VESTIGIA

Transcript

VESTIGIA
i:i
VESTIGIA
VETUSTATUI\4
Dmumenti manoscritti
e libri a stampa in Sardegna
dal XIV al XVI secolo.
Foriti d'archMio:
testimoniwue ed ipotesi
'!:r.
'
''"
,
iirr
rr+il
ffi,
ffi''l''
l'ùrriri i'
.lll'
,
r
",1.rr#
li
,li
i"':'":ii,,
CATALOGC
DELTA MOSTRA
CAGLIARI
CITTADELLA DEI MUSEI
13 APRILE - 31 MAGGIO 1984
EDES
- Editrice Demociatica
Sarda
r.
rit'
Mentre questo catalogo era
in
corso di
stampa è aenuto irnprouaisamente a tflancare Gioaanni Todde, Sourintendente Archiuistico per la Sardegna. Ne ricordia-
mo le qualità prolessionali ed utnane che
ci sono.state preziose p* la realizzazione
di questo laaoro.
VESTIGIA VETUSTATUM
Documenti manoscritti e libri a stampa in Sardegna
dal XIV al X/l secolo.
Fonti d'ardrMo: testimoniarze ed ipotesi
CATAI OGO
DELIA MASTRA
CAGLIARI
CITTADELLA DEI MUSEI
13 APRILE - 31 MAGGIO 1984
EDES
- Editrice Democratica
Sarda - Cagliari
REGIONE AUTONOMA SARDEGNA
Assessorato della Pubblica Isuuzione,
Beni culturali, Informazione, Spettacolo
Ente promotote
e Sport
Ufficio Beni Librari
con
il
patmcinio
di
Antonino Gul'lotti
Minìstro per
i
Benì culturali e ambiettdi
Franco Rais
Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna
in collabotazione con
Archivi di Stato di Cagliari e
Sassari
Bibl,ioteche Universitatie
di Cagliad e Sassari
Sovrintendenza atchivistica per
Enti partecipanti
la Sardegna
Archivio Vescovile Alghero
Archivio del Capitolo della Cattedrale
di Oristano
Biblioteca del Gonrrcnto
di Cagliari
di N.S. di
Bonada
di Alghero
di Cagliari
Comuna,le di Otistano
Cromunale di §assar.i
Biblioteca Comunale
Biblioteca Comundle
Biblioteca
Biblioteca
Biblioteca del Consigfrio Regionale
della Sardegna
Biblioteca Francescana
<< San Pieuo in Si{ki » di Sassari
Biblioteca PP. Cappuccini di Cagliari
Biblioteca Pontificia Facoltà teologica
di'eagfiari
Biblioteca Seminario Arcivescovi'le
di
Cagliad
Biblioteca Seminario Arcivescovile
di Oristano
Consorzio per [a pubblica lettura
<< Sebastiano Satta » di Nuoro
Comitato scientifico
Paola Bentolucci
Gabriel,la Ol,la Repetto
Graziella Sedda Delitala
Anna Ti'locoa Segreti
Giovanni Apicella
Tomaso St,racqualursi
Giovanni Todde
Consulenti scientifici
Giovanni Apicella
Fabio Troncarell,i
Coordinamento organizzativo
Antonina Scanu
Redazione schede, testi illustrativi.
Collaborazione scientifico otganizzativa.
Coordinamento
Giuseppina Cossu
Gabriella Garbati
Guido Mura
Antonina Scanu
Paola Tatti
Redazione schede
e testi illusttativi
Candida Cossu
Gavina Lu,tzu
Antonietta Manca
Salvatore Masia
Antonella
Panzfuro
M. Teresa
M. Teresa
Passiu
Patricolo
Maurizio Pirisi
Elena Tocco
i
Ì
Hanno collaborato
Maria Avanzi, Salvatore Belfiori, Pauizia
Cadino, Alba Costa, Maria Gaglioti, Iole
Ibba, Massimo Lallai, M. Giovanna Mugoni,
Teodoro Pisu, Loledana Perniciano, Cada
Romagnino, Andrea Sa,lgo
i,
I
i
Progetto allestimento Mostra
Studio di architettuna
Roberto Badas
Antonello Sarena
Lavori in Iegno
Da,niele Pisu
Lavori in fero
Carlo e Flavio Cocco
Lavori in plexiglass
C,entroplast
Eletricità
A,ntonio Melis
Fac-simili restauro
Mario Cadoni
Anna Maury
Pao'lina Sanna
A. Grazia Satta
{
Fotogtafia e collaborazione tecnica
all'allestimento
Alberto Cicone
Doriano Pili
Roberto Spada
Progetto grafico catalogo e manifesto
Studio di architettura
Roberto Badas
Antonello
Sanna
Redazione catalogo
Giancarlo Pinna Parpaglia
Riproduzioni fotografiche
Studio Abate - Roma
Claudio Abate
Andrea Porcu
E inolue
Luigi Moroni
Priamo Tolu
Seleziorii eolore
Composizione, stampa
.i
Litho
e allestimento
] - Sestu
Editar S.p.A. - Cagliari
Si tingrazia
tutto i'l personalle degli istittrti partecipanti
Prof. Maria Gioia Tavoni
per'i preziosi consigli e la collabotazione prcstata
E inoltrc
prof.
Dea,nna
\*nzi
Sign. C,lara Sorcinelli
Padte Gregorio Martin
Gen. Div. Luigi Ram,poni
Comandante militare della Sadegna
Si ringaziano infine
Dr. Marcel,lo Scomazzon € tutto i'l personale
dell'Ufficio C-,assa della Regione Autonorna
Sardegna 'pet 'la disponibilità e sensibilità
dimostrate
Il materiale relatiuo alle lonti d'archiuio
stato stdnpato in separato lascicolo cbe
costituisce, peraltro, parte integrante del
plesente catalogo
.E
è
Marca tipografica dello stampatorc
Peftus Liechtenstein che operava
a
Frontespizio miniato del Giovanni da
Legnano (Lett. - sch. 16) BUC
Venezia
a
Incisione
Botticelli
in tame (su disegno di
) dalla Divina Commedia
conservata alla BCS (Lett.
10
- sch. 10)
Presentazione
Questa mostra presefita e rnette a d,itpoiizion, sia degli studiosi che di un
più uasto una scelta selezionata
pubblico
'di
opere rnanoscritte o a stan pa, oltre
che di lonti di archiaio relatiae alle raccolte preziose e ignote di L7 biblioteche
, nrrhiri dello Stato e di Enti Locali o
ecclesiastici, e pern ette nel contempo di
stadiare la lunzione storico-politica alla
quale assolaorto nel contesto sociale d,ei
iecc. XIV-XVII in Sardegna.
L'iniziatiaa rientra tra le linalità prornozionali più importanti sulle quali si sta
rnisurando la Regiorte Autonoma della
Sardegna, in questi ultimi anni di ripey
ta*rito sul iuolo e sulle lunzioni delle
istituzioni pubbliche, e suo in Pdrticola'
re, in rappàrrc alle dornande e ai bisogni
sociali e culturali selilpre più ampiarnente
ernergenti e qualit'icati. Tra queste fina'
lilà ;i è appunto quella di conserttire la
più ampia fruibilità possibile dell.a conoscenza del nostro patrimonio storico e artistico
Si tratta, peralffo, noru solo di aalorizzare le risorse culturali, sostanziando nel
conterfipo la grande crescita di strattare
culturali (bibliotecbe in particolare) auuenate iru questi ultirni anni con inizia'
tiae di pubblicizzazione delle rnedesirne,
ma di mettere a disposizione le risorse
presenti nel territorio, rendendo ellettiaa la collaborazione tra tutti gli istituti
cornpetenti per oPerare nella direzione
dellà crescita e detta autolorrnazione della comunità e dei giottani in particolare.
È questo il senso della nostra iniziatioa
che si propolte, insierne alla diaulgazione
della ricerca scientilica nel settore, un'a-
zione di stimotlo alla ualorizzazione delle
risorse culturali come moltiplicatrici di
suiluppo e ufid scelta concettuale e ope'
ratiua' sul campo della didattica dei beni
culturali.
L'aspetto della ricerca uerrà poi po-rtato a conapiutezza con il conuegno che
seguirà, nei prossinti mesi, alla rnostra
e che da essa Parte e Protnana'
Ci pare che nell'articolazione della mostra. l'obiettiuo di attuare l'integrazione
dei diuersi liuetti di lettura, per conse/1tire la più larga fruizione possibile da
pubblico, nel pieno rispetto
t)arte det 'scientif
'd.el
ico della ricerca e del
ualore
percorso espositiao,.' sia stato pérseguito
con lerma e costanie cura e attenruone'
e con risultati di leggibilità e coerenza,
non irrileoanti.
È pertanto con particolare gratitudine
e compiaciruento per il laaoro saolto e
oer il risultato raggiunto cbe aoruei qui
'ricordare quanti haino operato percbé la
mostra giingesse al suo compirnento. Pri-.
mi lra tutti, oltre ai preziosi giottani
collaboratori dell'Assessorato che banno
supplito all'inesperienza colt I'impegno e
lo- itudio, gli Istituti dello Stato, gli Enti
cbe hanno cortesernente e generosamente
che
prestato
-hanno le loro opere, i consulenti
e
contribuito a indiuiduare forma'
re i linearnenti della lilostra e quanti, tro'
uandosi in rotta di collisione con esst,
hanno sostenuto e capito il ualore delI'iniziatioa.
As s e s sor e
:tr,,",
ff
t s ttzion e,
Informaziorc,
Beni Culturdi,":;l*
SPettrcolo e SPort
11
Ctocefisso dalle « Fabulae »
(sch. 5 - Letteratura) BUC
12
di
Esopo
Metodi e motivi
di una ricerca:
vecchi problemi e
nuovi orientamenti
Quando
ci si trova di fronte ad una
mosma allestita e ad un catatrogo edito,
non sempre si riescono ad individuare e
penetrare con facilità, nella loro organicità e completezza, i motivi che hanno
ispirato entrambe le realizzazioni e le li
nee direttrici che hanno ad esse condotto.
Mosffa e catalogo diventano, sì, una
unità inscindibile ma si offrono al fruitore nel loro aspetto più immediatamente
fenomenologico: i prodotti che illustrano
un'idea diventano percorsi ed oggetti, legati tra loro da nessi e da relazioni che
devono emergere dalla schematicità di
un percorso espositivo e dalla scansione
di un impaginato. E le note introduttive,
nel tentare di ricondurre i prodotti alf impianto complessivo che li ha generati,
possono forse soltanto fissare alcuni momenti che consentano al lettore di ripetcorrere una parte del lungo e faticoso
iter che sta a monte del fatto espositivo.
La mostra VESTIGIA VETUSTATUM
Yn
ettit ap d Hi
t ony mam S
s
otwn,
trova le proprie motivazioni e le proptie
radici in tutta l'attività teorica e di ricerca elaborata nell'ambito di un progetto avviato nel 1979 d,all'Assessorato
alla Pubblica Istruzione, Beni culturali,
Informazione, Spettacolo e Spott, denominato << Censimento, catalogazione e testauro del materiale librario raro e di
pregio esistente in Sardegna ».
Questo progetto partiva allora dall'ipotesi di lavoro, poi ampiamente verifi-
cata, che anche la Sardegna vantasse un
pauimonio bibliografico considerevole e
meritevole di essere restituito alla storia,
pur se quasi del tutto sommerso.
La mostra vede la luce oggi, nel quadro di tutto un fiorire di analoghe iniziative organizzate e svolte da nurneros,e biblioteche e istituti di ricerca, Per la maggior parte di esse il taglio è stato per 1o
più specialistico (il libro medico, le incisioni, il restauro...) menffe questa mostra ha un carattere più generale che ri'sponde a obiettivi in sintonia con g1i
obiettivi della nosma ricerqa attuale: conoscere ciò che clè; verificare i materiali
per intraprendere poi un lavoro di scav-o,
per sapere, per recuperarc la storia delle
sedimentazioni, per calare il libro ne1 contesto storico locale e agganciarlo al tessuto cultura\e, al territòrio, ai suoi possessori.
Si è partiti da un primo fondamentale
assunto: la mostra è il giusto corollario
di una intensa attività che nel campo della documentazione e delf informazione
Stato, Regione e Comuni, hanno svolto
in questi ultirni anni; è il primo e maturo frutto che il pubblico (la comunità
dei lettori e dei fruitori verso cui sono
indhizzati tutti gli sforzi di miglioramento dei servizi) può cogliere come documento e, nello stesso tempo, prodotto
di anni di impegno e di lavoro; è un importante anello di congiunzione fra ar-
ticolazioni dello Stato ed almi enti o
istituti; è un seme gettato nel complesso
terreno della cooperuzione che dovrà essere assunto corne rnodello di sviluppo se
si vuole uscire dal ristagno della sepa-
--
r^tezza e dell'individualisrno; è, infine
e soprattutto, un modo per informare la
comunità dei giovani e dei cittadini, oltrè
che gli studiosi (dal che f impianto sostanzialmente didascalico della presentazione dei materiali) che nella Regione
sarda vi sono patrimoni archivistici e 1ibrari di grande rilevanza, che consentono
di impostare un diverso e nuovo d'iscorso
sulla lettura e sulla circolazione del li
bro nell'età moderna nella nostra regione.
Proviamo ad esaminare più da vicino
principali
i
elem,enti costitutivi di questo
assunto.
h,nnF?/\
',;l;i.!:
-() ,ii,), ,fio.,r,,,^e,
./
(
§t[rf lIAI,IC] Dr EÉLLO fvNICO §DCY11DO fYIl ltBrI XVPET DILIGEN=
ll§ttu f Crr§lI.
GAII.
Nel 1981 l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico e per le Informazioni bibliografiche, in occasione del coff/egno
sui fondi antichi delle biblioteche, tenutosi a Reggio Emilia nel dicembre L979 (1),
annunciò pubblicarnente il progetto di
ricognizione e di catalogaziome delle edizioni italiane del sedicesimo secolo possedute da istituzioni pubbliche e private
del teruitorio nazionale. Non c'è dubbio
che questo progetto ha costituito una
sorta di svolta nel panorama bibliotecario italiano: esso ha innescato, infatti, un
processo dinamico volto a coinvolgere
istituti ed operatori ed ha gettato le basi
di un piano di lavoro strettamente ancoruto alla cooperazione.
(t) Vedi:
I
fondi librari anticbi delle bibliote-
di oalorizzazione. A c:t:r:a
e Mturuzro Fxsretrr, Ireo
cbe. Problemi e tecniche
di Lurcr
Ber.servro
Olschki, Firenze
14
1981.
L'Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport con i suoi collaboratori dell'Ufficio Beni Librari ha risposto con esffemo interesse all'appello
dell'Istituto, ed ha attivato il censimento
dei fondi antichi in possesso di istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio regionale, a pattke appunto dalr
le edizioni del sedicesimo secolo, facendone uno dei cardini del ptogetto su ricordato, olue che il volano di meccarrismi
di cooperazione e coinvolgimento di isti
tuti ,spesso tradizionalmente chiusi e gelosi delle proprie raccolte.
le proprie ,forze 'in occasione
questo censimento (del quale è prossima la pubblicazione del catalogo completo, come prodotto collatetale autonomo rispetto al ptogetto nazionale), ci si
è accinti a questa più difficile impresa.
Difficile, anche se stimolante, perché mette insieme istituti di dimensioni e radizioni diverse; perché la coopemzione è
una difficile conquista che deve essere
riconfermata ogni giorno ra i mille scogli burocratici, linanziari, otganizzativi
che, al di là della volontà dei partecipanti alltmpresa, affi,orano durante il
percorso; perché, mentre gli istituti dello
stato hanno operato con propri collaboSaggiate
di
ratori su propri fondi, l'équipe de11'U{ficio regionale Beni' librari, ha invece
operato su un vasto e patcellizzato uni'
verso di istituti che solo in pochissimi
casi disponevano di personale tecnicoscientifico, di cataloghi o di un qualsiasi
,*!
'i
Iettera «C» minirta dall'Andfoo.sio
tracentcco di Odctano (Musicr
sch. 10) ACO
ordinamento anche
fisico delle raccolte
-aì-"",
richiesta di risorl
se storiche che, a tutti i partecipanti all'iniziativa è parso indispensabile riscoprire ed evidenziare; difficile perché questa afticolazione esffemamente comples,sa, anche a livello territoriale, moltiplicava, insieme a tutte le altre, le difficoltà
inuinseche ai percorsi logici e ad una tessitura coerente del percorso espositivo.
Ci si riferisce, ad esempio, ai problemi
di uniformità di intestazione e descrizione che, ove pure risolti a livello teorico,
si ripresentavano ad ogni passo nella stesura della singola scheda, nella singola didascalia. Si è quindi scelto, pur operando
in sftetta connessione in ogni momento
di questa complessa preparazlone (e quindi uniformando l'uniformabile), di lÀciare un margine di spazio operativo distint_o per ciascuno dei tre grandi comparti
di enti partecipanti: le biblioteche ,ni rersitarie (Caglian e Sassari) gli archivi di
Stato e la Soprintend,enza archivistica, la
grande risorsa sommersa delle altre istituzioni. Ciò può spiegare, si crede, alcune
marginali disomogeneità e insieme costituir,e elemento di ulteriore interesse per
quanto attiene le singole partizioni ìntroduttive.
Lo stat'f regionale ha operato in due
gruppi distinti, l'uno a Cagliari e l'altro
a Sassari, sugli istituti di cui all'appendice, integrandosi, per quel che riguarda la
Biblioteca universitaria di Sasiari, con
gli operatori di quelf istituto che ha in
questi scorsi anni genefosamente e fatti-
; d;;;:;'J,
i5
Disegno dal tattato d! agdcoltura di
Pietro de Ctescenzi (sc[. 1) BUC
vamente ospitato la nostta équipe, Lavorendone in un primo momento Ia crescita
professionale e, successivamente, collabo-
Srdfi*
$!S.t*
16
le raccolte, il
del libto in
comrnercio e la diffusione
Sardegna, le apertute sui
prossimi carnpi di indagine, ad esempio,
l'ipotesi di censimento nazionale di ma-
iando su basi di sempre maggiore scambio.
Tutte le parti di questo catalogo, co- noscritti.
intene la stessa mostta
munque
dono nulla più che proporre l'emergenza
di problemi o spunti di riflessione, f imposìazione di una metodologia, oltre la
tendenza a m'isurarsi per la creazione e
la disponibilità di una sempre più copio,sa messe di strumenti per la ricerca, individuati e resi fruibili pet sempre più
vasti ed approfonditi campi d'indagine.
Questa mostra, quindi, è da intendersi
come una prima vendemmia, come Proposta, corni irnpegno ad intraprendere
itudi per il futuro, come punto di partenza pet avalzate programmi che siano
in sintonia con ciò che realmente si conosce ,e si 'intende valotizzare e tutelare.
Quali sono dunque i progetti? Il primo è quello di ricaduta (in termini scientifici, di verifica, di studio), 'da questo
momento espositivo che volutamente abbiamo contenuto in termini propositivi
generali. E cioè un convegno (da tenersi
intorno alla fine del 1984) che raccolga le
riflessioni su e intorno alla mostra, oltre
che una messa a punto dei problemi della
cons,ervazione tra presente e ,futuro. Una
parte piu istituzionale, quindi, questa se,conda; ed una parte che affronti e costituisca un approfondimento critico dei problemi che la mostra pone o suggerisce,
" e che riguardano appunto la sedimentazions dei fondi, e il riannodare i fili del-
Peole Bertolucci
Libro e societa:
il contributo della
biblioteca universitaria
di Cagliari
Volendo spiegare le motivazioni della
scelta per l'esposizione delle opere appar-
tenenti alla Biblioteca Universitaria di Cail criterio di
integrare quanto poteva essere procurato
da altÀ,lasciando spazio alle raccolte minori, tenendo presente nella sua globalità
il materiale esposto (ad esempio la Biblioteca ha in mosma solo pochi volumi
dei prirnordi della stampa in Sardegna
sebbene ne possegga ,quasi tutte le edi
zionl); un altro criterio è stato quello di
esporre pezzi in qualche rnodo meno noti o almeno non ,presentati d,a tempo al
pubblico, ed ancora
considerando an- alle testimonianze
che il contributo che
locali potevano portare gli archivi
quel- storia
lo di allargare il discorso a una
della cultura ben al di là dei nostri confini nella fase aperta dalla rivoluzione
gliari, va indicato anzitutto
gutenberghiana.
E della storia e della storia della cultura è non piccola parte la storia del libro non solo nel mutamento dei contenti
ma nel mutamento dell'oggettolibro, della sua produzione, della sua circolazione,
della stretta comelazione fra contenuto e
oggetto: I'ambizione è che dalla mostra
ernerga il rapporto fra libro e società,
libro quatre riflesso e lievito deila società.
rnedrbue
Vcnfidrnrur
r,
rrt.ù
Itltttt
r't
r
l'.rr
r\fr
cl tl i.U tr
A questo fine si è esclusa un'esposizione di opere << eccellenti »>, che pure naturalmente vi sono, a f.avote di opete che
rappresentassero in modo sufficientemente fedele e vario la tipicità nel periodo
prescelto.
§,
Si è concentrato f interesse sul Quatffo
e sul Cinquecentor cioè sul periodo in cui
nasce la.stampa, sul momento del passaggio dal manoscritto allo stampato: il prima è rappresentato sotro da pochissimi
manoscritti
di particolare interesse, che
costituiscono un'utile testimonianza, 1l dopo è rappr'esentato solo da ,poche opere
èon un preciso legame, che in questo caso
è sembiato essenziale, con la vita e \a
cultura dell'isola.
I pezzi esposti superano il centinaio
e provengono da tutti i fondi della Bibliòteca né sempre si conosce come vi arrivarono; per le cinquecentine si è però
privilegiatò, pur possedendone complesiiurm.nt. circa 5.000 di vatia fonte, il
fondo Rossellò attingendo 'quasi esclusivarnente ad esso e fornendo così la cetche è sembruta di particolare intezza
- nel discorso che si andava coteres,se
6ls, 'se non prima, almeno
struendo
sulla fine -del Cinquecento o ai primissimi
del Seicento quei volumi (e ciò vale anche per alcuni mss. e incunabuli con l'ex
libris Rossellò) erano effettivamente a
Cagliali.
La raccoha Rossellò, di circa 5.000 titoli, di cui si conserva presso l'Archivio
di Stato di Cagliari f inventario manoscritto (L6L3), che anni fa ho uascritto e collazionato con quanto rintracciabile in Biblioteca per poi pubblicarlo, pervenne
alla Biblioteca con la libreria gesuitica
fornendo un apporto assolutamente eccezionale per numero, qualità dei pezzi
e interes'se complessivo, testimonianza
1l!'
Disegno acquatellato dal
rattato di
agticoliura
Crescenzi
di Pietrc de
(Agricoltura sch. 1) BUC
della passione e competenza del raccoglitore, Monserrato Rossellò, giureconsulto,
titolare di cariche importanti, amico e collaboratore del Canelles e testimonianza
altresì della circolaziome del libro.
Il testamento del Rossellò nelle puntigliose condizioni relative al lascito diventa un piccolo trattato di biblioteconomia
perché tende non solo a conservare nel
tempo ma anche ad acctescere e a fat
usare, pur con tutte le gamnite, la libreria che doveva essere aI Rossellò esffemamente cara; ciò non ha però impedito
che la raccolta subisse falcidie e che al
momento del uasferimento della biblioteca gesuitica allo Stato essa fosse scompleta tanto che alcuni volumi pervennero alla Biblioteca da altri donatori e che
in questa stessa mostra sono esposti volumi con l'ex libris Rossellò che non appartengono alla Biblioteca Universitaria.
L'altro fondo cui ci si è prevalenternente rivolti è la raccolta Baille, costruita
pezzo a pezzo tra la fine del '700 e i primi decenni de11'800 a radunare quaflto
scritto in Sardegna, da sardi, 'sulla Sar'difficilmente teperibile altrove.
degna e
E proprio da questa raccolta abbiamo
tratto due testimonianze di gtande valore: il duecentesco inventario degli amedi
sacri, atgenti, codici delle Chiese di Santa
Gilla, San Pieuo e Santa Maria di Cluso,
che elenca olme una quarantina di testi,
e il catalogo ms. della biblioteca del Fara
(che appartenne al Rossellò) che ha un
interesse eccezionale per capire quelle
che erano le fonti bibliografiche a dispo-
I
\
1l
l
I
18
sizione del nostro primo stotico ed anche
perché alcune opere si ritrova'no in successive raccolte.
La più grande mostra bibliografica si
tenne a Cagliai nel 1930 e ne resta un
ampio catalogo che è anche testimonianza del modo diverso con cui oggi ci si
accosta allo stesso tema.
Che cosa esponiamo dunque?
Nella sezione << De rebus sardois >> sono esposti fra i mss., oltre i due appena
rnenzionati, il Condaghe di San Pieto di
Sorres del XV sec. (non invece i due prezioni condaghi in pergamena di S. N,icolao
di Trullas e di S. Maria di Bonarcado);
llepistolario del vescovo Pamagues 1sec.
XVI), gli Atti di fondazione nel 1177 del
Collegio Gesuitico a Busachi e alcuni manoscritti seicenteschi fra cui le Commedie in sardo di Antonio Maria da Esterzili e la vita di S. Antioco di Salvatore
Vitale che, completa dell'indicazione di
fregi tipografici e motto, sembra predi
sposta pet la sta,mpa.
Ma alm,e opere di interesse diciamo
sardo sono sparse nelle sezioni di carattere generale: segnalo da un lato il << Consolat del Mat »> e gli « Usatici Barchinone »>, così importanti per il diritto e le
istituzioni isolane e meditemanee, e dall'altro invece l'opera di architettura e a?
te militare del Perez de Xea, incaricato
di sovrai,ntendere alle fortificazioni del
Regno di Sardegna, e quella matematicoastronomica del Pala finemente illustata.
Fra gli stampati la << Cafia de Logu »>,
l
I
I
I!
;
I
I
I
Illuctrzione dd Tmttato di rienze
metematiche di Selvatote Palr
(Scimze . cch. 17) BUC
in
tiproduzione, un incunabulo (spagno1o?) di cui si conoscono due soli esemplari e che apparteneva alla Biblioteca
Guillot di Alghero; vi si potrebbero accostare fra gli incunabuli della sezione
generale ancora gli « Usatges »>, il belf in-folio della « Geografia » del Berlinghieri, in versi, aperto a una delle catte
della Sardegna che vi figurano, e infine
per la presenza dei quatto mori la << Cronica de Aragon » del Vagad.
Il problema ancota aperto, cui le ricerche archivistiche in corso potrebbero
imprimere una svolta, della nascita della
tipografia in Sardegna trova nella << Carta de Logo ,, che reca nel frontespizio
« Callerii Apud Stephanum Moretium
M.D.LX >>, unico esemplare conosciuto,
appartenente alla libreria Baille, un riferimento essenziale, fonte di discussioni
ed ipotesi.
Si espone anche il primo libro stampato in Sardegna con data certa, il << Catechisrno »> dell'Auger del t566; all'inizio il privilegio dato al Canelles quale introduttore della tipografia nell'Isola; anche di esso non si conoscono al momento
altri
I
esemplari.
volumetti stampati dal Sembenino e
dal Gaurnerio e quelli poi del Galcerin
non si discostano nell'aspetto dalla media della produzione della seconda metà
,del Cinquecento; da segnalare per i pregi
estetici e Ie gradevoli incisioni il volumetto << Decada de la Passion » del Coloma, allora Vicerè, e per f interesse del
contenuto la prima edizione a stampa del-
l'opera po€tica di Venanzio Fortunato e
la << Instrucion de la muger christiana
del Vives, pedagogista illuminato, teologo, umanista, amico di Erasmo e di Guillaume Budé.
>>
È sembrato interessante esporre alcune
opere di sardi'stampate fuori della Sardegna, prova di difficoltà in loco, di ficerca di livelli più alti del p,rodotto libro,
di notorietà in alme conmade, di vicissitudini e spostamenti: alrneno un cenno
in quest'ottica al volume del medico Tommaso Porcell, attivo a Satagozza durante
l'epidemia del 1.564, sulla prevenzione e
cura della peste, col bel ritratto dell'autore.
Nella sezione generale si è cercato di
contribuire ad un panoruma che rispondesse alla curiosità sul r.nanoscritto o sullo
stampato in quanto testirnonianza della
cultura materiale (la pergamena, la cafta;
la scrittura, i carutteù la nascita del {rontespizio; le note musicali; la decorazione;
7a legatura e così via) chiarendo anche
motivi di continuità, fra manoscritto e
stampato; e che rnostrasse anche la diffusione dell'attività tipografica e la circolazione del libro ma che fosse almesì
documento della varietà di interessi ideali
:e concreti.
Fra le opere esposte fanno spicco alcuni mss.: le << Sentenze >> di Pietro Lombardo del sec. XIII, uno dei testi fondamentali del pensiero medioevale, il « Compendium theologiae »> attribuiro ad Alberto Magno, un'opera del farnoso giureconsulto Antonio da Burio dalle belle miniature, il ms. membranaceo accutata19
edizioni scientifiche sovente ricche di
: basta ricondate l'editio prin'
ceps 'di Euclide, testo fondamentale uadotto dall'arabo, l<< Abaco »> in una delle tante edizioni rivolte alf istruzione
di base al calcolo e soprattutto all'attimercantitre, la << Summa de Atithvità
cinquecenedizione
attesta la srrccesìiva
Geomeffia Proportioni et Propormetica
Gadelle
«
Libro
il
tesca pure esposta,
»> di Luca Pacioli, l'interessante
tionalità
importanUzzano
da
belle » di Giovanni
Fiotentino>>, 1'<< Hortus Sani<<
Ricettario
mercansull'attività
notizie
té fonte di
al tedesco J. von Cube
>>
atribuito
tatis
ha
anporti)
che
(cambi,
merci,
noli,
tile
le virtù spesso fanrassegna
passa
in
che
Satdegna.
pagina
sulla
che qualche
piante
e pietre, il
animali,
di
tastiche
conCerto il pit Ua codice posseduto
<< Vetgel de Sanidad >> del Lobera de Avitiene i << Commentatia tn Clementinas
tattato di
di Giovanni da Legnano, e si è scelto di la sulllalimentazione, fino a1spiega
<< la
che
del
Grimaldi
alchimia
miniaproiettarne le numerose splendide
».
Alchimico
ricetta
dellrOro
vera
essendo
iure: codice ben a rnotivo ornato
Possono suscitare curiosità per l'argodestinato alla biblioteca di un pontefice
i volumi sull'equitazione, sulle
mento
ricostruirne
e sarebbe di sommo interesse
sull'astrologia, sugli orologi
cerimonie,
.percorso
al
Rossellò
e
fino in Sardegna
il
pesi
e misure, che aprono uno
sui
de
solari,
Pedro
dalla Biblioteca dello spagnolo
quotidiani; {ino alle
interessi
su
spiraglio
nell'inXIII,
Luna, l'antipapa Benedetto
su un gioco mateBar'ozzi
pagine
del
come
risulta
ventario della cui biblioteca
molti libri « pocome
presmatico,
diventato
Parigi
a
corso
in
è provato da studi
e fino
polari
testimonianza
)>
rara
una
d'Histoire
et
Recherche
so' l'Institut de
Porta,
Della
del
di
mittografia
al
trattato
des Textes.
sperimentaletterato,
e
famoso
scienziato
la
sua
trova
interessante
Un alffo ms.
giusta collocazione in quanto manuale per tore in diversi campi, acrusato di stregoformulare lettere, il « De conscribendis neria.
I viaggi, le scoperte, la navigazione
epistulis » del XV sec., nella sezione sullà istruzione e scrittur a; gli fa ri'scontro (e l'astronomia), l'Ameica: la Biblioteca
per la Sardegna la « Tabula dessas for- contribuisce a documentare questa parte
con numerosi testi, di cui alcuni di estremulas »>, in sardo, più prettamente destima rarità e interesse quali quelli di astronata all'uso notarile.
Fra gli incunabuli e le cinquecentine nomia e cartografia (ad es. il §7right, il
hanno un particolare risalto e offrono Regiomontano); c'è la << Cosmographia
forse il maggior motivo di interesse le del §(aldseemuller in cui per la prima
mente miniato (e accanitamente 4)turpato) dell'opera sull'agticoltura di Pietro
Òrescenzi « Ruralium commdorum opus »> cioè uno dei più antichi fta i molti
ionosciuti di un testo che nel Medioevo
e oltre ebbe latghissima diffusione come
illustrazioni
>>
.-.: Scriis chli'trrttm',
i
"s B
c
DE
r
c, tI
O t1;,,:
i
K
i !t \ oì' Q..llì s T \' x Y x,
r,'t nr
<u,:
:.t
ttiane t c
5
t.t: ( r»to,
'rF
R o N{,€,
Ex t s/c
À1.
20
bet
T) int i »t i ot,.1 t c ol
D. LXXXIIII.
*,
:t
ir t "
»>
Frontespizio miniato dal Trattatir
sulla agticoltura di Pietto de Cremenzi
(furimlt. . sch. 1) BUC
volta nella storia si stampa la parcla
<< America )> ma anche un volume di
Mirabilia Romae » che ripropone ancora nel 1520 un genere di larga fortuna
che assumeva prima forme più f.anta«
siose ed ingenue quale guida ai pellegrini.
Nelle biblioteche con fondi antichi restano file e file di testi giuridici, oggi
spesso considerati con fastidio, eppure le
disquisizioni che possono apparirci incom-
prensibili hanno appassionato in quanto
difesa di concreti interessi e sforzo di
adeguamento del diritto nell'avanzarc di
nuovi gruppi sociali e nuove ideologie.
La Biblioteca dispone di scarsi testi
letterari mss. salvo il notissimo codice
dantesco, non esposto; fta gli stam,pati
alcune significative edizioni di classici,
Boccaccio, la << Grammatichetta »> del Trissino che intetessa il dibattito sulla lingua
e l'esigenza, ruffotzata dal nuovo mez?,o
tipografico, di definire norrne ortografiche e segni di interpunzione,. un Esopo
(cioè un testo che ci,rcolò largamente)
con interessanti xilografie. Si sono accostate intenzionalmente le oper,e di due
donne, la badessa spagnola Isabel de
Ville6a e la raffinata dama napoletana
Lauta Terracina.
Alla sezione Filosofia si è contribuito
attestando 1o sviluppo del ,neoplatonismo
rinascimentale con edizioni di testi riscoperti dagli umanisti (Platone, Plotino)
e le opere di Marsilio Ficirio.
Infine la religione: ascetismo e lotte
religiose, Inquisizione, Riforma, cristiani,
ebrei: si ricordano per tutti Duns Scoto
21
Capolettem miniato dal Gmduale
tlecentesoo conservsto a Oristano
(Musica - sch. ff) ACO
e una Bibbia tedesca di esrema rarità.
Per la storia possono segnalarsi I'opera
del Machiavelli, la Storia di Firenze del
Bracciolini e quanto attiene ad ordini ca-
di Francoforte e Lipsia, la preminenza
e il declino dei grandi centri tipografici
Anversa), vicissitudini del libro nelle noYenezia, Lione, Parigi, Basilea, Ginevra,
te di possesso, negli appunti sui prezzi e
Arte e Musica si contri- i luoghi di acquisto e le cessioni, sul fatcon uno dei trattati più antichi e to che gli esemplari siano stati espurgati,
vallereschi.
Alla
sezione
buisce
celebri,
il << Toscanello della musica »> di
Pietro Aron, con un messale a stampa
con numerosi esempi musicali, con belle
edizioni dell'opera basilare dell'Alberti
sull'architettura e di quella del Serlio,
menffe nella sezione storia sono alcuni
testi fondamentali e illustratissimi di at-
chitettura militare.
L'incisione è documentata un po' in
tutte le sezioni: dalle xilografie dei primi
incunabuli alla raffinatezza di alcuni rami: famose fra 7e altre le tavole incise
da Agostino Carracci e da Giacomo Franco su disegno di Bernardo Castello per
<< La Gerusalemrne Liberata >> e quelle
del Tempesta con le atroci immagini della tortura nell'opera del Gallonio.
Raffinate e proprie di un Cinquecento
avainza.to le tavole che ornano gli Statuti
'dei Cavalieri di Malta, che fondono longilinee figure in paesaggi e offrono in
più l'interessante elernento dell'inserzione in cornici predisposte, o quelle a illustrazione del volume del Guicciardini sui
Paesi Bassi.
Un contributo particolare si è voluto
fornire alla storia del libro: antichi esempi di cataloghi a stampa o di bibliografie
(ci richiamano le botteghe dei librai e il
loro commercio, le grandi fiere del libro
ZZ
postille manoscritte che attestano studio
e atteggiamenti potremici, correzioni e
integrazroni alla stampa; e nei ftontespizi
o alle prime pagine nulla osta della autorità ecclesiastica, licenze o ptivilegi dell'autorità civile, dodicatorie e appelli a
chi, potente o mecenate o famoso, ha
consentito la pubblicazione o pomà renderne più agevole il cammino.
La Biblioteca Universitaria ha anche
costruito con foto ratte dalle proprie raccolte un pannello fotografico su un elemento non molto conosciuto dal grosso
pubblico: la marca tipograftca, marchio di
proprietà, segno di riconoscimento immediato, elem,ento pubblicitario nella presentazione al lettorc, assurne forme di
verse, da quelle essenziali e semplicissime a quelle elaborate di vignetta, si fregia di motti, di stemmi, richiama allusivamente il nome del tipografo, si uasforma
con i mutamenti delf impresa tipografica.
E proprio la marca di un'impresa tipografica famosa, quella parigina di Josse
Bade, in un ingrandimento fotografico,
mostra ai visitatori una tipografia in piena attività.
Graziella Sedda Delitala
Manoscrittr, libri a
stampa e tradizione
orale in Sardegna
da! XIV al XVI secolo
Con f invenzione della stampa e la nascita delf industria editoriale il libro è entrato in una nuova era, ancora in fase di
espansione, nonostante le profezie di alcuni
sociologhi che vedono nei mezzi di comunicazione di massa gli eredi ormai maturi
di un rapporto che privilegia e con'diziona
il pubblico allo stesso tempo. Un esarne anche sommario delle vicende connesse alla
appadzione del libro stampato non può
che suscitare f impressione di una grande
\entezza nell'assimilazione delle scoperte
e delle conquiste umane, del loro procedere a tappe spesso conffaddittorie, sottoposte come sono all'influenza di fattori contrastanti. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare la stampa non ebbe in un
primo momento I'effetto liberatorio che
noi siarno istintivamente portati ad attibuirle. Si potrebbe dire, in un certo senso,
che si ripete per questa invenzione e per
l'invenzione della cata, quanto eru gtà
avvenuto nei tempi più antichi, in alcune
società, per l'invenzione della scrittura e
de volume manoscritto. fn un primo tempo, infatti, il ruolo del nuovo materiale e
della nuova tecnica è decisamente subalterno rispetto alla tradizione: 7a cafia, intodotta in occidente almeno dal secolo
XI non ebbe un uso intensivo e generalizzato che a partfue da1 secolo XIII-XIV a
causa della sua fragilità; analogamente,
per un lungo periodo, Ia stampa è al servizio pedissequo della produzione più corrente, come quella di Bibbie, Messali, libri
di devozione, che viene riprodotta con
una tecnica d'imitazione sbalorditiva, nel-
di non differenziarsi in nessun
modo dalle forme tradizionali. Anche in
seguito, gli sviluppi della stampa non vengono tregati alla diffusione di opere che rivoluzionavano completarnente la mentalità
comune: basti pensane alla scarsissima attenzione prestata al\e rclazioni di viaggi e
di scoperte geografiche, rispetto alle opere
sacre o anche alle opere letterarie che facevano parte del bagaglio culturale di un
intellettuale dell'epoca rilascirnentale, al
punto che, ancora in pieno cinquecento,
tra 1539 e 1558 vengono stampate in
Francia ben sette edizioni della geografia
di Boemius, dove non c'è traccia dell'America e vi sono solo piccole osservazioni nuove sull'Africa e sull'Asia! Ciò non significa sottovalutare il ruolo della stampa: significa però riportarla alla sua concr,eta dimensione storica, nella quale essa ha svolto un ruolo molto vario, in rapporto allo
sviluppo complessivo della società. Il libro
stampato ha avuto ad esempio un valore
fondarnentale per la diffusione della cultuta della Riforma ed ha avuto un peso
determinante nel mondo degli umanisti,
come veicolo, ma anche come oggetto di
esperimenti culturali rimasti celebri (basti
pensare, per citare solo un caso noto, all'opera di Aldo Manuzio). Tuttavia esso
non ha soppiantato del tutto la produzione
precedente che in un arco di tempo molto
esteso, al punto che, come osservava A.
Petrucci, si può parlarc in alcuni casi addirittura di << una rivincita che il libro manoscritto si prese su quello a stampa in zone periferiche del rnondo europeo )> pef
l'esigenza
23
*T
t)
l'
un periodo che giunge, in alcuni casi, fino al settecento inoltrato. D'alffo canto
nel resto della produzione corrente è normale constatare una serie di controlli e di
restrizioni dell'attività editotiale che, congiunti al suo prudente consetvatorismo
per ragioni di rnercato, di cui si è detto
in precedenza) ne limitano fottemente le
possibilità: gli interventi della Chiesa e
delle autorità statali sono numerosi e pesanti nel corso dei secoli e durano, con varie vicende, praticam,ente fino alle grandi
rivoluzioni borghesi, col risultato, a volte,
perfino di rovinare l'indusria editoriatre,
come è il caso della Francia di Colbet.
l
1
i
[]
l1'
VENETIIS,
i
rl
Apud Andrram I$ufchio.
,il D LXIX.
r24
Il fenorneno della stampa, in realtà, non
può essere. compreso se si prescinde. dalla
sua organrzzaztone economica e dai rapporti che legavano questa attività all'economia nel suo complesso. La stampa acquista il suo vero significato, in'senso moderno, cofire pure (non a caso) la sua vera.possibilità tecnica di moltiplicaziome del numero dei testi'e di agente di diffusione culturale. solo rrel settecento, coll'evoluzione
generale della società e 7a creazione di un
nuovo rapporto tta chi scrive e chi legge
attraverso 7a formazione dei giornali e 1o
sviluppo di imprese culturali'editoriali col'Enciilopedia delle Scienze di Diderot e
D'Alembert e della pamphlettistica dello
illuminismo . L' or ganizzazione industriale
del lavoro e la proposta culturale a cui essa è legata conquistano un pubblico §empre
più vàsto alla stampa, dando al libro il
senso ed il peso che ha ancora oggi.
In questa luce il problema del cosiddetto << ritardo »> di aree geo-culturali come
la Sardegna, nell'acguisizione e nello svi-
luppo della tecnica della ,stampa, acquista
una diversa valenza, rispetto a quella ch"
siamo soliti atmibuirgli. Infatti, da un lato
non appare del tutto giusto deplorare un
<< ritardo >>, quando in gran parte dell'Europa. per motivi assai vari e con forme diversissime, pos'siamo osservare analoghe
manifestazioni di lentezza e di difficoltà
nell'uso dei caratteri rnobili; d'altto lato,
è opDortuno domandarsi se piuttosto che
di .« ritardo )>, non si tratti di << resistenza )>, provocata da una serie di ,tagioni
che vaLe Ia pena conoscere.
L'analisi dei docurnenti posseduti dall'Archivio di Cagliati, di cui si parla più
avanti, rnostra che
il
panorama della Sar-
degna tra il XIV e XV secolo non è quel1o di un deserto culturale, con rare eccezioni: al contrario, da inventari, testamen-
ti,
quietanze, atti notarili possiamo ricostruire una fitta e inaspettata rete di possessori di libri e, soprattutto, di scriptores
che trascrivono testi di ogni tipo. Dal libro
di gtammatica al testo alchemico, dall'abaco al messale, il mondo del libro sar'do appare estremarnente ticco e diff,er'enziato.
Se confrontiamo tutto questo con i dati
che l'analisi palmgrafica ci permette di ricavare, dobbiamo registrare un alto nume'
ro di scriventi e, in'generatre, di alf.abetiz'
zati fia XIII e XIV secolo, corne risulta
,dal numero delle mani di elevata educazione grafica che intervengono nei conda'
Il
re Giacomo d'Aragona nella
miniatura sul frontespizio dei Furs
de Valencia (Diritto - sch. 4) BUC
ghes ed in altre testimonianze scritte (1).
Se affianchiamo a questa produzione, una
interessante e poco notattadizione orale di
canti a sfondo profetico (come il celebre
JORN del JUDICI che riprendono modelli catalani tardornedioevali, insieme con
la presumibile antichissima e capillare presenza di una cultura popolare profondamente radicata, con i suoi santi e le sue
leggende, ci si rende conto che l'apparizione della stampa ha dovuto fare i conti
con una realtà culturale preesistente. L'esistenza di una rigogliosa produzione di
codici e di un sapere popolate autoctono,
alimentato da motivi comuni nell'area me-
diterranea, costituisce un compatto baluardo contro le sperimentazioni più moderne: non c'è infatti necessità di intervenire in un assetto socioculturale stabile e
ben ory,anizzatì, a7l'interno del quale non
si agitino fermenti o stimoli particolari.
Come ha brillantemente sottolineato il
Ltilfing è << ... la città tardomedievale...
in particolare la città tedesca del periodo
gotico e la sua borghesia... uno dei fattori
... che aiutano in modo determinante a
capire in senso storico-culturale 1o sviluppo de1la stampa e quindi anche del libro
nel XV secolo. A partire almeno dal XIV
secolo ,queste città stavano vivendo una
fase di sviluppo relativamente rapido e, comunque, duraturo ed il benessere che ne
(l) Si veda a puro titolo d'esempio il recente
contributo di O. SulnNa, Le scritture del Condaghe
di S. Maria di Bonarcado, in « Miscellanea di studi
sardo-catalani », Cagliari 1981.
Tir
,,
derivava... Venne così ad instaurarsi un'economia di tipo industriale, dal cui ordinamento e dalle cui tecniche doveva nascer'e anche la nuova industria libraria, come un ramo specificamente urbano del]'economia... » (').
Non è un caso, dunqu'e, che è solo la
cessata ostilità tra Aragona ed Arborea
e la {oirmazione di una classe di mercanti
che aprono ad intensi scambi f isola, soprattuìto con il mercato catalano-atagone'
pr,orrocando l'afflusso di nuovi soggetsòciali, e permettono anche lo sviluppo
ie,
ti
della produzione libraria.
La grande massa di libraters e di scriptores che incontriamo nei docurnenti cagliaritani del XV e XVI secolo, testimoniano che è in atto un generale processo di
ammodetnamento delle tecniche e di mi
sliorarnento del prodotto-liibro per un pubblico sempre più ampio ed esigente. È
così che ,si giunge, in ritardo apparente,
ma in perfetta sincronia con la realtà delle
cose alle prime stampetie sarde: esse sono ormai necessarie per fornire ciò che
richiede il mercante che si diletta di opere cavalleresche e filosofiche, l'artigiano
che possiede Ovidio e Cicerone, il giudice che medita i testi dell'umanesimo,
il membro del clero che legge testi contrastanti sulla fede e sulla Chesa., di cui
ci danno notizia i documenti'
(2) Lùrrrr.rc, 'Libti e classi sociali nei secoli XIV
, iV , in << Libri e lettori nel Medioevo »>,' a cuta di
G, Cever-r-o, Bari 1977, PP' 171.
2C
Se confrontiamo i bisogni della nuova
lo sterminato numero di volu-
società con
mi del ,quatffocento e del cinquecento
posseduto dalle biblioteche sarde attual-
mente, dobbiamo riconoscete che sono
ben poche le dimensioni del sapere che
sono assenti. Indubbiamente si ttatta di
testi pervenuti in vario modo e spesso
in vaiie epoche nelle sede attuale, tanto
che è molto difficile stabilire, in assenza
di esplicite note 'di possesso, il loro cammino. Tuttavia il loro stesso numero testimonia una circolazione culturale tra
XVI e XVIII secolo del tutto insospettata: circolazione che si rivela ampia e articolata, in accordo con le premesse del XV
secolo. Le preziose taccolte di bibliofili
appassionati, come il Farz ed il Rossellò
mostrano che nella biblioteca di un intellettuale sardo del XVI e XVII secolo vi
era di tutto, con una ricchezza ed una
spregiudicate zza sconfinate. P arugonando
tali raccolte alla gran massa di libri di
anologhe raccolte nelle gtandi città del
tempo, colpisce la presenza di opere rare ed importanti, non solo a catattere
umanistico o teologico, quali ad esempio
la Instruction de la muger cristiana del
Vives, la grammatica del Trissino, le opere del Ficino, di Leone Ebreo, del Guicciardini, di Erasrno, di Alberti, di Luca
Pacioli, di Machiavelli, ma soprattutto
di testi rilevanti sul iriano scientifico, di
grande modernità pet l'epoca, come il
Regiomantano, iI §7right, il §Taldseenmùller (in cui pet Ia ptima volta si stam-
il Dalla Porta, il
Grimaldi.
I dati offerti dal censimento delle cinquecentine sarde e dallo studio delle testimonianze archivistiche ripropongono,
con vigore, un tema che negli ultimi anni è stato notato dagli studiosi: quello
di una Sardegna << mediterranea )>, cenro di scambi e di traffici internazionali,
i cui destini ed i cui linearnenti sono
legati a quello delle diverse « civiltà del
Mediterraneo >>, secondo l'espressione di
Braudel. fn questa'prospettiva vanno rivisti i problemi che tradizionalmente sembrano essere prerogativa delf isola, come
il « ritardo »> nella nascita della stampa,
a cui accennavamo inizialmente; la relativa scarsità del patrimonio culturale, segnalata da studiosi come Balsamo; 7a
mancanza di un pubblico di lettori e di
un insegnamento di livello elevato.
Ed allo stesso concetto di mediterraneità va riportato, a nostro giudizio, anche un altro fenomeno, in apparcnza opposto a quello della vastita àèila circolazione libraria: la persistenza ostinata di
usi e fotme culturali diverse, se non opposte a quelle peculiari al mondo del
pa 7a parcla America),
libro a
stampa.
Ricordavamo sommariamente l'esistenza di una forte cultura popolare, basata
sulla ftadizione orale, al momento dell'apparizione dei carutteri mobili sulf isola: di tale cultuta abbiarno riprova anche in s,eguito, fino ai nostri giorni, non
solo, ovviamente, nella comples,sa e vivace realtà del folklore, ma anche e so-
pfattutto in una serie di mani{estazioni
di un sapere alternativo a quello del libro scritto, che compaiono occasionalmente nei secoli, affiorando alf improvviso dal silenzio. Sono quelle formule
magiche, quegli scongiuri, quei
<< brevi »
che attingono la loro forza e che durano
nel tempo in virtù di radici arcaiche, di
grande diffusione in tutta l'area mediterranea. Singolare da questo punto di vista, per fare un esempio rapp-teSentativo,
è 7a Lettera a Carlo Magno del Papa Gioaanni, rinvenuta da ,M. Pirisi in una
trascrizione del tardo',XVlf secolo, ffa
le carte sciolte dell'Ailhivio Capitolare
di Alghero. I1 testo, in volgare, accompagnato da disegni propiziatori e da schemi
di amuleti, è una sorta di << breve »>, che
protegge da ogni male. È interessante
osservafe che una Lettera del tutto analoga ('), indirizzata aCarlo Magno da Leone
III, è usata ancota oggi a Serra San
Bruno da un celebre guaritore di cui si
sono occupati antropologi come Lombardi, Satriani, Francesco Antonio Tripodi:
il << breve >> ha a71a fine disegni molto simili a quelli della copia seicentesca di
Alghero ,ed ha anch'esso una {unzione genericamente apotropaica nei confronti di
tutti i mali. La singolare coincidenza met-
(3) Arcbioio Capitolare di Alghero - Incipit « Si
legge ... che ... papa Joane mandò questa Santa
Episola a ù'imperatore Carlo Magno. .. >>. Lettera
di Serra S. Bruno - Incipit « Si legge che il papa
Leone
III
mandasse questa epistola
a
Carlo
Magno... ».
27
I'r
,l
É tuBllrd,ilffitrgts
b{fpotdmtt
-{*ilrrut 6iwri Xfuoietiw
gacrotifime
-m
Oft ifi.
tM ?,oint
PonslmPcfit
aoUrmm
' rucns dmomiro tonroAnnohloarolÈ
rtnlugltthigiltnno outslt
-
st*ffi
òundi
lobcrra c 7
21.
lge at
ddc oscrm. gecundom
ÉloAfonfum 3cr
grmSto&
te in luce 1e radici mediterranee della cu1i"* oiut" sarda: la formula magica diffusa a distanza di secoli e senza contatio- ai..rto in Sardegna ed in Calabria,
mostra la profondità di un sapere coTYne. autonomo nelle sue forme, che sttda
la cultura del libro a stampa' Il « breve »
è scritto per ragioni opposte rispetto a
quelle che portano a scrivere normalment'e: per il potere magico, fondante della
.crittura. che riflette la struttura stessa
del1'universo (a).
di una storia
mediterratradizione
una
,r., di-r.rti.he origini 'e di
secoli'
nei
;;;;r;; eu ,,roii interventi
Su1lo sfondo
IL
I
I
ll
d,nq"e, in Sardeg".u +":
dlr1comolesse realtà: la cultura del cetl
di
dimensione
tua duplice
cultura
""tii.'iJlre
Iultut, basata sui manoscritti
Ém^,, sui libri a stampa; ed il sapere va-
;i i;;;;;;siu'o,
I
che
sto e misterioso de1 mondo popolare'
scritdignità-di
a
l..rtionrt-ente assurge
tura, ma che normalmente è continato tn
lontano da quello delle conod'tn"i-Àondo
scenze. comunemente diffuse' Punto
quelle
sono
correnti
due
;;;;;; * tÀ
op"." che descrivono, sin dal primo apoàrire della stampa' le caratterlstlche .r.l,i.h. . culturali della realtà sarda' delle
I
li
t,
I
tl
il
)
re.bus
;;;lì l'";;pio più noto è illaDe
tensione
avverte
si
esse
In
iiiàrit.
cultu;;;i;;i;, di una ricerca di identità
L'incontro
,ul" ,off.rta e
problematica'
(4) CARDoNA, G.R. Antopologia della scrittura,
Torino 1981, PP.
154'193.
e 10 scontro tra le due dimensioni antrooolosiche dello scritto e dell'oralità è
farallelo al conflitto storico'geografico
Im irolrr.nto ed apertura rispetto alle
altre aree del Mediterraneo. È a questo
nodo. irtitolto ancora, che ci siamo voluti richiamare, dedicando ad esso uno spazio particolare nella mostra e, come speriamì, nella nostra stessa riflessione' Piuttorto .h" ai « ritardi » ed agli ammodernamenti, è'al tema della specificità-sarda,
nella sua duplice componente mediterranea eC autccìona, che va riferita un'indasine sui libri antichi, vestigia di un nobile
[rrruto su cui meditare.
