babbo natale - Scuola Montessori
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babbo natale - Scuola Montessori
(Matilde e Claudia cl.V) PERIODICO DELLA SCUOLA MONTESSORI DI COMO Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” LA REDAZIONE E TUTTI I BAMBINI DELLA SCUOLA CON GLI INSEGNANTI INVIANO A TUTTE LE FAMIGLIE I PIU' AFFETTUOSI AUGURI DI Sommario NATALE NEL MONDO p. 2 STORIE DI NATALE p. 5 LE STORIE DEL BRUCO BRUX p. 9 L'ANGOLO DELLA POESIA p. 12 ACROSTICI DI NATALE p. 13 GIOCHI p. 14 I DISEGNI DI NIDO E CASA DEI BAMBINI p. 16 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” (Bianca cl.V) In Germania il periodo natalizio è la parte più festosa di tutto l'anno; i festeggiamenti cominciano già all'inizio di dicembre. Molte famiglie hanno una ghirlanda dell'avvento con quattro candele, ogni domenica se ne accende una fino ad arrivare al giorno della nascita di Gesù. Nel mese dei dicembre, sempre in Germania, ci sono molti mercatini natalizi dove si vendono oggetti artigianali e decorazioni nalalizie. I dolci tipici natalizi si chiamano Plaetzchen e Lebkuchen. A Spessart, una valle vicino a Francoforte, si crede che la notte del 5 dicembre (quindi la vigilia del giorno di Nikolaus che è San Nicola ) Nikolaus giri con il suo grosso sacco e porti dei piccoli regali ai bambini: noci, cioccolato, arance, mandarini e i primi dolci natalizi. Nel suo giro è accompagnato da un aiutante, Knecht Ruprecht, un signore con mantello e stivali neri, un 'asta e delle catene che emettono un suono metallico. In una serata i bambini devono fare i conti con i loro buoni e cattivi comportamenti perchè si compila una lista e vengono lette ad alta voce le loro buone e cattive azioni. Colui che si è comportato bene viene premiato col sacco di Nikolaus, e i comportamenti cattivi vengono puniti con un leggero colpo sul sedere con l'asta di Knecht Ruprechts. I regali di Natale più grandi vengono portati da Gesù Bambino che appare sotto forma di angelo. Il suo arrivo viene segnalato con un suono di campanelle, poi vengono accese le candele sull'albero di Natale e si aprono i regali. Natale nelle Filippine (Cecilia cl. III) Nelle Filippine la festa delle lanterne si chiama bitu-ni. Nelle Filippine nel mese di dicembre le famiglie appendono sulla porta di casa una lanterna per annunciare l' arrivo del Natale. Le lanterne di carta colorata illuminata da una lucina posta all'interno rappresenta la stella cometa che appare alla notte e guida i pastori. Grandi e piccoli costruiscono le bitu-ni in diverse forme e dimensioni e si svolge una vera e propria gara per la lanterna più bella che sfila durante la processione. (A cura di Pierre cl.V) Il Natale in Germania Inglese Merry Christmas Francese Joyeux Noel Tedesco Frohliche Weihnachten Irlandese Nollaig Shona Dhuit oppure Nodlaig Mhaith chugnat Norvegese God Jul oppure Gledelig Jul Olandese Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig kerstfeast Portoghese Feliz Natal Spagnolo Feliz Navidad Catalano Bon Nadal i Felic Any Nou Greco Kala Christouyenna Islandese Gledileg Jul Danese Glaedelig Jul Svedese God Jul Finnico Hyvaa Joulua Ungherese Kellemes Karacsonyi Unnepeket Polacco Wesolych Swiat Bozego Narodzenia Ceco Prejeme Vam Vesele Vanoce A Stastny Novy Rok Rumeno Sarbatori Vesele Russo Pozdrevlyayu S Prazdnikom Rozhdestva Is Novim Godom Serbo Hristos Se Rodi Slovacco Vesele Vianoce Turco Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun Ukrainino Srozhdestvon Kristovym Arabo Idah Saidan Wa Sanah Jadidah Bulgaro Tchestita Koleda Cinese (Cantonese) Gun Tso Sun Tan' Gung Haw Sun Ebraico Mo'adim Lesimkha Chena Tova Giapponese Shinnen Omedeto Kurisumasu Omedeto Latino Natale hilare et annum faustum! 