ACQUA BENE COMUNE
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ACQUA BENE COMUNE
Regio ne U mbria COMUNE DI GUBBIO Agenda21 Alta Umbria SEMINARIO INFORMATIVO ACQUA BENE COMUNE Massimo Bastiani Gubbio 18 settembre 2007 “L’acqua fonte di vita è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della Terra. In quanto fonte di vita insostituibile per l’ecosistema l’acqua è patrimonio dell’umanità” Manifesto di Lisbona 1998 Via B.Ubaldi – Centro Dir. Prato – 06024 Gubbio PG Tel. +39 0759222693 Fax. +39 0759272282 [email protected] www.ecoazioni.it Rapporto sullo Sviluppo Umano dell’ONU UNDP - 2006 3 principali funzioni dell’acqua: 1. l'acqua è la più usata delle risorse naturali. 2. l'acqua come principale agente di collegamento tra gli ecosistemi. 3. l'acqua come principale fattore dei cicli globali della materia. …a cui corrispondono 3 distorsioni socio-economiche: 1 - è la sostanza meno riciclata. 2 - diminuisce sempre più quella utilizzabile per i diffusi inquinamenti. 3 - aumento delle situazioni estreme, come conseguenza delle alterazioni del clima (irregolarità delle precipitazioni nel tempo e nello spazio). Tratto dal Rapporto sullo sviluppo umano dell’ONU UNDP - 2006 • L’acqua «fonte di vita» è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della Terra. • Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo. • L’acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà fra i popoli, le comunità, i paesi, i generi, le generazioni. • È ora di andare oltre la logica dei «signori della guerra» e dei conflitti economici per il dominio e la conquista dei mercati. • Crediamo che la responsabilità finanziaria per l’acqua debba essere collettiva e individuale secondo i principi di responsabilità e di utilità. Tratto dal Manifesto di Lisbona 1998 L'acqua che c'è L’accesso all'acqua non è un problema di scarsità della risorsa, ma di povertà e ingiustizia. È la conclusione dell’ultimo Rapporto sullo sviluppo umano dell'ONU, che rivendica 20 litri al giorno di acqua pulita per tutti come diritto umano fondamentale. Tratto dal Rapporto sullo sviluppo umano dell’ONU UNDP - 2006 Il rapporto dell’Onu è ricco di esempi di strategie che hanno funzionato e di altre che hanno fallito. Vengono citate storie di successo in paesi come Thailandia, Sri Lanka e Vietnam, così come il Sud Africa, dove un tempo l’acqua era uno dei simboli dell’apartheid, ma dove oggi è stato realizzato un sistema che introduce vincoli di inalienabilità per questa risorsa. Tutto ciò, indica il rapporto, potrebbe essere attuato in tutto il mondo, nel momento in cui i governi cominciassero a legiferare sull’acqua considerandola un diritto umano fondamentale. Per riuscirci bisognerebbe aumentare gli stanziamenti per l’acqua di circa 4 miliardi di dollari all’anno. Meno di quanto l’intera Europa spende in bottiglie d’acqua minerale. Tratto dal RAPPORTO UNDP - 2006 Un po’ di numeri… • Un miliardo e 200 milioni di abitanti del pianeta vivono senza acqua potabile; entro il 2025, il popolo dei senza acqua potabile salira' a 2,3 miliardi. E salira' anche il numero dei morti e quello dei profughi ambientali, secondo Ismail Serageldin, presidente della Commissione mondiale sull'acqua del XXI secolo voluta dall'Onu. • Un sesto della popolazione mondiale manca di acqua pulita e un terzo dei servizi igienici, non solo sistemi di fognature, ma addirittura di semplici latrine. 