babbo natale - Scuola Montessori

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babbo natale - Scuola Montessori
(Matilde e Claudia cl.V)
PERIODICO DELLA SCUOLA MONTESSORI DI COMO
Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
LA REDAZIONE E TUTTI
I BAMBINI DELLA
SCUOLA CON GLI
INSEGNANTI INVIANO A
TUTTE LE FAMIGLIE I
PIU' AFFETTUOSI
AUGURI DI
Sommario
NATALE NEL MONDO
p. 2
STORIE DI NATALE
p. 5
LE STORIE DEL BRUCO BRUX
p. 9
L'ANGOLO DELLA POESIA
p. 12
ACROSTICI DI NATALE
p. 13
GIOCHI
p. 14
I DISEGNI DI NIDO E CASA DEI BAMBINI
p. 16
Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
(Bianca cl.V)
In Germania il periodo
natalizio è la parte più
festosa di tutto l'anno;
i festeggiamenti cominciano
già all'inizio di dicembre.
Molte famiglie hanno una
ghirlanda dell'avvento con quattro candele, ogni
domenica se ne accende una fino ad arrivare al giorno
della nascita di Gesù.
Nel mese dei dicembre, sempre in Germania, ci sono
molti mercatini natalizi dove si vendono oggetti
artigianali e decorazioni nalalizie.
I dolci tipici natalizi si chiamano Plaetzchen e
Lebkuchen.
A Spessart, una valle vicino a Francoforte, si crede
che la notte del 5 dicembre (quindi la vigilia del
giorno di Nikolaus che è San Nicola ) Nikolaus giri
con il suo grosso sacco e porti dei piccoli regali ai
bambini: noci, cioccolato, arance, mandarini e i primi
dolci natalizi. Nel suo giro è accompagnato da un
aiutante, Knecht Ruprecht, un signore con mantello
e stivali neri, un 'asta e delle catene che emettono un
suono metallico.
In una serata i bambini devono fare i conti con i loro
buoni e cattivi comportamenti perchè si compila una
lista e vengono lette ad alta voce le loro buone e
cattive azioni.
Colui che si è comportato bene viene premiato col
sacco di Nikolaus, e i comportamenti cattivi vengono
puniti con un leggero colpo sul sedere con l'asta di
Knecht Ruprechts.
I regali di Natale più grandi vengono portati da Gesù
Bambino che appare sotto forma di angelo.
Il suo arrivo viene segnalato con un suono di
campanelle, poi vengono accese le candele sull'albero
di Natale e si aprono i regali.
Natale nelle Filippine
(Cecilia cl. III)
Nelle Filippine la festa delle lanterne si chiama bitu-ni.
Nelle Filippine nel mese di dicembre le famiglie
appendono sulla porta di casa una lanterna per
annunciare l' arrivo del Natale.
Le lanterne di carta colorata illuminata da una lucina
posta all'interno rappresenta la stella cometa che appare
alla notte e guida i pastori.
Grandi e piccoli costruiscono le bitu-ni in diverse
forme e dimensioni e si svolge una vera e propria
gara per la lanterna più bella che sfila durante la
processione.
(A cura di Pierre cl.V)
Il Natale in Germania
Inglese
Merry Christmas
Francese
Joyeux Noel
Tedesco
Frohliche Weihnachten
Irlandese
Nollaig Shona Dhuit oppure Nodlaig
Mhaith chugnat
Norvegese
God Jul oppure Gledelig Jul
Olandese
Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig
Nieuwjaar! oppure Zalig kerstfeast
Portoghese
Feliz Natal
Spagnolo
Feliz Navidad
Catalano
Bon Nadal i Felic Any Nou
Greco
Kala Christouyenna
Islandese
Gledileg Jul
Danese
Glaedelig Jul
Svedese
God Jul
Finnico
Hyvaa Joulua
Ungherese
Kellemes Karacsonyi Unnepeket
Polacco
Wesolych Swiat Bozego Narodzenia
Ceco
Prejeme Vam Vesele Vanoce A
Stastny Novy Rok
Rumeno
Sarbatori Vesele
Russo
Pozdrevlyayu S Prazdnikom
Rozhdestva Is Novim Godom
Serbo
Hristos Se Rodi
Slovacco
Vesele Vianoce
Turco
Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu
Olsun
Ukrainino
Srozhdestvon Kristovym
Arabo
Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Bulgaro
Tchestita Koleda
Cinese
(Cantonese)
Gun Tso Sun Tan' Gung Haw Sun
Ebraico
Mo'adim Lesimkha Chena Tova
Giapponese
Shinnen Omedeto Kurisumasu
Omedeto
Latino
Natale hilare et annum faustum!