1 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” Christmas in the USA Guest star: Mrs Parisi Mrs Parisi is Alexander's mother (grade 5). She is from San Francisco, California, and she moved to Italy 22 years ago. On 27th November 2009 we interviewed her about Christmas in America. We found out that Christmas in the USA has much more spirit and many more traditions than in Italy now. Everybody has a Christmas tree, while very few have a crib. More and more people are buying artificial Christmas trees, because they are less expensive. In California and in the southern states there isn't any snow at Christmas, but in the Midwest and in the North East there is a lot of snow. The Christmas season starts the day after Thanksgiving: the shopping centers have lots of lights and decorations, and people start going Christmas shopping. On Christmas Eve everybody is quite busy: they go Christmas caroling, they arrange their presents at the bottom of the Christmas trees, they go to Christmas parties and they go to midnight Mass. They usually open the presents on Christmas morning, but one present is opened the night before Christmas. The typical Christmas menu is roast turkey or beef, and apple or pumpkin pie for dessert. Mrs Parisi likes Christmas, and she is always excited before the holidays. She believes in Father Christmas, even though she has never seen him coming down the chimney. (classe V) Il giorno del ringraziamento (Leonardo B. cl. II/B) Verso il 1600 la nave Mayflower sbarcò in America. I padri pellegrini non avevano niente da mangiare, ma gli indiani d'America gli diedero il tacchino, le pannocchie di mais, il purè di patate dolci, le castagne e i mirtilli rossi come marmellata da mettere sul tacchino il pane di pannocchia e la torta di zucca. Gli indiani d'America hanno insegnato ai padri pellegrini a cacciare e a cucinare. 2 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” IL CAPODANNO CINESE (Viola e Beatrice A. cl.V) Papà Allievi lavora in Cina perciò per noi diventa un inviato speciale. I Cinesi chiamano il capodanno “festa di primavera” e dura in genere 14 giorni. Le date cambiano ogni anno in base alla luna nuova.Quest'anno il capodanno sarà il 14-2-2010. Ciao papà ho sentito che i Cinesi danno all'anno nuovo il nome di un animale, e quest'anno? Giusto, voi della 5a siete nati nell'anno del coniglio e l' anno che verrà sarà quello della tigre... Gli anni dell'oroscopo cinese s' intendono con 12 animali che ruotano. I Cinesi hanno un colore portafortuna? Sì , il rosso. Ma.... Le famiglie straniere che abitano in Cina come noi si riuniscono? Il capodanno cinese è la festa della famiglia che nella maggior parte delle volte si riunisce al completo solo in queste occasioni. Come terminano la festività ? Termina con la “festa delle lanterne”, durante la quale tutte le persone scendono nelle strade portando ognuno una lanterna rossa. Durante questa grande festa si spostano molte persone? Durante il capodanno cinese è il momento dell'anno in cui nel mondo si spostano più persone nello stesso momento infatti per la maggior parte dei lavoratori e degli studenti è l' unica occasione per tornare alle loro case e alle loro famiglie . In Cina questa è l' unica vacanza che conceda un numero di giorni sufficiente ad affrontare le lunghe distanze dai luoghi di origine. Hanno qualche oggetto o cibo tipico per il capodanno? In tutte le case si trova “il vassoio dello stare insieme” un vassoio diviso in 8 (numero fortunato per i cinesi ) scomparti contenenti frutta secca e dolciumi. I fiori della festa sono: narcisi d' acqua germoglio di prugno frutti del capodanno C'è qualche tradizione prima che inizi la festività ? Sì, si pulisce la casa da cima a fondo per togliere le cose brutte del passato. Hanno un pranzo tipico come il nostro di Natale? Sì, però per il capodanno.... Tutto il cibo viene