L`INTERVISTA:
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L’INTERVISTA: Prof. Gustavo Ghidini Modelli ‘protezionistici’ e modelli ‘aperti’ nella disciplina della proprietà Intellettuale ‚ Prof. Gustavo Ghidini- Professore di Diritto industriale e direttore dell’Osservatorio di Proprietà Intellettuale, Concorrenza e Comunicazioni presso l’Università LUISS-Guido Carli di Roma. Cosa si cela dietro i concetti di modelli ’protezionistici’ e modelli ‘aperti’? I due termini non vanno intesi come espressivi di giudizi di valore, bensì come descrittivi di lineamenti normativi diversi. Il primo si riferisce a paradigmi che privilegiano il profilo esclusivo/escludente dei DPI, non ammettendo o ammettendo molto limitatamente sia interpretazioni riduzionistiche del relativo potere del titolare sia ‘interferenze’ anch’esse riduttive, come quelle derivanti dalla applicazione del diritto antitrust. Il secondo si riferisce a paradigmi normativi e/o ad interpretazioni che, a condizioni diverse, ammettono la inclusione di terzi nella fruizione del . bene immateriale protetto. Fruizione ora a scopo industriale o commerciale, ora a scopo meramente conoscitivo, in senso lato. Quali le principali ricadute nel sistema della proprietà intellettuale alla luce della crescente globalizzazione dei processi innovativi? E’ mia convinzione che la rivoluzione digitale, che dai settori specifici delle Information Technologies si va estendendo (nella prospettiva dell’Internet delle cose) anche al mondo industriale dell’hardware, segnerà una progressiva affermazione dei modelli ‘aperti’, i più idonei ad agevolare le interconnessioni, esterne ed interne, tra imprese e settori di impresa. Naturalmente, si manterrà una ‘coabitazione’, ciascun modello corrispondendo a distinte situazioni ed esigenze tipiche. Ma il modello qualificante, trend setter, della nuova era industriale in cui siamo entrati, sarà probabilmente, ripeto, quello dell’accesso aperto ai beni immateriali protetti. Accesso pagante ove esso sia richiesto per realizzare iniziative imprenditoriali e professionali (il modello normativo, qui, è quello delineato dall’art 99 della L. dir. aut), e accesso gratuito se chiesto per usi di ricerca e insegnamento, ovvero anche per usi di ‘intrattenimento’ nei casi in cui l’offerta dei contenuti si accompagni alla ‘esposizione pubblicitaria’ dell’utente, fonte di pur indiretti utili del fornitore Attorno alla distinzione tra modelli protezionistici e modelli aperti si accendono sovente dispute di sapore ideologico, a volte con toni da guerre di religione. Qual è il Suo giudizio al riguardo? Si tratta di equivoci, pur in buona fede (di regola). I diversi modelli corrispondono a ragioni economiche oggettive distinte, come ho cercato di mettere in luce nella mia dissertazione, nonché a fasi distinte di sviluppo delle economie industriali di mercato. Null’altro. Quelle dispute, insomma, rappresentano costruzioni intellettuali ‘sovrastrutturali’, che come tali oscurano la concreta realtà degli interessi in gioco, e delle forze che ne muovono i conflitti. Se vuoi ricevere informazioni sui prossimi seminari dell’Accademia o visionare i materiali del convegno, iscriviti alla newsletter IP INFORMATION LINK tramite il sito www.uibm.gov.it