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
Christmas in the USA
Guest star: Mrs Parisi
Mrs Parisi is Alexander's mother (grade 5). She is from San Francisco, California, and she
moved to Italy 22 years ago.
On 27th November 2009 we interviewed her about Christmas in America.
We found out that Christmas in the USA has much more spirit and many more traditions
than in Italy now. Everybody has a Christmas tree, while very few have a crib. More and
more people are buying artificial Christmas trees, because they are less expensive.
In California and in the southern states there isn't any snow at Christmas, but in the
Midwest and in the North East there is a lot of snow.
The Christmas season starts the day after Thanksgiving: the shopping centers have lots of
lights and decorations, and people start going Christmas shopping.
On Christmas Eve everybody is quite busy: they go Christmas caroling, they arrange their
presents at the bottom of the Christmas trees, they go to Christmas parties and they go to
midnight Mass. They usually open the presents on Christmas morning, but one present is
opened the night before Christmas.
The typical Christmas menu is roast turkey or beef, and apple or pumpkin pie for dessert.
Mrs Parisi likes Christmas, and she is always excited before the holidays. She believes in
Father Christmas, even though she has never seen him coming down the chimney.
(classe V)
Il giorno del ringraziamento
(Leonardo B. cl. II/B)
Verso il 1600 la nave Mayflower sbarcò in
America.
I padri pellegrini non avevano niente da
mangiare, ma gli indiani d'America gli
diedero il tacchino, le pannocchie di mais, il
purè di patate dolci, le castagne e i mirtilli
rossi come marmellata da mettere sul
tacchino il pane di pannocchia e la torta di
zucca.
Gli indiani d'America hanno insegnato ai
padri pellegrini a cacciare e a cucinare.
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
IL CAPODANNO
CINESE (Viola e Beatrice A. cl.V)
Papà Allievi lavora in Cina perciò per noi diventa
un inviato speciale.
I Cinesi chiamano il capodanno “festa di primavera” e dura in
genere 14 giorni. Le date cambiano ogni anno in base alla luna
nuova.Quest'anno il capodanno sarà il 14-2-2010.
Ciao papà ho sentito che i Cinesi danno all'anno nuovo il
nome di un animale, e quest'anno?
Giusto, voi della 5a siete nati nell'anno del coniglio e l' anno
che verrà sarà quello della tigre... Gli anni dell'oroscopo cinese
s' intendono con 12 animali che ruotano.
I Cinesi hanno un colore portafortuna?
Sì , il rosso.
Ma.... Le famiglie straniere che abitano in Cina come noi si
riuniscono?
Il capodanno cinese è la festa della famiglia che nella maggior
parte delle volte si riunisce al completo solo in queste
occasioni.
Come terminano la festività ?
Termina con la “festa delle lanterne”, durante la quale tutte le
persone scendono nelle strade portando ognuno una lanterna
rossa.
Durante questa grande festa si spostano molte persone?
Durante il capodanno cinese è il momento dell'anno in cui nel
mondo si spostano più persone nello stesso momento infatti per
la maggior parte dei lavoratori e degli studenti è l' unica
occasione per tornare alle loro case e alle loro famiglie .
In Cina questa è l' unica vacanza che conceda un numero di
giorni sufficiente ad affrontare le lunghe distanze dai luoghi di
origine.
Hanno qualche oggetto o cibo tipico per il capodanno?
In tutte le case si trova “il vassoio dello stare insieme” un
vassoio diviso in 8 (numero fortunato per i cinesi ) scomparti
contenenti frutta secca e dolciumi.
I fiori della festa sono:
narcisi d' acqua
germoglio di prugno
frutti del capodanno
C'è qualche tradizione prima che inizi la festività ?
Sì, si pulisce la casa da cima a fondo per togliere le cose brutte
del passato.
Hanno un pranzo tipico come il nostro di Natale?