preparato nei giorni che precedono questa festività in modo che tutti gli utensili da taglio (coltelli , forbici etc..) vengano riposti per non essere utilizzati così da evitare di “tagliare la fortuna”. Se qualcuno della famiglia non può partecipare al banchetto , viene lasciato la sedia vuota per ricordare la vicinanza del familiare assente. Hanno qualche addobbo particolare? Certo, tutte le case e i negozi sono ornate da stendardi rossi con dipinta la parola FOOK=fortuna Cosa succede nel giorno di capodanno ? Il giorno di capodanno i bambini ricevono una busta rossa (LAI-SEE) contenente del denaro. Tutti si vestono con abiti nuovi (messi per la prima volta a capodanno) e si comportano nel miglior modo possibile. Non sono ammesse bugie , litigi, parolacce o altri segni di maleducazione che potrebbero nuocere alla fortuna dell'anno nuovo. E i giorni dopo il capodanno? Dal secondo giorno iniziano le visite alle famiglie a cui si portano doni e le solite buste rosse per i bambini. Il settimo giorno del capodanno cinese è chiamato il “compleanno di tutti”,in quanto in quel giorno ogni persona diventerà più vecchia di un anno indistintamente, al di là della data del suo compleanno. Il “compleanno di tutti” è più sentito del singolo compleanno. 3 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” Johnny, incuriosito, andò in salotto e....vide Babbo BABBO NATALE Natale e si spaventò. Babbo Natale cercò di (Corinna cl.V) Che bello sapere che Babbo Natale viene di notte passando dal camino (sempre se ci riesce) nelle nostre case a portarci tanti pacchi regalo! calmarlo, Johnny chiuse gli occhi e quando li riaprì era sparito, allora pensò che fosse stato solo un sogno e se ne tornò a letto. Babbo Natale era riuscito a nascondersi in cucina e pensò: “Quel bambino mi ha visto, cosa faccio adesso?” Era un bel guaio perchè nessun bambino fino a quel momento lo aveva visto, così fu costretto a portarselo via. Essi sono ricoperti da una lucida scintillante al carta riflesso del sole che all'alba splende per dirci che è finalmente arrivato, lui, quel gentilissimo signore dal viso completamente ricoperto di barba bianca come la neve. Chissà se questo omone ha una famiglia... io immagino di sì e anche che nel suo villaggio sia sempre Natale... slitta di Babbo Natale. I genitori si svegliarono e videro che Johnny non c'era più e allora lo cercarono per tutta la casa ma non lo trovarono quindi chiamarono la polizia che venne di corsa. Intanto a Johnny era passato lo spaventò e stava facendo amicizia con Babbo Natale. Johnny chiese: ''Perchè mi hai portato con te?'' e Babbo Natale rispose: ''Perchè io non posso farmi vedere da nessuno'' e Johnny disse: ''Ma UNA NOTTE CON BABBO NATALE (Oxana, Siobhan, Victoria, Cameron, Matilde, Edoardo, Ludovico IV A e IV B) C'era una volta un bambino che si chiamava Johnny; a lui piacevano tanto i giocattoli e non vedeva l'ora che arrivasse il Natale. Il 24 dicembre Johnny, dopo aver scritto la letterina, andò a letto. Quella notte arrivò Babbo Natale che non riusciva ad entrare nel camino perché i genitori proprio quella notte avevano deciso di tenerlo chiuso. Johnny, però, si svegliò sentendo un “TONF”: era Babbo Natale che era riuscito ad entrare nel camino. Quando Johnny si svegliò, stava volando sulla quando mi porti dalla mia famiglia?'' e lui aggiunse: ''Non lo so!''. Intanto i genitori erano molto preoccupati per Johnny e lo cercarono dappertutto ma non lo trovarono. Johnny gli chiese: ''Dove stiamo andando?'', Babbo Natale gli rispose: ''A Babbolandia'', ''Ok'' disse Jhonny. Quando arrivarono a Babbolandia, Johnny disse a Babbo Natale: ''Non mi aspettavo un posto così grande, potrei giocarci tanto!!'' Babbo Natale disse: ''Senti, questo non è il posto giusto per te, ti riporto a casa!''