, spesso tratta da un reperòrio iconografico convenzionale. All'immagine si unisce frequentemen' te la divisa tipografica, un breve motto che ha la funzione di illusrarne e speci' ficarne il significato simbolico. Un tipo di marca particolarmente dif77 il ' ' :,il fuso è la << marca pailante >>, in cui sono rappresentate cose animate o inanimate che richiamano il cognome del tiPografo o editore. Nelle pubblicazioni ufficiali, emanate da autoriià politiche o religiose, lo stampatore adotfa per lo più come matca 1o it"--, proprio delle medesime. Si trovanò così rnolto spesso, sul frontespizio di queste opere, 9mllemi di -stati, città, coiporazioni e Ordini teligiosi, da non confon'dersi con g1i stemmi delI'autote o del dedicatanio che appaiono in numerosi libri, ma che non hanno funzione di marca. Nello stesso rnodo non si devono considerare marche tipografiche o editoriali le vignette che illusuano il contenuto di ,rn libro o semplicemente ne decorano il frontespizio. t#ffi IF HL'ryJr -t-"Iì '"14,{,lt['.1 ", ,'"q ryr+, , l, "d lJ ì',,r r 1 ,,ihr '',t-fi '{rà' 1,\\' lj a r \.i.I IH \rf;hfrffiTIA* rÀpgrr*{lh flii*rullumm t. ); TTT- N,lI." flil*ttfr. tnalr n rr»i tu w.ret tÉy t TJt'TttEITI,:ITI 'B'ElrlF §'tEElltrLÉ Er|flÉtlrtfttr! t*n* lt I -É cq § 1 É jà E Èl I 'rrl:.ro!o .È Ìr È 'd §s o !t I É tr!,sr rls t6r!. Tt, rì!&Étt ìÙr 6ÉÙ 5É!r rFilr '1i{E d7r, tilsrEH 4 § o!, qrNrys 3 :t É c È !Ple! oum lr !1E+!XE1!:mtlml» gfia,*3#. oPERA l}{PDNs^ roANNrS rOTE(ti '.,ColoNIAE ANNo M. D, xxxIIII. ilENtE AV6y§TO. Cum gndr& priuilcgio rrl Grcnnium. IT ERCELLIS. ?.m Rnnrrnm - M.D. eilr(Aem Vrbis Pei lN MTCANO M, D. Llx. Valeti. & Hieronlmo fratellida Modr. 79 << Commedia » conservata nella BCS. È La Divina LETIERATURA Francesco Petrarca e dopo di lui del 1481 più antico il libro con incisioni in rame (sch. 10) uma- nisti come Coluccio Salutati, Niccolò Niccoli, Poggio Bracciolini ed altri oltre che insigni letteratai furono anche ottimi calligrafi. Copiare un codice antico fu per essi non un compito ingrato e tedioso, ma un doveroso atto d'omaggio agli autori CANTO pRIMO DEIIA PRIMA CANTICA O \TRO COMEDIA DEL DIVINO POEt'A FIdhENTINO §Al-lTl{E ALEGHIERI ; C^PITOLO f&lMO ; i obblioqerhiom&qhehuiadri §t [email protected]{odEbbma&@(ffupo ME (EMi@qtrioGworltretuicluqw s^ Èu o$iL crNiroffiurieaituhdaddq osl ;ifld;'àHft;;;Àl;Hffi.; rw;6qui.§drX@qril!baJ.igrpo.Ne CA Ht gud,mmdrffiqurb6(r&@dds li avevano composti. Gli umanisti rovistarono le bibliote- che che monastiche di mezza Europa alla ricerca di classici latini ed ebbero modo di comparare codici e scritture dei tempi andati. La scrittura che predilessero fu Ia minuscola cato\ina, usata negli << scriptoria »> dei monasteri nei territori del Sacro Romano Impero tra il IX e l'XI secolo. Di fronte all'eleg,anza ed alla chiarezza della carolina, la scrittura gotica diffusa ai tempi di Petrarca e degli umanisti risultava pesante e di difficile lettura. Dal1'ammirazione e dalf imitazione della carolina nacque Ia scrittura umanistica del XV secolo (o littera antiqua). Dai manoscritti umanistici questa scrittura fu riprodotta in caratteri tipografici mobili ed usata soprattutto per stampare le edizioni dei classici latini. Le opere di TERF,NZIO, VIRGILIO. OVIDIO CICF,RONE sobrattutto le LETTERE e il DE ORATORE vennero riprodotte in numerosissime edizioni per soddisfare la richiesta di un pubblico sempre più vasto. Anche le edizioni in linsua greca (PINDARO, ...) si moltipiìcarono e raggiunsero. specialmente con Aldo Manuzio a Yenezia. un ottimo livello tecnico-grafico e di del testo. Vi fu un No §H"t"H*f;ffi"T#iTfl*""# roxCnànme*t";qca;&tea*lc Dl NO ST nà VI TA Mrrrruipmr$mcbfon Glroffi&efaltrwiB M@dÉc+s(o.6niri(olBddlr;'le t [email protected] dorl*trchacefrafopan,odoi drl cirBdÒr *imluomuurofiortxmil@e: $d,t,i a* mcÈofe'caw qu"il* l"qoruq;,o tqÈ$lnaohpdorcrcItdaobfelab(qo Hffiffit,l"**.ffi",*H$:,Hi?,iri 6beifoie(m:mdr6ox$osiudioo:tkhr dum u*a.*É6au* f i* rrpÌ.tru;u *,n deu&lh dffi iuldlÀ *elldru§c crùffi t fot ddloi!ffioodùoflrcrc(oro:erÉor.nnno .lr""lpo6tcH"ourlLr"r"-p«or-n5.r6pùturdade qudto I m ai m{ù 6e po<ho plu ft ffte iawi.omto'a*Ur w fuùnim [troFio i aulac mlmtrrordel6o dloilmmi *.ìupxr athftqia.accnnadctinlo(e dfé dellalw rcfe<l,ro uho frm 4p frguiworgrco cgrr-indof.il-inudti gr'moftdlcFoilelsio.liq'-ktqY' I no fo bo ndrrc drcmro rmuu - quel| perc l(O&Od!ffilnoila(B(S@lclqU,(ft tuffiJ Prd dtròo oo rntu rrc@ nrn Drldn d.F.Entsctkre ftac tn rhe lrusoe uir abhodqar g5iiÉrprai; !'.pottori dr:qtr.ftr ffiio. h Mr ooi rbro fql rmc dm rollc aimto f§o dt*l uni *ffi ét il h@ drlliuin l-eT$!d-f@:Tt.dr:gtiodelb-fdrmtil htueu*rr".r'"'or"tlrr.tl* " tu du6 4paur elcorcomp(trdo mria dk rrà fr:j.i t.r miftri ft Ur h@ddh Guudat,mltoqurdr ldue fprlle uiopadvtmcirhe fqtmdd @@ cirdiffio(ffio:{tdrqndlcmf<cdrmbàc criffie or deracgr.lrlonffia n.d {oìm Pofilffio'llP€nk rrcglrm qu' .$i, *i d...i*.r te omr ralle .r I lbi(&rtffiFmgNgMdrhkàffilr Allhor tu laPrun utr po.ho qoet4 o*.c,aline.i"liano:ad mmc!"oirIt" faitrrct!< umufim 6:4up pma no fait.rct!" 6l4up <hc nellagodcl chuor mcrr dunta "mufim lermclrooal&r.m tutr orm iamdotu;do Frbq.'J.lr-b6.Ngnirc;dd k Gf. di,ui d{aiFe i qEft. ft ffi(di(- Dl Ecquutoadreqmlece/ rcfa e{h ldua feluraoae afma e r I om rdù@.drkiift'h I@i arJ@lirìi I qrrrtrdmEdoGpnescodi ctrifto?.depffi h6b(i,iGmddtdpfcct lìt:oi".m;e iwln l2,medrmoft ànf olri luu(rc (cnind.to.tfÉ pffi .diffi tklliqu:lt ÌrsoFlAo[ trhr@k ldrorn(ad.ffroa$ftundofiErhhcffidof!da@i@Éncdpil@&.Hit e .ll)@rniac{ill1mt p@kM btxlerdlr ad adh&ftrà ^ccL1r^tez.za 81 La stessa opera dopo il restauro eseguito qualche anno fa (sch. 10) BCS forte interesse ber la cultura ebraica, testimoniato dall'alto nurnero di edizioni prese,nti. Un altro elemento che caratterizzò la cultura Tetteraria di questo periodo fu I'affermarsi della letteratura in volgare che raggiunse piena dignità di espressione artistica dopo un lungo dibattito teorico (TRISSINO, ...). PETRARCA, BOCCACCIO e soprat- tutto DANTE sono presenti in Sardegna con un alto numero di edizioni, come pure i classici del '500 (ARIOSTO e TAS- so ..,). 82 Due delle nurnerose xilografie ehe illusttano Ia << Divina Commedie » commentata da Landino (sch. 11) BUC CoNsreNrruus LAsceRrs, 1 Er-otemata, De litteris graecis ac dipbtongis; Abbreuiationes graecae. Iseguonoi: Oratio dominica et salatatio Beatai Virginis; Sym- bolum Apostolorunu; Euangeliunt secunàum Jobannem; Pythagoms, Carmina aurea; Pho- cilides, Moralia. Yenezia, Aldo Manuzio, 8.1II.1495. [166] c., 4"; ill., gre,, rom., tringua grc., lat. - Fregi e iniziali incise. Testo greco e latino a ftonte. Leg. moCerna in mezza pelle. BUC - Inc. 122 (d:t. TGI 5693) Costantino Lascaris, grammatico e umanista bizantino, nato a Costantinopoli nel 7434 e deceduto a Messina nel 1501, fu tra coloro che più contribuirono a tiportare in luce e a tar conoscele i classici greci. Dopo la caduta di Costantinopoli venne in Italia, insegnò il greco alla Corte di Francesco Sforza e poi a Roma, Napoli e Messina, acquistando lar- il ghissima fama. *'§k-= rhe il*t:ilatlÉ?Ì I*quila r:';l* trtr*"i.;-,iràraÈ L+;rf* rt*, E ef*:l ,, '-h* ia AuuoNrus Hrnrurrer' 2 in librum peri Hermenias. Yenetiis, apud Aldum, 1503. Comnaentaria 11441 c., fo1.; gre., lingua grc. - Ep. dedic.: « Aldus Pius Manutius Ro. Alberto Pio Inclyto Carporum Principi. S.P.D. ». Note di poss. mss.: « Nobiles Andr. Baccallat >>; << Est Collegii Sassaritani Soc. Iesu ». Alre note mss. a margine. Leg. in perg. BUS Si tratta di una preziosa edizione aldina. La lettera di dedica ad Alberto Pio, principe di Carpi, è per la prima volta sottosoitta 'da Aldo con il soprannome Pio, da1 nome de1 suo grande amico e protettore. L'Autore visse nella seconda metà del VI sec. d.C. F-ilosofo, figlio di Ermia e scolaro flrg*it ffc,*gr{= a i::*ti**r rl:* L*ui:r* t*ì[r .. f*nro;- crnir) Éfitli.t pruiur-' r-'' di Jit 11,1.1..;{,19 .,{}****e ir' Érrtrt;'t* t: Ii §:-iìtiil << Genealogia degli dei » di Boccaccio. Fro-ntespizio (sch. f5) BSAC La di Proclo ad Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina. È noto come espositore di testi platonici e aristotelici e come matematico e astronomo. 3 Prxoen Oltmoia - Pvthia - Nemea - Isthimia - CaL' timac'hi hymni qui inueniuntur - Dionysius d.e situ orbis -- Licopbronis Alexandra, "' Venetiis, in aedib. Alài, et Andreae Asulani Soceri, rnense Ianuario MDXIII' L161, )73 p., Bo; gre., lingua grc' - Leg' in AEsopus 5 Fabulae. Trad. Laurentius Valla. Valencia, Lope de la Roca, 28.IX.1495' 72 c., ill.,4u; got., lingua lat. - Iniziali calligrafiche. Alla c. 1v un'incisione in bianco e nero, arricchita da tratti in inchiostro rosso, raffigurante il Crocefisso inserito in un rombo con Maria e Giovanni, ai quattro angoli i simboli degli Evangelisti' Legato con: Inc. 1J0 Pnar,qnrs. Epistolae e con Inc. 112 Epistola de BrrNenpus CrenapvalmNSIs, santo. gubernatione rei lamiliaris. Leg. in perg. (Ripr.). BUC nttràr, 'Accanto all'edizione del Caratteristica di'questa edizione è l'uso da patte del Manuzio di caratteri più grandi rispetto a quelli solitamente usati per opere dello stesso fofmato' Apsopus 4 Libre del saui he clarissirn labulador Ysop rsroriat e notat als marges del libre ara 'nouament corregit. Estampat en Barcelona, en l'estampa de Iaume Cendrat, 1590' 107, 12) c., 4o; rom., cors., lingua cat - Numerose incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in rnezz^ Perg. BUC Le Far.tole di Esopo ebbero larga didfusione ne1 mondo classico e in que11o medioevale e diedero origin" a varie raccolte e compilazioni' Con lo svilup"po de1la stampa ne vennero {atte numerose edi,ioni, i" varie lingue, come questa in lingua cata 1ana, che riporta un immaginario ritratto dell'autore' 84 TS.A - Inc. XVI sec. 111 (cir. in lingua IGI rlrl;i &jIfll$l &ÉTV§§r pA B'ɧrs,il {,:§r' D+TTÀ ?§g( 79) catalana si espone una tiproduzione tratta dall'esemplare, ri t.r.,to ,ni.o, di un incunabulo contenente le favole di Esopo in raduzione Lucaxus, Mencus latina. ANNePus 6 Lucanus LPharsalia). Venetiis, Apud Aldum, MDII. [1?9] c., 8o; cors., lingua lat. - Tit del libro I: M. Annei Lucani Ciuilis Belli, liber primus. Ep. dedic.: « Aldus Ro., Marco Antonio Mauroceno et Equiti clariss. S.P.D, ». Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò »' Leg. in Veneto pelle. BUC i testi editi tra 1a fine del XV e i primi anni del XVI secolo sono particolarmente rinomati per la loro validità estetica e la loro correttezza quelli pubblicati dal veneziano Aldo Manuzio e dai suoi iuccessori, il figlio Paolo e i1 nipote Aldo, detto il Giovane. I1 Manuzio adottò ne1Ia stampa particolari caratteri inclinati, noti come caratteri « aldini », o corsivi, o italici, e che vennero denominati Tra II{ YÉNHTIA, J1 1 . n 91 "., 1,'r;i?- f 'g'..' Tre delle 1] incisioni contenute nella Genealogiae deorum BUC << »> (sch. 14) anche << carattere cancelleresco »> o << lettere veneziane ». Le edizioni del Manuzio sono note come « edizioni aldine ». Si tratra per 1o piri di testi di autori classici, come i1 Lucano che si espone, ticamente gradevole nella sua essenzialità_ Ovrorus Nesò, este- Pusrrus Metamorphoseon Pub. l Ouidii Nasonis Sul- ntonensis Libri XV. Raphaelìs RegiiVolterra_ ui luculentissima explanatio, cum nouis Iaco_ bi Micvlli uiri eruditissimi additionibus... ye_ netiis, apud Hieronymum Scotum, MDLIII. L4), 162 c., fol.; rom., cors., gre., lingua lat., grc. Incisioni. Ep. dedic.: « Clariss. viro Iacobo Spie_ giellio Iur. Vtr. doctori etc. consiliario regio, Iaco_ bus Micylus s.>>. Nota di poss. ms.: <(Éri fiUt. Rosello >> e alte depennate. Leg. in rnezza petg. BUC Edizione commentata e illusffata di un classico della letteratura latina, stampato da una famosa tipo_ grafia veneziana. Tenelrrus, Pusrrus Pub. Terentii Eunuchus latine et gallice enarrata... Adiecintus Iodoci Vuillic/tii-Com_ mentariolum in eandetn Comoediam. Lugduni, apud Theobaldum Paganum (excudEbat Bartholomaeus Frein) U.O.ftIIi. L201, 354, t18l p., 80; cors., rom., Iingua lat.-fre. Iniziali incise. Nota di poss. ms.: << ex libris saris Capucini Casalensis note mss. passim. Leg. {uoco. - Cae_ 1713 ». Numerose altre in pelle, con impressioni a BSAC Publio Terenzio Afro, famosissimo commediogra{o È:im6lxknlryil !fl oEdgoris ùn ùfi pte Pagina della famosa Epistola dedicatoria del Daa"tn"aon" (sch. 1l) ., »> del Decametone (sch. 12) BCC conservato nella BBC latino, nato a Cartagine ne1 195 circa a'C' e morto nel 759 circa, arrivò a Roma a1 seguito de1 senatore Terenzio Lucano. Si introdusse ben presto, grazie al successo delle sue commedie, ne11a migliore socie- romana. Per rispondere alle esigenze di questo mondo, i modelli greci di cui si servì furono arricchiti e contaminati dal1e influenze latine' G1i argomenti de11e sue commedie sono g1i' amori contrastati che si risolvono felicemente. 11 suo linguaggio, a dillerenza di Plauto, è il latino parlato del1a so- tà cietà 'cn{Etb tn&n) co1ta. N4eruuzro, I Peoro Commentarius in epistolas Ciceronis ad ticum. Y'enetiis, Aldus, MDLXI. At' l7l, 429 c., 8o; cors., lingua 1at' - Ep' dedic': « Ad Illusrissimum et Reverendissimum S' Angeli Car- dinalem, Pontificium in Piceno Legatum, Rainutium Farnesium Pauli Manutii in suos commentarios Ciceronis epistolarum ad Atticum praefatio »' Nel10 stesso volume è contenuta l'opera: « In episto1as M. Tullii Ciceronis ad M. Iunium Brutum, et Ciceronem {ratrem, Pauli Manutii commentarius >>. Sul front. nota di poss. ms. « Est Collegij Turr. Soc. Iesu S. Ioseph»>. Leg. in perg'---. ad a BUS tt P. lvlanuzio (Venezia 1512 - Roma 1574), umanista e tipografo, figlio di Aldo il Vecchio, ricoprì a Venezia la catledra di eloquenza e impiantò e ditesse la tipografia dell',Accadetzia Veneziana o del- Fama avendo come collaboratore Nicolò Bevi ,lacqua. Scrisse anche altri commenti agli scritti di Cicetone. I suoi commenti alle Orazioni fittono pubblicati postumi a Venezia nel 1578'1579. Tra' dusse anche le Filippicbe di Demostene. la AlrcuteRl, DeuYB Comento 86 10 di Cbristophoro Landino liorentino t*.al 't 1Fr << >> << falsa giuntina di Boccaccio »> F'rontespizio del dizionario del Bercheure (sch. 24) BSAC sopra la comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino. Impresso in Firenze per Nicholo di Lorenzo della Magna a di XXX dagosto .*,rl*.err'. .4*ia ..';:.'!(,. M.CCCC.LXXXI. [...ì c., fol.; rom., lingua ita. - Note mss.: << Proprietà del Barone Pasquale Tola ». Postille mss. passim. Leg. in pelle su piatti in legno e borchie. BCS La presente edizione che contiene due incisioni di Baccio Baldini sui disegni di Sandro Botticelli, as, sieme al Monte Santct di Dio de]r Vescovo Antonio Bettini (Firenze 1171), tappresenta il piri antico 1ibro con incisioni in rame (cfr. « Nuova Sardegna » del 9-XII-1952). Arrcurr,Rr, Dexrs 11 Danthe Alighieri Fiorentinct historiadct. lCol commento di Cristoloro Landino). Impressa in Venetia, per Bartholomeo de Zanne da Portese, MDVII. t101, CCXCVII c., fol.; rom., lingua ita. - Incisioni. Nota di poss. ms.: « Ghiani Michael a Seulo a Seu1o 18,11 »; indice ms. dei nomi e altre note mss. Leg. in perg. BUC Si tratta di un'edizione della Diuind commedia di Dante commentata da11'umanista fiorentino Cristoforo Landino, precettore di Lorenzo i1 Magnifico, c illustrata da numerose piccole xilografie. Boccaccro, GroveNNr p Il Decamerone di M. Giouanni Boccaccio. lluouamente corretto et con diligentia stampoto. Impresso in Firenze, per li heredi di Philippo di Girnta, 152-/. 81 Doppia pagina illustrata delle << 4"; Ìom. cors., lingua ita. - Nel primo foglio guardia appare 1a seguente nota ms.: « Non è Rime »> (sch. 21) BBC 284 c., di la contraffazione fatta a Venezia nel 1729 da Stefano Orlandelii coi tipi del Pasinello v. Gamba « Serie dei testi di 1a celebre edizione ventisettana ma lingua » pag. 55. Leg. in mezza pelle. BCC Si tratta della famosa falsa giuntina: Cft. Mostra d.i manoscritti, documenti e edizioni. Firenze. Biblio' teca Medicea Laurenziana 22 maggio - 31 agosto 1975. Cettaldo 1975. BoccAccro, Grove.NNr F:ft^rflffiffisqh$rffi ÉRC()'tìtNri), ì*'' tÀ7 Yl, l:*.:, ,l,i r.tmr ilrAr{ri} tr'Y! É ryl +{ ,H; ;;r,:il,ililif i;.ii;:i;:;:., ;../-d .41.s1a.*ls1.4{4,r11,,ar /-'' ;d, .l ffi li;:jd:;;:fl,Ii'.lr,1l',lnJjl" 11, 1",.:*ra,I @.r !, ,"^,1 JrA.a t tù 1,.1 l.ùttttù r yà f, -t tr"-i # T 13 t ' Venetia, appresso di Filippo et Iacopo Giunti, ,e fratelli, MDLXXXII' tl0l, ,85, 3il nardo Salviati a << Iacopo Boncompagni ». Sul. r. de1la prima carta, trascritte a mano, le considerazioni sull'opera del Gamba. Leg. in pe1tre. questa una delle numerose edizioni dell'opera ultimata in pochi anni fra 11 1349 ed il Dfi. L'opera rappresenta una svolta nella letteraitra italian4 in quanto, abbandonati i vecchi ideali de1 Medioevo rapprcsentati dalla Dioina Corumedia di Dante, si apre ad una nuova visione de1la realtà, più indulgente e piìr libera negando ogni forma di ipocrisia e di gretto moralismo. Bocceccro, GrovlNnr Genealogiae deorum; De montibus, silois' fontibus. Venezia, Boneto Locatelli per Ot- taviano Scoto [23.II).1494. 88 ffhy gia.unymr* §wwfrf* lTr;iano,,! gd ian rc, e' Ì r, o .l i rnan r e', 7 Pilyìt*ttdoat$ ti .,tjltramonte.t ilcltf,t r:f]^., rr)fJr]ro".q Fi,al{rr-..1:*[.nrcnio Ilu,{rgr*+t,r"r lit1r), &rir:tIr pe}Lr\} rr:*i tt ! tun',, ' c*i u:,,,r.r , i; 4rlpon". i"n",r, vr.,c, f i t .n I cr,,rI,u,prt,:,. llr l" rr;rìlrri,,rlq r v4 13ran.ic I I mu'u a lai, chq t'":i rrg ì1. n :i u{ r !, ìrr* ,ul :.ìlI f optr*I u r,..,.r ru1. rrt ltet,'rrt.r lnt$r {r!i 1.,ìt rr I ! ,r & ar(frPjtil';r'arl, I'ro ' *,'-n'1l'"' j:§11{+ '"tf}i:r41 4. nl1;pe1' 1rr {;aril+i {nr;rli,r,l *;;' ''fl ! r} [ fic,rl:i ,.:', h, r.lr!d *,, irpure, l..1nalr ;tcce. . i fr r {crr {6 &l fl,.""{,\}_[u. fl,""1,r1 tu, ,p],, uLr.rrr virttJ{:-fÀflrf,trLe,l!È[ r4r vp.tutufÀn,tttIe,]!Èr 14 if*lirì *§ww\nil primixrd*rd, rald* : ,4il1w rhertinti d, t rt.rnCailo, t Ltori ÀJo.flraro iì mr,piit,,: t lr fa, *, fiiia, BBC boccaccesca, f,xro t# Effr*.i W #tSr n'É* s; digtwi*,ffiowrr*;1. Leo- È I h,{#" ;Si ftr**/do, X mrnil trn{* rp+n1fuf*d p.,4o; cors., lingua ita' - L'esempl. è mancante de1 front. Iniziali incise. Ep. di H- (";:{,t§${SaiH+:Hii# In Decarnerone. Ii fttg & ieur[r &,l.au. ]t,]' lt,]' t M_u/'e,;hin r_o\iofirtmrco fowarc ::ìltt :qntlit t* nt, fiernntt arrefet :,:hÈllqnlo etbo ft /*lwc al {wont wrtnte, à:idtr l'anrntt nuffià llppttl.t : y1r c*yd o;ye rl,ù1;gr;r mrud lentéNttr Et da,lata m'r.,rii§ì *A n*" *wfrrili, LT #;ffi;Pl ;l ;#/::&x'r#:f: i .. * Particolare « Fabulae 162 c., fol..; rom., i11. Lingua lat. non coeva in mezza pelle. BUC Noto incunabolo Note mss. Leg. - Inc. 11 (Cfr. IGI 112),215 lma 2D1, »> di lettera capitale delle di Esopus (sch. 5) BUC [3] c., iJ1., 4o; cors. rom., linAl molto M. et Eccellente Sig. Carlo Grotta Cancelliere e Consigliero del... Cardinale di Trento... ». Alla c. [9]: «Priuilegi del1a Incoronatione del Peuarca, Orso conte dell'Angui11ara, e Giordano uno dei {igliuoli d'Orso, caualliere, dell'alma città di Roma, gua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « 1800) de1la compilazione enciclopedica del Boccaccio, in cui ,1'4. rifonde notizie di argo- mento mitologico, tratte da numerosi scrittori clas- sici. L'opera, che fu dedicata a Ugo IV re di Cipro, comprende 1l incisioni schematiche relative alla genealogia di ogni divinità. Fa seguito ,un dizionario geografico composto da1lo stesso Boccaccio. ». Alla c. [11]: senatori... « Testamento di M. Francesco Petrarca Tradotto per quelli che non sanno lettere >>. Sul front. e nel v. del front. appaiono n,umerose note mss. Nel v. del1'ultima c. Ia notl ms. riguarda Madonna Laura. Leg. in mezza pelle. BoccAccro, GroveuNr La genealogia B.SAC de gli dei de Gentili... con la spositione de sensi allegorici delle lauole, et con la dicbiaratione dell'Histoire appartenenti a detta rnateria. Tradotta per M. Gioseppe Betussi da Bassano. In Venetia appresso Fabio, et Agostino Zoppini Fratelli MDLXXXI, l8l, 26 Ne11a 2' c., 40; cors., lingua ita. - Iniziali incise c., ep. dedic. di Gioseppe Betussi a.l... Conte Collatino di Collalto ». Nota di poss. ms.: « Di Stefano Alexandti Medico ». Leg. in perg. << BSAC Si tratta della raduzione della Genealogia deorum (vedi scheda n. 13) de1 Boccaccio, fatta da Giuseppe Betussi, vissuto {ra il 1512 e tl 1573, scrittore egli stesso, cotrettore e consulente editoriale presso i Giolito fu apprezz^to voTgarizzatore dell'Eneide o1tre che delle opere del Boccaccio. Si hanno scarse notizie biografiche de11'4. Nel 1514 lavorò all'edizione di Virgilio con il commento di Servio per la stamperia di G.A. da Sabbio; nel 1554 curò la pubblicazione de1la Divina Commedia personalizzando i testi con curiosità editoriali. Si dedi cò soprattutto all'opera perarchesca pubblicando le Rime con ùi excursus su Laura e sui ,luoghi che la videro protagonista. Importante è 1'apporto dato al1'opera del Petrarca e all'antica poesia provenzale. Auaors de Gaula Gaulaf 1526. . 17 lEl sexto libro del Amadis de en casa de Juan Varela, Seuilla, 214 c., lol; got., lingua spa. - Acefalo, il tit. e le note tip. si ricavano dal coloph. Nota di poss. ms.: « Este libro es de don Francisco de Guzman... ». Leg. in perg. BUS Vrrrurrrro, AlrssANnlo Il lo di nuouo ristamputo con le Fidi Trionfi, con le apostille, e con piìt cose utili aggiunte. In Venetia, appresso Nicolò Beuilacqua MDLXIIL Petrarca... gure Amadigi di Gaula è il nome de1 protagonista del notissimo romanzo cavalleresco, la cui prima edizione (Saragozza, 1508) è in prosa castigliana. Le origini de1 romanzo, libera e geniale imitazione de1 ciclo bretone, sono però sicuramente piri antiche. Numerosissime furono le edizioni, le traduzioni e 89 r Frontespizio << e Compendium ebraica colophon dal »> di grammatica di EIia Levita (sch. 29) BBC le continuazioni: dai 4 voJumi originali divennero presto 12 in Spagna, 21 inFrancia e l0 in Germania. Hrsronre -*ffii@i!ry+.. 1B de Aurelio y Isabela hiya del rey de Esco' cia... L'histoire d'Aurelio et Isabelle lille du Roy d'Escoce. A Bruxelles, par Rutger Velpius, 'libraire et imprimeur iuré, a l'Ai' gle dor, pres de 7a Covrt, 1596. 166 p., 8"; cors. rom., lingua spa., fre. - Sul {ront. nota ms. Leg. in perg. BUS Fortunato romanzo sentimentale di ispirazione boccaccesca atribuito a Juan de Flores (Lerida 1470 ca.). Dell'opera si ebbero numerose edizioni in piir lingue con testo a Jronte, usate anche a scopi didattici. -?1n luv COflPENDIV![ lerElir Iudri uatfis I 6c onrimir tribris Per ls.biftianc Munft", ruEréifulatum. BASILE.AE A§NO il. D. :(:gV II' HÀSIL§À§ l{.PV§ IO. FROI}' ANN0 11, n- )ÈX\111" lt/t§N§E r(1À R T ARrosto, Lupovrco 19 Orlando Furioso da M. Ludouico Ariosto traduzido en romdnce castelldfio por Don Hieronynao de Vrrea. En Barcelona, en casa de Claude Boruat, 1564. l)1, )I5 c., 4o; rom. cors., lingua spa. - Iniziali incise. Ep. dedic. di Hieronymo de Urrea: « A1 muy alto y muy poderoso sefior don Phelipe Principe de las Espaflas sefror nuestro >>. Precede I'opera un << soneto di Don Ivan de Aguilon». Ieg in r.r*'U* Quest'edizione dell'Orlando Fuiioso testimonia 1a fortuna e 1a diffusione in Europa dell'opera ariostesca 90 in tutto ii XVI secolo. IO. ,'i .:}r,il" :1rilff*dif,w,#$lmi@m@,f,fli L'alfabeto ebraico descritto da Elia Levita (sch. 29) BBC Tesso, Toneue.ro 20 Gierusalernrne del Tasso. Con le ligure d.i Bernardo Castelli, et Annotationi di Giu- La lio Gaastauini e Scipio Gentile. Genova, ap- presso Girolamo Bartoli, 1590. 