Sì, però per il capodanno.... Tutto il cibo viene preparato nei
giorni che precedono questa festività in modo che tutti gli
utensili da taglio (coltelli , forbici etc..)
vengano riposti per non essere utilizzati così da evitare di
“tagliare la fortuna”.
Se qualcuno della famiglia non può partecipare al banchetto ,
viene lasciato la sedia vuota per ricordare la vicinanza del
familiare assente.
Hanno qualche addobbo particolare?
Certo, tutte le case e i negozi sono ornate da stendardi rossi con
dipinta la parola FOOK=fortuna
Cosa succede nel giorno di capodanno ?
Il giorno di capodanno i bambini ricevono una busta rossa
(LAI-SEE) contenente del denaro.
Tutti si vestono con abiti nuovi (messi per la prima volta a
capodanno) e si comportano nel miglior modo possibile.
Non sono ammesse bugie , litigi, parolacce o altri segni di
maleducazione che potrebbero nuocere alla fortuna dell'anno
nuovo.
E i giorni dopo il capodanno?
Dal secondo giorno iniziano le visite alle famiglie a cui si
portano doni e le solite buste rosse per i bambini.
Il settimo giorno del capodanno cinese è chiamato il
“compleanno di tutti”,in quanto in quel giorno ogni persona
diventerà più vecchia di un anno indistintamente, al di là della
data del suo compleanno.
Il “compleanno di tutti” è più sentito del singolo compleanno.
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
Johnny, incuriosito, andò in salotto e....vide Babbo
BABBO NATALE
Natale e si spaventò. Babbo Natale cercò di
(Corinna cl.V)
Che bello sapere che Babbo Natale viene di notte
passando dal camino (sempre se ci riesce) nelle
nostre case a portarci tanti pacchi regalo!
calmarlo, Johnny chiuse gli occhi e quando li
riaprì era sparito, allora pensò che fosse stato solo
un sogno e se ne tornò a letto.
Babbo Natale era riuscito a nascondersi in cucina
e pensò: “Quel bambino mi ha visto, cosa faccio
adesso?”
Era un bel guaio perchè nessun bambino fino a
quel momento lo aveva visto, così fu costretto a
portarselo via.
Essi sono ricoperti da
una
lucida
scintillante
al
carta
riflesso
del sole che all'alba
splende per dirci che è finalmente arrivato, lui,
quel gentilissimo signore dal viso
completamente
ricoperto di barba bianca come la neve.
Chissà se questo omone ha una famiglia... io
immagino di sì e anche che nel suo villaggio sia
sempre Natale...
slitta di Babbo Natale.
I genitori si svegliarono e videro che Johnny non
c'era più e allora lo cercarono per tutta la casa
ma non lo trovarono quindi chiamarono la polizia
che venne di corsa.
Intanto a Johnny era passato lo spaventò e stava
facendo amicizia con Babbo Natale.
Johnny chiese: ''Perchè mi hai portato con te?'' e
Babbo Natale rispose: ''Perchè io non posso farmi
vedere da nessuno'' e Johnny disse: ''Ma
UNA NOTTE CON
BABBO NATALE
(Oxana, Siobhan, Victoria, Cameron,
Matilde, Edoardo, Ludovico IV A e IV B)
C'era una volta un bambino che si chiamava
Johnny; a lui piacevano tanto i giocattoli e non
vedeva l'ora che arrivasse il Natale.
Il 24 dicembre Johnny, dopo aver scritto la
letterina, andò a letto.
Quella notte arrivò Babbo Natale che non riusciva
ad entrare nel camino perché i genitori proprio
quella notte avevano deciso di tenerlo chiuso.
Johnny, però, si svegliò sentendo un “TONF”: era
Babbo Natale che era riuscito ad entrare nel
camino.
Quando Johnny si svegliò, stava volando sulla
quando
mi
porti
dalla
mia
famiglia?''
e
lui
aggiunse: ''Non lo so!''.
Intanto i genitori erano molto preoccupati per
Johnny e lo cercarono dappertutto ma non lo
trovarono.
Johnny gli chiese: ''Dove stiamo andando?'', Babbo
Natale gli rispose: ''A Babbolandia'', ''Ok'' disse
Jhonny.