. Quando arrivarono a casa, Jhonny disse: ''Grazie Babbo Natale, è stata la notte più bella del mondo!'', poi gli diede un bacio e, mentre stava 4 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” entrando in casa, uscì e disse: '' Babbo Natale aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo posso prendere un regalo?'' ''Ok'' disse Babbo portò a casa e lo ornò con tante candeline accese Natale: ''Che regalo vuoi ?'', Johnny rispose: e con allegri festoni. Le candeline somigliavano alle ''Vorrei avere tanto una campanella'', stelle che aveva visto brillare e i festoni alla neve e ''Tieni'' disse Babbo Natale, poi Johnny rientrò in casa e ai ghiaccioli che pendevano giù dai rami. silenziosamente andò a dormire tra le braccia dei suoi genitori. DAL PAN DI TONI AL PAN D'ORO (Luca B. cl.III) Il pandoro di Verona è l'altro dolce di pasta lievitata con la forma conica a stella e con il panettone si contende la tavola delle feste. L'origine di questo dolce è controversa: alcune versioni dicono che sia imparentato con un dolce della Repubblica Veneta del Rinascimento. Il Pan de Oro, un dolce a forma conica ricoperto di foglie d'oro zecchino, compariva sulle tavole durante le feste delle famiglie patrizie. Versioni più accreditate lo fanno derivare dal più familiare dolce veronese chiamato Nadalin diffuso ancora oggi, che come il pandoro ha una forma a stella a cinque punte, anche se è più basso, e al quale oltre possono essere aggiunti, agli ingredienti di base (farina, burro, zucchero, uova, lievito e aroma di vaniglia) anche mele pinoli e uvetta. LA LEGGENDA DELL'ALBERO DI NATALE Il pandoro che conosciamo oggi è un'invenzione più recente, che risale all' 800 quando sotto la (Moise cl. V) C'è chi dice che questa tradizione sia nata in Egitto. Le sue origini sono da ricercarsi nel Nord Europa, presso scandinave e le russe, popolazioni che scelsero germaniche, l'albero per celebrare il sostizio d' Inverno, il ritorno del sole e del calore. Intorno all'albero di Natale sono nate molte leggende. Eccone una. C'era una volta nell'antica Germania un boscaiolo. Tornando a casa, una notte d'Inverno, gelida e serena, l'uomo fu colpito dal meraviglioso spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete carico di neve e di ghiaccio. Per spiegare alla moglie e ai figli lo splendore che dominazione austriaca, si diffuse nelle pasticcerie veronesi un cosiddetto Pan di Vienna, una sorta di pan brioche più lievitato. Ma, come nel caso del panettone, fu l'intuizione di un pasticcere veronese, Domenico Melegatti, che inventò questo dolce con un impasto più vaporoso e più ricco di burro e uova. Il PANETTONE (Andrea cl.V) La sera di un Natale tanti anni fa, giovane fornaio, nel '50 Toni, garzone di era così il un distrutto 5 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” dalla fatica e addormentò davanti al forno do giorno di san Biagio tiene lontani raffreddori mal stavano cuocendo delle focacce. E risvegliato da un di gola. cattivo odore di bruciato. Davvero un buffo guaio perchè le focacce dovevano esse servite poco dopo in un banchetto importante. Disperato, Toni cercò di rimediare: raccolse quel che e rimasto sul tavolo, un po' di pasta pane, uova, burro, miele e uvette. Impastò il tutto e lo mise nel forno affidandosi alla sua buona stella quando sull'improvvisato dolce formo una bella crosta dorata, tiro fuori e lo servi in tavola. Fu successone! Da allora il "pane Toni", poi diventato "panettone non e più mancato sulle tavole milanesi nel giorno di Natale. Fin qui la leggenda. Ma il ve.ro “papà" del panettone è oggi considerato un giovane pasticciere, Angelo Motta, che nel 1921 ebbe un'idea geniale: tornare agli antichi metodo di lievitazione, usando impasti I sciati a "riposare" per almeno ventiquattro ore. Cosi il dolce