1,1, 255, 71, l7l, 40, [8], 4o1 cors., ,rom., gre., lingua ita., Lat., grc. - Ii nome dell'editore si ricava dal coloph. Front. inciso; numerose incisioni in ra- me. Ep. dedic.: « A1 molt'illusue sig. mio vandiss. il sig. Francesco de Femari ». Leg. con impressioni in oro. in osset- perg. BUC Famcsa edizione della Gerusalenume liberata, con incisioni in rame del Carracci e di Giacomo Franco su disegni del pittole e incisore genovese Bernardo Castetrlo (o Castelli), amico e collaboratore di Luca Cambiaso. irr 21 Delle Rime del Signor Torquato Tasso parte prima e seconda, Insieme con altri colaponirnenti del medesimo. In Venegia, Aldo Ddld& d cffil srt, iW g b6(f arilu 113 ItandT1 c.P$ tod T(ù ffib rl cuelk i t h ? r I un tr-ffi.y st tddthfGhtk urwlp A,dc DÉ # I fflefiÉip Tdtt ITesso, Toreuero g. E h § zd, 4 1 Ain §.il.lÉ §{' .urn trf ùfl fi ,ilri ' ffil §rrr Schia ntf . XtPt Ifts.t**fi, * Manuzio, 15821. 122), L44, 276, |16), 84, ll2) p., ill., 1.2"; cots.- rom., lingua ita. Esempl. mancante del front. I1 tit. è ricavato dagli Annali delle Edizioni Ald.ine del Renouard (Bologna 1954) per l'edizione che risulta identica da,lla medesima collazione, Nurnerose incisioni. Ep. dedic. di Aido Manuzio il giovane: « Al molto Mag. Signor, il Sig. Cav.... Hercole... ». Leg. rn Perg' BBC Le rime del Tasso (Sorrento L544 - Roma 1595) sono legate alla sua vita di cortigiano e alle sue sventure: ,le stesse in cui si trovava quando ne1 1-582, anno di edizione di quest'opera, il Manuzio, ll 91 7T Frontespizi di alcune opete di Notturno Napolitano (sch. 22) BCC in occasione di un suo viaggio a Ferrara ebbe modo di visitarlo nell'ospedale di S. Anna, in cui si trovava a causa deI logorio mentale e delle manie di persecuzione che l'affliggevano. NorrunNo N,cponreNo fSIoS+ §€ llofturno ?i enpalrtail§ 3$tl;rlo Sndouini z miracoli De ol, cuni5ingBniiqualivsn noDinanciolomcon qunr§ri /fi\lri§ r ?cbrrio ultoDcrSotffrno 9àpolitano. 22 Egloga de Notturno Neapolitano inteilolluu' tori Mitio et Arcario. s.m.t. t8l c., ill., 8"; rom., lingua ita. - Un'iniziale incisa. Sta con: ID. Tre sestine di Notturno Neapolitano noue all'torose...: ID. lndouini et ruiracoli de alcuni zingani; ID. Sogno Amoroto cone Madonna Sirena ap?dre d Notturno... con alcuni sftambotti in sua laude cornposti per il detto; ID. Testamento aruotoso col1 alcuni sonetti e ruandriali antorosi composti per Notturno Neapolitano; ID. Viaggi e cosmoglapbie di du.e peregrini luno (sic) in stanze l'altro canzone composti per Notturno Neapolitano; ID, Opera noon attorosd di Notturno...; ID. Disperata di Nocturno Neapolitano Adua. Impresso in Perosia, per Cosmo da Verona ditto Bianchino dal Leone; s.d.; ID. Opera de Notturno Neapolitano ne la qual si contiene un capitulo in laude dil Sanazaro, el alcuni strambotti amorosi in comparatione; lD. Visione et aaticinio de la diuina creatione della Sanctita dil Somrto Pontilice Hadriano Fiamengo Tortosa... [Roma], s.t., 115231; ID. Opera noua atnolosa come uil galeotto.., ua dinanzi un conuito... à dimandaua elemosina... composto per Nottutrlo. ID. Opera Noua amorosa da Madonna Syrena Neapolitana nelaqual aisonno (sic) capitali epistale; impresso Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.; in ID. Serenata amorosa de Notturno Neapolitano... Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.; ID, Capi- tulo de pdrtitd. de Notturno Neapolitano...; lD. Cosrnographia di Notturno Neapolitana. Cosa noua. Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d. Nota di poss. ms.: « Er libris Monssemati Rossellò ». Leg. in BCC 92 I É6logn;tntcrloqu u tort IJlitio:z Scbario . ,:DIrio {ncomcnrio 6 dicc. ffi#*#I'trffi, fel mcllo Elx i prsri:gll giardinrgl( bruoli:c gtiortl Lc cr«sdtle ullq(cmp:e msi 9olcaro cfcr ruoi ga0dil:c ruoi oepoul Ér bor colmo oc affernlic pics oi 6r0i §ro quc0e obfcorc:lolti r ofptl monr[ Soliqgo:effl raro:c tog:{nrofo tloi: fon g'l orncoi occenri:ou(ri ? conil oc rnc fqnlllante ccr6:e oolcc !oce Étx lacesno $ t fB,ffr z ft or i fouti l'Iri.io loltro{ porlor:ronto ml A fbc per rp ldir bumiflo ltn6ue 0lcIno Do ellctto c0ocuprtffo:e qucllo focc É cbtba felre:e pnfpcro I ouunt J6cb( altra lten3g:qucllo a mc conuicnfi f,be bo conra loquo:foco:fol:e lune fc mot (ofù grou fer nri prnfi flon remcrormi qscl cbio recclo. fuggo O nBocr f fer rrn fe r oc mici oannl I fpinl o«cnli Particolare della legatura restaurata della << Divina C,ommedia » (sch. 10) Legatuta del dizionario del Betcheute (sch. 24) BSAC BCS Per molto tempo identificato con il peuarchista Pier Antonio Caracciolo o con il poeta Antonio Caracciolo, Notturno Napoletano risulta invece, dai pirì recenti studi, un anonimo « prolifico irnprovvisatore girovago del Cinquecento >> del quale non si hanno notizie sicure. fnteressante è notare che l'opera esposta è inserita in una miscellanea tutta dello stesso Autore: segno tangibile delfinteresse del possessore per q.uesto autofe << sommetso »>. Vedi: Zarrnrrnr, A., Il notturno napolitano - Catalogo delle edizioni, in « La Bibliofilia », LXXVIII (1976), pp. duni per magistrum Iacobum Sachon impressa. Anno dorn-ini Millesimo quingentesimo decimo sexto... trgl C., {o1.; got., lingua lat. - Le note tip. si ricavano dall'explicit. Iniziali incise. Ep. dedic. del curatore « Iohannes Bekenhaub >) ai lettori. Note di poss. mss.: <<Est Collegij Ca,laritani Societ. IeCCCI, su >>; <( ex libris D. Mon. Rossello ». Leg. in pelle con impressioni a fuoco su assi di ,legno. BSAC 107-188. GenzoNr, Touueso L'bospidale de' pazzi incurabili. 23 In Piacenza, L'4., vissuto {ra iI XIII e XIV sec., {u grande amico del Petrarca e monaco prima francescano poi benedettino. È noto per essere stato il primo ad aver tradotto in francese llopera di Livio e pet aver cutato una famosa enciclopedia più volte ristampata. lHippo'lito Tromba, 15861. ll4l,256, [28] p., L2"; cors., lingua ita. - Le note tip. si ricavano dallÌep. dedic. del1'editore Hippolito Tromba « Al molto mag. et eccell. fisico, Sign. et patron mio oss.mo il Sig. Alessandto Piazza>>. Iniziali incise. Nota di poss. ms.: « di Clemente Santelli ». BUS nel 1549 a Bagnacavallo ravennate e mofto nello stesso centro nel 1589, scrisse alcone bizzarre opere di varia etudizione che si inseriscono nel quadro della letteratura manieristica presecentesca e che ebbero una certa fortuna ua la fine del XVI e tr'inizio del Tommaso Garzoni, nato nel XVII sec. Gorenrus, BnRCHEunr, PrBnRu Prima pars Dictionarii in qua dictio quelibet per literas alpbabeti iuxta congruentias distinguitur ut quan? lacillime omnia in ea cofi.tenta reperiantill continet quorum dic' tiones bis literis incipientes A.B.C.D.. LrS- 25 Lexicurn sylilphonutru quo quataor lingua/um Eroopde fanailiarium, Graecae scilicet, Latinae, Gerrnanicae ac Sclauinicae concordia consonantidque indicatur, per Sigisruun- dura Geleniuril quarutam' per ociurn licuit hon oscitanter edituru. Basileae, apud Hieronymum Frobenium et Nicolaum Episcopium, MDXXXVIL [28] c., 4o; rom., gre., lingua Lat., ger., grc., s1a. I1 nome dei tip. si ricava d,a\ coloph. Alcune iniziali incise. Ep. dedic.: « Sig. Gelenius Hieronymo Frobenio compatri suo S.P.D. >>. Nota di poss. ms.: « 24 Srcrsuuxnus Ex libris Monsserrati Rossellò ,r. Leg. in rtezza PCTg, BUC L'opera esposta è un breve dizionario multilingue, che accosta numerosi termini greci, latini, germanici e slavi, evidenziandone Ia similarità. L'4., Sigrnund Gelen (Gelenius), nato a Praga alla fine del XV secolo, viaggiò a lungo in Europa, visitando 93 Fronteepizio e cotophon della mra edizione dell'opera del Saccente (sch. 11) BUS anche la Sardegna, e si soffermò a Basilea, che nel Cinquecento era uno dei più importanti centri europei di attività editoriale, divenendo uno dei ptin- cipali collabotatori dell'editote Giovanni ,rii.! lib,,4. {qni sfl $ri§, rf g"to, i',nuitn.i,, {0inrìrliuÒ f",,r",,i' i.U.*. cri rtorr.rnra rcir<chm,ro iinu i.n'prn", "uno,'" t+*oo Ptobm i"i p,tur.".atn. t,np,rrirrle :t'iuo io, trrri dtl stoPPr,& r, rrdrcrno, rll. rx-irtor rr-i,,ororl.toppr,E< pru4crt. Dru E!.itu rllt l.,ierrrn"{ n,r cnr pnrJ& (ri,nÉnÒ I p(oh, ir rltrtfture. Io ?orrrnù iuroiitsdl S,, Froben. nritil. & v.ttrl,.6 Rel§rt Eue Lrvrrt Lexicon Chaldaicuna authore Eliia Leuita,. quo nullun hactenus a quoqulln absolutiurn àeditum est, omnibus Hebraeae linguae studiosis, in prirnis €v utile €t necessarium. Ex' cusum IsÀae, s.t., MDXXXXI-MDXXXXII. t74l c., fol.; ebr., rom., lingua ebr., arc., lat. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in petg. BUC .MARIAESAf;*:; CENTIS SRADIAT n *tu*1:,,i;liftìx;,.,*"* milir,.& rliiP'ua e locutiooum clis Pcrncfcllrria: hIVNC PEIMVM IN I.Y. ccm cdirr. li",rnunrn',rIrrcor;rr..nr',iYcliltBmbrrredt&u& i; 4il.orr . h J r.r',r L'J ruo,., * vrrur ott";nr frprrc di qncllr, thqn[ iJr.u In gu'i,4rrr.'nrr!irr orcnrcdr uunrooorimorp6iO{ Prrr_( tiJ )',r r'.,, re' & 'luih vuolc. I PruJ.ln r...'.r..S.mechum I I rrrrr,r- r, r,r c, r r,r pr,,yrr r < rl opulenti: nulqurm. FJr. I r l !lJ il'rtuDt LLlr ltru,rna lConrr Vril r.r. r ur.,ratciln(drr rct{obrulrrobilhrrlu. Il.c rrr.,l,, . ! .r, I ,rqtr lit, uorcrtur. O ,r.r l: ,.a. 1t, i. tnquinrt hic ptcfros laticce I Jcnr i, I +' | (-) uid lacisl àPlcxuB irqBiaci illc fim Ln rnil , nÒ lrcn.brcuI oota il 26?' tr Per ch' alcuoi ancorr non 6 conicataao dell'rutorful hÒ iggiunro l€ fudrltÈ. P0ll!r,trr LAYS Nel Cinquecento si sviluppa 1o studio delle lingue orientali ed esistono tipografie in grado di stampare testi in caratteri ebraici, arabi, etiopici ecc. In una di queste tipografie, costituita ad Issny, nel \(ùrttemberg, dall'erudito Paolo Fagio, venne pubblicato questo dizionario di Elia Levita (vedi anche scheda n. 28). CesAS, Cnnrstoear DE LAS 27 Vocabulario de'las dos lenguas toscana y c4stellana... En Venetia, vendese en casa de Damian Zenato mercader de libros (impresso en Venetia en casa di Paulo Zanfrctti, a istantia di Damiano Zenaro mercader de libros) MDLXXXII. 147),439 p. 8"; rom., cots., lingua ita., spa. - Iniziali incise. Ep. dedic.: « A1 illusrissimo Sefior Don Antonio de Guzman >>. Seguono 5 piccoli componimenti in versi di vari a.utori. Leg. in perg. BUS g4 IoDù Domrdarul che lcoo Ablautr, ter.uh.r. rlt..1" tce,,. V. D(;a lè .unr r&u. I D{rurui, riq".r rlr ìili,l ,' i ( m;lu,n ) iJ rè ilnr ml i,i,d,t r Frr rr.r t.rc.nèr ni r,r rè lerr d i n p it,ir mld8. r,:,m,bg,rn,p, l !l,u.r r. r: ., r.ne rcculhJ.'orÉ huile,tssqdi,ucgo e rtqulr r..rt .c$ rrr , o. 3c l ri .r rr 6 ru.r ro . ri in yorl'r vetfi i r1 1dice, 26 RIVILEGIO, Mict DEO §EMF EE, 7 crrurc*rTbcolog*,{f g qptùtr,ìt' llrcr 4g*n[r t$p#riù rput l+lcphn Crechir*!&n;r , 'l :,,ti..i } iÌi ,lr;ii *! * l;;i;' qfdi-flr Frontespizio dellk Ortando Futioso in spagnolo (sch. 19) BUS Umanista sivigliano de1 XVI secolo, autore di un Vocabulario de las lenguas espaiiola y toscdfia che ebbe molti elogi da1 Cervantes, il Casas tradusse anche il 71bro Cosas Marauillosas del mundo di Julio Solino. »> T [ « Trionfi »> di Petrarca commentati dal Vellutello. Numerose e particolarmente belle (sch. 16) BSAC RIoNFI DI le incisioni lv{85§S&,;,, Francelco Petrarca, COLI"A ESPO§IlrIONÉ trl lrlt'rxSER AL ESSANDRO VELTVTELLO. 28 BorzeNro, Unsexo Institutiones grdecae grammdticde. Venetiis, Aldus Manutius, 1497. l2lll c., 40; rom., lingua lat. - Il quaternione b è preceduto da 2 c, che contengono degli <( errata corige >). Vi sono 2 c. sciolte mss. in lingua latina che sembrano Iar parte di un codice di grammatica del sec. XV. Esemplare privo de1la 1eg. originale e mutilo del primo quaternione. BUS - R.A. 51 (Cfr. IGI 10.029) Dd*ìonfoà,4rnare. r t-réoo,cbtiro u a i nit i loft ?fr lrdoLt nc. ni l\ /t Qn?. l. -",,T1 Prima grammatica greca scritta Eue Lpvrra in :.'",Ì::li l?,:ì; IYI,,,ir,'eu,r",a.ri,r wdidùillgifi lt'!,([tgii i priicipid i. H!- dsnna hnrr !'cr3 irtrrq,oHrò. §r .onle tti lsi , ,;sq.!tronllè latino. 29 Corupendium Hebr. Gramruaticde, ex Eliae qrl Sonero. q,.iù&'tF;,1.l|.tt Tawa:e fufunct'fu dL?itot* ti . (,rs ò1ixtlt I hùe, ri Lto ui ruh ..ili iI .rLh d, oelì . e .,Iìr{ il{;hD aotrcr p.lcrnrr ko-iltlto,opgio,no. o,t ..o,,sti'tt,s,,.,.tp,",o.,t,iti§,*. or,gLÌ i! $il!ì P $1t t Lfr rD,lso r.l !r"no .ns.s, r';!r' ;,J';':"1:.i,ff;''::,,',,,ì:: 'l'.Jx. 'Ì ruo ._ D, &t(oildoilb mb.n(dio rl chtclo lo:Ò , oi,d6 irt llh,nL Dt 'l_d.nc drl BÈdo ? dsll'.soE r;r q8l §o§{d$ I| o a' ogni [éfcio ii cot |a{!a riÈùrÉ r X r flrlriJ Iudaei odriis et optimis libris per Sebastianum Munsterum cotxcinnatum. Baslleae, apud Io. Frob., mense martio anno M.D.XXVIL [48] c., 80; rom., lingua ebr., 1at. - Front. e coloph. 1578 ». Leg. in incisi. Nota di poss. ms.: perg. << Laurentius Caroldus BBC Grammatico ebreo, nato a Neustad ne1 1472 e morto a Venezia nel L549,1'A. dimorò a lungo in Italia, protetto dal cardinale Egidio da Viterbo, al quale insegnava llebraico e per i1 quale copiava mano- scritti in questa lingua. Publicò molti scritti su questioni grammaticali. 95 l- Pagine dalla bizzalra oPera del Gaizoni « L'hospidale de' Pazzi incurabili ». (sch. TnrsstNo, GreN Groncro DÉ ?-rzzl. 30 grarnmaticbetta di M. Giouan Giorgio Trislino. Stampata in Vicenza, per Tolomeo Ianiculo, MDXXIX. La fopra Ia Pazzia. ZANDo Hiei wtlto lellì cdlmantello L'Holpedal t*o ceù(fun Gian Gioigio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 15-50, è uno dei più noti lette- Garyoai, ui fattiaùrcilcapo rati italiani del Cinquecento; scrisse varie opete letteratie e grammaticali e prese parte attivameflt'e ?acbc qd Dio chcrcggc li bnfutì, E alt dnc flclh porte la lot uaa nurn rnilia, et alia pueris per necessdria: nttll.c prirnum in lucem àdito. Vici Aequensis, apud Iosephum Cacchium, M.D.LXXXV' Iesu p., ill.,8o; rom., lingua lat., ita. - Numerose in- di rpnaice@fueihùni; lllcn ò il brco della vallb ìmmu, Et d làddò il ffi rci, cll da qj!ìeu ia q Cotufu>c*dnàfretau; Oiilc à c& tonwì t*to ùaao, afu4làtuopuhfate!èa enPhgawilrtwtr?:Wà\L 31 Partiunt orationis instructio, plura elocutio' 291 à molhello; alla polemica letteraria nota come « questione del' la lingua ». Il Trissino teniò tra l'altro una riforma dell'oitografia italiana, introducendo le lettere greche e .d ul, distinguendo le vocali i e u dal'le semivocali j e v e la zeta sorda (z) da quelia sonora (§). Le opeie del Trissino, come la Granmatichett.a .rport^, ii{l.ttooo nei caratteri a stampa la gtalia proposta dall'autore. cisioni. Nota GARZONI A TIIOllASO BUC Menre DI Theodoro Angelucci. cors., lingua ita. - Le note tip. si tica' vano dal coloph. Leg. in mezza pelle; esempl. re' Saccnnrn, GroveNNr BUS 2rf CAPITOLO t28l c., 80; staurato' 2r) poss. ms. « Collegii Sassar. Societ. >>. BUS LovrsAnorlr-l, ORAzIo 32 L'eleganze toscone e latine d'Orazio Lom' barditL. In Fiorenza, appresso Giotgio Mafescotti, 1587 (1586). l2O, ]L?,8l p. 8"; rom', got., cors', lingua ita' - Nota di poss. ms.: << Libro di ms' Giovanni Botticini [?]' Anno 1822 ». Leg. in cartone. BCC Giovanni Maria Saccente, nato a Raiano Peligno, visse nella seconda metà del XVI secolo. L'edizione, molto tara, è segnalata da alcuni repertori senza che si sia mai avuto riscontro con l'esemplare. Cfr. P. MrNzt, La tipogralia napoletana nel '500, Firenze, L'A., letterato senese vissuto nel XVI sec., si occupò soprattutto di questioni grammaticàli e linguistiche, nelle quali si schierò a difesa del dialetto senese 1974, pp. 116-117. specialmente 96 in fatto di pronuncia. SI]SRIA STOFìIAMILITARE lncipit dal << Chronicon... » di di Cesatea (sch. Eusebio 1) BUS << Se si considerano nel loro insieme le-opere storiche dal '400 al '600 si può affermarc che la storia costiruisce la iarte più cospicua della letteratua 7aica, accanto alle opere di diritto e prima della filosofia, della medicina, defla geografia, delT'ate militare ». (A. Teneàti,-La Storiografia in Europa ). Fin dal '300 7a storiografia, soprattutto sotto forma di << cronache » in volgare, lt il mezzo più diffuso in Europa- per descrivere ,e tramandare gli ,urr"rrimàti di un popolo o di una città. gli umanisti, formatisi sulle opere - C^ol di Sallustio, Livio, etc., la ,storia supera l'atteggiamenb esclusivamente cronàchi stico, ponendosi di fronte obiettivi rnorali e pedagogici. Con il MACHIAVELLI e poi con il Guicciardini si rcalizzò completamente 1o sforzo di cogliere l,occulta ruzionalità della storia, da ffasformare in proposta per l'awenire; una stofia dai cui accadimenti è escluso f intervento di Dio; una storia da cui dedurre le strutture teoriche della politica. Accanto ai libii di storia, propriamente ,detta, circolarono numerose òpele che interpretavano il mutamenro che gli ideali cavallereschi avevano subito per id.zuarsi al mutare dei tempi (CARACCIOLO, ORDINI ET PRIVILEGI DELLA MILIZIL A PIEDI E A CAVALLO). An- che 1'arte militare si evolse rispeito a1 medioevo, ed affinò le sue ricerche teoriche, da una parte lo sviluppo delle armi da fuoco, d,all'altra la progettazione di forti ficazioni resistenti agli assedi 97 Prima pag. dal << Liber Chronicarum di Hattman Schedel e illustrazioni a margine del testo della stessa opera »> (sch. 3) BUS CeE,senrrNsrs Eusrnrus, 'l QBa.ftnff$€rt$$di Chronicon id est temporum breaiarum. ...a S. Hieronimo latine oelsam et ab eo, Ptospe- ro Aquitano, Mattbeo Palnaerio Florentino et Matthia Pahnerio Pisano usque ad an. rclÉ on h4srre qleÉ ftIi*a; 7487 continuatum. Venetiis, Erhardus Rat- dolt Augustensis, [180] c., 4"; 1481. r-1 got., lingua lat. Provenienza Collegio dei Gesuiti di IGI ,#r Esiste solo una ffaduzione afmena e questa traduzione tina di S. Gerolarno, che è incompleta. §TrnNnn 'lftF d'&e 3753) I1 testo greco originale è andato perduto. RorBwvr.tcr, * 6tw Sassari. BUS R.A. 47 (Cfr. s$d., la- .Jù (fi" 2 ffi6 dei Fasciculus temporurn. YenezTa, Erhard Ratddlt Augustensis, 1484. L74) c., fo1.; got., lingua lat. Testo illusrato da numerose incisioni. Leg. in perg. BUS R.A. 74 '(Cft. IGI 8416) Opera di particolare {ortuna, tr^dott^ in varie lingue ed edita un numero considerevole di volte nei secc. XV e XVI- Scuror,r, HenmureN 3 Liber cbronicaruru. Norimberga, Antonius Koberger,1493. [6] c., fol.; got., lingua lat. Note Sum magistri Archangeli Bellit »; << est conventus sanctae Mariae Bethleem »; nella c. JSr. compare una nota ms. di commento al testo: << Convincitur de falsitate, nam corallorum piscatio nu1la fit 1201, 296, mss.: 9B << .ÈÉii qi{[t ( @flj r*; *ii m*ffi po4 ffr ,,É, ft t Ji n i Soliurt LX Incisione rappresentante la creazione del mondo, dal <r Supplementum Chronicarum »> (sch. 4) BUC del Bergomensis (,:rleri, sed tota in mare ad Turres et Castrum AralÌolìcnse attinenses, ve1 ad Alguerium et Bosam >>. 'l't:sto illustrato da numerose incisioni. Leg. in perg. BUS R.A. 776 (Cft.IGI 8828) Iìcn 1.800 xilografie di M. \{/ohlgemut illustrano i pcrsonaggi e 1e città descritti nell'opera che costitrrisce un esempio mirabile della tipografia del XV secolo. .flconus Pnrrrppus BBncoupNsrs ,Suppletnentum Chronicarufti. Veiezia, Ber- lìardino Rizzo, 15.II.1492. 270 c., 111., fol.; got. Lingua 1at. Con 49 xilogr. AlJa c. Iv una bella incisione a tutta pagina rappresentante la creazione del mondo. Un ricco fregio incornicia la pagina iniziale del testo. Sul foglio di guartlia alcune righe mss. in lingua italiana, depennate. [-eg. in pelle. BUC - Inc. 16 (Cfr. IGI 5079) Meno ricco del testo dello Schedel, presenta 45 legni di grande interesse di vedute di città. BnecclortNr, Poccto Historia florentina [in italiano] . Trad. Jacopo di Poggio Bracciolini. Firenze, Bartoilomeo de' L1bi, 3.IX.I492. 113 c., fo1.; rom., lingua ita. - À{anca del1e c. 112114; sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, corne nei mss., per eventuali decorazioni. Note marginali mss. Leg. non coeva in pelle con stemma in oro. BUC - Inc. 28 (Cfu.IGI794l) Poggio Bracciolini (1380-1459), umanista roscano, ricoprì numerosi incarichi, tra cui quello di cancelliere della Repubblica Fiorentina; scrisse, ua l'altro, 99 f Adamo ed Eva e l'uccisione di Abele dal << Supplementum Chtonicarum (sch. 4) BUC '> il periodo storico che va dal 1350 aI 7445 (pace di Lodi). Riscoprì nurnetosi testi di autori classici, quali Lucrezio, Ci cerone,. Quintiliano, Stazio e Valerio Flacco. la Historia florentina, che comprende VAcAo, Guespnro Fernrcro nB 6 Cronica de Aragon. Sarugozza, Paul Hurus, t2.1x.L499. I [28], 180 c. i1,1., fol.; got' Lingua spa. Alla c. 1r un angelo che regge uno scudo inquartato; in un quartieÉ i q,uattro mori con la benda sulla fronte. I1 nome dell'A. è ms. sul (fon't. Una incisione alla c. 208r; ir.iziali e fregi xilogr. Nota di poss. ms': « Ex libtis Monsserrati Rossellò »>. Leg. non coeva in perg. BUC - Inc. 68 (Cfr. IGI 10014) Gqaberto Fabricio de Vagad (sec. XV), spagnolo, monàco di San Bernardo, scrittore, fu cronista del re Ferdinando V. L'opera pir) importante è, secondo Palau y Dulcet Antonio; Manual del librero hispa' no-americano, Barcellona, 1925 vol. III, la storia del Regno di Aragona, oggetto in Sardegna di particolare attenzione per l'incisione con i quattro mori, ma che non ha mai goduto di credito {ra gli eruditi, malgrado l'autore dichiari di aver consultato diversi preziosi archivi Josreuus di Barcellona. Frlvrus 7 De bello judaico; Antiquitates iadaicae; De antiquitate judaica contra Apionem. Venetiis, Albertinus Vercellensis, expensis domini Octaviani Scoti & fratris eius, 1499. 3 »; 100 1 c., fol.; rom., lingua lat. Note Biblioteca Betlem »>; « Bononiae. 1554 libris « Aprobatus iuxta regulas expurgatorii novis- Llll, mss.: 260, <( §a.\ #..§Y,»tKh 4# 2 incisioni della «Cronica de Aragon» di Fabricio de Vagad, nella ptima sono visibili quatto mori con la benda sulla fronte (sch. 6) BUC sime Hispali editi 1632 »>1 <<Correctum Bononiae ex optimi exemplaribus 1556. Est fratris Archangeli Belitti »; << Bononiae 1556. Bol. 58 »; << Correctum Bononiae 1557 >>; monogramma cùstituito dalle lettere ARB e seguito dalla lettera S. Lettere iniziali incise e postille mss. passim. Mancante del f.ront. Leg. in perg. BUS R.A. I* 8l (Cfr. IGI 5190) Antiquitates judaicae sono importanti perché contengono alcune notizie notevoli come la prima menzione del Redentore. Le opere di Josephus Flavius sono state tradotte in varie lingue. VnrANr, GroveNNr g Croniche de la Inclyta Cita de Napole ... con li Bagni de Puzolo et Iscbia ... Nuouamente ristampata. Neapole, per lista di M. Euange- Presenzani de Pada, 1526. 85, L5l c., 40; rom., Iingua ita. Ep. dedic.: .., << Multo {rotoflf$ oefirqgon. .,-,'r',,',.,.ì uo..' iij.....'. ,:.. , r,oi -',....., magnifico et Excellente Signor, Lo Signore Troiano Mormile Neapolitano, Patrone et Benefactore suo precipuo »>. L^ parte finale delf indice è ms. Leg. in mezza pelle. BCC Giovanni Villani è considerato uno dei maggiori cronisti fiorentini e dell'Europa medioevale. Fu mercante e viaggiò moltissimo in Francia e nelle Fiandre. A Firenze, come guelfo, ricoprì importanti cariche pubbliche. MecHrevrrr,r, Nrccorò 9 Il principe di Nicolo Machiauelli al Magnifico Lorenzo di Piero de Medici. La aita di Castruccio Castracani da Lucca. Il modo cbe tenne il duca Valentino per amrnazzare Vitellozzo Vitelli, Oliuerotto da Fermo, il 101 T Riptoduzioni da Salazat << L'histotia de la guena de Aftica » (sch. 10) BUS signor Pagolo, et il duca di Grauina. I ritratti delle cose della Francia et dell'Alamagna. 