1.8 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono per dissenterie causata da acque contaminate. Un po’ di numeri… • Sono 50 i conflitti legati alla disputa sul controllo delle risorse idriche nel mondo. Tra questi, quello tra Egitto da un lato e Sudan ed Etiopia dall´altro per lo sfruttamento del Nilo; quello tra India e Pakistan per il controllo del Gange; quello tra Iraq, Siria e Turchia per il Tigri e l´Eufrate; quello tra Palestina e Israele per il controllo delle falde. • Un europeo medio consuma 200 litri d’acqua al giorno. Nel mondo si passa da una disponibilità media di 425 litri al giorno di un abitante degli Stati Uniti ai 10 litri al giorno di un abitante dell’Etiopia o del Madagascar. Un po’ di numeri… • Chi possiede acqua in abbondanza, la spreca e la tratta come una risorsa svalutata, un metro cubo (mille litri!) d’acqua corrente costano meno di 20 centesimi. • Il mercato potenziale che si muove intorno alla gestione del sistema idrico mondiale è calcolato intorno ai 1000 miliardi di dollari. In Europa 2 multinazionali [Vivendi e Suez] controllano il 70% del mercato delle acque minerali. Il costo medio di un litro di minerale è di 50 centesimi al litro. Mineracqua sostiene che l’80% degli italiani considera l’acqua minerale come l’elemento più sano e naturale, in quanto più pura dell’acqua di rubinetto. Fino ad oggi nel Diritto Internazionale è valso il diritto di priorità: chi è primo nel Tempo è primo nel diritto nell'uso e nel prelievo dell'acqua. Tratto dal Rapporto sullo sviluppo umano dell’ONU UNDP - 2006 • L'acqua dolce è solo il 3 % di quella esistente sul globo. Ma di questa solo 1 % è utilizzabile per bere, coltivare e produrre, in quanto il 2 % è immobilizzata nei Poli e ghiacciai. • Dal 1930 ad oggi la popolazione mondiale si è triplicata, ma i consumi d'acqua sono cresciuti di 6 volte. Tratto dal Rapporto sullo sviluppo umano dell’ONU UNDP - 2006 LA DEFORESTAZIONE Le foreste sono indispensabili alla vita della Terra, perché soffrono d'influenza caratteristica su temperatura, piogge condizioni climatiche; inoltre, originano i fiumi, conservano la varietà ecologica d'animali e vegetali, producono ossigeno, eliminano l'anidride carbonica e costituiscono un insostituibile patrimonio economico. Oggi la superficie forestale mondiale si estende per circa 4,2 miliardi d'ettari. Ogni anno scompaiono 200.000 kmq di foresta, un territorio paragonabile alla Gran Bretagna. Il disboscamento più massiccio è stato subito dalle foreste tropicali che, nel 1950, occupavano il 30% delle terre emerse, mentre oggi sono state ridotte al 7%. Il deterioramento delle risorse naturali Il fenomeno della siccità associato a quello della desertificazione cominciano a manifestarsi anche in Italia. Le recenti siccità ed il problema della carenza idrica divengono sempre più protagonisti nelle cronache estive degli ultimi anni. Le cause della carenza idrica All’affacciarsi in Italia del problema dell’acqua contribuiscono diversi fattori: - La diminuzione delle precipitazioni nevose in inverno e piovose nei mesi caldi (si prevede un aumento del 10% della piovosità invernale nelle regioni settentrionali e una diminuzione del 30% di quella estiva nel Meridione). - L’aumento delle temperature. - L’inadeguatezza e l’inefficienza del sistema di collettazione e distribuzione delle risorse idriche. - La concentrazione e l’intensità delle precipitazioni (nel centro nord Italia cadono circa da 1.000 a 1.500 millimetri di pioggia l’anno, le precipitazioni tenderanno a essere più intense: una sola burrasca di 3 giorni potrebbe scaricare 600 millimetri di pioggia, aumentando la vulnerabilità dei terreni). - L’inquinamento delle falde. - Gli sprechi domestici e dei settori produttivi. La situazione italiana Il livello dei prelievi in Italia è sensibilmente superiore alla media Ue. La tendenza all’aumento dei prelievi sembra essersi consolidata negli anni. PRELIEVI RISPETTO ALLA DISPONIBILITA' NELL'AREA 100% 80% 96% 78% 52% 60% 40% 20% 0% Nord Centro Sud- Isole La situazione italiana Percentuale di utilizzo di acqua dolce Agricoltura 70% Industria 23.5% Usi civili 9.5% . I problemi d’azione per fronteggiare il problema dell’acqua Internazionale Nazionale Locale Individuale La situazione italiana Uso domestico dell'acqua