Quando arrivarono a Babbolandia, Johnny disse a
Babbo Natale: ''Non mi aspettavo un posto così
grande, potrei giocarci tanto!!'' Babbo Natale
disse: ''Senti, questo non è il posto giusto per te,
ti riporto a casa!''.
Quando arrivarono a casa, Jhonny disse: ''Grazie
Babbo Natale, è stata la notte più bella del
mondo!'', poi gli diede un bacio e, mentre stava
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
entrando in casa, uscì e disse: '' Babbo Natale
aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo
posso prendere un regalo?'' ''Ok'' disse Babbo
portò a casa e lo ornò con tante candeline accese
Natale: ''Che regalo vuoi ?'', Johnny rispose:
e con allegri festoni. Le candeline somigliavano alle
''Vorrei avere tanto una campanella'',
stelle che aveva visto brillare e i festoni alla neve e
''Tieni''
disse Babbo Natale, poi Johnny rientrò in casa e
ai ghiaccioli che pendevano giù dai rami.
silenziosamente andò a dormire tra le braccia dei
suoi genitori.
DAL PAN DI TONI AL PAN D'ORO
(Luca B. cl.III)
Il pandoro di Verona è l'altro dolce di pasta
lievitata con la forma conica a stella e con il
panettone si contende la tavola delle feste.
L'origine di questo dolce è controversa: alcune
versioni dicono che sia imparentato con un dolce
della Repubblica Veneta del Rinascimento. Il Pan
de Oro, un dolce a forma conica ricoperto di
foglie
d'oro
zecchino,
compariva
sulle
tavole
durante le feste delle famiglie patrizie.
Versioni più accreditate lo fanno derivare dal più
familiare dolce veronese chiamato Nadalin diffuso
ancora oggi, che come il pandoro ha una forma a
stella a cinque punte, anche se è più
basso, e al
quale
oltre
possono
essere
aggiunti,
agli
ingredienti di base (farina, burro, zucchero, uova,
lievito e aroma di vaniglia) anche mele pinoli e
uvetta.
LA LEGGENDA
DELL'ALBERO DI NATALE
Il pandoro che conosciamo oggi è un'invenzione
più recente, che risale all' 800 quando sotto la
(Moise cl. V)
C'è chi dice che questa tradizione sia nata in
Egitto. Le sue origini sono da ricercarsi nel Nord
Europa,
presso
scandinave
e
le
russe,
popolazioni
che
scelsero
germaniche,
l'albero
per
celebrare il sostizio d' Inverno, il ritorno del sole e
del calore.
Intorno all'albero di Natale sono nate molte
leggende. Eccone una.
C'era una volta nell'antica Germania un boscaiolo.
Tornando a casa, una notte d'Inverno, gelida e
serena,
l'uomo
fu
colpito
dal
meraviglioso
spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i
rami di un abete carico di neve e di ghiaccio.
Per spiegare alla moglie e ai figli lo splendore che
dominazione austriaca, si diffuse nelle pasticcerie
veronesi un cosiddetto Pan di Vienna, una sorta
di pan brioche più lievitato.
Ma, come nel caso del panettone, fu l'intuizione di
un pasticcere veronese, Domenico Melegatti, che
inventò questo dolce con un impasto più vaporoso
e più ricco di burro e uova.
Il PANETTONE
(Andrea cl.V)
La sera di un Natale tanti
anni
fa,
giovane
fornaio,
nel '50
Toni,
garzone
di
era
così
il
un
distrutto
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
dalla fatica e addormentò davanti al forno do
giorno di san Biagio tiene lontani raffreddori mal
stavano cuocendo delle focacce. E risvegliato da un
di gola.
cattivo odore di bruciato. Davvero un buffo guaio
perchè le focacce dovevano esse servite poco dopo
in un banchetto importante. Disperato, Toni cercò
di rimediare: raccolse quel che e rimasto sul
tavolo, un po' di pasta pane, uova, burro, miele e
uvette.
Impastò il tutto e lo mise nel forno affidandosi
alla sua buona stella quando sull'improvvisato
dolce formo una bella crosta dorata, tiro fuori e
lo servi in tavola. Fu successone! Da allora il "pane
Toni",
poi
diventato
"panettone
non
e
più
mancato sulle tavole milanesi nel giorno di Natale.