5.1., s.t., MDL. l4l, 106 p., 4o; cors. rom., lingua ita. - Riratto del- l'A. su1 front. Ep. dedic.: A1 Magnifico Lorenzo di Piero de Medici ». Leg. moderna in mezza perg. << BUC Le opere del Machiavelli vennero inserite nell'Indice dei libri proibiti e furono perciò in gran parte sottratte durante l1Età della controriforma al circuito del mercato librario. Quello che si espone è uno degli esemplari superstiti di un'edizione cinquecentesca, nota come << edizione della testina », pet il ritatto del Machiavelli che appare su,l front. SAlAzAn, PBono nr, ]o Historia de la gueta becha colttra la ciudad. de Africa. Napoles, en casa de mastre Matla, 1552. l4l, 1,20 c., inscritte dedic.: fol.; got., lingua in una cornice << spa. Tutte le p. sono incisa. Iniziali incise. Ep. Protrogo dirigido al lllusrissimo seffor Don Pedro de Toledo Marques de Marques de Villafranca Visorrey lugartheniente e Capitan General del Reyno de Napoles: por Pedro de Salazar Vezino de Madrid ». Leg. in pelle. BUS Pedro de Salazat, soittore e militare spagnolo al servizio di Carlo V e ,Filippo II, motì probabilmente nel 1576. D lui si conosce anche: Historia g primera pdrte de la guerra que Don Carlos V, emperador de los Romanos rey de Espafra y Alenania, raouiò contro los principes y ciudades rebeldes del reyno de Alemania, sugesos que tuuò., edita a Napoli nel l54B e a Siviglia nel 1552. 102 Frontespizio &gli « Otdini e privilegi » (sch. 16) BCC della milizia... Nosrneoelrus, MTcHAEL 11 Iani Gallici lacies prior, bistoriara bellorunz ciuiliunt... quae Micbael Nostradamas iam olim gallici in lucern edidit... ab anruo L534 ad annum 1589. ... Latine redditus atque explicatus per Io. Amatus Chauigneum, Sequaruln) et quidem Bel.lenserru. Lugduni, ex typographia haeredum Petri Roussim, 1594. 1401, 336 p., 4"; cors., rom,, lingua lat., fre. Iniziali incise. Ep. dedic.: << Henrico IIII. Christianiss. ac. potentiss. Franciae et Navarrae regi Io. Amatus Chavigneus, foelicitatem »>. Nota di poss. ms.: << Augustinus ». Leg. in perg. BUS Le profezie o << centurie asffologiche » del Nosta- damus, medico ed astrologo francese, lo resero famoso fra i suoi contemporanei e particolarmente fra i maggiori regnanti d'Europa de1la sua epoca. Alcursr, Gelesso 12 Dette lortilicationi di M. Galasso Algbisi da Carpi arcbitetto dell'eccellentiss. signor duca di Ferrara. Libri tre... 5.1., s.t., MDLXX. - Front. inciso; Ep. dedic.: «Alf inuittissimo L621, 406 p;, fol.; cors., lingua ita. numetose incisioni. Frontespizio delle << Croniche... » del Villani (sch. 8) BCC Imperatore Massimiliano secondo Cesate dugusto »>, datata Venetia MDLXX. Nota di poss. ms.: << Colegi1 Cil"aritani Scholarum Piarum ». Leg. in perg. BUC Ttattato sulle fortificazioni, scritto da un architetto famoso nel XVI secolo, che lavorò per molti and a Fetrara, al servizio di Al,fonso d'Este, per cui progettò varie costruzioni d'interesse militare. E§ÉHH${Jnl S{l}u rflouiarfifirrc Hi €*m Èliuilrgis, Xilografie rapptesentanti otmi e macchine da guerta (sch. 17) BFT Grnoreuo Meccr, 13 Delta fortificatione delle città. D. M. Girolaruo Maggi, e del capitan.Iacomo Castriot' to, ingegniero del cbristianissimo Re di Francia. Libri IIL In Venetia, Apptesso Camillo Borgominiero, al Segno di S. Gior- gio, MDLXXXIIII. t3l, 136 c., fo1.; rom., cors', lingua ita - Testate e iniziali incise' Ep dedic': « A1 sereni,tsimo Ferdinando Arciduca d'Austria »>. Contiene inoltre: Dzcorso d.i M. Girolamo Maggi d'Angbiari sopra la gli alloggiamenti de gli esserciti lortilicatione de campagna. Discorso del capitan Francesco Montemelino Perugino, soprd la lortification[e] del borgo in di Roma. Trattato dell'ordinanze, ooero battaglie, del capitan Gioaacchino da Coniano. Ragionamento del capitan Iacomo Castriotto sopra le lortezze lino ad bora latte nella Francia, et in rnolti altri luogbi. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monssetati Rossellò »>. Leg. in perg' BUC Volurire comprendente alcune opere d'ingegneria e atte militare, illustrate da interessanti incisioni. L'Autore principale, Girolamo Maggi, fu ingegnere mili,tare, avvocato e letterato, e lavorò anche come correttore di bozze presso 1o stampatore veneziano Ziletti; preso prigionieiro dai Turchi a Famagosta, morì a Costantinopoli. Ms. cart.; sec. ll 1\ J I':l4 14 Tratado de la delenga de las plagas. Escri' uiola Don Miguel Perez de Xea caoallero de la orden de. nuestra Sefrora de Montesa y San lorge de Alfarna, del consefo d,e Guer/a, comissdrio general de la Artilleria, y à 104 - :':$Éq\ ',fl \ 1*i r! ' XVII; mm. 300x207, c. 145. PBnBz DE XEA, MrcuBr- '. ilr r iitr {i fii i .$ ii 'E i, ^,F[ :T ,tr t" , Xilografie sull'arte della guerra (sch. 17) BFT cuyo cargo esta la Superirutendencia de las lortificaciones del Reyno de Cerderua, por su Magestad. Scritt. bastarda ita. presumibilmente autografa. Lingua spa. Leg. in mezza pelle. Il codice ha subìto alcune cancellature nel testo € le correzioni sono state scritte sul margine; bianche tre c. 70-71. Nota ms.: « Biblioteca Sarda presso Don Ludovico BailJe; 1ì, 14 novembre, 1805 ». Nel 1843 fu donato dal Bai1le alla Biblioteca UniversitariaBUC - S.É. 6.2.28 stantino Magno, menre piìr verosimilmente risale alf imperatore Isacco Angelo Comneno (XII secolo). LìOrdine Costantiniano veniva ancora conferito, nel XIX secolo, da1 duca di Parma e Piacenza e dal re' delle Due Sicilie. OnorNr t6 et priuilegi della wilitia a piedi, et a cauallo del Stato di Monletato di nuouo rilormato dal Serenissimo Signor Duca Vincenzo di Mantoua... In Casale, Per Bernardo Grasso tratta Stampatore Ducale, MDXCVIII. Miguel Perez de Xea, cagliaritano (1577-1638), in quest'opera del modo di fortificare e di fare po- litica militare. [1r] c., 4o; rom., lingua ita. Incisioni. Leg. in pelle. BCC Ceneccroro, VrNCrNzo 15 Origen de la Caualleria Constantiniana Angelica, boy dicba Georgiana. 'Por Don Vincencio Leolante Caracciolo conde de Cassandria, ! grdn Pri.or de ta dicba Orden y Caualleria ... Traduzido de Tosco, y Latino efi lengua espaiola por Martin Lopez de Vera S.euillano ... Impresso ,en Valencia, por lor ». Contiene anche vari documenti a stampa, l'ultimo dei quali riporta sul retro l,autentica de1 notaio Petrus poss. ms.: « i di t I Leg. in Às. RrNerus fl Vegecius de re nailitarll. s.n.t. CLXXXXV c., 1 tav. ripieg., fo1.; rom., cors., ling,ua spa. Incisioni. Ep. dedic.: « Al muy Illusre y Reuerendissimo Sefror Mattheo Yazquez de Lecce, Secretario de1 Rey Catholico de Espafra, y de su Con- I [Vncrtrus, Frevrus herederos de Iuan Nauano, 1589. Il0l sejo Bernardo Grasso esercitò la sua attività di tipografo prima a Torino, dove possedeva una propria offici na, poi a Casale presso il Duca Vincenzo I Gonzaga che 1o nominò stampatore ducale nel 1595. p., fo1. Insieme di xilogra{ie rappre- sentanti armi e macchine da guerra di vario genere. La sequenza del1a numerazione de1le tavole presenti ne1 testo risulta spesso errata. Cfr. JeeN Gronce TsÉooonr Gnapssr: Trésor de liares rares et précieux... Tome VII, p. 271. BFT Julianus, datata Roma, 1601. Nota Ex libris Monssemati Rossellò >>. perg. BUC t i I I r i L'opera racconta l'origine de11'Ordine equestre Costantiniano, detto anche Angelico o di S. Giorgio, la cui fondazione venne attribuita all,imperatore Co105 r ARC,FIITETruRA AR[E, MUSICA La cultura artistica delI'umanesimo è imperniata sulla scoperta della prospettiva, Ltna << novità >> dei pittori che diviene ben presto una fonte di riflessione per matematici e filosofi (PECKHAM, .'.). In realtà la nuova maniera di concepire 1o spazio nasce prima che da un semplice espediente o da un calcolo taffrnato, da una diversa angolazione con cui si guarda a77a realtà; la prospettiva è una << forma simbolica »>, una categoria interpretativa dei reale ispirata da una concezione dell'uomo e de1 mondo diversa da quella << bidimensionale »> del medioevo. Non meraviglia, dunque, che la cultura artistica rinascimentale abbia sviluppato un tale orientamento ritrovando le opere dimenticate dei classici, di quegli autori, cioè, che avevano tanto sottolineato il significato di un'arte a misura d'uomo: Vitruvio, innanzi tutto (DE ARCHITECTURA...) e a partire da lui tuttalaffattatistica antica, i cui riflessi più facilmente utilizzabili sono senza dubbio i grandi repertori di immagini del passato (CARTARI... PRONTUARIO DELLE MEDAGLIE...). Attravetso Ia rneditazione sul passato gli umanisti riscoprirono il preiente: la grande architettura de11'ALBERTI e del PALLADIO è un esemPio Perfetto della << rinascenza » delle arti sotto lo stimolo della perfezione classica. Accanto ad essi dobbiamo porre autori forse meno ispirati, ma altrettanto significativi ed importa'nti (LOMAZZO."). 106 Frontespizio e pagina interna con nota manoscritta dal << Prontuario delle Vitruvio: frontespizio del << De » (sch. 14) BUC lncisioni dal ttattato di Vitruvio Architectura medaglie » (sch. 6) BUS (sch. 14) BUC Crv. ^*,cHIT§ &lAaia {trlfi ftmiri *. , ù ,rffiil,rrry DgLLE I4IDA6LIE. @@ III I r\ D oS I o il.,"or, t,in..'"d',ì'. rJ,, r,.,i,.t", . lr6uil(.1.1 r:rk.tl.nr.i,Doi, ;,J.',",,r,....,. j-'' edÒFCr'i,.-rro+,-.llr,J'"4!rdov.,no: Lr.ilu,rc,lo.r (ù. iùkoÀr'.'n,'!'o r..,oL, 'rl. ùifi.c..Jr Rr.r.1..... ll ,hc gr (r.,ii rn 6cnc,1, «h" il dr,hr,o,.. n ilù h n r.lr qù{,ù"Àr' f l,1.. n,cnhridr.&'!drr'E,.ff.Lrlbc Drc(on, lto rn.Th, "d, I,,,('nJunor H r..,,i'o/.r h.. LL(o\ J-. -no ni, d ( Ònrnz, & tii i 1,,,. Cc..tr.; & qpodr.r,:.trilrmc rlo.tuntl"r Itm,, t',tLcr',.'-,,-.n àtrif" a o, nr,rarr cr ron, r -',o Lnpcr'J-,.,'. 1_ " i,.C.'na.' ." .tu r:r! r nijn irli & rù.c."j,LC..i'no,s ìi'..'frc( L" 1,8,"c.D,"",. Rc& i ilJd'.Nro*Erd",,, jo lh.! -onc BLùr & Ar,lJfr.il.qh,R. Jc*l Hrnnr.ru.:_on r"«. l"rr: a v.nrq r.u, ro,'lrii ru'Lì hu.r. v Fr rr,i n,,rLL Th.r jn. c'r- l n:o loroiù'rr.on frmeÌPr,.1r f ,'. mdo.e J,1 .. liEn,'r.,mrmc'r. Iw.L?ro.e &' 1.r. . L 1 1' i ,.IdN'o n' d I: s-.1 r.,Ò I t'il!r',".\',.JF!r.(rr..l'' qi L'r f, - r.- ìo ;;.,'..".:."i.tr*"h+,r.i.rnd"r liJ.',,i" Rcd" r,, I É.o r:. Àlon Tl*oJùi:od'n,arh n, Iiil.Db.uil" Lh'{. co&rn..r.L.\';d, ? ft l.rtJ ?-t ftT€ DEL PRONTVARlO DE Lf, MÉDA6LIE DE !IY IiLY. tu,.& fulgmri l.uonrln, & donnc.drl princrpro dcl Mondo rnliuo elprcftnr. t.mpo, cotr lclorr irc iu compenJro raccolrc. $' F i .*t Ev Doi\l A É:h.r J' I ion. floLi: ÀiltnrL ù r;l:ed, r 1...J,..o,' ,r,J..1.. "rLr(ftLn cr lìc ir!' "r 's ,nrj:;-. rn,ù,r.,"iÌr'. 1...r,-.''ì.r'i, cq,.,, & I' s ll 'àìiià i inqfi aat'u wiht lt 4rrfi i nllL{{n tt si nsrc I i.fffi tÉ'/4" LF f" iiiirlii, aul+'a.fa itrn frtjuv,& L t *t lz nk i*rtu fiY & t lsn'ltb n hr i"il''J' ii.r-u..' " ":, i t MJ.-'re' o'')qu'r r'' ;ì1,:ìi ;;ì:i,i;,;,,1, t $, t t.,. L t, ft ilh, il rL.&' o.i IN LIONÉ, AI}IRESSO À-q-v'rrro§!rrtjt!_ rt§, dir ? wl,go 3, g't. P nxi ùrc| 6Y- , i t *iii t, Énu /* M/. É41. f . Pl. *. Lettera capitale miniata dal Corale trecentesco di Oristano (sch. 10) ACO di toffe cahpanaria dall,opera di L.B. Alberti (sch. 4) BUC Studio Pncrue»1, JoHN 1 Prospectiua cornmunis [precede] Facius Cardanus, Epistola Arubrosio Grillo IMilano], Pietro da Corneno, [ca. 1480]. [],01 c., i11., fol., got., lingua lat. Molte fig. geometi che e incisioni schematiche ai margini del testo. Nota di ms.: << Calaritani Coltegii Societatis Jesu >>. Sono rimasti bianchi gli spazi, lasciati come nei .mss., per eventuali decorazioni. Leg. non coeva it poss. mezza pelle e carta marmorizzata. Legato con Inc. 63: Lutius Mundinus; Tractatus de anathomia humani corporis, Pavia, Antonio Carcano, 1492. BUC - Inc. 62 t(Cft.IGI 738I) Peckham, francescano inglese del XIII secolo, fu uno dei principali rappnesentanti della reazione del_ l'agostinianismo francescano contto l,affermazione dell'aristotelismo domenicano che si compiva per di opera S. Tommaso. Vrrnuvlus, Porrro M. Vitruui De Arcbictetura libri decen ... additis, Iulij Frontini de aquedoctibus libris plopter materiae alfiniiatern. Impressum Florentiae, per haeredes Philippi Iuntae, M.D.XXII. 141, 4-192, 24 t18l c., 8"; cor., lingua lat. Numerose i11. Ep.; << Iuliano Medico frater Io. Iocundus. S.P.D. ». Ircg. in cattone. BCC Vituvius, Marcus Pollio. Architetto e ingegnere rosec. aC.). In età. avanzata scrisse De archilibri decem, nel quale ra,f,fronta la complessità problemi dell'architettura, da q,uelli tecnologici (I mano tectura dei e distributivi a quelli più generali di estetica. Il 107 L'<< Architettura »> di L.B, Alberti: frontespizio e medaglione riproducente I'effigie dell'autore (sch. 4) BUC trattato, che di questa materia è l'unico completo che ci sia stato tramandato dall'antichità, pur essen- do noto e citato nel Medioevo, fu << riscoperto >> nel 1414 da Poggio Bracciolini e per tutto il Rinasci mento divenne manuale indispensabile per ogni ar' chitetto. La prima edizione a stampa fu pubblicata a Roma a cura di Fra' Giocondo nel 1511. Nurnerose altre ne seguirono fino a quella di Daniele Barbaro con tavole di Andrea Palladio. SeRrro, .. SsnesrreNo 3 Regole generali di architetturd di Sabastiano Serlio bolognese sopra le cinque mafiiere de gti edilici ... Con nuoue additioni. In Venétia, per Francesco Marcolini da Fotlì, Arnrnrr, LBoN Berrrsre L'architettura di Leonbatista Alberti, tradotta in lingua liorentina da Cosimo Bartoli Gentil'buomo et dccademico fiorentino. Con la aggiunta de disegni. In Firenze, appresso Lorenzo Torrentino, MDL. 404, l22l p., fol.; rom. ,cors., lingua ita. - Front. con cornice; numerose incisioni, rir. dell'A. Ep. dedic. di Cosimo Bartoli: « Allo Illustrissimo et Eccellentissimo signore i1 signore Cosimo de Medici duca di Firenze »>. Note mss. sul front.: << Collegii Caralitani Soc. Jesu >>, << Expurgatus iuxta Indicem Hispanum anni L612 ex commissione Dominum Inquisitorum Pintor, et Benavides. Calari, 4 decembris 1613 ». Esempl. censurato. Leg. in mezz^ perg. BUC MDXXXX. in lingua italiana del De re aedilicato- LXXVI lma 74] c., CLV p., fol.; cors', lingua ita' Traduzione Segue: Il terzo libro di Sabastiano Serlio bolognese, nel qual si figurano, e descriuono le antiquità di Rona, e le altte cbe sono in ltalia semplare, così come Front. istoriato; incisioni. Contiene: Libro quarto di arcbitettura. e luori d'Italia. Ep. dedic. ad 4 « Alfonso d'Aualos, ria, scritto in latino da Leon Battista Alberti. di il libto L'e- degli Apopbtbegmata in questa stessa Cagliari ne1 mese di di- Erasmo da Rotterdam esposto mostra, venne censurato cembre de1 1611. a IN gran Marchese de1 Vasto, et luogotenente generale de ia Maestà Cesarea in Italia ... ». I1 libro terzo è dedicato « A1 christianissimo Re Francesco »>. Nota di poss. ms.: << Ex lihris Monssemati Rossellò >>, Leg. in mezza pelle. BUC Sebastiano Serlio è uno dei ptincipali teorici delI'architettura de1 Cinquecento. Nato a Bologna nel 1475 e motto a Lione ne| l554,1avorò come archi- tetto in Italia e in Francia. È questa la sua opera più nota, il grande trattato di architettura di cui il IV libro venne pubblicato per primo nel 1537, seguito nel 1540 dal III libro. La presente edizione, del 1540, riunisce appunto i primi due libri dati alle stampe dall'autore. 108 Apprefl'o PerrAoro, AN»nre 5 I quattro libri dell'arcbitettura. In Venetia, appresso Bartolomeo Carampello, 1581. 4 t. in 1 v., fol.; tom., lingua ita. Front. racchiu- in cornice architettonica incisa. Iniziali incise. Ep. dedic. dell'A. a.: « Molto Magnifico mio Signor osservandissimo il Signor conte Giacomo Angaranno ». Leg. in perg. so BUS Palladio, Andrea (Andrea di Piero della Gondola) (Padova 1508-1580). Grande protagonista dell'architettura de1la seconda metà de1 '500. Iniziò la sua cariera come tagliatore di piera a Padova. Principiò i*t* M,-l). L TTIRENZ kru t*Ltt',*if; *e' Tmilim ImpÉlfor Du(a1.. * 8*a"'L!'!1't*' l*' *k Ancora un'incisione dall'opera di Leon Battista Albeti (sch. 4) BUC Pagine con incisioni da << I quattro dell'architettura » del Palladio (sch. 5) BUS libri corne architetto nel 1540 con la vil1a Godi di Lonedo. L'anno seguente {u a Roma per studiare l'antichità co1 celebre letterato G.G. Trissino, suo protettore. NeI 1570 ebbe 7a carica di Proto d.ella Serenissinta continuando ad operare anche in altre regioni italiane (progetto facciata S. Petronio a Bologna e palazzo comunale a Brescia). Scrisse Le anticbità di Roma (Roma 1554), I qudttro libri del- l'arcbitettura (Venezia 1570) con l'elaborazione del1e tavole per l'edizione commentata di Viruvio di Danietre Barbaro (1556). PnoNtue.nro 6 delle medaglie de più illustri, & lulgenti huornini et donne, dal principio del mondo, insino al preseltte tenxpo. In Lione, appt€sso Gu§lielmo Rovillio, 1553. Lsl, 172, l4l, 247, t71 p., 4"; rom., lingua ita. Ep. dedic. del tipografo: « A Ia Sereniss. et Christianiss. Caterina Regina di Francia e'note mss. passim. Leg. in >>. perg. Numerose ill. BUS Dizionario Biografico da Adamo ed Eva fino aI XV secolo. Contiene circa 800 riratti in medaglioni incisi su legno.'Tra i disegnatori famosi sono rico. nosciuti Georges Reverdì e Claude Corneiltre de L'Haye. Canrenr, VrrucBuzo 7 Le inzagini de i dei de gli anticbi ... raccolte dal Sig. Vincenzo Cartari.. . In Lione, aptesso Bartholomeo Honorati, 1581. 11041, 474 p., Bo; cot., rom., lingua ita. rose incisioni. Ep. dedic. Este ». Leg. in cartone. a: « 11 Nume- S. Cardinale da BCC lo9 I venti, la pena e le streghe da Le imagini de i dei >> del Cartati (sch. 7) << BCC De11'A., nato a Reggio Emilia ne1 l5)I ca., si hanno scarse notizie biografiche, se non per la sua attività che si svolse prevalentemente a1la corte esteirse. -Le Imagìni de i dei sono un ftattato su11a iconografia de11e divinità classiche che il Cartari compose xicorrendo alle fonti tardo-rnedievali e alla Genealogia Deorum del Boccaccio. Quest'opera fu un punto di riferimento per scrittori e artisti del XVI sec. come i1 Vasari; ad essa si ispirarono anche i coreografi dei tfidsqiles inglesi e 1e feste in maschera tardo.rinascirnentali. Louruzzo, GraN Paolo B Trattato dell'arte della pittura, scoltura, et architettura, di Gio. Paolo Lomazzo milanese pittore, diuiso in sette libri ... Con una tauola de' noftxi di tutti li pittori, scoltori, architetti, et maternatici antichi, et moderni. In Milano, per Paolo Gottardo Pontio, a instantia di Pietro Tini, MDLXXXV. t401,700, 127 p.,4"; rom., cors., lingua ita' - 1 qualche iniziale incisa. Ep. dedic.: « A1 Serenissimo Principe don Carlo Emanuello, Gran duca di Sauoia mio Signore >>. Contiene anche testi poetici del Lomazzo e di altri autori. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg. ritr.; Pittore manierista di rnediooi capacità, G.P' Lo- fu anche poeta e scrittore d'arte: lasciò infatti una raccolta di Rime e il ptesente uattato, iri cui si fondono spirito mistico medievale e mazzo (75)8-1600) motivi propri de11'estetica rinascimentatre. On»rNB DEr CAVALTERT Dr Seu GroveuNr 9 DI GERUSALEMME Statuta bospitalis Hierusalent. la loanne Baptista Rondinelli edital. S.1., s.t., t1586?1. )9 tav., fol.; rom., cors., lingua repertori riportano due edizioni di quest'o- 16l, 203, t16l p., 1at. 110 -I Pagina dal Messale dei domenicani. Le incisioni sono di un allievo di Carracci (sch. 14) BUC pera, entrambe de1 1586, e una variante, forse de1 1588. Front. inciso; numerose incisioni. Ep. dedic.: de Loubenx Verdala S.R.E. Cardinali Amplissimo ac « Illustrissin'ro ac Reuerendissimo D. Fratri Vgoni Ord. S. Ioan. Hierosol. Magno Magistro... Ioannes Baptista Rondinellus... apud Sanctam Sedem Apostolicam Orator». Nota di poss. ms.: «Ex libris Monsserrari Rossellò ". Leg. in perg. i BUC Quest'edizione degli Statuti dell'Ordine di Malta contiene numerose incisioni di ottimo 1ive11o, alcune de11e quali sono firmate da Pilippe Thomassin, inci sore {tancese, nato a Troyes e operante a Roma ne1 XVI secolo. L'uso delf incisione in rame, o calcograÉia, si afferma ne1 secondo Cinquecento, sosti- tuendo nell'illustrazione del libro 1a xilografia, o incisione in legno, e diviene sempre più diffuso ne1 XVII secolo. Ms. membr. sec. XV; mm. ,r0X160: c. ANrrpouenro E RESpoNSoRTALF. Ull. 10 Scritt. got. rotunda di più mani. Lingua lat. kg. in pelle su assi. I fogli di guardia sono costituiti da pergamene di altro testo. Specchio di smir coeva tura mm. )10X250;. rigatura a penna; tetragramma regolare in inchiostro rosso; notazioni gregoriane in nero; rubriche molto abbreviate; lettere ornate e miniate. Le lettere miniate ancora presenti si trovano a1le c. [12]v., l44lr., lfilv., [56]r., t68lr.; Iacipit: Quoniaru deus magnus dominus ... Explicit: Surge aruica mea.et ueni. ACO che nonostante l'asportazione de11e carte e delle miniature è uno dei più preziosi che si conservano nella nosra regione, è stato descritto più analiticarnente in: Grurrauo PrsaNr, Catalogo dei codici corali di Oristano. Lucca, Tipografia Baroni 11 codice, 191t, p. 47. Ms. membr.; sec. XV in.; mm. 500 x 350; c. CCVIIII (c. 199, mancano 1e c. XL, XXXV, CCIII, CCIV, CCV, CCVI, CCVII, CCVIII). 111 { Lettere capitali miniate dal Cotale-(vedi foto del dorso) conservato nell'ACO Gneouern t1 Smitt. got. rotunda di più mani. Lingua Iat. Mutilo in vari luoghi. Leg. coeva in pe11e su assi e borchie ai quattro lati. Fogli di guardia costituiti da pergamene con nèumi. Segni di antico restauro. Specchio di scrittura mm. 200 x 150; rigatura a penna; tetragramma regolare in inchiostro rosso; notazione gregoriana in nero; rubriche; lettere ornate e miniare. Le leLtere miniate ancora presenti si trovano alle c. CL r., CLXVIIII, CLXXIIIL lncipit: In nomine Domini amen. In omnibus dominici diebus ... Explicit: Qui/timent Dotuinam spefrent in adiutor et proctetor eo eo/u?z, est... ACO Per una descrizione più analitica vedi cit., pp. Catalogo... 50-51. Ms. membr.; sèc. XV ex; mrn, 270x190; c. CCVII (c. 198, mancano 1e c. XVI, LXXII, CLXX, CLXXI, CLXXXVIIII, CCIII, CCIiII, CCV, CCVI). Gne.ouer.B 12 Soitt. got. iotunda di piir mani. Lingua lat. Mancante di leg. Specchio di scrittura mm. 215x155. Rigatura a penna; tettagramma regolare in inchiosffo tosso; notazioni gregoriane in nero; rubtiche; lettere ornate e miniate. Le lettere miniate ancora presenti si trovano alle c. I r., XII r., CXY t. Incipit: Ad te leoa.ui animam tea/n... Explicit: et in ce/li aala leti iabileus. Alleluia. ACO Per una descdzione più analitica v. Catalogo... cit., pp. 54-55. Anou, Prprno 13 Thoscanello de la nusica di rnesser Pietro Aaron fiorentino canonico da Rimini. \mpressa in Vinegia, per maestro Bernardino 112 et maestr,o Mattheo de uitali fratelli Veni, tiani, MDXXIII. l54l c., fol.; rom., lingua ita. - Le note tip. si ricavano dal coloph. Front. in rosso e nero, con cornice. Iniziali incise, ritr. de11'4. Ep. dedic.: << Al Reue- rendo, et Magnifico Monsignore Sebastiano Michele, pattitio veneto, caualliere hierosolymitano, et prio- re di San Giouanni dal tempio dignissimo Piero Aaron fiorentino canonico riminese >>. Con es. rnusica1i. Nota di poss. ms.: «Collegii Calaritani Scholarum Piarum ». Leg. in mezza perg. BUC Pieto Aron, o Aaron, nato a Firenze nel 1490 e morto a Yenezia nel L545, fu uno dei massimi scrittori di teoria musicale del Cinquecento. Il Toscanello della rnusica è una del1e sue opere più importanti; tra 1e alre si possono ricordare i Libri III de instituzione Harmonica e rJ, Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni di canto figurato. DonmNrceur 14 Missale iuxta ritum Fratrunrt Ordinis Praedicatorurn. Sub /euerendissirno pdtle lra- tre Hippolyto Maria Beccaria a MontelegaLi... Venetiis, apud Io. Bernardum Sessam et Ba. Baretium, MDXCVI. 136l' 197, I1l, 61 c., fol.; rom., lingua lat. - Data *+,'tu: del coloph.: 1595. Front. in rosso e nero, con cornice, incisioni. Stampa in rosso e nero. Con numerosi es. musicali su tetragramma con notazione quadrata. