La Costituzione Europea
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La Costituzione Europea
04 tempietto 25-05-2006 13:50 Pagina 7 La Costituzione Europea “Esiste una proposta dell’intergruppo federalista al Parlamento europeo che prevede: - approvazione nel corso del 2006 di un progetto di Costituzione apportando alcune modifiche a quella attuale sulla base delle indicazioni di Francia e Olanda, convocazione di una nuova Convenzione che rediga il testo definitivo e lo sottoponga ad un referendum europeo da tenersi nel medesimo giorno in tutti i paesi e coincida con le prossime elezioni del parlamento nel 2009. Ai 6 paesi fondatori spetta la responsabilità di costruire il primo nucleo dello Stato Federale Europeo. 04 tempietto 25-05-2006 13:50 Pagina 8 04 tempietto 25-05-2006 13:50 Pagina 9 Il Tempietto La Costituzione europea Sandro Capitanio È paradossale parlare oggi di Costituzione europea dopo i NO ai Referendum di Francia ed Olanda? La Costituzione europea non è definitivamente morta? Sembra che gli euroscettici abbiano definitivamente vinto la loro battaglia. Anche quelli che si definiscono europeisti attraversano un momento di sfiducia. Ma è così? Come possiamo valutare bene questo importante momento e cercare di comprendere cosa succede; abbiamo il dovere di pensare al nostro futuro e di agire per il meglio. Innanzi tutto cominciamo col dire che non è la prima volta che l’Europa subisce degli stop così importanti; è già accaduto e proprio nei momenti in cui sembrava ci stessimo veramente avvicinando alla possibilità di costruire un’Europa politica. Per esempio è accaduto nei primi anni ‘50, quando cadde il progetto della CED (Comunita Europea di Difesa) che ipotizzava anche un’unione politica. E’ accaduto negli anni ‘80 dopo che il Parlamento europeo, sulla spinta di uomini come Altiero Spinelli, votò un trattato costituzionale molto avanzato che i governi poi respinsero. E’ accaduto anche questa volta, quando si cercava di dare una Costituzione all’Europa e con ciò indicare che l’Europa non era più solo un’unione economica ma si avviava ad essere una comunità politica in grado 9 di agire per il bene dei suoi cittadini e per gli interessi del mondo intero. Per riflettere su questi argomenti credo sia opportuno partire dal perché si è arrivati alla Costituzione; vedere poi come questa è stata preparata; esaminarne alcuni aspetti e contenuti. Infine cercheremo di capire quali prospettive ci siano. 1. Perché si è giunti a preparare un “Trattato Costituzionale” Voi sapete che inizialmente i paesi che si riunirono per formare quella che è oggi l’Unione Europea furono solo 6 (Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo). Col tempo, visto il successo di quest’unione altri paesi si aggiunsero, prima il Regno Unito, con Irlanda e Danimarca, poi la Grecia, la Spagna ed il Portogallo (questi ultimi tre paesi erano finalmente usciti da un periodo di dittature), poi l’Austria, la Finlandia e la Svezia, ed infine, dal 2004 altri 10 paesi, Malta, Cipro e i paesi dell’Est europeo che in precedenza erano sotto l’influenza dell’Unione Sovietica (URSS) come la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia, la Polonia, l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Lituania, la Lettonia e l’Estonia. Da sei paesi in circa 50 anni si è passati a venticinque. Inoltre i compiti, le competenze, cui l’Europa doveva attendere divenivano sempre maggiori: pensate per esempio all’Euro, una moneta unica per undici paesi, agli impegni internazionali, alle normative per il commercio, alla difesa dei diritti dei cittadini ecc. 04 tempietto 10 25-05-2006 13:50 Pagina 10 Il Tempietto Si capì allora che il modo di funzionare dell’Europa, basato essenzialmente sull’ispirazione dei primi tempi quando i paesi erano solo sei e le competenze ancora limitate, non era più adatto. Bisognava rivedere da capo tutto l’impianto, se non si voleva vivere in una situazione di sostanziale inefficienza ed anche di insufficiente democrazia. 