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Rivista trimestrale dell’Iniziativa EUREKA | INVERNO 2006-2007 | N° 76
Più sicure,
pulite e
intelligenti
› Perché l’approccio di EUREKA
funziona
Automobili più sicure,
ecologiche, intelligenti
e con minori consumi
› Un realistico simulatore di
guida dei veicoli su strada
› Monitoraggio in tempo reale
del tessuto cardiaco durante le
operazioni
› Chiarimento della confusione
sui programmi di R&S europei...
› altre notizie ed eventi
Ideare oggi le innovazioni del futuro | www.eureka.be
EUREKA News è un
trimestrale pubblicato in
inglese, francese, italiano,
spagnolo e tedesco. La
versione in linea è
disponibile in www.eureka.be
EUREKA è una rete europea di R&S
orientata al mercato, con l’obiettivo di
migliorare la competitività europea
promuovendo lo sviluppo tecnologico
e la ricerca collaborativa sostenuti dal
mercato. L’Iniziativa EUREKA consente
ad aziende, università e istituti di ricerca
di 37 paesi membri e all’UE di collaborare in un approccio “su iniziativa
dell’impresa” per sviluppare e sfruttare
le tecnologie innovative.
Direttore: Michel Vieillefosse
Contributi: Debra Lodoen, Saffina Rana,
Dianna Rienstra
Per EUREKA: Sally Horspool,
Catherine Simmons
Progetto: Busybee
Traduzione: Berlitz
Stampa: Vanden Broele
©2007 Segretariato EUREKA
ISSN 1470-7489
È consentito riprodurre singoli articoli
di EUREKA News a scopi non commerciali
purché venga citata la fonte EUREKA News.
Fotografie: si ringraziano i partecipanti
a progetti e Cluster EUREKA per
l’assistenza e il materiale fornito per
questo numero.
Segretariato EUREKA, Rue Neerveld 107,
1200 Bruxelles, Belgio
Informazioni su abbonamenti:
[email protected]
Le opinioni espresse in EUREKA News
non riflettono necessariamente quelle
delll’organizzazione.
www.eureka.be
2 | EUREKA NEWS 76
> Editoriale
Perché l’approccio di EUREKA funziona
L’uso di software incorporato nelle nostre
auto è diventato molto diffuso dopo la
sostituzione dei tradizionali componenti
meccanici con i comandi elettronici
controllati da microprocessori. I microprocessori hanno aumentato la massa critica e
consentito un controllo più preciso e
flessibile rispetto ai componenti meccanici,
diminuendo il consumo energetico e le
emissioni di CO2. Inoltre il loro uso
garantisce una maggiore sicurezza. Ad
esempio, i microprocessori dei sistemi di
frenatura antiblocco (ABS) rilevano la
velocità delle singole ruote e modulano la
frenatura di conseguenza, con prestazioni
migliori e più sicure rispetto a un sistema
Tuttavia nel breve spazio di tre anni,
l’Europa ci è riuscita. Grazie a EUREKA, e
specificatamente al Cluster ITEA, il settore
automobilistico europeo, i suoi fornitori,
i centri di ricerca, hanno integrato le loro
competenze per ottenere un effetto
sbalorditivo. L’elenco dei 40 partner
comprende il fior fiore del settore
automobilistico europeo.
interamente meccanico.
controllare i moduli software integrati per il
controllo del telaio, dell’elettronica di bordo,
degli organi di trazione e trasmissione, delle
applicazioni telematiche e delle interfacce
uomo-macchina, ma anche la verifica di
nuovi moduli software in corso di sviluppo.
Il modello software creato consiste di
successivi processi di sviluppo e convalida
che fungono da elementi di base al cui
interno incorporare tutte le fasi di sviluppo
e i requisiti del software di supporto in
modo tale da garantirne la tracciabilità.
Le tecniche e gli strumenti sviluppati nel
progetto garantiscono la conformità tra
requisiti, processo di progettazione e
prodotti risultanti. Questo lavoro ha
generato un linguaggio di descrizione
dedicato, pubblicamente disponibile.
L’output dei sensori di velocità delle ruote
può essere usato da sistemi di frenatura
antiblocco, di controllo della trazione e
della pressione degli pneumatici. L’uso di
software incorporato per controllare queste
reti si è diffuso dopo l’aggiunta di funzioni
come sistemi di navigazione, di controllo
della velocità di crociera per mantenere una
distanza costante dal veicolo che ci precede
e sistemi informativi che forniscono al
veicolo servizi telematici, come le chiamate
d’emergenza.
La sfida evolutiva consiste nel gestire e
nell’integrare efficacemente i vari sistemi
elettronici, sottosistemi, moduli e componenti
presenti nelle auto e disponibili presso un
numero sempre maggiore di fornitori.
L’esigenza a lungo termine è di creare una
piattaforma informatica e un software
generali e standard affinché queste funzioni
intelligenti cooperino per ridurre l’errore
umano o migliorare le performance del veicolo.
Tuttavia, mancando società software
europee dedicate a cui i produttori di
auto potessero rivolgersi per sviluppare
le piattaforme, l’evoluzione di software
incorporato in Europa è stato in gran parte
specifico e sviluppato internamente,
duplicando l’impegno di tutti i produttori e
fornitori automobilistici europei. Fino a tre
anni fa un comune sistema interoperativo
che consentisse alle macchine di parlare
tra loro era considerato fantascienza.
Collaborando all’interno del progetto
EAST-EEA e al successivo AUTOSAR, hanno
sviluppato un’architettura aperta che
consente di raggiungere l’interoperabilità
hardware e software nel mondo automobilistico. Essa consente non soltanto di
I produttori automobilistici hanno deciso di
adottare AUTOSAR come standard europeo
per l’architettura software comune di tutti i
veicoli entro il 2009 e addirittura proporlo
come standard mondiale. Se l’intero settore
automobilistico europeo usa un’architettura
software comune, verranno ridotti i costi
di sviluppo, con benefici effetti sulla
competitività europea.
Michel Vieillefosse,
Direttore del Segretariato di EUREKA
EUREKA è stata concepita. La naturale
reticenza delle aziende europee spesso
impedisce loro di collaborare per vincere
una sfida che, se non colta, le penalizza
rispetto ai concorrenti americani ed
orientali. Agendo come un partner neutro
e fidato, EUREKA può destinare fondi
pubblici relativamente modesti per
stimolare miglioramenti tecnologici molto
più importanti e tali da rendere l’industria
europea molto competitiva.
L’esempio del software automobilistico
integra i precedenti successi come lo
standard GSM dimostrando che l’approccio
di EUREKA è ampiamente applicabile a molti
settori produttivi.
Michel Vieillefosse
Visti i risultati, il finanziamento pubblico del
progetto pari a 38 milioni di euro in tre anni
è un investimento redditizio per l’industria e
le autorità pubbliche. I produttori automobilistici europei hanno ammesso che senza
finanziamenti pubblici non avrebbero
avviato l’iniziativa. Questo è esattamente il
tipo di fallimento del mercato per il quale
WWW.EUREKA.BE
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Benvenuti in EUREKA News 76. In questo numero parleremo
della partecipazione di EUREKA a numerosi importanti
eventi europei di fine 2006, nonché del riuscito Simposio
ITEA 2 del 2006 e di numerose altre attività a livello europeo.