massimo e minimo: potabile consumo lavabiancheria, lavastoviglie, fare il bagno, fare la doccia, scarico wc, lavaggio automobile, lavare i denti, lavare le mani, dissetarsi I problemi d’azione per fronteggiare il problema dell’acqua I livelli d’azione Livello: Internazionale Problemi affrontati: cambiamenti climatici approvvigionamenti dei paesi in via di sviluppo Come: Accordi internazionali tra Stati per la diminuzione dei gas serra Finanziamento di programmi di sviluppo Promozione ricerca, sviluppo tecnologico e scambio buone pratiche I problemi d’azione per fronteggiare il problema dell’acqua I livelli d’azione Livello: Nazionale Problemi affrontati: cambiamenti climatici sistema di collettazione e distribuzione inquinamento delle falde Come: Politiche per la riduzione delle emissioni dei gas serra Finanziamenti per le infrastrutture Norme per il contenimento dell’inquinamento I problemi d’azione per fronteggiare il problema dell’acqua I livelli d’azione Livello: Locale Problemi affrontati: sistema di collettazione e distribuzione sprechi domestici e dei settori produttivi Come: Gestione efficiente e manutenzione delle infrastrutture Promozione di accordi volontari con agricoltori e industria Informazione e sensibilizzazione degli abitanti I problemi d’azione per fronteggiare il problema dell’acqua I livelli d’azione Livello: Individuale Problemi affrontati: sprechi domestici e dei settori produttivi inquinamento delle falde Come: Consapevolezza del ruolo dell’ acqua e della natura per la vita di ognuno di noi Riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti Risparmio domestico PARTECIPAZIONE E GESTIONE DELL’ACQUA L’acqua rappresenta sicuramente uno dei campi più interessanti per applicare processi di partecipazione come quelli promossi da A21. Nella gestione dell’acqua è infatti essenziale un coinvolgimento attivo e propositivo di tutti gli attori sociali al fine di promuovere soluzioni collettive ed evitare l’insorgere di conflitti. La necessità di una partecipazione “informata” dei cittadini all’interno dei processi di decision making, ha rafforzato il proprio ruolo a livello internazionele e nazionale, attraverso i principi di sviluppo sostenibile emersi nel Vertice di Rio e confermati a Johannesburg. PARTECIPAZIONE E GESTIONE DELL’ACQUA Conferenza dell'UNECE United Nations Economic Commission for Europe (1998) sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale. Nella conferenza è stata siglata la Convenzione, comunemente denominata di Aarhus, ratificata e resa esecutiva dallo Stato italiano con Legge 16 marzo 2001 n. 108. L’Agenda 21 per la gestione sostenibile delle risorse idriche L’Agenda 21 agisce sul livello locale e individuale attraverso: l’aumento della consapevolezza sul problema dell’acqua l’informazione sui comportamenti ecologicamente corretti la promozione di accordi con i settori produttivi (agricoli ed industriali) per la qualità del territorio la riduzione dei consumi e dell’uso di sostanze che possono inquinare le falde La proposta del forum per il PAA per la pianificazione e la definizione di accordi per la tutela dell’acqua e dell’ambiente naturale FORUM Alta Umbria L’acqua costituisce l’identità, la memoria ed il futuro di un territorio Negli statuti di Gubbio, all’acqua viene prestata la massima attenzione, da un punto di vista igienico-sanitario, ma anche, come motivo e segno di continuità del territorio fuori e dentro le mura della città. Con lo statuto del 1338 viene sancita la nomina di un Soprastante alle Acque (fiumi, ponti, fonti e cloache) che ha l’incarico di controllare e periodicamente informare sullo stato di questi beni (lib.I, rub 14). “Fate che nessuna goccia d’acqua che cade sulla terra arrivi al mare prima di essere stata utilizzata dall’uomo” Parakrama Bahu Re dello Sri Lanka del XII secolo www.ecoazioni.it