2. Come si è preparato il nuovo Trattato? In una dichiarazione sottoscritta da tutti gli Stati nel 2001 a Laeken si decise che occorreva: avvicinare i cittadini al progetto e alle istituzioni europee, ristrutturare l’Unione tenendo conto dell’allargamento ai nuovi paesi, fare dell’Unione un fattore di stabilizzazione del mondo, valutare la possibilità di adottare un testo costituzionale. Per questo venne creata una Convenzione composta da 105 persone scelte dal Parlamento Europeo, dai Parlamenti nazionali, dai Governi nazionali. La Convenzione doveva preparare un testo da sottoporre poi ai governi nazionali, riuniti in una Conferenza InterGovernativa (CIG). La Convenzione, presieduta da Giscard d’Estaing, dopo molte discussioni e compromessi preparò un testo che, alla fine del 2003 fu sottoposto ai governi i quali, dopo mesi di ulteriori trattative e ritocchi (alcuni dei quali molto criticabili) pervennero alla firma a Roma nell’ottobre del 2004 di una stesura definitiva. Il percorso non era ancora finito: bisognava ancora sottoporre questo testo alle ratifiche nazionali secondo le modalità previste dagli ordinamenti di ogni singolo Paese. Alcuni dovevano ratificare tramite un voto del loro Parlamento, altri dovevano votare tramite referendum popolare. Il tutto doveva avvenire entro l’ottobre del 2006. A che punto siamo oggi (ottobre 2005)? 14 paesi hanno ratificato: Lituania. Lettonia, Spagna, Italia, Grecia, Ungheria, Slovacchia, Austria, Slovenia, Germania,Belgio, Malta, Cipro, Lussemburgo 2 paesi hanno respinto: Francia, Olanda 9 paesi devono ancora esprimersi: Portogallo, Rep. Ceca, Polonia, Estonia, Svezia, Danimarca, UK, Irlanda, Finlandia. 3. Quali sono i contenuti di questa costituzione? Innanzi tutto facciamo una breve riflessione sul titolo che è: “Trattato che adotta una Costituzione europea” Come vedete comprende due parole chiave: Trattato e Costituzione. Un Trattato rappresenta un accordo tra Stati, ed infatti è sottoscritto dai Governi e dai Parlamenti; una Costituzione invece ha un significato molto importante: è la base delle norme che regolano uno Stato ed è fondamentale che sia approvata dai suoi cittadini. Quindi c’è già nel titolo una contraddizione che spiega anche le difficoltà incontrate. Questa contraddizione deriva dal fatto che i 04 tempietto 25-05-2006 13:50 Pagina 11 Il Tempietto Governi degli Stati non hanno voluto accettare fino in fondo l’idea di una vera e propria Costituzione europea. La costituzione è divisa in 4 parti, che richiederebbero troppo tempo per essere illustrate e quindi mi limiterò ad elencare solo alcuni punti, che potremo integrare rispondendo poi alle vostre domande. * Prima parte Contiene gli articoli più importanti, quelli che avrebbero potuto da soli rappresentare una Costituzione. Si parla di principi, importantissimi: quello di democrazia (I - 46-47), quello di sussidiarietà (I - 11), di Cittadinanza (I - 10.1). Si specificano quali competenze deve avere l’Unione e quali gli Stati membri Si elencano le Istituzioni dell’Unione e le norme che le regolano. Le istituzioni europee sono: Il Consiglio Europeo, che riunisce i capi di Stato ed i governo: prevede un Presidente che rimarrà in carica due anni e mezzo, a differenza di ciò che accade attualmente dove la Presidenza è a rotazione tra gli Stati per soli sei mesi. Il Consiglio dei Ministri che, a seconda della materie che deve trattare, di volta in volta può riunire i diversi Ministri dei singoli Stati (per es.: quelli della Sanità, o dell’Istruzione, o degli Interni ecc.) Ha il compito di fare le leggi, insieme al Parlamento Europeo. La costituzione indica in quali materie decide a maggioranza e in quali all’unanimità. Il