Eventi trascorsi
EUREKA mette in luce
l’innovazione europea allo
SMAU 2006
La passione europea per le automobili sta causando grandi
problemi. In “Auto più sicure, pulite e astute” (pag. 6-9)
illustriamo alcune modalità con le quali le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione possono creare
veicoli e strutture intelligenti. Molti progetti EUREKA
consentono di vincere le attuali sfide della ricerca, per
realizzare auto più sicure, ecologiche, intelligenti e con
minori consumi.
A pagina 10 e 11 presentiamo due storie di successo di
EUREKA. ULTIMATE contribuisce sensibilmente a migliorare
la progettazione dei veicoli e la sicurezza stradale in Europa.
I partner del progetto hanno sviluppato il primo simulatore
realistico al mondo per veicoli su strada, per uso industriale.
Le nuove tecniche sviluppate dal progetto VIACORTIS
monitorano il tessuto cardiaco durante l’intervento usando in
tempo reale informazioni complete sulla reazione del cuore.
Nell’ultima pagina, Rosalie Zobel, della DG Società
dell’informazione e media della Commissione europea,
tenta di chiarire la confusione creata dalle numerose
iniziative di ricerca e strumenti di finanziamento a livello
europeo e nazionale.
Ci auguriamo che questo numero riscontri il vostro
interesse. Per domande e commenti scrivete a:
[email protected]
EUREKA ha giocato un ruolo importante
allo SMAU, l’annuale fiera italiana della
tecnologia informatica e delle comunicazioni (ICT), svoltasi in ottobre a Milano, per
la prima volta destinata ai soli visitatori
aziendali e di settore. Alfredo Cazzola,
presidente dell’organizzatore Promotor
International, considera una decisione
coraggiosa rilanciare un evento che aveva
iniziato a perdere la sua identità.
“È uno SMAU completamente nuovo che
sta riformulando la sua vocazione esclusivamente aziendale, con l’obiettivo di diventare,
come altri eventi internazionali, un effettivo
punto di riferimento per il settore ICT “.
L’area a tema “Itinerari dell’innovazione”
è stata un’eccezionale opportunità per
EUREKA per promuoverne il sostegno
alla ricerca d’avanguardia e l’approccio
all’innovazione su iniziativa dell’impresa.
Insieme alla nuova mostra sui propri
successi, denominata “EUREKA in una
bottiglia”, l’Iniziativa ha organizzato due
seminari e ha partecipato a una conferenza
sull’importanza della ricerca universitaria
nel promuovere aziende innovative.
I seminari hanno spiegato la posizione di
EUREKA nella ricerca europea dando voce
alle aziende che partecipano ai progetti
e a un rappresentante della DG per la
Società dell’informazione e media della
Commissione europea.
Il seminario “EUREKA, 7PQ, ETP, SRA e JTI...
- Cosa si nasconde dietro gli acronimi?”
4 | EUREKA NEWS 76
> In breve
Eventi trascorsi
era dedicato all’approccio delle piattaforme
tecnologiche europee (ETP) e delle
iniziative tecnologiche congiunte (JTI),
evidenziandone gli obiettivi nell’ambito
del 7° programma quadro(7PQ). Sono stati
inoltre discussi il ruolo e gli effetti delle
iniziative strategiche MEDEA+ e ITEA2 di
EUREKA in queste strutture europee.
“Ho avuto questa bella idea...” ha permesso
ai partecipanti ai progetti EUREKA di
parlare delle loro esperienze come
principali soggetti nella ricerca europea,
sottolineando l’importanza della
partecipazione dell’industria a questi
progetti.
www.smau.it
Eventi trascorsi
Un convegno 2006 ITEA 2
di successo
Il Simposio ITEA 2 del 2006, svoltosi a Parigi
lo scorso ottobre, ha consentito a oltre
400 partecipanti di ricevere informazioni
su una delle più importanti e strategiche
iniziative delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione (ICT) europee.
ITEA 2, un Cluster EUREKA, è il seguito del
positivo Cluster ITEA per la R&S avanzati e
precompetitivi per i sistemi ed i servizi ad
alta intensità di software.
Sia le presentazioni che l’esposizione dei
progetti hanno evidenziato gli effetti della
ricerca condotta da ITEA 2 in termini di una
reale innovazione dei prodotti che migliora
la competitività europea in numerosi settori.
ITEA 2 coopererà con il 7PQ mediante le
nuove piattaforme tecnologiche europee
(ETP), in particolare ARTEMIS, NESSI, ENIAC
e E-Mobility, e iniziative strategiche
regionali sulla tecnologia. “ITEA 2 riscuote
un enorme successo continuando a
crescere, grazie alla forza dei partecipanti,
in aree applicative europee cruciali, come
i settori aerospaziale, automobilistico,
sanitario, dell’elettronica di consumo, dei
sistemi medicali e delle telecomunicazioni”
ha affermato il presidente Rudolf
Haggenmüller.
EUREKA presentata
all’EuroBIO 2006
Rudolf Haggenmüller
Hanno curato le presentazioni specifiche di
settore Sylvain Prudhomme di Airbus sugli
attuali risultati e sulle sfide aerospaziali in
Europa, Alain Gilberg di Peugeot-Citroën
EUREKA ha partecipato al 10° convegno
“European Biotech Crossroads”, tenutosi
a Parigi a fine ottobre 2006, che riunisce
operatori dei settori biologico e della
bioscienza per illustrare la forza della
presenza europea in questi settori
pionieristici. I rappresentanti francesi di
EUREKA Pierre Michaud e Patrick Palus
hanno incontrato molti partecipanti.
Alla sessione presieduta da Jean-Pierre
Denis, CEO di OSEO, le aziende che
sui risultati di AUTOSAR, un’iniziativa
del settore automobilistico derivata dal
positivo progetto EAST-EEA, vincitore del
premio ITEA 2004 per i risultati raggiunti
(si veda l’editoriale), ed Emile Aarts di
Philips sui cambiamenti della nostra vita
quotidiana futura dovuti ai miglioramenti
tecnologici dell’intelligenza ambientale.
partecipano a progetti EUREKA hanno
presentato testimonianze e casi di studio.
Il vincitore del premio ITEA 2 ha presentato
i risultati del proprio progetto ed ha
dimostrato il valore della comunità ITEA 2.
SIRENA ha fornito la prima realizzazione
dei profili di dispositivo per servizi Web
(DPWS) standard, trasferendo la tecnologia
dei servizi Web dal livello interaziendale a
quello tra macchine. Questo risultato è un
significativo passo avanti che apre la porta
a numerose applicazioni industriali.
Parlamentari europei, membri del pubblico,
rappresentanti di settore ecc. hanno
partecipato al dibattito di due ore “PMI ed
EUREKA”, svoltosi al Parlamento europeo
il 21 novembre 2006, presieduto dai
parlamentari Avril Doyle (Irlanda) e
Vittorio Prodi (Italia).
www.itea2.org
www.eurobio2006.com
Affari europei
Eurostars al Parlamento
europeo
Hanno parlato Gunnar Hökmark (Svezia)
della commissione industria, ricerca ed
energia (ITRE) del Parlamento europeo, il
presidente dell’Iniziativa EUREKA, Fabio
Pistella, direttore del CNR, Ullrich Schröder
consulente per la ricerca e lo sviluppo
tecnologico dell’UEAPME (Associazione
europea delle PMI e degli artigiani) ed Eric
Jourdain, gestore del programma della
federazione europea delle PMI a tecnologia
avanzata.
