febbre - Ordine di Pavia
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febbre - Ordine di Pavia
La febbre nel bambino Pavia, 20 ottobre 2011 ….Febbre …. • Variazioni fisiologiche ascellari • Diurne 36.5 -37.0°C la mattina (37.2 Bartolozzi) + 0.5 /0.7 °C la sera (0re 6.00-18.00) (37.7 id.) • Condizioni di aumentato metabolismo es: esercizio fisico prolungato,maratona… digestione.. Ciclo mestruale nella femmina in età fertile ovulazione e fase luteinica : + 0.5-0.6°C Tipo di misurazione T° ascellare: - 0.5°C circa rispetto alla T° buccale o rettale (>38 Bartolozzi) Dottore: mio figlio ha la febbre! Febbre: perché? • Rialzo termico finalizzato alla batteriolisi e alla • Risposta encefalica, sostanzialmente passiva o regressiva (sonnolenza, difetto dell’attenzione), finalisticamente orientata al riposo e al risparmio energetico, si verifica per • Liberazione di IL-1, una serie di eventi: • - Attivazione T-linfocitaria specifica: riconoscimento dell’antigene, elaborazione di una memoria immunologica, attivazione (IL-2 mediata) di una risposta anticorpale B. Questa risposta è ovviamente finalistica; • - Attivazione midollare aspecifica, mediata da IL-6 e da IL-9 e poi da un Colony Stimulating Factor, con produzione di neutrofili e di piastrine. Anche questa è finalistica; questo è ovvio per i neutrofili, un po’ meno per le piastrine, che comunque sono coinvolte nei processi vasomotori e negli eventuali processi di trombosi locale; • - Blocco della eritropoiesi, accompagnato a ridotta disponibilità di ferro (iposideremia, iper-ferritinemia). Anche questo effetto è finalizzato: infatti i germi e i parassiti (specie, ma non soltanto, quello malarico), per la loro crescita hanno bisogno di una larga disponibilità di ferro, e le situazioni di carenza marziale sono un fattore di difesa contro le infezioni. Questo produce l’anemia iposideremica delle malattie infiammatorie croniche; Febbre perché • - Inibizione dell’attività osteoblastica, con conseguente aumentata disponibilità di Ca++ per i processi metabolici innescati dalla malattia. Su questi sappiamo poco; sappiamo però che per la stessa condizione morbosa la prognosi è peggiore per i pazienti in cui si verifica una ipocalcioionemia. Da questa mobilizzazione del calcio deriva l’osteopenia delle malattie infiammatorie croniche, e specialmente dell’artrite reumatoide, che colpisce proprio i capi articolari; • - Un doppio effetto sull’epatocita, mediato da IL-6 (Hepatocyte Stimulating Factor) con produzione di • proteina C-reattiva, una molecola che reagisce con l’antigene C della capsula dello streptococco, con effetto (ancora una volta finalistico) battericida, e con produzione di • fibrinogeno, che è uno dei fattori coinvolto in un altro evento aspecifico, che è l’aumento della VES. PATOGENESI GENERALE DELLA FEBBRE NECROSI INFEZIONE PIROGENI endogeni esogeni PGE2 IPOTALAMO Attivazione della neotermogenesi vasocostrizione risposte neuroendocrine brividi Da Panizon Nomenklatura …della febbre • • • • • • • • • • Sensazione di freddo/Brivido/Sudorazione Febbre continua elevata, con poche variazioni Febbre intermittente innalzamento con calo< 37 Febbre remittente idem ma calo sempre >37 Febbre ricorrente episodi febbrili ripetuti ogni x giorni(malaria) Febbre ondulante febbre di 7-10 gg alternata a 7-10 gg senza febbre (brucellosi) Febbre periodica febbre alternata a periodi fissi senza febbre ( 20 gg) Febbricola temperatura ^ 0,5-1°C con mantenimento del ritmo circadiano Febbre senza segni di localizzazione ( batteriemia “occulta”) Febbre di origine sconosciuta >38.5 per più di 2 settimane senza diagnosi • Ipertermia maligna (anche > 41-42°C) ma variabile risulta essenzialmente da