Fin qui la leggenda. Ma il ve.ro “papà" del
panettone
è
oggi
considerato
un
giovane
pasticciere, Angelo Motta, che nel 1921 ebbe
un'idea geniale: tornare agli antichi metodo di
lievitazione, usando impasti I sciati a "riposare"
per almeno ventiquattro ore. Cosi il dolce cambiò
forma e diventò alto, come un cappello da
CUOCQ.
Motta
e
il
suo
concorrente
Gino
Alemagna, negli anni Trenta fecero conoscere il
panettone in tuffa Italia e poi nel mondo
Ancora oggi, anche nella produzione industriale,
la ricetta e quel di tanti anni fa. Si prepara un
primo impasto di farina, con burro e zucchero,
che si lascia lievitare a lungo 11 tutto viene unito
a un secondo impasto di farina. uova, burro,
zucchero, canditi e uva passa. Si suo il tuffo al
forno, fino a che la cross non diventa scura e
consistono mentre l'interno resta soffice.
Alla ricetta tradizionale si sono aggiunte parecchie
varianti: possiamo trovare panettoni al cioccolato,
ripieni di crema o di zabaione, ricoperti di glassa
e cosi via.
In Italia si consumano circa 50-milioni di
panettoni all'anno, quasi uno testa. Il 50% è
acquistato nel periodo natalizio, l'altra metà nelle
UN MATERASSO
PER GESU' BAMBINO
(Pierre e Alexander cl.V)
C'è una delicata leggenda cristiana che ci ricorda
l' umile “salvia da cucina”.
A Gerusalemme, re Erode aveva ordinato senza
pietà la strage degli innocenti:tutti i bambini di
Betlemme dovevano essere uccisi perchè nessuno
– così come gli avevano detto i Magi- avrebbero
potuto un giorno prendere il suo posto. E sarebbe
stato ucciso anche Gesù, ancora custodito nella
stalla di Betlemme, se l'angelo di Dio non avesse
detto a Giuseppe: “Fuggi con Maria e il bambino!
Va' in terre lontane e restaci fino a quando Erode
regnerà in Palestina “.
La
famiglia
allora
partì,
diretta
in
Egitto.
Sull'asinello, guidato da Giuseppe, sedeva Maria
stringendo nelle braccia il piccolo Gesù.
Viaggio
lungo
e
disagevole,
dalla
Palestina
all'Egitto, su piste solitarie. Notti da trascorrere
all'aperto, sotto le stelle, senza la possibilità di
ripararsi in una capanna o in una grotta. Ma
perchè, ad ogni sosta, il piccolo potesse riposare
su un morbido tappeto, tutte le notti le piante di
salvia scossero i loro ramoscelli, lasciando cadere
foglie e fiori per formare un soffice materassino
per Gesù. Secondo la leggenda, per riconoscenza,
da
allora
sarebbe
medicamentosa,capace
diventata
di
pianta
combattere
ogni
malanno. E un antico proverbio dice: ”Chi vuol
vivere a lungo in buona salute, mangi salvia a
maggio”.
Oggi la salvia non è più considerata in medicina,
ma
la
leggenda
è
rimasta
popolare.
settimane successive, fino al giorno di sa Biagio, il
3 febbraio, se condo una vecchia leggenda da che
sostiene che man giare una fetta di panetto ne il
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
nella
tradizione
LA LEGGENDA DELL'AGRIFOGLIO
Le renne di
Babbo Natale
(Pietro Grassi cl. II A)
C'era una volta una renna
che aveva un sogno magico di
diventare come una di quelle
con il campanellino e bene
addobbata come una di
quelle renne che trainano la
slitta di Babbo Natale.
Una settimana prima della
Vigilia di Natale, in un
Venerdì, una renna di Babbo
Natale morì e così Babbo
Natale andò nel bosco a
prendere un'altra renna e
prese proprio lei, la renna di
quel sogno.
Natale con la Neve
(Goffredo Schettino cl. II A)
C'erano una volta due
bambini che adoravano la
neve e insieme al papà
avevano fatto un pupazzo
di neve e alla fine arrivò
l'estate e il pupazzo di neve
si sciolse.
I bambini si misero a
piangere, erano talmente
dispiaciuti che la mamma e
il papà li consolarono con
due pupazzi di vetro.