Fabio Trcncarelli
Illusuazione su doppia pagina d"l
.. Calendarium
» di
Johannes
Regiomontanus (Scienze
BUC
-
sch. 10)
23
SIGLE
E ABBREVIAZIONI
latina
legato, legatuta
AVA
Archivio Vescovile
Archivio del Capitolo della
b.
arumaica
busta
minusc.
membranaceo
minuscola
ACO
mm.
millimeri
BBC
c.
carta
ms.
ca.
cancell.
circa
mss.
cancellercsca
cart.
cat,
caftaceo
catalana
cft.
confrontare
mul.
num.
orig.
p.
manosoitto (-a)
i
ÉcAl
manoscritti (-e)
multilingue
BCC
numerato, numetazione
A.
antip.
autore
Lat.
antiporta
l.g.
ata.
arabo (-a)
membt.
afc,
col.
coloph.
:
cors.
li
,i
,l
li
l;
I
i
colonna (-e)
colophon
corsivo
originale
BCO
perg.
pefgamena
poss.
possesso
r
recto
tipieg.
ripr.
ripiegato
ebraico (-a)
eng.
inglese
ritr.
ritratto
romano
es.
epistola dedicatoria
esempio (-i)
rom.
saf.
sarda
esempl.
ex.
esemplare.
exeunte
scritt.
scrittura
secolo (-i)
fie.
fol.
figura
semigot.
in-folio
s.1.
semigotica
senza luogo
fre.
ftancese
sla.
slava
front.
frontespizio
geogtafica (<he)
germanica, tedesca
spa.
spagnola
§.t.
senza tipogtafo
tabeltre numeriche
gotico (-a)
taY.
greca classica
tip.
greco
tit.
v
titolo
vol.
xilogr.
volume (-i)
xilografia (-ico)
geogr.
gef.
got.
gfc.
gre.
ill.
inc.
ita.
(-e)
illustrato
incunabulo
italiana
sec.
tab. num.
BCS
BCR
olandese
(-a)
riproduzione
BSS
BCAC
BFT
BSAC
tavola (+)
tipogtafo (-iche)
(-i)
verso
Alghero
Cattedrale
pagina (-e)
dut.
ebr.
ep. dedic.
ll
(-e)
di
BSAO
BUC
BUS
CSN
di
Oristano
Biblioteca del Convento di
N.S. di Bonaria di Cagliari
Biblioteca Comunale
di Alehero (SS)
Biblioteca Comunale
di
Cagliari
Biblioteca Comunale
di Oristano
Biblioteca Comunale
di
Sassari
Biblioteca Consiglio Regionale
della Sardegna
Biblioteca francescana
<< San Pietro in Silki »
,di Sassari
Biblioteca P.P. Cappuccini
di Cagliati
Biblioteca Pontificia Facoltà
Teologica della Satdegna
(Cagliari)
Biblioteca Seminario
Arcivescovile di Cagliati
Biblioteca Seminatio
Arcivescovile di Oristano
Biblioteca Universitaria
di Cagliari
Biblioteca Universitaria
di
Sassari
Consorzio per la pubblica
lettura << Sebastiano Satta
di Nuoro
»>
GUIDA ALLA MOSTRA E AL CATALOGO
RESTAURO
SCRITTURA, PRODUZIONE
CIRCOLMIONE DEL LIBRO
SCIENZE
GEOGRAFIA, VIAGGI E SCOPERTE
AGRICOLTURA, COMMERCIO, MESTIERI
ASTROLOGIA, MAGIA, PROFEZIE, PRODIGI
LETTERATURA STORIA, STORIA MILITARE
ARCHITETTURA, ARTE, MUSICA VITA SOCIALE
TEOLOGIA FILOSOFIA DIRITTO
REBUS SARDOIS
31
;*+
iiÉ.
*=.
DE REzuSSARDOIS
Disegno ad inizio di pagina dal
Condaghe di S. Piero di Silki
elaborato fta i sec, XI-XIII (sch. 1)
BUS
In questa sezione è stato raccolto materiale a stampa e manoscritto che attiene
direttarnente alla storia della Sardegna.
L'arco cr'onologico interessato è più ampio di quello delle sezioni seguenti della
rnostra, relative alla cultura ed alla società mediterranea ed europea, così come
possiamo dedume dai libri e dalle testimonianze scritte conservate nell'isola.
Si parte dal CONDAGHE di S. PIETRO di SILKI, la cui compilazione ebbe
inizio nel XII secolo, per docurnentare
la vita e l'attività dei conventi medioevali; si espongono poi gli STATUTI di CASTELGENOVESE del XIV secolo per
documentare f istituzione dei liberi comuni, a seguito della presenza pisana e
poi genovese nelf isola; fino alla CARTA
DE LOGU, corpo legislativo dell'età giudicale e spagnola, che dal Giudicato di
Arborea fu esteso nel 1,421, al resto dell'isola e rimase in vigore per oltre quattro secoli fino al 1827.
Lavita della Chiesa è documentatalargamente, come larga e forte fu la sua presenza pet tutto l'arco di tempo in questione:
dagli atti ufficiali (SYNODUS USELLENSIS), alle vite dei Santi (ARAOLLA, ARCA, VITALE, ALEPUS). È dO.
cumentata inoltre l'attività dei satdi di nascita che ebbero risonanza internazionale
nei campi più diversi dal teatro (DEL
L'ARCA) alla medicina (PORCELL)'
Ed infine il FARA che con la sua monumentale raccolta DE REBUS SARDOIS dà il titolo alla sezione.
Pagina dal Condaghe
Sorres (sch. 2) BUC
di S. Pietro di
Il tomo 2" delle Noticias antiguas
<<
»>
contenente Ie << Costitutiones »> della
Chiesa di Ottana (sch. ,) AVA
Frontespizio dei commentari alla
Carta de logu del magistrato sassatese
G. Olives (sch. 6) BSAO
Ms. membr.;
sec.
XII;
mm. 250x145; c. 125.
[CoNnecHB Dr S. PTETRo DI
SILKr]
1
Condague y registro del rnonasterio de las
ruonias de la orden de San Benito iunto a
la antiguissima iglesia de San Pedro de Sir'
ki, uilla del districto de Sacer y dotato cerca
de los anos de 1112 por la rnadre de Mariano juez rey. de la Prooincia de Logudoro.
Scritt. got. primitiva a più mani. tl-ingua sar. L'intre iniziali sono scritti in
inchiostro rosso. La c. 8 v. è ofiata da un disegno
raffigurante un pugnale con testa umana. Leg, non
cipit di ogni capitolo e
coeva
in
perg.
BUS - MSS 95
I1 volume raccoglie Ie memorie riguardanti l'ammi
nistrazione, i,l compendio dei titoli di censi, e le
donazioni relativi al convento. Una nota in lingua
spagnola de1 sec. XVII, che precede il testo, aweite
che 1o stesso è rnutilo de11e prime 17 c. e che la
compilazione ha inizio neI 1112, anno di {ondazione
del,la chiesa.
La
datazione
è
certa fino
al
i.!j
":!Nl
Ò
1.210.
BibliograÉia:
BoN.tzzr, G., ll Condaghe di San Pietro di Silki.
Testo logudorese ine'dito dei secc. XI-XUI, Sassari-
Cagliari, 1900.
Prstrs, L., Condagbe del sec. XII del monasteto
abbaziale di San Pietro di S,irchis presso Sassari posseduto dai padri minori osseruanti, Cagliari, L865.
Sarre, S., Annotazioni lonetiche al « Condaghe »
di S. Pietro di Silki. Testo logudorese dei secc.
il XIII,
Il Condaghe
Sanseverino-Marche, 1909.
di San Pietro di Silki. Indice
generale. Verilica
glossario
del testo sul manoslitto. A cura
di Antonio Satta, Sassari,
lX/ecNrn,
li e un passo
1982.
« perdas marrnuradàs
» di Tarnu'
del Condagbe di S. Pietro di Silki.
M.L., Le
Appunti linguistici e note archeologicbe.
34
In
« Archi-
-rl ,
lttrYh{f (}LIVES
M.6PRITI
r".ao,.§"ffi**.Ess"n'
ÉÉ. !xtl!'
#ir* r d;q#/rF
:
Pagina della Carta de logu, Ia taccolta
di leggi emanate da Eleonora
d'Arbotea. L'incunabolo è conservato
alla BUC (sch. 5)
vio Storico Sardo >>, vol. I, 1905, pp. 411-418'
lX/ecNrn, M.L., Recensione a Satta, « Annotazioni
lonetiche al Condaghe di San Pietto di Silki » e a
C. Saluioni, «Voci di lingua sarda. Briciole sard'e »,
in: « Zeitschri{t f. rom. Philologie »; vol. XXXIV,
1910. Esr.: Halle, M. Niemeyet, 1910.
BBsra, E., Appunti cronologici sul Condaghe di S.
Pietro in Sil.chis, tn « Archivio Storico Sardo >>,
vol.
I,
1905, pp. 5)'61.
Ms. cart.; sec. XV;
n..lffl.
ri
bolanrqrf fcnÉiro qri
cfudrfl.
foe
et
oÉ
rE,
tt-l-dffineirfios
rtllro
lilumuctumorfi
fu $ hrsils tsfi Nrbc «llss vilIfi s et ff r*{
nr*et oroinrnrfioflr crffos
dm$d{hnq$&n6
SoRRES]
Smitt. minusc. cancell. di più mani' Lingua sar'
Acefalo € mutilo. Leg. non coeva in mezza pelle,
Itestaurato neI 1894. Nota di poss' ms.: « Atchivio
(ìapitolare di Sassari »; già della Bi,blioteca Baille,
atr1a
ryPdlsdsr,
ltlrosn-€] lfbeI!Ìi bcgùt
rÈaryifu f6rm cui ocr ilfs i
290X220; c, 79,
[Couoecnp DI S. PrErRo Dr
tlal 1843 appartiene
rffio€ppd4ù
modoffoosu§ifooscoil6f
Emeoff{fs orlm oDDcltffiik noil
Biblioteca di Cagliati'
BUC - S.P. 6.4.64
lmportante documento della storia sarda relativo
rulle vicende de1 Convento di S. Pietro di Sorres,
riveste alffesì grande intercsse per la lingua' Ablrraccia i,1 periodo di .tempo che va dal 74fi a\ L497,
non è però ordinato cronologicamente.
Ilibliografia:
ll
cod,ice
di S. Pietro di Sotres. Testo inedito logu'
lorese del sec. XV.
(irgliari,
[A
cura
di]
ANtoNro
SeNNe,
1957.
Ms. cart.; 3 Giugno L475; mm. 215xL40; c. 79.
(
krNstrrurroNEs
!;latudos
et
fiorruaciofies
3
de sa
ecclesia
de
Ottana.
Scritt. cors. concelleresca? Lingua sar. Le « Consti
orn@
ufurillipcffif{m
lilususffn«rtow
'
,vturilut
{
ria ' uall»vitvt1rylotq
4Y
^
1dor1
- ,,,'u, .,r,- yun,1o tt ' twuawì .bp
)
ury",ord twuutttuoJ vtolttlvltt
l,'
I
'*i,ì1*,t"t,o,,; (t»g utp) ot{et
t, {,-tlJe»t tYut' tv»ul
|
"'w',,to.,J
nn, uut,irry*aoy'"Y3"07 s"ql1"1
I
»qztut[ Potb ' rilu'atil,
-tiv
ttl.l,!!r.
atvd
*,,o,',ro,'Dnì,id tboqb nq ' '"u
-i3ùi,puì10! 'aou aP wi"b ".1
rlft dp ailoilta sou o,Dil llÀv
'su»rP ìP§P
cr tP
E
unrrrurl
urPun: Pr urrlo5rdg uens 3'r3sil
.$fi!»,auailiilil
--'P sf P S Fil t t il[.' ùtu trlau unnilr)
nj;!: ' vuuaPd ula! t'totda'P
-ttr.Pv
-e:
t
rtrtrF{uot
t1 'iltqtlF'
'aqtu.
iiio1 ,' 2i,yntotlol a'*'1'7
-*"
tvl
to tttt.)tJp»ry tu|rfr t4rr.Qlt
ti tuil'tu,f
1 ut,.l y,,ui, royY'ì:', u t' lot n1[
io nrol rro'rntu,qirtluor'rJù
nd x
-bltr)x1
tt7ofl tthtut'nb oulotd oe17
ot aot *tttd'nafiuJurq nd*tt
utaultu etut wn1fint!)i,t: (",\ .,t"d,4
uub' atluEly 'tnbu rtProul1)v
-:rsJrrrl ournurl ur:Ptrsu»
r1
rq rur
urnp'u"1S,r
)ru
rpillruo) olnruilì
orut«rtrr
-5 :r rr uou >n11pt trnb-'or)urj
unwr^r ».Ut"rrX
»'rJUrI,uì rbJU u'nrof rtloitr,ol otl§
1nlÌìuy urnr ur:t.l :putrP »:t1 :3
'r
-ttb
w rbt, b» rw qwt
ttt»! ',nulftl tllepoi 7nb
ata : $vartxttt tuJ lt
t ut t, *o
out*op
rou .6)
ue,1l» aitutlira ' tunrtfi$ot tilbAt' ofu t :unu p,1'tuxznù' lffiDrr|
pwl'ualn:utd nruryt)re tw' utDP
-t)D aau thv ' tttttt t)rutut 'zttlt.lqv
u[rj oy n u t q,i[' m ufd mJ n t u v n un u
uo{ nq oryvuueS ot1fuu ot[[oullJttutt
-1tttt uvab n4on uvt tnb' an utP
-un»/ {p&S 'nwutl ìmu ur:j1
-oa' n uyrt i yoxb' :llun2 il afl t
iild'b)n*ltoYt I
-6,'toàr,l*t
'ild
'r
ta n-r rqarptf erlrtrJ )oq tiilb t3
'illwlYn'{, iml'uJ o'P"x I oa'lfu w
'r!aF&S taqìV,rq) tlt
:xtuttl
l|l,
u117
.f,l-i.'rI
v ra'
'wtu*;u $ tutllS a*J ,y.,0[,,4a7 ' auNatS
'uv'llvc
r1:./atau$
a,l'
NT
oc
,oyrnru oddoErnd 'er3'[dtuasa,'I 'L781 PP ou"pIIE
osuurlr a^ol
aeipo3 1ap auorzeuÉru3.Ilu ouIJ' alo8r ur
,uubafreg:pT ?11n1 u, IZVI 1ztr IsouoS?]V {8PP Pselsa
(3l?raua8 orye1s
pe rinrrsouoru n, (lrpll?^ In) PI
116{ ,rrpo, un ? (?aJoqrY,P BsssllPnlS sJouoel
,p ;rrt fry IaP aull elle eTewtrra'n7o1 ap oln) e-[
(If96 ICI 'r]r) oEZ 'rul - !|Og
'(:drg) a11ad ul ?^aol uou '8e'I 'r
?turlln
a elrllld sllaP elu?ru?w
olrruqng
'slue(urlusPljogqe
'esaJoPnàol 'J?s EnSuirI
']r'3 :ob (')
9E
'drr'uuEapresl
[08tI 'B]'n8ol ap BIIPJ EIIsP
n9o'I flG VIUYJ
"" Ie I8E1 IBP rBJI?',?g s?arPuv
slIeu a Irs}uol [€loPra]::
IBP oJ3{.{8iY IP rserolc
irrorrr*rrpro e[aP IuoTzeJislSal a1 atlSorw+ eu]nlo^ II
o^orsa^
VAY
'3rad ut
?ur
e^3o) 8e.I 'IJo]of, rl3^ 3 olellelenbsE, JBll?r?g IP
ol a.rBdtuor 'luoJ] InS '131 unSul'I 'srol 'lllJs
-ru31s
'anpux?"to
'rD,]dìodsÙrì5
vxY
I,t lN3 I/'lvJs'Ia
o
2.t4sxZa,t
snPun2as taql-l
oaossaa 'svauoNy uY.I'MVg
y
ia
',Ér1nr 6.{'rrzmPr6 PPrt:or:t11 qY
j
.:
-.-"-. ., ,,, , ' ;i;,q:,.
,,-,.,'';'.'., ' '-.,:.,'.i; i---r r;i i^ 'n'":r"Prrcdry
( {§uq-ol
1{!ft
1rù?,
,-,.",. ir"',r "n \'rr1' r lror''(,
.,.,,.. . ,''r,. r trL "t I r 'o '1 'rttr ''7rt1 "
ttlr"cnou
t'lorll
.,,',',,;,,,''"
1n:rJrI'o,
,.i ., :*rvlwvlslu f,NlNv^()N
r(I
'vLNX(1llvs
ì1
v l.I'1
.JìIOD flO
'6ll 'r
" -I8EI :'u€f, 'sw
'.ozzxolÉ.uI(u :"
'oun?l [r elBI)r]Jn enSul[ aulor
ul ullo^ ?t!IJ'q
o1ezzr]l1r. AJdUes uq aql eluelglxB un
EI reA olsod 3^orl oPrus II oluEnb q "'y::::"_1:j
uun
eielorrtrz4 'EP.lEs EnAuI[ ur ouos :q]r^ou ePuzrb
ou"luasaJa 'alelldst ouos Inf, 3 ollJeslg 3 Olls?J ]P
» o'I
'<( ?u?11O IP sauoIlnlllsuoJ
allsnb ? olledslJ
VAV
'ruEllO'orcrrstg'o:1se3
,otaq8lv
STOTIdVS
tp
rssrol:p alpP euolzsrlslururuB<lI? I^F
'II ourol '<< sBnE
eulnlo^ Ia{I elIJsSUl ouos <( s3iIJOIln}
-qar rrJl ììun*"roP arlSorct'r er{r
-ItrUS S?ltrlloN »>
f,ns (fl 'qrs) "rBd orlrols -oIIeP
«sropI'i!ìnqag a(I» IeP BulEBd EIddoC
')es
f,ns (g 'tlrs) III^X
P ouII
osn
ur nI <( e)lpoJ )> oPJEs uI ollIrJS
'nfio1 3p Erre3 slleP PulEEd uturrd P'I
Il
ITBIISBJ P
.rlrs) 069I Iau
)f,S (S
»
IrPe alrorJ eP slorldEJ I
Frontespizio miniato degli Statuti di
Castel Genovese (sch. 9) BUS
Pagine interne degli « Statuti »
(sch. 9) BUS
di cui si espone una riproduzione, è uno dei due
noti dell'unico incunabulo conosciuto del7a Carta
de l,ogu, privo di note tipografiche. Sarebbe stato
stampato, secondo I'IGI, vol..2, n. 3671, aYalenz.a,
Gabriel Luis de Arinyo, ca. L485; secondo CoNr F.,
Elenco descrittiao degli incunaboli della Biblioteca
Unioersitaria di Cagliari..., Cagliad-, 1954, n. 82,
a Barcellona, Pere Miguel, ca. '1492. Per I'IGI, vol.
Vi, 1981, in Sardegna, tip. del1a Carta de logu, ca.
1480 (Gesamtkatalog des ril/iegendrucke, 92S5). Si
tt.atta di 'r.rn libro che Éece parte de11a biblioteca
Guillot, già Simon, 'di Alghero, e fu aoquistato nel
1936 dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari.
Bibliografia:
BnuNo, 8., Condaghi sardi e Carta de logu, in: « Accademie e Biblioteche d'ItalL^>>, 10 (19j6), pp.
257-262.
VrNrzraur, P., Note su tre incunabuli
in:
<<
La Bibliofilia », B0 (1978), pp.
Ouvrs, Genoreuo
« spagnoli »,
57-62.
6
Hieronynui Oliues sardi atliusq?,te ceflsurae
d.octoris...; Corumentaria et glisa in cartam
de logu legatru ed ordinationarn sardarilft;
nouiter lecognitarn et aeridice impressant...
Madriti, in aedibus Alfonsi Gomezij et Petri
Cosin typographorum, M.D.LVII.
l4l, 124, lt3l c., {o1.; rom., lingua lat., sar. - Nota
di poss.: Canonico Aurelio Puddu >>. Licenza e
<<
privr,legio
«a imprimir» di Filippo
I
a don Olives
Girolamo. Seguono le ep. dedic. dell'A. al re Fi
lippo I e al lettore. Leg. in perg. con evidenti tacce
di
scrittura ms.
BSAO
Girolarno Olives (Sassari 1505-157L ca.), giureconsulto e magistrato di 7arya fama, consultore di pietro Vagnier, fu awocato fiscatre della Reale Udienza
e infine nel 1555 fu avvocato del fisco nel Supremo
Consiglio di Aragona. I1 suo commento alla Cata
37
Alra
rosso
pagina con lettera capoverso
!!_
d"lla Carta de logu (sch. 5) BUC
Un documento raro pef la storia degli
ebrei in Sardegna:
BUS
fu adottato da tutti i tribunali satdi nell'applicazione delle leggi contenut€ nell'antico co-
.de Logu
dice di Eleonora.
Clnre
DE Locu
A
laude de lesu Cbristo Saluarlote nostro
et exaltalfierxto de sa iusticia. Principiat sa
libro dessas Constitutiones & otdinatiorres
sardiscas lattas €r ordinadas pet issa lllustrissima Sengora donna Alionote per issa
gracia
de deus Iuyguissa Darbatee: Contissa
"de
Gociani: €t Bescontissa de Basso: intitulado carta de logu: su quole est diuidida
in CXCVilI capidulos: secundu si rnon'
strat in sa Taalà seqaente. Callerii, apud
Stephanum Moretium, MDLX.
l44l c.,4o; got., lingua sar. - Front. con cornice xilogr. e maroa di Stefano Moretto; incisioni' Note di
porr. -rr.' « Ex libris Monsserrati Rossellò »>, depennata, poi: « Biblioteca Baille ». Qualche nota
matginale ms. Leg. moderna in pelle; esempl. re-
staurato'
BUC
questo libto, pubblicato da Stefano Moretto nel
1560 e di {ondamentale importanza pet la storia
de11a stampa sarda, viene indicata come luogo d'edizione la città di Cagliati, mentr€ non è segnalato
esplicitamente i[ luogo di stampa. L. Bar-s.ttr'ro, in
La starnpa in Sardegna nei secoli XV e XVl,Fiten'
z-e, 7968, ritenendo che iI Moretto non disponesse
di una tipografia nell'Isola, ipotizza che i1 testo sia
In
stato star' ,ato a Salamanca,
SlnppcNe
8
Capitols de cort, del starnent ruilitar de Sardenva. Ara nouament lestaftlpats, y de nou
afradits y stdrupats los Capitols dels Parlaments rbspectiuament celebtats pot los-lllustrissinai Sefrors Don loan Colorna, y Don
38
trc{Icteir ellcr*xtTnml
il
frammento di
un contratto di mattimonio (sch.
12)
La Carta de Iogu di S. Moretto, primo
stampa edito in Satdegna
libro a
(sch. 7) BUC
Miquel de Moncada Loctinents y Capitans
generals Ab molta diligencia y curiositat
reuits per lo Illustre Pere Ioan Arquer,
Caualler y Gouernador del stat de MaEa...
En Callar, per Francesch Guarnerio, impressor de Ioan Maria Galcerino, M.D.LXXXX.
llSl
247,
t31l p., fol.;
rom., cors., lingua spa.
Iniziali incise. Ep. dedic.: «Don Francis Bellit
lector.
S.
-
al
». Leg. .in perg.
BCC
Pietro Giovanni Arquer (Caeliari, sec. XVI) curò
la revisione della edizione del 1572 fatta dal Bellit
aggftrngendovi sommari rnarginali e gli atti dei
Vicerè D. Giovanni Coloma e D. Michele Moncada.
.Ms. membr.; sec.
XIV; mm. 330x2)0; c. \3.
CesrEr, GrNovBsB
,
Scritt. got. cors.
sir.l
[Srerurr]
9
due co1. Lingua sar. - La trettera
iniziùe del titolo è miniata. Le irttziali e i1
capo-
verso di ogni capitolo sono in inchiosuo rosso. Vi
sono alcune postiltre manoscritte. Leg. non coeva in
Pers'
BUS - MSS.
l
I1 manoscrittq contiene Ia normativa che regolava
Ia vita del comì:ne. Si uatta di statuti signorili
(concesii d,al signore, con potere di interpretazione
e di delega), probabilrnente {rutto della riforma di
un codice anteriote. Sono comunque basati sul1e
consuetudini. 11 testo è stato rinfrescato più volte,
i,l che può far presumere che fosse un codice di
uso molto frequente.
Bibliografia:
Creurorr, D., Gli statuti di Galeotto D'oria per
Castel Genouese ne' lramrnenti di un codice sardo
del sec. X.IV, Firenze, 1908.
Brsra, E., Frarumenti di un antico statuto di Castelsardo, in: « Archivio Giuridico » del Sera,{ini,
Due oagine di commentari alla Carta
de log""di Girolamo Olives (sch. 5)
BSAO
vo1.
LXII,
28L-31f
(n.s.
vol' III),
marzo-aprile 1399, pp'
. Estr.: Modena, Diez. Archivio Giuridico,
1899.
CreurorI, D., Frammenti degli statuti di Galeotto
Doria per Castel Genoaese diplotnaticat'ente -riprod.otti per cura di D. Cianpoli bibliotecario dell'Uni'
oersitaria
di
Sassari, Sassari, 1899.
ManrrNr, P., Codice cartaceo
e I'antica città di Plubiurn, in
logico Sardo », vo1.
IV,
di
«
Castel Genouese
Bullettino Archeo-
1858, n. 3'
ZÀor.m, G., Statuti inediti
di
Castel Genooese,
Sassari, 1898.
Ms. mernbr.; secc' XIV-XVIII; mm. )00x230;
ff. t0-298.
Lrnno vBn»E DELLA crTTÀ, Dr Cecuenr
to
lRaccolta d.i prouued.itrtenti legislatiui e priailegi concessi alla città di Cagliari dai sour,a-
iatalano-afagonesi, spagnoli e sabaudi dal
sec. XIV al XVIII')
ni
Soitt. cors. dei
spa.
Il
del
dorso)'
.secc.
XIV-XVII. Lingua lat',
cat',
volume, ,acefalo, con doppia cartulazione-in
nìm.ri romani e arabi è conosciuto come Libro
Verde d.ella città di Cagliaù datrla rilegatura in velluto verde su assi (rnancante del piatto superiore e
ACC - Ms. 2
Bibliografia:
Dr Tuccr, 8., il libro
Cagliai, 1925.
Verde .della città
di Cagliari,
Ms. cart.; serc. XIV-XVI; mm. 27Ox2A0;
Lr,rnnr
ff' )04'
11
de les Ordinacions de la Ciutat de Caller
tetes y ordenades en dioers-os anys y en
'dioersés
ConseJlarias recopiludes y cuernades
40
Frontespizio acquerellato della raccolta
di ordinazioni sacerdotali del vescovo
Bacallar di Alghero (sch. 4) AVA
(n lo preseltt llibre lins lo present dny 1603
1rr orde dels raagnifichs Gaspar Fortesa,
l)crc Johan Otjer, Steue Satta QuenEa, Anlioco Maltes y Matheo Xinto, Consellers lo
l)rcscnt any 1603 de la Magnilica Ciutat
lc
Caller.
.:l:i
iii;i.ir
i
r
liìr
4r.
a-
*,
:
1*r
Sclitt. cors. dei secc. XIV-XU di più mani. Lingua
crt., spa. Cartulazione in numeti romani nei f{.
I l5l, in numeri arabi nei, ff. 152-304; il volume è
r'ilcgato in pe11e nera Tavorata a secco con fregi doagli angoli e sul dorso'
'rrri
.acc - Ms. 17
di
disposizioni legislative emanate nel sec.
de1 Castello di Cagliari, al fine
,li lrrovvedere a1 mantenirnento dell'ordine cittadino.
l,c Ordinacions prendono in esa,me i ,reati pubblici
r' lrlivati, i buoni costumi, la procedura grudiziaria,
Iu nratcria commerciale, l'esercizio de.lle arti e mellrrccolta
XI
V dai Consiglieri
r,tict
I
i
ctc.
lilrl iografia:
l',rlito sino al f. LXXXI da PrNNe, M., Le Ordina'
;torti dei Consigli.eri del Castello di Cagliari del sec.
,\ I V
, in:
<<
Archivio Storico
Sardo
», vol. XVII
( te 2e).
Ms. rnembr.; sec.
|(
,li
XIV; mm. 465x245; c. l.
irNrnerro
12
di atto di matriliglio di Zark di Car-
rnatrimonio. Frammento
rrtorrio t'ra Salornone,
r tttsofi.a e Bella del
l,irrgrra
lu
ebr. Documento
lr) l)er la leg'
...as Meruanba).
prece.denternente uulizza-
di un volume'
BUS - MSS 249
I I rcumento raro e importante per la storia degli
,'lrlci in Satdegna e spoci{icamente ad Alghero,
rlu' tlivenne il cenro della comunità ebraica del
41
I
Logudoro intorno al sec. XIII. In questa città
ebrei godevano di particolari privilegi fino
a1la loro espulsione, decretata da Ferdinando il
Cattolico nel 1492. In questa circostanza, essi portarono via tutto ciò che poteva testimoniare la
1552, contiene un breve ttattato gmgra.fico sulla
Sardegna, scritto da1 letterato cagliaritano Sigismondo Arquer. Per i suoi rappof,ti col Miinster,
protestante, l'Arquer venne accusato di Lutera-
loro
dell'inquisizione, morì sul rogo, a Toledo nel 1571,
gli
presenza.
Ms. cart.; secc. XVII-XVIII;
mm.
145X103;
c,
127.
nesimo
e,
dopo anni
di
prigionia nel,le carceri
FenA, GroveNNr FneNcrsco
bus Sardois liber
dessos lormulos de dillerentes instrurnentos...
Scritt. bastarda ita. e alcune c. in minuscola cors.
I-,ingua sar.,. cat.) spa, ita. Iniziali disegnate in inchiostro nero; c. depennate da tratti verticali. I-eg.
in mezza pelle. Bianche le c. 101-102, 1.04, L06,
mancano le c. 78, 81. Nota di poss. ms. « Biblioteca Canonico G. Spano 1811 ».
BUC - Ms. 191
L
1221, 155, [101 p., 40; tom., lingua lat. Ep. deMoncada Comrnendatori ordinis militiae S. Iacobi de Spata, ... et in Regno Sardiniae Locumtenenti et Capitaneo Generali. Ioannes Franciscus Fara,.. Licenza alla stampa dell'Arcivescovo di Cagliari Don Gaspar Vincentius
Nouella. Leg. in perg.
dic.: « Michaeli a
BCS
Mùrvstnn, SBsestrex
14
Cosmograpbia uniuersal,e'
S'ebastiano Munstero.
... raccolla ...
In
Colonia,
per
a'ppres-
so cli heredi di Arnoldo Byrckmanno,
M.D.LXXV (stampato a spese di Henrigo
Pietro Basilense,'l'anno M.D.LVIII).
lr
lingua ita. - Iniziali
invittissimo imperador
Carolo Caesare di tal nome Quinto, ... di Basilea
daIlo incarnato figliuol [sicJ diddio, l'Anno 1558,
del mese di Marzo >>. Note mss. passim. Numerose
censure. Leg. in perg.
l8), l»7 p., i11., fol.; rom.,
« A11o
BCR
Questa celebre opera del grande cosmografo, asffo-
nomo e orientalista Sebastian Miinster, nato
a
Nieder Ingelhem nel 1489 e morto a Basilea nel
42
Re-
Calari, excudebat Franciscus Guarnerius, Lugdunensis, Typis adrnodum Illustris, et Reuerendissimi D.D. Ni
colai Canellas Bosanensis Episcopi, 1580.
Formulario destinato all'attività notaritre.
incise. Ep. dedic.:
15 15 bis
loannis Francisci Farae sassarensis... De
Tlnule.
LABORE
Giovanni Francesco Fara (Sassati 1543 - Bosa l59l),
storiografo satdo, scrisse tl, De Rebus sardois, in 3
volumi, di cui due pubblicati postumi, che, seppure
non rilevante dal punto
vista letterario, rap-
di
presenta tuttora Ia base della storiografia sarda.
Scrisse anche: Tractatus de essentia inlantis proxini inlanti et proximi pubertati (Firenze, Giunti,
e :una Corograpbia (1580).
espone .anche l'edizione conffaffatta
1557)
di propriede1la Biblioteca Comunatre di Cagliati che^ si
dtfferenzia d,all'originale per alcune di{ferenze formali nella composizione tipografica e nella stamSi
tà
pa. Cfr. BarsAlrro, L., La stanpa in Sardegna nei
secoli XV e XVl, Fienze, L968, pp. 150-152, n. 42.
.fiadrid. Por Luis Sanchr
Il Condaghe di S. Pietto di Silki:
nota ms. del sec. XVII e pagina
interna del ptezioso codice (sch. 1)
BUS
Ms. cart.; sec. XVI (24.XI1.1563); mm. 310X215;
c.
118.
Pennacuns DE CASTTLLEJo,
ANToNro
t6
lEpistolario).
Scritt. ita. Lingua lat., ita., spa. Leg. non coeva
in rnezza pelle. Alla {ine del testo una ffascrizione:
<< Sacro Sancta Synodus Tridentina
hos qui sequuntur de sacramento matrimonii edidit ». Nota
di
poss. ms.
<<
Ex libris
Monsserrati R.ossellò
Donato alla Biblioteca Universitaria
nel 1841 dal Canonico Faustino Baille.
BIJC
.
di
#.,rirlt
».
Cagliari
S.P. 6.2.]9
ll Paragues, già canonico di Tamagona, ricoprì
importanti incarichi, a Trieste, come vescovo, poi
nelle Fiandre e a Madrid e infine fu arcivescovo
tli
Cagliari dal 1.538. Le lettere (1558-1561) che
rivelano un carattere combattivo e intollerante
Iurono scritte in Trieste, Ginevra, Fiandre, Cagliari, Trento e Roma. Uomo di ingegno e cultura
sorprendenti, possessore fra l'altro di una raccolta
libraria di notevole ampiezza, agì con fierczza denunciando con vigore angherie ed ignoranza.
llibliogra{ia:
I)rnnacurs DE
CASTTLLEJo,
tonio Parragues.
(I)BBE.
Milano
A
cura
A., Epistolario di
di parurne
AnONNrs Grl_
1958.
Mr^ucrNr, G., Epistole di Parragues
ln: «Studi Sar.di», Sassari, 1950.
I)oRCeLr, JueN
TonaÀs
de
Castilleio.
t7
lnformacion y curacion de la peste de CaraY praeseruacion contra peste en genaral. Compuestd por loan Thomas Porcell
,lardo, doctor en medicina. En Carugoca, En
casa de ,la viuda de Bartholome de Nagera,
,goca.
t
565.
43
4r'T
Pagina interna del ms, membranaceo
degli « Inventari » (sch. 40) BUC
L4l, 1,12, U2l c., 4o; rom., lingua spa. ' lniziali
incise, 1 ritr. del,l'A. Ep. dedic.: « A la S.C.R.M.
del Potentissimo y Inuictissimo Monarca Don
Philippe... Rey de ,Ias Espafias... »>. « Al muy illusre Senor Don ,Bernardo de Bolea, Vicecanceller
de los Reynos y corona de Aragon... El doctor
Ioan Thomas Porcell. D,P.S. )>' Note mss. Leg'
perg.
,in
BUC
Il
rnedico sardo Juan Tomris Porcell diresse l'ospe-
dale generale
di
Saragozza
durante l'epidemia di
del 1564. In quell'occasione studiò gli effetti di questa malattia su,l cotpo urna'no, eseguendo numerose autopsie su cadaveii di appestati, ed
elaborò nuovi metodi di cura e di prevenzione.
peste
ArucerEnro, QurNro
Trsrnro
18
Ectypa pestilentis status Algheriae Sardiniae.
Calari, typis haeredum Reuerendissimi quon-
dam D.D. Nicolai Canelles, Episcopi Bosanensi,s, excudebat Franciscus Gu,arnerius
1588.
11091 p., 8o1 tom., lingua ,lat., spa. - Iniziali incise.
Ep. dedic.: << Ioannes Andreu Totius Regni Sardiniae Archiater, Quincto Tyberio Angelerio vito
insigni, S. ». Nota di poss. ms.: <<St. Bolasco Piccinolli A'lghero ». Leg. in perg.
BCA
Quinto Tiberio Angelerio, medico, visse intorno
alla fi.ne del XVI sec. ad Alghero, dove esercitò
la
sua professione, particolarmente durante la pestilenza del 1582-1583 da cui trasse spunto per la
sua opefa.
Aucr,n, EouoNn
t9
o summd de la religion christia/ta, colnpuesta en lengua lrancesa por el
maestro Ernondo Anger de la compafria de
Catechismo
44
I-a prima edizionc a stampa,
eseguita
da Nicolò Canelles, delle opere di
Venanzio Fortunato (sch. 26) BUC
y traduzida por Lorengo Palmireno,
y emendada, ! en algunas partes
afiadida, y en otras madada, por el ruuy
Iesus:
corregida
Reuerendo Padre Antonio Cordesses, Prouin-
cial de la mesma compafria de lesus. Impresso en Ca,llar, por Vincentio Sembenino
Sa,lodiano, a despesas del Reuerendo Canonigo Canellas, MDLXVI.
70, l2l c., 80; rom., cors., ling,ua spa. - Alcune
iniziali incise, fregi. ,Pdvilegio del viceré A;lvaro de
Madrigal e imprimatur di ,fra Miguel de Camanga,
priore provinciale dei Carmeli.tani d'Aragona ed
esaminatore
e correttore del
Santo Ufficio
di
Va-
Ep. dedic.: . A la .muy illustre seffora Dona Anna de Madrigal y de &rdona, Visomeyna
de Sardefra >>. Note di poss. mss.: « Ex libris
7enza.
Monsserrati Rossellò
in pelle;
»,
«
Biblioteca Ballle
esempl. restaurato.
]
».
Leg.
BUC
II catechismo di Edmond Auger fu uno dei libri
che ebbero più ampia diffusione nel XVI secolo.
Venne aadotto in varie lingue ed ebbe numerose
edizioni. L'autore, un gesuita fratcese nato neil
7fi0 ad Allernan, presso Troyes, e morto a Como
nel 1591, fu un {amoso predicatore che si
i
distinse
calviaisti e divenne confessore
di Enrico III di Francia. Il volume esposto è Ia
prima opera pubblicata a Cagliùli. da,l canonico
Ca,nelles, al q'uale il viceré Alvato de Madrigal,
nel privilegio trascritto al,l'inizio del libro, rico.
nella lotta conto
nosce
il
merito
di
aver introdotto
la
stampa in
Sardegna.
Arr,s s Tennlrse
(Diocesi)
20
Prirna Usellensis Diocesana Synodas. CalarJ,
excudebat Vi,ncentius Symbeninus Salodiensis, MDLXVL
124, llll p., 8o; rom., lingua lat. - Iniziali incise.
Ep. dedic.: << Perus Fragus Usellensis et Terral'
Ft=
suo perfecta'm
bensis episcopus, clero populoque.
hoÀiti, salutem»' Leg' in petg'
BCA
"rii"rqrÉ
sinodo di
Gerson Ivan. Reims 1)6). Lione 1429' Talogo,
mistico e 'filosofo. Scrisse varie opere di carattere
lesu Chtisto gli venne
ascetico.
in un codice del 1460
a Venezia del 1483'
un'edizione
e in seguito
L'Irnitacion non compare però in un etrenco di
opere dell'autote, steso dal fratello nel L42)'
atuibuita 1a prima volta
in
primo
'\tti del
a"'.!ti del secondo sinodo-di
del FraÙ;;iil; iuàoi'ira.tti dal vescovo Perez(1566)
ln;;l
à;;;;i del sinodo di oristano
Barbatà'
Questi
MoNreftrs, IeYur'
Gerolamo
il,ri ;dl'À;escovo
linr& ì*u-.ntano f impegno 'profuso. dalla Chie'e
pa'
Esoeio, i lrte ttuy breue, y prouecbosasa satda neJl'opera di tisanamento del costuml diffusione delle norme del ,o'oyudà, a bien ruorir en el incierto dia y
ii ;;J;'nella
concilio di Trento.
bori de la muerte. CaTlat, por Vincenci-o
Sembenino, impressor del R' Canonico M'
21 '
CHrese CerrgLrcl
Nicolao Canyellas, MDLXVIII'
I1 volume comprende: gli
ilJi;;^ì;ai i
[96] c., 8o; rom., lingua spa. - Iniziali ln"-rst' E9'
Pauto
sub
At « Illusre Sefior Don Giner Rabaca de
;'";;;;;ri;' òoncitii Tridentini, excudebat à.ai..
Seflor del Castillo de Madrona, y de la
Perillos,
Calati'
llll'
1ru7 utio IIl, et Pio
Dos aguas. Fray Iayme Montafies"' »;
de
Vrr.É"ii"t' SrÀUenius, tvpis Nicolai Caflel' Varonia
e a c. ): « A1 muy illustre y Reuerendissimo Seles, MDLXVII'
fior Don Antonio Pàmag'ues de Castitleio "' Su
Canones,
et deueta sactosancti'
oecanenici'
trat'.- Iniziali incise'
UlO),322 p., 8o; cors', lingua
in perg'
I
l
i"i ii.tr.
1
noia di poss' ms' Leg'
BUS
successiva di so'li
Ouesta edizione dei Canoni'
nella licenza .alla
Man'uzio'
del
ì.'r"tr'i- *ella
contiene
ri.",i'^"aa ii."'a At"to de Madrigal
humilissimo subdito, '.. Antonio Atzori, Canonigo... >>. Licenza a,lla stampa {irmata da: -« M'
Trlstan Canonigo
di
y
poss. mss. passim.
Comissario General >>' Note
kg. in perg.
BCS
L'ooera. unico esemplare esistente in Sardegna'
.del, già presente nel Catechismo
,i..rt.,'n.l ,quadro della produzione di argomento
i'À;;.t, del primato del Canelles nel'f istituzione ;;ltg;* ,rrri fruqo.n,u nell'Isola nel XVI sec'
ài ,rrt' tipografia stabile in Sardegna'
24
Coloue, Jueu
22
Grnsot'1, IuaN
i{riu'rr"rrion
I
I
{,1,
luan Gerson d'e la initacion de,Iesu Chù-st.o'
det ruundo' cartar' P!l.vin:J;i;-#*benino, impressor del R' Nicolas
Cafiellas, MDLXVII'
;-;,;;;;;;rio
l», Dl c., 16o; lingua
Leg. in Petg.
spa'
- Nota di
poss' ms'
BCC
**lK"ffiffiffi*d§# &.
La Irnitacion de
Redentptor
lDecada de la passion de nuestro
Cantiintitulada
obra
iesu Cbristo; ion otra
co de su gloriosa resurreciofi;
corTTpues.ta
illuirissinao Sefror Don luan -Colo'
io, ,t
-irià,
'*r,
ai h Ba,o'ia de Etda' AlcaYde
y Capitan
iit òottltlo de Alicante, Visorrey
Reyno de
esto
ert
Magestad
su
General Dor
Sem'
vincencio
é;;;r;ri. [En ca'fler, Por
'lrì..
-r ,a.iAhvrrT {I'.'futl
-fl-[,
Ècndr Sr n'?or urn vul-qo nunftpJtu l,id vctu
[orun, cxcruphriti tìdirrrurrtti.r{ìigrtunt,4
d:
nò mcdiot I r.lr lrgètre ftatrr s i' /{ir}'{{r ls-ù{11
."Qr.linisPrr.trcr'
,!!,. .. .,t, i;',
,o r,,'o';l$n r rliquor Srn&orir Srift uutuq'
rt.ldrttir, . ;."4..:,ti.'r'rl:'"
: rìtlotulrì Vlltl lrlll
.
lt
1trt., ti' 1,.,'ltl Ji rrlì1 ll'it(l r.l','r!tcrIon'nifi
[inJ l,É " ì,, trs.pc!, r n tlr r'fr'i.ùrrr Plcilrtilr'
n,iloti,i,uIt",.
.
«
De la imitacion de Iesu... » di Iuan
Gerson. Tra
le
primissime edizioni
stamDate dalla neoinstallata tipografie
Canelles di Cagliari nel t567 (sch. 22)
BCC
fmpressor de Reuerendo Doctor Nits Caffyellas, Ca-nonigo y Vicario General
la Yglesia de Ca'llet, MDLXXUI.
162 c., 8o1 cors., rom., lingua spa., la.t. € note.si ticavano da Belserrro, L., la stanpa
Sailegna nei secoli W e WI, Firenze, 1968.
in
numerose calcografie. Ep. dedic.: « A 'la
. la Emperatrice Nuestta Sefiora ». Esempl.
te del front.. e di alcune ca,rte. kg. moder-
,pelle; esempl. restaurato.
BUC
privilegic per
di
la
stampa
di
questo scritto poe-
Juan Coloma tenne concesso all'editore
dallo stesso 4., in qualità di Viceré di
fir rilasciato al ti
Sembenino dallo stesso editore, in
vica.rio generale del defernto arci',,escovo
de Castillejo, e confefmato dal nuovo
Frmcisco Perez.
menffe l'imprimatur
V.
Cerrolrce
baptizandi,
i.
et reliqua
25
sacramefita ad-
Secundum rnorerfl sanctae RoEcclesiae ad osam Ecclesiae PilnaCallaritanae, totiusque eius Prouinciae.
loilbus, ac Parocbis pernecessarias. las-
adnodum Reuerendi Ioannis Ferrer...
recognitus, approbatus & pluribas
auctas; curn Indice locupletissimo. CaTypis haereditatis Reuerendissimi quon-
s,
Don Nicolai
Ca,nelles Episcopi BosaExcudebat Franciscus Guarnedus
is,
1587.
295 p., 4o; rom. cors., lingua lat., spa.,
til. - Front. con vignetta; alcune incisioni.
lnc I'editto del vicario dell'arcivescovato
,
Fetrer, in cui si ordina la stampa del l,ibro e
acquisto da parte degli ecrlesiastici. Ep.
«
Antonio Auori, doctor en sacros Cano
f,'
Il
frontespizio del libto del medico
Angelerio sulla epidemia di peste ad
Alghero (sch. 18) BCA
,uT:iiir,rr+:rl
AN»nÉs
nes, canonigo y dean de 1a sancta Meffopolitana
Yglesia de Caller... A los reuelendos Rectores, y
curados de las Yglesias y rectorias... ». Esempl.
mancant€ delle pp. 243-260, che contenevano formule esorcistiche. Nota di poss. ms.: <( Ex libris
Monsserrati Rossellò », altta nota rns. alla p. 242;
esempl. censurato. Ireg. moderna i'n polle; es€mpl.
lGrammaticae Latinae prima institutiol.
Neap., Imprim. Laelius Sessa, Io. Franciscus
Lombardus, Apud Horatium Saluianum,
BUC
119 c.,8o; cors., rom., lingua lat., spa. - A. e tit.
si ricavano dall'ep. dedic., tre note tip. si ticavano
dal coloph. Ep. dedic.: «Andreas Semperius Ho-
restaulato'
Questo testo, stampato con cura dal Guarnerio per
i tipi degli eredi Canelles e indiizzato al clero sardo, contiene le formule da usate neli'amministrazione dei sacràmenti. Alcune formule esorcistiche
risultano parzialrnente asportate o censurate.
Snunrne,
Nota manoscritta nell'ultima pagina
dei << Canoni e decreti » del Concilio
Tridentino (sch. 21) BUS
27
T..*f
§
É
RI
1 A N G E Lf,
H"I
I
NCTYPA
S
;?Ir,INTIS STdfi
FE.S?IT,INTIS
TV§ ALsl.{EI{IAfl
t57 5.
{#
§ÀRDIT.IIAE,
norato Ioannio Patricio Valentino Caroli Principis
Hispaniarum praeceptori dignissimo. S"P.D. »' Note di poss. mss.: <( F. Vincen. Cas. >>, « Est. Bi-
blioth. col. cal. Soc.
Jesu >>,
<r
fr. V.
Esempl. mancante del front. Leg.
Casula »'
Ar) ILi.l'n.P. MIC'iM
ILEM E ]!f $NCAS{,
&r 6'N,r f &+ &fi s I
l!"r.
ACCFDl'ET EI9SIIIODI [IIIERIAT
lucrJ,d,* I.,florir, nrtaon ÀnJra* Lrcuna r'*lurr
rum drrr,io,um durhorum rd,lrrlon bur rd cror*
ùéE
,rrrifliii{
r ffiÈBsft iti*iitridfle[ {t*ii&idi*
to rdomrttqh
{ucre
rccqttr.
in perg'
BUC
VrrveNrrus FontuNnrus, HoNoRrus Cln26
MENTiANUS
Venantii Honorii Cleruentiani Fortunati pre-
sbyteri Italici aetusti ac Cbristiani poetae
Carminum,
libri
octo.
Nunc primuru typis excussi, & per lac. Saluatorem Solanum Murgensem, ab innume-
ils
rnendis, quae elant
in
peruetusto codice
manu scripto purgati ... Additi etiam sunt
eiusdern Fortunati, de uita S. Martini lib.
IIII. Calari, Excudebat Vincentius Sembeni
nus Salodiensis, Impressor R.D. Nicolai Canyelles, MDLXXIIII.
i8l,
140,
e iniziali
[4] c.,8o;
incise. l,eg.
cors., rom., lingua lat. - Fregi
in
perg'
BUC
li,
L'editore Canelles pubblicò anche
libti di
carattere
letterario, di autori latini classici, come Cicerone
e Ovidio, o cristiani. Il volume esposto contiene
la prima edizione a stampa del,le opere del poeta
latino del
VI
secolo Venanzio Fortunato.
è attestata la presenza
Sardegna nel Cinqueòento vi è Andtés Sem'
pere o Semper, medico e letterato nato ad Alcoy
in Spagna agli inizi del secolo e morto a Maiorca
verso i1 1571, che fu app:rezzato docente di retoTra gli insegnanti di cui
in
rica all'Università di Yalenza. Del manuale di
gxammatica del Sempere si conoscono due edizioni sarde, la prima, pubblicata a Cagliati dal Moretto nel 1557, fi però stampata a Lione; la seconda, di cui finora non si conoscono esemplari,
venne pubblicata a Cagliari daI Canelles nel 1585.
Ms. cart.; sec. XVI (1557); mm. 430x280; c'
89.
,
FuNneno
sea dotatio collegii bosaquensis.
r i
Scritt. bastarda ita. opera di più mani. Lingua lat'
Codice ornato da lettere iniziali got., elaborate in
bianco e nero, al,le c. 24r, 25v e 27r, in ottimo
stato di consetvazione. Restaurato nel 1978. Leg.
coeva in perg. con conffafforti in pelle, restaurata.
Bianche
le c. )7,
te dal
ii
i'i
I itf
39-40, 78-84. Segni tabellionali.
Non figurano note di poss.; si plesum€ ptovenien-
4B
rr: I irir
Collegio Gesuitico
di
Cagliari.
BUC - Ms. 4
'
{'/"'
witxitt-
fi"* P /l**
I'rr i,,ii.i
lft'ii
Disegni e formule propiziatorie
conro Ie ferite da armi da taglio
(sc. 44) AVA
I1 Collegio Gesuitico di Busachi fu istituito nel
t557 per i soli novizi, che così furono separati
dal Collegio
1566
di
S. Croce
e trasferito a
in
Cagliari, fondato nel
Si vuol ri-
Stampace ne1 1584.
cordare esponendo ,questo testo
suiti nella diffusione
zione anche
in
de11a
Sardegna.
il
cultura
ruolo dei
e
ge-
della istru-
sefrora de 1a Merced...
den de Nuesta Sefrora de la
29
De origine Seraphicae Religionis
Francisca-
nae .eiilsque progressibus. Roma,
$aphia Dominici Basae, L587
1363,
U9l,
i11.,
ex
typo-
fol.; rom., lingua lat. Esemplare
incisioni. Leg. in pelle.
acefaTo. Numerose
BSS
Padre Francesco Gonzaga da Mantova (Gazzolo,
Cremona 1546 - Mantova 1620), fu Ministro Generale delJ'Ordine dei Frati Minori, vescovo di
i
Cefalù, Pavia e Mantova.
L'opera De origine Seraphicae Religionis Franciscanae eiusque progressibus, ristampata
in
a
di
in
ossequio
al
sovrano
Spagna.
BnoNoo,
ANrroco
30
Parte primera [-segund.a] del libro llamado
historia y milagros de N. Sefiora de Buenayre ... compaesto por el M.R.P. Fray Afitioco Brondo ... En Callar, por Juan Maria
Galcerino, airo 1595.
1461, 332, 1221, 544, t4l p., i11., 8o; cors. rom.,
lingua spa. - lniziali incise.
«
Licencia
a
Merced... >>. Segue
Màzilla Prior deste Couento de nuestro padre
sant. Augustin de Callar... » e infine imprimatur
di
Cagliari Francesco Del Valt.
Ep. dedic.: Don Francisco De,1 Va1l, Arcobispo
de Ca11ar, y Opispo de las uniones, primado àe
Cerdefra y Corcega... Fray Antioco Brondo... ».
<<
BCC
Brondo Antìoco (Cagliari metà XVI sec. - Cagliari
1619), religioso mercedario, dopo 1a laurea consegtita a Pisa divenne commissario generale del
suo ordine. Per le sue virtù venne venerato dai
cagliaritani come santo.
Ance, GrovANNr FRANCESCo
3t
Ioannis Arca Sardi, De sanctis Sardiniae,
CaTari, typis haeredum Ioannii
Mariae Galcerin, 1598.
libri tres.
Venezia
due volumi, è fondamentale per la storia e
l'evoluzione dei conventi minoriti nelle varie province, tra cui que11a sarda, che venne dal Gonzaga
lhccata dal gruppo delle cismontane e ascritta
alle province ultramontane
Miguetr perlas
... de la Or-
benestare di « Miguel de Iesu sacerdote della
Compania de Iesus » e di « F. Pedro Arias de
dell'arcivescovo
GoNzece, FneNcrsco
» e di Fray
maestro N.S. Theologia, Provincial
1101, 126, 74,
l2l
p., 80; rom., lingua lat. - Ini-
ziali incise. Ep. dedic. dell'A.
a: Illusris.
<<
ac
reuerendis. D.D. AUonso Lasso Sedefio... ». Sul
primo r. dopo il front. licenza .alla stampa del vicario generale: << foannes Thomas Caldentey » e
del canonico Penitenziere di Cagliari: << Antiochus Matzalloy »; nel v. si trova quella dell'fucivescovo cagliaritano: << Don Alfonso Lasso Sede6o ». Alla fine indice ms. di epoca piri tarda. Leg.
moderna.
CSN
Giovanni Francesco Arca (Bitti, rnetà XVI sec.)
nella sua opera <r De sanctis Sardiniae... >> raccolse
le memorie di Santi e Martiri sardi o mafiirizzati
in
Sardeg'na attraverso 1o
mss e dell'opera del Fara.
studio
di
j
antichi codici
imprimir i1 libro di Fray Francisco
de toda la orden de nuestra
Cumel, "general"
49
'7?VFrontespizio del manoscritto e
.t"À-r'di G' Francesco Fara, il
nrimo stortco sardo, che si servì della
iipografia Canelles per l'edizione delle
sue opere (sch. 41-15)
SoRpt,
Drnles
32
d'e lps Santos de Sardefra, diuiliQt
Chronica
-rrorro
libros. Compuesta por el R'P'
"i
Fra^t Dimas Serpi ... Impressa en Barcelona'
iuru de Sebastian de Cornellas' A costa
"n
d; M;;; Bernardinò SerPi,'aflo de M'D'C'
in16), 215, [1] c', 4"; rom' lingua spa' Iniziali
è
stache
c'
del1'ultima
niancante
Er.mplute
.isu.
de1 Fara
Gerolamo Araolla, letterato sardo amico
;J'r"1il;; a.i s..uig"ti,
visse ne11a seconda..metà
di Boàir-ivr-r... F, cuionito della Cattedrale
;;. L';; Sa aida, su martitiu' et ruotte-dessos
et Gianuari
ior';orir: *ortires Gau'inu, Brotbu'
iuoor.r..ru il primo tentativo di elevate l'idioma
, ii.,g,u letteraria uf{iciale' Scrisse
iffi;;t;.
init,r.r Rimas d.ittetsas spirituales in logudorese
e italiano.