Argomento principale del dibattito, che
si è dimostrato un importante forum per
valutare la procedura migliore nel sostegno
all’innovazione delle aziende impegnate
nella R&S, è stato il programma Eurostars.
WWW.EUREKA.BE
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Affari europei
Affari europei
Presentazione durante
un IGLO Open
Relazione sull’anno di
presidenza ceca di EUREKA
A novembre l’HLR italiano Francesco
Jovane e il vice HLR Piero di Porto hanno
presentato EUREKA e il programma della
presidenza italiana all’ IGLO Open
organizzato congiuntamente dal CNR e
dall’ENEA all’ ufficio di Bruxelles dell’ENEA
(Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e
l’Ambiente). A loro si sono affiancati Luuk
Borg, manager di Eurostars, e Dirk Beernaert
della DG Società dell’informazione e media
della Commissione europea.
Nel 2005, la Repubblica Ceca è stato il
primo paese dell’Europa centro-orientale a
presiedere l’Iniziativa EUREKA. Le strategie
definite erano mirate a migliorare la
partecipazione dell’industria, a innalzare
il profilo politico di EUREKA, a rafforzare
i legami tra EUREKA e altri programmi di
ricerca e metodi di finanziamento europei.
Questa recente pubblicazione relaziona le
attività e i risultati dell’anno di presidenza
dal luglio 2005 al giugno 2006.
I rappresentanti dell’IGLO hanno conosciuto
i più recenti sviluppi del costituendo
programma Eurostars e la partecipazione
di EUREKA alle iniziative tecnologiche
congiunte (JTI).
Si può scaricare la copia PDF della relazione
da www.eureka.be o ordinare la copia
cartacea a [email protected],
specificando il
nome, l’indirizzo
The Eureka Initia
postale, nonché
tive
l’oggetto “Czech
Report”.
_
_
g
The Czech Chair:
Scopo dell’IGLO è facilitare lo scambio e
la cooperazione tra i suoi membri, i loro
sistemi di ricerca nazionale e le istituzioni
europee su questioni relative alla ricerca
e allo sviluppo tecnologico dell’UE, in
particolare il PQ
July 2005 to June
2006
A report of activit
ies and results
www.eureka.be
EUREKA
www.iglortd.org
Affari europei
Eventi trascorsi
Exhibition and event at the
European Parliament
Iniziative strategiche EUREKA
in luce all’IST 2006
A marzo, gli europarlamentari potranno
scoprire EUREKA nel loro ambiente
I rappresentanti di EUREKA all’IST 2006,
svoltosi dal 21 al 23 novembre al centro
naturale. Sarà infatti lo stesso Parlamento
europeo ad ospitare per una settimana
la mostra che illustrerà i risultati
dell’Iniziativa. Il secondo pranzo di lavoro
EUREKA avrà luogo nel contesto di questa
mostra. Questo evento di sensibilizzazione
a livello europeo identifica il ruolo di
EUREKA nel migliorare la competitività
in Europa. La mostra e il lunch sono
patrocinati dagli europarlamentari
Vittorio Prodi e Avril Doyle.
fieristico di Helsinki, hanno sottolineato il
ruolo dei Cluster EUREKA nelle iniziative
tecnologiche congiunte (JTI) della Commissione europea. L’evento era focalizzato
su obiettivi e procedure delle tecnologie
informatiche e delle comunicazioni (ICT)
per il 7PQ e sull’importante ruolo giocato
dall’ICT nello stimolare l’innovazione e la
competitività in tutti i settori industriali.
6 | EUREKA NEWS 76
Oltre 70 conferenze, mostre, seminari e
sessioni in rete sono stati raggruppati
attorno a nove temi “alla ribalta”: ICT
accessibili e inclusive, conoscenza e robotica,
contenuto digitale, salute e benessere,
automobili intelligenti, nanoelettronica,
media in rete, fotonica e sicurezza.
Michel Vieillefosse, direttore del segretariato
di EUREKA, ha sottolineato la somiglianza
delle JTI, nel concetto e nell’organizzazione,
ai Cluster EUREKA, finanziate dall’industria
e con fondi pubblici nazionali ed europei
(7PQ). “Questa opportunità promette di
trasformarsi per i partecipanti in un’interessante realtà. Due Cluster ICT di EUREKA,
MEDEA+ e ITEA2, sono pronti a partecipare
alle JTI della nanoelettronica (ENIAC) e dei
sistemi software integrato (ARTEMIS)”.
Il direttore dell’ufficio di MEDEA+, Gérard
Matheron, ha sottolineato l’importanza
del Cluster come riuscito esempio di
collaborazione tra pubblico e privato
nella microelettronica. I Cluster EUREKA
giocano un ruolo importante nel creare
una cooperazione efficace nella catena del
valore generando sinergie tra produttori di
dispositivi e materiali per semiconduttori,
produttori di semiconduttori, società
elettroniche e case di progettazione.
I partecipanti a CELTIC, il Cluster EUREKA
per le telecomunicazioni, hanno presentato
il progetto FIDELITY, che mira a una
soluzione di gestione dell’identità
paneuropea, creando le premesse di
nuovi servizi e commerci elettronici.
http://europa.eu.int/information_society/
istevent/2006
Eventi trascorsi
Focalizzazione sul futuro
dell’ICT in Europa
“Beyond MEDEA+” era il tema principale del
forum 2006 del Cluster EUREKA MEDEA+.
L’evento, tenutosi nel principato di Monaco
a fine novembre 2006, ha attirato circa 330
partecipanti da 20 paesi. Il presidente di
MEDEA+, Arthur van der Poel, ha presentato
i progressi del 2006 e sottolineato la
necessità di basarsi sul successo dell’Iniziativa EUREKA per un nuovo impegno
a livello europeo successivo a MEDEA+,
quando terminerà nel 2008. È in discussione una più stretta cooperazione con il
PQ, sottolineata dalla collaborazione con
ENIAC, la piattaforma tecnologica europea
sulla nanoelettronica. I risultati di molti
progetti MEDEA+ sono già diffusamente
> In breve
sfruttati dall’elettronica di consumo e dal
settore automobilistico, per comunicazioni
a banda larga cablate e senza fili, per smart
card più sicure e per migliori sistemi
sanitari. I partner di MEDEA+ giocano un
importante ruolo nel definire gli ecosistemi
microelettronici: poli attorno a cui si
concentrano produttori di chip, progettisti
di sistemi, fornitori di materiali e apparecchiature per migliorare la fertilizzazione
incrociata e lo sfruttamento di nuove
tecnologie innovative.