(Carlotta cl. III)
A me piace molto il Natale
perchè si sta in famiglia e perchè
si possono avere i regali, perchè
ci coccoliamo tanto
e andiamo ad
aprire i regali
Io vorrei fare sempre
l'albero di natale e il
presepe con Gesù, Maria
e Giuseppe, l'asino
e la mucca bianca
con le macchie nere
(Michelle cl.I – disegno di Somoa cl.II/B)
(Marta cl.I)
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
LE STORIE DEL BRUCO...
INDOVINELLO
Sono un piccolo br uchetto
nella mela faccio un buchetto
Sono verde e assai grazioso
e di mele son goloso
Il mio nome sai qual'è?
Prova ad indovinar lo
insieme a me!
I bambini della scuola hanno adottato con molto
piacere Brux e siamo lieti di presentarvi le prime
storie del simpatico bruchetto!!
(Maya cl. II/B)
(La redazione)
Il meraviglioso Natale del piccolo Brux
(Leonardo C. cl.II/B)
C'era una volta un Bruco Brux. Era inverno e Brux stava aspettando il Natale, Brux
stava sveglio fino a mezzanotte. Ad un certo punto, Bruco Natale arrivò, Brux andò
subito a letto.
Quando Bruco Natale se ne andò via Brux stava facendo finta di dormire. Ma la magia
di Babbo Natale fece addormentare il piccolo Brux. Al mattino Brux si svegliò e
corse sotto l'albero di Natale per vedere i suoi regali.
Brux era felice. Il giorno dopo andò a trovare i suoi zii.
Il Bruco Brux in inverno
Avventura di Natale con Bruco Brux
(Eleonora cl. II A)
C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux e trovò una
mela.
Entrò nella mela e trovò un cappellino natalizio e se lo mise.
Subito diventò il Babbo Natale dei bruchi e decise di preparare
tante sorprese. Alla sua amica Lola, portò tante mele succose che
la resero molto felice.
(Riccardo cl II A)
C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux.
Un giorno sentì un pò di freddo e cercò sugli alberi una mela per
ripararsi, poi il bruco vide una lastra di ghiaccio. Visto che il bruco
non sapeva cos'era, andò verso la lastra di ghiaccio e scivolò.
Continuando a scivolare trovò una mela e si riparò come se fosse casa
sua. Una volta entrato mangiò un'pò e si mise a dormire.
Dopo quel giorno era Natale e il Bruco Brux aveva ricevuto tanti
regali.
Il Natale di bruco Brux
(Paul cl.II/B)
C'era una volta un bruco di nome Brux e proprio quel giorno era Natale ma
purtroppo piove e BABBO NATALE non venne allora andò lui e gli disse :”
perchè non sei venuto”
“perchè pioveva ma verrò oggi iupi iupi!”.
Come aveva promesso andò da lui e gli diede i regali.
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Un magico Natale per Bruco Brux
Strepitoso Natale (Leonardo C. cl.II/B)
C'era una volta un bruco che si chiamava Brux e a Brux piaceva
tanto il Natale.
Però era ancora novembre e Brux stava già scrivendo la lettera di
Natale.
Dopo aver scritto la lettera il Bruco Brux si mise a letto.
Piano piano era già il 24 dicembre mancava solo un giorno a Natale,
il giorno dopo cioè Natale il Bruco Brux era contento perchè aveva
ricevuto tanti regali.
(Leonardo B. cl. II B)
C'era una volta un bruco di nome Brux che stava preparando l'albero
di Natale perchè l'indomani era la vigilia di Natale.
Dopo la grande festa tutti gli invitati andarono tutti a casa e bruco
Brux andò a letto. Quando sentì un rumore subito si alzò.
Bruco Brux si vestì e corse subito fuori: era Bruco Natale!! Bruco
Brux salutò e per sbaglio cadde a terra. Bruco Bruz lo toccò e
subito scomparve nel nulla. Bruco Brux prese il vestito e lo indossò.
Improvvisamente gli apparve una scala di fronte ai suoi occhi, e per
magia si trasformò in Bruco Natale e salì sulla slitta di Babbo
Natale per far felici i bambini.
Dopo una nottata di lavoro tornò a casa e si mise subito a letto
stanco morto.
Un amico per Brux (Somoa cl.II/B)
C'era una volta un bruco che si chiamava Brux, Brux viveva in una grotta.