una neotermogenesi intensa Febbre perché… • Chiederci sempre il perché prima di impostare una terapia Febbri da causa non infettiva • • • • • • • • Eccesso di calore/copertura/ambiente Disidratazione – da zucchero – da sete Trauma cranico – encefalopatia – disautonomia f. (Riley) Disendocrinie ( ormoni tiroidei, catecolamine, glicocorticoidi) Neoplasie/leucosi Malattie autoimmuni, reumatismo– colite ulcerosa/Crohn Farmaci ( antibiotici, chemioterapici, interferone ecc ecc) Periodica non ereditaria (PFAFA)– mediterranea familiare (pirina gene MEFV)) – iper igD – da tumor necrosis factor ..ecc… • Varie: allergia al latte vaccino, sindrome di Behçet, intossicazione da metalli pesanti, sarcoidosi, eritema multiforme, ipertrigliceridemia • Factizia/per procura (Munchausen by proxi…) Febbre da causa infettiva • • • • • Virus Batteri –Micobatteri Funghi protozoi(toxo, malaria!) (Appendicite – tonsillite –oma – sepsi/meningite – ivu – polmonite…) ma anche • Sedi (artrite, osteomielite, endocardite, ascessi occulti…) e cause -(HA -tbc- brucellosi –febbre bottonosa–graffio gatto- hiv) rare in pediatria (aggravate dalla non collaborazione) • Kawasaki - superantigeni Dunque, la febbre è fattore isolato per valutare rischio di infezione batterica grave? Raccomandazione 10. Non è raccomandato considerare l’entità della febbre come fattore isolato per valutare il rischio di infezione batterica grave (Livello di prova III; Forza della raccomandazione E) TUTTAVIA Raccomandazione 11. La febbre di grado elevato può essere tuttavia considerata predittiva di infezione batterica grave in particolari circostanze (come età inferiore ai 3 mesi o concomitante presenza di leucocitosi o incremento degli indici di flogosi (utilità della PCR in studio…) (Livello di prova III; Forza della raccomandazione C) Su ll’ 2 I N F P a r o l e L U E N Z A Febbri con esantemi • • • • • • Morbillo, rosolia, Scarlattina VI malattia Febbre bottonosa Mononucleosi infettiva ( + amoxi…) … e tante altre ancora tropicali e nostrane (enterovirus, adeno, coxackie, • … ma anche… Malattia di Kawasaki • • • • Febbre >39>5 gg + 4 dei seguenti sintomi: Congiuntivite Alterazione labbra e mucosa orale Alterazione a carico degli arti (eritema,indurimento edema palme e piante,desquamazione dopo 2 settimane, solchi ungueali dopo 2 mesi) • Rash polimorfo morbillo/scarlattiniforme • Linfonodi >1,5 cm anche da un solo lato del collo ----ÆOppure febbre +2 sintomi +2 tra s. ematologici (ipoalbuminemia, < ematocrito, ^ALT, ^VES o PCR KW “atipica” Febbre di origine sconosciuta (FOS) • Def: (Bartolozzi) temperatura> 38.5 senza segni di localizzazione tutti i giorni per + di 2 settimane • Da quanto più tempo dura la febbre tanto più è difficile che sia una infezione • Solo nel gruppo < di 6 anni le infezioni (ivu, bpn, tbc … spesso rare rickettsie, brucellosi,tularemia, sifilide, m. di Lyme, leptospirosi, o con evoluzione atipica) sono il 50%, • Cause immunologiche (LES,ARG! RAA, ecc..), • I tumori sono meno dell’adulto: circa 10% • Sospendere farmaci ( febbre da farmaci../corticosteroidi) • C’è anche la “febbre provocata”…e la sarcoidosi… • Il 15% resta senza diagnosi Febbre periodica: forma ereditaria Febbre mediterranea familiare • M. genetica x mutazione del gene MEFV che codifica la proteina • • pirina. Mutazioni x antenato comune vissuto ( e morto) in medio oriente circa 2500 anni fa . Sintomi: FEBBRE (1-3 gg) ogni 20-50 gg SIEROSITI (pleurite, peritonite, vaginalite testicolo, nmonoartrite anca, ginocchio, caviglia)-> frequenti ospedalizzazioni, appendicectomie, laparoscopie ecc. ATTACCO GRAVE con risoluzione spontanea, intervallo libero da sintomi Mialgie, esantema maculopapulare durante