Sono stati proposti quattro progetti per
il premio per l’eccellenza 2006 Jean-Pierre
Noblanc che gratifica il progetto più
innovativo e sostenibile svolto nell’ambito
di MEDEA+. E’ risultato vincitore il progetto
A406 PICS per lo sviluppo dell’elaborazione
programmabile delle immagini mediante
CMOS, che avrà importanti effetti sulla
sicurezza delle auto, sui sitemi di telesorveglianza e sulle telecamere per la TV ad
alta definizione. Gli altri progetti candidati
al premio sono stati A110 MIDAS, che ha
sensibilmente migliorato l’accesso alla
banda larga delle famiglie e la distribuzione
multimediale, T104 SIDRA che ha sviluppato metodi di progettazione per chip più
robusti e affidabili nelle auto, e T207 65nm
CMOS300 che ha sviluppato un processo
logico CMOS a 65nm completo su wafer
da 300mm di diametro molto più avanzato
rispetto alla roadmap globale.
MEDEA+ è il Cluster EUREKA per la R&S
innovativa europea nella microelettronica
e l’ultimo di una serie di Cluster EUREKA
iniziata con il progetto E!127JESSI (Joint
European Submicron Silicon Iniziative)
nel 1989. JESSI ha stimolato la crescita di
tre importanti produttori di chip europei:
Infineon Technologies, NXP (ex Philips)
Semiconductors e STMicroelectronics fino
a farli entrare tra le prime dieci società
mondiali di semiconduttori. La crescente
importanza della tecnologia informatica
e delle comunicazioni (ICT) nell’economia
mondiale e gli investimenti in R&S e
produzione necessari per far fronte alla
riduzione delle dimensioni dei circuiti a
livelli nanometrici indicano che la cooperazione europea è essenziale per la futura
competitività di molti settori produttivi
fondamentali per l’Europa.
Notizie
L’UE decide di raggruppare le
risorse tramite le JTI
Si prevede che le JTI, un modello aperto e
pionieristico di collaborazione tra pubblico
e privato, stimolino gli investimenti nella
ricerca europea e creino la massa critica
unendo gli attuali sforzi frammentati,
garantendo una gestione dei programmi
efficace ed efficiente.
Sono progettati per raggiungere la massa
critica nella ricerca e per evitare la costosa
duplicazione dovuta a molte iniziative
parallele in più Stati membri.
Per la prima volta l’Unione europea
cambia il metodo di finanziamento della
principale ricerca tecnologica lanciando le
iniziative tecnologiche congiunte (JTI). La
Commissione ha redatto la proposta di JTI,
sostenuta in novembre dai Capi di Stato e
di Governo comunitari.
Le JTI raggrupperanno le risorse del settore
privato, dei governi nazionali e dell’UE nel
perseguire ambiziosi obiettivi di ricerca
comuni. La prima JTI verrà lanciata all’inizio
del 2007. Si prevede che ARTEMIS guidi la
ricerca europea nell’area fondamentale
dei sistemi di elaborazione integrati, che
è sempre più importante per molti settori
produttivi fondamentali. Si prevede che
questa iniziativa ambiziosa, con uno
stanziamento di 3 miliardi di euro nel
corso di sette anni, apra la porta a ulteriori
iniziative. Oltre il 50% dello stanziamento
ARTEMIS verrà dall’industria, la parte restante
sarà finanziata dagli Stati membri dell’UE e
Stati associati partecipanti ai progetti.
Secondo Viviane Reding, commissario UE
per la Società dell’informazione e media
“l’Europa deve riunire risorse e aumentare
gli investimenti per la ricerca nelle ICT.
ARTEMIS è una prova vivente della possibile
cooperazione tra i principali operatori in
Europa, gettando le fondamenta per un
futuro prospero e competitivo”.
WWW.EUREKA.BE
|7
Auto più sicure, pul
Le auto sono un grande affare. Sono
certamente importanti per gli europei
che amano sempre più guidarle. Con
una stima di 300 milioni di autisti in
tutta l’UE, l’ossessione europea per
le automobili sta condizionando la
nostra qualità della vita. La soluzione
può essere data dalle tecnologie
informatiche e delle comunicazioni
(ICT), che consentono di creare veicoli
e strutture intelligenti.
‘
Quattro dei sei principali
investitori in R&S al mondo
sono costruttori di auto.
8 | EUREKA NEWS 76
lite e astute
Sicurezza compromessa, energia sprecata, danni ambientali, inquinamento e ingorghi
condizionano tutti, conducenti e non. I problemi posti dalla passione europea per l’auto
aumentano con il crescente numero di persone che guida. Il numero di auto per mille cittadini
è passato da 232 nel 1975 a 460 nel 2002. Negli ultimi 30 anni la distanza complessiva percorsa
dai veicoli su strada è triplicata e nell’ultimo decennio il volume delle merci su strada è
aumentato del 35%.
La spirale dei costi di mobilità
La crescente dipendenza dalle auto per
la mobilità personale comporta costi
crescenti. Secondo una relazione della
Commissione:
La sicurezza è migliorata grazie ad
alcune innovazioni ICT, ma ogni anno
oltre 40.000 persone muoiono sulle
strade europee, con 1,4 milioni di
incidenti. L’errore umano è la causa di
quasi il 93% degli incidenti. Il prezzo da
pagare è un costo annuo equivalente al
2% del PIL dell’UE: 200 miliardi di euro.
Nel 2002, il trasporto su strada ha assorbito l’83% dell’energia dell’intero settore
dei trasporti, che ammonta ad oltre il 26%
del consumo totale di energia dell’UE.
Le emissioni di CO2 per il trasporto
su strada ammontano a 835 milioni di
tonnellate l’anno, ovvero l’85% delle
emissioni totali dei trasporti.
Fino al 50% del consumo di carburante è
dovuto a traffico intenso e a comportamenti di guida inefficienti.
Ogni giorno 7.500 km di importanti
arterie stradali europee sono congestionate. Sebbene le aree più colpite
siano concentrate in sacche dell’Europa
occidentale, tutte le importanti città
soffrono di ingorghi del traffico. Gli
intasamenti costano 50 miliardi di euro
l’anno, ovvero lo 0,5% del PIL dell’UE,
➔
Un SIS sicuro ed economico dal grande potenziale
I sistemi ad alta intensità di software (SIS) hanno
consentito ai produttori automobilistici europei di
mantenere un vantaggio competitivo e hanno giocato
un ruolo importante nel ridurre il numero di incidenti
mortali sulle strade europee. Da quando negli anni ‘80
è stato introdotto l’ABS (sistema di frenatura antiblocco),
tutti i nuovi sistemi di sicurezza installati nei veicoli
dipendono da SIS integrati, riducendo il numero di
morti su strada in molti paesi.
Secondo uno studio condotto per l’iniziativa auto
intelligente della Commissione europea, se tutti i
veicoli disponessero di eCall (chiamata d’emergenza
automaticamente attivata dal veicolo in caso di
incidente) entro il 2010, si potrebbero ridurre le morti
del 5-15%, risparmiando fino a 22 miliardi di euro. Il
controllo adattativo della velocità (ACC) esegue un
controllo longitudinale, evitando la collisione frontale.
Se solo il 3% dei veicoli disponesse dell’ACC entro il
2010, si eviterebbero 4.000 incidenti.
Se lo 0,6% dei veicoli disponesse dell’assistenza
laterale (avviso di uscita dalla corsia e assistenza al
cambio di corsia), entro il 2010 si eviterebbero 1.500
incidenti ed entro il 2020 il 7% dei sorpassi eviterebbe
14.000 incidenti.