cambiò forma e diventò alto, come un cappello da CUOCQ. Motta e il suo concorrente Gino Alemagna, negli anni Trenta fecero conoscere il panettone in tuffa Italia e poi nel mondo Ancora oggi, anche nella produzione industriale, la ricetta e quel di tanti anni fa. Si prepara un primo impasto di farina, con burro e zucchero, che si lascia lievitare a lungo 11 tutto viene unito a un secondo impasto di farina. uova, burro, zucchero, canditi e uva passa. Si suo il tuffo al forno, fino a che la cross non diventa scura e consistono mentre l'interno resta soffice. Alla ricetta tradizionale si sono aggiunte parecchie varianti: possiamo trovare panettoni al cioccolato, ripieni di crema o di zabaione, ricoperti di glassa e cosi via. In Italia si consumano circa 50-milioni di panettoni all'anno, quasi uno testa. Il 50% è acquistato nel periodo natalizio, l'altra metà nelle UN MATERASSO PER GESU' BAMBINO (Pierre e Alexander cl.V) C'è una delicata leggenda cristiana che ci ricorda l' umile “salvia da cucina”. A Gerusalemme, re Erode aveva ordinato senza pietà la strage degli innocenti:tutti i bambini di Betlemme dovevano essere uccisi perchè nessuno – così come gli avevano detto i Magi- avrebbero potuto un giorno prendere il suo posto. E sarebbe stato ucciso anche Gesù, ancora custodito nella stalla di Betlemme, se l'angelo di Dio non avesse detto a Giuseppe: “Fuggi con Maria e il bambino! Va' in terre lontane e restaci fino a quando Erode regnerà in Palestina “. La famiglia allora partì, diretta in Egitto. Sull'asinello, guidato da Giuseppe, sedeva Maria stringendo nelle braccia il piccolo Gesù. Viaggio lungo e disagevole, dalla Palestina all'Egitto, su piste solitarie. Notti da trascorrere all'aperto, sotto le stelle, senza la possibilità di ripararsi in una capanna o in una grotta. Ma perchè, ad ogni sosta, il piccolo potesse riposare su un morbido tappeto, tutte le notti le piante di salvia scossero i loro ramoscelli, lasciando cadere foglie e fiori per formare un soffice materassino per Gesù. Secondo la leggenda, per riconoscenza, da allora sarebbe medicamentosa,capace diventata di pianta combattere ogni malanno. E un antico proverbio dice: ”Chi vuol vivere a lungo in buona salute, mangi salvia a maggio”. Oggi la salvia non è più considerata in medicina, ma la leggenda è rimasta popolare. settimane successive, fino al giorno di sa Biagio, il 3 febbraio, se condo una vecchia leggenda da che sostiene che man giare una fetta di panetto ne il 6 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” nella tradizione LA LEGGENDA DELL'AGRIFOGLIO Le renne di Babbo Natale (Pietro Grassi cl. II A) C'era una volta una renna che aveva un sogno magico di diventare come una di quelle con il campanellino e bene addobbata come una di quelle renne che trainano la slitta di Babbo Natale. Una settimana prima della Vigilia di Natale, in un Venerdì, una renna di Babbo Natale morì e così Babbo Natale andò nel bosco a prendere un'altra renna e prese proprio lei, la renna di quel sogno. Natale con la Neve (Goffredo Schettino cl. II A) C'erano una volta due bambini che adoravano la neve e insieme al papà avevano fatto un pupazzo di neve e alla fine arrivò l'estate e il pupazzo di neve si sciolse. I bambini si misero a piangere, erano talmente dispiaciuti che la mamma e il papà li consolarono con due pupazzi di vetro. (Carlotta cl. III) A me piace molto il Natale perchè si sta in famiglia e perchè si possono avere i regali, perchè ci coccoliamo tanto e andiamo ad aprire i regali Io vorrei fare sempre l'albero di natale e il presepe con Gesù, Maria e Giuseppe, l'asino e la mucca bianca con le macchie nere (Michelle cl.I – disegno di Somoa cl.II/B) (Marta cl.I) 7 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” LE STORIE DEL BRUCO... INDOVINELLO Sono