Però Brux non aveva un amico per cui si mise in marcia per cercare un amico.
Un giorno Brux incontrò un amico che si chiamava Fiocco.
Allora Brux e Fiocco tornarono a casa. Ed era così speciale che il prato diventò verde
anche se era il mese di dicembre.
Ecco la camera da letto di Brux e Fiocco.
Ma era Natale allora fiocco comprò un albero di Natale per Brux. Brux è molto contento.
Le avventure di Bruco Brux (Michelle II/A)
C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux che era uscito con i suoi amici. Quando ritornò a casa vide un pacchetto regalo e non
resistette un attimo e lo aprì subito, ma prima di aprirlo chiuse gli occhi e dopo aprì subito il regalo e vide un cappello.
Non era un cappello qualunque, ma il cappello di Babbo Natale.
In quel pacchetto c'era anche una giacca di Babbo Natale e ad un tratto si sentì strano: era diventato Babbo Natale!
Bruco Brux e la neve
(Camilla cl.II/B)
C'era una volta un bruco di nome Bruco Brux.
Bruco Brux che stava preparando l'albero di natale.
Quando Bruco Brux ebbe finito di fare l'albero di natale, andò fuori e vide
che nevicava.
Andò alla ricerca di cibo, fortunatamente trovò un po' di cibo e lo portò a
casa.
Mangiò e poi andò a letto. Quando si svegliò trovò l'albero pieno di regali.
Dopo un po' di tempo arrivò la primavera e Bruco Brux fu molto contento
perchè c'era cibo.
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
Tecla, Chiara, Linda, Tom, Leonardo, Marcus e Lea
classi IVA e IV B
“Come fa a non farsi vedere né sentire
quando entra nelle case?”
“Beh, sono invisibile”
“Come fa a passare dal camino?”
“Grazie alla mia cintura magica tiro dentro la
pancia e riesco a passare”
“Caro Santa Claus, grazie mille per questa
bella intervista, allora la aspettiamo la notte di
Natale!”
PENSIERO SUL NATALE
IL NATALE E' UNA FESTA
MOLTO DIVERTENTE PERCHE'
RICEVI MOLTI REGALI DA
BABBO NATALE.
“Buongiorno Santa Claus, possiamo farle alcune
domande?”
“Ma certo, sono disponibile”
“Allora incominciamo con la nostra
intervista: quante lettere riceve all'anno?”
“Tantissime e le ricevo tutte a dicembre, quindi i
miei elfi devono fare in fretta a confezionare i
regali”
“Quanti elfi ha?”
“Infiniti”.
“Come fa a girare il mondo in una sola
notte?”
“Beh, questo è un po' un segreto e non posso
proprio rivelarlo”
“Come fanno le renne a volare?“
“Io ho sette renne: due di loro hanno le ali, le
altre volano grazie ad una polverina magica”
“Come fa a costruire i regali in tempo?”
“Io inizio verso il mese di novembre, perchè
riesco a “leggere” nei pensieri dei bambini”
“Come fa a leggere tutte le lettere dei
bambini? ...perchè saranno tantissime...”
“Beh, veramente non riesco a leggerle io,
perchè la mia vista non è più così eccezionale,
ma mi aiutano i miei fidati elfi”
“Perchè si veste sempre di rosso e di
bianco?”
“Perchè io sono un vescovo e un tempo andavo
per la mia città il giorno di Natale e regalavo dei
doni ai bambini più poveri”
“Come fa a essere così magico?”
“...siete un po' troppo curiosi...non avete altre
domande?”
NELLE STRADE SI VEDONO
TANTE DECORAZIONI DI OGNI
FORMA E COLORE.
SI FA L'ALBERO DI NATALE
CON LA PROPRIA FAMIGLIA,
DI SOLITO SI TRATTA DI UN
PINO E SI DECORA CON TANTE
ILLUMINAZIONI E
ORNAMENTI
OLTRE QUESTE
MANIFESTAZIONI CE NE
SONO DELLE ALTRE CHE CI
PIACCIONO COME LE
CANZONI NATALIZIE,
GIOCARE SULLA NEVE COSTRUENDO
TANTI PUPAZZI E ALCUNE FAMIGLIE
FANNO I BISCOTTI DI NATALE CON
TANTE FORME COME STELLE,
CAMPANE, BASTONI, ALBERI.