Parlamento Europeo, che è l’istituzione più democratica dell’Unione perché eletta a suffragio 11 universale dai cittadini europei. Il suo compito principale è quello di approvare le leggi. La Commissione europea. E’ quasi come un governo europeo che ha il compito di realizzare le indicazioni del Consiglio europeo e di proporre le leggi al Parlamento ed al Consiglio dei Ministri.. La Costituzione indica come deve essere costituita e su questo argomento c’è stato molto dibattito. All’interno della Commissione, oltre al Presidente, ha particolare importanza il nuovo Ministro degli Esteri, figura che prima non esisteva, e che si spera possa costituire il primo passo verso un’unica politica estera dell’Europa, oggi spezzettata tra tutti gli Stati. Potrebbe per esempio favorire la presenza di un unico rappresentante europeo all’ONU. Altre istituzioni sono: la Corte Giustizia, la Corte Conti, la Banca Centrale Europea ed i Comitati (per esempio quello delle Regioni). *Seconda parte È costituita dalla Carta dei Diritti, un testo già approvato in precedenza ma che assume maggiore importanza se inserito nella Costituzione. Rende uguali i diritti tra tutti i cittadini europei ed estende quelli di alcune costituzioni nazionali. Garantisce che tali diritti saranno rispettati anche negli Stati che entreranno in futuro nell’Europa. * 3a e 4a parte, Protocolli ed Allegati Comprendono le politiche ed il funzionamento dell’ Unione e le 04 tempietto 12 25-05-2006 13:50 Pagina 12 Il Tempietto disposizioni generali e finali (Revisione IV- 443 e Ratifica 447) Sono norme che tengono conto soprattutto di ciò che stava già scritto nei precedenti trattati. 4. Prospettive Come andare avanti nel processo di costruzione europea? quali alternative ci sono? L’Europa è stato l’esperimento politico più riuscito dopo la seconda guerra mondiale; ha portato prosperità a milioni di persone, anche in paesi che prima erano poveri, come l’Italia, come l’Irlanda, la Spagna ecc; ha portato la democrazia, ha riavvicinato l’Est europeo; getta delle prospettive di pace e stabilità verso paesi del Mediterraneo; costituisce un modello per altri paesi del mondo ed un esempio di come si può costruire la pace, senza bisogno delle armi. Dopo il No dei referendum francese ed olandese, molti hanno chiesto una “pausa di riflessione”. Poteva sembrare anche una cosa saggia, invece si è dimostrata una scusa per non fare niente. Il fatto è che i Governi nazionali non hanno una forte volontà di andare avanti e quindi gli avversari dell’Europa non hanno nemmeno troppe difficoltà a raggiungere il loro scopo: basta non fare niente! Occorre quindi ritornare a coinvolgere i cittadini nel processo di costruzione politica dell’Europa. Questo è ciò che si propongono di fare i federalisti, sia quelli presenti nelle associazioni e nei movimenti come il Movimento Federalista Europeo, sia quelli che agiscono nel Parlamento Europeo. Dal Parlamento Europeo è partita la proposta di continuare con le ratifiche della Costituzione; alla fine si vedranno quanti cittadini e quanti Stati hanno approvato e quanti no (tenete conto che già da ora la maggioranza degli Stati e la maggioranza dei cittadini europei hanno approvato). Si potrà così valutare meglio la situazione e apportare al testo costituzionale le eventuali modifiche necessarie. Per far questo il Parlamento europeo propone di creare una nuova Convenzione formata dai parlamentari, europei e nazionali, di tutta Europa che dovrà tenere conto delle opinioni espresse dai cittadini. Con questo stesso spirito i federalisti europei stanno proponendo alle associazioni della società civile europea di riunirsi per formulare le proprie proposte. Sono previsti tre appuntamenti: il primo si terrà proprio a Genova il prossimo 3-4 dicembre; gli altri due si terranno a Vienna e Parigi nel corso del 2006.