Gli avvisi ai conducenti assonnati ridurrebbero del
30% gli incidenti mortali sulle autostrade. Migliori
applicazioni software e dati sul traffico in tempo reale
nei centri di controllo del traffico urbano migliorerebbero la gestione del traffico e ridurrebbero fino al
40% le code e gli ingorghi, con un notevole risparmio
energetico.
WWW.EUREKA.BE
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➔
un costo che nei prossimi quattro anni
potrebbe salire fino all’1%.
Disponiamo della tecnologia
Per i trasporti su strada la soluzione
risiede nelle tecnologie dell’informazione
e delle comunicazioni (ICT). L’elettronica
è stata introdotta nei veicoli all’inizio
degli anni ‘70 ed ha aperto la strada alla
maggior parte delle principali innovazioni
nel settore. Nel 2002, l’elettronica era
responsabile del 20% del valore totale
dell’industria automobilistica e i due terzi
erano dovuti a sistemi ad alta intensità di
software (SIS).
Secondo la Commissione europea, entro
il 2015 l’elettronica sarà responsabile del
35-40% del valore totale creato per ogni
nuova auto. Si prevede che l’elettronica
e il SIS ammontino al 90% della futura
innovazione nel settore.
In un mondo ideale, potremmo “guidare”
auto intelligenti che usano meno energia
e collidono raramente. Gli intasamenti
potrebbero appartenere al passato.
Questo mondo ideale è proprio dietro
l’angolo.
Le ICT possono fornire ai conducenti
informazioni in tempo reale sulla rete
stradale per evitare gli ingorghi. Possono
ottimizzare un percorso e migliorare le
prestazioni del motore per migliorare
l’efficienza energetica complessiva. I
sistemi SIS intelligenti possono coordinare
l’interazione tra il conducente, il veicolo
e la strada in un approccio integrato dove
sistemi autonomi di bordo sono assistiti
da tecnologie collaborative tra veicoli e
tra veicolo e infrastruttura.
I progetti di R&S europei hanno già
sviluppato veicoli intelligenti, con sistemi
di sicurezza attiva per evitare la colli-
10 | EUREKA NEWS 76
sione mediante chiamate di emergenza
automatiche (eCall) e sistemi per snellire
il traffico. I “copiloti” virtuali consentono
di evitare gli incidenti e di gestire le situazioni di emergenza. Questa avanzatissima
tecnologia di assistenza comprende il
mantenimento della corsia, la velocità
sicura, l’assistenza alla frenatura, i sistemi
di protezione dei pedoni ed i rilevatori di
bassa pressione degli pneumatici. Accecati
dall’oscurità o dalla nebbia? Si può
integrare al veicolo una tecnologia più
avanzata della visibilità. In caso di “ipovigilanza”, i sensori di chiusura delle palpebre
e di allentamento della pressione sul
volante avvisano i conducenti assonnati.
I motivi della lentezza
Perché sul mercato non si trovano ancora
veicoli intelligenti? L’applicazione su larga
scala richiede tempo e la storia recente
può fornire alcuni esempi. Sono serviti
20 anni ai sistemi di frenatura antiblocco
(ABS) per diventare uno standard; 10
anni ai programmi elettronici di stabilità
(ESP) per coprire il 40% del mercato UE
(l’ESP migliora la gestione del veicolo in
situazioni in cui il conducente potrebbe
perderne il controllo, monitorando le
informazioni su volante, pneumatici, freni
e acceleratore e apportando le necessarie
modifiche).
Altri ostacoli da superare sono la scarsa
conoscenza e la resistenza dei consumatori, le barriere legali e i costi elevati dei
sistemi intelligenti.
Ostacoli superati dai
progetti EUREKA
L’attuale compito della ricerca è creare
auto più sicure, ecologiche, intelligenti e
con minori consumi, soddisfacendo contemporaneamente la domanda di mobilità
e alte prestazioni dei veicoli da parte
di privati e aziende. I progetti EUREKA
consentono di superare gli ostacoli e di
vincere la sfida.
Fondamentale per progredire nel
complesso mondo dei veicoli intelligenti
è l’efficace gestione delle sempre più
complesse funzioni controllate elettronicamente nei veicoli attuali e futuri.
Il trampolino per tale innovazione è
la standardizzazione. Senza di essa e
senza la semplificazione delle interfacce
funzionali e delle piattaforme software,
tale complessità non sarebbe gestibile.
Il progetto EUREKA EAST-EEA (ITEA 0009,
Architettura dei veicoli con elettronica
incorporata) ha aperto la strada a una piattaforma standardizzata per le applicazioni
automobilistiche grazie a un’architettura
aperta in grado di garantire l’operatività
integrata hardware/software. Ha vinto
un’importante sfida nell’integrare diversi
sistemi elettronici, sottosistemi, moduli
e componenti forniti da vari costruttori
nella rete completa di un sistema per
veicoli.
La nuovo architettura software sviluppata
consentirà di ridurre i tempi di accesso al
mercato e di migliorare la qualità.
Tra i partner del progetto vi sono 26
aziende raggruppabili in tre tipologie: il
settore automobilistico con Audi, BMW,
DaimlerChrysler, FIAT e Renault; fornitori
automobilistici come Magneti-Marelli,
Bosch, Valeo e Siemens; fornitori di
strumenti e software.
Al progetto EAST-EEA è seguito il progetto
AUTOSAR (Architettura per sistemi
aperti per le auto) di fama internazionale,
un’iniziativa industriale globale finanziata
privatamente, che raccoglie oltre 41
importanti produttori e fornitori automobilistici. I partner principali sono: BMW,
Bosch, Continental, DaimlerChrysler, FIAT,
Ford, OPEL, Peugeot Citroen, Siemens,
Toyota e Volkswagen.
In un veicolo esistono fino a 70 unità di
controllo elettronico, interconnessi e controllati da 5-10 reti. Il software sviluppato
dai partner di AUTOSAR gestisce questa
complessità garantendo la collaborazione
tra queste reti.
primi tre anni del lavoro di sviluppo sono
pubblicamente disponibili: la Release 2.0
può essere scaricata gratuitamente. Le
specifiche contengono definizioni del
sistema operativo, comunicazioni, astrazione hardware e ambiente di runtime e
possono essere già usate in applicazioni
industriali. Qualsiasi società aderente al
partenariato può usare gratuitamente le
specifiche AUTOSAR.
Il sistema AUTOSAR sta diventando parte
indispensabile del settore automobilistico.
Entro il 2010, tutti gli aderenti al partenariato avranno realizzato il software delle
nuove unità di controllo elettroniche o
dei nuovi veicoli. Al termine AUTOSAR
diventerà la dotazione standard in tutti i
nuovi veicoli.
I progetti EUREKA continuano a fornire
un prezioso contributo per migliorare la
posizione dell’Europa nella concorrenza
internazionale automobilistica garantendole il ruolo di leader mondiale nei nuovi
standard e tecnologie.
Il risultato finale è un consolidamento
in un sistema standardizzato a livello di
settore di progetti software di base già
esistenti. Dal maggio 2006, i risultati dei
➔
WWW.EUREKA.BE
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➔
Software e elettronica: la forza trainante dell’innovazione
Il 30% della R&S industriale complessiva dell’UE è
realizzato dal settore automobilistico. Sette delle 20
aziende dell’UE che investono maggiormente in R&S
operano nel settore: DaimlerChrysler, Volkswagen,
Robert Bosch, BMW, Peugeot Citroën, Renault e FIAT.