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò rr. L.g. in mezza p:rg. BUC Questo messale a stampa, ad uso dei padri domenicani, comprende una serie di testi liturgici, con numerosi esempi musicali, e diverse incisioni, firmate dall'incisore veneziano Giacomo Franco (1,556-1620) allievo di Agostino Carracci, e dal disegnatore bresciano Grazio Cossali. Il vol.ume veniva venduto al ptezzo di 14 l,ire veneziane. 113 VIT\SOCIALE Donne, Gio@, Frontespizio dell'opera Villena « di Isabella de Vita Chtisti » (sch. 1) BUC ftdurne Sono stati raccolti in questa sezione suitti di donne, (VILLENA) come esempio dell'attività femminile in campo letterario; e smitti per le donne (INSTRUCION DE, LA MUGER CHRISTIANA) per documentare la condizione femminile nel '500, almeno attfaverso le regole previste in una fortunata opera di pedagogia umanistica. L'arte del cavalcare conobbe nel corso del XV e XVI secolo uno sviluppo, che 1a pottò a riesaminare le tozze regole della cavalleria feudale, che imponevano animali massicci e pesanti corne i cavalieri con armaiura che dovevano portare in sella. L'età pre-rinascimentale e rinascimentale invece, si pose alla ricerca del cavallo perfetto con viva passione, dallo studio 't(itr àblcs (6tiicfona nou$lilf t s or Ioo nrorÉice fofqun[o fittsr s §o rorì cfirdco n'$cs 1 fl C-fi gifr I1s*s§hi{tsr{f§ di questo animale fecero Paolo Uccello, Gentile da Fabriano, Benozzo Gozzoli, per fare qualche nome. alIa sovrabbondante trattatistica (CORTE, ....), che esaminò l'addestramento del cavallo anche in vista dei tornei e giochi iconografico che cavallereschi. Ouanto ai GIOCHI LIBERALI e D'IIJGEGNO o a quelli con 1e CARTE DA GIOCO si può affermare che il Rinascimento non ne inventò di nuovi, di tutti quelli conosciuti moviamo infatti ffaccia in testimonianze precedenti, ad ulteriore riprova dell'atteggiamento « di continuità )> come << di stacco »> che la cultura rinascimentale ebbe nei confronti del Medioevo. 't14 Siffiffi ra I Cento giuochi... » del Ringhieri: in basso, la nota di possesso di una ignota dama genovese « frontespizio e, (sch. 6) BSAO VtrrrNe., Isegrr, or 1 CENT t6l « napoletane » consefvato nella BUS (sch. 8) G I V O C HT LIBE.R.{LT, ET D'INGEGNO, Vita Cbristi de la reuerent Abbadessa de la Trinitat. Corregit ab les cotacions ?louament tretes en los marges las quals lins assi en fientgilns no son estades tretes ab rnoltes noaes historles. Bargelona, per Car,les Amoros, MDXXVII. 191, O Le carte da gioco riprodotte in questa sezione fanno patte di un mazzo di Nrrclhrcntc th. M.Iwratio Rbtgh*rt Genulhrcno Bologacf *rot*r , grn drca L$ri dcfonil. c., fol.; got., lingua cat. - Front. in rosso e F nero; iniziali incise. Ep. dedic. dell'abbadessa Sor Aldonga de Mont Soriu alla regina Isa;bella I, datata 1497. Nota di poss. ms.: «Ex libtis Monsserrati Rossellò »>; nome dell'4. e note tip. mss. sul front. Leg. in E { mezza perg. BUC - Tra i piri interessanti testi in prosa catalana del Quattrocento ci è pervenuta questa Vita di Cisto, sctitta da una suora spagnola, Isabel, figlia del marchese di Villena, nata a Yalenza nel 1430 e morta nel 1490. Rimasta orfana all'età di cinque anni, Isabel, il cui nome secolare era quello di Leonor Manuel, enuò nei monastero della Trinità, del quatre venne eletta abbafessa nel 1464. *-,lNon it lailo mpnw rn. .orczto rtlio,. k q..È opt. F. liti rrd p n rkr4lt @,ùuffù,. tdh tqt. "ì' ,fuza ,foka k Po. N t fid Ptieikgi hilÉù , IN AO!OGNÀ PEA ANAÈI§O §àffidL g, D, !t, ì\ rrilG - TrnnAClNA, Launa .: \r ':, . 'I "{l Discorso sopra il principio di tutti i canti d'Orlando Furioso. Fatto per la S. Laura Terracina: detta nell'Acadernia degl'Irucogni- " fr-1-:.. . iil.r -a7 - \4 | i. (.. .' Ji:tt ti Febea. Di nuooo con diligenza ristarnpato, et ricorretto. In Vinegia, Appresso Domenico Farti, MDLX. 88 c., 8o; cors., lingua ita. - Nurnerose incisioni; 1 ritratto de11'4. Ep. dedic.: « All'illustrissimo sig. Giovan Bernardino Bonifacio Marchese D'Oria ». Alle c. 86-88 lettere di Anton Francesco Doni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò »>. Leg. moderna in perg. BUC 115 ill La poetessa Laura Tèriacina nacque nel 1519 a Na- poli e morì nella .stessa città verso il 1577. Scrisse numerose raccolte di versi che 1e procurarono 1e lodi di letterati come L. Tansillo e L. Domenichi. L'o- pera che si espone è una delle piri famose di que- sta scrittrice. Dolar,Nrcur, Luoovrco 3 Rime diuerse d'alcune nobilissime, et uirtuosissime dònne, raccolte per M. Lodouico Dornenichi, e intitolate al signor Giannoto Castiglione gentil'buorno milanese. In Lucca, ms.: <<Ex libris Monsserrati Rossellò>>. [,eg. moderna in perg.; esempl. restaurato. BUC Nel De institutione loeminae christianae, di cui si espone un'esemplare, ritenuto unico, di un'edizione stampata a Cagliari, in traduzione spagnola, il grande ,pedagogista e teologo umanista Vives traccia le linee di un programma educativo per le fanciulle e indica regole di vita valide per le donne, sia nubili che maritate o vedove, fornendoci preziose no. tizie sulla condizione femminile nel Cinquecento. per Vincenzo Busdragho, MDLIX. AvvrntrrrmN.rt D7, D1 p., 8"; cors., lingua ita. - Ep. dedic. indirizzata a Giannoto Castiglione. Note di poss. mss.: et Modo di oiuer religiosamente lddio per le Vergini, et Spose di Giesu Christo. Di dioersi eccellentissimi Auttori.... Aggiuntoui lo Stadio del Cursor Christiano, tradotto di latino in oolgare da M. Lodouico Dolce... In Vinegia, appresso Gabriel Giolito De' Ferrari M.D.LXXVI. « Ex libiis Monsserrati Rossellò », rer... ». Irg. moderna in mezzt « Hieronimi Fer- perg. BUC Nel secolo XVI numerose donne si dedicano alla poesia e talvolta entrano a f,ar parte di citcoli letterari. Diversi esempi della produzione lirica femmi nile sono contenuti in questa raccolta, opera di Lodovico Domenichi, che fu soprattutto traduttore e compilatore di antologie letterarie e lavorò come correttore di testi e traduttore per conto degli edi- tori Giolito e Torrentino. Vlvns, JueN 4 Instrucion de la muger cbristiana. Compaesta primeramente elt lengua latina por luan Luis Viaes ualentiano, traduzida despiles ett romance castellano, por luan lustiniano y a y im pressa ...Callar, por Vincencio Sembenino, im pressor del R. Nicolas Cafrellas, MDLXXVI 121,217, [2] c., 8"; iom., lingua spa. - Nota di 116 secoTtdo 181,92,67,58,80 p., ill., 4"; rom., lingua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic. del tipografo alle: << Vergini et alle spose di Christo ». I,eg. in perg. BSAO Volurne che raccoglie scritti di vari autori ra cui Bernardino Scardeone canonico padovano, il Divino Lurs gora naeaamente corregida, afradida, moltacali, poss Dionisio Certosino, San Bernardo, Giovanni Taulerio, Bonaventura Gonzaga e Lo stadio del Cusor Christiano di Antonio Ulstio, già stampato due volte dal Giolito nel 1568. Rrr.rcHrnnr, INnocruzo '6 Cento Giuochi Liberali Et D'Ingegno, ... it dieci libri desuitti. In Bologna, per Anselmo Giaccarelli, M.D.LI. GIi « Awertimenti » per le « Vergini e Ie spose di Cristo ». pagina con lettera capitale (sch. t) BSAO [4), 162 c., 40; rom., cors,, lingua ita. - Capitali incise. Ep. dedic. detl'A. a1la Regina di Francia. I diritti d'autore compaiono espressi in questo modo: << Non sia alcuno cotanto ardito che quest'opra fra dieci anni imprima, o uenda, sanze espres.sa commissione dello scrittore sotto le pene ne i suoi Priui legi contenute >>. Nota di poss. ms.: << Questo libra e dime Giambrosio Agnese vive Genoua 1654 di 8 Ottobre ». Leg. moderna. #i,t::i,lllllitilrl.,, È'' I , ' *. ' Ringhieri Innocenzo. Soittore di Senatore a Bologna. e poeta, ricoprì Ia Oltre a Cento giuocbi liberuli et d'Ingegno, ristampati a Yenezia per GiG vanni Bonelli nd, L553, scrisse anche Il sole, Dialogbì della lita e della morte. ÀRTICOLO rabrL, ralmotc chr alcune uoha I'unodcfidcri, & (pcr non dirl i* ò chr ( rompi le Édcmerrimooialc. Adqoquc pcr fuggir qucfti nraL , h Vrrginrrà fi antcponcal martimoaio , tbnl n parl.,ndo dErh Virginità in quuro è uirtù, pcr le qurlc l huomo li f#" Ift,"ne d" ugni ano-"".nr1., h p.opoo. fcmfrc a0àcr6 de qucilo, I { BSAO catica lrrrri:l rd ii"rJia, & cofip.r diuifiodc, ri([i,& canrcnrionc,gtncrrno odi6 gr*.lc Ér loro , & uiuono inlirmc, con gmodi<6mo f-flidio, rnri , rruoè rnaggioril lorrcdio&graurra,quenro pru fono infcp+ rù9 ' .tti hmocodclitkto, pctartcndqcàDio,& ell'eflirciriodtll.uirrir.onlìnimopiuirbc rc, « pru pcrfctro.. & Iap«làaarhc con ul'inttnrionc lefrir di u rirfiG , & fugge ogni .tro <arn:lc, mcitr cllir chiurrra V crgirc: & di quclh rrl Voginc, l'AFotlolo difc i Le Vct8ioc pcofr lccofc, cht fono dr Dio , cioè è irrreou e'diuiai pr.caki , & ticoca , conrc p0ì pimr< aDio, mcdiondo &cqucntmmtclc ofcdiuioc,& rp .1mmti alla 6lurc : & co diligcnacoafidere & 6 riorde ogni dl ddlccofc chc appenmgoro dltmor di Dio 5< elle poprie felur, & eno prrlf«c Garadi corpo , !r di fpiriro, cioè p«gucd:tfi dr ogni immondiri.@1., &d.i Eiriifpiritu.li,& pct adornr16 di runc lc uirò , & rifplcnde rllr ptc(ma dcllo fpofo rdcltc, rlgueldia: Bcari iÉondi dic@., p6.hc crfi ordr$oo tddio. BcnckccAli 6e tlnfodi orti i frdcli,& di turrc I'eniocuirtsofc, nondi moèfpccieloorcfpoGddlcVagini,lcquaip«amrfuofpr+ auo i fpof cemli , pc cfcr con ruro I'rf,co dèl cmrc intcuic , & uoircello fpo6 fopcmo,figliuolo unigoirodi Dio,& rd ogni fcrddo & [60l foo, qrdlo cootiomntc ptcgrodo,lodeodo, con- PERCHE CAVSit IL SIGNORE ET sALVATORE mllto *lfEugclio hr,inGgrrto , confgli*o, & lo d*oh ViBrÀiri . Aricolo prim . D o r o ddr6mo Ermno, gii dicdc e'ficliuo BA*ozzt, FRaNcr,sco li Il nobilissirno et antiquissimo giuoco py- {lfel ooe lcggc grofa,lt Inpcrfat", pir mc rcdiMoè fuoÉtuo. Qgcl po'polo fu gtoefi l: thagoreo nominato Rytbruomachia, cioè bàttaglia de consonantie de nurteri, ritrouato per utilità, et solazzo delli studiosi. Et al presente per Francesco Barozzi gentil'buomo uenetiatlo in lingua oolgale in modo di parapbrasi cornposto. In Venetia, appresso Gratioso Perchacino, 1572. l2l, 24 c., 4o., rom., lingua ita. - Incisioni. Ep. de<< a... Camillo Paleotto. Vno delli Signori Quaranta della Magnifica città di Bologna ». Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Testo contenuto in vol. miscellaneo leg. in mezza pelle. dic.: (Ripr.). BUC Ftancesco Batozzi, venezia,no, scrisse varie opere di argomento matematico e fu ftaduttore di testi scien- tifici greci. Morì dopo il in cui venne 1587, anno ptocessato e condannato ,per sffegoneria fizio. L'opera esposta è la descrizione matematico, che l'autore atffibuisce dal Sant'Uf- di un gioco a Pitagora. 117 Ms. cart., sec. XVII, mm. 80x55, 110x160, c. Clrre k DA 40. Gulozo, Groco carte, xilogra'fate e acquerellate, provengono dal- la fabbrica di Giacomo Drago. Erano state precedentemente utilizzate come rinforzo per la legatura di alcuni volumi manosuitti del sec. XVIIL BUS - Sala manoscritti 1580. t401, 6rl p., 80; cors., lingua ita. All'Illustris. et eccellentis. Signore, « siano Gonzagà Colon'na na- poletane. rato cavaliere, nel qaal si di delle razze, del rrzodo di gouernarli, dornaili €t frenarli. Et di tutto quello, che à caualli, et a baon cauallerizzo s'appartiene. Di nuouo dall'Auttore stesso corretto'& ernendato, €, aggiuntoui la prima di rnolte »; <( Al Virtuoso, €t hono- Sig. Claudio Peschiera, Stefano »; « Al Sig. Stefano Guazzn, Gabrielo FraNota di poss. ms.: << Ex libris Ioannis Baptista Cano. (Multos cumulare libros pretiosa sup pellex) ». Leg. in perg. Nei tagli doratura e mar>>. tellatura. Claudio Corte da Paaia, tratta della natura de' caualli, cauallerizzo, il - Ep. dedic.: Il Sig. Vespa- Guazzn scati Conre, Creuoro Il 10 La cioil conoersatione d.el S. Stelano Guazzo. In Venetia, presso Gio Battista Somasco, I Le carte fanno part€ di due mazzi: tarocchi e Strr,c,No cose ?lecessorie, cbe nel' I'n Vene- BSS Stefano Guazzo (Casale 1530 - Pavia l5%), poeta e letterato di nobile famiglia, segretario di Margherita Duchessa di Mantova e di Luigi Gonzaga, duca di Nevers, fu uno dei fondatori dell'Accademia degli Argonauti di Casale. La sua opera fu tradotta anche in francese e spagnolo. inapressione mancaaalto. tia, Appresso Giordano Ziletti, MDLXIII. U6l, I$, [1] c., 40; cors., rom., lingua ita. - Inci sioni. Proemio itdirizzato « Alf illustriss' et reuerendiss. Gran Catdinalé Alessandro Far'nese di »>. Nota poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò Leg. in nn.ezz perg. ». Prnpz DE VALDrvrA, Drnco ll Platica o lecion de las mascaras, en la qual se tracta, si es peccado rtortal, o no, el enn ascararse... Con licencia impressa en Barcelona, en casa de Iayme Cendrat, vendensen en BUC casa d€ Hieronymo Genoues, MDLXXXIII. Fino al XX secolo il cavallo riveste enorme importanza nella vita sociale, sia come rnezzo di trasporto che per ia pratica, grandemente di{fusa, dell'equi- l5),42, [L] c., 8"; rom., lingua spa. - Incisioni. Ep. dedic.: « Al muy illustre y Reuerendissimo mon Senyor Don Ioan Dymas Loris Obispo de Barcelo- tazione. Non a. caso perciò nei primi secoli della stampa numerosi libri v€ngono dedicati al cavallo, alle sue malattie o al suo addesmamento per l'attività sportiva: tra questi il testo che si espone, che contiene tra lìalffo alcune illultrazioni relative percorsi che 118 il cavallerizzo deve compiete. a na... >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monssemati Rossellò ». Leg. in perg. Leg. insieme ad altra opera del medesimo A. BUC Questa predica del padre Diego Perez de Valdivia, teologo sivigliano, che fu discepolo di Juan de Avila e insegnò nelle Università di Baeza, Granada e « Tatocchi » del '600 BUS (sch. 8) conservati nelIa il problema della liceità o meno dell'uso delle maschere, concludendo che il mascherarsi, così come alti tipi di divertirnento prodani, è azione riprovevole in quanto occasione di peccato. Barcellona, affronta DBscnrrrroup degli apparati di N.S. latti in 12 Bologrua per la aenatd Papa Clernente VIII & insiene di essd aenuta, & dimora di Sua Beatitadine in detta Città. Co' disegni degli archi, statue, et pittare. In Bologna, Per Vittorio Benacci, MDIC. [19] c., 4o; rom., gre., ling,ua ita., lat., grc. - Incisioni, 1 tav. ripiegata. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg. BUC L'usamza, propria dell'età della conuoriforma barocco, di e del celebrare particolari awenimenti con cerimonie .fastose, che davano origine a esprcssioni artistiche spesso di natura effimera, è attestata da questo volumetto, stampato a Bologna in occasione de11a venuta nella città del pontefice Clemente VIII. Ms. cart,; sec XVIII-XIX; mm. 200x2r0 c. 120. Lrsno 13 en quibus Son escriptas las professiones de las Monjas del Monasterio de Sancta Isabel de esta Ciudad de Sacer anno 7703. Scritt. cors. di pirì mani. Lingua spa. - Leg. coeva in mezza pelle. Numerosissime illusffazioni. Esempl. in pcssinro srato di conservazione. ^ \q 119 SCIENZE Astronom ia, Matemat ica. Medicina. Alchimia Ciò che carutterizza il passaggio tra medioevo ed umanesirno è I'acquisizione progressiva di una nuova concezione delIa scienza. Subordinata nei secoli dell'alto medioevo alla speculazione r,eligiosa; progressivamente liberuta, grazie alf influsso della scolasrica e dell'aristotelismo, dalle pesanti ipoteche teologiche, la scienza occidentale si rende definitivamente autonoma solo nel quattro{inquecento, un periodo che, non a caso, sfocia nella << rivoluzione copernicana >>. Contribuiscono al processo di affrancamento della scienza dalle sue originali Timitazioni e di sviluppo uurco nooue dimensioni, molte componenti, apparentemente in contfasto tra loro. Da un lato, infatti, vi è una decisa af{ermazione della matematica e più in generale di quelle discipline (tecn! che o rcoriche che siano) che vanno sotto il nome di << scienze esarte » (EUCLIDE, PACIOLI, ...) con rnolteplici conseguenze nel calcolo astronomico (MAGINI, GALLUCCI, PALA); dall'altro vi è una par alTela, rigogliosa riscoperta della cultura esoterica, che, sotto l'ambivalente egida di Ermete Trismegisro, signore delle cose celesti e terestri, porta i suoi adepti ad occuparsi contempofaneamente di jicerche misterio'se a sfondo simbolico, com,e quelle alchemiche (A. CESALPINO, GRIMALDI) e di ricerche empiriche ej efficaci, soprattutto a caratteie medico (DIOSCORIDE, GALENO, LOBERA DE AVILA, MATTIOLI ... etc.). Stlpenda pagina miniata degli Elementi di Geometria » di Euclide (sch. 12) BUC « ÈrÈrftriptisp,fc tlstiatfuiooc*lirr rrfiÈlÉ.rimihL ry td.t fto, §sd rfura foprcni f§qiÌc{fcfii il$§x{r-OZn fd Itt §ttt{ pt$Bira&li${*e Jd +- .4 \ a- \,, r*kak'k.i ;\d1ù* 1_ __ii_*{o"f>-" $@ birgonrrmaliqurm obmÉ$n Jrsdnm becils.Alu§,iod'aoin . ruil:$, gilt rc8 atgf,Ii {l,,,tr{Irr-{itE$fii0IÉorudkrlgt&qr z{tu ctt grrrJqn_qod §ri(qslLilcru fiqrrrrunq$lÉ, glr{ r# fcrsScn*io,r5:'qdt h5rm rcn8t$lr :Éd cqul.rrrrr rcm cllStiJ cllbdtnr;f,r: qtc r{l cqtdr<rr: fedrcnrnglrla rorrcl},.." eha§sry .{**tuai- ltt !"l@',--,!'&,.-.. +"i:,). . ,t.'.ll 121 In questa pagina e nella seguente tre riproduzioni ttatte dal mirabile << Hortus sanitatis » di Cube (sch. ]) BUC Pr-rNrus SrcuN»us, Gerus 1 tfrarrarug Historia naturalis. Tarvisii, Michael Manzo' lus Parmensis, t479. t3601 c., fol.; rom., lingua lat. BUS - R.A. 1r9 (Cfr. IGI Cnuut.rnu. +fi , tl onho-n iocno. 5crr. 5o I ofl no, Fl§ nrscusdlelbne:f rubcus.crcrrrtz (\y' bmrr +loPidtbus ctsnsoune.z (o fitfue fiortfrclttuus oultu, Dc{criut cs '{t refccni.crhnt citre aolo:co mulrl, fli a c! àniaazbutumlcnoe !lbua cbnls fi(u3 crnoj[re.hcft nalouttft dllcqur rngrcdrf 7883) Fra le pid importanti opere naturalistiche dell'antichità |'Historia naturalis,si presenta con particolari caratteristichè di compilazion. e può essere intesa anche come opera di collezionismo. Fonte impottantissima per la conoscenza dell'universo cosmografico, geografico, etnografico, mineralogico, |'Historia na' taralis è strettarneltè legata alla storia delle scienze medievale e moderna. inn dlca[i&acltc&ctficcuein.iiii6rrdo e 3 D.nffanonts (5q0.,€oob-hofuue bunorum 6rolfop àob{tcrgir ca tfl lcs$(or(c!co[uitulu!ci f-qrnrntic.lf€rormrnuit e lb«drnon oculi kolr0nrImc[4, ì(-l, at inde.ad.iiÉ.(!ilf.t.Ltx ofpcrl, H rcrclincuc inàt 5.lard"a ir colorc òutccdic mcllao. €,€ru«op firp conni mcllio m in d arucBÉcocgohÉ (t, porunf A.y'falp.e di! fdlbco coRdi. kgctu«e?.m rcose.t.oc hio.rb,ceÉ.tldm6. TonnE.r-re, Gespen 2 d.e dolore in padendagr(t et)enire so' tractatas de aliquibus ulceribas in pudendagra coefiire solitis. Roma, lohann Besic- Tractatus lito; ken 'e Martino da Amsterdam, J'1'X.1500' t60l c., ifi.., 4o; got. Lingua lat. - Iniziali incise. di poss. rns. « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Legato con altre opere dello stesso A. edite nel sec. XVI. Leg. in perg. BUC - Inc. 188 (clr. IGI 9679) Nota Spagnolo (Valenza sec. XVI) prelato, il Torrella, v€scovo di S. Giusta in Sardegna, letterato, matematico, fu soprattutto celebre come medico, tanto che fu archiatra pontificio presso Alessandro VI e Giuli,o II. Cunn, JonlNN vot'l 3 Ortus sanitatis. De berbis et plantis. De aninalibus et reptilibus. De aaibus et uoldti' libus. De piscibus et natatilibus. De lapidibus et in terre t)ettis lrascentibus. De orinis et 122 ffiffiffif*rr; rEag,r;l; tdntte Syi?ce liorr 6o ge tco. qèrDlrltu-rcc(.n.tiperutn ab cqro r(d aF f rngnùEr ab omlo.I,oc idfir ùioiabcrs, iD lrpidr?io foo rst DDD:i6 a b t. Splendide incisioni dal trattato di anatomia del Vesalio (sch. 7) BUS 61 [ma 63) c., 4"; rom., tringua lat. - Il tit. si ricava dai repertori. Nurnerose incisioni xilogr. Ep. dedic.: « Illustriss. Ac Clarissimo Domino D. Alberto Pio Carporum comite & Domino meritiss. Iacobus Berengarius Carpensis S.P.D. ». Esempl. mancante del front. In {ine note mss. in lingua sarda, datate 1553-1,565, e alre in lingua spagnola. Leg. moderna in perg. BUC Jacopo Berengario da Carpi, famoso medico e chirurgo italiano, insegnò anatomia a Bologna dd.1502 al 1527. Curò ra gli altri Benvenuro Cellini e Giovanni delle Bande Nere e ottenne norevoli risultati ffamite Ia pratica del1a dissezione. In quest'opera sono di particolare interesse le pregevoli incisioni di argomento anatomico. LonBne DE AvrLA, Lurs Vergel de sanidad: que pol otro nornbre se llamaua banquete de caualleros, y orden de biair... Nueuanrtente corregido y afradido por el misfi?o dutor: que es el doctissimo y excelente doctor Luys Lobera de Aaila: rnedico de su Magestad.. [Alcala de Henares, en casa de Joan de Brocar, MDXLIII. CII c., {o1.; got., cors., rom., lingua spa., lat. rosso e nero. Iniziali incise. Ep. dedic.: « Illustrissimo Domino Domino Franòisco de 1os t101, - Front. in Couos... Lodouicus Lobera doctor Abulensis... >> e altre. Nota di poss. ms.: «Ex libris Monsserrati Rossellò >>. Leg. in perg. Voi. contenente altri testi de1lo stesso A. BUC Il Vergel de sanidad (vergel : verziere, giardino) è una sorta di trattato sull'alimentazione, composto da un medico spagnolo, Luis Lobera, nato ad Avi1a a1la fine del Quatrocento, che entrò al servizio delf imperatore Carlo V e scrisse vari testi di medicina. 124 fl H*r I disegni dell'<< Anatomia » del Vesalio si devono a S. von Calcar, allievo del Tiziano (sch. 7) BUS GemNus, Crauorus De ossibus... Lugduni, apud Gulielmum Rouillium, sub scuto Venèto (excudebat philibertus Rolletius), 1551. 349 p., ill., 16o; rom., lingua lat. - Numerose incisjoni. Note di poss. mss.: <(Andr. Bacallar»; «Est Collegii Saceritani r. Leg. in perg. BUS Dopo lppooate, Galeno è considerato iJ piÉ insigne medico delllantichità classica. Medico personale di Marco Aurelio e fondatore della medicina sistematica e del1a fisiologia, scrisse 400 opere da lui suddivise in anatomia, patologia, terapia diagnostica e prognosrica, commentari degli scritti ippocratici, filosofia e grammatica. VES.etro, ANpnsa Anatorues totius, aere iftsculpta delineatio... Partiuna corporis breuis elucidatio per I. Greuinuru... rnedicilm Paris. Lstetiae Parisiorum, apud Andrea,m §Techelum, sub Pegaso, in vico Be'ltrouaco, MDLXIIIL l2l, 52 c., {ol.; cors., lingua lat. - Numerose incisio« Iltrustiss. ac Porentiss. heroi, Philippo Bollainvillerio Dammartino..., And. Wechelus ni. Ep. dedic.: typographus »>. Nota di poss. ms.: « Petri Trois medici physici ». Leg. in pelle con impressioni dotate a fuoco. BUS Vesalio (1514-1564), londatore dell'anatomia mo- derna basata sulle osservazioni durante le dissezioni, nacque a Bruxelles e dopo aver studiato a Lovanio, Montpellier e Parigi nel 1537 si recò a Padova, la cui Università era il cenro principale dell'Umanesimo e della scienza in Europa. Nel 15j8 pubblicò Ie sue prime tavole anatomiche, disegnate da Jan 125 ,?; Ancota due tavole (sch. 7) BUS dall'<< Anatomia »> Doppia pagina dal trattato di farmacologia di Dioscoride (sch. 8) BUS Stefan Von Calcar (allievo di Tiziano), nore come Tabulae anatomicae rax e nel 1543 la De bumani corporis fabrica, stampata da Johannes Oporinus di Basilea e contemporanearnente l'Epitone (breve guida per gli studenti). Le illustrazioni vesaliane, di grande q'r.ralità artistica, diedero origine alla rappresentazione anatomica corne fenomeno artistico indipendente. Drosconrons, PEDAcro B Dioscorides ... Acerca de la rnateria medicinal, y de los uenenos ruortiteros, traduzido de lingua Grieca... e illustrado por... Andreas de Laguna lnedico de lulio IlI. En Salamanca, por Mathias Gast. Afro 1570. 