un piccolo br uchetto nella mela faccio un buchetto Sono verde e assai grazioso e di mele son goloso Il mio nome sai qual'è? Prova ad indovinar lo insieme a me! I bambini della scuola hanno adottato con molto piacere Brux e siamo lieti di presentarvi le prime storie del simpatico bruchetto!! (Maya cl. II/B) (La redazione) Il meraviglioso Natale del piccolo Brux (Leonardo C. cl.II/B) C'era una volta un Bruco Brux. Era inverno e Brux stava aspettando il Natale, Brux stava sveglio fino a mezzanotte. Ad un certo punto, Bruco Natale arrivò, Brux andò subito a letto. Quando Bruco Natale se ne andò via Brux stava facendo finta di dormire. Ma la magia di Babbo Natale fece addormentare il piccolo Brux. Al mattino Brux si svegliò e corse sotto l'albero di Natale per vedere i suoi regali. Brux era felice. Il giorno dopo andò a trovare i suoi zii. Il Bruco Brux in inverno Avventura di Natale con Bruco Brux (Eleonora cl. II A) C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux e trovò una mela. Entrò nella mela e trovò un cappellino natalizio e se lo mise. Subito diventò il Babbo Natale dei bruchi e decise di preparare tante sorprese. Alla sua amica Lola, portò tante mele succose che la resero molto felice. (Riccardo cl II A) C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux. Un giorno sentì un pò di freddo e cercò sugli alberi una mela per ripararsi, poi il bruco vide una lastra di ghiaccio. Visto che il bruco non sapeva cos'era, andò verso la lastra di ghiaccio e scivolò. Continuando a scivolare trovò una mela e si riparò come se fosse casa sua. Una volta entrato mangiò un'pò e si mise a dormire. Dopo quel giorno era Natale e il Bruco Brux aveva ricevuto tanti regali. Il Natale di bruco Brux (Paul cl.II/B) C'era una volta un bruco di nome Brux e proprio quel giorno era Natale ma purtroppo piove e BABBO NATALE non venne allora andò lui e gli disse :” perchè non sei venuto” “perchè pioveva ma verrò oggi iupi iupi!”. Come aveva promesso andò da lui e gli diede i regali. 8 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” Un magico Natale per Bruco Brux Strepitoso Natale (Leonardo C. cl.II/B) C'era una volta un bruco che si chiamava Brux e a Brux piaceva tanto il Natale. Però era ancora novembre e Brux stava già scrivendo la lettera di Natale. Dopo aver scritto la lettera il Bruco Brux si mise a letto. Piano piano era già il 24 dicembre mancava solo un giorno a Natale, il giorno dopo cioè Natale il Bruco Brux era contento perchè aveva ricevuto tanti regali. (Leonardo B. cl. II B) C'era una volta un bruco di nome Brux che stava preparando l'albero di Natale perchè l'indomani era la vigilia di Natale. Dopo la grande festa tutti gli invitati andarono tutti a casa e bruco Brux andò a letto. Quando sentì un rumore subito si alzò. Bruco Brux si vestì e corse subito fuori: era Bruco Natale!! Bruco Brux salutò e per sbaglio cadde a terra. Bruco Bruz lo toccò e subito scomparve nel nulla. Bruco Brux prese il vestito e lo indossò. Improvvisamente gli apparve una scala di fronte ai suoi occhi, e per magia si trasformò in Bruco Natale e salì sulla slitta di Babbo Natale per far felici i bambini. Dopo una nottata di lavoro tornò a casa e si mise subito a letto stanco morto. Un amico per Brux (Somoa cl.II/B) C'era una volta un bruco che si chiamava Brux, Brux viveva in una grotta. Però Brux non aveva un amico per cui si mise in marcia per cercare un amico. Un giorno Brux incontrò un amico che si chiamava Fiocco. Allora Brux e Fiocco tornarono a casa. Ed era così speciale che il prato diventò verde anche se era il mese di dicembre. Ecco la camera da letto di Brux e Fiocco. Ma era Natale allora fiocco comprò un albero di Natale per Brux. Brux è molto contento. Le avventure di Bruco Brux (Michelle II/A) C'era una volta un bruco che si