Ms. cart.; sec' XVII; mm' 2O2xl50; c' ))1'
la
i, ,iprodott, -t. Ep. dedic' dell'A': « A
Grrro Y MARTcNACCIo, JuAN GevrNo 34
SC.Y.R.M. del-Rey don Phelipe Tercero)>; segue
ep.: «Al lector», e tre sonetti rispettivarnente
parte del niumpho (e lo; trls i!
di: n Padre {r. Diego Murillo »>, « Padre {t' Ivan Segunda
liiirllt,tl*ot Martyres San Gauino, San Proto
»'
Gazo>>, e di « P.F. Bonaventura Machado
Sta con: « Historia de' la vida y milagros del Beato Padre {ray Salvador de Horta"' recopilada por"'
Dimas SerPi..'
,r.
BSS
Dimas Setpi (Cagliari 1550) scomparve mlsterlo-
presso cul vlveva
sarnente
- da1 aenobio atacelitano
importanti all'incariche
Ricoprì
.o-. -inoti,a.
terno di quest'ordine. Fu in Spagna come commlsdi
,"ti. l"q"itlare nel processo di beati{icazioneigne
Srluuiot. da Horta' Soisse anche: <<De
P.
purgatorii contra Lutberum et alios Haereticos >>'
iBri..tlon, 1604) e Apodixim sanctitatis .Luciferi
San Ianuario, patrones y auogados nostros
en-la ciudad de Torres rnetrgi"iiii-irraefrd en la persecucion de^Diocle'
'ciano
tt Maximiano Emperadores Romanos
que fie el afio del Sefior 290'
",t
"martvr"izados
Scritt. bastarda ita. opeta di più mani' Lingua spa'
Leg. non coeva in 'rnezza pe11e' Non figurano note
di"poss. Citazione dal Petarca, Trionfi, alla c' 4);
,roÉ rnr.gin"ti a1le c. llv, 69, 70rv; parti debennate.
'
BUC 'S'P' 6'6'27
<<
èahritani episcopi, cum apodixirrz sd?lctitatis Geor'
gii Suellensis episcopi », (Roma 1609)'
Aneorrl, GsRorarro
33
Sa ttida, su lftartiriu, et morte dessos .glorio'
G.tanuart'
sos rna;rilres Gauinu, Brothu ' et.
istampaGuarneriu
per
Franciscu
i" Cututit,
t582'
Cafrellas'
Éon,Nicolau
J"t" a.
Et'' dedic' dell'A : ,« AsDon Alonso de Lorca
Segnore
R'mo
,o iIi.*- et
poss', mss'
Ar.hi.pir.op,, Turtitano"' »>' Note 'di
3')'63>> e <<Cav' P' Tola»'
96 p., 8o; cors., lingua sar' -
.,iid.'iAi
'Capella
BCS
Gillo
Marignaccio' soittore
notaio e segretario
ie1la stessa città. La sua vena poetica si accese
in seguito alla scoperta, awenuta ai-suoi tempi
di S. Gavino di Porto Torres, de'lle
""ffr--Umli.^
Gavino, Proto e .Gianuario' .La
Santi
;;ìG; dei
questo testo fu pubblicata nel 1616
di
piiÀ. p^tr.
'lit,ro
che è considerato il primo prodotto
i., un
Giovanni Gavino
de1 sec.
XVII,
sassarese,
fu
del1a stamPa sassarese'
Srneoe, ANuoco
Relatione della rnorte che ha pdtito-in-A-!oicri il Padre Francesco Cirdno Sardo della
Z;iri ai
Sassari,
frate conuentuale dell'Ordi'
Incisione
in
rame dal libro de[ poeta
Delitala y Castelvi (sch. 18) BUC
ne di San Francesco. Tradotta da spagnolo
dal Dottor Antioco Strada sardo ca[aritano.
In Turino. Stampata in Barcellona, .et ristampata in Turino, per gli Heredi di Antonio Bianchi, MDCV.
c., 8.; rom., cors., lingua ita., lat. - Ep. dedic.:
Alf illustre et R. Signor Gauino Magliano sardo
dottore in theologia, & ambe leggi, canonico di
[4]
«
Ampurias ,r. Leg. moderna
in
cartone.
Giovanni Andrea Contini, di Maracalagonis, piri
noto con ,1o pseudonimo di Salvatore Vitale (o
Salvador Vidal) {u il più fecondo autore del Sei-
cento sardo, scrisse in italiano, latino e .spagnolo,
opere storiche e agiografiche, in cui riunì notizie
vere e {antastiche, senza alc,un criterio scienti{ico,
e
un
compose anche
lingua
poema, Urania_Sulcitana, tn
sarda.
Ance, Aurroco
37
BUC
I1 cagliaritano Antioco Strada tradusse in italiano
dallo spagnolo, rielaborandola, questa breve
cro-
naca che descrive minuziosamente i1 martirio del
ftate
sassarese Francesco Cirano.
Ms. cart.; sec. XVII (1638); mm. 220X160;
2$.
XVI, ,4 p., 40; rom.,
c.
p. dopo il front.:
cors., lingua spa. - Ne11a prima
« Licencia
» di
dare alle stam-
pe I'opera: « Pedro Pablo Polo Canonigo de
Primacial Iglesia Turritana... ».
Vrrern, Serverone
36
Vida, martyrio y milagros de San Antiogo
Sulcitano Patron de la Isla de Sardegna
cuijo cuerpo se hall6 en las catacumbas de
su Iglesia de Salcis el afio 1615 a 18 de
mar7o, compaesta, esrita
bistoria
El Saco inuaginado co?nedid lamosa del
M.R.P. Antiogo del Arca... En Sacer, en la
Impr. di Hieronymo de Castelui, y Logu,
por Antonio Seque, afro 1658.
y olicio
el R.do Fray
A p. V
la
y
nom€nos noble que fidelissima
Ciudad de Sacer >>. Su1 front. nota di poss. ms.:
« ex libris Ioannis Franci Dono Iacomy oppidi
«
antiqu,issima
Saceri >>.
Leg.
in
perg.
y
recopilada de la
antigo del dicho Santo por
Saloador Vidal Menor obseruante, Tbeologo y Predicador General de la
Prouincia de Toscana.
BUS
Si tatta di un dramma saoo in lingua spagnola
scritto da Antioco dell'Arca, gesuita sardo vissuto
verso la metà del XVII sec. L'opera, ne1la sua
finzione letteraria, tratta della sparizione e de1la
successiva ricomparsa
Scritt. ,umanistica corrente del sec. XVII; presumibilmente arrtogtafa. Lingua spa. I1 testo, che
sembra predisposto per la stampa, riporta [e indi
cazioni dei Éregi tip. e de1 motto. Alcune cancellature e numerose sottolineature. Comprende una
breve trattazione sui letterati cagliaritani e un
elenco dei << Santos naturales de Ca1ler ». Alle c.
200-2)5 una relazione su alcune antichità della
città di lglesias. Leg. in mezza pel\e.
BUC
-
S.P. 6.5.1r.
la
ep, dedic.
del: << Doctor Pablo Ornano Saceres Pleban de
Jas Parochiales Iglesias de Usini, y Tissi », a:
tani nella basilica
di
dei cotpi dei martiri turriTorres.
Dsrrrere y CesrBrvf, fosenH
38
Cima del monte Parnaso espdfrol con lds
tres Musas castelldnas Caliope, Vrania, y
Euterpe f ecundas en sus assumptos, pol
las uarias poesias de Don Ioseph Delitala,
y Castelui, cauallero de la Orden de Calatraaa, cauallerizo de su Magestad en el
inJnfl.
,'";i:
J
i-
T'1
Un'alta edizione della Tipografia
in ptoprietà a J.M.
Galcerinoi << La storia dei mitacoli
di N.S. di Bonaria » di A. Btondo
Canelles, passata
(sch.10) BCC
Reyno d.e Cerdefra, pregonero mayor de
è1, y gouernador de los Cabos de Caller, y
Gallura. Illustradas con unas Diacrises, que
preceden Por Don laYnze Salicio En
Ca'ller, .por Onofrio Martin, 1672.
vinciale dei Cappuccini
LIV,'- 441, t15l p., 40; rom., cors. lingua spa',
lat. Fregi; incisioni in rame. Ep. dedic : « Al
Rey nuesffo sefrot de las Espafias Don Carlos
secundo ».. Contiene due sonetti del figlio detrl'A.,
don Geronimo Mathias De1ita1a. Leg. in mezza
FAELE
Pelle'
Nelr
XVII
BUC
secolo
i
letterati sardi §crivono'quasi
in lingua spagnola e si esprimono secondo
modi e forme propri del1a letteratura spagnola
sempre
dell'epoca. Uno dei principali esponenti del mondo
leiterario locale è il poeta Ioseph Delitala y Ca'
stelvi, nembro del1'aristocrazia sardo-ispanica, \a
cui opera si inserisce pienamente nel quadro della
produzione letteraria spagnola dell'età
Ms. cart.; sec.
c.
XVII
barocca.
(18.XI.1688); mm. 147x105;
EsTERCTLY
l,l.
in perg.
Codice ,lacunoso dopo 1a
ms. è par-
c' l)5.
BUC - Ms. 193
Antonio Maria da Esterzili ( 1645 -
Sanluri
1727) non si conosce 'i1 cognome. Scrisse in vo1gare sardo componirnenti poetici di argomento re[gioso. Per ulteriori notizie bibliogra{iche vedi: Regestum Capuccinorurn Prooinciae Calaritanae, uol.
fI, conservato presso l'Archivio de1la Curia Pro-
52
D§f LIBBO
G. Uncroro, Caglian,
ttttatti
n{lvelll
r
1959.
Arzre.ron, F., Storia della letteratura
di
Sardegna,
Mr,
Cae\iari, 1954.
c.
I
'lH(1,
I Àla
lrl tet
ANroNro Manra. le. Esrunclrv, Comedia de la passion de Nuestro Seiior Christo. A cura di Rer-
Ms. membr.;
ltlfirl€r'
.j dllCl
Bibliograf ia:
sec'
XIII
(1228); mm. 200X
ctr
t
6H,
lra
n A,
115;
ii'O
{' .;ù
28v-29r.
r
ii?
-1*
t
40
INvrnrenr
d,i argenti, libri e sdcli atedi, delle -cbies-e
di S."Gltta, S. Pietro e S' Maria di Cluso)'
Scritt. got. ital:.ana. Lingua lat. Leg' in perg' flo-
scia rifatta in {ase di restauro ne1 1978'
Il testo {a parte di un codice miscellaneo (30 c'),
noto col titolo di Sinodo di S. Giusta, contenente
25 testi, ua cui g,li atti de1 Sinodo'
- S.P. 6 bis
I
(iltltll
t
tllili
Sr
ritt,
pel,le
tl
Crr
rr
r,
Cod li.enci! drt OrJifl !ria, t priuilrgi*
*rÉri.
Afi) r t {, F
Pe l*À
fiJ(qiio,
=lì 'lfr,
rellti;;
sl
t
IT{
in{t
lrrive
I§TO RI A
t! Isls de Ccr
)t (;l
tLr e
I
4.7
Il
,lel
è importante
anche perché
è i1 solo prodotto finora conosciuto del1o suittorio de11a chiesa di S. Maria di Cluso; venne ritrocodice, molto bello,
vato a Firenze da1 Baille, de1la cui biblioteca fece
parte, e poi passò a1la Biblioteca Universitaria di
Cagliari. L'inventario racchiude una quarantina di
opere di diritto canonico ed ecclesiastico, libri di
preghiere, messali ed anche libri di carattere scientifico tra cui un << De abaco >> ed un <r Lapidario
>>.
i
Di
PART§ P(IMERA
rlr,llit
39
Scritt. umanistica corsiva. Lingua sar., spa. Leg'
coeva
Il
I
BUC
Libro de comedias escripto por Fruy An'
tonio Maria de Estercily, sacerdote capuchino eru Sellury txoDembre a 78 afro L688.
I
Cagliari.
(,tlartr
136.
ANroNro Me.nIe DA
I
di
zialmente edito.
Bibliograf ia:
Cern,t, A., Inoentari degli argenti, libri e anedi
sacri delle chiese di S. Gillia, di S. Pietto e di S'
Maria di Cluso, Cagliati, 190E.
Zrccur, G: Note sul codice' di S. Giusta della bi'
tl
rllr1r,r1
llrlitet
Mr,.
C^P, I. Edque f€r.6trclratigredrdy
§'à64
dmm fqllil"ndr latrorr ltl'fil dc N
(rr uotr
'L-iJfdfo
sùénrvÉ. h.(h. P Él S'i'n'lIru
@r'
d+ AÉFs; 6!aJo Pridd,' I
DIiGD( c{ Ii (oEqBiftr d'GdrB o'
--d dalor fifbòÈ
I Fofi
§r'ritt,
(
ffii***$.F,a:[F
t'
lnrte
rlte
p
Itrrrnr
rrrlglla
uniuersitffia
di
CagLiari,
in:
« Sandalion
»>,
su PTNNA, M.G., Inaentari degli argenti, libri
tnedi sacri delle chiese d'i S. Gilla, S. Pietrc e
, Maria di Cluso... Comunicazione al Convegno
tema: <( Storia, ambiente fisico e insediarnenti
nel territorio di S. Gilla >>, Cagliari, 3-5
1983. (In corso di pubblicazione).
cart.; sec. XVI (8 agosto 1565); mm. 210x155;
68,
GroveNNr
Fneucrsco
41
aanlris Francisci Farae arcbipresbiteri Tu/-
i
bibliotheca.
cors. Lingua lat. Leg. non coeva in rnuza
e catta matmofizzata. Bianclrc le catte 22-24,
52. Nota ms.: << Ex libr,is Monssetrati Ros»>, Faceva parte della biblioteca del Can. FauBaille e nel 1843 {,r.r donato alla Bihlioteca
itaria
di
Cagliari.
BUC
-
S.P, 6.'.40
Giovanni Francesco Fara, il nostto famoso sto€ letterato del '500, ci resta anche il catalogo
bibl,ioteca giustamente nota, a testimonianza
tipo di interessi e delle fonti immediatamente
i. .Il catalogo elenca per materia i testi
Ms. cart.,
sec.
[FonvrurB
XVII [?], mm. 210X160,
c.
Santo, eregida en la Iglesia del glorioso Prin-
Pnoerzreronrn]
4a
Smitt. cors. Lingua sarda
AVA
Carte relative ad una denunzia per pratiche magiche,
ptesso il tribunale del S. Uffizio di Alghero. Le
{ormule probabilmente hanno la funzione di scongiurare i malefici.
RELIGIOSOT
C4
Sctitt. cors. Lingua ita. volgare e lat.
sono completate da disegni sim;bolici.
k
formule
11 possessote di questo {ormulario, portandolo addosso poteva assicurarsi f immunità da atmi d.a ta-
JonN oer,
la facilità del parto
Ju»rcr
e
4s
Viene cantato nella cattedrale di Alghero durante il
vespro di Natale fin dal .1503, per ricordare la discesa di Cristo sulla terra nel giorno del giudizio
universa,le.
cart., sec.
XVII [?],
MULE PER
mm. 210X160,
MernFrcrl
Il
c.
in dodici strofe in lingua catatesto originale su pergamena è andato disperso. Sono presenti nella Cattedrale diverse copie
ottocentesche di cui una con testo musicato.
canto è articolato
lana.
42
II
(.
cors. Lingua sarda.
AVA
relative ad .una denuncià per pratiche magipresso il tribunale del S. Uffizio di Alghero.
di maledizione di Luigi Bella contro la faManca.
AVA
Ms. cart.; sec. XVII; mm. 2@X145,3)O p.
Lrsno
de la uenerable,
46
y Arcbicoladria det
presente opeta ,che contiene gli Olficios e le
Laades che la conf,raternita dello Spirito Santo era
solita comporre e cantare nei tempi e ,nei modi
indicati nell'opera stessa, .fu ttascdtta dal frate
Maqrizio Carru fra il L726 ed'l L727, essendo prio-
re della Confraternita Juan Caria
Madedu.
CSN
AVA
glio e alti benefici q'uali
llarresto delle emorragie.
Scritt. libraria di più mani. Lingua sardo, lat. - Ini-
La
XVII [?], mm. 320X220, c.2.
IFonuurenro PRoPrzrAToRro
Ms. cart., sec.
A.CARATTERE
cipe San Miguel Arcbangel de la Villa de
Santo Vero Milis, en donde se cofitieflen
todos los Officios, y Laudes, qae en ditbd
uenerable Cofadria suelen esiilar, y ca,ntar
segun uan notados en la tabla, y calendario
d.e los tlteses; ...
Spiritu
TEOLOGA E RELIGIONE
Non è un caso che il primo libro stampato da Gutemberg sia una Bibbia; nel
periodo degli incunaboli (dal 7455
^l
1500) vennero stampate in Europa, 'secondo 1o Hay, almeno 30.000 diverse edizioni, di queste circa la metà erano di
argomento religioso. Dopo quellu i, g9tiCo dello stampatore di Magonza 1e edizioni della BIBBIA si rnoltiplicarono e
via via che la tecnica di produzione dei
caratteri si specializzata, se ne stampafono in ebraico, greco, arabo. poliglotte.
Accanto ai classici della teologia scolastica (TOMMASO D'AQUINO) circolarono le opere dei padri della Chiesa
(AGOSTINO) e di teologi medioevali
(DUNS SCOTO) studiati e rivalutati anche a seguito degli studi platonici dagli
umanisti fiorentini. Naturalmente anche
le tesi dei riformatori vennero stampate
e si può sicuramente affetmare che senza l'imvenzione della stampa, la loro diffusione non sarebbe stata così vasta.
La Chiesa con il Concilio di Trento
(1545-1563) e l'Inquisizione si batté per
impedire la diffusione delle nuove idee
di Riforma. La stampa era condizionata
dalf imprimatur d'obbligo per i libri da
pubbliòare, mentre per i libri pubblic?ti
irn'apposita commissione provvedeva alla
redazione ed all'aggiomamento 'di un catalogo dei libri alf indice (INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM).
Questo pesante intervento censorio
non riuscì tuttavia ad annullare i fermenti riformistici ed ereticali che si diffuseto
largarnente ,per tutto 1'arco del secolo
Lettera capitale miniata dal codice
<<Compendium theologicae veritatis »
(sch. 5) BUC
ritfr$mf'ftil
rt
:r,
nrrÙoEt'{F.
tntil;
etr,ig
,irl*i'
in*rrriittit
bpuli'*hi dPrlgu,.
phnr,1,loquf. lln1P*^
rìf.
rirrfntlr*{rf
p adtirilr, rr
ifrfr{urrtr',
rfihfdrctnn
pri
r:er{rtdal;
*ir:di.rlcrr
tr-fu,u4r
eh
"'fl
i-.
(ù
q#?
rchr ttl*uhtb, IiÀtr lF
nilUo Éa l§ilìe i n rl,rrlur
ft
s;,
RÀ
JJ
La Bibbia scritta in arabo e latino
curata dall'otientalista Raimondi nel
1591 (sch. 3) BUS
xvr (ERASMO SAVONAROLA).
In Sardegna le tesi dei riformatori ebbero scarsa penetrazione; di conseguenza
anche la repressione dell'Inquisizione fu
alquanto blanda, o comunque inefficace
come dimostra 1'a1to nurnero di testi all'indice circolante nelf isola.
!"i; É.ì"é1oliw ;liidr-! J:
LFy'lÒ{ e!§l"1ajù]'\ czt de
' ' l'::: t'*i'i' I;"--',1"i
.+*\r,l:l''':'lÌ'
f.
Oa)re+o4ryJ-&d\OP.
.
ar_i* e_lì J" É
À_\
!i."i4
o,r,c,'e,p
lqd
rU
L.J
'.!ffit
tlrs
r,,,,
56
Lettera capitale miniata in azzurro
e
oro zecchino dai << Libri
sententiarum
» di Petrus Lombardus
(sch. 6) BUC
Ms. membr.; sec. XIV; mm. 180x128; c. )65.
Brnrre sACRA
1
Scritt. got. libraria italiana ,su due col. Lingua lat.
Il codice è decorato da rniziali miniate e rubricato
con inchiostro rosso e b1u. I1 volume è mutilo delle
prime carte e privo di molte lettere iniziali. In una
notazione ms. compare il nome Samuel. Un'altra è
di difficile lettura. Leg. non coeva in perg.
BUS
Pregevole esemplare
-
Mss. 218
scritto su pergamena finissima.
BrrrIA, in latino
409 c., fol.; got. Lingua 1at. - Lettere iniziali ornate
in azntro, o in rosso, o in azzurto e rosso; a,lla
c. 1 una grande « B », iniziale di Bibbia, got. a
stampa con ,i doppi tratti e volto umano. Unico
esemplare noto in Italia. Nota di poss. rns.: <<Ex
libris Monsserratai Rossellò ». Leg. in mezza petg.;
esempl. restaurato.
BUC
- Inc. 95 (cÉr. IGI
,$ffi
,llrilllll
S*,1
1676)
$*
Esemplare molto Lrello e ben conservato; l'aspetto
del volume è tipico della migliore tipografia tedesca
del
tempo.
Bmrre, Nuovo Tr,srenarNro
ILione], Mathias Huss, 1494.
Euangelium lesu Cbristi. Romae, ,in typographia Medicea, MDXCL
9-462 p., 4,; aru.-rom., Iitgua ara., lat. - I1 tit. si
ricava dal tit. corrente, numerose incisioni, esempl.
acefalo. Leg. in pelIe, con impressioni dorate.
l,:r.:
BUS
L'opera è curata dal noto filologo e orientalista
Gian Battista Raimondi che aprì nel XVI secolo
:el;;,iJL,:,11:
57
T"
Un ampio ed illustrato trattato sugli
<(
instrumenta »> di matitio nellbpera
(sch. 28) BUC
di Gallonio
una tipograÉia orientale a Firenze. La traduzione
latina è attribuita ad Anhnio Sionita. Cfr. Istituto
Centrale per i1 Catalogo Unico, Bibbia. Catalogo di
edizioni d stampd I50L-L597, Roma 1981, n. 5747.
Ms. membr.; sec. XIV; mm. 275X190; c. 271.
BRoN»At, Aeurlreruus
Distinctiones praedicabiles fratris Aemiliani
Brondat.
Scritt. got. Tibraria ita., presumibilrnente di due rnani. Lingua lat. Lettere iniziatri in rosso ornate di azzurro oppure azzutte otnate di rosso. Rubricato,
ricco di note marginali, talvolta sottolineate in rosso
,..,"!
non coeva in mezza pe7ll,e.
BUC - Ms. 81
il
Non si conoscono notizie biografiche sull'autore.
Si tratta di un codice del frate Emiliano Brondat
che racchiude diverse prediche o meditazioni siste-
,#.
e
glosse marginali. Leg.
mate
in ordine atrfa etico per
argomento.
Ms. membr.; sec. XV; mm. 155X110; c.20).
t:
5
CorurpBuuruu
[:
I
theolo gicae ueritatis.
Scritt. semigot. Ling,ua lat. Codice impreziosito da
molte delicate miniature, alcune delle quali ornano
buona parte de11e carte, altre soltanto
i
capilettera.
Ogni capitolo è rubricato. Leg. non coeva in perg.
rigida. Note mss., << Ex Bib1. Ios. Ren. Card. Imperialis », « Al1a R. Biblioteca di Cagliari presieduta
dal Sig. Dr. Luigi Baylle il Teol. Antonio Manunta
Direttore del R. Ospizio degli Orfanelli di S. Lucilerc il 25 dicembre 1827 »'
BUC - Ms. 1g7
Si tratta di un compendio del1'opera Sumtna Theologica, attrlbtita a S. Alberto Magno (vedi anche
scheda
5B
n.15).
:'
;ffi.l
fri,,iÉ,r+q,iir'uu+'
Pagine iniziale e intetna del << Trattato
éontro il peccato della lingua »> di
Domenico Cavalca (sch. 19) BUS
Ms. membr.; sec. XV; mm. 260x175; c. 202.
Pernus
Libri
LorvlaeRous
6
sententiarum.
Scritt. got. libraria. Lingua 1at.. Codice impreziosito
da 3 capilettera alle c. 61r, 108r e 142v su sfondo
azzu.tro cotr contorni in oro zecchino. Altre numerosissime lettere iniziali in rosso ornate di azzotto
e azzulre ornate di rosso. Rubricato. Leg. non coeva
in perg. Il codice è ricco di note marginali coeve e
successive che ne testimoniano l'uso da parte di
diversi studiosi di teologia; acquisraro dalla Biblioteca Gui,llot di Alghero, già Biblioteca Simon, nel
t936'
BUC
- Ms. 281
I Libri Sententiarum sono i1 testo teologico più
diffuso ne1 Medioevo. L'A., Pietro Lombardo (sec.
XII), considerato tra i fondatori della teologia sistematica, fu uno dei primi a racchiudere in un'opera
organica f intero materiale dogmatico. Le sue sentenze furono la base comune alf insegnamento teologico.
l'
Ms. cart.; sec. XV [1]'lug1io 14641; mm.210x160;
t.
.
c.141.
LecreNuus, Lucrus CeBcrrrus Frnurelrus
t
§
7
lDiuinae institutiones) contra Gentiles.
Scritt. semigot. Lingua lat. Codice ornato da lettere
iniziali in rosso e azz:tfiro; r,ubricato con note marginali in rosso e nero. Manca la I c. I1 titolo si
ricava dalla c. di guardia. Presumibilmente proviene
daI convento di S. Francesco di Stampace.
BUC - Ms. 140
Si tratta di un codice di Lettanzio trascritto entro
i1 13 1ug1io 1464 da Genesio Laporta del terzo otdine
di S. Francesco nella
parrocchia di S. Clemente in
Novara (vedi explicit c. 137r e I38v). Lattanzio, apologista latino vissuto a1 tempo di Diocleziano e di
59
Frontespizio della Bibbia in latino,
piezioso incunabolo conservato alla
BUC (sch. 2)
Costantino, du insegnante di retorica a Nicomedia in
Bitinia.
,7/ .-///""Pt " 'n
Da un altro raro incunabolo << La
dottrina della vita monastica » di San
Lorenzo Giustiniani, è tratta questa
incisione (sch. 20) BUC
aoctrinr ocu6cato Zrnr('rs prtrinrchr
Anrnnosrus, saalo
De officiis. Romae,
Johannes Phi'lippus de
Lignamine, 1473.
t88l c., fol.; rom., lingua 1at. - Nota ms.: « aprobatus iuxta regulas expurgatorii noviss.e Hispa,1i editi
1632 ». Postille mss. passim. Lettere iniziali miniate
in oro e vari colori. Leg. non coeva in perg. Provenienza: monastero di S. Maria in Bethlem.
BUS - R.A. D7 (ctr.IGI 4r0)
Primo tentativo
di
cata al c1ero, ma
di fatto a tutta la società
sintesi dell'etica cristiana dedi-
AucusrrNus Auxnttus,
cristiana.
I
santo
De ciaitate Del. Neapolis, Mathias Moravus,
1477.
L2951 c., fol.; got., lingua lat. - Postille mss passim.
Lettere iniziali miniate in oro e vari colori. Testo
rubricato in rosso e blu. Leg. coeva in perg. 11 restauro ha consentito il recupero de11a perg' ms. in
caratteri got. iutilizzata per f indorsatura. Provenienza: Convento dei Carmelitani di Sassari.
BUS _ R.A.
Una
del,1e numerose
t$ (&.IGI
edizioni delI'opera
e73)
di S. Ago-
stino.
DuNs Scorus,
Qu
ae
s
t
10
JoHANNES
io n e s q u o dl i b e t al es.
Venezia, Johannes
Herbort, ed. Giovanni da Colonia, Nicolas
Jenson
e compagni, l4.Xll48l
,
[114] c.,4o; got. Lingua lat. - Mancante della c. t;
numerose glossg mss. Sono rimasti bianchi gtri spazi
lasciati, come nei mss. per eventuali decorazioni.
60
flblrscon
concozo0n
tiisvuefis
etnilaiteftameffL
o
§oo-
t\z€
qé
oslia vigs monafti(o
Pagina della Bibbia conservata alla
BUS mutilata delle pregevoli lettere
miniate (sch. 1)
Lettera capitale miniata della « Biblia
sacta
»
(sch. 1) BUS
Sulla c. 1 nota di poss. ms.: « Ex Coll. Calarit. Sm.
in
mezza
pe,l1e.
BUC
- Inc.
105 (cfr.
Jesu r>. Leg. moderna
IGI
j595)
Giovanni Duns (1266-1108), chiamato Scoto per
l'origine scozzese, francescano, ii famoso « Doctor
Subtilis », compì i suoi studi a Oxford, dove lesse,
come poi all'Università di Parigi, Pieuo Lombardo.
Dovette ptesto tornare a Oxford per aver parteg.
giato in favore di Bonifacio VIII contro il re di
Francia, Fi1ìppo
il
Bello, ma
in
segu,ito
poté tornare
a Parigi e nel 1105 conseguì ivi il dottorato, e vi
tenne una disputa pubblica (quodlibet), poi fu anche a Colonia dove morì. Teologo molto apprezzato,
pone i fondarnentali problemi teologici e filosofici
in opposizione al pensiero tomistico. Lo « Scoti
smo » divenne dotrina urf{iciale dell'ordine ed ebbe
grande diffusione nei secc. XVI-XVII.
TosrAno, AroNso
11
Confesional. ISa'lamanca,
tipi del
« Nebris-
sensis, Gramatica Castellana >>, 1498f
.
[56] c., ill., 4"; got. Lingua spa. - ALla c. 1v una incisione riproducente la messa di S. Gregorio; all"a
c. 1r una nota ms. indicante <( Auctor est Alphonsus a Madtigal, episcopus Abulensis »; molte note
mss. ai margini; nota di poss. ms.: « Ex libris
Monsserrati Rossellò »; sul piatto anteriore interno
figurano alre note di poss, ivi sistemate in fase di
restauro. Leg. in perg. rigida; esempl. restaurato nel
1965.
BUC
- Inc. D4 (ér.IGI 969j)
Alfonso Tostado de Madrigal, celebre teologo spagnolo, nato a Madrigalejo, piccolo borgo dell'Esuemadura, agli inizi del 1400, deputato a,l Concilio di
Basilea, venne
in Italia
dove,
a
Siena, sostenne,
alla presenza di Eugenio IV, ventuno proposizioni
teologiche, alcune delle quali non rneritarono l,approvazione del pontefice. Tornato in Spagna, fu {atto
vescovo di Avila; rnembro del Consiglio reale di Ca-
{iilS.{àirl"i;t*
*,, i :
i
*i
-
è
.': .1. ..j.
i'
.:
I
,.
.i
,,,1"
:
-.,
"
,11
&
r§1
l&
:,&ffi
61
I e P dalla
Biblia saua >> (sch. 1) BUS;
C dal « Compendium » (sch. 5) BUC
Q dal « De Civitate Dei » di
Lettere capitali miniate:
«
S. Agostino (sch. 8) BUS
stiglia e grande referendario. Unico esemplaÌe finora noto
in Italia.
u," Jp,',
12
Tonanaaso o'"A.qutno, saalo
Santi Torne de Aquino...
in
t
r 11t
ii.,u*,. itl'!,.,,,r
primuml-secun1r
dum) librum serxtentiarur/l scriptum. Impressum Venetiis, Mandato et Sumptibus haeredum ... Octauiani Scoti ." et socioruln,
ì
r*"
s,
frji !trr.ai'.
15t9-1520.
119, t52 c., fol.; got. lingua lat. - Esempl. mancante
del front. Il nome dell'A. e il tit. si ricavano dalf incipit. Le note tip. si ricavano dal coloph. Iniziali
incise. Leg. in pe11e su assi li legno con fermagli
metaltrici.
BUS
S. Tommaso (Aquino 1225 ' Fossanova 1274), nassimo filosofo scolastico, discepolo di Alberto Ma-
gno, dottore in teologia, insegnò negli Studi di Parigi e di Napoli. La sua Iilosofia è una rielaborazione
in senso cristiano ed intellettuale del pensiero aristotelico,
in
codlflbtts coru Propcr ;quc
Jrr ln nollncB nobls Putsr.
sidcndfi clÌ:r brc dand'bu
contrapposizione a1 misticismo platonico
dei Francescani.
Enesuus
Rotrnooaturus
13
Apophthegmatuftt ex oPtimis utriusque linguai scrip:toribus per Des. Erasmum Rotero-
,rr t-.,;',1ft1" f lerrPtr
iiwdrrrt,dful"-.c' ,
collectorum libri octo. Lugduni,
Apud Seb. GryPhium, 1548.
ào*u*
«
Rauenspurgo...
». Esempl. censutato. Note
Ex libris Monssemati
Rossellò
>>,
<<
mss':
Vistos y corre-
», « Expurgatus iuxta Indic:ttr Hispanum anni
1612. Ex commissione dominorum Inquisitorum
Pintor, et Benavides. Calari ) deccmbris 161)..»"
gidos
Leg- ir-r perg.
BUC
62
,,'ì
i
-
672, l4}l p., 8"; cors.. lingua 1at' - Ep' dedic':
« lllustrissimo Ptincipi iuniori Guilhelmo, duci
C,liuensi Iuliacensi, Montensi, Comiti Marchiae et
in
Sur# f,rt$lltell
i'It§',
Si? tllhlrn$&c
firprrrlirtld*
'ri
d$:fiitk'liiltil
n'rrt.rqrtt'": r{i.lrqpIj lÌrPfl4 i
nilirrrl rri *'fi rlti;,{rqrri
.'lrrtr. 4r r,'r tltrtt't'lilh,'ili,p
"ty',: [nrnrf;,r *r *d ir*:lhr$r{rr plu
I'ifl ur,, ni;t *rdrt,rruli* lilpli
[";q.,rr.
Y' fl;fft
lh'rx i p:lrr
lo$rur *r.rs;
{r*lkliìf ? }t*ltirl
i
{
}!l.t1!K'l'{r
bipt§tlsfi
L'incipit al
« Compendium
r»
con
nota di donazione alla BUC (sch.5)
Tra gli ostacoli che il libro incontrava nella sua diffusione vi era 14 censura, che poteva interessate
anche testi in circolazione da tempo su,l mercato librario. Un esempio è quest'opera di Erasmo da
Rotterdam, pubblicata a Lione nel 1548 e censurata a Cagliari pid
di
sessant'anni dopo.
IoHeNuns Cnysosrouus, santo
D. Ioannis
Chrisostomi ... in sancturn lesu
Cbristi euangelium secundum Ioannem
lMarcuru et Lucamf Comrnentarii... ab Arùanoruru faecibus purgati et in lucera in sacrae paginae Tyronurn gratiam modo recens
sue rrzinori lorma aediti. Parisiis, apud Be-
nedictum Prenotium, via Fremen tella, sub
insigni Stellae aure^e, 1558.
2$,79 c., 8o; rom., lingua lat. - Ep. dedic.: « Francisci Aretini in Divi Ioannis Chrysostomi, ... commentariorum super Ioannis Evangelio ad clarissimum virum Cosmum Medicem Florentinum, Praefatio »>. Note di poss. mss. sul front. Leg. in perg.
BBC
S. Giovanni Crisostomo (Antiochia 344 - Cappadocia 407) divenne. patriarca di Costantinopoli. ber Ia
sua strenua opposizione alla corruzione delle alte
gerarchie ecclesiastiche fu esiliato dalf imperatrice
Eudosia. Fu uno dei migliori oratori del1a patrolo-
gia greca.
Di lui
possediamo
olre
,settecento opere
fua oruzioni, omelie e trattati di morale.
ArsBnrus M.tGNus,
saalo
15
Alberti Magni Paradisus anirnae, de uirtutibus liber I.; eiusdem, De adbaerendo Deo
liber L Antuerpiae, ex officina Christophori
Plantini, MDLXXXI.
221, L2) p., 16; rom., lingua lat.
-
Note
di
poss.
63
I
I
<(
Dottdna »> (sch. 20) BUC
San Lorenzo Giustiniani
di
Un raro incunabolo, I'unico esistente
in Italia: il « Confesional »> di
A. Tostado da cui è tratta questa
incisione (sch. 11) BUC
mss.: <( ex libris S.P. Bernard P.D. »; « Mons. Scamerone Jean Baptiste Pretre Auxiliaire à S. Joseph- Marseille Ler Mai .1872>>. Numetose note mss.
Passttn'
BF"T
S. Alberto Magno (sec. XII), uomo di multiforme ingegno, scrisse opere di vario genere e fir un
grande raccoglitore di materiale. Spogliò la filosofia
aristotelica degli orpelli orientàli, calandola invece
cultura cristiana contemporanea. NelJe scienze nat:urali egli può essere ionsiderato un precursole
del metodo sperimentale.
ne11a
Ms. membr.; sec; XIV ex.; mm. 425x270; c.
Grov,c,NNr DA
LEGNANo
179.
16
lCommentaria) in Clementinas; lseguono:
Additiones Jobannis Calderini super Clemen tinasl.
Scritt. got. bononiensis di mani diverse. Lingua lat'
- Codice ricco di iniziali miniate a colori vivaci con
sviluppi ornamentali {ogliati sul fondo prevalente-
mente azzurro e gocce dorate circondate'di nero; i
capilettere racchiudono' volti presumibilmente di
chierici. AIla c. 1r una miniatura gtande rappresenta
l'offerta del codice al Papa (Urbano VI) sul trono;
a pié di pagina, nel,lo spazio tra le due colonne, lo
di Pedro de Luna (antipapa
Benedetto XIII) ed un monaco nell'atteggiamento
di chi offre il codice al sommo pontefice. Altra sustemma cardinalizio
Giovanni da Legnano, nato a Milano nel botgo di
Legnano, celebre giureconsulto, esperto di diritto
civile e canonico, autore di trattati morali e politici,
è ricordato per la prima volta nel 1-J50 come lettore di diritto nell'Università di Bologna, città nella
quale morì ne1 1181. Tra le sue numetose opere si
ricordano i commentari alle Decretali e alle Clementine. I1 codice era stato fatto preparare dal cardinale
Pietro de Luna, innalzato aIla porpora nel 1375, e
doveva essere offerto aI papa. Il codice cagliaritano
rimase probabilmente al de Luna e con lui passò in
Spagna, da dove il Rossel,lò portò in Sardegna molti
suoi libri.
Bibliografia:
Pap6, R., Il pin bd cadice delle Biblioteca Uniuersitaria di Caeliari, Ms. 2 in: « Accademie e Biblie
teche »> a. XX (1914), nn. 3-4, pp. D2-134.
GreNuazza, E. - D'Lanro G., Vita e opere di Giouanni da Legnano, Legnano, 198).
Vro.e.,
Menco
Grnor-enro
17
Marci Hieronyrti Vidae Crernonensis... Cbri'
stiados libri sex. Cremonae, in Aedibus Diuae Margaritae, Lodovic. Britan. impr. anno
a partu Virginis MDXXXV,
mense octobri'
[156] c.,4o; cors., lingua lat. - Nota di poss' ms.:
Collegij Societ. Iesu Sassaritani Sancti Ioseph ».
«
Leg.
in
perg.
BUS
perba miniatura alla c. i56r dove iniziano le « Addi-
ii
tiones super Clementinas ». M,iniature della scuola
da Bologna. Leg. non coeva in mezza pel'
le. Pervenne a1la Biblioteca nel 1799 con 1e raccolte
gesuitiche di cui {aceva parte dal 1611, dopo la morte di Monserrato Rossellò; è accertato che fece par-
di Nicolò
te de1la biblioteca de1l'antipapa Benedetto XIII (cfr.
studi in corso da parte dell'Institut de Rec'herche
et d'histoire des textes de Paris). Nota di poss. ms.:
t
«
Ex libris Monsserrati
I
.I
64
Rossellò ».
BUC - Ms. 2
Vissuto nel XVI sec., 1'4., durante la sua permanenza a Roma, tece amicizia con illusui letterati del
tempo, quali
il
Bembo, i1 Sadoleto,
Venne eletto vescovo
a1
il Castiglione
ecc.
di Alba nel 153) e partecipò
Concilio di Trento. Scrisse le Constitutiones syno-
dales
e
poemetti
di
argomento sacro e profano.
<< De officiis » di
Sant'Ambtogio (sch. 8) BUS
Prima pagina del
SevoNenore,
GrnolAMo
in oro e altri colori
manosgitto di P. Lombatdo
Lettera capitale
&I
(sch. 6) BUC
18
Della sernplicità della aita Christiana, nella
quale insegna come oiuere debbe il aero
Cbristiano. In Venetia, al segno della Speranza, MDXLVII.
64, )2 c., 8o; cors., lingua ita. Iniziali incise. Ep.
dedic.: Frate Hieronymo inutile servo di Iesu
Christo à gli eletti di Dio del,la città di Firenze... »>.
<<
Leg. in perg.
BUS
Girolamo Savonarola (Ferrara 1.452 - Fienze 1498),
predicatore domenicano, attivo soprattutto a Fitenze, condannò i costumi dissoluti della Chiesa e
della società annunciando una prossima rigenera.
zione preceduta da sventure e castighi. Scomunicato da Papa Alessandro VI e abbandonato dai suoi
cittadini fu condannato alf impiccagione; ii suo corpo venne arso e le aeneri gettate in Arno.
DonrBrurco
contla il peccato della lingua, det-
Cever,ce,
Trattato
to
* i{}{:&rb,i
19
Pungilingua. Firenze, IBartolomeo di
de Libtil, t494.
Francesco
11421
c.,4o; rom., lingua ita. - Note mss.:
«
My si-
gnor don Antonio Sanno Pederi quale bese las
manos su criado Ant. Cucurra »; « Ad usum patris
fratris Bernardini Deliperi Sassarensis »>1 Huius
<<
libri
est possessor Amonta Nachyo ad usum fratrum
minorum r>. Sono aggiunti frammenti membr. di un
codice grammaticale del sec. XIV. Esemplare mutilo
e lacunoso. A paruiile sostituzione del testo de1
quaternion'e H è inserita una c. ms. in got. Leg.
coeva in pelle con impressioni a duoco. Provenienza: S. Piero in Silki, comprovata dalle lettere SP
incise.a fuoco nel taglio-testa. L'opera è legata con:
È lrutti della lingaa dello stesso autore
BUS . R.A. LD {Cfu. TGT 2636)
65
Il
frontespizio (sch, 25)
dell'opera del De Castto sulle
punizioni da infliggere agli eretici
Lettera capitale miniata dal « De
Civitate Dei » di S. Agostino
(sch. 9) BUS
Come altre opere dello stesso autore anche questa
mira a diffondere sentenze ed esempi morali per il
miglioramento dei costumi.
IV§TA
DE
HAERETICO.
RVM I}YNI.
:tod!,
GrustrxreNr, Lotr,Nzo, santo
20
Dottrina della uita monastica. Venezia IBernardino Benaglil, 20.X.1494.
[115] c., 4o; got., lingua ita. - Iniziali ornate e fregi; alla c. 1r un'incisione riproducente-,S'^Pietto e
§.' Pnolo che reggono il monogtamma IHS; alla c'
2v un'alffa riproducente l'autore preceduto da un
chierichetto; a1la c. 114v un'altra con S' Maria Maddalena e S. Francesco che sostengono la parola Maria e sullo sfondo una piccola chiesa. Nota di poss
ms.:
o
Guillot
»' Leg. in Perg.
BUC - Inc. 220 (ctr.
1900
IGL806)
Lorenzo Giustiniani (88l-1456), veneziano, {ondato-
re della congregazione dei Canonici regolari di
S'
Giorgio, Vescovo ne| l$) e primo Pariarca di Venezia dopo il 1451, quando Nicolò V vi eresse il
patriarcato, mirò a riformare 1a disciplina ed i costumi del cleto; austero e caritatevole, scrisse opere
pervase di misticismo. Fu canonizzato da ,A,lessandro
VIII ne1 1690. Questo raro incunabulo è l'unico esempio a Venezia con ritratto d'autore; appalteneva
alla Biblioteca Guillot, già Simon, di Alghero e f'u
acquistato dalla Biblioteca nel 19)6.
AvunRrcH,
Nrcor-es
21
Directorium inquisitorutn. Sequuntur decre'
tales tituli de summa trinitate et lide catholica. Impressum Barchinone, per Iohannem Luschner Alemanum, sub factis et expensis Didaci de Deqa, MDIII.
l23ll c., fo1.; got., lingua lat. - 11 nome de11'4. e
ie note tip. si ricavano dal coloph. Tit. del coloph.:
Directorium inquisitorum beretice prauitatis. Inci'
sioni. Ep. dedic.: « Ad reuerendissimum d. episco66
LTBR.I rt!,
CÀSTRO
I.ALFONSO,{
ZrhorcnIicotdrnE Miooft ù, reglllnrir
ObtcrulDUqptolitrh lrrÉi tr
cobiéùdÉBsùE
GdB
il{uE*ì }*{gltili
Hnt.nnpadPNnB*t frt ir.
daz hfltldifrD*,
II
«
Libro delle
sentenze
» di
S, Tommaso con i piatti esterni logori
per un uso
improptio
si direbbe
(sch. 12) BUS
Bellissima incisione con interessanti
soluzioni prospettiche tratta dal
<< De Officiis » di S. Ambrogio
(sch. 8) BUS
pum Palentinum Comiten Peinic. Petri Badie epi
Frater Nicholaus Eymerici ordinis fratrum
predicatorum... Venerabilibus patibus, Ératibus eiusdem ordinis... ». Nota di poss. ms. << Ex libris Monsserrati Rossellò ». Alffe note mss. Leg. in mezza
stola
>>. <r
pefg.
BUC
II
testo che si espone è una sorta di msnuale indirizzato agli inquisitori, scritto da un teologo domenicano, nato a Gerona in Catalogna nel 1120 e morto ne1la stessa città nel 1399, che fu cappellano del
papa Gregorio IX e inquisitore generale della Coro-
na d'Aragona.
nardus Lutzenburgus drtiurn €! sacrarunt
literarum plolessoi,, oldiflis Praedicatorij
quinque libris conscripsit... Editio quarta,
nultc ab ipso autore et aacta et recognita.
Apud Sanctam Ro. imperij Coloniam, impensis celebemimi bibliopo'lae M. Godeftidi
Hittorpij, MDXXIX.
L1521
c.,80; rom., lingua lat. - Front. con cornice;
alcune incisioni.
esempl. censurato.
GlretrNo, PrErno
CCCXI, [1] c., iol., rom., ebr., lingua lat., ebr. Ep dedic.: <r Ad Inuictissimum Maximilianum Caesarem, Romanorum Imperatore semper augustum,
Petri Galatini ordinis minorum epistola ». Disegni
e note mss. su1 front., tra cui: « Author huius libri
est Fr. Rairnundus Martin Ordinis Praed. licet {also
attribuatur Petro Galatino ». Leg. ,in perg.
BUC
Piero
Colonna, detto Galatino dal paese d'origine,
Galatina in Puglia, fu teologo e studioso delle lingue greca, ebraica ed etiopica, e divenne discepolo
a Roma di Elia Levita, da cui fu indirizzato verso
g1i studi cabalistici.
LuTZENBURGo
<<
Reuerendissimo...
kg. in perg.
BUC
22
Opus toti Cbristianae Reipublicae, ffiaxilne
utile, de arcanis catbolicae ueritdtis, cofttra
obstinatissimarn Judaeorafix nostrae terflpestatis perlidiam: ex Tahnud, aliisque hebraicis libris fiuper excelptum... Ortonae maris,
per Hieronymum Suncinum MDXVIIL
Br,nNenpus DE
Ep. dedic.:
Hermanno de Vueda, sanctae €cclesiae coloniensis
archiepiscopo... ». Note di poss. mss.: <( Ex libris
Monssemati Rosseltrò », « Coll. Calarit. S.J. pro Bibliotheca >>. Glosse marginali mss. e sottolineature;
L'A., domenicano, professore di arti e teologia, svolse le funzioni di inquisitore generale ne1la diocesi
di Colonia, dove morì nel l5)5.
Du PRreu, GesnrBr
24
De uitiis, sectis, et dogrnatibus orianium baereticorum... per Gabrielem Prateolunt. Coloniae apud Gervinum Calenium, et haeredes Ioannis Quentel (typis Godefridi Kempensis),1581.
1921, 519 p., 4"; rom., lingua 1at. - Alcune iniziali
incise. Ep. dedic.: « Reverend. et Amplissimo viro
ac domino, D. Carolo de Humieris, Baiocensi episcopo meritissimo ». Nota ms.: << Speciali mandato
d.ni don Fran."i Ortega de Castro Ruines,
BUS
zg
Catalogus haereticorura... qaenu F. Ber-
regni
Inquisitoris hunc Librum expurgavi hoc die 6 iunij 1690 Franciscus Pilo ord... B.N. Sancti officij
qualificatoris e Loci Saceris Capucinorum ». Leg in
Gabriel
Du
Preau (À{arcous.sis,
Péronne 1588), dottore
in
Essonne
,
1.311
teologia, grammatico
e
67
TDopo
molti
il IV
<<
Concilio Lateranense
indici » vennero divulgati in
tutta Europa. Qui il frontespizio di
un elenco di Iibri proibiti pubblicato
in
latinista, insegnò bellesJettres nel collegio di Nav^tta e diresse quello di Péronne. Scrisse anche
Rudirnenta prima gramtnatices... (1575) e numerose
opere di teologia e di storia teligiosa dei s,uoi tempi.
Ce.srno, ArroNs
or
25
(excudebat Iacobus Faure), M.D.LVI.
t241,672, l21l p.,80; rom., lingua lat. - Alcune iniziali incise. Ep.'dedic.: , « Invictissimo, atque Chri.
stianissimo Carolo huius ,hominis Quinto... >>. Nota
,ms. Leg. in perg.
BUS
Alfonso de Castro ,(7amora 1495 - Bruxelles 1558),
studioso di diritto pèrtale, teologo fràncescano e
di
larga .,fama,
fu dai òommercianti
spa-
gnoli, residenti nelle F.iandrc, chiamato a lruges nel
1532 1ìer difendere tra fede cattolica dagli attacchi
del luteranesimo. ,Scrisse anqhe: Aduersus haereses
(Parigi 1534 e Anversa 1560) e nel 1550 De potestate legi poena'lis.
INoBx
26
et
Catalogus Librorurn probibitorurn, vfiafldato lllustriss. ac Reuerendiss. D.D. Ga'
sparis A. Quiroga ... Madriti, apud Alphonsum Gomezium Regium Typographum anno M.D.LXXXIII.
16), 96 c., 40; cots., rom., lingua Iat., spa. - Sul v.
del front. Pablo Garcia ,Segretario « del Consejo de
su Magestad de
la
santa general Inquisicion... »>
e negli anni sopraindicati
Don Gaspare de Quiroga ('tassa cada pliego del
Catalogo de los libros prohibidos, que por su {nandato se ha impresso este presente anno a cinco
testimonia che nel luogo
68
note mss. Leg.
in
perg.
BSAO
Su,lla base
del can. 1384 del Codex iuris canonici
e a seguito della proibizione sancita nel IV
De iusta baereticorum punitione, libri Lil.
F. Alfonso a Castro Zarnorensis, ... aatbo/e, /t!t/tc rccens acòurate recogniti. Lugduni,
apud Sebastia,num Barptolomaei Honorati,
predicatore
marauedis... >>. Numerose
Spagna (sch. 26) BSAO
Concisenza l'au-
Lateranense (1515) di stampare ,libri
torizzaziote del Vescovo, la Chiesa intodusse l'uso
di pub,btricare elenchi di libri proibiti. I primi elenchi ufficiali redatti per ordine di Paolo IV risalgono
ù1557 e a\ 1559. Lo stesso Pontefice nel L563 fece
pubblicate il così detto Indice del Concilio di Trento, e nel l57l fu istituita da Paolo V la S. C.ongregazione dell'Indice, abolita nel 19L7 da Benedetto
lio
rNDEX
LIBRORVM Itcucrondd'
crpurcarocum, lllilfttllimr *c
D.'D. E^ sr^ ois qvt aooe, Cardrnrlir
Totctani Hrfprn. gcncralit
Archicp.-lotluifirorit
&
nlfl ir cdrnm'
DE €ONSTàIA SVPÉ.§N4 I
S
u**r
S,
§r w*lis l*quift'
xv.
IN»sx
et Catalogus librorurn probibitorurn... Gaspalis a Quiroga... denuò editus [segue fadex librorum expulgatorum...1. Madriti,
A pld Aìfontuh
Crmtz,u B..iiud I l PoiilPh$!
rmo. M,§.LXI*l
IIL
apud Alphonsum Gomezium, 1583-1584.
16)'( 96, 16l, 194 c., 40; rom., cots., mult. - Iniziali
incise. Sul front. compare nota ms.: << Es de sto
officio de la Inq,uisicion dese al sor commissatio »>.
Nel ptimo r. dopo il front. si tova l'artoizzaziorrc
alla stampa e alla vendita firmata: « G. Cardinalis
Toletan. Por mandado de su seioria illustrissima y
reverendissima... Pedro de Valle Villamafian, secretario »>. A c. [4]: « lettera ai lettoti ». Leg. in petg.
Perg'
BUS
Ger,roNro, ANroNro
Trattato de gli instramenti di martirio, e
delle uarie manierc di martoriare Dsate da'
Gentili contro Christiani, descritte et intagliate in rame... In Roma, lpresso Ascanio e
Girolarno Dona,ngeli, 159L.
l4),
159,
Front.
in
l9f
p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. e neto; flegi, numerose incisioni.
rosso
Ep. dedic.: « All'Illustrissima et Eccellentiss' Si'
gnota Oiimpia Orsina Cesis duchessa d'Acquasparta ». Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserati Rossellò ». Leg. in perg.
BUC
Questo trattato sulle tecniche
di tortura, scritto
da
un sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, fondata da S. Filippo Neri, è illusuato da numetose
incisioni in rame del fiorentino Antonio Tempesta
su disegni di Giovanni Guerra.
FILoSOFIA
È difficile
demarcazione
Frontespizio del
philosophicis
<<
De rebus
» di Plotino
(sch. 8)
BUC
:racciarc una linea netta di
ffa 7a filosofia e la teolo-
gia nei secoli XV e XVI, così come è
difficile farlo per il medioevo.
Le opere di ARISTOTELE, le epitomi
e i commenti ad esse rappresentarono
fino al secolo XV il fondarnento di ogni
sapere filosofico da77a metafisica, all'etìca
(a\|a fisica e alle scienze naturali). Solo
nel '500 Aristotele cessò di esercitare
quel predominio sulla cultura filosofica
che avevà in precedenza. Si sviluppò invece una rinascita di studi platonici che
prese le mosse da quella corrente di studi
platonici e neo platonici presente durante
tutto il medioevo; ma rnentre nel medioevo ci si basava su alcuni testi tradotti di
Platone e Proclo, su Boezio e soprattutto
su S. Agostino, gli umanisti grazie alla
conoscenza della lingua greca, studiarono
't
i
I
li
1
ri
i.
gli originali. Con MARSILIO FICINO
e la sua Accademia platonica venne messa
a disposizione dei lettori occidentali la
prima traduzione latina di tutte le opere
'di PLATONE e di PLOTINO.