1281, 616, t28l p., ill,, fol.; rom., cors., lingua - Numerose incisioni. Ep. dedic. dell'4. « alf illustrissimo Sefror Rui Gornez de Sylva, conde de spa. y camatero mayor de1 serenissimo Rey de Ingalaterra, ... »; ep. di Andreas de Laguna: << AJ serenissimo inclyto ... Don Philippe, por la divina clementia Rey de Ingalatera ... >>. Note di posi. mss.: <(Ex libris d.ri Fran."i de Santa»>; «Stepha. Mel(to, nus Rodericus de Castro »>; << Ex libris Gavini Sotgio Plebani Usinen. »; << Ex collegij Iesu S. Iosephir. L.g. in perg. Tur. de Soc. BUS Dioscoride, medico greco di Anazarba, nacque in Cilicia nel I. sec. d.C. La sua opera sulla materia medica, giunta sino a noi nella sua completezza, è un trattato completo di farmacologia, che esercitò grandissima influenza nel campo {armaceutico e medico dino all'età moderna. La tradtztone di Pietro Andrea Mattioli è del 1544. MATrrorr, PrErno AupnB^q, 9 Petri Andreae Matthioli Senensis Medici, Comnentarij in sex libros Pedacij Dioscori126 I Tre tavole enatomiche tratte dallbpem di f Betengario, insigne chirurgo italiano del '500 (sch. 4) BUC dis Anazarbei de Medica ffiateria ... adiectis plantarum, et animaliun Iconibas... V enetiis, ex offici,na Valgrisiana, M.DLXX. U641, 957, ll2l p., i11., fol.; rom., cors., lingua lat. - Numerosissime incisioni. Ep. dedic. de11'4. al- lo: « Invictissimo, Potentissimoque Romanorum Imperatori semper..., Maximiliano II ... Serenissimis, et Illustrissimis Sacri Romani Imperii electotibus, ... Ferdinando, et Carolo, Ausriae Archiducibus ... ac caeteris univetsae Germaniae Principibus... 1577), naturalista, esercitò la sua professione in varie città d'Italia e fu anche rnedico personale di Ferdinando e Maximiliano II. Grande fitografo, raccolse e ordinò tutte le conoscenze di botanica memedico DE Àl{tlTCMlA. q*os *[ccn {c§lls:qr4 fcincuctÉr cd Dsobus rEicq* Eti b$ iu diB e fmr fup* fu più volte ristampata Anrr »nr Mr»rcr s fu lnl ill+lalcair dènrrtr & tou§ vn§i «an.i fupte ilT§.t otat CX .rpP. [i 10 Ricettario fiorentino. In Fiorenza, nella stam- . ;èdir inqur oadi, tprE I dug j ii..rli lingue. SpszrA.rr. FrnBNzn rftc tc in. lctr tale che questa e radotta in più no ?aa -. I dica del suo tempo nel commento all'opera di Dioscoride. I1 successo dell'opera D[i a ». BCAC Pieto Andrea Mattioli (Siena 1500 - Trento lflnhech gurt habct Èu§i m[t É $[ss obli, hili g!*cc i i c06 r rIri ,aioi i tuat sa i{loro* mt prdsrqit.0Lrc, fc*lsr crii ue vi 'r <t ,! peria dei Giunti, MDLXXIII. l_rr tout '/Pc. uaut 1261,278 lma 2821,1301 p., fol.; rom., cors., lingua ita. - Data del coloph.: MDLXXIIIL Ftont. inciso; incisioni. Ep. dedic.: << A Serenissimi Signori il Gran D,uca et il Gran Principe di Toscana ». In ap- d 3L ét olo, indc rflinr fior pendice: Or.dini, Proaisioni, Capitoli, Statuti et Additioni attenenti alli Medici, Spetiali et aLtri... Nota di li, re vl .po, !&ut ìi.nt ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. In fine note mss., tra cui: « Io Giovanbattista Fabri proveditore di detta arte propria mano )>. Leg. in .oo Pers' .uo poss. BUC L'arte dei medici e speziali, cioè la corporazione che univa medici e farmacisti, era una deltre sette « arti maggiori » di Firenze. I1 votrume esposto rappresen- '&ior com hkur opc, ] i I I )rdr, I funt I r b"É,1 ".t 127 Incisione dall'<< Atte dei medici e speziali di Firenze » (sch. 10) BUC DelRicetab. ta il manuale ufficiale dell'arte e contiene le indicazioni necessarie per la fabbricazione di medicamenti (e di conserve alimentari). Alcune tavole illustano gli stumenti per la distillazione dei liquidi. ro8 c PErRoNro, ArEssaNnno TnareNo Det oiuer delli romani et di conseruar la sanità libri cinque ... con dui libri appresso dell'istesso autore del rnantenere il oerltre molle senza medicine... Tradotti ... da Basilio Parauicino. I,n Roma, appresso Domenico Basa, MDXCIL t81,416, t36l p.,4o; cor., rom., lingua jta. ziali incise. Ep. dedic.: << Io. Perus Ini Parauicinus ... ad Alexandrum Petonium, et Basilium Parauicinum >>. Saceren Nota di poss. ms.: ». l,eg. in perg. « Collegii societ. Iesu BUS Petronio Alessandro Traia,no nacque a Castiglione; fu medico personale di Papa Gregorio XIII ed ami- co di Ignazio di Loyola. EucrroEs t2 Elementa geolnetriae cotntin. Jobannes Cam- panus. Venezia, Ehrard Ratdolt 125 t482. [144] c., fol.; i11., Vl got.; ,lingua lat. - Una beltra mi niatuta a colori che segue il 2r con lettera iniziale miniata fregio tipogr. a,lla c. << P », capilettere in- cisi. Fig. geometriche ai margini esterni di ogni c. e fregi xilogr. I,e c. L38-143 sono mss. Nota di poss. ms.: «Guillot-Simon 1860 >>. Leg. non coeva in mez- za pelle. Esemplare aoquistato dalla Biblioteca nel 1936. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, come nei mss., per eventuali altre decorazioni. BUC - Inc. 217 '(Ctr.IGI )722) È l'editio 128 princeps di un'opera Lrasilare, pemenutaci À rr c {r. F liLPril. ì1|".il. llm' roJJlJo'rlnLJrd,J(n(oJou.nl,lirr.o, t cbil.h.dùkvùnoDuilnrl'gnrùn'. Jiv.ro. l\rlid'r.rr.otir.r,n(rcru,lebo.c r vrìJ'Lr,f,q'"riD I'rlr'Iv.ko..hc.n{rno E. ldp- IlmuroJ.LLp:rtLùrdc Frontespizio del rattato di Galeno (sch. 6) BUS di chirurgia Due pagine dell'<< Almagesto >> Tolomeo (sch. 15) ed del « De Metallicis (sch. 21) BUS dalla cultura araba e qui in latino, con il commento e le aggiunte di Giovanni Campano da Novara matematico e asronomo del XIII sec. che meritò larga tama. Rr,croruloNreNus, JoHANNES 13 il » di A. 'I lDÉf.Étolcmci àlspndriri Aftronomoiii ori6o, pre Bhna6cft feu &o6ne plkncnorue IrDer: òrnniù drlerbri ntotuum ranonrm darilllmra fcntcnùs ens, ds*ile,ffl slls ff &r{ rs{i$r"fi ptit rs itr iùddiifafl s, di ftontespizio Cesalpino tl : sl tl *\1 $ il Kalendarium. Y'enezia, Erhard Ratdolt, L5. x.1485. $! 28 c., i11., 4"; got.,.1ingua lat. - Fregio alla c. l2r; molte tav. astronomiche con indice metallico. Legato con: Inc. 121: Al{onso X, re di Castiglia, Tabulae astronomicae, Venezia, Johann Hamman tr1,X] 1,492, e con: Inc. 124: Johannes de Sacrobosco: Spbaera nundi, Yenezia, Johann Lucilius Santrittet e Girolamo de Sanctis BUC tll.IIIl - Inc. r25 (Cft.IGI fil.1) Luce E fi i4S8. Regiomontano (Johannes Mùller), astronomo tedesco, {u allievo e collaL,oratore di Puerbach con cui intraprese la riforma dell'astronomia per superare gli erori scoperti ne11e tavole Alfonsine. Le sue osservazioni della cometa del 1472 (por di Halley) segnarono l'inizio della moderna astronomia cometale. Fu chiamato da Sisto IV per la riforma de1 calendario. I1 testo è ricco di simboli astronomici ed il calendario è rubricato. Pecrorr, t A ce re, FÀh; dntr&Ei:iG-;ìEffi -;{ffi-# - DE À,{ETALLICI§ LIB.TI TRES. ,TNDITEA C,frSALPINO AVLr()ttL. AD SANCTISSIIvIVM DON'IINVM NOSTRVM CLEMENTEM V[II. PONT, MAX. Samnta de Aritbmetica geometria ploportioni et proportionalità. Yenezi4 Paganino de' Paganini, 10.XI.1494. l8l 221,76 c., fo1.; got. lingua lat. - Fregio alla de1la stessa incisione raffigurante 1'4. Capilettere incisi e incisioni scheri,atiche al margine di ogni c., a1la c. 8r tav. a colori raffigurante la proporzione e 1a proporzionalità. Ep. dedic.: « 4d.., principem Gui. Ubaldum Urbini ducem Montis feretri ac durantis comitem r>. Nota di poss. ms.: « Ex libris nobilis Didaci de Cifuentes ». Leg. non 'il 111., c. 1r e al centro ROI\lAE. [.rTrpgripj,i! AloyfitT-.rnn.*il u. ». XCrt. rvrEÀI0RvÀ1 !t\n1ls$v- 129 Frontespizio dai commentad di A. Mattioli allbpera di Dioscoride (sch. 9) BCAC coeva in mezza petlg. BUC - Inc. 6'(Cfr. IGI 7D2) Nota di poss. ns.: « Ex libtis Monsserrati Rossel- lò ». Leg. in perg., distaccata. BUC Celebre opera del matematico Luca Pacioli (ca. 1,445-1509) in cui I'A. coordina e completa le precedenti opere non date alle stampe e che costituisce il primo trattato generale stampato di aritmetica e aritmetica pratica. Per la prima volta si trattano la tenuta dei libri a partita doppia e i primi esempi di calcoli della probabilità. di aritmetica prendono il nome di libri di o abbaco, fin dal basso medioevo; il piÉ fadi questi testi è 1l Liber abbaci di Leonardo manuali abaco, moso Fibonacci, mat€matico e viaggiatore pisano, vissuto il XII e il XIII secolo. I1 termine << abaco »>, o » indica uno sffumento usato sin dal|antichità per facilitare i calcoli atitmetici. Il libro esposto è indirizzato in particolare agli operatori commerciali e comprendg un quadro di raffronto dei pesi e delle monete di vari paesi con quelli in uso a Yenezia. tra « abbaco Prorruer,us Creunrus 15 Cl. Ptolomei alexandrini astronornorum principis Al,nzagesti seu rftagne ircstructionis liber ... Yenetiis, ingenio 'labore et sumptibus Petri Liechtestain, 15L5. 152 c., r11., fol.; got., lingua lat. - Iniziali incise. Nurnerose incisioni e tav. Nel coloph. marca tip. in rosso e nero. Leg. in perg. BUS Astronomo, matematico e geogrado, il nome di Tolomeo è legato .soprattutto al sistema che da lui si dice tolemaico, cioè al sistema geocentrico accettato fino al XVI sec. quando Còpernico espose ,quello eliocentrico. La sua opera principale noto con il nome di Almagesto. Aneco I Ger-r.uccr, Grove,NNr Libro de abbaco che insegna a lare ogni ra.gione mercadantile, & pertegere le terre con I'arte della Geometria, ù altre nobilissirue Theatrunz rnundi, et tempoùs, iru qao non solurn precipuae horum partes describuntur, & ratio metiendi eas traditur, sed accornodatissimis liguris sub oculos legentiarn lacile ponuntur... Nunc prirrzurn in lucern editurn. Ioanne Paulo Gallucio Saloensi ouctore. Yenetlis, Apud Ioannem Baptistam Somascum, 1588. la Tarilla corne gli pesi, €t *nonede de molte lingua lat. - Incisioni. 116l, 478 p., 40; rom., cors., 'circolare Alcune tav. con settore cenffale mobile, legato da un filo .serico. Ep. dedic.: « Beatissimo ac Sanctissimo Sixto V >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò »> e note mss. Ireg. in mezza petpi BUC raggioni slraordinarie, coft respondeno terre del mondo con la inclita citta di Vinegia. El qual libro si cbiarna Thesoro uniuersale. In Milano, per Valerio & Fratelli da Meda, 1570. 130 17 è il rattato t6 [80] c., 8o; rom., lingua ita. - Plor.o Numetose incisioni. Opera illustata di cosmografia matematica e asffG nomia del Gallucci, astronomo e rnedico, nato a -.Salò ne1 1538. Llla fine del testo sono riportate alcune ,istruzioni ai legatori, a cui viene spiegato in particolare come debbano operare per inserire nel volume 1e tavole con elementi.mobili che vi sono comprese. Pagina dai commentari di A. Mattioli all'opera di Dioscoride (sch. 9) BCAC MectNr, GroveNr'rr ANroNro L'epistola dedicatoria di Luca Pacioli a Guidobaldo di Montefeltro {sch. 14 - Scienze) BUC 18 And, Mathiotri Corrrm" tovfftÀ. Nouae coelestium orbium theoricae cofigruentes cum obseruationibus N. Copernici. Auctore Io. Antonio Magino Pat. in alruo Bononiensi Gynanasio prolessore. Venetiis, Ex officina Damiani Zenaij, MDLXXXIX. [14], 115 c., 40; rom., cors., lingua lat. - Front. inciso; incisioni. Ep. dedic.: « Ioanni Iacobo Tonialo Veronensi >>. Nota di poss. ms.: << Ex libr,is Monsserrati Rossellò ». Leg. in mezza petg. BUC Giovanni Antonio Magini, nato a Padova nel 1555, fu un famoso astronomo, geografo e matematico. Avversario di Ga1i1eo, .stimò invece Copernico, alle cui teorie volle però opporre un proprio originale e complicato sistema. Elaborò diverse opere di geo. e cartografia, ta cui l'Atlante d'Italia, che è piÉ notevoli testi del settore pubblicati nei secoli XVI e XVII. grafia tra i Drccrs, Lrouen» 1 t9 A..prognostication eaeilasting ol right good eflect, fruitlally augmented by tbe Auiltor, contayning plaine, briele, pleasant, lules to iudge the ueatber by the at,e,,ù.a "eÌÈtt @ 4t 4bqÀ tuB eml ) ù tu,4,ù.tu, L, Èh p"qn.,ù,aùtt41;_ Aa tu r!1t !É a {@tn\ù +t 4.\ilD dttuN, rù il« aù4@, thÈu .!4q4è tdtu 4 ùd @..,f,, !ilx@4È41.!!,,". -","" chosen Sunne, Moone, States, Conrets, Rainbow, Thunder, Clowdes, uith other extraoldinary tokens, not omitting t/te Aspects ol Planets... Imprinted at London, by the §7idow Orwin, t596. l5), 4-42, 1L2l c., 4"; got., rom., lingua eng. - Incisioni, 1 tav. ripieg. Ep. dedic.: « To the honorable Sir Eduard Fines, Eartre of Lincolne... ». In appendi ce: A perfit description ol tbe coelestiall orbes, according to the most ancient doctrine ol tbe Pythadi poss. ms.: « Ex libris Monssemati ,r. L.g. moderna in mezza perg. goleafis. Nota Rossellò BUC 131 L'albero delle scienze matematiche: di S. Pala, autore deliziosa opera manoscritta (sch. 20) BUC disegno acquarellato di una I Leonard Digges, studioso inglese, morto intorno al 1571, si occupò di matematica e di architettura e scrisse diverse opere, per 1o piÉ di geometia, alcu' ne delle quali vennero rielaborate e fatte pubblicare dal figlio Thomas, noto matematico. Il testo che si espone è uoa sorta di manuale di meteorologia in cui, come in altri scritti dell'epoca, appaiono com- miste nozioni scientifiche e curiose superstizioni, legate all'asrologia. Ms. cart.; sec. XVII (1628); mm. 202XD2; c. 140. Per,e, SelvAToRE 20 Tratado de algunas sciensios ruateruaticas. Por el Padre Saluador Pala afro 1628. Soitt. bastarda ita. Lingua spa. - Disegni scientifici acquarellati. Front. con iniziali decorate. Albero delIa scienza atla c. 2v. Ireg. non coeva in mezza pelle. Apparteneva alla Biblioteca del Can. Faustino Baille, dal 1.8$ alla Biblioteca Universitaria BUC Il - di Cagliari. S.P. 6.7.60 Pala, nato a Scano Montiferro nel 1578, insegnava alla Università di Cagliari dalla {ondazione (16261627) al 1632. I1 codice venne suitto per gli studenti. Bibliografia: GnucNrrtr, L., Matematica nell'Uniuersità di Ca- gliari. In « Atti del Convegno di storia delle matematiche in Italia ». Cagliari, 1982 (in corso di pubblicazione). CrsAlnrNo, AN»nre 21 De metallicis libri tres. Romae, ex typographia Aloysiy Zarr;,etti, MDXCVI. 116l, 222 p., 40; rom., lingua lat. - Alcune iniziali 132 Due disegni acquarellati del trattato di scienze matematiche di Salvatore Pala (sch. 20) BUC incise. Ep. dedic. de11'A.: nostro Clementi VIII. Pont. « Sanctissimo Domino Max. ». Leg. in pery Medico e botanico, Cesalpino si laureò a Pisa nel 1551 e diresse l'orto botanico di quella città; in se- guito si rasferì a Roma chiamato dal papa Clemente VIII con incarico di lettore di medicina all'Università. Importantissimi i suoi studi sui principi di classificazione botanica e que1li anatomici sulla circolazione del sangue. L'opera mineralogica è Ia continuazio ne ciella h[etallotbecaVaticana del Mercati soprattutto per quanto riguarda la parte sulle gemme e sui marmi- Gntueru, GrecrNro 22 Dell'alchimia. In Palermo, nella stamp€ria d'Alfo,nso dell'Isola, Impr. Abbas Gelosus Impr. de Denti MDCXLV. 1181, 206 p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. - Antip. incisa. Dedica a stampa su1 front.: << Al7'Altezza Serenissima di Ferdinando secondo Gran Duca di Toscana ,>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. Leg. in mezz^ perg. .n, {o Aifr *n'"*@" ffio*mo /* **;rrya,, ao.on a,GrS .ré, -T§i ,yy*-.tt,i,rtot tl ,t-a,! }{frt"*{- n@,1 ,,9*'ct6"i'*&&*"* " *W,ff?r§ *&,, a.*nx*a:*t;',hl p etm tiqtklto f br+,, rix .É_ a4§;n o,*un»g,- BUC Lo straordinario sviluppo de11e ricerche d'alchimia, da cui si sarebbe poi sviluppata la moderna scienza chimica, inoementò, specie tra il XVI e i1 XVII secolo, la produzione libraria dedicata a quest'attività parascientifica. Tru le illusioni degli alchimisti vi era quella di produrre 1'oro, partendo da alui elementi, attraverso procedimenti complicati, come quelli che il Grimaldi descrive minuziosamente in questa sua opera. 133 GEOGRAFIA VIAGGI,SCOPERTE La scoperta di una natufa a misura d'uomo spinse gli uomini alla misura della nataru,stessa: la geogralia dell'universo medievale, chiusa in se stessa e prevedibile, nella quale l'unico <( evento )> significativo è il pellegrinaggio (FIORE DI TERRA SANTA...) lascia il posto ad una concezione dello spazio più aperta ed imprevedibile, segnata dallo sconvolgirnento per la irruzione nella storia del <( nuovo mondo » (MEXICANA... AVi' t VISI DALLE INDIE...). Non si tattava solo di arricchimento di conoscenze, ma della complessiva esperienza di un mondo << almo » da queltro eutopeo, nel quale i valoti tradizionaTi possono essere ribaltati. Era f immagine stessa di un mondo abituato a regolarsi con la morale del ne quid nimis e del non plus altra (parole incise sulle colonne d'Etcole!) che ri,sultava modificata radicalmente: il mondo nuovo che si viene a creare è fatto, per metà, di un <( nuovo mondo >>, scònosciuto ed inquietante, dove si trovano contemporaneamente <( aurum et mafgaritas >> ma anche << canibali » (RAMUSIO). Accanto alle rivoluzioni epistemologiche, lo svilupoo della geografia comporta inoltre anche mutamenti nella rappresentazione fisica della Tetra e nell'arte di navigare (NUNEZ, §7RIGHT). Com'è naturale 'dal punto di vista della Sardegna è il Mediterraneo I'oggetto di principale interesse, con 1e sue isole e le slle rotte (ALBERTI, BORDONE, PORcACCHr...). 134 Ftontespizio <r Geografia BUC e incipit della » di.Srabone (sch. !) Carta del Meditetraneo del XV secolo conservata nella BUS (sch. 10) BenrrNcHrr,Rr, FRANCrsco Geografia. IFirenze, Nicolò dopo il di Lorenzo, 14801. [120]c., ill.,3l tav., fol.; rom. Lingua ita - )L tav. geogr. in rame doppie a pieno foglio. Mancante delle c. 1-3. Leg. non coeva in mezza pelle con carta marmotizzata. BUC - Inc. 70(Cfr. IGI 7492) Il Berlinghieri, umanista e geografo (Firenze 14401501), frequentò con Lorenzo de' Medici le lezioni di Marsilio Ficino. Della sua vita si hanno scarse notizie; la Geogralia è un rifacimento in terza rima del trattato di Tolomeo con aggiunte di altri geografi antichi e moderni, corredata, oltre che delle Tavole Tolemaiche, da quatto Tavole nuove (Ita1ia, Spagna, Gallia, Terra Santa); f incunabulo è presumibilmente tratto da un manoscritto conservato presso 1a Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, già posseduto da Lorenzo de' Medici. \X/er»snBuùLLER, MARTTN Cosmographiae introductio, cum quibusdam geonxetriae dc rtstronomiae principiis ad edm rem fiecessariis. lnsuper quatuor Aruerici Vespucij nduigdtiones. Vniuersalis chosmographiae descriptio tam in solido quam plano ... Deodate, [Gautier Lud], 1507. [5]l c., 4o; rom., lingua 1at. - 11 nome del tip- si ricava dai repertori. Incisioni. I-eg. in *tr". ,r" Tra la fine de1 Quattrocento e f inizio del Cinque- cento si verificano Jlumerose scoperte geografiche, compiute da navigatori quali Diaz, Colombo, Ca- boto e Vespucci. In questa famosa opera del geografo svizzeto \X/aldseemù11er, stampata a Saint Dié in Lorena nel 1507, appare per 1a prima volta il r35 II maesuo e gli allievi, incisione dallbpera di Strabone (sch, l) BUC Carta della Corsica dalla Descrittione » di Leandro Alberti (sch. 8) BUC << Notizie dalle Indie raccolte in questo << Diversi avisi,.. », di cui riproduciamo il frontespizio (sch. 17) BSAO termine Arnerica, riferito al Nuovo Mondo, in onore di Amerigo Vespucci. Srrslb* ss lifil *rlri*. Stneno De situ orbis. Venetiis, a Philippo Pincio Mantuano impressum, MCCCCCX. 1161, CL c., fol.; rom., lingua lat. - Front. con vignetta; iniziali incise. Ep. dedic.: << Anto. Manci nellus inclyto uiro Iustino Carosio uriusque iuris consultissimo ciuique ueliterno illustri ». Nota di poss. ms. sul front.; qualche sottolineatura. Leg. in mezza perg. BUC Strabone, storico e geografo greco, vissuto nel I sec. a.C., scrisse ,ula vasta opefa storica, gli Historik,i bypomnémata, andata dispersa, e ,rrn importante testo di geogralia descrittiva, t Geagrapbikd, in cui mise a frutto le sue numerose esperienze di viaggio. i#s GrnAve, HrBnoNvnlo 4 DIVERSI AVISI IARTI (o LÀRI DALLI NDI I E, di ?tttasallo t ricewti dill' awo I i, t. . . lto al 1 1 \3. dali luileftndj ?xdri àlilx coilrytgilia di GILS / " DOVL 5'INT!NDE DLLLI PAESI.' J.jl.q&,d,&(uftum, lorò,xlrr'.'nJ..onu.;riùnc di nNh p".^1, d.e ltinnù ,,..1n.Ò il l....i.lLf" 1 f.n.&4littoDcCldLlir.i, Dos libros de cosmograpbia. Compuestos fiaeudtnente por Hielofiymo Gilaua Tartagones. Impresso en Milan, por 'maestro Iuan Antonio Castellon, y m,aostro Christoua'l Caron, iunto à la Yglesia de ,nuest'ra Sefiora de la Escala, A la Luna, MDLVI. 1 rùdilt iltuhbhil Ailt L"É4,.rr'p5ala ò'IL tr!IO FOGLIO o 171, tl2l p.,40; cors., rom., lingua spa., lat. 11 nome del tip. si ricava dal coloph. Front. con vi- batìù,. wna q [8], ' !i) !o gnetta; incisioni. Ep. dedic.: << A1 muy magnifico y muy reverendo sefior, el seffor GonEalo Perez Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel1ò ». Leg. in perg. >>. BUC L'autore, geografo spagnolo del Cinquecento, nacque a Tarragona e morì in Italia, durante una mis: t I I 136 l I t { , y.;:, ,'-,r+§ t''**'lffii* ,), Particolare della Catta nautica del Mediterraneo con la Sardegna e Ia Corsica (sch. 10) BUS sione diplomatica. Fu al servizio di Carlo V e soisse opere di cosmografia, in cui seguì le teolie astronomiche di Tolomeo, senza lasciarsi influenzare dalle nuove teorie copernicane. Bneuru, GBonc It Ciuitates orbis terrarum. Liber primus. ldi {.1 ,Georg Braun e Franz Hogenbergl. Coloniae Agrippinae, Apud Godefridum Kempensem, i,;. g sumptibus Auctorum, MDLXXXVIII. :1r ir ,tav. doppie a fronte, {o1.; 'rom., cots., lingua Lat. - Front. inciso; numerose incisioni. Ep. dedic.: « Imperatori Caesari Rudolpho II ... Georgius l22l c.,58 Braun et Franciscus Hogenbergius ded. crantq. )>. Nota di poss. ms.: « Ex Rossellò >>. Leg. in perg. conse- libris Monsserrati BUC In quest'interessante opera geografica, contenente numerose calcografie illustranti le città del mondo, non manca un'incisione raffigurante Cagliari, co1lo cata accanto ad altri centri insulari del Mediterraneo. GurccranorNr, LoDovICo Descrittione di M. Lodouico Guicciardini patritio liorentino, di tutti i Paesi Bassi, a!trirnenti detti Gernaania int'eriore. Con piìi carte di Geographia del paese, & col ritratto naturale di più terre principali. In Anuetsa, Apresso Guglielmo Siluio, MDLXVII. 116l, 296, l20l p., 14 tav., di cui 12 doppie a fron- te, 5 c. geogr. doppie a {ronte, fol.; rom., cors., lingua ita., lat., dut., fre. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « A.1 Gran Re Cattolico » Filipp: 'l'Auslria. Contiene anche componimenti in versi dl vari a'Lrtori, in diverse lingue. Nota di poss. ms.: « Ex 1ibris Monsserrati Rossellò » e altte note mss. Leg in Perg' BU(; 137 Frontespizio e incisione dal << Mirabilia Rome » di F. Albertini (sch. 14) BUC Lodovico,figlio di un fratello di Fra'ncesco Guicciardini, nacque a Firenze nel 152) e visse a lungo ad Anversa, dove morì nel 1589; sctisse libri di carattere storico, geografico e letterario. La sta Descrittione di tutti i Paesi Bassi è una delle pid interessanti opere geografiche del XVI secolo: notevole il materiale illustativo, costituito da carte, mappe e ffi{r'tbs{i* {fr*r*e, vedute, BonooNn, BBNBosrro 1 Isolario di Benedetto Bordone, di tutte l.'Isole del, rnondo con i loro nomi anticbi et rltoderni, bistorie, fauole, et modi del loro uiue' re, et ifi qual parte del rnate stanno, et ifi qual parallelo et clima giaciono-. In Vinegia, àd initantia et spese del Nobi'le huomo M. Federico Totesa,no, M.D.XLVII. t101, LXilIII c., i11., {o1.; rom., lingua ita. - Nota rns.: << Dollari 60 (anno 1950) »' Ep' dedic' de11'4.: « allo Eccellente Chirurgico Meser Baldassarro Bordone nipote suo... )>. Numerose incisioni' BCR Il Bordone nacque a Padova rista, disegnatore, geografo, nel la 1410 ca. Miniatu- sua arte si mò sotto f influsso del celebre conterraneo for- Man- tegna. L'lsolarlo è una sua opera tarda ed è conosciuta come importante testo geografico e di erudizione, pubblicato la prima volta nel 1528 a Ye' nezia con i1 titolo: Libro di Benedetto Bordone nel qual si ragiona di tutte le isole del mondo. Atnnntr, LelNono 8 Descrittione di tutta l'Italia di F. Leandro Alberti... aggiuntaui la desuittione di tutte l'isole, all'Italia appartenenti... con le sue tauole copiosissinae. In Venezia, appresso Lodouico de gli Auanzi, 1568. 