Quattro dei sei principali investitori in R&S al mondo
sono costruttori di auto.
Il settore automobilistico europeo ammonta al 32%
del mercato mondiale, occupa il 6% della forza lavoro e
genera ricavi di oltre € 270 miliardi l’anno. L’innovazione
con SIS potrebbe creare nei prossimi 10 anni oltre
600.000 nuovi posti ad alta professionalità nel settore
automobilistico europeo, metà di tutti i nuovi posti
previsti nell’industria per lo stesso periodo.
“In tutti i SIS, il software e l’elettronica sono la forza
trainante dell’innovazione, che alimenta la crescita
economica ed è fondamentale per la competitività
europea”, afferma Rudolf Haggenmüller, presidente
del CdA di ITEA 2. “I progetti ITEA stanno studiando
sistemi incorporati nelle auto. Ad esempio, EAST-EEA
e AUTOSAR hanno iniziato ad avere importanti effetti
diretti, in particolare nella standardizzazione. In questo
settore, l’Europa è un leader mondiale”.
ITEA, uno dei maggiori Cluster EUREKA, è stata un’iniziativa strategica paneuropea per la R&S avanzata
nel software e in sistemi ad alta intensità di software.
ITEA, e il suo successore ITEA 2, stimolano richieste di
finanziamento nazionale coordinate, pubblicano bandi
per progetti, valutano progetti e consentono di riunire
partner di ricerca. I progetti a marchio ITEA 2 sono
sostenuti dall’industria e coinvolgono attività complementari di R&S di almeno due società di due paesi.
Secondo Haggenmüller i risultati raggiunti dai progetti
ITEA e ITEA 2 stanno portando a risultati concreti,
tangibili e orientati al mercato. “Vediamo i risultati della
ricerca manifestarsi in prodotti reali, d’uso quotidiano.
Oggi, innoviamo e realizziamo anziché definire”
afferma.
ITEA e ITEA 2 sono diventati i principali partenariati
internazionali europei tra pubblico e privato nella
R&S nei SIS. “Finora i risultati mostrano che società
concorrenti nel mercato spesso collaborano nella R&S,
aumentando il vantaggio competitivo di tutti i partecipanti”, spiega Haggenmüller. “La rivoluzione in corso
in questi sistemi ci fornisce un’opportunità esclusiva di
rafforzare la leadership europea nel mondo in questo
importante settore”.
Alcune fonti di questo articolo:
ITEA 2, Investing in Software-intensive Systems; Investing in Europe’s Future, 2005,
www.itea2.org
AUTOSAR: www.autosar.org`
L’iniziativa auto intelligente della Commissione europea:
http://europa.eu.int/information_society/activities/esafety/index_en.htm
EurActiv: www.euractiv.com
12 | EUREKA NEWS 76
Per informazioni sui numerosi successi di EUREKA: www.eureka.be
> Presentazione di progetti
! 1493 ULTIMATE Apparecchiatura universale per la formazione articolata del movimento con display portatile
Una nuova tecnologia spiana la strada
ad auto e strade più sicure
Un progetto EUREKA contribuisce sensibilmente a una migliore
progettazione dei veicoli e a una maggiore sicurezza stradale
in Europa.
Uno schermo di bordo cilindrico a 150°
rappresenta un display leggero che fornisce una
visione completa del movimento . In alternativa,
se l’integrazione dei componenti fisici non è
possibile o praticabile, il conducente può usare
un display ad alte prestazioni montato sulla
testa (HMD), che consente di guidare in un
abitacolo completamente virtuale. I display sono
stati sviluppati dal partner britannico SEOS.
Il progetto ∑! 1493 ULTIMATE ha sviluppato il
primo simulatore di guida al mondo di veicoli
su strada, completamente realistico, per uso
industriale. L’architettura estremamente
innovativa è compatta, leggera ed economica,
rispetto ad altri simulatori sul mercato, molti
mento del veicolo. Il modello digitale al cuore di
ULTIMATE consente di verificare varie strategie
in largo anticipo rispetto alla produzione del
prototipo di guida di un modello.
Renault ha elaborato, in stretta collaborazione
con i partner di progetto, gli algoritmi necessari
per generare i movimenti visivo e meccanico
sincronizzati; gli algoritmi sviluppati verranno
commercializzati grazie ad un accordo con una
società francese.
dei quali sviluppati per il settore aeronautico.
tendono a generare incidenti, e misurare le
reazioni dei conducenti con grande precisione”,
aggiunge Kemeny. “I dati possono essere
analizzati e usati nella progettazione di
adeguati sistemi attivi di ausilio ai conducenti.
Il livello di realismo dei movimenti, dell’audio
e del video garantisce che le situazioni create
siano rappresentative di quelle riscontrate nella
vita reale”.
I partner olandesi, francesi e britannici di
ULTIMATE hanno integrato competenze nella
progettazione di auto, piattaforme mobili,
display e software per il nuovo progetto. I
simulatori creati potrebbero essere usati per
migliorare la sicurezza di strade e veicoli,
sviluppare nuovi sistemi per auto e studiare il
comportamento dei conducenti. Tra i potenziali
clienti vi sono costruttori di auto, laboratori
di ricerca sui trasporti, università e autorità di
vigilanza stradale.
Applicazioni diverse
“Il ruolo del simulatore completa i test dei
percorsi consentendo la verifica di numerose
innovazioni tecniche in un contesto virtuale”,
afferma il responsabile di progetto ULTIMATE
Dr Andras Kemeny, capo della Centro tecnico
di Renault per la simulazione ed esperto di
simulazioni e realtà virtuale. “Il vantaggio
principale è l’ottimizzazione della progettazione
dei veicoli, che riduce il numero di prototipi da
produrre, diminuendo costi e cicli di approvvigionamento nello sviluppo di nuovi modelli”.
ULTIMATE consente la verifica virtuale del
comfort di guida, della tenuta su strada e di
sviluppare sistemi di ausilio ai conducenti.
Secondo il tipo di comportamento dinamico
necessario per un veicolo, è possibile regolare i
parametri e verificare diverse configurazioni di
sospensioni, manovrabilità e frenatura.
Le impostazioni vengono quindi usate dai
computer di bordo che controllano il funziona-
“ULTIMATE può inoltre simulare situazioni che
Un progetto economico e
innovativo
Per il progetto erano essenziali nuovi concetti
e materiali. “Abbiamo dovuto superare i vincoli
meccanici dei primi simulatori per poter accelerare per una durata sufficiente” spiega Kemeny.
Un simulatore in grado di fornire le necessarie
accelerazioni è stato sviluppato negli USA per
la ricerca accademica, ma a costi eccessivi,
intorno a 66 milioni di euro. Il costo stimato del
simulatore ULTIMATE è di soli 2 milioni.