chiamava Bruco Brux che era uscito con i suoi amici. Quando ritornò a casa vide un pacchetto regalo e non resistette un attimo e lo aprì subito, ma prima di aprirlo chiuse gli occhi e dopo aprì subito il regalo e vide un cappello. Non era un cappello qualunque, ma il cappello di Babbo Natale. In quel pacchetto c'era anche una giacca di Babbo Natale e ad un tratto si sentì strano: era diventato Babbo Natale! Bruco Brux e la neve (Camilla cl.II/B) C'era una volta un bruco di nome Bruco Brux. Bruco Brux che stava preparando l'albero di natale. Quando Bruco Brux ebbe finito di fare l'albero di natale, andò fuori e vide che nevicava. Andò alla ricerca di cibo, fortunatamente trovò un po' di cibo e lo portò a casa. Mangiò e poi andò a letto. Quando si svegliò trovò l'albero pieno di regali. Dopo un po' di tempo arrivò la primavera e Bruco Brux fu molto contento perchè c'era cibo. 9 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” Tecla, Chiara, Linda, Tom, Leonardo, Marcus e Lea classi IVA e IV B “Come fa a non farsi vedere né sentire quando entra nelle case?” “Beh, sono invisibile” “Come fa a passare dal camino?” “Grazie alla mia cintura magica tiro dentro la pancia e riesco a passare” “Caro Santa Claus, grazie mille per questa bella intervista, allora la aspettiamo la notte di Natale!” PENSIERO SUL NATALE IL NATALE E' UNA FESTA MOLTO DIVERTENTE PERCHE' RICEVI MOLTI REGALI DA BABBO NATALE. “Buongiorno Santa Claus, possiamo farle alcune domande?” “Ma certo, sono disponibile” “Allora incominciamo con la nostra intervista: quante lettere riceve all'anno?” “Tantissime e le ricevo tutte a dicembre, quindi i miei elfi devono fare in fretta a confezionare i regali” “Quanti elfi ha?” “Infiniti”. “Come fa a girare il mondo in una sola notte?” “Beh, questo è un po' un segreto e non posso proprio rivelarlo” “Come fanno le renne a volare?“ “Io ho sette renne: due di loro hanno le ali, le altre volano grazie ad una polverina magica” “Come fa a costruire i regali in tempo?” “Io inizio verso il mese di novembre, perchè riesco a “leggere” nei pensieri dei bambini” “Come fa a leggere tutte le lettere dei bambini? ...perchè saranno tantissime...” “Beh, veramente non riesco a leggerle io, perchè la mia vista non è più così eccezionale, ma mi aiutano i miei fidati elfi” “Perchè si veste sempre di rosso e di bianco?” “Perchè io sono un vescovo e un tempo andavo per la mia città il giorno di Natale e regalavo dei doni ai bambini più poveri” “Come fa a essere così magico?” “...siete un po' troppo curiosi...non avete altre domande?” NELLE STRADE SI VEDONO TANTE DECORAZIONI DI OGNI FORMA E COLORE. SI FA L'ALBERO DI NATALE CON LA PROPRIA FAMIGLIA, DI SOLITO SI TRATTA DI UN PINO E SI DECORA CON TANTE ILLUMINAZIONI E ORNAMENTI OLTRE QUESTE MANIFESTAZIONI CE NE SONO DELLE ALTRE CHE CI PIACCIONO COME LE CANZONI NATALIZIE, GIOCARE SULLA NEVE COSTRUENDO TANTI PUPAZZI E ALCUNE FAMIGLIE FANNO I BISCOTTI DI NATALE CON TANTE FORME COME STELLE, CAMPANE, BASTONI, ALBERI. MA DURANTE LE FESTE NON BISOGNA DIMENTICARSI DI AIUTARE I POVERI PERCHE' NASCE GESU' E CI HA INSEGNATO CHE TUTTI DEVONO PENSARE AD AMARE I BISOGNOSI Ester e Eliana cl.IV/B 10 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” E' ARRIVATO NATALE (Beatrice P. e Giulia cl.V) IL NATALE (Massimiliano, Lamberto, Riccardo, Fabiola, Federico cl. IV A e B) Il Natale, la nascita di Gesù che emozione! E' un evento per la nazione. Natale pieno di amori, che congiunge tutti i cuori. Il Natale è già passato, se il fiocco di neve è arrivato. A Natale tanti doni, per i bambini buoni. LA NASCITA DI GESU' (Allyson cl.IV A e Andrea IV B) Finalmente è nato, Gesù bambino è arrivato, l'angioletto affettuoso, per l' accaduto è orgoglioso. Giuseppe e Maria sono contenti che ci sia. L'asino e il bue, sono in