Creazione originale furono, invece,
« DIALOGHI D'AMORE » di LEONE
EBREO, sintesi di platonismo ed ebraismo che costituì un testo fondarnentale
della cultura de1 secolo XVI.
r
:l i
'
BASILEAE,
SItD
PTÌKYÉ
Éiis
E§§H]
!, lX t r ;t
69
tr'
Le opere di Platone in greco, testo
del 15i4, conservato nella BUC
(sch. 7)
Ms. membr., cart.; sec. XV; mm. 200X150;
128, di cui 32 membr., 96 carr.
CouprNoruu
c.
Postille mss. passim. Testo rubricato
tlu.
Leg. non coeva
in
in
rosso
e
Ìrertr
n^ATC)NO>
perg.
BFT
(Cfr.
IGI
8867)
rtC iio{NrM;rnN
rDox^oy
ris
lò{
tifl^roN,
?i ro^rr'.
r^i
ri:
nr"rì;r
re', ct:rvrof
ie: arri:to'.
1
Editio princeps delle opere filosofiche
siue breuissirno commelttaria ethicorum Ari'
stotelis uulgari sermone.
di
Seneca,
stampate in una splendida edizione impressa con
caratteri tondi molto simili a quelli di Nicolas
Jenson.
g
tfii,/*,
1",".2.
PLATONIS OMNIA OPERA
PROCLI IN
CVI COf
Soitt. Semigot. Lingua spa. Alla c. 13v una lettera
iniziale E », con inchiostro rosso, senza pret€se.
Leg. non coeva in mezza pelle. Il codice è in per<<
fetto stato di con§ervazione. Sono stati lasciati
spazi
bianchi per iniziali (eventuaLi miniature). Nota di
poss. ms.: « Ex libris Monsserrati
t"df,,:r;r.
,,
Compendio relativo all'Etica Nicomacbea (dedicata
al figtrio Nicomaco) che tatta de1la {elicità, della
vittù, delle libertà volitive, delle virtù rnorali, della
giustizia, delle virtù ruzionali, de,ll'amicizia, delle
virtìr contemplative. Esemplarc presumibilmente
scritto ad uso di docenti o studenti.
& Politicr, rhe Èurc uttc*
Tiruum'ANTÀtrIIS
HrE,nocrEs
3
In aareos aersil.s Pythagorae opusculttm
praestantissimurn et religioni cbristianae
cofisentaneum [in lat.1 Trad. Jobawtes Au'
rispa. Roma, Arnold Pannartz, 2lIX1475.
Lingua lat. - Sono rimasti bianchi
nei mss., per eventuali decorazioni. Il volume fu acquistato dalla Biblioteca
Guillot di Alghero, già Simon, nel 1936. P^n.na'rtz
è considerato il primo ad introdurte la stampa in
[92) c., 8o; rom.
gli
spazi lasciati, come
Italia.
BUC
SnNece,
Lucrus
ANuerus
2
- Inc.
22-7
'(dt. IGI
4727\
Ierocle di Alessandria, discepolo di Plutarco ad Atene, tenne una celebre xuola ad Alessandria dal 415
al 450 d.C. Il Conmextario è l'unica del,le sue opere
che sia pervenuta intera, molto celebre e studiata in
tutto il Medioevo e nel ,Rinascimento. La traduzione
è stata fatta da Giovanni Aurispa, scopritore di numerosi mss. greci e latini.
lOpuscula philosophical, De rnoribus; De
quattuol uirtutibus; De renzediis lortuitorurn; De clernentia; De benet'iciis; De ira;
De mundi gabe{natione; De uita beata; De
consolatiofie; De tranquillitate oitae; Quornodo in sapientem non iniuria; De breuitate uitae; Prooerbia; Epistolae... Ista fsr»onus HrsparrNsrs, saflto
5
con: I S. Hieronymus. Prol,ogus super Epistolis Pauli ad Senecam et Senecae ad Pau- Etyrnologiae. Isegue] De surnmo borto. Ye'
lum. N,eapolis, Matthias Moravus, ... 1475. nezia, Peter Lòslein, 1483.
12541 c., fol.; rom., lingua lat. 'La l" C. di guardia
contiene un indice ms. delle opere datato 1478. Norc mss.: « D.L. >> a margine di uno stemma colorato
in rosso e giallo; « ...Lomellinus Paul Vincentij »>.
70
t4l, i01, l2l, 28 c., i11., fol.; sot., sre., lingua lat.,
g[c. Numerose incisioni. Alla c. 52v schema delle relazioni di consanguineità. Numerose note mss. Nota
di poss. rns.: « Collegii Calaritani Societatis ]esu ».
Philo6phi.
mxim,
!ùffi :t,.,É.
rFtk'xrràù*d
HùbÀ,.it,tr,@,ht»lù,
AdicClu ai:m cftin Phonir omni., f.ncniiù
Inrlcr.
m & mbmuoorbilim,
@
BÀSILEÀE ÀPVD IOÀN- VALDERVM,
MENSE MÀRTIO, ÀNIIO
,.-Ò. ffiTIIi.
I
commenti di Egidio Romano
Analitica » di Atistotele:
all'<<
frontespizio dell'incunabolo (sch. 5)
BUS
Sono rimasti bianchi gli spazi, ,lasciati come nei mss.
per eventuali decorazioni. Leg. in perg.
BUC - Inc. 44 (dr. IGI 5406)
Sa,nt'Isidoro, nato velso
il
570, divenne atcivescovo
1121,279 c., 8o; cors., lingua lat. - Le note tip. si
ricavano dal coloph. Leg. in perg.
BUS
Macrobio, scrittore latino vissuto nel
IV
sec. d.C.,
africana, fu profondo conoscitore
de1la lingua greca. Fu anche autore dei Saturnalia,
in sette iibri di vatio argomento e di uno scritto
di Siviglia intorno al 600 e morì nel 636. Le Ety'
forse
mologiae sono una grande compilazione enciclopedica che raccoglie f insieme de1le conoscenze culturali del mondo romano-cristiano agli tntzi de11'Età
grammaticale
di otigine
.
medievale.
CoroNNe,
Pr.c,ro
Ecr»ro
1
5
Platonis omnia opera cum commefitariis
Procli in Tirnaeum €v Politica ... Basileae,
Venetiis, Simon de Luere (impensis Andreae apud Ioan. Valderum MDXXXIIII.
Expositio in Analytica priord Aristotelis.
Torresani de Asula), 1499.
c., 81 c., {ol.; got', lingua Lat. Legata con alre
opere. Note ms.: ,(( Fr. J. Maria »; « SG fmonogrammal Gavini Sugner est hic liber, id vereatu.t
nemo ». Postille mss. passim. La seconda opera
contiene disegni e schemi stampati illustrativi del
testo. Il restauro del volume ha permesso il recupero delle perg. mss. che costituivano i piatti della
coperta e facevano parte di un codice teologico del
sec. XIV. Provenienza: Convento di San Pietro di
Silki comprovata dal1e lettere SP impresse a {uoco
[4]
sul
taglio-testa.
BUS - R.A. t45
((ir.IGI
1072)
Alcuni dei vari commenti al,le opere di Aristotele
scritti da1 filosofo romano.
1761, 690, 434 p., tol.; gre., tom., lingua grc., lat.
-
anche in greco. Iniziali incise. Ep. dedic.:
<< Ioanni Moro Simon Grynaeus S. »>. Note di poss.
mss.: (<Collegii Caralitani Societ. Jesu>>, depenna-
Tit.
ta, Ex lib. D. Mon. Rossellon »; note
mss. in greco. Ieg. in perg.
<<
marginali
BUC
Tra le numerose opere di autori classici riscoperte
dall'umanesimo vi sono anche i testi originali dei
grandi filosofi greci, Platone e Aristotele. Si espone un'edizione in lingua greca delle opere di Platone, stampata a Basilea nel 1514.
ProuNus
B
MlcRonro, ANrsnosrus Aunprrus Tsro- Plotini
De rebus pbilosopbicis libri
6
DOSIUS
LIill, in Enneades sex distributi, a Matsilio Ficino Florentino e Graeca lingua in
Mac:rabij interpretatio in sornnium Scipio' Latinant uersi,
Basileae, apud Petrum
nis à Cicerone conlictam eiusdem Satur- Pernam, MDLIX.
naliorum... Haec ornnia Nicolaus Angelius...
samma diligerutia coruexit... Impressurn Flo-
fentiae, opera et sumptu Philippi funtae,
DXV supra mille.
71
J
7-
Nota di poss. rns': << Ex libris Monsierrati Rossellò »>; note marginali mss. Leg' in perg'
phus S.F.D.
»>.
BUC
lo
svil,upparsi di un pensiero d'ispirazione neoplatoni.t, .L. ebbe notevoli dflessi su'lla cultura e sull'arte dell'età trmanistico'tinascimentale, è in relazione con la rinascita de1lo 'studio dei 'filosofi greci,
ua i quali ,il neoplatonico Plotino. Il testo esposto,
tradotto da Marsilio Ficino, venne pubblicato dall'italiano Piero Penna, che fu ua gli editori più attivi a Basilea nella seconda metà del Cinquecento.
lr, L27 c., 4o; rom., lingua spa. - Ep' dedic.: « AI
muy alto y muy poderoso sennor, don Felippe, por la
gracia de Dios, Rey d'Espaana ... ». Aggiunte, cot'
rezioni, stefiuna, mss. sul front. Nota di poss. ms.:
« Ex libris Monssetrati Rossellò »; sottolineature
e note marginali
mss. Leg.
in
mezza
Wrg.
BUC
o Abarbanel, detto Ixone Ebreo,
nacque a Lisbona verso il 1465' Visse, oltre che in
Portogallo, in Spagna e in Italia, e morì prima del
1515. Esercitò la professione medica e scrisse un
famoso trattato, i Dialoghi d'amore, di cui si espo'
J,ehudah Abrabanel
ne una ttaduzione
in
lingua
spagnola.
9
FrcrNo, Mensrr-ro
operuTn.
Tortus
ex
ISeguel
Per
Marsilii
Pet
Adamurn
ltrenricum
2 vol., fo1.; rom', cors., lingua lat. -
Il tit' e 1e ngte
tip. si ricavano dal vol. II. Iniziali incise' Ep' dedic.: «Nobilissimo ... Domino Gulihelmo à Popet,
... Adamus Henricus Peti S.F.D. >>. Nota di
poss'
Ex libris Monsserrati Rossellò »> e alffe note
mss. Mancano il front. e l'ultirna c. del vol. I. Leg'
ms.:
<<
rnoderna
in
mezza perg'
BUC
L'umanista Marsilio Ficino (1411-1499) fu il fondatore dell'Accademia platonica o fiorentina, il più
impottante cento di dif{usione del neoplatonismo
rinascirnentale.
LroNB
EsnBo
10
Los dialogos de amor, de mestrc Leon Abarbanel rne-dico y lilosolo excelenti. De nueuo
traduzidos en lengaa castell4fia... En Vene-
,tia, s.t., MDLXVIII'
72
;I
f, *-r**t
^I*
n}#r*^**tq
"* ?l§xnt'rtA
DtRtTt-o
Con il tramonto del medioevo, gli studi
giuridici conobbero una notevole rivoluzione; un ritorno al codice giustinianeo,
liberato dalle sovrapposizioni medioevali
non era possibile pèfché le condizioni economiche e sociali esistenti differivano
ormai sostanzialmente da quelle del mondo antico.
I1 sorgere dei principati in Italia, delle
monarchie nazionali in Europa e 1o sviluppo delle città commerciali (Genova,
Yenezia, Anversa etc.) rese vane le elaboruzioni teoriche di un diritto <( comune >> del mondo cristiano-romano e favorì
lo sviluppo di usi e istituzioni giuridiche
diversi secondo le società che li elaborarono (USATGES DE BARCELONA).
Nacque, infatti, nella seconda metà del
'500 il diritto internazionale nell'accezione moderna del termine, proprio per far
fronte ai conflitti tra istituzioni giuridi
che non omogenee. Solo il diritto canonico conservò un ambito di aoplicazione
sovrannazionale e dopo il concilio di Trento si rinnovò per adeguarsi ai bisogni della Chiesa della controriforma e dell'indiscussa supremazia papale.
La Sardegna conobbe una legislazione
con caratteristiche completamente originali, Ta << Carta de Logu >>. Oltre ad essa,
il punto di riferimento giuridico e legislativo più presente nell'isola fu naturàlmente la Spagna (MISCELLANEA DI
LEGGI E PRAMMATICHE, FURS E
ACTES DE CORT).
Lettera capitale miniata dal codice di
Antonio da Butrio (sch. 6) BUC
r10
,
(
f/,
,'/r,6
t
on'ui "" fi"r':'
^
' '(- " "' ""'"'
;nr,,r'-1"'t^
F,.""f1.1.' ,
'hn
r.,r.. v
.{.
.'rrrn {r.._.
-rr,n., . (i,rF.nrilL,
i,I.s r. rl..{i:
r'' rri...'}Jì$r,
if, .r,i. r4t5 .ì1 t-:n,'.,rr^,.r.lr
i
r .,-, .(,, .. ',, ':. .,,. . ì,,
",i
ir.a,lr: 1 . r,.,n,t'.'! "i I' lIJrr'"
È: \r fil.r.tr(
P -!,r...i-$'il,r:.ì
'i"'"
r', . I rd,,
Ì,Js:i 'ù
rr . . r i'l r n, l hn
È,,iJ' ..rd
'i. t.r.",.,,... F..
.,. .,(.,;\T,:.!,
.,
ri"'d:(.
t I';ni.
.§
i
L.§:.,t
'.
t:
F
t' ,1,.! ,ù,r t d . 'P!I.'r: ,ìrrì ti'ì
jr
rF,n.il'
.. r..r i . ; i. ,.\ mft,
r,,. , ,p. r ù, ' . rFl,,l!" .Ji rr
"r;i,
i ,,,".'tr.iltrr. 'jr
",,r',..,...1..
i'..s *,' ';rFlLìIs'rr. r'' rr
",n'" .i ,,'", ni,É'.r
ln:ì!r'
-'1.,j
,'r.ì .ì,,, .n.,Ì, 1..ì,, ;,'(.ì "" tl "'1
l
.Fail rS.'lr. ...:.i rl',._ .t ': tlir ''
,. r,.! i,,- I ,,.r r'. rF t\ I r' r"
l'_ìlI
ti.. r,ì,.i'.
""r.
|i"'r. r't'
; !'-" . a, \trIìu:'''
i r' ''.' '
,j' r,4,,' .', ,i . ,
.."
,, x..:la ..''.,',.,
:-,_ì.
r'.t.a.. ,r._,r 'rr ù r Fr,r ur' .
ir;lr ,^,; . , d '' l)r 'l"n'
.,.i r,. I rì 1,,,rr
.,,,1 .t,- : ...-., , ,lrlr.
,,,
l\rÀ"r.it,L,s
"i't,i"',+
r
,11
,rl
rl
li
. ',ì
73
Il
« Rosella casuum » di BaPtista de
Salis, incunabolo coflsewato alle BUS
(sch. 7)
Ms. cart.; sec. XV; mm. 280x210; c. 175.
Ms. membr.; sec. XIV; mm. 185x250; c. t)2.
UsercBs
1
Scritt. got. libraria. Lingua cat. I1 codice ha belle
lettere iniziali di cui alcune importa'nti ed altre più
,piccole azzurre ornate di rosso e rosse ornate di az'
zurro. N,umetose rubriche e disegni che evidenziano
il testo. I1 testo è al centro deltre carte su due co
lonne di cica )3 linee incorniciato dal commento
(c. l-22); segue il solo testo di circa 47-52 lirrce' ll
codice è stato studiato molto date le glosse margi'
nali ed interlineari. Leg. in peile eseguita nel 1978
in fase di restauro. Nota di poss' m§.: « Ex libris
Monsserati Rossellò ».
BUC - Ms. 6
I1 codice racchiude le consuetudini barcellonesi del
Medioevo. Si tratta di regole giuridiche introdotte
per consuetudine o per decisioni giurisprude"ziali,
iedatte sotto Ramon Berenguer (sec. XI) in latino
e tradotte in catalano nel XIII sec. Accanto al ms.
si espone I'edizione a stampa del sec. XV'
Usercns
2
de Barcelona Isegue: Constituciones de Ca'
talufra|. Barcellona, Pere Miquel, 1495.
D41, )42 c., foI.; got. Lingua spa. - Mancano le c'
I-5, 1,2,40. Nota di poss. ms.: <r Ex libris Monsserrati Rossellò >>, glosse mss. per tutto il volume, alla
c. 283 il testo è stato rascritto a mano. l,eg. mo'
derna in mezza petg., restaì.rlata nel 1978'
BUC
I
3
- Inc'
199 (cfr-
IGI
1248)
Scritt. semigot. più mani. Lingua cat. Rubricato
abbondantemente. Leg. non coeva in rnezza pelle.
Restaurato nel 1982. Nota di poss. ms.: « Ex Ii-
bris Monsse*ati
Rossellò
»>'
BUC - Ms. g0
74
A{d
ciltPforril|.
Élita b$llilds b:tlti6 dÌ;cadonq tll lege regtndnl
Svu.idr rnoftri que volMre+utrcs.
EIt labot<lt irgeneruultoo prrrurrtrc hb:oc.
Gro
urulne
robtsbicftti6 ptttlo (rtt.
Eiiopuo cL'rtuntrprter6 ìRoftllrrk5mti
l(fi ,irÉr'
"
volclE qno Pif(trc
Érilr'tD!l)lb&':mirliitn
b*bcr
odoue
Edilhqui(qBid
aìelo
tf ri tB
nult§ fri Bor.
-"1'*#q*{+*r,
Molto importante pet 1o studio delle materie mercantili e marittime. È un testo di consuetudini che
acquistò grande importanza divenendo diritto comune in tutto il Mediterraneo.
Funs
4
de Valencia. Vadencia, Lambert Pdlmart,
4.IV.t482.
[280] c., fol.; got. Lingua cat. - Iniziali miniate e
calligrafiche in rosso e azzùtto, altre 'lettere più
importanti rosse ornate di azzurro. Atrla c. 1r nota
ms.:«Fori et ordinationes veteres regni valentiae diversorum Ser.morum regum ipsius a Rege Jacopo
incipientes >>. Numerose note mss. di varie mani e
tempi diversi. Alla c. 17r una grande miniatura rappresentante Giacomo I d'Aragona sul uono, di notevole {inezza. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». l,eg. non coeva in perg.; esernpl.
restaurato
nel
1978.
BUC
- Inc. 71 (cfr. IGI
10047)
Importante fonte del diritto spagnolo, i Fueros (in
cat. Furs), che corrispondono ai nosti Statuti, di
i#Idq?f.1
';-"'1{
t
"
I
-'''t"n*
^+
r
\.
sciplinavano materie politiche, religiose e giuridiche
in campo civile e penale.
i
t.
Llibre de consolat.
de Barcelona.
i'
CoNsorar DEL MAR
n
Dttuatly.ln*'
l'
\
1
fl o2c:
Il << Consolat del mar », raccolta di
consuetudini metcantili e marittime
che fu di riferimento per tutto il
Meditemaneo (sch. 3) BUC
I
SrecNe, REcNo pr
t..
u
i:i't:il.'ì::
ri.
ja;
i§,,
Pragmaticas
y
Leyes becbas
y
recopiladas
por mandado de los ... Principes ... d6 Fer-
L
nào, y la Reyna dofiaYsabel. ... Afiadidas las
Leyes de Madrid, y delos Aràzeles, y delos
pafros y lanas, y Capitulos de Corregidores,
y leyes de Toro, y leyes de Hermandad ...
Compuesto y afradido por Diego Perez. Impressas en Medina del Campo, por Pedro de
scellanea
c"rtk'lt ì*,Èna
C*.::i,ìÀB\ Curtr*'tiè,1Agt,Jik
.fr àr.r fÉo.,t:nrl tti nr. qil
t llu:1,,n'at.i""ti u, rìi.. *t ^
i. ìo'Ts. o &-c;ì"rl' ;.È, r ["I"ìt
'g!"uà
t.' q-o$,ìi B-ri pràt*!
.
ia'{ktt
Castro, MDXLIX.
L37ll c., fol.; got., lingua
Olni,-ì*roll..;,n"Gtr
.'.l.c,td ru*,
*w,
È
.r1
d,",r.'c^.^-
".list.
f*l,Àt r*aurr+ioÀi oll*u tl+ol
spa.
tctelGrì..]§l;"
- Si tratta di una mi-
di leggi e pragmatiche
''
spagnole divisa in
15 parti. Ogni parte ha un proprio frontespizio e
proprie note tipografiche. Iniziali incise. Note di
poss. sul taglio testa impresse ,a fuoco: « Sp »
(San Pietro di Silki); ms.: << Mig,uel Marq,Lies de
,{
:l
miranda. Vezino morador de la villa r>. Numerose
altre note mss. a margine. Leg. in perg.
BUS
AruroNro DA
BurRro
6
In aliquot titillos tercii libri
deuetalium
com|ilentarid...
lffi
Scritt. semigot. Lingua trat. Note marginali di mani
diverse per tutto il codice; lettere iniziali disegnate
in inchiosro rosso e azzurro; alla c. 110r una bella
miniatura con fregi che partono dal1a stessa lungo
&3,!1t{r:"as't rd &irr*r
;,;.ii:;
.A;^-
. ix'
"
"'l;'*l
6,. fì,e ic"É,
ìLt l.*+ Cihle rle iws t
Ati6 nì?tiadfÈ 6§
".e
Ms. cart.; sec. XV; mm. 4AOX271; c. 302.
srLi
Id&F,{*xtr!.Tgitu
ffiffi$§i:i
,, !§ L-{i$*1ir,t,\ g e'r,ix1fi}t
i q!,r;,-;a, {{:,1",
ok ll-t "-:
offir.
t*a clc'§-*$o
O{rlf *s
y1 {{
",ir
'".",,.{1
iJ margine interno e un'altra miniatura alla c. 225v;
i colori sono vivaci con gocce d'oro contornate di
nero. La lettera iniziale << D >> racchiude una figura
di studioso con il codice in mano. Leg. non coeva
in mezza pelle. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>.
BUC -Ms.5
Antonio da Butrio, giureconsulto, canonista vissuto
nel
XIII
secolo, professore
di diritto a Bologna,
75
Frontespizio dell'« Ars notarietu§ »
stampato da un famoso tiPogafo di
Franòoforte (sch. 10) BUS
Firenze, fr.r inviato da Gregorio XIII a
trattare con l'anti,papa Benedetto XIII la fine dello
scisma. I suoi scritti sono stati di grande utilità pratica, soprattutto i commentari ,a1Ie Decretali.
Perugia
e
BepTisre pn
Se.r,rs
l'8f , 446, 191 p., 4; rom., lingua lat' - Alcune- inizlaii incit.. Ep. dedic.: « Ad Philippum III, Hispaniae Regem Catholicum.'. »> Sul recto delle prime
cart., dòpo il front.: <<Censuta huius operis regia
auctoritate {acta » di << Fr. Petrus de Ofia Magister provinc. ». Leg. in Perg'
",*
**",,;,t;;$4
ARrX§
il{{}fl
H{}{ n§a §$ oftiqlg
ir§s!ff
fùgis§0
*ewÉ#B
BUS
7
if,
{{Érsrt
Summa càsuurn conicientiae dicta Baptistina
s. Rosella casaum. Venetiis, Paganinus
de
Paganinis, 1499.
t14j c.; 479 c.,8?; got.; lingua lat. - Note mss.: << p.
Bernardinus Sanna >>. Ptovenienza: Convento di San
Pietro di, Silki comprovata dalle l,ettere SP incise
a fuoco sul tàglio-testa. Leg. in.perg.
Testb di''diritto canoniao terminato nel tr481 con i,l
titolo Surunta Baptistiniana, rielaborato e conclùso
nel 1489 con il titoio definitivo .di Rosella casunrt.
Mrr-r-rs DE,SouvIGNY,
]EAN
B
D: Ioannis Mittei V.I.D.
in aua tractatus de homicidio inquisitionibrs... s.1., -Ioannes Gryphius excudebat,
Practica criminalii
MDXLIX.
196,
Leg.
in perg.
BFT
Trattato di diritto e di procedura penale -della legislazione canonica.
or
De rege et regis institutione
I
libri lll' Toleti,
apud Éetrum Rodericum typo' Regium,1599'
76
L624, gestita, scrittore
gnò teologia a Roma e a Parigi. La sua opera principale è l'Historia general de Espafia, tadotta dal
latino in castigliano. I1 suo nome è legato soprattutto all'opera De rege et regis institutione, telTa
quale, nell'am-bito di una visione teocratica, si
conqepisce l'autorità del monarca come fondata sulla volontà del popolo e con questa concezione si giustifica anche il tirannicidio.
Ans Norlnrlrus
i
1o
Artis no tariatus boc est, de ollicio etcercitioque tabellionarn tonti duo ... Francofurti,
apod Christianum Egenolphum, MDXXXIX.
89, 104 c., fol.; rom., lingua lat. - Iniziali incise.
di poss.: <( Est Sassaritani Collegij Societati
Iesu ». 11 nome del tipografo è stato depennato.
t8l,
Nota
Leg. in
perg.
BUS
f.l5) c. 8e; rom. lingua lat. - Note mss' passim.
Menre.Ne, Ju^er.t
1515 € morto a Toledo nel
e pensatote spagnolo, inse-
L'A., nato a Talaverna nel
Christian Egenolff, amico di Melantone, fu il primo a stampare una Bibbia luterana. I1 suo nome,
è da considerarsi tra quelli {orse più rappresentativi
nella storia della ,tipografia di Francoforte. L'opera
rappresenta un esempio de1tre molte edizioni di manuali relativi all'arte notarile presenti in Sardegna
t$_q#ii{È;
r,,
LE MARCHE TIPOGRAFICHE
La marca o insegna è una figura incisa,
per lo più di ridotie dimensioni, usata da
iipogr"ii o editori, s'in dal XV secolo,
pèr distinguere i prodotti della loro attività e scoraggiare le conuaffazioni.
Inizialmente collocata sull'ultima carta
del libro, la marca si sposta con sempre
maggiore frequenza sul frontespizio, di
,errendot e uno degli elementi decorativi
più rilevanti.
Molti tipografi ed editori, per meglio
garantire dall'azione dei falsificatori le
loro pubblicazioni, vi inseriscono la propria marca sia sulla prima che sull'ultima carta, utilizzando spesso incisioni simili, ma non identiche.
Le prime marche, molto semPlici, sono costituite in prevalenza da una doppia croce che nasce da un cerchio o un
cuore, all'interno dei quali appaiono le
iniziali del nome del tipografo.
Questo tipo di marca, diffuso soprattutto nel Quattfocento, viene affiancato
e sostituito, nel secolo successivo, da ineegne che divengono sempre più complesse, ffasformandosi in vere e proprie
vignette illusuative e amicchendosi di
particolari e di tratti decorativi.
L'elemento costitutivo essenziale delle marche del XVI secolo è I'emblema,
immagine simbolica, spesso tratta da un
reperòrio iconografico convenzionale.
All'immagine si unisce frequentemen'
te la divisa tipografica, un breve motto
che ha la funzione di illusrarne e speci'
ficarne il significato simbolico.
Un tipo di marca particolarmente dif77
il
'
'
:,il
fuso è la << marca pailante >>, in cui sono
rappresentate cose animate o inanimate
che richiamano il cognome del tiPografo o editore.
Nelle pubblicazioni ufficiali, emanate
da autoriià politiche o religiose, lo stampatore adotfa per lo più come matca 1o
it"--, proprio delle medesime.
Si trovanò così rnolto spesso, sul frontespizio di queste opere, 9mllemi di -stati, città, coiporazioni e Ordini teligiosi,
da non confon'dersi con g1i stemmi delI'autote o del dedicatanio che appaiono
in numerosi libri, ma che non hanno
funzione di marca.
Nello stesso rnodo non si devono considerare marche tipografiche o editoriali
le vignette che illusuano il contenuto di
,rn libro o semplicemente ne decorano il
frontespizio.
t#ffi
IF
HL'ryJr
-t-"Iì
'"14,{,lt['.1
", ,'"q ryr+,
,
l,
"d
lJ
ì',,r r 1 ,,ihr
'',t-fi
'{rà'
1,\\' lj
a
r
\.i.I
IH \rf;hfrffiTIA*
rÀpgrr*{lh flii*rullumm
t.
);
TTT-
N,lI."
flil*ttfr.
tnalr n rr»i tu w.ret tÉy t
TJt'TttEITI,:ITI
'B'ElrlF
§'tEElltrLÉ Er|flÉtlrtfttr!
t*n*
lt
I
-É
cq
§
1
É
jà
E
Èl
I
'rrl:.ro!o
.È
Ìr
È
'd
§s
o
!t
I
É
tr!,sr rls t6r!. Tt, rì!&Étt ìÙr
6ÉÙ 5É!r
rFilr
'1i{E
d7r, tilsrEH
4
§
o!,
qrNrys
3
:t
É
c
È
!Ple! oum
lr
!1E+!XE1!:mtlml»
gfia,*3#.
oPERA
l}{PDNs^ roANNrS rOTE(ti
'.,ColoNIAE
ANNo M. D, xxxIIII.
ilENtE AV6y§TO.
Cum
gndr& priuilcgio rrl Grcnnium.
IT
ERCELLIS.
?.m Rnnrrnm
-
M.D.
eilr(Aem Vrbis
Pei
lN MTCANO
M, D. Llx.
Valeti. & Hieronlmo fratellida Modr.
79
<<
Commedia »
conservata nella BCS. È
La Divina
LETIERATURA
Francesco Petrarca e dopo
di lui
del 1481
più antico
il
libro con incisioni in rame (sch.
10)
uma-
nisti come Coluccio Salutati, Niccolò Niccoli, Poggio Bracciolini ed altri oltre che
insigni letteratai furono anche ottimi calligrafi. Copiare un codice antico fu per
essi non un compito ingrato e tedioso, ma
un doveroso atto d'omaggio agli autori
CANTO pRIMO DEIIA PRIMA CANTICA O \TRO
COMEDIA DEL DIVINO POEt'A FIdhENTINO
§Al-lTl{E ALEGHIERI ; C^PITOLO f&lMO ;
i obblioqerhiom&qhehuiadri
§t
[email protected]{odEbbma&@(ffupo
ME (EMi@qtrioGworltretuicluqw
s^
Èu
o$iL crNiroffiurieaituhdaddq
osl ;ifld;'àHft;;;Àl;Hffi.;
rw;6qui.§drX@qril!baJ.igrpo.Ne
CA
Ht gud,mmdrffiqurb6(r&@dds
li avevano composti.
Gli umanisti rovistarono le bibliote-
che
che monastiche di mezza Europa alla ricerca di classici latini ed ebbero modo
di comparare codici e scritture dei tempi
andati. La scrittura che predilessero fu
Ia minuscola cato\ina, usata negli << scriptoria »> dei monasteri nei territori del Sacro Romano Impero tra il IX e l'XI secolo. Di fronte all'eleg,anza ed alla chiarezza della carolina, la scrittura gotica
diffusa ai tempi di Petrarca e degli umanisti risultava pesante e di difficile lettura. Dal1'ammirazione e dalf imitazione della carolina nacque Ia scrittura umanistica
del XV secolo (o littera antiqua).
Dai manoscritti umanistici questa scrittura fu riprodotta in caratteri tipografici
mobili ed usata soprattutto per stampare
le edizioni dei classici latini. Le opere di
TERF,NZIO, VIRGILIO. OVIDIO CICF,RONE sobrattutto le LETTERE e il
DE ORATORE vennero riprodotte in
numerosissime edizioni per soddisfare la
richiesta di un pubblico sempre più vasto.
Anche le edizioni in linsua greca (PINDARO, ...) si moltipiìcarono e raggiunsero. specialmente con Aldo Manuzio a
Yenezia. un ottimo livello tecnico-grafico e di
del testo. Vi fu un
No §H"t"H*f;ffi"T#iTfl*""#
roxCnànme*t";qca;&tea*lc
Dl
NO
ST
nà
VI
TA
Mrrrruipmr$mcbfon
Glroffi&efaltrwiB
M@dÉc+s(o.6niri(olBddlr;'le
t [email protected]
dorl*trchacefrafopan,odoi
drl
cirBdÒr
*imluomuurofiortxmil@e: $d,t,i
a* mcÈofe'caw
qu"il*
l"qoruq;,o
tqÈ$lnaohpdorcrcItdaobfelab(qo
Hffiffit,l"**.ffi",*H$:,Hi?,iri
6beifoie(m:mdr6ox$osiudioo:tkhr
dum u*a.*É6au* f i*
rrpÌ.tru;u *,n
deu&lh dffi iuldlÀ *elldru§c crùffi
t fot
ddloi!ffioodùoflrcrc(oro:erÉor.nnno
.lr""lpo6tcH"ourlLr"r"-p«or-n5.r6pùturdade qudto
I m ai m{ù 6e po<ho plu ft ffte iawi.omto'a*Ur w fuùnim [troFio
i aulac
mlmtrrordel6o dloilmmi *.ìupxr athftqia.accnnadctinlo(e
dfé dellalw rcfe<l,ro uho frm
4p frguiworgrco cgrr-indof.il-inudti
gr'moftdlcFoilelsio.liq'-ktqY'
I no fo bo ndrrc drcmro rmuu
- quel| perc l(O&Od!ffilnoila(B(S@lclqU,(ft
tuffiJ Prd dtròo oo rntu
rrc@ nrn Drldn d.F.Entsctkre ftac tn
rhe lrusoe uir abhodqar
g5iiÉrprai; !'.pottori dr:qtr.ftr ffiio. h
Mr ooi rbro fql rmc dm rollc aimto f§o dt*l uni *ffi ét il h@ drlliuin
l-eT$!d-f@:Tt.dr:gtiodelb-fdrmtil
htueu*rr".r'"'or"tlrr.tl* "
tu du6 4paur elcorcomp(trdo mria dk rrà fr:j.i t.r miftri ft Ur h@ddh
Guudat,mltoqurdr ldue fprlle
uiopadvtmcirhe fqtmdd @@
cirdiffio(ffio:{tdrqndlcmf<cdrmbàc
criffie or deracgr.lrlonffia
n.d {oìm Pofilffio'llP€nk rrcglrm qu'
.$i, *i
d...i*.r te
omr
ralle
.r
I
lbi(&rtffiFmgNgMdrhkàffilr
Allhor tu laPrun utr po.ho qoet4
o*.c,aline.i"liano:ad mmc!"oirIt"
faitrrct!< umufim 6:4up
pma no fait.rct!"
6l4up
<hc nellagodcl chuor mcrr dunta
"mufim
lermclrooal&r.m tutr orm
iamdotu;do Frbq.'J.lr-b6.Ngnirc;dd
k Gf. di,ui d{aiFe i qEft. ft ffi(di(- Dl
Ecquutoadreqmlece/
rcfa
e{h ldua feluraoae afma
e
r
I
om rdù@.drkiift'h I@i arJ@lirìi I
qrrrtrdmEdoGpnescodi ctrifto?.depffi h6b(i,iGmddtdpfcct lìt:oi".m;e
iwln l2,medrmoft ànf olri luu(rc (cnind.to.tfÉ pffi .diffi tklliqu:lt ÌrsoFlAo[
trhr@k
ldrorn(ad.ffroa$ftundofiErhhcffidof!da@i@Éncdpil@&.Hit
e
.ll)@rniac{ill1mt
p@kM
btxlerdlr
ad
adh&ftrà
^ccL1r^tez.za
81
La stessa opera dopo il restauro
eseguito qualche anno fa (sch. 10)
BCS
forte interesse ber la cultura ebraica, testimoniato dall'alto nurnero di edizioni
prese,nti.
Un altro elemento che caratterizzò la
cultura Tetteraria di questo periodo fu
I'affermarsi della letteratura in volgare
che raggiunse piena dignità di espressione
artistica dopo un lungo dibattito teorico
(TRISSINO, ...).
PETRARCA, BOCCACCIO e soprat-
tutto DANTE sono presenti in Sardegna
con un alto numero di edizioni, come pure i classici del '500 (ARIOSTO e TAS-
so ..,).
82
Due delle nurnerose xilografie ehe
illusttano Ia << Divina Commedie »
commentata da Landino (sch. 11) BUC
CoNsreNrruus
LAsceRrs,
1
Er-otemata, De litteris graecis ac dipbtongis;
Abbreuiationes graecae. Iseguonoi: Oratio
dominica et salatatio Beatai Virginis; Sym-
bolum Apostolorunu; Euangeliunt secunàum
Jobannem; Pythagoms, Carmina aurea; Pho-
cilides, Moralia. Yenezia, Aldo Manuzio,
8.1II.1495.
[166] c., 4"; ill., gre,, rom., tringua grc., lat. - Fregi e
iniziali incise. Testo greco e latino a ftonte. Leg.
moCerna
in
mezza pelle.
BUC
- Inc. 122 (d:t. TGI
5693)
Costantino Lascaris, grammatico e umanista bizantino, nato a Costantinopoli nel 7434 e deceduto a
Messina nel 1501, fu tra coloro che più contribuirono a tiportare in luce e a tar conoscele i classici
greci. Dopo la caduta di Costantinopoli venne in
Italia, insegnò il greco alla Corte di Francesco Sforza e poi a Roma, Napoli e Messina, acquistando lar-
il
ghissima fama.
*'§k-= rhe
il*t:ilatlÉ?Ì I*quila r:';l*
trtr*"i.;-,iràraÈ L+;rf* rt*, E ef*:l
,,
'-h* ia
AuuoNrus Hrnrurrer'
2
in librum peri Hermenias. Yenetiis, apud Aldum, 1503.
Comnaentaria
11441 c., fo1.; gre., lingua grc. - Ep. dedic.: « Aldus
Pius Manutius Ro. Alberto Pio Inclyto Carporum
Principi. S.P.D. ». Note di poss. mss.: « Nobiles
Andr. Baccallat >>; << Est Collegii Sassaritani Soc.
Iesu ». Alre note mss. a margine. Leg. in perg.
BUS
Si tratta di una preziosa edizione aldina. La lettera
di dedica ad Alberto Pio, principe di Carpi, è per
la prima volta sottosoitta 'da Aldo con il soprannome Pio, da1 nome de1 suo grande amico e protettore. L'Autore visse nella seconda metà del
VI sec. d.C. F-ilosofo, figlio di Ermia e scolaro
flrg*it
ffc,*gr{= a i::*ti**r rl:* L*ui:r* t*ì[r ..
f*nro;- crnir) Éfitli.t pruiur-' r-'' di Jit
11,1.1..;{,19
.,{}****e
ir' Érrtrt;'t*
t: Ii §:-iìtiil
<< Genealogia degli dei » di
Boccaccio. Fro-ntespizio (sch. f5) BSAC
La
di Proclo ad Atene, fu poi, come il padre, a capo
della scuola alessandrina. È noto come espositore
di testi platonici e aristotelici e come matematico
e astronomo.
3
Prxoen
Oltmoia - Pvthia - Nemea - Isthimia - CaL'
timac'hi hymni qui inueniuntur - Dionysius
d.e situ orbis -- Licopbronis Alexandra, "'
Venetiis, in aedib. Alài, et Andreae Asulani
Soceri, rnense Ianuario MDXIII'
L161,
)73 p., Bo; gre., lingua grc' - Leg' in
AEsopus
5
Fabulae. Trad. Laurentius Valla. Valencia,
Lope de la Roca, 28.IX.1495'
72 c., ill.,4u; got., lingua lat. - Iniziali calligrafiche.
Alla c. 1v un'incisione in bianco e nero, arricchita
da tratti in inchiostro rosso, raffigurante il Crocefisso inserito in un rombo con Maria e Giovanni, ai
quattro angoli i simboli degli Evangelisti' Legato
con: Inc. 1J0 Pnar,qnrs. Epistolae e con Inc.
112
Epistola de
BrrNenpus CrenapvalmNSIs, santo.
gubernatione rei lamiliaris. Leg. in perg. (Ripr.).
BUC
nttràr,
'Accanto all'edizione del
Caratteristica di'questa edizione è l'uso da patte
del Manuzio di caratteri più grandi rispetto a quelli
solitamente usati per opere dello stesso fofmato'
Apsopus
4
Libre del saui he clarissirn labulador Ysop
rsroriat e notat als marges del libre ara
'nouament corregit. Estampat en Barcelona,
en l'estampa de Iaume Cendrat, 1590'
107, 12) c., 4o; rom., cors., lingua cat - Numerose
incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati
Rossellò
». Leg. in rnezz^
Perg.
BUC
Le Far.tole di Esopo ebbero larga didfusione ne1
mondo classico e in que11o medioevale e diedero
origin" a varie raccolte e compilazioni' Con lo svilup"po de1la stampa ne vennero {atte numerose edi,ioni, i" varie lingue, come questa in lingua cata
1ana, che riporta un immaginario ritratto dell'autore'
84
TS.A
- Inc.
XVI
sec.
111 (cir.
in lingua
IGI
rlrl;i &jIfll$l
&ÉTV§§r pA B'ɧrs,il {,:§r'
D+TTÀ ?§g(
79)
catalana
si espone una tiproduzione tratta dall'esemplare, ri
t.r.,to ,ni.o, di un incunabulo contenente le favole
di Esopo in raduzione
Lucaxus, Mencus
latina.
ANNePus
6
Lucanus LPharsalia). Venetiis, Apud Aldum, MDII.
[1?9] c., 8o; cors., lingua lat. - Tit del libro I:
M. Annei Lucani Ciuilis Belli, liber primus. Ep.
dedic.:
«
Aldus Ro., Marco Antonio
Mauroceno
et Equiti clariss. S.P.D, ». Nota di poss.
ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò »' Leg. in
Veneto
pelle.
BUC
i testi editi tra 1a fine del XV e i primi anni
del XVI secolo sono particolarmente rinomati per
la loro validità estetica e la loro correttezza quelli
pubblicati dal veneziano Aldo Manuzio e dai suoi
iuccessori, il figlio Paolo e i1 nipote Aldo, detto il
Giovane. I1 Manuzio adottò ne1Ia stampa particolari caratteri inclinati, noti come caratteri « aldini »,
o corsivi, o italici, e che vennero denominati
Tra
II{ YÉNHTIA,
J1
1
.
n
91 "., 1,'r;i?- f
'g'..'
Tre delle 1] incisioni contenute nella
Genealogiae deorum
BUC
<<
»>
(sch. 14)
anche
<< carattere cancelleresco »> o <<
lettere veneziane ». Le edizioni del Manuzio sono note come
« edizioni aldine ». Si tratra per 1o piri di testi di
autori classici, come i1 Lucano che si espone,
ticamente gradevole nella sua essenzialità_
Ovrorus Nesò,
este-
Pusrrus
Metamorphoseon Pub.
l
Ouidii Nasonis
Sul-
ntonensis Libri XV. Raphaelìs RegiiVolterra_
ui luculentissima explanatio, cum nouis Iaco_
bi Micvlli uiri eruditissimi additionibus... ye_
netiis, apud Hieronymum Scotum, MDLIII.
L4), 162 c., fol.; rom., cors., gre., lingua lat., grc. Incisioni. Ep. dedic.: « Clariss. viro Iacobo Spie_
giellio Iur. Vtr. doctori etc. consiliario regio, Iaco_
bus Micylus s.>>. Nota di poss. ms.: <(Éri fiUt.
Rosello
>>
e alte depennate. Leg. in rnezza petg.
BUC
Edizione commentata e illusffata di un classico della letteratura latina, stampato da una famosa tipo_
grafia veneziana.
Tenelrrus, Pusrrus
Pub. Terentii Eunuchus latine et
gallice
enarrata... Adiecintus Iodoci Vuillic/tii-Com_
mentariolum in eandetn Comoediam. Lugduni, apud Theobaldum Paganum (excudEbat Bartholomaeus Frein) U.O.ftIIi.
L201, 354,
t18l p., 80; cors., rom.,
Iingua lat.-fre.
Iniziali incise. Nota di poss. ms.: << ex libris
saris Capucini Casalensis
note mss. passim. Leg.
{uoco.
-
Cae_
1713 ». Numerose altre
in pelle, con impressioni a
BSAC
Publio Terenzio Afro, famosissimo commediogra{o
È:im6lxknlryil !fl
oEdgoris
ùn ùfi pte
Pagina della famosa
Epistola dedicatoria del
Daa"tn"aon"
(sch. 1l)
.,
»>
del
Decametone
(sch. 12) BCC
conservato nella BBC
latino, nato a Cartagine ne1 195 circa a'C' e morto
nel 759 circa, arrivò a Roma a1 seguito de1 senatore
Terenzio Lucano. Si introdusse ben presto, grazie
al successo delle sue commedie, ne11a migliore socie-
romana. Per rispondere alle esigenze di questo
mondo, i modelli greci di cui si servì furono arricchiti e contaminati dal1e influenze latine' G1i argomenti de11e sue commedie sono g1i' amori contrastati che si risolvono felicemente. 11 suo linguaggio,
a dillerenza di Plauto, è il latino parlato del1a so-
tà
cietà
'cn{Etb
tn&n)
co1ta.
N4eruuzro,
I
Peoro
Commentarius in epistolas Ciceronis ad
ticum. Y'enetiis, Aldus, MDLXI.
At'
l7l, 429 c., 8o; cors., lingua 1at' - Ep' dedic': « Ad
Illusrissimum et Reverendissimum S' Angeli Car-
dinalem, Pontificium in Piceno Legatum, Rainutium
Farnesium Pauli Manutii in suos commentarios
Ciceronis epistolarum ad Atticum praefatio »' Nel10 stesso volume è contenuta l'opera: « In episto1as M. Tullii Ciceronis ad M. Iunium Brutum, et
Ciceronem {ratrem, Pauli Manutii commentarius >>. Sul front. nota di poss. ms. « Est Collegij Turr. Soc. Iesu S. Ioseph»>. Leg. in perg'---.
ad a
BUS
tt
P. lvlanuzio (Venezia 1512 - Roma 1574), umanista
e tipografo, figlio di Aldo il Vecchio, ricoprì a
Venezia la catledra di eloquenza e impiantò e ditesse
la tipografia dell',Accadetzia
Veneziana
o
del-
Fama avendo come collaboratore Nicolò Bevi
,lacqua. Scrisse anche altri commenti agli scritti di
Cicetone. I suoi commenti alle Orazioni fittono
pubblicati postumi a Venezia nel 1578'1579. Tra'
dusse anche le Filippicbe di Demostene.
la
AlrcuteRl, DeuYB
Comento
86
10
di Cbristophoro Landino liorentino
t*.al 't
1Fr
<<
>>
<<
falsa giuntina
di
Boccaccio
»>
F'rontespizio del dizionario del
Bercheure (sch. 24) BSAC
sopra la comedia di Danthe Alighieri poeta
fiorentino. Impresso in Firenze per Nicholo
di Lorenzo della Magna a di XXX dagosto
.*,rl*.err'.
.4*ia
..';:.'!(,.
M.CCCC.LXXXI.
[...ì c., fol.; rom., lingua ita. - Note mss.: << Proprietà del Barone Pasquale Tola ». Postille mss. passim.
Leg. in pelle su piatti in legno e borchie.
BCS
La presente edizione che contiene due incisioni di
Baccio Baldini sui disegni di Sandro Botticelli, as,
sieme al Monte Santct di Dio de]r Vescovo Antonio
Bettini (Firenze 1171), tappresenta il piri antico 1ibro con incisioni in rame (cfr. « Nuova Sardegna »
del 9-XII-1952).
Arrcurr,Rr,
Dexrs
11
Danthe Alighieri Fiorentinct historiadct. lCol
commento di Cristoloro Landino). Impressa in Venetia, per Bartholomeo de Zanne da
Portese, MDVII.
t101, CCXCVII c., fol.; rom., lingua ita. - Incisioni.
Nota di poss. ms.: « Ghiani Michael a Seulo a Seu1o 18,11 »; indice ms. dei nomi e altre note mss.
Leg. in
perg.
BUC
Si tratta di un'edizione della Diuind commedia di
Dante commentata da11'umanista fiorentino Cristoforo Landino, precettore di Lorenzo i1 Magnifico, c
illustrata da numerose piccole xilografie.
Boccaccro,
GroveNNr
p
Il
Decamerone di M. Giouanni Boccaccio.
lluouamente corretto et con diligentia stampoto. Impresso in Firenze, per li heredi
di Philippo di Girnta,
152-/.
81
Doppia pagina illustrata delle
<<
4"; Ìom. cors., lingua ita. - Nel primo foglio
guardia appare 1a seguente nota ms.: « Non è
Rime
»>
(sch. 21) BBC
284 c.,
di
la contraffazione
fatta a Venezia nel 1729 da Stefano Orlandelii coi
tipi del Pasinello v. Gamba « Serie dei testi di
1a celebre edizione ventisettana ma
lingua
»
pag. 55. Leg.
in
mezza pelle.
BCC
Si tratta della famosa falsa giuntina: Cft. Mostra d.i
manoscritti, documenti e edizioni. Firenze. Biblio'
teca Medicea Laurenziana 22 maggio - 31 agosto
1975. Cettaldo 1975.
BoccAccro,
Grove.NNr
F:ft^rflffiffisqh$rffi
ÉRC()'tìtNri),
ì*''
tÀ7
Yl, l:*.:,
,l,i r.tmr ilrAr{ri}
tr'Y!
É
ryl
+{
,H; ;;r,:il,ililif i;.ii;:i;:;:., ;../-d
.41.s1a.*ls1.4{4,r11,,ar
/-''
;d,
.l
ffi
li;:jd:;;:fl,Ii'.lr,1l',lnJjl" 11,
1",.:*ra,I
@.r !, ,"^,1 JrA.a t tù
1,.1 l.ùttttù
r yà
f, -t
tr"-i
#
T
13
t
'
Venetia, appresso di Filippo et Iacopo Giunti, ,e fratelli, MDLXXXII'
tl0l, ,85, 3il
nardo Salviati a << Iacopo Boncompagni ». Sul. r.
de1la prima carta, trascritte a mano, le considerazioni sull'opera del Gamba. Leg. in pe1tre.
questa una delle numerose edizioni dell'opera
ultimata in pochi anni fra 11 1349 ed
il Dfi. L'opera rappresenta una svolta nella letteraitra italian4 in quanto, abbandonati i vecchi
ideali de1 Medioevo rapprcsentati dalla Dioina Corumedia di Dante, si apre ad una nuova visione de1la
realtà, più indulgente e piìr libera negando ogni
forma di ipocrisia e di gretto moralismo.
Bocceccro,
GrovlNnr
Genealogiae deorum; De montibus, silois'
fontibus. Venezia, Boneto Locatelli per Ot-
taviano Scoto [23.II).1494.
88
ffhy
gia.unymr*
§wwfrf*
lTr;iano,,! gd ian rc, e' Ì r, o .l i rnan r e',
7
Pilyìt*ttdoat$ ti .,tjltramonte.t
ilcltf,t
r:f]^., rr)fJr]ro".q Fi,al{rr-..1:*[.nrcnio
Ilu,{rgr*+t,r"r
lit1r), &rir:tIr pe}Lr\} rr:*i tt
! tun',,
'
c*i u:,,,r.r , i; 4rlpon". i"n",r, vr.,c, f i t .n
I
cr,,rI,u,prt,:,.
llr
l" rr;rìlrri,,rlq r v4 13ran.ic
I
I mu'u a lai, chq t'":i rrg ì1. n :i u{ r !, ìrr* ,ul :.ìlI
f optr*I u r,..,.r ru1. rrt ltet,'rrt.r lnt$r {r!i 1.,ìt
rr I ! ,r & ar(frPjtil';r'arl, I'ro
' *,'-n'1l'"'
j:§11{+
'"tf}i:r41 4. nl1;pe1' 1rr {;aril+i {nr;rli,r,l *;;'
''fl
! r}
[ fic,rl:i ,.:', h, r.lr!d *,, irpure, l..1nalr ;tcce.
.
i
fr
r
{crr
{6
&l fl,.""{,\}_[u.
fl,""1,r1 tu, ,p],,
uLr.rrr
virttJ{:-fÀflrf,trLe,l!È[
r4r vp.tutufÀn,tttIe,]!Èr
14
if*lirì *§ww\nil
primixrd*rd,
rald* :
,4il1w rhertinti d, t rt.rnCailo, t Ltori
ÀJo.flraro iì mr,piit,,: t lr
fa, *, fiiia,
BBC
boccaccesca,
f,xro
t# Effr*.i
W #tSr
n'É* s;
digtwi*,ffiowrr*;1.
Leo-
È
I h,{#"
;Si ftr**/do,
X mrnil trn{* rp+n1fuf*d
p.,4o; cors., lingua ita' - L'esempl.
è mancante de1 front. Iniziali incise. Ep. di
H-
(";:{,t§${SaiH+:Hii#
In
Decarnerone.
Ii
fttg & ieur[r &,l.au.
]t,]'
lt,]'
t
M_u/'e,;hin r_o\iofirtmrco
fowarc
::ìltt :qntlit t* nt, fiernntt arrefet
:,:hÈllqnlo
etbo
ft /*lwc al {wont wrtnte,
à:idtr l'anrntt nuffià llppttl.t :
y1r c*yd o;ye rl,ù1;gr;r mrud lentéNttr
Et da,lata m'r.,rii§ì
*A n*" *wfrrili,
LT #;ffi;Pl ;l
;#/::&x'r#:f: i
..
*
Particolare
« Fabulae
162 c., fol..; rom., i11. Lingua lat.
non coeva in mezza pelle.
BUC
Noto incunabolo
Note mss. Leg.
- Inc. 11 (Cfr. IGI
112),215 lma 2D1,
»>
di lettera
capitale delle
di Esopus (sch. 5) BUC
[3]
c., iJ1., 4o; cors. rom., linAl molto
M. et Eccellente Sig. Carlo Grotta Cancelliere e
Consigliero del... Cardinale di Trento... ». Alla
c. [9]: «Priuilegi del1a Incoronatione del Peuarca,
Orso conte dell'Angui11ara, e Giordano uno dei {igliuoli d'Orso, caualliere, dell'alma città di Roma,
gua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: «
1800)
de1la compilazione enciclopedica
del Boccaccio, in cui ,1'4. rifonde notizie di
argo-
mento mitologico, tratte da numerosi scrittori
clas-
sici. L'opera, che fu dedicata a Ugo IV re di Cipro,
comprende 1l incisioni schematiche relative alla genealogia di ogni divinità. Fa seguito ,un dizionario
geografico composto da1lo stesso Boccaccio.
». Alla c. [11]:
senatori...
«
Testamento
di
M.
Francesco Petrarca Tradotto per quelli che non
sanno lettere >>. Sul front. e nel v. del front. appaiono n,umerose note mss. Nel v. del1'ultima c. Ia
notl ms. riguarda Madonna Laura. Leg. in
mezza
pelle.
BoccAccro, GroveuNr
La
genealogia
B.SAC
de gli dei de Gentili... con
la spositione de sensi allegorici delle lauole,
et con la dicbiaratione dell'Histoire appartenenti a detta rnateria. Tradotta per M. Gioseppe Betussi da Bassano. In Venetia appresso Fabio, et Agostino Zoppini Fratelli
MDLXXXI,
l8l, 26
Ne11a
2'
c., 40; cors., lingua ita. - Iniziali incise
c., ep. dedic. di Gioseppe Betussi a.l...