La struttura meccanica di ULTIMATE consiste
in un abitacolo generico, uno schermo
panoramico di bordo e un sistema di accesso del
conducente montato su una nuova piattaforma
mobile estesa che consente la simulazione
dell’accelerazione e dei cambi di direzione
improvvisi, prima impossibile. I componenti
della piattaforma mobile sono stati forniti
dal partner olandese Bosch Rexroth, usando
la tecnologia standard. La partecipazione al
progetto ha già consentito all’azienda di vincere
ordini per piattaforme simili, inclusa quella per
la Università di Leeds nel Regno Unito alla fine
del 2005, un mercato in precedenza dominato
dagli USA.
Il controllo di tutte le funzioni, dalla resa di
movimento, audio e video alla gestione delle
sessioni e alla generazione intelligente del
traffico, è realizzato dal software di simulazione
della guida SCANeR II sviluppato da Renault e
usato in tutto il mondo per la ricerca industriale
e accademica.
Coerente struttura per la
cooperazione
“EUREKA ha giocato un ruolo cruciale nel
fornire accesso ai finanziamenti e nell’offrire un
contesto legale coerente per la cooperazione
nel periodo di ricerca”, afferma il Dr Kemeny.
“Senza tale struttura credo che non avremmo
potuto completare il progetto”.
Nel 2005 venne avviata un’unità iniziale, l’unico
simulatore di questo tipo in Europa e il primo al
mondo disponibile per uso industriale.
Già ora dispone di 15 database per diversi
tipi di viaggio, inclusi i percorsi di verifica dei
produttori automobilistici.
Un secondo progetto EUREKA, MOVES,
estenderà il lavoro di ULTIMATE per ottimizzare
il software e gli algoritmi del movimento. Il
nuovo progetto è condotto dal CNRS (Centre
National de la Recherche Scientifique), partner
del progetto ULTIMATE.
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Per informazioni sui numerosi successi di EUREKA: www.eureka.be
> Presentazione di progetti
! 2654 VIACORTIS interventi cardiaci sicuri
Migliori strumenti per interventi cardiaci più sicuri
Nuove tecniche per controllare il tessuto cardiaco durante l’intervento forniscono ai
chirurghi indicazioni complete in tempo reale su come il cuore sta reagendo
all’intervento.
L’attuale tendenza nella cardiochirurgia è
di intervenire su un cuore in piena attività,
anziché con la più tradizionale tecnica di
inibirne l’attività con soluzioni di conservazione a bassa temperatura. Tuttavia,
l’esecuzione di interventi a cuore in attività
può causare problemi, inclusa la locale
anemia dei tessuti (ischemia), che ostruisce
Un sistema di preallarme
il flusso sanguigno e rischia di ostacolare il
processo di riparazione.
elettrica della superficie cardiaca con altri
parametri. I partner hanno analizzato
i segnali elettrici del tessuto cardiaco
causanti l’ischemia per rivelare le modifiche
di eccitazione elettrica nel tessuto
danneggiato. Questi dati sono stati quindi
usati per stabilire il livello del danno.
Il tempo disponibile per l’intervento
chirurgico è limitato a pochi minuti,
dopo i quali si causano danni irreparabili.
Per far fronte alle sfide, il progetto EUREKA
2654 VIACORTIS ha sviluppato tre tecniche
complementari che forniscono ai chirurghi
informazioni in tempo reale sulla reazione
del tessuto cardiaco allo stress dell’intervento.
I sistemi misurano il potenziale elettrico
e l’attività biochimica del muscolo
cardiaco e mappano le variazioni locali
di calore. Insieme, queste misurazioni
rivelano la portata e la posizione delle
variazioni della vitalità del tessuto
cardiaco e indicano al chirurgo le aree
sofferenti del cuore e il loro livello di
stress. I dati del progetto VIACORTIS
hanno contribuito a sviluppare migliori
protocolli per numerosi metodi chirurgici
cardiaci. “La novità del nostro metodo
è lo sviluppo di criteri quantitativi per
misurare il danno cardiaco”, spiega il
coordinatore del progetto Dr Algimantas
Krisciukaitis, dell’Università di Medicina
di Kaunas, in Lituania. “Possiamo
misurare il potenziale elettrico del
muscolo cardiaco, confrontarlo contemporaneamente con l’attività biomedica
del tessuto e mappare modelli di
calore locali”.
14 | EUREKA NEWS 76
Le tecniche innovative sviluppate dai
partner del progetto VIACORTIS possono
essere usate insieme per fornire informazioni sulle reazioni del cuore. Il chirurgo
viene così preallertato in caso di eccessivo
stress del cuore. La soluzione VIACORTIS
integra la misurazione dell’eccitazione
L’attività biochimica viene stabilita
irradiando il tessuto cardiaco con una luce
ultravioletta a lunghezza d’onda limitata
che eccita una molecola (NADH) del tessuto
emettendo energia a una lunghezza d’onda
specifica. La misurazione della fluorescenza
rivela lo stato di attività della NADH.
Quando il tessuto è danneggiato, l’attività
cambia sensibilmente. La mappatura del
calore, o termografia, rivela graficamente
l’esatta area del tessuto danneggiato e può
essere correlata con aree di fluorescenza
ed eccitazione elettrica.
Insieme, questi tre parametri rivelano in
anticipo piccole variazioni funzionali del
tessuto cardiaco e delle loro posizioni,
fornendo informazioni essenziali sulla
portata del danno e sul tempo disponibile
per completare l’operazione.
Ne consegue un maggior margine di
sicurezza per gli interventi cardiaci. Il
dottor Krisciukaitis ritiene che l’uso dei
metodi VIACORTIS possa col tempo
diventare una procedura d’intervento
standard.
> Punto di vista
Rosalie Zobel, direttore dell’unità G, Componenti e sistemi, della
Direzione generale per Società dell’informazione e media della
Commissione europea
Partner nella ricerca e nella
medicina
VIACORTIS, un progetto guidato dalla
Lituania, ha riunito l’Istituto di ricerca
biomedica e il Centro cardiaco dell’Università
di Kaunas, che ha una vasta esperienza
nell’applicazione pratica del progetto
giacché ogni anno esegue oltre 750
interventi a cuore aperto.
Altri partner sono il Centro di ricerca laser
dell’Università di Vilnius e Elinta Uab, una
PMI esperta in analisi multicanale dei
segnali biologici. L’Università di Vilnius
ha fornito la competenza degli studi su
fluorescenza e spettroscopia. L’Istituto di
ricerca biomedica ha verificato l’apparecchiatura per la mappatura di fluorescenza
ed eccitazione elettrica e preparato il
tessuto cardiaco con danni simulati; il
Centro cardiaco ha ideato metodi per
correlare dati elettrici e termografici.
Le iniziative di ricerca della Commissione
mirano ad aggiungere valore
La Commissione europea ha avviato numerose iniziative
di ricerca, all’interno e all’esterno dei programmi quadro
(PQ). Esistono inoltre strumenti europei e nazionali, che
spesso confondono operatori commerciali che cercano
finanziamenti per attività di R&D di base e prossima al
mercato. EUREKA News chiede a Rosalie Zobel della DG
per Società dell’informazione e media della Commissione
europea di chiarire la confusione e spiegare la logica
sottostante alle piattaforme tecnologiche europee, alle
iniziative tecnologiche congiunte e alle agende di ricerca
strategica.
i relativi soggetti pubblici e privati. Un
importante obiettivo è catalizzare una
massa critica di competenze e risorse
necessarie per effettuare la ricerca con
una SRA congiunta, nonché concordare
altre questioni importanti per il successo
delle aziende, come standard e profili di
competenze.