138 @-@ @^@ tQù r L'Italia nella <( Geografia » di Fmncesco Berlinghieri, ptezioso incunabolo del 1480 (sch. 1) BUC 1411, 504 c., i11., 4o; rom., cors., lingua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « A11o Illustrissimo Signore il Signor Alberico Cibo, Malaspina, Marchese di Massa et di Carrara, et Conte d'Aiello, et di Fiorintillo »; segue una dedica in versi ai lettori di Giovanni Filoteo Achillino. Nota di poss.: « Libreria Martini ». Leg. moderna. BCC Leandro Alberti nacque a Bologna nel 1479 dove si dedicò agli studi storici e alla predicazione. 11 suo nome è legato soprattutto all'opera esposta Descrittione di tutta l'ltalia... costuita sulla falsalìga de||'Italia illustrata di Flavio Biondo, da cui si diversifica per I'aggiunta de1la parte insulare d'Italia, per la maggiore accùtatezza ne11a citazione delle fonti e per la ricerca di notizie ed osservazioni dirette. PoRCeccHI, I Touulso L'isole più lamose del rnondo desqritte da Thomaso Porcacchi da Castiglione Arretino e intagliate Ca Girolanoo Porro. In Venetia, appresso Simon Galignani et Girolamo Porro, (in Venetia, Giorgio Angelieri a i'nstantia di Simon Galignani de Kareua, M.D.LXXV) M.D.LXXVI. f121, 2Ol p., fo1., cise. Ep. dedic.: i11., rom., lingua ita - Iniziali in« All'Illuste S. Conte Geotgio Triultio ... Conte di Melzo, Regio e Ducal Senatore ... Di Venetia, il giorno dell'Ascensione M.D.LXXVI >>. Numerose incisioni. Irg. in perg. BCR Porcacchi Tommaso (Castiglione Aretino 1fi0 - Venezia 1585) fu tretterato, au,tore di opere poetiche antiquarie e storico geografiche. Fu anche editore e commentatore per 1o stampatore Giolito de' Ferrari di Venezia di numorosi testi italiani e di col- lane di storici greci e latini, da lui stesso parziaT- mente volgarizzati. Notevole la sua edizione e commento de11a storia del Guicciardini. 139 §ardegna e Sicilia in un'dtra avolg del Berlinghieri (sch. 1) BUC i L Ms. membr., sec. XVI, mm. 365x2)5 ,c. ). ICenra NAUTTcA 10 DEL BACINO bBI, MEOTTSRRANEO] Scritt. got. corsiva in,inchiostro rosso e nero - Ornata con disegni a colori vari. La carta originariamente tracciata su. un unico foglio è stata divisa in. qriatro'parti (delle quali una attualmente manca) e utilizzata per Ia legatura di un volume.__ BUS - MSS 248 garta per g1i scopi pratici cui era destinata, considera solo i1' contorno delle coste, tracciato con abbondanza di paLricolari, truu.r.u.rdo completamente la descrjzione dell'entroterra. I roponimi si susseguono iglorando 1e divisiohi e g1i agglomerati politici. Sono da notare-le rose dei venti e Ie linee di:direzione che da essè Si dipartono per indicare La Ie loLte. Nuftnz, Pr»Bo Petri Nonii 'salaciensis dè arte atque ratione nauigandi libtri duo. Eiusdent in theoricas planetarum Georgii Purbachij dnnotationes, €t in problerna mechdnicum Aristotelis de motu nauigii ex remis annotatio una. Eiusdem de erratis Orontij Finoei liber unus. Eiusdern de crepusculis lib. L Cum libello Allacen de causis uepusculorum. Conimbticae, In aedibus Antonij à Marijs, Vniuersitatis Typcgraphi, 157). lt2l, 201, l2), 1, 63, 3), 56 p., fo1.; rom., 1ingua 1at. - Incisioni. Ep. dedic.: « Sebastiano primo ... Antonius Maris Typographus Ccirhricensis... Nota di poss. ms.: " Ex libris Monsserraii Rossel1ò ». Leg. in mezza perg. >>. BUC L'4., 140 matematico portoghese (1492-1577), che in- Incisione dal « Mimbilia Rome » di Albertini (sch. 14) BUC segnò nell'Università di Coimbra, si occupa nel De arte atq.ue ratiolte naaigandi dt vari problemi matematici relativi alla navigazione. Fanno seguito alri trattati minori. V7nrcsr, Eowenp. 12 in fiauigation, arising eitber ol tbe ordinarie erroneous naaking or osing Certaine errors ol tbe sea chart, compasse, crosse stafle, and tables of declination of tbe Sunne, and lixed starres detected and corrected. By E.W. lSe'Ho. guef The uoyage ol the right George earle of Cuntberl. to the Azores elc. Printed at London, by Valentine Sims, 1599. 12501,29 l2l p., 4"; rom., cors., lingua eng. - Fronr. con cornice; incisioni, tab. num., L tav. ripiegata. Ep. dedic.: « To the right honourable, George of Cumber1and... ». Nota di poss. ms.: <<Colegii caralitani scholarum Piarum )); note mss. in lingua inglese e note di calcolo. Leg. in perg. earle BUC Questo raro volume in lingua inglese, stampato a Londra nel L599, è un testo di notevole importanza ne11a storia della cartografia. L'autore, il matematico Edward Wright, nato a Galverston nel Norfolk intorno al 1558 e morto nel 1615, trovò una solu- zione al problema della rappresentazione grafica del1a superficie tetresue su di una superficie piana che anticipava le soluzioni successivamente proposte da alui cartogtafi del1'epoca. CesrrcrroltB, Grnoreuo 13 Fiore di Terua Santa. Messina, Georg Ricker, 1.xII.1491. [43] c., 1"; ll, got. Lingua ita. - Mancano le c. l,2g-29, 40. Glosse mss. Nota di poss. ms.: « Ex libris 141 ll nuovo mondo in una tavola del Delle navigationi... » di Ramusio (sch. 16) BUS « i I Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg. rigida non coeva. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, come nei mss., per eventuali decorazioni. BUC - Inc. 115 (Cfr. IGI 2559) Girolamo Castiglione, milanese, fu predicatore 3postolico. Si tratta di una de1le ventitré edizioni siciliane del XV secolo superstiti e dell'unico libro di viaggio fra esse, che fu ristamparo da 'Milhelm Schòmberger nel 1499 con una incisione che raffi gura con ilatti ingenui Gerusalemme. Può conside- rarsi un libro rrlgvÉe*itl'E *§'1.ÉÀ tiv+tÀFlÈt't E' « popolare ». Al-nnntrur, Fneucnsco »rcrr 14 Mirabilia Rome. Opusculum de mirabilibus noue et oeteris Vrbis Rome editum a Ftaficisco Albertino Florentizo. Impressum Lugduni, per Ioannem Marion, sumptibus & expensi,s Romani Morin bibli.opole eiusdem ciuitatis, MDXX. l4l, +il tld FI N* !4 ie n G +;it, s 5-57, t58-601 c., 4o; rom., lingua lat' - Front' rosso e nero, con cornice e vignetta xilogr'; incisioni xilogr. Ep. dedic.: « Humilis ac detrotus FranPonciscus Albertinus Florentinus... ad Iulium tificem Maximum >>. Contiene anche: De laudibus ciuitatem Florentie et Saonensis. Testo contenuto in vol. miscellaneo, leg. in mezza pelle. in II BUC Questo testo, che venne piÉ volte ripubblicato nel secolo, è un'antichissima guida di Roma, di cui descrive arnpiamente i monumenti, fornendo numerose notizie. L'A., che fu aitista e antiquario, scrisse anche una guida a1le opere d'arte di Firenze. XVI MnNAvINo, GroveuNr ANtoxro 15 costumi, et la aita de Turcbi, di Gio. An' tonio Menauino genouese daVultri. Con una I 142 Iet S.i ÀÈ ir,{ETtCs Il Brasile: tavola dell'opera di Ramusio (sch. 16) BUS prophetia, €s altre cose turchesche ld.i Bar' tolorneo Giorgieuitsl, tradotte per M. Lodouico Doruenichi. In Fiorenza, Appresso Lorenzo Torrentino, MDLI. 257, L9l p., 80; cors., rom., lingua ita. - Alcune inziali incise. Ep. dedic.: « Gio. Antonio Menauino genovese da Vultri, al Christianissimo Re di Francia». Nota di poss. ms.: <<Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in pelle. BUC Interessante opera, frutto delle osservazioni dirette di uno soittore ligure del XVI secolo, vissuto in stato di schiavitri tra i Turchi. RAruusro, Groveltxr BerrrsrA 16 Terzo uolunae Delle nouigationi et uiaggi. In Venetia, nella stamperia de' Giunti, (heredi di lruc'Antonio Giunta), L'a,nno MDLXV. 16l, )4, 4fi c., ,fel., i11.; rom., lingua ita. - Numerose incisioni e tav. Ep. dedic.: « Discorso di M. Gio. Battista Ramusio sopra il terzo volume delle nauigationi ... All'eccellente M. ltrieronimo Fracastoro ». Sul front. nota di poss. ms.: « Est Collegij Bonorvensii Soc. Iesu... ». Leg. in perg. BUS Ramusio (Treviso 1485 - Padova 1557) umanista, geografo {u segretario del Senato nella Repubblica veneta. Raccolse le relazioni dei pir.i famosi viaggi dalI'età classica fino al suo tempo. Come umanista scrisse 1a prefazione all'edizione di Quintiliano e a1la terza Deca di Tito Livio, pubblicate da storico Aldo e Manuzio. Avvrsr DrvERSr 11 Aaisi Particolari dall'Indie di Portogallo tt143 Tavola dalla << C,osmogtaphia » di §flaldseemlller. Questo famoso geografo fu il primo ad usare il termine <r Ametica » pet rifetirci aI Nuovo Mondo (sch.2) BUC ceuuti dall'anno 7551 sino al 1558; dalli Reuerendi padri della compag?rio di Giesù. ...LNoui auisi dell'Indie di Portogallo... Tr* dotti dalla lingaa spagnola all'italianal. In Venetia, per Michele Tramezzino M.D.LXV MDLVIII. LB), 294, iql, ;g c., ilI., 8"; cors., lingua ita - Iniziali incise. Ep. dedic. a Vittoria Farnese dalla Rovere Duchessa d'Urbino. Leg. in perg' BSAO k lettere dei religiosi e in particolate dei Gesuiti costituiscono una fonte preziosa di informazioni sulla vita e sulla cultura dei paesi exuaeuropei. Il volume esposto è una delle nutneros€ raccolte di lettere di Gesuiti che vennero stampate nel XVI secolo e comprende ,testi provenienti sia dalle Indie orientali (Asia) che da quelle occidentaXi (America). L^e,sso DE LA Ve.ce, Mexicana y itGabriel Gasnml Lasso de 18 laVega' emen- afiadida por sa rnisno Aator. IJeoa esta segunda impression treze cantos ruos dada qae la primera. [Segue: f Apologia en delensa del ingenio y lortaleza de los Indios de la nueua Espafia, conqrùstodos por don Fernando Cortes, Marques del Valle. Pot... Geronimo Ramirez. En Madrid ,'por Lui's Sanchez, A costa de Miguel Ma*rnez, 1594. tS], 304 c., 80; tom., cots., lingua spa. - I'niziali incise, fregi, rim. Ep. dedic.: « A1 Marques Del Valle ». Contiene anche sonetti di vani autori. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò ». Esempl. .mancante della leg. BUC L'opera esposta è un poema scritto da Gabriel Lasso de la Vega, letterato spagnolo (1559-1615), per esaltare Fernando Cor'tés, conquistatore del Messico. 144 6 Y, ,t, AGRI@LTURA ARTI E MESTIERI Mente i filosofi contribuirono ad in- taccare profondamente quella organica si- stemazione del sapere, fondata sulla gica e sulla fisica di Aristotele, che era durata per tutto il medioevo, nei campi specifici delle scienze e delle tecnologie si svilupparono e si resero autonome ricerche particolari volte alla conoscenza ed alla azione. Vari elementi conribuirono a sbloccare la situazione ed a fat nascere Ia scienza moderna. In primo luogo l'opera deqli umanisti, che con 1a conoscenza del greco fecero largarnente circolare le opere dei grandi scienziati dell'antichità, rimaste ignote o malnote per secoli. fn secondo luogo il progresso delle atti nreccaniche, indotto dalla fioritura delle civiltà urbane, che spinsero verso un raffinamento delle tecniche di artigiani e artisti nella cosruzione di chiese, come di fortificazioni nella regolamentazione delle acque, nella fusione dei metalli, nell'escogitare macchine (PADOVANI ) Fu probabilmente decisivo anche il superamento di quell'antica concezione che considerava vili le « arti meccaniche », perché non di puro pensiero. Da questa convergenza di tecnica e arte, di riflessione scientifica indipendente da ogni autorità filosofica o religiosa, di fiducia nella ragione, nell'esperienza, nella macchina che l'uomo costruisce, nacque il nuovo atteggiamento scientifico, che è seco'ndo E. alla radice di quelle che più importanti fu16ns le due Garin - del'4OOf '500: la scoperta del rivoluzioni << nuovo mondo »> e f ipotesi tolemaica. Fregi dal trattato di agricoltuta di Pieto de Crescenzi (sch. 1) BUC Ej lll 1o- rrit'ifiltil& liril:r:ldl# 145 Pesi e misure >>: pagine della seconda parte del Codice di gabelle << di G. da Uzzano Ms. rnembr.; sec. XV CnrsceNzt, t1$51; mm.270x205; c. L95. Prsrno 1 Ruralium CornmodoraTtz Soitt. semigot. Lingua lat. oPus. - Codice molto ricco di miniature: la c. 1r è molto decorata; a pie' di pa- gina uno stemma e nella lettera iniziale << V » di Venetabile è raffigurato l'autore con il codice in mano. Leg. non coeva in mezza pelle. I1 codice purtroppo non è completo: risultano aspottate per la maggior parte le lettere iniziali dorate, arabescate, e molte miniature con conseguente danno anche del testo. Nota ms.: « Ex Libris Monsserrati Rossellò ». BUC - Ms. 82 Pietro de Crescenzi di Bologna (1»0'B2l), giudice, attese sopra.ttutto all'opera che lo rese famoso: Trdttato di agricoltura, il cui manosoitto latino fu reso pubblico verso il 1105, dedicato a Carlo II d'Angiò re di Puglia. L'A. ri{onde e acoesce fonti antiche tratte da Catone, Varrone, Columella, Palladio. È il Trattato di agricoltura piÉ 'importante del Medioevo per aver rinnovato il campo delle co- noscenze agrarie; fu ffadotto in francese, inglese, tedesco, polacco, spagnolo; in Italia se ne cono' scono 44 esemplari mss. La editio princeps fu ese- guita in Augsburg nel 1471. Accanto espone un'edizione del XVI al ms. si sec. Bibllogra,fia: Scurevour, M.,Un nanoscritto del 1305: tato di agricohura >», in: << Esopo ». CnnscrNzr, Prrrno il «Trat- 2 Opera d'agricoltura. Ne la qual si contiene naodi si debbe coltiuar la terra... Composta per I'eccellentissimo dottor ne le a cbe arte Pietro Crescentio cittadio 146 di Bologna. (sch. 4) BUC Disegni dd rattato di De (;ch. r) BUC Nouaruente con grandissima latica a pristina lorma restituita: 'staffipata.'In e cotl la Crescenzi sua dilige-nza Vinegia, Per Betnardino de Via- "o d-. Lexona Veìcellese, MDXXXVIII. [390] c., 8o; tom', lingua ita' - Ep' dedic': Allo .« per Secondo Carlo messer principe ecc.elientissimo gratia di Dio Rè Ilustte di Sicilia & Gierusalem»' frota di poss. ms.: « Ex libris Monssertati Rossel1ò ». L,eg. in Druz, Perg. BUC MlNunl 3 Libro de albeyteria a.goru fiueaatnente ell'efidado y correg'ido y afradido en e-l lx y ix pre' guntas. S.1., en iasa de LV' de Sa'lamanca, MD y XXXIIII. lO4 c., 4o; got., lingua spa' - Le note tip' si rica- vano dal coloph. Doppia nurnerazione, romana e araba. Front. ion vignett" tappresentante un caval1o; incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Mons' seffati Rossellò ». kg. in perg. BUC di un rattato in lingua catalana sui .rrrrlli u le loro rhalattie, scritto ne1 XV seqolo. L'autore, che si definisce nelf introduzione « Don Manuel Diaz... natural de QaragoEa »>, fu Traduzione spagnola maggiordomo del re Alfonso d'Aragona e 1o seguì n"[, gr"tt, pet la conquista del Regno di Napoli' Ms. cart.; sec. XV (28XL1440); mm. 295x220; c. 272. GroveNnr DA UzzANo Codice di Gabette antiehe della Repubblica liorentina. Scritt. umanistica corrente, opera di pid mani' Lin147 La nave, dall'opera di Pietto de Crescenzi (sch. 1) BUC gua ita. Rubriche in rosso; trettere iniziali got. az- zurre, ampie) molto be11e e curate, arabescate di in rosso con doppi segni. Leg. modetna eseguita in {ase di restauro nel 1978. Pre- rosso; altre in pelle cede: Regola della Pasqua, calcolata dal l$0 al 144). Appartenne a1la Biblioteca Guillot di Alghe- ro (dove fu studiato dal prof. B. Motzo), già Biblio- # tl" teca Simon. BUC - Ms. 279 Giovanni da lJzzano, toscano, de1 sec. XIV, è l'autore di questo codice che può considerarsi un manuale di pratica metcantile; se ne conoscono piÉ copie: una a Firenze, Biblioteca Riccardiana (N{s. 1818 Q.IV.8), ms. cart. simile per piri elementi al codice cagliaritano) ma privo de1 calcolo del1a Pasqua, il Magliabechiano, Biblioteca Nazionale di t" r t XIII, 72, già Srozziano 558, catt., ms. miscellaneo che contiene 2 portolani, di cui i1 secondc è 1l Conzpasso da nauigare. 11 codice consta delle 2 carte contenenti la regola della Pasqua e di altre tre parti: ne11a I 1'autore ha riportato documenti pubblici (deliterazioni per f introduzione di grano Firenze, {iorentino, per 1'amministrazrone di Pisa, i patti tra il Comune di Firenze e il sultano d'Egitto; 1e gabelle di Firenze, Siena e Talamone). La II parte, opera personale dell'autore, raccoglie notizie sui pesi, misure, monete, e norme per 1e lettere di cambio. La III parte, quella geograficamente più importante, è trascritta da opere antecedenti. Una descrizione relativa alle coste de1la Sardegna a1la c. 148v, nella perte in cui descrive 1e isole maggiori. Si tratta di una ritraduzione in italiano di una versione catalana rlto,r;.i|.l, fatta dall'itùiano. ,.fl f.$ Bibliografia: Morzo, B.R., I/ compasso da nauigare. Cagliari, t947. . $*{ M f,i Casrrr,r,o, DrBco nr,r Tratadtt de cuentas: hecho por cl licertciado 148 "3r Incisione dal « De re navali » di De Baif (sch. 7) BCC La << regola della Pasqua » dal 14]0 al 144) nel Codice di G. dt Uzzano (sch. 4) BUC Diego del Castillo: natural de la ciudad de Molina... Fue i'mpresso en Salamanca, por Juan de Junta inrpr'essor de libros, L542' XXVIII c., 40; got., lingua spa. - Front. in tosso e nero, con cotnice; alcune iniziali incise. Nota di »' Sotin vol. mi poss. rns.: « Ex libris Monsserrati Rossellò iolineature alf interno. Testo contenuto scellaneo. Leg. in fiezza Petg. BUC Diego del Cas,tillo, giureconsulto de1 XVI secolo, nato a N4olina, nella provincia spagnola di Guadalajara, compì i suoi studi a Bologna. I1 Tratado de cuentas, sorta di manuale d'amminisffazione, di cui si espone un esemplate de1la prima edizione, ven'ne pubblicato a Salamanca da Juan de Junta (Giunta)i membro detrla ,famosa lamiglia di tipogra{i di origine fiorentina che ebbe stamperie in varie città d'Italia e d'Eutopa e adottò come marca editoriale il giglio di Dr Pesr, Firenze. Be.nrorornrno Tarifla de i pesi, e misure corrispondenti dal Leuante al Ponente, e da una tena, e luogo all'altro, quasi per tutte le parti dil ruondo. Con la dichiaratione di tutte le robbe: cbe si tragono di uno paese per I'altro. Composta per M. Bartbolomeo di Pasi daVinetia ... In Vinegia, per Paolo Gherardo (pet Comin da Trino), MDLVIL 1121, 2OO c., 80; cors., lingua ita. - Iniziali incise. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel1ò ». Leg. in perg. BUC Questo testo, di notevole interesse per la storia del commercio, contiene una serie di minuziose tavole di conftonto tra pesi e misure di svariati paesi. 149 ,_____-________)t Disegni acquarellati dal trattato di agricoltura di Pietro de Crescenzi (sch. 1) BUC Beip, Lezenr, nn Lazari Baylii annotationes in legen II de captiuis et postlimio reuersis, in quibus tractatur de re nauali... Eiusdem annotationes in tractaturu de auro et drgento legato ... Item Anthoni Tylesii De coloribus... Basileae, apud Hieronimum Frobenium et Nicolaum Episcopium, MDXXXVIL l9l p., l]lr., 4o; rom., lingua 1at. - Iniziali inci323, se. Ep. dedic. a: << Francisco Vatresio regi feliciss... >>, << Illustriss. Principi D. Ioanni a Lotharingia S.R.E. r. Leg. in pelle. Cardinali... BCC Lazarc de Baif visse {m il XV e il XVI sec. Insigne conoscitore del latino e del greco, rappresentò in Francia l'umanesimo italiano. Venne nominato da Francesco I ambasciatore a Venezia, dove trovò gli spunti per la sua opera De re nauali, a cui fecero seguito il De re uestiaria e il De uasculis. Si ricorda inoltre per avet tradotto in volgare l'Elettra di Sofocle e 7'Ecuba di Euripide. Pe»oveNr, GroveuNr Ioannis Paduani Veronensis De compositiofie, et usu multilormiurn horologiorum solarium... Opus nunc denuo ab ipso multis in locis illustratum, et auctura... Venetijs, Apud Franciscus Franciscium Senensem, 1582. 1121,267, t16l p., 4o; rom., cors., lingua 1at., grc. Numetose incisioni. Ep. dedic.: « Optimarum ar- tium consultissimo, canonicoq. Veronensi in primis obseruando Adamo Fumano. Ioannes Paduanius Veronensis S.D. ». Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò.. Leg. in mezza perg. BUC Giovanni Padovani, asttonomo veronese vissuto nel 150 ..! ,"{, Tavola illusttata dal << Noua horologiorum inventio » di C. Sandolino (sch. 9) BUS secondo Cinquecento, descrive in questo trat'tato i vari tipi di otologi solari, o meridiane, costituiti da un piano graduato, sul quale è collocata perpendi- o angolarmente un'asta (1o gnomone), vi proietta un'ombra variabile nel corso della colarmente che giornata. *1 xi SANuor-Iruo, CnrnusrNo Noua borologiorunx inoentio. Venetiis, apild Rubertum Meiettum, M.D.XCIX. l3l, l7l c., i11., fo1.; rom., iingua lat. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « ... Cherubino ab Vtino sacerdoti ordinis minorum. Setaphici Francisci Capucinorum F. Hieronymus a Sor'bo Generalis... »; « Ad illustrissimum ac reverendissimum eundem S.R'.E. Cardinalis Sanctorium. Marci Sticchini »; << Ad eundem Illustriss. ac revetendiss. S'R.E. Card. Sanctorium. lacobi Novelli ». Nota di poss. ms.: << ... Sassaritana Soc. Iesu ». Irg. in Perg. BUS 151 t ; Pagine del trattato di Pico della Mirandola sulla astrologia (sch. 1) ASTROI.OGIA, MAGIA PFìOFEZIE,PFìODIGI La rtcca e cospicua produzione magica ed astrologica della cultura europea, non sembra aver lasciato grandi ffacce nella pubblicistica conservata in Sardegna: è probabile, tuttavia, che ciò sia dovuto alle forrne uadizionali di diffusione di una simile radizione. E cioè alla clandestinità che caratterizza sia i procedimenti a sfondo magico, sia la loro pubblicizzazione riservata sempre ad una cerchia tistrettissima di iniziati. Siamo costretti così, per conoscere qualcosa dell'attività di maghi e stregoni a ricorrere (come spesso awiene nel resto dell'Europa) alle opere dei loro accusatoti, a volte frutto di << pentimenti » (PICO), più sovente frutto di implacabili persecuzioni (MENGHI). A riprova di un'incessante e segreta presenza di temi magici staflno, comunque, quei testi a carattere popolare che ricordano, anche in pieno '700, l'età della ragione, rem,endi prodigi (RELAZIONE ...): una produzione questa che si allea inevitabilmente con la ricca setie di profezie e di tensioni escatologiche, che come un {ilo rosso, legano il medioevo ai tempi moderni. 152 BUS *r#f,{ifi#fi#§[ ruir I r'' ,\v '4nfr' 'À 'tt l* '"? '*r1,,,,; ,.,.o*,"/ Ptco nsLI-A MInANool-l, D is p a t at io n e s ad u e rs u s as GrovexNr tr ol o go 'l s. Bg"9l'39, Benedictus Hectoris Faelli Bononiensis, 1495' <(Col1144) c., fol.; rom., lingua lat. - Note mss': iugii Sutt., societ. Iesu scriptus littera >>' « Est Lau- as Elisa ». Postille mss. passitrt. Leg' coeva in perg. ms. de1 sec. XV. BUS - R.'A. 65 (Ctr' lGI77)r) rÀtij Seconda parte staccata dalla prima edizione delle opere di Pico, raccolte sotto il titolo Comentationes aa Uge. Quest'opera rnira, coerenternente con- la visione ordiÀa ta de1 cosmo di P', all'esclusione della possibilità di un influsso incontrollabile degli astri sull'uomo. FANrr, 2 SrcrstvroNno "$n lTriompho di Fortuna di Sig-ismondo F.ante lrrroreirl. Impresso in la incl,ita città di Ve'".giu p.t Agostin da Portese, ad instantia di Iaòomò Giunta, MDXXVI. e indi t181, CXXIX c., fol'; cors', lingua ita' Tit' cazione dell'A. si ricavano dal proemio, 1e note tip' si ricavano dal coloph' Vo1. in gran parte inciso' Varie carte sono stampate in rosso e nero' Proemio dedicato « A1 Sommo Pontifice Clemente Papa Septimo >>. Esempl. mancante del front' e di alcune carte, reintegiate da carte mss. e disegnate' Numerose carte Àrro ,r"t" legate in ordine inverso; la numerazione è in parte riscritta a matita' Note mss' Leg. moderna in mezza pelle; vol' danneggiato e restaurato in maniera insoddisfacente' BUC asrologia giudiziale, famosa nella storia delf illustrazione e composta quasi interamente di tavole xilografiche. L'esemplare esposto purtroppo risulta incompleto e in non perfetto stato di con- Opera di servazione. 