Conte Collatino di Collalto ». Nota di poss. ms.:
« Di Stefano Alexandti Medico ». Leg. in perg.
<<
BSAC
Si tratta della raduzione della Genealogia deorum
(vedi scheda n. 13) de1 Boccaccio, fatta da Giuseppe
Betussi, vissuto {ra il 1512 e tl 1573, scrittore egli
stesso, cotrettore e consulente editoriale presso i
Giolito fu apprezz^to voTgarizzatore dell'Eneide o1tre che delle opere del Boccaccio.
Si hanno scarse notizie biografiche de11'4. Nel 1514
lavorò all'edizione di Virgilio con il commento di
Servio per la stamperia di G.A. da Sabbio; nel 1554
curò la pubblicazione de1la Divina Commedia personalizzando i testi con curiosità editoriali. Si dedi
cò soprattutto all'opera perarchesca pubblicando le
Rime con ùi excursus su Laura e sui ,luoghi che la
videro protagonista. Importante è 1'apporto dato
al1'opera
del Petrarca e all'antica poesia provenzale.
Auaors
de Gaula
Gaulaf
1526.
.
17
lEl
sexto libro del Amadis de
en casa de Juan Varela,
Seuilla,
214 c., lol; got., lingua spa. - Acefalo, il tit. e le
note tip. si ricavano dal coloph. Nota di poss. ms.:
« Este libro es de don Francisco de Guzman... ».
Leg.
in
perg.
BUS
Vrrrurrrro, AlrssANnlo
Il
lo
di nuouo ristamputo con le Fidi Trionfi, con le apostille, e con piìt
cose utili aggiunte. In Venetia, appresso Nicolò Beuilacqua MDLXIIL
Petrarca...
gure
Amadigi di Gaula è il nome de1 protagonista del
notissimo romanzo cavalleresco, la cui prima edizione (Saragozza, 1508) è in prosa castigliana. Le
origini de1 romanzo, libera e geniale imitazione de1
ciclo bretone, sono però sicuramente piri antiche.
Numerosissime furono le edizioni, le traduzioni e
89
r
Frontespizio
<<
e
Compendium
ebraica
colophon dal
»>
di
grammatica
di EIia Levita (sch. 29)
BBC
le continuazioni: dai 4
voJumi originali divennero
presto 12 in Spagna, 21 inFrancia e l0 in Germania.
Hrsronre
-*ffii@i!ry+..
1B
de Aurelio y Isabela hiya del rey de Esco'
cia... L'histoire d'Aurelio et Isabelle lille
du Roy d'Escoce. A Bruxelles, par Rutger
Velpius, 'libraire et imprimeur iuré, a l'Ai'
gle dor, pres de 7a Covrt, 1596.
166 p., 8"; cors. rom., lingua spa., fre.
- Sul {ront.
nota ms. Leg. in perg.
BUS
Fortunato romanzo sentimentale di ispirazione boccaccesca atribuito a Juan de Flores (Lerida 1470
ca.). Dell'opera si ebbero numerose edizioni in piir
lingue con testo a Jronte, usate anche a scopi didattici.
-?1n
luv
COflPENDIV![
lerElir Iudri uatfis
I 6c
onrimir tribris Per
ls.biftianc Munft",
ruEréifulatum.
BASILE.AE A§NO
il. D. :(:gV II'
HÀSIL§À§ l{.PV§ IO. FROI}'
ANN0 11, n- )ÈX\111" lt/t§N§E
r(1À R T
ARrosto,
Lupovrco
19
Orlando Furioso da M. Ludouico Ariosto
traduzido en romdnce castelldfio por Don
Hieronynao de Vrrea. En Barcelona, en casa
de Claude Boruat, 1564.
l)1, )I5 c., 4o; rom. cors., lingua spa. - Iniziali incise. Ep. dedic. di Hieronymo de Urrea: « A1 muy
alto y muy poderoso sefior don Phelipe Principe de
las Espaflas sefror nuestro >>. Precede I'opera un << soneto di Don Ivan de Aguilon».
Ieg in r.r*'U*
Quest'edizione dell'Orlando Fuiioso testimonia 1a
fortuna e 1a diffusione in Europa dell'opera ariostesca
90
in tutto ii XVI
secolo.
IO.
,'i .:}r,il" :1rilff*dif,w,#$lmi@m@,f,fli
L'alfabeto ebraico descritto da Elia
Levita (sch. 29) BBC
Tesso,
Toneue.ro
20
Gierusalernrne del Tasso. Con le ligure
d.i Bernardo Castelli, et Annotationi di Giu-
La
lio Gaastauini e Scipio Gentile. Genova,
ap-
presso Girolamo Bartoli, 1590.
1,1, 255, 71, l7l, 40, [8], 4o1 cors., ,rom., gre.,
lingua ita., Lat., grc. - Ii nome dell'editore si ricava
dal coloph. Front. inciso; numerose incisioni in ra-
me. Ep. dedic.:
«
A1 molt'illusue sig. mio
vandiss. il sig. Francesco de Femari ». Leg.
con impressioni in oro.
in
osset-
perg.
BUC
Famcsa edizione della Gerusalenume liberata, con
incisioni in rame del Carracci e di Giacomo Franco
su disegni del pittole e incisore genovese Bernardo
Castetrlo (o Castelli), amico e collaboratore di Luca
Cambiaso.
irr
21
Delle Rime del Signor Torquato Tasso parte prima e seconda, Insieme con altri colaponirnenti del medesimo. In Venegia, Aldo
Ddld&
d
cffil srt, iW
g b6(f arilu
113
ItandT1
c.P$ tod T(ù ffib
rl cuelk i
t
h
? r I un
tr-ffi.y st
tddthfGhtk
urwlp
A,dc DÉ
# I fflefiÉip
Tdtt
ITesso, Toreuero
g.
E h
§
zd,
4
1
Ain §.il.lÉ §{' .urn
trf ùfl fi ,ilri ' ffil
§rrr Schia ntf
.
XtPt
Ifts.t**fi,
*
Manuzio, 15821.
122), L44, 276, |16), 84,
ll2)
p., ill., 1.2"; cots.-
rom., lingua ita. Esempl. mancante del front. I1 tit.
è ricavato dagli Annali delle Edizioni Ald.ine del
Renouard (Bologna 1954) per l'edizione che risulta
identica da,lla medesima collazione, Nurnerose incisioni. Ep. dedic. di Aido Manuzio il giovane: « Al
molto Mag. Signor, il Sig. Cav.... Hercole... ». Leg.
rn
Perg'
BBC
Le rime del Tasso (Sorrento L544 - Roma 1595)
sono legate alla sua vita di cortigiano e alle sue
sventure: ,le stesse in cui si trovava quando ne1
1-582, anno di edizione di quest'opera, il Manuzio,
ll
91
7T
Frontespizi di alcune opete di
Notturno Napolitano (sch. 22) BCC
in occasione di un suo viaggio a Ferrara ebbe modo di visitarlo nell'ospedale di S. Anna, in cui si
trovava a causa deI logorio mentale e delle manie
di
persecuzione che l'affliggevano.
NorrunNo N,cponreNo
fSIoS+ §€ llofturno
?i enpalrtail§ 3$tl;rlo
Sndouini z miracoli De ol,
cuni5ingBniiqualivsn
noDinanciolomcon
qunr§ri /fi\lri§
r ?cbrrio
ultoDcrSotffrno
9àpolitano.
22
Egloga de Notturno Neapolitano inteilolluu'
tori Mitio et Arcario.
s.m.t.
t8l c., ill., 8"; rom., lingua ita. - Un'iniziale incisa. Sta
con: ID. Tre sestine di Notturno Neapolitano noue
all'torose...: ID. lndouini et ruiracoli de alcuni zingani; ID. Sogno Amoroto cone Madonna Sirena
ap?dre d Notturno... con alcuni sftambotti in sua
laude cornposti per il detto; ID. Testamento aruotoso col1 alcuni sonetti e ruandriali antorosi composti per Notturno Neapolitano; ID. Viaggi e cosmoglapbie di du.e peregrini luno (sic) in stanze l'altro
canzone composti per Notturno Neapolitano; ID,
Opera noon attorosd di Notturno...; ID. Disperata
di Nocturno Neapolitano Adua. Impresso in Perosia, per Cosmo da Verona ditto Bianchino dal Leone; s.d.; ID. Opera de Notturno Neapolitano ne
la qual si contiene un capitulo in laude dil Sanazaro, el alcuni strambotti amorosi in comparatione;
lD. Visione et aaticinio de la diuina creatione della
Sanctita dil Somrto Pontilice Hadriano Fiamengo
Tortosa... [Roma], s.t., 115231; ID. Opera noua
atnolosa come uil galeotto.., ua dinanzi un conuito...
à dimandaua elemosina... composto per Nottutrlo.
ID. Opera Noua amorosa da Madonna Syrena Neapolitana nelaqual aisonno (sic) capitali epistale;
impresso Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.;
in
ID. Serenata amorosa de Notturno Neapolitano...
Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.; ID, Capi-
tulo de pdrtitd. de Notturno Neapolitano...; lD.
Cosrnographia di Notturno Neapolitana. Cosa noua.
Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d. Nota di poss.
ms.:
«
Er libris
Monssemati Rossellò
». Leg.
in
BCC
92
I
É6logn;tntcrloqu
u
tort
IJlitio:z Scbario .
,:DIrio {ncomcnrio 6 dicc.
ffi#*#I'trffi,
fel mcllo
Elx i prsri:gll giardinrgl( bruoli:c gtiortl
Lc cr«sdtle ullq(cmp:e msi
9olcaro cfcr ruoi ga0dil:c ruoi oepoul
Ér bor colmo oc affernlic pics oi 6r0i
§ro quc0e obfcorc:lolti r ofptl monr[
Soliqgo:effl raro:c tog:{nrofo tloi:
fon g'l orncoi occenri:ou(ri ? conil
oc rnc fqnlllante ccr6:e oolcc !oce
Étx lacesno $ t fB,ffr z ft or i fouti
l'Iri.io loltro{ porlor:ronto ml
A
fbc per rp ldir bumiflo ltn6ue 0lcIno
Do ellctto c0ocuprtffo:e qucllo focc
É cbtba felre:e pnfpcro I ouunt
J6cb( altra lten3g:qucllo a mc conuicnfi
f,be bo conra loquo:foco:fol:e lune
fc mot (ofù grou fer nri prnfi
flon remcrormi qscl cbio recclo. fuggo
O
nBocr
f
fer rrn
fe r oc
mici oannl I
fpinl o«cnli
Particolare della legatura restaurata
della
<<
Divina
C,ommedia
» (sch. 10)
Legatuta del dizionario del Betcheute
(sch. 24) BSAC
BCS
Per molto tempo identificato con
il
peuarchista
Pier Antonio Caracciolo o con il poeta Antonio Caracciolo, Notturno Napoletano risulta invece, dai
pirì recenti studi, un anonimo « prolifico irnprovvisatore girovago del Cinquecento >> del quale non
si hanno notizie sicure. fnteressante è notare che
l'opera esposta è inserita in una miscellanea tutta
dello stesso Autore: segno tangibile
delfinteresse
del possessore per q.uesto autofe << sommetso »>. Vedi: Zarrnrrnr, A., Il notturno napolitano - Catalogo
delle edizioni, in « La Bibliofilia », LXXVIII (1976),
pp.
duni per magistrum Iacobum Sachon impressa. Anno dorn-ini Millesimo quingentesimo
decimo sexto...
trgl C., {o1.; got., lingua lat. - Le note tip. si
ricavano dall'explicit. Iniziali incise. Ep. dedic. del
curatore « Iohannes Bekenhaub >) ai lettori. Note
di poss. mss.: <<Est Collegij Ca,laritani Societ. IeCCCI,
su >>;
<(
ex libris D. Mon. Rossello ». Leg. in pelle
con impressioni a fuoco su assi di
,legno.
BSAC
107-188.
GenzoNr,
Touueso
L'bospidale de' pazzi incurabili.
23
In
Piacenza,
L'4., vissuto {ra iI XIII e XIV sec., {u grande amico
del Petrarca e monaco prima francescano poi benedettino. È noto per essere stato il primo ad aver tradotto in francese llopera di Livio e pet aver cutato
una famosa enciclopedia più volte ristampata.
lHippo'lito Tromba, 15861.
ll4l,256, [28] p., L2"; cors., lingua ita. - Le note
tip. si ricavano dallÌep. dedic. del1'editore Hippolito Tromba « Al molto mag. et eccell. fisico, Sign.
et patron mio oss.mo il Sig. Alessandto Piazza>>.
Iniziali incise. Nota di poss. ms.: « di Clemente
Santelli ».
BUS
nel 1549 a Bagnacavallo
ravennate e mofto nello stesso centro nel
1589, scrisse alcone bizzarre opere di varia etudizione che si inseriscono nel quadro della letteratura manieristica presecentesca e che ebbero una
certa fortuna ua la fine del XVI e tr'inizio del
Tommaso Garzoni, nato
nel
XVII
sec.
Gorenrus,
BnRCHEunr,
PrBnRu
Prima pars Dictionarii in qua dictio quelibet per literas alpbabeti iuxta congruentias
distinguitur ut quan? lacillime omnia in ea
cofi.tenta reperiantill continet quorum dic'
tiones bis literis incipientes A.B.C.D.. LrS-
25
Lexicurn sylilphonutru quo quataor lingua/um Eroopde fanailiarium, Graecae scilicet,
Latinae, Gerrnanicae ac Sclauinicae concordia consonantidque indicatur, per Sigisruun-
dura Geleniuril quarutam' per ociurn licuit
hon oscitanter edituru. Basileae, apud Hieronymum Frobenium et Nicolaum Episcopium, MDXXXVIL
[28] c., 4o; rom., gre., lingua Lat., ger., grc., s1a. I1 nome dei tip. si ricava d,a\ coloph. Alcune iniziali
incise. Ep. dedic.: « Sig. Gelenius Hieronymo
Frobenio compatri suo S.P.D. >>. Nota di poss. ms.:
«
24
Srcrsuuxnus
Ex libris Monsserrati
Rossellò
,r. Leg.
in
rtezza
PCTg,
BUC
L'opera esposta è un breve dizionario multilingue,
che accosta numerosi termini greci, latini, germanici e slavi, evidenziandone Ia similarità. L'4., Sigrnund Gelen (Gelenius), nato a Praga alla fine del
XV secolo, viaggiò a lungo in Europa, visitando
93
Fronteepizio e cotophon della mra
edizione dell'opera del Saccente
(sch. 11) BUS
anche la Sardegna, e si soffermò a Basilea, che nel
Cinquecento era uno dei più importanti centri europei di attività editoriale, divenendo uno dei ptin-
cipali collabotatori dell'editote Giovanni
,rii.!
lib,,4.
{qni
sfl
$ri§,
rf g"to, i',nuitn.i,, {0inrìrliuÒ
f",,r",,i' i.U.*. cri rtorr.rnra rcir<chm,ro
iinu i.n'prn", "uno,'" t+*oo Ptobm
i"i p,tur.".atn. t,np,rrirrle :t'iuo io, trrri
dtl stoPPr,& r,
rrdrcrno,
rll. rx-irtor
rr-i,,ororl.toppr,E<
pru4crt.
Dru
E!.itu rllt
l.,ierrrn"{ n,r cnr pnrJ& (ri,nÉnÒ I
p(oh,
ir rltrtfture. Io
?orrrnù iuroiitsdl
S,,
Froben.
nritil. & v.ttrl,.6 Rel§rt
Eue Lrvrrt
Lexicon Chaldaicuna authore Eliia Leuita,.
quo nullun hactenus a quoqulln absolutiurn
àeditum est, omnibus Hebraeae linguae studiosis, in prirnis €v utile €t necessarium. Ex'
cusum IsÀae, s.t., MDXXXXI-MDXXXXII.
t74l c., fol.; ebr., rom., lingua ebr., arc., lat. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in petg.
BUC
.MARIAESAf;*:;
CENTIS SRADIAT
n
*tu*1:,,i;liftìx;,.,*"*
milir,.& rliiP'ua
e
locutiooum
clis Pcrncfcllrria:
hIVNC PEIMVM IN I.Y.
ccm
cdirr.
li",rnunrn',rIrrcor;rr..nr',iYcliltBmbrrredt&u&
i;
4il.orr . h J r.r',r L'J ruo,., * vrrur ott";nr frprrc di qncllr, thqn[
iJr.u In gu'i,4rrr.'nrr!irr orcnrcdr uunrooorimorp6iO{
Prrr_( tiJ )',r r'.,, re' & 'luih vuolc.
I
PruJ.ln r...'.r..S.mechum
I
I rrrrr,r- r, r,r c, r r,r pr,,yrr r < rl opulenti: nulqurm.
FJr. I r l !lJ il'rtuDt LLlr ltru,rna lConrr
Vril r.r. r ur.,ratciln(drr rct{obrulrrobilhrrlu.
Il.c rrr.,l,, . ! .r, I ,rqtr lit, uorcrtur.
O ,r.r l: ,.a. 1t, i. tnquinrt hic ptcfros laticce
I Jcnr i, I +' | (-) uid lacisl àPlcxuB irqBiaci illc fim
Ln rnil , nÒ lrcn.brcuI oota il 26?' tr
Per ch' alcuoi ancorr non 6 conicataao dell'rutorful
hÒ iggiunro l€ fudrltÈ.
P0ll!r,trr
LAYS
Nel Cinquecento si sviluppa 1o studio delle lingue
orientali ed esistono tipografie in grado di stampare testi in caratteri ebraici, arabi, etiopici ecc.
In una di queste tipografie, costituita ad Issny,
nel \(ùrttemberg, dall'erudito Paolo Fagio, venne
pubblicato questo dizionario di Elia Levita (vedi
anche scheda
n.
28).
CesAS, Cnnrstoear DE
LAS
27
Vocabulario de'las dos lenguas toscana y c4stellana... En Venetia, vendese en casa de
Damian Zenato mercader de libros (impresso en Venetia en casa di Paulo Zanfrctti,
a istantia di Damiano Zenaro mercader de
libros) MDLXXXII.
147),439 p. 8"; rom., cots., lingua ita., spa. - Iniziali
incise. Ep. dedic.: « A1 illusrissimo Sefior Don Antonio de Guzman >>. Seguono 5 piccoli componimenti in versi di vari a.utori. Leg. in perg.
BUS
g4
IoDù Domrdarul
che lcoo Ablautr,
ter.uh.r. rlt..1" tce,,. V. D(;a lè .unr r&u. I
D{rurui, riq".r rlr ìili,l ,' i ( m;lu,n ) iJ rè ilnr ml i,i,d,t r
Frr rr.r t.rc.nèr ni r,r rè lerr d i n p it,ir mld8. r,:,m,bg,rn,p, l
!l,u.r r. r: ., r.ne rcculhJ.'orÉ huile,tssqdi,ucgo e rtqulr
r..rt .c$ rrr , o. 3c l ri .r rr 6 ru.r ro . ri in yorl'r vetfi i r1 1dice,
26
RIVILEGIO,
Mict
DEO §EMF EE,
7 crrurc*rTbcolog*,{f
g qptùtr,ìt'
llrcr 4g*n[r
t$p#riù
rput l+lcphn Crechir*!&n;r
,
'l
:,,ti..i
}
iÌi
,lr;ii
*! *
l;;i;'
qfdi-flr
Frontespizio dellk Ortando Futioso
in spagnolo (sch. 19) BUS
Umanista sivigliano de1 XVI secolo, autore di un
Vocabulario de las lenguas espaiiola y toscdfia che
ebbe molti elogi da1 Cervantes, il Casas tradusse
anche il 71bro Cosas Marauillosas del mundo di
Julio Solino.
»>
T
[
« Trionfi »> di Petrarca commentati
dal Vellutello. Numerose e
particolarmente belle
(sch. 16) BSAC
RIoNFI
DI
le
incisioni
lv{85§S&,;,,
Francelco Petrarca,
COLI"A ESPO§IlrIONÉ trl lrlt'rxSER
AL ESSANDRO VELTVTELLO.
28
BorzeNro, Unsexo
Institutiones grdecae grammdticde. Venetiis,
Aldus Manutius, 1497.
l2lll c., 40; rom., lingua lat. - Il quaternione b è
preceduto da 2 c, che contengono degli <( errata
corige >). Vi sono 2 c. sciolte mss. in lingua latina
che sembrano Iar parte di un codice di grammatica
del sec. XV. Esemplare privo de1la 1eg. originale e
mutilo del primo quaternione.
BUS - R.A. 51 (Cfr. IGI 10.029)
Dd*ìonfoà,4rnare.
r t-réoo,cbtiro
u a i nit i loft
?fr lrdoLt nc.
ni l\ /t
Qn?. l.
-",,T1
Prima grammatica greca scritta
Eue Lpvrra
in
:.'",Ì::li
l?,:ì;
IYI,,,ir,'eu,r",a.ri,r
wdidùillgifi lt'!,([tgii
i priicipid i. H!-
dsnna hnrr !'cr3 irtrrq,oHrò.
§r .onle tti lsi , ,;sq.!tronllè
latino.
29
Corupendium Hebr. Gramruaticde, ex Eliae
qrl Sonero. q,.iù&'tF;,1.l|.tt Tawa:e fufunct'fu dL?itot*
ti . (,rs ò1ixtlt I hùe, ri Lto
ui ruh
..ili iI .rLh
d,
oelì . e .,Iìr{ il{;hD
aotrcr p.lcrnrr ko-iltlto,opgio,no.
o,t
..o,,sti'tt,s,,.,.tp,",o.,t,iti§,*.
or,gLÌ i! $il!ì P $1t t
Lfr
rD,lso r.l !r"no
.ns.s, r';!r'
;,J';':"1:.i,ff;''::,,',,,ì::
'l'.Jx.
'Ì ruo ._ D,
&t(oildoilb mb.n(dio rl chtclo lo:Ò ,
oi,d6
irt
llh,nL
Dt 'l_d.nc
drl
BÈdo
? dsll'.soE r;r q8l §o§{d$ I|
o a' ogni [éfcio ii cot |a{!a riÈùrÉ r
X r
flrlriJ
Iudaei odriis et optimis libris per Sebastianum Munsterum cotxcinnatum. Baslleae, apud
Io. Frob., mense martio anno M.D.XXVIL
[48]
c., 80; rom., lingua ebr., 1at. - Front. e coloph.
1578
». Leg. in
incisi. Nota
di
poss. ms.:
perg.
<<
Laurentius Caroldus
BBC
Grammatico ebreo, nato a Neustad ne1 1472 e morto a Venezia nel L549,1'A. dimorò a lungo in Italia,
protetto dal cardinale Egidio da Viterbo, al quale
insegnava llebraico e per i1 quale copiava mano-
scritti in questa lingua. Publicò molti scritti su
questioni grammaticali.
95
l-
Pagine dalla bizzalra oPera del
Gaizoni « L'hospidale de' Pazzi
incurabili ». (sch.
TnrsstNo, GreN
Groncro
DÉ ?-rzzl.
30
grarnmaticbetta di M. Giouan Giorgio
Trislino. Stampata in Vicenza, per Tolomeo
Ianiculo, MDXXIX.
La
fopra Ia Pazzia.
ZANDo Hiei wtlto
lellì cdlmantello
L'Holpedal t*o ceù(fun
Gian Gioigio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e
morto a Roma nel 15-50, è uno dei più noti lette-
Garyoai,
ui fattiaùrcilcapo
rati italiani del Cinquecento; scrisse varie opete
letteratie e grammaticali e prese parte attivameflt'e
?acbc qd Dio chcrcggc li bnfutì,
E alt dnc flclh porte la lot uaa
nurn rnilia, et alia pueris per necessdria: nttll.c
prirnum in lucem àdito. Vici Aequensis, apud
Iosephum Cacchium, M.D.LXXXV'
Iesu
p., ill.,8o; rom., lingua lat., ita. - Numerose in-
di
rpnaice@fueihùni;
lllcn ò il brco della vallb ìmmu,
Et d làddò il ffi rci, cll da qj!ìeu ia q
Cotufu>c*dnàfretau;
Oiilc à
c& tonwì t*to ùaao,
afu4làtuopuhfate!èa
enPhgawilrtwtr?:Wà\L
31
Partiunt orationis instructio, plura elocutio'
291
à
molhello;
alla polemica letteraria nota come « questione del'
la lingua ». Il Trissino teniò tra l'altro una riforma
dell'oitografia italiana, introducendo le lettere greche e .d ul, distinguendo le vocali i e u dal'le semivocali j e v e la zeta sorda (z) da quelia sonora
(§). Le opeie del Trissino, come la Granmatichett.a
.rport^, ii{l.ttooo nei caratteri a stampa la gtalia
proposta dall'autore.
cisioni. Nota
GARZONI
A TIIOllASO
BUC
Menre
DI
Theodoro Angelucci.
cors., lingua ita. - Le note tip. si tica'
vano dal coloph. Leg. in mezza pelle; esempl. re'
Saccnnrn, GroveNNr
BUS
2rf
CAPITOLO
t28l c., 80;
staurato'
2r)
poss. ms. « Collegii Sassar. Societ.
>>.
BUS
LovrsAnorlr-l, ORAzIo
32
L'eleganze toscone e latine d'Orazio Lom'
barditL. In Fiorenza, appresso Giotgio Mafescotti, 1587 (1586).
l2O, ]L?,8l p. 8"; rom', got., cors', lingua ita' - Nota
di
poss.
ms.:
<<
Libro di ms' Giovanni Botticini [?]'
Anno 1822 ». Leg. in
cartone.
BCC
Giovanni Maria Saccente, nato a Raiano Peligno,
visse nella seconda metà del XVI secolo. L'edizione,
molto tara, è segnalata da alcuni repertori senza che
si sia mai avuto riscontro con l'esemplare. Cfr. P.
MrNzt, La tipogralia napoletana nel '500, Firenze,
L'A., letterato senese vissuto nel XVI sec., si occupò
soprattutto di questioni grammaticàli e linguistiche,
nelle quali si schierò a difesa del dialetto senese
1974, pp. 116-117.
specialmente
96
in fatto di
pronuncia.
SI]SRIA
STOFìIAMILITARE
lncipit dal << Chronicon... » di
di
Cesatea (sch.
Eusebio
1) BUS
<< Se si considerano nel loro insieme
le-opere storiche dal '400 al '600 si può
affermarc che la storia costiruisce la iarte più cospicua della letteratua 7aica,
accanto alle opere di diritto e prima della filosofia, della medicina, defla geografia, delT'ate militare ». (A. Teneàti,-La
Storiografia in Europa ).
Fin dal '300 7a storiografia, soprattutto sotto forma di << cronache » in volgare,
lt il mezzo più diffuso in Europa- per
descrivere ,e tramandare gli ,urr"rrimàti
di un popolo o di una città.
gli umanisti, formatisi sulle opere
- C^ol
di
Sallustio, Livio, etc., la ,storia supera
l'atteggiamenb esclusivamente cronàchi
stico, ponendosi di fronte obiettivi rnorali e pedagogici. Con il MACHIAVELLI
e poi con il Guicciardini si rcalizzò completamente 1o sforzo di cogliere l,occulta ruzionalità della storia, da ffasformare in proposta per l'awenire; una stofia dai cui accadimenti è escluso f intervento di Dio; una storia da cui dedurre
le strutture teoriche della politica.
Accanto ai libii di storia, propriamente
,detta, circolarono numerose òpele che interpretavano il mutamenro che gli ideali
cavallereschi avevano subito per id.zuarsi al mutare dei tempi (CARACCIOLO,
ORDINI ET PRIVILEGI DELLA MILIZIL A PIEDI E A CAVALLO). An-
che 1'arte militare si evolse rispeito
a1
medioevo, ed affinò le sue ricerche teoriche, da una parte lo sviluppo delle armi da
fuoco, d,all'altra la progettazione di forti
ficazioni resistenti agli assedi
97
Prima pag. dal << Liber Chronicarum
di Hattman Schedel e illustrazioni a
margine del testo della stessa opera
»>
(sch. 3) BUS
CeE,senrrNsrs
Eusrnrus,
'l
QBa.ftnff$€rt$$di
Chronicon id est temporum breaiarum. ...a
S. Hieronimo latine oelsam et ab eo, Ptospe-
ro Aquitano, Mattbeo Palnaerio Florentino
et Matthia Pahnerio Pisano usque ad an.
rclÉ on
h4srre
qleÉ
ftIi*a;
7487 continuatum. Venetiis, Erhardus Rat-
dolt Augustensis,
[180] c., 4";
1481.
r-1
got., lingua lat. Provenienza Collegio
dei Gesuiti di
IGI
,#r
Esiste
solo una ffaduzione afmena e questa traduzione
tina di S. Gerolarno, che è incompleta.
§TrnNnn
'lftF
d'&e
3753)
I1 testo greco originale è andato perduto.
RorBwvr.tcr,
*
6tw
Sassari.
BUS R.A. 47 (Cfr.
s$d.,
la-
.Jù
(fi"
2
ffi6
dei
Fasciculus temporurn. YenezTa, Erhard Ratddlt Augustensis, 1484.
L74) c., fo1.; got., lingua lat. Testo illusrato da numerose incisioni. Leg. in perg.
BUS R.A. 74 '(Cft. IGI 8416)
Opera di particolare {ortuna, tr^dott^ in varie lingue ed edita un numero considerevole di volte nei
secc. XV e XVI-
Scuror,r,
HenmureN
3
Liber cbronicaruru. Norimberga, Antonius
Koberger,1493.
[6]
c., fol.; got., lingua lat. Note
Sum magistri Archangeli Bellit »; << est conventus sanctae Mariae Bethleem »; nella c. JSr. compare una nota ms. di commento al testo: << Convincitur de falsitate, nam corallorum piscatio nu1la fit
1201, 296,
mss.:
9B
<<
.ÈÉii
qi{[t
(
@flj
r*; *ii
m*ffi
po4
ffr
,,É, ft
t
Ji
n
i
Soliurt
LX
Incisione rappresentante la creazione
del mondo, dal <r Supplementum
Chronicarum »>
(sch. 4) BUC
del
Bergomensis
(,:rleri, sed tota in mare ad Turres et Castrum AralÌolìcnse attinenses, ve1 ad Alguerium et Bosam >>.
'l't:sto illustrato da numerose incisioni. Leg. in perg.
BUS R.A. 776 (Cft.IGI 8828)
Iìcn 1.800 xilografie di M. \{/ohlgemut illustrano i
pcrsonaggi e 1e città descritti nell'opera che costitrrisce un esempio mirabile della tipografia del XV
secolo.
.flconus Pnrrrppus BBncoupNsrs
,Suppletnentum Chronicarufti. Veiezia, Ber-
lìardino Rizzo, 15.II.1492.
270 c.,
111.,
fol.; got. Lingua
1at. Con
49 xilogr. AlJa
c. Iv una bella incisione a tutta
pagina rappresentante la creazione del mondo. Un ricco fregio incornicia la pagina iniziale del testo. Sul foglio di guartlia alcune righe mss. in lingua italiana, depennate.
[-eg. in pelle.
BUC
- Inc. 16 (Cfr. IGI
5079)
Meno ricco del testo dello Schedel, presenta 45 legni di grande interesse di vedute di città.
BnecclortNr, Poccto
Historia florentina [in italiano] . Trad. Jacopo di Poggio Bracciolini. Firenze, Bartoilomeo de' L1bi, 3.IX.I492.
113 c., fo1.; rom., lingua ita. - À{anca del1e c. 112114; sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, corne nei
mss., per eventuali decorazioni. Note marginali mss.
Leg. non coeva in pelle con stemma in oro.
BUC
- Inc. 28 (Cfu.IGI794l)
Poggio Bracciolini (1380-1459), umanista roscano,
ricoprì numerosi incarichi, tra cui quello di cancelliere della Repubblica Fiorentina; scrisse, ua l'altro,
99
f
Adamo ed Eva e l'uccisione
di
Abele
dal << Supplementum Chtonicarum
(sch. 4) BUC
'>
il periodo storico che va dal 1350 aI 7445 (pace di Lodi). Riscoprì
nurnetosi testi di autori classici, quali Lucrezio, Ci
cerone,. Quintiliano, Stazio e Valerio Flacco.
la Historia florentina, che comprende
VAcAo, Guespnro Fernrcro
nB
6
Cronica de Aragon. Sarugozza, Paul Hurus,
t2.1x.L499.
I
[28], 180 c. i1,1., fol.; got' Lingua spa. Alla c. 1r
un angelo che regge uno scudo inquartato; in un
quartieÉ i q,uattro mori con la benda sulla fronte.
I1 nome dell'A. è ms. sul (fon't. Una incisione alla
c. 208r; ir.iziali e fregi xilogr. Nota di poss. ms':
« Ex libtis Monsserrati Rossellò »>. Leg. non coeva
in
perg.
BUC
- Inc. 68 (Cfr. IGI
10014)
Gqaberto Fabricio de Vagad (sec. XV), spagnolo,
monàco di San Bernardo, scrittore, fu cronista del
re Ferdinando V. L'opera pir) importante è, secondo
Palau y Dulcet Antonio; Manual del librero hispa'
no-americano, Barcellona, 1925 vol. III, la storia
del Regno di Aragona, oggetto in Sardegna di particolare attenzione per l'incisione con i quattro mori,
ma che non ha mai goduto di credito {ra gli eruditi,
malgrado l'autore dichiari di aver consultato diversi
preziosi archivi
Josreuus
di
Barcellona.
Frlvrus
7
De bello judaico; Antiquitates iadaicae; De
antiquitate judaica contra Apionem. Venetiis,
Albertinus Vercellensis, expensis domini Octaviani Scoti & fratris eius, 1499.
3
»;
100
1
c., fol.; rom., lingua lat. Note
Biblioteca Betlem »>; « Bononiae. 1554 libris
« Aprobatus iuxta regulas expurgatorii novis-
Llll,
mss.:
260,
<(
§a.\
#..§Y,»tKh
4#
2 incisioni della «Cronica de Aragon»
di Fabricio de Vagad, nella ptima
sono visibili quatto mori con la benda
sulla fronte (sch. 6) BUC
sime Hispali editi
1632 »>1 <<Correctum Bononiae
ex optimi exemplaribus 1556. Est fratris Archangeli
Belitti »; << Bononiae 1556. Bol. 58 »; << Correctum Bononiae 1557 >>; monogramma cùstituito dalle
lettere ARB e seguito dalla lettera S. Lettere iniziali
incise e postille mss. passim. Mancante del f.ront.
Leg. in perg.
BUS R.A.
I*
8l
(Cfr.
IGI
5190)
Antiquitates judaicae sono importanti perché
contengono alcune notizie notevoli come la prima
menzione del Redentore. Le opere di Josephus Flavius sono state tradotte in varie lingue.
VnrANr, GroveNNr
g
Croniche de la Inclyta Cita de Napole ...
con li Bagni de Puzolo et Iscbia ... Nuouamente ristampata. Neapole, per
lista
di
M.
Euange-
Presenzani de Pada, 1526.
85, L5l c., 40; rom., Iingua ita. Ep. dedic.:
..,
<<
Multo
{rotoflf$ oefirqgon.
.,-,'r',,',.,.ì uo..'
iij.....'.
,:.. , r,oi
-',.....,
magnifico et Excellente Signor, Lo Signore Troiano
Mormile Neapolitano, Patrone et Benefactore suo
precipuo »>. L^ parte finale delf indice è ms. Leg.
in
mezza pelle.
BCC
Giovanni Villani è considerato uno dei maggiori cronisti fiorentini e dell'Europa medioevale. Fu mercante e viaggiò moltissimo in Francia e nelle Fiandre. A Firenze, come guelfo, ricoprì importanti cariche pubbliche.
MecHrevrrr,r,
Nrccorò
9
Il principe di Nicolo Machiauelli al Magnifico Lorenzo di Piero de Medici. La aita di
Castruccio Castracani da Lucca. Il modo
cbe tenne il duca Valentino per amrnazzare
Vitellozzo Vitelli, Oliuerotto da Fermo, il
101
T
Riptoduzioni da Salazat << L'histotia
de la guena de Aftica » (sch. 10) BUS
signor Pagolo, et il duca di Grauina. I ritratti delle cose della Francia et dell'Alamagna. 5.1., s.t., MDL.
l4l,
106 p., 4o; cors. rom., lingua ita.
- Riratto del-
l'A. su1 front. Ep. dedic.: A1 Magnifico Lorenzo
di Piero de Medici ». Leg. moderna in mezza perg.
<<
BUC
Le opere del Machiavelli vennero inserite nell'Indice dei libri proibiti e furono perciò in gran parte
sottratte durante l1Età della controriforma al circuito
del mercato librario. Quello che si espone è uno
degli esemplari superstiti di un'edizione cinquecentesca, nota come << edizione della testina », pet il
ritatto del Machiavelli che appare su,l front.
SAlAzAn, PBono
nr,
]o
Historia de la gueta becha colttra la ciudad. de Africa. Napoles, en casa de mastre
Matla, 1552.
l4l,
1,20 c.,
inscritte
dedic.:
fol.; got., lingua
in una cornice
<<
spa.
Tutte le p.
sono
incisa. Iniziali incise. Ep.
Protrogo dirigido
al
lllusrissimo
seffor
Don Pedro de Toledo Marques de Marques
de
Villafranca Visorrey lugartheniente e Capitan General del Reyno de Napoles: por Pedro de Salazar
Vezino de Madrid ». Leg. in pelle.
BUS
Pedro de Salazat, soittore e militare spagnolo al
servizio di Carlo V e ,Filippo II, motì probabilmente
nel 1576. D lui si conosce anche: Historia g primera pdrte de la guerra que Don Carlos V, emperador
de los Romanos rey de Espafra y Alenania, raouiò
contro los principes y ciudades rebeldes del reyno
de Alemania, sugesos que tuuò., edita a Napoli nel
l54B e a Siviglia nel 1552.
102
Frontespizio
&gli « Otdini e privilegi
» (sch. 16) BCC
della milizia...
Nosrneoelrus,
MTcHAEL
11
Iani Gallici lacies prior, bistoriara bellorunz
ciuiliunt... quae Micbael Nostradamas iam
olim gallici in lucern edidit... ab anruo L534
ad annum 1589. ... Latine redditus atque
explicatus per Io. Amatus Chauigneum, Sequaruln) et quidem Bel.lenserru. Lugduni, ex
typographia haeredum Petri Roussim, 1594.
1401, 336 p., 4"; cors., rom,, lingua lat., fre.
Iniziali incise. Ep. dedic.: << Henrico IIII. Christianiss. ac. potentiss. Franciae et Navarrae regi Io.
Amatus Chavigneus, foelicitatem »>. Nota di poss.
ms.: << Augustinus ». Leg. in perg.
BUS
Le profezie
o
<<
centurie asffologiche » del Nosta-
damus, medico ed astrologo francese, lo resero famoso fra i suoi contemporanei e particolarmente
fra i maggiori regnanti d'Europa de1la sua epoca.
Alcursr,
Gelesso
12
Dette lortilicationi di M. Galasso Algbisi da
Carpi arcbitetto dell'eccellentiss. signor duca di Ferrara. Libri tre... 5.1., s.t., MDLXX.
- Front. inciso;
Ep. dedic.: «Alf inuittissimo
L621, 406 p;, fol.; cors., lingua ita.
numetose incisioni.
Frontespizio delle << Croniche... » del
Villani (sch. 8) BCC
Imperatore Massimiliano secondo Cesate dugusto »>,
datata Venetia MDLXX. Nota di poss. ms.: << Colegi1 Cil"aritani Scholarum Piarum ». Leg. in perg.
BUC
Ttattato sulle fortificazioni, scritto da un architetto
famoso nel XVI secolo, che lavorò per molti and
a Fetrara, al servizio di Al,fonso d'Este, per cui progettò varie costruzioni d'interesse militare.
E§ÉHH${Jnl
S{l}u
rflouiarfifirrc Hi
€*m Èliuilrgis,
Xilografie rapptesentanti otmi e
macchine da guerta (sch. 17) BFT
Grnoreuo
Meccr,
13
Delta fortificatione delle città. D. M. Girolaruo Maggi, e del capitan.Iacomo Castriot'
to, ingegniero del cbristianissimo Re di
Francia. Libri IIL In Venetia, Apptesso
Camillo Borgominiero, al Segno di S. Gior-
gio, MDLXXXIIII.
t3l, 136 c., fo1.; rom., cors', lingua ita - Testate
e iniziali incise' Ep dedic': « A1 sereni,tsimo Ferdinando Arciduca d'Austria »>. Contiene inoltre: Dzcorso d.i
M. Girolamo Maggi d'Angbiari sopra la
gli alloggiamenti de gli esserciti
lortilicatione de
campagna. Discorso del capitan Francesco Montemelino Perugino, soprd la lortification[e] del borgo
in
di
Roma. Trattato dell'ordinanze, ooero battaglie,
del capitan Gioaacchino da Coniano. Ragionamento
del capitan Iacomo Castriotto sopra le lortezze lino
ad bora latte nella Francia, et in rnolti altri luogbi.
Nota di poss. ms.: « Ex libris Monssetati Rossellò »>.
Leg.
in
perg'
BUC
Volurire comprendente alcune opere d'ingegneria e
atte militare, illustrate da interessanti incisioni.
L'Autore principale, Girolamo Maggi, fu ingegnere
mili,tare, avvocato e letterato, e lavorò anche come
correttore di bozze presso 1o stampatore veneziano
Ziletti; preso prigionieiro dai Turchi a Famagosta,
morì a Costantinopoli.
Ms. cart.;
sec.
ll
1\
J
I':l4
14
Tratado de la delenga de las plagas. Escri'
uiola Don Miguel Perez de Xea caoallero
de la orden de. nuestra Sefrora de Montesa
y San lorge de Alfarna, del consefo d,e Guer/a, comissdrio general de la Artilleria, y à
104
-
:':$Éq\
',fl \
1*i
r!
'
XVII; mm. 300x207, c. 145.
PBnBz DE XEA, MrcuBr-
'. ilr
r iitr
{i
fii
i .$ ii
'E i,
^,F[
:T
,tr t"
,
Xilografie sull'arte della guerra
(sch. 17) BFT
cuyo cargo esta la Superirutendencia de las
lortificaciones del Reyno de Cerderua, por
su Magestad.
Scritt. bastarda ita. presumibilmente autografa. Lingua spa. Leg. in mezza pelle. Il codice ha subìto
alcune cancellature nel testo € le correzioni sono
state scritte sul margine; bianche tre c. 70-71. Nota
ms.: « Biblioteca Sarda presso Don Ludovico BailJe;
1ì, 14 novembre, 1805 ». Nel 1843 fu donato dal
Bai1le alla Biblioteca UniversitariaBUC - S.É. 6.2.28
stantino Magno, menre piìr verosimilmente risale
alf imperatore Isacco Angelo Comneno (XII secolo).
LìOrdine Costantiniano veniva ancora conferito, nel
XIX secolo, da1 duca di Parma e Piacenza e dal re'
delle Due Sicilie.
OnorNr
t6
et priuilegi della wilitia a piedi, et a cauallo
del Stato di Monletato di nuouo rilormato
dal Serenissimo Signor Duca Vincenzo di
Mantoua... In Casale, Per Bernardo Grasso
tratta Stampatore Ducale, MDXCVIII.
Miguel Perez de Xea, cagliaritano (1577-1638),
in quest'opera del modo di fortificare e di fare po-
litica militare.
[1r]
c., 4o; rom., lingua ita. Incisioni. Leg. in pelle.
BCC
Ceneccroro, VrNCrNzo
15
Origen de la Caualleria Constantiniana Angelica, boy dicba Georgiana. 'Por Don Vincencio Leolante Caracciolo conde de Cassandria, ! grdn Pri.or de ta dicba Orden y
Caualleria ... Traduzido de Tosco, y Latino
efi lengua espaiola por Martin Lopez de Vera S.euillano ... Impresso ,en Valencia, por
lor
». Contiene anche vari documenti a
stampa,
l'ultimo dei quali riporta sul retro l,autentica
de1 notaio Petrus
poss. ms.: «
i
di
t
I
Leg.
in
Às.
RrNerus
fl
Vegecius de re nailitarll. s.n.t.
CLXXXXV
c., 1 tav. ripieg., fo1.; rom., cors., ling,ua spa.
Incisioni. Ep. dedic.: « Al muy Illusre y Reuerendissimo Sefror Mattheo Yazquez de Lecce, Secretario de1 Rey Catholico de Espafra, y de su Con-
I
[Vncrtrus, Frevrus
herederos de Iuan Nauano, 1589.
Il0l
sejo
Bernardo Grasso esercitò la sua attività di tipografo
prima a Torino, dove possedeva una propria offici
na, poi a Casale presso il Duca Vincenzo I Gonzaga che 1o nominò stampatore ducale nel 1595.
p., fo1. Insieme di xilogra{ie
rappre-
sentanti armi e macchine da guerra di vario genere.
La sequenza del1a numerazione de1le tavole presenti
ne1 testo risulta spesso errata. Cfr. JeeN Gronce
TsÉooonr Gnapssr: Trésor de liares rares et précieux... Tome VII, p. 271.
BFT
Julianus, datata Roma, 1601. Nota
Ex libris Monssemati Rossellò >>.
perg.
BUC
t
i
I
I
r
i
L'opera racconta l'origine de11'Ordine equestre Costantiniano, detto anche Angelico o di S. Giorgio, la
cui fondazione venne attribuita all,imperatore Co105
r
ARC,FIITETruRA
AR[E, MUSICA
La cultura artistica delI'umanesimo è
imperniata sulla scoperta della prospettiva, Ltna << novità >> dei pittori che diviene
ben presto una fonte di riflessione per
matematici e filosofi (PECKHAM, .'.).
In realtà la nuova maniera di concepire
1o spazio nasce prima che da un semplice
espediente o da un calcolo taffrnato, da
una diversa angolazione con cui si guarda
a77a realtà; la prospettiva è una << forma
simbolica »>, una categoria interpretativa
dei reale ispirata da una concezione dell'uomo e de1 mondo diversa da quella
<< bidimensionale »> del medioevo. Non
meraviglia, dunque, che la cultura artistica rinascimentale abbia sviluppato un
tale orientamento ritrovando le opere dimenticate dei classici, di quegli autori,
cioè, che avevano tanto sottolineato il
significato di un'arte a misura d'uomo:
Vitruvio, innanzi tutto (DE ARCHITECTURA...) e a partire da lui tuttalaffattatistica antica, i cui riflessi più facilmente
utilizzabili sono senza dubbio i grandi
repertori di immagini del passato (CARTARI... PRONTUARIO DELLE MEDAGLIE...). Attravetso Ia rneditazione sul
passato gli umanisti riscoprirono il preiente: la grande architettura de11'ALBERTI e del PALLADIO è un esemPio Perfetto della << rinascenza » delle arti sotto
lo stimolo della perfezione classica. Accanto ad essi dobbiamo porre autori forse
meno ispirati, ma altrettanto significativi
ed importa'nti (LOMAZZO.").
106
Frontespizio e pagina interna con nota
manoscritta dal << Prontuario delle
Vitruvio: frontespizio del << De
» (sch. 14) BUC
lncisioni dal ttattato di Vitruvio
Architectura
medaglie
» (sch. 6) BUS
(sch. 14) BUC
Crv.
^*,cHIT§
&lAaia {trlfi
ftmiri
*.
,
ù
,rffiil,rrry
DgLLE I4IDA6LIE.
@@
III I r\ D oS I o il.,"or, t,in..'"d',ì'. rJ,, r,.,i,.t", .
lr6uil(.1.1 r:rk.tl.nr.i,Doi,
;,J.',",,r,....,.
j-''
edÒFCr'i,.-rro+,-.llr,J'"4!rdov.,no:
Lr.ilu,rc,lo.r
(ù. iùkoÀr'.'n,'!'o r..,oL,
'rl. ùifi.c..Jr Rr.r.1.....
ll ,hc gr (r.,ii rn 6cnc,1, «h" il dr,hr,o,.. n ilù h n r.lr
qù{,ù"Àr' f l,1.. n,cnhridr.&'!drr'E,.ff.Lrlbc
Drc(on, lto rn.Th, "d, I,,,('nJunor H r..,,i'o/.r
h.. LL(o\ J-. -no ni, d ( Ònrnz, & tii i 1,,,. Cc..tr.;
& qpodr.r,:.trilrmc rlo.tuntl"r Itm,, t',tLcr',.'-,,-.n
àtrif" a o, nr,rarr cr ron, r -',o Lnpcr'J-,.,'. 1_ "
i,.C.'na.' ."
.tu r:r! r nijn irli
& rù.c."j,LC..i'no,s
ìi'..'frc( L" 1,8,"c.D,"",.
Rc& i ilJd'.Nro*Erd",,,
jo lh.! -onc BLùr & Ar,lJfr.il.qh,R. Jc*l Hrnnr.ru.:_on
r"«. l"rr: a v.nrq r.u, ro,'lrii ru'Lì hu.r. v Fr rr,i
n,,rLL Th.r jn. c'r- l n:o loroiù'rr.on frmeÌPr,.1r f ,'.
mdo.e J,1 .. liEn,'r.,mrmc'r. Iw.L?ro.e &' 1.r. . L 1
1' i
,.IdN'o n' d I: s-.1 r.,Ò I t'il!r',".\',.JF!r.(rr..l''
qi L'r f, - r.- ìo
;;.,'..".:."i.tr*"h+,r.i.rnd"r
liJ.',,i"
Rcd" r,, I É.o r:. Àlon Tl*oJùi:od'n,arh n,
Iiil.Db.uil" Lh'{.
co&rn..r.L.\';d,
? ft l.rtJ
?-t ftT€
DEL PRONTVARlO
DE
Lf, MÉDA6LIE DE !IY IiLY.
tu,.& fulgmri l.uonrln, & donnc.drl princrpro
dcl Mondo rnliuo elprcftnr. t.mpo, cotr
lclorr irc
iu compenJro
raccolrc.
$'
F
i
.*t
Ev Doi\l
A É:h.r J' I ion. floLi: ÀiltnrL ù
r;l:ed, r 1...J,..o,' ,r,J..1.. "rLr(ftLn cr lìc ir!'
"r 's
,nrj:;-. rn,ù,r.,"iÌr'. 1...r,-.''ì.r'i, cq,.,, & I' s
ll
'àìiià i inqfi aat'u wiht lt 4rrfi i
nllL{{n tt si nsrc I i.fffi tÉ'/4" LF f"
iiiirlii, aul+'a.fa itrn frtjuv,&
L t *t lz nk i*rtu fiY & t lsn'ltb n
hr
i"il''J' ii.r-u..' "
":, i t MJ.-'re' o'')qu'r r''
;ì1,:ìi ;;ì:i,i;,;,,1, t $, t t.,. L t, ft ilh, il rL.&'
o.i
IN
LIONÉ, AI}IRESSO
À-q-v'rrro§!rrtjt!_
rt§,
dir
?
wl,go 3, g't. P nxi ùrc|
6Y-
,
i t *iii t, Énu /* M/. É41. f
.
Pl.
*.
Lettera capitale miniata dal Corale
trecentesco di Oristano (sch. 10) ACO
di toffe cahpanaria dall,opera
di L.B. Alberti (sch. 4) BUC
Studio
Pncrue»1,
JoHN
1
Prospectiua cornmunis [precede] Facius Cardanus, Epistola Arubrosio Grillo IMilano],
Pietro da Corneno, [ca. 1480].
[],01 c., i11., fol., got., lingua lat. Molte fig. geometi
che e incisioni schematiche ai margini del testo. Nota
di
ms.: << Calaritani Coltegii Societatis Jesu >>. Sono rimasti bianchi gli spazi, lasciati come
nei .mss., per eventuali decorazioni. Leg. non coeva
it
poss.
mezza pelle e
carta marmorizzata. Legato con Inc.
63: Lutius Mundinus;
Tractatus de anathomia humani corporis, Pavia, Antonio Carcano, 1492.
BUC
- Inc. 62 t(Cft.IGI 738I)
Peckham, francescano inglese del XIII secolo, fu
uno dei principali rappnesentanti della reazione del_
l'agostinianismo francescano contto l,affermazione
dell'aristotelismo domenicano che si compiva per
di
opera
S. Tommaso.
Vrrnuvlus, Porrro
M. Vitruui De Arcbictetura libri decen ...
additis, Iulij Frontini de aquedoctibus libris
plopter materiae alfiniiatern. Impressum
Florentiae, per haeredes Philippi Iuntae,
M.D.XXII.
141, 4-192, 24 t18l c., 8"; cor., lingua lat.
Numerose i11. Ep.; << Iuliano Medico frater Io. Iocundus. S.P.D. ». Ircg. in cattone.
BCC
Vituvius, Marcus Pollio. Architetto e
ingegnere rosec. aC.). In età. avanzata scrisse De archilibri decem, nel quale ra,f,fronta la complessità
problemi dell'architettura, da q,uelli tecnologici
(I
mano
tectura
dei
e
distributivi a quelli più generali
di
estetica.
Il
107
L'<<
Architettura
»>
di L.B, Alberti:
frontespizio e medaglione riproducente
I'effigie dell'autore (sch. 4) BUC
trattato, che di questa materia è l'unico completo
che ci sia stato tramandato dall'antichità, pur essen-
do noto e citato nel Medioevo, fu << riscoperto >> nel
1414 da Poggio Bracciolini e per tutto il Rinasci
mento divenne manuale indispensabile per ogni ar'
chitetto. La prima edizione a stampa fu pubblicata
a Roma a cura di Fra' Giocondo nel 1511. Nurnerose altre ne seguirono fino a quella di Daniele
Barbaro con tavole di Andrea Palladio.
SeRrro,
..
SsnesrreNo
3
Regole generali di architetturd di Sabastiano
Serlio bolognese sopra le cinque mafiiere
de gti edilici ... Con nuoue additioni. In
Venétia, per Francesco Marcolini da Fotlì,
Arnrnrr,
LBoN
Berrrsre
L'architettura di Leonbatista Alberti, tradotta in lingua liorentina da Cosimo Bartoli
Gentil'buomo et dccademico fiorentino. Con
la aggiunta de disegni. In Firenze, appresso
Lorenzo Torrentino, MDL.
404, l22l p., fol.; rom. ,cors., lingua ita. - Front.
con cornice; numerose incisioni, rir. dell'A. Ep.
dedic.
di
Cosimo Bartoli: « Allo Illustrissimo et
Eccellentissimo signore i1 signore Cosimo de Medici
duca di Firenze »>. Note mss. sul front.: << Collegii
Caralitani Soc. Jesu >>, << Expurgatus iuxta Indicem
Hispanum anni L612 ex commissione Dominum Inquisitorum Pintor, et Benavides. Calari, 4 decembris 1613 ». Esempl. censurato. Leg. in mezz^ perg.