la febbre Genitori consanguinei, storia in famiglia di febbre familiare • (v Medicine 77:268-97,1998) • • • Febbre periodica: forma non ereditaria PFAFA. • Periodic Fever Aftous stomatitis Faringitis Adenitis • Non m. genetica ereditaria (per ora) • 4/10.000, ciclo 15-30 gg bambini < 5 anni in poi • Indici di flogosi alterati solo nel periodo di acuzie • Si risolve con singola dose di corticosteroidi o dopo tonsillectomia e comunque dopo 4- 8 anni Febbre periodica: forme ereditarie … e ancora… • Febbre associata a tumor necrosis factor • Sindrome da iper IgD Conseguenze della febbre • Disidratazione • Chetosi • Crisi convulsive Cosa non fare • Antibioticoterapia “alla cieca” … con qualche eccezione nel dubbio di infezione batterica grave ( v. sopra) – meglio identificare + ev ATBgramma …una bella diagnosi di polmonite poi trattata male… • “è una banale influenza”…(IVU!) • “ha le placche in gola e quindi….” (non è SBEA) • Se lo mando dallo specialista o in ospedale ci faccio una brutta figura… • ->OSPEDALIZZARE FOS dopo i primi accertamenti, febbre nel neonato, disidratazione, soggetti immunodepressi, dubbio di urgenze chirurgiche o metaboliche, dubbi, non incapponirsi in studio Bambini e bambini… • Neonato (1-30 gg) • Raccomandazione 29. Il bambino febbrile, con età inferiore a 28 giorni, deve essere sempre ricoverato per l’elevato rischio di patologia grave (Livello di Prova I; Forza della raccomandazione A). • Primi 3 mesi se febbre può comunque essere un problema (IVU sepsi osteomielite…) • Lattante perdita “dono” anticorpi materni… e poi? (deficit anticorpali congeniti e acquisiti) …frequenti episodi,…ma quanto? • Grandetto verificare vaccinazioni • Adolescente MST, viaggi all’estero (Africa/USA peste e colera) Come si misura la febbre Raccomandazione 5. Per i bambini oltre le 4 settimane si raccomanda la misurazione ascellare con termometro elettronico o quella timpanica con termometro a infrarossi (Livello di ProvaII; Forza della Raccomandazione B) Terapia: i mezzi fisici? Raccomandazione 8. L'impiego di mezzi fisici per la terapia della febbre è sconsigliato (Livello della Prova I; Forza della raccomandazione E) Raccomandazione 9. L'impiego di mezzi fisici rimane invece consigliato in caso di ipertermia (Livello della Prova I; Forza della raccomandazione A) Terapia farmacologica • Raccomandazione 19. Paracetamolo e ibuprofene sono antipiretici generalmente sicuri ed efficaci che devono utilizzati a dosaggi standard: • • • ‐ paracetamolo: 10‐15/mg/kg/dose (massimo 1 g/dose) per 4 o 6 somministrazioni/die; dosaggio terapeutico massimo 60 mg/kg/die (massimo 4 g/die); dosaggio tossico >80 mg/kg/die; • ‐ ibuprofene: 10 mg/kg/die in 3 o 4 somministrazioni. dosaggio terapeutico massimo: 30 mg/kg/die (massimo 2,4 g/die); dosaggio tossico >100 mg/kg/die. (Livello di Prova: I. Forza della Raccomandazione A) • • Raccomandazione 20. L’ibuprofene non è raccomandato in bambini con varicella o in stato di disidratazione (Livello di Prova V; Forza della Raccomandazione D). Raccomandazione 22. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, l’impiego di ibuprofene è sconsigliato nei bambini con sindrome di Kawasaki ed in terapia con acido acetil‐ salicilico, in quanto in questi casi è stato segnalato un rischio di ridotta efficacia dell’attività anti‐ aggregante dell’acido acetil‐salicilico (Livello di Prova V; Forza della Raccomandazione D). • • l'Acido acetilsalicilico (aspirina) non va usato per il rischio di Sindrome di Reye, i cortisonici non devono essere usati per l'alto rischio di costi (effetti avversi)/benefici, • …continua • • • • • • • • • • 1.usare paracetamolo e ibuprofene solo quando il bambino ha un malessere