MA DURANTE LE FESTE NON BISOGNA
DIMENTICARSI DI AIUTARE I POVERI
PERCHE' NASCE GESU' E CI HA
INSEGNATO CHE TUTTI DEVONO
PENSARE AD AMARE I BISOGNOSI
Ester e Eliana cl.IV/B
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
E' ARRIVATO NATALE
(Beatrice P. e Giulia cl.V)
IL NATALE
(Massimiliano, Lamberto, Riccardo,
Fabiola, Federico cl. IV A e B)
Il Natale, la nascita di Gesù che emozione!
E' un evento per la nazione.
Natale pieno di amori,
che congiunge tutti i cuori.
Il Natale è già passato,
se il fiocco di neve è arrivato.
A Natale tanti doni,
per i bambini buoni.
LA NASCITA DI GESU'
(Allyson cl.IV A e Andrea IV B)
Finalmente è nato,
Gesù bambino è arrivato,
l'angioletto affettuoso,
per l' accaduto è orgoglioso.
Giuseppe e Maria sono contenti che ci sia.
L'asino e il bue,
sono in due,
vicino a Gesù,
l'angelo veglia da lassù.
Il Natale è arrivato,
e con allegria è festeggiato:
canti, balli e decorazioni
e tanti tanti regaloni.
Babbo Natale è arrivato
e dal camino si è calato
con i regali ci ha premiato
per l'anno ben passato.
La neve cade
molto lentamente
e ci fa passare il natale allegramente
con tanta tanta gente.
NATALE, NATALE
(Camilla cl.V)
Natale, Natale che forza il Natale
arriverà Gesù in Perù,
arriverà lassù, arriverà quaggiù.
Che bello il Natale, si sta in
compagnia...
L'ALBERO
(Alexis e sophie cl.II/A)
L'albero luccica con le bocce,
i fiocchi d'oro bianchi e argento
e tantissimi addobbi.
Sotto l'albero ci sono i regali,
una stella splendente e luccicante
è il Natale che porta Babbo Natale
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
(disegno di
Lucrezia II/B)
BABBO NATALE
(Matilde e Claudia cl.V)
Del Natale cosa c'è di più bello?
Bisogna coprirsi con scarpa e
cappello.
La neve scende fitta e lenta
mentre la felicità aumenta.
Babbo Natale,con la sua slitta,
porta i regali in ogni casetta,
sia grandi,sia piccoli,sia belli,sia brutti,
Babbo Natale li porta a tutti.
Una nota arriva
tutta sola nella notta.
(Edoardo Tanas cl.II/A)
IL NATALE E' BELLO
(Valentina V. Ludovica S. Piero M.IVA e IVB)
Il Natale è bello,
al freddo con il cappello,
quando Babbo Natale arriva,
c'è del ghiaccio sulla riva,
il sentir il suono delle campanelle,
è una gioia per le bambinelle,
le bambine sono a letto,
e si sente un suono dal tetto,
quando lui arriva,
lascia una rima:
un augurio di buon Natale,
un po' speciale,
dai bambini della scuola Montessori,
a tutti i genitori!!!
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
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(Moise e Andrea cl.V)
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BABBO
BUE
ALBERO
GIUSEPPE
GESU'
LUNA
ELFI
PANETTONE
TAVOLE
FUOCHI
MARIA
(Carlotta cl.III)
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
TUTTE DA COLORARE
(Corinna, Camilla, Giulia cl.V)
Mi hanno
Conciato per
Le feste!!!
Finalmente ho
Finito il mio Lavoro!!!
Buon riposo!!!
Ti voglio
bene!!!
Ops!!! Il mio naso
È diventato una
boccia!!!
Come ti
Sta bene!!!
Lo so,sono
bellissima!!!
Grazie!
A tutti i genitori per la
grande partecipazione
alle feste di Natale,
in particolare a quelli che
hanno contribuito alla
realizzazione della
scenografia.
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
(Matteo CB)
(Simone CB)
(Emma CB)
(Margherita CB)
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”
(Sophie CB)
(Edoardo R. CB)
(Giacomo CB)
Mentre le maestre raccontavano della notte stellata di Natale, Camilla e Susanna del nido,
spontaneamente, hanno rappresentato con le loro dita i colori del cielo e delle stelle.
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Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”