Il quinto partner, l’Istituto di medicina fisica
e laser della Libera università di Berlino, ha
sviluppato l’apparecchiatura per misurare la
fluorescenza come indicatore dell’attività
biochimica. L’istituto ha inoltre collaborato
con il gruppo del Dr Krisciukaitis a Kaunas
per correlare la fluorescenza con l’attività
elettrica.
Pronti per ulteriori sviluppi
Il progetto, terminato nell’aprile 2005, ha
dimostrato con successo il suo sistema
a triplo monitoraggio, ora pronto per lo
sviluppo di ulteriori apparecchiature. Le
analisi di VIACORTIS “sono solo l’inizio
del lancio di questi metodi nella prassi
chirurgica abituale. Ora stiamo pubblicando
i nostri risultati in giornali e in conferenze
e i sistemi sono pronti per ulteriori sviluppi,
verifiche, approvazioni e produzione”,
annota Krisciukaitis.
“Partecipare a un progetto EUREKA è stato
utile. Ci ha fornito un riconoscimento
internazionale e un sostegno governativo
alla partecipazione di una PMI che ha
lavorato sodo ottenendo grandi risultati”.
Rosalie Zobel
Cosa sono le piattaforme tecnologiche
europee (ETP), le iniziative tecnologiche
congiunte (JTI) e le agende di ricerca
strategica (SRA) e quale la loro importanza?
Alle piattaforme tecnologiche europee
partecipano operatori sostenuti dal settore
che insieme sviluppano e definiscono
un’agenda di ricerca strategica per questioni importanti con elevata pertinenza
sociale e dove il raggiungimento di futuri
obiettivi europei di crescita, competitività
e sostenibilità dipende dagli importanti
progressi scientifici e tecnologici a medio e
lungo termine1. Finora sono state istituite
trenta ETP. Alcune sono orientate alla
tecnologia, altre più allineate alle esigenze
di R&S di un settore economico.
Il vantaggio principale delle ETP è la
possibilità di focalizzare gli investimenti
in R&S e allineare le attività riunendo tutti
Finanziariamente, la realizzazione della SRA
di una ETP richiede uno sforzo congiunto da
parte dell’industria e del settore pubblico.
Probabilmente l’uso dei normali strumenti
del PQ sarà un modo molto efficace per
sostenere la realizzazione di una SRA, ma
può non essere sufficiente.
Esistono alcuni casi in aree tecnologiche
che hanno raggiunto un elevato livello di
ambizione (cioè impegno industriale) dove
la realizzazione di importanti elementi
della SRA può richiedere una collaborazione
tra pubblico e privato. Per fornire la
necessaria risposta a livello europeo alle
esigenze di tali ETP, la Commissione
ha proposto le iniziative tecnologiche
congiunte (JTI).
In cosa differisce l’approccio delle JTI da
quello di altre iniziative di ricerca della CE?
Alla Conferenza interministeriale EUREKA,
svoltasi a Parigi nel giugno 2004, i ministri
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➔
> Punto de vista
➔
chiesero alla Commissione di verificare la
possibilità di definire metodi di finanziamento
concreti nell’ambito del 7° PQ per
rafforzare la cooperazione con EUREKA
sulla base di strumenti quali gli artt. 171 o
169 del Trattato europeo, consentendo la
cooperazione tra i due soggetti. Inoltre ha
sollecitato l’attiva e intensa collaborazione
della Rete EUREKA alla modellazione e al
funzionamento delle ETP.
Il Consiglio europeo della primavera 2005
ha suggerito di perseguire questi obiettivi
con iniziative tecnologiche basate su
collaborazioni pubblico-privato e sull’organizzazione di piattaforme tecnologiche
per definire obiettivi a lungo termine e
pianificare i mezzi per raggiungerli.
Le ETP sulla nanoelettronica ENIAC e sui
sistemi di elaborazione integrati ARTEMIS,
definite due anni fa, sono abbastanza
mature e hanno attirato un forte sostegno
politico. Sono pronte per realizzare
collaborazioni pubblico-privato che
sfrutteranno le sinergie tra i Cluster
EUREKA e il PQ. La Commissione sta
discutendo con gli Stati membri se le
JTI2 possono essere uno schema per
facilitare una più rigorosa integrazione
di finanziamenti nazionali e comunitari
per realizzare efficacemente parti delle
SRA di queste due ETP e per sfruttare
maggiori investimenti industriali.
Il sistema applicato dovrebbe aggiungere
valore combinando i punti di forza dei
programmi di finanziamento della ricerca
transnazionale (EUREKA) ed europeo,
evitando l’incertezza degli stanziamenti,
riducendo la burocrazia e riducendo i
tempi di stipula dei contratti.
Come spera la Commissione europea di
risolvere l’attuale frammentazione dei
programmi di ricerca europei?
Considerate la R&S nell’elettronica. Gli
ultimi 12 anni hanno mostrato che l’Europa
può raggiungere molti risultati. I programmi
quadro3 di R&S dell’UE ed i Cluster EUREKA
(JESSI, MEDEA, MEDEA+, ITEA ecc.) hanno
sostenuto importanti impegni nella ricerca
e sono riusciti a portare l’Europa allo stesso
livello della concorrenza mondiale. Gli
sforzi devono continuare e aumentare se
l’Europa vuole mantenere questi livelli.
È cresciuto il consenso tra i responsabili
politici sul valore aggiunto del riunire
operatori competenti attorno a obiettivi
tecnologici. Alcuni paesi e regioni
investono molto in elettronica sviluppando
e sostenendo aree economiche per la
ricerca e l’innovazione, i cosiddetti “poli
di competitività”. Queste reti devono
essere collegate a livello europeo.
Riconoscendo questo elemento, la
Commissione ha iniziato a promuovere
le ETP nel 2003. Su richiesta del Consiglio
europeo della primavera 2005, la
Commissione ha inviato una relazione4
per il Consiglio europeo del giugno 2005
che ha descritto gli approcci tecnici
previsti per implementare le ETP e il
processo d’identificazione e le potenziali
modalità di realizzazione per le JTI
proposte.
1 “Relazione sullo stato di avanzamento: Sviluppo delle
piattaforme tecnologiche”. Relazione di un gruppo
di più servizi della Commissione sulle piattaforme
tecnologiche, febbraio 2005.
2 “Building the Europe of Knowledge”, COM(2005) 119
finale, 6 aprile 2005.
3 “ESPRIT, Brite-Euram, Growth, NMP and IST”.
Con ENIAC e ARTEMIS, l’industria e molti
Stati membri si impegnano a realizzare
rapidi avanzamenti, poiché la concorrenza
è agguerrita. Quattro altre aree sembrano
destinate al successo: nanomedicina,
tecnologie dell’idrogeno e delle pile a
combustibile, aeronautica e un’iniziativa
relativa al monitoraggio globale (GMES).
16 | EUREKA NEWS 76
4 SEC(2005) 800 “Report on European Technology
Platforms and Joint Technology Initiatives: Fostering
Public-Private R&D Partnerships to Boost Europe’s
Industrial Competitiveness”
© DaimlerChrysler
In quali aree sperate che le JTI eccelleranno?