153 -- ,j F Colophon delle « Disputationes » Relazioni del temendissimo prodisio di del pesce (sch. 6) BUS Pico'della Mirandola (sch. 1) BUS Antrrr,rroonus DALDIANUS 3 Dell'interpretatione de sogni nouamet te d'i Greco in uolgare tradotto per Pietro Laurc Modonese. In Venetia, per Gabriel Iolito de Ferrarii (Per Comin de Trino de Mo'nferra- to), MDXLIL t8l, 139 [1] c., 80 cots., lingua ita. - Il nome del tip. si ricava dal coloph. Qualche iniziale incisa. Ep. dedic.: « All'illustre signore don Diego Hurtado di Mendozza cesareo consiglieri et ambasciatore, Pietro Lauro modonese ». Note mss., sul front.: REL AZ I ON DEL TREMENDISSIMO D' in perg. r?ltlp' Qale ftrto prcfo il giorno di 3.. $aacmbrc Ncl -Eirne Rifioh thtfcrprc tint corbilo t ztitita '-" iito-niutit4.t.?;it li Yarltait ul 1 *Rcgtt Cod Ctfe BUC Traduztone italianl- di un'opera di un autore grcco vissuto intorno alla rnetà del II secolo d.C. Il. libro, di piccolo formato, fu pubblicato da uno dei prirrci' pali editori veneziani del Cinquecento, Gabriele Giolito. v N PESCE è P. derna RODICTO P Molina » e altre depennate, in fine: << Serta Giuseppe laus Deo Pax vivis >> e << Sogni non s'indouinano perché a, Dio Solo è riseruato >>. kg. mo« '' chc it il lcra splnta Eftrqorlhaùe rzrauglie, c tcrrerc ) o*itqc ltglc, Vrrfavia, Ticom, Trtnto r & ic Thcvifo trrò .2r7. Pcr B:rnrrdeMichclc Rdllerd FranccGo Luce 4 Lucae Gaurici Geopbonensis Episcopi Ciuitatensis, Trac(atus astrologicas... Venetiis, Apud Curtiu,m Troianum Nauò-(Apud Bartholomaeum Caesanum), l4), MDLII' 122 c., 4"; rom,, cors., lingua lat. rnezz - Leg i. perg. BUC Luca Ga,urico, studioso di astronomia, astrologia e matematica, nlcque a Gi'ffoni, nel Salernitano,. nel 1476. Stimato dal pontefice Faolo III per la sua abilità di astrologo, {u nominato vescovo di Civita (S. Severo) in Capi,tanàta. Dopo alcuni anni lasciò sua diocesi per dedicarsi agli studi e si trasfed a Roma, dove rnorì nel 1558. la 154 dl Ptloila, vcro dilcgoo dcl Pcfce crvrgo dol Netural(. Et IN NAPOLI Geunrco, E --1- Riaiatdo Socii. tt"*7u{q}ii-€ r O II << vero disegno del pesce cavato dal naturale MrNcnr, Grnor-lrulo 5 Compendio dell'arte essorcistica. IIn Venetia, appresso Fioravante Ptati, 15957. 1681, 5$ p., 8o; rom., lingua ita. - Esempl. mancante del Éront. Le note tip. si ricavano dai repertori. Iniziali incise. Ep. dedic.: «Alf illusr.'o et revetendiss. Monsignore, il signore P. Donato Celsi, Cardinale Amplissimo. Et di Bologna legato meritissimo >>. Leg. moderna. BUS Girolamo Menghi, 'nato a Viadona '(ca. 1529-1609\, XVI sec., scrisse vatie ope re sui denomeni demoniaci. grande esorcizzatote del Rr-r,r.zroNr 6 del treruendissimo prodigio d'un pesce quate è stato preso il giorno 3 settenbre 17L0... Varsavia, Vienna, Trento, Treviso 1716, et in Napoli l7L7 per Bernardo Michele Raillard, e Francesco Ricciatdo socii. llf c., 4"; rom., lingua ita. - Testo illustrato da una incisione che rappresenta il fenorneno. BUS » (sch. 6) BUS {i.ri. "$É*4f& dliilÉi . .. fl d,.. + &+*. r-,É'+ "'tÈ d.. r ffi i& ir 'ar;'*,.';, ft I ffitrffi rfu,'# t&. 4+i& 6rd#. 4$e &1È+ .6t#++*.n+#fÉ e:" S+s d,+-§ ;ffii*iffii Elt*;r$t ffi ffi,r iffiffi,St$r/*i di mttetiql;e'{?: e ìrn*i: n.ff,,.i n"r.'uttoaig'L!ìir,i lllalf il §',:ii,'.': n:O, !j(nlcFrÌ!ciif'r:{ !.à s1 ,| p:ezr, i quel'o ' .r rr lcgt'"1' r-rtrt àr.]rn*rj. fl critrr Jrpri fit-q r*r' !'un<ndi,nl; -nrr. ÉtilÉ i,ili"c '1:ic irlr. *pg* . r e ql xcnMll liJL'1 r'::l ffi.lrrJ"rJ[t'':1l(rfr(-F.itll([(,.\l!llÀ6r **"pg! i' rliir pn'r"Lail 1{i ti I i*1r F+''({' 1!ros+ {"'ult'rr Fr( I r i:,dr, !:ucrre.e!.,r.fu:rt Iilr,,r :r,',tr, 1',1i :,;;1. r' qUtl! j..trri -- r lllr('rdtÒ., runtttttnrrl:.1*. 1. : ;r..,'rl c!i:t'fr.trl I i{{lir-É l ',ir" C ij '. r ':, ;r: r': r lr ii : C'( n-È i-I'r'Li'"''t I.{" rl,lf;!';l!' . iì ""t X-,, tiili'".t, fo,r't,'J, I it r + eil,tCrt:i Jr Varrìt antl ttmprr r0rhrto {t!}r.dn j fir.il i It.ili.,r. (lrci!i(Iì1(lae i(ltttIGtJ:oquElìu lcl't' 'l*crtllrttt Lrl"l.iIulIr lr[ :(', t $lr alrrr r.ùs, lr,! di liiic* *1"-{ li r r llì* r c i:*f *i},cr ntii'*j" t'a crr, L(r.:lttc i"rrtn t{ì'u...r ' i .lri. ;.trt;o 1..1or 11. l'r. ",( Fro{lc{-uatt!ilp.cji, e tt,(trrr. .r 1ilr 'r\r F:ftliin L-r .Lli-trl'J{ n1.(*nr;l-eliJ-, l.,.trln<.:"(t n((rtr'rlJ'Il (r-r,rfl i\ r,('R lltJ(,('rtl..rÈri {'*,\r} ir rlr{ * i {,at rtt *t(ttl+ .il rr* il* l*;qr*l*rru {"lt+c t tr llr* ,t,,'. r,a., r.,, r :lr r c.'+,"t, r.. t t.;r.. t m( r ( tr'r *1: La'rtrt' .'1..,.' rtn lrF'.+!: il-È!.J !i!ì:§ lrlì,i! l!irillìrd, .icl'(ir.li.riì! nrllt ii lrur;r, c :1t11* r:, l::* iltlic iiir r:r *** l'tii* i*t+Ii!:+, iIl tj!ì .rl ' 1, ' i ' [+rr'rL rì .ti -;J . I'r11( .c , .\r(1.'.1$r rLl: I(llci( iìti;ii Nella seconda metà del '500 si diffusero i libri di notizie, owero pubblicazioni sotto forma di opuscolo che tiferivano particolari awenimenti di at- e di interesse generale (politica, meraviglie...). Essi possono essere considera'ti i precursori {el giornale moderno e degli 'attuali articoli di cronaca, non tanto per il carattere di periodicità che avrebbero in seguito assunto, quanto per f immediatezza e l'attualità delle notizie didfuse' Nella seconda metà del XVII secolo, per soddisfate il bi sogno di un facile e rapido accesso alf informazione da parte dei lettori, i libri d.i notizie venneto so' tualità stituiti dai logli di notizie, di cui si €spone iun esemplare. 155 §QRtrruRA, PFoDUZTONE E CIRCOIAZIONE DEL LIBRO Di fronte alla Lettere capitali miniate dal « De », codice di autore ignoto (sch. 1) BUC conscribendis grande sfida alla cultura rappresentata dalla invenzione della stampa, la società europea del quattrocento reagisce, inizialmente con un atteggiarnento di prudente conservatotismo: la stampa serve a diffondere opere di larga consultazione. BiÈrbie, libri di devozione, opere relisiose etc. È solo con la fine del secolo, con l'awento di una nuova produ- zione d'élite e di massa atftaverso esperienze fondamentali come quelle dei Manuzio, che la stampa si apre ad una produzione diversa e diversificata dalle opere dei classici ai trattati filosofici più moderni. In ogni caso, per lungo tempo scrivere a mano fu considerato se non più nobile, più raffinato di stampare, nonostante gli sviluppi considerevoli della tecnica di incisi,one e dell'arte stessa della stampa, che permettevano di arricchire e impreziosire il prodotto. Per questo motivo i uattati di calligrafia o anche solo di scrittura furono materia frequente di ediztoni e di riflessioni fin nel cuore del '500 (PALATINO, PERPINYA, DE LA CUESTA). Ciò non significa, naturalmente, che la diffusione della cultura nel '500 sia stata poco influenzata dalla stampa: i numerosi << cataloghi >> .di scrittori, che cominciano a circolare stampati come bibliografie ragionate che ogni uomo di mondo deve conoscere (ALBERICI) testimoniano come si fosse sviluppata :una nuova coscienza che fa del libro uno strumento da consultare e non solo un simbolo da rispettare a distania. 157 r Alcune pagine dell'opera del famoso calligrafo Gio Battista Palatino (sch. Ms. membr.; sec. XV; mm. 210x170; 66 l) BFT c. Dn coNScRTBENDIS 1 epistulis et aariis aliis et d.e regulis iuris. Scritt. minusc, canc. Lingua lat. - Tutte le lettere iniziali o quasi disegnate e, solo fino alla c' 7, completate dai colori. Miniature in rosso e verde non terminate. Tit. di alta mano. Leg. non coeva in mezza pelle. Alla c. 12 nota di poss' ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò >>. ffiffi***,,ffiffiffi*,u; BUC L'arte di compore epistole fu oggetto nel Medioevo di particolare insegnamento; !'ars dictaruinis era parte del1a retorica, forniva regole grammaticali e stilistiche, eta momento essenziale dell'insegnamento netr1'educazione della dasse co1ta. L'epistola de veva seguire norme tradizionali, essere costituita di I) wr'li,,tln{n,rfn {tnu iwa, ll-fi$ *q,,, t tÀ n'i; ì1!ta ! lail { fu nùn tii, rili Él ! I bti lffi ^ rilt *,,i m l,t tt furcki nt'lfuwa' I parti che si succedevano ordinatamente, usare rigide formule. Non si conosce l'autore di questo testo che si lega appunto al {ilone citato. T l t:' Pr,nnruvìr, TorvrÀs or 2 Art y stil per a suiure 4 totes persones de quals seuol estdt que sien, y diuerses maneies de comptes abreuiats, /nolt necessaris per a totes persones. S.1., s.t., Ica. 1511]. 122) c.,4"; got., lingua cat. - La forma delf intestazione e la data sono ticavate dai repertoti. Front' con vignetta. Note mss. sul front.: «... Juan Andres ... a 20 de nouimbre ai,o L515 », e, sotto i1 tit.: << Auctore Thoma Perpiniano Ilerdensi »' Altre note mss. alf interno. Leg. in perg. chiusa da lacci in pel1e. BUC Le notizie su questo libro, e sul suo autore, scarse: 158 si tratta di un breve {ormulario sono epistolare i il il ii fl ;' e commerciale, comprendente anche tavole utili per le operazioni di contabi'lità. L'opera ebbe un certo successo perché in breve tempo se ne feceto piri edizioni, accresciu,te rispetto alla prima di cellona del 1505. Bar- PArATrNo, Gro. Berrrsra lLibro nuooo d'imparale a scriaere tutte so/te lettere anticbe et rrzodernef. In Roma in Campo di Fiore, per A,ntonio Blado Asolano, il rnese di Settembre, MDLIIL [58] c., i11., 4"; lingua ita. - L'opera fa parte di una miscellanea, con opere datate dal 1100 al 1700. Maocante del front. e di alcune c. iniziali. Numerose incisioni. Ep. dedic. a: << I1 signor Ridolfo Pio, Cardinal di Catpi Giovanbattista Palatino ... Di Roma il mese d'Ottobre MDXXXXV »>. Nota di poss. ms.: << Antonio Pinna è il padrone di questo libro ». Leg. moderna. tt h*.* *m e** e. Ép i le {b q nos a{. s.gT =3cy54 t BFT Famoso calligra{o del XVI sec., L'A. esplicò a Roma sua attività. Viene ricordato soprattutto per questa sua opefa che fu stampata la prima volta a Roma la nel 1540 per Baldassare di Ftancesco Cartolari e ristampata successivamente da Antonio Blado negli anrn L54O-L553. §1L,n', rrn5,"''!''' Yt ffi 1, J1 r o p q rjrlczlu2T s ta2, -v"l L*q."1 r nti n awi y;ubi x** t*A *ft.,xa j{sef*qaa?-.à til [F..nrIiF ]'d' ,ì.." !.\L Dnrr,e PonrA, GrovaNNr Barrrsre . MDLXIII. o,rf df. tl i Lut-i ar 19r!{rrfÉ.r*\rt334v+" r r- . !B « ìr tr ffiBd Èf 5:b1\L,!'^oT tr.*. r,q_À9,E E$Y5 4 De Furtiuis literarurn notis, ualgo de Zileris. Libri IIII. Ioan. Baptista Porta Neapolitano outole. Neapoli, Apud Ioa. Mariam Scotum, ti,:,i*q-r*{*,'À "$P'ae *'P'' e c w,rffM\N \mtd ùù \;Éùtf , r>,q t'u.f t*noq. rrp lrdÉr ruo", elut.n*lerctt* cc*"lt lnpr*nlnrbur rurt 1 fi **r{ C;;4 Aa@hé €,rnLe,lù I LotE \vù ptt,éÉitu'\. c\ {L**r ò\nii -t!+r- t201, 228 p., 4o1 rom., cors., lingua lat. - Incisioni. Alcune tav. con settore circolare cenffale mobile, legato da un filo serico. Ire p. 109-110 sono stam- 159 , til. F Chiude la sequenza delle pagine tatte dal Palatino l'illustrazione degli strumenti del perfetto scrivano (sch.3) ii BFT in pate rosso e nero. Nota di poss. ms.: Monsserrati Rossellò ». l,eg. in « Ex libris perg. BUC rt*rufu*yfl Giovanni Battista Della ,Porta, o Porta, napoletano, nato nel 15J5 e morto nel 1615, scienziato e letterato, fu uno degli studiosi piri notevoli del suo tempo. Svolse ricerche nei piri svariati campi della scienza, ottenendo 'notevoli risultati negli studi di fisica, chimica e matematièa, e giungendo a num€- rose scoperte, fra cui quella della camera oscuta. Venne a'nche accusato di sffegoneria e fu cosffetto a discolparsi presso l'Inquisizione. ScriSse vari trattati scienti{ici, di cui il piri noto èla Magia naturale, e si dedicò all'attività letteraria, componendo 29 commedie e alcune tràg.ai.. Si occupò anche di materie particolari, quali la fisionomia, la chiromanzia e la prittografial L'opera esposta è appunto un breve trattato di crittografia, in cui sono indicati vàri sistemi di segni da usare per scrivere dei testi ciftati. Moous legendi abbreuiaturas, passitn in iure tan ciuili, quan pontilicio occurrentes, denuò integritati suae restitutus. Huic accessere Tifttli ... in uniuersarn ius ciuile, ex Haloandri recognitione ascripti. Adiunximus praetereà libellum, qui Flores legum insuibitur ... Ye' netiis, apud Andraeam Muschio, 1569, p., 80; .rom., cors., lingua lat. - Nota di poss. ms.: «Ex libris Monssertati Rossellòrr.L.g. )84, iri tt) perg. iiT:tsCr*J"lsst "4!!g,tr$o,"ltsE \.. 0 \fiifiaoJawr{nt lt t, ry t rJl"ià'. d I't fu .i!tu fu b frildl,iJ*iJffiilro liti' munh abi, rh c ni ti lwl,rbc cf,erPt{* nì, orb pr rlnìrno*nniilcbidrobrl 1i rtchì hfuian*nuhtt ildnÈ.ut E.( S,S9 I -fv,laJv7.3f-)a J'V3./r/Wd .1, tb t di uso comune, contenent€, I'indicazione di tutti i termini, locuzia tra I'atrtro, ni e citazioni, che nei testi giuridici coevi appari- vano soli,tamente abbreviati. L'ultima parte del manuale è dedicata ad una raccolta di detti autorevoli tratti da fonti giuridiche e ordinati alfabeticamente. W-r - lc! gh irtntc (qtltit* xYzeg,.. 6{, BUC Manualetto giuridico 160 ,;rVfi,[*G-"d(t 'P xtnli,4, Pil *giwn' ahthw Snfuls dwnnnirt . v. r. tt' xxxxly'. CursrA, JueN nn r-e 6 Libro y tratado para ensefrar leer y escriuir breueruente y con gran lacilidad con leta pronunciacion y uerdadera oltograpbia todo Romance Castellano ... colnpuesto por luan de la Cuesta oezino de Valdenufio Fernandez. En Alcala, en casa de Iuan Gracian, 1589. l4l, 65 c., 4o; rom., cors., lingua spa. - Front. con stemma; incisioni. Ep. dedic.: « Al Principe nuestro Sefior >>. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò r. Leg. moderna in mezza perg. BUC Questo breve libro di Juan de la Cuesta è nello stesso tempo manuale scolastico e trattato sulla scrittura, da collocare accanto ai più famosi rattati spagnoli di calligralia del XVI sec., come quelli di Juan de Yciar e Francisco Lucas. I-'4., nato nella provincia di Guadal,ajaru, si dedicò alf insegnamento e formulò teorie didattiche avanzate in rapporto alla sua epoca. Bon1e, Jueu »n 7 Empresas morales a la S.C.R.M. del rey Don Phelipe nuestro sefior dirigidas, por Don Iuan de Boria... Praga, por Iorge Nigrin, 158 1. l2l, 1,01, l3J c., 4"; rom., lingua spa., 'lat. - Front. istoriato; nurnerose incisioni. Testo inquadrato in rosso. Leg. in mezza perg. (Ripr.). BUC Nel complesso .sistema di produzione e circolazione libraria attivo nel XVI secolo s'inseriscono a,nche cenffi dell'Europa centro-orientale come Praga, dove venne pubblicato questo volume riccamente inciso di Juan de Borja. L'4., figlio di San Ftancesco Borja (Borgia), nacque a Bellpuig in Catalogna ne1 155). 161 t Frontespizio istoriato e incisione dalle « Empresas morales » di Juan de Boria (sch. 7) BUC i ErelrcHus omnialn aactoram siue sctiptorum, qtti in iure tarn ciuili quam canonico oel colnruen' tando, uel quibusqumque modis explicando & itlustrando ad flostram aetatem osque claruerunt, Nornina et monurnefila, partim in luceru antebac prolata, partim in Bibliotbecis pasiim adhuc abdita, complectens... Iam aera denuo multorurn accessione loca' pletatus. Fiancofurti ad Moenu'm, apqd lvlariinum Lechleru'm; impensis Sigismundi Caroli Feytabendi, MDLXXIX. lr, llf , 1.101 c., 4o' tom., cors., got', gre', lingua lat., ger., grc. - I nomi del tip. e dell'editore si ricavano dal coloph. Ep. dedic.: « Clarissimo viro"' D. Ioanni Fichardo, i.v. doctori consultissimo, amplissimaeque Reipublicae Francofurdianae ad Moenum aduocato et syndico fideliss' domino suo apprime colendo S.D. ». Nota di poss' ms.: « Ex libris Monsserrati ,Rossellò >>. Segni marginali e cortezioni mss. Leg. in mezza perg. BUC Bibliogtafia giuridica, che segnala testi esistenti ne11a seconda metà del sec. XVI, scritti in diverse lingue. L' opera, che faceva parte della Biblioteca Rossellò, fu sicuramente consuliata, in ,quanto numerosi titoli sono preceduti da un tratto marginale di penna. Iunrx I librorum omnium tarn ad theologiaru, pbilo' sophiam, & iuris utriusque peritiant, quàm ad quascurnque alias artes, €! lacultates cuius- cumque generis spectantium, qui Matriti oia Areiaria. iuxta Diui Philippi templum, in no' bilissima Simonis Vasalini Veneti libraria ue' 162 $MÉÀ§SAS MOA.AI, triÀ i.S. C, Id.M. NEL Altre pagine delle (sch. 7) BUC « Empresas » nales habentul. Matiti, ex Tipographia Regia (Apud Ioannem Flandrum), MDXCVII. '50 p., {o; rom., lingua lat., ita. - Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò >> e d^ta ms. sul front. Leg. moderna in perg. BUC I1 notevole sviluppo della ptoduzione libraria nel Cinquecento fece sì che editori e librai si preoccupassero di pubblicizzare le opere disponibili, stampando cataloghi indirizzati ai potenziali acquirenti. I1 libro che si espone è un catalogo delle opere in vendita ptesso un libraio veneto, che aveva la sua bottega a Madrid. AtnrRlcI, Gre,cotvro 10 Catalogo breue de gl'illustri et lamosi scrittori aenetiani, quali tutti banno dato in lace qualcbe operd conlonrae alla loro profe.ssior:e particolare; laccolto dal R.P.F. Giacomo Alberici da Sarnico... In Bologna, Presso gli Heredi di Giouanni Rossi, Ad instanza di Giacomo Zopprni e Fratelli, MDCV. : i ! I t I [61] c., 4o; rom., cors., lingua ita., lat. - Iniziafi, incise e fregr. Ep. dedic.: « Al Serenissimo doge di Venetia Marino Grimani »>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monssemati Rossellò ». Leg. in perg. BUC Questo breve testo dei primi anni del Seicento, compilato da un padre agostiniano, è un'opera di carattere biobibliografico, che fornisce notizie sulla vita e sulle opere degli scrittori veneziani. ! i. I i 163 CENNI SUL RESTAURO di libri, incunaboli e cinquecentine, alcuni restaurati attesa dell'opera del restauratore Composizione altri in '165 Patticolare del dorso del Graduale otistanese. L'opeta è molto deteriorata (sch. 12 - Musica) ACO IL RESTAURO I numerosi studi, pubblicazioni, mostre, convegni e dibattiti di questi ultimi anni intorno al bene culturale << libro hanno ridefinito e ampliato il significato e l'importanza del restauro librario. Mornento ultimo, non certo perché meno importante, in un corretto programma di tutela il restauro, oggi, è anche il mezzo attraverso il quale è possibile studiare 1'<< oggetto >> in parola al di 1à del suo contenuto bibliografico. Infatti, attraverso I'analisi e 1o studio di tipo archeologico oltre che codicologico, delle sue strutture compositive, delle tecniche di fabbricazione, dei mat'eriali usati e in buona sostanza dell'e arti e mestieri che concorrono alla sua produzione, lo si ricolloca realmente ne1 contesto storico che 1o ha prodotto, supetando così la concezione ttadizionalmente limitativa del libro come puro involucro del m,essaggio scritto. Ovviamente, non tutti gli interventi sul libro antico obbediscono a regole e modalità restaurative astrattamente uniformi: si passa infatti dal piccolo restau>> 167 Composizione di libri (codici e incunaboli) già restautati o pronti per essere inviati in laboratorio 170 già L'opera del restauratote sull'ultima pagina del << Pungilingua Cavalca (sch. 19) BUS. Sono stati recuperati lrammenti di un codice del XIV secolo wtilizzati per la legatura >> di 17'l Il Corate di Oristano. È una pteziosa opera da restaurare con sollecitudine 112 Il testaumtore ha ricuperato con paziente lavoto Ststuti di Castel Genovese il codice degli Restauri attffianali sulla piega del corale oristanese. Per riparate danni causati dall'usura sono stati impiegati ftammenti di i antichi codici duecenteschi tfe ',irr.'{'tt lssi.i .$s:1 ,'.:li !'lrl I l':e-:;;*: $Iffi ,..,lI rili i ii',{iÉ tiÈi+iiiffi 173 Particolari della legatura, rovinata dal tempo, del Corale trecentesco dell'ACO (sch. 11 - Musica). È una preziosa opera da restaurare con sollecitudine 174 (, ! *++&* +- BIBLIOTECHE IN SARDEGNA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI CAGLIARI Direttore; Dott, Gr,tztsrl"A SEDDA Dsttrtur BIBLIOTECA COMI.INALE DI CAGLIARI BIBLIOTECA DELLA PONTIFICIA FACOLTÀ, DI TEOLOGIA DELLA SARDEGNA Ilesponsttblle incaricatot Dr. Uco Uco Responsabile; Padre Cenro Fennenrs SJ. La biblioteca venne istituita rcl L9l4 anche se il irnportarrte biblioteca dell'Isola e quella suo nucleo iniziale risale al L87), anno in cui lo che più compiutamente ne rappresenta la storia della cultura; trae ortgine dalle raccolte bibliografiche §torico Pietro Martini le concesse in legato la propria taccolta, successivamente incrementata da altte f,onate da Carlo Em.le III e dallo statista Bogino, quelle uscite donazioni, lasciti e acquisti di altr't' fondi ptivati delle opere pubblicate « in loco » e da dalla stamperia reale di Totino. Istituita con le co- (Caput, Cima, Saniust, Yivanet, Ballero, Bacaredda...). Di p^rticolare rTLevanza, oltre alla sezione stituzioni della locale Università (1764), ebbe il suo primo regolamento 'nel 1785, sotto il regno di Vit- sarda, che raccoglie ogni genete di pubblicazioni torio Amedeo III; fu ape,tta al pubblico il 10 otto riguardanti la Sardegna, è il fondo antico (manobre 1792. Nel 1799, con l'incameramento del patri- scri,tti e libri a stampa\, che assieme all'Archivio monio bibliograf.ico ges'trtico vi confluì \a raccolta Storico Comunale (documenti dai sec' XI-XIII in Rossellò (secc. XVI-XVII) che aveva acqtisito fra poi) costituiscono pteziosa 'fonte per lo studio della L'abro parte cospicua della biblioteca del Canelles, cultura e della società satda. fondatore della ptima stamperia in Sardegna; successivamente si arricchì, con I'apporto dei fondi ex conventuali, e per i lasciti Baylle, Spano, Orrù ed altri. Ebbe come direttori ligare di primo piano quali Azuni, Baylle, Spano, Martini ed Angius. Le è BIBLIOTECA DEL SEMINARIO annesso dù 19$ il Gabinetto delle stampe « Anna ARCIVESCOVILE CAGLIARI Marongiu Pernis » che taccoglie la maggior patte delle opere di autori sardi e di interesse sardo che Responsabile'. Mons. D.tNrB User documentano con larghezza gtri "sviluppi di un'arte assai originale e caratteristica dell'Isola, È dotata La biblioteca del Seminario Arcivescovile fs 'rffi' di un Laboratorio di Restauro e Mictofotografico. cialmente istituita nel L778 dall'.Arcivescovo di CaÈ in corso la ristttttturazione, l'ammodetnamento e gliari V.F. Melano Portula. Allo stesso periodo ri\a tiotganizzazione dei servizi, in seguito ad una stie la donazione dell'Abate G,M. Dettori, docente convenzione tra Ministero Beni Culturali e Univet universitario e vice direttote del Seminario stesso, sità di Cagliari. Possiede oltre,500.000 unità biblio che costituisce il nucleo più considerevole di opere graf.iche, 6.000 manoscritti (codici, documenti, letaticchito in seguito da ulteriori donazioni degli tere e pergamene), tra cui alcuni di'notevole inte- Atcivescovi di Cagliari e di religiosi vari. resse per la stotia locale,2)8 incunaboli, oltre ),000 Consistenza: 15.000 vol. (un centinaio del XVI sec.) edizioni del '500, di argornento ecclesiastico (dogma, diritto, morale, La Biblioteca gode del diritto di stampa ed è una sacra scrittura, predicazione, agiografia...), rlorl maflbiblioteca a cùtattete generale di elevata ricerca cano opere di classici latini e di atgomento vario. È la piir DI scientifica. La biblioteca fu istituita assieme al Pontificio Seminario Regionale Sardo con annessa Facoltà ecclesiastica di teologia a Cuglieri ad opera di Pio XI nel 1927 e trasferita a Cagliari nel L97L. I1 primo nucleo di opere fu costituito da donazioni del Seminario Arcivescovile di Otistano, del Seminario Vescovile di Alghero, de1la Sacra Congregazione dei Seminari La e dei Padti consistenza Gesuiti. del