BUC
MDXXXX.
in lingua italiana del De re aedilicato-
LXXVI lma 74] c., CLV p., fol.; cors', lingua ita'
Traduzione
Segue: Il terzo libro di Sabastiano
Serlio bolognese, nel qual si figurano, e descriuono
le antiquità di Rona, e le altte cbe sono in ltalia
semplare, così come
Front. istoriato; incisioni. Contiene: Libro
quarto
di arcbitettura.
e luori d'Italia. Ep. dedic. ad
4
«
Alfonso d'Aualos,
ria, scritto in latino da Leon Battista Alberti.
di
il libto
L'e-
degli Apopbtbegmata
in questa stessa
Cagliari ne1 mese di di-
Erasmo da Rotterdam esposto
mostra, venne censurato
cembre de1 1611.
a
IN
gran Marchese de1 Vasto, et luogotenente generale
de ia Maestà Cesarea in Italia ... ». I1 libro terzo
è dedicato « A1 christianissimo Re Francesco »>. Nota di poss. ms.: << Ex lihris Monssemati Rossellò
>>,
Leg. in mezza pelle.
BUC
Sebastiano Serlio è uno dei ptincipali teorici delI'architettura de1 Cinquecento. Nato a Bologna nel
1475 e motto a Lione ne| l554,1avorò come archi-
tetto in Italia e in Francia. È questa la sua opera
più nota, il grande trattato di architettura di cui il
IV libro venne pubblicato per primo nel 1537,
seguito nel 1540 dal III libro. La presente edizione,
del 1540, riunisce appunto i primi due libri dati
alle stampe dall'autore.
108
Apprefl'o
PerrAoro, AN»nre
5
I quattro libri dell'arcbitettura. In
Venetia,
appresso Bartolomeo Carampello, 1581.
4 t. in 1 v., fol.; tom., lingua ita. Front.
racchiu-
in
cornice architettonica incisa. Iniziali incise.
Ep. dedic. dell'A. a.: « Molto Magnifico mio Signor
osservandissimo il Signor conte Giacomo Angaranno ». Leg. in perg.
so
BUS
Palladio, Andrea (Andrea di Piero della Gondola)
(Padova 1508-1580). Grande protagonista dell'architettura de1la seconda metà de1 '500. Iniziò la sua
cariera come tagliatore di piera a Padova. Principiò
i*t*
M,-l). L
TTIRENZ
kru
t*Ltt',*if;
*e'
Tmilim
ImpÉlfor Du(a1..
* 8*a"'L!'!1't*'
l*'
*k
Ancora un'incisione dall'opera di Leon
Battista Albeti (sch. 4) BUC
Pagine con incisioni da << I quattro
dell'architettura » del Palladio
(sch. 5) BUS
libri
corne architetto nel 1540 con la vil1a Godi di Lonedo. L'anno seguente {u a Roma per studiare l'antichità co1 celebre letterato G.G. Trissino, suo protettore. NeI 1570 ebbe 7a carica di Proto d.ella Serenissinta continuando ad operare anche in altre
regioni italiane (progetto facciata S. Petronio a Bologna e palazzo comunale a Brescia). Scrisse Le anticbità di Roma (Roma 1554), I qudttro libri del-
l'arcbitettura (Venezia 1570) con l'elaborazione del1e tavole per l'edizione commentata di Viruvio di
Danietre Barbaro (1556).
PnoNtue.nro
6
delle medaglie de più illustri, & lulgenti
huornini et donne, dal principio del mondo,
insino al preseltte tenxpo. In Lione, appt€sso Gu§lielmo Rovillio, 1553.
Lsl, 172, l4l, 247, t71 p., 4"; rom., lingua ita.
Ep. dedic. del tipografo: « A Ia Sereniss. et Christianiss. Caterina Regina di Francia
e'note mss. passim. Leg. in
>>.
perg.
Numerose ill.
BUS
Dizionario Biografico da Adamo ed Eva
fino
aI
XV secolo. Contiene circa 800 riratti in medaglioni
incisi su legno.'Tra i disegnatori famosi sono rico.
nosciuti Georges Reverdì e Claude Corneiltre de
L'Haye.
Canrenr, VrrucBuzo
7
Le inzagini de i dei de gli anticbi ... raccolte
dal Sig. Vincenzo Cartari.. . In Lione, aptesso Bartholomeo Honorati, 1581.
11041, 474
p., Bo; cot., rom., lingua ita.
rose incisioni. Ep. dedic.
Este ». Leg. in cartone.
a:
« 11
Nume-
S. Cardinale
da
BCC
lo9
I venti, la pena e le streghe da Le
imagini de i dei >> del Cartati (sch. 7)
<<
BCC
De11'A., nato a Reggio Emilia ne1 l5)I ca., si hanno
scarse notizie biografiche, se non per la sua attività
che si svolse prevalentemente a1la corte esteirse. -Le
Imagìni de i dei sono un ftattato su11a iconografia
de11e divinità classiche che il Cartari compose xicorrendo alle fonti tardo-rnedievali e alla Genealogia
Deorum del Boccaccio. Quest'opera fu un punto di
riferimento per scrittori e artisti del XVI sec. come
i1 Vasari; ad essa si ispirarono anche i coreografi dei
tfidsqiles inglesi e 1e feste in maschera tardo.rinascirnentali.
Louruzzo, GraN
Paolo
B
Trattato dell'arte della pittura, scoltura, et
architettura, di Gio. Paolo Lomazzo milanese pittore, diuiso in sette libri ... Con una
tauola de' noftxi di tutti li pittori, scoltori,
architetti, et maternatici antichi, et moderni.
In Milano, per Paolo Gottardo Pontio, a
instantia di Pietro Tini, MDLXXXV.
t401,700, 127 p.,4"; rom., cors., lingua ita'
-
1
qualche iniziale incisa. Ep. dedic.: « A1 Serenissimo Principe don Carlo Emanuello, Gran duca
di Sauoia mio Signore >>. Contiene anche testi poetici del Lomazzo e di altri autori. Nota di poss.
ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg.
ritr.;
Pittore manierista di rnediooi capacità, G.P' Lo-
fu anche poeta e scrittore d'arte:
lasciò infatti una raccolta di Rime e il ptesente uattato, iri cui si fondono spirito mistico medievale e
mazzo (75)8-1600)
motivi propri
de11'estetica rinascimentatre.
On»rNB DEr CAVALTERT Dr Seu GroveuNr
9
DI GERUSALEMME
Statuta bospitalis Hierusalent. la loanne Baptista Rondinelli edital. S.1., s.t., t1586?1.
)9 tav., fol.; rom., cors., lingua
repertori riportano due edizioni di quest'o-
16l, 203, t16l p.,
1at.
110
-I
Pagina dal Messale dei domenicani.
Le incisioni sono di un allievo di
Carracci (sch. 14) BUC
pera, entrambe de1 1586, e una variante, forse de1
1588. Front. inciso; numerose incisioni. Ep. dedic.:
de Loubenx Verdala S.R.E. Cardinali Amplissimo ac
« Illustrissin'ro ac Reuerendissimo D. Fratri Vgoni
Ord. S. Ioan. Hierosol. Magno Magistro... Ioannes
Baptista Rondinellus... apud Sanctam Sedem Apostolicam Orator». Nota di poss. ms.: «Ex libris
Monsserrari Rossellò
". Leg. in perg.
i
BUC
Quest'edizione degli Statuti dell'Ordine di Malta
contiene numerose incisioni di ottimo 1ive11o, alcune
de11e quali sono firmate da Pilippe Thomassin, inci
sore {tancese, nato a Troyes e operante a Roma ne1
XVI secolo. L'uso delf incisione in rame, o calcograÉia, si afferma ne1 secondo Cinquecento, sosti-
tuendo nell'illustrazione del libro 1a xilografia, o
incisione in legno, e diviene sempre più diffuso ne1
XVII
secolo.
Ms. membr. sec. XV; mm. ,r0X160: c.
ANrrpouenro E
RESpoNSoRTALF.
Ull.
10
Scritt. got. rotunda di più mani. Lingua lat. kg.
in pelle su assi. I fogli di guardia sono costituiti da pergamene di altro testo. Specchio di smir
coeva
tura mm. )10X250;. rigatura a penna; tetragramma
regolare in inchiostro rosso; notazioni gregoriane
in nero; rubriche molto abbreviate; lettere ornate
e miniate. Le lettere miniate ancora presenti si trovano a1le c. [12]v., l44lr., lfilv., [56]r., t68lr.;
Iacipit: Quoniaru deus magnus dominus ... Explicit:
Surge aruica mea.et ueni.
ACO
che nonostante l'asportazione de11e carte
e delle miniature è uno dei più preziosi che si conservano nella nosra regione, è stato descritto più
analiticarnente in: Grurrauo PrsaNr, Catalogo dei
codici corali di Oristano. Lucca, Tipografia Baroni
11 codice,
191t, p.
47.
Ms. membr.; sec. XV in.; mm. 500 x 350; c. CCVIIII
(c. 199, mancano 1e c. XL, XXXV, CCIII, CCIV,
CCV, CCVI, CCVII, CCVIII).
111
{
Lettere capitali miniate
dal Cotale-(vedi foto del
dorso) conservato nell'ACO
Gneouern
t1
Smitt. got. rotunda di più mani. Lingua Iat. Mutilo
in vari luoghi. Leg. coeva in pe11e su assi e borchie
ai quattro lati. Fogli di guardia costituiti da pergamene con nèumi. Segni di antico restauro. Specchio
di scrittura mm. 200 x 150; rigatura a penna; tetragramma regolare in inchiostro rosso; notazione
gregoriana in nero; rubriche; lettere ornate e miniare. Le leLtere miniate ancora presenti si trovano
alle c. CL r., CLXVIIII, CLXXIIIL lncipit: In
nomine Domini amen.
In
omnibus dominici diebus
... Explicit: Qui/timent Dotuinam spefrent in
adiutor et proctetor
eo
eo/u?z, est...
ACO
Per una descrizione più analitica vedi
cit., pp.
Catalogo...
50-51.
Ms. membr.; sèc. XV ex; mrn, 270x190; c. CCVII
(c. 198, mancano 1e c. XVI, LXXII, CLXX, CLXXI,
CLXXXVIIII, CCIII, CCIiII, CCV, CCVI).
Gne.ouer.B
12
Soitt. got. iotunda di piir mani. Lingua lat. Mancante di leg. Specchio di scrittura mm. 215x155.
Rigatura a penna; tettagramma regolare in inchiosffo tosso; notazioni gregoriane in nero; rubtiche;
lettere ornate e miniate. Le lettere miniate ancora
presenti si trovano alle c. I r., XII r., CXY t. Incipit:
Ad te leoa.ui animam tea/n... Explicit: et in ce/li
aala leti iabileus. Alleluia.
ACO
Per una descdzione più analitica v. Catalogo... cit.,
pp. 54-55.
Anou,
Prprno
13
Thoscanello de la nusica di rnesser Pietro
Aaron fiorentino canonico da Rimini. \mpressa in Vinegia, per maestro Bernardino
112
et
maestr,o Mattheo de uitali fratelli Veni,
tiani, MDXXIII.
l54l c., fol.; rom., lingua ita. - Le note tip. si ricavano dal coloph. Front. in rosso e nero, con cornice.
Iniziali incise, ritr.
de11'4.
Ep. dedic.:
<<
Al
Reue-
rendo, et Magnifico Monsignore Sebastiano Michele,
pattitio veneto, caualliere hierosolymitano, et prio-
re di San Giouanni dal tempio dignissimo Piero
Aaron fiorentino canonico riminese >>. Con es. rnusica1i. Nota di poss. ms.: «Collegii Calaritani Scholarum Piarum ». Leg.
in
mezza
perg.
BUC
Pieto Aron, o Aaron, nato a Firenze nel
1490 e
morto a Yenezia nel L545, fu uno dei massimi scrittori di teoria musicale del Cinquecento. Il Toscanello della rnusica è una del1e sue opere più importanti; tra 1e alre si possono ricordare i Libri III
de instituzione Harmonica e rJ, Trattato della natura
et cognitione di tutti gli tuoni di canto figurato.
DonmNrceur
14
Missale iuxta ritum Fratrunrt Ordinis Praedicatorurn. Sub /euerendissirno pdtle lra-
tre Hippolyto Maria Beccaria a MontelegaLi... Venetiis, apud Io. Bernardum Sessam
et Ba. Baretium, MDXCVI.
136l' 197, I1l, 61 c., fol.; rom., lingua lat. - Data
*+,'tu:
del coloph.: 1595. Front. in rosso e nero, con cornice, incisioni. Stampa in rosso e nero. Con numerosi es. musicali su tetragramma con notazione quadrata. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati
Rossellò rr. L.g. in mezza p:rg.
BUC
Questo messale a stampa, ad uso dei padri domenicani, comprende una serie di testi liturgici, con numerosi esempi musicali, e diverse incisioni, firmate
dall'incisore veneziano Giacomo Franco (1,556-1620)
allievo di Agostino Carracci, e dal disegnatore bresciano Grazio Cossali. Il vol.ume veniva venduto al
ptezzo di 14 l,ire veneziane.
113
VIT\SOCIALE
Donne, Gio@,
Frontespizio dell'opera
Villena
«
di
Isabella de
Vita Chtisti » (sch. 1) BUC
ftdurne
Sono stati raccolti in questa sezione
suitti di donne, (VILLENA) come esempio dell'attività femminile in campo letterario; e smitti per le donne (INSTRUCION DE, LA MUGER CHRISTIANA)
per documentare la condizione femminile
nel '500, almeno attfaverso le regole previste in una fortunata opera di pedagogia
umanistica.
L'arte del cavalcare conobbe nel corso
del XV e XVI secolo uno sviluppo, che
1a pottò a riesaminare le tozze regole della cavalleria feudale, che imponevano animali massicci e pesanti corne i cavalieri con
armaiura che dovevano portare in sella.
L'età pre-rinascimentale e rinascimentale
invece, si pose alla ricerca del cavallo
perfetto con viva passione, dallo studio
't(itr àblcs (6tiicfona nou$lilf t
s or Ioo nrorÉice fofqun[o fittsr
s §o rorì cfirdco n'$cs
1 fl C-fi gifr
I1s*s§hi{tsr{f§
di questo animale fecero
Paolo Uccello, Gentile da Fabriano, Benozzo Gozzoli, per fare qualche nome. alIa sovrabbondante trattatistica (CORTE,
....), che esaminò l'addestramento del cavallo anche in vista dei tornei e giochi
iconografico che
cavallereschi.
Ouanto ai GIOCHI LIBERALI e
D'IIJGEGNO o a quelli con 1e CARTE
DA GIOCO si può affermare che il Rinascimento non ne inventò di nuovi, di
tutti quelli conosciuti moviamo infatti
ffaccia in testimonianze precedenti, ad ulteriore riprova dell'atteggiamento « di
continuità )> come << di stacco »> che la
cultura rinascimentale ebbe nei confronti
del Medioevo.
't14
Siffiffi
ra
I
Cento giuochi... » del Ringhieri:
in basso, la nota di
possesso di una ignota dama genovese
«
frontespizio e,
(sch. 6) BSAO
VtrrrNe., Isegrr,
or
1
CENT
t6l
« napoletane
»
consefvato nella BUS
(sch. 8)
G I V O C HT
LIBE.R.{LT, ET D'INGEGNO,
Vita Cbristi de la reuerent Abbadessa de la
Trinitat. Corregit ab les cotacions ?louament
tretes en los marges las quals lins assi en
fientgilns no son estades tretes ab rnoltes
noaes historles. Bargelona, per Car,les Amoros, MDXXVII.
191,
O
Le carte da gioco riprodotte in questa
sezione fanno patte di un mazzo di
Nrrclhrcntc
th.
M.Iwratio
Rbtgh*rt
Genulhrcno Bologacf *rot*r ,
grn drca L$ri dcfonil.
c., fol.; got., lingua cat. - Front. in rosso e
F
nero; iniziali incise. Ep. dedic. dell'abbadessa Sor
Aldonga de Mont Soriu alla regina Isa;bella I, datata 1497. Nota di poss. ms.: «Ex libtis Monsserrati Rossellò »>; nome dell'4. e note tip. mss. sul
front. Leg.
in
E
{
mezza perg.
BUC
-
Tra
i piri interessanti testi in prosa catalana del
Quattrocento ci è pervenuta questa Vita di Cisto,
sctitta da una suora spagnola, Isabel, figlia del
marchese di Villena, nata a Yalenza nel 1430 e
morta nel 1490. Rimasta orfana all'età di cinque
anni, Isabel, il cui nome secolare era quello di
Leonor Manuel, enuò nei monastero della Trinità,
del quatre venne eletta abbafessa nel 1464.
*-,lNon
it lailo
mpnw
rn.
.orczto rtlio,.
k q..È opt. F. liti rrd
p n
rkr4lt @,ùuffù,. tdh tqt.
"ì' ,fuza
,foka k Po. N t fid Ptieikgi hilÉù ,
IN AO!OGNÀ PEA ANAÈI§O
§àffidL g, D, !t,
ì\
rrilG -
TrnnAClNA, Launa
.:
\r
':,
.
'I
"{l
Discorso sopra il principio di tutti i canti
d'Orlando Furioso. Fatto per la S. Laura
Terracina: detta nell'Acadernia degl'Irucogni-
"
fr-1-:.. .
iil.r -a7
-
\4
|
i.
(..
.'
Ji:tt
ti Febea. Di nuooo con diligenza ristarnpato,
et ricorretto. In Vinegia, Appresso Domenico Farti, MDLX.
88 c., 8o; cors., lingua ita. - Nurnerose incisioni;
1 ritratto de11'4. Ep. dedic.: « All'illustrissimo sig.
Giovan Bernardino Bonifacio Marchese D'Oria ».
Alle c. 86-88 lettere di Anton Francesco Doni. Nota
di poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò
»>.
Leg. moderna in perg.
BUC
115
ill
La poetessa Laura Tèriacina nacque nel 1519 a Na-
poli e morì nella .stessa città verso
il
1577. Scrisse
numerose raccolte di versi che 1e procurarono 1e lodi
di letterati come L. Tansillo e L. Domenichi. L'o-
pera che si espone è una delle piri famose
di
que-
sta scrittrice.
Dolar,Nrcur,
Luoovrco
3
Rime diuerse d'alcune nobilissime, et uirtuosissime dònne, raccolte per M. Lodouico
Dornenichi, e intitolate al signor Giannoto
Castiglione gentil'buorno milanese.
In
Lucca,
ms.: <<Ex libris Monsserrati Rossellò>>. [,eg. moderna in perg.; esempl. restaurato.
BUC
Nel De institutione loeminae christianae, di cui si
espone un'esemplare, ritenuto unico, di un'edizione
stampata a Cagliari, in traduzione spagnola, il grande ,pedagogista e teologo umanista Vives traccia le
linee di un programma educativo per le fanciulle
e indica regole di vita valide per le donne, sia nubili che maritate o vedove, fornendoci preziose no.
tizie sulla condizione femminile nel
Cinquecento.
per Vincenzo Busdragho, MDLIX.
AvvrntrrrmN.rt
D7, D1 p., 8"; cors., lingua ita. - Ep. dedic. indirizzata a Giannoto Castiglione. Note di poss. mss.:
et Modo di oiuer religiosamente
lddio per le Vergini, et Spose di
Giesu Christo. Di dioersi eccellentissimi
Auttori.... Aggiuntoui lo Stadio del Cursor
Christiano, tradotto di latino in oolgare da
M. Lodouico Dolce... In Vinegia, appresso
Gabriel Giolito De' Ferrari M.D.LXXVI.
«
Ex libiis Monsserrati Rossellò »,
rer... ».
Irg.
moderna
in mezzt
«
Hieronimi Fer-
perg.
BUC
Nel secolo XVI numerose donne si dedicano alla
poesia e talvolta entrano a f,ar parte di citcoli letterari. Diversi esempi della produzione lirica femmi
nile sono contenuti in questa raccolta, opera di Lodovico Domenichi, che fu soprattutto traduttore e
compilatore di antologie letterarie e lavorò come
correttore di testi e traduttore per conto degli edi-
tori Giolito e Torrentino.
Vlvns, JueN
4
Instrucion de la muger cbristiana. Compaesta primeramente elt lengua latina por luan
Luis Viaes ualentiano, traduzida despiles ett
romance castellano, por luan lustiniano y a
y
im
pressa ...Callar, por Vincencio Sembenino, im
pressor del R. Nicolas Cafrellas, MDLXXVI
121,217, [2] c., 8"; iom., lingua spa. - Nota di
116
secoTtdo
181,92,67,58,80 p., ill., 4"; rom., lingua ita.
-
Numerose incisioni. Ep. dedic. del tipografo alle:
<< Vergini et alle spose di Christo ». I,eg. in perg.
BSAO
Volurne che raccoglie scritti di vari autori ra cui
Bernardino Scardeone canonico padovano, il Divino
Lurs
gora naeaamente corregida, afradida,
moltacali,
poss
Dionisio Certosino, San Bernardo, Giovanni Taulerio, Bonaventura Gonzaga e Lo stadio del Cusor
Christiano di Antonio Ulstio, già stampato due volte
dal Giolito nel 1568.
Rrr.rcHrnnr,
INnocruzo
'6
Cento Giuochi Liberali Et D'Ingegno, ... it
dieci libri desuitti. In Bologna, per Anselmo Giaccarelli, M.D.LI.
GIi « Awertimenti » per le « Vergini
e Ie spose di Cristo ». pagina con
lettera capitale (sch. t) BSAO
[4), 162 c., 40; rom., cors,, lingua ita. - Capitali
incise. Ep. dedic. detl'A. a1la Regina di Francia. I
diritti d'autore compaiono espressi in questo modo:
<< Non sia alcuno cotanto ardito che quest'opra fra
dieci anni imprima, o uenda, sanze espres.sa commissione dello scrittore sotto le pene ne i suoi Priui
legi contenute >>. Nota di poss. ms.: << Questo libra
e dime Giambrosio Agnese vive Genoua 1654 di
8 Ottobre ». Leg. moderna.
#i,t::i,lllllitilrl.,,
È''
I
,
'
*. '
Ringhieri Innocenzo. Soittore
di
Senatore a Bologna.
e
poeta, ricoprì Ia
Oltre a Cento giuocbi
liberuli et d'Ingegno, ristampati a Yenezia per GiG
vanni Bonelli nd, L553, scrisse anche Il sole, Dialogbì della
lita e della morte.
ÀRTICOLO
rabrL, ralmotc chr alcune uoha I'unodcfidcri, & (pcr non dirl i*
ò chr ( rompi le Édcmerrimooialc. Adqoquc pcr fuggir qucfti nraL , h Vrrginrrà fi antcponcal martimoaio ,
tbnl n parl.,ndo dErh Virginità in quuro è uirtù, pcr le qurlc l huomo li
f#" Ift,"ne d" ugni ano-"".nr1., h p.opoo. fcmfrc a0àcr6 de qucilo,
I
{
BSAO
catica
lrrrri:l
rd
ii"rJia, & cofip.r diuifiodc, ri([i,& canrcnrionc,gtncrrno odi6
gr*.lc Ér loro , & uiuono inlirmc, con gmodi<6mo f-flidio, rnri , rruoè rnaggioril lorrcdio&graurra,quenro pru fono infcp+
rù9
'
.tti hmocodclitkto,
pctartcndqcàDio,& ell'eflirciriodtll.uirrir.onlìnimopiuirbc
rc, « pru pcrfctro.. & Iap«làaarhc con ul'inttnrionc lefrir di u
rirfiG , & fugge ogni .tro <arn:lc, mcitr cllir chiurrra V crgirc:
& di quclh rrl Voginc, l'AFotlolo difc i Le Vct8ioc pcofr lccofc,
cht fono dr Dio , cioè è irrreou e'diuiai pr.caki , & ticoca , conrc
p0ì pimr< aDio, mcdiondo &cqucntmmtclc ofcdiuioc,& rp
.1mmti alla 6lurc : & co diligcnacoafidere & 6 riorde ogni
dl ddlccofc chc appenmgoro dltmor di Dio 5< elle poprie felur, & eno prrlf«c Garadi corpo , !r di fpiriro, cioè p«gucd:tfi
dr ogni immondiri.@1., &d.i Eiriifpiritu.li,& pct adornr16
di runc lc uirò , & rifplcnde rllr ptc(ma dcllo fpofo rdcltc, rlgueldia: Bcari iÉondi dic@., p6.hc crfi ordr$oo tddio. BcnckccAli 6e tlnfodi orti i frdcli,& di turrc I'eniocuirtsofc, nondi
moèfpccieloorcfpoGddlcVagini,lcquaip«amrfuofpr+
auo i fpof cemli , pc cfcr con ruro I'rf,co dèl cmrc intcuic , &
uoircello fpo6 fopcmo,figliuolo unigoirodi Dio,& rd ogni fcrddo & [60l foo, qrdlo cootiomntc ptcgrodo,lodeodo, con-
PERCHE CAVSit IL SIGNORE ET sALVATORE
mllto *lfEugclio hr,inGgrrto , confgli*o, & lo
d*oh ViBrÀiri . Aricolo prim .
D o r o ddr6mo Ermno, gii dicdc e'ficliuo
BA*ozzt, FRaNcr,sco
li
Il nobilissirno et antiquissimo giuoco py-
{lfel
ooe lcggc
grofa,lt Inpcrfat", pir mc
rcdiMoè fuoÉtuo. Qgcl po'polo
fu gtoefi
l:
thagoreo nominato Rytbruomachia, cioè bàttaglia de consonantie de nurteri, ritrouato
per utilità, et solazzo delli studiosi. Et al
presente per Francesco Barozzi gentil'buomo uenetiatlo in lingua oolgale in modo di
parapbrasi cornposto. In Venetia, appresso
Gratioso Perchacino, 1572.
l2l,
24 c., 4o., rom., lingua ita. - Incisioni. Ep. de<< a... Camillo Paleotto. Vno delli Signori
Quaranta della Magnifica città di Bologna ». Nota di
poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Testo
contenuto in vol. miscellaneo leg. in mezza pelle.
dic.:
(Ripr.).
BUC
Ftancesco Batozzi, venezia,no, scrisse varie opere di
argomento matematico e fu ftaduttore di testi scien-
tifici greci. Morì dopo il
in cui venne
1587, anno
ptocessato e condannato ,per sffegoneria
fizio. L'opera esposta è la descrizione
matematico, che l'autore atffibuisce
dal Sant'Uf-
di un
gioco
a Pitagora.
117
Ms. cart., sec. XVII, mm. 80x55, 110x160, c.
Clrre
k
DA
40. Gulozo,
Groco
carte, xilogra'fate e acquerellate, provengono dal-
la fabbrica di Giacomo Drago. Erano state precedentemente utilizzate come rinforzo per la legatura
di alcuni volumi manosuitti del sec. XVIIL
BUS - Sala manoscritti
1580.
t401, 6rl p., 80; cors., lingua ita.
All'Illustris. et eccellentis. Signore,
«
siano Gonzagà Colon'na
na-
poletane.
rato cavaliere,
nel qaal si
di
delle razze, del rrzodo di gouernarli, dornaili
€t frenarli. Et di tutto quello, che à caualli,
et a baon cauallerizzo s'appartiene.
Di
nuouo
dall'Auttore stesso corretto'& ernendato, €,
aggiuntoui
la prima
di rnolte
»; <( Al
Virtuoso, €t hono-
Sig. Claudio Peschiera, Stefano
»; « Al Sig. Stefano Guazzn, Gabrielo FraNota di poss. ms.: << Ex libris Ioannis Baptista Cano. (Multos cumulare libros pretiosa sup
pellex) ». Leg. in perg. Nei tagli doratura e mar>>.
tellatura.
Claudio Corte da Paaia,
tratta della natura de' caualli,
cauallerizzo,
il
- Ep. dedic.:
Il Sig. Vespa-
Guazzn
scati
Conre, Creuoro
Il
10
La cioil conoersatione d.el S. Stelano Guazzo.
In Venetia, presso Gio Battista Somasco,
I
Le carte fanno part€ di due mazzi: tarocchi e
Strr,c,No
cose ?lecessorie, cbe nel'
I'n Vene-
BSS
Stefano Guazzo (Casale 1530 - Pavia l5%), poeta
e letterato di nobile famiglia, segretario di Margherita Duchessa di Mantova e di Luigi Gonzaga, duca di Nevers, fu uno dei fondatori dell'Accademia
degli Argonauti di Casale. La sua opera fu tradotta
anche in francese e spagnolo.
inapressione mancaaalto.
tia, Appresso Giordano Ziletti, MDLXIII.
U6l, I$, [1] c., 40; cors., rom., lingua ita. - Inci
sioni. Proemio itdirizzato « Alf illustriss' et reuerendiss. Gran Catdinalé Alessandro Far'nese
di
»>.
Nota
poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò
Leg. in nn.ezz perg.
».
Prnpz DE VALDrvrA, Drnco
ll
Platica o lecion de las mascaras, en la qual se
tracta, si es peccado rtortal, o no, el enn ascararse... Con licencia impressa en Barcelona, en casa de Iayme Cendrat, vendensen en
BUC
casa d€ Hieronymo Genoues, MDLXXXIII.
Fino al XX secolo il cavallo riveste enorme importanza nella vita sociale, sia come rnezzo di trasporto
che per ia pratica, grandemente di{fusa, dell'equi-
l5),42, [L] c., 8"; rom., lingua spa. - Incisioni. Ep.
dedic.: « Al muy illustre y Reuerendissimo mon Senyor Don Ioan Dymas Loris Obispo de Barcelo-
tazione. Non a. caso perciò nei primi secoli della
stampa numerosi libri v€ngono dedicati al cavallo,
alle sue malattie o al suo addesmamento per l'attività sportiva: tra questi il testo che si espone, che
contiene
tra lìalffo alcune illultrazioni relative
percorsi che
118
il
cavallerizzo deve compiete.
a
na... >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monssemati
Rossellò ». Leg. in perg. Leg. insieme ad altra opera del medesimo A.
BUC
Questa predica del padre Diego Perez de Valdivia,
teologo sivigliano, che fu discepolo di Juan de Avila e insegnò nelle Università di Baeza, Granada e
« Tatocchi
» del '600
BUS (sch. 8)
conservati nelIa
il problema della liceità o meno
dell'uso delle maschere, concludendo che il mascherarsi, così come alti tipi di divertirnento prodani,
è azione riprovevole in quanto occasione di peccato.
Barcellona, affronta
DBscnrrrroup
degli apparati
di N.S.
latti in
12
Bologrua per
la aenatd
Papa Clernente VIII & insiene di
essd aenuta, & dimora di Sua Beatitadine in
detta Città. Co' disegni degli archi, statue,
et pittare. In Bologna, Per Vittorio Benacci,
MDIC.
[19] c., 4o; rom., gre., ling,ua ita., lat., grc. - Incisioni, 1 tav. ripiegata. Nota di poss. ms.: « Ex libris
Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg.
BUC
L'usamza, propria dell'età della conuoriforma
barocco,
di
e
del
celebrare particolari awenimenti con
cerimonie .fastose, che davano origine a esprcssioni
artistiche spesso di natura effimera, è attestata da
questo volumetto, stampato a Bologna in occasione
de11a venuta nella città del pontefice Clemente VIII.
Ms. cart,;
sec
XVIII-XIX; mm. 200x2r0 c. 120.
Lrsno
13
en quibus Son escriptas las professiones de
las Monjas del Monasterio de Sancta Isabel
de esta Ciudad de Sacer anno 7703.
Scritt. cors. di pirì mani. Lingua spa. - Leg. coeva in
mezza pelle. Numerosissime illusffazioni. Esempl. in
pcssinro srato di conservazione.
^
\q
119
SCIENZE
Astronom ia, Matemat ica.
Medicina. Alchimia
Ciò che carutterizza il passaggio tra
medioevo ed umanesirno è I'acquisizione
progressiva di una nuova concezione delIa scienza. Subordinata nei secoli dell'alto
medioevo alla speculazione r,eligiosa; progressivamente liberuta, grazie alf influsso della scolasrica e dell'aristotelismo,
dalle pesanti ipoteche teologiche, la scienza occidentale si rende definitivamente
autonoma solo nel quattro{inquecento,
un periodo che, non a caso, sfocia nella
<< rivoluzione copernicana >>. Contribuiscono al processo di affrancamento della
scienza dalle sue originali Timitazioni e
di sviluppo uurco nooue dimensioni, molte componenti, apparentemente in contfasto tra loro. Da un lato, infatti, vi è una
decisa af{ermazione della matematica e
più in generale di quelle discipline (tecn!
che o rcoriche che siano) che vanno sotto
il nome di << scienze esarte » (EUCLIDE,
PACIOLI, ...) con rnolteplici conseguenze nel calcolo astronomico (MAGINI,
GALLUCCI, PALA); dall'altro vi è una
par alTela, rigogliosa riscoperta della cultura esoterica, che, sotto l'ambivalente egida di Ermete Trismegisro, signore delle
cose celesti e terestri, porta i suoi adepti
ad occuparsi contempofaneamente di jicerche misterio'se a sfondo simbolico, com,e quelle alchemiche (A. CESALPINO,
GRIMALDI) e di ricerche empiriche ej
efficaci, soprattutto a caratteie medico
(DIOSCORIDE, GALENO, LOBERA
DE AVILA, MATTIOLI ... etc.).
Stlpenda pagina miniata degli
Elementi di Geometria » di Euclide
(sch. 12) BUC
«
ÈrÈrftriptisp,fc tlstiatfuiooc*lirr
rrfiÈlÉ.rimihL
ry
td.t
fto,
§sd
rfura foprcni
f§qiÌc{fcfii
il$§x{r-OZn
fd
Itt
§ttt{
pt$Bira&li${*e
Jd
+- .4
\ a- \,,
r*kak'k.i
;\d1ù*
1_ __ii_*{o"f>-"
$@
birgonrrmaliqurm obmÉ$n Jrsdnm becils.Alu§,iod'aoin .
ruil:$, gilt rc8 atgf,Ii {l,,,tr{Irr-{itE$fii0IÉorudkrlgt&qr
z{tu ctt grrrJqn_qod §ri(qslLilcru fiqrrrrunq$lÉ, glr{ r#
fcrsScn*io,r5:'qdt h5rm rcn8t$lr :Éd cqul.rrrrr rcm cllStiJ cllbdtnr;f,r: qtc r{l cqtdr<rr: fedrcnrnglrla rorrcl},.."
eha§sry .{**tuai-
ltt
!"l@',--,!'&,.-..
+"i:,).
.
,t.'.ll
121
In
questa pagina e nella seguente tre
riproduzioni ttatte dal mirabile
<< Hortus sanitatis » di Cube (sch.
])
BUC
Pr-rNrus SrcuN»us,
Gerus
1
tfrarrarug
Historia naturalis. Tarvisii, Michael Manzo'
lus Parmensis, t479.
t3601 c., fol.; rom., lingua lat.
BUS - R.A. 1r9 (Cfr.
IGI
Cnuut.rnu.
+fi , tl onho-n iocno. 5crr. 5o I ofl no,
Fl§ nrscusdlelbne:f rubcus.crcrrrtz
(\y'
bmrr +loPidtbus ctsnsoune.z
(o
fitfue fiortfrclttuus oultu, Dc{criut cs '{t
refccni.crhnt citre aolo:co mulrl, fli a c!
àniaazbutumlcnoe !lbua cbnls fi(u3
crnoj[re.hcft nalouttft dllcqur rngrcdrf
7883)
Fra le pid importanti opere naturalistiche dell'antichità |'Historia naturalis,si presenta con particolari
caratteristichè di compilazion. e può essere intesa
anche come opera di collezionismo. Fonte impottantissima per la conoscenza dell'universo cosmografico,
geografico, etnografico, mineralogico, |'Historia na'
taralis è strettarneltè legata alla storia delle scienze
medievale e moderna.
inn dlca[i&acltc&ctficcuein.iiii6rrdo
e
3
D.nffanonts
(5q0.,€oob-hofuue bunorum 6rolfop
àob{tcrgir ca tfl lcs$(or(c!co[uitulu!ci
f-qrnrntic.lf€rormrnuit
e
lb«drnon oculi
kolr0nrImc[4,
ì(-l, at inde.ad.iiÉ.(!ilf.t.Ltx ofpcrl,
H rcrclincuc inàt 5.lard"a ir colorc
òutccdic mcllao. €,€ru«op
firp conni mcllio m in
d arucBÉcocgohÉ
(t, porunf
A.y'falp.e
di! fdlbco
coRdi.
kgctu«e?.m
rcose.t.oc hio.rb,ceÉ.tldm6.
TonnE.r-re,
Gespen
2
d.e dolore in padendagr(t et)enire so'
tractatas de aliquibus ulceribas in pudendagra coefiire solitis. Roma, lohann Besic-
Tractatus
lito;
ken 'e Martino da Amsterdam, J'1'X.1500'
t60l c., ifi.., 4o; got. Lingua lat. - Iniziali incise.
di poss. rns. « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Legato con altre opere dello stesso A. edite
nel sec. XVI. Leg. in perg.
BUC - Inc. 188 (clr. IGI 9679)
Nota
Spagnolo (Valenza sec. XVI) prelato, il Torrella,
v€scovo di S. Giusta in Sardegna, letterato, matematico, fu soprattutto celebre come medico, tanto
che fu archiatra pontificio presso Alessandro VI e
Giuli,o
II.
Cunn, JonlNN vot'l
3
Ortus sanitatis. De berbis et plantis. De aninalibus et reptilibus. De aaibus et uoldti'
libus. De piscibus et natatilibus. De lapidibus
et in terre t)ettis lrascentibus. De orinis et
122
ffiffiffif*rr;
rEag,r;l; tdntte Syi?ce liorr 6o ge tco.
qèrDlrltu-rcc(.n.tiperutn ab cqro r(d aF
f rngnùEr ab omlo.I,oc idfir ùioiabcrs,
iD lrpidr?io foo rst DDD:i6
a
b
t.
Splendide incisioni dal trattato di
anatomia del Vesalio (sch. 7) BUS
61 [ma 63) c., 4"; rom., tringua lat. - Il tit. si ricava dai repertori. Nurnerose incisioni xilogr. Ep. dedic.: « Illustriss. Ac Clarissimo Domino D. Alberto
Pio Carporum comite & Domino meritiss. Iacobus
Berengarius Carpensis S.P.D. ». Esempl. mancante
del front. In {ine note mss. in lingua sarda, datate
1553-1,565, e alre in lingua spagnola. Leg. moderna
in
perg.
BUC
Jacopo Berengario da Carpi, famoso medico e chirurgo italiano, insegnò anatomia a Bologna dd.1502
al 1527. Curò ra gli altri Benvenuro Cellini e Giovanni delle Bande Nere e ottenne norevoli risultati
ffamite Ia pratica del1a dissezione. In quest'opera
sono di particolare interesse le pregevoli incisioni
di argomento anatomico.
LonBne DE AvrLA, Lurs
Vergel de sanidad: que pol otro nornbre se
llamaua banquete de caualleros, y orden de
biair...
Nueuanrtente corregido
y
afradido
por el misfi?o dutor: que es el doctissimo y
excelente doctor Luys Lobera de Aaila: rnedico de su Magestad.. [Alcala de Henares,
en casa de Joan de Brocar, MDXLIII.
CII
c., {o1.; got., cors., rom., lingua spa., lat.
rosso e nero. Iniziali incise. Ep. dedic.:
« Illustrissimo Domino Domino Franòisco de 1os
t101,
- Front. in
Couos... Lodouicus Lobera doctor Abulensis... >> e
altre. Nota di poss. ms.: «Ex libris Monsserrati
Rossellò >>. Leg. in perg. Voi. contenente altri testi
de1lo stesso A.
BUC
Il
Vergel de sanidad (vergel
:
verziere, giardino) è
una sorta di trattato sull'alimentazione, composto
da un medico spagnolo, Luis Lobera, nato ad Avi1a a1la fine del Quatrocento, che entrò al servizio
delf imperatore Carlo V e scrisse vari testi di medicina.
124
fl
H*r
I disegni dell'<< Anatomia » del Vesalio
si devono a S. von Calcar, allievo del
Tiziano (sch. 7) BUS
GemNus, Crauorus
De ossibus... Lugduni, apud Gulielmum Rouillium, sub scuto Venèto (excudebat philibertus Rolletius), 1551.
349 p., ill., 16o; rom., lingua lat. - Numerose incisjoni. Note di poss. mss.: <(Andr. Bacallar»; «Est
Collegii Saceritani
r.
Leg.
in
perg.
BUS
Dopo lppooate, Galeno è considerato iJ piÉ insigne medico delllantichità classica. Medico personale di Marco Aurelio e fondatore della medicina sistematica e del1a fisiologia, scrisse 400 opere da lui
suddivise in anatomia, patologia, terapia diagnostica e prognosrica, commentari degli scritti ippocratici,
filosofia e grammatica.
VES.etro, ANpnsa
Anatorues totius, aere iftsculpta delineatio...
Partiuna corporis breuis elucidatio per I.
Greuinuru... rnedicilm Paris. Lstetiae Parisiorum, apud Andrea,m §Techelum, sub Pegaso,
in vico
Be'ltrouaco,
MDLXIIIL
l2l,
52 c., {ol.; cors., lingua lat. - Numerose incisio« Iltrustiss. ac Porentiss. heroi, Philippo Bollainvillerio Dammartino..., And. Wechelus
ni. Ep. dedic.:
typographus »>. Nota di poss. ms.: « Petri Trois medici physici ». Leg. in pelle con impressioni dotate
a fuoco.
BUS
Vesalio (1514-1564), londatore dell'anatomia
mo-
derna basata sulle osservazioni durante le dissezioni,
nacque a Bruxelles e dopo aver studiato a Lovanio,
Montpellier e Parigi nel 1537 si recò a Padova, la
cui Università era il cenro principale dell'Umanesimo e della scienza in Europa. Nel 15j8 pubblicò
Ie sue prime tavole
anatomiche, disegnate
da
Jan
125
,?;
Ancota due tavole
(sch. 7) BUS
dall'<< Anatomia
»>
Doppia pagina dal trattato di
farmacologia di Dioscoride (sch. 8)
BUS
Stefan Von Calcar (allievo di Tiziano), nore come
Tabulae anatomicae rax e nel 1543 la De bumani
corporis fabrica, stampata da Johannes Oporinus di
Basilea e contemporanearnente l'Epitone (breve guida per gli studenti). Le illustrazioni vesaliane, di
grande q'r.ralità artistica, diedero origine alla rappresentazione anatomica corne fenomeno artistico indipendente.
Drosconrons,
PEDAcro
B
Dioscorides ... Acerca de la rnateria medicinal, y de los uenenos ruortiteros, traduzido
de lingua Grieca... e illustrado por... Andreas de Laguna lnedico de lulio IlI. En
Salamanca, por Mathias Gast. Afro 1570.
1281, 616,
t28l p., ill,, fol.;
rom., cors., lingua
- Numerose incisioni. Ep. dedic. dell'4. « alf illustrissimo Sefror Rui Gornez de Sylva, conde de
spa.
y camatero mayor de1 serenissimo Rey de
Ingalaterra, ... »; ep. di Andreas de Laguna: << AJ
serenissimo inclyto ... Don Philippe, por la divina
clementia Rey de Ingalatera ... >>. Note di posi.
mss.: <(Ex libris d.ri Fran."i de Santa»>; «Stepha.
Mel(to,
nus Rodericus de Castro
»>;
<<
Ex libris Gavini
Sotgio Plebani Usinen. »; << Ex collegij
Iesu S. Iosephir. L.g. in perg.
Tur.
de
Soc.
BUS
Dioscoride, medico greco di Anazarba, nacque in
Cilicia nel I. sec. d.C. La sua opera sulla materia
medica, giunta sino a noi nella sua completezza, è
un trattato completo di farmacologia, che esercitò
grandissima influenza nel campo {armaceutico e
medico dino all'età moderna. La tradtztone di Pietro Andrea Mattioli è del 1544.
MATrrorr, PrErno AupnB^q,
9
Petri Andreae Matthioli Senensis Medici,
Comnentarij in sex libros Pedacij Dioscori126
I
Tre tavole enatomiche tratte dallbpem
di
f
Betengario, insigne chirurgo
italiano del '500 (sch. 4) BUC
dis Anazarbei de Medica ffiateria ... adiectis
plantarum, et animaliun Iconibas... V enetiis,
ex offici,na Valgrisiana, M.DLXX.
U641, 957, ll2l p., i11., fol.; rom., cors., lingua
lat. - Numerosissime incisioni. Ep. dedic. de11'4. al-
lo: « Invictissimo, Potentissimoque Romanorum Imperatori semper..., Maximiliano II ... Serenissimis,
et Illustrissimis Sacri Romani Imperii electotibus,
... Ferdinando, et Carolo, Ausriae Archiducibus
... ac caeteris univetsae Germaniae Principibus...
1577),
naturalista, esercitò la sua professione in
varie città d'Italia e fu anche rnedico personale di
Ferdinando e Maximiliano II. Grande fitografo, raccolse e ordinò tutte le conoscenze di botanica memedico
DE
Àl{tlTCMlA.
q*os *[ccn
{c§lls:qr4
fcincuctÉr
cd Dsobus
rEicq*
Eti
b$ iu diB
e
fmr fup*
fu più volte
ristampata
Anrr »nr Mr»rcr s
fu
lnl
ill+lalcair
dènrrtr &
tou§ vn§i
«an.i
fupte
ilT§.t
otat
CX
.rpP.
[i
10
Ricettario fiorentino. In Fiorenza, nella stam-
.
;èdir
inqur
oadi,
tprE
I
dug
j
ii..rli
lingue.
SpszrA.rr. FrnBNzn
rftc
tc in.
lctr
tale che questa
e radotta in più
no
?aa
-. I
dica del suo tempo nel commento all'opera di
Dioscoride. I1 successo dell'opera
D[i
a
».
BCAC
Pieto Andrea Mattioli (Siena 1500 - Trento
lflnhech
gurt habct
Èu§i m[t É
$[ss obli,
hili
g!*cc i
i
c06
r rIri
,aioi
i
tuat
sa
i{loro* mt
prdsrqit.0Lrc,
fc*lsr crii
ue
vi
'r <t
,!
peria dei Giunti, MDLXXIII.
l_rr
tout
'/Pc.
uaut
1261,278 lma 2821,1301 p., fol.; rom., cors., lingua
ita. - Data del coloph.: MDLXXIIIL Ftont. inciso;
incisioni. Ep. dedic.: << A Serenissimi Signori il
Gran D,uca et il Gran Principe di Toscana ». In ap-
d
3L
ét
olo,
indc
rflinr
fior
pendice: Or.dini, Proaisioni, Capitoli, Statuti et Additioni attenenti alli Medici, Spetiali et aLtri... Nota
di
li,
re vl
.po,
!&ut
ìi.nt
ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. In
fine note mss., tra cui: « Io Giovanbattista Fabri
proveditore di detta arte propria mano )>. Leg. in
.oo
Pers'
.uo
poss.
BUC
L'arte dei medici e speziali, cioè la corporazione che
univa medici e farmacisti, era una deltre sette « arti
maggiori » di Firenze. I1 votrume esposto rappresen-
'&ior
com
hkur
opc,
]
i
I
I
)rdr,
I
funt
I
r
b"É,1
".t
127
Incisione
dall'<<
Atte dei medici
e
speziali di Firenze » (sch. 10) BUC
DelRicetab.
ta il manuale ufficiale dell'arte e contiene le indicazioni necessarie per la fabbricazione di medicamenti
(e di conserve alimentari). Alcune tavole illustano
gli stumenti per la distillazione dei liquidi.
ro8 c
PErRoNro, ArEssaNnno TnareNo
Det oiuer delli romani et di conseruar la sanità libri cinque ... con dui libri appresso
dell'istesso autore del rnantenere il oerltre
molle senza medicine... Tradotti ... da Basilio
Parauicino. I,n Roma, appresso Domenico Basa, MDXCIL
t81,416, t36l p.,4o; cor., rom., lingua jta. ziali incise. Ep. dedic.:
<<
Io. Perus
Ini
Parauicinus
...
ad Alexandrum Petonium, et Basilium Parauicinum
>>.
Saceren
Nota di poss. ms.:
». l,eg. in perg.
«
Collegii societ. Iesu
BUS
Petronio Alessandro Traia,no nacque a Castiglione;
fu medico personale di Papa Gregorio XIII ed ami-
co di Ignazio di Loyola.
EucrroEs
t2
Elementa geolnetriae cotntin. Jobannes Cam-
panus. Venezia, Ehrard Ratdolt 125
t482.
[144] c., fol.;
i11.,
Vl
got.; ,lingua lat. - Una beltra mi
niatuta a colori che segue
il
2r con lettera iniziale miniata
fregio tipogr. a,lla c.
<< P », capilettere in-
cisi. Fig. geometriche ai margini esterni di ogni c.
e
fregi xilogr. I,e c. L38-143 sono mss. Nota di poss.
ms.: «Guillot-Simon 1860 >>. Leg. non coeva in mez-
za pelle. Esemplare aoquistato dalla Biblioteca
nel
1936. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, come
nei mss., per eventuali altre decorazioni.
BUC - Inc. 217 '(Ctr.IGI )722)
È l'editio
128
princeps
di
un'opera Lrasilare, pemenutaci
À
rr
c
{r.
F
liLPril. ì1|".il.
llm' roJJlJo'rlnLJrd,J(n(oJou.nl,lirr.o,
t cbil.h.dùkvùnoDuilnrl'gnrùn'.
Jiv.ro.
l\rlid'r.rr.otir.r,n(rcru,lebo.c
r vrìJ'Lr,f,q'"riD
I'rlr'Iv.ko..hc.n{rno
E. ldp-
IlmuroJ.LLp:rtLùrdc
Frontespizio del rattato
di Galeno (sch. 6) BUS
di
chirurgia
Due pagine
dell'<< Almagesto >>
Tolomeo (sch. 15) ed
del
« De Metallicis
(sch. 21) BUS
dalla cultura araba e qui in latino, con il commento
e le aggiunte di Giovanni Campano da Novara matematico e asronomo del
XIII
sec. che
meritò larga
tama.
Rr,croruloNreNus,
JoHANNES
13
il
» di A.
'I
lDÉf.Étolcmci àlspndriri Aftronomoiii ori6o,
pre Bhna6cft feu &o6ne plkncnorue IrDer: òrnniù
drlerbri ntotuum ranonrm darilllmra fcntcnùs ens,
ds*ile,ffl slls ff &r{ rs{i$r"fi ptit rs itr iùddiifafl s,
di
ftontespizio
Cesalpino
tl
:
sl
tl
*\1
$
il
Kalendarium. Y'enezia, Erhard Ratdolt, L5.
x.1485.
$!
28 c., i11., 4"; got.,.1ingua lat. - Fregio alla c. l2r;
molte tav. astronomiche con indice metallico. Legato
con: Inc. 121: Al{onso X, re di Castiglia, Tabulae
astronomicae, Venezia, Johann Hamman tr1,X]
1,492, e con: Inc. 124: Johannes de Sacrobosco:
Spbaera nundi, Yenezia, Johann Lucilius Santrittet
e Girolamo de Sanctis
BUC
tll.IIIl
- Inc. r25 (Cft.IGI fil.1)
Luce
E
fi
i4S8.
Regiomontano (Johannes Mùller), astronomo tedesco, {u allievo e collaL,oratore di Puerbach con cui
intraprese la riforma dell'astronomia per superare gli
erori scoperti ne11e tavole Alfonsine. Le sue osservazioni della cometa del 1472 (por di Halley) segnarono l'inizio della moderna astronomia cometale. Fu
chiamato da Sisto IV per la riforma de1 calendario.
I1 testo è ricco di simboli astronomici ed il calendario è rubricato.
Pecrorr,
t
A
ce
re,
FÀh;
dntr&Ei:iG-;ìEffi
-;{ffi-#
-
DE À,{ETALLICI§
LIB.TI TRES.
,TNDITEA C,frSALPINO
AVLr()ttL.
AD SANCTISSIIvIVM
DON'IINVM NOSTRVM
CLEMENTEM V[II.
PONT, MAX.
Samnta de Aritbmetica geometria ploportioni et proportionalità. Yenezi4 Paganino
de' Paganini, 10.XI.1494.
l8l
221,76 c.,
fo1.; got. lingua lat. - Fregio alla
de1la stessa incisione raffigurante
1'4. Capilettere incisi e incisioni scheri,atiche al margine di ogni c., a1la c. 8r tav. a colori raffigurante
la proporzione e 1a proporzionalità. Ep. dedic.:
« 4d.., principem Gui. Ubaldum Urbini ducem Montis feretri ac durantis comitem r>. Nota di poss. ms.:
« Ex libris nobilis Didaci de Cifuentes ». Leg. non
'il
111.,
c. 1r e al centro
ROI\lAE.
[.rTrpgripj,i! AloyfitT-.rnn.*il u. ». XCrt.
rvrEÀI0RvÀ1 !t\n1ls$v-
129
Frontespizio dai commentad
di A. Mattioli allbpera di Dioscoride
(sch. 9) BCAC
coeva
in
mezza petlg.
BUC
- Inc. 6'(Cfr. IGI 7D2)
Nota di poss. ns.:
«
Ex libtis Monsserrati
Rossel-
lò ». Leg. in perg., distaccata.
BUC
Celebre opera
del matematico Luca Pacioli
(ca.
1,445-1509) in cui I'A. coordina e completa le precedenti opere non date alle stampe e che costituisce
il primo trattato generale stampato di aritmetica e
aritmetica pratica. Per la prima volta si trattano la
tenuta dei libri a partita doppia e i primi esempi
di calcoli della
probabilità.
di aritmetica prendono il nome di libri di
o abbaco, fin dal basso medioevo; il piÉ fadi questi testi è 1l Liber abbaci di Leonardo
manuali
abaco,
moso
Fibonacci, mat€matico e viaggiatore pisano, vissuto
il XII e il XIII secolo.
I1 termine << abaco »>, o
» indica uno sffumento usato sin dal|antichità per facilitare i calcoli atitmetici. Il libro esposto è indirizzato in particolare agli operatori commerciali e comprendg un quadro di raffronto dei
pesi e delle monete di vari paesi con quelli in uso
a Yenezia.
tra
« abbaco
Prorruer,us Creunrus
15
Cl. Ptolomei alexandrini astronornorum principis Al,nzagesti seu rftagne ircstructionis liber ... Yenetiis, ingenio 'labore et sumptibus
Petri Liechtestain, 15L5.
152 c., r11., fol.; got., lingua lat. - Iniziali incise. Nurnerose incisioni e tav. Nel coloph. marca tip. in
rosso e nero. Leg. in
perg.
BUS
Astronomo, matematico e geogrado, il nome di Tolomeo è legato .soprattutto al sistema che da lui si dice tolemaico, cioè al sistema geocentrico accettato
fino al XVI sec. quando Còpernico espose ,quello
eliocentrico. La sua opera principale
noto con il nome di Almagesto.
Aneco
I
Ger-r.uccr, Grove,NNr
Libro de abbaco che insegna a lare ogni ra.gione mercadantile, & pertegere le terre con
I'arte della Geometria, ù altre nobilissirue
Theatrunz rnundi, et tempoùs, iru qao non
solurn precipuae horum partes describuntur, & ratio metiendi eas traditur, sed accornodatissimis liguris sub oculos legentiarn
lacile ponuntur... Nunc prirrzurn in lucern
editurn. Ioanne Paulo Gallucio Saloensi ouctore. Yenetlis, Apud Ioannem Baptistam Somascum, 1588.
la Tarilla corne
gli pesi, €t *nonede de molte
lingua lat. - Incisioni.
116l, 478 p., 40; rom., cors.,
'circolare
Alcune tav. con settore
cenffale mobile,
legato da un filo .serico. Ep. dedic.: « Beatissimo ac
Sanctissimo Sixto V >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò »> e note mss. Ireg. in
mezza
petpi
BUC
raggioni slraordinarie, coft
respondeno
terre del mondo con la inclita citta di Vinegia.