generale evidente, 4.l'uso combinato o alternato di paracetamolo e ibuprofene non è consigliato, 5.la somministrazione rettale va usata solo in caso di vomito, 6.i dosaggi degli antipiretici devono essere quelli approvati; mai vanno superate le dosi consigliate, specie con il paracetamolo per il rischio di epatotossicità fulminante con lo stesso, 7.l'ibuprofene non va usato in caso di varicella o se il bambino è disidratato o in caso di sindrome di Kawasaki, 8.la dose dei farmaci va calcolata in base al peso e non in base all'età, 9.in caso di asma il paracetamolo non è controindicato, l'ibuprofene sì quando vi è un'asma nota per i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), 10.non è consigliato l'uso preventivo dei due farmaci per prevenire reazioni ai vaccini, Raccomandazione 31. L’impiego preventivo di paracetamolo o ibuprofene in bambini sottoposti a vaccinazione al fine di ridurre l’incidenza di febbre o reazioni locali non è consigliato (Livello di Prova II; Forza della raccomandazione E) 11.non è consigliato l'uso preventivo dei due farmaci per prevenire le convulsioni febbrili, perché non le prevengono Raccomandazione 32. Dal momento che l’impiego preventivo di paracetamolo o ibuprofene in bambini febbrili non previene le convulsioni febbrili, essi non devono essere utilizzati per questa finalità (Livello di Prova I; Forza della raccomandazione E). … continua • Raccomandazione 24. La dose deve essere somministrata utilizzando specifici dosatori acclusi alla confezione (ad esempio contagocce, siringa graduata per uso orale, tappo dosatore), evitando l’uso di cucchiaini da caffè/the o da tavola (Livello di Prova V; Forza della raccomandazione A). • Raccomandazione 25. E’ indispensabile prestare attenzione a possibili fattori concomitanti*che possano incrementare il rischio di tossicità per i due farmaci (Livello di Prova V; Forza della raccomandazione A). • *Fattori concomitanti possono incrementare il rischio di tossicità da farmaci antipiretici: per paracetamolo, contemporaneo trattamento con carbamazepina, isoniazide, fenobarbitale ed altri barbiturici, primidone, rifampicina, diabete, obesità, malnutrizione, storia familiare di reazione epatotossica, condizioni di digiuno prolungato; • per ibuprofene, disidratazione, varicella in atto, contemporaneo trattamento con ACE inibitori, ciclosporina, metotrexate, litio, baclofene, diuretici, chinolonici, dicumarolici). • Raccomandazione 26. Nel caso di sospetta intossicazione, il bambino deve essere • immediatamente riferito ad un centro anti‐veleni o ad un pronto soccorso in quanto ,l’intervento precoce è associato a miglior prognosi (Livello di Prova I; Forza della • raccomandazione A) …continua • Nel bambino asmatico e nei bambini con fibrosi cistica ibuprofene e paracetamolo non sono controindicati, ad eccezione dei casi di asma nota da farmaci antinfiammatori non steroidei (Livello di Prova I; Forza della raccomandazione A). • Raccomandazione 28. Nel bambino con altre malattie croniche (malnutrizione, cardiopatia cronica, epatopatia cronica, diabete) non vi sono evidenze sufficienti per valutare l’utilizzo di paracetamolo ed ibuprofene, in quanto la maggioranza dei trials esclude questi soggetti dagli studi. E’ raccomandata cautela in casi di grave insufficienza epatica o renale o in soggetti con malnutrizione severa (Livello della prova III; Forza della raccomandazione C). • • • Raccomandazione 30. Il paracetamolo è l’unico antipiretico che può essere eventualmente impiegato fin dalla nascita. Nel neonato, si raccomanda di adeguare il dosaggio e la frequenza di somministrazione all’età gestazionale (Livello di Prova III; Forza della raccomandazione A). GRAZIE!!