parimonio librario (ptevalente- di patristica, scienze bibliche, diritto canonico e teologia...) è di circa 5.000 volumi, di cui 2 incur,abuli, 100 opere de1 XVI secolo e numerosissime riviste. mente opere BIBLIOTECA DEL CONVENTO DI N.S. DI BONARIA Responsabile: Padre Fnervco Toorsco La biblioteca cominciò a costituirsi verso la fine del XIV secolo, con la raccolta di manosctitti ptodotti dallo stesso ordine dei Mercedari, atfivati a Cagliari al|'inizio del secolo al seguito degli aragonesi. Ebbe un inoemento notevole nei secoli XVII e XVIII, grazie anche alf intensa attività del con- vento. La consistenza del patrimonio librario è anin fase di definizione, di certo sono presenti nurnerose edizion del '500 e 2 incunabuli e diversi volumi manosctitti spesso di provenienza spagnola. La revisione del fondo aotico è stùta oqata A ctrta cora de1l'Ufficio regionale beni librari. Da parte dell'Ufficio regionale beni libtari si è proweduto alla ,revisione e riordino del fondo antico e in patticol^te per quanto attiene alle edizioni del XVI secolo./ ' 177 ARCHIVIO DEL CAPITOLO DELLA CATTEDRALE DI ALGHERO BIBLIOTECA COMUNALE DI AI,GHERO Responsabile: Dr. Rerrerrp Senr Responsabile: Don PesQuelE MASTA Ebbe origine nel 1852, aperta al pubblico nel 193), la bibliòteca è costituita dai fondi di antiche corporazioni religiose a cui si aggiunsero nel secolo scorso quelli del Gabinetto di lettura, del Reale Collegio e infine quelli donati da nobili famiglie quali: Era, Adani, Bolasco, Piccinelli. Molte sono le opere in lingua catalana che documentano le vicende storiche e cutrturali della città e i suoi rapporti con la Spagna. La consistenza attuale è di 27.000 volumi di cui 47 manoscritti, 4 inc'r.rnaboli e numetose edizioni del XVI sec. La dmumentazione conserva,ta nell'archivio capitolare di Alghero, che risale al 150), anno in cui nella città fu trasferita, da Ottarn, la sede della diocesi, è costituita principalmente dai verbali delle riunioni capitolari, cause civili e penali, cause e documenti inerenti il ribunale del Santo Utfluio, sinodi, costituzioni capitolari, bolle... BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDECNA Responsabile: Dr. Menco TuNrs 1955, possiede opere di carattere giuridico, sociale, politico, economico. La biblioteca raccoglie nella sezione sarda testi di autori sardi o di cose riguardanti comunque Sa,rdegna. Possiede alresì raccotrte di quotidiani, periodici e riviste, oItre a innurnetevoli carte geografiche di antica data, Istituita nel CONSORZIO PER LA PUBBLICA LETTURA « SEBASTIANO SATTA DI NUORO » Responsabile: D.ssa ANcBre Menre Quequrno Is,tituita nel 19)7, divenne nel 1945 Consorzio' per le biblioteche <5. Satta » tra Comune e Provincia; nel 1980 Consorzio per la pubblica lettara « S. Satta *rage64arp &{ u'9 oì{iv @ &g@. §Aà§ È tr.vs&rcrlA § à@§ §* ;, 76§4vo Àitaq K§.,rsrrc§t$ la sette edizioni del XVI secolo di particolare ritrevanza storica. e fondi manosoitti >>. Comprende oltre il Comune e la Provincia 2 Comunità Montane, 21 Comuni e 3 altre biblioteche. Istituì ,un sistema urbano nel 1981. I fondi della biblioteca sono in massima parte moderni. Possiede tuttavia il Fondo Ara con alcuni manoscritti ed edizioni del XVI secolo, il Fondo Deffen, costituito da documenti autogra,fi di Grazia Deledda, S. Satta e dello stesso Deffenu. Possiede inolue alcuni scritti autografi di Grazia Deledda e Giorgio Asproni. Sta attualmente incrcmentando il versante multimediale (fonoteca, fototeca, videoteca, ecc.). N.B. Nella desoizione degli incuna- Biblioteca Univeristaria di Caboli della gliari per i titoli e le note tipografiche si è fatto riferimento a quella adottata dall'Indice Generald-§i Incunaboli IGI. 179 j BIBLIOGRAFIA La ibliografia sull'Umanesimo e Rinascimento è talmente vasta da scoraggiare un tentativo di elencazione sistematica di quanto è stato scritto sull,argomento. Per un'informazione a caratter€ generale si fa riferimento quindi alle bibliografie derna, MiJalc 7948. L'aggiornamento bibliografico più organico a queste opere è Bibliograpbie internationale de l'Hunanisme et de la Renaissance, Geneve, 1966 e se- guenti. Consultare inolre di Fucrr,r,e, J., Recent literatture ol the Renaissance pttbblicata d^l 1964 in poi sulla rivista Studies in Philology; e la rassegna Studi sull'Umanesino e sul Rinascimento italiano pubbhcata dal L95L a cura di Rrccr, PG., sulla rivista Rinascintento dell'Istituto Nazionale di studi sul f;.inascirnento. Renaissance L410-L630, Londra t962. 8., Critica e letteratura nel. '500, Toino ,-Bmuorr, t»9. F., Ciuiltà e imperi del Mediterraneo xel- I'età di Ftlippo Fttenze Cuesrer, 4., Arte e Umanesimo a Firenze al tenpo di Lorenzo il Magnifico, Torino 1964. Crr,rnrnro, M., Il tito, Fiterue Rinascintento: storia di un dib*- 7975. on europeafl calture 7500-L700, an international conference held at Cambridge 1974, Cambidge 1976. Cultural aspects ol the italian Renaissance. Essays ClassicaL influences Dr Proceedings ol in of P.O. Kristell.er edited by honour C. Clough, Manchester 1976. Fnnor, C., Biblioteche e culture di signori napoletani del '400, in Bibliotheque d'humanisme ed Renaissance XXV ,(196)), pp. lB7-197. Drowrsorrl, C., Gli untanisti ed il oolgare tra ,400 e '500, Frncusott, Ffuenze 7968 V.K., The Renaissance in bistorical tbougbt: liue centuries ol interpretation, Carnbridge, Mass., 7948, trad. i't. Bologna 1968, GenrN, E., La caltara lilosolica del Rinascinento italiano, Firenze 1961. GenrN, E., Lo zodiaco della oiia. La polemica sal- l'astrologia dal '300 al '500, Bari L976. GenrN, E., L'educazione in Europa 1400-1600. Problemi e programmi, Bart 1976, Ganru, E., L'Umanesimo italiano, Bati L965. Gunnnr, D., La corrente popolare nel Rinascinento, Fitenze 1911. Il Manierismo, Tofino 1965. Renaissance in its bistorical background, Cambridge 1977. Hevow, H., Il controrinascimento, Bologna 1965. Horr, E.G., Literary soatces ol art history,. Pfin- ceton L964. ( IX (1946\. D., Eretici italiani del '500, tutes, Hev, D., The italian M., Tbe scientilic BoNone, "Hurxanìst", Courtand. Insti- Cexrrrr,ronr, Heusrn, 4., Vedere inoltre: Boes, in lournal ol the l,Varburg and contenute nelle ,seguenti opere: Vesor,y C., L'intuizione d.ell'uomo e Cella natura nel Rinascimento, sta in Monenti di storia della lilosofia, Mitrano 19 9, vol. I, pp. 207-)70 (.sterminata anche se un po' invecchiata, ottima soprattu,tto sotto il profilo storico-filosofico); parimenti invecchiata Sarrra, G., Il pensiero itdlidno nell'Urnanesino e nel Rinascinento, Bologna 1951; Knrsrrrrcn, P,O., Studies in Renaissance thought and letters, Roma 1956; ANcrrru, C., Il problema religios.o nel Rinascine?tto; storia della critica e bibliografia, Firenze L952; ancoru di Aucrrrnr, C., Ixterpretazioni deilAnanesimo e ilel Rinascinento in Grande Antologia Filosolica diletta da Screcc*, M.F., Milano 1964, vol. 6, pp. 97-270; nello stesso volume vedi anche il saggio di ScurevoNr, M., alle pp. 1-90. Un'ottima bibliografia critica ordinara per problemi è quella di Cnesop, P., al termine del saggio .U Rinascimento it Questioni di storia nzo- 4., Tbe origin ol tbe uoild Ceuneue, II,'Iotino L965. 1947. Kranr, P., Tbe intellectual, ixterests reflecteil in libraries of the 14o and 75o centilries, rn loar181 occidentale, Tori.no, 1971); MonrsoN, S., Politics and Script. Aspects ol aatbority and Freedom it tbe Deuelopment ol Graeco-Latin Scilpt frorn llltn cty B.C. to the XIIth cty 4.D., Oxford, 1972; Prrnuccr, A., Libro, Scrittura e Scuola, in La Scuola nell'Occidente l,atino nell'Alto Medioeoo, Spoleto, 1972; ENcsrsrNc,,R., Analphabetentunt und Lekture. Zur Socialgescbichte des Lesens in und industrieller Gesellschaf,t, Stuttgart, 197); e dello stesso, Der Burger als Leser. Lesergeschicbte in Deatschland 1500-1800, Stuttgart, 1974; Yovrn, C., Y'roypageiq Deatscbland ztoischen leudaler of llliteracy in Graeco-Roman Egypt, in Zeitschrilt lilr Papyrologie und Epigrapbik, XYil (1975), pp. 202-22L. Sror.rr, L., Schooling and Society. Studies in the History ol EilucaThe social impact tion, Bahimore, 1977 (di vari autori); Prtnuccr, 4., Libri, editori e pubblico nell'Europa moderna, Bari, !977 (di vari autori); e dello stesso, .lcdttura, afiabetisrto ed educazione gralica .ne:l.la Rolaa del prirno Cinquecento. Da un libretto di conti di in Trasteuere, in Scrittura e ciailtà, II, (1978), pp. l$-209; CrusroreNr, M., Maddalena pizzicarol.a Rapporto sulla dillusione del.la scrittua nell'Italia antica, pp. 5-35 della stessa tivista. Sul problema della invenzione della stampa e delI'apparizione de1 libro moderno si deve tener presente il classico libro di Frnvnr, .H.-MentrN, H., L'apparition du liare, Paris, 195E (pubblicato in italiano col titolo La nascita de:[, libro, :&afi, 7976 con un'introduzione di Prrnuccr, A., altre pp. VII-XLVII intitolata Per una nuoaa storia del libro, critica nei confronti delfimpostazione di FBnvRE-ùIARTIN). Per la vastissima bibliogra,fia sull'argomento si rimanda a quella adattata all'edizione italiana del testo di Frsvnr.MeRTrN, a cura di Prrnuccr, A.; ed a Gnrueolen, P., The Roman Inquisition and the Venetian Presse 1540-1605, Princeton, 1977. I Sull'argomento tenere presenti inoltre: \MaNuzro, A., editore, Dediche, prefazioni, note ai '-testi, con urìa introduzione di Droursorrr, C., Milano 1975. Dn Lrcne, R., El V Centeneare de la introduccion de la emprenta en Espafra, Madtid L972. Barseuo, L., I prinordi della tipogralia in Italia ed in lngbilterra, in La Bibliofilia, L977, pp. D1,-262. Studi di bibliotecononia e storia del libro in onore di Francesco Barberi, Roma 1976. GEnurerrrs, L., Printing and publisbing in lilteexth cettary Venice, Chicago 1976. Pet quanto riguarda la Sardegna sono da consultare innanzitutto i nel Medioevo documenti editi da Tore, P., nel Codex diplonaticus Sardiniae, Torino 1851 e le fondamentali opere di Brsre, E., La Saùegna medioeoale, Palermo 1908, e di Sor.rurr, 4., Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel Medioeuo, Cagliari 1917; sono poi di esffemo inte- i i resse condaghi, cioè registri monastici, ma cui: condagbe di S. Pietro di Silki edito da BoNAzzr, G., Sassari L900; condagbe di S. Micbele di Sal- Il il Dr Tuccr, R., Cagliari l9l2; I di S. Nicola di Trullas e di S. Maria di oenor edito da condagbi Bonarcado 1917. editi da Brsre, E., e Sor,ur, A., Milano il periodo giudicale le fonti sono più numetose anche la letteratura da consultare più abbon dante: ScaNo, D., Serie cronologica dei Giadici Per ed sardi, tn Arcbiaio storico sardo,1939, vol. fasc. )-4; BAnATrrn, XXI, 8., Les relations cornmerciales entre Marseille et la Sardaigne au Moyen-àge, in Atti del VI congresso internazionale di studi sardi, Cagliari 1962; Codice diplornatico delle relazioni tra la S. Sede e la Sardegna, edito a cura di Sc,lNo, D., Cagliari 1940; Codex diplomaticus ecclesiensis, cu.rato da Bauor »r Vnsur, C., Torino 1877; Bo- scoro, 4., La Sardegna dei Giadicati, Cagliari 1979. Per la presenza pisana e genovese nell'isola vedere: Boscoro, 4., Sardegna, Pisa e Genoaa nel medioeoo, Genova L978; Documenti inediti sui trat'lici comnaerciali tra là Ligura e la Sardegna nel secolo XIII, Padova 1957; Documenti inediti relatiai ai rapporti economici tra la Sardegna e Pisa nel Medioeoo, a cura di Axrrzzu, F., Padova 1962, e dello slesso L'Opera di S. Maria di Pisa e la Sardegna, Padova 183 ll teatro .in Sardegna da Sigisnondo Arquer ad Antioco del Arca, Cagliati 1976. Dl Tuccr, R., ll libro uerde della città di Cagliari, Cagliari 7928. PrNNe, M., Le ordinazioni dei Consiglieri del Ca' stello ili Cagliari, in Archiuio Storico Sardo, vol. XVII, Cagltari 7929. Boscoro, A., Gli ebrei in Sardegna darante la doninazione aragoflese, it Medioeoo Aragonese, Burrrces, 5., Padova, 1958. G., Pietro da Hoyo e I'lnquisizione in Sar' ilegna alla line del XVI secolo, it Archiuio Storico Sardo, vol. XXVII, Padova 1961. Soneta, Ancr, J., Espafia en Cerd.efta, Madrid Erres »r Tnyeoe, 1960. F., Cerdefra hispanica, SeviTla t960. Frrre, O., La Sardegna cristiana, Sassati 1909-1927. Arzreron, F., Storia della letteratura di Sardegna, Cagliari 1954, Cosre, E., Sassari, Sassari 1885-1917. Il Mondo della Carta de Logu, Cagli^ti L979. To»»r, G., Storia diNuoro e delle Barbagie, Ca'elia,ri 1971. Les Incunables de la collection Edmond de Rotb' schild, Paigi 1974. di manoscritti, docuruenti ed. edizioni del Boccaccio, Firenze 197 5. Le liare dans la uie quotidienne, Parigi 1975. Mostra dell'exlibris ligwe, Genova 1975. Tiziano e la silogralia aeneziana del '500, Venezia Mostra 1976. di xiLogralia nelle carte da gioco, Firenze 1978. Cineli di Napoli aragonese, Napoli 1978' Griechiscbe handschrilten und aldinen, Wòlfenbut' Quattro secoli tel Mostra 1978. di codici umanistici di biblioteche lriulane, Firenze 1978. Incisori italiani del '500, Monza 1980-1981. Incisori rilantouani del '500, Roma 1981. Imruagine e fiatara. L'imnagine naturalistica nei codici e libri a stampa delle Bibliotecbe Esten' se e Uniuersitaria, sec. 75o e 17o, Modena 1984. La tradizione benedettina nel restauro del libro, Padova 1983. I rani Ci è sembrato infine opportuno elencate, come ulteriote riferimento bibliogra{ico alcuni cataloghi incisi dell'Archiaio di Corte: soorani, battaglie, arc hite t tura, topo grafia, Torino 1981-1982. Libri liturgici. Manoscritti e a statflpa, Faenza 1981. delle innume.tevoli mostre sulle origini della stampa, fatte in questi 'r:ltimi anni: Mostra di codici ed. edizioni ilantesche, Firenze 1965. ln introduzione ilella stanpa Milano in ltalia e Milatto, 1965. Mostra dei codici gonzagheschi, Mantova L966, La stampa greca a Venezia nei secoli XV e XVl, Venezia 1968. di manoscritti e libri rari della Biblioteca Berio, Genova 1969. Miniature italienne du X au XVI siecle, Bruxel- Mostra la les 1969. 185 INDICE ANALITICO Questo indice riporta gli autoli e le intestazioni delle opere esposte nella mosta descritte in questo cata,logo, con a f,ianco il Àumenc del'la scheda alla quale si riferiscono e, in cifre romane, le sezioni di appartenenza. ABACO 16 AESOPUS 4-5 ALBERICI, Giacomo ALBERTI, Leandro ALBERTI, J:eon Battistà ALBERTINI, Francesco degli 10 ALBERTUS MAGNUS, santo ALES e TERRALBA L5 ,dLIGHIERI, Dante A,IGHISI, Galasso AYMERICII, Nicolas AMADIS DE GAULA 8 4 t4 20 10-11 L2 2L t7 AMBROSIUS, santo 8 AMMONIUS T{ERMIAE AùNGELERIO, Quinto Tiberio ANTIFONARIO e RESPONSORIALE 2 18 10 ANTONIO da Butrio ANTONIO MARIA da Estercily 39 ARAOLLA, Gerolamo 33 ARCA, Antioco ARCA, Giovanni Francesco ,ARIOSTO, Ludovico )7 ARON, Pietro ARTE DEI MEDICI 6 3L L9 L3 E SPEZIALI 10 ATRTEMIDOR{JS, Daldianus 3 ARS NOTARIATUS AUGER, Edmond AIJGUSTINUS AURELIUS, santo 10 AWISI... L7 79 9 AVVERTIMENTI... \ BACALLAR, Andre\ 5 4 BAIF, 7 Lazare I IX V XIII X VII X II I V VI II V II V I VII IV I I I I V VIl IX XII IV I II X VIII I fi Scienze BAPIOZZL Francesco 7 Letteratura BERCEIEURE, Pierre 24 Scrittu,ra Geogra{ia BERENGARIO, Iacopo 4 BERLINGHIERI, Francesco BERNARDUS de Lutzenburgo BIBBIA 1 Architettura Geografia Teologia De ,Rebus Sardois Letteratura Storia Teologia Letteratuta Teologia ktteratura De Rebus Sardois Architettura Diritto De Bebus Sardois De Rebus De De Smdois Rebus Sardois Rebus Sardois Letteratua Architettura Scienze Asrologia Diritto De Rebus Sardois Teologia Geogra{ia Vita BOCCACCIO, Giovanni BOLZANIO, {Jrbano u Scienze x 2t II II Geografia Teologia Teologia 72-1,-14-15 28 Y ktteratura r-23 V Letteratura x Geografia Storia Geogra,fia Teologia BORDONE, Benedetto BORJA, Juan de 7 7 ilII BRACCIOLINI, Poggio 5 VI BRAUN, Georg BRONDAT, Emilianus BRONDO, Antioco CARACCIOLO, Vincenzo CARTA DE LOGU 5 4 30 x CARTA NAIITICA CARTARI, Vincenzo 10 CARTE DA GIOCO CASAS, Christobal de las CASTEL GENOVESE, Statuti CASTIGLIONE, Girolarno CASTILLO, Diego de CASTRO, Alfonso de t5 5-7 7 8 27 9 L3 5 25 CAVAIrcA, Domenico L9 CESALPINO, Andrea 2L CHIESA CATTOLICA 2r-25 CO'LOMA, Juan 24 Geografia VII Architettura VIII Vita Sociale V I x ktteratura De Rebus Sardois Geografia XI Agricoltura II II Teologia Teologia ff Scienze I I De Rebus Sardois De Rebus Sardois 1 I De Rebus Satdois 1 CONDAGHE DI DI SILKI Letteratura De Rebus Sardois 5 COMPENDIUM COÀ4PENDIUM... I x De Rebus Sardois Filosofia 5 Sociale II I v Scrittura III III II @LONNA, Egidio De Rebus Sardois Agricoltura VIII Vita Sociale Letteratura v SAN PIETRO FilosoÉia Teologia 187 ?IJOlS ?rlosollJ 3rJOlS ?InlEJall{ ?Jn ?l31Aa.[ ?JNllElITIJJY azualls sroPr?s snqau e0 IA III IA ^A IIA XI I I snqou 30 I sloPl?s snqou aq sroPrBS x EIJBrSoeC IiI ?rJosoJrc ?Jnl?Je1+A'I sroPrBS (,r 9 6 9 z(. 8 s iI OI LV OI 8I I I snqau 3o v m ElrolS L IA ?IJOlS I I^I ?IEolosJ sIJosoIC ?rSoloaJ sroPJ?s snqau e( oruBlorrC'IciCVW snrsoPosrlJ snrlalnv snrsoJqulv EJnt?J411.{ azuarf,s ezueps o.IorlN'IT'IS^VIH:)VW uÉo1oa; .SNISOU}VW opr6 '111gquvshl0/-I u?rc'ozzvwo.I OlIIJICI sropJps sroPJ?s sloPrEs sroPJ?s III^ sJnlBJalla'I €rlosolld IIIx II BrSoIoaI 6 LZ9Z ...YiUOISIH 8I c snqou ac snqeu ec snqeu a( sngou ac OUSIT o3Jqg gNO "I .VCtrA VT f,O OSSYI snunuslsoJ'sluvlsYT 'snddI'IIHd snsowl ISIAOI TE( NIUOI EV t oPrf,os 31r^ ?JN1]IJ'S - urEoloel 'SnNyf,n'I sna?tnry snf,r?tr { oloed SF'I .V'IIAY gC YUSSOT AUSIT'I IUYiTCY] IC YTtIf, Y'IlSq E(IIAA "'OUSI'I IArJqBC ?IlosoIId x ^ IIx of,saluurC 6Z OZ orui(uo:a41 'y^Vtlg "P INNVAOIC ?rnT XI ^ II XI €z LI Iùirq(I-9I 88t oserrruotr 'INOZUyC ruu?Aorc'If,Jo'Ilvc oruoluv'oINoTTVC orre16'91q11Yry9 arrotrurzrdo.rd g.InnruOd Iqla1utu rad g161yqggg osor8llan aJollÉJE] ? ol.rolur4dord OIUy1nnruOC olrlsruw'ONISId ruup^oro'VUV{ orsef,rrErC opuoursrErs Z 'IINyC slsrrarJ?seBs'SnIggSOg SSffTf,NS zl'yra1 'Y119 6Z'92 snlll?porelou 'Snntrsy&I €t ...SOI{3Nflg 8 v7 OI € PIIqEC'OYf,ud nC s+uuuof 'SnIOOs SNOq1 of,rÀoPnT oeuroplrzg lfSVa olr?Pad e Iq 'sEcluoosolq IdUSS SVWIq ze Pr"uoel 'sEcÉtrI(I Ianupy['ZgIq 6t € "'ENOIilIUf,§A( ZI v 86 I Brslla?g r-uu?^olg'VIUOd V1'ISG gdaso{';ir1elszf, d V'IYJITAq SICNASIUOSNOO SC ?l aP u?nf 'VISEOS 9 XI 'IfntlgltOC INYf,INSWOC VT 9 u I oloPd 8Z ZZ II II A IIIx II II IIIA IIA 8 XI XI x IIIA IIIx I IIIX IIIx z'l IX IIiA I I AI I snlPnslJ 'soNs'IYc 9 b AI ev I ac ac snglu ac 'oflunYg sunc OIIY«NNC 8Z ZV w IIX azuarss erntlolr.rSy aIBIros 31.1^ sroPrBs I I I I EIIOlS rrSolortsy snqau 30 ?JN11IJf,S 'V9VZNOO ErnllrI]S olues'ozuoto1'INVINIISOI9 ? ovezzfl v 9r .OI3OYNOIUV]^I snprmtusr8r5'S1INE ISO §z v 6 I IA efoloal EJnttrrJrs zpoloa; erSoPe; aFrlos ?1r^ ?JNllElIqJJV e.rnlloorrEy aarerrs sroPrES azuorls SST}OUSIH e:ntlocrrEy oJr^opoT ltNtOUVtCOtnC aPllos 31I^ 3InllIJlS I II u ouruEal ?P INNY^OIC sroPres snqsu OUlrrUg Uenf ve II I sroPr?s snqeu acl srSoloJtsY III zl XI ezrrJÉs sIoPJ?S snge;u SnUPnUJId SnIIiJo?J SnIln'I .SNIINYI}VT ml^?tc'soHdgsof oruzs'5155g1Y(ISIH SnUOCISI olu?s'snurolsoslJrp'SANNVHOI VT III II ouEIotS ,OZZy,l{) 9 OI x IIIA ?rI€J8oeg ?JnlDJOllarl srsuauroS.rag 0v I ''"*Ì$àili .XACNI olur)?rc 'IoIYI/{IUO ZZ XI sZUsIJS sroprÉs snqsu ecl alvocYuc ZYII IIA ?rnll3llrlJJV sloPws snqsu aq ?ISoloaJ pllBrSoag ?mllolIJEv ?FolooJ sloPrps sngeu a([ ollrJro À. O'ITIC uu^f 'NOSUEC zz I ac sroPJ?s snqeu ?Jnl?Ja11Ar[ uuegof 'gg;13 o$e14 '1751936g93 olPnEIf,'SIUOD 6 €, SENIOIIOTIISNOf zl OINOI^IIUJYW IO OJIYUJNOO €. UYI^I TAq IV'IOSNO3 SilruOS IC OUJAId NVS IO SH3YCNOD z MAGINI, Giovanni Antonio MANUZIO, Paolo MARIANA, Juan de MATTIOL, Pieuo Andrea MENAVINO, Giovanni Antonio MENGHI, Girolamo 9 9 9 $ 5 MILLES DE SOUVIGNY, Jean MODUS... MONTANES, Jayme MUNSTER, Sebastian NOSTRADAMUS, Michael NOTTURNO, Napolitano NUNEZ, Pedro OLIVES, Girolamo ORDINE DEI CAVALIERI DI SAN GIOVANNI DI 18 GERUSALEMME ORDINI.,. 8 5 23 L4 11 22 11 6 9 L6 OVIDIUS NASO, Publius PACIOLI, Luca PADOVANI, Giovanni PALA, Salvatore PALATINO, Gio Battista PALLADIO, Andrea 7 74 8 20 3 5 PARRAGUES DE CASTILLEJO, Antonio 17 FECKIIAM, John PEREZ DE XEA, Migue1 t4 PEREZ DE VALDIVIA, Diego 11 PERPINYA, Tomàs de PETRONIO, Alessandro Traiano PETRUS I,oIVIBARDUS PICO DELLA MIRANDOI.{., Giovanni 2 11 6 1 PINDAR 3 PLATO PLINIUS SECUNDUS, 1 7 Gaius PLOTINUS PORCACCHI, Tommaso_ PORCELL, Juan Tomas P.RONTUARIO... PTOLEMAEUS, Claudius 1 8 9 18 6 15 IX V IV IX X nI IV XIII I I VI V X I VII VI V IX XI IX XIII VII I VII VI VIII nli IX II XII V III IX III X I VII IX Scienze MMUSIO, Giovanni Letteratura Diritto REGIOMONTANUS, Johannes RELAZIONE... Scienze RINGHIERI, Geografia ROLE§7YNCK, §(erner SACCENTE, Giovanni Maria SALAZAR, Fedro de SALIS, Battista de Astologia Diritto Scrittura De Rebus Sardois De Rebus Satdois Storia Letteratura Geografia De Rebus Battista Iirnocenzo Architettua Storia Letteratura Scienze Agricoltuta ftienze S*ittura SENECA, Lucius Anneus SERLIO, SEBASTIANO SPAGNA, Regno di STRABO ST,RADA, Antioco 27 2 3 5 ) 35 Honorius Clementianus VESALIO, Andrea VIDA, Marco Girolamo VILLANI, 8 2 12 2 11 l0 L-2 VELLUTELLO, Alessandro VENANTIUS, Fortunatus Astrologia Letteratura Filosofia 1 73 VAGAD, Guaberto Fabricio de VEGETIUS, Flavius Renatus Scienze 18 2G21 Vita Teologia 7 TABTILA USATGES Sociale 10 TASSO, Torquato TERENTIUS, Publius Storia Soitrura 3L 9 Architettura Sardois 2 8 TOMMASO D'AQUINO, santo TORRELLA, Gaspar TOSTADO, Alonso TRiSSINO, Gian Giorgio De Rebus 6 SARDEGNA SAVONAROLA, Girolamo SCHEDEI, Y HARTMAN TERRACINA, Lauta Architettwa 6 SANDOLINO, Cherubino SEIvIPERE, Andreas Sardois t6 t) Giovanni 6 t7 L6 26 7 t7 8 VILLENA, Isabel de VITALE, Salvatore 36 Architettura VITRUVIUS, Pollio VIVES, Juan Luis 4 §7ALDSEEMùLLER, Martin 2 Scienze §7RIGHT, Edward Scienze Filosofia Geografia De Rebus Sardois 1 ) 72 X IX XII VIII VI V W IV XI I II VI I III VII IV X I I V V VIII II IX II V ry VI VI V I IX II VI VIII I VII VIII X X Geografia Scienze Asmologia Vita Sociale Storia Letteratua Storia Diritto Agricoltura De Rebus Sardois Teologia Storia De Rebus Satdoìs Filosofia Architettura Diritto Geografia De Rebus Satdois De Rebus Sardois Irtteratura Letteratura Vita Sociale Teologia Scienze Teologia ktteratura Diritto Storia Storia Letteratura De Rebus Sardois Scienze Teologia Storia Vita Sociale De Rebus Sardois Architettura Vita Sociale Geografia Geografia 189 INDICE Presentazione (Fausto Fadda) pag. 11 Metodo e ricerca: vecchi problemi e nuovi orienta- menti (Paola Berto'lucci) pag. Libro e società: il contributo del,la Biblioteca Universitaria di Cagliari (Graziel\a Sedda Delitala) pag. Manoscritti, libri a sta,mpa e madizione orale in Sardegna da,l XIV al XVI secolo (Fabio Troncarelli) 'pag. Sigle e abbreviazioni pag. Guida al catalogo e alla m,osra pag. I Sezione - De Rebus Sardois (Gianni Apicel,la) pag. II III IV Sezione - Teologia (G.4.1 Sezione - Fil,osofia (G,A.) Sezione - Diritto (G.4.) Le Marche tipografiche (Guido Mura) V VI VII VIII IX X XI Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione - Letteratura (G.A.) - Storia, Storia militare (G.A.) - Architettura, Arte e Musica (G.A.) - Vita sociale (G.A.) - Scienze (G.4.) - Geografia, viaggi e scoperte (G.4.) - Agricoltura, Commercio, A'rti e me- xII Sezione - XIII Sezione - . stieri (G.4.) Astrologia, Magia, Profezie, Prodi- ei (G.4.) Scrittura, Produz., Circ. del libro (G.4.) Cenni sul Restauro (Antonina Scanu) Le Biblioteche in Sardegna (Cossu, Garbati, Tatti) Bibliografia I,ndice analitico Scanu, pag. pag. pag. pag. pag. pag. ,pag. t3 t7 2) 30 3l 33 55 69 73 77 81 97 106 pag. ll4 pag. l2l pag. t34 pag. 145 pag. 152 pag. t57 pag. 165 p^9. 177 pag. 181 pag. 187 ,v I FirLito di stampale nel mese di aprile 1984 presso 1o stabilimento tipolitogra{ico EDITAR S.p.A. di Cagliari Viale Elmas, 206 - Telefono (070) 2001