El qual libro si cbiarna Thesoro uniuersale.
In Milano, per Valerio & Fratelli da Meda,
1570.
130
17
è il rattato
t6
[80] c., 8o; rom., lingua ita. -
Plor.o
Numetose incisioni.
Opera illustata di cosmografia matematica e asffG
nomia del Gallucci, astronomo e rnedico, nato a
-.Salò ne1 1538. Llla fine del testo sono riportate
alcune ,istruzioni ai legatori, a cui viene spiegato in
particolare come debbano operare per inserire nel
volume 1e tavole con elementi.mobili che vi sono
comprese.
Pagina dai commentari
di A. Mattioli all'opera di Dioscoride
(sch. 9) BCAC
MectNr, GroveNr'rr
ANroNro
L'epistola dedicatoria di Luca Pacioli
a Guidobaldo di Montefeltro
{sch. 14 - Scienze) BUC
18
And, Mathiotri Corrrm"
tovfftÀ.
Nouae coelestium orbium theoricae cofigruentes cum obseruationibus N. Copernici. Auctore Io. Antonio Magino Pat. in alruo Bononiensi Gynanasio prolessore. Venetiis, Ex
officina Damiani Zenaij, MDLXXXIX.
[14], 115 c., 40; rom., cors., lingua lat. - Front. inciso; incisioni. Ep. dedic.: « Ioanni Iacobo Tonialo
Veronensi >>. Nota di poss. ms.: << Ex libr,is Monsserrati Rossellò ». Leg. in mezza petg.
BUC
Giovanni Antonio Magini, nato a Padova nel 1555,
fu un famoso astronomo, geografo e matematico. Avversario
di
Ga1i1eo, .stimò invece Copernico, alle
cui teorie volle però opporre un proprio
originale
e complicato sistema. Elaborò diverse opere di geo.
e cartografia, ta cui l'Atlante d'Italia, che è
piÉ notevoli testi del settore pubblicati nei
secoli XVI e XVII.
grafia
tra
i
Drccrs,
Lrouen»
1
t9
A..prognostication eaeilasting ol right good
eflect, fruitlally augmented by tbe Auiltor,
contayning plaine, briele, pleasant,
lules to iudge the ueatber by the
at,e,,ù.a "eÌÈtt @ 4t 4bqÀ tuB eml )
ù tu,4,ù.tu, L, Èh p"qn.,ù,aùtt41;_ Aa
tu r!1t !É a {@tn\ù +t 4.\ilD dttuN, rù
il« aù4@, thÈu .!4q4è
tdtu 4 ùd @..,f,,
!ilx@4È41.!!,,".
-",""
chosen
Sunne,
Moone, States, Conrets, Rainbow, Thunder,
Clowdes, uith other extraoldinary tokens,
not omitting t/te Aspects ol Planets... Imprinted at London, by the §7idow Orwin,
t596.
l5), 4-42, 1L2l c., 4"; got., rom., lingua eng. - Incisioni, 1 tav. ripieg. Ep. dedic.: « To the honorable
Sir Eduard Fines, Eartre of Lincolne... ». In appendi
ce: A perfit description ol tbe coelestiall orbes, according to the most ancient doctrine ol tbe Pythadi poss. ms.: « Ex libris Monssemati
,r. L.g. moderna in mezza perg.
goleafis. Nota
Rossellò
BUC
131
L'albero delle scienze matematiche:
di S. Pala, autore
deliziosa opera manoscritta
(sch. 20) BUC
disegno acquarellato
di una
I
Leonard Digges, studioso inglese, morto intorno al
1571, si occupò di matematica e di architettura e
scrisse diverse opere, per 1o piÉ di geometia, alcu'
ne delle quali vennero rielaborate e fatte pubblicare
dal figlio Thomas, noto matematico. Il testo che si
espone è uoa sorta di manuale di meteorologia in
cui, come in altri scritti dell'epoca, appaiono com-
miste nozioni scientifiche
e
curiose superstizioni,
legate all'asrologia.
Ms. cart.; sec. XVII (1628); mm. 202XD2; c. 140.
Per,e,
SelvAToRE
20
Tratado de algunas sciensios ruateruaticas. Por
el Padre Saluador Pala afro 1628.
Soitt. bastarda ita. Lingua spa. - Disegni scientifici
acquarellati. Front. con iniziali decorate. Albero delIa scienza atla c. 2v. Ireg. non coeva in mezza pelle.
Apparteneva alla Biblioteca del Can. Faustino Baille,
dal 1.8$ alla Biblioteca Universitaria
BUC
Il
-
di
Cagliari.
S.P. 6.7.60
Pala, nato a Scano Montiferro nel 1578, insegnava
alla Università di Cagliari dalla {ondazione (16261627) al 1632. I1 codice venne suitto per gli
studenti.
Bibliografia:
GnucNrrtr, L., Matematica nell'Uniuersità
di
Ca-
gliari. In « Atti del Convegno di storia delle matematiche in Italia ». Cagliari, 1982 (in corso di
pubblicazione).
CrsAlnrNo, AN»nre
21
De metallicis libri tres. Romae, ex typographia Aloysiy Zarr;,etti, MDXCVI.
116l, 222 p., 40; rom., lingua lat. - Alcune iniziali
132
Due disegni acquarellati del trattato
di
scienze matematiche
di
Salvatore
Pala (sch. 20) BUC
incise. Ep. dedic. de11'A.:
nostro Clementi
VIII. Pont.
« Sanctissimo Domino
Max. ». Leg.
in pery
Medico e botanico, Cesalpino si laureò a Pisa nel
1551
e diresse l'orto botanico di quella città; in
se-
guito si rasferì a Roma chiamato dal papa Clemente
VIII con incarico di lettore di medicina all'Università. Importantissimi i suoi studi sui principi di classificazione botanica e que1li anatomici sulla circolazione del sangue. L'opera mineralogica è Ia continuazio
ne ciella h[etallotbecaVaticana del Mercati soprattutto per quanto riguarda la parte sulle gemme e sui
marmi-
Gntueru, GrecrNro
22
Dell'alchimia. In Palermo, nella stamp€ria
d'Alfo,nso dell'Isola, Impr. Abbas Gelosus
Impr. de Denti
MDCXLV.
1181, 206 p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. - Antip. incisa. Dedica a stampa su1 front.: << Al7'Altezza
Serenissima di Ferdinando secondo Gran Duca di
Toscana ,>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. Leg. in mezz^ perg.
.n, {o Aifr
*n'"*@" ffio*mo
/*
**;rrya,,
ao.on a,GrS .ré,
-T§i
,yy*-.tt,i,rtot tl ,t-a,!
}{frt"*{- n@,1 ,,9*'ct6"i'*&&*"*
" *W,ff?r§
*&,,
a.*nx*a:*t;',hl p etm tiqtklto
f br+,,
rix
.É_
a4§;n
o,*un»g,-
BUC
Lo straordinario sviluppo
de11e ricerche d'alchimia,
da cui si sarebbe poi sviluppata la moderna scienza
chimica, inoementò, specie tra il XVI e i1 XVII
secolo, la produzione libraria dedicata a quest'attività parascientifica. Tru le illusioni degli alchimisti
vi era quella di produrre 1'oro, partendo da alui
elementi, attraverso procedimenti complicati, come
quelli che il Grimaldi descrive minuziosamente in
questa sua opera.
133
GEOGRAFIA
VIAGGI,SCOPERTE
La scoperta di una natufa a misura
d'uomo spinse gli uomini alla misura della nataru,stessa: la geogralia dell'universo medievale, chiusa in se stessa e prevedibile, nella quale l'unico <( evento )>
significativo è il pellegrinaggio (FIORE
DI TERRA SANTA...) lascia il posto ad
una concezione dello spazio più aperta ed
imprevedibile, segnata dallo sconvolgirnento per la irruzione nella storia del
<( nuovo mondo » (MEXICANA... AVi'
t
VISI DALLE INDIE...). Non si tattava solo di arricchimento di conoscenze,
ma della complessiva esperienza di un
mondo << almo » da queltro eutopeo, nel
quale i valoti tradizionaTi possono essere
ribaltati. Era f immagine stessa di un
mondo abituato a regolarsi con la morale
del ne quid nimis e del non plus altra
(parole incise sulle colonne d'Etcole!)
che ri,sultava modificata radicalmente: il
mondo nuovo che si viene a creare è
fatto, per metà, di un <( nuovo mondo >>,
scònosciuto ed inquietante, dove si trovano contemporaneamente <( aurum et mafgaritas >> ma anche << canibali » (RAMUSIO). Accanto alle rivoluzioni epistemologiche, lo svilupoo della geografia comporta inoltre anche mutamenti nella rappresentazione fisica della Tetra e nell'arte di navigare (NUNEZ, §7RIGHT). Com'è naturale 'dal punto di vista della
Sardegna è il Mediterraneo I'oggetto di
principale interesse, con 1e sue isole e le
slle rotte (ALBERTI, BORDONE, PORcACCHr...).
134
Ftontespizio
<r
Geografia
BUC
e incipit
della
» di.Srabone (sch.
!)
Carta del Meditetraneo del XV secolo
conservata nella BUS (sch. 10)
BenrrNcHrr,Rr, FRANCrsco
Geografia. IFirenze, Nicolò
dopo
il
di
Lorenzo,
14801.
[120]c., ill.,3l tav., fol.; rom. Lingua ita - )L tav.
geogr. in rame doppie a pieno foglio. Mancante
delle c. 1-3. Leg. non coeva in mezza pelle con carta
marmotizzata.
BUC
- Inc. 70(Cfr. IGI
7492)
Il Berlinghieri,
umanista e geografo (Firenze 14401501), frequentò con Lorenzo de' Medici le lezioni
di Marsilio Ficino. Della sua vita si hanno scarse
notizie; la Geogralia è un rifacimento in terza rima
del trattato di Tolomeo con aggiunte di altri geografi antichi e moderni, corredata, oltre che delle
Tavole Tolemaiche, da quatto Tavole nuove (Ita1ia, Spagna, Gallia, Terra Santa); f incunabulo è
presumibilmente tratto da un manoscritto conservato
presso 1a Biblioteca Nazionale Braidense di Milano,
già posseduto da Lorenzo de' Medici.
\X/er»snBuùLLER, MARTTN
Cosmographiae introductio, cum quibusdam
geonxetriae dc rtstronomiae principiis ad edm
rem fiecessariis. lnsuper quatuor Aruerici
Vespucij nduigdtiones. Vniuersalis chosmographiae descriptio tam in solido quam plano ... Deodate, [Gautier Lud], 1507.
[5]l c., 4o; rom., lingua 1at. - 11 nome del tip- si
ricava dai repertori. Incisioni. I-eg. in *tr".
,r"
Tra la fine de1 Quattrocento e f inizio del Cinque-
cento si verificano Jlumerose scoperte geografiche,
compiute da navigatori quali Diaz, Colombo, Ca-
boto e Vespucci. In questa famosa opera del geografo svizzeto \X/aldseemù11er, stampata a Saint Dié
in Lorena nel 1507, appare per 1a prima volta il
r35
II maesuo e gli allievi, incisione
dallbpera di Strabone (sch, l) BUC
Carta della Corsica dalla
Descrittione » di Leandro Alberti
(sch. 8) BUC
<<
Notizie dalle Indie raccolte in questo
<< Diversi avisi,.. », di cui riproduciamo
il frontespizio (sch. 17) BSAO
termine Arnerica, riferito al Nuovo Mondo, in onore di Amerigo Vespucci.
Srrslb* ss lifil *rlri*.
Stneno
De situ orbis. Venetiis, a Philippo Pincio
Mantuano impressum, MCCCCCX.
1161, CL c., fol.; rom., lingua lat. - Front. con
vignetta; iniziali incise. Ep. dedic.: << Anto. Manci
nellus inclyto uiro Iustino Carosio uriusque iuris
consultissimo ciuique ueliterno illustri ». Nota di
poss. ms. sul front.; qualche sottolineatura. Leg.
in
mezza perg.
BUC
Strabone, storico
e geografo
greco, vissuto nel
I
sec. a.C., scrisse ,ula vasta opefa storica, gli
Historik,i bypomnémata, andata dispersa, e ,rrn importante testo di geogralia descrittiva, t Geagrapbikd,
in cui mise a frutto le sue numerose esperienze di
viaggio.
i#s
GrnAve,
HrBnoNvnlo
4
DIVERSI
AVISI
IARTI (o LÀRI DALLI NDI
I
E,
di ?tttasallo t ricewti dill' awo I i, t. .
. lto al 1 1 \3. dali luileftndj ?xdri
àlilx coilrytgilia di GILS / "
DOVL 5'INT!NDE DLLLI PAESI.' J.jl.q&,d,&(uftum, lorò,xlrr'.'nJ..onu.;riùnc di nNh p".^1, d.e ltinnù
,,..1n.Ò il l....i.lLf" 1 f.n.&4littoDcCldLlir.i,
Dos libros de cosmograpbia. Compuestos
fiaeudtnente por Hielofiymo Gilaua Tartagones. Impresso en Milan, por 'maestro Iuan
Antonio Castellon, y m,aostro Christoua'l Caron, iunto à la Yglesia de ,nuest'ra Sefiora de
la Escala, A la Luna, MDLVI.
1
rùdilt iltuhbhil Ailt L"É4,.rr'p5ala
ò'IL
tr!IO FOGLIO
o
171, tl2l p.,40; cors., rom., lingua spa., lat. 11 nome del tip. si ricava dal coloph. Front. con vi-
batìù,.
wna
q
[8],
'
!i)
!o
gnetta; incisioni. Ep. dedic.: << A1 muy magnifico
y muy reverendo sefior, el seffor GonEalo Perez
Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel1ò ». Leg. in perg.
>>.
BUC
L'autore, geografo spagnolo del Cinquecento, nacque a Tarragona e morì in Italia, durante una mis:
t
I
I
136
l
I
t
{
,
y.;:,
,'-,r+§
t''**'lffii*
,),
Particolare della Catta nautica del
Mediterraneo con la Sardegna e Ia
Corsica (sch. 10) BUS
sione diplomatica. Fu al servizio di Carlo V e soisse opere di cosmografia, in cui seguì le teolie astronomiche di Tolomeo, senza lasciarsi influenzare dalle
nuove teorie copernicane.
Bneuru, GBonc
It
Ciuitates orbis terrarum. Liber primus.
ldi
{.1
,Georg Braun e Franz Hogenbergl. Coloniae
Agrippinae, Apud Godefridum Kempensem,
i,;.
g
sumptibus Auctorum, MDLXXXVIII.
:1r
ir
,tav. doppie a fronte, {o1.; 'rom., cots., lingua Lat. - Front. inciso; numerose incisioni. Ep. dedic.: « Imperatori Caesari Rudolpho II ... Georgius
l22l c.,58
Braun et Franciscus Hogenbergius ded.
crantq. )>. Nota di poss. ms.: « Ex
Rossellò >>. Leg. in perg.
conse-
libris Monsserrati
BUC
In
quest'interessante opera geografica, contenente
numerose calcografie illustranti le città del mondo,
non manca un'incisione raffigurante Cagliari, co1lo
cata accanto ad altri centri insulari del Mediterraneo.
GurccranorNr, LoDovICo
Descrittione di M. Lodouico Guicciardini
patritio liorentino, di tutti i Paesi Bassi, a!trirnenti detti Gernaania int'eriore. Con piìi
carte di Geographia del paese, & col ritratto
naturale di più terre principali. In Anuetsa,
Apresso Guglielmo Siluio, MDLXVII.
116l, 296, l20l p., 14 tav., di cui 12 doppie a fron-
te, 5 c. geogr. doppie a {ronte, fol.; rom., cors., lingua ita., lat., dut., fre. - Numerose incisioni. Ep.
dedic.: « A.1 Gran Re Cattolico » Filipp: 'l'Auslria.
Contiene anche componimenti in versi dl vari a'Lrtori, in diverse lingue. Nota di poss. ms.: « Ex 1ibris Monsserrati Rossellò » e altte note mss. Leg in
Perg'
BU(;
137
Frontespizio e incisione dal << Mirabilia
Rome » di F. Albertini (sch. 14) BUC
Lodovico,figlio di un fratello di Fra'ncesco Guicciardini, nacque a Firenze nel 152) e visse a lungo ad
Anversa, dove morì nel 1589; sctisse libri di carattere storico, geografico e letterario. La sta Descrittione di tutti i Paesi Bassi è una delle pid interessanti opere geografiche del XVI secolo: notevole il
materiale illustativo, costituito da carte, mappe e
ffi{r'tbs{i* {fr*r*e,
vedute,
BonooNn,
BBNBosrro
1
Isolario di Benedetto Bordone, di tutte l.'Isole del, rnondo con i loro nomi anticbi et rltoderni, bistorie, fauole, et modi del loro uiue'
re, et ifi qual parte del rnate stanno, et ifi
qual parallelo et clima giaciono-. In Vinegia,
àd initantia et spese del Nobi'le huomo M.
Federico Totesa,no, M.D.XLVII.
t101, LXilIII c., i11., {o1.; rom., lingua ita. - Nota
rns.: << Dollari 60 (anno 1950) »' Ep' dedic' de11'4.:
« allo Eccellente Chirurgico Meser Baldassarro Bordone nipote suo... )>. Numerose incisioni'
BCR
Il
Bordone nacque a Padova
rista, disegnatore, geografo,
nel
la
1410 ca. Miniatu-
sua arte
si
mò sotto f influsso del celebre conterraneo
for-
Man-
tegna. L'lsolarlo è una sua opera tarda ed è conosciuta come importante testo geografico e di erudizione, pubblicato la prima volta nel 1528 a Ye'
nezia con i1 titolo: Libro di Benedetto Bordone nel
qual si ragiona di tutte le isole del mondo.
Atnnntr, LelNono
8
Descrittione di tutta l'Italia di F. Leandro
Alberti... aggiuntaui la desuittione di tutte
l'isole, all'Italia appartenenti... con le sue
tauole copiosissinae. In Venezia, appresso
Lodouico de gli Auanzi, 1568.
138
@-@
@^@
tQù r
L'Italia nella
<(
Geografia
» di
Fmncesco Berlinghieri, ptezioso
incunabolo del 1480 (sch. 1) BUC
1411, 504 c., i11., 4o; rom., cors., lingua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « A11o Illustrissimo Signore il Signor Alberico Cibo, Malaspina, Marchese
di Massa et di Carrara, et Conte d'Aiello, et di Fiorintillo »; segue una dedica in versi ai lettori di
Giovanni Filoteo Achillino. Nota di poss.: « Libreria Martini ». Leg. moderna.
BCC
Leandro Alberti nacque a Bologna nel 1479 dove
si dedicò agli studi storici e alla predicazione. 11
suo nome è legato soprattutto all'opera esposta
Descrittione di tutta l'ltalia... costuita sulla falsalìga de||'Italia illustrata di Flavio Biondo, da cui si
diversifica per I'aggiunta de1la parte insulare d'Italia, per la maggiore accùtatezza ne11a citazione delle
fonti e per la ricerca di notizie ed osservazioni
dirette.
PoRCeccHI,
I
Touulso
L'isole più lamose del rnondo desqritte da
Thomaso Porcacchi da Castiglione Arretino
e intagliate Ca Girolanoo Porro. In Venetia,
appresso Simon Galignani et Girolamo Porro, (in Venetia, Giorgio Angelieri a i'nstantia
di
Simon Galignani de Kareua, M.D.LXXV)
M.D.LXXVI.
f121, 2Ol p., fo1.,
cise. Ep. dedic.:
i11., rom., lingua ita - Iniziali in« All'Illuste S. Conte Geotgio
Triultio ... Conte di Melzo, Regio e Ducal Senatore ... Di Venetia, il giorno dell'Ascensione
M.D.LXXVI >>. Numerose incisioni.
Irg. in
perg.
BCR
Porcacchi Tommaso (Castiglione Aretino
1fi0
-
Venezia 1585) fu tretterato, au,tore di opere poetiche
antiquarie e storico geografiche. Fu anche editore
e commentatore per 1o stampatore Giolito de' Ferrari di Venezia di numorosi testi italiani e di col-
lane
di storici greci e latini, da lui
stesso parziaT-
mente volgarizzati. Notevole la sua edizione e commento de11a storia del Guicciardini.
139
§ardegna e Sicilia in un'dtra avolg
del Berlinghieri (sch. 1) BUC
i
L
Ms. membr., sec. XVI, mm. 365x2)5 ,c. ).
ICenra
NAUTTcA
10
DEL BACINO bBI, MEOTTSRRANEO]
Scritt. got. corsiva in,inchiostro rosso e nero - Ornata con disegni a colori vari. La carta originariamente tracciata su. un unico foglio è stata divisa
in. qriatro'parti (delle quali una attualmente manca) e utilizzata per Ia legatura di un volume.__
BUS - MSS 248
garta per g1i scopi pratici cui era destinata, considera solo i1' contorno delle coste, tracciato con
abbondanza di paLricolari, truu.r.u.rdo completamente la descrjzione dell'entroterra. I roponimi si
susseguono iglorando 1e divisiohi e g1i agglomerati
politici. Sono da notare-le rose dei venti e Ie linee
di:direzione che da essè Si dipartono per indicare
La
Ie
loLte.
Nuftnz, Pr»Bo
Petri Nonii 'salaciensis dè arte atque ratione
nauigandi libtri duo. Eiusdent in theoricas
planetarum Georgii Purbachij dnnotationes,
€t in problerna mechdnicum Aristotelis de
motu nauigii ex remis annotatio una. Eiusdem de erratis Orontij Finoei liber unus.
Eiusdern de crepusculis lib. L Cum libello
Allacen de causis uepusculorum. Conimbticae, In aedibus Antonij à Marijs, Vniuersitatis Typcgraphi, 157).
lt2l, 201, l2), 1, 63, 3), 56 p., fo1.; rom., 1ingua 1at. - Incisioni. Ep. dedic.: « Sebastiano primo
... Antonius Maris Typographus Ccirhricensis...
Nota di poss. ms.: " Ex libris Monsserraii Rossel1ò ». Leg. in mezza perg.
>>.
BUC
L'4.,
140
matematico portoghese (1492-1577), che in-
Incisione dal « Mimbilia Rome » di
Albertini (sch. 14) BUC
segnò nell'Università di Coimbra, si occupa nel De
arte atq.ue ratiolte naaigandi dt vari problemi matematici relativi alla navigazione. Fanno seguito alri
trattati minori.
V7nrcsr, Eowenp.
12
in fiauigation, arising eitber
ol tbe ordinarie erroneous naaking or osing
Certaine errors
ol tbe sea chart,
compasse, crosse stafle, and
tables of declination of tbe Sunne, and lixed
starres detected and corrected. By
E.W. lSe'Ho.
guef The uoyage ol the right
George
earle of Cuntberl. to the Azores elc. Printed
at London, by Valentine Sims, 1599.
12501,29 l2l p., 4"; rom., cors., lingua eng. - Fronr.
con cornice; incisioni, tab. num., L tav. ripiegata.
Ep. dedic.: « To the right honourable, George
of Cumber1and... ». Nota di poss. ms.: <<Colegii caralitani scholarum Piarum )); note mss. in
lingua inglese e note di calcolo. Leg. in perg.
earle
BUC
Questo raro volume in lingua inglese, stampato a
Londra nel L599, è un testo di notevole importanza
ne11a storia della cartografia. L'autore, il matematico
Edward Wright, nato a Galverston nel Norfolk intorno al 1558 e morto nel 1615, trovò una solu-
zione al problema della rappresentazione grafica
del1a superficie tetresue su
di una superficie
piana
che anticipava le soluzioni successivamente proposte da alui cartogtafi del1'epoca.
CesrrcrroltB, Grnoreuo
13
Fiore di Terua Santa. Messina, Georg Ricker,
1.xII.1491.
[43] c., 1";
ll,
got. Lingua ita. - Mancano le c. l,2g-29,
40. Glosse mss. Nota di poss. ms.: « Ex libris
141
ll
nuovo mondo in una tavola del
Delle navigationi... » di Ramusio
(sch. 16) BUS
«
i
I
Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg. rigida non
coeva. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, come
nei mss., per eventuali decorazioni.
BUC
- Inc.
115 (Cfr.
IGI
2559)
Girolamo Castiglione, milanese, fu predicatore 3postolico. Si tratta di una de1le ventitré edizioni siciliane del XV secolo superstiti e dell'unico libro di
viaggio fra esse, che fu ristamparo da 'Milhelm
Schòmberger nel 1499 con una incisione che raffi
gura con ilatti ingenui Gerusalemme. Può conside-
rarsi un libro
rrlgvÉe*itl'E *§'1.ÉÀ
tiv+tÀFlÈt't E'
« popolare ».
Al-nnntrur, Fneucnsco
»rcrr
14
Mirabilia Rome. Opusculum de mirabilibus
noue et oeteris Vrbis Rome editum a Ftaficisco Albertino Florentizo. Impressum Lugduni, per Ioannem Marion, sumptibus &
expensi,s Romani Morin bibli.opole eiusdem
ciuitatis, MDXX.
l4l,
+il
tld
FI
N*
!4
ie
n
G
+;it,
s
5-57, t58-601 c., 4o; rom., lingua lat' - Front'
rosso e nero, con cornice e vignetta xilogr'; incisioni xilogr. Ep. dedic.: « Humilis ac detrotus FranPonciscus Albertinus Florentinus... ad Iulium
tificem Maximum >>. Contiene anche: De laudibus
ciuitatem Florentie et Saonensis. Testo contenuto
in vol. miscellaneo, leg. in mezza pelle.
in
II
BUC
Questo testo, che venne piÉ volte ripubblicato nel
secolo, è un'antichissima guida di Roma, di cui
descrive arnpiamente i monumenti, fornendo numerose notizie. L'A., che fu aitista e antiquario,
scrisse anche una guida a1le opere d'arte di Firenze.
XVI
MnNAvINo, GroveuNr
ANtoxro
15
costumi, et la aita de Turcbi, di Gio. An'
tonio Menauino genouese daVultri. Con una
I
142
Iet
S.i ÀÈ ir,{ETtCs
Il Brasile: tavola dell'opera di
Ramusio (sch. 16) BUS
prophetia, €s altre cose turchesche ld.i Bar'
tolorneo Giorgieuitsl, tradotte per M. Lodouico Doruenichi. In Fiorenza, Appresso
Lorenzo Torrentino, MDLI.
257, L9l p., 80; cors., rom., lingua ita. - Alcune inziali incise. Ep. dedic.: « Gio. Antonio Menauino
genovese da Vultri, al Christianissimo Re di Francia». Nota di poss. ms.: <<Ex libris Monsserrati
Rossellò
». Leg. in
pelle.
BUC
Interessante opera, frutto delle osservazioni dirette
di uno soittore ligure del XVI secolo, vissuto in
stato di schiavitri tra i Turchi.
RAruusro, Groveltxr BerrrsrA
16
Terzo uolunae Delle nouigationi et uiaggi. In
Venetia, nella stamperia de' Giunti, (heredi
di lruc'Antonio Giunta), L'a,nno MDLXV.
16l, )4, 4fi c., ,fel., i11.; rom., lingua ita. - Numerose incisioni e tav. Ep. dedic.: « Discorso di M.
Gio. Battista Ramusio sopra il terzo volume delle
nauigationi ... All'eccellente M. ltrieronimo Fracastoro ». Sul front. nota di poss. ms.: « Est Collegij
Bonorvensii Soc. Iesu... ». Leg. in perg.
BUS
Ramusio (Treviso 1485
-
Padova 1557) umanista,
geografo {u segretario del Senato nella
Repubblica veneta. Raccolse le relazioni dei pir.i famosi viaggi dalI'età classica fino al suo tempo. Come
umanista scrisse 1a prefazione all'edizione di Quintiliano e a1la terza Deca di Tito Livio, pubblicate da
storico
Aldo
e
Manuzio.
Avvrsr
DrvERSr
11
Aaisi Particolari dall'Indie di Portogallo tt143
Tavola dalla << C,osmogtaphia » di
§flaldseemlller. Questo famoso
geografo fu il primo ad usare il
termine <r Ametica » pet rifetirci aI
Nuovo Mondo (sch.2) BUC
ceuuti dall'anno 7551 sino
al
1558; dalli
Reuerendi padri della compag?rio di Giesù.
...LNoui auisi dell'Indie di Portogallo... Tr*
dotti dalla lingaa spagnola all'italianal. In
Venetia, per Michele Tramezzino M.D.LXV
MDLVIII.
LB), 294, iql, ;g c., ilI., 8"; cors., lingua ita - Iniziali incise. Ep. dedic. a Vittoria Farnese dalla Rovere Duchessa d'Urbino. Leg. in perg'
BSAO
k lettere dei religiosi e in particolate dei Gesuiti
costituiscono una fonte preziosa di informazioni
sulla vita e sulla cultura dei paesi exuaeuropei. Il
volume esposto è una delle nutneros€ raccolte di
lettere di Gesuiti che vennero stampate nel XVI
secolo e comprende ,testi provenienti sia dalle Indie
orientali (Asia) che da quelle occidentaXi (America).
L^e,sso DE LA Ve.ce,
Mexicana
y
itGabriel
Gasnml
Lasso de
18
laVega' emen-
afiadida por sa rnisno Aator. IJeoa
esta segunda impression treze cantos ruos
dada
qae la primera. [Segue: f Apologia en delensa del ingenio y lortaleza de los Indios
de la nueua Espafia, conqrùstodos por don
Fernando Cortes, Marques del Valle. Pot...
Geronimo Ramirez. En Madrid ,'por Lui's Sanchez, A costa de Miguel Ma*rnez, 1594.
tS], 304 c., 80; tom., cots., lingua spa. - I'niziali
incise, fregi, rim. Ep. dedic.: « A1 Marques Del
Valle ». Contiene anche sonetti di vani autori. Nota
di poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò ».
Esempl. .mancante della leg.
BUC
L'opera esposta è un poema scritto da Gabriel Lasso de la Vega, letterato spagnolo (1559-1615), per
esaltare Fernando Cor'tés, conquistatore del Messico.
144
6
Y,
,t,
AGRI@LTURA
ARTI E MESTIERI
Mente
i
filosofi contribuirono ad in-
taccare profondamente quella organica si-
stemazione del sapere, fondata sulla
gica e sulla fisica di Aristotele, che era
durata per tutto il medioevo, nei campi
specifici delle scienze e delle tecnologie
si svilupparono e si resero autonome ricerche particolari volte alla conoscenza
ed alla azione. Vari elementi conribuirono a sbloccare la situazione ed a fat nascere Ia scienza moderna. In primo luogo
l'opera deqli umanisti, che con 1a conoscenza del greco fecero largarnente circolare le opere dei grandi scienziati dell'antichità, rimaste ignote o malnote per
secoli. fn secondo luogo il progresso delle atti nreccaniche, indotto dalla fioritura delle civiltà urbane, che spinsero verso un raffinamento delle tecniche di artigiani e artisti nella cosruzione di chiese,
come di fortificazioni nella regolamentazione delle acque, nella fusione dei metalli, nell'escogitare macchine (PADOVANI ) Fu probabilmente decisivo anche il
superamento di quell'antica concezione
che considerava vili le « arti meccaniche »,
perché non di puro pensiero. Da questa
convergenza di tecnica e arte, di riflessione scientifica indipendente da ogni autorità filosofica o religiosa, di fiducia
nella ragione, nell'esperienza, nella macchina che l'uomo costruisce, nacque il
nuovo atteggiamento scientifico, che è
seco'ndo E.
alla radice di quelle che
più
importanti
fu16ns le due
Garin
- del'4OOf '500: la scoperta del
rivoluzioni
<< nuovo mondo »> e f ipotesi tolemaica.
Fregi dal trattato di agricoltuta di
Pieto de Crescenzi (sch. 1) BUC
Ej
lll
1o-
rrit'ifiltil&
liril:r:ldl#
145
Pesi e misure >>: pagine della
seconda parte del Codice di gabelle
<<
di G. da Uzzano
Ms. rnembr.; sec. XV
CnrsceNzt,
t1$51; mm.270x205; c. L95.
Prsrno
1
Ruralium CornmodoraTtz
Soitt.
semigot. Lingua lat.
oPus.
-
Codice molto ricco di
miniature: la c. 1r è molto decorata; a pie' di
pa-
gina uno stemma e nella lettera iniziale << V » di Venetabile è raffigurato l'autore con il codice in mano.
Leg. non coeva in mezza pelle. I1 codice purtroppo
non è completo: risultano aspottate per la maggior
parte le lettere iniziali dorate, arabescate, e molte
miniature con conseguente danno anche del testo.
Nota ms.: « Ex Libris Monsserrati Rossellò ».
BUC - Ms. 82
Pietro de Crescenzi di Bologna (1»0'B2l), giudice,
attese sopra.ttutto all'opera che lo rese famoso:
Trdttato di agricoltura, il cui manosoitto latino fu
reso pubblico verso il 1105, dedicato a Carlo II
d'Angiò re di Puglia. L'A. ri{onde e acoesce fonti
antiche tratte da Catone, Varrone, Columella, Palladio. È il Trattato di agricoltura piÉ 'importante
del Medioevo per aver rinnovato il campo delle co-
noscenze agrarie; fu ffadotto in francese, inglese,
tedesco, polacco, spagnolo; in Italia se ne cono'
scono 44 esemplari mss. La editio princeps fu ese-
guita
in
Augsburg nel 1471. Accanto
espone un'edizione del
XVI
al ms. si
sec.
Bibllogra,fia:
Scurevour, M.,Un nanoscritto del 1305:
tato di agricohura >», in: << Esopo ».
CnnscrNzr,
Prrrno
il
«Trat-
2
Opera d'agricoltura. Ne la qual si contiene
naodi si debbe coltiuar la terra...
Composta per I'eccellentissimo dottor ne le
a cbe
arte Pietro Crescentio cittadio
146
di
Bologna.
(sch. 4) BUC
Disegni dd rattato di De
(;ch. r) BUC
Nouaruente con grandissima latica a
pristina
lorma restituita:
'staffipata.'In
e cotl
la
Crescenzi
sua
dilige-nza
Vinegia, Per Betnardino de Via-
"o
d-. Lexona Veìcellese, MDXXXVIII.
[390] c., 8o; tom', lingua ita' - Ep' dedic':
Allo
.«
per
Secondo
Carlo
messer
principe
ecc.elientissimo
gratia di Dio Rè Ilustte di Sicilia & Gierusalem»'
frota di poss. ms.: « Ex libris Monssertati Rossel1ò
». L,eg. in
Druz,
Perg.
BUC
MlNunl
3
Libro de albeyteria a.goru fiueaatnente ell'efidado y correg'ido y afradido en e-l lx y ix pre'
guntas. S.1., en iasa de LV' de Sa'lamanca,
MD y XXXIIII.
lO4
c.,
4o; got., lingua spa'
- Le note tip' si
rica-
vano dal coloph. Doppia nurnerazione, romana e
araba. Front. ion vignett" tappresentante un caval1o; incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Mons'
seffati Rossellò ». kg. in perg.
BUC
di un rattato in lingua catalana sui .rrrrlli u le loro rhalattie, scritto ne1 XV
seqolo. L'autore, che si definisce nelf introduzione
« Don Manuel Diaz... natural de QaragoEa »>, fu
Traduzione spagnola
maggiordomo del re Alfonso d'Aragona e 1o seguì
n"[, gr"tt, pet la conquista del Regno di Napoli'
Ms. cart.; sec. XV (28XL1440); mm. 295x220;
c. 272.
GroveNnr DA UzzANo
Codice di Gabette antiehe della Repubblica
liorentina.
Scritt. umanistica corrente, opera di pid mani' Lin147
La nave, dall'opera di Pietto de
Crescenzi (sch. 1) BUC
gua ita. Rubriche
in
rosso; trettere iniziali got.
az-
zurre, ampie) molto be11e e curate, arabescate di
in rosso con doppi segni. Leg. modetna
eseguita in {ase di restauro nel 1978. Pre-
rosso; altre
in pelle
cede: Regola della Pasqua, calcolata dal l$0 al
144). Appartenne a1la Biblioteca Guillot di Alghe-
ro (dove fu studiato dal prof. B. Motzo), già Biblio-
#
tl"
teca Simon.
BUC - Ms. 279
Giovanni da lJzzano, toscano, de1 sec. XIV, è l'autore di questo codice che può considerarsi un manuale di pratica metcantile; se ne conoscono piÉ
copie: una a Firenze, Biblioteca Riccardiana (N{s.
1818 Q.IV.8), ms. cart. simile per piri elementi al
codice cagliaritano) ma privo de1 calcolo del1a Pasqua, il Magliabechiano, Biblioteca Nazionale di
t" r
t
XIII, 72, già Srozziano 558, catt., ms. miscellaneo che contiene 2 portolani, di cui i1 secondc
è 1l Conzpasso da nauigare. 11 codice consta delle 2
carte contenenti la regola della Pasqua e di altre
tre parti: ne11a I 1'autore ha riportato documenti
pubblici (deliterazioni per f introduzione di grano
Firenze,
{iorentino, per 1'amministrazrone di Pisa, i patti
tra il Comune di Firenze e il sultano d'Egitto; 1e
gabelle di Firenze, Siena e Talamone). La II parte,
opera personale dell'autore, raccoglie notizie sui pesi,
misure, monete, e norme per 1e lettere di cambio.
La III parte, quella geograficamente più importante,
è trascritta da opere antecedenti. Una descrizione
relativa alle coste de1la Sardegna a1la c. 148v, nella
perte in cui descrive 1e isole maggiori. Si tratta di
una ritraduzione in italiano di una versione catalana
rlto,r;.i|.l,
fatta dall'itùiano.
,.fl
f.$
Bibliografia:
Morzo, B.R., I/ compasso da nauigare.
Cagliari,
t947.
.
$*{
M
f,i
Casrrr,r,o, DrBco nr,r
Tratadtt de cuentas: hecho por cl licertciado
148
"3r
Incisione dal « De re navali » di De
Baif (sch. 7) BCC
La
<<
regola della Pasqua » dal 14]0 al
144) nel Codice di G.
dt
Uzzano
(sch. 4) BUC
Diego del Castillo: natural de la ciudad de
Molina... Fue i'mpresso en Salamanca, por
Juan de Junta inrpr'essor de libros, L542'
XXVIII c., 40; got., lingua spa. - Front. in tosso e
nero, con cotnice; alcune iniziali incise. Nota di
»' Sotin vol. mi
poss. rns.: « Ex libris Monsserrati Rossellò
iolineature alf interno. Testo contenuto
scellaneo. Leg. in fiezza Petg.
BUC
Diego del Cas,tillo, giureconsulto de1 XVI secolo,
nato a N4olina, nella provincia spagnola di Guadalajara, compì i suoi studi a Bologna. I1 Tratado de
cuentas, sorta
di
manuale d'amminisffazione,
di
cui
si espone un esemplate de1la prima edizione, ven'ne
pubblicato a Salamanca da Juan de Junta (Giunta)i
membro detrla ,famosa lamiglia di tipogra{i di origine fiorentina che ebbe stamperie in varie città
d'Italia e d'Eutopa e adottò come marca editoriale
il
giglio
di
Dr Pesr,
Firenze.
Be.nrorornrno
Tarifla de i pesi, e misure corrispondenti dal
Leuante al Ponente, e da una tena, e luogo
all'altro, quasi per tutte le parti dil ruondo.
Con la dichiaratione di tutte le robbe: cbe
si tragono di uno paese per I'altro. Composta
per M. Bartbolomeo di Pasi daVinetia ... In
Vinegia, per Paolo Gherardo (pet Comin da
Trino), MDLVIL
1121, 2OO c., 80; cors., lingua ita. - Iniziali incise.
Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel1ò ». Leg. in perg.
BUC
Questo testo, di notevole interesse per la storia del
commercio, contiene una serie di minuziose tavole
di conftonto tra pesi e misure di svariati paesi.
149
,_____-________)t
Disegni acquarellati dal trattato di
agricoltura di Pietro de Crescenzi
(sch. 1) BUC
Beip, Lezenr, nn
Lazari Baylii annotationes in legen II de captiuis et postlimio reuersis, in quibus tractatur de re nauali... Eiusdem annotationes
in tractaturu de auro et drgento legato ...
Item Anthoni Tylesii De coloribus... Basileae, apud Hieronimum Frobenium et Nicolaum Episcopium, MDXXXVIL
l9l
p., l]lr., 4o; rom., lingua 1at. - Iniziali inci323,
se. Ep. dedic. a: << Francisco Vatresio regi feliciss... >>,
<<
Illustriss. Principi D. Ioanni a Lotharingia S.R.E.
r. Leg. in pelle.
Cardinali...
BCC
Lazarc de Baif visse {m il XV e il XVI sec.
Insigne conoscitore del latino e del greco, rappresentò
in
Francia l'umanesimo italiano. Venne nominato da Francesco I ambasciatore a Venezia, dove
trovò gli spunti per la sua opera De re nauali, a cui
fecero seguito il De re uestiaria e il De uasculis. Si
ricorda inoltre per avet tradotto in volgare l'Elettra
di Sofocle e 7'Ecuba di Euripide.
Pe»oveNr, GroveuNr
Ioannis Paduani Veronensis De compositiofie, et usu multilormiurn horologiorum solarium... Opus nunc denuo ab ipso multis in
locis illustratum, et auctura... Venetijs, Apud
Franciscus Franciscium Senensem, 1582.
1121,267, t16l p., 4o; rom., cors., lingua 1at., grc. Numetose incisioni. Ep. dedic.: « Optimarum ar-
tium consultissimo, canonicoq. Veronensi in primis
obseruando Adamo Fumano. Ioannes Paduanius Veronensis S.D. ». Nota di poss. ms.: « Ex libris
Monsserrati Rossellò.. Leg. in mezza perg.
BUC
Giovanni Padovani, asttonomo veronese vissuto nel
150
..!
,"{,
Tavola illusttata dal << Noua
horologiorum inventio » di C.
Sandolino (sch. 9) BUS
secondo Cinquecento, descrive
in questo trat'tato i
vari tipi di otologi solari, o meridiane, costituiti da
un piano graduato, sul quale è collocata perpendi-
o angolarmente un'asta (1o gnomone),
vi proietta un'ombra variabile nel corso della
colarmente
che
giornata.
*1
xi
SANuor-Iruo, CnrnusrNo
Noua borologiorunx inoentio. Venetiis, apild
Rubertum Meiettum, M.D.XCIX.
l3l, l7l c., i11., fo1.; rom., iingua lat. - Numerose
incisioni. Ep. dedic.: « ... Cherubino ab Vtino sacerdoti ordinis minorum. Setaphici Francisci Capucinorum F. Hieronymus a Sor'bo Generalis... »; « Ad
illustrissimum ac reverendissimum eundem S.R'.E.
Cardinalis Sanctorium. Marci Sticchini »; << Ad eundem Illustriss. ac revetendiss. S'R.E. Card. Sanctorium. lacobi Novelli ». Nota di poss. ms.: << ... Sassaritana Soc. Iesu ».
Irg. in
Perg.
BUS
151
t
;
Pagine del trattato di Pico della
Mirandola sulla astrologia (sch. 1)
ASTROI.OGIA, MAGIA
PFìOFEZIE,PFìODIGI
La rtcca e cospicua produzione magica
ed astrologica della cultura europea, non
sembra aver lasciato grandi ffacce nella
pubblicistica conservata in Sardegna: è
probabile, tuttavia, che ciò sia dovuto
alle forrne uadizionali di diffusione di
una simile radizione. E cioè alla clandestinità che caratterizza sia i procedimenti
a sfondo magico, sia la loro pubblicizzazione riservata sempre ad una cerchia tistrettissima di iniziati. Siamo costretti
così, per conoscere qualcosa dell'attività
di maghi e stregoni a ricorrere (come spesso awiene nel resto dell'Europa) alle opere dei loro accusatoti, a volte frutto
di << pentimenti » (PICO), più sovente
frutto di implacabili persecuzioni (MENGHI). A riprova di un'incessante e segreta presenza di temi magici staflno, comunque, quei testi a carattere popolare
che ricordano, anche in pieno '700, l'età
della ragione, rem,endi prodigi (RELAZIONE ...): una produzione questa che
si allea inevitabilmente con la ricca setie
di profezie e di tensioni escatologiche,
che come un {ilo rosso, legano il medioevo
ai tempi moderni.
152
BUS
*r#f,{ifi#fi#§[
ruir
I r''
,\v '4nfr'
'À
'tt
l*
'"?
'*r1,,,,; ,.,.o*,"/
Ptco nsLI-A MInANool-l,
D is p a t at
io
n
e
s
ad
u e
rs u
s
as
GrovexNr
tr ol o go
'l
s. Bg"9l'39,
Benedictus Hectoris Faelli Bononiensis, 1495'
<(Col1144) c., fol.; rom., lingua lat. - Note mss':
iugii Sutt., societ. Iesu scriptus littera >>' « Est Lau-
as Elisa ». Postille mss. passitrt. Leg' coeva in
perg. ms. de1 sec. XV.
BUS - R.'A. 65 (Ctr' lGI77)r)
rÀtij
Seconda parte staccata dalla prima edizione delle
opere di Pico, raccolte sotto il titolo Comentationes
aa Uge. Quest'opera rnira, coerenternente con- la
visione ordiÀa ta de1 cosmo di P', all'esclusione della possibilità di un influsso incontrollabile degli
astri sull'uomo.
FANrr,
2
SrcrstvroNno
"$n
lTriompho di Fortuna di Sig-ismondo F.ante
lrrroreirl. Impresso in la incl,ita città di Ve'".giu p.t Agostin da Portese, ad instantia di
Iaòomò Giunta, MDXXVI.
e indi
t181, CXXIX c., fol'; cors', lingua ita' Tit'
cazione
dell'A. si ricavano dal proemio,
1e
note tip'
si ricavano dal coloph' Vo1. in gran parte inciso'
Varie carte sono stampate in rosso e nero' Proemio
dedicato « A1 Sommo Pontifice Clemente Papa Septimo >>. Esempl. mancante del front' e di alcune
carte, reintegiate da carte mss. e disegnate' Numerose carte Àrro ,r"t" legate in ordine inverso; la
numerazione è in parte riscritta a matita' Note mss'
Leg. moderna in mezza pelle; vol' danneggiato e
restaurato
in maniera
insoddisfacente'
BUC
asrologia giudiziale, famosa nella storia
delf illustrazione e composta quasi interamente di
tavole xilografiche. L'esemplare esposto purtroppo
risulta incompleto e in non perfetto stato di con-
Opera
di
servazione.
153
--
,j
F
Colophon delle
« Disputationes
»
Relazioni del temendissimo prodisio
di
del pesce (sch. 6) BUS
Pico'della Mirandola (sch. 1) BUS
Antrrr,rroonus
DALDIANUS
3
Dell'interpretatione de sogni nouamet te d'i
Greco in uolgare tradotto per Pietro Laurc
Modonese. In Venetia, per Gabriel Iolito de
Ferrarii (Per Comin de Trino de Mo'nferra-
to), MDXLIL
t8l, 139 [1] c., 80 cots., lingua ita. - Il nome del
tip. si ricava dal coloph. Qualche iniziale incisa.
Ep. dedic.: « All'illustre signore don Diego Hurtado di Mendozza cesareo consiglieri et ambasciatore,
Pietro Lauro modonese ». Note mss., sul front.:
REL AZ I ON
DEL TREMENDISSIMO
D'
in perg.
r?ltlp'
Qale ftrto prcfo il giorno di 3.. $aacmbrc
Ncl -Eirne Rifioh thtfcrprc tint corbilo t ztitita
'-"
iito-niutit4.t.?;it li Yarltait ul
1
*Rcgtt
Cod
Ctfe
BUC
Traduztone italianl- di un'opera di un autore grcco
vissuto intorno alla rnetà del II secolo d.C. Il. libro,
di piccolo formato, fu pubblicato da uno dei prirrci'
pali editori veneziani del Cinquecento, Gabriele
Giolito.
v N PESCE
è
P.
derna
RODICTO
P
Molina » e altre depennate, in fine: << Serta
Giuseppe laus Deo Pax vivis >> e << Sogni non s'indouinano perché a, Dio Solo è riseruato >>. kg. mo«
''
chc
it
il
lcra splnta Eftrqorlhaùe rzrauglie,
c tcrrerc
) o*itqc ltglc,
Vrrfavia, Ticom, Trtnto r & ic Thcvifo trrò
.2r7. Pcr B:rnrrdeMichclc Rdllerd
FranccGo
Luce
4
Lucae Gaurici Geopbonensis Episcopi Ciuitatensis, Trac(atus astrologicas... Venetiis,
Apud Curtiu,m Troianum Nauò-(Apud Bartholomaeum Caesanum),
l4),
MDLII'
122 c., 4"; rom,, cors., lingua lat.
rnezz
-
Leg
i.
perg.
BUC
Luca Ga,urico, studioso di astronomia, astrologia e
matematica, nlcque a Gi'ffoni, nel Salernitano,. nel
1476. Stimato dal pontefice Faolo III per la sua
abilità di astrologo, {u nominato vescovo di Civita
(S. Severo) in Capi,tanàta. Dopo alcuni anni lasciò
sua diocesi per dedicarsi agli studi e si trasfed
a Roma, dove rnorì nel 1558.
la
154
dl Ptloila,
vcro dilcgoo dcl Pcfce crvrgo
dol Netural(.
Et IN NAPOLI
Geunrco,
E
--1-
Riaiatdo
Socii.
tt"*7u{q}ii-€
r
O
II
<<
vero disegno del pesce cavato dal
naturale
MrNcnr, Grnor-lrulo
5
Compendio dell'arte essorcistica. IIn Venetia, appresso Fioravante Ptati, 15957.
1681, 5$ p., 8o; rom., lingua ita. - Esempl. mancante del Éront. Le note tip. si ricavano dai repertori. Iniziali incise. Ep. dedic.: «Alf illusr.'o et
revetendiss. Monsignore, il signore P. Donato Celsi,
Cardinale Amplissimo. Et di Bologna legato meritissimo >>. Leg. moderna.
BUS
Girolamo Menghi, 'nato a Viadona '(ca. 1529-1609\,
XVI sec., scrisse vatie ope
re sui denomeni demoniaci.
grande esorcizzatote del
Rr-r,r.zroNr
6
del treruendissimo prodigio d'un pesce quate
è stato preso il giorno 3 settenbre 17L0...
Varsavia, Vienna, Trento, Treviso 1716, et
in Napoli l7L7 per Bernardo Michele Raillard, e Francesco Ricciatdo socii.
llf c., 4"; rom., lingua ita. - Testo illustrato da una
incisione che rappresenta il fenorneno.
BUS
» (sch. 6)
BUS
{i.ri.
"$É*4f& dliilÉi
. .. fl
d,.. + &+*. r-,É'+
"'tÈ d..
r
ffi i& ir 'ar;'*,.';, ft I
ffitrffi
rfu,'# t&. 4+i&
6rd#. 4$e &1È+ .6t#++*.n+#fÉ e:"
S+s d,+-§
;ffii*iffii Elt*;r$t ffi ffi,r iffiffi,St$r/*i
di mttetiql;e'{?: e ìrn*i:
n.ff,,.i n"r.'uttoaig'L!ìir,i lllalf
il §',:ii,'.': n:O, !j(nlcFrÌ!ciif'r:{ !.à
s1 ,| p:ezr, i quel'o ' .r rr lcgt'"1' r-rtrt
àr.]rn*rj. fl critrr Jrpri fit-q r*r' !'un<ndi,nl; -nrr. ÉtilÉ i,ili"c '1:ic
irlr. *pg* . r e ql xcnMll liJL'1 r'::l
ffi.lrrJ"rJ[t'':1l(rfr(-F.itll([(,.\l!llÀ6r
**"pg! i' rliir pn'r"Lail 1{i ti I i*1r F+''({'
1!ros+ {"'ult'rr
Fr(
I
r
i:,dr,
!:ucrre.e!.,r.fu:rt
Iilr,,r :r,',tr, 1',1i :,;;1. r'
qUtl!
j..trri
--
r lllr('rdtÒ.,
runtttttnrrl:.1*.
1.
:
;r..,'rl
c!i:t'fr.trl
I i{{lir-É l
',ir" C ij '.
r
':, ;r: r': r lr ii
:
C'( n-È i-I'r'Li'"''t
I.{" rl,lf;!';l!'
. iì
""t
X-,, tiili'".t, fo,r't,'J, I it r + eil,tCrt:i Jr Varrìt antl
ttmprr r0rhrto {t!}r.dn j
fir.il i It.ili.,r. (lrci!i(Iì1(lae
i(ltttIGtJ:oquElìu lcl't'
'l*crtllrttt Lrl"l.iIulIr lr[ :(', t
$lr alrrr r.ùs, lr,! di liiic* *1"-{ li r r llì* r c i:*f *i},cr ntii'*j"
t'a
crr, L(r.:lttc i"rrtn t{ì'u...r
' i .lri. ;.trt;o 1..1or 11. l'r. ",( Fro{lc{-uatt!ilp.cji,
e
tt,(trrr. .r 1ilr 'r\r F:ftliin L-r .Lli-trl'J{ n1.(*nr;l-eliJ-,
l.,.trln<.:"(t n((rtr'rlJ'Il
(r-r,rfl i\ r,('R lltJ(,('rtl..rÈri
{'*,\r} ir rlr{ * i {,at rtt *t(ttl+ .il rr* il* l*;qr*l*rru {"lt+c t tr llr*
,t,,'. r,a., r.,, r :lr r c.'+,"t, r.. t t.;r.. t m( r ( tr'r *1: La'rtrt' .'1..,.'
rtn lrF'.+!: il-È!.J
!i!ì:§ lrlì,i! l!irillìrd,
.icl'(ir.li.riì!
nrllt ii lrur;r, c :1t11* r:, l::* iltlic iiir r:r *** l'tii* i*t+Ii!:+, iIl tj!ì
.rl ' 1, ' i '
[+rr'rL rì .ti -;J . I'r11( .c , .\r(1.'.1$r rLl: I(llci(
iìti;ii
Nella seconda metà del '500 si diffusero i libri di
notizie, owero pubblicazioni sotto forma di opuscolo che tiferivano particolari awenimenti di at-
e di interesse generale (politica, meraviglie...). Essi possono essere considera'ti i precursori
{el giornale moderno e degli 'attuali articoli di cronaca, non tanto per il carattere di periodicità che
avrebbero in seguito assunto, quanto per f immediatezza e l'attualità delle notizie didfuse' Nella
seconda metà del XVII secolo, per soddisfate il bi
sogno di un facile e rapido accesso alf informazione
da parte dei lettori, i libri d.i notizie venneto so'
tualità
stituiti dai logli
di
notizie,
di cui si €spone
iun
esemplare.