due, vicino a Gesù, l'angelo veglia da lassù. Il Natale è arrivato, e con allegria è festeggiato: canti, balli e decorazioni e tanti tanti regaloni. Babbo Natale è arrivato e dal camino si è calato con i regali ci ha premiato per l'anno ben passato. La neve cade molto lentamente e ci fa passare il natale allegramente con tanta tanta gente. NATALE, NATALE (Camilla cl.V) Natale, Natale che forza il Natale arriverà Gesù in Perù, arriverà lassù, arriverà quaggiù. Che bello il Natale, si sta in compagnia... L'ALBERO (Alexis e sophie cl.II/A) L'albero luccica con le bocce, i fiocchi d'oro bianchi e argento e tantissimi addobbi. Sotto l'albero ci sono i regali, una stella splendente e luccicante è il Natale che porta Babbo Natale 11 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” (disegno di Lucrezia II/B) BABBO NATALE (Matilde e Claudia cl.V) Del Natale cosa c'è di più bello? Bisogna coprirsi con scarpa e cappello. La neve scende fitta e lenta mentre la felicità aumenta. Babbo Natale,con la sua slitta, porta i regali in ogni casetta, sia grandi,sia piccoli,sia belli,sia brutti, Babbo Natale li porta a tutti. Una nota arriva tutta sola nella notta. (Edoardo Tanas cl.II/A) IL NATALE E' BELLO (Valentina V. Ludovica S. Piero M.IVA e IVB) Il Natale è bello, al freddo con il cappello, quando Babbo Natale arriva, c'è del ghiaccio sulla riva, il sentir il suono delle campanelle, è una gioia per le bambinelle, le bambine sono a letto, e si sente un suono dal tetto, quando lui arriva, lascia una rima: un augurio di buon Natale, un po' speciale, dai bambini della scuola Montessori, a tutti i genitori!!! Nev e biAnc a Tocc a l'Albe ro Len t a lEnt a o l ciel a d n de e in at i c s m e lu l i h ec ti e Nev decora rat i le ri lo ecia Albe egali co p s ir iorn o g Tan t t iamo o st (Feder et qu e p i s ico R. mo) d te A n lla ia cl.II/A Scin ti Giaco g , e r lo a o ) la S., Pa La m o d'amo es co c sTella n a r n id e, F E pie ., Dav M o comEta c ce s , Fran iLlu mina (Lapo iL'oscu rità le a t aNa ro della capan nA Nott e ch e u n Albe brilla o t t u T a rr iv n a o C b abbo Nata at o le Addobb tu tt i fe re O st egg iano m a a ic Lu cc a ccen diam e Mag ia e o le cande t n a g le le lo aspet tia molt o E l'Entu siasmo mo an siosa men te e sentiamo ormò . cl. II/A ) le campan di maria Trasf (Ales s ia M elle l'Alleg ria Gab riele, ) (A nd rea cl. II/A Marta, Soph ie, And rea (c Matteo, Sam l. IV A) u el (cl. IV B) 12 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” CERCAPAROLE N M T O F R U S E G P A A A B U E Q L I A S T R V B O A F U N I S A I O A L I S E N E G L A L B K E T O G U D E V E N P T F N A N N E R T P O A C A M I N O G E N F U O C H I R C A E R E G A L I P O N (Moise e Andrea cl.V) NATALE NEVE ASINO CAMINO RENNA BABBO BUE ALBERO GIUSEPPE GESU' LUNA ELFI PANETTONE TAVOLE FUOCHI MARIA (Carlotta cl.III) 13 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” TUTTE DA COLORARE (Corinna, Camilla, Giulia cl.V) Mi hanno Conciato per Le feste!!! Finalmente ho Finito il mio Lavoro!!! Buon riposo!!! Ti voglio bene!!! Ops!!! Il mio naso È diventato una boccia!!! Come ti Sta bene!!! Lo so,sono bellissima!!! Grazie! A tutti i genitori per la grande partecipazione alle feste di Natale, in particolare a quelli che hanno contribuito alla realizzazione della scenografia. 14 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” (Matteo CB) (Simone CB) (Emma CB) (Margherita CB) 15 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009” (Sophie CB) (Edoardo R. CB) (Giacomo CB) Mentre le maestre raccontavano della notte stellata di Natale, Camilla e Susanna del nido, spontaneamente, hanno rappresentato con le loro dita i colori del cielo e delle stelle. 16 Il giornalino misterioso – periodico della Scuola Montessori di Como – n° 1/2009”