155
§QRtrruRA, PFoDUZTONE E
CIRCOIAZIONE DEL LIBRO
Di fronte alla
Lettere capitali miniate dal « De
», codice di autore
ignoto (sch. 1) BUC
conscribendis
grande sfida alla cultura
rappresentata dalla invenzione della stampa, la società europea del quattrocento
reagisce, inizialmente con un atteggiarnento di prudente conservatotismo: la stampa serve a diffondere opere di larga consultazione. BiÈrbie, libri di devozione, opere relisiose etc. È solo con la fine del secolo, con l'awento di una nuova produ-
zione d'élite e di massa atftaverso esperienze fondamentali come quelle dei Manuzio, che la stampa si apre ad una produzione diversa e diversificata dalle opere dei classici ai trattati filosofici più moderni. In ogni caso, per lungo tempo
scrivere a mano fu considerato se non più
nobile, più raffinato di stampare, nonostante gli sviluppi considerevoli della tecnica di incisi,one e dell'arte stessa della
stampa, che permettevano di arricchire e
impreziosire il prodotto. Per questo motivo i uattati di calligrafia o anche solo di
scrittura furono materia frequente di ediztoni e di riflessioni fin nel cuore del '500
(PALATINO, PERPINYA, DE LA CUESTA). Ciò non significa, naturalmente,
che la diffusione della cultura nel '500
sia stata poco influenzata dalla stampa: i
numerosi << cataloghi >> .di scrittori, che
cominciano a circolare stampati come bibliografie ragionate che ogni uomo di
mondo deve conoscere (ALBERICI) testimoniano come si fosse sviluppata :una
nuova coscienza che fa del libro uno strumento da consultare e non solo un simbolo da rispettare a distania.
157
r
Alcune pagine dell'opera del famoso
calligrafo Gio Battista Palatino
(sch.
Ms. membr.; sec. XV; mm. 210x170; 66
l)
BFT
c.
Dn coNScRTBENDIS
1
epistulis et aariis aliis et d.e regulis iuris.
Scritt. minusc, canc. Lingua lat. - Tutte le lettere
iniziali o quasi disegnate e, solo fino alla c' 7, completate dai colori. Miniature in rosso e verde non
terminate. Tit. di alta mano. Leg. non coeva in
mezza pelle. Alla c. 12 nota di poss' ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò >>.
ffiffi***,,ffiffiffi*,u;
BUC
L'arte di compore epistole fu oggetto nel Medioevo
di particolare insegnamento; !'ars dictaruinis era
parte del1a retorica, forniva regole grammaticali e
stilistiche, eta momento essenziale dell'insegnamento netr1'educazione della dasse co1ta. L'epistola de
veva seguire norme tradizionali, essere costituita di
I) wr'li,,tln{n,rfn {tnu iwa,
ll-fi$ *q,,, t tÀ n'i; ì1!ta !
lail { fu nùn tii,
rili Él ! I bti lffi
^
rilt *,,i m l,t tt furcki nt'lfuwa' I
parti che si
succedevano ordinatamente, usare rigide formule. Non si conosce l'autore di questo testo
che si lega appunto al {ilone citato.
T
l
t:'
Pr,nnruvìr, TorvrÀs
or
2
Art y stil per a suiure 4 totes persones de
quals seuol estdt que sien, y diuerses maneies de comptes abreuiats, /nolt necessaris per
a totes persones. S.1., s.t., Ica. 1511].
122) c.,4"; got., lingua cat. - La forma delf intestazione e la data sono ticavate dai repertoti. Front'
con vignetta. Note mss. sul front.: «... Juan Andres ... a 20 de nouimbre ai,o L515 », e, sotto i1
tit.: << Auctore Thoma Perpiniano Ilerdensi »' Altre
note mss. alf interno. Leg. in perg. chiusa da lacci
in
pel1e.
BUC
Le notizie su questo libro, e sul suo autore,
scarse:
158
si tratta di un breve {ormulario
sono
epistolare
i
il
il
ii
fl
;'
e
commerciale, comprendente anche tavole utili
per le operazioni di contabi'lità. L'opera ebbe un
certo successo perché in breve tempo se ne feceto
piri edizioni, accresciu,te rispetto alla prima di
cellona del 1505.
Bar-
PArATrNo, Gro. Berrrsra
lLibro nuooo d'imparale a scriaere tutte so/te lettere anticbe et rrzodernef. In Roma in
Campo di Fiore, per A,ntonio Blado Asolano,
il
rnese
di
Settembre,
MDLIIL
[58] c., i11., 4"; lingua ita. - L'opera fa parte di una
miscellanea, con opere datate dal 1100 al 1700.
Maocante del front. e di alcune c. iniziali. Numerose incisioni. Ep. dedic. a: << I1 signor Ridolfo Pio,
Cardinal di Catpi Giovanbattista Palatino ... Di
Roma il mese d'Ottobre MDXXXXV »>. Nota di
poss. ms.: << Antonio Pinna è il padrone di questo
libro ». Leg. moderna.
tt
h*.* *m e** e. Ép i le
{b q nos a{. s.gT
=3cy54 t
BFT
Famoso calligra{o del XVI sec., L'A. esplicò a Roma
sua attività. Viene ricordato soprattutto per questa sua opefa che fu stampata la prima volta a Roma
la
nel 1540 per Baldassare di Ftancesco Cartolari
e
ristampata successivamente da Antonio Blado negli
anrn L54O-L553.
§1L,n',
rrn5,"''!'''
Yt
ffi
1,
J1
r o p q rjrlczlu2T s ta2,
-v"l
L*q."1 r nti n awi y;ubi
x** t*A
*ft.,xa j{sef*qaa?-.à til [F..nrIiF ]'d'
,ì.."
!.\L
Dnrr,e PonrA, GrovaNNr
Barrrsre
.
MDLXIII.
o,rf
df.
tl i Lut-i ar
19r!{rrfÉ.r*\rt334v+" r
r- .
!B «
ìr
tr ffiBd
Èf 5:b1\L,!'^oT
tr.*. r,q_À9,E
E$Y5
4
De Furtiuis literarurn notis, ualgo de Zileris.
Libri IIII. Ioan. Baptista Porta Neapolitano
outole. Neapoli, Apud Ioa. Mariam Scotum,
ti,:,i*q-r*{*,'À "$P'ae *'P''
e c w,rffM\N \mtd
ùù \;Éùtf
, r>,q
t'u.f t*noq. rrp lrdÉr ruo",
elut.n*lerctt*
cc*"lt
lnpr*nlnrbur rurt
1
fi **r{ C;;4 Aa@hé €,rnLe,lù
I
LotE \vù ptt,éÉitu'\.
c\
{L**r
ò\nii -t!+r-
t201, 228 p., 4o1 rom., cors., lingua lat. - Incisioni.
Alcune tav. con settore circolare cenffale mobile,
legato da un
filo
serico. Ire
p.
109-110 sono stam-
159
,
til.
F
Chiude la sequenza delle pagine tatte
dal Palatino l'illustrazione degli
strumenti del perfetto scrivano (sch.3)
ii
BFT
in
pate
rosso
e nero. Nota di poss. ms.:
Monsserrati Rossellò
». l,eg. in
«
Ex libris
perg.
BUC
rt*rufu*yfl
Giovanni Battista Della ,Porta, o Porta, napoletano,
nato nel 15J5 e morto nel 1615, scienziato e letterato, fu uno degli studiosi piri notevoli del suo tempo. Svolse ricerche nei piri svariati campi della
scienza, ottenendo 'notevoli risultati negli studi di
fisica, chimica e matematièa, e giungendo a num€-
rose scoperte, fra cui quella della camera oscuta.
Venne a'nche accusato
di
sffegoneria
e fu
cosffetto
a discolparsi presso l'Inquisizione. ScriSse vari trattati scienti{ici, di cui il piri noto èla Magia naturale,
e si dedicò all'attività letteraria, componendo 29
commedie e alcune tràg.ai.. Si occupò anche di
materie particolari, quali la fisionomia, la chiromanzia e la prittografial L'opera esposta è appunto un breve trattato di crittografia, in cui sono
indicati vàri sistemi di segni da usare per scrivere
dei testi ciftati.
Moous
legendi abbreuiaturas, passitn in iure tan
ciuili, quan pontilicio occurrentes, denuò integritati suae restitutus. Huic accessere Tifttli ... in uniuersarn ius ciuile, ex Haloandri
recognitione ascripti. Adiunximus praetereà
libellum, qui Flores legum insuibitur ... Ye'
netiis, apud Andraeam Muschio, 1569,
p., 80; .rom., cors., lingua lat. - Nota di
poss. ms.: «Ex libris Monssertati Rossellòrr.L.g.
)84,
iri
tt)
perg.
iiT:tsCr*J"lsst
"4!!g,tr$o,"ltsE
\..
0 \fiifiaoJawr{nt lt t, ry t rJl"ià'.
d I't fu .i!tu fu b frildl,iJ*iJffiilro liti'
munh abi, rh c ni ti lwl,rbc cf,erPt{*
nì, orb pr rlnìrno*nniilcbidrobrl
1i rtchì hfuian*nuhtt ildnÈ.ut
E.( S,S9 I -fv,laJv7.3f-)a
J'V3./r/Wd
.1, tb t
di uso comune, contenent€,
I'indicazione di tutti i termini, locuzia
tra I'atrtro,
ni e citazioni, che nei testi giuridici coevi
appari-
vano soli,tamente abbreviati. L'ultima parte del manuale è dedicata ad una raccolta di detti autorevoli
tratti da fonti giuridiche e ordinati alfabeticamente.
W-r
-
lc!
gh
irtntc (qtltit*
xYzeg,..
6{,
BUC
Manualetto giuridico
160
,;rVfi,[*G-"d(t
'P
xtnli,4, Pil
*giwn'
ahthw Snfuls
dwnnnirt . v. r.
tt'
xxxxly'.
CursrA, JueN nn
r-e
6
Libro y tratado para ensefrar leer y escriuir
breueruente y con gran lacilidad con leta
pronunciacion y uerdadera oltograpbia todo
Romance Castellano ... colnpuesto por luan
de la Cuesta oezino de Valdenufio Fernandez.
En Alcala, en casa de Iuan Gracian, 1589.
l4l, 65 c., 4o; rom., cors., lingua spa. - Front. con
stemma; incisioni. Ep. dedic.: « Al Principe nuestro
Sefior >>. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati
Rossellò r. Leg. moderna in mezza perg.
BUC
Questo breve libro di Juan de la Cuesta è nello
stesso tempo manuale scolastico e trattato sulla
scrittura, da collocare accanto ai più famosi rattati
spagnoli di calligralia del XVI sec., come quelli di
Juan de Yciar e Francisco Lucas. I-'4., nato nella
provincia di Guadal,ajaru, si dedicò alf insegnamento
e formulò teorie
didattiche avanzate
in
rapporto
alla sua epoca.
Bon1e, Jueu
»n
7
Empresas morales a la S.C.R.M. del rey Don
Phelipe nuestro sefior dirigidas, por Don
Iuan de Boria... Praga, por Iorge Nigrin,
158 1.
l2l,
1,01,
l3J
c., 4"; rom., lingua spa., 'lat. - Front.
istoriato; nurnerose incisioni. Testo inquadrato in
rosso. Leg.
in
mezza perg. (Ripr.).
BUC
Nel complesso .sistema di produzione e circolazione
libraria attivo nel XVI secolo s'inseriscono a,nche
cenffi dell'Europa centro-orientale come Praga, dove venne pubblicato questo volume riccamente inciso di Juan de Borja. L'4., figlio di San Ftancesco
Borja (Borgia), nacque a Bellpuig
in
Catalogna
ne1
155).
161
t
Frontespizio istoriato e incisione dalle
« Empresas morales » di Juan de Boria
(sch. 7) BUC
i
ErelrcHus
omnialn aactoram siue sctiptorum, qtti in
iure tarn ciuili quam canonico oel colnruen'
tando, uel quibusqumque modis explicando
& itlustrando ad flostram aetatem osque
claruerunt, Nornina et monurnefila, partim
in luceru antebac prolata, partim in Bibliotbecis pasiim adhuc abdita, complectens...
Iam aera denuo multorurn accessione loca'
pletatus. Fiancofurti ad Moenu'm, apqd lvlariinum Lechleru'm; impensis Sigismundi Caroli Feytabendi, MDLXXIX.
lr, llf , 1.101 c., 4o' tom., cors., got', gre', lingua
lat., ger., grc. - I nomi del tip. e dell'editore si ricavano dal coloph. Ep. dedic.: « Clarissimo viro"'
D. Ioanni Fichardo, i.v. doctori consultissimo, amplissimaeque Reipublicae Francofurdianae ad Moenum aduocato et syndico fideliss' domino suo apprime colendo S.D. ». Nota di poss' ms.: « Ex libris
Monsserrati ,Rossellò >>. Segni marginali e cortezioni
mss. Leg. in mezza perg.
BUC
Bibliogtafia giuridica, che segnala testi esistenti
ne11a seconda metà del sec. XVI, scritti in diverse
lingue. L' opera, che faceva parte della Biblioteca
Rossellò, fu sicuramente consuliata, in ,quanto numerosi titoli sono preceduti da un tratto marginale
di
penna.
Iunrx
I
librorum omnium tarn ad theologiaru, pbilo'
sophiam, & iuris utriusque peritiant, quàm
ad quascurnque alias artes, €! lacultates cuius-
cumque generis spectantium, qui Matriti oia
Areiaria. iuxta Diui Philippi templum, in no'
bilissima Simonis Vasalini Veneti libraria ue'
162
$MÉÀ§SAS MOA.AI,
triÀ
i.S. C,
Id.M. NEL
Altre pagine delle
(sch. 7) BUC
« Empresas »
nales habentul. Matiti, ex Tipographia Regia (Apud Ioannem Flandrum), MDXCVII.
'50 p., {o; rom., lingua lat., ita. - Nota di poss. ms.:
« Ex libris Monsserrati Rossellò >> e d^ta ms. sul
front. Leg. moderna in
perg.
BUC
I1 notevole sviluppo della ptoduzione libraria nel
Cinquecento fece sì che editori e librai si preoccupassero di pubblicizzare le opere disponibili, stampando cataloghi indirizzati ai potenziali acquirenti.
I1 libro che si espone è un catalogo delle opere in
vendita ptesso un libraio veneto, che aveva la sua
bottega a Madrid.
AtnrRlcI, Gre,cotvro
10
Catalogo breue de gl'illustri et lamosi scrittori aenetiani, quali tutti banno dato in lace
qualcbe operd conlonrae alla loro profe.ssior:e
particolare; laccolto dal R.P.F. Giacomo Alberici da Sarnico... In Bologna, Presso gli
Heredi di Giouanni Rossi, Ad instanza di
Giacomo Zopprni e Fratelli, MDCV.
:
i
!
I
t
I
[61] c., 4o; rom., cors., lingua ita., lat. - Iniziafi,
incise e fregr. Ep. dedic.: « Al Serenissimo doge di
Venetia Marino Grimani »>. Nota di poss. ms.: << Ex
libris Monssemati Rossellò ». Leg. in perg.
BUC
Questo breve testo dei primi anni del Seicento,
compilato da un padre agostiniano, è un'opera di
carattere biobibliografico, che fornisce notizie sulla
vita e sulle opere degli scrittori veneziani.
!
i.
I
i
163
CENNI SUL RESTAURO
di libri, incunaboli e cinquecentine, alcuni restaurati
attesa dell'opera del restauratore
Composizione
altri in
'165
Patticolare del dorso del Graduale otistanese. L'opeta è molto
deteriorata (sch. 12 - Musica) ACO
IL RESTAURO
I numerosi studi, pubblicazioni, mostre, convegni e dibattiti di questi ultimi
anni intorno al bene culturale << libro
hanno ridefinito e ampliato il significato
e l'importanza del restauro librario. Mornento ultimo, non certo perché meno
importante, in un corretto programma di
tutela il restauro, oggi, è anche il mezzo
attraverso il quale è possibile studiare
1'<< oggetto >> in parola al di 1à del suo
contenuto bibliografico.
Infatti, attraverso I'analisi e 1o studio
di tipo archeologico oltre che codicologico, delle sue strutture compositive, delle tecniche di fabbricazione, dei mat'eriali
usati e in buona sostanza dell'e arti e
mestieri che concorrono alla sua produzione, lo si ricolloca realmente ne1 contesto storico che 1o ha prodotto, supetando così la concezione ttadizionalmente
limitativa del libro come puro involucro
del m,essaggio scritto.
Ovviamente, non tutti gli interventi
sul libro antico obbediscono a regole e
modalità restaurative astrattamente uniformi: si passa infatti dal piccolo restau>>
167
Composizione
di libri (codici e incunaboli) già restautati o
pronti per essere inviati in laboratorio
170
già
L'opera del restauratote sull'ultima pagina del
<< Pungilingua
Cavalca (sch. 19) BUS. Sono stati recuperati lrammenti di un
codice del XIV secolo wtilizzati per la legatura
>>
di
17'l
Il Corate di Oristano. È una pteziosa
opera da restaurare con sollecitudine
112
Il
testaumtore ha ricuperato con paziente lavoto
Ststuti di Castel
Genovese
il
codice degli
Restauri attffianali sulla piega del corale oristanese. Per riparate
danni causati dall'usura sono stati impiegati ftammenti di
i
antichi codici duecenteschi
tfe ',irr.'{'tt
lssi.i
.$s:1
,'.:li
!'lrl
I
l':e-:;;*:
$Iffi
,..,lI rili i
ii',{iÉ
tiÈi+iiiffi
173
Particolari della legatura, rovinata dal tempo, del Corale
trecentesco dell'ACO (sch. 11 - Musica). È una preziosa opera
da restaurare con sollecitudine
174
(,
!
*++&*
+-
BIBLIOTECHE IN SARDEGNA
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
DI CAGLIARI
Direttore; Dott, Gr,tztsrl"A
SEDDA
Dsttrtur
BIBLIOTECA COMI.INALE
DI CAGLIARI
BIBLIOTECA DELLA PONTIFICIA
FACOLTÀ, DI TEOLOGIA
DELLA SARDEGNA
Ilesponsttblle incaricatot Dr. Uco Uco
Responsabile; Padre Cenro Fennenrs SJ.
La biblioteca venne istituita rcl L9l4 anche se il
irnportarrte biblioteca dell'Isola e quella
suo nucleo iniziale risale al L87), anno in cui lo
che più compiutamente ne rappresenta la storia della
cultura; trae ortgine dalle raccolte bibliografiche §torico Pietro Martini le concesse in legato la propria taccolta, successivamente incrementata da altte
f,onate da Carlo Em.le III e dallo statista Bogino,
quelle
uscite
donazioni, lasciti e acquisti di altr't' fondi ptivati
delle opere pubblicate « in loco » e da
dalla stamperia reale di Totino. Istituita con le co- (Caput, Cima, Saniust, Yivanet, Ballero, Bacaredda...). Di p^rticolare rTLevanza, oltre alla sezione
stituzioni della locale Università (1764), ebbe il suo
primo regolamento 'nel 1785, sotto il regno di Vit- sarda, che raccoglie ogni genete di pubblicazioni
torio Amedeo III; fu ape,tta al pubblico il 10 otto riguardanti la Sardegna, è il fondo antico (manobre 1792. Nel 1799, con l'incameramento del patri- scri,tti e libri a stampa\, che assieme all'Archivio
monio bibliograf.ico ges'trtico vi confluì \a raccolta Storico Comunale (documenti dai sec' XI-XIII in
Rossellò (secc. XVI-XVII) che aveva acqtisito fra poi) costituiscono pteziosa 'fonte per lo studio della
L'abro parte cospicua della biblioteca del Canelles, cultura e della società satda.
fondatore della ptima stamperia in Sardegna; successivamente si arricchì, con I'apporto dei fondi ex
conventuali, e per i lasciti Baylle, Spano, Orrù ed
altri. Ebbe come direttori ligare di primo piano quali Azuni, Baylle, Spano, Martini ed Angius. Le è BIBLIOTECA DEL SEMINARIO
annesso dù 19$ il Gabinetto delle stampe « Anna ARCIVESCOVILE
CAGLIARI
Marongiu Pernis » che taccoglie la maggior patte
delle opere di autori sardi e di interesse sardo che Responsabile'. Mons. D.tNrB User
documentano con larghezza gtri "sviluppi di un'arte
assai originale e caratteristica dell'Isola, È dotata La biblioteca del Seminario Arcivescovile fs 'rffi'
di un Laboratorio di Restauro e Mictofotografico. cialmente istituita nel L778 dall'.Arcivescovo di CaÈ in corso la ristttttturazione, l'ammodetnamento e gliari V.F. Melano Portula. Allo stesso periodo ri\a tiotganizzazione dei servizi, in seguito ad una stie la donazione dell'Abate G,M. Dettori, docente
convenzione tra Ministero Beni Culturali e Univet
universitario e vice direttote del Seminario stesso,
sità di Cagliari. Possiede oltre,500.000 unità biblio che costituisce il nucleo più considerevole di opere
graf.iche, 6.000 manoscritti (codici, documenti, letaticchito in seguito da ulteriori donazioni degli
tere e pergamene), tra cui alcuni di'notevole inte- Atcivescovi di Cagliari e di religiosi vari.
resse per la stotia locale,2)8 incunaboli, oltre ),000
Consistenza: 15.000 vol. (un centinaio del XVI sec.)
edizioni del '500,
di argornento ecclesiastico (dogma, diritto, morale,
La Biblioteca gode del diritto di stampa ed è una sacra scrittura, predicazione, agiografia...), rlorl maflbiblioteca a cùtattete generale di elevata ricerca cano opere di classici latini e di atgomento vario.
È la piir
DI
scientifica.
La biblioteca fu istituita assieme al Pontificio Seminario Regionale Sardo con annessa Facoltà ecclesiastica di teologia a Cuglieri ad opera di Pio XI nel
1927 e trasferita a Cagliari nel L97L. I1 primo
nucleo di opere fu costituito da donazioni del Seminario Arcivescovile di Otistano, del Seminario
Vescovile di Alghero, de1la Sacra Congregazione dei
Seminari
La
e dei Padti
consistenza
Gesuiti.
del parimonio librario
(ptevalente-
di
patristica, scienze bibliche, diritto
canonico e teologia...) è di circa 5.000 volumi, di
cui 2 incur,abuli, 100 opere de1 XVI secolo e numerosissime riviste.
mente opere
BIBLIOTECA DEL CONVENTO
DI N.S. DI BONARIA
Responsabile: Padre Fnervco Toorsco
La biblioteca cominciò a costituirsi verso la fine
del XIV secolo, con la raccolta di manosctitti ptodotti dallo stesso ordine dei Mercedari, atfivati a
Cagliari al|'inizio del secolo al seguito degli aragonesi. Ebbe un inoemento notevole nei secoli XVII
e XVIII, grazie anche alf intensa attività del con-
vento. La consistenza del patrimonio librario è anin fase di definizione, di certo sono presenti
nurnerose edizion del '500 e 2 incunabuli e diversi
volumi manosctitti spesso di provenienza spagnola.
La revisione del fondo aotico è stùta oqata A ctrta
cora
de1l'Ufficio regionale beni librari.
Da parte dell'Ufficio regionale beni libtari si è
proweduto alla ,revisione e riordino del fondo antico e in patticol^te per quanto attiene alle edizioni
del XVI secolo./ '
177
ARCHIVIO DEL CAPITOLO
DELLA CATTEDRALE DI ALGHERO
BIBLIOTECA COMUNALE
DI AI,GHERO
Responsabile: Dr. Rerrerrp Senr
Responsabile: Don PesQuelE MASTA
Ebbe origine nel 1852, aperta al pubblico nel 193),
la bibliòteca è costituita dai fondi di antiche corporazioni religiose a cui si aggiunsero nel secolo
scorso quelli del Gabinetto di lettura, del Reale
Collegio e infine quelli donati da nobili famiglie
quali: Era, Adani, Bolasco, Piccinelli. Molte sono
le opere in lingua catalana che documentano le vicende storiche e cutrturali della città e i suoi rapporti con la Spagna. La consistenza attuale è di
27.000 volumi di cui 47 manoscritti, 4 inc'r.rnaboli
e numetose edizioni del XVI sec.
La
dmumentazione conserva,ta nell'archivio capitolare di Alghero, che risale al 150), anno in cui nella
città fu trasferita, da Ottarn, la sede della diocesi,
è costituita principalmente dai verbali delle riunioni capitolari, cause civili e penali, cause e documenti
inerenti il ribunale del Santo Utfluio, sinodi, costituzioni capitolari, bolle...
BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO
REGIONALE
DELLA SARDECNA
Responsabile: Dr. Menco TuNrs
1955, possiede opere di carattere giuridico, sociale, politico, economico. La biblioteca raccoglie nella sezione sarda testi di autori sardi o di
cose riguardanti comunque
Sa,rdegna. Possiede
alresì raccotrte di quotidiani, periodici e riviste, oItre a innurnetevoli carte geografiche di antica data,
Istituita nel
CONSORZIO PER LA PUBBLICA
LETTURA « SEBASTIANO SATTA
DI NUORO
»
Responsabile: D.ssa ANcBre Menre Quequrno
Is,tituita nel 19)7, divenne nel 1945 Consorzio' per
le biblioteche <5. Satta » tra Comune e Provincia;
nel 1980 Consorzio per la pubblica lettara « S.
Satta
*rage64arp
&{ u'9 oì{iv @ &g@.
§Aà§
È tr.vs&rcrlA §
à@§
§*
;,
76§4vo Àitaq K§.,rsrrc§t$
la
sette edizioni del XVI secolo
di particolare ritrevanza storica.
e fondi manosoitti
>>.
Comprende oltre il Comune e la Provincia 2 Comunità Montane, 21 Comuni e 3 altre biblioteche.
Istituì ,un sistema urbano nel 1981. I fondi della
biblioteca sono in massima parte moderni. Possiede
tuttavia il Fondo Ara con alcuni manoscritti ed
edizioni del XVI secolo, il Fondo Deffen, costituito da documenti autogra,fi di Grazia Deledda, S.
Satta e dello stesso Deffenu. Possiede inolue alcuni scritti autografi di Grazia Deledda e Giorgio
Asproni. Sta attualmente incrcmentando il versante
multimediale (fonoteca, fototeca, videoteca, ecc.).
N.B.
Nella desoizione degli incuna- Biblioteca Univeristaria di Caboli della
gliari per i titoli e le note tipografiche si
è fatto riferimento a quella adottata dall'Indice Generald-§i Incunaboli IGI.
179
j
BIBLIOGRAFIA
La
ibliografia sull'Umanesimo e Rinascimento è
talmente vasta da scoraggiare un tentativo di elencazione sistematica di quanto è stato scritto sull,argomento. Per un'informazione a caratter€ generale
si fa riferimento quindi alle bibliografie
derna, MiJalc 7948.
L'aggiornamento bibliografico più organico a queste opere è Bibliograpbie internationale de l'Hunanisme et de la Renaissance, Geneve, 1966 e se-
guenti. Consultare inolre di Fucrr,r,e, J., Recent
literatture ol the Renaissance pttbblicata d^l 1964
in poi sulla rivista Studies in Philology; e la rassegna Studi sull'Umanesino e sul Rinascimento italiano pubbhcata dal L95L a cura di Rrccr, PG.,
sulla rivista Rinascintento dell'Istituto Nazionale di
studi sul f;.inascirnento.
Renaissance L410-L630,
Londra t962.
8., Critica e letteratura
nel. '500,
Toino
,-Bmuorr,
t»9.
F., Ciuiltà e imperi del Mediterraneo xel-
I'età di Ftlippo
Fttenze
Cuesrer, 4., Arte e Umanesimo a Firenze al tenpo
di Lorenzo il Magnifico, Torino 1964.
Crr,rnrnro, M.,
Il
tito, Fiterue
Rinascintento: storia
di un dib*-
7975.
on europeafl calture 7500-L700,
an international conference held
at Cambridge 1974, Cambidge 1976.
Cultural aspects ol the italian Renaissance. Essays
ClassicaL influences
Dr
Proceedings
ol
in
of P.O. Kristell.er edited by
honour
C.
Clough, Manchester 1976.
Fnnor, C., Biblioteche e culture di signori napoletani del '400, in Bibliotheque d'humanisme
ed Renaissance XXV ,(196)), pp. lB7-197.
Drowrsorrl, C., Gli untanisti ed il oolgare tra ,400
e '500,
Frncusott,
Ffuenze 7968
V.K., The Renaissance in
bistorical
tbougbt: liue centuries ol interpretation, Carnbridge, Mass., 7948, trad. i't. Bologna 1968,
GenrN, E., La caltara lilosolica del Rinascinento
italiano, Firenze 1961.
GenrN, E., Lo zodiaco della oiia. La polemica sal-
l'astrologia dal '300 al '500, Bari L976.
GenrN, E., L'educazione in Europa 1400-1600. Problemi e programmi, Bart 1976,
Ganru, E., L'Umanesimo italiano, Bati L965.
Gunnnr, D., La corrente popolare nel Rinascinento,
Fitenze 1911.
Il
Manierismo, Tofino 1965.
Renaissance in its bistorical
background, Cambridge 1977.
Hevow, H., Il controrinascimento, Bologna 1965.
Horr, E.G., Literary soatces ol art history,. Pfin-
ceton
L964.
(
IX (1946\.
D., Eretici italiani del '500,
tutes,
Hev, D., The italian
M., Tbe scientilic
BoNone,
"Hurxanìst",
Courtand. Insti-
Cexrrrr,ronr,
Heusrn, 4.,
Vedere inoltre:
Boes,
in lournal ol the l,Varburg and
contenute
nelle ,seguenti opere: Vesor,y C., L'intuizione d.ell'uomo e Cella natura nel Rinascimento, sta in Monenti di storia della lilosofia, Mitrano 19 9, vol. I,
pp. 207-)70 (.sterminata anche se un po' invecchiata,
ottima soprattu,tto sotto il profilo storico-filosofico);
parimenti invecchiata Sarrra, G., Il pensiero itdlidno
nell'Urnanesino e nel Rinascinento, Bologna 1951;
Knrsrrrrcn, P,O., Studies in Renaissance thought
and letters, Roma 1956; ANcrrru, C., Il problema
religios.o nel Rinascine?tto; storia della critica e
bibliografia, Firenze L952; ancoru di Aucrrrnr, C.,
Ixterpretazioni deilAnanesimo e ilel Rinascinento
in Grande Antologia Filosolica diletta da Screcc*,
M.F., Milano 1964, vol. 6, pp. 97-270; nello stesso
volume vedi anche il saggio di ScurevoNr, M., alle
pp. 1-90. Un'ottima bibliografia critica ordinara per
problemi è quella di Cnesop, P., al termine del
saggio .U Rinascimento it Questioni di storia nzo-
4., Tbe origin ol tbe uoild
Ceuneue,
II,'Iotino
L965.
1947.
Kranr, P., Tbe intellectual, ixterests reflecteil in
libraries of the 14o and 75o centilries, rn loar181
occidentale, Tori.no, 1971); MonrsoN, S., Politics
and Script. Aspects ol aatbority and Freedom it
tbe Deuelopment ol Graeco-Latin Scilpt frorn llltn
cty B.C. to the XIIth cty 4.D., Oxford, 1972;
Prrnuccr, A., Libro, Scrittura e Scuola, in La
Scuola nell'Occidente l,atino nell'Alto Medioeoo,
Spoleto, 1972; ENcsrsrNc,,R., Analphabetentunt
und Lekture. Zur Socialgescbichte des Lesens in
und industrieller
Gesellschaf,t, Stuttgart, 197); e dello stesso, Der
Burger als Leser. Lesergeschicbte in Deatschland
1500-1800, Stuttgart, 1974; Yovrn, C., Y'roypageiq
Deatscbland ztoischen leudaler
of llliteracy in Graeco-Roman
Egypt, in Zeitschrilt lilr Papyrologie und Epigrapbik, XYil (1975), pp. 202-22L. Sror.rr, L., Schooling and Society. Studies in the History ol EilucaThe social impact
tion, Bahimore, 1977 (di vari autori); Prtnuccr,
4., Libri, editori e pubblico nell'Europa moderna,
Bari, !977 (di vari autori); e dello stesso, .lcdttura, afiabetisrto ed educazione gralica .ne:l.la Rolaa
del prirno Cinquecento. Da un libretto di conti di
in Trasteuere, in Scrittura e
ciailtà, II, (1978), pp. l$-209; CrusroreNr, M.,
Maddalena pizzicarol.a
Rapporto sulla dillusione del.la scrittua nell'Italia
antica, pp. 5-35 della stessa tivista.
Sul problema della invenzione della stampa e delI'apparizione de1 libro moderno si deve tener presente il classico libro di Frnvnr, .H.-MentrN, H.,
L'apparition du liare, Paris, 195E (pubblicato in
italiano col titolo La nascita de:[, libro, :&afi, 7976
con un'introduzione di Prrnuccr, A., altre pp.
VII-XLVII intitolata Per una nuoaa storia del libro, critica nei confronti delfimpostazione di FBnvRE-ùIARTIN). Per la vastissima bibliogra,fia sull'argomento si rimanda a quella adattata all'edizione
italiana del testo di Frsvnr.MeRTrN, a cura di
Prrnuccr, A.; ed a Gnrueolen, P., The Roman
Inquisition and the Venetian Presse 1540-1605,
Princeton, 1977.
I
Sull'argomento tenere presenti inoltre:
\MaNuzro, A., editore, Dediche, prefazioni, note ai
'-testi, con urìa introduzione di Droursorrr, C.,
Milano
1975.
Dn Lrcne, R., El V
Centeneare de
la introduccion
de la emprenta en Espafra, Madtid L972.
Barseuo, L., I prinordi della tipogralia in Italia
ed in lngbilterra, in La Bibliofilia, L977, pp.
D1,-262.
Studi di bibliotecononia e storia del libro in onore
di Francesco Barberi, Roma 1976.
GEnurerrrs, L., Printing and publisbing in lilteexth
cettary Venice, Chicago 1976.
Pet quanto riguarda la
Sardegna
sono da consultare innanzitutto
i
nel
Medioevo
documenti editi
da Tore, P., nel Codex diplonaticus Sardiniae,
Torino 1851 e le fondamentali opere di Brsre, E.,
La Saùegna medioeoale, Palermo 1908, e di Sor.rurr,
4., Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel
Medioeuo, Cagliari 1917; sono poi di esffemo inte-
i
i
resse condaghi, cioè registri monastici, ma cui:
condagbe di S. Pietro di Silki edito da BoNAzzr,
G., Sassari L900; condagbe di S. Micbele di Sal-
Il
il
Dr Tuccr, R., Cagliari l9l2; I
di S. Nicola di Trullas e di S. Maria di
oenor edito da
condagbi
Bonarcado
1917.
editi da Brsre, E., e Sor,ur, A., Milano
il periodo giudicale le fonti sono più numetose
anche la letteratura da consultare più abbon
dante: ScaNo, D., Serie cronologica dei Giadici
Per
ed
sardi,
tn Arcbiaio storico sardo,1939, vol.
fasc. )-4; BAnATrrn,
XXI,
8., Les
relations cornmerciales
entre Marseille et la Sardaigne au Moyen-àge, in
Atti del VI congresso internazionale di studi sardi,
Cagliari 1962; Codice diplornatico delle relazioni
tra la S. Sede e la Sardegna, edito a cura di Sc,lNo,
D., Cagliari 1940; Codex diplomaticus ecclesiensis,
cu.rato da Bauor »r Vnsur, C., Torino 1877; Bo-
scoro, 4., La Sardegna dei Giadicati, Cagliari 1979.
Per la presenza pisana e genovese nell'isola vedere:
Boscoro, 4., Sardegna, Pisa e Genoaa nel medioeoo,
Genova L978; Documenti inediti sui trat'lici comnaerciali tra là Ligura e la Sardegna nel secolo XIII,
Padova 1957; Documenti inediti relatiai ai rapporti
economici tra la Sardegna e Pisa nel Medioeoo, a
cura di Axrrzzu, F., Padova 1962, e dello slesso
L'Opera di S. Maria di Pisa e la Sardegna, Padova
183
ll teatro .in Sardegna da Sigisnondo
Arquer ad Antioco del Arca, Cagliati 1976.
Dl Tuccr, R., ll libro uerde della città di Cagliari,
Cagliari 7928.
PrNNe, M., Le ordinazioni dei Consiglieri del Ca'
stello ili Cagliari, in Archiuio Storico Sardo,
vol. XVII, Cagltari 7929.
Boscoro, A., Gli ebrei in Sardegna darante la doninazione aragoflese, it Medioeoo Aragonese,
Burrrces, 5.,
Padova, 1958.
G., Pietro da Hoyo e I'lnquisizione in Sar'
ilegna alla line del XVI secolo, it Archiuio
Storico Sardo, vol. XXVII, Padova 1961.
Soneta,
Ancr, J., Espafia en Cerd.efta, Madrid
Erres
»r
Tnyeoe,
1960.
F., Cerdefra hispanica, SeviTla
t960.
Frrre, O., La Sardegna cristiana, Sassati 1909-1927.
Arzreron, F., Storia della letteratura di Sardegna,
Cagliari 1954,
Cosre, E., Sassari, Sassari 1885-1917.
Il Mondo della Carta de Logu, Cagli^ti L979.
To»»r, G., Storia diNuoro e delle Barbagie, Ca'elia,ri
1971.
Les Incunables de la collection Edmond de Rotb'
schild, Paigi 1974.
di manoscritti, docuruenti ed. edizioni del
Boccaccio, Firenze 197 5.
Le liare dans la uie quotidienne, Parigi 1975.
Mostra dell'exlibris ligwe, Genova 1975.
Tiziano e la silogralia aeneziana del '500, Venezia
Mostra
1976.
di xiLogralia nelle carte da gioco,
Firenze 1978.
Cineli di Napoli aragonese, Napoli 1978'
Griechiscbe handschrilten und aldinen, Wòlfenbut'
Quattro secoli
tel
Mostra
1978.
di codici umanistici di
biblioteche lriulane,
Firenze 1978.
Incisori italiani del '500, Monza 1980-1981.
Incisori rilantouani del '500, Roma 1981.
Imruagine e fiatara. L'imnagine naturalistica nei
codici e libri a stampa delle Bibliotecbe Esten'
se e Uniuersitaria, sec. 75o e 17o, Modena 1984.
La tradizione benedettina nel restauro del libro,
Padova 1983.
I rani
Ci è sembrato infine opportuno elencate, come ulteriote riferimento bibliogra{ico alcuni cataloghi
incisi dell'Archiaio di Corte: soorani, battaglie, arc hite t tura, topo grafia, Torino 1981-1982.
Libri liturgici. Manoscritti e a statflpa, Faenza 1981.
delle innume.tevoli mostre sulle origini della stampa,
fatte in questi 'r:ltimi anni:
Mostra
di
codici ed. edizioni ilantesche, Firenze
1965.
ln
introduzione ilella stanpa
Milano
in ltalia e Milatto,
1965.
Mostra dei codici gonzagheschi, Mantova L966,
La stampa greca a Venezia nei secoli XV e XVl,
Venezia 1968.
di manoscritti e libri rari della Biblioteca
Berio, Genova 1969.
Miniature italienne du X au XVI siecle, Bruxel-
Mostra
la
les
1969.
185
INDICE ANALITICO
Questo indice riporta gli autoli e le intestazioni delle opere esposte nella mosta descritte in questo cata,logo, con a f,ianco il Àumenc del'la scheda alla quale si riferiscono e, in cifre romane, le
sezioni di appartenenza.
ABACO
16
AESOPUS
4-5
ALBERICI, Giacomo
ALBERTI, Leandro
ALBERTI, J:eon Battistà
ALBERTINI, Francesco degli
10
ALBERTUS MAGNUS, santo
ALES e TERRALBA
L5
,dLIGHIERI, Dante
A,IGHISI, Galasso
AYMERICII, Nicolas
AMADIS DE GAULA
8
4
t4
20
10-11
L2
2L
t7
AMBROSIUS, santo
8
AMMONIUS T{ERMIAE
AùNGELERIO, Quinto Tiberio
ANTIFONARIO
e RESPONSORIALE
2
18
10
ANTONIO da Butrio
ANTONIO MARIA da Estercily
39
ARAOLLA, Gerolamo
33
ARCA, Antioco
ARCA, Giovanni Francesco
,ARIOSTO, Ludovico
)7
ARON, Pietro
ARTE DEI MEDICI
6
3L
L9
L3
E SPEZIALI
10
ATRTEMIDOR{JS, Daldianus
3
ARS NOTARIATUS
AUGER, Edmond
AIJGUSTINUS AURELIUS, santo
10
AWISI...
L7
79
9
AVVERTIMENTI...
\
BACALLAR, Andre\
5
4
BAIF,
7
Lazare
I
IX
V
XIII
X
VII
X
II
I
V
VI
II
V
II
V
I
VII
IV
I
I
I
I
V
VIl
IX
XII
IV
I
II
X
VIII
I
fi
Scienze
BAPIOZZL Francesco
7
Letteratura
BERCEIEURE, Pierre
24
Scrittu,ra
Geogra{ia
BERENGARIO, Iacopo
4
BERLINGHIERI, Francesco
BERNARDUS de Lutzenburgo
BIBBIA
1
Architettura
Geografia
Teologia
De ,Rebus Sardois
Letteratura
Storia
Teologia
Letteratuta
Teologia
ktteratura
De Rebus Sardois
Architettura
Diritto
De Bebus Sardois
De Rebus
De
De
Smdois
Rebus Sardois
Rebus Sardois
Letteratua
Architettura
Scienze
Asrologia
Diritto
De Rebus
Sardois
Teologia
Geogra{ia
Vita
BOCCACCIO, Giovanni
BOLZANIO, {Jrbano
u
Scienze
x
2t
II
II
Geografia
Teologia
Teologia
72-1,-14-15
28
Y
ktteratura
r-23
V
Letteratura
x
Geografia
Storia
Geogra,fia
Teologia
BORDONE, Benedetto
BORJA, Juan de
7
7
ilII
BRACCIOLINI, Poggio
5
VI
BRAUN, Georg
BRONDAT, Emilianus
BRONDO, Antioco
CARACCIOLO, Vincenzo
CARTA DE LOGU
5
4
30
x
CARTA NAIITICA
CARTARI, Vincenzo
10
CARTE DA GIOCO
CASAS, Christobal de las
CASTEL GENOVESE, Statuti
CASTIGLIONE, Girolarno
CASTILLO, Diego de
CASTRO, Alfonso de
t5
5-7
7
8
27
9
L3
5
25
CAVAIrcA, Domenico
L9
CESALPINO, Andrea
2L
CHIESA CATTOLICA
2r-25
CO'LOMA, Juan
24
Geografia
VII Architettura
VIII Vita Sociale
V
I
x
ktteratura
De Rebus Sardois
Geografia
XI
Agricoltura
II
II
Teologia
Teologia
ff
Scienze
I
I
De Rebus Sardois
De Rebus Sardois
1
I
De Rebus Satdois
1
CONDAGHE DI
DI SILKI
Letteratura
De Rebus Sardois
5
COMPENDIUM
COÀ4PENDIUM...
I
x
De Rebus Sardois
Filosofia
5
Sociale
II
I
v
Scrittura
III
III
II
@LONNA, Egidio
De Rebus Sardois
Agricoltura
VIII Vita Sociale
Letteratura
v
SAN PIETRO
FilosoÉia
Teologia
187
?IJOlS
?rlosollJ
3rJOlS
?InlEJall{
?Jn ?l31Aa.[
?JNllElITIJJY
azualls
sroPr?s snqau
e0
IA
III
IA
^A
IIA
XI
I
I
snqou 30
I
sloPl?s snqou aq
sroPrBS
x
EIJBrSoeC
IiI
?rJosoJrc
?Jnl?Je1+A'I
sroPrBS
(,r
9
6
9
z(.
8
s
iI
OI
LV
OI
8I
I
I
snqau 3o
v
m
ElrolS
L
IA
?IJOlS
I
I^I
?IEolosJ
sIJosoIC
?rSoloaJ
sroPJ?s snqau e(
oruBlorrC'IciCVW
snrsoPosrlJ snrlalnv snrsoJqulv
EJnt?J411.{
azuarf,s
ezueps
o.IorlN'IT'IS^VIH:)VW
uÉo1oa;
.SNISOU}VW
opr6
'111gquvshl0/-I
u?rc'ozzvwo.I
OlIIJICI
sropJps
sroPJ?s
sloPrEs
sroPJ?s
III^
sJnlBJalla'I
€rlosolld
IIIx
II
BrSoIoaI
6
LZ9Z
...YiUOISIH
8I
c
snqou ac
snqeu ec
snqeu a(
sngou ac
OUSIT
o3Jqg gNO "I
.VCtrA
VT f,O OSSYI
snunuslsoJ'sluvlsYT
'snddI'IIHd snsowl
ISIAOI TE( NIUOI
EV
t
oPrf,os 31r^
?JN1]IJ'S
-
urEoloel
'SnNyf,n'I
sna?tnry snf,r?tr {
oloed
SF'I .V'IIAY gC YUSSOT
AUSIT'I
IUYiTCY] IC
YTtIf, Y'IlSq E(IIAA
"'OUSI'I
IArJqBC
?IlosoIId
x
^
IIx
of,saluurC
6Z
OZ
orui(uo:a41
'y^Vtlg
"P INNVAOIC
?rnT
XI
^
II
XI
€z
LI
Iùirq(I-9I
88t
oserrruotr 'INOZUyC
ruu?Aorc'If,Jo'Ilvc
oruoluv'oINoTTVC
orre16'91q11Yry9
arrotrurzrdo.rd
g.InnruOd
Iqla1utu rad g161yqggg
osor8llan aJollÉJE] ?
ol.rolur4dord OIUy1nnruOC
olrlsruw'ONISId
ruup^oro'VUV{
orsef,rrErC
opuoursrErs
Z
'IINyC
slsrrarJ?seBs'SnIggSOg
SSffTf,NS
zl'yra1 'Y119
6Z'92
snlll?porelou 'Snntrsy&I
€t
...SOI{3Nflg
8
v7
OI
€
PIIqEC'OYf,ud nC
s+uuuof 'SnIOOs SNOq1
of,rÀoPnT
oeuroplrzg lfSVa
olr?Pad
e
Iq
'sEcluoosolq
IdUSS SVWIq
ze
Pr"uoel 'sEcÉtrI(I
Ianupy['ZgIq
6t
€
"'ENOIilIUf,§A(
ZI
v
86
I
Brslla?g
r-uu?^olg'VIUOd V1'ISG
gdaso{';ir1elszf, d V'IYJITAq
SICNASIUOSNOO SC
?l aP u?nf 'VISEOS
9
XI
'IfntlgltOC
INYf,INSWOC
VT
9
u
I
oloPd
8Z
ZZ
II
II
A
IIIx
II
II
IIIA
IIA
8
XI
XI
x
IIIA
IIIx
I
IIIX
IIIx
z'l
IX
IIiA
I
I
AI
I
snlPnslJ 'soNs'IYc
9
b
AI
ev
I
ac
ac
snglu ac
'oflunYg
sunc
OIIY«NNC
8Z
ZV
w
IIX
azuarss
erntlolr.rSy
aIBIros 31.1^
sroPrBs
I
I
I
I
EIIOlS
rrSolortsy
snqau 30
?JN11IJf,S
'V9VZNOO
ErnllrI]S
olues'ozuoto1'INVINIISOI9
?
ovezzfl
v
9r
.OI3OYNOIUV]^I
snprmtusr8r5'S1INE ISO
§z
v
6
I
IA
efoloal
EJnttrrJrs
zpoloa;
erSoPe;
aFrlos ?1r^
?JNllElIqJJV
e.rnlloorrEy
aarerrs
sroPrES
azuorls
SST}OUSIH
e:ntlocrrEy
oJr^opoT ltNtOUVtCOtnC
aPllos 31I^
3InllIJlS
I
II
u
ouruEal ?P INNY^OIC
sroPres snqsu
OUlrrUg Uenf
ve
II
I
sroPr?s snqeu acl
srSoloJtsY
III
zl
XI
ezrrJÉs
sIoPJ?S snge;u
SnUPnUJId SnIIiJo?J SnIln'I
.SNIINYI}VT
ml^?tc'soHdgsof
oruzs'5155g1Y(ISIH SnUOCISI
olu?s'snurolsoslJrp'SANNVHOI
VT
III
II
ouEIotS ,OZZy,l{)
9
OI
x
IIIA
?rI€J8oeg
?JnlDJOllarl
srsuauroS.rag
0v
I
''"*Ì$àili
.XACNI
olur)?rc 'IoIYI/{IUO
ZZ
XI
sZUsIJS
sroprÉs snqsu ecl
alvocYuc
ZYII
IIA
?rnll3llrlJJV
sloPws snqsu aq
?ISoloaJ
pllBrSoag
?mllolIJEv
?FolooJ
sloPrps sngeu a([
ollrJro
À. O'ITIC
uu^f 'NOSUEC
zz
I
ac
sroPJ?s snqeu
?Jnl?Ja11Ar[
uuegof 'gg;13
o$e14 '1751936g93
olPnEIf,'SIUOD
6
€,
SENIOIIOTIISNOf
zl OINOI^IIUJYW IO OJIYUJNOO
€.
UYI^I TAq IV'IOSNO3
SilruOS IC
OUJAId NVS IO SH3YCNOD
z
MAGINI, Giovanni Antonio
MANUZIO, Paolo
MARIANA, Juan de
MATTIOL, Pieuo Andrea
MENAVINO, Giovanni Antonio
MENGHI, Girolamo
9
9
9
$
5
MILLES DE SOUVIGNY,
Jean
MODUS...
MONTANES, Jayme
MUNSTER, Sebastian
NOSTRADAMUS, Michael
NOTTURNO, Napolitano
NUNEZ, Pedro
OLIVES, Girolamo
ORDINE DEI CAVALIERI
DI SAN GIOVANNI
DI
18
GERUSALEMME
ORDINI.,.
8
5
23
L4
11
22
11
6
9
L6
OVIDIUS NASO, Publius
PACIOLI, Luca
PADOVANI, Giovanni
PALA, Salvatore
PALATINO, Gio Battista
PALLADIO, Andrea
7
74
8
20
3
5
PARRAGUES DE CASTILLEJO,
Antonio
17
FECKIIAM, John
PEREZ DE XEA, Migue1
t4
PEREZ DE VALDIVIA, Diego
11
PERPINYA, Tomàs de
PETRONIO, Alessandro Traiano
PETRUS I,oIVIBARDUS
PICO DELLA MIRANDOI.{.,
Giovanni
2
11
6
1
PINDAR
3
PLATO
PLINIUS SECUNDUS,
1
7
Gaius
PLOTINUS
PORCACCHI, Tommaso_
PORCELL, Juan Tomas
P.RONTUARIO...
PTOLEMAEUS, Claudius
1
8
9
18
6
15
IX
V
IV
IX
X
nI
IV
XIII
I
I
VI
V
X
I
VII
VI
V
IX
XI
IX
XIII
VII
I
VII
VI
VIII
nli
IX
II
XII
V
III
IX
III
X
I
VII
IX
Scienze
MMUSIO, Giovanni
Letteratura
Diritto
REGIOMONTANUS, Johannes
RELAZIONE...
Scienze
RINGHIERI,
Geografia
ROLE§7YNCK, §(erner
SACCENTE, Giovanni Maria
SALAZAR, Fedro de
SALIS, Battista de
Astologia
Diritto
Scrittura
De Rebus Sardois
De Rebus Satdois
Storia
Letteratura
Geografia
De Rebus
Battista
Iirnocenzo
Architettua
Storia
Letteratura
Scienze
Agricoltuta
ftienze
S*ittura
SENECA, Lucius Anneus
SERLIO, SEBASTIANO
SPAGNA, Regno di
STRABO
ST,RADA, Antioco
27
2
3
5
)
35
Honorius Clementianus
VESALIO, Andrea
VIDA, Marco Girolamo
VILLANI,
8
2
12
2
11
l0
L-2
VELLUTELLO, Alessandro
VENANTIUS, Fortunatus
Astrologia
Letteratura
Filosofia
1
73
VAGAD, Guaberto Fabricio de
VEGETIUS, Flavius Renatus
Scienze
18
2G21
Vita
Teologia
7
TABTILA
USATGES
Sociale
10
TASSO, Torquato
TERENTIUS, Publius
Storia
Soitrura
3L
9
Architettura
Sardois
2
8
TOMMASO D'AQUINO, santo
TORRELLA, Gaspar
TOSTADO, Alonso
TRiSSINO, Gian Giorgio
De Rebus
6
SARDEGNA
SAVONAROLA, Girolamo
SCHEDEI, Y HARTMAN
TERRACINA, Lauta
Architettwa
6
SANDOLINO, Cherubino
SEIvIPERE, Andreas
Sardois
t6
t)
Giovanni
6
t7
L6
26
7
t7
8
VILLENA, Isabel de
VITALE, Salvatore
36
Architettura
VITRUVIUS, Pollio
VIVES, Juan Luis
4
§7ALDSEEMùLLER, Martin
2
Scienze
§7RIGHT, Edward
Scienze
Filosofia
Geografia
De Rebus
Sardois
1
)
72
X
IX
XII
VIII
VI
V
W
IV
XI
I
II
VI
I
III
VII
IV
X
I
I
V
V
VIII
II
IX
II
V
ry
VI
VI
V
I
IX
II
VI
VIII
I
VII
VIII
X
X
Geografia
Scienze
Asmologia
Vita
Sociale
Storia
Letteratua
Storia
Diritto
Agricoltura
De Rebus Sardois
Teologia
Storia
De Rebus Satdoìs
Filosofia
Architettura
Diritto
Geografia
De Rebus Satdois
De Rebus Sardois
Irtteratura
Letteratura
Vita
Sociale
Teologia
Scienze
Teologia
ktteratura
Diritto
Storia
Storia
Letteratura
De Rebus Sardois
Scienze
Teologia
Storia
Vita Sociale
De Rebus Sardois
Architettura
Vita
Sociale
Geografia
Geografia
189
INDICE
Presentazione (Fausto Fadda)
pag.
11
Metodo e ricerca: vecchi problemi e nuovi orienta-
menti (Paola Berto'lucci)
pag.
Libro e società: il contributo del,la Biblioteca Universitaria di Cagliari (Graziel\a Sedda Delitala) pag.
Manoscritti, libri a sta,mpa e madizione orale in Sardegna da,l XIV al XVI secolo (Fabio Troncarelli)
'pag.
Sigle e abbreviazioni
pag.
Guida al catalogo e alla m,osra
pag.
I
Sezione - De Rebus Sardois (Gianni Apicel,la)
pag.
II
III
IV
Sezione - Teologia (G.4.1
Sezione - Fil,osofia (G,A.)
Sezione - Diritto (G.4.)
Le Marche tipografiche (Guido Mura)
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
- Letteratura (G.A.)
- Storia, Storia militare (G.A.)
- Architettura, Arte e Musica (G.A.)
- Vita sociale (G.A.)
- Scienze (G.4.)
- Geografia, viaggi e scoperte (G.4.)
- Agricoltura, Commercio, A'rti e me-
xII
Sezione
-
XIII
Sezione
-
.
stieri (G.4.)
Astrologia, Magia, Profezie, Prodi-
ei (G.4.)
Scrittura, Produz., Circ.
del libro
(G.4.)
Cenni sul Restauro (Antonina Scanu)
Le Biblioteche in Sardegna (Cossu, Garbati,
Tatti)
Bibliografia
I,ndice analitico
Scanu,
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
,pag.
t3
t7
2)
30
3l
33
55
69
73
77
81
97
106
pag. ll4
pag. l2l
pag. t34
pag.
145
pag.
152
pag. t57
pag. 165
p^9. 177
pag. 181
pag. 187
,v
I
FirLito
di
stampale
nel mese di aprile
1984
presso 1o stabilimento tipolitogra{ico
EDITAR S.p.A. di Cagliari
Viale Elmas, 206 - Telefono (070) 2001